Nozioni da condividere con - vitas-onlus.it TESTA SASSONE.pdf · Coinvolgimento psicologico del...
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““ SLA 2010: DALLA RICERCA ALLE CURE PALLIATIVE”SLA 2010: DALLA RICERCA ALLE CURE PALLIATIVE”
CERESETO MONFERRATO, 30 OTTOBRE 2010CERESETO MONFERRATO, 30 OTTOBRE 2010
Con il Patrocinio di
e di SIC RETE CURE PALLIATIVE, COMUNE di CASALE MONFERRATO
L’ esperienza casaleseL’ esperienza casalese
Dott.ssa Ornella Sassone, Dott.ssa Testa Lucia, SOC neurologia
Ospedale Santo Spirito, ASL AL, Casale Monferrato
�Cosa può fare un reparto
come il nostro?
�Nozioni da condividere con �Nozioni da condividere con
MMG/altre professionalità
�Diagnosi complessa,ritardo diagnostico
�Eziologia ignota
�Varianti cliniche
�Assenza di terapie efficaci nel bloccare il decorso
�Invalidità progressiva con compromissione
dell’autonomia motoria e di funzioni vitali
SLA
Multi dimensionalità dell’autonomia motoria e di funzioni vitali
�Coinvolgimento psicologico del paziente, della
famiglia, degli operatori sanitari
�Confini della medicina palliativa, con limiti sfumati
tra cura e accanimento terapeutico
dimensionalità dei problemi
SLA
Multi Multi dimensionalità dei problemi
Il trattamento dei pazienti affetti da SLA è complesso, sia per i pazienti stessi
sia per le figure professionali coinvolte:
• Poiché richiede la gestione di problemi • Poiché richiede la gestione di problemi medici diversi
• Per la grave disabilità
• Per il notevole impatto psicosociale
A. Radunović et Al., Lancet Neurol. 2007
Evidenze epidemiologiche e diverse linee guida sostengono che i pazienti affetti da
SLA debbano essere seguiti in modo SLA debbano essere seguiti in modo multidisciplinare.
• Miglioramento della qualità di vita
• Sopravvivenza prolungata
(indipendentemente da altri fattori prognostici (indipendentemente da altri fattori prognostici come età, durata di malattia e
sintomatologia di esordio)
two studies have been identified a survival benefit , which is
independent of other prognostic factors including age,
disease duration, bulbar onset disease and rate of
progression (Traynor et al., 2003; Chio et al., 2006).
Componenti della équipe di un Modello interdisciplinare dedicato alla presa in carico globale di
pazienti affetti da SLA
COORDINATORE ALTRE FIGURE DI RIFERIMENTO
_______________________________________________________________
Neurologo Pneumologo
(U.O. Neurologia) Nutrizionista
Gastroenterologo
Gestione multidisciplinare
Il ruolo del
NEUROLOGO consiste
Le cure nella SLA non coinvolgono solo il NEUROLOGO ,
ma un TEAM più ampio di cui il neurologo è solo una parte
Otorinolaringoiatra/Foniatra
Anestesista/Rianimatore
Neuropsicologo
Psicologo
Psichiatra
Fisiatra
Logoterapista
Terapista della riabilitazione
Personale Infermieristico
______________________________________________________________
-nel processo
diagnostico
-nel coordinare gli sforzi
e discutere con gli altri
membri dell’equipe
e con il paziente e la sua
famiglia il momento
adeguato per ogni tipo di
Intervento
L’equipe multidisciplinare opera in centri di 2° e 3° livello che costituiscono centri di riferimento per:
•Conferma diagnostica
•Aspetti gestionali
Specialist multidisciplinary (MD) clinics, comprising a wide range of health care professionals with expertise in ALS provide secondary or tertiary services to patients with ALS.
Ideally, such clinics provide both diagnostic and management services
REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 2 DEL 14/01/10REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 2 DEL 14/01/10Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2009, n. 27-12969
Percorso di continuità assistenziale dei soggetti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica
si identificano i Centri con maggiore esperienza diagnostica e terapeutica per la SLA (in seguito indicati
come Centro Esperto per la SLA), utili anche al fine di definire le diverse competenze presenti nella rete
regionale delle malattie rare.
