Notiziario 110

32
anno 17 numero 110 novembre-dicembre 2009 Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993 NUMERO 110 NOVEMBRE-DICEMBRE 2009 All’interno ACT ROMEGIALLI - IL SENSO DELLA FORMA

description

Novembre–Dicembre 2009

Transcript of Notiziario 110

Page 1: Notiziario 110

22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 17numero 110novembre-dicembre 2009Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 110NOVEMBRE-DICEMBRE2009

All’internoACT ROMEGIALLI - IL SENSO DELLA FORMA

Page 2: Notiziario 110

SOMMARIO IL PRESIDENTE 3

L'ORDINA INFORMA 4

FONDAZIONE 5

INARCASSA 6

GIURISPRUDENZA 8

GRUPPO GIOVANI INGEGNERI 10

INSERTO

ACT ROMEGIALLIIL SENSO DELLA FORMA

VAJONT 13

LEGISLAZIONE 18

ATTIVITA' DEL CONSIGLIO 19

MOSTRE 19

LAVORO: OFFERTE-RICHIESTE 20

SEGNALAZIONI DELL’ORDINE 22

SERVIZI 23

Direttore Responsabile

Luisella GarlatiRedazione

Emma Bolognesi Elena Gandola Progetto grafico

Lavori in CorsoSede

Via A. Volta n. 62 - 22100 ComoTelefono

031/269810Fax

031/301807E-mail

[email protected]//

www.ordingcomo.org

Il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. Gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’Ordine né il Gruppo redazionale. I testi e gli articoli inviati per la pubblicazio-ne non si restituiscono, anche se non pubblicati.

Stampato presso

Grafica Marelli s.n.c.via Leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

In copertina:

Casa delle Guide, Valmasino (So), 2001-2003,

progetto ACTRomegialli. Foto Filippo Simonetti

In quarta di copertina:

Ristrutturazione sede comunale, Capiago Intimiano (Co), 2003-2004,

progetto ACTRomegialli. Foto Filippo Simonetti

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMOPresidente

dott.ing. LEOPOLDO MARELLIVice Presidente

dott.ing. FRANCO GEROSASegretario

dott.ing. ARIANNA MINORETTITesoriere

dott.ing. ANDREA TAGLIABUE

Consiglieri

dott.ing. GIAMPIERO AJANIing.iunior FEDERICO BASSANIdott.ing. GIULIA BOLLINIdott.ing. MANLIO CANTALUPPIdott.ing. LUISELLA GARLATIdott.ing. PIER GIUSEPPE LOZEJdott.ing. GIORDANO ZAPPA

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia ComoPeriodico di informazione per gli iscritti

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

Page 3: Notiziario 110

3

IL PRESIDENTE

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

CRISI ECONOMICA E LIBERA PROFESSIONE

Un’inchiesta del quotidiano “Corriere della sera” ha ana-lizzato la situazione nella quale si trovano le libere profes-sioni a seguito del periodo di crisi economica in atto, inti-tolando un articolo pubblicato poco tempo fa: “Professioni, quella decimazione che si consuma nell’indifferenza”.

Finalmente qualcuno prende in considerazione anche il mondo della libera professione e le problematiche dettate dall’attuale negativo momento congiunturale.

Secondo alcune stime nel giro di un anno circa 1/6 del ter-ziario qualificato rischia di essere cancellato nel silenzio e nella disattenzione generale. I liberi professionisti non hanno mai goduto di simpatia, accusati di essere portatori di rendita di posizione; ciò li ha portati ad essere bersaglio di politici che, certi di far colpo sull’opinione pubblica, hanno preso provvedimenti che hanno minato la categoria.

L’esempio più emblematico è il Decreto, varato dal prece-dente Governo, dallo sviante titolo “Misure urgenti per lo sviluppo, la crescita e la promozione della concorrenza e della competitività, per la tutela dei consumatori e per la liberalizzazione di settori produttivi” che ha eliminato i minimi tariffari e che, in un momento di crisi e di conse-guente diminuzione del lavoro, ha creato una situazione di concorrenza spietata tra i liberi professionisti.

Ci si aspettava che con il cambio del Governo, come più volte garantito in occasioni ufficiali dai nuovi rappre-sentanti politici, si prendessero provvedimenti atti a ripristinare i minimi tariffari a tutela della qualità e della sicurezza delle prestazioni.

Purtroppo ciò non è accaduto: probabilmente la libera professione, soprattutto se svolta in piccole strutture, è vista come qualcosa di inutile, di fastidioso e sostituibile da società per le quali la prestazione professionale è solo un servizio offerto per l’ottenimento di utili derivanti da altre attività. Per chi si trova in difficoltà non esiste nessun tipo di ammortizzatore sociale.

A tal proposito il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha

auspicato che attraverso le casse di previdenza si possa, su una base assicurativa, realizzare forme di protezione del reddito del libero professionista nel momento in cui questo venisse meno per varie ragioni.

Questa purtroppo rimane al momento solo una ipotesi da valutare nella sua sostenibilità con gli enti interessati. In tale situazione di incertezza ciò che chiediamo è che chi ci rappresenta a livello nazionale abbia la volontà di presentare le nostre lamentele e di avanzare le nostre richieste presso le sedi opportune affinché una categoria professionale, portatrice di cultura tecnico-scientifica di livello superiore, non possa essere considerata esclusiva-mente sulla base del prezzo delle prestazioni ed essere per questo in pericolo di estinzione.

Ci si auspica inoltre, come già proposto da altre categorie, che i finanziamenti elargiti dal Governo per interventi strutturali non vengano concentrati esclusivamente su poche grandi opere cosiddette strategiche, ma che venga data la possibilità agli enti locali di realizzare opere di pic-cola o modesta entità, indifferibili per necessità, così da incrementare il lavoro in maniera uniforme sul territorio.

dott. ing. Leopoldo Marelli

Page 4: Notiziario 110

4

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

4

L’ORDINEINFORMA

CHIUSURA DELLA SEGRETERIALa Segreteria dell’Ordine resterà chiusa per le festività natalizie dal 24 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010.

IL GIORNALE DELL’INGEGNERERicordiamo che, in attuazione a quanto deliberato dal-l’Assemblea degli iscritti del 20/04/2002, “Il Giornale dell’Ingegnere”, edito dal Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, è inviato a tutti coloro che ne fanno richiesta alla Segreteria dell’Ordine. Per i nuovi iscritti l’invio del Giornale avviene d’ufficio per il solo primo anno di iscrizione, mentre a partire dal secondo anno dovrà esserne fatta richiesta alla Segreteria dell’Ordine.

PROPOSTE PROGETTUALI PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO BRIANTEOGli Ordini degli Ingegneri delle Province di Como, Lecco e Monza & Brianza hanno indetto un concorso di proposte progettuali per la valorizzazione del Territorio Brianteo riservato agli iscritti dei tre Ordini professionali.Scadenza iscrizioni: 31 dicembre 2009Scadenza presentazione degli elaborati: 31 marzo 2010Primo premio: euro 6.000,00 - Secondo premio: euro 3.000,00 - Terzo premio: euro 1.500,00In testo è pubblicato sul sito www.ordingcomomo

VOLUME SUI COSTI DELLA SICUREZZA NEL CANTIERE Titolo: Come elaborare gli oneri della sicurezza nel cantiere secondo il D.P.R. n. 222/2003 ripreso dal D.Lgs. 81/2008 e s. m. i. Autore: D. RomeoEditore: Il Sole 24 oreIl volume, con relativo CD-Rom, è in vendita presso la segreteria dell’Ordine al prezzo scontato di € 16,00 (anziché € 32,00).Il D.P. R. n. 222/2003 coordinato con la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavo-ri, servizi e forniture 26 luglio 2006, n. 4, e con l’art. 131, D.Lgs. n. 163/2006 (Codice degli appalti), impone nuove modalità operative ai professionisti impegnati sul terreno della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili nonché ai committenti, alle pubbliche amministrazioni, alle imprese, con particolare riguardo alla stima degli oneri. Il volume e il software permettono di effettuare il calcolo dei costi relativo agli apprestamenti di sicurezza, alle misure pre-

ventive e protettive, alle opere provvisionali, ai dispositivi di protezione collettivi e individuali previsti nei piani di sicurezza e coordinamento. I magisteri considerati, riferiti agli apprestamenti di sicurezza non sottoponibili a ribasso d’asta, sono articolati in quattro capitoli di oneri: ammor-tizzabili, a perdere, a noleggio e la mano d’opera. Il CD-Rom contiene: - il software che consente di calcolare, oltre agli oneri,

anche l’ammortamento degli apprestamenti di sicu-rezza secondo quanto previsto dal D.M. 31 dicembre 1988 in applicazione dell’art. 67, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, “Testo unico sulle imposte sui redditi”;

- la modulistica per gestire le non conformità dei pagamenti; - il modello degli Stati Avanzamento Lavori della

Sicurezza (SALS); - il modello per la contabilità della sicurezza del cantiere; - l’analisi prezzi (D.Lgs. n. 163/2006); - le norme di legge vigenti, la determinazione dell’Autorità

per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 4/2006, in materia di oneri della sicurezza, e le linee guida dell’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (ITACA) per l’applicazione dei D.P.R. n. 222/2003.

CONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERI Sul sito dell’Ordine www.ordingcomo.org è pubblicata la Circolare del CNI n. 275 del 29/10/2009 avente per ogget-to: ATTIVITÀ DEI CONSULENTI CHIMICI DI PORTO-COMPETENZE PROFESSIONALI-SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO 18 SETTEMBRE 2009 N. 5623-RIBADITA LA PIENA LEGITTIMAZIONE DEGLI INGEGNERI CHIMICI A SVOLGERE LE FUNZIONI DI CONSULENTE CHIMICO DI PORTOLa sentenza del Consiglio di Stato, sezione VI, 18 settembre 2009 n. 5623 – che ha visto l’intervento ad adiuvandum del Consiglio Nazionale Ingegneri a sostegno di un ingegnere chimico – in riforma della sentenza TAR Puglia, Lecce, 14 settembre 2007 n. 3246, ha affermato la piena legittimazione degli Ingegneri Chimici a svolgere le funzioni di Consulente chimico di porto. Si tratta di un pronunciamento ai mas-simi livelli particolarmente importante sia perché elimina una volta per tutte le errate conclusioni cui era giunto il Tar Lecce n. 3246/2007, sia perché contiene alcune importanti affermazioni a chiarimento della disciplina della figura del Consulente chimico di porto.

