numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

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T utti da piccoli sognavamo di fare l'astronauta, il medico, il pilota di F1 o il calciatore, ma ora siamo davvero chiamati a prendere in mano il nostro futuro, perché noi ragazzi di terza siamo alle prese con una decisione importante: l'iscrizione alla scuola superiore, che sarà determinante per la nostra vita. La scelta, che non è assolutamente facile, si deve basa- re sulle nostre capacità, sui nostri gusti, ma anche sul metodo di studio che, se è stato impostato bene alle medie, ci servirà ad affrontare le superiori senza grandi problemi. Per chiarirci le idee ne discutiamo a lungo tra di noi, in famiglia e con i professori. A scuola, infatti, non mancano gli aiuti: un'ora alla settima- na alcuni insegnanti ci sotto- pongono a dei test, questiona- ri e letture per capire meglio se ci stiamo indirizzando ver- so la strada giusta. Non scor- diamo, inoltre, il confronto con i fratelli maggiori, che a volte ci spaventano per tutto il tempo che trascorrono in casa a studiare, invece di u- Una scelta difficile C ari ragazzi, sono trascorsi quattro mesi da quando abbiamo visto le vostre facce un po' intimorite en- trare nella nostra scuola, e pensare che tre anni fa al posto vostro c'eravamo noi. Bei tempi quelli! Così ab- biamo pensato: ci vorrebbe una bella inchiesta per ca- pire le impressioni sul vo- stro viaggio, appena co- minciato. Abbiamo deciso quindi di distribuire un sondaggio. Analizzando i risultati sia- mo rimaste colpite dalle vostre risposte, per noi non così scontate. Le domande che abbiamo posto sono sette: 1. Qual è stato il primo impatto con la scuola media, come ti sei tro- vato? 2. Com’è stata la tua setti- mana di accoglienza? 3. Come ti sei trovato con i professori? 4. Sei soddisfatto della tua classe? 5. Hai fatto nuove amici- zie e ti sei integrato nella classe? 6. Te l’aspettavi così la scuola media? 7. Sei soddisfatto dei la- boratori proposti? Per quanto riguarda il pri- mo impatto con la scuola, dai dati ottenuti risulta che l'esperienza è stata positiva (Continua a pagina 16) Natale è alle porte. Per caso siete a corto di idee? Forse noi possiamo aiutarvi. Anziché i soliti doni materiali, sarebbe bello poter dispensare una manciata di consigli, virtù, capacità … Anche perché un pizzico di fantasia e di buona volontà possono contribuire a rendere il mondo migliore. Ai paesi più sviluppati potremmo regalare un briciolo di generosità in più: se cedessero una parte della loro ricchezza agli abitanti delle aree più arretrate del mondo, anche questi comincerebbero a vivere meglio. Ai politici ci piacerebbe donare la capacità di ascoltare, comprendere e cercare di risolvere i problemi dei cittadini del loro paese, cosa che non (Continua a pagina 4) 5 6 8-9 11 12 Con una semplice ... Una giornata non ... Una giornata alle ... Non solo i grandi ... Natale gustoso ALL'INTERNO Impressioni sul nuovo viaggio (continua a pagina 9 Idee regalo Il Grillo Parlante Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj scuola secondaria di 1° grado “S. PertiniDesio Anno XIV, Numero 3 - 18 dicembre 2010

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Il giornale della scuola secondaria di primo grado "Sandro Pertini" - Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj, Desio

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T utti da piccoli sognavamo di fare l'astronauta,

il medico, il pilota di F1 o il calciatore, ma ora

siamo davvero chiamati a prendere in mano il

nostro futuro, perché noi ragazzi di terza siamo alle

prese con una decisione importante: l'iscrizione alla

scuola superiore, che sarà determinante per la nostra

vita.

La scelta, che non è assolutamente facile, si deve basa-

re sulle nostre capacità, sui nostri gusti, ma anche sul

metodo di studio che, se è stato impostato bene alle

medie, ci servirà ad affrontare le superiori senza

grandi problemi.

Per chiarirci le idee ne discutiamo a lungo tra di noi, in

famiglia e con i professori. A

scuola, infatti, non mancano

gli aiuti: un'ora alla settima-

na alcuni insegnanti ci sotto-

pongono a dei test, questiona-

ri e letture per capire meglio

se ci stiamo indirizzando ver-

so la strada giusta. Non scor-

diamo, inoltre, il confronto

con i fratelli maggiori, che a

volte ci spaventano per tutto

il tempo che trascorrono in

casa a studiare, invece di u-

(Continua a pagina 9)

Una scelta difficile

C ari ragazzi, sono

trascorsi quattro

mesi da quando

abbiamo visto le vostre

facce un po' intimorite en-

trare nella nostra scuola, e

pensare che tre anni fa al

posto vostro c'eravamo noi.

Bei tempi quelli! Così ab-

biamo pensato: ci vorrebbe

una bella inchiesta per ca-

pire le impressioni sul vo-

stro viaggio, appena co-

minciato. Abbiamo deciso

quindi di distribuire un

sondaggio.

Analizzando i risultati sia-

mo rimaste colpite dalle

vostre risposte, per noi non

così scontate.

Le domande che abbiamo

posto sono sette:

1. Qual è stato il primo

impatto con la scuola

media, come ti sei tro-

vato?

2. Com’è stata la tua setti-

mana di accoglienza?

3. Come ti sei trovato con

i professori?

4. Sei soddisfatto della tua

classe?

5. Hai fatto nuove amici-

zie e ti sei integrato

nella classe?

6. Te l’aspettavi così la

scuola media?

7. Sei soddisfatto dei la-

boratori proposti?

Per quanto riguarda il pri-

mo impatto con la scuola,

dai dati ottenuti risulta che

l'esperienza è stata positiva

(Continua a pagina 16)

Natale è alle porte. Per

caso siete a corto di idee?

Forse noi possiamo

aiutarvi. Anziché i soliti

doni materiali, sarebbe

bello poter dispensare una

manciata di consigli, virtù,

capacità … Anche perché

un pizzico di fantasia e di

buona volontà possono

contribuire a rendere il

mondo migliore.

Ai paesi più sviluppati

potremmo regalare un

briciolo di generosità in

più: se cedessero una parte

della loro ricchezza agli

abitanti delle aree più

arretrate del mondo, anche

questi comincerebbero a

vivere meglio.

Ai politici ci piacerebbe

donare la capacità di

ascoltare, comprendere e

cercare di risolvere i

problemi dei cittadini del

loro paese, cosa che non

(Continua a pagina 4)

5

6

8-9

11

12

Con una semplice ...

Una giornata non ...

Una giornata alle ...

Non solo i grandi ...

Natale gustoso

ALL'INTERNO

Impressioni

sul nuovo

viaggio

(continua a pagina 9

Idee

regalo

Il Grillo Parlante Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj

scuola secondaria di 1° grado “S. Pertini”

Desio

Anno XIV, Numero 3 - 18 dicembre 2010

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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

Q uest'anno a noi ragazzi di terza A e C è stata

offerta la possibilità di iscriverci al

laboratorio di robotica nel quale ci diletteremo

a costruire un piccolo robot, prodotto dalla Lego,

chiamato Mindstorms NXT.

Prima di passare alla pratica, è cosa buona sapere

sempre la parte teorica, quindi abbiamo studiato

l'etimologia di “robot”, i vari tipi di pezzi Lego ecc.

Dopo tre lezioni, abbiamo finalmente aperto le

scatole dei robot, ma non per costruirli, ma per

riordinare i pezzi. Finalmente nel mese di novembre

siamo entrati in azione: costruire il primo tipo di

robot è stato emozionante, ma ancora di più lo è stato

programmarlo.

Dopo un po' di pratica, ad esempio lo slalom tra

birilli, io e il mio gruppo ecco che abbiamo aggiunto al

robot il sensore ad ultrasuoni, che gli permette di

controllare la distanza da un ostacolo. “Fantastico! Il

sensore funziona!” abbiamo esclamato in coro.

