Numero - ITETFontana gente che dal primo settembre è Elena Ruggieri, già dirigente per 6 anni...

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LA VOCE DELL’ITET FONTANA DI ROVERETO UNA SCUOLA PER LA CITTA’ DAL 1855 BUON COMPLEANNO! A lato sopra il primo e l’attuale dirigente, la prima (in una stampa d’epoca) e l’attuale sede dell’Istituto Tecnico. Sotto l’invito al primo appuntamento celebrativo del 160° NumeroQUATTRO E anche quest’anno scolastico è iniziato ma con aria nuova. Un’aria nuova dovuta al cambio di diri- gente che dal primo settembre è Elena Ruggieri, già dirigente per 6 anni all’istituto tecnico Floriani di Riva e prima vicepreside e docente di matema- tica al Don Milani di Rovereto. Aria nuova anche per tanti volti nuovi tra i docenti, ne vedete molti nelle foto sottostanti. A tutti la redazione augura un buon lavoro tra noi. Nuovi volti anche tra gli ATA. Purtroppo ci ha prematuramente lascia- ti il professor Giancarlo Sartorelli che insegnava al serale e che si era fatto apprezzare per la sua professionalità e sensibilità. Ma l’anno è iniziato per le quarte e quinte in modo singolare con l’incontro con l’ assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, accompa- gnato dalla dirigente generale del Di- partimento della Conoscenza Livia Fer- rario e del sindaco di Rovereto Fran- cesco Valduga. (continua in 3 pag.) EDITORIALE ARIA NUOVA

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LA VOCE DELL’ITET FONTANA DI ROVERETO

UNA SCUOLA PER LA CITTA’ DAL 1855 BUON COMPLEANNO!

A lato sopra il primo e l’attuale dirigente,

la prima (in una stampa d’epoca) e l’attuale

sede dell’Istituto Tecnico. Sotto l’invito al primo appuntamento

celebrativo del 160°

NumeroQUATTRO

E anche quest’anno scolastico è iniziato ma con aria nuova. Un’aria nuova dovuta al cambio di diri-gente che dal primo settembre è Elena Ruggieri, già dirigente per 6 anni all’istituto tecnico Floriani di Riva e prima vicepreside e docente di matema-tica al Don Milani di Rovereto.

Aria nuova anche per tanti volti nuovi tra i docenti, ne vedete molti nelle foto sottostanti. A tutti la redazione augura un buon lavoro tra noi. Nuovi volti anche tra gli ATA. Purtroppo ci ha prematuramente lascia-ti il professor Giancarlo Sartorelli che insegnava al serale e che si era fatto apprezzare per la sua professionalità e sensibilità.

Ma l’anno è iniziato per le quarte e quinte in modo singolare con l’incontro con l’ assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, accompa-gnato dalla dirigente generale del Di-partimento della Conoscenza Livia Fer-rario e del sindaco di Rovereto Fran-cesco Valduga. (continua in 3 pag.)

EDITORIALE

ARIA NUOVA

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NUMERO 4

Anno III/2015

Numero 6/novembre

Direttore responsabile: e

grafico

Nicoletta Redolfi

Redattori (foto sottostante):

Emily Diener

Massimo Emiliani

Zef Nreaj

Elena Daldoss

Foto di: Samuele Baccini,

(redazione), NR, Stefano Be-

noni, Emily Diener, Paolo

Toldo, Sonia Saggiorato.

Hanno collaborato: Fabio

Demattè, Kravelic Marko,

Christopher Rossaro, Mattia

Chianchiano, Eleonora Ar-

mellin, Martina Parisi, Andre-

a Delmonego, Silva Sguario,

Alessandro Vallin, Paolo An-

dreolli con 3 A CAT, studenti

di 5 A SIA

Il giornale è sulla pagina web

della scuola, in formato carta-

ceo in biblioteca E’ possibile

farsi fotocopiare il giornale

presso l’edicola di via Indi-

pendenza

[email protected]

LA PAROLA ALLA DIRIGENTE

160 anni di presenza su un territorio sono un elemento dal significato pro-fondo. Vuol dire che l’istruzione tecni-ca a Rovereto ha origini lontane ma non si è mai ripiegata su sé stessa, permettendo a molte figure di spicco del panorama trentino, e non solo, di formarsi con attenzione ai bisogni e ai cambiamenti della società. Rima-nere adeguati alla modernità, che dal 1855 ad oggi ha proposto molte e mol-te sfide, significa anche avere il co-raggio di cambiare, di innovarsi e di vedere oltre. Oggi come allora siamo davanti a scenari che non resteranno immutati nel tempo ma evolveranno in un mondo dove il paradigma tecnolo-gico e quello dell’informazione dominano tutti i settori della nostra vita, so-prattutto quelli lavorativi, imponendo velocità e approcci sempre più estremi. In queste pagine vedrete foto d’epoca e foto contemporanee, cenni di storia

dell’Istituto e brevi descrizioni di attività in corso d’opera. Davvero molto è cambiato e, soprattutto, c’è molta strada da inventare. Voglio esprimere qui un augurio a tutta la comunità scolastica del 2015: quello di continuare a in-terpretare con freschezza ed energia il ruolo di motore educativo e formativo che l’Istituto, ora ITET “FONTANA” ha sin qui sostenuto con riconosciuta re-sponsabilità. Dott.ssa Elena Ruggieri

primo giorno di scuola con le autorità locali e provinciali. Al microfono, il sindaco

Francesco Valduga

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EDITORIALE

(continua dalla copertina). ...Gli interventi hanno messo l'accento sulla necessità: di rafforzare le rela-zioni tra la scuola e il lavoro, partendo dagli investi-menti importanti che si stanno facendo a Rovereto nei poli formativi e produttivi di Progetto Manifat-tura e di Meccatronica; di contrastare la disoccupa-zione giovanile creando l'incontro tra piani formati-vi e fabbisogni delle imprese; di diffondere la cultu-ra della convivenza e dell'accettazione della diversi-tà come un elemento di ricchezza per la comunità. Per cambiare il paradigma dello sviluppo economico e della crescita si deve investire sul capitale umano, ossia su nuove conoscenze, innovazione e ricerca., ha affermato Olivi. La dott.ssa Ferrario si è compli-

mentata per il più alto numero dei tirocinanti ri-spetto alle altre scuole trentine. Ma questo è un anno speciale perché la nostra scuo-la compie ben 160 anni dalla sua istituzione, ne troverete la storia e altro in questo e nei prossimi inserti. A fine ottobre si sono tenute le elezioni per il rin-novo del consiglio di istituto: per la componente docenti sono stati eletti i proff. Ceradini, Gangi, Me-negazzi, Oriani, Vinante; per la componente studen-ti Massimo Sartori e Anteo Prezzi, per gli ATA Aloi e Omezzolli e per i genitori Carlo Coelli, Stefania Codoni, Silla Vetturetti. A tutti auguriamo un buon lavoro in sinergia. NR

i nuovi docenti. Rossella Nicosia, Walter Paternoster, M.Luisa Mantovan, Alessandro Vallin, Micaela Rogger, Silvia

Larcher, Emanuela Lagrutta, Franco Buratti, M.Teresa Sgaramella, Raffaello Simeone. Runa Denes, Antonio Crupi,

Enrico Pilla, Rosario Ferracane, Roberto Folgarait, Sheila Giorgiolè, Salvatore Leocata. E ancora: Andrea Valdiserra,

Ottilia Trainotti, Daniela Detassis; Mariateresa Sgaramella. A lato: le votazioni degli studenti e dei docenti per il consi-

glio di istituto. A destra in alto i nuovi ingressi del personale ATA: Sonia Saggiorato (tecnico video), Francesca Vettori.

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PRIMA DI TUTTO...LA SALUTE!

BE HEALTY BE HAPPY!

La tua salute dipende da te, non farti influenzare da e-sempi negativi ma usa la testa per vivere meglio, più in forma e al lungo! Prenditi cura del tuo corpo, rispettalo, non è difficile, basta adottare sane abitudini che ci aiutano a prevenire pericolose malattie. UNA BUONA SALUTE SI COSTRUISCE CRESCENDO: PROTEGGILA FIN DA GIO-VANE! PREVENIRE vuol dire: MANGIARE SANO: limita grassi, insacca-

ti,carne rossa, zuccheri, sale, bibite zucchera-te, alcolici

BERE MOLTA ACQUA NATURALE NON FUMARE FARE ATTIVITA’ FISICA OGNI GIOR-

NO, minimo 20 min.