AVVISI

Page 5: Notiziario 110

5

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

5

FONDAZIONE DELL'ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMO

Istituita dal precedente Consiglio dell’Ordine per svol-gere tutte le attività non prettamente istituzionali, la Fondazione ha dimostrato in questi primi anni di vita una grande vitalità, contribuendo a migliorare la professiona-lità dei colleghi e a rendere più visibile il ruolo dell’Inge-gnere nella nostra società.

E’ con la convinzione che la Fondazione debba cre-scere ulteriormente per contribuire allo sviluppo della nostra professione che ho accettato la proposta del nostro Presidente di assumere questo nuovo incarico.

Mi auguro che con il contributo di tutti i nostri iscritti ed in particolare dei colleghi Consiglieri, a cui chiedo di superare rancori ed incomprensioni, la Fondazione possa sviluppare la sua attività oltre i propri confini coinvol-gendo anche le altre istituzioni nell’interesse della nostra categoria.

Prendo l’occasione, essendo ormai prossime le festività di fine anno, di augurarvi un sereno Natale ed un brillante Anno Nuovo.

Il Presidente della Fondazione dott.ing. Franco Gerosa

NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il nuovo Consiglio di Amministrazione

riunitosi in data 12 novembre 2009 ha provveduto

alla designazione delle seguenti cariche:

PRESIDENTE dott. ing. Franco Gerosa

VICE PRESIDENTE dott. ing. Leopoldo Marelli

SEGRETARIO dott. ing. Arianna Minoretti

TESORIERE dott. ing. Andrea Tagliabue

CONSIGLIERI dott. ing. Giampiero Ajani

ing. iunior Federico Bassani

dott. ing. Giulia Bollini

dott. ing. Manlio Cantaluppi

dott. ing. Luisella Garlati

dott. ing. Pier Giuseppe Lozej

dott. ing. Giordano Zappa

IL SALUTODEL PRESIDENTE

Page 6: Notiziario 110

6

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

6

Il 12 ottobre scorso il Comitato Nazionale dei delegati ha deli-berato in merito all’Asset Allocation da prendere come base per la compilazione del bilancio di previsione per il prossimo anno, confermando il mantenimento dell’Asset strategica degli anni scorsi, alla luce delle relazioni della Direzione Finanza e della Direzione Immobiliare e dell’intervento del dott. Pedersolli di Mangusta Risk, la società incaricata da Inarcassa per il controllo del rischio dei propri investimenti.Innanzitutto la premessa che Inarcassa esporrà i rendimenti del proprio patrimonio in termini lordi anziché in termini reali, al lordo cioè di costi, imposte e inflazione media, per rendere il dato confrontabile con quelli delle altre Casse di Previdenza, dei fondi comuni di investimento, dei fondi Covip, di banche e SGR. L’esame dell’Asset Allocation strategica deliberata per il 2009 e della sua attuazione, dalla partenza del 31/12/2008 a fine luglio 2009, mostra come il comportamento di Inarcassa sia stato prudenziale, investendo in azionario ed alternativi in misura minore di quanto previsto (14-16% del patrimonio contro il 21% di obiettivo per l’azionario e 11% contro il 15% per gli alternativi) mantenendo una percentuale elevata di monetario, in attesa di buone opportunità di investimento e di assestamento dello scenario mondiale. Esaminando i mercati finanziari nel 2009, dopo la crisi del 2008, si osserva come la situazione sia in miglioramento e la fase più acuta della crisi possa dirsi superata.Il rendimento gestionale lordo del patrimonio di Inarcassa, nel primo semestre del 2009 risulta del 5,31%, con un ottima performance del settore mobiliare (6,82%) ed una sostanziale tenuta del patrimonio immobiliare (1,03%) motivata dall’at-tuazione del progetto di riqualificazione del patrimonio stesso in corso di attuazione, che minimizza le rendite immediate di questo settore, in vista di una politica lungimirante di valoriz-zazione nel tempo del patrimonio e di una garanzia reddituale stabile nel futuro.Quanto evidenziato per Inarcassa è lo specchio di quanto sta avvenendo sui mercati mondiali: il settore monetario ha visto una forte discesa dei tassi di interesse per le politiche espan-sive della BCE a sostegno del sistema economico – finanziario sull’orlo del collasso nel 2008, con conseguente erosione dei margini di redditività degli investimenti monetari. L’andamento del mercato obbligazionario, in particolare delle obbligazioni corporate, le obbligazioni di migliore qualità, una delle classi maggiormente presenti nel patrimonio di Inarcassa, sta registrando, dopo il massimo raggiunto nei

IL BUDGET 2010INARCASSA

primi mesi del 2009, un consistente rientro del rischio di credito: si torna ad una prospettiva di normalità, tornando ad una situazione analoga al 2007. Anche i mercati azionari, sia americano che di tutti i paesi sviluppati, hanno avuto un andamento simile, con una discesa nel corso del 2008 ed un recupero insperato, con performance anche oltre il 50% nel primo semestre dell’anno in corso.Esaminando l’arco temporale di 24 mesi si osserva che l’azio-nario ha avuto questo andamento ottimo nell’ultimo periodo, però rimane ancora inferiore, anche del 30%, rispetto ai valori del novembre 2007, punto di apice dopo una corsa al rialzo che aveva portato al doppio dei valori dal marzo 2003 al novembre 2007. Il confronto tra i mercati azionari dell’Europa e quelli dei paesi emergenti mostra come questi ultimi siano emersi dalla crisi prima dei paesi sviluppatiUn’ulteriore aspetto da esaminare nell’andamento dei mercati è l’aspettativa di inflazione: non ci si aspetta un ritorno dram-matico dell’inflazione e neppure di piombare nel baratro della deflazione, ci si aspetta qualcosa di intermedio.Esaminato tutto questo scenario, focalizzando l’attenzione sul portafoglio di Inarcassa, si osserva l’andamento dell’Asset Allocation Strategica, cioè del portafoglio obiettivo, studiato in modo da garantire un equilibrio tra rischio e rendimento, per soddisfare i requisiti di redditività con una rischiosità accet-tabile. Fino a metà 2007 si sono avuti solo pochissimi mesi negativi su un arco di oltre 40 mesi, con una forte negatività successiva, durante la crisi, ma un altrettanto rapido recupero nei primi mesi di quest’anno.Esaminando l’arco temporale degli ultimi 12 mesi, che com-prendono tre o quattro dei peggiori mesi di tutta la storia dei mercati, abbiamo comunque una performance positiva del 5,9%, che si riduce e si inverte addirittura ad uno 0,3 % annuo negativo sull’arco di due anni, ma che assume un valore medio positivo del 4,4% se si considera il periodo di cinque anni. Questo dato è inferiore a quello che è il nostro obiettivo, ma dobbiamo considerare che in questo periodo abbiamo vissuto la peggiore crisi finanziaria di tutta la storia, e comunque abbiamo raggiunto, in questo periodo, un livello di redditività ampiamente positivo.La nostra Asset Allocation strategica ha resistito agli impatti degli andamenti negativi del marcato, confermando la sua validità.L’Asset Allocation tattica, cioè l’attuazione reale della stra-tegica, caratterizzata da prudenza nell’ultimo periodo, ha

Page 7: Notiziario 110

7

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

7

ovviamente dato risultati un po’ inferiori della previsione, a fronte del minor rischio correlato agli investimenti, portando l’indice di rendimento negli ultimi 5 anni al 4% anziché al 4,4% che avrebbe realizzato l’Asset strategica.Alla luce di tutte le considerazioni sopra esposte il Comitato Nazionale Delegati ha deliberato di confermare per il 2010 la sua Asset Allocation tattica come segue:• Immobiliare 25%• Obbligazionario 37%• Monetario 2%• Azionario 21%• Alternativi 15%confermando altresì il delta di oscillazione dell’Asset Allocation tattica in 5 punti rispetto alle percentuali definite per ciascu-na classe, con facoltà di flessibilità, legata ad eventi negativi del mercato, finalizzata a conseguire maggiore prudenza.

dott. ing. Luisella Garlati

NUOVE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLE COMPENSAZIONI TRA DEBITI PREVIDENZIALI E POTENZIALI CREDITI PENSIONISTICI

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 18

settembre 2009, ha deliberato i nuovi indirizzi per l’acco-

glimento d’ufficio delle domande di compensazione tra

debiti previdenziali e ratei pensionistici potenzialmente

spettanti. I professionisti che, con riferimento alla propria

posizione contributiva, desiderano avere chiarimenti al

riguardo possono rivolgersi al Call Center Inarcassa, al

n. telefonico 06.85274330 (dal lunedì al venerdì, ore

8.30-13.00 e 14.15-17.00), oppure inoltrare un quesito

tramite il servizio di web-mail “Inarcassa Risponde”, a

disposizione sul sito inarcassa.

PRESTITI AGEVOLATI AGLI ISCRITTI

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 23

ottobre 2009, ha deciso di destinare prestiti agevolati

agli iscritti finalizzati all’allestimento e/o al potenzia-

mento degli studi professionali e allo svolgimento degli

incarichi professionali. Obiettivo dell’iniziativa non è solo

sovvenzionare l’allestimento o il potenziamento degli

studi attraverso l’acquisto di beni strumentali, ma pro-

muovere anche lo sviluppo dell’attività professionale, in

modo da aiutare l’iscritto a svolgere al meglio gli incari-

chi, ottenere nuove commesse e nuovi spazi di mercato.

