noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente...

16
NOTIZIE DALLE AZIENDE La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del suc- cesso delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafo- ra sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri pro- getti, i propri prodotti e le proprie inizia- tive. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concor- rente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della ci- tazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (definizio- ne e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (defini- zione e scelta del contenuto della co- municazione); 3. in che modo si vuole comunicare (de- finizione e scelta della forma di comu- nicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunica- zione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comuni- care). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e in particolare questa rubrica è a disposizio- ne delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento semplice ed efficace, che consente di presentare prodotti e ser- vizi in modo mirato agli utilizzatori che la leggono per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin- zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo presente in questa ru- brica riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori pos- sano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione. Per ricevere ulteriori informazioni sugli articoli di questa rubrica scrivere a: [email protected] indicando il relativo numero di pagina Block notes Eisenmann Dow Catas LBA Federchimica Verinlegno CMA Dollmar Lechler In questo numero: 30 Metal Cleaning & Finishing 30 Metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Transcript of noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente...

Page 1: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

noTIZIe DALLe AZIenDeLa gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra.

Non sappiamo se il vero motivo del suc-cesso delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafo-ra sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri pro-getti, i propri prodotti e le proprie inizia-tive.Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concor-rente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della ci-tazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire:1. a chi si rivolgono i messaggi (definizio-

ne e scelta dei clienti);2. che cosa si vuol comunicare (defini-

zione e scelta del contenuto della co-municazione);

3. in che modo si vuole comunicare (de-finizione e scelta della forma di comu-nicazione);

4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunica-zione);

5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comuni-care).

La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e in particolare questa rubrica è a disposizio-ne delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento semplice ed efficace, che consente di presentare prodotti e ser-vizi in modo mirato agli utilizzatori che la leggono per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si

fonda sulla chiara e trasparente distin-zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo presente in questa ru-brica riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori pos-sano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

Per ricevere ulteriori informazioni sugli articoli

di questa rubrica scrivere a:

[email protected] il relativo numero di pagina

block notes

• Eisenmann• Dow• Catas• LBA• Federchimica• Verinlegno• CMA• Dollmar• Lechler

In questo numero:

30 metal Cleaning & Finishing30 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 2: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

ImpIAnTo eISenmAnn per TeSLA

Eisenmann si è assicurata il contratto per costruire il nuovo impianto di verniciatura di Tesla Motors, il più avanzato al mondo, presso lo stabilimento del pro-duttore di automobili americano a Freemont, in California. L’ac-cordo, a nove cifre, è il più grande nella storia di Eisenmann.“L’obiettivo di Tesla è rivoluzio-nare la mobilità elettrica – ha di-chiarato Matthias von Krauland, CEO di Eisenmann e lo sviluppo di soluzioni efficienti dal punto di vista energetico è un obiet-tivo che entrambe le aziende condividono. Siamo molto fieri di supportare questa giovane e vi-sionaria impresa sulla sua strada verso il successo. Tesla ci ha affi-dato il contratto riconoscendo la tenacia e l’eccezionale impegno della nostra squadra e il valore delle nostre soluzioni tecniche, ef-ficienti ed ecologiche”.I piani di Tesla prevedono l’aumento della capaci-tà produttiva da 30.000 a 500.000 unità all’anno in due fasi. Due linee di verniciatura Eisenmann com-pletamente automatizzate serviranno a raggiungere questo obiettivo. Una linea sarà usata per le scocche, mentre la seconda per componenti come paraurti e specchietti retrovisori.Il convogliatore E-Shuttle 300, sistema altamente flessibile prodotto dall’azienda con sede a Böblingen, sarà posto sulle linee di pretrattamento e di galvanica dedicate a Model S e Model X, e in una fase successiva per la terza generazione di automobili Tesla. Inoltre, saranno installate due soluzioni Eisenmann per eli-minare l’overspray. L’efficiente E-Scrub v.2 sarà installato nella linea di verniciatura delle scocche. Questo sistema di alto li-vello per la rimozione dell’overspray, richiede solo una bassa pressione differenziale dell’aria, ha bisogno di poca manutenzione e si sporca meno rispetto ad altre tecnologie.L’efficiente E-Cube, con il suo sofisticato sistema di filtrazione, sarà utilizzato nella linea di verniciatura per i componenti di plastica. Opera senza bisogno di sostanze chimiche, acqua o altri additivi. Sia E-Cube sia E-Scrub v.2 sono molto efficienti dal punto di vista energetico e riducono l’utilizzo di acqua.

La fornitura include anche convogliatori skid e otto asciugatori. L’intero reparto di verniciatura sarà gestito e monito-rato utilizzando E-MES, una soluzione modulare per il controllo di alto livello dei sottosistemi nella pro-duzione automatizzata. In generale, si tratta di un supporto completo e trasparente per i processi pro-duttivi.

Fonte: EisenmannPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

Tesla Motors costruisce l'impianto di verniciatura più avanzato al mondo con tecnologia Eisenmann

block notes

metal Cleaning & Finishing 31Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 31

Page 3: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

LAVAggIo DI preCISIone per ImpIAnTI DenTALI

Il mercato dei sistemi per l’implantologia dentale è dominato da alcune aziende multinazionali, che negli scorsi decenni hanno investito grandi risorse in ricer-ca e sviluppo. Anche in questo campo, caratterizzato da elevati standard produttivi, grazie al loro ingegno e flessibili-tà alcuni imprenditori italiani sono riusciti a ritagliarsi una fetta del mercato nazionale ed estero, grazie a prodotti innovativi e di altissima qualità.Per conoscere le tecnologie e le prestazioni neces-sarie per realizzare questi manufatti meccanici di grande precisione, siamo andati a Colico, un piccolo paesino sulle sponde del lago di Lecco, a intervistare Olivio Della Bella che, con il socio Romolo Micheletti, ha fondato nel 1990 la Biomec. I due soci, che prima degli anni ‘90 ave-vano maturato una lunga esperienza nei laboratori odontotecnici e odontoia-trici della zona, sono stati tra i pionieri in Italia nella progettazione e produ-zione degli impianti dentali, un settore che richiede approfondite competenze meccaniche e un’attenzione particolare alle procedure di certificazione e omolo-gazione di componenti che vanno dalle diverse tipologie di impianti, allo stru-mentario chirurgico e alla protesica. Oggi l’azienda conta 15 addetti, che rea-lizzano un fatturato di circa 2.5 milioni di euro, di cui il 60% deriva dall’esportazioni in tutto il mondo.Il cuore della produzione è l’impianto dentale, cioè la vite che il dentista im-plantologo inserisce nell’osso, per fare da supporto a ricostruzioni dentali che oggi sono diventati interventi di routine, anche grazie alla continua innovazione tecnologica dei prodotti impiegati. Il fiore all’occhiello della Biomec è la

