NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un...

52
NOTA INFORMATIVA La norma UNI 7129 ha già avuto tre edizioni; la prima nel 1972, la seconda nel 1992 e la terza nel 2001. La terza edizione del 2001 non rappresentava una revisione globale della norma bensì un’edizione consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992 introduceva: - l’aggiornamento A1 del 1995 e l’aggiornamento A2 del 1997; - ulteriori successive modifiche in merito a cui la Commissione Centrale Tecnica aveva dato la sua approvazione il 23 novembre 2000. Il gruppo di lavoro 9 (GL9) della Commissione CIG B5 “Impiantistica di utilizzazione” ha provveduto a revisionare globalmente la norma. Tenuto conto della valenza applicativa della UNI 7129, della sua grande importanza per l’impiantistica di installazione domestica inerente ai gas combustibili, alla necessità di aggiornare più frequentemente rispetto al passato i documenti normativi, nel corso della revisione è stato deciso di scorporare la norma in quattro parti, trattando l’esposizione normativa per macro argomenti. Grazie a questa impostazione in futuro sarà possibile intervenire, quando necessario, sulla singola parte della norma che lo necessiterà. Il Consiglio di Presidenza del Comitato Italiano Gas, sentita la Commissione B5, ha approvato la nuova impostazione, autorizzando l’inchiesta pubblica settoriale sul sito internet del CIG dei quattro progetti in cui è stata suddivisa la norma revisionata. Pertanto vengono sottoposti all’inchiesta pubblica settoriale CIG per commenti i seguenti quattro progetti: 1 – Progetto di norma CIG E01.08.931.1 (diventerà norma UNI 7129-1) “Impianti a gas per usi domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione – Parte 1: Impianto interno”; 2 - Progetto di norma CIG E01.08.931.2 (diventerà norma UNI 7129-2) “Impianti a gas per usi domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione – Parte 2: Installazione di apparecchi di utilizzazione – Ventilazione e aerazione dei locali di installazione”; 3 - Progetto di norma CIG E01.08.931.3 (diventerà norma UNI 7129-3) “Impianti a gas per usi domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione – Parte 3: Evacuazione dei prodotti della combustione”; 4 - Progetto di norma CIG E01.08.931.4 (diventerà norma UNI 7129-4) “Impianti a gas per usi domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione – Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi”. L’inchiesta pubblica settoriale CIG avrà termine il 30 aprile 2006. Saranno accettati solamente commenti per iscritto che dovranno essere trasmessi entro la suddetta data, alla Segreteria del CIG per fax (02 52037621) o per posta (preferibilmente raccomandata) al seguente indirizzo: Comitato Italiano Gas – CIG Via S. Salvo, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI)

Transcript of NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un...

Page 1: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

NOTA INFORMATIVA

La norma UNI 7129 ha già avuto tre edizioni; la prima nel 1972, la seconda nel 1992 e la terza nel

2001.

La terza edizione del 2001 non rappresentava una revisione globale della norma bensì un’edizione

consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma

“madre” del 1992 introduceva:

- l’aggiornamento A1 del 1995 e l’aggiornamento A2 del 1997;

- ulteriori successive modifiche in merito a cui la Commissione Centrale Tecnica aveva dato la sua

approvazione il 23 novembre 2000.

Il gruppo di lavoro 9 (GL9) della Commissione CIG B5 “Impiantistica di utilizzazione” ha provveduto a

revisionare globalmente la norma.

Tenuto conto della valenza applicativa della UNI 7129, della sua grande importanza per

l’impiantistica di installazione domestica inerente ai gas combustibili, alla necessità di aggiornare più

frequentemente rispetto al passato i documenti normativi, nel corso della revisione è stato deciso di

scorporare la norma in quattro parti, trattando l’esposizione normativa per macro argomenti.

Grazie a questa impostazione in futuro sarà possibile intervenire, quando necessario, sulla singola

parte della norma che lo necessiterà.

Il Consiglio di Presidenza del Comitato Italiano Gas, sentita la Commissione B5, ha approvato la

nuova impostazione, autorizzando l’inchiesta pubblica settoriale sul sito internet del CIG dei quattro

progetti in cui è stata suddivisa la norma revisionata.

Pertanto vengono sottoposti all’inchiesta pubblica settoriale CIG per commenti i seguenti quattro

progetti:

1 – Progetto di norma CIG E01.08.931.1 (diventerà norma UNI 7129-1) “Impianti a gas per usi

domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione –

Parte 1: Impianto interno”;

2 - Progetto di norma CIG E01.08.931.2 (diventerà norma UNI 7129-2) “Impianti a gas per usi

domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione –

Parte 2: Installazione di apparecchi di utilizzazione – Ventilazione e aerazione dei locali di

installazione”;

3 - Progetto di norma CIG E01.08.931.3 (diventerà norma UNI 7129-3) “Impianti a gas per usi

domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione –

Parte 3: Evacuazione dei prodotti della combustione”;

4 - Progetto di norma CIG E01.08.931.4 (diventerà norma UNI 7129-4) “Impianti a gas per usi

domestici e similari alimentati da rete di distribuzione e installazione – Progettazione e installazione –

Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi”.

L’inchiesta pubblica settoriale CIG avrà termine il 30 aprile 2006.

Saranno accettati solamente commenti per iscritto che dovranno essere trasmessi entro la suddetta

data, alla Segreteria del CIG per fax (02 52037621) o per posta (preferibilmente raccomandata) al

seguente indirizzo:

Comitato Italiano Gas – CIG

Via S. Salvo, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI)

Page 2: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

Ente Federato all’UNI

20097 – San Donato Milanese – Via S. Salvo, 1 – Tel 02 55700101 – Fax 02 52037621 www.cig.it

PROGETTO DI NORMA

CIG E01.08.931.1

(Versione 8/02/2006)

IMPIANTI A GAS PER USI DOMESTICI E SIMILARI ALIMENTATI DA RETE DI

DISTRIBUZIONE - PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE –PARTE 1: IMPIANTO INTERNO

Questo e’ un progetto di norma : non deve essere considerato od usato come norma UNI-CIG

Page 3: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

2

NOTA ILLUSTRATIVA

Il progetto di norma CIG E01.08.931.1 “Impianti a gas per usi domestici e similari alimentati da rete di

distribuzione – Progettazione e installazione – Parte 1: Impianto interno”, viene sottoposto ad

INCHIESTA PUBBLICA.

Gli interessati sono invitati ad inoltrare le loro osservazioni alla Segreteria del CIG – Via S. Salvo, 1 –

20097 San Donato Milanese (MI) - fax : 02 52037621, entro e non oltre il 30 Aprile 2006.

Il Coordinatore del Gruppo di Lavoro 9 della Commissione CIG B5 Il Relatore della Commissione CIG B5

P.I. Mario Volongo Ing. Alfredo Castaldi

Il Presidente del CIG

Dott. Ing. Enrico Aceto

Page 4: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

3

NORMA ITALIANA Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione Progettazione e installazione

Impianto interno per uso domestico alimentati da rete di distribuzione

UNI-CIG 7129/1

Gas plants domestic use fed by network distribution

Design, installation and maintenance

CLASSIFICAZIONE

SOMMARIO

ORGANO COMPETENTE Cig - Comitato Italiano Gas

Page 5: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

4

INDICE 1. GENERALITA’ 1.1. Scopo 1.2. Campo di applicazione 1.3. Norme di riferimento 1.4. Definizioni 2 IMPIANTO INTERNO 2.1 Punto di consegna 2.2 Dimensionamento dell'impianto 2.2.1. Generalità 2.2.2. Determinazione della portata di gas in volume 2.3. Materiali 2.3.1. Tubazioni 2.3.1.1. Tubi di acciaio 2.3.1.2. Tubi di rame 2.3.1.3. Tubi di polietilene 2.3.2. Giunzioni, e pezzi speciali, rubinetti 2.3.2.1. Per tubi di acciaio 2.3.2.2. Per tubi di rame 2.3.2.3. Per tubi di polietilene 3 CRITERI GENERALI DI POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI

COSTITUENTI L’IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS 3.1. Criteri generali 3.2. Criteri di posa negli edifici unifamiliari 3.2.1. Generalità 3.2.2. Tracciati esterni all’unità immobiliare 3.2.2.1. Installazione esterna in vista 3.2.2.2. Installazione di tubazioni interrate 3.2.2.3. Installazione esterna in canaletta 3.2.3. Tracciati interni all’unità immobiliare 3.2.3.1. Installazione in vista 3.2.3.2. Installazione sotto traccia 3.3. Criteri di posa negli edifici condominiali- multifamiliari

3.3.1 Generalità 3.3.2 Tracciati esterni nelle parti comuni 3.3.2.1. Installazione in vista nelle parti comuni esterne 3.3.2.2. Installazione di tubazioni interrate nelle parti comuni esterne 3.3.2.3. Installazione in apposito alloggiamento nelle parti comuni esterne 3.3.3. Tracciati interni nelle parti comuni 3.3.3.1. Installazione delle tubazioni gas nelle parti comuni dell’edificio 3.3.4. Installazione delle tubazioni all’interno delle singole unità

immobiliari siti in edifici multifamiliari-condominiali 4. COLLAUDO 4.1. Prova di tenuta dell’impianto 4.2 Prova di tenuta nei casi di rifacimenti parziali o di interventi di

manutenzione straordinaria. 5. COLLEGAMENTO DELL’IMPIANTO GAS ALLE

APPARECCHIATURE 6 CONTROLLO E MANUTENZIONE 6.1 Pulizia della tubazione 6.2 Manovrabilità dei rubinetti dell'impianto

Page 6: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

5

6.3 Stato di conservazione del tubo flessibile APPENDICE A CALCOLO DEI DIAMETRI DELLE TUBAZIONI UN IMPIANTO

INTERNO APPENDICE B DILATAZIONI TERMICHE PER TUBI DI ACCIAIO e DI RAMEAPPENDICE C BIBLIOGRAFIA

Page 7: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

6

1. GENERALITÀ

1.1. Scopo

La presente norma ha lo scopo di fissare i criteri per la progettazione, l'installazione e il collaudo degli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas combustibili.

1.2. Campo d’applicazione

La presente norma si applica alla costruzione ed ai rifacimenti di impianti o parte di essi, comprendenti il complesso delle tubazioni e degli accessori che distribuiscono il gas a valle del punto di consegna ad apparecchi di singola portata termica non maggiore di 35 kW.

La progettazione, installazione ed il collaudo degli impianti oggetto della presente norma devono essere eseguite da personale in possesso dei requisiti previsti dalle normative vigenti.

La presente norma si applica per pressioni comprese tra un massimo ed un minimo in relazione al campo utile di funzionamento degli apparecchi.

La pressione massima di tale campo non può essere comunque maggiore di 0,04 bar, per gas con densità relativa d ! 0,8, e di 0,07 bar per gas con densità relativa d > 0,8.

nota 1) Per la ventilazione dei locali e l’installazione di apparecchi vedi:7129/2.

nota 2) Per l’evacuazione dei prodotti della combustione vedi:7129/3.

nota 3) Per la messa in servizio e la manutenzione vedi :7129/4

1.3. Norme di riferimento

UNI 7140 + FA1 Apparecchi a gas per uso domestico - Tubi flessibili per allacciamento

UNI 8849 + FA1 Raccordi di polietilene (PE 50), saldabili per fusione mediante elementi riscaldanti, per condotte per convogliamento di gas combustibili - Tipi, dimensioni e requisiti

UNI 8850 + FA1 Raccordi di polietilene (PE 50) saldabili per elettrofusione per condotte interrate per convogliamento di gas combustibili - Tipi, dimensioni e requisiti

UNI 9099 Tubi d’acciaio per tubazioni interrate o sommerse - Rivestimenti esterni in polietilene applicati per estrusione

UNI 9177 Classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili

UNI 9264 Prodotti finiti di elastomeri - Guarnizioni di tenuta ad anello per condotte di gas e loro accessori - Requisiti e prove?

UNI 9860 Impianti di derivazione di utenza del gas. Progettazione, costruzione e collaudo.

UNI 9891 Tubi flessibili di acciaio inossidabile a parete continua per apparecchi a gas di uso domestico

UNI 10191 Prodotti tubolari di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse - Rivestimento esterno di polietilene applicato per fusione

UNI 10284 Giunti isolanti monoblocco - 10 = DN = 80 - PN 10

UNI 10285 Giunti isolanti monoblocco - 80 = DN = 600 - PN 16

UNI 10520 Saldatura di materie plastiche. Saldatura ad elementi termici per contatto. Saldatura di giunti testa a testa di tubi e/o raccordi in polietilene per il trasporto di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione.

UNI 10521 Saldature di materie plastiche - Saldatura per elettrofusione - Saldatura di tubi e/o raccordi in polietilene per il trasporto di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione

UNI 10582 Prodotti di gomma - Guarnizioni di tenuta di gomma vulcanizzata per tubi flessibili di allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico – Requisiti

UNI 10823 Rame e leghe di rame - Tubi di rame rivestiti per applicazione gas in zone di interramento - Rivestimento esterno di materiali plastici applicato per estrusione

Page 8: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

7

UNI 11065 Raccorderia idraulica – Raccordi a pressare di rame, per acqua e gas combustibile- Requisiti minimi .