L’intervento intende quindi rappresentare una risposta

forte di Inarcassa, in momento di crisi economica, per

incoraggiare gli associati a investire nella propria attività

professionale. L’istituto bancario partner dell’iniziativa è

Bps, Banca Popolare di Sondrio. Le agevolazioni saranno

destinate agli ingegneri e architetti iscritti a Inarcassa

alle seguenti condizioni: abbattimento del 2% sul tetto di

interesse e durata del prestito pari a tre anni. Gli iscritti

che abbiano già una convenzione con la banca, inoltre,

godranno di uno sconto ulteriore pari a 0,50%. Per avere

diritto ai finanziamenti occorre essere iscritti alla Cassa

da almeno due anni, essere in una posizione di regolarità

contributiva e aver dichiarato nell’anno antecedente a

quello in corso un volume d’affari Iva uguale o superiore

a € 15.000,00. Le richieste saranno veicolate attraverso

il servizio telematico Inarcassa On line, per garantire il

rilascio del finanziamento con maggiore tempestività. Per

il dettaglio dei contenuti e delle modalità di attuazione si

potrà fare riferimento a quanto già operativo con il servi-

zio di finanziamenti on line gestiti dalla Banca Popolare di

Sondrio nell’ambito della convenzione in essere, consul-

tabile sul sito di Inarcassa www.inarcassa.it.

AVVISOPer agevolare chi fosse in difficoltà, stante l’attuale situazione di crisi economica, Inarcassa ha deliberato, per chi lo

desidera, la possibilità di pagare il MAV relativo al conguaglio del contributo soggettivo 2008 in scadenza al 31/12/2009

entro il 30/04/2010, con applicazione di un interesse nella misura dell’ 1% fisso. I colleghi che vorranno usufruire di tale

opportunità dovranno conservare il MAV e pagarlo entro la data del 30/04/2010. L’importo dell’interesse sarà addebitato

direttamente da Inarcassa insieme alla prima rata dei minimi 2010 da pagare al 30/06/2010.

Page 8: Notiziario 110

8

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

GIURISPRUDENZA

Il tradizionale panorama delle professioni tecniche è stato arricchito di una nuova figura, l’ingegnere iunior, dall’or-mai noto D.P.R. 5 giugno 2001, n. 328, per i quali è prevista l’iscrizione all’interno di una apposita sezione dell’Albo degli Ingegneri, denominata “B”.Il Legislatore, tuttavia, non ha delineato una chiara linea di confine tra le competenze dei laureati di primo livello, che hanno seguito un corso di studi triennale, ed i laureati con percorso formativo quinquennale. Ne è inevitabilmente derivata una situazione di confusione ed incertezza, non solo nel confronto tra categorie professionali differenti, ma anche all’interno della stessa categoria degli ingegneri. Preme anzitutto evidenziare che, ai sensi dell’art. 45 del D.P.R. n. 328/2001, all’interno dell’Albo professionale dell’Ordine degli Ingegneri, le due diverse sezioni (sezione “A” ingegnere e sezione “B” ingegnere iunior) sono a loro volta suddivise in tre settori:a. civile e ambientale;b. industriale;c. dell’informazione.L’art. 46 del D.P.R. n. 328/2001 individua, per ogni settore sopra indicato, le competenze spettanti rispettivamente all’ingegne-re e all’ingegnere iunior.Al fine di individuare queste ultime, in approfondimento all’articolo pubblicato sul n. 107 di questo notiziario, si concen-trerà l’attenzione su quanto previsto dal comma 3 della citata norma, laddove viene sancito che “formano oggetto dell’attivi-tà professionale degli iscritti alla sezione B, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1, comma 2:a) per il settore “ingegneria civile e ambientale”:1) le attività basate sull’applicazione delle scienze, volte al

concorso e alla collaborazione alle attività di progettazio-ne, direzione dei lavori, stima e collaudo di opere edilizie comprese le opere pubbliche;

2) la progettazione, la direzione dei lavori, la vigilanza, la contabilità e la liquidazione relative a costruzioni civili semplici, con l’uso di metodologie standardizzate;

3) i rilievi diretti e strumentali sull’edilizia attuale e storica e i rilievi geometrici di qualunque natura;

b) per il settore “ingegneria industriale”:4) le attività basate sull’applicazione delle scienze, volte al

concorso e alla collaborazione alle attività di progettazione, direzione lavori, stima e collaudo di macchine e impianti, comprese le opere pubbliche;

LE COMPETENZE DELL’INGEGNERE IUNIOR: LIMITI E PROBLEMATICHE APPLICATIVE

5) i rilievi diretti e strumentali di parametri tecnici afferenti macchine e impianti;

6) le attività che implicano l’uso di metodologie standardiz-zate, quali la progettazione, direzione lavori e collaudo di singoli organi o di singoli componenti di macchine, di impianti e di sistemi, nonché di sistemi e processi di tipolo-gia semplice o ripetitiva;

c) per il settore “ingegneria informazione”:7) le attività basate sull’applicazione delle scienze, volte al

concorso e alla collaborazione alle attività di progettazione, direzione lavori, stima e collaudo di impianti e di sistemi elettronici, di automazioni e di generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni;

8) i rilievi diretti e strumentali di parametri tecnici afferenti impianti e sistemi elettronici;

9) le attività che implicano l’uso di metodologie standardiz-zate, quali la progettazione, direzione lavori e collaudo di singoli organi o componenti di impianti e di sistemi elettronici, di automazione e di generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni, nonché di sistemi e processi di tipologia semplice o ripetitiva”.

Dal tenore letterale della norma è possibile anzitutto rilevare che, diversamente da quanto previsto per gli ingegneri, gli ingegneri iuniores non possono svolgere le attività di piani-ficazione, sviluppo, stima, collaudo, gestione e valutazione di impatto ambientale, che, anche se non richiedenti meto-dologie innovative, restano di competenza esclusiva degli ingegneri civili e ambientali (cfr. art. 46, comma 1, lett. a) del D.P.R. n. 328/2001).Per altro verso, si osserva che le competenze riconosciute agli ingegneri iuniores sono riconducibili a due diverse modalità operative: da un lato, gli iscritti alla sezione “B” possono con-correre e collaborare alle attività degli ingegneri e, dall’altro, sono titolari di competenze proprie, aventi ad oggetto le attivi-tà di progettazione, direzione dei lavori, vigilanza, contabilità e liquidazione, da esercitarsi con l’utilizzazione di metodologie standardizzate ed in relazione a costruzioni civili semplici.Sotto il primo profilo, le attività riconosciute in capo agli inge-gneri iuniores implicano: a) l’applicazione delle scienze; b) il concorso e la collaborazione ad attività di progettazione, dire-zione dei lavori, stima e collaudo anche di opere pubbliche.In particolare, è ragionevole ritenere che il riferimento all’ap-plicazione delle scienze sia stato inserito dal Legislatore al fine di distinguere le attività di collaborazione prestate dagli

Page 9: Notiziario 110

9

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

ingegneri iuniores da quelle di altre categorie professionali con profili formativi inferiori che, nonostante il loro carattere strumentale, non sono configurabili come mera attività ese-cutiva, ma presentano le caratteristiche tipiche della presta-zione intellettuale, implicante l’applicazione delle conoscenze scientifiche acquisite nel proprio percorso formativo.Per quanto concerne il secondo profilo, il citato art. 46, comma 3 del D.P.R. n. 328/2001 attribuisce agli ingegneri iuniores la possibilità di svolgere talune attività, nel rispetto dei pre-supposti tipizzati, non in collaborazione con ingegneri, ma in maniera autonoma.Al contempo, però, la genericità della terminologia utilizzata dalla norma - laddove prevede che tali attività debbano essere svolte attraverso l’utilizzo di “metodologie standardizzate” ed in relazione a “costruzioni civili semplici” - ha creato ed è destinata a creare rilevanti problemi applicativi. L’individuazione della corretta interpretazione della norma è stata oggetto di uno studio, pubblicato sul sito del Consiglio Nazionale degli ingegneri , ove si legge che per metodologia (o procedura) standardizzata deve intendersi “l’applicazione di un insieme di regole (siano esse tecniche, metodologiche, pratiche o giuridiche) comunemente usate per l’espletamento di attività analoghe a quelle trattate dal professionista, e dallo stesso uniformemente adottate per l’espletamento della sua prestazione. Detto criterio deriva dalla giusta considerazione che il discostarsi dalla prassi consolidata (standardizzata) per percorrere vie alternative presuppone il possesso di conoscen-ze di cui solo il laureato specialistico (e quindi l’ingegnere) è ritenuto titolare, in virtù del proprio curriculum di studi”.Come già sottolineato, l’ulteriore limite dettato dalla vigente normativa in materia consiste nella possibilità per l’ingegnere iunior di svolgere le attività di progettazione, direzione lavori, vigilanza e contabilità solamente in relazione a costruzioni civili semplici. Secondo il predetto studio del C.N.I., deve qualificarsi costru-zione civile semplice “quella per la cui progettazione e realiz-zazione non si presentano particolari difficoltà e complessità di applicazione delle relative regole scientifiche, tanto da poter ricorrere a procedure standardizzate” e la cui edificazio-ne comporta mezzi d’opera e di controllo semplici e ricorrenti, senza particolari accorgimenti o adattamenti allo specifico caso. In particolare, si sottolinea come tale definizione prescinda da quel limite quantitativo previsto per l’individuazione della

“costruzione civile modesta” - concernente le competenze dei tecnici diplomati - che trova, al contrario, un proprio elemento caratterizzante anche nelle sue ridotte dimensioni, specifica-tamente in termini di volumetria, altezza, costo.Da ultimo, come evidenziato, l’art. 46, comma 3 del D.P.R. n. 328/2001 assegna agli ingegneri iuniores la competenza relati-va a “i rilievi diretti e strumentali sull’edilizia attuale e storica e i rilievi geometrici di qualsiasi natura”.In conclusione, nonostante la genericità della norma, affinché un’attività possa considerarsi di competenza degli ingegneri iuniores la relativa valutazione non può prescindere da una duplice considerazione.Innanzitutto, bisogna distinguere se l’attività venga svolta in collaborazione o meno con un ingegnere.Nel secondo caso, si rende necessario l’ulteriore – e talvolta non semplice – esame delle metodologie utilizzate e del tipo di costruzione, i quali dovranno rispettivamente qualificarsi come “standardizzate” e “semplice”, secondo l’interpretazione data dallo studio effettuato dal C.N.I.Per completezza, sottolineando che allo stato non si ravvisano specifiche pronunce giurisprudenziali in merito, richiamo la sentenza n. 1314/2006 del T.A.R. della Campania - Salerno che ha affermato in motivazione, in adesione a quanto emerso dalla nota del C.N.I. n. 1853 del 6.10.2005, che ogni limitazio-ne non chiaramente sancita dall’art. 46 del D.P.R. 328/2001, “costituendo una limitazione alla libera esplicazione della libertà di lavoro, non può evincersi in maniera analogica o interpretativo-riduttiva” (fattispecie relativa ad incarichi di progettazione di pubblica illuminazione).

