Il Triple Play - Altervista

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Corso di Laurea Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Economia dell’Innovazione – A.A. 2006-07 Docente: Dott. Savino Santovito Il Triple Play (documento allegato alla presentazione in PowerPoint) Massimiliano Giustizieri Domenico Pio Novelli Luca Quaranta

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Corso di LaureaInformatica e Tecnologie per la Produzione del Software

Corso di Economia dell’Innovazione – A.A. 2006-07Docente: Dott. Savino Santovito

Il Triple Play(documento allegato alla presentazione in PowerPoint)

Massimiliano GiustizieriDomenico Pio Novelli

Luca Quaranta

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Economia dell’Innovazione Caso di Studio FASTWEB

Introduzione

L’azienda Italiana Fastweb, fondata nel 1999, si rivela essere uno dei più significativi attori nel settore delle telecomunicazioni di oggi. Essa è il frutto delle nuove opportunità fornite dal processo di liberalizzazione in Europa. Fastweb fornisce i cosiddetti servizi “Triple play” ossia, Tv, telefonia e accesso internet in una sola connessione ai privati e alle aziende grazie all’utilizzo della rete in fibra ottica di sua proprietà. L’azienda sta espandendo la sua rete: alla fine del 2010, Fastweb spera di coprire metà di tutte le case italiane e di connettere tutte le citta del paese. La crescita delle rendite e il numero di utenti è in continua crescita sin da quando l’impresa ha iniziato ad operare. Da quest’anno, i progetti aziendali prevedono di generare un flusso di cassa positivo e di distribuire i dividendi ai propri soci.L’innovazione è un'altra costante nell’attività di Fastweb. L’azienda ha mantenuto un flusso regolare di nuovi prodotti e servizi facendo uso delle sue competenze tecnologiche e delle sua creatività. Ha inoltre creato e sviluppato specifici sistemi di gestione ICT man mano che i servizi richiedevano nuove modalità di controllo della rete. Il massimo del successo nell’innovazione può essere visto nel cosiddetto servizio di TV on demand (VoD), la prima forma al mondo, e di altri servizi annessi come il registratore video o l’accesso alle email vocali da qualunque dispositivo triple play. Un terzo fattore nella crescita lineare dell’azienda è stata la sua forza lavoro. Fastweb ha attraversato la crisi di Internet e delle telecomunicazioni senza licenziamenti. Invece di eliminare il personale, l’azienda ha venduto alcune sue partecipazioni in Germania nel 2002 , ottenendo cosi risorse finanziarie per far fronte alla crisi e per migliorare la sua forze competitiva. Le funzioni di acquisizione e addestramento del personale hanno ricevuto particolare attenzione, alla ricerca dell’eccellenza e dell’impegno. La forza lavoro ha risposto con altissimi gradi di lealtà e la dimostrazione è il bassissimo grado di ricambio che risulta essere inferiore al 4 %,Le “politiche del personale”, ossia ciò che solitamente viene etichettato come politiche di gestione delle risorse umane, hanno sempre preso in considerazione l’importanza dei fattori noti come “passione per il lavoro”, “velocità e avanzamento” e l’uso di uno larga prospettiva nel compimento di ogni attività.

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Fattori aziendali

Fastweb è un fornitore italiano di servizi di telecomunicazione, con sede a Milano, che offre servizi vocali, dati, accesso a Internet e video su una rete IP (Internet Protocol). La decisione che sta dietro alla fondazione di Fastweb nel 1999 è frutto della combinazione dei seguenti fattori:

• La progressiva convergenza dei mercati Tv, telefonici e di accesso a Internet;• La convergenza delle tecnologie necessarie a fornire i servizi in tutti e tre i mercati;• Il significativo progresso della tecnologia IP rispetto ad altre tecnologie come ATM o

Frame Relay, che l’ha resa più adattabile al nuovo mercato;• L’interesse dei mercati finanziari nell’investimento in tecnologie informatiche e di

telecomunicazione che hanno reso disponibili le risorse per il lancio dell’impresa

Fastweb fu inizialmente stabilità come fusione tra e.Biscom(64,4%) e AEM(30,8%) le più grandi realtà regionali in Italia con sede a Milano. Il gruppo e.Biscom era diretto da Silvio Scaglia (60%) e Carlo Micheli(40%).

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Il Triple Play

Triple Play': espressione concisa che indica la trasmissione di voce, video e dati sulla stessa linea e che, dal punto di vista del mercato, indica la prima possibilità reale per gli operatori di TLC di capitalizzare decisamente gli investimenti fatti nella rete d’accesso.Già, perché nonostante si parli da anni di reti convergenti, alla fine carrier e service provider aspettano ancora il mezzo per valorizzare davvero le proprie reti, dato che dalla navigazione Internet ‘veloce’ più di tanto fatturato non si potrà ricavare, data la continua discesa dei prezzi.

La questione tecnicaLa tecnologia c’è: prima dell’avvento di ADSL era impensabile trasmettere canali video in maniera fruibile, men che meno combinati con voce e traffico Internet. Ora le tecnologie - per chi ha investito o intende investire - lo permettono, tra broadband, softswitch e apparati di rete sempre più in grado di gestire i contenuti delle applicazioni.Tutto bene, quindi? Non proprio. Il triple play non è ancora una banalità tecnologica. “Richiede sicuramente - spiega ad esempio Maurizio Mandile, Deputy Director Products & Solutions Dept di Huawei Technologies Italia - capacità di banda e di una sua gestione, quindi QoS... Detto in altri termini, non solo il livello connettività deve essere predisposto per garantire i requisiti di qualità dei servizi: anche l’infrastruttura (per il triple play - ndr), terminazioni e set-top-box inclusi, e il suo livello di integrazione con la rete, piuttosto che con le piattaforme di provisioning o di billing degli operatori, costituiscono un aspetto importante”.Come altri servizi broadband, d’altra parte, il triple play ha vissuto una vita ‘tranquilla’ perché i suoi utenti sono relativamente pochi e non hanno imposto forti carichi alla rete d’accesso e ai server che ospitano i contenuti. Pensiamo però a una situazione in cui la TV su IP dovrebbe essere diffusa come quella via satellite e lo scenario cambia di molto. “Gli investimenti finora fatti anche a livello tecnologico dagli operatori non sempre sono adeguati e vanno opportunamente aggiornati e ampliati”, spiega tra l’altro Floriano Caprio, Senior Consultant e Project Manager di Italdata, società di Siemens che ha implementato il video su IP in alcune applicazioni business.Anche Paolo Nuti, presidente di MC-Link, spiega che “Il Triple Play richiede la possibilità di gestire la qualità del servizio dalla terminazione di rete del proprio utente fino al punto di interconnessione con la rete dell’operatore di consegna. Per i contenuti multimediali bisogna distinguere tra contenuti trasmessi in multicast sino al DSLAM e contenuti unicast”. Per i primi - spiega - occorre che su tutta la rete la banda di backhauling sia pari alla banda di ciascun canale per il numero di canali da trasmettere contemporaneamente, per i secondi che la rete abbia una capacità pari alla banda necessaria per il servizio moltiplicata per gli utenti che possono richiedere specificamente il servizio unicast.Detto delle tecnologie, altro punto essenziale è lo sviluppo di un modello di business dove l’operatore non è unico sovrano, ma che anzi impone di collaborare costruttivamente con i fornitori di contenuti.

A chi mi rivolgo?Che questo ‘ingranaggio’ funzioni bene è essenziale, perché un fornitore di servizi Triple Play deve avere le tecnologie e gli accordi per offrire un pacchetto integrato (“I consumatori cercano il ‘one stop shop’, un unico interlocutore da cui comprare tutti i servizi di comunicazione e intrattenimento... Gli operatori che riusciranno a fidelizzare i clienti vendendo una vasta gamma di servizi potranno tagliare fuori dal mercato i concorrenti, facendo mancare loro la relazione con il cliente”, evidenzia Caprio) e questo già porta a una selezione abbastanza decisa del mercato potenziale. In questo non c’è molto tempo per muoversi: è opinione comune che chi non sarà

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attivo nel Triple Play entro quest’anno ben difficilmente potrà conquistare fette significative del mercato, almeno di quello consumer.E il settore consumer è oggi la chiave un po’ di tutto, visto che viene considerato l’ambito di elezione per la nascita e la crescita dei servizi Triple Play. Soprattutto la componente video di questa convergenza definisce, secondo gli osservatori, il mercato: Video On Demand, IP-TV, ‘time shifting’ dei canali televisivi, PVR (Personal Video Recording) sono tutti acronimi che gli appassionati della televisione ‘di qualità’ a casa hanno imparato a conoscere.Più indietro, al momento, le aziende. Ma il futuro potrebbe essere diverso, specie con l’avvento del cosiddetto ‘Quad Play’ che unisce il Triple Play con il wireless. “Nel settore business - spiega infatti Alessandra De Carlo, Chief Delivery and Support di Systeam - il contributo maggiore arriverà da servizi di videoconferenza wireless e dall’accesso a servizi e risorse aziendali in modalità WLAN”.Tutto questo a patto che gli operatori seguano un approccio pragmatico: non è detto infatti che il Triple Play sia per tutti la gallina dalle uova d’oro che molti sperano. Gli ostacoli in primo luogo non mancano, tanto negli approcci complessivi (“La mancanza di esperienza nella gestione e vendita di contenuti, l’impossibilità di conoscere a priori quali servizi VAS sono richiesti dal pubblico, la cannibalizzazione degli attuali profitti voce e la falsa convinzione di essere già adeguati a erogare servizi di qualità”, riassume Caprio), quanto in aspetti solo apparentemente marginali come la gestione dei diritti digitali (DRM, Digital Rights Management) e la protezione da frodi.Poi i servizi convergenti non sono solo questi: “Il triple play - commenta ad esempio Mandile di Huawei - va visto come una piattaforma in più su cui gli operatori stanno indirizzandosi, ma non l’unica o la sola che possa ripagare gli sforzi economici sostenuti”.

Il VoIP, anche da soloPer il settore business, al momento, sono i servizi Voice over IP a rappresentare una realtà più consistente e già collaudata, sotto forma di soluzioni di IP Telephony ‘chiuse’ o proprio di servizi gestiti in outsourcing dai ‘voice provider’. Si sono sparsi fiumi d’inchiostro sul perché passare al VoIP in azienda, visto che il tema è tra quelli gettonati da anni, ma anche in questo caso ci sono volute delle novità un po’ impreviste per smuovere l’interesse dei grandi numeri.In primis c’è stato il fenomeno Skype: da quando ‘telefonare su Internet’ è diventato normale per qualsiasi utente ADSL, anche in molte aziende ci si è chiesto se non valesse la pena considerare i servizi Voice over IP che i carrier, per parte loro, offrivano già da qualche tempo. In secondo luogo, anche perché si tratta di un tipo di applicazione del VoIP tutto nuovo, c’è la nascita e la diffusione dei primi cellulari ibridi VoIP/UMTS che possono scegliere per le comunicazioni tra la rete radiomobile e quella WLAN, idealmente quella (gratuita) dell’impresa in cui si lavora. Anche per il mondo business le tecnologie di accesso non sono un problema, basterebbe investire in banda larga e in apparati. Ma su questo aspetto c’è da lavorare: alla fine del 2005 Databank stimava che solo circa quarantamila delle nostre imprese fossero effettivamente pronte per il Voice over IP.Dal punto di vista dei network manager i veri ostacoli sono più a monte, là dove gli IP-PBX e i loro software devono armonizzare i diversi tipi di comunicazione e fornire a tutti gli stessi servizi a cui siamo abituati con il centralino vecchio stampo: gestione degli interni, servizi operatore, trasferimenti di chiamate e quant’altro. In questo senso i protocolli adottati non sono sempre pienamente compatibili e, più in generale, la gestione di una rete VoIP complessa - quando si decide di tenerla ‘in casa’ - non è ancora alla portata di tutti. Per questo sta crescendo sensibilmente, anche in Italia, il fenomeno dei servizi convergenti in outsourcing: chi li sceglie può collegarsi a un ‘bocchettone’ del proprio provider e farsi gestire tutto o quasi in remoto.