linea di impianti “Oxy Implant”, com-pleta e versatile, di grande semplicità protesica, sviluppata da un’equipe di personale altamente qualificato, con lo scopo di offrire varie alternative alle differenti situazioni cliniche con le quali il professionista deve confrontarsi, per ottenere un corretto trattamento di ri-abilitazione con impianti dentali.Gli impianti della linea “Oxy Implant” sono realizzati in Titanio commercial-mente puro (grado IV) ad alta resisten-za, conforme alla normativa ASTM F 67, lavorati con macchine a controllo nu-merico di ultima generazione, al fine di garantire un’elevata precisione e livelli minimi di tolleranza.Tutti gli articoli sono progettati, fabbri-cati e controllati interamente in azien-da. Il confezionamento finale è effet-tuato in camera bianca classe 10000, per garantire un’eccellente pulizia dei prodotti e nel rispetto delle più severe condizioni igieniche.

block notes

32 metal Cleaning & Finishing32 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 4: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

block notes

I dispositivi medici del sistema implantare “Oxy Im-plant” sono conformi alla direttiva europea 93/42/CEE e la Biomec ha ottenuto l’autorizzazione per la vendita dall’organismo notificato CE 0434, oltre ad essere dotata di un sistema di qualità certificato EN ISO 9001 e EN ISO 13485, la normativa specifica per il settore medicale.I trattamenti superficiali utilizzati dalla Biomec sono ovviamente integrati in un sistema produttivo ca-ratterizzato da elevatissimi standard in ogni fase di lavoro.

Il ciclo produttivo Il processo di produzione di un impianto parte dal-la barra rettificata di Titanio speciale medicale, che è posizionata sul tornio a “fantina mobile” con con-trollo numerico, una tecnologia molto impiegata in Svizzera nella produzione della componentistica per orologi. Questi modernissimi torni (attualmente ne sono installati 12), trovano applicazione nel settore medicale (protesi ortopediche), nella produzione di componentistica di precisione per l’industria auto

motoristica, nell’oreficeria industriale, nell’elettronica e ovunque sia richiesta una lavorazione con tolleran-ze di pochi micron. La vite, dopo la prima lavorazione meccanica, viene sottoposta a un primo lavaggio, per togliere gli oli di lavorazione, seguito dalla finitura manuale. I pezzi sono tutti controllati, verificando le quote critiche e togliendo manualmente le eventuali bave di lavora-zione. I pezzi vengono quindi sabbiati con corindone bianco e successivamente sottoposti ad un ulteriore ciclo di lavaggio, prima di essere inviati ad un’azienda esterna specializzata, per essere sottoposti al tratta-mento denominato AMS. La superficie AMS viene ottenuta eseguendo un pri-

mo processo di irruvidimento superficiale con azione meccanica, seguito da processi di attacco chimico, decontaminazione e trattamento con plasma Argon a freddo, che combinati creano una nuova superficie con un elevato grado di pulizia. La superficie AMS è caratterizzata da una microporosità omogenea, con distanza tra i picchi dell’ordine di pochi micron, in-feriore alle dimensioni cellulari, tale da aumentare considerevolmente l’adesione delle cellule osteobla-stiche e da favorire il processo di osteogenesi, fat-tori decisivi per conseguire un migliore ancoraggio dell’impianto nell’osso, grazie al quale si ottiene una maggior percentuale di successi clinici. Dopo questo trattamento, i pezzi ritornano alla Biomec dove, in camera bianca, sono confezionati ed infine sottopo-sti ad una sterilizzazione con raggi beta. “Ciò che differenzia un buon impianto da uno me-diocre – ci spiega Della Bella - è il trattamento su-perficiale e i nostri processi di finitura consentono di ottenere una riduzione del 50% del tempo di osteoin-tegrazione”.

L’importanza del lavaggio “Gli impianti sono in Titanio - sottolinea Della Bella – mentre l’attrezzistica può essere in titanio o in accia-io inox. Per alcuni attrezzi, come le frese, che devono avere una durezza particolare, viene utilizzato acciaio inox Aisi 420 che è in grado, con un particolare pro-cesso di tempra sottovuoto, di garantire la durezza necessaria. Per tutta la nostra produzione le fasi di lavaggio han-no un’importanza fondamentale. Prima dell’impianto automatico IFP, il lavaggio era effettuato con solventi in vaschette ad ultrasuoni. Con il nuovo impianto, ol-tre ad automatizzare tutte le fasi di lavaggio, siamo riusciti a soddisfare le crescenti richieste del mercato,

metal Cleaning & Finishing 33Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 33

Page 5: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

block notes

ottenendo un grado di pulizia elevatissimo e costante su tutti i pezzi, anche quelli più difficili, caratterizzati da fori ciechi profondi anche 8 mm, con filetti molto piccoli da 1-2 mm. La filettatura, realizzata con una particolare procedura di fresatura con asportazione di truciolo e non per maschiatura, produce particelle di titanio molto fini, che con gli oli di lavorazione pro-ducono una miscela che con il precedente sistema di lavaggio era molto difficile da eliminare. Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM

1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla Dow, che ci permette di la-vare perfettamente tutti questi particolari, che sono contaminati da trucioli e oli di lavorazione con visco-sità 10-11, per cui è necessario arrivare nelle parti più recesse.La produttività dell’impianto è molto elevata, ma le nostre necessità sono ridotte: con un cestello conte-nente circa 1.000 pezzi, effettuiamo 3-4 cicli al giorno, per cui i nostri consumi sono molto limitati e arrivia-mo al massimo a 60 litri di prodotto/anno, contro i

350 litri che consumavamo con i precedenti sol-venti.

