NOZIONI MUSICALI - play-guitar.it

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CAPITOLO 1 C C APITOLO APITOLO 1 1 NOZIONI MUSICALI NOZIONI MUSICALI Nozioni Musicali – 9 - Tipi di Chitarra - Postura - Impugnatura e Tipi di Plettro - Intonazione e Ritmo - Il Pentagramma - Valore Ritmico - Piramide Ritmica - La Tablatura - Gruppi Irregolari: Terzine - Visualizzazione delle Note sulla Chitarra -Tagli Addizionali - Indicazioni di Tempo - Tipi di Chitarra - Postura - Impugnatura e Tipi di Plettro - Intonazione e Ritmo - Il Pentagramma - Valore Ritmico - Piramide Ritmica - La Tablatura - Gruppi Irregolari: Terzine - Visualizzazione delle Note sulla Chitarra -Tagli Addizionali - Indicazioni di Tempo

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CAPITOLO 1

CCAPITOLOAPITOLO 1 1

NOZIONI MUSICALINOZIONI MUSICALI

Nozioni Musicali – 9

- Tipi di Chitarra

- Postura

- Impugnatura e Tipi di Plettro

- Intonazione e Ritmo

- Il Pentagramma

- Valore Ritmico

- Piramide Ritmica

- La Tablatura

- Gruppi Irregolari: Terzine

- Visualizzazione delle Note sulla Chitarra

-Tagli Addizionali

- Indicazioni di Tempo

- Tipi di Chitarra

- Postura

- Impugnatura e Tipi di Plettro

- Intonazione e Ritmo

- Il Pentagramma

- Valore Ritmico

- Piramide Ritmica

- La Tablatura

- Gruppi Irregolari: Terzine

- Visualizzazione delle Note sulla Chitarra

-Tagli Addizionali

- Indicazioni di Tempo

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CAPITOLO 1

Tipi di ChitarraLa chitarra è uno strumento a corde e, a seconda del tipo di chitarra, può essere suonato con le dita o con un particolare oggetto in plastica di nome plettro.

Di norma ha 6 corde, ma ne esistono anche a 7 corde o a 12 corde (che porta la stessa accordatura replicata in ottava da corde accoppiate più sottili).

Andiamo a vedere i principali tipi di chitarra e le loro caratteristiche. Partiamo dalla chitarra classica.

La chitarra classica rappresenta di solito la prima chitarra di ogni chitarrista (io stesso ho cominciato con una chitarra classica); le corde sono in nylon (molto morbide), la tastiera è molto alta ed ha circa 12 tasti raggiungibili.

La chitarra classica si suona da seduti poggiando lo strumento sulla gamba sinistra, leggermente rialzata tramite un apposito poggia piede; si suona normalmente con le dita.

Questa chitarra è adatta alle persone che vogliono affrontare un percorso classico (leggere spartiti, suonare pezzi di musica classica, ecc). In tutti gli altri casi io sconsiglio questa scelta. Scordate la frase “Per imparare la chitarra elettrica devi prima imparare la chitarra classica”.

La chitarra classica si suona ed ha un percorso di studi totalmente diverso da quello di una chitarra elettrica o acustica; quindi capite da soli che sarebbe inutile imparare una cosa che poi dovremmo abbandonare.

Il mio consiglio è di cominciare a suonare tranquillamente la chitarra che più ti piace in quanto non esistono chitarre di partenza.

Vediamo ora le parti di cui è composta la chitarra classica:

Figura 1.1

Una chitarra che può tranquillamente essere presa come prima chitarra, anche per bambini (ne esistono di piccola forma).

10 – Nozioni Musicali

Meccaniche

Manico

Cassa Armonica

Buca

Capotasto

Tastiera

Ponte

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CAPITOLO 1

Chitarra acustica o folk.