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Il ruolo delle authority

La crescita del Triple Play non dipende solo dalle tecnologie: c’è anche una componente normativa. In primo luogo - spiega Paolo Nuti, presidente di MC-Link - i fornitori che non hanno una propria rete “Devono affrontare anche una battaglia regolamentare, perché da due anni a questa parte l’incumbent si è sistematicamente rifiutato di presentare un’offerta all’ingrosso di content delivery”. Anche per i modelli di business, Nuti ritiene che alcuni operatori intendano “Valorizzare con una politica di ‘gruppo chiuso’ il loro portafoglio clienti e spingere fuori dal mercato gli operatori più piccoli”. Meglio quindi che le Authority rifutino il modello ‘walled garden’ e favoriscano “La naturale istanza di ciascun cliente a scegliere personalmente e a non accontentarsi di quello che gli propina il suo operatore di rete”.

FonteNetworkWord Online - “Triple Play: come creare un business convergente”http://www.nwi.it/showPage.php?template=approfondimenti&id=6727

CISCO BREVETTA IL TRIPLE PLAY

La convergenza di internet, telefonia e televisione è al centro di un singolare brevetto ottenuto dal colosso del networking. Sembra coprire l'intero settore

Roma - Non si sa cosa Cisco intenda farci e come e a che punto intenda rivendicarlo, ma sta suscitando interesse il fatto che la convergenza tra internet, telefonia e televisione abbia potuto essere oggetto di un brevetto assegnato all'azienda dall'Ufficio americano dei brevetti.

Secondo Light Reading (LR) la registrazione del brevetto sul cosiddetto triple play, come viene ormai definita la convergenza in mezzo mondo, è nei fatti una "minaccia tripla".

Il brevetto 7,075,919 descrive "un metodo per fornire contenuti integrati voce, video e dati ad una o più utenze, che include ricevere programmazione televisiva da una fonte di trasmissione, ricevere dati da un network di dati e comunicazioni telefoniche da una rete telefonica. Inoltre il metodo comprende la veicolazione della programmazione televisiva, dei dati e delle comunicazioni telefoniche in un formato comune per le comunicazioni integrate in una singola infrastruttura di rete utilizzando un comune protocollo di comunicazione. In più il metodo include comunicare i dati, la programmazione televisiva e quella telefonica integrata nel formato comune su una infrastruttura di rete unica, utilizzando il comune protocollo di comunicazione ad una o più utenze per fornire l'offerta integrata di servizio".

La sensazione, dunque, è che ora Cisco possa andare a bussare alla porta dei colossi delle TLC americane per chiedere loro royalty su pressoché tutti i progetti più innovativi che stanno lanciando in queste settimane. Che tutto questo si traduca in un aumento delle tariffe per l'utenza appare ai più una questione meramente matematica.

Fonte: Punto Informatico – “Cisco Brevetta il Triple Play”http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1700219&r=PI

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Ecco di seguito l’intestazione del brevetto:

United States Patent 7,075,919Wendt , et al. July 11, 2006 System and method for providing integrated voice, video and data to customer premises over a single network

Abstract

A method for providing integrated voice, video, and data content in an integrated service offer-ing to one or more customer premises includes receiving television programming from a pro-gramming source, receiving data from a data network, and receiving telephone communications from a telephone network. The method further includes placing the television programming, data, and telephone communications in a common format for integrated communication over a single network infrastructure using a common communication protocol. In addition, the method includes communicating the integrated television programming, data, and telephone communic-ations in the common format over the single network infrastructure using the common commu-nication protocol to one or more customer premises to provide the integrated service offering.

Inventors: Wendt; Thomas C. (Plano, TX), Robbins; Patrick T. (Highland Village, TX), Easty; Allen D. (Carrollton, TX), Tobias; Michael J. (Highland Village, TX)

Assignee: Cisco Technology, Inc. (San Jose, CA) Appl. No.: 09/644,195Filed: August 22, 2000

Current U.S. Class: 370/352 ; 370/466; 370/487Current International Class: H04L 12/66 (20060101)Field of Search: 370/352,353,354,355,389,390,537,466,265,401,485,486,487

379/142.15,142.16

Per il brevetto completo è possibile visitare la paginahttp://patft.uspto.gov/netacgi/nph-Parser?Sect1=PTO2&Sect2=HITOFF&p=1&u=%2Fnetahtml%2FPTO%2Fsearch-bool.html&r=1&f=G&l=50&co1=AND&d=PTXT&s1=7075919&OS=7075919&RS=7075919

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Grafici Riepilogativi

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L’analisi Contestuale

Questa presentazione è sviluppata partendo da un’analisi di contesto dell’azienda così come mostrato con il seguente grafico

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Impresa

FornitoriFattori SocialiFattori Economici

Fattori TecnologiciFattori Politici

Clienti e

Mercati

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L’Azienda: Chi è?

Profilo aziendale

Il futuro delle telecomunicazioni, oggi: FASTWEB è il principale operatore alternativo nel settore delle telecomunicazioni su rete fissa a banda larga in Italia.

A partire dal 1 dicembre 2004 FASTWEB è il nuovo nome di e.Biscom in seguito alla fusione con la controllata FastWeb, società operativa focalizzata nello sviluppo e nella fornitura di servizi di telecomunicazione a banda larga in Italia. Fin dal suo ingresso sul mercato all'indomani della liberalizzazione della telefonia fissa, FASTWEB ha sviluppato una nuova generazione di reti di trasmissione del tutto alternative a quelle telefoniche tradizionali ed estese alle principali città ed aree metropolitane italiane. FASTWEB basa il proprio vantaggio competitivo su una soluzione tecnologica senza precedenti: per prima ha coniugato l'uso estensivo del protocollo IP (Internet Protocol) per la gestione integrata di voce, dati e video con la fibra ottica e i sistemi xDSL. In questo modo ha raggiunto un duplice obiettivo: offrire ai clienti un'ampiezza di banda pressoché illimitata e senza eguali nel nostro Paese e conseguire un'estrema efficienza negli investimenti in infrastrutture. La disponibilità di una simile piattaforma ha permesso di riunire funzioni finora distinte e separate e ha offerto la possibilità di sviluppare servizi innovativi ad alto valore aggiunto, fruibili contemporaneamente con un solo collegamento, il cosiddetto Triple Play che realizza la convergenza fra telecomunicazioni, Internet e televisione.

FASTWEB fornisce un'ampia gamma di servizi a tutti i segmenti di mercato – grandi, medie e piccole aziende, studi professionali, esercizi commerciali e clienti residenziali: dai servizi di telefonia vocale e connettività Internet a larga banda alle più avanzate applicazioni di videocomunicazione (videoconferenza per le aziende e videotelefonia per le famiglie), reti private virtuali (VPN), streaming audio e video, telelavoro, telesorveglianza, Tv digitale, interattiva e Video on Demand. L'accesso al cliente finale viene realizzato direttamente in fibra ottica (con soluzioni Fiber-to-the-Home/Fiber-to-the-Office) o mediante tecnologie xDSL su linee in unbundling. Dal marzo 2000 la Società è quotata al mercato MTAX (ex Nuovo Mercato) gestito da Borsa Italiana e dal giugno 2003 è inclusa nell'Indice S&P/MIB 40 che identifica le 40 principali Società del listino italiano (Codice di Borsa: FWB).

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L’azienda – Perché è nata?La decisione che sta dietro alla fondazione di Fastweb nel 1999 è frutto della combinazione dei seguenti fattori:

1. La progressiva convergenza dei mercati Tv, telefonici e di accesso a Internet

2. La convergenza delle tecnologie necessarie a fornire i servizi in tutti e tre i mercati

3. Il significativo progresso della tecnologia IP rispetto ad altre tecnologie come ATM o Frame Relay, che l’ha resa più adattabile al nuovo mercato

4. L’interesse dei mercati finanziari nell’investimento in tecnologie informatiche e di telecomunicazione che hanno reso disponibili le risorse per il lancio dell’impresa

L’Azienda – La Storia

1999Il modello di comunicazione del futuro

Nel settembre 1999 nasce a Milano e.Biscom, con il progetto imprenditoriale di sviluppare e diffondere una nuova generazione di reti di trasmissione alternative a quelle telefoniche tradizionali. Durante i primi mesi di vita la Società si focalizza sulla realizzazione di una rete capillare in fibra ottica nell’area metropolitana di Milano. e.Biscom è la capogruppo cui fanno riferimento altre Società tra cui FastWeb, interamente controllata da e.Biscom, che eroga i servizi di tlc.

2000La quotazione del primo operatore di telecomunicazioni alternativo

Nel marzo 2000 e.Biscom si quota al Nuovo Mercato con l’obiettivo di finanziare la crescita e di espandere la rete in fibra ottica nelle principali città italiane.

Lancio dei servizi Customer

2001Differenziazione e innovatività: Video on Demand e DSL

Nel marzo 2001 viene introdotto sul mercato l’innovativo servizio di Video on Demand. Dal luglio 2001, i servizi voce, dati e Internet di e.Biscom iniziano ad essere forniti anche attraverso la tecnologia xDSL.

Accesso alla rete Socrate (ed Espansione dei servizi a livello nazionale)Nel novembre 2001, a seguito delle decisioni dell’Antitrust, e.Biscom sigla un accordo per la concessione in uso dei cavidotti di “Socrate”, che consente di utilizzare la rete avviata da Telecom Italia per sviluppare la Tv via cavo con importanti risparmi di tempi e costi.

2002La focalizzazione: “next generation network”Nel 2002 la Società avvia un processo di focalizzazione sulle attività core, raggiungendo il break-even dell’EBITDA e dando avvio a una fase di forte espansione della base clienti. Inoltre, nel corso del 2002 viene ampliata l’offerta televisiva affiancando al Video on Demand la programmazione diffusiva e il servizio di videocomunicazione.Pareggio del Margine Operativo Lordo (Break-Even point)

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2003Si amplia la gamma dell’offerta e.Biscom

Nel corso del 2003 e.Biscom completa l’offerta televisiva rivolta ai clienti residenziali con la trasmissione delle partite di calcio in diretta. Il servizio di Video on Demand e l’intera offerta televisiva via etere e satellitare iniziano a essere erogati anche attraverso tecnologia ADSL ai clienti non direttamente raggiunti dalla rete in fibra ottica. Si realizza così nei fatti il Triple Play, cioè la convergenza tra telecomunicazioni, Internet e televisione.

Una delle 40 Blue Chips ItalianeNel giugno 2003 e.Biscom viene inclusa nell’indice S&P/MIB, che rappresenta le 40 Blue Chips quotate sul Mercato italiano. Il titolo e.Biscom ha registrato la terza migliore performance 2003.