La macchina consente di avere un proces-so di pulizia e distillazione completamente automatici, ma noi abbiamo anche volu-to “chiudere il cerchio” per la fornitura e lo smaltimento del prodotto, installando il sistema di trasferimento a ciclo chiuso

“SAFE-TAINERTM ”, che rappresenta la mi-glior tecnologia disponibile per il conteni-

mento delle emissioni diffuse, come indicato nelle normative italiane ed europee in materia

di lavaggio industriale.”

Il controllo del grado di pulizia “Biomec – ha concluso Della Bella - è un’azienda certificata e ovviamente tutta la nostra produzione è conforme alle norme sulla marcatura CE. Ogni sei mesi la nostra produzione viene sottoposta ad una serie di controlli eseguiti da laboratori specializzati, che effettuano analisi per verificare la corrisponden-za dei risultati alle tabelle di riferimento sul grado di contaminazione dei pezzi. Studi clinici hanno eviden-ziato che i parametri per garantire la perfetta pulizia di un impianto dipendono dalla presenza di Titanio e Carbonio sulla sua superficie. Il Titanio, reagendo con l’ossigeno, crea ossido di carbonio e il microscopio elettronico misura la quantità di Titanio presente, che non deve essere inferiore al 17-18%, mentre il Carbo-nio non deve essere superiore al 30-33%. Biomec, con i suoi cicli di lavaggio e con il trattamento finale delle superfici, rientra ampiamente nei valori di riferimento.

34 metal Cleaning & Finishing34 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 6: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

Fonte: DowPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

NUOVO SISTEMA DI PULITURA A BASE DI ALCOLI MODIFICATI

(ALCOSSIPROPANOLI)

CaratteristicheLa particolare struttura molecolare, contenente gruppi lipofilici e idrofilici, conferisce al DOWCLE-NETM 1601 un’eccellente potere solvente per oli e grassi ed un’ottima efficacia nella rimozione di sostanze polari.Il DOWCLENETM 1601 possiede una bassa tossicità ed ecotossicità, nonché un’alto punto di infiam-mabilità. Nelle condizioni normali il DOWCLENETM 1601 evapora completamente senza lasciare resi-dui e può essere riciclato per distillazione. Possie-de un'elevata stabilità chimica e termica. Pertanto, di norma, non necessita dell'impiego di stabiliz-zanti.

Campi d’impiegoIl DOWCLENETM 1601 può essere impiegato in ap-propriati impianti a ciclo chiuso per la pulitura e lo sgrassaggio dei metalli. Il DOWCLENETM 1601 è una valida alternativa a idrocarburi, terpeni, sol-venti alogenati e sistemi acquosi. Il DOWCLENETM 1601 è anche in grando di risolvere problematiche difficili, quali ad es. la rimozione di oli emulsio-nati, oli di lappatura, paste di lucidatura. Risulta

altrettanto efficace nello sgrassaggio di metal-li sinterizzati, di minuteria di precisione, di pezzi sottili nonché nella preparazione delle superfici a trattamenti termici o galvanici ed alle lavorazioni di rivestimento e verniciatura. Questo prodotto è disponibile soltanto in Europa.

principali proprietà fisico-chimicheDensità, g/cm3 (20°C): 0,88Intervallo di ebollizione, °C: 170 – 175Punto di congelamento, °C: <-75Pressione di vapore, mbar (20 °C) : 1,1Solubilità nell’acqua, % in peso (20 °C): 6,3Punto di infiammabilità,°C: 63Punto di autoaccensione, °C: 242Limite esplodibile inferiore, % in vol. nell’aria: 1,1Limite esplodibile superiore, % in vol. nell’aria: 8,4Viscosità, mPa’s 20 °C): 3,2(48 °C): 1,5Tensione superficiale, mN/m (25 °C): 26,1Calore di vaporizzazione, J/g: 280Calore specifico, kJ/kgK (25 °C): 2,0Concentrazione di saturazione nell’aria, g/m3 (20 °C): 6,1

IMPIANTO DI LAVAGGIO IFP KP 30 MIKRO

L’impianto lavora sottovuoto, con elevate presta-zioni tecniche e ambientali, sia nella zona di lavo-ro che in atmosfera. Il vuoto assicura l’ermeticità dell’impianto e l’assenza di qualsiasi residuo sui pezzi. Permette inoltre di abbattere i tempi ciclo e la potenza utilizzata dall’impianto, con aumento del 100 % della capacità produttiva. Il trattamento sottovuoto permette di sgrassa-re, pulire ed asciugare perfettamente ogni tipo di particolare, anche in presenza di geometrie com-plesse e di forature cieche e capillari, riducendo drasticamente il consumo di solvente rispetto alle lavatrici a ciclo atmosferico; il solvente non viene stressato termicamente e mantiene a lungo le proprie caratteristiche.

Caratteristiche tecniche dell’impianto - Funzionamento completamente in vuoto - Filtrazione continua del solvente - Distillazione continua - Monitoraggio continuo delle condizioni operative - Accesso agevolato per manutenzione - Costruzione totalmente in inox - Impiantistica a tenuta di vuoto - Pompe spruzzatura - Pompe vuoto - Sistema abbattimento criogenico - Filtro trucioli - Doppio serbatoio solvente - Pannello operativo touch screen - Teleassistenza via internet - Trasduttori ultrasonori

block notes

metal Cleaning & Finishing 35Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 35