E il lavoro non è ancora finito: dovremo aggiungere

altri sensori, luminoso, acustico e di contatto, al

nostro mitico robot, che gli consentiranno di fare

ulteriori progressi.

Assistere di persona a questa attività è tutt'altro

che sentirla raccontare, perciò oggi, 18 dicembre, è il

giorno giusto per mostrarvi come si evolve la

tecnologia: vi aspettiamo nel nostro laboratorio.

Marco Gardina, 3^A

QUASI … COME UN UOMO

I l treno … la metropolitana … ed eccola,

“La Scala”!!

L'esterno ce lo aspettavamo più impo-

nente, pensavamo di vedere statue, vetrate

immense e mille decorazioni.

In realtà l'edificio è di poco effetto, ma co-

munque sia è bello, ti trasmette un'intensa

emozione!!

Dopo un'ansiosa attesa, finalmente è stato il

nostro turno.

Il salone d'ingresso ha rappresentato un pic-

colo biglietto da visita che annunciava la mae-

stosità del teatro vero e proprio.

Mentre salivamo le scale, sempre più emozio-

nati, ammiravamo gli sfarzosi specchi posti su

ogni piano.

Arrivati ai nostri palchi non potevamo fare a

meno di stupirci di fronte ai preziosi interni

di velluto rosso, inconsapevoli di quello che ci

aspettava. Spinti dalla curiosità ci affaccia-

vamo al balconcino e notavamo il maestoso

lampadario che illuminava l'immenso teatro.

Che meraviglia!!

Le luci si abbassavano...il sipario si apriva: aveva inizio

lo spettacolo!!

Le coreografie perfette. Le luci soffuse davano l'ide-

a di essere parte della storia.

Tra emozioni e colpi di scena due ore scivolavano via

rapidamente: lo spettacolo era già finito!!

Tornati a casa non potevamo fare a meno di racconta-

re tutto ai nostri genitori.

Elena Cerliani & Andrea Ferrari 3^E

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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

he cos'è per voi la felicità? Vedere sorgere

e tramontare il sole, uscire con i vostri ami-

ci, prendere un bel voto?

Partendo da una frase del libro “Il giardino

segreto” i ragazzi della classe 3^C hanno raccontato

alcuni momenti in cui si sentono veramente felici.

“Una delle cose strane della vita di questo mondo è che solo qualche volta uno si sente veramente conten-to di vivere”.

… quando sono allo stadio e, allo scadere di una partita

sofferta, segna la mia squadra del cuore: capita che

abbracci gente che neanche conosco ma che, solo per

il fatto che condivide la mia stessa passione, ammiro.

...quando, in una mattina fredda e buia, entro a scuola

stanchissimo e mi comunicano che il professore è as-

sente oppure che ha dimenticato le verifiche a casa:

una gioia immensa! Daniele

… quando mi sento considerata dagli altri e mi accorgo

che ci sono persone che si rendono conto del mio im-

pegno nel fare qualsiasi cosa. Serena

… quando sto con i miei coetanei e con loro mi diverto,

mi sfogo, discuto e mi confronto sui problemi e le gioie

dei ragazzi della mia età. Ilaria

… quando vedo sorridere la mia migliore amica per me-

rito mio.

… quando mi intrattengo con un bambino piccolo che mi

stringe il dito nel suo pugno minuscolo. Elena

… quando mi sveglio alla mattina sapendo che in questo

mondo non sono sola, ma ho accanto a me persone che

mi vogliono un bene dell'anima. Chiara

… quando in spiaggia scende la sera, accompagnata da

una piacevole brezza e, mentre osservo il mare e il

paesaggio attorno, mi accorgo che sta calando il sole: i

colori del tramonto che si riflettono nelle onde mi

rendono profondamente contento di essere uno di co-

loro che sta ammirando quello spettacolo.

Andrea B.

… quando è nato il mio fratellino Riccardo e sono stata

la prima a prenderlo in braccio, ho sentito una forte

emozione e un grande senso di responsabilità e, ba-

ciando la sua testolina, ho pianto di gioia: ero vera-

mente felice. Valeria

… quando leggo un libro, perché mi immedesimo nel

protagonista e tutto il resto, anche se solo per poco

tempo, sparisce. Paola

… quando durante le festività, come Natale o Capodan-

no, mi ritrovo con i parenti per il cenone: è uno di quei

momenti in cui tutta la famiglia, molto numerosa, si

riunisce in un clima di grande felicità. Riccardo

… quando ammiro spettacoli della natura bellissimi e

penso che non potrò mai dire: “ Ho visto tutto”, per-

ché ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire. È

anche per questo che voglio vivere, deciso a vedere il

più possibile e a rimanere ogni volta a bocca aperta. Lorenzo

… quando cammino in montagna e so che prima o poi

raggiungerò la cima e da lì tutto il mondo sarà sotto di

me.

… quando l'aereo decolla verso il cielo dove si disper-

dono mille pensieri, cattivi, buoni, tristi, allegri, e pos-

so ammirare l'immensità del cielo e le forme inimmagi-

nabili delle nuvole. Catalina

C

Frammenti di felicità

Buon riciclo non mente

se lo fai salvi l'ambiente!

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cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura cULTURA cultura Cultura cultura CULTURA cultura CULTURA

C osa pensereste se la vostra vita fosse già programma-

ta? Se senza accorgervene steste vivendo i vostri gior-

ni senza prendere neanche una decisione, perchè tutto

è già deciso? E se poi la vostra vita, tutto ciò che fate e dite

fosse visto da milioni di persone in diretta 24 ore su 24?

Allora, che cosa ne pensereste?

Questa è la vita di Truman Burbank (interpretato da Jim Car-

rey) che non sa in realtà di essere il protagonista del reality

show più seguito al mondo: “THE TRUMAN SHOW”. Sotto

gli occhi di milioni di persone vive i suoi giorni controllato

da 5000 telecamere nascoste, che rendono pubblica la sua

esistenza.

Il paese dove abita, Seahaven, situato su un isolotto, è un

gigantesco studio televisivo dove anche il giorno e la notte

sono artificiali. Tutte le persone con cui si relaziona sono

degli attori, compresi i famigliari e gli amici più cari e tutte le

vicende della sua vita vengono pianificate dalla produzione.

A causa di imprevisti tecnici, piano piano si renderà conto

dell’atroce verità e per questo nascerà in lui la voglia di fug-

gire; questo fatto metterà sempre più in difficoltà gli sceneg-

giatori, che cercheranno in tutti i modi una soluzione per evi-

tare che questo accada.

Insomma si accorgerà di questa triste realtà? E come reagirà

scoprendo che tutti i suoi affetti più cari sono fasulli? Quale

decisione prenderà: rimanere nel cast o affrontare i veri pro-

blemi della vita reale?

Sta a voi scoprirlo!!!

Secondo noi è un film che fa riflettere, guardandolo abbiamo

capito che scegliere non è per niente facile, anche quando si

tratta di piccole decisioni e che nella vita bisogna avere il

coraggio di andare avanti superando ogni ostacolo.

Chiara Arienti 3^A & Daphne Monici 3^E

“The Truman Show” Diretto da: Jon Chu

Durata: 107 min

Musiche: Bear McCreary

Genere: musicale

Camilla e Moose, due amici per la pelle, vanno a New York

per studiare ingegneria. Moose, ottimo ballerino, ha lasciato

la danza da tempo, spinto dai genitori a continuare gli studi.

Per caso partecipa a una competizione di ballo e si scontra

con un ragazzo che fa parte della “crew” dei Samurai, gruppo

temuto da tutti gli altri. Moose inspiegabilmente riesce a bat-

terlo tra lo stupore di molti. Così Luke, notandolo, gli propo-

ne di entrare a far parte della sua “crew”: i Pirati. Lui e il suo

gruppo, formato da ballerini di strada, alloggiano in un vec-

chio magazzino decadente e si ritrovano con rate dell'ipoteca

da pagare sempre più alte, corrono addirittura il rischio di

perdere lo stabile. Moose, attratto da questa vita, frequenta

raramente le lezioni di ingegneria, si dedica al ballo con i suoi

nuovi amici.

