Novembre 2016 La rivista dei Soci di - Banca d'AlbaUna banca davvero differente di Tino Cornaglia...

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La rivista dei Soci di Novembre 2016

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La rivista dei Soci diNovembre 2016

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Una banca

davvero differentedi Tino Cornaglia

EDITORIALEe d i t o r i a l e

Soci&Territorio

La rivista dei Soci di Banca d’AlbaAnno VII - n. 17 - Novembre 2016

Direttore responsabile:Roberto Fiori

Comitato editoriale:Riccardo Corino, Gabriella Giargia,Pietro Ramunno, Paolo Taricco

Hanno collaborato:Bruno Gambarotta,Sergio Miravalle

Direzione, redazione, segreteria:Banca d’AlbaVia Cavour, 4 - 12051 Alba (CN)Tel. 0173 659.303Fax 0173 [email protected]

Registrazione presso: la Cancelleriadel Tribunale di Alban° 3/97 del 6 marzo 1997Registro Periodici

Immagini di:Stefano Fusaro, Bruno Murialdo,Alberto Peroli, iStockphoto, Fabio Rota Conti

Realizzazione editoriale:Pietro Ramunno

Realizzazione grafica,Dtp e Stampa:L’Artigiana - Alba

La rivista viene stampata in 50.000 copie e inviata in omaggioa tutti i Soci di Banca d’Alba

Cento Torri lascia agli Autori la responsabilità delle opinioniespresse negli articoli firmati

Questo numero è stato chiuso in redazione il 21 novembre 2016

In copertina:Un’immagine metaforica della navigazione web, sempre più improntata ai Social

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Ventis in poppa

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Viva la leva!

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Lettere&Commenti

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Per favore,

non chiamatemi chefIntervista ad Alida Gotta

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Banca&Territorio

Le imprese

nell’era dei Social

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Fondazione

Banca d’Alba

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Taccuino

di viaggio

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Pagine solidali

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Scritto mistodi Bruno Gambarotta

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Soci&Cultura

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antava Giorgio Gaber ormai più di quarant’anni fa: “Libertà è partecipazione”.Oggi quello slogan evoca scenari moltodiversi: non più volontà politiche o di precisescelte di campo, quanto piuttosto l’esigenzacondivisa di avere un rapporto diretto,

di utilizzare le nuove possibilità tecnologiche e di comunicazione per eliminare più mediazioni (e mediatori)possibili. Lo ha spiegato bene Alessandro Baricco all’indomanidel voto americano, parlando di una vera e propria mutazioneculturale: “Eliminare tutte le mediazioni che si possono eliminare.Quando è impossibile farlo, limitare le mediazioni al minimo”.Qualche esempio? Tripadvisor, Airbnb, Amazon, Wikipedia, ma anche il fenomeno del “citizen journalism” e degli aggregatori di notizie che ti mettono a portata di schermo solo ciò che vuoi sapere. Per non parlare dell’e-commerce e del ruolo che i social media come Facebook,Twitter e Instagram stanno ormai ricoprendo nelle strategie di comunicazione e di marketing e in generale nel business di ogni azienda.“Per quel che ci capisco io – dice ancora Baricco – il salto delle mediazioni è in effetti una mossa geniale, irrinunciabile, non si torna indietro. C’è un equilibrio da trovare, un baricentro,una linea rossa. Sarà affascinante”. Noi abbiamo provato a indagare tra le aziende – grandi e piccole – che hanno già iniziato a cimentarsi con questonuovo scenario, scoprendo un universo ricco di idee, start-up,applicazioni e opportunità. Un mondo anche non facile, che alimenta comprensibili timori, ma dal quale non possiamo astenerci. Nessuno può pensare di restare a lungo in panchina: è una partita che dobbiamo giocare.

Buona lettura.

Partecipare per vincere,senza troppemediazioni

Stampata su carta prodottanel rispetto dell’ambiente

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Mario Lattes, I Tefilim, 1963, olio su tela, 115x80 cm

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intrapresa tempo fa, che vede la centralità della persona e il supporto ai nostri territorimeravigliosi.

Vogliamo offrirvi sempre maggioriopportunità, anche nel campoextrabancario, laddove oltrevent’anni fa abbiamo deciso di puntare sulla salute di voi Soci.Prendersi cura è il modo migliore per far crescere il rapporto di fiducia:a ottobre abbiamo inaugurato il quinto Centro medico fisioterapicoa Torino e continua l‘operato della Fondazione Banca d’Alba con le iniziative di prevenzionegratuita per tutta la popolazione.Ma la gamma dei servizi offerti da Banca d’Alba è più ampia: per esempio garantisce un supporto, e unfinanziamento rimborsabilenel tempo, ai Soci che vogliono mandare i propri figli a studiareall’estero e studiacostantemente nuoveformule per avvicinare i giovani al mondocooperativo.

Ma, soprattutto, siamo vicini a una comunità che è fatta di tantipiccoli imprenditori con una vocazione:esportare nel mondo i prodottisimbolo della nostra terra. La nuova sfida di Banca d’Alba è ora quella di aprire a nuovesensibilità, per esempio in campoambientale; sono sicuro che sia una strada da seguire. Banca d’Alba,proprio per il peso che ha nella comunità, può e deve fare la sua parte, sostenendo coloro che hanno la fiducia e il coraggio di affrontare nuove sfide che tutelinol’ambiente e garantiscanouna redditività ulteriore al nostroterritorio. In attesa di incontrarvi di personaalla prossima Assemblea di maggio,vi saluto tutti con grandissimoaffetto e riconoscenza e vi auguro di trascorrere in modo sereno le festività natalizie con i vostri cari, il bene più prezioso che esista.

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arissimi Soci,ho il grande piacere di poter parlare a tuttivoi per la prima voltadall’Assemblea di maggio, nella quale

avete premiato la continuità e rinnovato la fiducia al Consiglio di Amministrazione uscente, del quale ho l’onore e la responsabilitàdi essere oggi il Presidente.Siamo ormai prossimi al Natale e la nostra banca si è fatta un regaloeccezionale: abbiamo raggiunto le 50.000 unità, risultato che da un latoconsolida il primato italiano di Bancad’Alba nel Credito Cooperativo, ma anche, e soprattutto, consegnaun segnale fortissimo che il nostroterritorio vuole dare: la cooperazionequi è di casa perché è stato compresoappieno quello spirito mutualisticobasato sulla relazione, sullo scambio e sulla tutela delle persone e dei territori meravigliosi in cui viviamo.Voi Soci rappresentate la cosa più importante; per noi la vostrasoddisfazione viene prima anche degli utili. D’altronde noi non abbiamo la necessità di distribuire dividendi o ridurre il numero di sportelli per vedere il titolo risalire in borsa. La nostraunica bussola siete proprio voi. Per soddisfare voi Soci serve una banca solida e dinamica, con spalle ben coperte: continuiamoa crescere ogni anno, anche in questiperiodi di recessione, investendo in tecnologia e servizi innovativi, così come apriamo nuove filiali, in controtendenza con il sistemabancario; lo facciamo perchévogliamo essere coerenti con la linea

Una bancadavverodifferente

VOI SOCIRAPPRESENTATE LA COSA PIùIMPORTANTE; PER NOI LA VOSTRASODDISFAZIONE VIENE PRIMA ANCHE DEGLI UTILI

di Tino Cornaglia,Presidente

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enza ombra di dubbio, l’acqua è il suo elemento.Un oro e due argenti con la nazionalegiovanile, un argentoolimpico quest'anno a Rio, in Brasile, un oro

europeo, due bronzi (uno mondiale e uno europeo), due argenti alla WorldLeague: è l'invidiabile palmarès di GiuliaGorlero, Socia di Imperia. Alla sua collezione di titoli puòaggiungere anche quello di migliorportiere all'Europeo di Budapest 2014 e miglior giocatrice della partita per assegnare il 3° e 4° posto ai mondialidi Kazan 2015, oltre a essere arrivata fra le 5 candidate al "Pallone d'oro" della Pallanuoto nel 2014.

Con la Mediterranea Imperia, inoltre, ha conquistato uno Scudetto, una Supercoppa e due Coppe Len.Niente male, soprattutto se si consideral'età della giovanissima titolare della calottina numero 1 della Nazionalefemminile di Pallanuoto, cresciuta nel vivaio della Rari Nantes Imperia, cittàdove è nata il 26 settembre del 1990. Lo sport ce l'ha nel sangue, e lo dimostrano gli studi effettuati:Ragioneria a indirizzo sportivo nel LiceoSportivo Colombo di Arma di Taggia.Ma la passione per la piscina ha radicipiù profonde...Quando hai cominciato

con la Pallanuoto?

A 12 anni, ma già a 3 anni frequentavola piscina. L'ho mollata per qualcheanno per dedicarmi alla Pallavolo, ma per motivi fisici dovetti smettere: le mie ginocchia non sopportavanol'impatto con il terreno. Così, nel frattempo, era nata a Imperia la squadra femminile, dove andò a giocare mia sorella Gloria... Mi sonodetta: perché non provare?Sei cresciuta nella Rari Nantes Imperia:

poi Waterpolo Messina, ora la sfida della

Nuoto Club Milano... dopo le Olimpiadi,

servivano nuovi stimoli?

Volevo mettermi alla prova. Avreipotuto scegliere una squadra dove erosicura di lottare per lo scudetto. Ma non era quello che volevo. Sembrastrano, lo so... Ma è nei momenti difficiliche si cresce maggiormente. Vorreiportare la mia esperienza, in questocaso a Milano, per combattere con unasquadra giovane al suo debutto in A1, con la voglia di rimanerci.

Il tuo è uno sport faticoso...

Quanto ti alleni?

Nel club tutti i giorni. In più, 2 o 3 voltealla settimana faccio doppioallenamento in acqua, più la palestra.Con la Nazionale, invece, tutti i giornidoppio allenamento più palestra 3 voltealla settimana.Qual è il segreto per diventare uno

sportivo di successo?

Fare tanti sacrifici e crederci. Porsi un obiettivo. E lottare, lottare con tutte le forze per raggiungerlo.Alla prossima Olimpiade, puntiamo

all'oro?

Beh... Si punta sempre al meglio.Quattro anni sono tanti, però: ora pensiamo a quest'anno.La tua gioia sportiva più grande?

Vincere la semifinale a Rio de Janeiro.E quella extrasportiva?

Essere riuscita a 26 anni a comprarmiuna casa, ovviamente grazie all’aiuto di Banca d’Alba. Penso che questi sianopassi importanti nella vita di unapersona.Quali sono i tuoi hobby?

Leggo molto, provo a cucinare (ride,ndr), la musica.Una cosa che nessuno sa di te?

Sembro una roccia... Invece sono moltoemotiva.Quali sono i tuoi progetti futuri?

Spero di laurearmi in Psicologia. Vorreiproseguire con la specializzazione in Psicologia sportiva.Che rapporto hai con la tua terra

d'origine? Torni spesso a casa?

Sì, il Milano mi ha concesso una formulache mi permette di stare spesso a casa.Senza mare non posso stare.

DALLA PISCINA DI IMPERIA ALL'ARGENTO OLIMPICO DI RIO.GIULIA GORLERO, PROFESSIONE: PORTIERE DEL SETTEROSA

Senza il marenon posso stare

SOC I & T E RR I TOR IO

L’ I N T E R V I S TA

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L E S TOR I E

Nelle Langhe, l'università dei cani da tartufoRODDI

n ateneo che accetta solostudenti a quattro zampe.