2004Fusione tra FastWeb e e.Biscom

Nel dicembre 2004 si perfeziona la fusione per incorporazione di FastWeb in e.Biscom deliberata ad aprile dai rispettivi CdA. La fusione rappresenta il naturale esito del processo di razionalizzazione intrapreso sin dal 2002 dal Gruppo per focalizzarsi sul proprio core business: le telecomunicazioni a banda larga su rete fissa in Italia. La società assume il nome FASTWEB.

2005Aumento di capitale FASTWEB e Nuovo Business Plan

Il 14 gennaio 2005 il CdA approva il piano industriale 2005-2013 che avvia una nuova fase di espansione anticipando al 2006 l'estensione della rete a banda larga di FASTWEB a circa metà della popolazione italiana. Il 18 febbraio l'Assemblea approva un aumento di capitale a pagamento per 800 milioni di Euro che finanzierà in parte l'accelerazione della crescita. L’operazione si conclude con pieno successo il 1 aprile con la sottoscrizione integrale di 23.081.751 azioni ordinarie di nuova emissione al prezzo di 34,65 Euro ciascuna, per un controvalore complessivo di 799.782.672 Euro senza che si renda necessario l'intervento del consorzio di garanzia. Il nuovo capitale sociale di FASTWEB risulta composto da 79.471.428 azioni ordinarie da 0,52 Euro di valore nominale.

Lancio seconda generazione di Fastweb TV

2007 (previsione)Primi dividendi agli azionisti

Dal grafico risulta evidente come l’azienda negli ultimi 5 anni sia cresciuta velocemente

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L’Azienda – Mission e Vision

MissionCreare il mercato dei servizi multimediali a larga banda

VisionFastweb sta oggi affrontando due sfide per il futuro: "da una parte il pieno sviluppo delle potenzialità della rete, nei contenuti ma anche nei servizi, e in particolar modo nella realizzazione di un'effettiva convergenza digitale; dall'altra il continuo sviluppo della qualità, risultato di investimenti hardware e software per il miglioramento del servizio, della tecnologia e del customer care, ancora una volta nella consapevolezza che non si fa qualità se non si fa innovazione".

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L’Azienda – Organizzazione

La Struttura Operativa: Principali cambiamenti nei processi aziendali e organizzativiInizialmente, Fastweb, operava solamente in Milano con un struttura organizzativa molto semplice il cui motto era: “Prima pensa e poi agisci immediatamente”. Questa filosofia, fornita dalla compagnia stessa, dava l’idea delle priorità organizzative dell’azienda durante quei mesi.Oggi, Fastweb, ha due divisioni vendite, “Business e Privati” e “Grandi Aziende”, e due divisioni tecniche “Reti e IT”. La divisione “Settore Operativo”, che include vendite, sviluppo della rete, customer care e supporto post-vendita, è rappresentata nella sede centrale in Milano e negli uffici periferici regionali. Condividere la stessa struttura organizzativa permette un più fluido flusso di informazioni dalla sede centrale agli uffici regionali e viceversa. Essa ha anche percepito un maggior beneficio dovuto alla apertura di nuovi uffici periferici in altre città, incrementando l’efficienza del processo.

Figure 6: Grafico Organizzativo generale di FastWeb

Source: FastWeb

L’attuale Organigramma Aziendale

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Oltre ai cambiamenti organizzativi e di management necessari per adattare l’azienda all’evoluzione di questo mercato, Fastweb ha dovuto fronteggiare nuove e inaspettate sfide:

• Innanzitutto, l’avvento di un nuovo competitor nel mercato: Sky TV ( un fornitore di Tv a pagamento). Sky Italia è il fornitore di servizi satellitari italiani derivante dalla fusione di Telepiù e strema, ad è posseduta da News Corporation e Telecom Italia. Questa azienda serve oltre 2.2 milioni di utenti usando decoder. La sua offerta di servizi digitali TV per il mercato italiano, fornisce oltre 100 canali,audio,interattivi a canali pay-per-view suddivisi in categorie sport, cinema, notizie, intrattenimento, documentari , musica e programmazione per bambini. L’entrata nel mercato dell’azienda ha obbligato Fastweb a rivedere il suo prodotto e le politiche di prezzo e a concentrare i suoi sforzi futuri nel miglioramento dell’efficienza delle sue operazioni. In ogni caso, Fastweb ha anche beneficiato dall’ingresso nel mercato di Sky Italia per effetto dell’offerta di contenuti video di alta qualità e con la possibilità di accordi futuri.

• Il secondo evento fu l’avvento della cosiddetta “Bolla Internet”, che obbligò Fastweb a gestire la propria crescita con minime risorse finanziarie. E-Biscom completò la sua cessione prima della crisi del 2000 e l’operazione fu uno dei più grandi successi del Nuovo Mercato. Durante la crisi, il prezzo di Fastweb oscillò da un tetto di 140€ a soli 12€ nell’arco di un solo anno!. A fronte della riduzione di risorse finanziarie, Fastweb decise di vendere la sua partecipazione a “Hanset”, una compagnia collegata che Fastweb acquistò in Germania. Grazie a questo ricavo straordinario ottenuto dalla vendita di Hanset, Fastweb potè fare a meno di adottare misure restrittive. Attualmente il prezzo di Fastweb oscilla intorno ai 40€.

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Efficienza internaL’azienda vede lo sviluppo di soluzioni innovative per la gestione e il miglioramento dell’efficienza interna per diventare cosi importante cosi come lo è la capacità di innovarsi in prodotti e servizi e nell’offerta del pacchetto attrattivo. L’innovazione è stata una costante nello sviluppo di soluzioni ITC a supporto di processi interni e di altre necessità relative alla crescita dell’azienda. Dal semplicissimo sistema operativo e di gestione delle relazioni con i clienti, originariamente usati come unici strumenti a supporto della gestione, l’azienda si è evoluta verso più sofisticati sistemi a supporto della gestione e dei flussi di lavoro, che comprendono, sistemi di pianificazione delle risorse d’impresa (ERP) , CRM e altri. Un sostanziale miglioramento si è avuto con l’inserimento si strumenti per il raggiungimento efficiente degli obiettivi. Quando l’azienda iniziò la sua attività, non vi erano specifiche soluzioni per la gestione di servizi basati sul Triple play. Cosicché, Fastweb dovette adottare ed espandere le soluzioni generiche disponibili allora. In verità, l’azienda fu costretta a sviluppare da zero un sistema di supporto per gestire i servizi VoD e perciò divenne la prima al mondo a offrire tali servizi. L’uso intensivo dei sistemi di gestione portò anche alti gradi di dipendenza dalle tecnologie e un alto livello di esposizione ai rischi di perdita dovuta ai cambiamenti. Tenendo a mente che i cambiamenti nei sistemi si verificano molto frequentemente e che il loro impatto è molto alto a tutti il livelli dell’azienda, Fastweb sviluppò procedure e pratiche per mantenere i sistemi e gli strumenti del management interno. Quando si riscontrarono nuove sfide di ICT a supporto di nuovi e innovativi servizi per i quali il mercato non disponeva di soluzioni adeguate, Fastweb modificò sia le risorse interne sia le capacità (pianificazione sia dei sistemi che delle reti) nonché il supporto esterno fornito dalle aziende ICT.Questo approccio aiuta ad assicurare uno sviluppo continuo del flusso di soluzioni innovative e una rete altamente flessibile. Questi miglioramenti sono riscontrabili in :

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1. Fase di progettazione, con enfasi all’applicazione di tecniche di gestione dei progetti, e un elevato coordinamento tra le diverse aree, specialmente tra la rete e l’ingegneria IT ma anche alla gestione progetti;

2. Fase di produzione, attraverso la realizzazione di progressi nelle vendite con l’aiuto dell’analisi dei bisogni dei clienti;

3. costante generazione di nuova conoscenza e sua integrazione. La generazione e gestione di nuova conoscenza e dell’esperienza è un caratteristica chiave di Fastweb. Le nuove e inesplorate aree di conoscenza sono un obiettivo costante nella strategia dell’azienda. La generazione e integrazione di conoscenza è in continuo perfezionamento.

4. Ottenere i professionisti con le più alte competenze tecnologiche – principalmente da altre aziende che entrano nel mercato – per sviluppare nuove tecnologie, prodotto o servizi. Questo è ciò che fastweb intender per “ricerca di conoscenza fruttifera” che può essere esplorata in futuro;

5. Sviluppo e avanzamento delle capacità di gestire i progetti con grande complessità e incertezza;

6. Promozione attiva delle motivazioni nei gruppi di progetto

ConcessioniStilando un bilancio tra generazione di conoscenza interna e efficienza nei costi, la strategia di Fastweb è di “tenere in casa” solo le aree che sono di pertinenza del core business dell’azienda. In generale, Fastweb delega molte attività ricorrenti o processi, come l’acquisizione di clienti e la gestione della rete, e come molte altre attività di vendita o di supporto all’ information technology. Alcune attività, come il call center dell’azienda, sono formalmente in concessione, ma sono attualmente gestite come unità interne in modo da assicurare il miglior controllo sulle attività di servizio al cliente, che sono ora considerate come appartenenti al core business.

Fonte (traduzione da): EMCC case studies Industrial change in the telecommunications sector: FastWeb

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Presentazione del Mercato

Posizionamento di Fastweb nel mercatoIl mercato in cui Fastweb si colloca è quello delle Telecomunicazioni in Italia di cui Telecom Italia detiene oltre il 70% in termini di clienti. Un altro concorrente è Wind, il più grande operatore alternativo delle telecomunicazioni in Italia. Fastweb è diventata il principale concorrente di Telecom Italia nel mercato delle telecomunicazioni, grazie al posizionamento unico che ha assunto come operatore del modello Triple play. Con l’integrazione di telefonia, capacità di trasmissione dati virtualmente illimitata, Internet, video e servizi Tv in una sola connessione, Fastweb ha sviluppato un largo e sofisticato pacchetto di servizi che incontra le richieste di molti segmenti di clienti, che vanno dalla grande azienda con uffici in tutta Italia, alla piccola azienda fino alle famiglie. Supportata dalle sue capacità tecnologiche, l’impresa è in continua innovazione, lanciando nuovi prodotti e servizi nel mercato e offrendo combinazioni di servizi e relativi prezzi. Per esempio, l’azienda è leader mondiale nel lancio del servizio VoD (video on demand), uno dei cardini di convergenza nell’offerta dei servizi.

Dato che i piani richiedono grandi investimenti, la pianificazione delle attività deve essere relativa rispetto ai fattori predominanti. Cosi, nel periodo 2005-2006, uno dei fattori predominanti era la necessità di espandere la copertura sul territorio. Durante il periodo 2007-2010, particolare attenzione verrà riservata alle richieste dei clienti. L’importanza dell’IT e dei sistemi crescerà durante questo periodo, per effetto della necessità di migliorare l’efficienza interna e restare competitivi sul mercato. La figura sottostante mostra una rappresentazione grafica della distribuzione dei fattori che incidono sullo sviluppo dell’infrastruttura.

Figure 5: Investimento capitale necessario per l’espansione geografica e penetrazione nel mercato

Source: FastWeb

Fonte (traduzione da): EMCC case studies Industrial change in the telecommunications sector: FastWeb

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Presentazione del Mercato dei Servizi Multimediali

Video on demand: il boom è dietro l'angolo

Nell'ultimo numero di AFFARI & FINANZA (8 Novembre 2004) Augusto Preta di Italmedia Consulting afferma che “c'è un mercato tutto nuovo che ha i numeri per decollare: quello del Video on demand. Un mercato che di qui al 2008, potrebbe contare, in Europa, su circa 9 milioni di utenti attivi (oggi sono 600 mila), per un giro d'affari stimabile in 2 miliardi di euro". Tribe News riporta l'intervista di Stefano Carli, pubblicata nel supplemento di Repubblica.

