Numero 37 - Giugno 2015 - Anno XVI i is Mucci · mente il segnale di quanto questo mezzo di...

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Notizie dalla scuola sulla scuola a cura del personale e degli studenti dell’istituto Numero 37 - Giugno 2015 - Anno XVI Via Craveri, 8 e Via Serra, 9 - Bra Sito: www.velsomucci.it el settembre del 1995 nasceva nel nostro Istituto il corso Grafico. Siamo stati orgogliosi que- st’anno di festeggiare i primi vent’anni di scuola creativa, sem- pre in crescente movimento. Il pre- side benedetto Russo lanciò l’idea, la nostra dirigente Brunella Margotta oggi continua a promuovere ed appoggiare il progetto che dà lustro alla nostra forma- zione e all’indirizzo didattico. Per festeg- giare il ventennio abbiamo organizzato a Palazzo Mathis dal 16 maggio al 3 giugno l’Esposizione di grafica e fotografia del corso Tecnico Grafico e Comunicazione, (guidati e truccati da Emanuele Borello, Si- mona Scintu, Monica Lerda, Sebastiano Orecchioni, Luisa Bongiovì, Gian Paolo Ma- L’anno scolastico volge al termine e ancora una volta la scuola affida al proprio giornalino il compito di testimoniare espe- rienze, attività, iniziative di allievi e docenti dell’Istituto. Anche questo è stato un anno intenso, di molto lavoro e di- vertimento, nel corso del quale i nostri ragazzi, insieme ai loro docenti, hanno potuto imparare tante cose nuove e prepararsi ad affrontare le sfide future. Ho quindi pensato che in fondo se siamo in grado di far conoscere a tutti le nostre esperienze è proprio grazie alla pubblicazione del nostro giornalino che, anche se in tutti questi anni ha cambiato più volte il proprio aspetto e il proprio nome, ha saputo sempre mantenere im- mutati la sua sostanza e il suo spirito. Sono veramente entusiasta nel constatare il successo che ri- scuote ancora tra i nostri allievi, documentato dal fatto che ogni anno ci vediamo felicemente “costretti” ad aumentare le pagine proprio perché in redazione arriva sempre una mag- giore quantità di materiale da pubblicare. Questo è sicura- mente il segnale di quanto questo mezzo di comunicazione sia diventato per tutti un grande punto di riferimento. Io che in questi anni ho affidato al nostro giornale il compito di diffondere le mie riflessioni, le mie perplessità, le mie cer- tezze ed i miei auspici, a questo punto mi sono domandata: perché non renderlo finalmente protagonista? È proprio in seguito a queste considerazioni che ho deciso di dedicargli questo editoriale. A nome dell’Istituto dico GRAZIE! a tutti coloro che hanno col- laborato con la redazione, e non mi riferisco solo alla attuale responsabile, l’infaticabile Prof.ssa Irene Bottero, ma anche a tutti quei docenti che l’hanno preceduta e che in tutti questi anni hanno guidato i ragazzi nella redazione degli articoli. Non posso comunque dimenticare che è anche il momento in cui nella scuola c’è la frenesia che caratterizza i momenti fi- nali, quelli in cui si “ tirano le somme”, quindi non posso non ringraziare i docenti, il personale ATA e i genitori rappresen- tanti dei Consigli di classe e del Consiglio d’Istituto che hanno speso le loro migliori energie collaborando fattivamente per il conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Un particolare pensiero va ai miei alunni impegnati negli Esami di Qualifica e negli Esami di Stato, a cui auguro buona fortuna! Rivolgo, inoltre, a nome dell’Istituto un caro saluto alla Presi- dente del Consiglio di Istituto sig.ra Elena Balsamo, che ci ha accompagnato in questi ultimi cinque anni nel difficile campo della Educazione e della formazione dei nostri giovani e pro- mettenti studenti. Infine a tutti auguro buone vacanze! N Mucci i is l giorno 18 aprile 2015 l’associa- zione Proloco di Feisoglio ha organizzato un concorso per sponsorizzare la nocciola IGP Piemonte. L’idea di partecipare al concorso è partita dal mio professore che mi ha su- bito proposto la partecipazione. Il dolce che ho portato è stata un’invenzione del professore, ispiratosi al conosciutissimo Ferrero Rocher. In partenza era nato col nome ‘Rocher alla noc- ciola’ e dalla prima volta che ho provato a farlo me ne sono com- pletamente innamorata essendo un’amante della nocciola e del cioccolato. Perciò ho deciso di chiamarlo ‘Il mio Rocher’, sarà per la sua bontà, o per il semplice fatto che tutto ciò che faccio mi ap- passiona, mi riempie di gioia, e ogni volta che creo questo me- raviglioso dolce per me è sempre fonte di felicità e delizia al palato. Partecipare al primo concorso gastronomico per la Nocciola IGP Piemonte e rappresentare la mia Scuola è stata la cosa più bella che mi potesse capitare. E non sono le uniche emozioni che si provano purtroppo; c’è sempre quella vocina dentro la testa che continua a dire: “chissà se ce la farai, chissà se sbaglierai qualcosa” e se si inizia ad ascoltarla troppo è quasi certo che non si arriverà lontano. Si deve imparare ad essere concentrati su quello che si deve fare e si deve sempre pensare in positivo, cioè che lo si farà bene. Solo così si raggiungeranno i propri obiet- tivi. Tre Istituti del territorio hanno partecipato al concorso: l’”Apro” di Alba, la scuola di “pasticceria Neive” e l’Alberghiero “Velso Mucci” di Bra. Ogni ragazzo in gara ha portato un dolce in cui l’ingrediente principale fosse la nocciola: dovevamo fare in modo di esaltarne il sapore. Tra i 3 partecipanti il terzo posto se lo è aggiudicato la scuola di pasticceria di Neive col dolce ‘Gli strati delle Langhe’, il secondo posto la scuola alberghiera dell’Istituto I Aurinda al concorso nocciola igp Piemonte di Feisoglio iolo, Claudia Restagno, Mario Lopresti, Mauri- zio Milanesio) in occasione della Notte dei musei, tra Piazza Caduti e il cortile del Palazzo che ci ha ospitato. In seguito alla presenta- zione, avvenuta davanti ad un folto ed inte- ressato pubblico di cittadini, studenti, ex studenti, professori ed autorità è seguito il work in progress dei Murales dell’arte e le per- formances dei “quadri viventi”. Frida Kahlo, un volto di Picasso, Keith Haring ed altri, deam- bulavano allegramente tra i presenti e per il paese con l’intento di attirare e meravigliare le persone. I ragazzi dell’alberghiero, guidati dal professor Massimo de Simone hanno prepa- rato un sontuoso buffet e quelli del turistico si sono adoprati per l’accoglienza e per dare il benvenuto, istruiti da Serena Scarparo. Beatrice Barchi Editoriale Apro di Alba con un dolce molto origi- nale, un dolce vegano. E il primo posto me lo sono aggiudicata io col mio mera- viglioso dolce IL MIO ROCHER! Nel mo- mento in cui hanno chiamato la seconda classificata e ho sentito che non ero io, ho solo guardato il prof e mi sono ve- nute le lacrime agli occhi. Non me lo sarei mai aspettata di arrivare per prima! Forse per il fatto che durante la gara ho sbagliato una preparazione o perchè avevo paura che il mio dolce non piacesse ai giudici. Ma, nonostante tutte le mie paure e gli intoppi di percorso non mi sono persa d’animo, mi sono data da fare, ce l’ho messa tutta per finire il piatto e ce l’ho fatta! Sono molto soddisfatta per il lavoro realizzato e per il fatto che i giudici abbiamo apprezzato l’impegno che ho impiegato. Spero anche che abbiamo visto tutta la passione personale che c’era in quel dolce. Quando ho sentito ‘Il primo classificato per il 1° con- corso gastronomico IGP Piemonte è l’Istituto “Velso Mucci” di Bra mille emozioni mi hanno attraversato la mente e il cuore; l’unica cosa che riuscivo a fare era solo sorridere, non riuscivo a dire una parola per l’emozione che provavo, guardavo solo il Prof e ridevo. Nessuno può immaginare la felicità che ho provato in quel momento. È stata un’esperienza indimenticabile che por- terò sempre nel cuore! Per tutto ciò devo ringraziare fortemente il mio prof di cucina Marco Tallone che crede in me e in tutto quello che faccio. Faccio i miei più sinceri complimenti alla Pro- loco di Feisoglio che ha organizzato tutto questo, e spero di con- tinuare così, a dare il meglio di me. Inoltre, il 26 maggio scorso, accompagnata dalla professoressa Bottero e dal professor Tal- lone, mi sono recata a Cuneo per la consegna della Borsa di Stu- dio “Rotary e i giovani” consegnatami dal presidente del Rotary Club di Cuneo, Salvatore Languanti. Kukaj Aurinda 20 anni di Graficamente

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Notizie dalla scuolasulla scuola

a cura del personale e degli studenti dell’istituto

Numero 37 - Giugno 2015 - Anno XVI

V i a C r a v e r i , 8 e V i a S e r r a , 9 - B r aS i t o : w w w. v e l s o m u c c i . i t

el settembre del 1995 nasceva nelnostro Istituto il corso Grafico.Siamo stati orgogliosi que-st’anno di festeggiare i primi

vent’anni di scuola creativa, sem-pre in crescente movimento. Il pre-

side benedetto Russo lanciò l’idea, lanostra dirigente Brunella Margotta oggicontinua a promuovere ed appoggiare ilprogetto che dà lustro alla nostra forma-zione e all’indirizzo didattico. Per festeg-giare il ventennio abbiamo organizzato aPalazzo Mathis dal 16 maggio al 3 giugnol’Esposizione di grafica e fotografia delcorso Tecnico Grafico e Comunicazione,(guidati e truccati da Emanuele Borello, Si-mona Scintu, Monica Lerda, SebastianoOrecchioni, Luisa Bongiovì, Gian Paolo Ma-

L’anno scolastico volge al termine e ancora una volta la scuolaaffida al proprio giornalino il compito di testimoniare espe-rienze, attività, iniziative di allievi e docenti dell’Istituto.Anche questo è stato un anno intenso, di molto lavoro e di-vertimento, nel corso del quale i nostri ragazzi, insieme ai lorodocenti, hanno potuto imparare tante cose nuove e prepararsiad affrontare le sfide future. Ho quindi pensato che in fondose siamo in grado di far conoscere a tutti le nostre esperienzeè proprio grazie alla pubblicazione del nostro giornalino che,anche se in tutti questi anni ha cambiato più volte il proprioaspetto e il proprio nome, ha saputo sempre mantenere im-mutati la sua sostanza e il suo spirito.Sono veramente entusiasta nel constatare il successo che ri-scuote ancora tra i nostri allievi, documentato dal fatto cheogni anno ci vediamo felicemente “costretti” ad aumentare lepagine proprio perché in redazione arriva sempre una mag-giore quantità di materiale da pubblicare. Questo è sicura-mente il segnale di quanto questo mezzo di comunicazionesia diventato per tutti un grande punto di riferimento.Io che in questi anni ho affidato al nostro giornale il compitodi diffondere le mie riflessioni, le mie perplessità, le mie cer-tezze ed i miei auspici, a questo punto mi sono domandata:perché non renderlo finalmente protagonista?È proprio in seguito a queste considerazioni che ho deciso didedicargli questo editoriale.A nome dell’Istituto dico GRAZIE! a tutti coloro che hanno col-laborato con la redazione, e non mi riferisco solo alla attualeresponsabile, l’infaticabile Prof.ssa Irene Bottero, ma anche atutti quei docenti che l’hanno preceduta e che in tutti questianni hanno guidato i ragazzi nella redazione degli articoli.Non posso comunque dimenticare che è anche il momento incui nella scuola c’è la frenesia che caratterizza i momenti fi-nali, quelli in cui si “ tirano le somme”, quindi non posso nonringraziare i docenti, il personale ATA e i genitori rappresen-tanti dei Consigli di classe e del Consiglio d’Istituto che hannospeso le loro migliori energie collaborando fattivamente peril conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Un particolare pensiero va ai miei alunni impegnati negli Esamidi Qualifica e negli Esami di Stato, a cui auguro buona fortuna!Rivolgo, inoltre, a nome dell’Istituto un caro saluto alla Presi-dente del Consiglio di Istituto sig.ra Elena Balsamo, che ci haaccompagnato in questi ultimi cinque anni nel difficile campodella Educazione e della formazione dei nostri giovani e pro-mettenti studenti.Infine a tutti auguro buone vacanze!

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Muccii is

l giorno 18 aprile 2015 l’associa-zione Proloco di Feisoglio haorganizzato un concorso persponsorizzare la nocciola IGP

Piemonte. L’idea di partecipare al concorso è

partita dal mio professore che mi ha su-bito proposto la partecipazione. Il dolceche ho portato è stata un’invenzione delprofessore, ispiratosi al conosciutissimoFerrero Rocher. In partenza era nato col nome ‘Rocher alla noc-ciola’ e dalla prima volta che ho provato a farlo me ne sono com-pletamente innamorata essendo un’amante della nocciola e delcioccolato. Perciò ho deciso di chiamarlo ‘Il mio Rocher’, sarà perla sua bontà, o per il semplice fatto che tutto ciò che faccio mi ap-passiona, mi riempie di gioia, e ogni volta che creo questo me-raviglioso dolce per me è sempre fonte di felicità e delizia alpalato.Partecipare al primo concorso gastronomico per la Nocciola IGPPiemonte e rappresentare la mia Scuola è stata la cosa più bellache mi potesse capitare. E non sono le uniche emozioni che siprovano purtroppo; c’è sempre quella vocina dentro la testache continua a dire: “chissà se ce la farai, chissà se sbaglieraiqualcosa” e se si inizia ad ascoltarla troppo è quasi certo chenon si arriverà lontano. Si deve imparare ad essere concentrati suquello che si deve fare e si deve sempre pensare in positivo, cioèche lo si farà bene. Solo così si raggiungeranno i propri obiet-tivi. Tre Istituti del territorio hanno partecipato al concorso: l’”Apro”di Alba, la scuola di “pasticceria Neive” e l’Alberghiero “VelsoMucci” di Bra. Ogni ragazzo in gara ha portato un dolce in cuil’ingrediente principale fosse la nocciola: dovevamo fare in mododi esaltarne il sapore. Tra i 3 partecipanti il terzo posto se lo èaggiudicato la scuola di pasticceria di Neive col dolce ‘Gli stratidelle Langhe’, il secondo posto la scuola alberghiera dell’Istituto

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Aurinda al concorso nocciola igp Piemonte di Feisoglio

iolo, Claudia Restagno, Mario Lopresti, Mauri-zio Milanesio) in occasione della Notte deimusei, tra Piazza Caduti e il cortile del Palazzoche ci ha ospitato. In seguito alla presenta-zione, avvenuta davanti ad un folto ed inte-ressato pubblico di cittadini, studenti, exstudenti, professori ed autorità è seguito ilwork in progress dei Murales dell’arte e le per-

formances dei “quadri viventi”. Frida Kahlo, unvolto di Picasso, Keith Haring ed altri, deam-bulavano allegramente tra i presenti e per ilpaese con l’intento di attirare e meravigliare lepersone. I ragazzi dell’alberghiero, guidati dalprofessor Massimo de Simone hanno prepa-rato un sontuoso buffet e quelli del turistico sisono adoprati per l’accoglienza e per dare ilbenvenuto, istruiti da Serena Scarparo.