Una scuola antica, fondata nel lontano 1880 e riconosciuta“ufficialmente” nel 1935,durante la V Fiera del TartufoBianco d'Alba, dal ConteGastone di Mirafiori, figlio della Bela Rosin, che rivestiva le funzioni di presidente della Fiera del Tartufo. A Roddi,proprio accanto al castello, nel cuore delle Langhe ha sedel'Università dei Cani da Tartufo,c on annesso anche un museoche ospita una raccolta di articoli, fotografie e cimelidelle colline langarole. A fregiarsidel titolo di rettore è GiovanniMonchiero, Socio di Roddi, IVdella dinastia dei Barot (il bastonedel trifolao, il cercatore) che ha per capostipite il suo bisnonno, Antonio. Da 136 anni addestrano cani da tartufo, insegnando

ad annusare il terreno, muoverela terra e aiutare i cercatori a raccogliere, lasciandolo intatto,il frutto più pregiato delle Langhe.“La cerca di questo rinomatofungo ipogeo, per il tabui (il cane da tartufo in piemontese), è un gioco: semplificando, si comincia con lanciare una pallina imbevuta di oliotartufato, che il cane deveriportare. Poi si nasconde

la pallina, contandosull'olfatto dell'animale per ritrovarla. Quindi si passa dalla pallina al tartufo vero e proprio.L'addestramentodurapochi mesi, poi tutto sta all'esperienza di chi guida il cane e all'affiatamentotra animale e padrone”.

USotto, dall’alto:Giovanni Monchiero,

alias Barot IV,

euno scatto

dell’interno

del capannone

donato dalla Giesse

Logistica al Comune

di Accumoli

MONTÀ D’ALBA

al Roero ad Accumoli,all'insegna della solidarietà.

Il sisma del 24 agosto, che cosìduramente ha colpito il CentroItalia, non ha lasciato indifferenteGiulio Valsania, Socio di Montàd'Alba, Amministratore delegatodella Giesse Logistica di Castellinaldo d’Alba. L'iniziativa è partita da un post su Facebook,sulla pagina aziendale, nel quale si dichiarava la disponibilitàgratuita di fornire strutture per chiunque ne avesse necessità,associazioni di soccorso e aziende. “Noi costruiamo capannoni e abbiamo sentito il dovere, la necessità morale di fornire una struttura che potesse essere utile

come locale mensa o ricovero –afferma l'imprenditore roerino –.Abbiamo preso contatti con il Sindaco del Comune di Accumoli, Stefano Petrucci, ci siamo incontrati e abbiamo fattoun sopralluogo. Abbiamo individuatoil luogo di collocazione, preso accordicon i Vigili del Fuoco e siamo tornatigiù a montare la struttura”.Finita l’emergenza, il capannone –una struttura in acciaio concopertura in telo PVC di 200 mq, che attualmente serve per accogliere le donazioni di beninon deperibili che arrivano da tuttaItalia nella cittadina – sarà spostatonel centro della città e diventerà il tendone delle feste di Accumoli.

Un aiuto per ricominciareD

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ecnologia del lavoro al servizio dell'ambiente:

questa, in sintesi, la filosofiaalla base della WGreenTecnology di Valle Talloria –marchio creato da Gianfranco Boffa, Socio di Gallo Grinzane, studiprofessionali all’Inapli e da informatico –, che dal 2006, sotto il cappellodella Boffa Guido CostruzioniMeccaniche, offre una tecnologia lavorativarispettosa dell'ambiente,ecologica e professionale.Dopo i riconoscimentitributatigli a Savigliano, con la vittoria alla Fiera della Meccanizzazione, la sua motocarriola a motoreelettrico sta facendo incettadi premi a ogni livello. Nel mese di novembre,

SOC I & T E RR I TOR IO

DIANO D’ALBA

il suo progetto Four-Bio –trattrice telecomandatasemovente portaattrezzi a trazioneintegrale su quattroruote con trazione su ogni singola ruota,gestita da alimentazione a batteria – ha trionfato ancheall'EIMA di Bologna,l'Esposizione Internazionaledelle Macchine per l'Agricolturae il giardinaggio.“Da sempre mi appassionaprovare a fare quello che nonc'è, immaginando soluzionidiverse dall'ordinario – spiegaGianfranco –. Ora stosviluppando una macchinache presenterò all'aeroporto di Malpensa, studiata per il trasporto dei disabili: una soluzione più efficace di quelle attualmente in uso,

T

Venti tappe in altrettantigiorni, per un totale di 2.973 km, partendo da Alba e arrivando a Rosello, in provincia di Chieti, paesinodell'Abruzzo dove è nato.Bartolomeo Pugliese, Sociodi Alba, di mestiere fa il consulente industriale,ma nel tempo libero coltivala passione per il ciclismo.“Il cicloturismo uniscel’emozione dell’avventura al piacere dell'efficienzafisica. Favorisce l’armoniatra corpo e mente e il sentirsitutt’uno con ciò che ci circonda. Alla velocità di pedalata sono riuscito a catturare tutto: panoramamozzafiato, l'odoredell'erba, il cicaleccio...

Se ci chiamano il 'Belpaese'un motivo ci sarà!Percorrendone il perimetro,con il mare sempre alla miadestra, ho voluto idealmenteabbracciare la nostra bellaItalia. È stato un viaggioanche dell'anima, perché ci si può sentire pellegrinianche su un cavallo in fibradi carbonio, se a spingerti è l’essenza di un sogno”.

SPORT

ALBA

IL CICLISTAPELLEGRINO

Agricoltura green

che permetterà a chi hadisabilità fisiche di non doversispostare dalla propriacarrozzina per imbarcarsi”.

'è chi dipinge su tela,chi preferisce

affrescare pareti, chi disegnasu carta: l'arte non ponecerto limiti alla creatività.Elvira Sorba,giovanissima Sociadi San Damianod'Asti, classe1996, comestrumento

SAN DAMIANO D’ASTI

su cui dare sfoggio del propriotalento preferisce usare il corpo umano. Fresca di diploma alla GV KryolanTorino Academy, accademia

CL’arte del body painting

di trucco teatrale ed effettispeciali, ha vinto la selezioneper il campionato italiano di body painting a Varazze(con La grande madre),classificandosi poi seconda al campionato nazionale di Merano (presentando La rinascita). “La passione per il disegno mi accompagna sin da quando ero bambina –racconta Elvira –; quella per il body paintingè maturata in Accademia,dove ho potuto sperimentarenuove tecniche per dareforma alla mia arte,

proponendo elementifantastici.

Mi affascina potermidistaccare

dalla realtà”.

Sopra:Gianfranco Boffa

all’EIMA di Bologna

Sotto:Elvira Sorba al lavoro

su una modella

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L’inserimento dei bambinial nido o alla scuolamaterna è, per le famiglieinteressate, un momentodelicato, che in alcuni casiespone i genitori a unaserie di problematiche(dalla difficoltà di gestirei momenti dedicati ai pastialla relazione con i capriccidei bambini, passandoattraverso le fatiche di ognigiorno). Per ovviare a talicriticità, presso 4 strutturea Torino, 2 nel Canavesee altrettante a Milano,è nato “Progetto Nidi”,un'opportunitàdi riflessione e confrontoin un'ottica di prevenzioneprimaria e sostegnoalla genitorialità,con attività di formazioneper genitori ed educatori.

“Èprevista la consulenzadi una psicoterapeuta, checon cadenza settimanaleincontrerà mamme e papàper un breve percorsodi sostegno – spiegala Dott.ssa Vittoria Russo,Socia di Torino, PsicologaPsicoterapeuta, referentedel progetto per gli AsiliNido –. I primi due colloquisono gratuiti”.Per maggiori informazioni,visitare la pagina Facebook“Progetto Nidi” o scrivere a:[email protected].

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CANALE

rima di andare in pensione,due anni fa, faceva

la maestra d'asilo. Nel 2010, però,aveva già cominciato, da autodidatta, a dare forma alla sua passione per l'arte.Cecilia Grasso, Socia di Canale,sei anni fa è diventata allieva del maestro guarenese DinoPasquero. Oggi, con oltre 250opere realizzate, ha una mostrapermanente nel suo studio, a Canale, dove ogni annoorganizza un'esposizione in occasione della Fiera del Pesco.“Un'espressione artistica deveemozionare la mente e il cuore,suscitare pensieri sopiti e catturarenel tempo i nostri ricordi”.

la sua ispirazionepercorrendone le colline, durantelunghe passeggiate.

P Il suo stile la inquadra tra gliimpressionisti, e la suapittura si caratterizzaper una tecnica pulita e accorta. Le sue opere– prevalentementeolio su tela, ma anchesu tavola di legno– ritraggono per lo più scorcipaesaggistici,seppur nell'ultimoperiodo nonmanchino ritratti e figure umane. Ha all'attivonumerose mostrenelle Langhe e nel Roero: trae

Presepe, che passione!OMEGNA

a più di 20 anni collezionapresepi da tutto il mondo:

il primo, in terracotta, gli vennedonato. Da allora ne ha raccoltinei luoghi più disparati: regalatida conoscenti che sanno della sua passione o acquistati,nei mercatini o presso piccoliartigiani, nelle mete di viaggi e di vacanze. Dalla Sicilia alla Cina,dall'Indonesia all'Uzbekistan,passando per oltre 250 esemplariperuviani; di legno, pietra,cristallo, bacche tropicali, non c'èmateriale che non rientri nella sua collezione, compreso il banano di Zanzibar.Sergio Viganò, Socio di Omegna,responsabile del Reparto di Radiologia COQ dell'Ospedaledi Omegna, oggi ne ha 960. Ha presentato la propria raccoltain più di un’occasione natalizia, a scopo benefico, in tutto il VCO.“Di recente ho aggiunto alla miaraccolta tre copie di opereraffiguranti la Natività della Verginedi Guido Reni

(Cappella dell'Annunziata del Quirinale), l'Adorazione dei Pastoridel Perugino (Palazzodei Priori di Perugia) e la Nativitàdel Pinturicchio (Cappella Baglionidi Spello), al fine di stimolarei visitatori della mostra che sto preparando sul confronto tra presepi e Natività nell'arte”.Il suo sogno è quello di creareun'area museale dedicata al presepe nella sua città,Omegna, di ricostruire il vecchio presepe del fonte battesimaledi Sant'Ambrogio e di creare la Scuola del Presepe, riscoprendoin particolare quello piemontese.

