Numero 11 Gennaio 2018 - Association Dante · Il poeta diceva che era una città di sangue e di...
Transcript of Numero 11 Gennaio 2018 - Association Dante · Il poeta diceva che era una città di sangue e di...
Numero 11
Gennaio 2018
…"- D'ora in avanti sarò io a descrivere le città e tu
verificherai se esistono e se sono come io le ho
pensate...."
Kublai Khan a Marco Polo…
(Italo Calvino - Le Città Invisibili)
Dopo la lettura delle “Città Invisibili” di Italo Calvino, noi del
corso di conversazione, abbiamo deciso di metterci nei
panni di Kublai Khan e di descrivervi le nostre città
invisibili…a voi di scoprire di quale città si tratta…Buona
Lettura e buon viaggio a tutti voi.
Se passeggiamo in questa città , vediamo una piccola città
(150.000ab.), calma, quieta, con niente di particolare al primo
sguardo .
Oggi si trova nelle terre, invece in passato fu un porto
importante .
Infatti la sua storia è ricchissima : dopo Roma, fu la capitale
dell’impero romano d’occidente, poi centro importante
dell’impero bizantino.
I suoi tesori sono all’interno delle sue chiese e mausolei :
tutti i muri sono coperti da rappresentazioni di scene e
personaggi dei testi sacri, con una grande precisione e colori
vivi.
Voglio parlare dei sui celeberrimi mosaici tanto
affascinanti !!!
Infine colui che vi ha vissuto e vi è morto è il grande poeta del
quale il nome ci è molto conosciuto .
Gysèle
La città di cui voglio parlarvi è una grande città dove si possono
trovare il peggio e lo splendido ; l'inferno e il sublime . In questa
città, ho scoperto con sorpresa in un museo, un piccolo quadro che
ho visto per molti anni, al liceo, sulla copertina del mio libro di latino:
ero emozionata, ma questo capolavoro era minuscolo....e io lo
avevo sempre immaginato immenso! In questo museo, si possono
anche ammirare alcuni tra i più bei mosaici antichi .
La città, che si estende tra colline e mare, è un formicaio rumoroso
di motorini e vespe che si agitano in tutte le direzioni, trasportando
intere famiglie e ronzando di giorno e di notte.
Ci si può andare d'estate se vi piace il sole, la spiaggia e il far
niente; o d'inverno, a Natale per esempio, per scoprire i presepi e i
numerosi negozi che creano e vendono statuine del presepe.
Ma questa città trema, perché è minacciata da un gigante che
dorme; ma può svegliarsi, inghiottirla e farla addormentare sotto
uno spesso mantello grigio di ceneri.... Sylvie
La città che vi propongo è molto famosa per il suo passato prestigioso durante il
Medioevo. Questa città, davvero, potrebbe essere una delle città dei segni talmente
tanti se ne possono vedere, simboli di ogni tipo sulle facciate dei suoi palazzi. In
realtà questa città potrebbe anche essere quella dei palazzi. Ne ho contati
trentacinque ancora in piedi.
Trentacinque palazzi per una città piuttosto piccola, situata in un paesaggio collinare,
tra due o tre valli ma non è veramente attraversata da un fiume. Eppure, è stata
un’importante città di scambi durante il Duecento e il Trecento. Era quasi una
repubblica.
A quei tempi, ha avuto una città sorella e una nemica, sui piani :
- economico perchè aveva banchieri famosi
- culturale per le sue scuole di pittura opposte
- e infine politico perchè a quei tempi, era implicata in uno dei più famosi conflitti del
medioevo, quello tra i guelfi e i ghibellini.
Dopo la peste del 1348, è cominiciata la lenta decadenza della sua repubblica.
Se vi dico che ha uno dei più bei duomi del mondo, molto barocco con i sui strani
animali e gentili angeli, un sole dorato… voi mi direte che è...
Bruno
Questa città non è davvero carina. Non ha un grande momumento famoso in tutto il
mondo.
E’ molto semplice.