Page 7: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

CATAS: eSTenSIone DeLLA noTIFICA

Con decreto emesso in data 12 dicembre 2014, il Mi-nistero dello Sviluppo Economico (MISE) ha autoriz-zato il CATAS a svolgere le attività di valutazione e verifica come laboratorio di prova (sistema 3) ai fini del Regolamento Europeo n° 305/2011 per i seguenti prodotti da costruzione:• controsoffitti;• pannelli a base di legno;• pavimenti resilienti;• superfici per aree sportive;• rivestimenti in legno massiccio.Questi prodotti si vanno ad aggiungere ai pavimenti a base di legno, di cui siamo uno degli organismi (labo-ratori) notificati dal 2007.Va precisato che le autorizzazioni sono relative e limi-tate al requisito n° 3 del Regolamento Europeo 305 riguardante l’igiene, salute e ambiente e che recita: “Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo di vita, una minaccia per l’igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini e da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualità dell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demo-lizione…”.Stando alla stesura attuale delle norme armonizza-

te di riferimento, il suddetto requisito trova riscontro nella determinazione del contenuto di Pentaclorofe-nolo e nell’emissione di formaldeide da parte dei pan-nelli a base di legno. Per entrambe le determinazioni, il CATAS è accreditato da ACCREDIA secondo le varie norme Europee (e non) in vigore.Risulta evidente anche al neofita quale complessa e impegnativa serie di requisiti bisogna soddisfare per il raggiungimento della notifica che, ricordiamo an-cora una volta, ha evidenza e validità europea come richiesto dall’Unione Europea.Il decreto di dicembre 2014 è un ulteriore importante passo che il CATAS ha fatto nella gamma di

block notes

36 metal Cleaning & Finishing36 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 8: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

servizi reali alla complessa filiera che sta attorno ai prodotti da costruzione.E’ d’obbligo sottolineare che le principali attestazioni di terza parte ottenute sono rivolte principalmente (non esclusivamente) al mondo dell’edilizia. A questo riguardo è utile riassumere anche le altre (numerose) attività di prova che riguardano il mondo dell’edilizia.Iniziando proprio con i pavimenti, il CATAS esegue tut-te le prove per la valutazione delle prestazioni mecca-niche e delle finiture delle superfici di questi prodotti. Quanto queste siano importanti per una qualificazio-ne distintiva dei pavimenti, risulta immediato. Per in-ciso, si eseguono da tempo anche le prove per la valu-tazione dei pavimenti per il mercato nordamericano.Restando in quest’ambito e come ulteriore verifica (a livello nazionale questa, non ancora comunitario) del requisito essenziale n° 3, vengono eseguite da tempo e proprio recentemente è stata potenziata la capacità di analisi dei VOC (sostanze organiche volatili). Paesi come la Germania, Francia e ora anche il Belgio hanno legiferato al riguardo, per cui tali misure sono eseguite in un numero considerevole. Anche la norma utilizzata per i VOC (EN ISO 16000) è ovviamente accreditata.Da tempo il CATAS è conosciuto come uno dei centri più avanzati per quanto riguarda la determinazione della durabilità delle vernici per esterno, così impor-tanti sia per l’industria della vernice che per gli utiliz-zatori. Su questo tema, tra l’altro, si è sviluppata an-che una fiorente attività di certificazione di prodotto CATAS e una con l’istituto tedesco WKI.Anche l’efficienza dei trattamenti preservanti del le-

gno per utilizzi esterni è un campo in cui sono stati sviluppati notevoli servizi ad alto livello, apprezzati e riconosciuti anche all’estero.Non ultimo va ricordato il lavoro di verifica della linea collante dei profili lamellari per finestre, su cui è basa-to un sistema di certificazione di prodotto importante e che è in corso di modifica per gradi verso i documen-ti normativi europei.In tempi ancora non esattamente definibili, anche le porte interne entreranno a far parte dei prodotti da costruzione, con la relativa norma armonizzata. Il prEN che ora è in discussione fa riferimento a metodi di prova che da tempo fanno parte dei servizi offerti dal laboratorio.Tutto quanto sopra riportato illustra bene quanto CATAS sia impegnato nel settore dell’edilizia, con una gamma di servizi molto ampia che vanno dal cogente al volontario, spazzando via tutti i dubbi sulla centra-lità di competenze e di riferimento che, oltre all’ar-redo, è ricoperto in ambito locale e nazionale, come riconosciuto da molti soggetti e istituzioni estere da tempo. E’ tempo quindi che questa competenza venga rico-nosciuta anche in ambito locale, in questi tempi di rinnovamento delle strategie industriali che hanno bisogno di punti saldi di competenza tecnica, norma-tiva e legislativa.

Fonte: CatasPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

block notes

metal Cleaning & Finishing 37Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 37

Page 9: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

LeVIgATurA pIu’ puLITA Con DISCHI AbrASIVI “SoFT”

Forte dell’esperienza trentennale nello sviluppo di sistemi abrasivi per il trattamento di ogni tipo di su-perficie e di un anno 2014 chiuso in bellezza, con un fatturato in crescita a doppia cifra, LBA non smette di credere nel fattore trainante dell’innovazione come driver per il successo. Fedele a questo paradigma, sempre alla ricerca di soluzioni che rendano più semplici ed efficaci le ope-razioni di levigatura, LBA non dimentica l’importanza di un ambiente di lavoro salubre e presenta un nuo-vo dispositivo worker-friendly: AbraSilk soft, il disco abrasivo soft velcrato, dal rivoluzionario supporto in tessuto accoppiato a spugna flessibile. Il supporto ultra traspirante, frutto di un innovativo processo brevettato, consente infatti una totale aspi-razione delle polveri, rendendo le operazioni di levi-gatura più pulite e favorendo un ambiente di lavoro migliore.I vantaggi di questo nuovo prodotto si esprimo-no inoltre in termini di efficienza produttiva: la tra-spirazione riduce la temperatura della superficie lavorata, aumenta la resistenza all’intasamento e assicura quindi una durata maggiore, nonché una qualità e omogeneità di finitura senza paragoni ri-

spetto ai prodotti tradizionali.L’applicazione trasversale di AbraSilk ha prodotto risultati notevoli nei settori più vari: auto motive e industria navale e aerospaziale, decorazione, legno, metallo e compositi. Specifico per opacizzazione e sfumatura delle verni-ci, il prodotto si rivela ideale per la finitura omogenea della superficie in preparazione alla lucidatura, per utilizzo sia a secco che a umido.L’ampio range di grane, dalla 800 alla 5000, soddisfa in particolar modo le esigenze della finitura estrema con micrograne, segmento che prima dell’avvento di AbraSilk era dominato esclusivamente dai prodotti tradizionali delle grandi multinazionali dell’abrasivo.A corredo delle alte prestazioni, i colori pop sgargianti, utili per la distinzione delle diverse grane, contribui-scono a comunicare la piacevolezza nell’utilizzo di un prodotto che rende le operazioni più semplici, efficaci e pulite, come suggerisce il motto “Make it easy!”.