RIPOSARE ADEGUATAMENTE PROTEGGERSI DALLE MALATTIE A

TRASMISSIONE SESSUALE EVITARE L’ECCESSIVA ESPOSIZIO-

NE AL SOLE E PROTEGGERSI EVITARE LE LAMPADE ABBRON-

ZANTI FARE ATTENZIONE AI CAMBIAMEN-

TI DEL CORPO RIDURRE L’INQUINAMENTO TENERSI INFORMATO SULLA

TOSSICITA’ DEI FARMACI Dal volantino LILT ROTARY

FUMO, ALCOL DROGHE E

GIOVANI.

SILVIO GARATTINI al Melotti. Silvio Garattini

(Bergamo, 1928)

è uno scienziato italiano, ricerca-

tore scientifico

in farmacologia,

medico e docen-te in chemiotera-

pia e farmacolo-

gia, direttore

dell'Istituto di ricerche farma-

cologiche "Mario Negri".

Interessante l’incontro organizzato dal Rotary Vallagari-na con la Lilt e il comune di Rovereto con l’obiettivo di

informare e sollecitare alla prevenzione. Garattini, aiuta-

to da emblematiche diapositive, ha mostrato i danni prin-

cipali dall’abuso di sostanze allucinogene. A partire dal l’impressionante numero di morti: 3,3 mi-

lioni all’anno per alcol, 6 milioni per tabacco, da 300 a

600 per sostanze psicoattive illecite fino ai danni soprat-

tutto a carico del sistema nervoso, prodotti dal blocco della trasmissione della dopamina. Da questo deriva

l’aumentata ipersensibilità, patologie dirette o indirette

più o meno gravi, perdita di memoria, riduzione della

massa cerebrale, disturbi cognitivi, psicomotori, neurop-

sichiatrici, della vigilanza..fino al rischio di contrarre malattie tumorali, a seconda della quantità di sostanze

assunte nel tempo. E’ più che ovvio la differenza dall’uso

sporadico alla dipendenza.

Tra le proposte di Garattini, la costituzione di una sorta di gruppo che aiuti i compagni ad evitare/uscire dalle

dipendenze. NR

La piramide alimentare

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ORIENTAMENTO

ORIENTAMENTO IN USCITA

di Emily Diener Trovandomi come altri studenti nella condizione di dover scegliere cosa fare nel mio futuro, ho pensato sia comoda una rubrica sull’orientamento in uscita per chi è interessato e per chi non ha ancora letto il materiale che la professoressa Sguario carica sulla pagina della scuola. In poche parole si tratta un po’ di riassumere i progetti proposti a noi maturandi con la speranza di rendere il più chiaro possibile ciò che ci viene proposto.

La prima proposta si terrà il 20 novembre: “Porte aperte all’università di Trento”. Il programma pre-vede la visita dell’università e la presentazione del-le discipline tipiche dei vari dipartimenti.

Dal 26 al 28 novembre invece si terrà a Verona - fiere Job&Orienta (orario: 9.00-18.00, ingresso libe-ro). Una buona occasione per chi non sa ancora cosa fare dopo la maturità; saranno presenti infatti banche, imprese, università e altri enti come l’esercito. Università di Brescia: 26 novembre Ingegneria - ore 15-18 - via Branze 38, Brescia Per quanto riguarda il campus di Bolzano il 18 marzo 2016 ci sarà l’Open Day: durante la giorna-ta ci saranno numerosi stand e attività varie di pre-sentazione. Se vi servono ulteriori informazioni comunque tro-vate tutto sul sito della scuola (progetti> orienta-mento> orientamento in uscita) o semplicemente digitate “uni” seguito dalla sigla della provincia in cui si trova l’università ( ad es. “unitn”) e troverete il sito ufficiale dell’università che state cercando. La professoressa Sguario è comunque sempre a no-stra disposizione per ulteriori chiarimenti o infor-mazioni sulle metodologie di iscrizione alle univer-sità.

STAGE. LA PAROLA AI

PROTAGONISTI

di Elena Daldoss Ciao, Emily, la professoressa Gangi mi ha dato il tuo nome in quanto hai fatto uno stage durante il periodo scolastico e volevo farti alcune domande: Innanzitutto dove hai fatto il tuo tirocinio? Che tipo di azienda è? L’azienda in cui l’ho fatto il tirocinio è OPT SURGI-SYSTEM, (foto in basso, ndr) ed è un’azienda che pro-duce tavoli operatori. Per quale motivo hai scelto di farlo in quell’azienda? Ho scelto di farlo in questa azienda perché c’ero già stata l’estate precedente sempre con la scuola. Ed essendomi trovata bene ho voluto rifarlo nella stessa impresa. Te l’hanno consigliato o l’hai scelto tu in auto-nomia? Mi è stato consigliato dalla professoressa Gangi. Che tipo di attività hai svolto? Hai imparato molto da queste o conoscevi già come avveniva lo sviluppo? Ho svolto diverse attività tra cui: il controllo del ma-gazzino 400 cioè il magazzino in cui si trovano le merci che vengono date in prestito. Inoltre ho aiutato i colleghi di lavoro a organizzare eventi interni all’azienda, per la presentazione del nuovo tavolo operatorio. Hai approfondito qualche argomento riguardo alle materie che si svolgono in classe di solito, come per esempio l’economia aziendale o l’informatica? Si, in particolare per quanto riguarda l’economia a-ziendale ho imparato a fare bolle e documenti di tra-sporto e inoltre mi hanno spiegato i passaggi che l’azienda svolge per assumere e dopo aver assunto un dipendente. Mentre per quanto riguarda le lingue ho perfezionato il mio inglese: ho tradotto relazioni tec-niche e schede tecniche dei vari tavoli operatori che l’azienda produce. È stato utile questo tirocinio? Ti ha insegnato qualcosa di nuovo? Si è stato molto utile in quanto mi ha insegnato come si collabora in un’azienda. Secondo te, questa iniziativa di stage interscola-stici potrebbe essere utile ai successivi studenti che lo faranno? Oppure pensi che questo proget-to sia da togliere o migliorare? Sì, potrebbe essere molto utile in quanto apre nuovi orizzonti al nostro futuro. E penso sia da migliorare, magari cercando aziende più incentrate sulle materie che si trattano a scuola.

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CONSULTA DEI GENITORI

RILANCIARE IL FONTANA

La Dirigente scolastica afferma che ha accettato con en-tusiasmo di dirigere il "Fontana" soprattutto per gli indi-rizzi, i progetti ed il preciso mandato ricevuti dalla Diri-gente Generale dott.ssa Ferrario all'atto del conferimento dell'incarico: rilanciare il "Fontana" e caratterizzarne l'of-ferta formativa. Quindi al momento ci stiamo impegnan-do tutti per definire l'anima di questo Istituto economico e tecnologico. Il progetto di caratterizzazione della pro-posta formativa ha riscontrato una grande partecipazione di tutti i docenti. E' di fondamentale importanza muo-versi in stretta connessione-regia con il territorio in pri-mis col Comune di Rovereto, con l'Università di Trento, con il Progetto Manifattura per condividerne le finalità ed essere partner in qualità di soggetto formativo con gli indirizzi tecnologici legno-costruzioni ed economici, con gli ordini professionali.

Rilevante è esperienza maturata dal "Fontana" nello svi-luppare il progetto scuola-lavoro: lo scorso anno sono stati effettuati ben 137 tirocini curriculari. La Consulta ha aderito all'Associazione Consulte dei Ge-nitori Scuole Trentine e fa parte del relativo organo di coordinamento: per un confronto delle esperienze in es-sere tra le varie scuole, diffondere buone pratiche opera-tive, pianificare e organizzare aggiornamenti formativi per i rappresentanti dei genitori, supportare il ruolo e l'attività dei rappresentanti di classe dei genitori e delle consulte. Inoltre tutti i rappresentanti di classe dei ge-nitori possono iscriversi nel portale"Apriti Scuo-la" (accedendo al link http://apritiscuola.it - nome utente "genitori"), costituito dal Ministero dell'Istruzione. Per quanto riguarda l’orientamento, positivi risultati IN-VALSI possono essere utili per sostenere, oggettivamen-te, la qualità complessiva del "Fontana". Abstract dal verbale a cura del presidente Fabio Demattè

Risultati INVALSI 2014

Se confrontiamo il nostro istituto con il complesso delle scuole italiane ...