Pertanto con la presente deliberazione, sulla base dei dati del Registro interregionale Piemonte e Valle d’Aosta
delle malattie rare, si individuano inizialmente due Centri Esperti per la SLA uno presso
l’A.O.U. San Giovanni Battista di Torino e l’altro presso l’A.O.U. Maggiore della Carità di Novara.
L’attività di questi Centri si basa sull’esistenza di un gruppo multidisciplinare specifico nonché di
idonea dotazione di strutture di supporto e di servizi complementari, come si rileva dalla più recente
letteratura inerente gli effetti positivi sugli esiti di salute dei Centri specializzati nella cura della SLA
Centro di primo livelloCentro di primo livello
Centro SLA (CRE SLA)Centro SLA (CRE SLA)(Neurologo +Equipe multidisciplinare)(Neurologo +Equipe multidisciplinare)
continuità assistenzialecontinuità assistenziale
MMGMMG HospiceHospice
PazientePaziente
FamiliariFamiliari
Assistenza Assistenza
domiciliaredomiciliare
S.o.cS.o.c neurologia, Ospedale Santo Spirito, neurologia, Ospedale Santo Spirito,
Casale MonferratoCasale Monferrato�Primo inquadramento diagnostico (clinica, esami di laboratorio,
neuroimaging, EMG); per secondo parere/conferma diagnostica
ed evt altri esami (eg PEM) → CRE SLA
�Visite intercalari rispetto al CRE SLA: distribuzione diretta
del riluzolo-fascia H-, controllo periodico, possibilità di
�Interscambio diagnostico e terapeutico con altre
competenze coinvolte e presenti nel nostro ospedale: servizi
di PNEUMOLOGIA, RIANIMAZIONE;
GASTROENTEROLOGIA,FISIATRIA-LOGOPEDIA,
DIETOLOGIA; CURE PALLIATIVE-HOSPICE
del riluzolo-fascia H-, controllo periodico, possibilità di
viste/brevi ricoveri per urgenze, riferimento “vicino” in caso
di difficoltà di trasporto
S.o.cS.o.c neurologia: 2007neurologia: 2007--20102010
�Inquadramento diagnostico : 3 nuovi casi di SLA, (+ un paziente
SLA-like con canale stretto cervicale e sindrome paraneoplastica in
microcitoma)
�Visite intercalari rispetto al CRE SLA: 8 pazienti seguiti in
�Interscambio diagnostico e terapeutico : per i pazienti
ambulatoriali consulenze pneumologiche, FKT (protesica),
logopediche; una paziente ricoverata per rivalutazione
fisiatrica-logopedica e programmazione PEG, due pazienti
con insufficienza respiratoria gestiti in collaborazione con
Rianimazione-Hospice
�Visite intercalari rispetto al CRE SLA: 8 pazienti seguiti in
Day service (7 distribuzione diretta del riluzolo)
• Riconoscere i sintomi iniziali sospetti di malattia e inviare il paziente dallo specialista adeguato evitandogli inutili peregrinazioni
Ruolo del MMG
peregrinazioni
• A diagnosi effettuata, cogliere i segni di progressione di malattia (calo ponderale, tosse inefficace, disfagia, scialorrea, ecc.)
• Utilizzare le terapie sintomatiche
• Collaborare con tutte le figure
professionali coinvolte in un lavoro di
squadra
Ruolo del MMG
squadra
• Gestire le problematiche familiari
• Accompagnare il paziente fino alla
fine, evitandogli per quanto possibile
ogni disagio
La presentazione classica della SLA è una debolezza muscolare
accopagnata da atrofia, ad esordio asimmetrico e a decorso
insidioso, coesistente con segni neurologici specifici quali
fascicolazioni ed ipereflessia
SindromeSindrome del del SindromeSindrome del del
SOSPETTO CLINICO: SOSPETTO CLINICO:
IperreflessiaIperreflessia
SpasticitàSpasticità
SegniSegni PseudobulbariPseudobulbari
AtrofiaAtrofia muscolaremuscolare
IporeflessiaIporeflessia
IpotoniaIpotonia
FascicolazioniFascicolazioni
CrampiCrampi
SindromeSindrome del del
II II motoneuronemotoneurone
SindromeSindrome del del
I I motoneuronemotoneurone
Ipotrofia muscolare
Ipotonia
�I pazienti con esordio agli arti inferiori possono lamentare
�I sintomi tipicamente si aggravano progressivamente e diffondono a più muscoli,
gradualmente divengono più evidenti l’atrofia e i segni di I mn (spastictà aa inferiori,
impaccio motorio aa superiori).
