nOn c’è RisPOstA Ai POPulisti OsAnnA Al dEi mantice/2017/aprile/09_aprile... · Paolo VI o...

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il PARROCCHIA S. AMBROGIO IN VANZAGHELLO ANNO XXIII Adorazione Eucaristica Perpetua Verrà sospesa per le celebrazioni del Triduo Pasquale, giovedì 13 aprile alle 20.30 con la presenza dei confessandi, dei comuncandi e dei cresimandi. Riprenderà mer- coledì 26 aprile alle 9.00 . OSANNA AL RE DEI RE Ma non vi infastidisce questo coro assordante e monotono che ogni santo giorno, dappertutto vi dice sempre la stessa cosa contro il Gatto Mammone del Populismo? Mai lo sforzo di capire, di ragionare sul malessere e sul perché mezza Europa, nonostante questo tam tam ossessivo, poi sceglie i populisti o per disprezzo della politica non va a votare. Il problema da cui partire non è l’insorgenza di una patologia chiamata populi- smo, ma la malattia che origina e giustifica il suo espandersi: il fal- limento delle democrazie non più rappresentative, il potere usurpa- to dalle oligarchie, il disagio sociale e civile per l’immigrazione mas- siccia e clandestina, la decrescita infelice del capitalismo, gli effet- ti di ritorno della globalizzazione, la retorica del politically correct. Nessuno tra i liberali, i moderati, i cristiano-democratici, i social- democratici e le sinistre varie riesce a fare un passo oltre la diffu- sione della paura o la furbizia pre-elettorale di qualche mossa ruf- fiana (come è stato in Olanda contro i turchi) per recuperare credi- bilità e rubacchiare voti ai “populisti”. Perché nessuno è in grado di rilanciare in modo più rigoroso, più educato, più realistico o se preferite in modo meno grezzo, meno emozionale, meno improvvisato, una proposta politica fondata sul- la sovranità nazionale e popolare, sulla riqualificazione della po- litica, sulla motivazione ideale delle passioni civili, sul primato del sociale sull’economico? Perché nessuna forza dell’establishment riesce in modo convincen- te a rappresentare l’amor patrio e il senso della comunità, la tradi- zione, l’identità e il destino dei popoli e a prendersi cura delle sue fasce più esacerbate e ferite, i giovani e gli anziani, lasciando che di queste cose si occupino solo i “populisti”? Se l’onda populista è un fenomeno di pancia e di istinti, carente di cultura e di storia, priva di un criterio meritocratico per seleziona- re i suoi dirigenti, mi dite qual è la forza antipopulista che si fondi sulla cultura e la storia e selezioni la sua classe dirigente per me- rito e qualità? Loro saranno piazzisti e demagoghi ma i loro avversari sono me- diocri, mezze figure, “personaggetti”. L’unico modo per affrontare e sconfiggere il “populismo” non è demonizzarlo per escluderlo, ma è riprendere con dignità e competenza le istanze captate dai leader populi- sti e dai loro movimenti, rilanciando la Grande Politica e rispondendo al disagio dei cittadini. Il populismo crescerà fino a quan- do non ci sarà nessuno in grado di prenderne il posto in modo più affi- dabile ed efficace. Ma se la sinistra tradisce il popolo e la destra tradisce la nazione, non lamentatevi poi che cresca come erba selvatica il nazio- nalpopulismo… NON C’È RISPOSTA AI POPULISTI Confessioni pasquali Nella Settimana Santa saranno regolarmente presenti due con- fessori straordinari: Padre Dago- berto e Padre Simon. Calendario e orari a pag. 6. 9 APRILE 2017 N. 15 DOMENICA DELLE PALME

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il parrocchia S . ambrogio in Vanzaghello

anno XXii i

AdorazioneEucaristica Perpetua

Verrà sospesa per le celebrazioni del Triduo Pasquale, giovedì 13 aprile alle 20.30 con la presenza dei confessandi, dei comuncandi e dei cresimandi. Riprenderà mer-coledì 26 aprile alle 9.00 .