D

Frammenti di luce

Sopra:la pittrice canalese

Cecilia Grasso

Sotto:alcuni dei presepi

della collezione

di Sergio Viganò

SOCIALE

TORINO

PROGETTONIDI

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ECONOM IA&T ERR I TOR IO

el principio era la cabinadel telefono: si scendevasotto casa, sacchetto con i gettoni alla mano, si introduceva l'obolonella fessura

e la comunicazione poteva avere inizio.Poi i telefoni fissi sempre più diffusi, i fax,quindi la rivoluzione informatica (ha fatto scuola la vision di Bill Gates: “Un personal computer su ogni scrivania”),il cellulare, lo smartphone, a ritmi di cambiamento sempre più frenetici. Il risultato? Oggi, che lo si voglia o no,siamo tutti perennemente connessi: è l'era del mobile, siamo raggiungibili in tempo reale, ovunque e in qualunquemomento.Non è tutto. La connessione, al pari della comunicazione, è sempre piùimprontata al modello “Social”. E sul ruolo sempre più importante dei social network nell’interazione tra le imprese e i consumatori, ormai, ci sono pochi dubbi.Facebook, Instagram, YouTube, ma ancheTwitter, LinkedIn e una miriade di altristrumenti per accorciare le distanze nel mondo, collegarsi ad altre persone e, perché no, far conoscere i propriprodotti e servizi a centinaia di milioni di potenziali clienti. Basti pensare ai numeri della piattaforma creata da Mark Zuckerberg: i dati aggiornati a luglio 2016 parlano di 1,65 miliardi di utenti che accedono almeno

una volta al mese, di cui 1,09 miliardiattivi su base giornaliera, per una permanenza media di circa 40 minuti. Quanti gli italiani? Gli utentisono 28 milioni, 21 dei quali si connettono ogni giorno.Una platea vastissima, raggiungibilepressoché gratis: praticamente tutti i social network offrono la possibilità di registrarsi gratuitamente. La possibilità di acquisire maggiorevisibilità a pagamento è opzionale e – comunque – prevede costiinfinitesimali rispetto alle somme da sborsare per pubblicità su mezzi che a molti cominciano ad appariresuperati. Le aziende del nostroterritorio non sono rimaste a guardare. La cantina vinicola Cordero di Montezemolo, a La Morra, ha lanciato un contest su Instagram,mentre il Gruppo Miroglio di Albaha messo in campo piattaforme webed e-commerce. La Fratelli Carli di Imperia– con il suo olio – è, da sempre, tra i pionieri nel settore della venditaper corrispondenza; la Spazio Bianco di Ivrea continua a fare incetta di premisui principali social dedicati a chi viaggia.Ancora il Gruppo Marengo di Alba, con i suoi sistemi modulari dall'evolutaintelligenza artificiale in ambitoenergetico, fino a Popsconto.it,che dall’astigiano offre agli utenti un sito che raccoglie le miglioripromozioni online. Eccovi le loro storie.

N

LE IMPRESE

SOCIALnell’era dei

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DAL LOC A L E A L G LOBAL E

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lobale e locale: in una parola,glocal. Il mercato di oggi è sempre più globalizzato, ma a fare la differenza è la capacità di offrire su scalasempre più vasta i propri prodotti

e servizi, eccellenze frutto di un radicamento sul territorio che non viene mai meno. Le zone in cui Banca d'Alba opera hanno saputovincere la sfida, affacciandosi sul mercato globale:sono molte le aziende che sono state capaci di utilizzare quegli strumenti oggi indispensabiliper ritagliarsi spazi importanti sul palcoscenicointernazionale. A partire dalla presenza su internet,ormai imprescindibile, attraverso l'e-commerce,fino a sfruttare i canali costituiti dai social network, che hanno accorciato incredibilmente le distanze,connettendo in tempo reale persone e mondidistanti migliaia di chilometri. Tutte risorse utili per veicolare la propria attività, conoscere i bisognidei consumatori e allargare la propria base di clientireali e potenziali. Banca d'Alba è il partner giusto, perché coniugal'assistenza quotidiana, fatta di persona, grazie alle nostre 70 filiali, con gli strumenti tecnologiciinnovativi che mette a disposizione (ad esempioVentis, il portale e-commerce del CreditoCooperativo e Satispay, il nuovo sistema di pagamento) e con la consulenza di un ServizioEstero di eccellenza. Noi ci siamo, da sempre.

Pierpaolo Stra, Presidente del Comitato Esecutivo

G

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Parole e concetti un po’ astrusi, che però indicano con chiarezza una tendenza: dopo l’e-commercee tante app dedicate alle bottiglie,anche il mondo dei Social è entratoprepotentemente in cantina. “Per farsiconoscere, per promuovere il propriovino, per incuriosire e comunicareusando un linguaggio adeguato ai nuovi consumatori e senza confini –dice Alberto Cordero di Montezemolo –.Tradizione e innovazione possonobenissimo convivere, anzi alimentarsi a vicenda con successo”. Senza scordare,però, che il mondo digitale e virtualepuò diventare concreto e reale:“Abbiamo selezionato le 20 foto più bellepremiate dal concorso e le abbiamostampate su cornici Tonki, per poiesporle in una mostra fotograficaall’interno della barricaia della nostracantina. Uno spettacolo per gli occhi, da unire a quello per il palato che soloun calice di Barolo può offrire”.

ECONOM IA&T ERR I TOR IO

criveva Victor Hugo: “Fatecome gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici”.Così ha scelto di fare oggila famiglia di produttori

vitivinicoli Cordero di Montezemolo,festeggiando l’importante compleannodel loro cedro secolare, divenutosimbolo delle Langhe del Barolo, su un social network di successo comeInstagram e coinvolgendo influencerdigitali da tutta Italia.Piantato dai loro avi Costanzo Falletti ed Eulalia Della Chiesa, nel giorno del loro matrimonio, il Cedro del Libanodi La Morra, da sempre simbolo di amore e di eternità, a settembre è diventato prima il protagonista di un Instameet (un social tour rivoltoagli influencer di Instagram) e poi di un Challenge (un concorso fotograficodigitale) con l'hashtag #comealberi, che hanno consentito di raggiungeremigliaia di persone in un solo giorno.

L'HASHTAG IN CANTINAL'esperienza di Cordero di Montezemolo

S

untare sul dettaglio per fare la differenza. Personalizzareper distinguersi. Nel mondodella moda sempre più seriale, ma dove c’è grande richiesta

di esclusività, il gruppo Miroglio di Albaha deciso di rispondere con l’innovazione e la creatività di giovani startup. Come Tailoritaly, piattaforma di e-commerce che fa convivereil processo industriale con il tocco finaledell’artigianato made in Italy. Il sitoconsente infatti di aggiungere ai pezzidella collezione particolari che li rendonounici: dalla lunghezza delle maniche alla forma del colletto, a centinaia di accessori come fiocchi e bottoni.“Vogliamo avvicinare il mondo dellestartupa quello delle aziende tradizionali

– spiega il presidente del gruppo,Giuseppe Miroglio –. La partnershipTailoritalyrientra nel Mip, il MiroglioInnovation Program,nato due anni facon l’obiettivo di innovare”. Stessa filosofia per TheColorSoup, altra piattaforma web firmata Miroglio che consente a grafici, sarte, stilisti e appassionati di cucito di crearetessuti personalizzati ad alta qualità,stampati nello stabilimento MiroglioTextile di Govone. “TheColorSoupconiuga creatività e tecnologia perrealizzare soluzioni sempre innovative.La stampa digitale permette un elevatogrado di personalizzazione e colori vivi nelle grafiche. Offriamo la possibilità di ordinare anche un solo metro di tessuto, garantendo velocità nella consegna in Italia e all’estero”.

ABITI E TESSUTI PERSONALIZZATIcon le piattaforme web firmate Miroglio

A sinistra:Il Cedro del Libano

di La MorraSotto:

Giuseppe Miroglio

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olto più di un Bed&Breakfast:Spazio [Bianco] –Camere con Cultura,di DomenicoTappero, Socio

di Ivrea, è un concept basato su una nuova filosofia di accoglienzaesperienziale. Abbinando ospitalità a valorizzazione territoriale, risponde alle esigenze dei viaggiatori moderni,sempre più alla ricerca di emozioni ed esperienze autentiche, a contatto di arte, artigianalità, cultura e tradizionidel luogo.È un catalizzatore di una rete di energieed eccellenze locali, un contenitoreculturale, decisamente “social”. SpiegaMartina Lombardi, responsabile della comunicazione della struttura:“Usiamo unicamente i canali social: non abbiamo mai speso un centesimo in pubblicità tradizionale, sostituitaegregiamente dalle condivisioni sulle varie

CAMERE CON CULTURAQuando il B&B diventa social

piattaforme online. La newsletterè il nostro primo strumento: oggipossiamo contare su 700 iscritti alla nostra mailing list. Poi c'è Facebook,che ci serve per la narrazione del quotidiano: siamo partiti con un gruppo e oggi la nostra fanpageè arrivata a 840 ‘mi piace’. Su Instagram, che usiamo per mostrare l'allestimentodelle nostre camere, oltre che per il lato più artistico e legato al design, abbiamo200 follower. Ancora, il canale YouTube,sul quale mostriamo le nostre camere e gli eventi proposti qui da noi, ma anchei tutorialsu come arrivare dal casello e come fare il check-in in autonomia”.Funziona? Da anni la Spazio [Bianco]è ai vertici delle classifiche dei principalisiti che si occupano di turismo: 9,6 di rating su Booking, nella Hall of Famedi Tripadvisor dal 2011 e 10/10 su Hotelscombined, che lo pone nell'1% delle strutture migliori in Italia e nel 3% delle migliori al mondo.

na storia lunga oltrecent'anni. La Fratelli Carlidi Imperia, azienda Sociadi Banca d'Alba, è famosa– oltre che per la qualitàdel prodotto – per il suo

particolare sistema di vendita per corrispondenza. Oggi conta oltre 300 dipendenti, 140 automezzi per le consegne, un parco clienti di circaun milione di unità (di cui 600mila in Italiae 400mila tra Francia, Austria, Germania,Svizzera e Stati Uniti) per un fatturato di oltre 140 milioni di euro.Ancora oggi coltiva la preziosa olivataggiasca dalla quale ricava l’Olio ExtraVergine di Oliva DOP Riviera LigureRiviera dei Fiori, offrendo in più una gamma completa che spazia da oli di oliva a prodotti di gastronomia

al nostro sistema esclusivo di consegne a domicilio, ci consente un dialogo costantee personalizzato, la conoscenza delle esigenze e dei desideri di ogni singoloconsumatore”. Cambiano gli strumenti,non la sostanza: da famiglia a famiglia,come più di un secolo fa.