UNI 11137-1 Impianti a gas per uso domestico e similare – Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni in esercizio. Parte prima. Prescrizioni generali e requisiti per i gas della I e II famiglia.

UNI/TS 11147 Impianti a gas per uso domestico – Impianti di adduzione gas per usi domestici alimentati da rete di distribuzione, da bombole e serbatoi fissi di GPL, realizzati con sistemi di giunzioni a raccordi a pressare. - Progettazione, installazione e manutenzione.

UNI EN 331 Rubinetti a sfera ed a maschio conico con fondo chiuso, a comando manuale, per impianti a gas negli edifici UNI EN 751-1 - Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 1a, 2a e 3a famiglia e con acqua calda – Composti di tenuta anaerobici.

UNI EN 751-1 Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 1a, 2a e 3a famiglia e con acqua calda –Parte 1a – Composti di tenuta anarobici.

UNI EN 751-2 Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 1a, 2a e 3a famiglia e con acqua calda- Parte 2a – Composti di tenuta non indurenti.

UNI EN 751-3 Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 1a, 2a e 3a famiglia e con acqua calda - Parte 2a - Nastri di PTFE non sinterizzato.

UNI EN 1057 Rame e leghe di rame - Tubi rotondi di rame senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni sanitarie e di riscaldamento.

UNI EN 1254-1 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica – Raccordi per tubazioni di rame con terminali atti alla saldatura o brasatura capillare.

UNI EN 1254-2 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica – Raccordi per tubazioni di rame con terminali a compressione.

UNI EN 1254-4 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica – Raccordi combinati altri termini di connessione con terminali di tipo capillare o a compressione

UNI EN 1254-5 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica – Raccordi per tubazioni di rame con terminali corti per brasatura capillare.

UNI EN 1775 Trasporto e distribuzione di gas - Tubazioni di gas negli edifici - Pressione massima di esercizio ! 5 bar - Raccomandazioni funzionali .

UNI EN 10208 –1Tubi di acciaio per condotte di fluidi combustibili - Condizioni tecniche di fornitura - Tubi della classe di prescrizione A

UNI EN 10240 Rivestimenti protettivi interni e/o esterni per tubi di acciaio - Prescrizioni per i rivestimenti di zincatura per immersione a caldo applicati in impianti automatici.

EN 10241 Steel threaded pipe fittings. EN 125 ……………….

UNI EN 10242 Raccordi di tubazione filettati di ghisa malleabile

UNI EN 29453 Leghe per brasatura dolce – Composizione chimica.

UNI ISO 7-1 Filettature di tubazioni per accoppiamento a tenuta sul filetto - Designazione, dimensioni e tolleranze

UNI ISO 4437 Tubi di polietilene (PE) per condotte interrate per distribuzione di gas combustibili - Serie metrica – Specifica .

UNI ISO 5256 Tubi di acciaio per tubazioni interrate o immerse - Rivestimento esterno e interno a base di bitume o di catrame

CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

Page 9: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

8

1.4. Definizioni:

1.4.1. Condizioni di riferimento: 15° C, 1013,25 mbar, salvo indicazione diversa

1.4.2. Combustibile Gassoso: Ogni sostanza combustibile che è allo stato gassoso alla temperatura di 15° C ed alla pressione di 1013,25 mbar.

1.4.3. Densità relativa all’aria [d] : Rapporto di masse di volumi uguali di gas e di aria secchi alle stesse condizioni di riferimento :

1.4.4. Perdita di carico ["p]: Differenza fra le pressioni statiche misurate in due punti di una tubazione percorsa da un fluido. Unità di misura mbar)

1.4.5. Portata in volume [Qv]: Volume di gas transitato nell’unita’ di tempo, con il gas nelle condizioni di riferimento. Unità di misura: m3/h.

1.4.6. Portata in massa [M]: Massa di gas transitata nell’unità di tempo. Unità di misura kg/h.

1.4.7. Portata termica [Q]: Quantità di energia termica transitata nell’unità di tempo corrispondente al prodotto della portate (volume o in massa) per il potere calorifico, considerando il potere calorifico inferiore o il potere calorifico superiore, Unità di misura in kW, kJ/m3 o, in kJ/kg..

1.4.8. Portata termica nominale [Qn]:Valore della portata termica dichiarata dal costruttore. Unità di misura kW

1.4.9. Potere calorifico di un gas[H]: Quantità di energia termica prodotta dalla combustione completa, a pressione costante di 1013,25 mbar, dall’unità di volume o di massa di gas, considerando i costituenti della miscela combustibile nelle condizioni di riferimento e riportando i prodotti della combustione alle stesse condizioni

Si distinguono due tipi di potere calorifico: - potere calorifico superiore [Hs]: l’acqua prodotta dalla combustione si suppone condensata

. Unità di misura: MJ/m3 o MJ/kg - potere calorifico inferiore [Hi]: l’acqua prodotta dalla combustione si suppone allo stato di

vapore. Unità di misura: MJ/m3 o MJ/kg

1.4.10. Pressione di esercizio [OP]: Pressione presente nelle tubazioni nelle condizioni di funzionamento. Unità di misura: mbar

1.4.11. Pressione massima di esercizio [MOP]:Pressione massima a cui la tubazione può essere impiegata, in condizioni di normale funzionamento. Unità di misura: mbar)

1.4.12. Pressione di prova di tenuta [KTP]: Pressione applicata all’interno della tubazione, durante la prova di tenuta. Unità di misura: mbar

1.4.13. Impianto Gas: impianto costituito dai seguenti componenti:

- impianto interno,

- installazione ed i collegamenti dell’apparecchio utilizzatore,

- predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione dei locali di installazione degli apparecchi,

- predisposizioni edili e/o meccaniche per l’aerazione dei locali di installazione,

- predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all’esterno dei prodotti della combustione ed il collegamento al camino/canna fumaria.

Page 10: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

9

1.4.14. Impianto interno: Insieme delle tubazione ed accessori a valle del punto di consegna fino al collegamento degli apparecchi utilizzatori (questi ultimi esclusi). Nota: L’impianto interno comprende le tubazioni installate sia nella parte interna che esterna dell’edificio.

1.4.15. Impianto domestico o similare : Insieme dell’impianto gas e dei suoi apparecchi di utilizzazione aventi singola portata termica nominale non maggiore di 34,8 kW.

1.4.16. Dispositivo di intercettazione: Dispositivo per l’intercettazione del flusso del gas in una tubazione.- nota: questo dispositivo può essere , per esempio , un rubinetto o una valvola azionata manualmente.

1.4.17. Dispositivo di intercettazione generale dell’impianto interno: Dispositivo di intercettazione che serve per bloccare il flusso del gas all’ impianto interno. Questo dispositivo può essere la tessa valvola del contatore .

1.4.18. Dispositivo di intercettazione di un apparecchio: Dispositivo d’intercettazione che serve per mettere fuori sevizio un apparecchio di utilizzazione .

1.4.19. Collegamento equipotenziale: Sistema per assicurare che le tubazioni metalliche del gas e le altre parti metalliche dell’edificio, abbiano lo stesso potenziale elettrico.

1.4.20. Giunto filettato: Giunto in cui la tenuta al gas è ottenuta per mezzo dell’accoppiamento della parti metalliche della filettatura e con l’ausilio di materiali di tenuta:

1.4.21. Giunto meccanico: Giunto in cui la tenuta al gas è ottenuta per compressione, con guarnizione. -Nota: questo giunto può essere facilmente smontato e rimontato.

1.4.22. Giunto di transizione: pezzo speciale che realizza il collegamento tra tubo di materiale diverso

1.4.23. Raccordo: dispositivo utilizzato in un sistema di tubazioni con lo scopo di congiungere tra loro o con atri componenti facenti parte del sistema.

1.4.24. Raccordo a pressare: Giunto con uno o più terminali a pressare che incorporano un elemento di tenuta nel quale la giunzione si effettua mediante pressione radiale o assiale sul giunto, tramite uno speciale utensile. - Nota: A garanzia della tenuta possono essere incorporati ulteriori dispositivi

1.4.25. Raccordo a compressione: Giunto con uno o più terminali a compressione in cui la tenuta è ottenuta mediante compressione di un anello o manicotto sulla parete esterna del tubo.

Nota: ai sensi della UNI EN 1254-2 la tenuta è ottenuta per compressione, con guarnizione metallica o non metallica con o senza guarnizione (tipo A) oppure, per deformazione del tubo ( tipo B ).

1.4.26. Collegamento flessibile: Tubo flessibile da installare tra la fine della tubazione fissa e il raccordo di entrata dell’apparecchio.

1.4.27. Brasatura: (è definita dalla UNI EN ISO 4063.)

1.4.28. Giunto isolante monoblocco (dielettrico): Dispositivo che interrompe la continuità elettrica dell’impianto, mantenendone la continuità meccanica e funzionale.

1.4.29. Guaina: Tubo con dimensioni definite dalle norme di installazione, in cui passa una tubazione gas, avente la funzione di convogliare eventuali trafilamenti di gas.

1.4.30. Guaina di protezione o rivestimento protettivo: Guaina/rivestimento atto alla protezione da aggressione di agenti chimici di una tubazione gas. In questo caso la guaina/rivestimento è priva/o della funzione di convogliare eventuali trafilamenti all’esterno.

Page 11: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

10

1.4.31. Canaletta: Struttura o nicchia, ubicata (o ricavata) sulla parete perimetrale esterna dell’edificio, per la posa, al suo interno, delle tubazioni gas

1.4.32. Prova di tenuta: Procedimento per il controllo della conformità della tubazione ai requisiti di tenuta

1.4.33. Sostanze per la rilevazione delle perdite di gas: Fluidi speciali o schiumogeni la cui applicazione ad un elemento della tubazione rivela chiaramente la presenza di una perdita.

1.4.34. Messa in gas di una tubazione gas: Procedimento con cui si sostituisce l’aria o il gas inerte che si trova nella tubazione con il gas distribuito.

1.4.35. Regolatore di pressione: Dispositivo che riduce la pressione del gas ad un valore prestabilito e la mantiene entro i limiti imposti.

1.4.36. Misuratore di portata (contatore): Dispositivo per la misurazione di un volume di gas.

1.4.37. Edificio: Unità immobiliare dotata di autonomia funzionale, ovvero un insieme autonomo di unità immobiliari funzionalmente e/o fisicamente connesse tra loro.

1.4.38. Edificio unifamiliare: Edificio, singolo o a schiera, corrispondente a un unico alloggio, utilizzato o utilizzabile da un unifico nucleo familiare.

1.4.39. Edificio condominiale (plurifamiliari): Edificio con uno o più piani, avente più unità immobiliari.

1.4.40. Unità immobiliare /Alloggio: Locale, o insieme di locali, con accesso indipendente e diretto attraverso spazio pubblico (strada, piazza, ecc.) oppure attraverso spazio privato ad uso comune (androne, cortile, scala, ballatoio, portico, ecc.).

1.4.41. Pertinenze: Ogni cosa che sia destinata in modo durevole al servizio o all’ornamento di un’altra cosa.

1.4.42. Parti comuni di un edificio: Sono quelle parti (muri maestri, tetti, lastrici solari, scale, androni, portici, cortili, corridoi, ecc.) che sono poste al servizio comune o che connettono funzionalmente più unità immobiliari.

1.4.43. Androne: Area di transito dello stabile condominiale che dall’ingresso immette alle scale ai cortili, ai singoli appartamenti.

1.4.44. Lastrici solari: Superficie terminale dell’edificio con funzione di copertura e protezione del medesimo. È detto praticabile se provvisto di parapetto (si differenzia sia dal tetto sia dalla terrazza a livello)

1.4.45. Locale areabile : Locale dotato di dispositivi che consentono l’aerazione su necessità. Tali dispositivi possono essere costituiti da generiche aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno quali finestra, portafinestra, lucernari, ecc. Si definiscono altresì aerabili i locali d’installazione dotati di più di un’apertura (porta, finestra) non direttamente comunicanti con l’esterno, ma comunicante con altri locali tutti dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno

1.4.46. Locale areato : Locale dotato di dispositivi che consentono l’aerazione permanente. Tali dispositivi possono essere costituiti da:

- una o più aperture permanenti realizzate verso l’esterno, realizzate su pareti, serramenti/infissi

- condotti di aerazione

Page 12: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

11

1.4.47. Box : Volume delimitato, o individuabile anche da tre sole pareti, destinato al ricovero vetture, costituito da strutture con resistenza al fuoco definita e di superficie non superiore a 40 m2.

1.4.48. Autorimessa : area coperta destinata esclusivamente al ricovero, alla sosta e alla manovra degli autoveicoli con i servizi annessi. Non sono considerate autorimesse le tettoie aperte almeno su due lati.

Page 13: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

12

2. IMPIANTO INTERNO

2.1. Punto di consegna Ai fini dell’applicazione della presente norma viene considerato punto di consegna del gas: - per gli impianti dotati di gruppo di misura, il raccordo di uscita dallo stesso; - per gli impianti alimentati da un bidone singolo, il raccordo di uscita della valvola

del bidone (questo escluso); - per gli impianti alimentati da bidoni fra loro collegati, i raccordi di uscita delle

valvole dei bidoni (questi esclusi); - per gli impianti alimentati da un deposito di GPL ad uso domestico, il raccordo di

uscita dal gruppo di misura di utenza (questo escluso) e, in mancanza di un gruppo di misura, la valvola di intercettazione dell'impianto (questa inclusa) posta a valle del riduttore di secondo salto.