Avv. Mario Lavatelli

http://www.ingegneria.com/pdf/competenze-ingegneri-iuniores.pdf

Page 10: Notiziario 110

10

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

GRUPPO GIOVANI INGEGNERI

E CHI DICE CHE L’INGEGNERE NON SI DIVERTE?INGEGNARSI PER PROGETTARE IL DIVERTIMENTOQuante volte è capitato ad ognuno di organizzare gite divertenti o magari di provare le emozioni dei parchi di divertimento con amici e famigliari, con l’obiettivo di evadere dal troppo lavoro o di staccare dai pensieri che ci affliggono quotidianamente.Arrivati sul luogo del divertimento più sfrenato, ci si lancia nei giochi dimenticandosi per una giornata dell’ingegneria; ma inesorabilmente la stessa ingegneria è lì al nostro fianco, accompagnandoci in ogni singola attrazione. Chi ha avuto l’opportunità di partecipare nel mese di Settembre alla visita tecnica degli impianti del parco di divertimenti di Gardaland, organizzata dal gruppo giovani, si è reso conto di quanta inge-gneria è al servizio del divertimento. I campi dell’ingegneria interessati sono molteplici e visitando i retroscena di alcune attrazioni ci siamo accorti che coin-volgono: ottica, acustica, meccanica (statica e dinamica), elettronica, informatica, elettrotecnica, termodinamica e flui-dodinamica, idraulica.Ogni attrazione è dotata di componenti meccanici che ven-gono analizzati e messi in movimento da grandi sistemi di supervisione. Presenti in ogni attrazione, i sistemi automatici di regolazione, monitoraggio e trasmissione dei segnali risul-terebbero datati, se fossero paragonati a quelli attualmente presenti sul mercato. Il motivo del loro impiego è privilegiare l’affidabilità, poiché le apparecchiature risultano collaudate

e ben conosciute, garantendo quindi la totale sicurezza agli utenti. Lo scopo del parco di divertimenti è, infatti, quello di far trascorrere momenti di gioia e allegria, in assenza di pericoli. Altro particolare interessante è quello legato all’ali-mentazione energetica del parco: l’intera struttura, infatti, è dotata di gruppi elettrogeni tale per cui, in assenza di fornitura di energia elettrica dalla rete di trasmissione nazionale, può viaggiare in “isola”, non per liberare le persone dalle attrazioni, ma per assicurare la continuità del servizio e quindi del diver-timento per chi ha pagato il biglietto. All’interno del parco c’è un’equipe di tecnici (ingegneri, periti, installatori) addetti al monitoraggio e alla manutenzione di ogni singola attrazione. Fin dalle prime ore dell’alba, prima di aprire la struttura al pubblico, i tecnici verificano ogni attrazione e in alcune di esse predispongono le opportune regolazioni in funzione delle condizioni climatiche giornaliere. Dunque, secondo l’ingegne-re che ci ha illustrato i retroscena del parco: “Gardaland è una grande azienda che produce divertimento…”.Questo prova che l’ingegneria riveste un ruolo fondamentale nel mondo dell’intrattenimento ed è entusiasmante sapere che noi ingegneri possiamo far divertire e far trascorrere momenti felici a grandi e piccoli, con la padronanza della scienza e della tecnica.

dott. Ing. Mauro Volontè

SALUTO DI BENVENUTO AL CONSIGLIO DELL’ORDINE DAL GRUPPO GIOVANI INGEGNERI

Page 11: Notiziario 110

1111

In qualità di presidente del Gruppo Giovani Ingegneri porto, a nome di tutti i giovani, sinceri saluti al nuovo consiglio del-l’Ordine ed esprimo vive congratulazioni a tutti i componenti per la loro elezione. La volontà del Gruppo Giovani è quella di partecipare con passione, entusiasmo ed energia alle attività dell’Ordine e collaborare in modo propositivo, facendo tesoro dei consigli e suggerimenti di chi ha maturato anni di espe-rienza sia teorica, che pratica. I due principi con cui voglio guidare questo gruppo sono umiltà e rispetto reciproco, colon-ne fondamentali per il successo ed il benessere di ogni singolo membro. Pertanto il Gruppo Giovani Ingegneri si mette fin da subito a disposizione del Consiglio con l’intento di imparare al meglio tutte le attività svolte dall’Ordine, affinchè potremo in futuro proseguire questo importante cammino che unisce ogni singolo Ingegnere.

dott. ing. Mauro Volontè

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

SALUTO DI BENVENUTO AL CONSIGLIO DELL’ORDINE DAL GRUPPO GIOVANI INGEGNERI

In una lettera di commiato, resa nota dopo la sua scomparsa, indirizzata ai suoi collaboratori, Eduardo Torroja scriveva “ …dimostrare la possibilità di dar vita ad una organizzazione che assicuri una perfetta convivenza fra le varie professioni…; nella quale ognuno possa mantenere la propria esistenza ad un alto livello umano, in un clima di lealtà, di mutuo rispetto e di reciproca solidarietà, atto a garantire a ciascuno la massima dignità personale”. Questa frase, tanto splendida nella sua semplicità, riassume per me l’obbiettivo che dovremmo porci come categoria.. l’obiettivo che deve avere il nostro Ordine. E per raggiungere un tale traguardo dovremo sicuramente impe-gnarci molto, scegliendo le strade più giuste (che in genere, per la mia piccola esperienza, non sono mai quelle facili), nel rispetto di quei principi che devono caratterizzare la nostra professione, e lavorando alacremente guardando al risultato finale. Ma come per tutte le grandi opere, anche per questa dobbiamo cominciare da piccoli passi. La nostra quotidianetà lavorativa deve essere la prima battaglia, per far valere la nostra professionalità con la qualità del nostro operato, la col-laborazione, il rispetto reciproco… il nostro Ordine la seconda, per poterci confrontare e crescere insieme, per creare al suo interno quel clima di collaborazione e di unità, con l’umiltà e la consapevolezza di noi stessi, per promuovere la crescita

professionale e quei principi indispensabili per l’orgoglio della classe ingegneristica. Tutto questo sembrerebbe solo un lungo susseguirsi di battaglie senza certezza di vittoria, ma del resto il nostro è un obbligo dal quale non possiamo esimerci: dice bene Sartre, siamo responsabili di quello che siamo. Proviamo però a pensare a questo: ci sono mille modi di fare una cosa e ciascuno di questi influenza indubbiamente il risultato finale. Un piccolo esempio lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: le segretarie del nostro Ordine, Emma ed Elena, potrebbero fare lo stesso lavoro che fanno senza la passione e l’energia che impegnano, per noi, ogni giorno. Certo, il risultato sarebbe diverso. Certo, saremmo tutti più scontenti, sia loro che noi. Con un po’ di entusiasmo, i ragazzi del Gruppo Giovani hanno organizzato, negli ultimi mesi, una visita al Cern a Ginevra, una gita a Gardaland, una gita ai luoghi della memoria del Vajont, un week end sulla neve…hanno organizzato serate tecniche, di cultura generale, riunioni organizzative, ma anche cene e aperitivi. L’entusiasmo è il motore per cambiare, per migliorarci, per crescere e lottare per le cose che riteniamo importanti. “Senza entusiasmo, non si è mai compiuto nulla di grande” (Emerson).Ora pensiamo al nostro lavoro. Pensiamo alle prime difficoltà di quando abbiamo iniziato, ai problemi che adesso viviamo nella quotidianità, ai lavori che abbiamo visto realizzati, alle sensazioni che abbiamo provato alla fine di un progetto, alle soddisfazioni, alle delusioni. Pensiamo alle persone che ci hanno accompagnato ed a quelle che ci stanno vicino in questo nostro viaggio: ai collaboratori, ai colleghi, agli amici..pensiamo al tempo passato con loro a confrontarci sui proget-ti, pensiamo a quando usciamo con loro dallo studio alla fine di una giornata di consegna, pensiamo alle telefonate nelle quali ci raccontiamo ognuno le proprie preoccupazioni, con quella tranquillità di chi sa che chi ascolta parla la nostra stessa lingua..Il nostro lavoro è stimolante, vario, ci permette di conoscere persone dalle quali possiamo imparare e alle quali possiamo lasciare qualcosa di noi... Con l’entusiasmo, le difficoltà passa-no in secondo piano e all’Ordine possiamo sempre trovare un riferimento e uno stimolo a crescere ed a migliorarci, secondo quei principi che fanno di noi quello che siamo.Facciamo il lavoro più bello del mondo. E merita di essere fatto nel migliore dei modi. Con un po’ di entusiasmo, le parole di Torroja sono già più vicine…

dott. ing. Arianna Minoretti

CON UN PO' DI ENTUSIASMO

Page 12: Notiziario 110

12

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

12

palazzo”.Cosa posso pensare io, allora, della rappresentanza di cui sono indegnamente investito? In primo luogo che essa mi porterà a cercare lavorare per il bene degli iscritti e della Società nel suo complesso. In secondo luogo che non mi condurrà senz’altro alla difesa di chi lavora male, proprio per non sfavorire chi invece lo fa bene e la Collettività in generale.In terzo luogo che farò di tutto per evitare l’autoreferenzialità, così da scongiurare il più possibile la citata nebbia.Grazie per la fiducia, comunque. Spero sia ben riposta.