Beatrice Barchi

Editoriale

Apro di Alba con un dolce molto origi-nale, un dolce vegano. E il primo postome lo sono aggiudicata io col mio mera-viglioso dolce IL MIO ROCHER! Nel mo-mento in cui hanno chiamato la secondaclassificata e ho sentito che non ero io,ho solo guardato il prof e mi sono ve-nute le lacrime agli occhi. Non me losarei mai aspettata di arrivare per prima!Forse per il fatto che durante la gara ho

sbagliato una preparazione o perchè avevo paura che il miodolce non piacesse ai giudici. Ma, nonostante tutte le mie pauree gli intoppi di percorso non mi sono persa d’animo, mi sonodata da fare, ce l’ho messa tutta per finire il piatto e ce l’ho fatta!Sono molto soddisfatta per il lavoro realizzato e per il fatto chei giudici abbiamo apprezzato l’impegno che ho impiegato. Speroanche che abbiamo visto tutta la passione personale che c’era inquel dolce. Quando ho sentito ‘Il primo classificato per il 1° con-corso gastronomico IGP Piemonte è l’Istituto “Velso Mucci” diBra mille emozioni mi hanno attraversato la mente e il cuore;l’unica cosa che riuscivo a fare era solo sorridere, non riuscivo adire una parola per l’emozione che provavo, guardavo solo il Profe ridevo. Nessuno può immaginare la felicità che ho provato inquel momento. È stata un’esperienza indimenticabile che por-terò sempre nel cuore! Per tutto ciò devo ringraziare fortementeil mio prof di cucina Marco Tallone che crede in me e in tuttoquello che faccio. Faccio i miei più sinceri complimenti alla Pro-loco di Feisoglio che ha organizzato tutto questo, e spero di con-tinuare così, a dare il meglio di me. Inoltre, il 26 maggio scorso,accompagnata dalla professoressa Bottero e dal professor Tal-lone, mi sono recata a Cuneo per la consegna della Borsa di Stu-dio “Rotary e i giovani” consegnatami dal presidente del RotaryClub di Cuneo, Salvatore Languanti.

Kukaj Aurinda

20 anni di Graficamente

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Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono/di quei sospiriond’io nudriva ‘l coreOvvero “Il Canzoniere” della 3G con il rap di Matteo & Co.

amore sognato e atteso, quello che inizia,quello che finisce e che lascia “a pezzi” è dasempre un tema della poesia. Lo è stato per i“grandi” della letteratura, da Dante a Petrarca.

Così noi allievi della classe 3^G abbiamo pro-vato a “cantare” l’amore, non solo con le rime e le

figure retoriche, ma anche provando a farlo in stile rap,con tanto di base musicale. Il primo a lanciarsi è statoMatteo e noi, scoprendo le sue ottime qualità di rapper,abbiamo mantenuto in tutte le strofe un passaggiocreato da lui (“Improvviso a tempo per...”). Poi abbiamounito le altre strofe e alla fine Matteo ha creato il titolo(Cuore di Rubik, richiamando l’immagine del famosocubo) di quello che per noi rimarrà per sempre un capo-lavoro, perché ha davvero emozionato tanti: i nostri com-pagni, i nostri professori e anche alcuni genitori! PS: E sono in fase di ultimazione... anche le riprese delvideo musicale!

Matteo Fissore, Eric Borgogno, Egle Cusumano, MattiaLanza, Mattia Poli 3 G

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ragazzi frequentanti le classi seconde dell’indirizzoalberghiero parteciperanno nel mese di settembread un progetto finanziato dalla comunità europea:ERASMUS PLUS che prevede un periodo di stage

all’estero. Il paese di destinazione prescelto è Malta.Gli studenti sono stati selezionati con delle prove in lingua in-glese su indicazione dei consigli di classe. Hanno frequentatoun percorso di formazione culturale e linguistica in prepara-zione alla partenza che prevede una permanenza nell’isolamediterranea di un mese con attività di visita, studio e lavoro.I docenti che hanno seguito il progetto, coordinato dall’Aprodi Barolo, e la selezione sono Laura Burdese, Silvana Arlorioe Daniele Ferrero.

I ragazzi Erasmus

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Programma Erasmus + Smart Mobility

Il Canzoniere della 3G

o scorso 16 aprile i ragazzi della 2E dell’Istituto,con la 3F e la 4B, sono stati accompagnati dalloro docente di diritto, Prof. Antonino Scime’,assieme al prof Paola e la professoressa Ge-

nesio Rosa,presso il centro Arpino di Bra, doveera in programma una manifestazione per ricor-

dare il Procuratore della Repubblica di Torino dott. BrunoCaccia, barbaramente trucidato dai sicari su ordine dellandrangheta.La manifestazione, organizzata dall’associazione Libera,aveva come fine la sensibilizzazione delle scuole di fronteal fenomeno mafioso.È risultata una bella esperienza per tutti i partecipanti,per lo più giovani delle scuole superiori braidesi, sia perl’esposizione del problema che per il coinvolgimento dinoi tutti al dibattito che ha seguito e che ha concluso lamanifestazione.Il Dott. Caccia è stato un magistrato che ha pagato di per-sona, con la propria vita, la sua dedizione al dovere e adun forte senso dello Stato, nel combattere la malavita or-ganizzata. La sua morte è stata il punto di partenza diuna serie di provvedimenti legislativi che hanno portatoalla confisca dei beni appartenenti alle organizzazionimafiose e all’affidamento, in tempi molto recenti allecooperative ed alle associazioni, quale l’associazione Li-bera di Don Ciotti, che operano nel sociale.

Alunni 2E

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Bruno Caccia e i beniconfiscati alle mafie

l 24 aprile scorso noi della 2L abbiamo fatto un’ uscitadidattica con la professoressa Viscomi Cinzia. Arri-vati alla chiesa dei Battuti Bianchi (Confraternitadella S.S. Trinità), abbiamo incontrato il signor Gio-

vanni che ci ha fornito informazioni importantissime.All’interno della Chiesa sono in corso i lavori di re-

stauro, nonostante ciò, abbiamo potuto ammirarla in tutto il suosplendore. La costruzione della chiesa della confraternita deiBattuti Bianchi risale 1618 e si segnala di particolare rilievo e in-teresse storico-artistico per le decorazioni a stucco di raffinatabellezza ed esuberanza da essere quasi uniche nel loro genere.L’opera è dei fratelli Domenico e Pietro Beltramelli, luganesi diorigine e poi trasferiti a Savigliano, che li realizzarono nel 1699-1700, vengono chiamati “merletti di gesso”. Edificio a pianta ret-tangolare ad una sola navata, il portale è sormontato da unanicchia che contiene una statua della Madonna con il Bambino.La chiesa ospita quattro grandi affreschi del cheraschese Seba-stiano Taricco, raffiguranti la “Trasfigurazione di cristo”, la “Pre-dicazione di Cristo”, la “Predicazione di San paolo” e “ San Pietroche guarisce lo storpio”. Di notevole interesse, anche, la tela raf-figurante la presentazione di Gesù al tempio, ad opera del fran-cese Charles Claude Dauphin, attivo alla corte di Torino nellaseconda metà del Seicento. La confraternita dei Battuti Bianchiè originaria del XIII secolo e nel 1568 contava quattrocento Aa-depti. La sua attività continua tuttora. La domenica di Pasqua,infatti, si organizza una solenne processione in occasione dellaquale viene esposto il gruppo scultoreo del “Cristo risorto” rea-lizzato nel 1758 e da molti giudicato” uno dei capi d’opera “ del-l’importante scultore torinese Stefano Maria Clemente. Questavisita didattica, come tutte le altre, è stata per noi un approfon-dimento culturale ci ha permesso di scoprire e valorizzare il ter-ritorio in cui viviamo.

Sara Machì, Federico Riccardi 2L

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Visita alla chiesa dei Battuti Bianchi

ra le iniziative che quest’anno sono state propo-ste alla classe 5^ B si segnalano i laboratori di“A scuola di equonomia”, tenuti dalla coopera-tiva sociale “Colibrì” di Cuneo e dedicati al com-

mercio equo-solidale.Questi laboratori in realtà hanno spaziato anche su

tematiche più generali.Sono stati infatti trattati i meccanismi del commercio inter-nazionale che sono causa di disuguaglianza economica e so-ciali. Una buona parte dei prodotti agricoli che arrivano sullenostre tavole (ma lo stesso vale anche per prodotti non agri-coli) come cacao, caffè, thè, frutta tropicale sono prodottinei paesi del Sud del mondo. I produttori di questi paesi, unavolta ottenuti questi prodotti, li cedono alle grandi compa-gnie multinazionali occidentali. Di fronte a tali compagnie iproduttori, a causa delle loro dimensioni modeste, hannoscarso potere contrattuale. Le multinazionali possono cosìimporre loro un prezzo basso, oltre che condizioni lavorativegravose, finendo per impedire loro di uscire dalla povertà edal bisogno. Un esempio di questo tipo è dato dal mercatodelle banane (il frutto più commercializzato al mondo) che ècontrollato in massima parte da quattro grandi multinazio-nali. In questa prospettiva sarebbe il caso che tutti noi ci av-vicinassimo al consumo critico in modo da tenere presentele ricadute etiche ed ambientali che ci sono dietro i prodottiche acquistiamo.E nell’ambito del consumo critico si colloca il commercioequo-solidale il quale si distingue dai canali commerciali tra-dizionali per praticare ai produttori dei paesi in via di svi-luppo non già il prezzo più basso che è possibile otteneresfruttando la loro forza contrattuale bensì un prezzo giustoche permetta loro di condurre una vita libera dalla povertà.Nel contempo il commercio equo-solidale è attento alle con-dizioni d’impiego dei lavoratori ed al rispetto dell’ambiente.Trovo che un’esperienza di questo tipo sia stata molto utileper me ed i miei compagni perchè ci ha permesso di com-prendere un pò meglio le cause della povertà e della famedel mondo e le strade da seguire per rimediarvi.

Sara Busso

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A scuola di equonomia

L’angolo di BesarViolenza e razzismo nel 1900

el 1900 tanta gente èmorta per violenza erazzismo come sap-

piamo da Mussolini e Hi-tler che mandavano ebrei

nei campi di concentramento per-ché volevano estinguere questapopolazione dalla terra. Tanta gente di colore o di diversa nazio-nalità e religione non poteva avere una vita normale. Per esem-pio non potevano votare o avere attività normali.Successivamente però, Martin Luter King ha provato a cam-biare le cose per le questioni razziali, infatti dopo tanto lavoroe sforzo ce l’a fatta, ma questo solo dopo gli ultimi anni di vita.Abbiamo anche visto il bellissimo film “Selma”. Ogni anno c’èun giorno che viene chiamato “ Giornata della memoria” dedi-cato ai periodi bui e terrificanti della storia mondiale a causa deidittatori di un passato che non è neanche tanto lontano. Tuttociò non va dimenticato e deve far riflettere affinché non si com-mettano più gli stessi errori. Sarebbe bello che se gli uomini siravvedessero e prendessero coscienza, per non rifarle in futuro.In ogni caso sono stati lesi i diritti umani, i diritti alla vita, e que-sto non va bene per nessuno! L’uomo dovrebbe imparare dallastoria, ma non dai cattivi esempi! Dovrebbe correggere e non ri-petere più gli stessi errori compiuti per cattiveria, egoismo e cal-colo. Secondo me, queste cose è bene che vengano ricordate ascuola perché così i bambini riescono a convivere con tutte lepopolazioni di diversa etnia, cultura e religione.

Besar Vejseli

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Continua a pag. 8

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opo una serie di riunioni di preparazione, final-mente parte il PROGETTO IRIDE, finanziatodalla Fondazione CRC: a fine maggio alcuni do-centi del Mucci cominceranno a frequentare icorsi di aggiornamento che permetteranno un

utilizzo sempre più performante delle nuove tec-nologie. I corsi, nello specifico, verteranno sull’uso dellapiattaforma Moodle (e-learning, cioè lezioni on-line,anche autoprodotte dai docenti), sulla didattica con gliE.A.S. (Episodi di Apprendimento Situati), sulla Valuta-zione Autentica e sulla Progettualità di percorsi media-educativi. I corsi proseguiranno poi nel prossimo annoscolastico, e coinvolgeranno una dozzina di docenti delnostro Istituto, che studieranno e collaboreranno in retecon i docenti delle altre scuole partner: l’IIS Guala di Bra,l’IIS Cigna di Mondovì, e vari altri istituti della provinciadi Cuneo. Unitamente alla formazione degli insegnanti,arriveranno anche le attrezzature per permettere di ap-plicare questa nuova didattica nelle classi: verosimil-mente il nostro istituto si doterà di altre due LIM edeventuali tablet. Così altre due classi prime, l’anno pros-simo, potranno far lezione in maniera interattiva, comegià hanno fatto quest’anno con grande soddisfazione laPRIMA A e la PRIMA B (progetto Cl@ssi 2.0).La Buona Scuola… è fatta dell’impegno e della buonavolontà di tutti!!