Luke un giorno nota nel suo locale una ballerina di talento e

la chiama a far parte della sua squadra. Lei accetta volentieri

e tutti insieme si mettono al lavoro per vincere la “World

Jam”. E' una sfida all'ultimo sangue, con in palio un premio

di 100.000 dollari, riservato ai migliori ballerini di strada del

mondo. Nel frattempo, Luke si innamora di Natalie, ma sco-

pre che è la sorella del suo accanito nemico che balla nei Sa-

murai, e che lei è entrata nella squadra solo per spiarli. Come

se non bastasse il loro covo viene requisito per i debiti accu-

mulati. Così i Pirati si rassegnano ad abbandonare i loro pro-

getti, ma non Moose …. Ce la farà?

Per me, che sono un'amante della danza, questo film è stato

stupendo. Le coreografie lasciano a bocca aperta, le musiche

sono fantastiche e spaziano su più generi, non solo sull'Hip-

Hop. La narrazione è intrigante. Tra l'altro potete vivere

quest'emozione anche in 3D.

E' davvero bello, ve lo consiglio!

Daphne Monici, 3^E

Step up 3

sempre fanno.

Poi inviteremmo gli sportivi a non doparsi, ma a sfruttare le

proprie capacità, anche se non sempre li portano alla vittoria, e

a ricordarsi del proverbio: “L'importante è partecipare”.

Dono sicuramente gradito ai bambini sarebbe la possibilità di

viaggiare nel mondo delle favole per vivere un’esperienza

indimenticabile: incontrare Robin Hood, Alice nel paese delle

meraviglie, Biancaneve o Peter Pan per vivere con loro un

giorno da principessa o da eroe.

Agli animali sarebbe bello donare la voce perché anche loro

possano esprimersi, far sentire le loro ragioni e chiedere aiuto

per le loro sofferenze, ad esempio nel caso in cui vengano

maltrattati o abbandonati in mezzo a una strada.

Ai personaggi famosi vorremmo offrire

per un attimo la voglia di mettere da

parte gli impegni, i viaggi e gli ingaggi,

per dedicare parte del loro tempo ai

bambini ricoverati in ospedale, che

proprio in quel momento hanno tanto

bisogno di distrazioni e conforto

morale. Siamo sicure che riuscirebbero

a regalare loro un sorriso.

Qualcosa anche per i giovani di oggi, che vivono un'epoca

molto difficile: trovare lavoro, rendersi indipendenti, formarsi

una famiglia, in una parola costruirsi un futuro.

Infine regaleremmo agli anziani più rispetto e più attenzione da

parte dei loro cari, che spesso non possono o non vogliono

dedicarsi a loro.

Che Natale diverso sarebbe! Finalmente questa festa sarebbe

una ragione in più per essere felici!

Serena Scarfato & Ilaria Zogno, 3^C

(Continua da pagina 1)

Idee regalo

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cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura cULTURA cultura Cultura cultura CULTURA cultura CULTURA

- LICENZIATO?! Lei non mi può licenziare!!! - Gridai

dentro il ricevitore del telefono. - Eccome se posso:

l’ho appena fatto. Ha incolpato di omicidio una persona

innocente! - rispose il capo della polizia. La sua voce

rimbombava nella cornetta. - Si sbaglia di grosso.

Sono il miglior detective che ha e le assicuro che

quello era il colpevole. - - Adesso si calmi, “super

detective”, così le ridico le ultime parole, anzi no, le

faccio un riassunto di quello che lei ha detto al signor

De Amicis per accusarla- e imitando la mia voce disse:

– “Lei signor De Amicis ha ucciso con una telefonata”-

e riprendendo il suo tono gridò – Quindi lei è

licenziato!!! - E, prima che potessi aggiungere qualsiasi

altra parola, aveva già riattaccato e sul telefono

rimbalzava solo un semplice -Tuuuut... Tuuuut...

Tuuuut...- Ero furioso. Nessuno capiva. Ma io avrei

dimostrato che avevo ragione.

Tutto era iniziato come al solito una mattina mentre

sulla mia poltrona sorseggiavo una calda tazza di latte

macchiato. Purtroppo i miei pensieri non erano dei

migliori. Stavo pensando al film che avevo visto la sera

prima con il commissario, “The Ring”, e alla telefonata

che conteneva la minaccia: “Tra sette giorni morirai”.

E proprio mentre stavo rivedendo nella mia testa

questa scena, il mio telefono squillò facendomi

rovesciare il latte macchiato sulla mia camicia nuova. -

Ma perché tutte a me?! - mi lamentai andando a

rispondere – Pronto - e una voce familiare mi rispose –

Ehilà detective, dormito bene? - Era il commissario. -

Cosa c'è?- domandai con una certa malavoglia.

-C'è un morto: ti dirò i dettagli dopo - mi informò. -

Ah, commissario: mi devi un latte macchiato ed una

camicia nuova-. -"The Ring"?-. - Esatto! - e la

telefonata si chiuse.

Mi rivestii e con la sirena della mia Aston Martin mi

precipitai sul luogo dell'accaduto. Quando mi vide, il

commissario mi venne incontro – Ah, eccoti! La vittima

è un uomo sulla cinquantina, di nome Arac Scorpion,

collezionista di animali pericolosi come scorpioni e

ragni. Soffriva anche di cuore ed ha già rischiato più

volte di morire d'infarto, ma si è sempre salvato.

Questa volta però...- -...ci ha lasciato la pelle - conclusi

io.

Entrai nella sua casa a fare un sopralluogo e arrivai al

punto in cui era morto. Un uomo della scientifica mi

venne incontro – Buongiorno detective - mi salutò. –

Dimmi tutto-. – L’uomo è morto di infarto. Si è seduto

sopra lo scorpione più pericoloso e velenoso che aveva,

ma non è morto avvelenato e non abbiamo trovato

tracce di veleno dentro di lui. Probabilmente il suo

cuore non ha retto quando si è sentito punto e ha

scoperto di che scorpione si trattava -. Ringraziai e

tornai dal commissario, che mi aggiornò: la teca in cui

c’era lo scorpione era stata distrutta manualmente. –

Probabilmente un ladro è entrato per rubare alcuni

animali e ha spaccato per sbaglio la teca. Abbiamo

infatti visto che alcuni insetti mancavano. Ma non

capisco ancora come lo scorpione possa essere salito

sulla sedia e aver provocato questo incidente -. – Non

sono tanto sicuro che sia stato un incidente - gli

confidai. Il commissario continuò ignorando il mio

commento. – La prima persona che ha scoperto Arac è

stato il signor De Amicis, suo grande amico e socio di

affari, che mentre stava telefonando nella sua

Limousine a lui, lo ha sentito gridare e si è precipitato

a casa sua, ma come sappiamo …- -… troppo tardi -

terminai. - Lo abbiamo interrogato e il suo autista era

con lui in macchina quindi è da scagionare come

sospetto-. – Posso parlare con il suo autista? -

domandai. – Sì, certo: è lì - e mi indicò la limousine,

accanto alla quale c’era un uomo di alta statura e

robusto tipo un bodygard. – Buongiorno Signor…- Limo,

Limo Sine detective - concluse. –Le vorrei fare alcune

domande anche se è già venuto un poliziotto prima di

me. Lei ha sentito la telefonata del sig. De Amicis?- -

No, c’era il vetro oscurante tra me e lui e non ho

potuto ascoltare. Mi ha parlato soltanto per cambiare

rotta per dirigerci a casa del sig. Scorpion- - Un’altra

domanda: Lei ha seguito il signor De Amicis dentro la

casa di Arac. - - Sì, certo-. – E mi può ricostruire la

scena? - - Va bene: siamo entrati di corsa e, quando

siamo entrati nello studio del Signor Arac, lo abbiamo

trovato a terra vicino alla sedia sui cui c’era uno

scorpione e a quel punto De Amicis mi ha detto di

chiamare la polizia - - Scusi un attimo: mi può ripetere

quello che le ha detto De Amicis quando avete visto

Arac a terra? - - Sì, mi ha detto “Limo, chiama la

polizia!” -. – Grazie mille signor Sine - e tornai dal

commissario. – E’ stato omicidio. Ora ne sono sicuro -

dichiarai.