�I pazienti con esordio agli arti inferiori possono lamentare difficoltà inizali nel cammino, nella corsa o nel fare le scale (eg
steppage)
Quando l’esordio è agli aa sup spesso inizia da deficit dei
movimenti fini (afferare piccoli oggetti, girare una chiave) o se
prossimale con debolezza del cingolo scapolare (eg alzare le
braccia, pettinarsi)
In caso di esordio bulbare
si ritrovano inizialmente
difficoltà nell ‘ eloquio
quali disartria
(articolazione) / disfonia
(volume) e difficoltà nella
deglutizione (disfagia), deglutizione (disfagia),
inizialmente soprattutto
per i liquidi . Unita
all’ipersalivazione
(scialorrea) la malattia può
portare a perdita di saliva
Fascicolazioni
• Scariche spontanee lungo l’assone che causano la contrazione di alcune fibre muscolari, avvertite dal paziente e visibili come “guizzi” sotto la cute.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
• Benigne
– Comuni anche nei soggetti “normali “(muscoli gastrocnemi ) – Comuni anche nei soggetti “normali “(muscoli gastrocnemi )
– Forza muscolare normale
– Accentuate dallo sforzo, l’iperventilazione, le situazioni stressanti
– Possono essere associate a crampi
• Malattie metaboliche: Ipertiroidismo, iperparatiroidismo, ipomagnesiemia
• Autoimmuni: sindrome di Isaacs
• Farmacologiche:Anticolinesterasici; Caffeina; Teofillina; Litio
Sindrome del Sindrome del
I motoneuroneI motoneurone
Iperreflessia
Sindrome del Sindrome del
I motoneuroneI motoneurone
Spasticità
Sindrome del Sindrome del
I motoneuroneI motoneurone
Segno di Babinski
ProcessoProcesso diagnosticodiagnostico
�� La La diagnosidiagnosi è CLINICA, e è CLINICA, e richiederichiede RIPETUTE RIPETUTE
VALUTAZIONI NEUROLOGICHE per VALUTAZIONI NEUROLOGICHE per documentaredocumentare la la
presenzapresenza didi segnisegni didi interessamentointeressamento del I e II del I e II motoneuronemotoneurone e e
la la loroloro evoluzioneevoluzione e e diffusionediffusione nelnel tempotempo
�� L’ElettromiografiaL’Elettromiografia (EMG)ha un (EMG)ha un ruoloruolo chiavechiave nell’identificarenell’identificare�� L’ElettromiografiaL’Elettromiografia (EMG)ha un (EMG)ha un ruoloruolo chiavechiave nell’identificarenell’identificare
ii segnisegni, , ancheanche subclinicisubclinici, , didi sofferenzasofferenza del II del II mnmn e e nellanella
diagnosidiagnosi differenzialedifferenziale ((egeg polineuropatiepolineuropatie/ / sindromisindromi dada
crampicrampi--fascicolazionifascicolazioni benignebenigne))
�� SonoSono inoltreinoltre richiesterichieste generalmentegeneralmente indaginiindagini didi laboratoriolaboratorio e e
radiologicheradiologiche volte ad volte ad escludereescludere altrealtre patologiepatologie cheche possonopossono
avereavere unauna presentazionepresentazione SLASLA--similesimile
DifferentialDifferential DiagnosisDiagnosis ofof ALS ALS
•• SpinalSpinal cordcord lesionslesions
ExamplesExamples: : tumorstumors, , lymphomalymphoma, , syringomyeliasyringomyelia, , vascularvascular malformationsmalformations
•• SpinalSpinal bonebone lesionslesions
ExamplesExamples: : spondylosisspondylosis, , metastaticmetastatic tumorstumors
•• InfectionsInfections
La diagnosi differenziale è complessa (fasi iniziali) e include
patologie muscoloscheletriche, neurologiche e sistemiche
•• InfectionsInfections
ExamplesExamples: HIV, : HIV, syphilissyphilis, , myelitismyelitis, , poliomyelitispoliomyelitis, , LymeLyme diseasedisease