Anche la sua struttura è molto semplice : fondamentalmente una strada centrale,
diritta, che attraversiamo dall' entrata della città fino all'uscita, e su ciascun lato, una
piazza quadrata.
Questa città non ha negozi di lusso.
I suoi abitanti, in genere, non sono molto ricchi.
Sono spesso stranieri : Spagnoli, Portoghesi, soprattutto Polacchi, venuti in Francia
nella prima metà del ventesimo secolo, per lavorare in miniera.
In questa città visse, un po’ più di un secolo fa, un famoso politico, tragicamente e
prematuramente morto, le cui iniziali sono J.J.
Allora, qual è il nome di questa città misteriosa ?
Catherine
La prima volta che sono andata in questa città, fu una meraviglia.
La gente era tranquilla, rilassata sotto il sole sempre presente.
Eppure, questa città non ha sempre conosciuto la calma e la sua pigrizia attuale.
Era così bella che fu agognata dalle potenze coloniali di tutto il mondo : spagnoli,
inglesi, poi americani e anche italiani, e dopo la loro rivoluzione, dagli autoctoni.
Oggi, ci sono due milioni di abitanti che abitano in grandi case di stile coloniale,
lungo il mare e nella vecchia città, oggi classificata al patrimonio dell’umanità
dell’Unesco.
Ha un campidoglio e un viale molto conosciuto internazionalmente, dove la
passeggiata al tramonto si vive come un’istituzione.
Si mangiano gelati deliziosi all’albicocca a “Copellia” (un luogo che si presenta
come una navicella spaziale).
La sua ricchezza risulta dello stoicismo della popolazione e anche dal suo
commercio : il tabacco, il rum, la sua musica e la danza…
Pascale
Quando il viaggiatore attraversa una delle porte della città, scopre l'unità del luogo : alti palazzi di granito grigio con colonne di finestre bianche. La rudezza del luogo si sente nelle vie strette dove i giorni d'inverno un vento vivace attraversa i vestiti i più caldi. L'altezza e la bellezza delle sue mura le danno un’aria di nave arenata sulla sabbia e da dove lo sguardo del Surcouf veglia sul mare tutt' intorno. Chi cammina sul grande Bé pùo forse sentire le parole dello scrittore malouino del 700'.
Beatrice
Viaggiatore che vieni nella mia città ascolta le mie
parole .
Il poeta diceva che era una città di sangue e di
sole .
Farai una passeggiata in un palazzo e vedrai alcuni
leoni .
Non ti fermerai davanti al palazzo di un
imperatore tedesco :è troppo brutto .
Ascolterai l'acqua fresca che viene dalla
montagna bianca .
Vedrai un'infinità di rose con un soave profumo .
Nelle grotte ascolterai gli zingari che suonan la
chitarra .
Penserai a questo poeta che fu assassinato.
Nella mia città nacque l’ultima imperatrice di
Francia .
Jean Paul
Buon anno . J P R
Questa citta è la città dell’inverno, bianca di neve per 6 mesi con
una temperatura media di -15° , quindi è la città del freddo ma
anche la città della festa e della musica .
Ci sono grandi eventi annuali, per esempio una competizione
internazionale di sculture di ghiaccio a febbraio, oppure il
famoso festival musicale d'estate sulle grandi pianure nel centro
della città .
Nel centro storico si può ammirare un magnifico castello
costruito alla fine dell'800 per fare un hotel di lusso, di fronte al
grande fiume navigabile che scorre lungo la città . D'inverno, si
possono vedere i rompighiacci che navigano tra le due banchise .
La Città ha due facce a seconda delle stagioni:
D'inverno, sulle grandi pianure ghiacciate si può sciare o
pattinare , sulle vie i bambini molto incapucciati scivolano sulle
slitte e i ragazzi possono pattinare nel loro giardino .
Poi d'estate, come per magia, il bianco si muta in verde e tutta la
gente esce e vive fuori per prendere il sole e la luce : piscina,
picnic, balconi …
Due facce anche nell'architettura :
grandi torri di tipo americano oppure belle case di stile
Vittoriano o ancora piccoli cottage tipic i e colorati .
