Numeri in Movimento
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Anno Scolastico 2006 - 2007
DI
ISTITUZIONE SCOLASTICA AUTONOMA DIAGLIANA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE
SCUOLA DELL’INFANZIA
S. PIERO - AGLIANA
Anno Scolastico 2006/07
La scuola dell’infanzia di S. Piero ha partecipato al progetto
integrato d’are “Piana Pistoiese” con le tre sezioni:
• Sez. A bambini di 3 anni ins. Innocenti Daniela Tredici Gabellini Roberta
• Sez. B bambini di 4 anni ins. Innocenti Daniela Gori Dondolini Laura
• Sez. C bambini di 5 anni ins. Cioli Elvira Sbaragli Patrizia
PRESENTAZIONE
I numeri e le quantità fanno parte del vissuto di ogni bambino (numero civico,
orologio, l’età…) ma è necessario dare un ordine a queste esperienze per
ricondurle a “concetti”.
Proporre esperienze su quantità e numeri ai bambini dai 3 ai 6 anni, nella fase
in cui, cioè, la concettualizzazione avviene tramite il vissuto corporeo, ci ha
impegnato nella ricerca di attività adeguate e stimolanti che coinvolgessero
vari aspetti da quello motorio, al senso – percettivo, logico ed espressivo.
Le proposte operative presentate ai bambini si ispirano a giochi tradizionali (di
cui alcuni possono già avere un’esperienza precedente) opportunamente
rielaborati o dai bambini stessi o dalle insegnanti.
I bambini di 5 anni hanno elaborato una versione propria ed originale del gioco
della “Campana” mentre i gruppi di 3 e 4 anni hanno realizzato il “Gioco
dell’oca” trasformandolo in un percorso motorio.
OBIETTIVI:
• Sviluppare la capacità logica
• Sviluppare la capacità di simbolizzazione
• Favorire la concettualizzazione tramite l’esplorazione ed il vissuto
corporeo
• Contare oggetti, immagini, persone, aggiungere, togliere, valutare le
quantità
• Riuscire ad orientarsi sulla linea dei numeri da 0 a 9 sperimentando che
ogni quantità posta in relazione alla successiva o alla precedente cresce
o diminuisce di una unità
• Sviluppare la capacità di collaborare con gli altri per il raggiungimento di
un comune obiettivo rendendo i bambini partecipi delle personali
scoperte/intuizioni
• Eseguire percorsi ed azioni sulla base di indicazioni verbali o simboliche
• Sviluppare le abilità percettive
• Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti dell’insuccesso e delle
difficoltà
NUMERI IN MOVIMENTO
Gioco motorio e percettivo realizzato dai bambini di 3 e 4 anni
FASI DI LAVORO:
� Ideazione di una breve storia in rima che funge da preludio all’esecuzione del gioco
� Realizzazione grafica e pittorica del percorso suddiviso in 12 caselle per i bambini di
3 anni e in 24 caselle per i bambini di 4 anni
� Le caselle si differenziano in operative, di penalità, o “fortunate” e si
caratterizzano con colori e simboli. Le caselle operative stimolano lo sviluppo di
abilità logiche, percettive, espressive, motorie e cognitive. Le caselle di penalità o
“fortunate” stimolano il rispetto di regole, l’autocontrollo e l’accettazione dell’esito
del gioco
� Esecuzione del gioco
� Conversazioni collettive effettuate prima e dopo l’esecuzione del gioco, mirate, non
solo a verificare la “ricaduta “ dell’esperienza ma anche a formulare previsioni ed
esprimere valutazioni ed emozioni.