PIONIERI DEL WEBOlio da famiglia a famiglia, grazie alla Fratelli Carli

e conserve alimentari della tradizioneligure e mediterranea.“Nel 1996 siamo stati fra i primi a muoverciattraverso il canale web, allora quasiinesplorato – afferma Claudia Carli,quarta generazione della famiglia, che alla Fratelli Carli è la responsabiledella comunicazione –. Il modello di vendita per corrispondenza, che caratterizza l’azienda fin dallasua nascita, ha trovato nel mondodigitale uno sbocco di naturaleevoluzione. Oggi riceviamo gli ordini dalla nostra clientelaprincipalmente via telefono, nel 70%dei casi, via posta ordinaria nel 15% e via web nel 12%. Il web ci permette di prestaregrande attenzione alla relazionecon i nostri clienti e, insieme

Sopra:Domenico Tappero e Martina Lombardi,

nella struttura di Spazio [Bianco]Sotto, da sinistra:

Carlo, Lucio, Carlo, Gian Franco e Claudia Carli

U

M

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ECONOM IA&T ERR I TOR IO

il nostro business, mentre nostri concorrentichiudevano. Oggi, dopo aver festeggiatol'anno scorso i 50 anni di attività, siamo un gruppo di engineeringche proponesoluzioni all'avanguardia sia per le aziende che per il privato".In questa categoria rientra a pieno titoloil brevetto per il sistema di automazioneenergetica “Aspec” (Albasystem PowerEnergy Control), un sistema intelligentedi ultima generazione che va a sceglierele fonti di approvvigionamento piùeconomiche ed efficienti, in tempo reale.“Entriamo nell'era dell'Industry 4.0, con sistemi sempre più interconnessi. E nella stessadirezione vanno le abitazioni privatecon il sistema"Aspechome": per questo abbiamo

adattato il sistema industriale anche al civile, pensando al terziario e alla casa.Parlando di Social, siamo presenti sulle principali piattaforme, ma per la specificità del nostro lavoro,decisamente tecnico, sono altri i nostricanali privilegiati. Comunque stiamoimplementando delle piattaformeprettamente mobilesui nuovi dominiregistrati “Aspecindustry” e “Aspechome”,dai quali nasceranno le specifichepiattaforme social, per essere semprepiù vicini alle esigenze dei nostri clienti".

a tecnologia certonon manca, nel GruppoMarengo di Alba – aziendaSocia di Banca d'Alba –,forte di tre divisionispecifiche: la Marengo

Impianti Elettrici (impianti elettriciindustriali e terziario avanzato, bordomacchina, software, automazione e manutenzione), Albasolar (specializzatanella realizzazione, installazione,assistenza e manutenzione di impiantisolari e fotovoltaici) e Albasystem(la branca più innovativa, dedicata ai sistemi integrati di risparmioenergetico, cogenerazione a gas,accumuli di energia per continuitàassoluta per le aziende).“In questi anni di crisi generale, ai quali nel nostro settore si è sommata la fine della bolla del fotovoltaico, Banca d'Albanon ha mai smesso di credere nelle nostrepotenzialità – spiega Massimo Marengo,amministratore delegato del Gruppo –.Così siamo riusciti a crescere e a sviluppare

GRUPPO MARENGO, INDUSTRY 4.0Tecnologia al servizio delle aziende

L

istricarsi tra le centinaia di promozioni che quotidianamente ci investono mentre siamoconnessi alla rete è ormaiimpresa titanica. Quale

sarà l'offerta più conveniente? In soccorsoagli appassionati dello shoppingsu internet, attenti però al risparmio, eccoPopsconto.it, sito che raccoglie ogni giornopromozioni e codici sconto per aiutare gli utenti a risparmiare negli acquisti online.L'idea è del Socio di Banca d'Alba FabioNovarino, classe 1982, astigiano per nascita, canalese d'adozione, anchese ora vive a Milano, dopo una parentesi a Bologna per gli studi universitariin Scienze di Internet. Piemontese – di Settimo Torinese – è anche la sua Socia,Sabrina Fusto, che gestisce la parte

in fase di pagamento, ottiene lo scontosul prezzo finale. Gli utenti possonoanche creare una propria “wish list” dovesalvare i coupon e i negozi preferiti. E per chi non avesse idee per i regali di Natale, sarà presto disponibile ancheuna sezione dedicata.

SHOPPING ON-LINE CON POPSCONTO.ITUn sito per risparmiare negli acquisti sul web

editoriale dei contenuti.“Dopo aver maturato una certaesperienza nel settore dell'e-commerce,lavorando per 8 anni in Yoox, ho intrapreso questo progetto – spiegaFabio –. Popscontonasce dalla passioneper lo shopping onlinee dal crescenteinteresse per questo mondo da parte delle principali piattaforme italiane. Il nostro obiettivo è aiutare gli utenti a risparmiare non solo durante i saldi, ma tutto l’anno. Da pc, tabletosmartphonesi può accedere a centinaiadi offerte su tutte le categorie di prodotti(dall’abbigliamento ai viaggi, dallabellezza alla tecnologia) ed essere sicuri di fare acquisti al miglior prezzo possibile”.Con un semplice click l’utente scopre il codice e accede alla pagina del negozioonline interessato e, inserendo il codice

DSopra:

la sede delGruppo Marengo, ad Alba

Sotto:la homepagedel sito

Popsconto.it

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fferte di prodotti di grandi e piccolimarchi, acquistabili in tutta sicurezza a prezzi estremamenteconvenienti: Ventis.it

è il portale e-commerce del CreditoCooperativo, sul quale è possibiletrovare un'ampia gamma di prodotti.Aperto a tutti, il sito riserva vantaggiesclusivi ai possessori di CartaBCC, che – oltre a godere degli sconti –accumuleranno punti doppi sul programma “Premiati”, avrannoaccesso a prevendite riservate e potranno usufruire della spedizionegratuita su acquisti superiori ai 49 euro(purché sotto i 5 kg di peso).Ma non è tutto. È anche un'opportunitàdi visibilità per le aziende, costituendoun eccezionale strumento di businessche garantisce la possibilità di ampliare

la propria base clienti e il propriofatturato, far crescere la propria brandawareness (cioè la conoscenza del marchio) e smaltire le rimanenze di magazzino su un canale protetto che non svilisce il prodotto e non interferisce con la rete distributivadell'azienda stessa.“Per chi vende, è una vasta vetrina sul mondo, estesa al territorio nazionale,con un potenziale di milioni di acquirenti– commenta il Direttore Commerciale di Banca d'Alba, Massimo Oberto –. Per chi compra, uno spazio doveeffettuare acquisti sicuri a prezzivantaggiosi. Una bella opportunità,insomma, per tutto il circuito del CreditoCooperativo”.Per le aziende, aderire è semplicissimo:basta rivolgersi alla propria filiale di competenza. E non c'è nessun costoper la vendita dei prodotti sul portale.

Tutte le vendite sono gestite “sul venduto”: è quindi Ventis.it ad acquistare dal cliente businesse rivendere al cliente finale, definendocon l'azienda il prezzo della merce in vendita, con particolare attenzionealla competitività e alla coerenza con il mercato e-commercedi riferimento. In più, su richiesta, è disponibile anche un servizio gratuitodi shooting fotografico dei prodotti.Per il cliente finale, aderire è ancora più semplice. Basta andare sul sitowww.ventis.it, o scaricare gratuitamentel'app, effettuare l'acquisto e aspettare la consegna. E per i Soci di Banca d'Alba, i vantagginon sono finiti: come offerta-lancio,infatti, Ventis.it offrirà a tutti i Soci due codici promozionali personalizzatiper acquisti da effettuarsi sul portale,che verranno inviati tramite e-mail.

L’ e-commerce del credito cooperativoVentis in poppa

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BANCA&TERR I TOR IO

na serie di workshoptematici – propostidal ServizioPersonale – percoinvolgere i giovanidipendenti di Banca

d'Alba, promuovendo un percorsomodulare di crescita professionaleincentrato su consapevolezza di sé,confronto tra colleghi e scambio di idee. Sotto la guida di RobertoCeschina, formatore comportamentale,

38 colleghi di Banca d’Alba sotto i 32 anni stanno prendendo parte a un percorso lungo due anni,strutturato in 4 incontri nel 2016 e altri, ancora da pianificare, nel corso del prossimo anno.Un approccio metodologico nuovo in Italia, nato in Danimarca negli anni'90, grazie al quale i giovani colleghi –anche attraverso l'utilizzo dei mattoncini Lego, con il sistema del “Serious Play” – seguiranno

U uno schema formativo mirato al problemsolving e ad acquisire competenzenello sviluppo organizzativo. Tra lezioni in aula ed esperienze di team building, incontri “ispiratori”come quello con Chiara Dello Iacovoed esercitazioni per la gestione dello stress, i partecipanti potrannocosì sviluppare conoscenze (sapere),capacità (saper fare) e attitudini (saperessere) utili nell'attività lavorativa così come nella vita quotidiana.

el cuore della città, in piazza Beltrami 10,dallo scorso lunedì10 ottobre è operativa la nuovafiliale di Omegna,

al servizio degli oltre mille Soci per i quali Banca d'Alba funge da riferimento nel territoriodel Verbano-Cusio-Ossola. Una storia lunga 21 anni, di cuiricorre l’anniversario il 29 novembre,per un territorio attivo e vitale che può contare su un tessutoeconomico solido e ben radicato.Dotato di spazi ampi e funzionali, in una location centralissima (al piano terra dell’edificio grigionella foto) e facile da raggiungere,l'ultimo sportello arrivato nella famiglia di Banca d'Alba

Un nuovo sportello a Omegna

WORKSHOP TEMATICI PER PROMUOVERECONOSCENZE, CAPACITà E ATTITUDINI

NEL CUORE DELLA CITTà LA NUOVA FILIALE, DOTATA DI UN'AREA SELF

è dotato anche di una modernaArea Self, attiva 24 ore su 24, con wi-fi gratuito e touch padinterattivo. Qui i clienti più tecnologicipotranno prelevare e versarecontanti, versare assegni,controllare estratti conto e saldo,effettuare ricariche del cellularee di “Carta Tasca”, calcolare la rata del proprio mutuo,informarsi su tutti i prodotti e i servizi di Banca d'Alba,assicurarsi, controllare le quotazioni della Borsa e accedere a una serie di servizionline per il cittadino. Una bellacomodità, senza che però vengameno la possibilità di rivolgersidirettamente al personale allo sportello.

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Omegnaa oltre vent’anni Bancad’Alba è al fianco delle imprese chevogliono intraprendereiniziative commercialiall’estero. Ecco perché –

nell’ottica di rafforzare gli strumenti a disposizione delle aziende associate e con l'obiettivo di aumentare il livellodi conoscenza, peraltro già piuttostoelevato, delle PMI che ogni giornoaffrontano i mercati internazionali – ha deciso di organizzare una serie di incontri formativi dal titolo Esportare:rischi, strumenti e opportunità.Dopo la presentazione dello scorso aprile presso “Terre da Vino”, a Barolo –alla presenza di oltre un centinaio di rappresentanti di aziendepiemontesi – ha così preso avvio il percorso formativo. Quattro incontriorganizzati tra maggio e ottobre – che si vanno ad aggiungere a quellirecentemente messi in campo per raccontare i mercati indiano, cinese,tunisino, russo e norvegese – nei qualiesperti di settore hanno fornito alle aziende partecipanti gli strumentiutili per superare sfide e barriere nei mercati internazionali: dai servizibancari legati al commercio estero alla contrattualistica e gli aspetti legalidei contratti commerciali internazionali,dalle problematiche legate alle dogane,ai trasporti e alle assicurazioni, fino a discutere di come un’efficace

comunicazione (digital e improntata al social media marketing) possa portarea degli incrementi nei risultati in terminidi fatturati e di creazione di un brand. “Banca d’Alba ha nel suo servizio esteroun vero fiore all’occhiello, vantando oltre 1,5 miliardi di flussi da e verso estero– commenta il Direttore Commerciale,Massimo Oberto –. Accompagnare le aziende in mercati lontani significaessere presenti nei momenti in cui nascono i bisogni, le idee, la voglia di affrontare una nuova sfida in mercatipiù complessi di quello domestico”. “Il taglio molto pratico di ciascun incontroha permesso di approfondire le varietematiche in modo concreto, trasparente,efficace e tra le 35 aziende che hannoaderito al percorso si è creata un’armoniatangibile, che fin da subito ha permesso di condividere problematiche,testimonianze e casistiche reali –aggiunge il responsabile dell'UfficioEstero di Banca d’Alba, Stefano Porrino –.Nella veste di organizzatore ho percepito,a ogni appuntamento sempre di più,quanto sia importante rendere disponibilela conoscenza, per raggiungere il comuneobiettivo di consolidare le competenzedella classe imprenditoriale locale, che si distingue per prodotti eccellentiriconosciuti in tutto il mondo, che conoscele proprie caratteristiche vincenti, e chedopo questo percorso dispone di qualchestrumento in più per raggiungerepreparata i mercati internazionali”.