Lorenzo Galizia 3°C

Se volete conoscere l'assassino, comprate il prossimo numero!!!

Con una semplice telefonata

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pagina 6 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j

V ogliamo fare un saluto al tassista milanese Luca Mas-

sari, quarantenne, morto dopo un mese di coma per

avere investito accidentalmente un cane senza guinza-

glio: era sceso per soccorrerlo, quando venne aggredito e pic-

chiato brutalmente da due uomini e una donna, proprietari del

cane, che poi se ne andarono lasciandolo lì, immobile, in fin di

vita. Oggi gli aggressori sono in carcere.

I suoi colleghi, tra i quali anche il mio papà, sconvolti e profon-

damente addolorati per l'accaduto, vogliono ricordarlo circolan-

do per Milano con un nastrino nero sull’antenna del taxi.

Il 18.11.10 si è svolto il suo funerale a Locate Triulzi: la piazza

piena di colleghi e abitanti del paese e delle località vicine per

dargli un ultimo saluto, saracinesche abbassate in segno di lut-

to, la bara ricoperta da rose bianche e arancioni (il colore della

sua fede buddista) accompagnata da un

caloroso applauso da parte della folla.

È impensabile che si possa perdere la

vita in questo modo, che si possa finire

in coma e morire, pur avendo cercato di

rimediare a un errore involontario. Sia-

mo nel 2010, si parla tanto di un Mondo

migliore, ma un Mondo migliore lo fa la

gente, lo facciamo noi, purtroppo se sia-

mo ancora a questi livelli un Mondo mi-

gliore possiamo solo sognarlo.

Elena Brambilla, 3^ C

& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE

LA VITA DI UN CANE VALE PIÙ DI QUELLA DI UN UOMO?

abato 27 novembre per noi ragazzi consiglieri, che

abbiamo aderito al progetto “Fare in ComunE”, è

stata una mattinata importante: l'occasione per

esporre le proposte che avevamo formulato

nell’ambito del percorso svolto in questi mesi.

Eravamo più o meno una ventina, circa la metà dei

rappresentanti. Erano stati invitati tutti i genitori dei ragazzi e i

cittadini. Il pubblico era abbastanza numeroso, c'erano anche

diversi nostri compagni che ci hanno sostenuto moralmente.

L’assemblea è cominciata con l’introduzione del progetto da

parte del Sindaco. Così a turno, molto emozionati, sei

rappresentanti hanno illustrato tutto il programma che abbiamo

svolto e gli obiettivi raggiunti, supportati anche da una

presentazione esplicativa. In alcuni momenti eravamo

veramente imbarazzati per i troppi flash del fotografo, inviato

da “Il Cittadino”.

Il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale, dopo

numerosi complimenti e ringraziamenti, ci hanno spiegato la

situazione difficile del Comune: “Tutto è ora nelle nostre mani,

il futuro siete voi” queste sono state le parole del Sindaco che ci

hanno veramente colpito.

In particolare modo la commozione espressa da una preside

presente ci ha fatto ragionare sull'importanza del nostro lavoro.

C’è stato anche un fuori programma che non ci aspettavamo:

l'approvazione del verbale per l'insediamento ufficiale del

nostro Consiglio. È stato molto emozionante e coinvolgente. In

conclusione, tra calorosi applausi, noi rappresentanti abbiamo

invitato il pubblico a visitare la mostra con i nostri lavori di

gruppo.

Speriamo vivamente che il progetto possa continuare …

Annachiara Burgio 3^A,

Christian Balzano & Daphne Monici 3^E, Massimiliano Arosio 3^B

Una giornata non … “Comune” ...

S

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pagina 7 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j

& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE

"Fino a otto, dieci anni sopravvivono chiedendo l'elemo-

sina, poi iniziano a rubare o a far parte di piccole ban-

de di delinquenti o addirittura a prostituirsi."

Queste sono le parole dei testi letti recentemente in

classe che più ci hanno colpito.

Noi ragazzi spesso non ci accontentiamo di ciò che ab-

biamo e vogliamo sempre di più, ma non pensiamo mai ai

nostri coetanei che vivono in condizioni drammatiche

nei paesi poveri e spesso anche in guerra: questo è sta-

to l'argomento trattato ultimamente nelle ore di anto-

logia.

È impressionante apprendere la quantità di ragazzi che

hanno la strada come unica compagna di vita, che cer-

cano cibo nei cassonetti e che competono con altri ra-

gazzi come loro per sopravvivere: sono più di 100 milio-

ni.

La loro esistenza non è rovinata solo dalla mancanza di

beni materiali, ma anche dalla privazione di valori af-

fettivi e diritti fondamentali come l'istruzione, la fa-

miglia e lo svago di cui noi, invece, godiamo pienamente.

Inoltre nei paesi in guerra, questi ragazzi indifesi sono

altamente sfruttati nei conflitti, molti vengono reclu-

tati come veri e propri soldati, altri vengono utilizzati

per il trasporto di munizioni e vettovaglie: in questo

modo non vengono riconosciuti i diritti che spettano

loro.

É molto difficile per noi riuscire a immaginare il loro

stato d'animo di fronte a questa pessima situazione,

infatti quando abbiamo letto alcune testimonianze di

giovani della nostra età, se non più piccoli, siamo rima-

sti colpiti nell'apprendere che molti hanno perso i geni-

tori, hanno visto morire un amico o addirittura sono

stati costretti a uccidere un compagno in fuga.

Nel 2000 è stato introdotto il Protocollo Onu che vieta

il reclutamento dei minori nelle forze armate, ma nono-

stante molti paesi l'abbiano firmato, solo pochi l'hanno

ratificato.

Un altro passo importante, secondo noi, è la campagna

“Riscriviamo il Futuro”, lanciata nel 2006, che si occupa

di garantire l'istruzione a tutti i bambini soldato; tutti

noi possiamo sostenere questa iniziativa versando un

piccolo contributo.

Per saperne di più visita il sito

www.riscriviamoilfuturo.it

Chiara Arienti & Annachiara Burgio, 3^A

L’istruzione combatte la guerra

Oramai uscire di pomeriggio con gli amici diventa peri-

coloso.

Troppi adulti prendono di mira le giovani ragazze, come

è successo a Yara Gambirasio, 13enne di Brembate

scomparsa venerdì 26 novembre. Dopo essere stata in

palestra, sembra essersi dileguata senza lasciare trac-

ce, o meglio lasciando un piccolo indizio che ha portato

gli inquirenti verso Mapello, dove si trova il cantiere di

un nuovo centro commerciale.

Yara faceva ginnastica ritmica, lo sport che amava di

più al mondo, non mancava ad un allenamento e, ora che

non c'è più, tutti i suoi amici, tra i quali ci sono anch'io

che la vedevo sempre gareggiare, sono sconvolti.

Una ragazza solare, piena di grinta e di voglia di cono-

scere che dava il meglio di sé in tutto ciò che faceva.

Nemmeno la pedana le faceva paura: di solito le ginna-

ste entrano ansiose in gara, ma lei era sicura, precisa e

non vedeva l'ora di mostrare i suoi esercizi ai giudici.

Ragazzi, quando ci arrabbiamo con i nostri genitori

perché non ci lasciano uscire di casa il pomeriggio tar-

di, pensiamoci bene: hanno ragione. Troppi bambini e

adolescenti sono scomparsi, ci sembra assurdo e inac-

cettabile, ma è così.

Yara, manchi a tutte noi ginnaste: vorremmo rivederti

volare su quella grande pedana, vorremmo rivederti sul

gradino più alto del podio!