Fonte: LBAPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

block notes

38 metal Cleaning & Finishing38 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 10: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

InDuSTrIe CHImICHe e SICureZZA SuL LAVoro

Con Determinazione del Presidente dell’Inail n. 84 del 24 marzo scorso, sono state approvate le “Linee d’Indirizzo” per l’applicazione di un sistema di gestio-ne della salute e sicurezza sul lavoro per l’industria chimica, alla cui realizzazione ha lavorato un apposito gruppo di lavoro, formato da professionisti dell’Istitu-to e da rappresentanti di Federchimica e delle orga-nizzazioni sindacali dei lavoratori del settore Filctem/Cgil, Femca/Cisl e Uiltec/Uil.Si tratta di una tappa importante nel percorso di col-laborazione avviato tra i due enti, con l’Accordo Qua-dro siglato il 24 aprile 2013, allo scopo di consolidare il cammino di fattiva cooperazione consolidatosi negli anni.

Strumento utile al servizio delle imprese in un setto-re strategicoCome già ampiamente sperimentato in occasione dell’adozione di altri documenti di analogo tenore, le “Linee d’indirizzo” rappresentano uno strumento utile per la diffusione della cultura della salute e si-curezza sul lavoro, offrendo in tal senso un supporto operativo, soprattutto per le piccole e medie imprese, funzionale all’adozione dei sistemi di gestione.Particolarmente utile appare l’applicazione di que-ste linee in un comparto produttivo nazionale, quello dell’industria chimica, che nel nostro Paese raggrup-pa quasi 3 mila imprese, che impiegano oltre 108 mila addetti suddivisi in vari settori, facendo dell’Italia il terzo paese produttore chimico in Europa, dopo Fran-cia e Germania.A partire dall’impresa chimica e dal contesto in cui opera, le “Linee d’indirizzo” tracciano un valido sche-ma di riferimento per un corretto sistema di gestione della sicurezza, costituendo un forte ancoraggio per tutte le figure coinvolte nei servizi di prevenzione e di protezione, con accenni specifici ed esaurienti ai contenuti essenziali della formazione dei lavoratori, dell’informazione da garantire e del coinvolgimento da assicurare, delle attività di controllo operativo, vi-gilanza e amministrazione delle emergenze, fino alla gestione di sostanze e prodotti chimici e di agenti chi-mici pericolosi e cancerogeni.

opportunità significative nell’adozione delle linee di indirizzoEssendo redatte sulla base del nuovo schema di rife-rimento comune a tutti i sistemi di gestione pubblica-ti in seno all’ISO, le “Linee d’Indirizzo” consentono di valorizzare al meglio metodologie operative e proces-

si logici e gestionali noti, laddove essi siano già appli-cati, e di facilitarne l’adozione dove non sono ancora in uso.Qualora ne condividano le finalità, le imprese potran-no inoltre sviluppare un approccio compatibile con il percorso necessario a conseguire la certificazione secondo lo schema previsto dallo standard Ohsas 18001, adottando un modello organizzativo e gestio-nale relativo alle responsabilità amministrative degli Enti in accordo ai requisiti previsti dall’art. 30 del Te-sto Unico sulla sicurezza.Un altro dei vantaggi, infine, è rappresentato dalla possibilità di poter estendere agevolmente l’approc-cio del sistema di gestione della salute e sicurezza a tutte le altre aree della sostenibilità (quali ad esempio ambiente, energia, responsabilità sociale), in coeren-za con quanto previsto per il settore della chimica dal Responsible Care, il programma mondiale volontario del settore per lo sviluppo sostenibile.

Fonte: FederchimicaPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

block notes

metal Cleaning & Finishing 39Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 39

Page 11: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

L’InDuSTrIA DeLLe VernICI: InnoVAZIone e VISIone gLobALe

Internazionalizzazione, ricerca e sviluppo, prodotti “sostenibili”, economia e finanza sono stati i temi che hanno animato la tavola rotonda dal titolo: “L’indu-stria delle vernici: innovazione e visione globale”, che Verinlegno SPA ha organizzato per celebrare i primi 40 anni di attività. Protagonisti del dibattito, svoltosi lo scorso Febbraio, insieme al CDA di Verinlegno, Vittorio Maglia (anali-si economiche e internazionalizzazione di Federchi-mica), Matteo Aglio (direttore AVISA Federchimica), Federica Landucci (presidente dell’Associazione Indu-striali di Pistoia), il professor Mauro Marchetti (diret-tore dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di Sassari) e l’onorevole Edoardo Fanucci, della Camera dei Deputati. Ha coordinato la tavola rotonda il giornalista Andrea Biondi del quotidiano “IL Sole 24 Ore”.Quarant’anni di cura artigianale dei prodotti, di ricerca per l’innovazione, di adattamento ai mutati parame-tri dell’economia e della società: dal 1975 Verinlegno continua a portare la sua eccellenza in Italia e nel mondo e oggi guarda con fiducia e rinnovato impegno alle sfide future dei mercati. Con la tavola rotonda l’a-zienda ha voluto aprirsi al contesto nel quale opera

e renderne pienamente consapevoli le oltre 300 per-sone che hanno partecipato all’evento: dipendenti, clienti, fornitori, collaboratori italiani e internazionali che, insieme alle autorità locali e agli amministratori, hanno partecipato all’iniziativa.