La chitarra acustica ha una forma simile a quella classica, ma si differenzia in:

• Tastiera più lunga e leggermente più piccola;• Suono più aperto ed adatto ad accompagnare canzoni;• Corde in acciaio (più dure rispetto alla chitarra classica);• Si suona sia col plettro sia con le dita; • Alcune chitarre acustiche sono amplificabili;• Chitarra versatile nei generi musicali (adatta per blues, ballad, pop, country).

Il mio consiglio è di prendere questa chitarra se si vuole imparare ad accompagnare canzoni nei generi che ho citato sopra, e per chi vuole imparare semplici fraseggi o scale.

Figura 1.2

Chitarra elettrica.

Si differenzia dalle chitarre precedenti perché non possiede la cassa armonica, ma il suono viene catturato dai microfoni (detti pickup), elaborato e spedito (tramite un cavo chiamato jack) all'amplificatore.

Caratteristiche della chitarra elettrica:

• Manico sottile e basso, molto più delle chitarre acustiche;• Tastiera con 21, 22 o 24 tasti;• Possibilità di scegliere quale pickup usare (di solito una chitarra ne possiede 3, con 5

combinazioni disponibili);• Possibilità di regolare il volume ed i toni della chitarra;• Corpo della chitarra sottilissimo (in quanto la cassa armonica non è presente);• Possibilità di sostituire parti meccaniche (personalizzazione dello strumento);• Manipolazione del suono tramite effetti;• Si suona sia col plettro sia con le dita;• Adatta per molti generi musicali (dal blues al rock, dal pop al funk, ecc).

Anche la chitarra elettrica può essere presa come prima chitarra (ne esistono di piccola forma).

Nozioni Musicali – 11

Meccaniche

Manico

Cassa Armonica

Buca

Capotasto

Tastiera

PonteParaplettro

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CAPITOLO 1

Figura 1.3

Chitarra semi-acustica.

La chitarra semi-acustica è il primo tipo di chitarra elettrica ed è stata costruita la prima volta nel 1930.A caratterizzarla sono le due “f” sul corpo al posto della buca (come nel violino). Il suono, prodotto dai pickup, è particolarmente dolce e poco aggressivo in alcuni modelli, o squillante e brillante in altri. La cassa vuota però crea alcuni problemi di vibrazione e l'effetto distorto risulta quindi più difficile da controllare e da ottenere. Si è comunque riuscito negli anni a creare modelli con un suono più pieno e con specifiche tecniche adatte a risolvere questo problema. Vediamo la chitarra semi-acustica in dettaglio:

Figura 1.4

12 – Nozioni Musicali

Paletta

Manico

Corpo

Battipenna

Meccaniche

Ponte

Leva

Selettore Pickup

Capotasto

Pickup

Ingresso Jack

Controlli Volume e Toni

Tastiera

Paletta

Manico

Corpo

Battipenna

Meccaniche

Ponte Selettore Pickup

Capotasto

Pickup

Controlli Volume e Toni

Tastiera

Fori di Espansione

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CAPITOLO 1

PosturaNel caso tu avessi una chitarra acustica o elettrica, segui quanto ti dico per avere una postura corretta che ti eviterà di avere dolori in futuro:

• Appoggia lo strumento sulla coscia destra (se non sei mancino), proprio dove c'è lo scavo sulla cassa della chitarra;

• Tieni il plettro tra pollice ed indice (tieni poca punta del plettro fuori), e tienilo in modo perpendicolare rispetto alle corde;

• Rilassa le mani, i polsi, le braccia ed in generale tutto il corpo;• Assumi una postura eretta ma rilassata (che non vuol dire adagiarsi sulla chitarra, ma stare

in una posizione comoda).

Per la mano sinistra, si usa di solito un approccio classico: tieni un dito per tasto e non usare il pollice per diteggiare o per stoppare le corde (tienilo perpendicolare al medio).