DGRANDE SUCCESSO PER IL CICLO DI INCONTRIPROPOSTO DA BANCA D’ALBA

EsportareSi conclude un esercizio molto positivo, che vede Banca d’Alba raggiungere entrambi i traguardi prefissati: il primo, il più importante,superare la soglia dei 50.000 Soci e poi,obiettivo economicamente rilevante,conseguire 50 milioni di utile nel triennio. In questo modo il patrimonio si consolida oltrei 310 milioni di euro, a conferma della nostrasolidità. Nel 2016 si sono intensificati i rappor ticommerciali tra le 70 filiali di Banca d’Alba e gli oltre 133.000 clienti, come testimonial’incremento dei volumi che superano gli 8,6 miliardi di euro.

Un’ulteriore conferma del nostro buon operatogiunge dall’annuale indagine di Mediobancasulle “principali società italiane”: Banca d’Albaè la prima tra le oltre 200 BCC del Nord Italia e seconda solo a Roma tra le 370 Banche di Credito Cooperativo italiane.

Importanti novità anche per quanto riguarda il servizio a clienti e Soci con l’apertura dellafiliale e del quinto Centro medico in via Nizza a Torino. Sono state inoltre inaugurate, semprenel corso dell’anno, le nuove filiali di Alessandria e di Omegna, dislocate nelle piazze principali delle due città.

Banca d’Alba ha proseguito il suo impegnonella formazione del personale, destinando ai giovani colleghi il percorso “Officina GiovaniIdee”. Alle piccole e medie imprese del territoriosono indirizzati incontri su tematiche di grandeinteresse tecnico e commerciale.Tutto questo, e molto altro, lo abbiamocostruito e vissuto giorno per giorno assiemeai nostri collaboratori nel corso del 2016: è ancora molto ricco il programma di attività e impegni che ci attende per il 2017 .

Riccardo C orino, Direttore Generale

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revenire e sensibilizzare:sono queste le paroled'ordine alla basedell'azione dellaFondazione Bancad'Alba, di cui Antonella

Marengo è Segretario Generale. “Il nostro obiettivo finale è la salute dei Soci. Collaborando con istituzionipubbliche e private attive sul territorio,lavoriamo in campo sanitario e sociale,favorendo l'organizzazione di iniziativevolte a migliorare la qualità della vita”.Per questo, nel corso del 2016, sono state messe in campo numeroseattività, come quella organizzatainsieme alla Cooperativa Sociale CentoTorri, con il patrocinio dell'Asl TO1,consistente nello screening (portatoavanti a partire da metà novembre, e che continuerà per tutto il mese

di dicembre) presso il Centro medicodi Torino per la prevenzionedell'Osteoporosi, rivolto alle Socie di Torino, che hanno potuto omaggiareun'amica di questa opportunità.Il 25 novembre il calendario degli appuntamenti prevede poi la gestione dell'Anemia, mentre il 12dello stesso mese – appuntamentoormai fisso a Palazzo Banca d'Alba, in collaborazione con il Servizio di Diabetologia dell'Asl CN2 – è stata la volta dell'attività di controllo gratuitodella glicemia, in occasione della Giornata mondiale del Diabete.Nel corso dell'anno, inoltre,la Fondazione ha portato avantiappuntamenti relativi all'Endometriosi,con l'organizzazione – a marzo – di una camminata di sensibilizzazioneper prendere coscienza di questa

malattia, e alle “Nuove frontiere nelle neuroscienze: Neuroplasticità e Riabilitazione”, organizzando a giugnoun convegno presso la casa di cura “La Residenza” di Rodello. A maggio, l'evento “Dialogare con la speranza”, in partnershipcon l'associazione “La Collina degli Elfi”,per la presentazione del libro Noi del quinto piano, raccolta di raccontiscritti da un gruppo di ragazzi guaritidalla malattia. Nello stesso mese,l'incontro con il prof. Mauro Salizzoni in occasione della Festa nazionaledell'Aitf (Associazione ItalianaTrapiantati di Fegato), e la campagna di sensibilizzazione per la lottaall'ipertensione arteriosa. Ancora, a settembre, “Take care of children”,corso incentrato sulla dieta mediterraneanei primi mille giorni di vita dei bambini.

Fondazione Banca d’Alba,per il benessere e la salute dei SociSCREENING E CONVEGNI AL CENTRO DELLE ATTIVITà DELLA ONLUS

FONDAZ IONE BANCA D ’A L BA

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upporto all’orientamentoscolastico e professionale:è questo il leitmotivche caratterizza la maggior parte delle attività messe

in campo sul territorio dallaFondazione Banca del Canavese. In che modo? Contribuendo a conferire borse di studio agli studenti più meritevoli delle scuole, supportando le attivitàrivolte agli studenti delle scuolemedie promosse e attuate da oltredieci anni dagli operatori del Centrodi Orientamento Levi-Montalcini di Caluso, o ancora creando sinergiaottimale tra realtà a forte impattoturistico e artistico, come ad esempioil castello di Masino a Caravino, e la scuola alberghiera del Consorzio

InterAziendale Canavesano per la formazione professionale di Ivrea. Ma anche proseguendo la collaborazione con il CircoloDidattico di Caluso, presieduto dalla dirigente Valeria Miotti, cosìcome affiancando la professionalitàdi Reginaldo Palermo, segretariodell'associazione Gessetti Colorati e redattore del sitowww.tecnicadellascuola.it.“La scuola futura lavora sulle competenze, che hannobisogno di abilità e conoscenza –ha sottolineato il presidenteGianni Cucco nel corso del Salone dell’Orientamento,organizzato anche quest’annodal Centro di Orientamentodell’Associazione Levi-Montalcinidi Caluso –: è fondamentale,

ono cinque in tutto, sui territori in cui Bancad'Alba opera, i Centrimedici al servizio dei Soci di Bancad'Alba, specializzati

nell'offerta di prestazioni di caratterefisioterapico e riabilitativo. L'ultimo arrivato in famiglia in ordinedi tempo è quello di via Nizza 170 a Torino, operativo dallo scorso 19 settembre: una palestra, 2 spogliatoi, 2 studi medici e 7 postazioni, sotto la direzionetecnica di Ornella Ottino, offrendocontinuità del servizio ai Soci in virtùdell'esperienza maturata presso il Centro medico di Vezza.Oltre alla terapia fisica strumentale

tradizionale, la struttura torinesevanta, come fiore all'occhiello, terapie erogate con apparecchiature di ultima generazione: onde d'urtofocali e radiali, tecarterapia con duemacchine diverse (di cui una utilizzatadalla Benetton Rugby Treviso e una macchina usata dalla clinicamobile della Moto GP), frames(strumento usato anche in questocaso dalla già citata clinica mobile),laser yag di ultima generazione (che garantisce ridotti tempi di trattamento, con un grandebeneficio antidolorifico)e kinesiterapia posturale.E non è tutto: nell’ottica di offrire un servizio sempre più completo ai Soci, ad Albenga nei prossimi mesi

è previsto un ampliamento dello spazio in regione Carrà, che dovrebbe diventare un poliambulatorio e un Centro di medicina dello Sport.

S

dunque, in quest’ottica sostenerei giovani nel loro percorso di studioaiutandoli al meglio nella sceltascolastica e professionale, scelta che andrà poi a impattare sulla loro vita di adulti”.

FORMAZIONE SCOLASTICA E PROFESSIONALE PER I GIOVANI DEL TERRITORIO

per il benessere e la salute dei Soci UN NUOVO CENTRO A TORINO,IN ATTESA DELL'AMPLIAMENTO DI ALBENGA

Centri Medici: ora sono cinque19

La scuola del futuro

S

Sopra:le postazioni del Centro

medico di Torino

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ontinua anchequest'anno la collaborazione tra Banca d'Alba e Ospedale “San Lazzaro”: dopo

l'avvio del progetto triennale “Auguridi cuore”, in occasione dello scorsoNatale, l'istituto di credito presiedutoda Tino Cornaglia prosegue nel supporto al nosocomio albese.L'occasione è quella delle festivitànatalizie, in cui Banca d'Albatradizionalmente destina a iniziativebenefiche di utilità sociale un donoutile davvero, e non un regalo fine a se stesso, che si è tradottonell'acquisto di uno strumento che permette di migliorare e renderemolto più efficaci il monitoraggio e il referto di chi ha problemi di cuore.Grazie alla donazione della Banca,dallo scorso maggio l’Ospedale di Alba può effettuare la risonanzamagnetica cardiaca, un esamediagnostico avanzato che permette

di studiare in modo approfonditotutte le strutture cardiache e, in particolare, il miocardio (la parte muscolare del cuore), il suo movimento e la sua vitalità. Un esame dall'elevato valore di completezza diagnostica, che risulta indispensabile in alcunepatologie del cuore, che consente di valutare malformazioni e tumoricardiaci, cardiomiopatie, la fibrosicardiaca dopo un infarto del miocardio, le malattie del pericardio e di studiarel’apparato valvolare cardiaco, l’aorta e i vasi polmonari.Il vantaggio principale rispetto ad altre metodiche di immaginerisiede nell’alta risoluzione di contrasto e nella possibilità di caratterizzare, entro certi limiti, la composizione tissutale; la ripetizione degli esami necessariper il follow-up, inoltre, avvieneattraverso una metodica esente da radiazioni e dall’uso del mezzo

di contrasto, come succede inveceper altre diagnostiche come la Tac e l’angiografia coronarica.“L’aggiornamento tecnologicodell'hardware della macchina e l’implementazione del softwarecardiologico, in virtù della collaborazionetra i Reparti di Cardiologia e di Radiologia dell'Ospedale di Alba,ci ha permesso di effettuare esamieccellenti dal punto di vista tecnico –afferma il dottor Antonio Dellavalle,direttore del reparto di Cardiologiaall’Ospedale di Alba –. Ad oggiabbiamo effettuato due sedutemensili, con tre pazienti per seduta,godendo per il primo anno della consulenza di un professionistadi prim'ordine, il Prof. RodolfoBonamini di Torino, che si sta occupando del trainingper il personale e per la refertazione”.Un bel regalo al territorio, insomma,a testimonianza di quanto la salutedei Soci (e non solo) stia a cuore a Banca d'Alba.