Per gli impianti dotati di gruppo di misura, immediatamente a valle di questo, deve essere sempre inserito un dispositivo di intercettazione (rubinetto) che in caso di manovra di chiusura resti bloccato in tale posizione.

Sul misuratore ed in particolare sul raccordo di collegamento con l’impianto interno devono essere evitate sollecitazioni meccaniche. L’installazione di un giunto elastico può soddisfare tale esigenza.

Gli impianti interni devono essere dotati di una presa di pressione facilmente accessibile in prossimità del punto di consegna e a valle della valvola d’intercettazione (vedi fig.1).

Legenda: 1) Contatore 2) Dispositivo di intercettazione del contatore (distributore) 3) Punto di consegna del gas 4) Dispositivo di intercettazione dell’impianto interno (cliente) 5) Presa di pressione completa di tappo

6) Flessibile

nota 4. I componenti 1, 2 e 3 costituiscono il gruppo di misura;

4

UscitaEntrata

2

3

Gas

Gas

1

5

6

Fig. 1- Schema gruppo di misura e collegamento all’impianto gas collegato ad una rete di distribuzione.

2.2. Dimensionamento impianto gas (Appendice A)

Page 14: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

13

Per il dimensionamento di tratti di tubazioni che costituiscono l’impianto interno si rimanda alla appendice

2.2.1. Generalità

Le sezioni delle tubazioni costituenti l'impianto (vedi appendice A) devono essere tali da garantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta, limitando la perdita di pressione fra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione a valori non maggiori di: - 0,5 mbar per i gas della 1a famiglia (gas manifatturato) - 1,0 mbar per i gas della 2a famiglia (gas naturale) - 2,0 mbar per i gas della 3a famiglia (GPL)

Qualora a monte del contatore sia installato un regolatore di pressione, si ammettono perdite di carico doppie di quelle sopra riportate.

2.2.2. Determinazione della portata di gas in volume

La portata di gas necessaria per alimentare ogni apparecchio deve essere rilevata in base alle indicazioni fornite dal costruttore.

Page 15: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

14

2.3. Materiali:

2.3.1. Tubazioni

Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di: - Acciaio UNI EN 10255 - Rame UNI EN 1057 - Polietilene UNI ISO 4437

2.3.1.1. Tubi di acciaio

I tubi di acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale e devono avere le caratteristiche prescritte dalla norma UNI EN 10255.

Per i diametri di uso corrente, gli spessori minimi da impiegare sono indicati nel prospetto 1.

Prospetto 1 – Tubi di acciaio – Diametri e spessori

Diametro esterno De

mm

17,2 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3 76,1 88,9

Spessore s

mm

2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 3,2 3,6

Diametro interno Di

mm

13,2 16,7 22,3 27,9 36,6 42,5 53,9 69,7 81,7

Per le tubazioni di acciaio con saldatura longitudinale, se interrate, occorre prevedere tubi aventi caratteristiche uguali a quelle dei tubi usati per pressione massima di esercizio p ! 5 bar (UNI EN 10208-1)

2.3.1.2. Tubi di rame

I tubi di rame devono avere le caratteristiche prescritte dalla norma UNI EN 1057.

Per i diametri di uso corrente, gli spessori minimi da impiegare sono indicati nel prospetto 2. Per diametri maggiori non riportati nel prospetto 2, si deve adottare il massimo spessore previsto dalla UNI EN 1057.

Prospetto 2 – Tubi di rame – Diametri e spessori

Diametro esterno De

mm

12,0 14,0 15,0 16,0 18,0 22,0 28,0 35,0 42,0 54,0

Spessore s

mm

1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,5 1,5 1,5 1,5 2,0

Diametro interno Di

mm

10,0 12,0 13,0 14,0 16,0 19,0 25,0 32,0 39,0 50,0

2.3.1.3. Tubi di polietilene

Page 16: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

15

I tubi di polietilene, sono da impiegare unicamente per le tubazioni interrate ed a condizione che il tubo non entri all’interno dell’edificio.

E’ consentito il collegamento fuori terra solo ai gruppi di misura ubicati all’interno di appositi vani conformi a UNI 9036, purché la tubazione di polietilene risulti in tutto il percorso opportunamente protetta contro l’azione dei raggi UV, da danneggiamenti meccanici e da incendio.

nota 5. La protezione delle tubazioni in polietilene fuori terra può essere realizzata mediante guaine o profilati metallici, o per mezzo di manufatti edili.

I tubi di polietilene devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI ISO 4437, serie S 8,3, con spessore minimo di 3 mm.

Per i diametri di uso corrente, gli spessori minimi da impiegare sono indicati nel prospetto 3.

Prospetto 3 – Tubi di polietilene – Diametri e spessori

Diametro esterno De

mm

20,0 25,0 32,0 40,0 50,0 63,0 75,0 90,0 110,0

Spessore s

mm

3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,6 4,3 5,2 6,3

Diametro interno Di

mm

14,0 19,0 26,0 34,0 44,0 55,8 66,4 79,6 97,4

2.3.2. Giunzioni, raccordi e pezzi speciali, rubinetti

2.3.2.1. Tutti i raccordi ed i pezzi speciali possono essere:

- metallici con estremità filettate (UNI EN 10241)

- metallici con estremità saldate (UNI EN 10253-1)

- in ghisa malleabile con estremità unicamente filettate (UNI EN 10242, UNI EN 125)

- non metallici solo per la giunzione fra tubi in PE

2.3.2.2. I rubinetti devono essere conformi alla UNI EN 331 e devono essere installati:

!"a vista,

!"in pozzetti ispezionabili e non a tenuta per le tubazioni interrate,

!"scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta per le tubazioni sottotraccia.

2.3.2.3. Giunzioni per tubi di acciaio

Le giunzioni dei tubi d’acciaio possono essere realizzate utilizzando parti e raccordi con estremità filettate conformi alla norma UNI ISO 7-1, oppure a mezzo di saldatura di testa per fusione e flange .

Per la tenuta delle giunzioni filettate possono essere impiegati materiali di tenuta che soddisfino le norme di prodotto:

- UNI EN 751-1 per materiali indurenti (sigillanti anaerobici)

- UNI EN 751-2 per materiali non indurenti (gel, paste, impregnanti, ecc.) combinati a basi di supporto quali canapa, fibra sintetica ecc. il cui uso e corretto mix dei due materiali deve essere dichiarato dal fornitore. Rientrano, in questa norma, tutti quei materiali, di nuova generazione, realizzati in filo, nastro multifibra tessuto/non tessuto o fibra sintetica impregnati all’origine del loro composto di tenuta.

Page 17: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

16

- UNI EN 751-3 per nastri di PTFE non sinterizzato

E’ vietato l’uso di fibre di canapa su filettature di tubazioni convoglianti GPL o miscele GPL-aria, anche se impregnate del composto di tenuta.

E’ vietato in ogni caso l’uso di biacca, minio e materiali simili.

Materiali a tenuta per giunzioni filettate

Tipi di materiali Indurenti Non indurenti Non indurenti Non indurenti

Composto di tenuta Sigillanti anaerobici

Pasta o gel +

mater. Supp. (es.canapa)

Filo o nastro Multifibra impregnati

Nastri in PTFE

Norma di prodotto 751-1

751-2

751-2

751-3

Tipo di gas

1a famiglia SI SI SI SI

2a famiglia SI SI SI SI

3a famiglia SI NO SI SI

2.3.2.4. Giunzioni per tubi di rame

Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate mediante:

- raccordi adatti sia per brasatura capillare dolce sia per la brasatura forte conformi alla UNI EN 1254-1. Le leghe per la brasatura dolce devono essere conformi a UNI EN 29453 e quelle per la brasatura forte devono essere conformi a UNI EN 1044.

- raccordi adatti solo alla brasatura forte conformi alla UNI EN 1254-5. Le leghe per la brasatura forte devono essere conformi alla UNI EN 1044.;

- raccordi meccanici a compressione conformi alla UNI EN 1254-2.;

- raccordi misti per la giunzione tubo di rame con tubo di acciaio ed anche per il collegamento di rubinetti, di raccordi portagomma, ecc. conformi alla UNI EN 1254-4.

- raccordi a pressare conformi alla UNI 11065*. I raccordi a pressare devono essere installati secondo le modalità previste dalla UNI TS 11147.

Non sono ammesse giunzioni dirette (bicchieratura, derivazione a T, ecc, ) tra tratti di tubazione senza l’utilizzo di appositi raccordi.

I rubinetti devono essere conformi alla UNI EN 331 e possono essere installati:

!"a vista,

!"in pozzetti ispezionabili e non a tenuta per le tubazioni interrate,

!"scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta per le tubazioni sottotraccia. nota informativa 4. * EN 1254-7 (nuova norma europea di prossima pubblicazione);

2.3.2.5. Giunzioni per tubi di polietilene

Le giunzioni dei tubi di polietilene possono essere realizzate mediante:

- raccordi del medesimo materiale (secondo UNI 8849 e UNI 8850+FA1), adatti per la saldatura per elettrofusione secondo UNI 10521.

- saldatura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti, secondo UNI 10520.

Page 18: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

17

- raccordi speciali polietilene - metallo, avente estremità idonee per saldatura sul lato polietilene e per la giunzione filettata sul lato metallo.

- raccordi metallici a serraggio meccanico (a compressione) da posare unicamente fuori terra o in pozzetti di ispezione (vedi nota 10 del punto 6.6.2.3 della norma UNI 9860).

I rubinetti per i tubi di polietilene possono avere, in alternativa, il corpo di polietilene ( UNI EN 1555-4), o il corpo di ottone, di bronzo o di acciaio, sempre con le medesime caratteristiche di cui in 2.3.2.2

Page 19: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

18

3. CRITERI DI POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI GAS COSTITUENTI L’IMPIANTO INTERNO

3.1. Criteri generali

Le tubazioni del gas devono essere posate preferibilmente nelle parti esterne dell'edificio (es. cortili, pareti perimetrali, muri di cinta, ecc), limitando quanto più è possibile il percorso all’interno dei locali e garantendo comunque una facile accessibilità per una eventuale manutenzione.

Non è consentito l’uso di gesso o altri materiali che risultino corrosivi per le tubazioni.

È vietato installare impianti per gas aventi densità relativa maggiore di 0,80 in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna.

3.1.1. Le tubazioni possono essere collocate: - in vista, - sotto traccia, - interrate, - in strutture appositamente realizzate, - in guaine.

3.1.2. E' vietata la posa delle tubazioni nei giunti di dilatazione sismici degli edifici.

3.1.3. È consentita la posa della tubazione gas all’interno di intercapedini chiuse purché la tubazione sia posta all’interno di un apposito tubo guaina aventi caratteristiche di cui al punto 3.1.4

3.1.4. E’ consentito l'attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d’incendio (per esempio autorimesse, box, magazzini di materiali combustibili, ecc), purché:

- la tubazione sia protetta con materiali aventi classe 0 di reazione al fuoco (UNI 9177). La protezione di cui sopra può essere realizzata, mediante un tubo guaina metallico passante, avente diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm inoltre deve essere dotata all’interno di idonei distanziatori; in questo caso gli ancoraggi delle tubazioni devono essere realizzati con materiali in classe 0.

- in alternativa, la tubazione sia posta sotto traccia, secondo le prescrizioni di cui in 3.2.3.2.. e successivi

- la tubazione in rame abbia solo giunzioni con brasatura forte.

3.1.5. Nell’attraversamento di muri perimetrali esterni senza interstizi, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli prefabbricati, la tubazione non deve presentare giunzioni, ad eccezione della giunzione di ingresso e di uscita (vedi Figura 2) e deve essere protetta con tubo guaina passante a tenuta. La guaina può essere indifferentemente metallica o di materiale autoestinguente.

Figura 2 Attraversamento di muri perimetrali esterni in mattoni pieni o senza interstizi Legenda

1 Atmosfera esterna 2 Ambiente interno 3 Tubo guaina 4 Intercapedine 5 Sigillatura 6 Tubazione gas 7 Intonaco esterno

Page 20: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

19

8 Intonaco interno 9 Raccordo di giunzione

9. Raccordo

2. Ambiente interno1. Ambiente esterno

3. Tubo guaina

4. Intercapedine5. Sigillatura

6. Tubazione gas

8. Intonaco inerno

7. Intonaco esterno

9. Raccordo

Fig. 2 – Attraversamento di muri

Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, l'intercapedine fra tubo guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti (per esempio silicone, cemento plastico e simili) in corrispondenza della parte interna del locale (vedere fig 2 e 3).

Nell’attraversamento di muri perimetrali esterni provvisti di intercapedine d’aria o “cassa vuota”, la guaina deve essere esclusivamente metallica (vedi fig 3)

Figura 3 Attraversamento di una parete perimetrale esterna con intercapedine d’aria

Legenda 1. Atmosfera esterna 2. Ambiente interno 3. Tubo guaina in PVC 4. Sezione libera 5. Sigillatura 6. Tubazione gas 7. Intonaco 8. Intercapedine d’aria 9. Raccordo di giunzione

2. Ambiente interno1. Ambiente esterno

3. Tubo guaina acciaio4. Sezione libera

5. Sigillatura6. Tubazione gas

7. Intonaco interno7. Intonaco esterno

8. Intercapedine d'aria

9. Raccordo 9. Raccordo

Figura 3

Page 21: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

20

Nell'attraversamento di solette (pavimenti o soffitti) il tubo deve essere infilato in una guaina sporgente almeno 20 mm dal filo piano pavimento e l'intercapedine fra il tubo e il tubo guaina deve essere sigillata con materiali adatti (per esempio silicone, cemento plastico e simili). In ogni caso, nella posa delle tubazioni non è consentito l’uso di gesso o materiali similari che possono risultare corrosivi per la tubazione (vedere fig. 4).