Rosaria Giuffrida

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Progetto Iride... e la tecnologia avanza!!

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l 12 marzo, le classi 2G e 3G hanno partecipato al-l’incontro nell’aula magna della sede con l’alpinoAntonio Baldracco, reduce dalla Campagna diRussia nella Seconda Guerra Mondiale e prigio-

niero dei tedeschi in un campo di lavoro forzato inGermania.

Durante l’incontro il sempre fiero e arzillo Antonio ci ha rac-contato di come sia partito da casa come soldato sempliceall’età di 22 anni e di come sia andato in Russia insieme allaCompagnia degli alpini di Ceva. Il suo racconto è stato davvero molto toccante: ci ha dettoche erano mal equipaggiati e che durante la permanenza inRussia, la popolazione civile, addirittura più povera deglistessi soldati italiani, li aiutava dando loro pasti caldi e ri-fugio. Quando giunse l’ordine della ritirata, le nostre truppesi ritrovarono senza ordini e all’alpino Antonio capitò di ca-dere in una buca e di rompersi una tibia. Una volta rimpa-triato e, dopo la sua guarigione in un ospedale a Rimini,venne mandato a Udine in un ufficio postale ma, a causadi un tradimento da parte di un nazifascista, venne fatto pri-gioniero in un campo di lavoro forzato in Germania dove la-vorò e patì grandi sofferenze. Al termine della sua testimonianza ci ha dato l’opportunitàdi porgergli alcune domande e ci ha mostrato la sua gavetta,nella quale gli veniva data la razione di alimenti che dovevabastare per tutta la giornata. Sulla scatola c’era incisa una

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Emozionante incontro con l’alpino Antonio Baldracco

Assemblea d’istituto martedì 10 Febbraio 2015

el giorno 10 Febbraio, i rappresentanti d’Istitutodella scuola superiore Velso Mucci di Bra, hannoorganizzato e diretto, con molto successo, la se-conda assemblea dell’anno.

L’assemblea, si è svolta nel centro polifunzionaleArpino di Bra che ha ospitato tutti gli studenti del-

l’istituto ed ha accolto i volontari della C.R.I (Croce RossaItaliana) per affrontare tematiche relative alle M.S.T (Ma-lattie Sessualmente Trasmissibili).Tutti noi abbiamo una vaga idea di cosa sia la Croce RossaItaliana, ma non siamo a conoscenza delle attività e operea fin di bene che essa svolge. È un’organizzazione che so-stiene valori e principi che la contraddistinguono da altreassociazioni e opera in tutto il mondo, con l’obbiettivo di al-leviare le sofferenze delle persone vulnerabili, qualunquesia la loro necessità.Lavora attraverso attività che spaziano in diversi ambiti, dalsupporto sanitario al supporto psicologico con giornate in-formative, giornate di sensibilizzazione e campagne a de-stino umanitario.La CICR (Comitato Internazionale di Croce Rossa), si occupasia di conflitti armati sia di calamità naturali, porta assi-

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AVIS 15 gennaio 2015 Centro Polifunzionale Arpino

frase dal significato molto profondo: “ETÀ PIÙBELLA,GIORNI PIÙ TRISTI”. Quando l’abbiamo letta si èspezzato il cuore, poiché ci ha fatto riflettere su quanto siabrutta la guerra, in cui non sai se potrai ancora rivedere latua famiglia e i tuoi amici e, invece di divertirti com’è giustofare a quest’età, sei costretto a prendere in mano un’arma.In conclusione dobbiamo proprio dire che siamo molto for-tunati a non avere conosciuto la guerra e che dobbiamo ilnostro rispetto a tutte quelle persone che, con il loro impe-gno e il loro sacrificio, ci hanno permesso di vivere tranquilliin un Paese pacifico. E un grazie particolare a chi continua,come Antonio, a raccontare con cuore aperto e un occhio disperanza verso il presente e verso noi giovani, le vicendedella propria vita.

Luca Novarino, 3 G, Clara Garganese 2 G

stenza e aiuto alle persone vittime di guerre interne al pro-prio stato, piuttosto che colpite da calamità naturali.La Croce Rossa Italiana è una delle prime società che sononate nel mondo e opera su tutto il territorio nazionale, in-terviene, ad esempio, con il soccorso sanitario del 118, ov-vero il soccorso in ambulanza, e in molte altre attività comein ambito sociale ed umanitario, attività rivolte ai giovani emolto altro ancora!Durante la mattinata, i volontari della C.R.I., hanno presen-tato attività inerenti all’educazione alla sessualità e alle ma-lattie sessualmente trasmissibili.Gli operatori, molto giovani e competenti, hanno presentatol’argomento attraverso delle slide ben dettagliate che sonoriuscite a catturare l’attenzione dei ragazzi poiché ricche diimmagini. Sono state presentate sinteticamente le diversemalattie sessualmente trasmissibili quali: la gonorrea, la si-filide, la candidosi, l’HPV (Papilloma Virus), l’HIV, l’AIDS;sono stati presentatii tutti i metodi contraccettivi odierni, edinoltre vi è stata la proiezione di alcuni video spiritosi ric-chi di significato. In uno di questi video viene raccontata lastoria di una bambina che, camminando nei giardini con ilsuo orsacchiotto e i capelli raccolti da due codini, improvvi-samente si accorge di essere cresciuta.Il suo corpo è cambiato e ora tutti quei bambini che sono

cresciuti con lei e che non la consideravano, la guardano, laseguono e cercano di conquistarla.Il video delinea tutte le esperienze della ragazzina dal primobacio, alla prima volta sessuale, fino ad arrivare al matri-monio. Il messaggio centrale del video vuole metterci inguardia contro le M.S.T sponsorizzando i condom e vuoledirci di non avere mai fretta nel scegliere il partner duranteil percorso della nostra vita, poichè la fretta spesso ci portaa decisioni di cui ci potremmo pentirci.I ragazzi hanno inoltre organizzato un mega quiz per coin-volgere nell’argomento tutte le classi. Il quiz, a domandecon risposta multipla, è stato sottoposto a tutte le classi chehanno lavorato in gioco di squadra, rispondendo alle do-mande attraverso un messaggio inviato sul numero fornitodai volontari.Le classi che hanno vinto e si sono classificate al primoposto, sono state premiate con un piccolo gadjet, simbolodella giornata: un condom con allegato un volantino realiz-zato dalla DUREX in collaborazione con la CRI.Per la prima volta questa attività è stata introdotta duranteun’assemblea d’Istituto, ed ha riscosso successo e soprat-tutto partecipazione da parte dei ragazzi.

Martina Rai 4 C

Auguri agli sposi

Marisa ToscanoPaola Salvetti

e Daniele Fer rero

4iis

nche quest’anno il nostro Istituto ha collaborato allaformazione della cultura digitale di alunni, docentie non docenti tramite le certificazioni digitali Ei-pass, fornite dall’Ente erogatore CERTIPASS.

Il programma internazionale di certificazione dellecompetenze digitali Eipass è lo strumento che con-

sente di rendere immediatamente spendibili, a scuola, al-l’università e in ogni contesto lavorativo, le competenzeacquisite.La cultura informatica è un elemento cardine della Forma-zione Continua (LIfelong Learning): saper utilizzare il com-puter e internet in maniera “corretta ed efficace” è ilpresupposto indispensabile per accedere a metodologie diapprendimento moderne.La competenza digitale, in linea con quanto disposto dalleIstituzioni Europee in tema di competenze chiave, consistenel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tec-nologie della società dell’informazione per il lavoro, iltempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abi-lità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valu-tare, conservare, produrre, presentare e scambiareinformazioni nonché per partecipare a reti collaborative tra-mite Internet.Tale competenza, ormai diffusa in larghi strati della popo-lazione, può e deve essere certificata per valorizzare il cur-riculum, ottenere crediti formativi all’Università,incrementare il punteggio nelle graduatorie pubbliche: tuttociò è facilmente ottenibile presso il nostro istituto, che dal2012 è diventato Ei-Center. Basta infatti acquistare una Ei-Card, del costo di euro 61 eottenere così le credenziali d’accesso all’Aula Didattica: quisarà possibile scaricare i materiali necessari per lo studio,esercitarsi on-line, richiedere l’aiuto del docente formatore.Una volta al mese sono previste sessioni d’esame, nellequali è possibile sostenere uno o più moduli.Quest’anno abbiamo avuto 20 nuovi iscritti,che hannoscelto di conseguire le certificazioni 7 moduli, Lim e Pro-gressive.Ad oggi, l’Istituto ha certificato 20 tra alunni, docenti e per-sonale non docente: una soddisfazione personale, un ag-giornamento indispensabile, nonché una valorizzazioneprofessionale.Rinnovo l’invito, quindi, a tutti gli interessati, di qualunqueindirizzo (alberghiero, commerciale, grafico), ai colleghi, alpersonale e anche agli esterni all’istituto: certificate le vo-stre competenze, valorizzate il vostro curriculum!!Per info: www.eipass.it

Rosaria Giuffrida

A

Certificazioni EIPASS

a anni a questa parte, i rappresentanti d’Istitutosi impegnano nell’organizzazione e nello svol-gimento delle assemblee, che sono utili per farriflettere e avvicinare gli studenti ad argomentidi attualità o problematiche ad essi vicine.

Giovedì 22 gennaio il neo e magico gruppo deirappresentati d’Istituto, eletti per l’anno scolastico2014/2015: Rai Martina,Calabrese Giorgia, AndreottiMatteo e Uta George, ha organizzato e diretto la primaassemblea dell’anno, con la collaborazione molto origi-nale del dott. Valentino Merlo e del suo assistente Ste-fano, che lavorano per i servizi sociali e civilidell’associazione Ser.t di Alba, dell’ASL CN2.L’assemblea si è svolta in modo del tutto diverso dalleprecedenti. La tematica centrale è stata quella delle “so-stanze stupefacenti legali e non”; dall’eroina, la reginadelle droghe, alla semplice birra o bevanda energiz-zante.Sono stati proiettati video estrapolati da film molto noticome ad esempio: “Christiane F”, “Noi, i ragazzi dellozoo di Berlino”, “Trainspotting”, “Human Traffic” e “Li-mitless”. Questi video delineavano i diversi aspetti e idiversi usi delle sostanze stupefacenti negli anni e diquanto storie vere o storie del tutto irreali possano av-vicinarsi a noi. Gli esperti ci hanno spiegato di come

Dnegli anni, la droga , attraverso i film, sia passata sottoforma di dramma e disagio, a puro divertimento e con-centrato di energie che spingono oltre ogni limite.Si potrebbe quasi riassumere con un’equazione: quandoesiste, disagio esiste la droga; essa a qualunque età,può provocare la morte e pur essendone coscienti, gio-vani e adulti non si fanno scrupoli ad utilizzarla.Dopo ogni video, gli esperti, hanno commentato le im-magini e hanno cercato di coinvolgere i ragazzi attra-verso domande e ragionamenti.Altri video , invece, erano tratti dalle pubblicità che ognigiorno, attraverso la televisione, ci passano sotto gliocchi; come ad esempio lo spot della multinazionaledella birra Heineken, che pur sponsorizzando il suo pro-dotto fa un appello a tutti coloro che lo consumano tra-smettendo di essere dei bevitori moderati.Persino Watsapp, uno dei mezzi di comunicazione piùgettonato dai giovani, è stato preso in considerazionecome elemento che crea dipendenza, anch’esso tra-smesso attraverso uno spot molto carino nel quale tuttii cellulari all’improvviso smettono di funzionare, ilmondo si risveglia e ricomincia a comunicare oralmente.Quest’assemblea, pur trattando argomenti delicati, pe-santi e importanti, ha avuto grande successo tra glialunni e i docenti. Martina Rai 4 C

el corso professionale Servizi Commerciali riprendel’ormai consolidata attività di simulazione d’im-presa nell’ambito del progetto IFS.I.F.S è la sigla di Impresa Formativa Simulata e in-

dica un’azienda virtuale animata da studenti chesvolgono attività di mercato in rete, con il tutoraggio

di un’azienda reale che costituisce il modello di riferimentoper ogni fase del ciclo di vita aziendale: dalla business ideaal business plan, dall’iscrizione alla Camera di Commercio eall’Ufficio Registro alle transazioni commerciali, dalle ope-razioni finanziarie agli adempimenti fiscali.Quali sono gli obiettivi?- rendere l’apprendimento più attraente;- rinforzare i legami tra scuola e mondo del lavoro;- promuovere l’uso di metodologie didattiche attive;- abituare i giovani all’analisi di processo e alla soluzione diproblemi;- diffondere lo spirito imprenditoriale;- promuovere la realizzazione di scambi commerciali e in-terculturali con altre realtà e altri Paesi.La partecipazione a questo progetto consente agli studentidi affrontare le problematiche gestionali in modo più sti-molante e vicino alla realtà; soprattutto essi si sentono piùcoinvolti e motivati.Dal prossimo anno scolastico saranno operative due im-prese simulate, tutorate dalla nota azienda commercialeMagazzini Montello Atlante con la quale il nostro Istituto col-labora da molti anni in ambito di alternanza scuola-lavoro eche da sempre ha creduto all’esperienza IFS sostenendola

N

Progetto Impresa Formativa Simulata: riprende l’attivita’

Assemblea d’Istituto del 22 gennaio 2015

e favorendone lo sviluppo. Grazie ad un intervento in aulada parte del titolare Roberto Fogliato, la classe 4^B ha po-tuto mettere a punto il business plan da cui potrà aver se-guito tutto il progetto. Nella simulazione d’impresa sarannocoinvolte tutte le classi del corso aziendale che opererannoin rete con altre scuole di tutta Italia, tramite il sito www.if-sconfao.net. Agli studenti coinvolti nel progetto l’invito adoperare con serietà ed entusiasmo e l’augurio di ottenereottimi risultati.