C

ci sta a cuoreLa salute

GRAZIE A BANCA D'ALBA, LA POPOLAZIONE PUÒ ORA EFFETTUAREESAMI ALL'AVANGUARDIA CON LA RISONANZA MAGNETICA CARDIACA

PAG INE SOL IDAL I

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ci sta a cuore

A CAPO VERDE, IL VIGNETO E LA CANTINA NATI DAL SOGNO DI UN FRATE CAPPUCCINO

21

epubblica di Capo Verde,isola di Fogo. Un vignetodi 36 ettari ai piedi del vulcano, tra i 650 e i 900 metri di altezza. È la Vinha de Maria

Chaves, un sogno nato nel cuore e nella mente di padre OttavioFasano, l’infaticabile frate cappuccinooriginario di Racconigi che ha creatoun ponte tra la provincia Granda e l’arcipelago africano, per dare un supporto economico e sociale alla popolazione locale. Un sogno che è diventato realtà grazie all’aiutodi agronomi ed enologi cuneesi e italiani e al contributo di tanti amici,

tra cui anche Banca d’Alba, per superare mille difficoltà e condizioni climatiche quasi proibitive:basti pensare che l’isola di Fogo è unazona desertica. Ma grazie alla tenaciadi padre Ottavio, oggi alle pendici del vulcano viti e filari ricordano unospicchio di Langa in mezzo all’Oceano.Le uve raccolte finiscono nella Cantinadi Monte Barro, naturale integrazionedel progetto legato al vigneto, uno stabilimento di oltre 2.000 mqallestito con apparecchiature di nuovagenerazione per la lavorazione degli acini e l’imbottigliamento di tretipologie di vino: bianco, rosso e rosato.“Il progetto ‘Vigna e cantina’ – spiega

RpadreOttavio –è uno stimoloper agricoltura, turismo e formazioneprofessionale. Il nostro obiettivo è offrire ai capoverdiani un’occasione per gestirein autonomia le risorse del territorio”.Chiunque può contribuire,informandosi sul sito www.amses.it.

Il vino che fa del bene

IL SOCIO ROBERTO REY, GEOMETRA, DA PRIOCCA AL CENTRO ITALIA

a basilica di San Benedetto,di cui rimane in piedi solola facciata. Lo squarcio sul Monte Vettore,spaccato in due. Amatrice,Accumoli e Arquata

del Tronto, ridotte a città fantasma.Sono solo alcune delle dolorose feritelasciate dalla serie di terremoti che negli ultimi mesi ha devastato il Centro Italia. Prima di parlare di ricostruzione, però, è il momento di fermarsi a fare il punto, mettere in sicurezza gli edifici, sperando che il peggio sia passato. Abitazioni e aziende da controllare sono il fruttodi una vita di lavoro e fatica. Chiamatia questo compito di valutazionedell'agibilità post sismica sono i volontari della Protezione Civile,insieme al Consiglio dell'Ordine dei Geometri e all'Agepro

(Associazione nazionale Geometrivolontari per la Protezione Civile). Fra i 1.500 geometri abilitati in Italia, c'è anche Roberto Rey, Socio di Castagnito, che vive a Priocca, doveha sede il suo studio professionale.“Dopo il 24 agosto ci è stata chiesta la disponibilità a partire: ho aderitosenza esitazioni, in qualità di valutatoredel Nucleo Tecnico Nazionale dellaProtezione Civile. Sono stato nei luoghidel terremoto dall'11 al 18 ottobre, partedi un gruppo di 8 persone della provinciadi Cuneo, per valutare agibilità e danni ai fabbricati”. Se l'ultimo terremoto non ha provocato vittime, è anchegrazie al lavoro dei periti: le ordinanzedi sgombero hanno fatto sì che fosserovuote quelle case, danneggiate, poi crollate con il sisma di fine ottobre. Nel dramma di chi ha perso tutto,almeno una buona notizia.

Emergenza terremotoSopra:padre Ottavio nella

Vinha de Maria Chaves

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D I MAUR I L IO P ENNA , L I A GOR I A , MARCO MUSSO E PATR I Z I A Z EN

Due coppie, quattro amiciin tutto, in partenza da Asti: il viaggio in pullmanè stato lungo, ma piacevole.Abbiamo fatto conoscenzacon gli altri viaggiatori, che sono diventati benpresto nostri amici.L’arrivo al villaggio “Le Dune - Oasi Resort” di Torre Canne, non lontano dalla Selva di Fasano, è stato allietatoda un fresco drink di benvenuto. Dopo la sistemazione neibungalow (ottima!) che si affacciano sul mare,abbiamo quindi iniziato

il nostro soggiorno al villaggio alla grande.Abbiamo partecipato a gran parte delle attivitàproposte dagli animatori di “SOS Vacanze”: ragazzibrillanti che hannocoinvolto tutti noi in giochi, gare, balli e canti,ovviamente il tuttoalternato a bagni in un mare dai colorispettacolari e in piscina. E che dire del ristorante?“Magnate” interminabili,con piatti e dolci ottimi,serviti da camerieri bravi e simpatici.Per finire le escursioni

inserite nel pacchettoviaggio: sono la parte del viaggio che ci è piaciutamaggiormente. I Sassi di Matera, che costituiscono il centrostorico, PatrimonioMondiale dell'Umanità,sono un'autenticameraviglia. Ostuni, poi, la “Città bianca”, le cui caseun tempo eranointeramente dipinte con calce bianca... un verogioiellino. Non potevamancare la visita ad Alberobello, con i suoi trulli, costruzionicaratteristiche di questa

IN VIAGGIO CONL'UFFICIO SOCI:UN SOGGIORNOINDIMENTICABILENEL VILLAGGIO“LE DUNE”DI TORRE CANNE,CON DIVERSEESCURSIONIALLA SCOPERTADI PUGLIAE BASILICATA

TACCU INO D I V I AGG IO

Sassi, pizzica e un mare da sogno

Sopra:gli autori

del “Taccuino di viaggio”

A sinistra:i Soci in uno scatto

di gruppo

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D I MAUR I L IO P ENNA , L I A GOR I A , MARCO MUSSO E PATR I Z I A Z EN zona della Puglia. E ancoraLecce, capitale del Barocco,nel cuore del Salento: a rendere la visita ancorapiù speciale, anche la visitaall'anfiteatro, costruito nel II secolo d.C., uno dei simboli più evidentidella dominazione romana.Tutte escursioni dall'altavalenza culturale, bellissimee ben organizzate, allietatesul pullman dal simpatico

autista Davide e nelle gitedall'accompagnatrice Rosa,che ci ha illustrato e descrittola storia di monumenti e chiese in modo semplice ed esaustivo.Come prima esperienza in un villaggio vacanze è stata positiva:sicuramente da ripetere.Un grazie particolare alla Banca d’Alba, che ci ha dato questa possibilità.

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Sassi, pizzica e un mare da sogno

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RUOTAL I B E RA

n'associazione in continua crescita:prosegue il trend positivodi RuotaLibera, nataquattro anni fa in seno all’Assemblea

dei Soci di Banca d'Alba, riservata ai giovani appartenenti alla compaginesociale la cui fascia di età sia compresatra i 18 e i 30 anni. Un anno fa i numeriparlavano di 8.494 Soci, che nel corsodegli ultimi dodici mesi sono diventati8.881, sfiorando quota 9.000.Un bel traguardo, che racconta di una realtà dinamica e in movimento,che sta radicandosi in tutti i territori

in cui Banca d'Alba opera. Oltre alle areestoriche di Langhe e Roero (che insiemeall'Astigiano possono contare su circa1.650 giovani Soci ciascuna), portano il segno positivo anche Torinese e Liguria (rispettivamente, 675 e 609Soci), seguiti a ruota da Canavese,Alessandrino e Verbano-Cusio-Ossola.Il segreto di questa partecipazione sta nel riuscito mix tra momenti ludici e formativi: chiudendo l'anno con un'insolita “Cena con delitto”, si è spaziato dalla consueta presenzaall'Assemblea dei Soci di Banca d'Alba e al festival agri-rock “Collisioni” di Barolo all'appuntamento sportivo di “Corri sotto le Torri”, corsa noncompetitiva per la città di Alba, fino alla partecipazione al Forum NazionaleGiovani Soci Federcasse, a Firenze, solo per citare qualche appuntamento.Senza dimenticare le gite: l'ultima in calendario per quest'anno è stataquella del 6 novembre – con una

giornata trascorsa in Franciacorta tra visite alle cantine e degustazioni di vini tipici della zona –, mentre il 2017 si aprirà con l'escursione in montagnaper sciatori e ciaspolatori, appuntamentofisso ormai da parecchio tempo. Inoltre, nei primi mesi del nuovo anno,verranno intensificati gli eventi –organizzati in collaborazione con Bancad'Alba – sul territorio torinese,potenziando le attività proposte anchenel Canavese e nel VCO. Parallelamenteverrà proposto un convegno ad Alba(sulla stregua di quanto fatto lo scorsoanno parlando di Social Media Marketing,toccando quindi un tema di strettaattualità), allo scopo di offrire ai giovanistrumenti sempre aggiornati per confrontarsi con il mondo del lavoro.Per maggiori informazioni, per suggerirenuove iniziative e per partecipare alle attività organizzate da RuotaLibera,basta un click su Facebook o un’e-mail a [email protected].

9.000sfiorata quotaRuotaLibera,

UN ANNO DI ATTIVITà DELL'ASSOCIAZIONECHE RAGGRUPPA I GIOVANI SOCI DI BANCA D’ALBA

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utti gli aspetti della vitasociale di ciascuno di noidevono essere ingabbiati in un regolamento. A cominciare dalle feste di Natale. Eccolo.

A) Chi regala a un bambino animali vivi(cane, gatto, criceto, porcellino d'India,furetto, cavie, uccellini, tartarughe,scoiattoli, pesci, iguana) si deveimpegnare a tenere i suddetti animali in provvisoria pensione per il tempo in cui la famiglia del bambino debbaallontanarsi da casa senza poterliportare con sé.B) È severamente vietato, all'atto della consegna del regalo, pronunciarela seguente frase: “Quello che conta è il pensiero”, dal momento che tuttisiamo al corrente del fatto che quelloche conta è il valore del regalo. C) È lecito fare regali consistenti in cibarie o in articoli per la cura della persona a patto che il donatore si astenga dal prescrivere modalità e tempi tassativi per l'utilizzo del regalostesso. Esempio: regalare una mostardaimponendo di usarla solo in accompagnamento del brasato di bufalo americano. No! Se mi gira la tua mostarda la spalmo sul pane e la intingo nel caffè latte!D) È vietato durante un pranzo o una cena a cui si è stati invitatimettersi a ricordare i Natali di una volta,“che quelli sì che erano dei veri Natali, non come quelli di adesso immersinell'abbondanza e nello spreco”. E intantofar fuori a cucchiaiate caviale Belugaservito in una ciotola scolpita nel ghiaccio e bevendo coppe di KrugRosé. Circolano dei veri professionisti

specializzati nel rievocare i Natali di guerra. Costoro potranno proseguirenei loro racconti solo se accettano di pranzare chiusi nella cantinatrasformata in un rifugio antiaereo,interrotti ogni cinque minuti dalle sirened'allarme.E) È vietato regalare libri contenenti i cosiddetti “racconti di Natale”. Con la sola eccezione di Charles Dickens, i racconti di Natale sono il genere di narrativa più melenso, stucchevole,indigesto che esista sulla faccia della terra.