Le ultime righe per un tema che mi sta davvero a cuore, ossia quello di regole e legalità. E’ di qualche giorno fa la notizia di infiltrazioni mafiose, nel nord della Lombardia, nel settore dell’edilizia. Sembra che sia proprio vero quel che diceva Sciascia, la linea della palma sta salendo. Io spero che il territorio comasco sia un’isola felice, ma temo che il problema esista. Come operatori, come professionisti, come cittadini il nostro dovere è quello di opporci, senza se e senza ma, a derive di tal fatta, anche se in un primo tempo magari appaiono come comode, utili – soprattutto in periodo di crisi – e non pericolose, rammentando che la criminalità organizzata, ormai in giacca e cravatta, vive nell’humus della connivenza – o della muta sopportazione – dei soggetti economici. Io spero che non sarà necessario ma, nel caso, il nostro Ordine sarà in prima linea nella battaglia per la legalità.

dott. ing. Andrea Tagliabue

difesa strenua – non so neppure se può essere difesa -, e non può essere neanche il dire “coloro che rappresento hanno ragione e il resto del mondo, se la pensa diversamente, ha torto”. Ciò probabilmente può apparire strano – in Italia si è sempre fatto il contrario -, ma io sono convinto che sia così, non fosse altro perché non vedo in quale altro modo i rappresentanti possano giovare ai rappresentati.E’ tramontato ormai, infatti, il tempo in cui si pensava fosse giusto fare così, e i guasti di questa politica ce li stiamo portando ancora sulle spalle. La difesa strenua, che talora sfocia nel ridicolo, non porta ad altro che alla disaffezione, alla stanchezza, a liturgie che appartengono al passato. Se il nostro Ordine, ad esempio, difendesse a spada tratta un iscritto che male lavora e male fa, non gioverebbe senz’altro né alla Società in generale né alla categoria in particolare, e genererebbe disaffezione nell’una e nell’altra. La stessa cosa, a ben pensarci, è accaduta coi sindacati, che a forza di difendere “l’uomo sposato di mezza età” (Copyright Enrico Letta, Costruire una Cattedrale, Mondadori 2009) hanno ormai molti iscritti tra i pensionati e un po’ meno tra i lavoratori, e anche con le Associazioni Imprenditoriali, un po’ nella bufera – non a Como, ma in generale – proprio perché accusate di scarsa rappresentatività. Il problema è che se non si sta attenti si va finire nell’autoreferenzialità, rischio sommo di ogni genere di rappresentanza (dal Parlamento al consiglio di condominio), i cui effetti sono, ancora una volta, disaffezione, disinteresse, demotivazione e, per dirla con Alfieri “nebbia sì fitta tra piazza e

Come disse un famoso personaggio del film Vacanze di Natale a proposito di tale ricorrenza, anche noi, e anche quest’anno, le elezioni dell’Ordinele abbiamo archiviate – l’espressione originale è un po’ più colorita, ma la nobiltà di questa pubblicazione mi impone di edulcorarla –.

Un bel po’ di amici si sono complimentati con me per la mia nomina, dicendosi soddisfatti – mi onorano – del fatto che io li rappresenti. Io rappresento, per loro, quindi, gli iscritti al nostro Ordine.

Ma cos’è poi, alla fine, questa rappresentanza? Ogni tanto me lo chiedo e spesso, soprattutto ultimamente, fatico a darmi una risposta. Qualcuno potrebbe dire che la rappresentanza è l’atto del farsi portatore degli interessi di un certo gruppo, qualche altro potrebbe affermare che essa è la difesa di quel gruppo. Apparirebbe quindi, a prima vista, che la rappresentanza sia qualcosa connesso alla difesa degli interessi di qualcuno.La cosa potrebbe avere anche un senso. I Sindacati, per esempio, rappresentano i lavoratori, difendendone gli interessi, la Confindustria fa lo stesso con gli industriali, la Confartigianato con gli artigiani e via discorrendo.E gli Ordini? Difendono gli interessi degli iscritti? Qui mi sento di affermare che la risposta è no: gli Ordini, se mai, tutelano i committenti e la fede pubblica, questo è pacifico e acclarato. Ciò non significa, però, che essi non abbiano rappresentatività e rappresentanza. Il problema, forse, sta nella definizione di queste ultime. Rappresentanza, infatti, non può essere

SPEAKING CORNER

Page 13: Notiziario 110

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

A

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

INSE

RTO

110

ACT ROMEGIALLIIL SENSO DELLA FORMA

I

Page 14: Notiziario 110

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

AOR

DINE

INGE

GNER

I PRO

VINC

IA D

I COM

O IN

SERT

O 11

0

II

act romegialli_il senso della formavilla del grumello | como23.10.2009 | 22.11.2009

La mostra espone una serie di progetti di architettura pre-

sentati con l’attenzione rivolta alla sezione architettonica dei

corpi edificati, la sezione dell’edificio, in fase di elaborazione

del programma, diviene l’elemento fondativo di progetto.

La sezione si misura con la tettonica del terreno, attraverso

scavi e riporti ne interpreta i caratteri e li modifica.

Nella sezione le variazioni e scarti di livello generano luoghi

più o meno in relazione tra loro.

Nella sezione le bucature fanno entrare la luce nello spazio

costruito.

La pianta di un progetto risponde alle istanze funzionali del

programma e nel momento stesso in cui ci immaginiamo e

progettiamo delle stanze, dei luoghi o recinti, abbiano già

generato una divisione dello spazio che darà necessaria-

mente corpo a una sezione costruita.

La sezione e la pianta nel loro indissolubile rapporto

daranno forma e senso all’edificio, legittimandone l’aspetto

esteriore.

progetto allestimento: anna innocenti

foto: filippo simonetti | act romegialli

incontri di architettura dell’archivio cattaneo IX ciclo:

il progetto dello spazio

con il patrocinio di:

camera di commercio como

fondazione archivio cattaneo

laboratorio como

ordine degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori

della provincia di como

con il contributo di:

regione lombardia

provincia di como assessorato alla cultura

intesa san paolo

act romegialli

progettazione architettonica | disegno urbano | interni

gianmatteo romegialli

erika gaggia

angela maria romegialli

collaborano con lo studio:

annita murgia architetto

alessandro raschetti architetto junior

www.actromegialli.it

Page 15: Notiziario 110

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

A

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

INSE

RTO

110

III

un’occasione unica progettare un edificio in una cava

dismessa.

i prati intorno restano verdi

con i grandi massi residui della cava ed i volumi in progetto

costruiamo una corte protetta.

Casa delle guide | valmasino so | 2001-2003 | progetto con arch. roberto romegialli, arch. angela maria romegialli, progetto

preliminare con arch. alessandro finozzi, arch. ada ghinato

Page 16: Notiziario 110

IV

MASTEROR

DINE

INGE

GNER

I PRO

VINC

IA D

I COM

O NO

TIZIA

RIO

108

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

AOR

DINE

INGE

GNER

I PRO

VINC

IA D

I COM

O IN

SERT

O 11

0

IV

un grande portico che racchiude in una geometria unitaria il municipio, la biblioteca

e le poste e rende quasi invisibile e il piano aggiunto.

uno spazio civico pubblico che conferisce alto grado di riconoscibilità all’insieme.

ci si potrà fermare un attimo o prima di aprire l’ombrello, protetti dalla grande

falda, a dare un occhio al libro preso in prestito o incontrare il vigile e protestare

per l’ultima contravvenzione…

ristrutturazione sede comunale | capiago intimano co | 2003-2004

Page 17: Notiziario 110

V

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

INSE

RTO

110

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

A

V

progettare a San Paolo, esperienza già provata…

pratiche edilizie snelle, gente entusiasta e grandissimo

rispetto per il progetto.

qui si discute con la committenza di “architettura” e non

della “classe energetica” dell’edificio…

ristrutturazione edificio per nuovo showroom cinex | san palo brasile | 2009 | con decoma deisgn – arch. luigi mascheroni e

arch. angela maria romegialli | collab. arch. daniel ribeiro

la periferia di seregno, edifici grigi intorno.

forse qui tenteremo di realizzare il nostro primo edificio

dipinto di bianco.

dentro per i ragazzi metteremo del colore, giallo e arancione

come il sole.

nuovo padiglione rodari della scuola elementare | seregno mi | 2001–2004 | progetto con arch. bassano giuseppe pini

Page 18: Notiziario 110

VI

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

AOR

DINE

INGE

GNER

I PRO

VINC

IA D

I COM

O IN

SERT

O 11

0

VI

una casa privata… la memoria insegue immagini di case

meravigliose pubblicate sulle riviste di settore.

ville in luoghi incontaminati del cile e dell’australia, con etta-

ri di parco intorno o scogliere oceaniche su cui affacciarsi.

poi l’occhio torna al foglio bianco, si cominciano a tracciare

i 5 mt di distanza dai confini da regolamentare e a pensare

a come convincere gli esperti ambientali del comune ad

accettare la costruzione di un muro di cinta in muratura a

protezione della casa e del piccolo giardino…

non li abbiamo convinti

casa dmb | montagna in Valtellina so | 2007 | progetto actromegialli – collab. arch. annita murgia

Page 19: Notiziario 110

VII

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

A

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

INSE

RTO

110

VII

la gente lo voleva in legno lamellare perché è più “tipi-

co”……

poi abbiamo trovato la scusa del ferro che richiama la tradi-

zione industriale di mandello lario.

in realtà detestiamo il legno lamellare.