OsAnnAAl REdEiRE

Ma non vi infastidisce questo coro assordante e monotono che ogni santo giorno, dappertutto vi dice sempre la stessa cosa contro il Gatto Mammone del Populismo?Mai lo sforzo di capire, di ragionare sul malessere e sul perché mezza Europa, nonostante questo tam tam ossessivo, poi sceglie i populisti o per disprezzo della politica non va a votare. Il problema da cui partire non è l’insorgenza di una patologia chiamata populi-smo, ma la malattia che origina e giustifica il suo espandersi: il fal-limento delle democrazie non più rappresentative, il potere usurpa-to dalle oligarchie, il disagio sociale e civile per l’immigrazione mas-siccia e clandestina, la decrescita infelice del capitalismo, gli effet-ti di ritorno della globalizzazione, la retorica del politically correct.Nessuno tra i liberali, i moderati, i cristiano-democratici, i social-democratici e le sinistre varie riesce a fare un passo oltre la diffu-sione della paura o la furbizia pre-elettorale di qualche mossa ruf-fiana (come è stato in Olanda contro i turchi) per recuperare credi-bilità e rubacchiare voti ai “populisti”.Perché nessuno è in grado di rilanciare in modo più rigoroso, più educato, più realistico o se preferite in modo meno grezzo, meno emozionale, meno improvvisato, una proposta politica fondata sul-la sovranità nazionale e popolare, sulla riqualificazione della po-litica, sulla motivazione ideale delle passioni civili, sul primato del sociale sull’economico?Perché nessuna forza dell’establishment riesce in modo convincen-te a rappresentare l’amor patrio e il senso della comunità, la tradi-zione, l’identità e il destino dei popoli e a prendersi cura delle sue fasce più esacerbate e ferite, i giovani e gli anziani, lasciando che di queste cose si occupino solo i “populisti”?Se l’onda populista è un fenomeno di pancia e di istinti, carente di cultura e di storia, priva di un criterio meritocratico per seleziona-re i suoi dirigenti, mi dite qual è la forza antipopulista che si fondi sulla cultura e la storia e selezioni la sua classe dirigente per me-rito e qualità?Loro saranno piazzisti e demagoghi ma i loro avversari sono me-diocri, mezze figure, “personaggetti”. L’unico modo per affrontare e sconfiggere il “populismo” non è demonizzarlo per escluderlo, ma è riprendere con dignità e competenza le istanze captate dai leader populi-sti e dai loro movimenti, rilanciando la Grande Politica e rispondendo al disagio dei cittadini.Il populismo crescerà fino a quan-do non ci sarà nessuno in grado di prenderne il posto in modo più affi-dabile ed efficace. Ma se la sinistra tradisce il popolo e la destra tradisce la nazione, non lamentatevi poi che cresca come erba selvatica il nazio-nalpopulismo…

nOn c’è RisPOstA Ai POPulisti

confessioni pasquali

Nella Settimana Santa saranno regolarmente presenti due con-fessori straordinari: Padre Dago-berto e Padre Simon.

Calendario e orari a pag. 6.

Mantice9 aprile 2017

n . 15dOmEnicA delle palme

Il Primo Ministro del Lussemburgo è venuto in visita in Italia con suo “marito”. Il fatto è che è pure lui un uomo. Nonostante ciò, nelle varie visite ufficiali e rice-

vimenti, ha portato con sé un altro uomo presentandolo appunto come “marito” (il che lascia supporre che lui sia la “moglie”).Evidente è l’intento non tanto provocatorio, quanto dis-solutorio: certamente lo ha fatto su commissione di altre forze, che hanno stabilito che sia giunto il momento di “rompere anche questo tabù″ a livello diplomatico inter-nazionale. Insomma, si tratta come ovvio di una messin-scena orchestrata all’uopo, non nel senso che i due non siano realmente omosessuali e amanti (suppongo di sì),

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ma al fine di ottenere un risultato ben preciso. Un passo avanti non così secondario e scontato come si è voluto far credere.

MARITO E MOGLIE?E questo è il punto della questione. Questi due signori sono stati ufficialmente ricevuti dal Presidente della Re-pubblica e dalla alte cariche dello Stato, come se niente fosse. Non solo. Sono stati ricevuti in Vaticano… come se niente fosse. Sorge la domanda: li hanno ricevuti come due amiconi in gita o veramente come “marito e moglie”?La domanda non è secondaria o semplice frutto di ve-

Per i 60 anni dei trattati di Roma, il premier del Lussemburgo presenta

suo “marito” a Mattarella, Gentiloni, (e in Vaticano) che sorridono compiaciuti.