Il contestoVittorio Maglia, economista di Federchimica, ha citato John Donne, per dire che: “…se nessun uomo è un’i-sola completa in sé, ma un pezzo del continente, una parte del tutto, come scrive il celebre poeta inglese, figuriamoci le imprese…”. Ogni azienda fa parte dello scenario in cui opera, un contesto che trova il suo migliore interprete nel più alto rappresentante di un’istituzione viva da oltre 2000 anni: “…stiamo vivendo non tanto un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca…”, ha af-fermato recentemente Papa Francesco, richiamando in tutti la consapevolezza che siamo dentro cambia-menti dai quali non si torna più indietro. E’ necessario allora, dal punto di vista delle imprese, superare il concetto geografico di globalizzazione (il mondo come mercato) e comprendere fino in fondo che “…la globalizzazione è diventata un fenome-

block notes

40 metal Cleaning & Finishing40 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 12: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

no esplosivo da quando il tempo del trasferimento delle informazioni si è accorciato; un’impresa cinese può avere oggi i capitali, le informazioni, le tecnolo-gie, la qualità della manodopera che abbiamo noi…”. Ciò rende necessario, secondo l’economista, passare dall’imitazione all’innovazione “…perchè se il ciclo di vita dei prodotti diventa brevissimo, bisogna andare sempre più veloci, anche solo per rimanere fermi…”. In questa situazione, come ha scritto Michael Porter (“The competitive advantage of nations”), la concor-renza non è più solo tra imprese, ma tra nazioni, per-ché “…se un’impresa cinese ed una tedesca hanno le stesse capacità, quello che rende diverso lavorare in Cina, in Germania o in Italia lo fa il sistema Paese, il costo dell’energia, le infrastrutture, le normative a li-vello europeo, nazionale, regionale...” e chi ha orecchi per intendere intenda.

La congiunturaE’ ancora Maglia a precisare nella sua analisi che “…oggi, dopo la crisi epocale del 2009, il saldo primario tra entrate e uscite dello stato italiano è in attivo e siamo il secondo paese in Europa con il saldo atti-vo della bilancia pubblica; purtroppo abbiamo l’onere degli interessi e lo sforzo per ottenere la fiducia delle istituzioni internazionali è stato enorme, per cui, fatti i compiti, possiamo subire meno restrizioni. Siamo in una situazione piuttosto buona e le condizioni favo-revoli derivano anche dalla politica monetaria della Banca Centrale Europea, che ha immesso molta mo-neta nel sistema e ha fatto diminuire il valore dell’eu-ro. A questo si aggiunge la situazione favorevole deri-vante dal crollo del prezzo del petrolio, per cui ci sono tutte le condizioni per la crescita…”.Come testimonia il saldo della bilancia commercia-le, in attivo di 83 miliardi, escluso il costo dell’ener-gia. Dopo la Germania ci siamo noi. Analisi puntuali dicono anche che i nostri prodotti esportati sono di qualità, innovativi grazie allo sforzo enorme sull’inno-vazione, che non è più “day by day”, ma sempre più basata sulla ricerca. Perciò, ha concluso Maglia “…siamo in grado di poter cogliere la crescita”. In questa sfida enorme vince chi ha la piena consa-pevolezza del cambiamento radicale dei consumi e dei consumatori. Vittorio Maglia ha citato una frase di Giorgio Squinzi, attuale presidente di Confindustria, per concludere la sua analisi: “…bisogna andare oltre per anticipare le esigenze del cliente e la chimica è il turbo del made in Italy”. Se l’innovazione di processo è a disposizione di tutti, i distretti industriali possono continuare a crescere solo con l’innovazione di prodotto che viene dalla chi-mica: vernici, plastiche, prodotti ausiliari, ecco perché la chimica è il turbo del made in Italy.

ricerca e innovazione di prodottoSe l’innovazione di prodotto è la chiave principale per il futuro, chi meglio del direttore dell’Istituto di Chimi-ca Biomolecolare del CNR di Sassari poteva illustrare lo stato dell’arte.“A che serve la ricerca pubblica - si è chiesto in pre-messa il professor Mauro Marchetti - se non collabo-ra con il sostrato produttivo? Non serve poi a granché e purtroppo, questa collaborazione non è idilliaca e spesso si parlano linguaggi diversi”. E’ necessario invece entrare in una logica nuova e im-parare a sfruttare la disponibilità delle competenze elevate, quelle del CNR, come quelle dell’Università, testimoniate da alti riconoscimenti in tutto il mondo e da pubblicazioni internazionali. “Nel CNR abbiamo – ha sottolineato Marchetti - competenze scientifiche, una dotazione strumentale importante, sedi in tutta Italia e circa 20.000 ricercatori, 10.000 dei quali in for-mazione: tutte risorse a disposizione del paese e delle attività produttive”. E’ fondamentale, secondo Marchetti, superare una lo-gica che tende a copiare il know how che altri studia-no e realizzano: “…se dobbiamo correre due volte più veloci, il know how dobbiamo farlo in casa e applicarlo, per crescere in competitività ed è necessario farlo so-prattutto andando verso la chimica sostenibile”. In questa direzione “…è sempre più il tempo nelle vernici – ha proseguito Marchetti - delle cosiddette scatole chimiche, capaci di contenere sostanze che si aprano a comando, dosando nel tempo il loro rilascio per migliorare le prestazioni dei prodotti, dal punto di vista delle capacità anti-corrosive, ma non solo. Al-cune vernici di questo tipo, anche basate sulle nano-tecnologie, sono già note e in uso, ma tante altre non aspettano altro che qualcuno decida di realizzarle”.