REGOLE DEL GIOCO
� Il gioco viene effettuato con un piccolo numero dei bambini ognuno dei quali ha un
contrassegno che sposta all’interno del percorso � L’avanzamento nel gioco avviene attraverso il lancio del dado che indica la quantità di
caselle da percorrere � I bambini di 3 anni utilizzano un dado con quantità da 1 a 3 mentre i bambini di 4 anni
utilizzano un dado con quantità da 1 a 6
Conversazione collettiva gruppo di 3 anni
PARLIAMONE…… ……se si tira il dado può venire 1, 2 o 3
…………..due pallini vuol dir 2
………..se viene 1 ci vuole tanto tempo per
arrivare dalla ranocchietta
………se si arriva nella casella nera si torna
indietro
………se fò sempre 3 arrivo subito dalla
ranocchietta
……….se si arriva nella casella blu ci si ferma e
si aspetta perché c’è il semaforo rosso
…….. mi è piaciuto fare il drago; incollare la
carta
……….anche colorare l’albero col pennellone
………sono andato nella casella verde e ho
tirato ancora e ho fatto 2
………mi è piaciuto colorare il dado di giallo e
anche le caselline
…….io ho vinto, non sono andata in quella
nera ma sono stata fortunata
………mi è venuto 3 e 2 e sono arrivato presto dalla
ranocchietta
FILASTROCCA
In mezzo ad un bosco, un bosco incantato
viveva un rospo solo e annoiato
era sempre triste, era scontento
ma il suo cuore batteva per cento
batteva così forte
che per la sua ranocchietta avrebbe sfidato la sorte.
Dal suo amore voleva andare
Ma non sapeva come fare
Un drago cattivo l’aveva catturata
e nel lago incantato l’aveva imprigionata.
Un albero sentì il suo triste lamento
e capì quanto era forte il suo sentimento.
Gli disse: “Amico che ci vuoi fare,
tante prove dovrai affrontare
se dalla tua bella ranocchietta vuoi arrivare!
CONVERSAZIONE BAMBINI DI 4 ANNI
RIFLESSIONI DOP0 L’ESPERIENZA
I bambini raccontano……….. “La ranocchia è stata catturata da un drago cattivo, l’ha imprigionata
nel lago incantato.
Il rospo è innamorato della ranocchietta e gli batte il cuore forte,
forte; il rospo la vuole salvare, ma dovrà affrontare tante prove….
Si tira il dado e si deve contare i pallini neri; ci servono per muoverci
lungo il percorso, se io faccio 3 devo andare avanti di 3 caselle.
Il gioco inizia dalla casella con la macchia rossa e finisce quando si
arriva al lago
La casella rossa è la più fortunata perché fa arrivare subito al lagp;
quella nera è la più brutta perché la freccia dice: “dovrai tornare
indietro alla partenza”.
La casella verde è fortunata perché si può tirare un’altra volta il
dado; invece in quella blu devi stare fermo un giro……c’è il semaforo
rosso!
“Io ho fatto 6 e sono andato nella casella –butta la palla nel cesto”
…..per andare nella casella nera bisogna fare 1 e……se poi faccio 3
vado nella casella verde e tiro un’altra volta il dado.
Se si va nella casella degli elefanti si fanno 3 passi di elefante ed è
vicino alla casella rossa fortunata…….bisogna fare 1.
Se si va nella casella con il lupo si deve scappare come il fulmine,
però è vicino al lago, si sta per raggiungerlo….si fa 1 e si arriva dalla
ranocchietta.
Invece se si va nella casella con la ranocchietta si salta 5 volte ……ci
sono 5 onde.!