... se invece lo confrontiamo con i soli istituti tecnici …

Il punteggio ottenuto dagli studenti del nostro istituto è ridotto per tener conto di qualche comportamento opportunistico (cheating) che ha penalizzato il risultato netto (2% in media in matematica)I punteggi riportati dagli studenti delle sette classi seconde dell'anno 2013-2014 risultano superiori ai risultati dell'Italia e, tranne in due delle sette classi, pari o superiori alle altre aree geografiche di confronto.In particolare è lusinghiero il confronto con i risultati medi delle 200 classi che più assomigliano alle nostre per quanto riguarda lo status socio-economico-familiare, che ci vedono sempre

superiori.

Risultati INVALSI 2013

Se confrontiamo il nostro istituto con il complesso delle scuole italiane ...

... se invece lo confrontiamo con i soli istituti tecnici …

Punteggio medio dell'I-TET FONTANA

Punteggio della provincia di TN

Punteggio dell NORDEST Punteggio dell'ITALIA

Differenza nei risultati (punteggio percentuale) rispetto a classi/scuole

con background familiare

simile

ITALIANO 73,8 71 66,5 62 + 9,7 %

MATEMATICA 57,6 57,2 53,7 49,2 +10,3 %

Punteggio medio dell'I-TET FONTANA

Punteggio della provincia di TN

Punteggio dell NORDEST Punteggio dell'ITALIA

Differenza nei risultati (punteggio percentuale) rispetto a classi/scuole

con background familiare

simile

ITALIANO 73,8 69,3 65,7 60 +12,9 %

MATEMATICA 57,6 57,6 56,2 48,9 +10,7 %

Punteggio medio dell'ITET FONTANA

Punteggio della provincia di TN

Punteggio dell NORDEST Punteggio dell'ITALIA

Differenza nei risultati (punteggio percentuale) rispetto a classi/scuole

con background familiare

simile

ITALIANO 70,1 72 68,7 64,8 +8,4 %

MATEMATICA 54,0 54,0 48,1 42,2 +14,1 %

Punteggio medio dell'ITET FONTANA

Punteggio della provin-cia di TN

Punteggio dell NORDEST Punteggio dell'ITALIA

Differenza nei risultati (punteggio percentuale)

rispetto a classi/scuole con background familiare simile

ITALIANO 70,1 68,7 67,3 62,2 +10 %

MATEMATICA 54,0 55,2 49,8 41,5 +12,3 %

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ECONOMIA

TABELLA QUOTAZIONI TITOLI IN BORSA più investiti dagli studenti al 23.11 di Massimo Emiliani

NOME DEL TITOLO DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ DEL TITOLO QUOTAZIONE

MASSIMA

QUOTAZIONE

MIN

ONEAMAZON Uno dei siti di e-commerce più affidabili. Viene considerato come un “must-

investing-stock” nel mondo del trading. 625,95 615,51

APPLE INC. E’ un’azienda leader del mercato dei personal computer, ma possiede anche

un’ampia quota di mercato degli smartphone, dei lettori MP3 e dei tablet. Viene

considerato un titolo affidabile, ma discontinuo nel suo andamento.

112,40 110,60

FACEBOOK INC. Facebook Inc. gestisce il più grande social network del mondo. La società genera i

ricavi attraverso la pubblicità. Un titolo molto solido, ma anche esso discontinuo. 101,19 99,20

(GOOGLE) ALPHA-

BET INC. Il motore di ricerca più utilizzato del web, cambia nome da ottobre 2015, diventan-

do “Alphabet Inc.”. recentemente ha dato notizia di voler avviare una propria offer-

ta di telefonia mobile. Finora i ricavi provengono dagli inserti pubblicitari. Titolo

solidissimo e in continua ascesa.

733,49 712,00

MICROSOFT Il maggiore produttore di software e di sistemi operativi del mondo non necessita

introduzioni. Titolo solido ma, ultimamente molto discontinuo. 50,69 49,99

SAP Un’azienda leader nella distribuzione di software aziendali a livello mondiale. Titolo

molto discontinuo e non affidabile, ma interessante per sviluppi futuri. 75,15 74,54

SONY Una tra le maggiori industrie di prodotti elettronici al mondo. Opera anche nel

settore commerciale della musica e dei film. Titolo che suggerirebbe solidità, ma

ultimamente ha avuto tanti cali.

25,76 25,40

UBISOFT Uno dei leader mondiali nella creazione, editing e distribuzione di giochi per PC e

console. Ottimo titolo per investimenti a breve termine. 26,85 26,24

GIOCARE IN BORSA VIRTUALMENTE

di Zef Nreaj L’entusiasmante film di Martin Scorsese “ The Wolf of Wall street” ha ispirato molti giovani ragazzi a sognare di diventare broker e vendere azioni, grazie a questo gioco si conosce il rovescio della medaglia, ovvero immedesimarsi in un trader, in una persona che impiega tutti i suo risparmi a comperare azioni di compagnie, sperando di guada-gnare soldi. Il progetto-concorso “ conoscere la borsa “ rende questo possibile, dando ai ragazzi delle scuole superiori e universi-tà la possibilità di comprare azioni mediante denaro virtuale, ed è per questo motivo che spesso si investe d’istinto senza pensarci su. è questa la storia di molti , moltissimi gruppi che in poco tempo hanno perso tanti soldi. Tra loro c’è la storia di un gruppo di ragazzi di terza della nostra scuola i quali, in poche transazioni erano riusciti ad aumen-tare il proprio capitale di 3000 euro, ma è bastato un investimento di 30000 euro in azioni Volkswagen a metterli fuori gioco. Dopo poche settimane e tante operazioni di mercato sono riusciti a rientrare nei primi 100 gruppi euro-pei mentre altri gruppi, in pochissimi considerando quanti gruppi hanno partecipato, sono riusciti ad aumentare il proprio capitale superando la soglia di ben 60000 euro, come una delle squadre tedesche. Per tutti gli interessati le iscrizioni a questo gioco sono finite, quindi dovete aspettare il prossimo anno. Per i meno pazienti esistono molti siti su internet che permettono di fare lo stesso gioco con ancor più aziende quotate e con un budget che va fino a 300.000 euro; concludendo, il gioco vale la candela.

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ESA&EMAS

FA’ LA COSA GIUSTA.

UN SUCCESSO

L’ITET Fontana è stata l’unica scuola presente

all’importante manifestazione con il proprio stand

all’esposizione Fa’ la cosa giusta negli spazi di Trento

Fiere al Briamasco dal 24 al 25 ottobre (sabato e domeni-ca).

Le classi 3 A CAT e 3 B CAT coordinate dal prof. Andrea

Delmonego, responsabile del progetto E.S.A. dell’Istituto,

in gruppi di 4/8 a turno hanno presieduto lo stand.

Su due spazi appositi molti visitatori hanno potuto sco-

prire le attività sostenibili della scuola, come il progetto

mele, la giornata ambientale, la gita ecosostenibile, il

monitoraggio ambientale, il censimento botanico, proget-

to Otonga, la certificazione Emas, anche tramite il gioco

dei tondelli a cui hanno partecipato molti visitatori. I

bambini invece si sono divertiti a realizzare costruzioni

con mattoncini di legno.

Erano in mostra vari oggetti di avorio vegetale, legati al

progetto Otonga. Il secondo tavolo, dedicato alla promo-

zione dell’Istituto di appartenenza, è stato dedicato

all’edilizia ecocompatibile. e alla tecnologia del legno.

Hanno dato la loro disponibilità

anche i professori Riccardo Tad-

deo e Salvatore Leocata.

La dirigente ha voluto far visita

allo stand fermandosi con i ra-

gazzi. E’ stato utilizzato il drone

per effettuare le fotografie che

vedete.

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PERSONAGGI & INCONTRI

ANCHE NOI DA

ASTROSAMANTHA.

Di Eleonora Armellin e Martina Parisi Lunedì 5 Ottobre la classe 1^B AFM. è una parte rappresentativa delle 2^AFM. e CAT., si sono recate all’auditorium “Santa Chiara di Trento” per assiste-re all’evento “missione futura dallo spazio al piane-ta” dedicato a Samantha Cristoforetti e alla sua e-sperienza di 200 giorni trascorsi nello spazio. Samantha ha alternato il racconto della sua missio-ne con molte foto scattate dalla navicella spaziale.