•• Endocrine Endocrine disordersdisorders
ExamplesExamples: : hyperthyroidismhyperthyroidism, , hyperparathyroidismhyperparathyroidism, , diabeticdiabetic radiculopathyradiculopathy
•• ToxinsToxins
ExamplesExamples: : leadlead, , mercurymercury
•• OtherOther
ExamplesExamples: : postpoliopostpolio syndromesyndrome, multiple , multiple sclerosissclerosis, , polymyositispolymyositis, , myastheniamyasthenia
gravisgravis, , muscularmuscular dystrophiesdystrophies , , paraneoplasticparaneoplastic syndromessyndromes
Esiste una terapia Esiste una terapia sintomatica “specifica”sintomatica “specifica”
•• Crampi:Crampi: ChininaChinina solfatosolfato, , BaclofenBaclofen, , ClonazepamClonazepam, , levetiracetamlevetiracetam; ; carbamazepinacarbamazepina, , gabapentingabapentin, , pregabalinpregabalin, , isoptinisoptin
•• SpasticitàSpasticità:: Baclofen,Tizanidina,DantroleneBaclofen,Tizanidina,Dantrolene, , Clonazepam,FisioterapiaClonazepam,Fisioterapia
•• FaticaFatica muscolaremuscolare:: CreatinaCreatina, , BasseBasse dosidosi didi anabolizzantianabolizzanti, , AnticolinesterasiciAnticolinesterasici, , CarnitinaCarnitina, , FisioterapiaFisioterapia
•• StipsiStipsi:: idratazione adeguata, fibre alimentari, emollienti fecali, idratazione adeguata, fibre alimentari, emollienti fecali, piridostigminapiridostigmina (torchio addominale)(torchio addominale)
•• DepressioneDepressione:: antidipressiviantidipressivi. SSRI possono essere utilizzati per il . SSRI possono essere utilizzati per il controllo dei controllo dei s.pseudobulbaris.pseudobulbari
InsonniaInsonnia
��Considerare la possibilità che si tratti di Considerare la possibilità che si tratti di apnee apnee notturnenotturne
�� Verificare le eventuali difficoltà dovute Verificare le eventuali difficoltà dovute all’all’immobilitàimmobilitàall’all’immobilitàimmobilità
�� Farmaci Farmaci ::��TricicliciTriciclici
�� ipnoinducenti ad emivita breve ipnoinducenti ad emivita breve
��Evitare farmaci a marcata azione miorilassante o Evitare farmaci a marcata azione miorilassante o inibente a livello bulbare (es diazepaminibente a livello bulbare (es diazepam))
ScialorreaScialorrea
IndicazioniIndicazioni comportamentalicomportamentali::
•• RidurreRidurre cibicibi cheche provocanoprovocano lala produzioneproduzione didi unauna salivasaliva densadensa(latte,(latte, latticini,latticini, cioccolato),cioccolato), assumereassumere succhisucchi didi fruttafrutta acidiacidi oospicchispicchi didi agrumiagrumi
•• EvitareEvitare farmacifarmaci mucoliticimucolitici fluidificantifluidificanti perchéperché determinanodeterminano ununeccessoeccesso didi secrezionisecrezionieccessoeccesso didi secrezionisecrezioni
Terapie:Terapie:
•• Farmaci che riducono la produzione di saliva Farmaci che riducono la produzione di saliva
((amitriptilinaamitriptilina, scopolamina,atropina, , scopolamina,atropina, triesifenidiletriesifenidile, , clonidinaclonidina) )
•• Tossina botulinica localmente immessa nelle ghiandole salivari Tossina botulinica localmente immessa nelle ghiandole salivari
•• Irradiazione ghiandole salivariIrradiazione ghiandole salivari
•• Utilizzo di aspiratore meccanicoUtilizzo di aspiratore meccanico
�Problematiche
nutrizionali
�Problematiche
respiratorie
�Limitazioni motorie
INTERVENTI DI
SUPPORTO per
�Limitazioni motorie
�Comunicazione
Grazie per
l’attenzione