I tubi guaina di cui al presente punto possono essere costituite da tubi metallici o da tubi di plastica autoestinguenti idonei alla posa entro murature, aventi diametro interno maggiore di almeno 10 mm del diametro esterno della tubazione gas.

Figura 4 Attraversamento di solette (pavimento o soffitti) Leggenda

1 Tubazione gas 2 Intercapedine 3 Sigillatura 4 Tubo guaina 5 Raccordo di giunzione

1. tubazione gas

2. Intercapedine

3. Sigillatura

4. Tubo guaina20

mm

5. Raccordo

Fig.4 – Attraversamento di solette (pavimenti o soffitti)

3.1.6. Non è ammessa la posa in opera di tubi del gas a contatto con tubazioni dell'acqua; per

i parallelismi e gli incroci il tubo del gas, se in posizione sottostante, deve essere protetto con opportuna guaina impermeabile, in materiale autoestinguente.

3.1.7. È vietato l'uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori

di protezione di impianti e apparecchiature elettriche (CEI 64-8), telefono compreso. 3.1.8. E’ vietata la collocazione delle tubazioni del gas nei camini e canne fumarie, asole

tecniche utilizzate per l’intubamento, nei condotti per lo scarico delle immondizie, nei vani per ascensori, condotti e aperture di ventilazione ed altre strutture destinate a contenere servizi elettrici e telefonici; inoltre non è consentita l’installazione nei giunti di dilatazione e giunti sismici degli edifici

3.1.9. È ammessa la collocazione della tubazione gas entro apposite strutture o in canaletta purché installati secondo quanto riportato nei punti 3.2.2.3e siano ad uso esclusivo dell’impianto gas.

3.1.10. È ammessa la curvatura a freddo dei tubi di acciaio con o senza saldatura e dei tubi di rame, purché l'angolo compreso fra i due tratti di tubo sia uguale o maggiore di 90° ed il raggio di curvatura, misurato sull'asse dei tubi, non sia minore di:

Page 22: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

21

- 10 volte il diametro per De ! 60,3 mm; - 38 volte il diametro per De > 60,3 mm.

Nel caso di tubazioni di polietilene sono ammessi cambiamenti di direzione utilizzando le caratteristiche di flessibilità del tubo, purché il raggio di curvatura non sia minore di 20 volte il diametro del tubo stesso.

3.1.11. Se il gruppo di misura (contatore) non è alloggiato all’interno dell’unità abitativa o sul balcone della stessa, sulla tubazione di adduzione gas deve essere inserito un rubinetto d'intercettazione, in posizione accessibile, all'interno della singola proprietà (ad esempio balcone, giardino, cortile, sottolavello, ecc.).

3.1.12. A monte di ogni apparecchio di utilizzazione, e cioè a monte di ogni collegamento flessibile o rigido, fra l'apparecchio e l'impianto interno, deve sempre essere inserito un rubinetto di intercettazione, posto in posizione accessibile (ad esempio i sottolavelli, mobiletti contenenti apparecchi termici).

3.1.13. I punti terminali dell'impianto, per i quali è previsto un successivo allacciamento degli apparecchi di utilizzazione, devono essere chiusi a tenuta con tappi filettati o sistemi equivalenti.

3.1.14. È vietato usare tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altri impianti.

3.1.15. È vietato collocare giunzioni filettate e meccaniche all’interno di locali non areati o aerabili, ad esclusione di quelli realizzati con prodotti alla norma UNI EN 751-2 con dicitura ARp ed alla norma UNI EN 751-3 con dicitura FRp o GRp.

Page 23: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

22

3.2. Criteri di posa negli edifici unifamiliari

3.2.1. Generalita'

La scelta del tracciato per la posa in opera delle tubazioni gas deve essere fatta nel rispetto della legislazione vigente

3.2.2. Tracciati esterni all’unità immobiliare

All’esterno delle unità immobiliari le tubazioni possono essere installate: - in vista - interrate - in canaletta

3.2.2.1. Installazione esterna in vista

Le tubazioni installate in vista devono essere adeguatamente ancorate alla parete perimetrale esterna o ad altre idonee strutture per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni.

Esse devono essere collocate in posizione tale da essere protette da urti e danneggiamenti.

Le tubazioni gas di densità superiore a 0,8 devono essere installate ad una quota superiore al piano campagna.

Nota:introdurre distanze secondo UNI TS 11147 e 7131 (da uni ts 11457/ dist. canaletta a 2m da tombini e caditoie in genere, 1m da ventilazioni porte finestre comunicanti con locali o vani posti a livello inferiore del piano di campagna, 1m da materiali combustibili impianti elettrici) (vedi anche p.to 3.2.2.3.3.)

3.2.2.2. Installazione di tubazioni interrate

Le tubazioni interrate devono avere sul loro percorso riferimenti esterni in numero sufficiente a consentirne la completa individuazione quali, per esempio: targhe da fissare a muro o sul terreno atte ad individuare l’asse della tubazione (anche disegni o fotografie, ecc.).

3.2.2.2.1. Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia o di materiale vagliato (granulometria non superiore ai 6 mm), di spessore minimo 100 mm e ricoperte, per altri 100 mm con materiale dello stesso tipo. E' inoltre necessario prevedere, ad almeno 300 mm sopra le tubazioni, la posa di nastro di avvertimento di colore giallo segnale (RAL 1003). Subito dopo l’uscita fuori terra, la tubazione deve essere segnalata con il medesimo colore per almeno 70 mm o altro riferimento permanente.

3.2.2.2.2. La profondità d'interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno, deve essere almeno pari a 600 mm.

Page 24: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

23

100

mm

De

600

mm

Sabbia

Nastro di segnalazione

300

mm100 m

m

Materiale di risulta

fig.5

Nei casi in cui detta profondità (600 mm) non possa essere rispettata occorre prevedere una protezione meccanica della tubazione ricorrendo ad una struttura appositamente costruita o tubi guaina (vedi esempio fig 6.a e. 6.b)

Soletta

Terreno

Sabbia

PavimentazionePiastra di copertura

Nastro di segnalazione

AlloggiamentoTubazione

Fig 6.a (valida per tubazioni metalliche e in polietilene)

Pavimentazione

Soletta

Terreno

AlloggiamentoTubazione Griglia

fig 6. b (valida solo per tubazioni metalliche)

3.2.2.2.3. Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi fra i tubi del gas ed altre canalizzazioni preesistenti, la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire gli eventuali interventi di manutenzione su entrambi i servizi e dove necessario, la tubazione del gas deve essere posta in guaina per evitare il pericolo che accidentali trafilamenti di gas possano interessare le canalizzazioni su

Page 25: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

24

indicate. Per le tubazioni metalliche le distanze di rispetto da cavi elettrici, telefonici e simili, non in cunicolo, devono risultare conformi alle specifiche norme CEI.

3.2.2.2.4. Tutti i tratti interrati di tubazioni di acciaio, devono essere provvisti di un adeguato rivestimento protettivo contro la corrosione, realizzato secondo le norme UNI ISO 5256 o UNI 9099 o UNI 10191 e dotati di un giunto isolante monoblocco (giunto dielettrico) secondo le norme UNI 10284 e UNI 10285, da collocarsi fuori terra in prossimità della risalita della tubazione.

3.2.2.2.5. Tutti i tratti interrati di tubazione di rame devono avere rivestimento protettivo conforme alla norma UNI 10823. I tratti di tubazione privi del rivestimento protettivo contro la corrosione, posti in corrispondenza di giunzioni, quali curve, pezzi speciali, ecc, devono essere, accuratamente fasciati con bende o nastri dichiarati idonei allo scopo dal produttore. Inoltre devono essere dotati di un giunto isolante monoblocco (giunto dielettrico) secondo le norme UNI 10284 e UNI 10285, da collocarsi fuori terra in prossimità della risalita della tubazione.

3.2.2.2.6. Le tubazioni interrate di polietilene devono essere mantenute all’esterno dei muri perimetrali dell’edificio da servire e devono essere collegate alle tubazioni metalliche, prima della loro fuoriuscita dal terreno ad eccezione del collegamento al contatore di cui al punto 2.3.1.4. In questo caso, sul tratto metallico in uscita dal terreno, non è richiesto il giunto monoblocco (giunto dielettrico) purchè la tubazione sia adeguatamente isolata dal contatto con il terreno.

3.2.2.3. Installazione esterna in canaletta

È consentita la posa delle tubazioni del gas in canaletta sulla parete perimetrale esterna dell’edificio purché, la canaletta di protezione, sia costituita con materiali resistenti agli agenti atmosferici e di classe 0 e la superficie di chiusura se esistente, anche se grigliata, sia di tipo rimovibile per permettere, all’occorrenza, eventuali ispezioni e manutenzioni ( vedi fig. 7a) e 7b)).

Canaletta

Griglia

Tubazione

1. Canaletta grigliata

2. Tubo gas

Fig. 7a)

3.2.2.3.1.1. La canaletta può essere ancorata o ricavata direttamente nell’estradosso della parete esterna. In quest’ultimo caso le pareti, che definiscono alloggiamento, devono essere rese stagne verso l’interno della parete nella quale è ricavato. Tale operazione può essere fatta anche mediante idonea zaffatura di malta di cemento.

Page 26: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

25

3.Tubazione gas

4.Griglia o

superficie chiusa

4.Griglia o

superficie chiusa

1. Mattoni forati 1. Intonaco

2. Canaletta

4.Griglia o

superficie chiusa

2. Canaletta- nicchia

3.Tubazione gas1.Intonaco

2. Canaletta

5. Ancoraggio tubo gas

4.Griglia o

superficie chiusa

1. Malta di cenmento

2. Alloggiamento

1. Mattoni forati

3.Tubazione gas3.Tubazione gas

5. Ancoraggio

5. Ancoraggio tubo gas

5. Ancoraggio tubo gas

5. Ancoraggio tubo gas

fig. 7 b)

3.2.2.3.2. É ammessa l’installazione di una tubazione in canaletta chiusa ( non grigliata ) se provvista alle estremità di opportune aperture di aerazione rivolte verso l’esterno e se realizzata in modo da poter permettere all’occorrenza eventuali ispezioni e manutenzioni.

Per i gas di densità relativa all’aria superiore a 0,8 la canaletta non può scendere al di sotto del piano campagna. L’apertura di aerazione ubicata nella parte bassa della canaletta deve essere posizionata in modo tale da impedire raccolte di liquidi e non deve trovarsi a:

- livello più basso del suolo; - distanza minore di 1 m da materiali combustibili, impianti elettrici, prese d’aria,

aperture , porte, finestre comunicanti con locali o vani posti a livello inferiore; - minore di 2 m da caditoie (tombini).

3.2.3.1.1. Le tubazioni non possono essere installate direttamente sotto traccia sulle pareti esterne dei muri perimetrali.

Page 27: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

26

3.2.3. Tracciati interni all’unità immobiliare

Le tubazioni all’interno dei locali di proprietà e nelle eventuali pertinenze possono essere installati: - in vista - sotto traccia

nota 4). Le disposizioni che seguono valgono anche per le installazioni di tubazioni gas all'interno delle singole proprietà/unità immobiliare inserite in edifici multifamiliari o condominiali di cui al p.3.3.4.

3.2.3.1. Installazioni interne in vista

Nei locali non areati o non aerabili, cioè nei locali privi di aperture rivolte verso l'esterno, le giunzioni possono essere solo saldate, brasate e/o di tipo filettato se la filettatura è sigillata con prodotti di cui al punto 3.1.15.

3.2.3.1.1. Le tubazioni installate in vista devono avere andamento rettilineo verticale ed orizzontale ed essere opportunamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni. Gli elementi di ancoraggio devono essere distanti l’uno dall’altro non più di 2,5 m per i diametri sino a 33,7 mm e non più di 3,0 m per i diametri maggiori.

3.2.3.1.2. Le tubazioni in vista devono essere adeguatamente protette contro la corrosione mediante appositi rivestimenti idonei al luogo di installazione, quali zincatura (UNI EN 10240) o verniciatura.

3.2.3.2. Installazioni interne sotto traccia:

Le tubazioni sotto traccia possono essere installate nelle strutture in muratura (nei pavimenti, nelle pareti perimetrali, nelle tramezze fisse, nei solai, ecc.) purché siano posate con andamento rettilineo verticale ed orizzontale e siano rispettate le condizioni di seguito riportate.

3.2.3.2.1. Le tubazioni inserite sotto traccia possono essere posate ad una distanza non maggiore di 200 mm dagli spigoli paralleli alla tubazione (vedere fig 8) e con elementi atti a permetterne l'individuazione del percorso (anche disegni o fotografie, ecc.), ad eccezione dei tratti terminali per l'allacciamento degli apparecchi, tratti che devono peraltro avere la minore lunghezza possibile.