È stato molto interessante e a fine incontro abbiamo avuto la possibilità di farle alcune domande, alle quali lei ha risposto con piacere. Ci ha raccontato che per mantenere la sua massa muscolare e ossea nello spazio, doveva praticare insieme ai suoi compagni ogni giorno almeno 2 ore di attività fisica. Nonostante fossero lontanissimi dal nostro Pianeta, nella navicella riuscivano a fare tutte le attività che facevano sulla Terra, per esem-pio tagliarsi i capelli, navigare in internet e divertir-si festeggiando compleanni e festività religiose co-me il Natale e la Pasqua.

:

Marzia così mi chiamavo un tempo e il ricordo di una donna piange note da un pianoforte. Dolce, massacrata da un bastone, sorridente, poi sdentata, sberla potente che congela il mio limbo di dolore. Marzia dagli occhi viola esile e sottile l’angoscia che stritola, avvolge, permea, così la terra umida e fredda sopra di me. di Silva Sguario

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IL TERRITORIO

AL CAPEZZALE DELL’ALPE

E’ stata abbattuta giovedì 1 ottobre la vecchia fabbrica della gloriosa officina meccanica Alpe che fino al 1997 produceva macchine per la lavorazione del marmo e dei graniti. Un opificio che dava lavoro a tanti operai ed era una fabbrica all’avanguardia. Materiali di qualità, ma il recupero era impossibile. Era il 1934 quando i fratelli Pizzini fondarono la ditta nel lungo viale che collega Sacco a Rovereto. All’abbattimento di uno dei cosidetti ecomostri della città (un altro è l’ex Anmil) ha partecipato una quarantina di studenti della nostra scuola, che ha fatto lezione all’aperto con l’architetto Camilla Gazzini. NR Ecco che ci hanno scritto i ragazzi. di Karavelic Marko e Christofer Rossaro, 3 B CAT

Il 2 ottobre 2015 si è concluse la storia della ex Alpe, fab-brica di Borgo Sacco, in quel di Rovereto, costruita tra gli

anni Cinquanta e Sessanta. Essa fallì in passato e fu ria-perta come cooperativa prima di essere chiusa definitiva-mente nel 1999.

Le demolizioni sono durate 2 giorni,nel primo è stata distrutta la fabbrica, mentre nel secondo giorno gli uffici. I ragazzi del Fontana,in particolare le due classi terze del corso CAT, accompagnati dai professori Gazzini e Tadde-o, hanno avuto l'opportunità di assistere al raro processo di demolizione e così ampliare le loro conoscenze sul campo. Oltre agli studenti, in cantiere si sono presentati gli as-sessori dei lavori pubblici e della politica sociale come l'impresario Bianchi. A seguire i nostri ragazzi però, è stato l'architetto Salvet-ti, che ha illustrato i diversi passaggi di demolizione ai futuri geometri. E‘ così che in questo freddo autunno l'edificio storico ha chiuso i battenti per lasciare un nuovo spazio per futuri progetti.

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160° DEL FONTANA - inserto speciale

Son passati ben 160 anni da quel 19 novembre 1855 quando si inaugurava presso palazzo Piomarta in corso Bettini la Scuola reale Elisabettina inferiore, dopo 5 anni di pratiche, e contrattazioni tra il Muni-cipio di Rovereto ed il Ministero per la Pubblica Istruzione. Allora c’era un direttore, Francesco Do-minez, e 6 professori, tre classi e circa 70 studenti. Nel 1870 viene concessa la scuola Superiore, comple-tando il ciclo formativo a 7 classi, permettendo così l’accesso ai politecnici, accademie commerciali e fo-restali, scuole superiori di agricoltura. La grande guerra oltre a causare la chiusura della scuola e la sua trasformazione in ospedale, comportò la chiamata alle armi di molti docenti e studenti maggiorenni, alcuni volontari, tra cui 7 persero la vita sui campi di battaglia o fucilati come disertori: è il caso di Damiano Chiesa. Col 16 ottobre del ’19 grazie alla legge Casati le scuo-le reali si trasformano in istituti tecnici di 4 anni pre-ceduti da scuole triennali regie di indirizzo comune, con i due rami di fisica/matematica e ragioneria: nel gennaio del ’20 cambia nome e si intitola Regina Ele-na, aprendo le porte anche alle ragazze e raggiun-gendo quasi 400 studenti. La riforma Gentile comporta altre modifiche: dal ’24 l’istituto tecnico è composto da un corso inferiore di 4 anni e uno superiore di 4 composto dalle due se-zioni di commercio/ragioneria e geometri. Con la riforma Bottai del ’39 (carta della scuola), le prime 3 classi del tecnico inferiore vengono aggrega-te a quelle del ginnasio e delle magistrali portando alla nascita della scuola media unica. Tra l’ottobre’ 43 e il luglio ’ 46 il palazzo viene requi-sito prima dalle truppe della Wehrmacht, poi dal governo alleato, e le attività scolastiche continuano nel vicino palazzo Fedrigotti Il 19 gennaio ’46 recependo la circolare della repub-blica sociale che sopprime le intitolazioni ai membri della casa reale, l’istituto prende il nome attuale di Felice e Gregorio Fontana.

Dal ’46, finita la seconda guerra mondiale, la scuola riprende l’attività e si assesta sul percorso quinquen-nale e le due sezioni di geometri e ragionieri; le iscri-zioni lievitano fino a toccare gli 800 iscritti nel 1970. Il 10 novembre 1973 si inaugura la sede attuale pro-gettata da Luciano Baldessari, già studente della scuola reale, architetto di fama internazionale: l’iter della costruzione è stato avviato nel 1960, quando la succursale viene individuata nella casa comunale di via Canestrini. Nel 56-57 una succursale viene accol-ta nel palazzo Parolari. Problematiche relative al finanziamento, al progetto e all’ubicazione del nuo-vo istituto ne han rallentato la realizzazione. Varie le manifestazioni studentesche per sbloccare l’impasse: solo a fine novembre del ’70 la giunta provinciale approva un primo stralcio funzionale. Dal ’67 è a-perta la succursale dapprima solo per ragionieri poi per geometri. Nell’aprile ’74 è aperta la nuova palestra dell’istituto. Nello stesso anno la sede distaccata si rende autonoma. Nei primi anni ’80 l’istituto viene dotato di un centro elaborazione dati con 9 videoterminali e due stam-panti. A partire dall’83 il provveditorato attiva corsi di in-formatica per docenti. Si allestiscono le prime aule speciali di dattilografia e si ammoderna la biblioteca con tv per visione di registrazioni. Via via si aggiungono il laboratorio informatico e di lingue (1985).Risalgono all’86 i pri-mi scambi linguistici (Usa/Germania).Si attivano diverse sperimentazioni. La scuola partecipa a diver-si concorsi, come quello stenodattilo di Montecatini. A partire dall’88 si incrementano contatti, incontri con banche, camere di commercio e altre istituzioni,

e ricerche sul territorio (arte, catasto…), rilievi. Viene attivato il corso per programmatori. A causa

del forte aumento delle iscrizioni, specialmente al corso geometri, (continua a pag.14)

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IERI: docenti e studenti del regio istituto tecnico Regina Elena nel 1925 (dal volume cit. Studenti e professori dell’I.T) OGGI: sopra circa un terzo degli attuali 600 studenti. Un piccolo paese...difficile da mettere in posa!

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OGGI: qui quasi tutti gli attuali docenti, una novantina circa, con la dirigenza, al termine del collegio del novembre 2015

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alcune classi vengono ospitate nel vicino Palazzo dell’istruzione, altre a palazzo Alberti nell’89. Nel ’90 viene attivato il corso serale per lavoratori. Nel ’94 si avviano il corso di studi per Periti azienda-li corrispondenti in lingue estere e il primo corso post-diploma di Tecnica bancaria in collaborazione con la cassa di risparmio, i corsi si amplieranno negli anni a seguire grazie al contributo FSE. Dal ’97 si consolidano gli stage linguistici all’estero per le studentesse del corso per corrispondenti, men-tre l’istituto stende e realizza diversi progetti di soli-darietà (a partire dal progetto Colomba), collabora-zione Nord/sud, col comune di Rovereto per docu-mentare la nascita del Mart (progetto “Cantiere a-perto”) Dal ’98 si consolida il percorso di autonomia delle scuole trentine che si concretizza nei primi POF: tra le varie iniziative segnaliamo l’attivazione del Pro-getto Sirio, serale per lavoratori. Nel ‘2000 è attivato il corso postlaurea per esperto in gestione e consulenza finanziaria; vengono attivate le borse di studio dedicate al preside Trentini e a Serena Tiella. Al 2001 risale l’accreditamento dell’istituto come test center Ecdl. Grazie alla sinergia col comune di Rove-reto, viene installata sul tetto della scuola una stazio-ne GPS. Nell’anno scolastico 2002-03 vengono istituiti i due