Silvana Arlorio

nche quest’anno, i docenti hanno partecipato alTrofeo “Bonelli” – Il Podio sport “Memorial MarioMina” di calcio a 5 riservato agli insegnanti e alpersonale delle scuole della

provincia di Cuneo. Il torneo siè svolto presso i campi di Ma-

donna dell’Olmo, organizzato nell’unicagiornata di giovedì 28 maggio. La magicasquadra era così composta: Filippo Rug-geri (si alternava portiere e giocatore atutto campo), Mauro Ciongoli (attac-cante), Gianpaolo Maiolo (attaccante daltiro mancino), PierGiorgio Giraudo (daanni il nostro Mister e regista in campo),

I docenti del Mucci al Memorial calcio A5

AMassimo Desimone (difensore ed attaccante), SebastianoOrecchioni (si alternava in porta ed in campo come difensore),Fabio Lucarelli (il nostro grande centravanti, “la nostra

punta”). Le partite si sono svolte controaltre squadre della Granda. La prima par-tita è stata vinta 6-1; la seconda persa per3-2, pertanto i nostri magnifici sportiviprofessori non si sono qualificati inquanto inseriti nel girone a tre, ma sonostati bravissimi lo stesso...e siamo sicuriche il prossimo anno continueranno a dareil meglio di loro stessi e a rappresentare aegregiamente il nostro Istituto.

I calciatori

5iis

l 17 Aprile 2015 si è tenuta a scuola una gara onlinedi velocità alla tastiera , una tra le tante esperienzescolastiche che si possono fare al Mucci. Ci è volutotanto impegno e soprattutto tanto esercizio per rag-

giungere ottimi risultati e siamo contenti di averli rag-giunti in brevissimo tempo e con il supporto e la pazienzadella nostra professoressa Giuffrida. Quest ‘anno eravamosolo 12 partecipanti a gareggiare e, naturalmente, ci siamoclassificati quasi tutti, chi con ottimi risultati e chi meno. Lagara consiste nello scrivere il più rapidamente e correttamentepossibile copiando un testo (in italiano o in inglese) sullo

Ischermo in un tempo massimo di 10 minuti, nell’apposito sitodell’Associazione Intersteno. Speriamo di diventare molto piùbravi per il prossimo anno in modo tale da aumentare il livellodi capacità di scrittura degli studenti del Mucci. La gara è in-ternazionale ed è aperta a tutti, anche agli indirizzi alberghieroe grafico. Coloro che hanno l’intenzione di partecipare devonorivolgersi alla Professoressa Giuffrida. Al termine della garariceveremo un attestato di velocità che ci darà la possibilità diarricchire il nostro curriculum. Per maggiori informazioni: www.intersteno.it

Calogero Spoto e Hiba Tlidi classe 3 B

Velociraptor... al Mucci!!!

segnaposto, tova-gliolo, posate, bic-chieri e centrotavoladi fiori).Queste tre fasi dove-vano essere eseguiteda noi studenti parte-cipanti , gli esperti in-dividueranno l’allievoche rappresenterà ilnostro Istituto, allegare regionali di otto-bre.L’obbiettivo della manifestazione era coinvolgere noi trea metterci alla prova per capire i nostri errori e i nostripunti di forza.

4 G SalaCiuraro Daniela , Guza Francesca, Pezzutto Roberto

n occasione della diciottesima edizione di IOLAVORO che si è tenuta a Torino, al Lingottofiere il 25 marzo 2015, World Skill Piemonteha invitato il nostro Istituto Alberghiero a par-

tecipare all’attività con il profilo di cameriere.Noi tre studenti accompagnati dal Prof. De Si-

mone, ci siamo confrontati in brevi dimostrazioni prati-che, gestite e valutate dai membri della giuria, dellaprima edizione di World skill Piemonte.La competizione consisteva in tre momenti di gara:-Trancio della frutta, dovevamo tagliare tre tipologie difrutta ananas, arancia e kiwi predisporla su di un piattoe decorarla.-Caffetteria, la gara consisteva nella esecuzione di uncappuccino, di un cappuccino latte-art di un caffèespresso e uno macchiato.-L’ultima fase della competizione consisteva nella pre-parazione di una mise en place di un tavolo (Tovaglia,

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nche quest’anno a Melfi , presso l’IIS “G.Ga-sparrini”, si è tenuta la VI edizione del concorsointernazionale di enogastronomia “Basilicata atavola 2015”.

A tutti i 21 istituti che hanno aderito all’iniziativaè stata richiesta la partecipazione, ad uno o a tutti

gli indirizzi alberghieri, (sala bar, cucina e accoglienzaturistica ). Per ogni settore i ragazzi hanno dovuto crearericette,cocktail e itinerari turistici in grado di valorizzareil territorio lucano.Grazie ad un lungo lavoro di prepara-zione, conoscenza e studio, di alimenti ed elementi ti-pici di un’altra regione italiana, gli alunni del nostroIstituto hanno affrontato al meglio la gara.Per il settore alberghiero di cucina, l’alunno FranjaMarko di IV E, ha presentato un piatto a base di maialinonero lucano con una panure di grissini piemontesi e pe-corino di Filano su cipolle brasate , frittelle di pa-tate,pomodorini secchi e basilico.Per il settore alberghiero di sala bar, l’alunno Cotza Fla-vio di IV G, ha presentato un cocktail da lui denominato“Passione da Matera”, utilizzando la grappa di Aglianicodel Vulture.Per il settore di accoglienza turistca,l’alunna CalabreseGiorgia di IV C, ha presentato un itinerario turistico sullacittà di Matera.Il nostro istituto ha anche partecipato alla creazione diuno stand, in cui i nostri ragazzi hanno dovuto presen-tare al pubblico di Melfi e ad una giuria d’eccellenza, iprodotti tipici piemontesi , molti dei quali preparati daglistessi alunni del nostro istituto.Oltre alla competizione in sé, il concorso è stata sia unapossibilità per conoscere il territorio lucano, la scuolaospitante infatti ha organizzato visite guidate per co-noscere le città di Melfi e di Matera, quest’ultima elettaCapitale della cultura 2019, sia un momento di con-fronto e crescita personale.Gli studenti hanno avuto la possibilità di rapportarsi conrealtà diverse da quelle di provenienza , parlare delleproprie esperienze , vivere l’ansia della competizione,conoscere luoghi nuovi, tutti elementi che andranno acomporre il bagaglio culturale di ogni singolo ragazzo .Si ringraziano la dirigente che è sempre aperta a nuoveiniziative didattico-culturali per aiutare gli studenti nelloro percorso scolastico, i docenti accompagnatori i pro-fessori De Simone e Scarparo, i professori Tomatis, Tal-lone e De Matteis per la preparazione dei prodotti tipicie la creazione dei lavori presentati,tutto il personalescolastico e tutti gli altri docenti che hanno contribuitoalla realizzazione e alla preparazione di questo con-corso.

Flavio Cotza e Giorgia Calabrese, Marko Franja

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Concorso “Basilicata a Tavola”

World Skill Piemonte a Lingotto Fiere Torino 25/03/2015

ercoledì 25 marzo presso il Ristorante Didat-tico “I.I.S. Velso Mucci’’ si è tenuta una cenaintitolata “I colori dell’Italia”, dedicata ai ge-nitori degli studenti.

A questa iniziativa hanno partecipato le classiIII^E (cucina), II^E (sala), III^C (accoglienza), il

tutto coordinato dalle professoresse L. Tomatis, G. Ago-sto, R. De Matteis e S. Scarparo.Il menù servito durante la serata, progettata dalla classedi cucina, ha portato i genitori ad intraprendere un viag-gio gastronomico attraverso tutte le specialità d’Italia,nord, centro e sud.Come aperitivo sono stati serviti mozzarelle in carrozza,pizzette e arancini e come antipasti gâteaux di patate evitello tonnato. Il primo è consistito in lasagne alla ge-novese e il secondo in bombette pugliesi con coste. E in-fine gli ospiti sono stati deliziati da Bônet e pastiera, fino

M

Cena dei genitori: un successo per il Mucciad arrivare alle friandises di cantucci e canestrelli ac-compagnati da caffè e Vin Santo.Gli alunni di accoglienza hanno suddiviso gli ospiti in ta-voli chiamati con i nomi di famose città italiane: la pro-fessionalità e la bravura degli studenti di sala hanno resoil servizio impeccabile!All’ inizio della serata i genitori hanno avuto il piacere diguardare un video, realizzato con foto dalla classe IV^Cdi accoglienza turistica, che mostrava i propri figli al la-voro nei vari settori.L’intera serata è stata molto apprezzata dai genitori, congrande soddisfazione degli alunni.Un particolare ringraziamento lo vogliamo rivolgere allanostra preside, Margutta Brunella, alla vicepreside Ge-nesio Rosa, ai collaboratori e insegnanti per averci per-messo la realizzazione di questa bellissima esperienza!

Benedetta Di Galbo, Serena Valsania, Ilaria Piacenza

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oi ragazzi delle classi quarte di cucina e sala, coor-dinati e guidati dai professori De Simone, Tallone,Tomatis e Salvatore abbiamo preparato il buffet perl’inaugurazione della ventesima edizione di Grafi-camente, il 16 maggio scorso, nel cortile di Palazzo

Mathis. Anche questa volta è stato un trionfo e un mo-mento di soddisfazione per la nostra laboriosa ed ordinata at-tività. Abbiamo allestito un buffet di circa 12 metri con unadecorazione centrale costituita da alzate e fiori turchesi. Laricca offerta riguardava finger food a base formaggio caprinoe tonno; i dolci baci di dama, torta alla nocciola, panini e sa-latini, insalata di riso nero, fagottini con scalogno e prosciutto,mousse di caffè e bavarese di fragola. Insomma, un riccoelenco di stuzzichini prelibati che ha deliziato il palato dei par-tecipanti, invitati a tornare alle prossime edizioni. Il tutto èstato annaffiato con il brindisi a base Spumante Brut e vinobianco Arneis.

I ragazzi delle classi quarte

N

ei giorni 19-21-22-23 Maggio il nostro Istituto ha par-tecipato all’attività organizzata dalla prof.ssa De Mat-teis al Salone del Libro per ragazzi.Vi erano alcune tappe situate in vari posti di Bra coni rispettivi laboratori e la parte centrale era ubicata al

Movicentro.La biblioteca ospitava il Museo del Giocattolo, dove si

raccontava dagli inizi la storia dei giocattoli.A palazzo Mathis risiedeva la mostra di Graficamente, quadri, fo-tografie e collage erano esposti con una bella descrizione daparte di alcuni dei ragazzi di accoglienza.Il laboratorio della Giraffa era situato al teatro Politeama dove ipiù piccoli potevano sbizzarrirsi con pittura e musica.L’ attrazione sicuramente più bella è stato il trenino che facevafare un giro turistico di tutta la città con musichette simpatiche.Noi ragazzi dell’Istituto abbiamo collaborato con i professori adaccompagnare e spiegare a tutte le scuole che hanno fatto vi-sita al salone le varie tappe previste.A mio avviso è stata un’ esperienza davvero emozionante eistruttiva sia per noi che per i ragazzi che ci hanno fatto visita.

Gaia Baracco 4 C

N

Il Buffet di Graficamenteiis

Librando

ella mattinata di mercoledì 1°aprile 2015, la Preside e la Vice-preside si sono recate con i rap-presentanti d’Istituto presso il

cantiere nel nuovo Ospedale diAlba-Bra, per accedere al percorso

visita, ideato e creato appositamente per leScuole Superiori di Alba e di Bra. Giunti a Ver-duno, nel cantiere dell’ospedale, ci hanno ac-colto l’architetto Ferruccio Bianco (direttoredel servizio tecnico dell’ASL CN2 e responsa-bile unico del procedimento), l’ingegnerePaolo Marengo (assistente del RUP), LucianoScalise (direttore della fondazione “NuovoOspedale Alba-Bra”, la cui Fondazione è unente di diritto privato che non costruisce l’Ospedale ma è nata a se-guito dell’avvio dei lavori di quest’ultimo) e alcuni operai. Dopo es-sersi presentati, ci hanno rilasciato degli appositi caschetti perproteggerci dai possibili infortuni durante la visita nel cantiere e sisono raccomandati sulle norme di sicurezza.L’ingegnere Marengo ci ha spiegato che l’Ospedale è un appalto pub-blico che viene creato con i fondi del Ministero della Salute e dellaRegione Piemonte e il committente (cioè chi ha ordinato l’opera) èl’Azienda Sanitaria Locale.I lavori dell’Ospedale sono iniziati nel marzo 2006, i primi due annihanno riguardato la messa in sicurezza e la modifica di tutto il ver-sante collinare, questo come tutti i versanti collinari delle Langhe,aveva dei problemi di stabilità idrogeologica.Intanto che si costruiva l’Ospedale, si è messo in sicurezza tutto il ver-sante collinare anche a tutela delle costruzioni industriali e della via-bilità che passa nel sottosuolo.La posizione della struttura nasce dal fatto che Alba e Bra sono duecittà che non sono mai state molto in sintonia da un punto di vista ge-nerale. Quando il comitato promotore ha fatto presente che l’Ospe-dale di Alba e quello di Bra non avrebbero avuto futuro perché lenuove normative legate agli immobili e all’impossibilità di ampliare ilocali li avrebbe portati a una chiusura definitiva, si è pensato di cre-arne uno unico molto all’avanguardia. La prima regola posta all’ini-ziativa della proposta di un unico nuovo Ospedale, fu quella diinstallare la struttura in una zona a metà strada fra Alba e Bra.Il progetto pone una grande attenzione all’umanizzazione dell’Ospe-dale, nell’accoglienza così come nella degenza e alle condizioni di la-voro del personale. Il nuovo Ospedale permetterà di includere tutte letecniche mediche contemporanee, esso faciliterà gli adeguamenti ne-cessari e conseguenti all’evoluzione della diagnostica e della cura.La scelta dei materiali, la loro trama ed i colori esprimono le sceltearchitettoniche che volutamente rompono con i criteri troppo rigididella progettazione ospedaliera “tradizionale”.