Augusto Preta è uno degli analisti più attenti alle dinamiche del mercato multimediale europeo. Ha studiato le tendenze emerse negli ultimi anni nelle tv a pagamento, lo sviluppo della domanda nelle nuove offerte payper view (tutti quegli eventi, tipicamente concerti o grandi eventi sportivi che si possono acquistare volta per volta, e non fanno parte dell'abbonamento di base ad una paytv come, per esempio, Sky) ed è arrivato ad una conclusione precisa, che espone nell'ultima ricerca realizzata con Italmedia Consulting. La conclusione è che è un'opportunità da non perdere per far decollare questo mercato, far nascere e crescere nuovi protagonisti e entrare nell'era della convergenza multimediale. E' grazie all'Adsl che si sta aprendo tutto questo?"Sì ma non solo. Certo, la potenzialità della nuova tecnologia è centrale. Senza le varie Dsl non sarebbe pensabile che nel 2008 si arrivi a 50 milioni di case con la banda larga. Ma ci sono altri fatti". Quali?"Ci sono ben due mercati che sembrano aver raggiunto il massimo del loro sviluppo: quello della paytv e quello del cosiddetto "home video", termine con cui ci si riferisce alla vendita e all'affitto di videocassette e dvd. Ma di fatto è l'affitto che conta".Vuole dire che non possono più crescere?"Già. Il videonoleggio nel 2003 è cresciuto di poco più dell'1%, arrivando a valere circa 2,8 miliardi di euro di ricavi, ma ci si attende che inizi a scendere. Le pay tv sono cresciute del 7%, che è ancora una buona cifra, ma che non può nascondere come il settore sia in crisi, perché i costi di acquisizione dei contenuti più pregiati sono nel frattempo cresciuti del 16%, quindi più del doppio. Insomma, le risorse iniziano a scarseggiare. E di risorse i produttori di contenuti, tipicamente le major hollywoodiane, hanno bisogno perché i contenuti multimediali sono prodotti a fortissima intensità di lavoro (e lavoro qualificato) e quindi costano molto. Fino ad oggi ha funzionato un accordo tra le major da una parte e i distributori dall'altra (cinema, noleggio e paytv) per dividere il mercato secondo una scansione precisa, che adesso però non funziona più".Cioè?"Un film, per esempio, esce nei cinema. Dopo un periodo che varia tra i 3 e i 6 mesi va al videonoleggio, che lo ha in esclusiva per altri 4/6 mesi. Dopo di che arriva alle pay tv che è già passato anche un anno. Oggi il Vod è equiparato alle payper view: può accedere ai film dopo il videonoleggio. Così non decollerà mai. Così come nessun operatore è oggi in grado di sopportare le clausole imposte dalle major in termini di minimi garantiti. I dati ci dicono che sta nascendo una nuova domanda di fruizione di contenuti tv personalizzati, una domanda di utenti che oggi sono pronti a pagare anche 3040 euro al mese per avere a casa film, calcio o eventi particolari, ma che hanno a disposizione un catalogo ridotto. Oggi vale solo l'1,8% del mercato del videonoleggio, che rappresenta la quota più importante dei ricavi delle major. In due o tre anni può arrivare a valere il 65% del mercato del videonoleggio, moltiplicando quindi la sua quota di 30 volte". Le major potrebbero essere disposte a rivedere contratti e tempi di distribuzione, le famose "finestre"?"Sì, intanto perché hanno meno paura della pirateria: il sistema Drm, Digital Rights

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Management, ha dato buoni risultati e si è mostrato affidabile nell'impedire che dai film trasmessi in rete si possano fare copie pirata. E poi a convincerle a cambiare c'è il diffondersi delle offerte cosiddette "triple play" da parte delle telecom e dei fornitori di accesso Internet a larga banda: sono quei pacchetti di offerte che sui nuovi collegamenti Adsl di banda sopra i 2 mega mettono assieme telefonia, Internet veloce e contenuti video. I primi servizi Vod in Europa sono partiti già nel 1999, con Videonetwork in Gran Bretagna, poi, due anni fa, sono arrivati Fastweb in Italia e Arcor in Germania. Ma questo 2004 è davvero l'anno dell'Adsl. In Francia sono partiti n tre; in Italia l'offerta di banda larga su Adsl si è arricchita con i 2 mega di Tiscali e anche con quella di Wind a 1,2 mega. Ed entrambi hanno promesso di lanciare contenuti video per tv già all'inizio del prossimo anno. E un po' alla volta arriveranno anche gli altri, che oggi offrono sulla loro banda larga solo servizi su pc, come Telecom Italia o Deutsche Telekom in Germania. E questo per una ragione ben precisa".Quale?"L'Arpu, la spesa media mensile dei servizi telefonici è in costante calo. Anche quello derivante dai soli accessi a banda larga è in calo perché i prezzi sono destinati a scendere. Solo l'Arpu dei servizi video cresce. Ed è in grado di assicurare quote crescenti di ricavi con l'aumento del numero degli utenti".

Fonte: Tribe Interactive - “Video on demand: il boom è dietro l'angolo”http://www.tribeinteractive.it/Newsletter/News/novembre2004/preta.htm

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Le 5 Forze di Porter

Per l’analisi di contesto più approfondita del Mercato e dei clienti e dei Fornitori, si fa riferimento al modello delle 5 Forze di Porter

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I Fornitori e le Patnership

• Saster Net provvede a:a. Realizzare reti cittadine in fibra ottica con

limitato ricorso a scavib. Affittare fibra ottica a tutti gli operatori del

settorec. Fornire servizi di installazione e manutenzione di apparati di telecomunicazione

• e.BisMedia, controllata al 100% da FASTWEB, è attiva nel campo della distribuzione di servizi televisivi in formato diffusivo (Tv tradizionale), multicast (Pay Tv e Pay-per-View) e unicast (Video-on-Demand e Tv interattiva) ai clienti residenziali di FASTWEB.

• RAI-Click, nata dalla partnership fra FASTWEB e RAI S.p.A. e partecipata dal Gruppo per il 40% del capitale sociale attraverso la controllata e.BisMedia, rende disponibili programmi televisivi RAI in modalità Video-on-Demand con oltre 3.500 titoli correnti e di archivio disponibili a richiesta attraverso la piattaforma televisiva di FASTWEB.

• Vodafone: l’accordo stipulato il 15 settembre 2006 rappresenta il primo passo di una

collaborazione che portera' anche al lancio di nuovi prodotti indirizzati alla clientela business e iniziative commerciali finalizzate ad offrire vantaggi a tutti coloro che sceglieranno di diventare clienti di entrambi gli operatori. Il primo risultato della collaborazione e' il lancio di Vodafone Casa FASTWEB. Una soluzione grazie alla quale e' possibile utilizzare da casa il telefonino per tutte le chiamate ai numeri fissi e mobili con la convenienza del telefono fisso e un modem ADSL per avere l'accesso alla banda larga con una velocita' fino a 20 megabit al secondo, utilizzando la rete in fibra ottica di FASTWEB.

• Sky Italia: in base ad un accordo stipulato il 9 Ottobre 2006, che permetterà ad entrambe le aziende di integrare i servizi offerti ai rispettivi clienti proponendo anche quelli dell'altro operatore

ACCORDO FASTWEB – SKYTutta la programmazione della piattaforma satellitare sull'IPTV dell'operatore telefonico

Milano, 9 Ottobre 2006 - FASTWEB e Sky Italia hanno raggiunto oggi un accordo per distribuire sulla piattaforma IPTV di Fastweb l'intera offerta televisiva di Sky.Sky e FASTWEB, operatori leader nei rispettivi settori, definiscono in questo modo un accordo che favorisce la diffusione dei servizi FASTWEB e dell'offerta di programmi Sky. L'intesa permetterà infatti ad entrambe le aziende di integrare i servizi offerti ai rispettivi clienti proponendo anche quelli dell'altro operatore. FASTWEB potrà infatti proporre insieme con le sue soluzioni broadband tutti i programmi della piattaforma satellitare; SKY dal canto suo potrà

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promuovere, in aggiunta ai suoi canali, anche i servizi di fonia ed Internet veloce di FASTWEB.Le due aziende prevedono che, nel corso del primo trimestre 2007, l'offerta completa SKY sarà disponibile sulla rete IPTV di FASTWEB e che, a partire dallo stesso periodo, SKY sarà in grado di proporre ai suoi clienti, vecchi e nuovi, anche il pacchetto di telefonia ed Internet veloce di FASTWEB. L'accordo rappresenta un ampliamento della collaborazione già in atto tra le due aziende. Attualmente FASTWEB distribuisce, sulla propria piattaforma IPTV, i pacchetti Premium di Sky – Calcio, Sport e Cinema – grazie ad un contratto regolato dall'AGCOM. Con questa nuova intesa a carattere commerciale tra FASTWEB e Sky, l'intera offerta televisiva di Sky - i pacchetti premium più i canali dell'offerta Sky Mondo - saranno disponibili sulla piattaforma IPTV di FASTWEB. L'Amministratore Delegato di FASTWEB, Stefano Parisi, ha dichiarato: “Con questo accordo con SKY, media company leader a livello mondiale, FASTWEB rafforza la propria strategia che mira ad offrire sulla sua piattaforma tecnologica, all'avanguardia ed aperta, il meglio dell'offerta televisiva oggi disponibile in Italia, indipendentemente dalla piattaforma di provenienza. L'intesa commerciale con SKY acquista particolare rilevanza strategica perchè consente di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla convergenza in tema di diffusione di contenuti ”. L'AD di Sky Italia, Tom Mockridge, ha commentato: “Sky è molto felice di essere partner di FASTWEB che è un operatore IPTV leader in Italia e tra quelli più all'avanguardia al mondo. Questo accordo evidenzia il forte impegno di Sky per mettere a disposizione dei consumatori i propri canali, su base non esclusiva, non solo via satellite ma anche attraverso altre tecnologie e crea una nuova opportunità per i potenziali utenti residenti nei condomini di accedere a Sky”. N.B - Con riferimento all'accordo commerciale tra SKY e FASTWEB annunciato oggi, FASTWEB (Milano, MTAX:FWB) precisa che non è possibile quantificare gli impatti economico-finanziari dell'accordo. L'OFFERTA MONDO SKY: OLTRE 60 CANALI TV E 25 CANALI AUDIOTEMATICI16 canali di intrattenimento: SKY Vivo, Fox, Fox Life, Fox Crime, FX, E! Entertainment, Paramount Comedy, Discovery Real Time, Raisat Extra, Raisat Premium, Fantasy, AXN, Hallmark, BBC Prime, Jimmy, Cult.4 canali di sport: Eurosport News, ESPN Classic Sport, Nuvolari, Snai Sat.13 canali di documentari e cultura: National Geographic, National Geographic +1, A1, History Channel, History Channel +1, Raisat Gambero Rosso, Marcopolo, Leonardo, Alice, Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Civilisation, Discovery Travel & Living.15 canali di news: SKY TG24, SKY Meteo24, Bloomberg Television, Class CNBC, Sky News, Fox News Channel, CNN, CNBC Europe, Rai News 24, BBC World, TV5 Europe, Arte, ARD, ZDF, Rtl Television.11 canali per bambini e ragazzi: Nickelodeon, Cartoon Network, Cartoon Network +1, Boomerang, Animal Planet, Raisat Ragazzi, Playhouse Disney, Toon Disney, Jetix, Jetix +1, GXT.6 canali di musica: Mtv Hits, Mtv Brand:New, Video Italia, Deejay Tv, Match Music, Rock Tv, 25 canali audiotematici di Music on SKY.