3.2.3.2.2. Nel caso di posa sottotraccia entro la fascia di 200 mm, ubicata nella zona più bassa di una parete, è preferibile collocare la tubazione nella metà superiore di tale fascia, per evitare i possibili danneggiamenti causati da interventi successivi, quali per esempio la posa di battiscopa, ecc. (vedi fig.8)

Nel caso la tubazione sia collocata entro la metà inferiore di tale fascia (che si estende fino a 100 mm sopra il pavimento), è necessaria una segnalazione esterna che individui in modo chiaro, ben leggibile e permanente la posizione della tubazione del gas.

Zone da utilizzare per la posa sottotraccia di tubazioni a gas

Legenda 1 Zona da utilizzare

Page 28: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

27

200

mm

200 mm

200 mm

10 volteil

diametro

per De <60,3

mm

38 volteil diam

etroper De >

60,3m

m

100 m

m

Zona per tubazioni sotto traccia

Parete

Parete

Pavimento

fig. 8

3.2.3.2.3. Nel caso di posa di tubazioni nelle pareti che contengano cavità (esempio mattoni forati) è necessario che le tubazioni siano inserite una guaina protettiva, se di rame in alternativa alla guaina possono anche essere utilizzati tubi con rivestimento conformi alla (UN 10823),

3.2.3.2.4. L'intera tubazione sotto traccia deve essere annegata in malta di cemento (1:3) anche in presenza della guaina di protezione o rivestimento protettivo di spessore non minore di 20 mm, operando come segue:

- realizzata la traccia, si procede alla stesura di uno strato di almeno 20 mm di malta di cemento, sul quale va collocata la tubazione;

- dopo la prova di tenuta dell'impianto, la tubazione deve essere completamente annegata in malta di cemento.

4. Tubazione gas

20 mm

3. Malta cemento

De20 mm

1. Mattoni forati

2. Guaina

fig.9

nota 5). In presenza della guaina di protezione o rivestimento protettivo lo spessore della malta di cemento può risultare anche inferiore ai 20 mm

3.2.3.2.5. I rubinetti e tutte le giunzioni ad eccezione delle saldature/brasature, devono essere a vista od inserite in apposite scatole ispezionabili non a tenuta. Per i locali sia non aerati, sia non aerabili, devono essere rispettate le condizioni di cui al punto 3.1.15

Page 29: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

28

3.2.3.2.6. Può essere evitata la formazione della traccia per la posa delle tubazioni a pavimento, sempre che le stesse siano poggiate direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con almeno 20 mm di malta di cemento anche in presenza di guaine di protezione o rivestimenti protettivi di cui al punto 3.2.3.2.4.

Le tubazioni devono essere posate nel rispetto delle distanze dagli spigoli di cui al punto 3.2.3.2.2; nel caso in cui non sia possibile rispettare tale distanze, la tubazione deve risultare sempre ortogonale alle pareti ed il tracciato deve essere segnalato anche con elaborati grafici.

Page 30: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

29

3.3. Criteri di posa nelle parti comuni degli edifici multifamiliari

3.3.1. Generalità

Il percorso delle tubazioni installate nelle parti comuni deve essere il più breve possibile. Di regola la posa delle tubazioni gas deve essere fatta seguendo opportuni percorsi predisposti allo scopo ed al servizio esclusivo degli impianti gas. La progettazione e la posa in opera delle tubazioni del gas nelle parti ad uso comune di un edificio multifamiliare devono essere effettuate nel rispetto delle disposizioni generali, di cui ai punti precedenti, ed in ottemperanza alle norme di sicurezza antincendio in vigore per gli edifici di civile abitazione. In aggiunta devono essere rispettate le disposizioni dei punti di seguito riportati.

nota 6). Non è ammesso attraversare con le tubazioni gas, locali o pertinenze altrui anche in presenza di consensi tra le parti.

3.3.2. Tracciati nelle parti comuni esterne dell’edificio

Le tubazioni possono essere collocate: - in vista - in canaletta o in strutture appositamente realizzate - interrate

nota 7). È consentito attraversare balconi condominiali esterni o un lastrico solare esterno posando la tubazione direttamente sulla caldana del pavimento .

3.3.2.1. Installazione in vista

Le tubazioni installate in vista all’esterno dell’edificio devono essere adeguatamente ancorate alla parete perimetrale o anche ad altre strutture idonee per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni. Esse devono essere collocate in posizione tale da non essere soggette a danneggiamenti ed urti accidentali e, ove necessario, devono essere adeguatamente protette.

Per la posa di tubazioni di particolare lunghezza e soggette a sensibili variazioni di temperatura è necessario porre particolare attenzione agli effetti delle dilatazioni termiche (vedi appendice B) La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere facilmente individuata e correlata alla rispettiva unità abitativa.

3.3.2.2. Installazione in canaletta

È consentita la posa delle tubazioni all’interno di una canaletta, ubicata sulla parete perimetrale esterna dell’edificio e costituita da materiali resistenti agli agenti atmosferici e di classe 0. La superficie di chiusura, se esistente, deve essere non a tenuta (es. provvista di griglia) e rimovibile, al fine di permettere ispezioni e/o manutenzioni.

La canaletta può essere ancorata (fig 10a) o ricavata direttamente nell’estradosso della parete esterna, nicchia (fig.10b). In quest’ultimo caso, le pareti che delimitano l’alloggiamento, devono essere rese stagne. Tale operazione può essere realizzata, ad esempio, mediante idonea zaffatura di malta di cemento.

Page 31: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

30

La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere facilmente individuata e correlata alla rispettiva unità abitativa.

4.Griglia o

superficie chiusa

6. Mattoni forati 1. Intonaco

2. Canaletta

4.Griglia o

superficie chiusa

2. Canaletta- nicchia

3.Tubazione gas

2. Canaletta

5. Ancoraggio tubo gas

4.Griglia o

superficie chiusa

8. Malta di cenmento

2. Canaletta - nicchia

7. Mattoni forati

3.Tubazione gas3.Tubazione gas

5. Ancoraggio tubo gas

5. Ancoraggio tubo gas

6. Ancoraggio elemento

di copertura

3.Tubazione gas

1. Intonaco

6. Ancoraggio elemento

di copertura

5. Ancoraggio tubo gas

Fig 10a (Prospetto esemplificativo) fig 10b (Prospetto esemplificativo)

3.2.2.3.3. É ammessa l’installazione di una tubazione in canaletta chiusa (non grigliata) se provvista alle estremità di opportune aperture di aerazione rivolte verso l’esterno e se realizzata in modo da poter permettere all’occorrenza eventuali ispezioni e manutenzioni.

Per i gas di densità relativa all’aria superiore a 0,8 la canaletta non può scendere al di sotto del piano campagna. L’apertura di aerazione ubicata nella parte bassa della canaletta deve essere posizionata in modo tale da impedire raccolte di liquidi e non deve trovarsi a:

- livello più basso del suolo; - distanza minore di 1 m da materiali combustibili, impianti elettrici, prese d’aria,

aperture , porte, finestre comunicanti con locali o vani posti a livello inferiore; - minore di 2 m da caditoie (tombini, ecc).

3.3.2.3. Installazione di tubazioni interrate

Le condotte possono essere interrate come descritto al punto 3.2.2.2. e successivi; in aggiunta, è concesso l’interramento di più tubazioni gas nello stesso scavo, anche a quote diverse, purché:

Page 32: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

31

- tutte le tubazioni risultino posate sotto la profondità di interramento di 600 mm come definito nella fig.11 . In caso contrario, le tubazioni devono essere protette come riportato al punto 3.2.2.2.2.

- le distanze tra singole tubazioni devono essere tali da consentire su ciascuna tubazione eventuali successivi interventi di manutenzione e/o sostituzione. Per le distanze di rispetto da altri servizi vedi punto 3.2.2.2.3.

- Di ogni tubazione deve essere reso possibile l’individuazione del suo percorso, la sua partenza e la destinazione finale.

10

0 m

m6

00

mm

Sabbia

Materiale di risultaNastro di segnalazione

300

mm

100

mm

Tubazioni gas

Fig.11

3.3.3. Tracciati nelle parti comuni interne all’edificio

Nelle parti comuni interne all’edificio le tubazioni del gas possono essere installate: - in vista, - in apposite strutture ad uso esclusivo (guaina, alloggiamento, ecc).

Page 33: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

32

Non è ammessa la posa della tubazione gas a pavimento o sottotraccia nei muri costituenti le parti comuni interne.

3.3.3.1. Aspetti generali

Le tubazioni devono essere mantenute preferibimente all’esterno dei muri perimetrali e il tracciato all’interno dell’edificio deve interessare, prevalentemente, i locali da servire. Ove non sia possibile il collegamento diretto dall’esterno attraverso i muri perimetrali, è ammesso attraversare i locali ad uso comune (o parti comuni) operando nel rispetto delle disposizioni antincendio ed applicando le cautele e raccomandazioni sotto riportate: - deve essere sempre garantita la possibilità di poter evacuare all’esterno eventuali

trafilamenti di gas; - devono essere sempre garantiti un corretto ancoraggio ed una adeguata protezione

delle tubazioni da danneggiamenti ed urti accidentali e, ove necessario, da eventuali incendi (vedi UNI EN 1775);

- le tubazioni del gas non devono interferire con alti servizi. La distanza minima tra tubazioni del gas e ed altri servizi deve essere non inferiore a 20 cm. Negli incroci e nei parallelismi, se tale distanza non può essere rispettata, deve essere evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche chimico-fisiche e meccaniche;

- deve essere sempre evitata la formazione di sacche dovute a trafilamenti o fughe accidentali di gas;

- deve essere sempre evitata la possibilità che eventuali trafilamenti di gas possano diffondersi all’interno negli interstizi delle strutture murarie .

3.3.3.2. Installazione nelle parti comuni interne all’edificio

La posa delle tubazioni del gas all’interno delle parti comuni degli edifici può essere:

- in vista; - in apposito alloggiamento.

3.3.3.3. Nel caso di posa in vista, deve essere presente una o più aperture di aerazione con sezione minima pari o superiore ad 1/50 della superficie in pianta dei locali attraversati.

3.3.3.4. La posa in apposito alloggiamento prevede l’utilizzo di condotto/cavedio/vano aventi le seguenti caratteristiche: - sia ad esclusivo utilizzo delle tubazioni gas; - abbia le pareti impermeabili al gas; - sia permanentemente aerato con aperture alle estremità, di sezione equivalente al

condotto/cavedio/vano. L’apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma. Nel caso di gas con densità relativa d > 0,8 l’apertura di aerazione alla quota più bassa, deve essere ubicata a quota non inferiore a quella del piano di campagna. Inoltre questa apertura deve essere ad una distanza, misurata orizzontalmente, non minore di 5 m da aperture alla stessa quota o a quota inferiore; nel caso di edifici di altezza maggiore di 12 m, tale distanza deve essere non minore di 10 m;

- abbia una resistenza al fuoco uguale o superiore a quella della struttura nella quale è inserita ed in ogni caso non minore a REI 30;

- sia dotato di sportello di ispezione a tenuta di gas ad ogni piano; - non compromettere l’eventuale compartimentazione antincendio; - nel caso di condotto/cavedio/vano in cui sono alloggiate più tubazioni del gas deve

essere prevista una distanza minima tra le stesse non inferiore a 20 mm.(vedi fig 12);

- le dimensioni interne dell’alloggiamento devono consentire gli interventi di manutenzione.

Page 34: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

33

Nel caso di condotto/cavedio/vano a sviluppo orizzontale gli sportelli d’ispezione devono essere ubicati in prossimità dell’ingresso della tubazione ad ogni singola unità immobiliare. In ogni caso, tra due sportelli la distanza non deve essere maggiore di 12 m;

Tubazioni gas

Apposito alloggiamento

Pannello di chiusura a tenuta

Guarnizione di tenuta

20

mm

20

mm

20

mm

20

mm

fig. 12 .

3.3.4. Installazione delle tubazioni gas all’interno delle singole unità immobiliari site in edifici multifamiliari-condominiali.

Le prescrizioni sono le medesime di quelle previste per l’installazione in unità immobiliari monofamiliari, di cui al punto 3.2.3 e successivi della presente norma a cui si rimanda.

Page 35: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

34

4. COLLAUDO DELL’IMPIANTO INTERNO

4.1. Prova di tenuta dell’impianto

la prova di tenuta deve essere eseguito prima di mettere in servizio l’impianto di distribuzione interna di gas, di averlo collegato al contatore e che siano stati allacciati gli apparecchi. Se qualche parte dell'impianto non è in vista, il collaudo deve precedere la copertura della tubazioni stesse.

La prova va effettuata, utilizzando l’apposita presa di pressione situata in prossimità del contatore, con le seguenti modalità:

- a valle di ogni rubinetto terminale ed a monte del rubinetto al contatore vanno posti dei tappi a garanzia della tenuta;

- si immette nell'impianto attraverso la presa di pressione aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione di almeno 100 mbar;

- dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (non minore di 15 min), si effettua una prima lettura della pressione mediante un manometro ad acqua od apparecchio equivalente di sensibilità minima di 0,1 mbar (1 mm H2O);

- trascorsi 15 minuti dalla prima, si effettua una seconda lettura: il manometro non deve rilevare alcuna caduta di pressione tra i due valori.