NL’organizzazione e l’atmosfera delle camere èstata particolarmente curata, con finestre dinotevole grandezza e davanzali bassi per con-sentire dal letto una buona percezione delpaesaggio esterno.Le stanze di degenza, con annesso servizioigienico, sono di circa 22 m2. La vegetazioneandrà a penetrare nel cuore della strutturaospedaliera e tutto attorno all’area è previstauna vasta fascia di rispetto ambientale.La zona collinare di Verduno è molto bella maun pò difficile da raggiungere. Sotto all’Ospe-dale passerà l’ultimo tronco dell’autostradaAsti-Cuneo, tant’è che nel progetto di que-st’autostrada è previsto un casello proprio de-

dicato all’ospedale di Verduno.Ora questo casello è stato traslato a 1km e mezzo di distanza dal locodell’ospedale per motivi ambientali, ma comunque rimane accessi-bile. La struttura si presenta davvero importante, costruita in cementoarmato e suddivisa alla perfezione tra i vari reparti e i locali comuni.Comprenderà 35 ascensori di diverso tipo: alcuni per lo spostamentoautomatico dei farmaci e degli effetti ospedalieri, ed altri apposita-mente pensati per i pazienti in barella.Molte attrezzature innovative verranno installate nella struttura, comead esempio i letti elettrici, non semplici letti ma strumenti terapeuticiche si muovono attraverso un telecomando, potranno dare piena au-tonomia a chi verrà ospitato in ospedale e aiuteranno anche gli stessioperatori.Durante la visita nel cantiere abbiamo avuto l’opportunità di vedere lostato dei lavori: si è stimato che entro la fine del 2016 la strutturapotrà essere completata.La visita è partita dall’area destinata ai parcheggi, siamo saliti al li-vello più alto dell’Ospedale, in quello che sarà il REPARTO DI CAR-DIOLOGIA dove è stata allestita la “camera tipo” di degenza comeprevista da capitolato: Infine, abbiamo attraversato quei reparti chediventeranno: UTIC,EMODINAMICA, D.H. MEDICINA e i locali comuni.Al livello zero, ci siamo diretti verso uno dei due blocchi operatori del-l’Ospedale dove si troveranno i reparti di: CHIRURGIA GENERALE,ANESTESIA,TERAPIA ANTALGICA, MEDICINA D’URGENZA, OSTETRICA,RADIOLOGIA, RIANIMAZIONE, PSICHIATRIA e la RIMESSA AMBU-LANZE.La visita si è conclusa osservando dal punto più basso la Galleria Cen-trale e la facciata nord dell’Ospedale.Un grazie a chi ha organizzato e ci ha accompagnato, dandoci la pos-sibilità di conoscere e vivere meglio il nostro territorio e le possibilitàche esso può offrire per i cittadini, per questo noi lo trasmettiamo achi non era con noi, ma può leggere le nostre informazioni!

Rai Martina 4 C

omenica 24 maggio 2015 si è conclusa la XVIedizione del Salone del libro di Bra. Tan-tissimi bambini delle scuole dell’infanzia,primaria e media hanno potuto parteci-

pare a numerose attività tra laboratori, rac-conti e giochi. A noi dell’ Istituto “V. Mucci” è stato

affidato il compito di intervenire in maniera attiva al Salone del libro:gli alunni del corso grafico con gli insegnanti Lerda, Orecchioni, Re-stagno, Bongiovì e Scintu hanno coordinato i laboratori “I pop-up dellalibertà” e “I love…”, nei quali i bambini sono stati coinvolti per la rea-lizzazione di origami e vignette creative. Gli alunni del corso di pa-sticceria, con gli insegnanti Tomatis, Tallone e con la collaborazionedel pasticcere Franco Astegiano, hanno realizzato la torta per l’inau-gurazione del 20 maggio. Uno stemma, ideato da Kevin Pennacchia,era posto sul dolce per la decorazione creata da Astegiano e raffigu-rava il sole e la bandiera tricolore portata da un ragazzo gioioso sti-lizzato, simboleggiante la libertà al centro della vita. Gli alunni del

D

Gli studenti del “V. Mucci” al Salone del Libro di Bra

corso di sala con gli insegnanti Agosto e Francavigliahanno provveduto a gestire il servizio durante l’inau-gurazione . Gli alunni del corso di accoglienza turi-

stica con le insegnanti De Matteis, Fiamingo eScarparo si sono dedicati ad accogliere e accompagnare

i giovani visitatori nei laboratori, alternandosi nei turni del mattinoe del pomeriggio; anche la gestione dell’ufficio turistico è stata affi-data agli stessi alunni.

Studenti dell’Accoglienza Turistica

Visita al cantiere del nuovo Ospedale Alba-Bra

questo spiega dadove l’animalettofosse sbucato e ca-duto. Nel frattempoquasi tutto l’Istituto(succursale) è ac-corso per scattarefoto e per fargli duecarezze. Si sa chenon bisognerebbetoccarli, ma era irresistibile con quel suo manto color cortec-cia che si mimetizzava completamente col suo habitat. La pic-cola “star” ogni tanto spalancava gli occhi per poi richiuderlisubito dopo, e io mi innamoravo ogni volta di più! Dopo dueore di attesa in dolce compagnia, sono arrivati i vigili urbani,portandomela via. Mi è spiaciuto molto, ma ora sono certache sta bene e che è in mani sicure.Nonostante le dicerie piemontesi, attribuite alla bellissimabestiola sulla sfortuna, mi affido al pensiero dei francesi chepensano porti molta Chance. Non ci resta che sperare che Ed-vige porti davvero fortuna a noi maturandi.

Martina Micari 5 C

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iovedì 7 maggio stava per iniziare una solita noiosagiornata di scuola, ma non potevo immaginarecosa mi stesse per cambiare la giornata. Parcheg-giata la macchina, mi sono avviata verso scuola

con una mia compagna, quando ad un tratto, suquelle stancanti e infinite scale della succursale, ho

visto qualcosa di strano. Tutti ci passavano vicini con occhiaguzzi, curiosi di sapere cosa fosse, ma forse per timore nes-suno la toccava. Mi sono avvicinata e ho visto una pallina dipiume arrotolata su se stessa e impaurita. A prima vista, igno-rante in materia, mi sembrava un cucciolo di gufo. Appena misono accostata ho visto due occhi bellissimi e grandissimi neiquali mi ci potevo specchiare: enormi, gialli! Mi fissavano. Mene sono innamorata. Ho sentito subito che in parte mi appar-teneva, non potevo lasciare una piccola creatura ferita ed in-difesa da sola. Sono corsa dai bidelli spiegando loro lasituazione e facendomi dare una scatola per poterla tenere intutta sicurezza. Non appena ho preso la bestiola tra le maniper metterla nella scatola, mi sono resa conto che era ancorapiù piccola di quello che sembrava. Le sue piccolissime ossale sentivo tra le dita, era fragile e aveva bisogno di me. L’hoportata in classe e tra lo scompiglio dei professori e dei com-

G

iis

pagni curiosi, l’esse-rino, che ormaiaveva preso il nomedi Edvige, l’omonimacivetta di Harry Pot-ter, si è spaventata eha spalancato le suepiccole ma forzuteali. Ma in quelle sueali c’era qualcosa

che non andava. Un’ala non si stendeva bene come l’altra, diconseguenza abbiamo pensato che fosse rotta. Egoistica-mente volevo portarmela a casa pensando di poterla curareper poi liberarla, ma non sono né un veterinario né un me-dico... nonostante tutto l’amore del mondo disposta a dargli,con me non avrebbe avuto vita lunga. Insieme alla professo-ressa Molinaro e alla Dematteis, mi sono convinta a chiamarel’Associazione LIPU di Racconigi che si occupa anche dellacura dei rapaci. Aspettando che i vigili arrivassero per portare Edvige in que-sto centro, abbiamo fatto delle ricerche per saperne di più.Abbiamo scoperto che le civette nidificano nei sottotetti. E

n conclusione del corso di nuoto frequentato da noiragazzi della 3F nei mesi di marzo e aprile pressole Piscine Comunali di Bra ,organizzato dallaprof.ssa Corsini, si è svolta la gara di nuoto alle Pi-

scine Comunali di Fossano.Lo scopo di questa garaera di conoscere e apprezzare meglio questa disci-

plina . Gli studenti che hanno avuto la possibilità di parteci-pare a questa esperienza sono rimasti soddisfatti e hannoapprezzato la possibilità di una migliore coesione tra compa-gni di classe. Si augura che nei prossimi anni scolastici sipossa riproporre l’esperienza ad altre classi. I ragazzi di 3 F

I

l giorno 22 maggio si è tenuta, come di consueto, lamanifestazione Baskin dedicata ai ragazzi diver-samente abili al Palazzetto dello Sport di Bra. Tuttihanno partecipato al gioco che ha visto protago-

nista la solidarietà. In campo sono scesi gli alunnidei tre Istituti braidesi, “Mucci”, “Gandino”, “Guala”

scatenando un vero spirito di collaborazione sportiva tra leparti interessate, ciascuno a suo modo e possibilità, al movi-mento fisico. Plauso particolare ai ragazzi della 3F che hannodimostrato grande spirito di fair-play e umanità.

Elena Corsini

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La Divina Commedia in fotografia

La giornata della condivisionenel segno del Baskin

“Nel mezzo del cammin di nostra vitaMi ritrovai in una selva oscura ché la diritta via era smarritaAhi quanto a dir qual era è cosa dura…”

“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprendePrese costui de la bella personaChe mi fu tolta; e il modo ancor m’offendeAmor, ch’a nullo amato amar perdona mi prese di costui piacer sì forte,che, come vedi, ancor non m’abbandonaAmor condusse noi ad una morte:Caina attende chi a vita ci spense”

“Ed una lupa, che di tutte le brameSembrava carca ne la sua magrezza,e molte genti fé già viver grame, questa mi porse tanto di gravezza…”

“Considerate la vostra semenza: fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.”

a classe 4 A dell’indirizzo grafico ha rielaborato alcuni canti della DivinaCommedia attraverso delle fotografie. Abbiamo liberamente interpretatoalcuni versi del famoso componimento dantesco, e questo progetto spe-riamo di svilupparlo anche con altre opere letterarie prima della fine del

nostro ciclo di studi. Ci auguriamo che queste immagini possano avvicinarealtri studenti all’approfondimento degli studi. Noi ragazzi abbiamo eseguito

un body painting con la collaborazione del professore e bodypainter Borello Ema-nuele. Sono stati eseguiti i seguenti canti: Ulisse, Apparizione di Beatrice, Paolo eFrancesca, Le tre fiere. Le professoresse Luisa Bongiovì e Monica Lerda si sono occu-pate della rielaborazione digitale e delle fotografie e la professoressa Irene Botteroci ha aiutato nella scelta dei versi bellissimi. Il progetto è ancora esposto a Grafica-mente, la mostra presso palazzo Mathis che ha ottenuto grande successo.

Michela Cerrato

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Gara di nuoto 2015

La civetta Edvige trova riparo

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ella giornata di venerdì 8maggio, insieme ai profes-sori di Educazione Fisica,Elena Corsini e Piergiorgio

Giraudo, e ai compagni del-l’Istituto “Velso Mucci” mi

sono recato al Palazzetto dello Sportdi Fossano per partecipare alle gare diatletica leggera, organizzate dall’Uffi-cio Scolastico della Provincia di Cuneoe a cui hanno partecipato tanti giovaniprovenienti da altre scuole superioridel territorio. Nell’impianto sportivo di Fossano si sono svoltediverse tipologie di gara. Io sono stato scelto per parteciparealle gare dei 100m maschili, 1000m maschili e alla staffetta.Tra tutte le partecipazioni la gara più emozionante, perché hovinto insieme ai compagni della mia squadra posizionandomisul podio più alto, è stata sicuramente la staffetta. La gara è

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omplimenti alle ragazze Alasia Celeste, Bosio Elisa,Passone Ilaria, Asteggiano Erica,Taricco Eleonora,Taricco Sofia, Deprosperis Luisa, Baralis Letizia,

Tribunella Jessica, Marsero Giorgia e TamburelloMelissa che si sono aggiudicate il titolo di Campio-

nesse Prov. di Calcio a 5 battendo il Liceo “Bodoni” di Saluzzoe in finale per 4 a 0 il Magistrale indirizzo sportivo di Cuneo”E.De Amicis” guadagnandosi l’accesso alla Fase Regionale, pur-troppo sconfitte ai rigori dalla rappresentativa del Torino.

Gatto campione provinciale 110 ostacoli

omplimenti a AndY Gatto 2D che, dopo essersi lau-reato campione provinciale ai Campionati studen-teschi di Atletica leggera di Fossano si è qualificato

al secondo posto della finale Regionale dei sui 110ostacoli mancando di un soffio la finale nazionale.

Mentre Alessandro Cavallero, classe 3F, è salito sul podio ga-rantendosi il secondo posto in salto in alto, superando 175cm. Fiorenza Bessone

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consistita nel correre con un testi-mone in mano da consegnare, unavolta concluso il giro del campo atle-tico, al compagno successivo,pronto a lanciarsi nella corsa nellafrazione seguente. Partecipando aquesta gara ho messo alla prova lemie capacità, che non credevo dipossedere. Ci siamo impegnati almassimo, e unendo il mio sforzo aquello dei compagni, alla fine, siamorisultati i più forti e i vincenti. Che

bella soddisfazione! Spero di ripetere ancora questa espe-rienza. Magnifico è stato salire sul gradino del podio, riceverela medaglia ed essere applaudito da tutti. È stata una festache si è svolta in una bella giornata di primavera e che resteràimpressa per sempre nel mio cuore.