Figura 1.5

IND

ICE

ME

DIO

AN

UL

AR

E

MIG

NO

LO

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

In questo libro utilizzerò spesso il tipo di schema illustrato nella figura 1.5, dove viene riprodotta la tastiera della chitarra; ciò ti faciliterà la visualizzazione di scale, accordi, ecc...Come vedi, ci sono sei linee orizzontali che rappresentano le corde (la corda più grossa, la sesta, è contrassegnata da “E” grande, quella più sottile, la prima, è contrassegnata da “e” piccolo), e delle linee verticali che rappresentano i tasti della chitarra (se suoni la corda a vuoto, ovvero non premi nessun tasto con la mano sinistra, si dice tasto zero).

Ecco spiegato quello che dicevo poco fa: nella mano sinistra, il dito indice si occupa del primo tasto, il medio del secondo tasto, l'anulare del terzo tasto e il mignolo del quarto tasto.

Impugnatura e Tipi di PlettroIl plettro è un piccolo oggetto solitamente di plastica utilizzato per pizzicare le corde della chitarra. Ha una forma triangolare con gli angoli arrotondati, dove l'angolo più acuto è quello usato per pizzicare le corde. Cominciamo col dire che non esiste un modo esatto di tenere il plettro (molti chitarristi, anche famosi, tengono il plettro in maniera assurda, uno su tutti Van Halen, che lo tiene talvolta tra pollice e medio) però esiste un modo abbastanza comune di suonare che a mio parere ha il vantaggio sia di fare uscire un buon suono sia di evitarti dolori al polso.Tieni il plettro tra pollice e indice, con l'indice leggermente piegato verso l'interno a formare un uncino; le altre dita tienile come vuoi, io personalmente le tengo abbastanza libere in quanto mi danno maggior controllo, ma nessuno ti vieta di tenerle chiuse (come se stessi facendo un pugno). Questa presa è molto stabile e garantisce un ottimo attacco ed un'ottima dinamica; mi raccomando di dosare la forza con cui lo tieni, perché poca te lo fa scivolare e troppa ti irrigidisce il polso. Inoltre, quando colpisci una corda

Nozioni Musicali – 13

e

E

Queste sei

righe

orizzontali

rappresentano

le sei corde

della chitarra

Numero del Tasto Tasti della Chitarra

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CAPITOLO 1

assicurati che il movimento venga dal polso, non dalle dita o dal braccio.Detto questo, passiamo ad analizzare i tipi di plettro; ne esistono di diverso materiale, diversa forma (triangoli più o meno arrotondati) e diverso spessore (misurato in millimetri). Ricorda che il cambio di plettro è la soluzione più economica per cambiare suono alla tua chitarra, senza spendere soldi inutili in effetti, pickup o amplificatori. Vediamo per prima cosa lo spessore:

• Plettri extra thin: sono decisamente leggeri, ottimi per accompagnare sulla chitarra classica, ma purtroppo il loro utilizzo si ferma qui;

• Plettri thin: sono particolarmente adatti per parti ritmiche o per arpeggi in quanto hanno un attacco poco deciso e producono un suono morbido;

• Plettri medium: rappresentano una via di mezzo in quanto grazie all'attacco non troppo aggressivo ci si può suonare un po' di tutto, dagli accompagnamenti agli assoli;

• Plettri heavy: sono più adatti per eseguire assoli veloci o parti complicate dove hai necessità di avere un suono aggressivo e preciso (sono usati principalmente in ambito rock/metal);

• Plettri extra heavy: l'esatto opposto degli extra thin; a mio parere sono troppo duri, ma c'è chi li utilizza nel metal.

Ora analizziamo alcuni materiali:

• Celluloide: è il materiale con cui si fabbricano la maggior parte dei plettri;• Metallo: sono molto resistenti e ricalcano molto i suoni alti, facendo uscire un suono stridulo.

Esistono solo medium, heavy o extra heavy;• Nylon: è un materiale fragile (dopo un paio di mesi si rompono) molto usato per la fabbricazione

dei plettri. Il suono che esce è un suono secco, in quanto vengono ridotte drasticamente le frequenze basse;

• Legno: sono molto rari (si trovano solo dai liutai o in qualche negozio etnico) e producono un suono molto particolare;

• Fibra di carbonio: è un ottimo materiale, costoso, resistente ma allo stesso tempo flessibile e che produce un suono davvero molto bello;

• Carbon-nylon: sono davvero resistentissimi, hanno un attacco preciso e una presa comoda.