Elena Cerliani, 3^E

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!

Il Grillo Parlante sostiene progetti

in Camerun

Page 8: numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

pagina 8 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j

scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

N ei giorni 4-5 novembre ci siamo recati al Liceo

delle Scienze Umane “Parini”di Seregno per

partecipare ad uno stage. L’obbiettivo di que-

sta attività era quello di cercare di raccogliere infor-

mazioni sulla scuola superiore, per una futura scelta.

Prima dello stage sapevamo già che la scuola, essendo

un liceo, richiede molto impegno a chi la frequenta e

avevamo già un’idea delle discipline insegnate.

Durante i due giorni abbiamo svolto attività diverse.

Il primo giorno abbiamo per prima cosa ascoltato la

professoressa di psicologia che ci ha presentato la

scuola, spiegandoci com’è organizzato il liceo.

Dopo la visita ai laboratori, abbiamo svolto dei giochi,

che avevano come scopo quello di scoprire le materie

d’indirizzo (psicologia, sociologia, pedagogia, antropolo-

gia culturale, filosofia), i giochi li hanno curati le no-

stre ragazze-tutor, che hanno anche risposto alle no-

stre domande. Mentre nella prima giornata abbiamo

avuto modo di partecipare alle attività, nella seconda

invece non abbiamo potuto intervenire, perché abbiamo

assistito a delle lezioni di latino, epica e storia.

In queste due giornate abbiamo ricavato molte infor-

mazioni, abbiamo visitato la scuola notando che è molto

grande e dotata di numerosi laboratori, che spesso

però, dicono le ragazze, non vengono sfruttati. In essi

vi sono apparecchiature nuove e moderne, come compu-

ter a schermo piatto o la lavagna interattiva, nei corri-

doi ci sono anche dei monitor che mostrano degli avvisi

per studenti e insegnanti.

Come già sapevamo ci hanno detto che bisogna studiare

moltissimo, anche 4-5 ore al giorno e che è bene quindi

avere un buon metodo di studio: molte ragazze ad e-

sempio fanno degli schemi, altre leggono e ripetono il

pezzo da studiare, tutte comunque consigliano di stu-

diare regolarmente e non tutto all’ultimo minuto. Le

tutor ci hanno detto anche che le materie sono nume-

rose e difficoltose, soprattutto matematica, e risulta-

no più interessanti le materie d’indirizzo, che potranno

essere approfondite all’università, naturalmente però

sarà possibile iscriversi a qualsiasi tipo di facoltà, per-

ché la scuola fornisce un’ampia e completa preparazio-

ne di base. Gli sbocchi lavorativi che offre questo liceo

sono ad esempio: la psicologa, l’insegnante, l’avvocato o

l’assistente sociale.

Data appunto la difficoltà delle materie, durante il pri-

mo anno ci sono gli insegnanti-tutor che aiutano i ra-

gazzi a trovare un metodo per avere buoni risultati e

per non arrivare a fine anno, come accade purtroppo a

molti, con i debiti.

La riforma ha introdotto molti cambiamenti, per quan-

to riguarda le materie, ad esempio, chi frequenterà

questa scuola il prossimo anno non avrà come discipline

musica e arte; da quest’anno inoltre il Liceo delle

Scienze Umane ha l’opzione economico-sociale dove non

c’è il latino sostituito da una lingua straniera in più.

Il rapporto tra studenti e professori dicono gli allievi è

molto buono, gli insegnanti sono severi e pretendono

molto, ma nei momenti di bisogno sanno essere com-

prensivi e sono disponibili ad aiutarti. Anche il rappor-

to tra i ragazzi è positivo, ma nel caso sorgano dei pro-

blemi all’interno della classe, gli alunni possono richie-

dere, una volta al mese per un’ora, ”l’ora dell’assemblea

di classe”, in cui il professore esce dall’aula e lascia i

ragazzi a discutere del problema emerso.

Oltre a questa ci sono altre differenze tra la scuola

media e superiore, le ragazze-tutor ci hanno racconta-

to che si è sicuramente più liberi, ma che bisogna esse-

re maturi e responsabili, in grado di organizzarsi auto-

nomamente, le valutazioni inoltre sono più basse e i

professori spiegano più velocemente.

Grazie all’esperienza dello stage siamo riusciti a racco-

gliere numerose informazioni, che certamente risulte-

ranno molto utili, in quanto ci consentiranno di sceglie-

re la scuola superiore con maggiori cognizioni di causa.

Martina Di Natali, 3^B

Una giornata alle superiori

Riciclare ogni giorno

toglie la spazzatura di torno

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pagina 9 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j

scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

scire con gli amici.

Anche a Desio, come in molte altre città, esistono dei

centri di orientamento che possono consigliarci che

scuola scegliere, attraverso colloqui e serate per noi

ragazzi e per i nostri genitori. A novembre poi si è te-

nuto a Seregno il “Salone dell'Orientamento”, dove

tutte le scuole della Brianza erano presenti con un loro

stand.

Per aiutarci, infine, molti istituti superiori del territo-

rio hanno organizzato degli stages per offrirci la pos-

sibilità di vedere da vicino la realtà delle scuole supe-

riori, scoprendo come sono organizzate.

È davvero una decisione difficile, anche perché noi ab-

biamo paura di non trovarci bene con i nuovi compagni o

di iscriverci a una scuola non adatta a noi e magari di

vederci costretti a cambiarla.

Questa scelta, però, non comporta solo dubbi e timori,

ma rappresenta anche un momento di crescita impor-

tante, nel quale si matura e si diventa più autonomi e

responsabili.

Molti hanno già deciso, ma molti ancora no: in ogni caso

la scelta spetta a noi e il tempo a disposizione per de-

cidere è quasi scaduto, quindi sbrighiamoci ragazzi!!!

Paola Cirigliano 3^C & Elena Cerliani, 3^E

(Continua da pagina 1)

UNA SCELTA DIFFICILE

A nche quest’anno la nostra scuola ha proposto a noi

alunni delle classi terze degli stages, organizzati da

"Insieme in Rete", presso gli istituti superiori del

territorio. Abbiamo scelto quello in cui, per due giorni, poter

vivere un'esperienza che ci aiutasse nella scelta della scuola che

frequenteremo l'anno prossimo.

Io e altri miei compagni siamo andati al Liceo Majorana di

Desio, dove ci hanno accolto in aula magna e ci hanno

presentato il programma delle giornate. Suonata la campanella,

abbiamo partecipato alle attività nei laboratori. In quello di

latino la prof. ci ha consegnato un foglio con scritti molti modi

di dire in lingua latina che si usano ancora oggi in italiano. Noi,

dopo averli letti, dovevamo cercare di spiegarli. Poi abbiamo

assistito ad una lezione di fisica sulla pressione atmosferica,

seguendo da vicino l'esecuzione di esperimenti con la pompa

del vuoto, che in una campana di vetro toglieva l’aria. L’ora

successiva, dopo l'intervallo, siamo andati nel laboratorio di

chimica, dove ci hanno proposto un esperimento con un

bunsen, un fornelletto. Con un filo di ferro la prof. prendeva dei

sali e li metteva sulla fiamma del bunsen: ogni sale la colorava

diversamente. Questo esperimento è quello che mi ha colpito

maggiormente soprattutto nel momento in cui la fiamma

cambiava colore.

Mentre qui alla scuola media abbiamo un solo laboratorio di

scienze, il liceo dispone di due laboratori distinti, di chimica e

di fisica, dotati di attrezzature completamente diverse:

impianto del gas, corrente elettrica e rubinetti nel primo,

strumentazione completamente computerizzata nel secondo.

Il secondo giorno, quello che mi è piaciuto di più, siamo stati

inseriti in alcune classi per assistere a diverse lezioni. In 3^D la

lezione di inglese per noi è risultata un po' pesante, perché gli

argomenti affrontati non erano “facili” come quelli

abitualmente trattati alle medie. In 2^ C la lezione di storia ci è

sembrata un po' noiosa, come del resto agli studenti della

classe. Infine nella 2^ B del classico, nella sede nuova, la

lezione di matematica ci ha maggiormente coinvolto poiché era

una lezione di algebra, che siamo riusciti a seguire di più.