Camille Musafiri 3 B

l giorno 2 maggio 2015 noi alunnidelle classi II A, IV L, II L, I N, V F,IV H , accompagnati dalle inse-gnanti Bessone e Brugiafreddo,

siamo partiti per il “Corso in barca avela” presso le Isole Ioniche. Arrivati in se-rata a Corfù, siamo stati accolti dagli skipperdell’organizzazione “Avelecazzate” che cihanno accompagnati alle barchea vela chia-mate “Why Not” al porto di Naok. La primaserata è trascorsa nella movida di Corfù ani-mata da locali e musica e qualcuno di noi hainaugurato l’arrivo con un bagno notturno. Lamattina successiva, dopo una ricca colazionee briefing collettivo con gli skipper siamopartiti alla volta di Sivota, cittadina grecasulla terraferma, fermandoci dopo aver consumato il pranzo in navi-gazione in una bellissima baia dalle acque cristalline e limpide. La se-rata a Sivota è stata allietata da un ristoratore davvero accogliente,

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Str. 1 (Mattia L.) Ho i piedi sul bordo di stascogliera, e guardo il mare, sembra di cera,sembra che dio lo sappia, neanche una nu-vola nera, aspetto il buio, non voglio che luimi veda. Intanto mi guardo intorno e penso“ma come ho fatto a rovinare tutto, a per-dere tutto quanto?” Ho amato solo unadonna, adesso è solo una foto attaccata ad un muro, tenuta in piedida un chiodo. E ho troppi pensieri brutti, non riesco a tenerli fuori, glierrori li seppelliscono solo i dottori. Forse dovrei curarmi, forse è giàtroppo tardi, ma ho troppi fantasmi dentro e i fantasmi non puoi mu-rarli. Improvviso a tempo per parlare di come era e ho cancellato tutto,tutto il male che c’era, e adesso sono solo con dio, e adesso sono solouna foto anch’io.

Rit. (Egle) Ricordo da dove è iniziato la notte, le luci, la stradaio e la mia ombra fidata ho sfidato il destinoed è stato magnifico.Se son senza di te vuol dire che non c’è più niente che abbia il controllo su di me e sono libero perché ho combattutoper vincere me stesso per diventare… re.

Str. 2 (Matteo) Improvviso a tempo per capire perché il mio cuore mi

Cuore di Rubik

amante degli italiani. La mattina seguente,dopo la foto di rito con tutto l’equipaggio,abbiamo viaggiato sperimentando la ve-leggiata verso la baia detta “Le piscine diAntipaxos” dove abbiamo ammirato lospettacolo pittoresco della natura cosìbella da lasciarci senza fiato. Ripresa la na-vigazione ci siamo avviati verso PortoGaios, cittadina dell’isola di Paxos, doveabbiamo trascorso la notte. Di ritornoverso Corfù ci siamo fermati nella baia diLakka, molto frequentata durante l’estatedai turisti ma che a noi ha riservato un pa-norama unico per i suoi colori e il suo pae-saggio. L’ultima sera a Corfù abbiamocenato tutti insieme in un ristorante tipico

con l’accompagnamento di musiche greche; alcuni hanno avuto l’op-portunità di visitare la vecchia fortezza utilizzata per difendersi daiCartaginesi e poi utilizzato come prigione. Avendo avuto a disposi-

zione su ciascuna vela una fornita cambusa, noi alunni dell’Alber-ghiero abbiamo preparato piatti freddi e tipici come l’insalata greca,primi piatti come pasta all’amatriciana e al pesto, secondi tipici comeil Souvlaki (spiedini ) aromatizzati con la paprika, fritti in pastella e alforno, sperimentando la cucina in alto mare. L’ultimo giorno abbiamoanche svolto un test per verificare le conoscenze teoriche e praticheacquisite sugli argomenti proposti durante la navigazione. Ringra-ziamo tutti gli skipper - Roberto, Denis, Nunzio e Fabio - per la loroprofessionalità e per la disponibilità dimostrata; i hanno sottopostoad un; li ringraziamo. Un ringraziamento speciale va alla Preside e alleinsegnanti per averci permesso di usufruire di questa esperienza for-mativa sotto molto aspetti e sicuramente indimenticabile. Speriamo diavere la possibilità anche il prossimo anno di avere questa opportu-nità. Barberis Luca, Roccia Daniel, Lorenzo Cherubini

ha fatto rapire. Rosso sangue come il fuoco vivoche scorre nelle vene, arriva dritto al cuore. Unafreccia lanciata verso il paradiso colpisce, vedoil mondo attorno a me, capisco bene cosa vuoida te.La parola “amore” mi mette suggestione,basta che metti giù il gettone: è un prezzo im-pagabile come un disabile che si mette l’imper-meabile. È un onore avere l’occasione anche sece l’hai già pronta, puoi fare tante cose, giocare

poi smetti perché c’è cena con gli hamburger fumanti nel piatto deipassanti; li investi senza problemi ma poi te ne penti, per poi andaredal dentista perché c’hai la carie ai denti, come i perdenti sulla gio-stra, per i pazzi come noi, prendi quel codino e vinci un giro gratis, poifinisci male se insulti mia madre: hai capito, bellezza? E non andarein bicicletta, sgancia la sicura ed esplodi nell’atmosfera, come unasfera lanciata nello spazio, poi ti chiudi e non ti apri. Yo!

Str. 3 (Mattia P.) La para ti entra dentro come bossolil’amore che ti infogna come i tossici mi guardi come se volessi che nonfossi lì e ci stai sotto come i fossili.Qua tutti a imporci di starcene assieme a tutti i costi come nelle car-ceri piene viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ah!come se vivessimo sotto lo stesso cellophane!Improvviso a tempo per rappare i sentimentiperché hanno preso fuoco e si sono spenti tu che mi guardi e ti pentidi essere stata con me ma so che menti.

Rit. (Egle)

Str. 4 (Erik) Improvviso, a tempo per scordarelo squarcio nel petto, in arco spazio-temporalepiù ti penso, bevo e vado a maleti vedo con un altro, trauma fatale.“Vo misurando a passi tardi et lenti”lei ha giocato e mi ha bruciato i sentimentii suoi occhi gioiscono, i miei si sono già spentimi hai raccontato tante palle, non te ne penti?Dopo te non ho avuto nessun altraquando ti vedevo il mio cuore era tipo i 300 di Spartama il tuo egoismo me lo ha accartocciato come un foglio di cartatradendomi, scappando in quarta.Ti vedevo e pensavo di impazzirepoi pian piano, hai iniziato a sparire dovevo capirlo, scoprireil mio cuore te l’ho donato e me lo hai fatto morire.Il mio amore per te era vero tu eri la mia nobile e io il tuo clerola regina del mio impero hai abdicato e sono morto per intero.Ho una vita sola e la sto sprecandol’amore è una malattia, nel mio cuore è in espandomi hai ferito e ora sto cascandoho sofferto troppo, come fanno tutti: amando!

Rit. (Egle)

Greece... Why not...

La gara di atletica leggera: una corsa per vincereCampioni provinciali calcio 5

Riprende da pag. 2

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Una giornata che deve farriflettere, sempre, ma so-prattutto quest’anno,settantesimo anniversa-

rio dall’apertura, il 27 gen-naio 1945, dei cancelli di

Auschwitz, momento che rivelò l’or-rore del genocidio nazista». Così ilsindaco di Bra, Bruna Sibille, e l’as-sessore alla cultura Fabio Bailo hanno commentato il Giornodella Memoria che è stato istituito nel 2000 con legge delloStato per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggirazziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italianiche hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, e tutticoloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono op-posti al progetto di sterminio e che, a rischio della propria vita,hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. La giornatastabilita per il ricordo è il 27 gennaio, momento in cui furonoabbattuti i cancelli di Auschwitz nel 1945. Martedì 27 gennaio2015 le iniziative in piazza Caduti per la Libertà prevedevano

“al 16 al 22 febbraio un gruppo di studentesse del“Mucci” (Roberta Piccolo 4B, Flavia Brruku 5C, ElisaFusa’ 5C, Elena Bonardo 5E, Francesca Sibona 5E,Valentina Tortora 5F, Katerina Kristeva 5G, Marta Pa-russa 5H) insieme ad altri studenti della città di Bra,

sono state scelte per partecipare al Viaggio della Me-moria in Polonia.Tutti insieme, dopo un corso preparatorio nei mesi precedenti,siamo partiti da Bra per arrivare fino al Brennero dove ci siamoaccomodati tutti nelle nostre cuccette per affrontare un viag-gio di quattordici ore. Il viaggio ha previsto il soggiorno nellabellissima città di Cracovia; abbiamo avuto il piacere di fareuna caccia al tesoro nel primo pomeriggio, appena arrivati neiluoghi più suggestivi ed importanti.Nei giorni seguenti, per ambientarci al clima e allo scopo delnostro viaggio, abbiamo visitato la Fabbrica di Shindler, da cuiè stata tratta la storia per il famoso film di Steven Spielberg“Shindler’s List”. Insieme alla Fabbrica abbiamo conosciuto leantiche strade del quartiere ebraico con le sue storiche sina-goghe e luoghi, utilizzati appunto per le riprese del film. Nelgiorno più importante, il giovedì, ci siamo addentrati oltre il“famoso” ma anche macabro cancello di Aushwitz, su cui ab-biamo rivisto per l’ennesima volta la scritta “Arbeit MacthFrei”, “Il lavoro rende “liberi”.Una visita intensa grazie alla quale abbiamo potuto rivivere laStoria, la parte più crudele della Storia. Successivamente, nelpomeriggio ci siamo spostati al campo di Birkenau: un’enormedistesa, un campo spoglio e freddo; non c’erano altro che ma-cerie di ciò che un tempo fu macchina per spargere morte.Nelle serate, lungo la settimana, abbiamo potuto conosceregli altri ragazzi che con noi hanno condiviso e vissuto il viag-gio, provenienti da tutta Italia. Eravamo in 800 e nella sera fi-nale siamo persino riusciti a ritrovarci ad una festa in un localenella centralissima piazza del mercato di Cracovia.Tornando a casa, durante i viaggi in treno e sul pullman, oltrea riposarci abbiamo riflettuto su cos’è stata la Storia, su chevalore potrà avere in futuro la nostra testimonianza, sempreda trasmettere, perché non sia dimenticata.”

Elena Bonardo 5E

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Il treno della memoria

urante l’anno scolastico 2014/15 noi alunni del-l’Istituto grafico e pubblicitario, frequentanti laclasse 4A, investendo tanto tempo ed impe-gno, abbiamo prodotto 3 video amatoriali sulla

sicurezza stradale per partecipare ad un con-corso. Quest’ultimo era intitolato “Ciack si guida –

Free Movin” lanciato dalla Polizia locale di Milano nellasua ottava edizione per sensibilizzare anche i più piccolisulle regole da seguire nella strada. Prima di avventu-rarci in questo nuovo progetto abbiamo avuto il piaceredi poter parlare con i Vigili della Sicurezza Urbana di Brache, con molta dedizione e gentilezza, ci hanno mostratogli opuscoli che lasciavano ai ragazzi nelle scuole in-sieme ad alcuni video. Dopo questo incontro ci siamosubito messi al lavoro, tutti hanno fatto delle proposte econ alcune di esse sono stati prodotti, con l’aiuto delprofessore, tre video, frutto delle nostre idee. Il primovideo, ad opera di Michela Dotta, era intitolato “The Se-curity Chalk”. È stato realizzato con la tecnica “Stop Mo-tion” ovvero utilizzando una serie di scatti, uno dietrol’altro, con piccoli spostamenti dei soggetti così che,montati insieme, potessero essere percepiti chiari mo-vimenti. Era ambientato su una strada progettata con ilcomputer dove, delle gomme, passando sulle strisce pe-donali, le cancellavano per sbaglio. Ma, subito al loro se-guito, un gessetto era pronto a ridisegnarle e in modoche le regole della strada rimanessero invariate. Il se-condo video, chiamato “Creazy Tires”, è stato realizzatoall’aria aperta, dietro il centro commerciale BigStore diBra. Con l’aiuto dei professori e di Gaia Novo, che ri-prendeva la scena, abbiamo realizzato un cortometrag-gio in cui viene simulata una strada molto trafficata. Le“macchine” in questione non erano altro che gomme diqualunque dimensione, spinte da noi con l’aiuto di ba-stoni. Tra molte gomme nere erano presenti 4 gommebianche che simboleggiavano la sicurezza. Mentre lealtre non si curavano dei passanti, loro si fermavano la-sciandoli attraversare tranquillamente, per poi ripartire.L’ultimo video, invece, è basato su un vecchio progettoa cui l’indirizzo grafico aveva già dedicato del tempo. In-fatti, in questo caso, non si è trattato di disegnare, pro-gettare o girare un video, bensì di dare la voce a duepersonaggi, protagonisti del video “Regolandia”, ovvero

la città dove tutte le regole vengono rispettate. Le vocipresenti nel video appartengono a: Arese Andrea, AversaRoberta, Lattuchella Irene, Mangiapane Yvette e RacitiFrancesca. Dopo un lungo lavoro questo video è statoscelto ed adottato dai Vigili di Bra per essere mostrato aibambini, cercando di interessarli ed interagire più ani-matamente con loro.Sicuramente, per tutta la classe, è stata una bellissimaesperienza che ci ha dato l’occasione di conoscere nuoviprogrammi e modi di lavorare, in gruppo o in autonomia.Un ringraziamento speciale va sicuramente al Prof.re Se-bastiano Orecchioni e alla Prof.ssa Luisa Bongiovì.

Francesca Raciti 4 A

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Filmato dei grafici “Mucci” per i vigili urbani

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la “Memoria itinerante”:dove alle 10:30 era previstol’intervento delle autorità e,a seguire, “I sommersi e isalvati a Bra”, itinerario apiedi lungo le vie cittadineove si verificarono episodi disolidarietà nei confronti diebrei perseguitati. Iniziativa

guidata dall’assessore Fabio Bailo, aperta a tutta la cittadi-nanza ma rivolta in particolare alle scuole medie superiori.Anche noi del “Mucci” ovviamente eravamo presenti e ab-biamo seguito le lezioni dell’Assessore, camminando lungoun percorso prestabilito. In case e angoli della nostra città sisono svolte esecuzioni, si è nascosta gente, intere famigliehanno protetto altre famiglie e gente valorosa ha lottato perl’onore delle proprie idee. La storia di Bra racconta anche que-ste pagine che noi studenti non dovremmo dimenticare, vistoche la scuola ci dà la possibilità di conoscerle.