- Se si verificassero delle perdite, queste devono essere ricercate ed eliminate. Le parti difettose devono essere sostituite e la tenuta ripristinata.

Non è ammesso eliminare le perdite negli impianti o le sezioni di impianto di nuova realizzazione utilizzando mastici e prodotti similari applicati esternamente. Eliminate le perdite, occorre ripetere il collaudo dell'impianto come sopra descritto.

4.2. Prova di tenuta nei casi di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria

Nel caso di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria di impianti esistenti il collaudo va eseguito come segue: a) Prima di effettuare l’intervento, verificare la tenuta delle tubazioni esistenti

secondo la procedura prevista dalla UNI 11137 (metodo diretto o indiretto); b) Annotare il valore di perdita riscontrato durante la prova; c) Eseguire l’intervento; d) Ripetere la prova di tenuta come al punto a); e) Verificare il valore di perdita dopo l’intervento; f) L’impianto può essere rimesso in funzione soltanto se il valore di perdita dopo

l’intervento è uguale o inferiore a quello annotato nel punto b); g) Se il valore di perdita non risultasse idoneo al funzionamento l’impianto non può

essere rimesso in funzione.

5. COLLEGAMENTO DELLE APPARECCHIATURE ALL’IMPIANTO GAS.

Gli apparecchi fissi e quelli ad incasso devono essere collegati all’impianto con tubo metallico rigido e raccordi filettati, oppure con un tubo flessibile di acciaio (lunghezza massima 2 m) inossidabile a parete continua, di cui alla UNI 9891.

Le guarnizioni di tenuta devono essere conformi alla UNI 10582.

Le stufe fino a 4,2 kW, le cucine ed i fornelli possono essere collegati con tubi flessibili non metallici per allacciamento, di cui alla UNI 7140.

6. CONTROLLO PERIODICO DELL'IMPIANTO INTERNO

Page 36: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

35

Il controllo deve essere eseguito nei tempi e con le modalità previste dalla UNI 11137.

6.1. Pulizia della tubazione

Per effettuare la pulizia della tubazione si deve seguire ala seguente procedura: - aprire porte e finestre degli ambienti interessati; - chiudere il rubinetto di intercettazione posto all'entrata del contatore; - staccare il tubo dell'impianto interno dal contatore e tappare l'uscita di

quest'ultimo; - disinserire tutti gli apparecchi allacciati e ove esistano, i relativi tubi flessibili; - soffiare aria o gas inerte con apposita attrezzatura, partendo dalla tubazione di

diametro minore e procedendo verso quella di diametro maggiore. Prima di ricollegare la tubazione al contatore si deve ricontrollare la tenuta dell'impianto. Se si riscontrano delle perdite, queste devono essere ricercate ed eliminate. Le parti difettose e le guarnizioni devono essere sostituite o rifatte.

Eliminate le eventuali perdite bisogna ripetere la prova di tenuta UNI 11137.

6.2. Manovrabilità dei rubinetti dell'impianto

Se un rubinetto non è facilmente manovrabile, nel senso che sia anomalo lo sforzo necessario per effettuare le manovre di apertura e di chiusura, occorre controllare la lubrificazione e la regolazione delle parti mobili. L'eventuale sostituzione di un rubinetto comporta la ripetizione della prova di tenuta dell'impianto di cui al punto 4.2.

6.3. Stato di conservazione del tubo flessibile

La verifica dello stato di conservazione di un tubo flessibile non metallico consiste nel controllare che:

- non siano stati superati i termini di scadenza (5 anni), secondo quanto previsto dalla UNI 7140;

- non appaiono screpolature, tagli ed abrasioni, né tracce di bruciature o di surriscaldamento sulla superficie del tubo, né sulle estremità dello stesso in corrispondenza del portagomma e delle fascette stringitubo di sicurezza o dei raccordi filettati;

- non appaia deteriorato ed invecchiato il materiale di cui il tubo è costituito: pertanto il tubo stesso dovrà mantenere la normale elasticità e non risultare né indurito, né eccessivamente plastico.

Lo stato di conservazione di tubi flessibili di acciaio inossidabile a parete continua, o tubi metallici rigidi, consiste nel controllo della superficie, dei raccordi filettati e delle relative guarnizioni.

Page 37: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

36

APPENDICE A

CALCOLO DEI DIAMETRI DEI TUBI DI UN IMPIANTO INTERNO

Il moto di un fluido in una condotta può avere diversi regimi: a) moto laminare o di Poiseuille, caratteristico dei fluidi viscosi per numeri di Reynolds

inferiori a 1300 o nei capillari ; b) moto di regime di transizione, instabile e mal definibile, per numeri di Reynolds compresi tra

1300 e 2500 circa; c) moto turbolento, il più frequente e al quale si riferisce normalmente per l’individuazione della

perdita di carico ed il conseguente dimensionamento delle tubazioni di distribuzione del gas combustibile, sia per il settore domestico che industriale, esso è caratteristico per numeri di Reynolds superiori a circa 2500;

La perdita di carico è data dalla seguente equazione generale, valida per qualsiasi fluido e per qualsiasi regime.

"· V2 # PA - PB = ———

— • L (eq. n° 1)

200· Di dove: PA = pressione relativa in un punto A (in mbar);

PB = pressione relativa in un punto B (in mbar); " = coefficiente in attrito = "o + b/Di

0,612 "o = 0,007

2 + ——

— Re 0,35 b = 2,9 • 10-

5 • Re 0,109

Q Re = numero di Reynolds = 354 • —— • 10-6 Di ·#

Q = portata di gas (in m3/h, a 15 °C e 1 013 mbar), # = viscosità cinematica (in m2/s);

V = velocità del gas (in m/s) = Q/(2 827·Di2);; # = massa volumetrica del gas (in kg/m3, a 15 °C e 1 013 mbar); L = lunghezza virtuale della tubazione (in metri); Di = diametro interno della tubazione (in metri).

Il ricorso all’equazione generale, con l’uso opportuno del coefficiente di attrito ", rende la procedura di calcolo del diametro di una tubazione di trasporto gas complicata e di difficile impiego pertanto, a semplificazione, di seguito sono riportati, per i gas combustibili tra i più comuni, dei prospetti attraverso i quali è possibile determinare il diametro della tubazione in funzione della portata di gas, della lunghezza virtuale della tubazione e perdita di carico data.

Page 38: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

37

Nota: I calcoli per diametri di tubazioni non riconducibili ai prospetti contemplati nella presente appendice possono essere fatti ricorrendo alla letteratura tecnica specifica. Al riguardo, segnaliamo le equazioni di Renouard, le quali garantiscono buoni risultati, inoltre, sono di facile applicazione e si prestano ad essere rappresentate non solo in regoli calcolatori, ma anche in abachi. (Valida per tubi (acciaio, rame, polietilene) e per tipi di moto il cui regime è definito da Re < 5 $ 10 6 )

Equazione semplificata di Renouard:

(p1 – p2 ) 22750 $ d $ Q1,82

—————

= ———————— + K

eq. n° 2)

l D 4,82

Dove valgono le seguenti unità di misura:

(p1 – p2 ) = perdita di carico in mbar

D = (diametro) in mm;

Q = (portata) in m3/h a 15°C, e 1013,25 mbar;

d = (densità del gas) aria = 1 ;

l = (lunghezza ) in m;

K = correzione per eventuali dislivelli (yg –ya) $ h $ g

Dove :

yg = massa volumica del gas in kg/m3 (a 15 e 1013,25 mbar)

ya = massa volumica del aria in kg/m3 (a 15 e 1013,25 mbar)

h= differenza di quota in m

g = accelerazione di gravità m/s2

Page 39: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

38

Procedura per il dimensionamento della tubazione che costituisce l’impianto interno di distribuzione gas ed utilizzo dei prospetti: a) si determina la massima portata di gas in transito in ogni tratto di impianto, espressa o

in m3/h o in kW, ciò può essere fatto in relazione ai dati di targa riportata sugli apparecchi utilizzatori;

b) si determinano, le lunghezze virtuali dei differenti tratti della tubazione costituenti

l’impianto interno, misurando lo sviluppo geometrico delle tubazioni e sommando ad esso le lunghezze equivalenti per i pezzi speciali presenti sul tratto di condotta considerato. (Nel prospetto A-1 sono riportate per i principali tipi di gas le lunghezze equivalenti dei pezzi speciali più comuni. I valori sono stati ottenuti mediando i dati forniti da differenti costruttori) e possono essere considerasti validi per qualsiasi tipo di materiale impiegato se riportato in questa norma);

Prospetto A 1- Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali

Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali m

Di mm Curva a 90°

Raccordo a Ti

croce gomito rubinetto

Gas naturale - Miscele aria/CH4 - Gas di cracking

! 22,3 0,2 0,8 1,5 1,0 0,3

22,3 a 53,9

0,5 2,0 4,0 1,5 0,8

53,9 a 81,7

0,8 4,0 8,0 3,0 1,5

$ 81,7 1,5 6,5 13,0 4,5 2,0

Gas di petrolio liquefatto - Miscele a base di GPL

! 22,3 0,2 1,0 2,0 1,0 0,3

22,3 a 53,9

0,5 2,5 5,0 2,0 0,8

53,9 a 81,7

1,0 4,5 9,0 3,0 1,5

$ 81,7 1,5 7,5 15,0 5,0 2,0 c) in base alla densità relativa del gas si sceglie il corrispondente prospetto, allegato alla

presente appendice, e si procede al dimensionamento tratto per tratto, come nell'esempio sotto riportato, adottando per lunghezze virtuali e portate i valori più vicini per eccesso ai dati dal prospetto e da questi si ricava il diametro da adottare.

Page 40: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

39

Esempio di calcolo : a) Calcolo della portata di gas Supponiamo di utilizzare un gas naturale avente potere calorifico superiore Hs =38 311 kJ/m3 e potere

calorifico inferiore Hi = 34 560 kJ/m3, con densità d = 0,6 (aria=1). Si debba dimensionare un impianto interno, in tubo di acciaio, per alimentare i seguenti apparecchi (vedere figura A1):

portata termica nominale

Qn = 21 kW

piano cottura :

portata volumica QV=Qn 3600 =

Hi

2,0 m3/h portata termica

nominale Qn = 33,5 kW

caldaia : portata volumica QV=Qn 3600 =

Hi

3,5 m3/h

portata termica nominale

Qn = 33,5 kW

scaldabagno: portata volumica QV=Qn 3600 =

Hi

3,5 m3/h

portata termica nominale

Qn = 9,5 kW

stufa : portata volumica QV=Qn 3600 =

Hi 1,0 m3/h

Totale kW 97,5

Totale m3/h 10,0 m3/h

Il dimensionamento dell’impianto procede, come si è detto, tratto per tratto.

Page 41: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

40

N.B. – Il piano cottura e la stufa sono collegate all’impianto con attacco rigido di piccola lunghezza. Nel calcolo delle lunghezze non si è tenuto conto dell’impiego di tubi flessibili per il collegamento di questi tipi di apparecchi.

Fig. 1– Esempio di impianto domestico

Page 42: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

41

B) calcolo della lunghezza virtuale della tubazione e del diametro della tubazione tramite l’uso dei prospetti.

Portata (Q) 97,5 kW

10,0 m3/h

Lunghezza geometrica del tronco AC 3,0 m Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-M): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente): Lunghezza geometrica del tronco più lungo (A-M): (In questo caso il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-M) e corrisponde alla misura della tubazione fra il contatore e l'apparecchio più lontano istallato sul tratto fig. 1)

11,0 m

Calcolo della lunghezza equivalente del tronco più lungo (A-M):

Dal prospetto A1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo.Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro “atteso” della condotta sia compreso fra 22,3 e 53,9 mm) ,

Esempio numerico:

gomito in B = 1,5 m, Ti in C = 2,0 m, curva in E = 0,5 m, croce in F = 4,0 m, curva in L = 0,5 m, curva in M = 0,5 m, rubinetto in M = 0,8 m,

9,8 m

20,8 m

Tratto AC

Dal prospetto A 3, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza dei valori approssimati per eccesso della lunghezza virtuale e della portata, il valore del diametro interno:

Di = 36,6 mm (1 1/4")

In modo analogo si procede per gli altri tratti di impianto:

Portata (Q) 76,5 kW

8,0 m3/h

Lunghezza geometrica del tronco CF 4,0 m

Tratto CF

Lunghezza virtuale del tratto più lungo (A -M) Dalla fig. 1 si rileva che anche in questo caso il tratto più lungo è rappresentato dal percorso (A -M)

20,8 m

Di = 36,6 mm (1 1/4")

Portata (Q) 33,5 kW

3,5 m3/h

Lunghezza geometrica tronco FM = 4,0 m

Tratto FM

Lunghezza virtuale del tratto più lungo (A -M) Dalla fig. 1 si rileva che anche in questo caso il tratto più lungo è rappresentato dal percorso (A -M)

= 20,8 m

Di = 27,9 mm (1")

Page 43: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

42

Portata (Q) 21 kW 2,0 m3/h

Lunghezza geometrica del tronco CD 1,8 m

Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-D): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente): Lunghezza geometrica del tratto più lungo (A-D) : In questo caso ( fig. 1) il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-D) e corrisponde alla misura della tubazione fra il contatore e l'apparecchio più lontano istallato sul tratto)