Quando torneranno con i loro bambini acquistati da un utero in affitto

saranno ricevuti normalmente anche allora?

trionfodella

dissoluzione

natura polemica. Solo qualche anno fa sarebbe stato del tutto inconcepibile e non solo in Vaticano. Sono sempre esistiti ovviamente politici e anche capi di Stato omo-sessuali: ma nella loro vita privata. Poi si è passati alla denuncia pubblica. Poi al “matrimonio”. Ora all’ufficializ-zazione internazionale del “matrimonio”. Perfino in Vati-cano.Non è necessario risalire al passato più lontano per rendere idea del livello di sovversione raggiunto. Non è necessario nominare Carlo Magno, san Luigi IX o Fran-cesco Giuseppe. È sufficiente rimanere nel nostro mon-do postbellico, quello delle repubbliche democratiche in cui tutti viviamo felicemente: ve lo immaginate Amintore Fanfani che riceve i due piccioncini “sposati”?Non è necessario andare ai papi medievali, a Pio IX, a san Pio X e nemmeno a Pio XII. È sufficiente rimane-re nell’ambito nuova chiesa conciliare: ve l’immaginate Paolo VI o Giovanni Paolo II ricevere i due tubati colom-bi? Ricordo solo che ancora nei primi anni postconciliari era in uso nella Chiesa che il papa non riceveva coppie conviventi o divorziate. La chiesa del terzo millennio in-vece riceve in visita ufficiale internazionale in Vaticano una coppia omosessuale che si presenta apertamente come “marito e moglie”. “Contra factum non valet argo-mentum”.La domanda è: quando verranno – questi due o altri che immancabilmente verranno – con i “loro” bambini com-prati chissà dove, li riceveranno ugualmente con tutti gli onori? Onoreranno il nuovo mercato degli schiavi? E non aggiungo altro…

VALE LA PENA?E allora ti sorge una domanda nel cuore: cosa combat-tiamo a fare le nostre battaglie in difesa del matrimonio sacramentale o comunque naturale, della famiglia vera, soprattutto dei bambini?“Ma sono obbligati dall’etichetta diplomatica!”, sento già la risposta. Risposta falsa. Sia perché in passato, e in un passato ancora recentissimo, come appena detto, l’eti-

chetta l’imponeva la Chiesa e non la diplomazia laica, sia perché nessuno può obbligare un qualsiasi Capo di Stato – laico o ecclesiastico – a fare qualcosa. L’unico obbligo di statisti veri è servire il Bene della società. L’u-nico obbligo degli uomini di Chiesa è servire la Verità nella Carità. Nel momento in cui è caduta perfino que-sta barriera, non potranno allora più rifiutare tra qualche tempo di ricevere le “famiglie” con i bambini comprati al mercato, stile Vendola, altrimenti saranno accusati di razzismo e omofobia. E così saranno sempre più com-plici della dissoluzione.Chiudo però con la vera considerazione che volevo fare e riguarda l’insegnamento da trarre da questa non ab-bastanza approfondita pagina di follia contemporanea. Ovvero, che – come sanno perfettamente le forze della Rivoluzione dissolutiva – noi… ci abituiamo a tutto. Ma proprio a tutto. Tutto, con il passar del tempo, diviene possibile. E, di conseguenza, normale. Normale! Ecco la responsabilità di chi li ha accolti e di tutti noi che tac-ciamo o addirittura giustifichiamo tale “normalizzazione” di ciò che solo venti anni fa era impossibile.La verità… è che fare resistenza alla corrente del fiume, essere scomodi all’opinione pubblica, non conviene. Dà fastidio. Richiede sforzo e coraggio, ma soprattutto ca-pacità di sofferenza. Ancor più: richiede amore per Dio. Un amore immenso per la Verità e immensa carità per i veri deboli di questa società, che non sono gli immigrati che ci mandano per invaderci.Vedendo queste cose, ti viene la voglia di appendere la spada e mandare tutti a quel paese. Invece, oggi più che mai, tocca a noi laici cattolici ancora legati – nemmeno alla Tradizione, ma – al solo Bene comune, fosse anche solo quello dei nostri bambini, combattere la battaglia più importante di tutta la storia umana.Perché… «Quando cadono i grandi, tocca ai piccoli gui-dare» (Tolkien). Questa visita è più sovversiva di una guerra mondiale. È l’istituzionalizzazione di una realtà. E tutti fanno finta di non capire...

Massimo Viglione

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Dalla instancabile tipografia veronese della casa editrice Fede & Cultura esce, in questi giorni, un’avvincente e godibile raccolta di scritti d’into-