licei economico e tecnologico, a seguito dell’adesione al protocollo d’intesa PAT MIUR. Le olimpiadi AutoCad, ideate dalla scuola, giungono alla seconda edizione, aprendosi ad una dimensione interregionale e nel 2003-4 si arriva alla fase naziona-le. Nel 2005 si tengono le celebrazioni del 120° con il convegno “Giovani a scuola tra passato e futuro”, la mostra “un percorso nella memoria” e il volume su Studenti e professori. Nasce il Dipartimento per l’Educazione alla Sostenibilità. Al 2008 risale il corso per Dirigenti di Comunità, mentre viene attivato il corso post-diploma per ad-detti all’amministrazione e contabilità. Nel 2010, a seguito della riforma del secondo ciclo d’istruzione, nascono i due indirizzi di amministra-zione finanza marketing e costruzioni ambiente e territorio. Encomiabile l’adesione all’iniziativa “Adotta un edificio in Abruzzo” a sostegno delle zone lesionate dallo sisma. (dal volume: Studenti e professori dell’istituto tecnico di Rovereto ed.Osiride) Nell’ultimo quinquennio la scuola è stata impegnata nella revisione dei curricula secondo quanto stabilito dai nuovi indirizzi, portando avanti i consueti pro-getti Anche il serale è stato rivisto alla luce dei nuovi indirizzi.

DIRETTORI, PRESIDI E DIRIGENTI

1. Francesco Dominez 1855-1865

2. Don Giovanni De Manincor 1865-68

3. Nicolò Tessari 1868-77

4. Giovanni Tono Suppl 1877

5. Pietro Rella 1878-96

6. Giuseppe Mora Suppl 1896

7. Lorenzo Muller 1897-1904

8. Fortunato Bertolasi 1904-1919

……………………………………………………………

9. Alberto Alberti 1919-21

10. Giuseppe Dal Rì 1921-22

11. Alessandro Canestrini 1923-48

12. Ferruccio Trentini 1948 -76

13. Ezio Tabarelli De Fatis 1976-77

14. Danilo Vettori 1977/85

15. Antonella Tartaglia 1985/86

16. Guido Calliari/Tartaglia 1986/87

17. Antonetta Tartaglia 1987/88

18. Collini/Tartaglia 1988/89

19. Guido Calliari 1989-91

20. Edera Ugolotti 1991-92

21. Pietro Buccellato 1992-2007

…………………………………………………………

22. Maria Rosa Perghem Gelmi 2007-08

23. Mauro Prezzi Vicario Suppl 2008

24. Flavia Andreatta 2008-14

25. Elena Ruggieri 2015

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LINGUE STRANIERE

E’ PARTITO IL CLIL

In tutte le classi quinte è partito il CLIL, 40 ore in lingua straniera con attività differenziate che prevedono la presen-za di docenti specializzati e anche di madrelingua. La lingua veicolare di quest’anno è l’inglese e le materie coinvol-

ge sono: matematica, storia, informatica, economia per l’indirizzo AFM, topografia e sicurezza per il corso CAT.

Di E.Diener Nowadays, all of us has frequented, or regularly frequent a social network. Facebook, Twitter, Instagram and Tumblr have completely entered our lives, and have made us some sort of social-networking-addicted. We can hardly get out of our houses without our so-called ‘beloved' smartphone, that we don’t even enjoy the most exciting moments we live, we’re too busy in filming all and in posting it later to our friends, on so-cials. But, why do we use social networks? In a society which is constantly changing, and in which you always need to be up with the trends, socializing has become an optional. The rea-sons that drive us to use those sites, are many and, all of them, are connected to human psychology: safeness, associative needs, self-esteem and self-realization are just some of these. The constant need to know what other people are doing, is, maybe, the main reason because of social network’s large suc-cess. Furthermore, there are also the need of being supported by others, when we are sharing an opinion, and ‘the egocentric need to share details of your daily life’, as Mr. Matteo Pierri says in his article on the site primaonline.it. The number of subscribers to social networks, is terribly high (42% of global population and 95% of Italians) and increases year by year. For this reason, comes natural the question: are there any advan-tages? And if yes, which are them? Thanks to these social plat-forms, communication has visiibly improved: you just need an Internet connection and you can speak, in real time, with peo-ple from all over the world. You can also establish relationships much more easily, even without any worries about showing who you really are, and that because behind a screen, you don’t

need any mask. The circulation of information is immediate, constant and accessible to all, but it is also spread information, which might better not be spread. As in social networks are full of these beautiful things, there are also disadvantages and dangers hidden in them. For example, the absence of privacy. Without that, we show ourselves even to people we don’t know. But, where has the good, old and wise advise of our grandparents: ‘Never trust strangers.’? Soocials don’t let us deepen our relations too. Behind some ‘good vords’, could be hiding anyone. In those cases, nothing is better than a quick look and a quick chat, to understand who we’re dealing with. We may also lose contact with the real world, preferring to take shelter in a virtual one, made out of pretenses. Pretenses we like, and which grow our addiction. Datas that statistics show to us, are shocking: in Italy, about 5000 young people have turned into social addicted, and have risked in running into cyberbullism (25% of youngs suffered online violence) and in the so-called social isolation. How to deal with the negative effects of social networks? Turning off your mobile phones for, at least, an hour a day and enjoying what surrounds us, would be a good start. People affected by vibrations or Unexistent Notification Syn-drome, should start deactivating the web contents alerts. Then, avoiding participations to political discussions, by replying the flames back, that will only drag you down in a vicious circle of answering without any ending. Last, but not least, even if it might result impolite, not answering the e-mails that don’t need to be answered, would definitely help you against this addiction.

SOCIAL NETWORKING

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VIAGGI E VISITE. EXPO 1

TUTTE LE 3^, 4^, 5^ HANNO VISI-

TATO EXPO. ECCO QUALCHE COM-

MENTO.

ALL’EXPO

L’8 ottobre le classi 5A SIA,5 B AFM e 4 A SIA hanno

partecipato ad un’uscita scolastica all’Expo di Milano.

E’ stata una bella esperienza, Expo è un progetto ben organizzato - ci hanno riferito due studentesse di 5 SIA –

e la maggior parte dei padiglioni rispecchia l’argomento

fondamentale: l’alimentazione.

E’ stato interessante scoprire e vedere con i nostri occhi le tradizioni degli altri Paesi, i problemi che hanno avuto

e i modi con i quali li hanno superati, hanno affermato,

concludendo con il consiglio a tutti di andare e vivere di

persona quest’esperienza, armandosi però di molta pa-

zienza!

EXPO ERA LA POSSIBILITA’ DI

VISITARE IL MONDO!

Abstract dallo scritto di Alessia Moretto 3 A CAT

L’occasione di andare a visitare Expo è stata molto im-

portante sia dal punto di vista culturale che personale. Il

confronto di idee e soluzioni sull’argomento principale dell’alimentazione ha garantito a tutti noi una conoscen-

za dei migliori piatti del mondo. Ma non solo. Abbiamo

potuto sperimentare le tradizioni dei vari paesi e ci siamo

potuti divertire con eventi artistici e musicali, laboratori

e mostre. Ognuno di noi ha portato a casa qualche cono-scenza nuova. Expo 2015 ha unito i vari Paesi

“pizzicando” la nostra curiosità di partire per visitare il

mondo!

VETRINA SUL CIBO SANO

E SUL FUTURO

ECOSOSTENIBILE.

dallo scritto di Federica Gios 3 ACAT

Expo è stata un’occasione per riflettere e confrontarsi

sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizio-ni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre

la fame, dall’altra c’è chi muore per disturbi legati ad

un’alimentazione poco corretta, senza contare i miliardi

di tonnellate di cibo sprecate ogni anno. Per questo moti-

vo servono scelte di vita, politiche consapevoli, stili di vita sostenibili

EXPO, UNA SFIDA VINTA.

dal testo di Cinzia Diener.