Infine in questa città si parla francese con un accento molto
particolare e la gente è molto simpatica .
Insomma ho vissuto durante 4 anni dal ‘78 all’82 in questa città e
ne ho conservato un ricordo meraviglioso . . .
Marité
E infine per farvi continuare a viaggiare
insieme a noi...Sylvie ci fa rivivere la sua
Venezia da sogno.
A Settembre io e mio marito siamo volati via per un piccolo viaggio originale, non per la destinazione :
Venezia, ma per il programma raro e prestigioso.
Siamo partiti con l’aereo da Parigi ; all’arrivo al Marco Polo, una barca-taxi ci ha trasportati per la laguna,
fino al’fondamenta dei schiavoni, proprio davanti al nostro albergo, nello storico e bel palazzo Dandolo : il
Danieli. Non potevo immaginare che sarebbe stata la mia casa per 4 giorni!!!
Avevamo già fatto alcuni soggiorni a Venezia, ma lo scopo di questa scappata era soprattutto: andare alla
Fenice!
Il primo giorno dopo una visita al museo dell’Accademia, ci siamo fatti belli, per andare a vedere « La
Traviata » : ero molto emozionata di stare qui, in questo ornamento d’oro per ascoltare l’opera creata
proprio dentro queste mura nel 1853. Ci siamo tornati un’altra volta, il terzio giorno per « Madama
Butterfly » di Puccini . Furono due momenti da sogno : mi è piaciuto lo spettacolo dal vivo di grande qualità
in questo luogo e i miei occhi e le mie orecchie non bastavano per guardare e ascoltare questi capolavori ! E
poi, anche il ritorno a piedi di notte, dalla Fenice all’albergo, tra piazzette, campi, piccoli vicoli e ponti fino
alla Piazza ( San Marco ), disertata dai turisti e dai piccioni, fu magico ; avevamo Venezia per noi da soli ….
Abbiamo fatto anche una scoperta visitando la mostra di Damien Hirst, artista contemporaneo che ha
immaginato il naufragio, nell’ antichità, di una nave carica di statue e oggetti preziosi. Ha eseguito le sue
opere come se fossero state ripescati dal fondo del mare. I due musei della fondazione Pinault - la punta
della dogana e il palazzo Grassi – sono interamente dedicati a questa mostra temporanea. E’ molto
impressionante per la statura e la qualità delle opere di oro, marmo e pietre preziose. E’ bello, talvolta
umoristico, strano e riluttante alle volte, perché le statue sono mangiate da coralli, conchiglie e
alghe….Numerose allusioni alla mitologia e a persone attuali danno senso a questa sfilata d’opere molto
diverse. Una scoperta veramente fruttuosa.
Abbiamo vissuto anche un altro grande momento unico visitando la Basilica San Marco di notte : siamo
entrati in silenzio ; eravamo al buio…poi, le cupole coperte di mosaici si sono illuminati poco a poco, e alla
fine c’era un cielo d’oro sopra le nostre teste … La guida parlava a voce bassa, e bisbigliavamo tra di noi.
L’atmosfera era strana, commovente e insolita, molto diversa da quella di quando c’è molta gente .
Abbiamo fatto anche altre visite, e questi cinque giorni sono passati troppo velocemente!
Ma , tra tutti questi bei posti, c’è un luogo dove mi sarebbe piaciuto passare ancora molto di più tempo : è
la terrazza dell’albergo Danieli dove si assapora la colazione. All’ultimo piano del palazzo, la vista sulla
laguna , sull’entrata del canale grande, san Giorgio e la punta della dogana è stupenda. Si può immaginare
il traffico delle navi cariche di tutte le merci preziose portate dall’oriente e che hanno fatto la ricchezza
della città . Tutta la vita della Venezia di oggi è « ai nostri piedi » ; la luce e i colori cambiano ogni cinque
minuti….una vera poesia…..
Qui, si pùo rimanere ore ed ore davanti a un vero buon caffè!
Qui, Venezia – città-delfino – sposa il mare da secoli e spero, ancora, per secoli …..
A presto….