I ragazzi dell’Istituto

Giornata della Memoria itinerante 27gennaio con visione del film 30 gennaio

tudiare…andando al cinemaGiovedì 23 Aprile le classi terze hanno avuto l’occasione divisionare presso il cinema impero il film “MaravigliosoBoccaccio”, una riproduzione cinematografica italianarealizzata dai fratelli Taviani. Il film tratta della cornice del

300 riguardante la peste e alcune novelle presenti nel De-cameron. L’opera è aderente all’ambientazione, al vestiario e alle varieaggiunte decorative dei luoghi fiorentini tipici del medioevo. I registihanno avuto la brillante idea di ambientare la storia in Toscana, fa-cendo pienamente riferimento allo stile Boccacesco. Rispettando il De-cameron, il film mostra gli aspetti comici come la stupidità diCalandrino, la budicizia di Monna Catalina motivata dall’amore vero el’amor gentile di Federigo Degli Alberighi portandolo a rinunciare alsuo falcone, unica e ultima sua ricchezza pur di vedere Giovanna,amore della sua vita, felice. Vedere il film, molto fedele all’opera gra-zie ai punti sopracitati, è molto positivo poiché rende l’idea delle opere

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Maraviglioso Boccaccio

lette. È stata dunque una bella esperienza per la quale ringraziamo idocenti che ci hanno accompagnato e la struttura cinematograficache ci ha ospitato.

Classe 3 B - Sara Giannattasio, Calogero Spoto, Viola Arra

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nche quest’anno alcuni studenticapitanati dalle professoresseIrene Bottero, Marta Adami el’insostituibile Silvana Peira

hanno portato avanti il progettoPeer Education, in collaborazione con ToniBattaglino e Federica Gemelli, educatoridel Comune di Bra. All’inizio dell’attività èstato difficile scaldare i mo-tori in quanto gran parte deiragazzi che avevano portatoavanti il progetto gli anni pre-cedenti si sono diplomati agiugno. Il primo problema delgruppo Peer, dunque, è statoquello di reclutare nuoveleve, situazione che parzial-mente si è risolta coinvol-gendo alcuni ragazzi delleseconde, in particolare dellaII A. I primi incontri sono serviti a mostrareai ragazzi nuovi le attività svolte negli annipassati, in modo da far cogliere loro ilsenso del progetto Peer. A questo fine èstata interessante anche la partecipazionedi alcuni ex studenti che hanno raccontatola loro esperienza. Definiti gli obiettivi ge-nerali del progetto è stato necessario de-clinare l’attività di quest’anno, lavoroquesto che ha richiesto diversi incontri chesono stati proficui nella discussione e nelconfronto. L’idea era quella di trattare una tematica si-gnificativa, che in qualche modo potesse essere un traitd’union con i bei lavori degli anni precedenti sulla ses-sualità, sulla diversità, sul concetto di medicina umana.Nel frattempo a gennaio si è saputo che il 20 marzo sisarebbe celebrata la Giornata Mondiale della Felicità:questo sarebbe stato l’argomento da trattare. Deciso ciòsono stati necessari alcuni incontri per scegliere una ti-pologia di lavoro che da un lato non banalizzasse la te-matica scelta e che dall’altro potesse portare ad unprodotto da poter mostrare agli altri studenti. Agli inse-gnanti è parso subito necessario dare un senso pro-fondo a questo tipo di lavoro, nella convinzione che la

Felicità è un sentimento interiore che passaattraverso una profonda conoscenza e con-sapevolezza di se stessi; potenzialità nonfacile soprattutto in età adolescenziale. Perfacilitare la ricerca e la realizzazione di unpercorso serio, sono stati letti testi di: Epi-curo e Seneca; si è riflettuto sulle meravi-gliose parole dello psicanalista Borgna; dei

passi presi da Le confessionidi S.Agostino; alcune rifles-sioni dello psicologo Galim-berti; si sono ascoltate lesoavi melodie di Mozart evisti fantastici paesaggi ma-rini. Da qui due sono state letappe perseguite: la prima èstata quella di stuzzicare lacuriosità degli studenti ditutto l’Istituto con un lavoroimportante e corposo di ri-

cerca, di frasi e aforismi sulla Felicità, chesono stati trascritti su cartelloni appesi asorpresa in tutte le aule e corridoi dellascuola. La seconda attività è stata la realiz-zazione di un video di interviste a studenti,insegnanti, collaboratori scolastici, perso-nale di segreteria e perfino alla Dirigente! Inquesta fase è stato prezioso il supporto tec-nico del professor Maurizio Milanesio edella professoressa Monica Lerda. Le do-mande hanno riguardato il senso della Feli-

cità, i modi di viverla in maniera condivisa a casa escuola, le immagini che si hanno di un sentimento tantocomplicato e profondo.Sarebbe auspicabile che il lavoro fatto possa essere uti-lizzato in un’Assemblea di Istituto il prossimo anno sco-lastico e possa servire per coinvolgere altri ragazzidell’Istituto alle attività del gruppo Peer. Sicuramentelavorare sulla Felicità ha rappresentato una sfida grandeperché il rischio di banalizzare era evidente. Crediamotuttavia, studenti e insegnanti di aver posto le basi perun lavoro significativo che speriamo possa continuarecon entusiasmo e determinazione il prossimo anno.

Il gruppo Peer

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La felicita’ del gruppo Peer

a maggior parte degli studenti delle classi quinte ha partecipato, lo scorso 16gennaio, alla proiezione del film per la regia di Mario Monicelli, “La grandeguerra”. Una pellicola datata che però ha il vanto di aver vinto nel 1959 il Leoned’Oro alla Mostra di Venezia e per questo di rappresentare al meglio la comme-

dia all’italiana atta a raccontare la vera Storia. L’AIACE Torino ha progettato que-sta XXVIII Rassegna cinematografica itinerante per le Scuole Secondarie di II grado in 15città del Piemonte, dedicata al centenario della Prima Guerra Mondiale e sulla contempo-ranea ricorrenza del settantesimo della fine della Seconda Guerra Mondiale. Il film da noivisto riesce anche a far sorridere, malgrado la tragicità dell’evento narrato; l’arte del regista fu proprio quella di essere riuscito a leggere contratti di leggerezza lo spessore di una vicenda umana in modo tale da rendere anche più accattivante la visione del film, in bianco e nero, tantoda renderlo intramontabile. Monicelli, pur cedendo talvolta al macchiettismo, si rivela narratore in grado di orientare la commedia verso temipolitici di respiro universale. Il romano Oreste Jacovacci (Alberto Sordi) e il milanese Giovanni Busacca (Vittorio Gassman) si conoscono durantela chiamata alle armi e si immergono in una serie di avventure eroicomiche attraverso cui emergerà tutta la tragicità del conflitto. Memorabileil piano sequenza finale nel quale i due pavidi protagonisti si riscattano con un gesto coraggioso, sacrificandosi l’uno da “eroe spavaldo” e l’al-tro da “eroe vigliacco”. Quest’ultima figura viene qui concepita in maniera assai originale ed interpretata da un ispirato Alberto Sordi (vincitoredel Nastro d’Argento come miglior attore protagonista).[14] Le vicissitudini di un gruppo di commilitoni sul fronte italiano nel 1916 sono narratecon un linguaggio neorealista e romantico al tempo stesso, con una notevole attenzione verso i particolari storici. Le pregevoli scene di massasi accompagnano ad acute caratterizzazioni dei numerosi personaggi, antieroi umani ed impauriti, rassegnati e solidali, accomunati dalla par-tecipazione forzata ad una catastrofe che li travolgerà. Un ringraziamento alle professoresse e professori chehanno organizzato l’uscita e cihanno accompagnato. I ragazzi di quarta

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iovedì 26 marzo siamo andati a vedere al cinema Vitto-ria il film su Leopardi. Ci ha conquistato, ce ne siamo in-namorati. Ancor prima di studiarlo sul libro diquest’anno abbiamo potuto conoscere con il film bio-

grafico diretto da Mario Martone, il poeta più autobio-grafico ed amato della nostra letteratura. Si pensa

sempre che sia uno sfigato, un pessimista, ma abbiamo capitoche bisogna conoscerlo e capirlo per amarlo; ora siam prontianche noi, così come fanno i nostri professori, ad essere paladinidella sua poetica e stimatori della sua poesia. Il poeta filosofo cheamò la vita e l’amore tanto da difenderli con l’unica possibilitàumana che non ha confini: le illusioni. Affrontare la vita di Leo-pardi significa svelare un uomo libero di pensiero, ironico e so-cialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spessoemarginato dalla società ottocentesca, nelle sue varie forme; unpoeta sottratto una volta per tutte alla visione retorica che lo di-pinge afflitto e triste perché malato. Bravissimo l’intero cast del “Ilgiovane favoloso” con Elio Germano, Michele Riondino, MassimoPopolizio, Anna Mouglalis, Valerio binasco, Paolo Graziosi, Iaiaforte, Sandro Lombardi, Isabella Ragonese. Un grazie a tutti i do-centi di Italiano che hanno organizzato la visione e ci hanno ac-compagnato. Una chicca su Leopardi dal prof. Roberto Vecchioni:”Leopardi inventa un verbo che è un capolavoro: ‘lontanare’; cioèda un avverbio trae una forma indefinita, perenne: ‘lontanando’.Non è’ allontanandosi’, che significa ‘separandosi, andando lon-tano’; no, no, non c’é la ‘ad’ di un posto qualunque a cui tendere;é ‘lontanando’, cioè ‘ continuando ad andar lontano’; non unacosa persa, finalmente persa e dimenticata, ma qualcosa lasciatadi continuo, ogni ora, ogni giorno, e sentita nella consunzione diun canto: io vedo l’artigiano che si mischia alla sera, si perde al-l’orizzonte, e il suo canto prosegue, si attenua, si affievolisce,sembra sparire, ma è lì, germina e s’allunga, si rituffa in sé ed èancora lì, non ti libera, non ti lascia respiro, non finisce mai, maidi morire. Tutte le Operette morali, tutto lo Zibaldone, tutti gli idillisono riassunti in quel verbo: ‘lontanando’”.

I ragazzi della quarta

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I ragazzi di quarta si innamorano del giovane favoloso!

“La Grande Guerra” visione del film al cinema Vittoria, 16 gennaio 2015

ella splendida cornice dello storico Palazzo Traversa diBra, lo scorso 14 maggio il Rotary Club di Bra ha con-segnato, come d’usanza dagli anni Ottanta, le Borse di

Studio Rotary agli studenti più meritevoli che stanno ul-timando il loro percorso scolastico. Maturandi premiati

per la serietà e l’impegno sui banchi di scuola e nelle attività ex-trascolastiche. L’appuntamento fissato alle 19,30 si è svolto inun contesto di sobria eleganza. Il presidente del Rotary braisese,impegnato sul territorio con azioni volte a scopi culturali e so-ciali, la nostra professoressa Irene Bottero, ha consegnato adotto ragazzi segnalati dagli Itituti Superiori del territorio, unasomma modica ma significativa di 500 euro come premio ed in-coraggiamento a proseguire gli studi e a “dare sempre il megliodi sé, in tutto”. Accompagnati e presentati dalle professoresseLaura Burdese e Monica Lerda sono stati premiati Sarotto Fabiodell’indirizzo grafico e Kulli Klenadro dell’alberghiero. Del“Guala” ,Puleo Marta e Fishta Markeljan; dell’Istituto “San Giu-seppe”, Baldi Elisabetta; del “Giolitti-Gandino” Kobal Sara (LiceoClassico), Ferrero Chiara (Liceo Scientifico), Bonanno Laura Maria(Liceo Linguistico). Fabio Sarotto

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Borse di studio Rotary per due studenti dell’Istituto

Nobel per la pace ad Oslo. La sua lotta però non siconclude così presto, richiede a Lyndon Johnson, ilPresidente in carica, il pieno diritto di voto ai citta-dini neri. Soprattutto negli Stati del Sud il diritto divoto è negato, poiché i neri non hanno alcun rap-presentante nei seggi e nei tribunali; inoltre sempreper questa ragione subiscono continui attentati epestaggi di carattere razziale. King prosegue la sualotta poiché il Presidente spiega che la sua richiestaè giusta ma troppo scomoda e la porta avanti aSelma, in Alabama, Stato governato dal razzista Ge-orge Wallace. Molti avvenimenti toccanti portano

King ad organizzare una marcia di protesta pacifica. Durante questamarcia i neri che vi partecipano vengono malmenati dalla polizia. Granparte dell’America viene a conoscenza dell’accaduto e così si radunauna seconda marcia, alla quale partecipano anche persone bianche.