F) È vietato consegnare in dono un capod'abbigliamento accompagnandolocon le parole: “Sei stato fortunato. Era l'ultimo. Dopo di me c'era un tale che ne avrebbe voluti comprare almenosei e avrebbe dato non so cosa per averealmeno quello. Ma io niente”. La notiziagenera ansia nel ricevente per almenodue significati alternativi. Primo: quelmodello fa “fuori produzione” perché non è più di moda e nel caso non gli andasse bene o non gli piacesseil colore non può più cambiarlo.Secondo: è scoppiata la moda, tutti

hanno quel capo cosicché indossandolosi rischia di passare per squallidiconformisti modaioli.G) È vietato assaggiare gli agnolottidella padrona di casa e poi sentenziare:“Niente da dire, buoni sono buoni, ma mia mamma buonanima li facevadiversi. Non saprei dire di preciso in cosa,ma certo erano diversi. Più genuini. Ma si sa, i tempi cambiano e certiingredienti di una volta non si trovanopiù. Bisogna accontentarsi”.A proposito dei tempi che cambiano,durante le feste saremo inondati dai messaggi d'augurio sul telefonocellulare. Sia chiaro: nessun operatorepuò obbligarmi a tenere acceso il telefono durante le feste natalizie.Massima libertà di inviare i messaggi e massima libertà di non leggerli. Lo farò a feste finite e risponderò solo a quelli personalizzati. È troppo facilescrivere un messaggio generico e ordinare al cellulare di spedirlo a tutti i nomi presenti nell'elenco, compresil'idraulico e il carrozziere. I veri auguridevono partire e arrivare scritti a mano,messi in busta, affrancati e spediti. Cari lettori di Cento Torri, a voi però gli auguri sinceri e affettuosi sonocostretto a farli in forma collettiva.Perdonatemi.

MASSIMA LIBERTÀ DI INVIARE I MESSAGGI

E MASSIMA LIBERTÀ DI NON LEGGERLI.

LO FARÒ A FESTE FINITE E RISPONDERÒ SOLO

A QUELLI PERSONALIZZATI

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Scritto miSto

Vademecum con le regole degli auguri per le festeBuon Natale!

di Bruno Gambarotta

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i ricordi i tuoi 18 anni? C'è chili ha celebratifesteggiando in piazza

con i coscritti, tradizioneimmancabile soprattutto nei paesi più piccoli, in cui ci si conosce tutti.Bandana al collo, scrivendoil proprio nome sulla stradadavanti a casa, partecipandoa mesi di riunioni e incontriper organizzare quei pochigiorni di gloria, tra musica,cene e goliardia.Nelle cittadine un pochinopiù grandi, quelle in cui si andava (e si va tuttora)

Un album fotografico con i ricordi dei soci,tenendo a mente che… la classe non è acqua

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a studiare alle scuolesuperiori, i ricordi della maggiore età corrono al ballo studentesco:

memorabili, ad Alba, le serate della Goliardia, con gli studenti impegnatinelle prove delle scenette

per decretare ogni annoil vincitore. Con strascichiche valicavano spessoi confini della discoteca,soprattutto tra ragionieried enotecnici: ancora c'è chiricorda il carico di letamerecapitato davantiall'ingresso dell'Einaudi, o la porta murata nottetempo,o ancora i manifesti funebriche tappezzarono la capitale delle Langhe per la dipartita dello“zappaterra”.Ancora, pensando ai propri18 anni, come dimenticarela cartolina di convocazionedall'Ufficio Reclutamento

Viva la leva!

TRAD I Z ION I & T E RR I TOR IO

I ricordi della maggioreetà corrono al ballostudentesco: memorabili,ad Alba, le seratedella Goliardia

I ragazzi della Leva 1995di Baldissero d ’Alba e Sommariva Perno

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del Distretto Militare di riferimento, con il precettoper presentarsi alla visitamedica, quando la leva era ancora obbligatoria,rigorosamente riservata al sesso maschile?Altri conservano la tesseraelettorale della prima voltache hanno potuto votare,così come esistono i nostalgici delle patentirosa, quando ancora eranodi carta.Ma non ci sono solo le testimonianze antiche:

i legami stretti in gioventùsono, per molti, occasionedi ritrovo anche a distanzadi anni. Ad esempio,

c'è chi tuttora si ritrova con i coscritti, per il calcettodel giovedì sera o con la squadra amatorialedi volley. E ogni occasioneè buona per organizzarecene e rimpatriate.Abbiamo raccoltole testimonianze di voi Soci,per condividere insiemeun pezzo importantedella vita di ciascuno di noi.Eccovi il risultato: un reportage che vuol essereun viaggio fotografico nelle tradizioni e nei ricordi.

I legami stretti in gioventù sono,per molti, occasionedi ritrovo anchea distanza di anni

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Giuseppe Mercanti, classe 1941,con i suoi coscritti oggi e, sotto, nel 1961 a Bassano del Grappa durante l anno di leva obbligatoria

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T RAD I Z ION I & T E RR I TOR IO

Leva e, soprattutto, sinonimo di gioventu. Le soluzioni piugettonate per celebrare con i propri coscritti prevedonocene, feste e balli.In questa pagina, diversi Soci di Banca dAlba con le Leve di Guarene, Mussotto e Vaccheria, Baldissero e Sommariva, Diano dAlba,Piobesi e Corneliano

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Le amicizie con i coscritti duranonel tempo: lo testimoniano gli studenti del Liceo ClassicoGovone di Alba, che a ottobre 2016,si sono ritrovati 50 anni dopo la Maturita

A distanza di anni,festeggiano le Leve del 1962 di Castellinaldo, del 1963 di Alba e Neive e del 1986 di Trinita

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Due parole con...

Intervista di:Sergio Miravalle,giornalistaprofessionista, per oltre 30 anni a La Stampa. È stato presidentedell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Ora dirige Astigiani,rivista di storia e storie, e ha un blog: Giro di vitesu LaStampa.it.

odice civile e penale,gioielli o fornelli? Le nuove generazionihanno imparato a essere flessibili sul loro futuro e Alida

Gotta, nata a Bra nel 1989, ne è un esempio. Dopo il liceo e la laurea triennale in Giurisprudenza,ha abbandonato l’ipotesi di una carriera forense – “A benpensarci mi stufava” – e si è buttatanello studio della gemmologia: “Le pietre preziose sono affascinanti e consentono di sviluppare una grandecreatività”.Ha lavorato per un paio d’anni in una gioielleria, ma poi ha deciso di cambiare ancora. Intanto a casa ha sempre coltivato la passione per la cucina, che l’ha portata a concorrere alla quinta edizione di MasterChef, programma televisivodi successo planetario, arrivando in finale e giungendo seconda.Come la cucina è entrata nella sua vita?

“Io sono una che si prepara, non credoall’improvvisazione: ho letto decine di libri di ricette, dal maestro franceseAuguste Escoffier a Gualtiero Marchesi.E poi debbo dire che ho una certatradizione di famiglia: mio nonnoBattista era pasticcere e panettiere a Bra. Lui mi raccontava del tempo di guerra quando non c’era il lievito e poca era la farina, ma riusciva a farelo stesso un pane soffice anche senzalievitazione”.

Poteva dunque avere un futuro

nell’arte bianca?

“Mio nonno è mancato nel 2006,quando io ero ancora troppo giovane.Mi raccontava del suo lavoro e mi ha lasciato il gusto nel provarenuove soluzioni, non accontentandosidel già visto. Il cucinare è nel nostroDNA di famiglia: i miei zii hanno un ristorante a Sciolze e mia sorellaErika, più giovane di me, ha fatto la scuola alberghiera a Mondovì e lavora in un altro ristorante”.La giovane Alida invece calcava

le passerelle delle miss...

“Quando si è poco più che ragazzinepuò capitare. Ti chiedono di essere bellee perfette. In certi ambienti conta solo

l’esteriorità. Mi sono lasciataconvincere. Ricordo che alla selezionedi Miss Muretto c’era da fare tra le prove anche la preparazione del pesto. È stata la cosa più divertentedi quel concorso e quella in cui sonocertamente andata meglio”.Il mondo delle miss ha però lasciato

un segno nel suo modo di intendere

la vita e non lo ha nascosto

nelle dichiarazioni in televisione.

Durante le puntate di MasterChefha confessato di aver avuto,

da ragazza, problemi di anoressia

che è riuscita a superare grazie

alla passione per la cucina.

“La trasmissione televisiva ha il suo format e il montaggio delle tante ore di girato fa il resto. Gli autori hanno messoin evidenza i miei ricordi e la mia sofferenza in quel senso.Serviva a creare il personaggio e farlo ricordare. Mi è capitato,ma non sono solo quello.Comunque a me interessava la gara, il mettermi in gioco con il mio modo di far cucina e mi interessava esseregiudicata da grandi professionisti.Sono arrivata seconda e non recrimino.La notorietà di MasterChefmi ha consentito di allargare i miei orizzonti professionali”.Come è andata che si è ritrovata

negli studi di Sky?

“Quasi per caso, direi per curiosità. Non avevo neppure le foto di cinquepiatti che mi chiedevano di allegare

C

Per favore,non chiamatemichef ALIDA GOTTA, BRAIDESE,

DALLE PASSERELLE DELLE MISS AI FORNELLI DI MASTERCHEF

POTEVA FAREL’AVVOCATO O CREARE GIOIELLI, HA PREFERITOSTUPIRE E PRENDEREPER LA GOLA

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alla scheda. Per me la cucina è studio,sorpresa, creatività, estro. Non la catalogo”.Nel suo futuro c’è anche aprire

un ristorante tutto suo?

“Non lo escludo... Per ora studio, affinole tecniche, imparo dagli incontri che faccio. L’altro giorno ho cucinatocon una signora napoletana che mi ha introdotto ai segreti della pastiera e prima ancora ho conosciuto una grande esperta di Champagne che mi ha fatto capire le differenze tra una bottiglie e l’altra”.

A proposito, da piemontese

che rapporto ha con il vino?

“Sto imparando a conoscerlo. Mi piacemolto, soprattutto i rossi. Mi piaceper quello che rappresenta, anche se non appartengo ai cantoridella mitologia del vino. Il vino e la cucina sono come l’arte e la musica: possono essere capiti e trasmettere emozioni, ma bisogna entrare in sintonia,studiare, arrivare preparati.

Alida Gotta nasce a Bra il 12 agosto 1989. Dopo il liceo va Torino e frequenta la facoltà di Giurisprudenza. Ottienela laurea triennale, poi si dedica agli studi di gemmologia e lavora in un'oreficeria. La cucinal’ha sempre appassionatae ha passato sere a cimentarsi e studiarericette, interpretandole. Il nonno Battista è statopanettiere a Bra. In famiglia zii e sorellalavorano nella ristorazione.Ha studiato danza classicae partecipato a concorsi di bellezza come MissMuretto e la selezione di Miss Italia. Ama l’arte, ha uno zio pittore e ancheil padre dipinge. Gioca a golf, si cimenta anchecon la scultura e con il compagno si occupa di linguaggi del cinema e filosofia.La notorietà dopoMasterChef (seconda nella finalissima della quinta edizione) la sta facendo viaggiareper il mondo: è impegnatain esibizioni di showcooking (anche negliEmirati Arabi) e firma corsidi cucina da Torino a Milano. Ha un sito:www.alidagotta.ite una pagina Facebookcon oltre 40mila “Mi piace”.

CHI È

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Com'è il suo modo

di cucinare?

“Alle persone che mi chiedonouna definizione della miacucina rispondo che prima di definirla dovrei definire me stessa. Sulla pagina del mio sito ho riportato una frase: 'La cucina è un biglietto di sola andataverso il luogo più incredibiledi tutti: se stessi'. Mi rappresenta molto”.