ponte pedonale | mandello lario lc | 2009 | progetto strutturale moncecchi associati

Page 20: Notiziario 110

VIII

ACT

ROM

EGIA

LLI -

IL S

ENSO

DEL

LA F

ORM

AOR

DINE

INGE

GNER

I PRO

VINC

IA D

I COM

O IN

SERT

O 11

0

VIII

stare nel fitto del bosco, in inverno ed in estate, a

contemplare il paesaggio, leggere un libro o ascoltare

della buona musica.

queste le indicazioni dei committenti che desideravano

un luogo per trovare quiete e concentrazione. il padi-

glione che si innesta sui resti di murature perimetrali

di un rudere esistente definisce due spazi identici, uno

esterno ed uno interno, uno “caldo” ed uno “freddo”.

la stessa misura di pavimento e di soffitto delimita

entrambi gli spazi. uno è riscaldato da un camino e

chiuso da vetrate fisse accostate, l’altro è aperto sul

panorama circostante, quasi sospeso nel bosco. la

struttura in cemento armato a vista costruisce intera-

mente lo spazio, con un solaio di copertura sospeso

e bilanciato da un muro/pilone. il cemento armato di

copertura è previsto con caratteristiche idrorepellenti

ad evitare lo strato di manto impermeabile.

padiglione b | cerido in valtellina so | 2007

Page 21: Notiziario 110

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

13

9 ottobre 1963 ore 22:39

“Il monte Toc cede. In dodici secondi duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia franano compatti nell’in-vaso della diga del Vajont. Cinquanta milioni di metri cubi d’acqua, immediatamente, si sollevano, alla velocità di novanta chilometri orari. Si schiantano contro la base rocciosa del paese di Casso.Il fronte si suddivide in parti uguali. L’acqua che si dirige verso l’invaso erode ciò che incontra, l’acqua che si indirizza verso la diga prende slancio nell’impatto su di essa e si incunea nel canyon, verso il paese di Longarone. La diga è pressoché intatta: manca solo del percorso di coronamento, sopra gli stra-mazzi, spazzato via dall’onda. Il fronte d’aria, compressa tra l’acqua e la montagna di fronte, annienta il paese di Longarone. L’acqua vi precipita dunque con l’energia di due bombe atomiche. Lava la ghiaia: un paese di ghiaia. Il fronte si suddivide: raggiunge con forza i paesi verso monte e con una piena di oltre dieci metri Belluno”.

Le vittime sono millenovecentodieci. Molte hanno una tomba vuota su cui essere ricordate.

Il progetto della diga prende le mosse nel 1929, quando la Società Idroelettrica Veneta richiede la concessione di derivazione del torrente Vajont per la produzione del-l’energia elettrica: il progetto è dell’ing. Semenza. Nel 1940 la Società Adriatica di Elettricità, SADE, chiede l’autorizzazione a creare un invaso di raccolta delle acque anche delle valli a nord, con il supporto di una fitta rete di gallerie e condotte. La capacità del bacino è ipotizzata in cinquanta milioni di metri cubi. Si procede con le varianti: la posizione della diga si alza e avanza verso il canyon, verso Longarone. Il geologo Dal Piaz, dapprima fiducioso, diviene titubante. Ma si procede. Nel 1957 il progetto raggiunge i duecentosessantuno metri, la capacità utile dell’invaso è di centocinquanta milioni di metri cubi, per garantire il funzionamento della centrale idroelettrica di Soverzene. Un invaso pari ad una volta e mezza i bacini di tutto l’alto corso del Piave. Un ambizione che all’epoca non aveva paragoni. La diga a doppia curvatura più alta del mondo. Un capo-lavoro dell’ingegno dell’uomo. Iniziano i lavori. Il rapporto del geomeccanico Muller propone la teoria di una paleo-

VAJONTPRIMA IL FRAGORE DELL’ONDAPOI IL SILENZIO DELLA MORTEMAI L’OBLIO DELLA MEMORIA

frana, incisa dal torrente Vajont, pronta a scorrere senza arresto se innescato il suo movimento. Su ogni fronte si nega ogni voce contraria all’opera.

Nel 1959 la prima frana: tre milioni di metri cubi. Qualcuno parla sui quotidiani. Tutto viene messo a tacere e si proce-de. E’ necessaria la conclusione dei lavori, ed il collaudo dell’opera affinché la SADE possa alienare l’opera, frutto di notevoli investimenti finanziari, nel processo di stataliz-zazione della produzione dell’energia.

Nel 1960 la diga è terminata, innalzatasi di sessanta centi-metri al giorno ora è alta duecentosessantadue metri, con un volume totale di calcestruzzo di trecentocinquantamila metri cubi, uno sviluppo al coronamento di centonovanta-metri, di spessore ventidue metri alla base e tre e mezzo in sommità. Per il collaudo è necessario procedere con gli invasi: ad ogni stato di avanzamento si riscontra una frana. In particolare, in concomitanza alla seconda frana, di set-

GRUP

PO G

IOVA

NI IN

GEGN

ERI

Page 22: Notiziario 110

14

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

tecentomila metri cubi di roccia, si manifesta la frattura di profilo a M, tra il substrato roccioso ed i sedimenti del monte Toc, di duemilacinquecento metri di lunghezza.

Nel 1961 la SADE si decide a commissionare simulazioni sperimentali, servendosi della realizzazione di modellini. Sottovalutando le indicazioni qualitative e quantitative del Muller, distacco compatto e duecento milioni di metri cubi, si smorzano le prove (cinquanta milioni di metri cubi in lento scivolamento) dimostrando il totale controllo dell’evento. Il Muller suggerisce l’abbandono del progetto poiché ritiene la situazione non governabile da un qual-sivoglia intervento umano. La quota dell’invaso s’innalza di altri cento metri. Si è oltre i limiti, perfino delle prove sottodimensionate.Il lago è torbido e si percepiscono boati e tremiti.Nel marzo 1963: altri dieci metri d’acqua. Il monte Toc è saturo. Nel settembre 1963 i capisaldi su tale versante

sono incontrollabili, si accentua la fessura a M, la vege-tazione si muove, si inclina, “cammina” secondo gli occhi di chi, inconsciamente, vede avvicinarsi una tragedia. Il 7 ottobre 1963 viene emessa l’ordinanza di far sgomberare i pascoli del monte Toc. Si decide di svuotare il bacino. L’8 ottobre 1963 la velocità di svuotamento del bacino è la pre-messa della catastrofe. L’ing. Biadene, che sopraggiunse al defunto Semenza, conscio del pericolo, ma non dell’entità dello stesso, rincuorò da Venezia i presenti sul luogo con un “Speriamo che Iddio ce la mandi buona”.

Il 9 ottobre 1963, mattina si impedisce la salita al monte Toc; nel pomeriggio una telefonata a Biadene, dalle baracche di cantiere: la situazione pare precipitare. La centralinista interviene nella chiamata. Entrambi vengono tranquillizzati sull’entità dell’evento. C’è chi tira a sorte per essere in prima fila allo spettacolo raro. Qualcuno deluso e fortunato, aspetta altrove. E si salva.

9 ottobre 1963 ore 22:39 PRIMA IL FRAGORE DELL’ONDA POI IL SILENZIO DELLA MORTE MAI L’OBLIO DELLA MEMORIA

Questo saggio ha l’intento di avvicinare alla grandezza dell’opera della diga del Vajont e di proporre un momento di riflessione sulla perdita di controllo del fine ultimo dell’opera stessa: l’uomo. L’ingegnere calcola per definizione, ha dunque confidenza con le quantità. Ho voluto volutamente riportare queste quantità in lettere perchè non scorressero veloci nella lettura.

Dott. Ing. Olga Romagnoni

Per approfondimenti: REBERSCHAK MAURIZIO, Il Grande Vajont, Cierre Edizioni

Page 23: Notiziario 110

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

1515

Una visita nel Vajont: perché? Cosa c’è da vedere nel Vajont? Niente! Non c’è nulla da vedere! È rimasto ben poco dell’antico Paese di Longarone, devastato dall’onda d’urto e dilavato dalle acque. Non c’è nulla di interessante nell’anonima edilizia della ricostruzione. Non c’è più il lago da osservare, sommerso da un mare di detriti. Non c’è più un enorme altopiano. C’è da vedere solo una diga protesa come un urlo pietrificato nella stretta valle. Come quella montagna d’acqua che 46 anni fa la scavalcò. C’è da vede-re qualcosa che aiuti la mente a dare un senso a numeri enormi. C’è da vedere l’altezza della diga: 264 metri, per cercare di immaginarsi un’onda alta altrettanto. C’è da vedere la nicchia di distacco e da percorrere la lunga strada che si snoda sul corpo di frana, per comprendere quanti siano 270 milioni di metri cubi di terreno. Difficile immaginare cosa significhi vederli in movimento. Non ci sono più le persone. Non ci sono nemmeno molte delle loro tombe, perché i loro corpi sono dispersi chissà dove.