Ci sono bastati due giorni per capire che alla scuola superiore si

approfondiscono maggiormente gli argomenti e che il

passaggio dalla scuola media a quella superiore sarà molto più

pesante e impegnativo di quello dalla primaria e alla

secondaria.

Ci siamo accorti inoltre che il rapporto studenti-insegnanti è

basato su maggior autonomia e senso di responsabilità richiesti

ai ragazzi. Le materie poi sono più approfondite.

Questa esperienza è servita a molti di noi per confermare la

nostra scelta di una scuola scientifica, ma un altro problema si

profila all'orizzonte: liceo scientifico tradizionale o opzione

delle scienze applicate?

Marco Gardina, 3^ A

LA PRIMA VERA SCELTA

Page 10: numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

pagina 10 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j

& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style

C are lettrici,

Natale è alle porte, sicuramente vi sarete già domandate

cosa regalare alle amiche e ne avrete approfittato per

fare shopping tra centri commerciali e negozi che, in questo

periodo, offrono notevoli sconti e propongono numerose novi-

tà.

Se siete indecise e non sapete proprio quale sia il regalo più

adatto, avete fatto numerosi tentativi, ma non avete trovato nul-

la che vi abbia soddisfatto, nessun problema, vi aiutiamo noi!

Abbiamo girato per alcuni negozi alla ricerca di capi e accesso-

ri tra i più “in” della stagione, che pensiamo possano essere

graditi alla maggior parte delle adolescenti e tra cui potrete

scegliere quello che fa per voi, naturalmente hanno tutti dei

prezzi accessibili alle nostre paghette!

Se volete sorprendere la vostra amica del cuore con un regalo

unico e speciale, ma non potete permettervi di spendere una

cifra esagerata, vi consigliamo un semplice ma utile portafo-

glio, che è sempre apprezzato; potete scegliere tra uno elegante

e raffinato dall’aspetto inconfondibile oppure tra uno sportivo e

comodo adatto al tempo libero o ancora uno casual per i pome-

riggi di shopping con le amiche; l’importante è che rispecchi lo

stile della vostra amica che sicuramente rimarrà contenta del

vostro regalo.

Per le migliori amiche invece, abbiamo pensato a dei pensierini

carini e uguali per tutte, come i braccialetti che a noi ragazze

piacciono molto, e che spesso portiamo; attenzione a non acqui-

stare quelli con troppi ciondoli ma quelli “comodi”che non dan-

no fastidio mentre si scrive ad esempio.

Li potete trovare ovunque: nelle cartolerie, nei negozi di bigiot-

teria., ce ne sono tantissimi, tutti molto fashion. Di certo chi li

indosserà non passerà inosservato!

Se non vi piace l’idea dei braccialetti vi suggeriamo qualcosa

che le ragazze adorano e di cui non potrebbero fare a me-

no ...come i trucchi!! Ombretti colorati, gloss profumati o smal-

ti di tutti i tipi piaceranno moltissimo e voi colpirete nel segno

… oltre che nel cuore!

Per finire vi consigliamo l’ultimo tocco strategico per il regalo

perfetto: richiudete il vostro regalo in una scatola natalizia o in

un sacchettino trasparente da chiudere con un nastro colorato,

oppure un bel fiocco, ricordatevi sempre che la confezione con-

ta molto, perché mette in risalto il vostro regalo.

Speriamo di esservi state d’aiuto, ma non dimenticate che il

Natale non è fatto solo di regali, a volte basta il pensiero, e

spesso un abbraccio può significare molto di più di un dono.

Martina Di Natali & Jessica Micò, 3^B

O ltre alle persone che seguono sempre la moda

e ogni suo cambiamento, così fanno la maggior

parte delle ragazze (e anche i ragazzi!!), ce ne

sono altre con uno stile personale, come Giulia, una fan

accanita di Micheal Jackson, a cui si ispira nel modo di

vestire fin dall’età di 11 anni. Parlando con lei abbiamo

scoperto che, oltre ad essere simpaticissima, ama ave-

re uno stile inconfondibile perché le piace apparire ed

essere diversa dagli altri; ci ha raccontato che se qual-

cuno imita anche solo in parte il suo look, lei cerca un

altro nuovo indumento o accessorio che la faccia ritor-

nare la più originale di tutti. Proprio per questo Giulia

non compra i propri vestiti in negozi conosciuti, molto

frequentati dai teenagers, ma preferisce acquistarli

dove si spende poco e dove i ragazzi non vanno, come

ad esempio al mercato.

I suoi genitori amano il suo stile e la assecondano, per-

ché pensano che a questa età sia giusto manifestare la

propria personalità anche attraverso l’abbigliamento; i

suoi amici invece considerano il suo stile strano e appa-

riscente, ma nessuno la giudica.

Per far sì che tutti capiscano, anche coloro che non

conoscono Giulia, vi descriviamo il suo guardaroba: l'ac-

cessorio che utilizza di più sono i cappelli, di lana in

inverno o di tela di canapa in estate (ne ha tantissimi!);

indossa gilet neri sopra a magliette bianche o nere a

maniche corte o lunghe e jeans colorati attillatissimi;

una particolarità del suo abbigliamento sono le cravat-

te, a quadretti o a fantasia scozzese, insolite

nell’armadio di una adolescente. Ama calzare scarpe di

marca e portare i capelli colorati, non si trucca moltis-

simo perché i suoi genitori non vogliono, tuttavia le pia-

cerebbe molto esprimersi anche attraverso il make-up.

Noi pensiamo che lo stile di Giulia, pur essendo molto

stravagante, sia altrettanto curioso e interessante,

siamo convinte che non sia giusto giudicare una persona

solo per il suo aspetto esteriore, per noi tutti devono

essere liberi di esprimere la loro creatività (non solo

nell’abbigliamento) senza il timore di essere derisi da-

gli altri.

Martina Di Natali, Jessica Micò 3^B & Sara Salvagno 3^A

Fantasia e singolarità per uno stile unico!!

Il regalo perfetto per un Natale coi fiocchi

Page 11: numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

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SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI

S ì, anche noi ragazzi abbiamo dei problemi che spesso ci

demoralizzano, di fronte ai quali solitamente ci tiriamo

indietro o abbiamo bisogno di una figura adulta che ci

dia una mano.

Vorrei parlare di un episodio che mi ha toccato particolarmente,

nato in palestra, da uno sport che mi piaceva e mi piace tuttora,

ma che mi ha fatto stare così male che a un certo punto ho deci-

so di mettere la mia felicità al primo posto.

L'anno scorso sono entrata a far parte di una squadra di pallavo-

lo di Milano, ho passato una bellissima stagione piena di av-

venture, con un gruppo molto unito. A giugno, però, è cambiato

tutto: i dirigenti hanno comunicato a cinque mie compagne che

non servivano più alla società e che quindi sarebbe stato meglio

se avessero cambiato squadra, quindi siamo rimaste sette; a

settembre se ne sono aggiunte altre tre. Con tutti questi cambia-

menti naturalmente la squadra non è stata più la stessa, niente

era più come prima, si erano formati i gruppetti e poi, come se

non bastasse, è arrivato un altro allenatore.

E il mio problema era proprio lui: l’allenatore.

Ha iniziato a scegliersi le titolari e le riserve e io sono finita tra

queste. Durante le partite non entravo quasi mai in campo e per

me, abituata l’anno scorso a giocare sempre, è stato un passag-

gio molto duro.

Dopo ogni partita era sempre un trauma, ero sempre triste, an-

che nei giorni successivi, e quando finalmente riuscivo a ripren-

dermi, arrivava il week end, che voleva dire … PARTITA!

Questo stato d’animo è durato due mesi; la forza più grande che

mi spingeva ad andare avanti me l’hanno data i miei genitori.