Fonte: Comunicato Stampa di Fastweb http://company.fastweb.it/index.php?sid=19&idc=1144

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I Competitors

Il mercato in cui Fastweb si colloca è quello delle Telecomunicazioni in Italia di cui Telecom Italia detiene oltre il 70% in termini di clienti.

Un altro concorrente è Wind, il più grande operatore alternativo delle telecomunicazioni in Italia. Fastweb è diventata il principale concorrente di Telecom Italia nel mercato delle telecomunicazioni.

Attualmente l’unico competitor per il Triple Play è Telecom Italia, con le nuove offerte Alice Tutto Incluso 30 e Alice Tutto Incluso 60

Altri competitors sono altri gestori di servizi di Telefonia e di ADSL (es: Tele2 o altre compagnie telefoniche simili) oppure gestori di servizi televisivi (come ad esempio Sky)

I prodotti Sostitutivi

L’analisi dei Prodotti Sostitutivi è stata effettuata considerando la fruizione degli stessi servizi offerti separatamente da fornitori differenti.

Internet Telefono Tv

Qualsiasi provider Internet Telecom Italia Tele2 Fisso Tutto Tiscali

Normale televisione di casa

Qualsiasi provider Internet Skype Normale televisione di casa

Alice Tutto Incluso 30 Alice Voce Tiscali Tandem Libero AbsoluteTele2 Tutto Compreso

Normale televisione di casa

Alice Tutto Incluso 60

Alice Home Tv

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I clienti

Per arrivare ai Clienti, Fastweb ha adottato varie Strategie

• Pubblicità: Le campagne pubblicitarie che hanno contribuito a far conoscere FASTWEB.

• Sponsorizzazioni: FASTWEB da sempre affianca alla propria attività di sviluppo di servizi avanzati di comunicazione iniziative di elevato valore culturale, artistico o sportivo in un'ottica di reciproco scambio di valore.

• Rappresentanza: FASTWEB si affida a dei dipendenti che vanno nelle aziende a presentare quelle che sono i servizi che l’azienda può offrire loro

Inoltre, molto influisce anche la chiarezza con cui l’azienda si presenta ai clienti. Infatti i risultati di Webranking 2005 vedono FASTWEB attestarsi all'8° posto assoluto tra le 82 aziende italiane a maggiore capitalizzazione per la trasparenza e completezza informativa del sito web corporate.

I clienti di Fastweb si suddividono in:

● Famiglie: “Telefono, Internet, TV: tutta l'offerta Fastweb)

● Aziende: “Le Soluzioni Fastweb per i professionisti e le aziende”

A loro volta le aziende vengono suddivise in:

- Grandi Aziende

- Piccole e Medie Imprese

- Microimprese

All'interno di queste 4 categorie, vengono offerti pacchetti di servizi diversi, creati apposta per la categoria di customer da soddisfare

I servizi FASTWEB entro il 2006 raggiungeranno 30 milioni di italiani! (Fonte: Fastweb)

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Economia dell’Innovazione Caso di Studio FASTWEB

Figure 4: Composizione dei Clienti di Fastweb

L’andamento ha ridotto le tariffe rendendo chiaro che la creazione di nuovi e innovativi servizi, pagati per coprire l’investimento richiesto, dovrebbe diventare più importante dell’infrastruttura stessa.

Di seguito, ci sono in dettaglio le attuale offerte di servizi

L'offerta Famiglia

FastwebFull (L'offerta completa di FASTWEB: Telefono, Internet e Televisione, con molte opzioni di abbonamento sul servizio, che permettono di personalizzare al meglio i servizi)E’ il Triple Play per la Famiglia

Telefono

• Una linea telefonica sempre libera anche mentre navighi; • tutte le prese telefoniche della tua abitazione attive; • segreteria telefonica consultabile da telefono, PC (dalla casella di posta @fastwebnet.it)

e da TV (per chi possiede la VideoStation); • puoi conservare il tuo numero di telefono, senza mantenere l'abbonamento a Telecom

Italia, oppure attivare un numero di telefono nuovo.

Internet • Una connessione fino a 10 Mbit/s, sia in ricezione che in trasmissione, per chi è

raggiunto dalla Fibra Ottica e una velocità fino a 6 Mbit/s in ricezione e fino a 1 Mbit/s in trasmissione per connessioni in ADSL FASTWEB;

• puoi aumentare la tua velocità di accesso ad Internet fino a 20 Mbit/s in ricezione con l'opzione Super ADSL;

• 4 caselle di posta elettronica, utilizzabili gratuitamente; • possibilità di scaricare musica, video e programmi in pochissimo tempo; • possibilità di collegare in rete fino a 5 PC con connessioni in fibra ottica e fino a 3 PC

con connessioni in ADSL FASTWEB; • possibilità di avere Internet senza fili grazie alla tecnologia Wireless Fidelity; • possibilità di avere 20 ore di IP Pubblico

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• possibilità di entrare nel mondo XBOX live

TVCon l'accesso alla TV di FASTWEB:

• puoi avere un decoder Digitale Terrestre e HD Ready; • accedi a oltre 30 canali per tutta la famiglia; • accedi ai pacchetti Cinema, Sport e Calcio di SKY; • decidi tu cosa vedere quando vuoi tra migliaia di film e programmi; • registri i programmi delle reti nazionali senza videoregistratore; • rivedi i programmi delle reti nazionali che ti sei perso negli ultimi tre giorni.

Quanto costa FASTWEBFull?300 minuti di navigazione o telefonate, l'accesso alla TV digitale e la libertà dal canone Telecom Italia a 19,00 Euro/mese anche nella versione RicaricabileOgni opzione ha un costo proprio.

Ecco le opzioni per il Telefono:● Italia Senza Limiti – 14 €/mese● Città Senza Limiti – 9 €/mese● Cellulare 50% – 15 €/mese (7,50 €/mese nuova offerta)● Cellulari 5x30 – 5 €/mese● Sempre – 5 €/mese● Opzione 1,20 – 5 €/mese● Io e Te – 2 €/mese● Europa e Nord America – 3 €/mese● Mondo – 5 €/mese

Ecco le opzioni per Internet:● Giorno e Notte – 32 €/mese● 30 ore – 20 €/mese● 10 ore – 10 €/mese● SuperADSL – gratis● Opzione 1,90 – gratis

Ecco le opzioni per la TV:● Fastweb TV – 14 €/mese● PayTv / Sky Cinema – 16 €/mese● PayTv / Sky Sport – 16 €/mese● PayTv / Sky Calcio – 28 €/mese

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Confronti con altre offerte (al 16-11-06)Nel fare un confronto, è stato proposto la scelta di una possibile combinazione del servizio Triple Play di Fastweb (FastwebFull) con opzioni di chiamate illimitate. Questo poi è stato confrontato con 3 alternative: servizi forniti da aziende differenti e servizi forniti da Telecom Italia con Alice (è stata presa in considerazione solo Telecom, perché è l’unica ce al momento offre servizi Triple Play)

Canone

€ 19,00€ / mese

Adsl 20 Mega 35,00€/mese

Illimitata e banda garantita

Telefonia

300 minuti di telefonate inclusi

FastwebTv

(tv nazionale, digitale terreste e Sky base, tv on demand)

14,00 € / mese

(opzionale)chiamata illimitate in Italia senza scatto risposta

14,00 € / mese

Alternativa Servizi Separati

Canone Telecom

15,00€ / mese

Adsl Alice 20Mb

Illimitata ma banda non garantita

36,95 € /mese + modem

Canone TV 99,60€ / anno

Canone Sky 22,00 € / mese

(opzionale)

Teleconomy Zero – Zero

(1000 minuti al mese verso fissi Telecom Italia + scatto alla risposta)

10,00 € / mese

Canone Telecom

15,00€ / mese

Canone Home Tv

Adsl 20 Mega

Illimitata ma banda non garantita

- fino a 5 numeri personali aggiuntivi e effettuare fino a 3 telefonate esterne contemporanee

- tv nazionale, tv on demand

41,90 € / mese

(opzionale)

Teleconomy Zero – Zero

(1000 minuti al mese verso fissi Telecom Italia + scatto alla risposta) 10,00 € / mese

Canone Telecom

15,00€ / mese

Canone

Tutto Incluso 60

- Adsl 20 Mega

Illimitata ma banda non garantita

- fino a 5 numeri personali aggiuntivi e effettuare fino a 3 telefonate esterne contemporanee

- chiamate illimitate Italia

- tv nazionale, tv on demand

€ 60,00 / mese

COSTO TOTALE

68,00€ (82,00€) / mese

816,00€ (984€) / anno

COSTO TOTALE

82,25 € (92,25€) / mese

987,00 € (1107,00€)/anno

COSTO TOTALE

56,00 € (66,00 €) / mese

672 € (792 €) / anno

COSTO TOTALE

75,00 € / mese

900 € / anno

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Economia dell’Innovazione Caso di Studio FASTWEB

Easy (L'offerta FASTWEB semplice, pratica ed autoinstallante, alternativa a Telecom Italia)

L'offerta Easy è a sua volta suddivisa in 5 offerte, utili per i clienti che vogliono pacchetti di servizi già pronti per le loro esigenze:

Fastweb Parla&Naviga Sempre (Internet e Telefono senza limiti) – 59€ al meseFastweb Naviga Sempre (Internet senza limiti) – 45€ al meseFastweb Parla Sempre (Chiamate senza limiti) – 27€ al meseFastweb Parla&Naviga (“Naviga, chiama e risparmia”) - 13€ al meseFastweb Tutto Ricaricabile (Niente Canone e niente Bollette) – costi in base ai consumi

FastwebLight (L'offerta che mantiene l'abbonamento a Telecom Italia, ma sfrutta tutta la velocità della rete FASTWEB ogni volta che naviga in Internet.)

Quanto costa FASTWEBLight?

FASTWEBLight è disponibile in due profili:• navigazione sempre attiva, per essere sempre collegato ad Internet: 40 Euro al mese; • navigazione a consumo, con traffico prepagato:

• 1,50 Euro/ora per la navigazione in Internet • 0,60 Euro/ora per la navigazione all'interno della rete FASTWEB

L’OFFERTA FASTWEB PER LE AZIENDE• Microimprese: Offerta dedicata a piccole realtà aziendali, lavoratori autonomi, piccoli

uffici, negozi e locali pubblici.• Piccole e Medie Imprese: L'offerta giusta per realtà aziendali di medie dimensioni, fino

a 30 linee telefoniche con centralino e più PC collegati tra loro.• Grandi Aziende: Per una realtà aziendale di grandi dimensioni e soluzioni su misura

con connessioni velocissime.

Offerta Aziende – Microimprese

L'offerta ideale per professionisti, aziende e negozi che vogliono usufruire di servizi di Telefonia, Internet, TV e VideoSorveglianza è MyBusiness.

Comprende:

• fino a 300 minuti INCLUSI• tariffa speciale verso rete fissa: 1

EuroCent/min; • chiamate verso i telefoni cellulari nazionali

GRATIS dopo i primi 3 minuti.