COSA C’È DA VEDERE NEL VAJONT? GR

UPPO

GIO

VANI

INGE

GNER

I

Page 24: Notiziario 110

16

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

Non c’è neanche il loro numero esatto, forse 1909, come le pietose lamelle del museo, tese tra il soffitto ed il pavi-mento, tra il cielo e la terra; lamelle grigie ricurve, alcune bianche per i bambini mai nati. Non ci sono state forse neanche lacrime per alcuni di loro, perchè tutti i loro cari sono morti in un istante. C’è solo la sventura dei superstiti, risparmiati con crudeltà, la cui unica consolazione era di trovare tra il fango i propri cari a cui dare sepoltura. E poi la disperazione di essere sopravvissuti a tutti i propri affetti, di essere obbligati dalla morte a ricostruirsi una vita, a dimenticare il passato, a smettere di cercare una spiegazione. Le loro lamelle sono azzurre. Il loro senso di giustizia è insoddisfatto: non ci sono quasi responsabili e c’è chi ha speculato sulla ricostruzione. C’è un monito all’uomo alla sua superbia, alla sua arroganza, all’inte-resse spregiudicato, alla superficialità. C’è un richiamo alla responsabilità per ogni tecnico che quotidianamente opera. C’è un dolore negli occhi e c’è un segno nella voce di Gianni la nostra guida, sopravvissuta alla sciagura. C’è la sua disperata rassegnazione; la sua rassegnata dispera-zione. Il suo indicibile sgomento. La rabbia in un sussurro. C’è l’attesa di una giustizia. Un boato nelle orecchie. Una finzione nella realtà. C’è un ricordo che non lo abbandone-rà mai. C’è un attonito silenzio che spezza il rumore. C’è il timore dell’oblio. Ci sono la forza ed il coraggio di un uomo che ogni giorno sfida quell’ondata di disperazione. Un uomo che riemerge da quell’onda, un uomo che la sconfig-ge ogni giorno, affrontando la propria vita.C’è una diga quasi intatta: un monito.

dott. ing. Fabio Catalano

Page 25: Notiziario 110

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

17

Quanto può valere la vita di una per-sona? Quanto gli interessi e la “fame” di denaro possono mettere in pericolo l’esi-stenza stessa delle persone? Chi ha il potere di decidere chi dovrà continuare a vivere e chi invece dovrà morire?Credo siano queste alcune delle doman-de a cui i giudici e gli inquirenti, che hanno indagato sulla tragedia del Vajont, abbiano tentato di dare una o più risposte nel corso di questi anni, dal 1963…trovando difficilmente una soluzione.L’esperienza toccante avvenuta nel mese di Ottobre nella valle del Vajont sopra Longarone (BL), organizzata dal Gruppo Giovani, ha mostrato le dimensioni reali di una catastrofe preannunciata e pre-vedibile, in cui, dopo ormai quarantasei anni dalla data dell’evento, molti dubbi non hanno ancora trovato risposta. Ad oggi molti dei superstiti aspettano anco-ra risposte e rimborsi; nei loro occhi e nelle loro parole si percepiscono rabbia e dolore, nell’animo cicatrici profon-de che il tempo non potrà cancellare, causate da gravi errori deontologici di professionisti senza scrupoli.Il 9 Ottobre del 1963 è stata scritta una nuova pagina di storia contemporanea, in cui altro sangue è stato versato e in cui innocenti, all’oscuro di tutto, hanno perso miseramente la vita, senza alcuna possibilità di scelta. Questa vicenda non è la solita e ormai banale “italianata”, in cui sprechi, raccomandazioni e ingiusti-zie si leggono sulla cronaca quotidiana di qualsiasi giornale; questo è omicidio di massa! Si sapeva e non si è fatto nien-te né per fermare la catastrofe, né per avvisare e salvare le persone in tempo: il Vajont è davvero la diga della Vergogna.

dott. ing. Marco Cattaneo

“La storia del Vajont, che portò all’im-mane tragedia, è fatta di leggerezze imperdonabili, arroganza dei poteri, silenzi della stampa, assenza di con-trolli, gravissime omissioni, segnali non ascoltati, anzi dolorosamente ignorati.” Così si legge ai lati di una grossa imma-gine di Longarone “cancellato”, scattata la mattina del 10 ottobre 1963, collocata all’ingresso del nuovo percorso museale recentemente inaugurato. Chiara sinte-si dell’immane tragedia, che resta nel ricordo come monito incancellabile a significare l’immenso valore della vita umana confrontato a quello, infinita-mente minore, degli interessi egoistici ai quali non si seppe dire no.

dott. ing. Mirko Baruffini

“tu per un attimo la vedi, la diga...bian-ca...tra le montagne...nere!”La diga del Vajont, osannata da tutti al tempo della costruzione come un “prodigio” e un “orgoglio” della tecnica italiana, si è trasformata in realtà da meravigliosa “opera d’arte” a malvagio “strumento di distruzione”, subordinata alla voracità e grettezza dei potenti del tempo, o semplicemente all’indifferenza e disinteresse di molti. Oggi più che mai serve fare memoria, ricordarsi che la tecnica non deve mai piegarsi all’inte-resse di pochi ma essere utilizzata per il bene di tutti.Non servono parole, basta una visita.

dott. ing. Moreno Baruffini

GRUP

PO G

IOVA

NI IN

GEGN

ERI

Page 26: Notiziario 110

18

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

18

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

SICUREZZA: PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Circolare 10/11/2009 n. 33 Provvedimento di sospensione dell’at-

tività imprenditoriale di cui all’art. 14

D.Lgs. n. 81/2008, modificato dal-

l’art. 11 del D.Lgs n. 106/2009.

SICUREZZA SUL LAVOROMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Circolare 29/10/2009 n. 30Applicazione delle disposizioni dell’arti-

colo 90, comma 11, decreto legislativo

9 aprile 2008, n. 81, e successive

modifiche e integrazioni.

ENERGIA E RISPARMIO ENERGETICODecreto del Ministero dello Sviluppo Economico 16 ottobre 2009Approvazione delle modifiche al testo

integrato della disciplina del mercato

elettrico ai sensi dell’art. 3, commi 1 e

2, e dell’art. 10, comma 4, del decreto

29 aprile 2009.

(G.U. n. 258 del 05/11/2009 – S.O.

n. 201)

PREVENZIONE INCENDI DISTRIBUTORI GPL NAUTICODecreto Ministeriale 6 ottobre 2009Ministero dell’Interno - Approvazione

della regola tecnica di prevenzione

incendi per la progettazione, la costru-

zione e l’esercizio degli impianti di

distribuzione di gas di petrolio liquefat-

to ad uso nautico

(G.U. n. 245 del 21/10/2009)

LEGISLAZIONE

CATASTOPROVVEDIMENTO 1 ottobre 2009, n. 51597Approvazione della procedura Pregeo

10 per la presentazione degli atti di

aggiornamento geometrico di cui all’ar-

ticolo 8 della legge 1° ottobre 1969, n.

679, ed agli articoli 5 e 7 del decreto

del Presidente della Repubblica 26

ottobre 1972, n. 650.

CATASTOPROVVEDIMENTO 15 ottobre 2009, n. 54666Approvazione delle specifiche tecniche

e della procedura Docfa 4 per le dichia-

razioni delle unità immobiliari urbane di

nuova costruzione e di variazione nello

stato, consistenza e destinazione delle

unità immobiliari censite.

PREGEO 10 E DOCFA 4: CIRCOLARI ESPLICATIVECon le circolari n. 3 del 16/10/2009

e n. 4 del 29/10/2009, l’Agenzia

del Territorio fornisce dei chiarimenti

e delle indicazioni applicative per le

nuove procedure di aggiornamento dei

dati catastali Pregeo 10 e Docfa 4.

PREGEO 10La nuova procedura per l’aggiornamen-

to del catasto terreni Pregeo 10 è stata

approvata con provvedimento diretto-

riale dell’01/10/2009, e come ricorda

la circolare n. 3 in oggetto, diventa

obbligatoria a partire dall’01/06/2010

(gli atti dovranno essere predisposti

facendo uso dell’estratto di mappa

rilasciato dall’Agenzia del Territorio).

Si ricorda che fino al 31/05/2010

sarà possibile utilizzare la procedura

Pregeo 9.

DOCFA 4La circolare n. 4/2009, oltre ad illu-

strare le innovazioni apportate dalla

nuova versione Docfa 4, approva-

ta con provvedimento direttoriale

dell’15/10/2009 illustra innovazioni

sulla prassi operativa, suggeriti dal-

l’esperienza d’uso delle precedenti ver-

sioni della procedura d’aggiornamento

del catasto edilizio urbano.

Si ricorda che la precedente versione

Docfa 3.00.5 può essere utilizzata fino

al 30/03/2010, mentre bisognerà uti-

lizzare in via eslusiva la nuova versione

4 a partire dal 31/03/2010. Inoltre,

visto l’utilizzo nella procedura di nume-

rosi archivi frequentemente implemen-

tati, è opportuno che i tecnici, con

frequenza almeno mensile, verifichino

la presenza di aggiornamenti rispetto

alla versione in uso.

REGIONE LOMBARDIA

DECRETO dirigente regione Lombardia 14 ottobre 2009, n. 10411Modalità operative per interventi di

sostituzione edilizia in centri storici e

nuclei di antica formazione ai sensi del

comma 4, articolo 3, l.r. 13/2009.

(BURL n. 44 del 2/11/2009 – S.O.)

DECRETO dirigente regione Lombardia 14 settembre 2009, n. 9056 Trasmissione informatizzata della noti-

fica preliminare di avvio lavori nei

cantieri.

(BURL n. 42 del 19/10/2009 – S.O.)