La sfida è stata quella di creare un confronto mondiale

per trovare soluzioni adatte a garantire un cibo sano e

sicuro per tutti, a diffondere un sistema di produzione di

cibo sostenibile. Secondo me questa sfida Milano l’ha

vinta e per questo dobbiamo essere fieri dell’Italia

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EXPO2

AFFASCINANTI ARCHITETTURE

Di Raffaello .Zulian, Silvia Manzana 3 B CAT Expo Milano 2015, che si è svolta dal 1 maggio al 31 otto-bre, e che ha ospitato quasi tutti i Paesi del mondo, ha avuto come tema centrale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, argomento molto importante per il futuro dell’umanità. Infatti questa grande manifestazione è stata l’occasione per confrontare le opinioni e le idee di tutti riguardo al diritto di un’alimentazione sana,auto- suffi-ciente, sicura e di qualità per tutti gli esseri umani per poi eliminare fame, sete, mortalità infanti-le e malnutrizione. Si è parlato di come si è nutrito l’uomo dalla sua comparsa sulla Terra fino ad oggi, come è cambiato il paesaggio naturale, in che modo le culture influenzano e sono influenzate dai rituali di consumo del cibo, come cambieranno nel futuro i processi produttivi, i prodotti alimentari, le tendenze di consumo, in che modo dobbiamo affrontare i problemi legati alla cattiva alimentazione, o alla malnutrizione. Inoltre si sono trat-tati i temi di innovazione della ricerca, della tecnologia, dell’educazione. Si è voluto anche valorizzare la cono-scenza delle tradizioni alimentari come elementi culturali ed etnici, educare una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita e il benessere della persona, preservare la biodiversità rispettando l’ambiente e il suo ecosistema. Infine anche assicurare nuove fonti alimentari nelle aree del mondo dove l'agricoltura non è sviluppata o è minac-ciata dalla desertificazione, dalla siccità e dalle care-stie. Le parole chiave di questa grande esposizione sono state quindi: innovazione, risparmio energetico, rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. La mattina del 19 ottobre gli studenti di due classi terze e

due classi quinte dell’istituto Fontana accompagnate dai rispettivi professori, sono partiti in pullman per raggiun-gere l’ EXPO. Una volta arrivati e passati i controlli di sicurezza all’ingresso, i ragazzi hanno avuto a disposizione l’intera giornata per potersi muovere liberamente all’interno della “piccola città” formata dai padiglioni rappresentanti i 137 Paesi che hanno partecipato all’evento. La prima impressione data dall’aspetto moderno e origi-nale delle strutture è stata da subito molto positiva ma l’entusiasmo si è subito smorzato alla vista delle code di attesa per poter visitare i padiglioni. Quello delle code infatti è stato il problema più grosso di EXPO 2015, so-prattutto nei mesi finali quando i tempi di attesa per po-ter visitare un padiglione hanno superato le cinque ore. A ironizzare su questo problema, in un noto programma televisivo italiano, (Le Iene) due inviati hanno voluto confrontare il tempo impiegato per entrare nel padiglio-ne di Dubai e il tempo impiegato per prendere un aereo e volare fino a Dubai. Alla fine hanno fatto notare che il viaggio in aereo è durato meno delle sei estenuati ore di coda per poter visitare il padiglione. Nonostante questo ,abbiamo potuto notare dall’esterno di alcuni padiglioni, le innovative tecniche di costruzione utilizzando il legno in modi diversi nelle varie strutture. Expo Milano 2015 non è stata soltanto un’occasione per ripercorrere la memoria alimentare dell’uomo, ma anche un’opportunità per concepire, insieme agli altri Paesi del mondo, il futuro dell’alimentazione globale. Sono state le architetture la parte più affascinante dell’Expo, architetture che in parte resteranno, come nel caso del padiglione italiano, in parte saranno riportate nei propri paesi.

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PROGETTI E CONCORSI

ABBIAMO VINTO LO SCARPONE!

La classe 2 A AFM è stata selezionata per il II concorso

“100 ragazzi in rifugio” bandito dall’Accademia della Montagna con

IPRASE e Coordinamento attività sportive della provincia.

In queste pagine i testi presentati a Trento in occasione della premiazione

EMOZIONI IN MONTAGNA

“Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché quando il resto mi sta stretto, l’unica via è il sentiero. Chiedimelo. Perché? Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare per arrivare in cima, e tutto il resto è silenzio o parole gentili.”…

….Non mi ricordo dove ho letto questa frase, ma mi ha emozionata ed ho deciso di portarla qui, oggi, ora. Noi abbiamo concluso il nostro concorso 100 ragazzi in rifugio proprio andando in montagna. Quella montagna che ci ha offerto momenti di suggestione anche sotto una pioggia incessante, dove i colori a momenti si rattristavano e altre volte si illuminavano, tra il rosso dei cespugli di rosa canina, il giallo dei larici e il verde dei pini che sembrano non accorgersi che è arrivato l’autunno. Le gocce d’acqua penetravano attraverso i piccoli spazi delle nostre giacche e ci facevano rabbrividire. Chissà se rabbrividiscono anche alberi e fili d’erba. Lungo il percorso ci siamo imbattuti nel piccolo cimitero della guerra con le sue croci di ferro. Lui stava li, immobile e silenzioso. Ci siamo fermati un momento, ci siamo fermati a riflettere. Poi siamo ripartiti, camminando lungo sentieri, nel bosco e attraverso i prati, perché la montagna offre una grande varietà di panorami ed è un incanto anche nelle diverse ore del giorno e in condizioni di tempo differenti. Un po’ stanchi ci siamo rifugiati per un po’ anche a malga Zocchi, li sotto la tettoia a sperare che spiovesse e a chiederci cosa pensano le mucche mentre assorte ruminano. E poi ancora via, verso il rifugio Lancia. Il rifugio è bello,è bella l’idea che in cima ad una montagna ci sia qualcuno che ti accoglie, ti sfama e ti ospita, ti scalda. Quel pomeriggio piovoso ci ha fortunatamente costretti a rimanere al coperto giocando a carte, a mari, mon-ti, città e anche ad inventare una storia, ambientata proprio lì, nel rifugio stesso. Bella anche la sera sotto i piumoni, tutti in una stanza ad immaginare una mega famiglia allargata, a raccontarci le nostre storie a far arrabbiare i prof. La mattina successiva accompagnati da un tiepido sole ottobrino che illuminava la montagna, siamo saliti lungo i sen-tieri della guerra e penetrati nelle trincee. E li comprendi che la montagna è ed è stata si testimone di momenti magici, ma anche di momenti tragici e drammatici. E li, mentre entri nei cunicoli cominci ad immaginarti la vita di ragazzi come noi all’interno di quelle mura….Sulla via del ritorno, la guida ci ha raccontato l’importanza dei segnali, dei nu-meri dei sentieri, di come un tempo la montagna era popolata da chi faceva il fieno o di chi ha provato la prima funivi-a che arrivava proprio li, sul Lancia. Un ultima folle corsa attraverso i prati in discesa ci ha riportati al rifugio e poi verso Giazzera. Li ci aspettava il pullman per condurci vicino ai Clochi dove vive un ragazzo di 16 anni come noi Tho-mas, con una passione sconfinata per la storia della grande guerra. Ci siamo fermati a casa sua e lo abbiamo ascoltato senza fiatare mentre lui raccontava gli aspetti tecnici, ma soprattutto umani di chi aveva combattuto proprio in quei luoghi che avevamo appena lasciato.

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UNA PAUROSA GITA Rifugio lan-

cia, 29 ottobre

Dopo una lunga camminata sotto una pioggia incessante, gli studenti di una seconda classe superiore dell’ I.T.E.T Fontana arrivarono al rifugio Lancia (mt. 18259). Inaspet-tatamente, la porta era aperta. Tutto sembrava abbando-nato, ma c’era un forte profumo di mandarino che flut-tuava nell’aria e si sentiva anche lo scoppiettio del fuoco acceso da ore. C’erano degli scarponi consunti, di diverse misure,all’ingresso, ma non c’era anima viva ad accoglie-re la fradicia truppa. Allora la classe iniziò a cercare i proprietari nelle vici-nanze del rifugio, pensando che fossero fuori per la riser-va giornaliera di legna,oppure a raccogliere qualche car-do per fare il risotto o i fiori di arnica per gli unguenti. Ma li, aleggiava un’inspiegabile atmosfera e tutto sem-brava strano. Girando l’angolo del rifugio, Kevin e Cristiano soprassa-lirono vedendo il proprietario nascondere un sacco nero dietro una catasta di legna. Si insospettirono e, curiosi di sapere cosa c’era dentro, glielo chiesero a bruciapelo. Il proprietario, colto di sorpresa, disse che dentro il sacco nero c’erano degli attrezzi da lavoro. I ragazzi, un po’increduli e un po’ ficcanaso, lo seguirono all’interno del rifugio strisciando lungo i muri per non essere sco-perti. Nessun indizio però venne rivelato.