Forse vi starete chiedendo perché non ho abbandonato a set-

tembre la squadra. Beh, perché io comunque ci speravo: mi

allenavo al massimo per riuscire a riprendermi il posto, ma tut-

to il mio impegno non aveva mai una ricompensa. Alla fine ho

fatto il punto della situazione e ho capito che non valeva la pe-

na farmi un’ora di treno quattro volte a settimana, tornare a

casa alle undici di sera, per poi non giocare, quindi perché do-

vevo praticare uno sport, che mi piace così tanto, portandomi

dietro ogni volta un peso? Non mi andava più.

Così ho deciso di “dare le dimissioni”: ho restituito divisa, bor-

sone, tuta e me ne sono andata felice dal quel posto che ormai

non mi divertiva più.

Questa è stata un’esperienza che sicuramente mi rimarrà im-

pressa per sempre, una brutta esperienza, ma che ha avuto un

risvolto positivo perché la vita non è tutta rose e fiori, trovere-

mo sempre degli ostacoli e quindi è bene che, incontrandoli fin

da piccoli, impariamo a superarli. Forse un giorno me ne penti-

rò, ma per ora sto bene così.

Può succedere che i ragazzi si scontrino con gli allenatori o che

non capiscano le loro scelte, ma se questi ultimi sanno fare be-

ne il loro mestiere e sanno rapportarsi con gli adolescenti, moti-

vandoli e spronandoli, anche punendoli, di sicuro non si arriva

alla rottura, come purtroppo è successo a me.

Elena Brambilla, 3^C

Non soli i grandi hanno i problemi

T apis roulant? Il mio migliore amico! La pale-

stra? La mia seconda casa! Il segreto è: brucia

più calorie di quelle che assumi!

Questi i pensieri delle ragazze che praticano sport

solo per dimagrire.

Stiamo parlando di una nuova ossessione che sta pren-

dendo piede tra i giovani: la Vigoressia, cioè la mania di

fare sport non per passione, ma per perdere peso.

Ecco a voi un test per smascherarla.

Quante ore dedichi allo sport ogni settimana? Dalle 2 alle 4 ore, ma in certi periodi salto.

Più o meno un'oretta almeno 5 giorni su 7.

Esattamente non lo so, ma faccio fitness tutti i

giorni.

Tra questi segreti quale potrebbe essere il tuo? Badare a quello che mangio.

Mettermi a dieta, quando l'ago della bilancia si spo-

sta.

Eliminare i carboidrati.

Con quanta frequenza ti pesi? Quando mi capita.

Una volta al mese.

Prima e dopo aver fatto fitness.

Quando ti pesi e l'ago della bilancia non ti soddisfa, come ti senti?

Se capita, mi do una regolata.

Mi demoralizzo e chiedo aiuto ai miei attrezzi e alla

mia palestra.

Mi deprimo, perché guardandomi allo specchio non

sono quella che vorrei.

Se tra le tue risposte c'è una maggioranza di a, stai

tranquilla, hai capito che l'importante è muoversi ogni

(Continua a pagina 16)

Quando lo sport diventa un’ossessione

Page 12: numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

pagina 12 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j

& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style

PLUM CAKE con

GOCCE di CIOCCOLATO

Ingredienti:

250gr di ricotta

1 vasetto (125gr) di yogurt naturale

300 gr di farina

200gr di zucchero

1 bustina di lievito per dolci

1 bustina di vanillina

1 uovo intero

1 pizzico di sale

125 gr di gocce di cioccolato

Preparazione:

Unire tutti gli ingredienti ed amalgamare bene con l'aiuto della

frusta o del mixer, l'impasto deve risultare soffice e omoge-

neo.

A questo punto unire le gocce di cioccolato, sempre amalga-

mando bene tutto il composto.

Infornare a 180°, in forno preriscaldato, e lasciare cuocere per

circa 30/35 minuti.

Sfornare il dolce, lasciare raffreddare e infine cospargerlo con

dello zucchero a velo vanigliato.

Lo stesso impasto può essere utilizzato per fare dei muffin,

quindi dolci monoporzione.

mamma Alessandra, 1^E

Un cortese e sentito ringraziamento a tutte le mam-

me e i papà che hanno contribuito ad arricchire que-

sto spazio dedicato alla cucina con idee o ricette

natalizie.

Un Natale gustoso

- Ingredienti per 8 persone.

- Preparazione 30 minuti.

- Cottura 25/30 minuti.

Ingredienti:

- 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda.

-400g. Di mascarpone.

-4 tuorli d'uovo.

-6 cucchiai di zucchero.

-3 cucchiai di brandy.

-100g di gherigli di noci.

-2 cucchiai di cacao amaro.

Preparazione:

Tritate le noci al mixer con lo zucchero e trasferite in una cioto-

la.

Unite i tuorli e mescolate benissimo.

Aggiungete il mascarpone, il cacao e il brandy ( se si vuole ) e

mescolare benissimo.

Stendete la sfoglia in una tortiera di circa 30 cm con la sua car-

ta antiaderente e versatevi il composto.

Lisciate bene la superficie e cuocete in forno a 200° per 30 mi-

nuti circa.

Lasciate intiepidire e refrigerate per almeno 2 ore prima di ser-

vire.

DOLCE BUONISSIMO!

mamma Giada, 3^B

Torta alla crema

di noci e mascarpone

PIZZOCCHERI

tipico piatto valtellinese

Ingredienti:

500 g di pizzoccheri

140 g di formaggio Bitto

140 g di formaggio Casera

2 patate di grandezza media

1 mazzo piccolo di coste

4 spicchi di aglio

10 foglie di salvia

Preparazione:

Portare a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola

molto capiente.

Aggiungere le coste, prima la parte del gambo tagliata a fettine

dopo 10 minuti le foglie tagliate grossolanamente.

Tagliare le patate a spicchi e aggiungerle nell'acqua bollente.

Nel frattempo tagliare i formaggi a dadini e tenerli da parte.

Quando le coste e le patate sono a cottura quasi ultimata ag-

giungere nell'acqua bollente i pizzoccheri e mescolare.

In una padella far sciogliere il burro a fuoco moderato, una

volta che il burro è fuso alzare il fuoco e mettere in padella

l'aglio a spicchi e la salvia.

Farli abbrustolire fino a che l'aglio non è del tutto ben dorato

tendente al colore marroncino.

A quel punto togliere la padella dal fuoco e se si preferisce but-

tare via l'aglio e le foglie di salvia che hanno aromatizzato il

burro.

I pizzoccheri richiedono circa 15 minuti di cottura, quando ri-

sultano cotti scolarli insieme alle coste e alle patate.

Prendere una pirofila e versarvi metà della pasta scolata, ver-

sarvi sopra metà del formaggio a dadini e bagnare con un

po' di burro fuso. Aggiungere la rimanente pasta e cospar-

gere con il formaggio rimanente.

Terminare con il burro fuso avanzato e con due cucchiai grandi

dare una bella mescolata agli ingredienti della pirofila.

Se si desidera dare una spruzzata di pepe nero e ...

BUON APPETITO A TUTTI!!

mamma Maria Grazia, 3^E PS: per una perfetta riuscita del piatto il burro fuso, quando verrà versato

sulla pasta e sui formaggi, dovrà essere ancora ben caldo in modo che i dadini

di formaggio fondano completamente... ...a quel punto potrete candidarvi al premio Nobel per la

CUOCA PERFETTA!!

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pagina 13 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j

mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI

REBUS SUBER REBUS SUBER REBUS SUBER REBUS SUBER REBUS

R isolvi il Sudoku inserendo nelle caselle vuote i nume-

ri da 1 a 4. Ricorda: in ogni quadrato, riga o colonna

i numeri non si devono ripetere!

Sara Maresca, 3^D & Paulina Moskwa, 3^E

4

3

1

2

SUDOKU

Cerca nella griglia le parole relative al Natale.

Quante ne riuscirai a trovare?