Page 27: Notiziario 110

19

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

19

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

ATTIVITÀ DEL CONSIGLIOOTTOBRENOVEMBRE

9 ottobreRiunione di Consiglio

13 ottobreL’ing. Gerosa partecipa alla conferenza stampa di presentazione del nuovo contratto tipo per lavori privati, presso l’ANCE di Como

14 ottobreL’ing. Gerosa è presente all’inaugurazione della mostra Expo di Architettura “Le tesi degli Architetti”, presso l’Ordine degli Architetti PPC di Como

21 ottobreRiunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Ajani, ing.iunior Bassani e ing. Malerba

2 novembreRiunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Garlati, ing. Lanfranconi e ing. Nava

3 novembreL’ing. Garlati e l’ing. Gerosa sono presenti all’inaugurazione dell’esposizione del Premio Maestri Comacini 2009, presso il Broletto a Como

29 ottobreL’ing. Gerosa partecipa alla conferenza stampa per il Bando “Proposte progettuali per la valorizzazione del Territorio Brianteo”, presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Monza e Brianza

29 ottobreRiunione di Consiglio

7 novembreL’ing. Marelli partecipa all’Assemblea dei Presidenti a Roma

12 novembreRiunione di Consiglio

12/13 novembreL’ing. Zappa partecipa alla riunione della Commissione Qualità del Consiglio Nazionale Ingegneri a Roma

16 novembreRiunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Ajani, ing.iunior Bassani e ing. Malerba

17 novembreL’ing. Marelli partecipa alla riunione dei Presidenti degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, a Milano

19 novembreL’ing. Ajani e l’ing. Di Girolamo Casto partecipano alla riunione della Consulta Interprofessionale per la sicurezza antincendio, presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Como

19 novembreL’ing. Lozej partecipa alla riunione per il listino prezzi delle opere edili, presso la Camera di Commercio di Como

20 novembreL’ing. Ajani e l’ing. iunior Bassani partecipano al convegno sulla sicurezza nei cantieri temporanei mobili, organizzato dalla Consulta Regionale Ordini Ingegneri Lombardia e dalla Consunta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti PPC, a Monza

25 novembreL’ing. Marelli e l’ing. Roda partecipano alla riunione della Commissione Tariffe della Consulta degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, a Lodi

MOSTRE

DIPINTI LOMBARDI DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO

Milano, Grattacielo Pirelli (via Fabio Filzi 22)3 dicembre 2009 – 28 febbraio 2010

ARTBOXA tu per tu con Francesco Hayez

Milano, Grattacielo Pirelli (via Fabio Filzi 22)3 dicembre 2009 – 10 gennaio 2010

GABRIELE BASILICO“Milano ritratti di fabbriche 1978-1980”“Mosca verticale 2007-2008”

Spazio OberdanViale Vittorio Veneto 2, Milano22 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010

CARAVAGGIO, LOTTO, RIBERAQuattro secoli di capolavori dalla Fondazione Longhi a Padova

Padova, Musei Civici agli Eremitani19 novembre – 28 marzo 2009

Page 28: Notiziario 110

20

MASTEROR

DINE

INGE

GNER

I PRO

VINC

IA D

I COM

O NO

TIZIA

RIO

110

20

OffertePrimario istituto di preparazione sco-lastica superiore e universitaria a dif-

fusione nazionale cerca tutor quali-

ficati per la propria sede in Como.

LAUREATI NEI VARI INDIRIZZI DI INGE-GNERIA (meccanica, informatica,

elettronica, civile ecc.) in possesso

di titolo sia vecchio ordinamento che

specialistico per svolgere attività di

tutoring nelle discipline di propria

competenza per studenti sia delle

scuole medie che universitari. Se

interessati, si prega inviare proprio

CV, indicando disponibilità per incon-

tro a: [email protected]

Studio di ingegneria ed architettura in zona

Cantù cerca INGEGNERE CIVILE. Si offre

una collaborazione a medio/lungo

termine con contratto a fattura e con

compenso rapportato alle capacità

professionali. Candidatura comple-

ta di autorizzazione al trattamen-

to dei dati personali da inviare a:

[email protected]

Studio di ingegneria con sede in Ticino,

attivo quale consulente nel campo

energetico in Svizzera e in Italia

cerca INGEGNERE CON LAUREA MAGISTRA-

LE attivo nel settore degli impianti di

riscaldamento, ventilazione, climatiz-

zazione, energie rinnovabili

Si richiede: piacere al lavoro in un

gruppo interdisciplinare; capacità

di affrontare problemi complessi e

non standardizzati; predisposizione

ai contatti con la clientela; svolgere

consulenze nel campo energetico

con soluzioni innovative (edifici a

basso consumo, “Passivhaus”, audit

e risanamenti energetici); svolgere

per il progetto in esame sia verifi-

che teoriche (modelli di simulazione)

sia monitoraggi puntuali o su lungo

periodo (regolazione, collaudi, ...).

Si offre: ambiente di lavoro giovane

e dinamico; possibilità di formazione

continua nel campo specifico; con-

dizioni salariali adeguate all’espe-

rienza e alle capacità; possibilità di

confrontarsi e applicarsi con progetti

e progettisti di primo piano.

IFEC Consulenze SA - CP 505, CH-6802

Rivera - www.ifec.ch / [email protected]

RichiesteBEGNIS RAFFAELLAIngegnere civile con indirizzo idrau-

lica è disponibile a collaborare con

studi di ingegneria nell’ambito di pro-

gettazioni idrauliche e calcoli idrau-

lici in genere mediante programmi

specifici. Contatti: via Fumagalli, 86

- 23017 Morbegno (SO) - tel 0342

602876 cell 347 7756076 - www.

studiobegnis-spini.eu. Curriculum sul

sito www.ordingcomo.org

CARLISI MARCO Laureato in Ingegneria Elettronica

presso Politecnico di Milano nel

2005. Libero Professionista dal

2006, attivo nel campo delle consu-

lenze e progettazioni on-demand di

apparecchi elettronici ed elettroacu-

stici. Esperienze lavorative su CAD

elettronici (simulazioni Spice, PCB

e generazione gerber) e disegno

tecnico 2D/3D. Capacità di gestire

le fasi di progettazione, testing e

messa in produzione dei prodotti.

Cerca impiego o collaborazioni in

ambito della progettazione elettro-

nica e/o elettroacustica. Contatti:

LAVOROOR

DINE

INGE

GNER

I PRO

VINC

IA D

I COM

O NO

TIZIA

RIO

110

Mail: [email protected] - Sito:

www.marcocarlisi.it - Cell.: +39 349

1002 83. Curriculum sul sito www.

ordingcomo.org

GUGLIOTTA PIER PAOLO Ingegnere ambientale con laurea

specialistica cerca opportunità di

lavoro e collaborazioni con studi e

società di ingegneria civile-ambienta-

le, geotecnica e idraulica, geologia.

Esperienza in bonifiche ambientali

di siti contaminati, coordinamento

di cantiere e in ambito Sicurezza

e Ambiente. Buona conoscenza

inglese (TOEFL e First Certificate in

English). Conoscenza ottima appli-

cativi Office, discreta AutoCAD,

Arcview GIS, Hec-Ras, Geoslope.

Abilitazione all’attività professionale

di “Coordinatore della sicurezza in

fase di progettazione ed in fase di

esecuzione”. Ampia disponibilità a

trasferte. Disponibilità immediata.

Per info e invio curriculum contatta-

re (+39) 3388055642 o gugliotta.

[email protected]

Page 29: Notiziario 110

2121

Page 30: Notiziario 110

22

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

22

OTTOBRE-NOVEMBRE 2009SEGNALAZIONI DELL'ORDINE

TERNE COLLAUDATORI Data IMPRESA COSTRUTTRICE OGGETTO DESIGNATI

14.10.2009 Sig. Manlio Lanfranconi Nuovo fabbricato residenziale monofamiliare in Blessagno (CO)

1. Ing. CASTELLINI Serafino2. Ing. MOLTENI Marco3. Ing. SPADONI Roberto

04.11.2009 resa Pontiggia sas Costruzione di nuovo edificio residenziale in Oltrona San Mamette (CO)

1. Ing. CATTANEO Damiano Rocco2. Ing. MONDELLI Giuseppe3. Ing. TAGLIATI Daniele

16.11.2009 Società EFFEDIEMME snc Fabbricato plurifamiliare di 3 unità abitative in Cermenate (CO)

1. Ing. CELUZZA Alessandro2. Ing. MONTALTO MONELLA Giuseppe3. Ing. TALON Paolo

16.11.2009 Francesco Ciceri Costruzioni spa N. 7 box interrati in Lipomo (CO) 1. Ing. CIANCIA Giuseppe2. Ing. DE GENNARO Mauro3. Ing. TETTAMANTI Enrico

SEGNALAZIONI VARIE Data IMPRESA COSTRUTTRICE OGGETTO DESIGNATI

24.09.2009 ANCCP Certification Agency Richiesta nominativi ingegneri laureati nella specializzazione navale

1. Ing. NESSI Piero Carlo2. Ing. PUSTERLA Luca

30.09.2009 Atzara sas Richiesta nominativi ingegneri esperti in perizie termiche/acustiche

Trasmesso elenco tecnici competenti in acustica ambientale

07.10.2009 Comune di Lurago d’Erba Richiesta nominativi per commissione edilizia

1. Ing. CAMPAGNA Nicola2. Ing. MAGNACHI Roberto3. Ing. VIGANO’ Massimo

03.11.2009 Canturina Servizi Territoriali Richiesta elenco ingegneri per incarichi di coordinatore sicurezza e direttore lavori – opere per posa reti di distribuzione acqua

Trasmesso elenco albo specialisti categoria “Impianti di acquedotto e potabilizzazione”

16.11.2009 Dott. Tim Schiaretti Richiesta di nominativi Trasmesso elenco albo specialisti categoria “Fonti di energie tradizionali e alternative”

Page 31: Notiziario 110

SERVIZI A CURA DELL’ORDINE

ORDI

NE IN

GEGN

ERI P

ROVI

NCIA

DI C

OMO

NOTI

ZIARI

O 11

0

Orario di apertura al pubblico della Segreteria: Lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00Il Presidente ing. Leopoldo Marelli riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il Vice/Presidente ing. Franco Gerosa riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il Segretario ing. Arianna Minoretti riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Delegato INARCASSA ing. Luisella Garlati riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve: Giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)Consulenza legale: avv. Mario Lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)TariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 15,50Duplicati tessere € 5,20Tassa di liquidazione parcelleParcelle o note informative: 1,5% minimo € 100,00 per ogni pratica esaminataIscrizione Albo SpecialistiRequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)

Iscrizione negli Elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla L. 818/84 - prevenzione incendiRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo oppure 2 anni di iscrizione all’Albo e attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)Iscrizione Albo Provinciale dei CollaudatoriRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.orgDimissioniDomanda al Presidente dell’Ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.R. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.TrasferimentiDomanda in bollo al Presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

Page 32: Notiziario 110

22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 17numero 110novembre-dicembre 2009Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 110NOVEMBRE-DICEMBRE2009

All’internoACT ROMEGIALLI - IL SENSO DELLA FORMA