Quindi, la giornata procedette per tutti apparentemente tranquilla tra giochi e chiacchiere. Gli studenti, dopo un’abbondante cena a base di polenta e spezzatino ( tutti hanno sperato che fosse di cervo e non di…), si prepara-rono per andare a dormire. Durante la notte, Roland si svegliò di soprassalto, perché gli parve di sentire dei ru-mori che non avevano nulla a che fare con il russare a mille di qualche compagno che giura sempre che non è vero. Lui allora svegliò i suoi compagni che si alzarono per vedere da dove provenivano quegli strani rumori. Uscirono dalle proprie stanze e videro il proprietario vicino al caminetto gettare nel fuoco parti del corpo umane. Quando dal sac-co nero tirò fuori una testa, i ragazzi si spaventarono e urlarono così forte che il proprietario si accorse della loro presenza. Si voltò con una faccia che sembrava di fuoco e cominciò a rincorrerli, ma fortunatamente erano più ve-loci e corsero al paese più vicino di Giazzera per raccon-tare agli abitanti ciò che avevano visto. Dopo un po’ di mesi il rifugio fu chiuso e il proprietario si suicidò senza lasciare nessuna spiegazione, lasciando però una maledi-zione sul rifugio. Nessuno ha scoperto fino ad ora a chi appartenevano i resti carbonizzati, ma i pellegrini che conoscono la storia fanno spesso il giro largo intorno al rifugio che è rimasto meta solo degli audaci, di chi osa. Come la mitica IIA afm

PROGETTI E CONCORSI2

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CULTURA VICINA & LONTANA

Nobel a Svetlana Aleksievic

Scrittrice e saggista, metà ucraina e metà bielorussa, ha vinto il prestigioso riconoscimento per la sua "opera poli-fonica, un monumento al coraggio e al dolore della con-temporaneità". Dedica il premio alla Bielorussia, "schiacciata dalla storia.” "Uno dei miei personaggi mi ha detto: 'Solo un sovietico può capire un altro sovietico'. Avevamo tutti una sola memoria. La stessa: quella comu-nista". Che è valsa a Svetlana Aleksievic il premio Nobel 2015 per la letteratura, assegnatole dall'Accademia di Svezia. Saggista e giornalista, nata in Ucraina e cresciu-ta in Bielorussia, in esilio volontario a Parigi dal 2000. Ha narrato nei suoi libri il dramma collettivo del crollo dell'Unione Sovietica e del suo mito imperialista, da In-cantati dalla morte al suo ultimo Tempo di seconda mano: racconto della nascita di una "nuova Russia", dopo una popolare e corale "buonanotte al signor Lenin". Un mo-saico di umanità che ritrae la fine del comunismo, ma non solo: la guerra in Afghanistan in Ragazzi di zinco, la tragedia nucleare dell'Ucraina in Preghiera per Cernobyl. Ha vinto per la "sua opera polifonica, tributo al coraggio e al dolore dei nostri tempi", iniziata con il primo libro che la rese nota, nel 1983: una raccolta delle voci di don-ne russe che avevano partecipato alla Seconda guerra mondiale in La guerra non ha un volto di donna,. ricostru-zione della propria identità. Svetlana, nata il 31 maggio del 1948 nella città ucraina di Ivano-Frankivsk (oggi Sta-nislav), ha iniziato la sua carriera come insegnante e poi come giornalista, studiando all'Università di Minsk. Ha sentito l’esigenza di scavare dentro i lati più oscuri della storia del suo Paese, denunciando i danni che le guerre hanno lasciato. Ha dato voce ai sopravissuti, agli spetta-tori e ai reduci degli orrori. Scegliendo la parte dei più deboli, contro il potere. (Da La Repubblica)

90 ANNI DI MARIA DOLENS

Da 90 anni la Campana dei Caduti fa udire ogni sera i suoi rintocchi per celebrare i Caduti di tutto il mondo, senza distinzioni di fede o di nazionalità e per rivolgere un severo monito ai viventi: “Non più la guerra”. Fu ideata dal sacerdote roveretano don Antonio Rossaro, per onorare i Caduti di tutte le guerre e per invocare pa-ce e fratellanza fra i popoli del mondo. E’ la più grande Campana del mondo che suoni a distesa: altezza metri 3.36, diametro metri 3.21, peso quintali 226.39, peso battaglio quintali 6 e peso del ceppo quintali 103. Fusa a Trento il 30 ottobre 1924 col bronzo dei can-noni offerto dalle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale. Fu inaugurata il 4 ottobre ’25 e collocata sul Bastione Malipiero del Castello. Venne rifusa a Vero-na il 13 giugno 1939, è ritornata a Rovereto il 26 maggio 1940. Il 31 agosto 1960, per una grave incrinatura, cessa-va di suonare ed il 1° agosto 1964 veniva rifusa presso le fonderie Capanni a Castelnovo Né Monti (Reggio Emilia). .E’ stata benedetta a Roma in Piazza S. Pietro, dal S. Padre Paolo VI il 31 ottobre 1965 ed il 4 novembre ritornava a Rovereto e veniva collocata sul Colle di Miravalle nei pressi del l’Ossario di Castel Dante. (dal libro di R.Trinco) Così, il 4 ottobre si è tenuta la celebrazione con il conve-gno organizzato con il patrocinio dell’Anci e del Consor-zio dei Comuni trentini. Alla “bussola per la pace nel mondo” hanno preso parte una serie di relatori, tra i qua-li Ugo Rossi, Governatore del Trentino, Nawel Rafik El-mrin, Vicesindaco e Presidente del Club di Strasburgo ed il Presidente del Consiglio Nazionale della Anci, Enzo Bianco, oltre ad Alberto Robol, reggente della Fondazione e al sindaco Francesco Valduga. E’ stata quindi scoperta la statua di Luciano Capriotti, benedetta in Vaticano dal Papa, ed è stato inaugurata l’esposizione a cura di Paolo Aldi . (dal sito Anci)

CINEMA ARCHEOLOGICO A ROVERETO.La fortunata rassegna internazionale, giunta alla 26° edizione, si è svolta come sempre nella seconda settimana di ottobre (6-10) e si è conclusa con la proclamazione del vincitore

Petra - Lost city of stone (la città perduta di pietra). USA. Regia

di Gary Glassmann

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LIBRI E CINEMA

GRANDESSO.

NELLO SPECCHIO DELLE

PAROLE.

E’ stato presentato da Giuseppe Colangelo il 30 ottobre sera presso la Biblioteca Comunale di Ro-vereto l’ultima fatica del professor Enrico Grandes-so “Nello specchio delle parole” ed Marsilio. Un viaggio letterario che, attraverso i secoli, ab-braccia un'ampia serie di autori e problematiche culturali, dal "Dottor Faust" di Marlowe al tema del tempo nella poesia moderna, da Pope a Carlo Goz-zi, da Voltaire a Sciascia, da Rebora ai maggiori poeti in dialetto veneto. "Nello specchio delle paro-le" è un libro nato dalla volontà di approfondire nello studio ed esprimere con la scrittura aspetti dell'opera di poeti e scrittori, in un mirabolante viaggio attraverso i secoli, che punta sia a riflettere su alcune delle tematiche e dei protagonisti carat-terizzanti un'epoca o un periodo culturale, sia a riproporre testi e autori oggi meno ricordati ma non per questo meno significativi. Presente la dirigente, alcuni colleghi e tanti alunni di 5a. (dalla presentazione, con aggiunte della Redazione)

DISNEY & CO: LA GUERRA DEI

PROFITTI.