4,8 m

atto CD

Lunghezza equivalente del tratto più lungo (A-D): Dal prospetto A1 si ricava le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo.Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro “atteso” della condotta sia compreso fra 22,3 e 53,9 mm) , Esempio numerico: Gomito in B = 1,5 m - Ti in C = 2,0 m – gomito in D=1,5 - Rubinetto in D = 0,8 m;

5,8 m

10,6 m

Di = 22,3 mm (3/4")

Portata (Q) 33,5 kW

3,5 m3/h

Lunghezza geometrica del tronco FG 0,4 m Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-G): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente): Lunghezza geometrica del tratto più lungo(A-G): In questo caso (fig.1) il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-G) e corrisponde alla misura della tubazione fra il contatore e l'apparecchio più lontano istallato sul tratto)

7,4 m

Tratto FG

Lunghezza equivalente del tratto più lungo (A-G) : Dal prospetto A1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro “atteso” della condotta sia compreso fra 22,3 e 53,9 mm) Esempio numerico gomito in B = 1,5 m, Ti in C = 2,0 m, curva in E = 0,5 m, croce in F = 4,0 m, rubinetto in G = 0,8 m,

8,8m

16,2m

Di = 22,3 mm (3/4")

Portata (Q) 9,5 kW 1,0 m3/h

Lunghezza geometrica tronco FI 2,5 m

Tratto FI

Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-I): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente):

Page 44: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

43

Lunghezza geometrica del tratto più lungo (A-I) In questo caso (fig. 1 ) il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-I) e corrisponde alla misurata della tubazione fra il contatore e l'apparecchio più lontano istallato sul tratto

= 9,5 m

Lunghezza equivalente del tratto più lungo (A-I) Dal prospetto A1 si ricava le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo.Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro “atteso” della condotta sia compreso fra 22,3 e 53,9 mm) Esempio numerico: gomito in B = 1,5 m, Ti in C = 2,0 m, curva in E = 0,5 m, croce in F = 4,0 m, curva in G = 0,5 m, rubinetto in G = 0,8 m, Totale lunghezza equivalente

9, 3m

18,8 m

Di = 16,7 mm (1/2")

Se, al termine del calcolo, si sono trovati diametri diversi da quelli utilizzati per il calcolo delle lunghezze virtuali, occorre rifare tutto il dimensionamento con un secondo tentativo. Nei prospetti che seguono vengono forniti i valori delle portate di gas possibili in funzione dei diametri interni delle tubazioni e delle lunghezze delle stesse, per i gas della seconda e della terza famiglia e per tubazioni in acciaio e in rame, e polietilene. (Non sono stati riportati i prospetti inerenti ai gas della prima famiglia perché questi ultimi sono ormai poco utilizzati.)

GAS NATURALE -Tubazioni di ACCIAIO -

(perdita di carico di 1,0 mbar)

Prospetto A 1 - Portate in volume (m3/h a 15°C) per gas naturale, densità = 0,6 Filettatura 3/8 1/2 3/4 1 1 1/4 1 1/2 2 2 1/2 3 Di mm 13,2 16,7 22,3 27,9 36,6 42,5 53,9 69,7 81,7 s mm 2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 3,2 3,6 Lunghezza virtuale (m)

Portata m3/h

2 3,09 5,89 13,04 24,13 50,82 76,58 145,15 288,70 441,42 4 2,09 3,99 8,82 16,31 34,34 51,72 99,19 197,75 302,27 6 1,66 3,17 7,02 12,97 27,29 41,10 78,79 158,46 242,17 8 1,41 2,70 5,96 11,02 23,18 34,90 66,91 135,24 206,91

10 1,25 2,38 5,25 9,71 20,42 30,75 58,94 119,11 183,13 15 0,99 1,89 4,18 7,71 16,22 24,42 46,79 94,55 146,01 20 0,84 1,61 3,55 6,55 13,77 20,73 39,72 80,25 123,92 25 0,74 1,41 3,12 5,77 12,13 18,26 34,98 70,66 109,10 30 0,67 1,28 2,82 5,20 10,93 16,46 31,53 63,68 98,32 40 0,57 1,08 2,39 4,42 9,28 13,97 26,76 54,04 83,43 50 0,50 0,95 2,11 3,89 8,17 12,30 23,56 47,58 73,45 75 0,40 0,76 1,67 3,09 6,49 9,76 18,69 37,74 58,26 100 0,34 0,64 1,42 2,62 5,50 8,28 15,86 32,02 49,42

Page 45: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

44

Prospetto A 1 bis - Portate termiche in ( kW ) per gas naturale, densità = 0,6

Filettatura 3/8" 1/2" 3/4" 1" 1 1/4" 1 1/2" 2" 2 1/2" 3" Di mm 13,2 16,7 22,3 27,9 36,6 42,5 53,9 69,7 81,7 s mm 2 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 3,2 3,6 Lunghezza virtuale (m)

Portata Termica (*) kW

2 29,66 56,54 125,18 231,65 487,87 735,17 1393,44 2771,52 4237,634 20,06 38,30 84,67 156,58 329,66 496,51 952,22 1898,40 2901,796 15,94 30,43 67,39 124,51 261,98 394,56 756,38 1521,22 2324,838 13,54 25,92 57,22 105,79 222,53 335,04 642,34 1298,30 1986,34

10 12,00 22,85 50,40 93,22 196,03 295,20 565,82 1143,46 1758,0515 9,50 18,14 40,13 74,02 155,71 234,43 449,18 907,68 1401,7020 8,06 15,46 34,08 62,88 132,19 199,01 381,31 770,40 1189,6325 7,10 13,54 29,95 55,39 116,45 175,30 335,81 678,34 1047,3630 6,43 12,29 27,07 49,92 104,93 158,02 302,69 611,33 943,8740 5,47 10,37 22,94 42,43 89,09 134,11 256,90 518,78 800,9350 4,80 9,12 20,26 37,34 78,43 118,08 226,18 456,77 705,1275 3,84 7,30 16,03 29,66 62,30 93,70 179,42 362,30 559,30100 3,26 6,14 13,63 25,15 52,80 79,49 152,26 307,39 474,43

*) Gas naturale Hi = 34 560 kJ/m3

1m3 di gas naturale = 9,6 kW

Page 46: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

45

GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO (GPL) Tubazioni di ACCIAIO

(perdita di carico di 2,0 mbar )

Prospetto A 2 - Portate in volume (m3/h a 15°C) per miscele di G.P.L., densità = 1,69 Filettatura 3/8 1/2 3/4 1 1 1/4 1 1/2 2 2 1/2 3 Di mm 13,2 16,7 22,3 27,9 36,6 42,5 53,9 69,7 81,7 s mm 2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 3,2 3,6 Lunghezza virtuale (m

Portata(*) m3 /h

2 2,61 4,99 11,05 20,45 43,07 64,90 122,79 244,25 373,47 4 1,77 3,38 7,48 13,82 29,10 43,84 84,08 167,31 255,76 6 1,41 2,69 5,95 10,99 23,13 34,84 66,79 134,07 204,91 8 1,20 2,29 5,05 9,34 19,65 29,59 56,72 114,57 175,08

10 1,06 2,01 4,45 8,23 17,31 26,07 49,96 100,98 154,96 15 0,84 1,60 3,54 6,54 13,75 20,70 39,67 80,16 123,79 20 0,71 1,36 3,01 5,55 11,68 17,58 33,68 68,04 105,07 25 0,63 1,20 2,65 4,89 10,28 15,48 29,66 59,91 92,51 30 0,57 1,08 2,39 4,41 9,27 13,95 26,73 54,00 83,37 40 0,48 0,92 2,03 3,74 7,87 11,84 22,69 45,82 70,74 50 0,42 0,81 1,79 3,30 6,93 10,43 19,98 40,34 62,28 75 0,34 0,64 1,42 2,62 5,50 8,28 15,85 32,00 49,40 100 0,29 0,55 1,20 2,22 4,67 7,02 13,45 27,15 41,91

Prospetto A 2 bis - Portate in kW per miscele di G.P.L., densità = 1,69 Filettatura 3/8 1/2 3/4 1 1 1/4 1 1/2 2 2 1/2 3 Di mm 13,2 16,7 22,3 27,9 36,6 42,5 53,9 69,7 81,7 s mm 2 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 3,2 3,6 Lunghezza virtuale (m)

Portata Termica(*) kW

2 81,95 156,69 346,97 642,13 1352,40 2037,86 3855,61 7669,45 11726,964 55,58 106,13 234,87 433,95 913,74 1376,58 2640,11 5253,53 8030,866 44,27 84,47 186,83 345,09 726,28 1093,98 2097,21 4209,80 6434,178 37,68 71,91 158,57 293,28 617,01 929,13 1781,01 3597,50 5497,51

10 33,28 63,11 139,73 258,42 543,53 818,60 1568,74 3170,77 4865,7415 26,38 50,24 111,16 205,36 431,75 649,98 1245,64 2517,02 3887,0120 22,29 42,70 94,51 174,27 366,75 552,01 1057,55 2136,46 3299,2025 19,78 37,68 83,21 153,55 322,79 486,07 931,32 1881,17 2904,8130 17,90 33,91 75,05 138,47 291,08 438,03 839,32 1695,60 2617,8240 15,07 28,89 63,74 117,44 247,12 371,78 712,47 1438,75 2221,2450 13,19 25,43 56,21 103,62 217,60 327,50 627,37 1266,68 1955,5975 10,68 20,10 44,59 82,27 172,70 259,99 497,69 1004,80 1551,16100 9,11 17,27 37,68 69,71 146,64 220,43 422,33 852,51 1315,97

*) Gas di petrolio liquefatto (GPL) : Hi = 113040 kJ/m3 1m3 di GPL = 31,4 kW;

Page 47: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

46

GAS NATURALE - Tubazioni di RAME -

( perdita di carico di 1,0 mbar) Prospetto A 3 - Portate in volume (m3/h a 15 °C) per gas naturale, densità = 0,6

De mm 12 14 18 22 28 35 42 54 Di mm 10 12 16,0 19,0 25 32 39 50

s mm 1 1 1,0 1,5 1,5 1,5 1,5 2 Lunghezza

virtuale (m)

Portata m3/h

2 1,56 2,56 5,60 8,95 19,57 38,46 65,97 129,56 4 1,04 1,72 3,78 6,01 13,25 26,09 44,8 88,14 6 0,83 1,36 2,98 4,76 10,54 20,76 35,68 70,26 8 0,70 1,15 2,52 4,03 8,95 17,65 30,34 59,79

10 0,62 1,01 2,22 3,55 7,89 15,55 26,75 52,74 15 0,49 0,80 1,76 2,81 6,26 12,35 21,26 41,95 20 0,41 0,68 1,49 2,38 5,31 10,48 18,05 35,65 25 0,36 0,60 1,31 2,09 4,67 9,23 15,89 31,41 30 0,33 0,54 1,18 1,88 4,21 8,31 14,32 28,31 40 0,28 0,46 1,00 1,60 3,56 7,05 12,15 24,03 50 0,24 0,40 0,88 1,40 3,13 6,2 10,69 21,16 75 0,19 0,32 0,70 1,11 2,48 4,91 8,47 16,77 100 0,16 0,27 0,59 0,94 2,1 4,15 7,17 14,22

Prospetto A 3 bis - Portate termiche in kW per gas naturale, densità = 0,6

De mm 12 14 18 22 28 35 42 54 Di mm 10 12 16,0 19,0 25 32 39 50

s mm 1 1 1,0 1,5 1,5 1,5 1,5 2 Lunghezza virtuale (m)

Portata (*) kW

2 14,98 24,58 53,76 85,92 187,87 369,22 633,31 1243,78 4 9,98 16,51 36,29 57,70 127,20 250,46 430,08 846,14 6 7,97 13,06 28,61 45,70 101,18 199,30 342,53 674,50 8 6,72 11,04 24,19 38,69 85,92 169,44 291,26 573,98 10 5,95 9,70 21,31 34,08 75,74 149,28 256,80 506,30 15 4,70 7,68 16,90 26,98 60,10 118,56 204,10 402,72 20 3,94 6,53 14,30 22,85 50,98 100,61 173,28 342,24 25 3,46 5,76 12,58 20,06 44,83 88,61 152,54 301,54 30 3,17 5,18 11,33 18,05 40,42 79,78 137,47 271,78 40 2,69 4,42 9,60 15,36 34,18 67,68 116,64 230,69 50 2,30 3,84 8,45 13,44 30,05 59,52 102,62 203,14 75 1,82 3,07 6,72 10,66 23,81 47,14 81,31 160,99

100 1,54 2,59 5,66 9,02 20,16 39,84 68,83 136,51

*) Gas naturale Hi = 34 560 kJ/m3 1m3 di gas naturale = 9,60 kWh

Page 48: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

47

GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO (GPL) Tubazioni di RAME

(perdita di carico di 2,0 mbar)

Prospetto A 4- Portate in volume (m3/h a 15 °C) per miscele di GPL, densità = 1,69

De mm 12 14 18 22 28 35 42 54 Di mm 10 12 16,0 19,0 25 32 39 50

s mm 1 1 1,0 1,5 1,5 1,5 1,5 2 Lunghezza

virtuale (m)