Il miglior consiglio che ti posso dare è di acquistare quanti più plettri puoi per aumentare le tue sonorità.

Intonazione e RitmoLa musica scritta ha la funzione di mostrare a chi la legge i due elementi principali della musica: intonazione e ritmo. L'intonazione è una caratteristica del suono riferita alla sua altezza; in sostanza è la differenza della frequenza di un suono ed un suono di riferimento: se il suono ha la stessa frequenza l'intonazione è giusta, viceversa si dice falsa se il suono ha frequenza più bassa (calante) o frequenza più alta (crescente).Il ritmo è un movimento che si ripete regolarmente (per esempio il pendolo dell'orologio) ed è basato sulla suddivisione del tempo in misure, ma di questo parleremo nel prossimo argomento.Il ritmo viene definito come una successione di accenti, ovvero la maggiore intensità che alcuni suoni hanno rispetto ad altri in un brano musicale, e questa successione si ripete ad intervalli regolari formando appunto il ritmo del brano. Ecco il giusto modo di rappresentare intonazione e ritmo:

Figura 1.6

14 – Nozioni Musicali

RitmoInto

nazio

ne

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CAPITOLO 1

Il PentagrammaAbbiamo detto che gli elementi principali della musica sono intonazione e ritmo. Questi sono rappresentati attraverso il pentagramma che è costituito da cinque linee e quattro spazi, più altri componenti che vedremo tra poco.Guardiamo la figura 1.7 ed analizziamo uno alla volta tutti gli elementi che incontriamo.

All'inizio troviamo la chiave di lettura che ha la funzione di rappresentare l'intonazione delle linee e degli spazi. Ne esistono diverse, ma in questo libro utilizzeremo quella di violino o di Sol (G), chiamata così in quanto il suo simbolo circonda il Sol sulla seconda linea. In realtà noi chitarristi suoniamo un'ottava più bassa rispetto a quello che c'è scritto sullo spartito; per questo si mette un piccolo “8” sotto la chiave di violino, che indica che le note scritte vanno suonate un'ottava più bassa.

Il ritmo è l'organizzazione della musica in relazione al tempo; in questa organizzazione sono presenti le misure (o battute) che si susseguono con regolarità e che vengono separate usando le stanghette. Per segnalare invece la fine di un brano si usa la doppia stanghetta (una linea sottile seguita da una linea più spessa).L'indicazione di tempo viene messa dopo la chiave di violino, ed è composta da due numeri: quello in basso indica il valore di ogni battito, quello in alto indica quanti battiti ci sono in una misura.

Nell'esempio della figura 1.7 abbiamo il tempo 4/4: il numero 4 in basso indica che il valore ritmico di ogni battito è 1/4; il numero 4 in alto indica che all'interno di ogni battuta ci saranno 4 battiti. Totale: 4 battiti del valore di 1/4 per ogni misura.Siccome il 4/4 è il tempo più diffuso in musica, molte volte non lo troverai scritto con i numeri, bensì con la lettera grande C, che sta per “common time” (tempo comune).

Figura 1.7

Per rappresentare i suoni ed i silenzi vengono usati dei simboli: nel primo caso si parla di note, nel secondo caso di pause.

Cominciamo imparando, nel caso non le conoscessi, i nomi delle note; qui sotto sono riportate due nomenclature:

NOMENCLATURA LATINA: Do Re Mi Fa Sol La Si NOMENCLATURA INTERNAZIONALE: C D E F G A B

In questo libro userò prevalentemente la scrittura internazionale, ma cerca comunque di imparare entrambe le nomenclature.