Il ruolo di AVISAMatteo Aglio ha identificato quale può essere, nel contesto attuale, il contributo di AVISA, l’associazione

block notes

metal Cleaning & Finishing 41Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 41

Page 13: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

del sistema di imprese delle ver-nici da lui diretta. “Partiamo - ha esordito Aglio - da un presupposto assodato: gestire un’impresa chimica non è semplice; bisogna saper af-frontare oltre 2000 norme e poi direttive, regolamenti, delibere, circolari; bisogna essere capaci di comprendere indicazioni legi-slative non sempre chiare, spes-so contraddittorie, che cambiano da regione a regio-ne, da nazione a nazione”. Tutto questo accade in contesti territoriali nei quali “…vigono pregiudizi negativi; si vede ancora frequen-temente lo stabilimento chimico come luogo miste-rioso, non si capisce esattamente cosa si produce”. Si danno identificazioni negative al chimico e invece “…l’industria chimica è quella in cui sono accaduti meno incidenti durante sia nel 2014, sia nel 2013: da anni è ormai l’industria più sicura”. Federchimica, con le 1400 imprese rappresentate, in cui operano circa 90 mila addetti, raggruppa 17 asso-ciazioni di settore, tra le quali anche AVISA, “…che è e vuole essere, in primo luogo, una squadra che tutela gli interessi comuni di tutti gli associati, ma anche un luogo dove si possono trovare risposte immediate, in-dividuando le criticità condivisibili anche con i concor-renti, perché si è di fronte alla stessa difficoltà: è così che AVISA diventa un riferimento capace di offrire an-che idee innovative e opportunità adeguate ai tempi”.

VerinlegnoStimoli, analisi e soluzioni proposte nella tavola ro-tonda, tornano nella storia di Verinlegno, testimo-nianza di una volontà di innovazione impostata, di fatto, fin dalle origini, come ha detto il presidente e cofondatore dell’azienda Antonio Bartoli: “Verinlegno non ha mai seguito la strada del grosso tonnellaggio, ma una strategia di nicchia, con vendite non sostituti-ve ma propositive, tese alla soluzione dei problemi dei clienti, nella verniciatura del legno”. “Una scelta - ha proseguito Piero Marchetti - premia-ta dal fatto che noi le vernici le si conoscevano e si co-noscono ancora molto bene, anzi, siamo nati sporchi di vernici e per questo la concorrenza ci ha guardato da subito con rispetto, nonostante le dimensioni. Non ci potevamo mettere sul piano delle multinazionali, ci avrebbero mangiato in tre giorni e quindi ci siamo sempre mossi verso prodotti molto innovativi e ver-nici su misura per il cliente, perché ogni cliente lavora in modo diverso dagli altri”. Per niente scontata l’evoluzione di fronte a norme sempre più stringenti. La qualità sperimentale, nata

e praticata sul campo, è diventa-ta negli anni, con il contributo di tanti giovani collaboratori, chimi-ci analisti, ricercatori e contributi esterni, l’eccellenza contempo-ranea che si apre al mondo. “Nel 2000 - ha detto Sante Zandò - la Verinlegno ha cominciato a stu-diare e a realizzare prodotti in-novativi a base acqua e prodotti ecologicamente avanzati. La de-

cisione di andare all’estero nasce dall’evoluzione dei mercati e dalla consapevolezza che la ricerca fatta qui in Italia creava valore aggiunto che noi poteva-mo esportare, prima nei paesi dell’area mediterranea, poi dell’est Europa e così via. Oggi siamo presenti in oltre 40 Paesi, portando le nostre innovazioni, frut-to del lavoro del laboratorio, in sinergia con il settore commerciale. Un circuito virtuoso, reso possibile an-che dal fatto che le nostre vernici vestono il mobile, l’arredamento primo nel mondo, eccellenza d’Italia. Questo ci ha permesso di affrontare tutti i merca-ti con prodotti di qualità e di grande valore”. Claudio Lelli, membro del CDA, è sceso nella fondamentale quotidianità: “…la realtà di tutti i giorni testimonia che abbiamo perso una forma di pagamento, sono venuti meno gli assegni. Le varie Basilea, le disposizioni in nome dell’antiriciclaggio e della tracciabilità, sia pure condivisibili, hanno purtroppo privato l’economia re-ale dei consueti mezzi di pagamento, senza fornirne di nuovi. Nel 2008, attraverso gli assegni, per la quasi totalità postdatati, circolava il 46-47% del PIL (fonte Sole24Ore): era un metodo di finanziamento effica-ce, ma oggi i nostri clienti hanno bisogno, come tut-ta l’economia, di nuovi titoli di pagamento, una via di mezzo fra la antidiluviana cambiale e l’assegno. Tra innovazione e congiuntura, si può davvero dire che i nostri governanti non abbiano proprio avuto, alme-no fino ad oggi, una visione globale. La nostra visione globale sta nell’aver prima sognato, poi voluto, un’a-zienda produttrice e poi un’ industria progressiva-mente e ponderatamente sempre più grandi. Si sono coagulate decisioni, forze, strategie ed energie, in un costante lavoro di squadra, con una logica da formi-ca e tutto questo ha avuto successo. Sono convinto che il futuro che abbiamo davanti sia quello indicato in questa tavola rotonda e noi siamo pronti alle sfide che ci aspettano, ma anche il contesto istituzionale, amministrativo e legislativo deve fare la sua parte”.

Fonte: VerinlegnoPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

block notes

42 metal Cleaning & Finishing42 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 14: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

roboT CmA gr-520

Il robot antropomorfo in versione standard con cin-que gradi di libertà è adatto a verniciature in linea ed è studiato per operare in ambienti dove si utilizzano vernici a polveri o a base acquosa. Grazie alla sua configurazione la programmazione e l’utilizzo sono estremamente semplici.Nella versione con giostra a tre bracci i pezzi possono essere caricati manualmente o in maniera automa-tica in zona sicura; la giostra provvede al loro posi-zionamento nella parte frontale per la lavorazione, e li riporta in zona di scarico. I bracci sono provvisti di gruppo di rotazione sincronizzato con il robot, e possono essere predisposti con vari supporti pezzi in base all’esigenza.