Portata m3/h

2 1,32 2,17 4,75 7,60 16,15 31,69 54,28 106,39 4 0,89 1,46 3,19 5,10 10,98 21,57 36,99 72,62 6 0,70 1,15 2,53 4,04 8,75 17,2 29,51 58,00 8 0,59 0,98 2,14 3,42 7,44 14,64 25,13 49,42

10 0,52 0,86 1,88 3,01 6,56 12,91 22,18 43,64 15 0,41 0,68 1,49 2,38 5,22 10,28 17,66 34,78 20 0,35 0,58 1,26 2,02 4,43 8,73 15,01 29,59 25 0,31 0,51 1,11 1,78 3,9 7,69 13,23 26,10 30 0,28 0,46 1,00 1,60 3,52 6,94 11,94 23,55 40 0,24 0,39 0,85 1,35 2,98 5,89 10,14 20,01 50 0,21 0,34 0,75 1,19 2,63 5,18 8,93 17,63 75 0,16 0,27 0,59 0,94 2,08 4,11 7,08 14,00 100 0,14 0,23 0,50 0,80 1,76 3,49 6,01 11,88

Prospetto A 4 bis - Portate termiche in kW per miscele di GPL, densità 01,69

De mm 12 14 18 22 28 35 42 54 Di mm 10 12 16,0 19,0 25 32 39 50

s mm 1 1 1,0 1,5 1,5 1,5 1,5 2 Lunghezza virtuale (m)

Portata Termica (*) kW

2 41,45 68,14 149,15 238,64 507,11 995,07 1704,39 3340,65 4 27,95 45,84 100,17 160,14 344,77 677,30 1161,49 2280,27 6 21,98 36,11 79,44 126,86 274,75 540,08 926,61 1821,20 8 18,53 30,77 67,20 107,39 233,62 459,70 789,08 1551,79

10 16,33 27,00 59,03 94,51 205,98 405,37 696,45 1370,30 15 12,87 21,35 46,79 74,73 163,91 322,79 554,52 1092,09 20 10,99 18,21 39,56 63,43 139,10 274,12 471,31 929,13 25 9,73 16,01 34,85 55,89 122,46 241,47 415,42 819,54 30 8,79 14,44 31,40 50,24 110,53 217,92 374,92 739,47 40 7,54 12,25 26,69 42,39 93,57 184,95 318,40 628,31 50 6,59 10,68 23,55 37,37 82,58 162,65 280,40 553,58 75 5,02 8,48 18,53 29,52 65,31 129,05 222,31 439,60 100 4,40 7,22 15,70 25,12 55,26 109,59 188,71 373,03

*) Gas di petrolio liquefatto (GPL) : Hi = 113040 kJ/m3 1m3 di GPL % 31.4 kW;

Page 49: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

48

GAS NATURALE

- Tubazioni di Polietilene - ( perdita di carico di 1,0 mbar)

Prospetto A 5 - Portate in volume (m3/h a 15°C) per gas naturale densità 0,6

De mm 25 32 40 50 63 75 90 110 Di mm 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6 97,4 s mm 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 6,3 Lunghezza virtuale (m)

Portata m3/h

2 8,95 21,61 45,01 90,84 172,98 276,69 450,74 774,38 4 6,01 14,64 30,54 61,74 117,76 188,6 307,67 529,43 6 4,76 11,64 24,31 49,19 93,92 150,53 245,77 423,32 8 4,03 9,89 20,66 41,84 79,94 128,2 209,44 360,99

10 3,55 8,71 18,21 36,89 70,5 113,15 184,94 318,94 15 2,81 6,91 14,46 29,33 56,13 90,12 147,42 254,49 20 2,38 5,86 12,28 24,91 47,71 76,64 125,45 216,7 25 2,09 5,16 10,81 21,94 42,04 67,57 110,65 191,24 30 1,88 4,64 9,73 19,78 37,92 60,95 99,84 172,64 40 1,6 3,93 8,25 16,78 32,19 51,77 84,87 146,85 50 1,4 3,46 7,26 14,77 28,34 45,61 74,79 129,48 75 1,11 2,73 5,75 11,7 22,48 36,2 59,41 102,95

100 0,94 2,31 4,86 9,91 19,06 30,71 50,43 87,44 Prospetto A 5 bis - Portate termiche in kW per gas naturale, densità 0,6

De mm 25 32 40 50 63 75 90 110 Di mm 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6 97,4 s mm 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 6,3 Lunghezza

virtuale (m)

Portata(*) kW

2 85,92 207,46 432,10 872,06 1660,61 2656,22 4327,10 7434,05 4 57,70 140,54 293,18 592,70 1130,50 1810,56 2953,63 5082,53 6 45,70 111,74 233,38 472,22 901,63 1445,09 2359,39 4063,87 8 38,69 94,94 198,34 401,66 767,42 1230,72 2010,62 3465,50

10 34,08 83,62 174,82 354,14 676,80 1086,24 1775,42 3061,82 15 26,98 66,34 138,82 281,57 538,85 865,15 1415,23 2443,10 20 22,85 56,26 117,89 239,14 458,02 735,74 1204,32 2080,32 25 20,06 49,54 103,78 210,62 403,58 648,67 1062,24 1835,90 30 18,05 44,54 93,41 189,89 364,03 585,12 958,46 1657,34 40 15,36 37,73 79,20 161,09 309,02 496,99 814,75 1409,76 50 13,44 33,22 69,70 141,79 272,06 437,86 717,98 1243,01 75 10,66 26,21 55,20 112,32 215,81 347,52 570,34 988,32 100 9,02 22,18 46,66 95,14 182,98 294,82 484,13 839,42

*) Gas naturale Hi = 34 560 kJ/m3 1m3 di gas naturale = 9,60 kWh

Page 50: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

49

GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO (GPL)

Tubazioni di Polietilene (perdita di carico di 2,0 mbar)

Prospetto A 6 - Portate in volume (m3/h a 15°C) per miscele di GPL densità = 1,69

De mm 25 32 40 50 63 75 90 110 Di mm 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6 97,4 s mm 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 6,3

Lunghezza virtuale

(m)

Portata m3/h

2 8,86 20,88 43,28 86,86 164,49 261,99 424,83 726,01 4 6,03 14,3 29,68 59,66 113,13 180,38 292,83 501,1 6 4,85 11,45 23,77 47,82 90,77 144,82 235,28 402,93 8 4,13 9,77 20,3 40,86 77,59 123,86 201,33 345

10 3,65 8,63 17,95 36,15 68,68 109,68 178,35 305,77 15 2,91 6,89 14,34 28,91 54,99 87,87 143 245,39 20 2,48 5,87 12,22 24,66 46,93 75,04 122,19 209,81 25 2,19 5,18 10,8 21,79 41,5 66,37 108,12 185,74 30 1,97 4,68 9,75 19,69 37,51 60,02 97,82 168,11 40 1,68 3,98 8,3 16,78 31,98 51,2 83,48 143,58 50 1,48 3,51 7,32 14,81 28,25 45,24 73,81 127 75 1,17 2,79 5,83 11,8 22,53 36,11 58,96 101,55 100 0,99 2,37 4,95 10,04 19,18 30,76 50,25 86,6

Prospetto A 6 bis- Portate termiche in kW per miscele di GPL, densità = 1,69

De mm 25 32 40 50 63 75 90 110 Di mm 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6 97,4 s mm 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 6,3 Lunghezza virtuale (m)

Portata(*) kW

2 278,20 655,63 1358,99 2727,40 5164,99 8226,49 13339,66 22796,714 189,34 449,02 931,95 1873,32 3552,28 5663,93 9194,86 15734,546 152,29 359,53 746,38 1501,55 2850,18 4547,35 7387,79 12652,008 129,68 306,78 637,42 1283,00 2436,33 3889,20 6321,76 10833,00

10 114,61 270,98 563,63 1135,11 2156,55 3443,95 5600,19 9601,1815 91,37 216,35 450,28 907,77 1726,69 2759,12 4490,20 7705,2520 77,87 184,32 383,71 774,32 1473,60 2356,26 3836,77 6588,0325 68,77 162,65 339,12 684,21 1303,10 2084,02 3394,97 5832,2430 61,86 146,95 306,15 618,27 1177,81 1884,63 3071,55 5278,6540 52,75 124,97 260,62 526,89 1004,17 1607,68 2621,27 4508,4150 46,47 110,21 229,85 465,03 887,05 1420,54 2317,63 3987,8075 36,74 87,61 183,06 370,52 707,44 1133,85 1851,34 3188,67100 31,09 74,42 155,43 315,26 602,25 965,86 1577,85 2719,24

*) Gas di petrolio liquefatto (GPL) : Hi = 113040 kJ/m3 1m3 di GPL % 31,4 kW;

Page 51: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

50

APPENDICE B

DILATAZIONI TERMICHE PER TUBI DI ACCIAIO E DI RAME Qualunque materiale sottoposto a riscaldamento o a raffreddamento è soggetto al fenomeno di dilatazione o contrazione. Per quanto attiene la posa esterna all’edificio e soprattutto quando la tubazione è posta a vista ed è sottoposta a significative escursioni termiche, è necessario porre particolare attenzione alle dilatazioni lineari che nel tempo essa subisce. In particolare, al fine di evitare dannosi ed antiestetici spostamenti, rotture degli ancoraggi o della staffatura delle tubazioni, in fase di esecuzione dei lavori deve essere tenuto conto dei fattori principali di seguito riportati. L’allungamento che subisce un tubo per una variazione di temperatura può essere calcolato con la seguente espressione valida per i tubi di rame:

"L = %$L$"T (mm) dove: %= 0,011 mm/m °K per i tubi di acciaio ? %= 0,0168 mm/m °K per i tubi di rame; L= lunghezza iniziale del tratto di tubo espressa in m; "T= salto termico (espresso in °K). Nota: Nel caso di un "T negativo, il risultato del calcolo evidenzia una contrazione. Per facilitare individuazione dell’entità delle dilatazione termiche sono stati riportati nel prospetto B1 e B2 i valori dell’allungamento di una tubazione di acciaio e di rame in relazione all’escursione termica misurata sulla sua superficie. Prostetto B1: Dilatazione lineare dei tubi di acciaio in relazione alla variazione della temperatura superficiale.

Differenza di temperatura. Misurata sulla superficie del tubo in °C

10 20 30 40 50 60 70 80 90

Lunghezza della

tubazione m Allungamento della tubazione di acciaio in mm

10 1,1 2,2 3,3 4,4 5,5 6,6 7,7 8,8 9,920 2,2 4,4 6,6 8,8 11 13,2 15,4 17,6 19,830 3,3 6,6 9,9 13,2 16,5 19,8 23,1 26,4 29,740 4,4 8,8 13,2 17,6 22 26,4 30,8 35,2 39,650 5,5 11 16,5 22 27,5 33 38,5 44 49,560 6,6 13,2 19,8 26,4 33 39,6 46,2 52,8 59,4

Page 52: NOTA INFORMATIVA - idraulicazani.com leggi/legge_7129.pdf · consolidata in quanto fu preparato un “testo coordinato” della norma che nel testo della norma “madre” del 1992

51

Prostetto B2: Dilatazione lineare dei tubi di rame in relazione alla variazione della temperatura superficiale.

Differenza di temperatura. Misurata sulla superficie del tubo in °C

10 20 30 40 50 60 70 80 90

Lunghezza della

tubazione m Allungamento della tubazione di rame in mm

10 1,68 3,36 5,04 6,72 8,4 10,08 11,76 13,44 15,12 20 3,36 6,72 10,08 13,44 16,8 20,16 23,52 26,88 30,24 30 5,04 10,08 15,12 20,16 25,2 30,24 35,28 40,32 45,36 40 6,72 13,44 20,16 26,88 33,6 40,32 47,04 53,76 60,48 50 8,4 16,8 25,2 33,6 42 50,4 58,8 67,2 75,6 60 10,08 20,16 30,24 40,32 50,4 60,48 70,56 80,64 90,72

APPENDICE C BIBLIOGRAFIA

UNI 7141 Apparecchi a gas per uso domestico - Portagomma e fascette

UNI 9165 +FA1+ FA2 Reti di distribuzione del gas con pressioni massime di esercizio minori o uguali a 5 bar - Progettazione, costruzione e collaudo

UNI 9177 Classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili

UNI 9264 Prodotti finiti di elastomeri - Guarnizioni di tenuta ad anello per condotte di gas e loro accessori - Requisiti e prove

EN 10253-1 Butt-welding pipe fitting-Wrought carbon steel for general use and without specific inspection requirements.

EN 12007-1 Trasporto e distribuzione gas-tubazioni per pressioni massima di esercizio non maggiori di 16 bar :Parte 1a: Raccomandazioni funzionali generali.

EN 12007-2 Trasporto e distribuzione gas-tubazioni per pressioni massima di esercizio non maggiori di 16 bar :Parte 2a: Raccomandazioni funzionali specifiche per il polietilene (NOP non maggiori di 10 bar).EN 12007-3 Trasporto e distribuzione gas-tubazioni per pressioni massima di esercizio non maggiori di 16 bar :Parte 3a: Raccomandazioni funzionali specifiche per l’acciaio

EN 12007-3 Trasporto e distribuzione gas-tubazioni per pressioni massima di esercizio non maggiori di 16 bar :Parte 3a: Raccomandazioni funzionali specifiche per l’acciaio

EN 12732 Trasporto e distribuzione gas – Saldatura delle tubazioni di acciaio-requisiti funzionali