Nozioni Musicali – 15

Semitono

Chiave diViolino (che

indica di suonare un'ottava più bassa)

SemitonoIndicazione diTempo

SemitonoStanghetta

12

34

5

12

34

Prima battuta; sonosegnate le 5 righe

Seconda battuta; sonosegnati i 4 spazi

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CAPITOLO 1

Anche se le note che possono essere suonate dagli strumenti sono molte, usiamo solamente sette nomi per chiamarle, in quanto l'ottava nota è uguale alla prima, ma con intonazione più alta; per questo motivo le note che incontriamo a partire dall'ottava si chiamano come le prime sette.

Per capire meglio questo concetto guarda la scala numerata qui sotto e osserva come le note siano le stesse:

Figura 1.8

A B C D E F G A B C D ecc.1 2 3 4 5 6 7 8/1 2 3 4 ecc.

Nella figura qui sotto vediamo come sono disposte le note nelle righe e negli spazi in riferimento alla chiave di violino:

Figura 1.9

Ex. 1Scrivi il nome di ogni nota che vedi sul pentagramma.

Ex. 2Scrivi sul pentagramma le note indicate.

16 – Nozioni Musicali

FEABA AGDCGFEGFDBCAFDBGEC

E F G A B C D E F

Ottava

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CAPITOLO 1

Valore RitmicoIl valore ritmico è la durata di un suono (nota o accordo) o di un silenzio (pausa) all'interno di un contesto musicale. Vediamo ora i principali valori ritmici che ogni nota ed ogni pausa possono avere:

Figura 1.10

Semibreve Minima Semiminima Croma

(4/4) (2/4) (1/4) (1/8)

Note

Pause

Piramide RitmicaLa piramide ritmica ti farà capire meglio i valori ritmici delle note e delle pause e le loro relazioni all'interno di una battuta da 4/4.

Figura 1.11

4/4

2/4

1/4

1/8

1/16

Come puoi vedere, una nota da 4/4 può essere divisa in due note da 2/4, oppure in quattro note da 1/4, oppure in otto note da 1/8, oppure in sedici note da 1/16; stesso discorso per le pause.

Nozioni Musicali – 17

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CAPITOLO 1

La TablaturaLa tablatura è un metodo moderno di scrittura musicale come lo è lo spartito; risulta particolarmente comodo per i chitarristi e per i bassisti (ma non solo) perchè è più intuitivo e una volta abituati diventa più veloce che leggere uno spartito. Vediamo come si presenta una tablatura:

Figura 1.12

Come vediamo, la tablatura indica esattamente al chitarrista il tasto da premere sulla corda indicata; in particolare nell'esempio vediamo che le prime due note vengono suonate sulla quinta corda (quindi la corda del La per capirci), seguite da tre note suonate sulla quarta corda (la corda di Re) ed infine una nota di nuovo sulla quinta corda.

Esistono tuttavia dei pro e dei contro sull'uso della tablatura; vediamo i pro:

• Metodo di scrittura veloce ed intuitivo;• Vengono indicate esattamente le note nell'ottava giusta (nello spartito ad esempio se troviamo la

nota “Do” è difficile subito capire in che ottava o in che sezione del manico dobbiamo suonarla);• Molto utile per tutte le tecniche chitarristiche moderne che vengono siglate con cura e con una

piccola sigla sopra le sei righe.

I contro:

• Molte tablature non presentano il valore delle note. Immaginate se le dovessimo togliere dalla figura 1.12, non sapremmo più la durata che avrebbe ogni singola nota;

• Molte persone sanno solamente leggere questo tipo di scrittura, tralasciando lo spartito perchè considerato “antico” e poco usato dai chitarristi.

Una soluzione che io considero perfetta per i chitarristi è quella di affiancare (sovrapporre per essere precisi) spartito e tablatura: in questo modo si unisce la parte del valore delle note data dallo spartito con la praticità e la velocità data dalla tablatura. Ecco il risultato:

Figura 1.13

18 – Nozioni Musicali

Valore delle note

Valoredelle note

Valore delle noteNumerodel tasto

Valore delle note

Le seicorde

Valore delle note

Indicazionedi tempo

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CAPITOLO 1

Gruppi Irregolari: TerzineLa terzina è la suddivisione di una nota in tre parti anziché due; occupa la stessa lunghezza di tempo occupata da due note dello stesso valore, come mostrato nella figura 1.14.