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ella Giornata dell’11 Marzo 2015, l’I.I.S.Velso Mucci si è recato al cinema Vitto-ria di Bra per assistere alla visione delFilm candidato al premio Oscar: SELMA

“la strada per la libertà”. I rappresentantid’Istituto, attratti dalla presentazione del

film, hanno deciso di proporlo e di portare la sua vi-sione in assemblea. Il costo richiesto per la visioneè stato leggermente più elevato rispetto alle visioniprecedentemente organizzate dalla scuola poichéla pellicola era stata prenotata appositamente per lascuola.Il tema del film è molto forte e contiene immagini cruenti che racchiu-dono in esso una parte della storia Americana. Il protagonista cen-trale è Martin Luther King Jr. che, con il suo movimento pacifista per ilriconoscimento dei diritti in favore degli afroamericani, vince il premio

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Selma “La strada per la liberta’” assemblea d’Istituto dell’11 Marzo

Expo, Esposizione Universale, quest’anno ha visto pro-tagonista l’Italia, in special modo la bellissima città diMilano, sotto i riflettori di tutto il mondo. Dopo nume-rose richieste, organizzazione e se vogliamo anche un

po’...un bel po’ di pazienza da parte dei professori e dellasegreteria didattica, il mattino del 25 maggio quasi tutti gli stu-denti del nostro Istituto “Mucci” è partito per una nuova avven-tura alla volta dell’Expo2015. L’appuntamento è stato fissato alMovicentro al mattino presto; undici pullman, circa settecento-cinquanta studenti e una sessantina di professori. Ognuno di noisi era già fatto un’idea grazie alle informazioni date dalla scuola,da internet, da parenti e amici... ma per capire come muoversi inun universo rinchiuso da padiglioni rappresentanti, bisogna tro-varsi sul posto! Quando si arriva si ha la sensazione di trovarsiin un altro mondo; un mondo dove gli Stati sono uniti tra loro daun filo di pace. Un ambiente ben strutturato efacile da visitare lungo un rettilineo che aprelateralmente gli spazi ai padiglioni: capola-vori architettonici al cui interno regna la vir-tualità, la sensorialità e la tecnologia - ilnostro mondo moderno ha da mostrare tuttociò. Tema conduttore: la terra da sfamare. Nu-merosissimi i padiglioni che hanno stimolatola nostra curiosità e la voglia di vedere sem-pre di più... come se all’interno ci fosse unasorpresa diversa da scoprire...ed è stato così!Ognuno sprigionava sapori ed odori diversi,tantissimi i colori! Grande lo stimolo, soprat-tutto per noi studenti dell’alberghiero. I padi-

…NOI C’ERAVAMO!!...”MUCCI” in tour…EXPO2015… esposizione universale tutta da visitare!Il mondo sintetizzato in meravigliosi padiglioni che hanno saputo soddisfare la nostra curiosità…e speriamo alimentino il MONDOOOO!

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omenica 24 maggio, alle ore 16, pressol’Auditorium del Centro Polifunzionale“G. Arpino” di Bra, si è svolta la ceri-monia di premiazione del 28° Con-

corso Scolastico Europeo, tradizionale“gara formativa”, organizzata dal Movimento perla Vita italiano e dal Forum delle Associazioni fa-miliari. Il Concorso ha coinvolto come semprecentinaia di ragazzi delle scuole medie superiorisoprattutto della Provincia di Cuneo, che si sonoconfrontati su un tema coinvolgente e sempre attuale: “Esserefigli: una sfida, un’avventura”. A rendere il pomeriggio un’occa-sione non solo di festa, ma anche di riflessione, ha contribuito ilfilm “Octoberbaby”. Ispirato ad una storia vera, narra l’emozio-nante vicenda di una ragazza nell’appassionata ricerca della fe-licità, del mistero della sua origine e del significato

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Purtroppo anche questi ultimi diventano vittime dei razzisti ed è pro-prio a questo punto che il Presidente interroga Wallace sul motivo delsuo astio nei confronti dei neri. Wallace imperterrito risponde che essisono troppo pretenziosi ed incontentabili. Dopo l’interrogatorio, il Pre-sidente, indignato, accetta la richiesta di King che dopo una lungalotta vede il suo sogno e quello di un’intera popolazione realizzarsi. Laterza ed ultima marcia, formata dall’intera Alabama, si dirige verso ilCampidoglio, dove King terrà un discorso molto toccante. Questo filmpuò aiutarci a comprendere quanto l’uomo si possa trasformare in ti-ranno pronto a massacrare anche i suoi simili e come disse Martin Lu-ther King: “Abbiamo imparato a volare come uccelli, a nuotare comei pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli”.

Martina Ray 4 C

dell’esistenza. Come ogni anno, anche un buonnumero di nostri studenti sono stati premiati, siacon il viaggio-premio a Strasburgo, compren-dente la visita al Parlamento europeo, in pro-gramma nel prossimo autunno: Bonanno Mattia(3A) e Cugliari Emanuela (4H), sia con il sog-giorno al “Life Happening – Vittoria Quarenghi”,a Maratea (PZ) dal 26 luglio al 2 agosto: Marcia-lis Vanessa (4A) e Toma Ornela (5B). Menzioned’Onore anche a: Shtjefni Francesca (1M), Tam-

burello Melissa (3A), Novarino Luca (3G), Appendino Martina(3H), Muratori Giorgia (4B), Lipari Giulia (4C), Miolano Mattia(4F), Tabbone Federica (5B), Ussia Stefania (5C). Doverosi i rin-graziamenti, ai ragazzi partecipanti ed agli insegnanti che hannocollaborato e sostenuto l’iniziativa.

Piergiorgio Dellagiulia

Concorso scolastico “Essere figli: una sfida, un’avventura”premiati i nostri allievi

Le iniziative sono offerte dall’associazione culturaleSwitch On Future

el ricco calendario di attività proposte per l’edi-zione numero 16 del “Salone del libro per ra-gazzi” di Bra, in programma dal 20 al 24maggio, spiccano due singolari iniziative pro-

mosse dall’associazione culturale braidese“Switch On Future”.La prima di queste èuna mostra dal titolo:“Democrazia, Libertà,Repubblica” in cui seigiovani artisti localihanno reinterpretatoi moventi trainantidella nostra carta co-stituzionale. Luna Diatto, Kevin Pennacchia, Ruben Lau-rendi, Zep Yokurama, Charlotte Santamaria e Eva Troyahanno saputo illustrare questi fondamentali concetti at-traverso le arti, l’illustrazione, la fotografia e il racconto. Laseconda iniziativa è rappresentata dall’esposizione dei la-vori di sei fumettisti bolognesi (Niccolò Tonelli, AnnamariaGentili, Mattia Moro, Elisa Menini, Gianluca Valletta, FlaviaBarbera) capaci di rivisitare in modo assolutamente origi-nale “la rivoluzione dei garofani” che il 25 aprile 1974 ri-conquistò la democrazia in Portogallo. Il curatore diquest’ultima iniziativa è Emanuele Racca, responsabiledell’area fumetto della “Switch On Future”, sempre moltoviva e attenta in ciò che concerne la diffusione della cul-tura sul territorio, soprattutto quella espressa dalle gio-vanigenerazioni.(Articolo tratto da Targatocnwww.targatocn.it/2015/05/17/sommario/bra-e-roero/leggi-notizia/argomenti/eventi/articolo/bra-il-salone-del-libro-per-ragazzi-e-le-mostre-parallele-di-giovani-artisti.html ).

Kevin Pennacchia

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Bra: il Salone del libro per ragazzi e le mostre

parallele di giovani artisti

Expo glioni più ricercati? Beh, senza dubbio quello del Giappone edella Cina, pilastri della cucina orientale; il Qatar e il Marocco,paesi ricchi di cultura e tradizione culinaria; l’Argentina per lesue pregiate carni; la Russia ha sperimentato l’acqua da mine-ralizzare; il Brasile ha simulato la foresta equatoriale, l’Austriaha offerto l’aria pura; il Regno Unito il mondo delle api (spe-riamo non in via d’estinzione); il Belgio, ogni tipo di birra. L’Ita-lia, la Germania, l’Albania, gli Usa sono padiglioni-monumentiche meriterebbero intere pagine per la descrizione della loro bel-lezza. Purtroppo il padiglione del Nepal era chiuso, ma attornoad esso è stato bello vedere la solidarietà espressa da tutto ilmondo per il recente devastante terremoto e le sue vittime in-difese. Verso le sette di sera ci siamo radunati tutti nei pressidella lunga passerella bianca per avviarci verso il parcheggio efare ritorno. Tutti stanchi ma soddisfatti per avere preso parte al“teatrino della rappresentazione del mondo” con lo scopo di nu-trire il pianeta...speriamo che la Carta, firmata a favore dell’im-

portante causa, serva davvero a risolvere ilproblema della fame nel mondo e ad inse-gnare a gestire meglio gli sprechi alimentaridei paesi più ricchi. Intanto l’ONU...prendenota! Grazie a tutti i docenti che ci hanno ac-compagnato e permesso questa unica ed ir-ripetibile esperienza universale!

Ylenia Borgogno 5E

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uest’anno è stata la mia ultima gita e ho scelto lameta Madrid. Il 16 siamo partiti in 90 persone circatra alunni e professori affrontando un lunghissimoviaggio che ha visto come prima tappa presso la cit-

tadina di Arles, in cui abbiamo potuto ammirare l’an-fiteatro romano costruito nel 90 d.C. La sera verso le ore

20 siamo arrivati a Lloret de mar, città sul mare, conosciuta comelocalità turistica per giovani nelle vacanze estive, e abbiamo per-nottato in modo da riposarci per il viaggio verso Madrid il giornosuccessivo -il 17 marzo. Dopo aver sistemato le valige e aver man-giato un’ottima cena a buffet, siamo usciti in direzione Puerta delSol e Plaza Mayor, le due piazze centrali di Madrid.Il 18 marzo ci siamo recati al Palacio Real e malgrado il tempo in-clemente abbiamo visitato la magnifica Catedral de la Almudena.Per pranzo abbiamo avuto un po’ di tempo libero, trascorso per-correndo Calle Mayor per arrivare in Plaza Mayor, animata da una

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studenti del Velso Mucci hanno trascorso una setti-mana nell’affascinante capitale tedesca “Berlinocombina la cultura di New York, il traffico di Tokyo, lanatura di Seattle, ed i tesori storici di, beh, di Ber-

lino”. Così ne parlava Hiroshi Motomura, professorestatunitense legge, e non si potrebbe essere più d’ac-

cordo. Questa infatti è l’immagine fantastica che noi, studenti delVelso Mucci, porteremo sempre nel cuore. Dal 16 al 21 marzo, 43ragazzi della nostra scuola hanno avuto la possibilità di visitareuna delle città più ricche e moderne di tutta Europa: Berlino. Laprima tappa del viaggio è stata Dresda, più precisamente il suocentro storico e l’interno delle sue chiese. L’elemento prevalentedi questa bellissima città tedesca, tremendamente ferita durantei bombardamenti della seconda Guerra mondiale, è il colore oro,che abbellisce e incornicia ogni sua via, ogni suo campanile eponte. Subito dopo una breve pausa pranzo abbiamo ripreso ilviaggio, arrivando finalmente alla meta, nel pomeriggio del se-condo giorno, la capitale! I giorni seguenti abbiamo visitato Ber-lino in tutti i luoghi di interesse principali come il suggestivo Sony

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moltitudine di ristoranti e bar nonchè negozi di souvenir. Inoltreabbiamo visitato il caratteristico Mercado de San Miguel.Nel pomeriggio ci siamo recati al Museo National Centro de ArteReina SofÏa dove abbiamo potuto ammirare la Guernica di Pi-casso, celebre quadro immenso che rappresenta il bombarda-mento della città di Guernica durante la Seconda GuerraMondiale, e poi molte altre opere tra cui quelle di Salvador DalÏ.Dopo qualche ora ci siamo spostati a Plaza de ColÚn con visitadel quartiere. La sera abbiamo visitato Plaza Santa Ana, casa delteatro Espanol nel Borrio de les letras.Il 19 marzo la giornata è cominciata con la visita dei nuovi grat-tacieli Paseo de la Castellana, chiamata dagli abitanti la “Man-hattan madrilena”. Questa zona moderna è rappresentata da laPlaza de Castilla, Torres Kio dette anche “porte d’Europa” e l’obe-lisco di Calatrava o de la Caja. Successivamente ci siamo spo-stati in Plaza de Espana e abbiamo visitato il Templo di Debot. Il

pranzo era libero e l’abbiamo trascorso tra i negozi e i ristorantidella Gran Via dove abbiamo potuto assaggiare l’originale paellae comprare souvenir della capitale. Durante il pomeriggio ab-biamo visitato il Museo Nacional del Prado e dopo, un gruppo hascelto di visitare l’Estadio Santiago Barnabeu, mentre l’altrogruppo ha potuto passeggiare nel Parque de el Ritiro che all’in-terno ospita un lago, il Palacio Vel‡zquez e il magnifico Palacio deCristal. Così si è concluso il nostro soggiorno a Madrid e la mat-tina del 20/3 siamo partiti per Saragozza che è una bellissimacittadina nella quale, secondo me, la protagonista è la Basilica deNuestra Senora del Pilar. Per la notte abbiamo di nuovo allog-giato a Lloret de mar per poi ripartire la mattina seguente consosta per pranzo ad Avignon, città caratteristica della provenzafrancese dove sorge il Palazzo dei Papi. È stata una gita ricca dimete, con soste che anche se brevi, ci hanno permesso di arric-chirci notevolmente. S.D.

Buone vacanze a tutti!!!Ar rivederci a settembre!!!

Grazie per la collaborazione

Viaggio di istruzione a Berlino... Pochi ma buoni

Gita a Madrid

Center, una struttura di vetro all’interno di Potzdamer Platz e ilmuseo di arte contemporanea Hamburger Banof, dove abbiamopotuto ammirare alcune opere di Andy Warhol e Liechtenstein.Una delle giornate più divertenti è stata quella dedicata alla vi-sita del famoso Zoo, il più grande di tutta Europa. Affascinante eanomalo essere nel bel mezzo della natura e scorgere in sotto-fondo i grattacieli di Berlino. Inevitabile parlare di guerra in unacittà che ne è stata protagonista, all’inizio dello scorso secolo.Noi studenti abbiamo molto apprezzato il modo in cui questotema è stato affrontato dall’ultimo museo che abbiamo visitato,il Judischen Museum (Museo degli Ebrei) che, essendo impostatoin un modo molto interattivo, è riuscito a comunicarci emozionie sentimenti molto forti. Il sesto giorno non poteva mancare unultimo saluto al Reichstad, sede del Parlamento e alla Porta diBrandeburgo, il tutto reso più affascinante e suggestivo dal-l’eclissi solare. E poi, come previsto, il lungo ritorno a casa. Ber-lino con la modernità dei suoi grattacieli, la sua cultura cheovunque si respira, la natura sempre presente ci ha sicuramenteregalato grandi emozioni.

Fiammetta Valente , classe 5 D