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Economia dell’Innovazione Caso di Studio FASTWEB

Offerta Aziende – Piccole e Medie ImpreseFASTWEB dedica alle Piccole e Medie Imprese soluzioni realizzate per realtà aziendali di diverse dimensioni.In questo modo, puoi scegliere esattamente l'offerta FASTWEB ideale per la tua azienda.Potrai così assicurarti il massimo delle prestazioni e un'efficace ottimizzazione dei costi.Le 4 offerte che FASTWEB rivolge alle Piccole e Medie Imprese sono:

SMALL BUSINESSLa soluzione rivolta alle aziende di medie dimensioni, che hanno fino a 160 connessioni Internet e 30 linee telefoniche dotate di un centralino e di più PC collegati in LAN tra loro.

FAST INTERNETOfferta integrata di connettività Internet e indirizzi IP pensata per le aziende fortemente interessate al collegamento Internet veloce e ad avere una migliore raggiungibilità dei server dall'esterno.

COMPANYLa soluzione offerta alle aziende da 3 a 30 telefoni che consente di usufruire di servizi di telefonia avanzata, Internet veloce e LAN a 100 Mbit/s.

ENTERPRISEL'offerta è dedicata alle aziende multisede che desiderano creare una Rete Privata Virtuale (VPN) tra le varie sedi, per condividere i dati.

Offerta Aziende – Grandi AziendeFASTWEB connette i suoi Clienti in Fibra Ottica, mettendo a disposizione soluzioni personalizzate per la connettività Dati, Internet, Voce, Housing e Audio Video streaming.

Fast.CompanyCerchi una soluzione dati VPN al top per prestazioni e sicurezza? Fast Company unisce le alte prestazioni della fibra alla sicurezza del protocollo MPLS.

Fast.InclusiveCerchi flessibilità e scalabilità per la comunicazione della tua società? Fast.Inclusive è la soluzione Fonia, Internet e VPN Ip-sec.

Fast.VDCLa tua azienda può ora Videocomunicare con il mondo in alta qualità

Dati, Voce e InternetLe Telecomunicazioni sono il Core Business della tua azienda? FASTWEB mette a disposizione un'ampia gamma di soluzioni personalizzate per le comunicazioni della tua azienda.

Broadband ISPLa tua azienda vive on-line o vuole comunicare con il WWW? FASTWEB abilita le grandi aziende all'Audio Video Streaming via Internet, all'Housing in larga banda e all'e-Commerce evoluto.

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Potenziali Entranti

La probabilità che nuove aziende potenziali entranti possano minare seriamente la posizione di Fastweb nel mercato delle telecomunicazioni è certamente molto bassa.

I potenziali entranti non sono incentivati ad occuparsi di tale settore, in quanto le barriere all’entrata/uscita risultano troppo alte.

Barriere all’entrata: dovute alla difficoltà di reperire fondi ed investimenti tali da utilizzare in affitto o, ancor peggio, costruire una propria rete in fibra ottica su tutto il territorio nazionale.

Barriere all’uscita: anche presumendo che i potenziali nuovi entranti possano godere di una tale quantità di denaro, e siano quindi disposti ad integrarsi verticalmente nel settore, vi sarebbero importanti barriere tecnologiche sul mercato che farebbero apparire troppo bassa la convertibilità dei loro investimenti e quindi improbabile la loro entrata.

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Fattori Economici

Il fattore economico è sicuramente uno dei più importanti emersi dall’analisi contestuale. Grande influenza infatti, riveste la capacità economico-finanziaria degli utenti finali nell’adozione di Fastweb, nonché lo sviluppo delle zone in cui opera l’azienda.

Da un studio approssimativo, emerge che l’impresa ha iniziato ad operare in quelle regioni italiane a più alto sviluppo economico essenzialmente per tre motivi:

1) L’elevata ricchezza finanziaria pro-capite

2) L’infrastruttura tecnologica abbastanza diffusa

3) L’elevata propensione all’utilizzo delle tecnologia innovativa

Di questi tre effettueremo adesso un osservazione di ampio raggio, partendo proprio dal primo in quanto accorpabile in contesto economico-finanziario. Gli altri due fattori verranno analizzati successivamente nello studio dei fattori tecnologici e sociali.

La tabella sottostante offre una panoramica alquanto dettaglia delle spese in telecomunicazioni effettuate nelle varie regioni italiane. A prima vista, si nota che le regioni a più alta spesa nel settore delle telecomunicazioni si trovano nel nord-ovest italiano, zona di iniziale diffusione di Fastweb.

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In questa altra tabella si differenzia la spesa in telecomunicazioni in base al peso percentuale per ogni regione. Da notare che le regioni in cui si è inizialmente sviluppata la rete in fibra ottica di Fastweb, sono quelle a più alto peso percentuale di spesa. Infatti, come mostrato nella seconda figura, le prime città collegate in fibra da Fastweb appartengono alle regioni di Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Campania e Liguria. Le regioni elencate si trovano infatti nelle prime otto posizioni di questa classifica.

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Fattori Sociali

In un impresa che fa dell’innovazione il proprio fattore critico di successo, è logico chiedersi in che tipologia di società il prodotto innovativo andrà a posizionarsi. È facile infatti creare un prodotto ad alto contenuto innovativo ma rivolto ad un utenza specifica limitata. Gli esempi di questi fallimenti sono molteplici e vanno dall’introduzione del wap, alla tecnologia ISDN ecc.

Un elemento che si pensava sarebbe stato alla base dell’espansione delle tecnologie TIC è in qualche modo legato al mito ormai tramontato, almeno nella sua versione ottimista, del “villaggio globale”. Un villaggio nel quale la diffusione della comunicazione avrebbe, automaticamente, cancellato le differenze sociali, economiche e culturali a livello mondiale.In realtà la tecnologia è una cartina di tornasole e allo stesso tempo un elemento determinante nella formazione di diverse culture, caratterizzate non solo in termini di diverse dotazioni tecnologiche ma anche di atteggiamenti nei confronti della tecnologia.È possibile operare una segmentazione della popolazione italiana che di fatto corrisponde anche ad una mappa. Sulla mappa si visualizzano i rapporti tra diverse culture in relazione a due dimensioni fondamentali:• la maggiore o minore propensione all’adozione di nuove tecnologie (orizzontale);• la dimensione ludica rispetto a quella funzionale (verticale).

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Questa segmentazione ci induce a pensare che il prodotto Triple Play di fastweb si collochi nel settore ludico e ad alta propensione verso le tecnologie. Ciò non significa però che la restante parte di società venga esclusa dal processo di innovazione. È obiettivo di Fastweb infatti, creare una tecnologia incentrata sull’uomo (Human Centred), eliminando di fatto le barriere nella sua adozione. Queste politiche saranno oggetto dell’analisi dei fattori tecnologici.

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Un'altra importante riflessione riguarda l’ubicazione delle utenze ad alta propensione tecnologica. Esse infatti sono per lo più concentrate in zone ad alto potere economico (Nord-ovest) e con un elevato livello culturale. Anche l’aspetto sociologico legato all’età delle utenze è da prendere in considerazione: l’utenza meno incline all’adozione di tecnologia innovativa è infatti l’utenza che va dai 30 a i 60 anni, con medio livello culturale e basso potere economico. E’ utile notare però che l’utenza tecno-basica, tecno-videns e tecno-esclusa rappresenta circa il 52% della popolazione, una grandezza che Fastweb non può permettersi di ignorare in quanto necessaria per il sostenimento dei costi di struttura cosi elevati.

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Economia dell’Innovazione Caso di Studio FASTWEB

Fattori Politici

Come ogni impresa, anche Fastweb non si colloca in un mercato perfetto, regolato esclusivamente dalla legge della domanda-offerta. Pertanto anch’essa deve tener conto degli aspetti politici-legali che influenzano il suo business.

Effettuando un piccolo un flash-back, possiamo rievocare uno degli input che hanno danno il via al processo che si è concluso con la creazione di Fastweb. Oltre ai fattori di convergenza delle tecnologie e dei mercati, era presente infatti il processo di “Liberalizzazione”, ossia l’apertura del mercato delle telecomunicazione che ha dato un notevole impulso alla nascita di nuovi operatori in tale contesto.

Un ulteriore incentivo all’abbattimento dei mercati monopolistici e allo sviluppo di Fastweb, proviene dalla cosiddetta “Strategia di Lisbona”. Essa si realizza in un impegno economico di respiro europeo formalizzato nei due piani economici biennali e-Europe2002 ed e-Europe2005 nei quali si mira a “trasformare l’Europa nell’economia più dinamica e competitiva al mondo entro il 2010” con l’obiettivo di portare l’Europa on-line il più rapidamente possibile. Questi due piani economici si concretizzano (tra tutti gli aspetti) nello sviluppo di una infrastruttura a banda larga sicura e capillarmente diffusa e di applicazioni e contenuti basati su di essa.

Oltre a fattori politici incentivanti, ve ne sono alcuni che per l’azienda Fastweb costituiscono o potrebbero costituire degli ostacoli. Tra questi figurano la normativa sul File Sharing del Decreto Urbani, che penalizza gli utenti che utilizzano la rete allo scopo di condividere file protetti da copyright. Inizialmente il file sharing era uno dei servizi su cui puntava di più l’impresa e a seguito di tale normativa si è reso necessario trovare altri servizi sostitutivi.

Infine, possiamo introdurre un ultimo vincolo legale che potrebbe limitare la diffusione dei servizi triple play in Italia. Si tratta di una normativa già approvata in Germania e in discussione in molti paesi dell’Unione Europea, che impone il pagamento del canone televisivo agli utenti fruiscono della visione dei programmi televisivi o tramite cellulare di terza generazione o tramite Internet.Possiamo solo immaginare le conseguenze che l’adozione di tale normativa avrebbe nel mercato del Triple Play, che vede il risparmio del canone televisivo come uno dei suoi punti di forza.

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Fattori Tecnologici

L’ultimo fattore che abbiamo preso in considerazione nell’analisi contestuale è quello tecnologico. Fastweb è un impresa che nasce nel settore della New Economy e pertanto il fattore tecnologico è pervasivo.

Fastweb fa fronte al fabbisogno di banda di servizi di video ad alta qualità che solo un’infrastruttura a fibra ottica può soddisfare. Nella tabella sottostante vi è una sintesi comparativa dei fabbisogni di banda dei vari servizi. È da notare come il servizio Triple Play, preso nella sua completa accezione di video ad alta qualità, audio ad alta qualità e Accesso Internet super veloce necessità di una larghezza di banda che difficilmente è disponibile in infrastrutture diverse da quelle in fibra ottica e che comunque solo quest’ultima può garantire sempre e indipendentemente dalla congestione di rete.

Nell’affrontare lo studio dei fattori tecnologici, abbiamo preferito rimanere ad un livello di dettaglio piuttosto approssimativo riguardo alle specifiche tecnologie, mentre abbiamo dato maggior rilievo alle politiche tecnologiche in senso lato.

Pertanto effettueremo un piccola introduzione sulle tecnologie con cui Fastweb offre il servizio Triple Play e in seguito ci concentreremo sul cosiddetto Marketing Tecnologico.

Fastweb offre i servizi Triple Play essenzialmente con due tecnologie:

1) Rete FTTH, Fiber to the Home2) Rete xADSL, normale linea adsl.

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La rete FTTH è la tecnologia del futuro:

• Banda pressochè illimitata per clienti residenziali e business (10/100/1000 Mbps … e oltre)

• Standard consolidato (Ethernet, IP...)