Un pittore deve conoscere la tecnica e pennelli, altrimenti non saprà dominare il colore”. Ha dichiarato di adorare i piatti

concettuali, slegati dalla tradizione.

“Le cose fatte sempre allo stesso mododopo un po’ mi annoiano. Mi piacesperimentare, provare, capire.In cucina e nella vita non amo essereincasellata. Credo invece nell’originedelle materie prime, condivido i concetti di stagionalità e di prodotti a km zero, anche se non sono dogmi”.

CERCA IL GUSTO E L’EQUILIBRIO, A COMINCIARE DA SE STESSA

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LibriSOC I &CULTURA

arà visitabile fino al prossimo 27 febbraio2017, la mostra – a cura di Ester Coen, inauguratalo scorso 29 ottobre –organizzata ad Alba

dalla Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero. In linea con la storia ventennale delle proprie esposizioni d’arte,legate allo sviluppo della cultura del territorio, la Fondazione Ferrerosi avvale della collaborazionescientifica della GAM di Torino e della Soprintendenza Belle Arti del Piemonte per la realizzazionedell'omaggio a Giacomo Balla(Torino, 1871 – Roma, 1958), figurastraordinaria di pittore e fondamentaleraccordo tra l’arte italiana e le avanguardie storiche, con un'esposizione di risonanza

internazionale. Il progettoprevede un’esposizione articolatain sezioni tematiche: il realismosociale e la tecnica divisionista; le compenetrazioni iridescenti e gli studi sulla percezione della luce; l’analisi del movimentoe il futurismo. Nelle opere che seguono il primoapprendistato torinese, lo sguardopenetra la realtà dolorosa e crudele delle classi ai bordidella società. Un ampio numerodi opere documenterà questafase – tra fine Ottocento e primiNovecento – durante la quale, in parallelo a temi tra sofferenza e alienazione, l’artista svilupperàun’altissima sensibilità tecnica, le cui origini affondano nel divisionismo piemontese. La pennellata ricca di filamenti

Arte

Futur BallaLA MOSTRA IN FONDAZIONE FERRERO, AD ALBA, FINO AL 27 FEBBRAIO

I RICCI DI MASSIMO

La storia di un'amicizia tra un veterinario specializzato nei bovini e un riccetto orfano, dal peso di appena 25 grammi.Un incontro straordinario, che aiuta l'uomo a uscire da un periodo buio e gli dà un nuovo scopo nella vita. Ninna stravolge la vita di Massimo Vacchetta, Socio di Novello, al punto da spingerlo

a creare un centro di recupero (“La Ninna”, appunto) per questianimaletti, una specie minacciata dalla nostra disattenzione, per aiutare gli esemplari in difficoltà. Il libro (25 grammi di felicità, 2016,Sperling & Kupfer, 186 pagine, scrittoinsieme ad Antonella Tomaselli) è un autentico caso letterario: a una settimana dal lancio ha scalato le classifiche ed è al settimo posto tra i più venduti su Amazon. Per chi ama la natura, un bel regalo di Natale.

IL MEDICO-SCRITTORE,

LINGUISTA PIEMONTESE

Otorino per professione,narratore per passione. GiacomoGiamello, Socio di Alba, non è al suo debutto letterario:autore di importantipubblicazioni sul patrimoniolinguistico, ambientale e culturaledell’Alta Langa, nell'aprile del 2016 ha pubblicato la sua ultima fatica. Antiche Fiabee Novelle delle Langhe (576pagine, con la prefazione firmata

dall'illustre linguista Bruno Villata) è il frutto di trent’anni di ricerchecondotte sul campo. Un volume che raccoglie 126 storie, tutte da leggere, ma anche da ascoltare,grazie al Cd che accompagna l'operacartacea. Il testo in piemontese,raccolto dalla viva testimonianza di numerosi testimoni, si affianca a quello in italiano, tramandando la ricchezza della cultura e delle tradizionidella Langa e dei suoi abitanti.

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Una figura intellettuale dai connotati

del tutto particolari, specie se raffrontata

al panorama culturale del secondo '900

italiano: scrittore, pittore, incisore, illustratore,

editore, collezionista, Mario Lattes ha percorso

tutte le strade che vengono offerte a una vita

d’artista, trovando in ciascuna di esse

motivazioni e stimoli. Tantissimi turisti

e visitatori locali, dal 14 ottobre al 2 novembre

scorsi, presso Palazzo Banca d’Alba, hanno avuto

modo di ammirare la profondità

e la complessità della sua ricerca, grazie

all'antologia personale – promossa

dalla Fondazione Bottari Lattes e curata

da Vincenzo Gatti – che ha offerto ai visitatori

una panoramica del percorso creativo dell'artista

torinese. Appassionato sperimentatore, attento

ai fenomeni artistici del secondo Dopoguerra,

nella pittura presto ha assecondato l’irrompere

dell’immaginario e, frequentando versanti

insoliti per il suo tempo, è approdato

a un’esperienza visionaria di rara intensità

dando vita a una personalissima interpretazione

della figurazione. Il suo immaginario figurativo

deriva dalla sua vasta cultura letteraria

e pittorica, che spazia dal Simbolismo

all’Espressionismo, coltivata attraverso gli anni

con letture appassionate e una forte volontà

collezionistica che gli ha permesso di raccogliere

opere notevoli. In mostra è stata esposta

una selezione di opere paradigmatiche

del suo percorso creativo dalla fine degli anni

Cinquanta agli anni Novanta del secolo scorso,

ripercorrendo i temi cari all’autore: gli interni,

i soggetti della cultura ebraica, la figura umana

rappresentata al filtro di una lucida visionarietà.

Arte

MARIO LATTESUNA VITA D'ARTISTA

luminosi, il forte contrasto tra chiari e scuri, la scelta di tagli prospetticiaudaci ed estremi rappresenterà per i futuri aderenti al Manifesto del Futurismo un modello unico e straordinario da seguire.La mostra di Alba evidenzia poi l’adesione alla poetica del Futurismo. Dal realismo dei primidipinti si assiste alla trasposizione dei precedenti principi compositivinella materia dinamica e astrattadelle Compenetrazioni iridescentia larghi tasselli cromatici, alla ricomposizione della nuovarealtà in movimento nelle Linee di velocità. In un progressivoavvicinamento ai segni matematicipuri: verticale, diagonale, spirale, il linguaggio di Balla scopre nuovecategorie della rappresentazione nei suoi parametri primari,nell’amplificazione del fenomenofisico, isolato, sezionato e inquadratoin tutta la sua verità di materiavibratile. Una visione capace di attingere alle massime profondità,ma di sfondare anche i limiti della cornice, in un gioco di rilancioverso la vita. Le opere del percorsoappartengono a prestigiosecollezioni pubbliche e private,italiane ed estere ed è possibileammirare capolavori straordinari,difficilmente concessi in prestito,come il Polittico dei viventi, nella sua completezza, dalla GalleriaNazionale d’Arte Moderna di Roma e dall’Accademia di San Luca di Roma, La mano del violinistadalla Estorick Collection di Londra, la Bambina che corre sul balconedal Museo del Novecento di Milano, il Dinamismo di un cane al guinzaglio

dalla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, il Volo di rondinidel Museum of Modern Art di New York, la Velocità astratta + rumore in prestito dalla PeggyGuggenheim Collection di Venezia, che sarà accostataalla Velocità astratta. L’auto è passata della Tate Modern di Londra, e ancoraun’Automobile in corsaproveniente da The IsraelMuseum of Jerusalem.Una serie di attività educative,ideate in collaborazione con il Dipartimento EducazioneGAM di Torino, verranno inoltrerivolte alle scuole dell’Infanzia e Primaria, per accrescerela consapevolezza artisticadei bambini. È previsto un momento teorico di visitaguidata alla mostra e un momento creativo in laboratorio. I quattro percorsididattici gratuiti sono dedicatialle parole chiave della ricercaestetica di Balla: luce, colore,moto, energia. Infine, per l'occasione, per la primavolta il Sistema Museale Albesepropone un programma di visiteguidate con relativi laboratori,sviluppando i temi tanto cari a Giacomo Balla. Luce, colore,moto ed energia diventano così anche le linee guida di approfondimento, confronto e scoperta delle collezioniartistiche e dei luoghi albesi,mettendo insieme Centro StudiBeppe Fenoglio, MuseoDiocesano, Museo CivicoEusebio e Itinera Servizi Turistici.

Sopra:Dinamismo

di un cane

al guinzaglio,

1912,

Giacomo Balla

ORARI MOSTRA

Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 15 - 19

Sabato, domenica e festivi: ore 10 - 19

Martedì: chiuso

Giorni di chiusura: 24, 25, 31 dicembre 2016, 1° gennaio 2017

Per informazioni: www.fondazioneferrero.it

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L E T T E R E&COMMENT I

POTETE SCRIVERE:per posta: Banca d’Alba - Redazione Cento TorriVia Cavour 4, 12051 Alba (CN) per e-mail: [email protected] redazione si riserva di ridurre la lunghezza delle lettere per esigenze di spazio

Item statuerunt et ordinaveruntLa Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus ringrazia il presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca d’Alba,Tino Ernesto Cornaglia, il vicepresidente, Pierpaolo Stra, e il direttore Riccardo Corino per aver ospitato nel Palazzo della Banca d’Alba, dal 24 settembre al 2 ottobre, la mostra sui seicento anni degli Statuti di Corneliano, Item statuerunt et ordinaverunt. I pannelli e il video creati in occasionedell’evento, sponsorizzati da Banca d’Alba, sono stati ripropostial pubblico durante la fiera di San Carlo che si è svolta a Corneliano da venerdì 4 a domenica 6 novembre.

Alessandro Torreri,Presidente della Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus

9 novembre 2016

Gent.mo Alessandro Torreri,siamo una banca locale, fatta di persone che vivono e lavoranosul territorio: il nostro radicamento è la nostra forza. Per questosiamo felici di poter contribuire a iniziative come la vostra, che hanno il merito di valorizzare i luoghi che danno lustro al territorio.Con piacere abbiamo offerto alla Fondazione Torre di Corneliano d'Alba Onlus gli spazi di Palazzo Banca d'Alba, per far conoscere la storia pluricentenaria del paese, raccontataattraverso i suoi simboli più preziosi: gli statuti originali del 1416e le immagini dell'unica torre decagonale in Italia. Un piccoloprimato del Roero, di cui siamo orgogliosi, narrato sui pannelliesplicativi riferiti al prezioso Codice e alla storia del paese, e mostrato nel video, girato ad hoc tra le nostre colline, con la partecipazione di cornelianesi illustri come il ciclistaDiego Rosa e il campione di pallapugno Roberto Corino. È tutto vero, potete crederci. Anche a Torino,

come negli altri Centri medici attivi sui territoriin cui Banca d’Alba opera, i Soci possono godere di visite mediche specialistiche e prestazioni fisioterapiche. Il primo ciclo di terapie è gratuito, mentre i cicli successivi potranno essere effettuati a prezzi decisamentevantaggiosi. Per informazionipotete contattare direttamentei Centri medici di Albenga, Asti, Grinzane Cavour, Torino e Vezza d’Alba.

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