Esistono terzine di sedicesimi, di ottavi, di quarti e di note da una metà (figura 1.15).

Per indicare una terzina si scrive il numero 3 sopra il gruppo di note racchiuse tra parentesi.

Figura 1.14

Nota Divisione binaria Terzina

Figura 1.15

Terzina di note da una metà

Terzina di quarti

Terzina di ottavi Terzina di sedicesimi

Ex. 3Inserisci le stanghette dove ritieni opportuno per formare delle battute di 4/4.

Ex. 4Completa le misure con la terzina adatta.

Nozioni Musicali – 19

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E

CAPITOLO 1

Visualizzazione delle Note sulla ChitarraOra che conosciamo le note, andiamo a disporle sul nostro strumento. Come puoi vedere la stessa nota compare più volte sulla tastiera della chitarra, quindi impara più posizioni possibili.

Figura 1.16

0 1 3 5 7 9

Tagli AddizionaliQuando le note superano i limiti del pentagramma si aggiungono i cosiddetti “tagli addizionali”; questi mi danno la possibilità di inserire delle note proprio come succede nel pentagramma con le linee e con gli spazi. I tagli addizionali possono essere di due tipi:

• Tagli di testa, quando la nota che si trova sopra o sotto il pentagramma viene tagliata in mezzo;• Tagli di gola, quando la nota che si trova sopra o sotto il pentagramma viene tagliata sopra

o sotto di essa.

Figura 1.17

Ex. 5Scrivi il nome delle note che vedi sul pentagramma; fai attenzione a quelle con i tagli addizionali.

20 – Nozioni Musicali

SemitonoIn questa battuta abbiamo i tagli di gola

SemitonoIn questa battuta abbiamo i tagli di testa

F

A

D

G

B

C

C

C

C

C

E

E

E

E

A

A

A

A

D

D

D

G

G

G

G

B

B

B

B

B

F

F

F

E

F

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CAPITOLO 1

Indicazioni di TempoAbbiamo già detto che l'indicazione di tempo viene messa dopo la chiave di violino, ed è composta da due numeri: quello in basso indica il valore di ogni battito, quello in alto indica quanti battiti ci sono in una misura. Abbiamo anche detto che il 4/4, il tempo più diffuso in musica, viene scritto talvolta tramite la lettera “C”.

Tuttavia, in musica non esiste solo il tempo 4/4 (usato nel rock, blues, funk, fusion e in molti standard jazz), ma anche il 3/4 (per farti capire è il tempo che si usa ad esempio in un walzer viennese) e il 2/4 (polka, samba, country). Esiste anche il tempo 2/2, ovvero la metà del 4/4; talvolta lo trovi scritto con questo simbolo: “₵”.

Vediamo la rappresentazione sul pentagramma di queste indicazioni di tempo:

Figura 1.18

All'interno di uno spartito ogni battuta deve essere occupata da note o pause il cui totale deve dare il valore indicato dall'indicazione di tempo, ne di più ne di meno (ad esempio, con un'indicazione di tempo di 3/4 ogni battuta deve avere al suo interno note e pause che insieme diano un totale di tre quarti).

Le indicazioni di tempo che abbiamo visto finora vengono detti tempi semplici; i tempi composti si ottiengono moltiplicando un tempo semplice per 3/2, in particolare il numeratore si moltiplica per 3 e il denominatore si moltiplica per 2.

Vediamo la relazione tra tempi composti e tempi semplici (ovviamente esistono altri tempi sia composti che semplici, ne ho messi solo alcuni):

Figura 1.19

Nozioni Musicali – 21

4/4 (o “C”) 3/4 2/4 2/2 (o “₵”)

Tempo Semplice Tempo Semplice Tempo Semplice Tempo Semplice

Tempo Composto Tempo Composto Tempo Composto Tempo Composto