• Intelligenza distribuita

• Robustezza e ridondanza

• Utilizzo efficiente della fibra ottica

• Totale integrazione di servizi

• Bassi costi operativi

• Alta Scalabilità

• Facile apertura allo sviluppo di nuove applicazioni e servizi

Dal grafico possiamo notare che sia i clienti residenziali sia i clienti di business accedono ad una rete proprietaria di Fastweb, che garantisce la larghezza di banda grazie all’utilizzo esclusivo di Fibra Ottica.

Senza entrare troppo nello specifico, considereremo la Fibra Ottica come un cablaggio alternativo al doppino telefonico in rame che consente, grazie all’utilizzo di meccanismi fisici di rifrazione della luce, di raggiungere velocità di trasmissione elevatissime. E’ chiaro dunque che la fibra ottica è sempre da preferire al doppino telefonico, ma è altrettanto evidente che i costi di implementazione sono più elevati. Pertanto, Fastweb ha deciso di penetrare il mercato fin da subito utilizzando anche l’infrastruttura esistente con il doppino telefonico.

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Questa immagine rappresenta lo scenario di fruizione di servizi triple play da parte di utenti che non si trovano in una regione già coperta da rete FTTH. I clienti pertanto si collegano alla rete di distribuzione di Telecom tramite il doppino in rame e convergono poi sulla rete di Fastweb che invece rimane in fibra.

L’accesso DSL di Fastweb significa:

• Unbundling fisico: il cliente è connesso direttamente alla rete Fastweb

• Accesso diretto alle centrali di Telecom Italia

• Supporto della fonia IP over DSL

• Servizi Voce e Internet: fino a 4 Mbps

• Servizi Video con banda Downstream fino a 6Mbps

• Massimo sfruttamento delle potenzialità dell’accesso in rame

Le limitazioni rispetto all’accesso in fibra risiedono principalmente in :

• Qualità della rete in rame ( non sempre uniforme)

• Asimmetria delle prestazioni disponibili (up-link/down-link)

Questi sono i meccanismi con cui Fastweb fornisce i servizi triple play ai suoi clienti. C’è da premettere che nella strategia di Fastweb vi è l’obiettivo di una globale estensione della rete in fibra ottica alle attuali regioni che ne sono sprovviste. Pertanto si può prevedere che in futuro (Nei piani strategici è previsto per il 2010) la velocità con cui sarà possibile accedere ai servizi multimediali sarà garantita e notevolmente incrementata.

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Marketing Tecnologico e Prospettive

Introdotte le tecnologie di fornitura dei servizi di Triple Play, passiamo ora ad analizzare l’aspetto, a nostro avviso, più interessante del fattore tecnologico.

Il Marketing, come noto, ha come fulcro la domanda osservata empiricamente e concepita come entità formata da aspettative dei consumatori già specificate. Dunque l’esistenza di un’acquirente è il presupposto fondamentale perché il marketing possa svolgere la sua azione.

Nel settore High-Tech, e delle nuove tecnologie in generale, invece, non solo non esiste un’offerta perché non esiste un prodotto - spesso nemmeno a livello prototipale - ma non esiste nemmeno un consumatore che nasce, come già detto, quando esiste un’offerta.

Per approfondire meglio la questione occorre definire quello che potrebbe essere definito come lo “spazio dell’innovazione”. Hamel e Prahalad sostengono che la vera innovazione con l’obiettivo di soddisfare una domanda non espressa e dunque esigenze “latenti” (latenti) od anche migliorare il grado di soddisfacimento dei loro bisogni.

Fastweb ha cercato di effettuare proprio questo. Ha cercato opportunità inesplorate anziché entrare in concorrenza in un mercato ormai saturo quale era quello delle telecomunicazioni.

Ha analizzato i bisogni latenti dei consumatori, bisogni che si potrebbero sintetizzare in una libertà di scelta della programmazione televisiva ( video on demand) anziché di una fruizione di un programmazione imposta, in una semplificazione delle modalità di accesso ai servizi più usati in assoluto ( telefono, televisione e internet) attraverso la convergenza in un solo servizio. Pertanto Fastweb facilità la comunicazione nel senso più generale possibile.

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E’ intuitivo chiedersi come l’utente potrebbe reagire ad un servizio che sconvolge completamente la sua visione attuale. Casi storici possono confermare che l’introduzione di una tecnologia innovativa non sempre ha risvolti previsti dal suo ideatore ( si pensi ad esempio all’introduzione del telefono che in un primo periodo non era neanche lentamente concepibile in un utilizzo di massa) . Ciò non rappresenta una mancanza di visione predittiva dell’impresa; infatti, come sostengono Lower e Huner, l’utente finale non può esprimere un opinione su un prodotto nuovo prima che esso abbia la possibilità di utilizzarlo (“the end user cannot express a useful opinion about a totally new product before she/he has a chance to see it”).

Perciò è necessario che l’impresa si concentri sul processo di innovazione utilizzando strumenti teorici di analisi forniti da alcuni studiosi.

La matrice di Abell per l’individuazione e la definizione di nuovi business, introduce una terza dimensione allo spazio dell’innovazione, quella tecnologica.

Se integriamo la matrice di Hamel e Prahalad con il diagramma tridimensionale di Abell, possiamo introdurre una rappresentazione dello spazio tridimensionale in cui un’innovazione può svilupparsi

a) La dimensione del consumatore: servito o non servito

b) La dimensione della domanda: espressa o non espressa

c) La dimensione della tecnologia: utilizzata o non utilizzata dalle imprese del settore.

In particolare per quanto riguarda la dimensione tecnologica può parlarsi di tecnologie “core” o “non core”, intendendo per tecnologie core quelle di tradizionale dominio dell’impresa e per tecnologie non core quelle nuove e sconosciute per l’impresa, di recente sviluppo oppure già adottate in altri settori.

Nel nostro caso, fornendo Fastweb un servizio Triple Play che ha già dei consumatori noti, che utilizza tecnologie nuove come la fibra ottica e che esplicita dei bisogni latenti già ampiamente descritti, la possiamo collocare nello spazio tridimensionale in corrispondenza dei punti degli assi che indicano l’adozione di nuova tecnologia, il soddisfacimento di fabbisogni non soddisfatti e la presenza di consumatori già noti.

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Prospettiva TecnologicaRiprendendo il discorso già introdotto in fase di analisi dei fattori sociali, possiamo notare che Fastweb adotta una prospettiva tecnologica nuova nei confronti degli utenti poco propensi all’adozione della tecnologia.

Dal punto di vista tecnologico un utile contributo proviene da Moore (1991,1995) il quale ha approfondito il tema del processo di adozione di una nuova soluzione tecnologica suddividendolo in fasi e identificando cinque possibili profili di consumatori “adottanti”: innovatori, adottanti precoci, maggioranza precoce, maggioranza tardiva e ritardatari.

Il punto critico, secondo l’autore, è quello che contraddistingue il passaggio dall’adozione da parte di un minoranza (adottanti precoci) alla diffusione vera e propria nel mercato della soluzione innovativa, che viene così adottata dalla maggioranza dei consumatori.

Fra i due momenti esiste un vero e proprio “abisso”,chasm, che spesso la proposta tecnologica non riesce a superare (come nel caso del WAP), venendo eliminata dal processo di selezione darwiniano effettuato dal mercato, con un conseguente spreco di risorse.

Una soluzione a questo tipo di inconveniente che sorge nel processo di innovazione consiste nell’adottare il cosiddetto Sviluppo Human Centred. Questo tipo di sviluppo garantisce la produzione di soluzioni innovative che non si scontrano con la pragmaticità della società esistente. Si evita perciò di creare un servizio ad alto tasso tecnologico ma che difficilmente si adatta ai reali bisogni degli utenti, sfuggendo cosi al pericolo di rimanere intrappolati nella prima parte della curva di adozione e di non riuscire a superare l’abisso.

Nell’agosto del 2003 FastWeb, grazie alla tecnologia Marconi,diventa il primo operatore al mondo a lanciare su ADSL i servizi televisivi “live”e interattivi, oltre al VOD (Video on demand) , aggiungendoli a quelli voce e all’accesso veloce ad Internet.

Da notare che la tecnologia viene sviluppata in un’ottica decisamente Human-Centered: infatti da una parte l’intervento tecnico di installazione è minimamente invasivo e dall’altra l’utente non è costretto in nessun modo a modificare le modalità d’uso della rete, del telefono e della TV .

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Oggi i clienti finali possono avere accesso a tutti i servizi TV broadcast che sono disponibili agli abbonati FastWeb su fibra senza particolari inconvenienti.

Possono ricevere trasmissioni digitali di tutti i principali canali TV terrestri e satellitari come pure i più di 5.000 titoli che sono disponibili attraverso il servizio FastWeb di Video on Demand. In totale, più di 120 canali live sono trasmessi sia su fibra ottica sia su ADSL con un ARPU (Average revenue per unit)20, su più di mezzo milione di clienti residenziali, è tuttora elevatissimo.

Fonte:Il Marketing delle nuove tecnologie: la sfida dei prodotti e dei mercati inesistentiRiccardo Lanzara – Stefano G. Coiro

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Strategia

La strategia dell’azienda per i due anni che intercorrono tra il 2004 e il 2005 si concentravano sull’incremento del mercato nelle città italiane già servite, e sull’estensione dell’operatività nel nord-est e nel sud Italia, cosi come già menzionato. Nel 2010, la rete di Fastweb dovrebbe coprire il 45% della popolazione italiana, il che significherebbe un incremento che va dai 3,1 milioni di case alla fine del 2003 ai sei milioni alla fine del 2006.Fastweb crede che gli obbiettivi annunciati nel 2000 saranno raggiunti dal 2005, e genereranno un profitto e un flusso di cassa positivo. Il sostanziale flusso di cassa che si dovrebbe generare permetterebbe a Fastweb di distribuire alti dividendi ai propri azionisti a partire dall’anno 2007 (anno fiscale), in modo da assicurarne un ritorno economico dal considerevole rischio d’investimento nato negli anni precedenti. Nonostante sia ancora impossibile assicurare che tali risultati siano raggiunti, gli analisti concordano sul fatto che il modello di business dell’azienda sia uno dei più avanzati d’Europa. Essi, inoltre, hanno addirittura dichiarato che: “Fastweb ora ha un chiaro vantaggio competitivo; la rete di Fastweb offre servizi ai suoi clienti che non sono riscontrabili nei suoi competitors con eguale livello di efficienza, sia in termini di operatività che di costi di manutenzione.”. Infatti, il modello di business di Fastweb è riconosciuto essere il modello di telecomunicazione del futuro.

Problemi di Forza LavoroDurante il 2004, circa 600 nuove persone sono state assunte da Fastweb, portando il totale del personale a circa 2000 a fine anno.Costruire una forza lavoro adattabile ai piani di Fastweb è stato un processo complicate. Si dovrebbe tenere in mente che la politica dell’azienda, è stata di basare la sua crescita, non sull’acquisizione, ma sulla costruzione di strutture a partire dalle proprie risorse. Trovare i profili di staff necessari e prepararli, specialmente in aree tecnologiche ha richiesto considerevoli sforzi di motivazione, insieme ad una grossa dose di abilità nella preparazione del personale. Il successo dell’azienda sta ora aiutando ad acquisire i migliori professionisti sul mercato. Particolarmente rilevante in tale processo di arruolamento è il ruolo che ha svolto una combinazione di metodi come:

1) Annunci clamorosi: un annuncio viene piazzato in un importante giornale italiano, sollecitando 10 milioni di persone a lavorare presso Fastweb;2) L’inclusione di una specifica sezione nel sito dell’azienda dove gli aspiranti possono inviare i loro CV. Come risultato, dopo una visione dei CV, più di 5000 colloqui sono stati svolti nel 2004;3) Un altro importante canali di contatto per i potenziali impiegati è quello di usare le relazioni personali tra gli esecutivi di Fastweb.