LA CAMPANA
Rielaborazione personale e creativa del gioco motorio da parte dei
bambini di 5 anni
Fasi di lavoro:
• Osservazione, analisi e commento del “tappeto” raffigurante il gioco
• Conversazione collettiva mirata a far individuare ai bambini le possibili modalità di gioco, di spostamento nello spazio seguendo
correttamente la numerazione da 1 a 9 (ciascun bambino ha
formulato la sua proposta e l’ha comunicato al gruppo)
• Esecuzione del gioco utilizzando le regole scelte fra le varie opzioni individuate (ognuno ha “sperimentato” le regole in
situazione ludica)
• Ricerca nell’ambiente familiare di ulteriori schemi di gioco (come giocavano i genitori e i nonni)
• Realizzazione grafica e pittorica di un cartellone murale raffigurante il gioco
• Realizzazione grafica individuale dello schema di gioco (caselle e numeri)
REGOLE DEL GIOCO Il gioco viene effettuato individualmente rispettando le
regole individuate dal gruppo:
1. lo spostamento si effettua sulla linea dei numeri
2. “saltellare su di un piede” è la modalità di spostamento
3. riconoscimento dei NUMERI “scritti” sulle caselle e loro
enunciazione
4. chi sbaglia (sia sul saltellare che nel riconoscimento del
numero ) riparte dall’inizio
Insegnante:
Abbiamo trovato un modo di utilizzare il “ tappeto”
Però dovete sapere che questo è un gioco molto vecchio e
sicuramente anche i vostri genitori e nonni lo conoscono.
Perché non indagate e scoprite se lo
conoscono?
Insegnante: Allora avete “INDAGATO” :
• lo conoscevano questo gioco i vostri genitori e nonni? • E come giocavano?
Si,,….la mia mamma da piccina ci giocava e lanciava un sasso
dentro un quadrato e saltava dentro su un piede solo
La mia ha scritto come giocava lei e le sue amiche
Anche la mia
INDAGHIAMO………. COME GIOCAVANO I GENITORI E I NONNI
ECCO ALCUNI SCHEMI DI GIOCO
CALENDARIO Attività di routine bambini di 5 anni
“Il piccolo bruco Maisazio” Prendendo spunto dalla storia del Bruco mai sazio, utilizzata per
l’elaborazione del calendario murale, sono state proposte i bambini
attività specifiche riferite al NUMERO e alla QUANTITA’
Fasi di lavoro:
• Presentazione della storia • Illustrazione della medesima sia a livello collettivo che
individuale utilizzando varie tecniche espressive
• Collocazione in sequenza delle varie parti della storia seguendo sia la linea dei numeri (per quanto riguarda gli elementi che
giornalmente cambiano e crescono di 1 unità) che la successione
temporale dei giorni della settimana
La storia del
IL PICCOLO BRUCO MAISAZIO
Di notte su una foglia
illuminata dalla luna,
c’era un piccolo uovo.
Ma una bella DOMENICA mattina, quando si levò
il sole, caldo e splendente,
dall’uovo –CRAC! – uscì un piccolo bruco affamato…..
Subito si mise in cammino
alla ricerca di cibo.
Il giorno dopo era di nuovo
DOMENICA.
E il bruco si mise a mangiare
una bella foglia verde.
si sentì subito meglio. Adesso non era più affamato, era proprio sazio.
E non era più tanto piccolo,
ma era diventato grande e grosso. Allora si costruì una casa molto stretta, chiamata
bozzolo,
e rimase là dentro per più di sue settimane.
Poi scavò un buco nel bozzolo,
si sforzò di uscire e ………………….
……Era diventato
una meravigliosa Farfalla!
VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’
L’esperienza motoria è un aspetto fondamentale della vita
del bambino.
Le abilità che con essa si attivano contribuiscono a costruire
l’autonomia e le conoscenze che, a loro volta, sono stimolo
per la crescita intellettuale, morale e sociale della persona
Questa attività ha dato l’opportunità ai bambini di
sperimentare, scoprire, pensare e confrontarsi alla ricerca
di una efficace modalità di lavoro per il raggiungimento di un
obiettivo condiviso.
I bambini hanno contato, eseguito “compiti” di vario tipo (dal
motorio, al percettivo, al logico…..), hanno fatto previsioni (
“quanto manca per arrivare a……”, “se viene sempre 1 mi ci
vuole tanto tempo per……”); hanno sperimentato pudicamente
e creativamente la line dei numeri e le quantità (la “campana
“, il calendario del “Piccolo Bruco Maisazio”); è stato
proposto un diverso approccio alla matematica “vissuta”,
“costruita” e “sperimentata”