Parole da trovare

albero amici amore buon Natale

canzoni cari eco felicità

festa gioia Natale neve

notte occhi pace pupazzo

regali

Sara Maresca, 3^D & Paulina Moskwa, 3^E

GRIGLIA

E L O N O T T E U O N P I L M G

C F C A R I D T Q E P U E I F H

O P V T R V S N V M L P A C E N

E U C A M O R E Z A B A M I C I

F P O L B R C N C A N Z O N I O

I A R E G A L I L M D Z E H F N

S Z O I I L B A C H I O G G F T

I Z O K H B U O N N A T A L E V

X I J L F E L I C I T A' D B S P

A F M Q U R O P V C U Z X S T B

A R G S T O C C H I A R A Z A Q

- Ke A

G

?

Rebus 5, 6, 5, 1, 6, Ivan Fiore Classe, 3^D

Page 14: numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

pagina 14 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j

mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI

"Per placebo si intende ogni sostanza innocua o qualsia-

si altra terapia o provvedimento non farmacologico (un

consiglio, un conforto) che, pur privo di efficacia tera-

peutica specifica, sia deliberatamente somministrato

alla persona facendole credere che sia un trattamento

necessario. Per effetto placebo si intende una serie di

reazioni dell'organismo ad una terapia, non derivanti

dai principi attivi insiti nella terapia stessa, ma nella

attese dell'individuo."

In poche parole un paziente ha mal di testa e va dal

medico chiedendogli un rimedio. Il medico prende un

bicchiere d'acqua a cui aggiunge qualche altra sostanza

come Sprite o Coca cola o una pastiglia finta, senza

che lui se ne accorga, e gliela consegna. Il paziente è

convinto di aver preso un rimedio per il mal di testa e

qui entra in gioco l'effetto placebo: si sentirà subito

meglio.

Tutto questo è stato testato.

Adesso arriva lo scherzo: procuratevi un complice e

una vittima, che deve credere che anche l'altra perso-

na sia una “cavia”, e portateli in una stanza.

Ricordate: la vittima e il complice devono tutti e due

avere mal di pancia o mal di testa o qualsiasi altro ma-

lessere.

Prendete la vostra "pozione" (un bicchiere di acqua con

Sprite, Coca cola o qualche sostanza solubile) e pre-

sentatela dicendo che si tratta di una vostra invenzio-

ne (ma forse è meglio di no, non ci crederebbe nessu-

no) o che si tratta di un rimedio farmacologico per il

malessere in questione.

Per prima cosa datelo al vostro complice, che fingerà

di stare via via meglio (non esagerate con la scena, se

no il malcapitato potrebbe capire) e poi alla vittima.

Quest'ultima, avendo assistito alla reazione del com-

plice, sentirà a poco a poco svanire i suoi sintomi, con-

vinta che quella sostanza sia davvero un rimedio.

Infine se il benessere della vittima persiste, rivelatele

la verità, sarà felice di scoprire che si trattava di uno

scherzo a fin di bene e avrà capito che a volte la sug-

gestione e il credere in qualcosa producono effetti

reali.

Quindi non posso che augurarvi buono scherzo e buon

divertimento!

Lorenzo Galizia, 3^C

La boutique degli scherzi

Placebo

“Leggi l’incipit e …

scopri il libro”

Ecco i vincitori

Genere giallo:

Aurora Zazzarini, 1^D

Genere rosa:

Filippo Petecchi, 1^C

Genere azzurro:

Giorgia Seruggia, 2^B

che riceveranno

un buono di 5 € da utilizzare alla

Mostra-Mercato del Libro dal 21 al 26 marzo 2011

Complimenti ai vincitori!

Una goccia

… vale oro!

Page 15: numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

pagina 15 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j

mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI

Individuate nel riquadro le seguenti parole:

produrre – riciclo – ecologia – rifiuto – spazzatura – enel – gelsia – consumo – vetro – eco-day – spreco - ambiente – acqua –

risparmi – gas – correnti – presa – umido – sporco – casa – aria - pulito

Possono essere scritte in verticale, orizzontale e diagonale. Le lettere rimanenti formeranno una frase. Non vi resta che scoprirla!

Buona Caccia!

Serena Scarfato & Ilaria Zogno 3^C

LOGOCACCIA

CE CADI 9

Rebus (6,6,2,9)

Sara Maresca, 3^D & Paulina Moskwa, 3^E

P R E S A G S P A Z Z A T U R A

R I C I C L O C O R R E N T I M

O I S P Q R A D A I S L E G S B

D V F E U S I O M U S N O C P I

U E C I A M A R I A E L A R A E

R T E P U L I T O L O N O N R N

R R E G I T U S O C R O P S M T

E O Y A D - O C E R P S T O I E

Page 16: numero 3, anno XIV, IlGrilloParlante

pagina 16 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j

scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

ISTITUTO COMPRENSIVO

via Tolstoj – DESIO

Scuola secondaria 1° grado

“S. Pertini”

IL GRILLO PARLANTE

anno XIV^ numero 3

redazione presso

3^ A - B - C - D - E

composta da

Andrea FERRARI

Annachiara BURGIO

Chiara ARIENTI

Christian BALZANO

Cristina CALDARONE

Daphne MONICI

Elena BRAMBILLA

Elena CERLIANI

Giulia GUERRA

Ilaria ZOGNO

Ivan FIORE

Jessica MICÒ

Lorenzo GALIZIA

Marco GARDINA

Martina DI NATALI

Massimiliano AROSIO

Paola CIRIGLIANO

Paulina MOSKWA

Sara MARESCA

Sara SALVAGNO

Serena SCARFATO

Valeria GALLIANI

per la maggior parte dei ragazzi, ma ben il 28% era preoccupa-

to, in particolare lo erano più della metà dei ragazzi di 1^C. Il

90% degli alunni è stato molto soddisfatto della sua settimana

di accoglienza dove si sono svolte attività-gioco divertenti, ma

nello stesso tempo impegnative. Con i professori buona parte

dei ragazzi si è trovata bene, solo tre alunni delle classi 1^E e

1^B hanno dichiarato di essersi trovati “molto male”.

Il 61% dei ragazzi è rimasto “molto soddisfatto” della propria

classe e l'83% si è integrato senza nessun problema, particolar-

mente uniti e felici appaiono i ragazzi di 1^A.

Oltre la metà degli interpellati sperava che la scuola media

fosse così, solo il 3% si è dichiarato deluso, ma ben il 31%

dichiara che è risultata migliore di quanto pensasse. In partico-

lare gli alunni hanno apprezzato molto i laboratori loro propo-

sti, tranne qualche caso in 1^B e in 1^E.

Giulia guerra 3^B & Daphne Monici 3^E

(Continua da pagina 1)

tanto, senza sentirsi obbligati a sudare tutti i giorni

in palestra!

Se tra le tue risposte prevalgono le b, datti una cal-

mata: non succede niente se hai un etto in più del soli-

to!

Se hai scelto soprattutto la risposta c, stai andando a

grandi passi verso la vigoressia: attenta!!

Ragazze, secondo noi è inutile dare tutta questa im-

portanza al nostro fisico, non diciamo di trascurarlo,

ma di curarlo nella giusta misura seguendo un'alimen-

tazione corretta e un esercizio fisico moderato. L'a-

spetto non è la cosa più importante!

Se continuate così a

farvi del “male”, sap-

piate che rischierete di

scivolare piano piano

verso una grave malat-

tia. Quindi se rientrate

nella terza tipologia,

parlatene al più presto

con qualcuno, perchè

ricordatevi che non siete sole, ci sono sempre delle

persone pronte ad aiutarvi.

Cristina Caldarone 3^B & Valeria Galliani 3^C

(Continua da pagina 11)

Quando lo sport diventa un’ossessione

Impressioni sul nuovo viaggio

27%

28%

41%

4% Qual è stato il primo impatto?

1=tranquillo

2=preoccupato

3=entusiasta

4=deluso

90%

4%4% 2% Come è stata l'accoglienza?

1=divertente

2=tranquilla

3=noiosa

4=stressante