Di Massimo Emiliani Immaginate una scena ridicola, dall’aggettivo si può già capire che farà ridere. Ora immaginate milioni di scene ridicole, ride-rete molto più di prima ovviamente. Bene ora pensate che queste scene, se messe in un film, potrebbero fruttare tantissi-mo in materia di profitti, perché farebbero ridere la gente. Bisogna però considerare che, magari ciò che fa ridere qualcu-no, non fa ridere qualcun altro. Quindi, per riuscire ad ottenere comunque dei profitti alti, cosa si potrebbe fare? Da bravi ragionieri dovremmo sapere esattamente cosa fare in questa situazione, giusto? (Scherzo, lo so benissimo che non ci insegnano queste cose). “Ovviamente” si abbassa la fascia di età del pubblico di un film. Questo è ciò che sta succedendo con i film “comico-commerciali” di adesso: si crea uno o più personaggi abba-stanza “stupidi” o “impacciati” e lo si mette in una situazione che sembrerebbe semplice a chiunque; quindi gli si fa inventa-re una soluzione sorprendente ed allo stesso tempo esilarante, ma risolutiva ed efficace. Qualche volta la gente non si rende conto di come alcune cose “innocenti” e “fatte SOLO per di-vertire i più piccoli” siano, in realtà, un’astuta mossa di mar-keting. Il budget di partenza stanziato dalle due case cinematografi-che per i due film è stato ampiamente ripagato e addirittura superato. Il budget per “Minions” era di ben 74 milioni di dol-lari, mentre quello per “Inside Out” era, addirittura, di 175 milioni di dollari. Eppure “Minions” si è aggiudicato la prima settimana di incassi con ben 115'200'000$, superando “Inside Out” che con circa 95'000’000$ non è riuscito nemmeno a co-prire il budget iniziale. Tutti questi gran numeri e cifre pazzesche per giungere alla conclusione che, al giorno d’oggi, non esiste nulla sul quale non si possa speculare o dal quale si possa ricavare qualcosa in termini di profitti economici. Stiamo davvero speculando sulla fantasia dei bambini? Purtroppo la risposta è sì. L’unica cosa che ci rimane da fare è cercare di arginare questa “caduta libera dei rapporti umani”. Per esempio piuttosto che rinchiu-dermi in un cinema e “tenere buono” un bambino o la fidanza-ta o un fratellino o una sorellina, uscirei o creerei qualcosa che possa stimolare il rapporto che intercorre con loro. Quindi pensate a queste cifre “astronomiche” e grazie a cosa esse siano state rese possibili: la buona volontà dei produttori cinematografici e dei registi di trasmettere un messaggio alle nuove generazioni, oppure la “buona volontà”, se così si può chiamare, di cercare di portare “la pagnotta”, e magari “qualcosa” di più, a casa, anche a costo di interrompere un rapporto familiare per 91 o 94 minuti? Questo è ciò che dovemmo impedire e non ciò che dovremmo accettare e continuare a fare solo perché qualcuno ne ottiene profitti o una quota di mercato. Quindi, pensate al vero mes-saggio che un film cerca di trasmettervi e analizzatelo. Può essere veritiero? Se applicato può dare buoni risultati o solo portarvi a consumare di più? Qualche volta, per accendere una polveriera, basta una piccola scintilla.

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MUSICA E ARTE

A VOLTE RITORNANO.

a cura di Mattia Chianchiano. La fine dell’anno, dal punto di vista musicale, in Italia, vede una reunion storica: Dodi Battaglia, Roby Fac-chinetti, Red Canzian, Riccardo Fogli e Stefano d’Orazio, detti anche I POOH, si ritrovano dopo tanti anni. Per festeggiare i 50 anni di carriera, Roby, Red, Riccardo, Dodi e Stefano hanno deciso di tornare a cantare e ad esibirsi come i vecchi tempi Nel 2016 in programma l’uscita del loro best of, con tutti i piu grandi successi, ma soprattutto due concer-ti, in programma a giugno, allo Stadio Olimpico e a San Siro, dopo di che, la band abbandonerà definitiva-mente la scena musicale, dopo 50 anni di onorata carriera "Non abbiamo mai avuto un’accoglienza così neanche quando abbiamo vinto Sanremo - scherzano - ci siamo promessi di arrivare a questo traguardo straordinario da tempo. Non è stato facile arrivare fino a qui, è stato come scalare l'Everest, ma ne è valsa la pena’’, hanno detto in una intervista radiofonica L’appuntamento è quindi a San Siro (o all’Olimpico) per goderci, l’ultimo, intenso, spettacolo, di una band che ha fatto parte, forse, di tutti gli italiani

SINFONIA DI UN’ESECUZIONE.

I MASBEDO al Mart fino al 14 febbraio. La Val di Fiem-me è una delle valli più note del Trentino, vivace meta turistica conosciuta per i boschi di abeti rossi, i cosiddet-ti abeti di risonanza, che ne costituiscono il patrimonio naturale. Con questi preziosi alberi si realizzano gli stru-menti ad arco più pregiati del mondo; si racconta che Stradivari in persona si recasse nelle foreste della Val di Fiemme per scegliere i tronchi adatti ai suoi violini. L’indagine dei Masbedo parte da qui: dai boschi dove crescono gli abeti rossi da cui nascono i violini perfetti. Con Sinfonia di un’esecuzione gli artisti esplorano la rela-zione tra morte e vita, nella migrazione tra due comple-mentarietà La mostra è un progetto sulla rinascita, sull’atto in po-tenza; ma anche sulla natura e sulle esecuzioni, reali o metaforiche, del nostro tempo. Per giungere alla crea-zione del sublime è necessario un gesto distruttivo,

struggente, un’esecuzione. Giocando su un’ambivalenza linguistica, i Masbedo raccontano di come una condanna a morte si trasformi in musica, di come dalla distruzione si generi forma. Apertasi con la performance con sonorizzazione live dei Marlene Kuntz allo Zandonai, ora si può se-

guire una video installazione e un’installazione multimediale monumentale. (dal sito del MART)

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OGGI SPOSI E ALTRE FESTE

MIRKO E FEDERICA.

ANDREA E ALESSANDRA

Mirko ha conosciuto Federica ai tempi delle medie. Ma la loro storia

comincia nel ’90. Si sono sposati il 19 settembre di quest’anno nella

chiesa di S. Montano a Roccaporena in Umbria, dove si sposò S.Rita da Cascia di cui sono devoti. Frequenti le loro incursioni enogastronomi-

che e spirituali in questa bella e rilassante zona, per cui è stato quasi

naturale ritornare qui per coronare il loro sogno. E’ già partita la cico-

gna che tra poco porterà il lieto dono! Auguri ai neosposi!

Il matrimonio di Andrea ed Alessandra è alquanto singolare anche

perché arriva dopo tanti anni di convivenza e 2 figlie. Si sono cono-

sciuti all’università di Padova dove si ritrovavano nel tempo libero con altri studenti: la leggenda narra che galeotto fu un caffè che lei

versò in testa a lui che si divertiva a prenderla in giro. Evento impor-

tante il viaggio in Cile per un progetto di cooperativa solidale. Si sono

sposati anche loro a settembre nel municipio di Ala all’uscita del qua-le gli amici si sono divertiti ad organizzare qualche fuoriprogramma

come vedete sotto. Poi i due colombi stagionati sono volati in Sicilia

per un tour biocompatibile intorno all’Etna...Anche a loro vanno gli

auguri della Redazione!

BUON COMPLEANNO

PAOLO!

Ancora una volta torna il com-pleanno di Paolo Toldo, stima-to tecnico audio video amatis-simo dagli studenti. Lo hanno festeggiato soprattutto i ragaz-zi del triennio che lo conosco-no di più e che sono abituati a stringergli la mano e abbrac-ciarlo a inizio scuola...

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ACCADE IN ITALIA E NEL MONDO

Spunti per riflessioni, dibattiti & approfondimenti

Mentre chiudiamo pagine, a Parigi (3) avviene il terribile attentato multiplo dell’ISIS, un “attacco al cuore

dell’Europa senza precedenti” scrive il ministro Giannini, che non può lasciare indifferenti ma che soprat-

tutto non ci deve chiudere nella paura e nell’intolleranza. La redazione del nostro giornale esprime cordo-glio per le vittime e invoca pace e fratellanza!

Accade In Italia: attacchi alla Legge di stabilità, il caso De Luca, dibattito sulle unioni civili, il caso Marino : dimis-

sioni poi ritirate. Accade in medio oriente. Terza intifada tra Palestinesi e Israeliani (1), tensioni in Iraq invaso

dallo Stato Islamico contro il quale sono intervenuti gli USA. Ucraina (ex satellite russo autonoma dal 91) divisa tra separatisti filorussi armati da Mosca e forze governative filoeuropee. Siria: la guerra civile (2) tra forze governative e

dell’opposizione è complicata dal coinvolgimento con i paesi confinanti, lo Stato Islamico e la comunità internazio-

nale (in particolare Stati Uniti e Turchia da una parte e Russia/Iraq/Corea dell’altra). Afghanistan tra Talebani e

Northern Alliance. Terremoto in Afghanistan , 250 morti (26 ottobre). Continua il tragico flusso dell’immigrazione ma esplode il caso dei profughi dalla Slovenia (4): 66mila in 7 giorni. Cade aereo russo (5) sul Sinai: è stata confer-

mata l’ipotesi di attentato. Insomma, l’orizzonte appare davvero infuocato…..

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