Struttura dei Salari La struttura dei salari dipende dal livello gerarchico nell’azienda. I salari sono ottenuti da un parte fissa e una variabile. La parte variabile, che rappresenta circa il 30-40 % della forza lavoro, è calcolata con il sistema MBO (gestione degli obiettivi):

1) 30-40% basato sui risultati aziendali, misurati attraverso il bilanciamento della carta-punteggi aziendale

2) 60-70% basato sui risultati personali o di gruppo.

Fastweb ha un programma di valutazione per ognuno nell’azienda, indipendentemente che essi siano inclusi nella struttura di salario fissa o variabile. La valutazione prevede le seguenti fasi:

1) Il manager valuta le competenze (non solo tecniche) e potenziali . Tutti i fattori sono misurati su una scala da uno a cinque.

2) La valutazione è confermata dal supervisore del manager

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3) Una volta che tutte le valutazioni sono completate per ogni divisione dell’azienda, i risultati sono condivisi in un incontro generale e viene disegnata una mappa dell’azienda che tiene conto delle competenze medie attraverso le varie divisioni.

4) I risultati della valutazione sono usati per determinare incrementi di salario, per definire specifici aggiornamenti necessari, per programmare a distribuire le risorse attraverso le divisioni.

Strategia del personaleFastweb dice di avere una “strategia del personale”, che spesso viene chiamata come “strategia delle risorse umane”. Parte di questa strategia consiste nel fatto che Fastweb sta implementando un sistema di assegnazione dei compiti sulla Intranet aziendale. Il suo obiettivo è di ridurre lo sforzo nel trasferimento degli impiegati per la copertura di posti vacanti. Una indicazione del livello di accettazione delle condizioni di lavoro presso Fastweb potrebbe essere il bassissimo ricambio che attualmente si attesta intorno al 4%. L’ingente mole di subcontratti e di outsourcing dimostra che la domanda di risorse e lo sforzo necessario per addestrarle è molto alto. Questo è specialmente vero in caso di aziende di subappalto che sono nuove nel settore e che richiedono un ingente sforzo per l’aggiornamento delle tecniche e delle procedure.

RappresentazioneI tre più grandi sindacati italiani sono presenti in Fastweb attraverso i rappresentanti degli impiegati. Le relazioni sono fluide e i rappresentanti degli impiegati partecipano al processo di pianificazione delle strategie. L’andamento del futuro prevede una sempre più alta partecipazione dei sindacati man mano che l’azienda cresce di dimensioni. Fino al 2000, Fastweb firmò il contratto collettivo di lavoro del settore manifatturiero-industriale. A partire da quel periodo, è stato negoziato un nuovo e più specifico contratto per il settore delle telecomunicazioni. Fastweb è una delle ultime aziende ad unirsi al contratto delle telecomunicazioni.

Visione dell’evoluzione del settoreDato che la convergenza è un andamento innegabile, tutti i modelli di telecomunicazione saranno sostituiti dal modello Triple play. Questo modello, che implica l’accesso a internet, la telefonia e la televisione è molto attraente per i clienti privati. La crescita dei salari dei clienti porterà ad un incremento dei servizi come la fonia su IP a altri servizi che ancora sono in fase di sviluppo. I servizi del futuro guideranno i bisogni domestici più che mai. I clienti privati offrono un enorme grado di crescita man mano che gli elettrodomestici saranno capaci di connettersi alla rete.Per le aziende, la chiave è quella di offrire soluzioni tecnologiche e una larghezza di banda virtualmente illimitata e soprattutto di adattarsi alle richieste del cliente nel modo più flessibile.Naturalmente , l’azienda otterrà sempre più successo se manterrà la sua strategia nell’ottica di uno sviluppo di nuove e svariate in modo da ingrandire la fetta di mercato orientata ai privati e alle aziende, evitando però ogni deterioramento nella qualità o nella velocità.

Strategie innovativeL’innovazione è la chiave della strategia dell’azienda. Il lancio di nuovi prodotti a servizi è supportato sia dalla capacità tecnologiche di Fastweb sia dall’abilità di creare in modo immaginario pacchetti che incontrano le esigenze dei mercati. Questa capacità di innovazione, che ha permesso all’azienda di essere la prima sul mercato con alcuni nuovi prodotti, è supportata dall’innovazione nella creazione e applicazione si sistemi di gestione ICT.

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Nuove pratiche di lavoroSecondo le persone intervistate da Fastweb, le nuove metodologie di lavoro apprese grazie all’esperienza presso l’azienda possono essere riassunte nel seguente modo:

1) “Passione per il tuo lavoro”, e spirito di iniziativa. Le persone devono credere che l’idea è buona ed essere fiduciosi nel suo successo

2) È importante aprire le menti delle persone che puntano su specifiche aree, per permettere loro di avere una prospettiva a 360 gradi dell’azienda, cosi che essi possano capire gli effetti del loro lavoro sul resto dell’impresa.

3) Lo staff deve essere abituato ad essere “veloce” – sempre con l’aiuto di tecnologie e servizi che è il modo per differenziare l’azienda dai suoi competitors. Bilanciare questo senso interno di innovazione veloce con la relativa lentezza esterna della realtà è molto importante.

Fonte (traduzione da): EMCC case studies Industrial change in the telecommunications sector: FastWeb

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L’attuale Rete di Fastweb

Come previsto dalla strategia dell’azienda, c’è stata una forte espansione della rete Fastweb.

Ecco la situazione attuale della Rete di Fibra Ottica: in soli 2 anni, ha avuto un enorme sviluppo. Fastweb dispone oggi di una rete avanzata di oltre 22mila km.

Tra le ultime città raggiunte: Viterbo, La Spezia, Grosseto, Rieti, Latina, Forlì, Asti, Foggia, Firenze, Prato, Bergamo, Piacenza, Novara, Verona, L'Aquila, Vercelli, Savona, Pavia, Terni, Trieste, Barletta, Pisa, Arezzo, Livorno, Trento, Varese, Brescia, Palermo, Aosta, Cuneo, Catania, Lucca, Imperia e Pescara, Parma.

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Dati Finanziari e Bilanci

Uno strumento che ci permette di validare molte delle osservazioni finora fatte è il Bilancio di esercizio. Esso infatti, da una parte ci offre una visione di insieme della struttura operativa di Fastweb, dei suoi costi di organizzazione ecc. ; dall’altra ci consente di verificare se gli elevati ricavi registrati finora sono attribuibili ad un effettiva rendita della produzione o ad altri ricavi inerenti operazio-ni finanziarie.

L’analisi della situazione patrimoniale, ci consente inoltre di verificare il grado di autofinanzia-mento dell’impresa e di ricorso al capitale proprio, che in un impresa di comunicazione è tipica-mente elevato.

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La struttura operativa nelle imprese di comunicazione spesso si concrettizza in una prevalenza dei costi di struttura. Infatti, questo tipo di imprese necessitano di una dimensione minima della struttura operativa che è ben superiore a qualsiasi altro settore.Queste imprese perciò hanno incidenza dei costi di struttura molto elevata ponendo l'impresa in una situazione di rischio che la obbliga ad avere una struttura finanziaria idonea a gestirlo. Ciò si realizza in una elevata presenza di capitale allocato.

Questo tipo di struttura operativa con elevati costi fissi determina un innalzamento del livello di atti-vità necessaria per il raggiungimento del punto di parteggio; d'altra parte però, essa permette di ge-nerare utili rilevanti una volta superato il break-even point. Il mancato raggiungimento, d'altro canto determina perdite consistenti, dovute alla poca flessibilità della struttura operativa.

(Fonte di Riferimento: Il rischio e la dimensione reale e finanziaria della

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struttura operativa d’impresa. Il caso delle imprese di comunicazione. Savino Santovito)

Nel caso in fattispecie, Fastweb non fa eccezione in quanto la quantità di immobilizzazioni e di capitale allocato è di gran lunga superiore all'attivo circolante. Ciò spiegherebbe l'obiettivo di massimizzazione dei clienti che è tipico delle imprese di comunicazione, in quanto solo con un elevato livello di produzione è possibile sostenere il costo della struttura operativa.

Di seguito i ricavi di Fastweb da settembre 2001 ad Agosto 2006:

Fastweb perciò, si adegua al meccanismo descritto dalla Legge di Metcalf, in quanto, fronteg-giando elevati costi di struttura, essa punta alla massima espansione dell'attività effettuando stra-tegie di diversificazione, raggiungendo il punto di pareggio e ottenendo rilevanti margini di pro-fitto.

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Giugno 2002:Pareggio del

Margine operativo Lordo

Settembre 1999:

Costituzione

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Fonti di Riferimento

Fonti consultate per lo sviluppo della presentazione e della documentazione, di cui sono state riportate parti in questa documentazione.

• Sito di Fastweb• http://www.company.fastweb.it (L’azienda)• http://www.fastweb.it (Offerta Fastweb)

• NetworkWord Online - “Triple Play: come creare un business convergente” http://www.nwi.it/showPage.php?template=approfondimenti&id=6727

• Punto Informatico – “Cisco Brevetta il Triple Play”http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1700219&r=PI

• Tribe Interactive - “Video on demand: il boom è dietro l'angolo”http://www.tribeinteractive.it/Newsletter/News/novembre2004/preta.htm

Il rischio e la dimensione reale e finanziaria della struttura operativa d’impresa. Il caso delle imprese di comunicazione. Savino Santovito

• Per i confronti sui prodotti:– http://www.alice.it (Offerte Alice)– http://www.187.it (Tariffe Telecom)– http://www.abbonamenti.rai.it (Canone Rai)– http://www.skylife.it (Tariffe Sky)

Alleggati nel Cd:

Nuove infrastrutture di rete di accesso per servizi a larga banda (Bologna - 15 Maggio 2003) Mario Mella, Network Planning Director di Fastweb

EMCC case studies Industrial change in the telecommunications sector: Fastweb

Rapporto Innovazione e tecnologie digitali in Italia (Roma – 9 Ottobre 2003)

Il Marketing delle nuove tecnologie: la sfida dei prodotti e dei mercati inesistentiRiccardo Lanzara – Stefano G. Coiro

Per il brevetto del Triple Playhttp://patft.uspto.gov/netacgi/nph-Parser?Sect1=PTO2&Sect2=HITOFF&p=1&u=%2Fnetahtml%2FPTO%2Fsearch-bool.html&r=1&f=G&l=50&co1=AND&d=PTXT&s1=7075919&OS=7075919&RS=7075919

Fastweb - Relazione e Bilancio 2005http://company.fastweb.it/files/9/ita_2005.pdf

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Presentazione: Andrea Lasagna - L’infrastruttura di retehttp://www.regoleperiptv.it/documenti/fw_citigroup_231105.pdf

E-Book: Time Out: La Tv Satellitare, Internet, L'adsl e Il Digitale Terrestrehttp://www.bricoliamo.com/13/28/0/

Capitolo: Il Caso Fastwebhttp://www.bricoliamo.com/13/28/97/

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