Caratteristiche tecnicheNumero assi Robot: 5Numero assi esterni: 2Area di lavoro (raggio max): 1.550Portata al polso: 3 KgMontaggio: pavimento-soffitto-pareteProgrammazione: auto apprendimento

Peso: 170 kgGrado di protezione: IP 54Protezione esplosioni (Atex): no

opzioniAssi esterniTeleassistenzaSincronizzazione al traspor-tatore

Caratteristiche giostraMovimento servo controllatoNumero bracci: 3Portata singolo braccio: 25 kgPeso robot completo: 650 Kg

Fonte: DollmarPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

Fonte: CMAPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

Ricerca progettistiimpianti lavaggio e impianti verniciatura

Dollmar cerca, per ampliamento del proprio organico, due figure da inserire nel proprio ufficio tecnico. I/le candidati/e si occuperanno principalmente in un caso della progettazione di impianti di lavaggio e/o parti di essi, nell'altro della progettazione di impianti di verniciatura e/o parti di essi. Si ricercano figure con esperienze maturate nel settore della progettazione di impianti di lavaggio/verniciatura, con ottima conoscenza dei principali strumenti relativi a disegno e studi di progettazione oppure persone senza esperienza ma con studi inerenti al mondo della progettazione meccanica, da inserire previa formazione interna.

Per candidarsi inviare una email a [email protected]

block notes

metal Cleaning & Finishing 43Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 43

Page 15: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

LeCHLer AL FuorISALone 2015

Dal 14 al 19 Aprile, presso l’esclusiva location di Ven-tura Lambrate, Lechler ha presentato “Color Design”, nel contesto del Fuorisalone di Milano.Il mondo del design e quello della tecnologia: quando si parla di colore c’è tra essi un muro che pare inva-licabile. Un tempo la mente desiderava, ma la tecnologia non poteva realizzare. Poi le parti si sono invertite, perché la tecnologia si è evoluta a tal punto da inibire le scel-te corrette. Ancora oggi viviamo un paradosso: il colore è la prima cosa che vediamo, ma è l’ultima che viene pensata. Noi possiamo sovvertire questa cattiva abitudine: se definito durante la progettazione, il colore diventa un determinante valore aggiunto per un oggetto o un ambiente. Con “Color Design”, sviluppato in collaborazione con la designer Francesca Valan, chimica e linguaggio del colore si abbracciano in un equilibrio perfetto. Attraverso l’analisi dei trend e lo studio dei contesti di utilizzo, i progettisti possono individuare le soluzioni cromatiche più corrette e innovative. In contemporanea, i chimi-ci realizzano colori, effetti e finiture. Queste due fasi devono avvenire insieme, affinché le soluzioni possa-no essere fedeli, resistenti, sane ed ecologiche.

Cos’è Color Design?E’ il nuovo concept di Le-chler, che lega lo sviluppo della chimica con l’evoluzio-ne del linguaggio del colore.

Il colore è un linguaggio in continua evoluzione. I cam-biamenti tecnologici, culturali ed artistici hanno sem-pre influito sul paesaggio domestico dei nostri spazi. L’analisi dei prodotti del passato ha evidenziato che cambiamenti cromatici significativi si registrano ci-clicamente; è quindi possibile individuare con buona approssimazione le preferenze cromatiche generali degli anni futuri.La definizione dei nuovi scenari è un aspetto fon-damentale della progettazione del colore e concorre a determinare la qualità degli ambienti della casa, dell’architettura di una costruzione o il successo com-merciale di un prodotto industriale.Il progetto “Color Design” di Lechler, in collaborazione con Francesca Valan, industrial designer specializza-ta nella progettazione del colore, fornisce indicazioni, suggerimenti e informazioni tecniche che facilitano la selezione del colore e delle finiture.Fanno già parte del concept Lechler Color Design:• “Color Trainer Interni”, i colori giusti per dipingere

le pareti di casa;• “Color Trainer Esterni”, la casa in armonia con

block notes

44 metal Cleaning & Finishing44 metal Cleaning & Finishing Anno XXI - n.83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015

Page 16: noTIZIe DALLe AZIenDe - lavaggio · 2018-01-09 · Il nuovo impianto utilizza il solvente DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati (alcossi-propanoli) studiato dalla

l’ambiente circostante;• “Color Trainer Young

Casa”, i colori per il be-nessere dei bambini;

• “Color Trainer Young Scuole”, i colori che aiu-tano i bambini a con-centrarsi;

• “Color Trend Consul-tant”, nuove finiture in colori di tendenza per i prodotti industriali.

In occasione del Fuorisalo-ne è stato presentato in anteprima “Color Trend Habi-tat”, proposta di colori e finiture per la progettazione d’arredo.Il colore sta tornando protagonista degli ambienti domestici, attraverso nuove finiture ed effetti. “Color Trend Habitat” è una collezione per la progettazione dell’arredamento finalizzata alla creazione di dialoghi visivi tra spazi, mobili e oggetti. Utilizzando nuove scale di gloss e combinazioni ar-moniche tra colori ed essenze, valorizziamo superfici materiche diverse, dai legni ai vetri, definendo nuovi paesaggi domestici.

Lo spazio espositivo e i seminariLo spazio espositivo si è sviluppato in un’area cosid-detta “cinema”, liberamente accessibile, in cui è stato proiettato un video sul mondo del colore realizzato da Paolo Lipari. La proiezione è stata interrotta due volte al giorno per lo svolgimento di seminari dedicati al progetto “Color Design” alternativamente sui tre moduli, “Color Trend Habitat”, “Color Trainer” e “Color Trend Consultant”. Il resto della location è stato organizzato con una struttura open space con:• aree informative e video dedicati ai tre progetti;

• un tavolo aperto alle sperimentazioni, dove tutti hanno potuto cimentarsi nella ricerca di abbina-menti e soluzioni cromatiche per il settore habi-tat;

• una parete interattiva, in cui era possibile posi-zionare profili magnetici di oggetti di arredo su pareti colorate, così da studiare il giusto abbina-mento in interni abitativi;

• una postazione tintometrica e spettrofotometri-ca, in cui un tecnico di laboratorio ha realizzato in tempo reale le tinte “Color Trainer”.

I colori dell’intero ambiente espositivo sono stati pro-gettati seguendo le medesime regole che proponia-mo, il che ha consentito di “toccare con mano” i pro-getti “Color Design”.

Fonte: LechlerPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

block notes

metal Cleaning & Finishing 45Anno XXI - n. 83 - Luglio - Agosto - Settembre 2015 metal Cleaning & Finishing 45