nazione revisionistica - “Le storie più brutte”.Si tratta di un avvincente e piacevole libro, del quale sono illustri autori Emilio e Maria Antonietta Biagini, due dotti coniugi, sagacemente e felicemente impegnati a svelare, confutare e ridicolizzare le solenni frottole e pin-zillachere, diffuse dalla blaterante storiografia d’indirizzo laico, democratico ed iniziatico.La godibile opera dei Biagini, unione strutturale di umo-rismo graffiante e di profonda conoscenza della storia nascosta dai gestori magici del pensiero unico, sta un’ot-tava più in alto pur rimanendo in perfetta sintonia con gli scritti degli autori revisionisti.Il libro costituisce, infatti, una puntuale, godibile antolo-gia, nella quale corre una efficace, persuasiva, graffian-te, umoristica confutazione delle impudiche menzogne, che intossicano e intorbidano la storiografia, alterando la verità dei fatti fino ad abbassarla a strumento di una diseducazione calunniosa e sadica, indirizzata dal po-tere politico contro gli incolpevoli alunni e – soprattutto - contro la verità cattolica.La storia del cosiddetto risorgimento rivela l’intenzione stupida e maligna, nutrita dalla cialtroneria liberale, di-sgraziatamente alla guida dell’impresa unitaria, di “iden-tificarsi con un’unità nazionale imposta con la forza a scapito di quanto avevano di più prezioso, il Cattolice-simo”.I Biagini, inoltre, ricostruiscono impietosamente lo sto-rico cammino della scuola nella direzione porno-rivolu-zionaria: “Era essenziale, per il regime [sedicente libera-le], che la scuola statale laica sostituisse quella privata cattolica. Una volta assunto il controllo della scuola, i massoni imposero un’ossessiva propaganda laicista os-sia atea [si pensi al rugiadoso, stucchevole e piagnuco-loso ateismo strisciante nel Cuore deamicisiano] pren-dendo a prestito qualunque cosa per negare l’esistenza di Dio. … La religione doveva diventare una faccenda

puramente privata, confinata, imprigionata, repressa in modo da poterla soffocare e cancellare”.Presupposto del saggio è il trascinamento nel sottosuolo pederastico del tramontato ateismo sovietico. Un imper-tinente e intrepido lettore dei Biagini potrebbe (dovreb-be) scrivere le cronache di una pedagogia affogata nel vespasiano massonico.L’ossessione morbosa e tormentosa “che imperversa nel cosiddetto Occidente libero”, infetta i programmi scola-stici, falsifica la storia al fine di avviare gli scolari nella foresta del progressismo selvaggio e della pederastia.Affidato al furore di disturbate e di furenti megere, il mi-nistero della pubblica istruzione, è scosso dall’epilessia anticristiana, e indotto ad elucubrare le più disoneste, vomitevoli e surreali perversioni. La scuola inquinata dall’apostasia diffonde un infame e delittuoso insegna-mento – una furente diseducazione – fin dalla scuola primaria.Dalla gerarchia attuale, tra un sorriso alla cadaverica Emma Bonino e un inchino davanti al comico guru Eu-genio Scalfari, soltanto criptici sussurri e cauti svento-lamenti di bandiere candide come la purezza perduta dalla nuova e sgangherata teologia.I Biagini demoliscono, con una prosa elegante e taglien-te, lo sconcio massonico, che il potere, instaurato nella scuola demo-urologica, usa quale strumento della ele-vazione delle menti giovani ai miti della storiografia ul-tra progressista, finalmente associata ai traffici in corsa nella sotterranea abitazione dei severi vizi contro natura.Il libro dei Biagini, pertanto, si raccomanda agli italiani irriducibili, ai refrattari che aspirano alla disintossicazio-ne dagli stupefacenti distribuiti a cura di una scolastica demenziale e imperiosa, che aspira a trasformare l’alta-re della patria in un tempio/vespasiano del radical chic.

libriconsigliati

Le menzogne della storia contemporanea “Lo scientismo è la credenza assolutamente fal-sa che la scienza sia l’unica fonte del sapere”.

Una legge che è palesemente anti-costituzionale. A cominciare dall’articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero

con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Ma la senatrice Gambaro (seguita da uno stuolo di senatori della Repubblica che hanno il suo stesso, sovrano disprezzo per la Costituzione cui han-no giurato fedeltà) ritiene che sul Web questa libertà di manifestazione non ha ragione di essere. E, stabilendo una serie di eccezioni cervellotiche, inventa e propo-ne sanzioni gravissime contro i cittadini che intendono esercitarla in Rete.Si noti: le norme previste sono esplicitamente indirizzate contro i singoli cittadini, non contro i giornalisti profes-sionisti, che scrivono e si esibiscono nei giornali e nelle televisioni, ma nei confronti di coloro che, attraverso la Rete, scrivono e dicono quello che pensano.La senatrice Gambaro (eletta nelle liste del M5S, ma poi emigrata in altri gruppi parlamentari) ha preso l’iniziati-va dopo essere stata recentemente relatrice sul tema al Consiglio d’Europa. Non è dato sapere chi e perché le ha dato un tale augusto incarico. Certo è che è in corso, in Europa, una tentativo di mettere la museruola al Web. Le recenti esperienze di consultazioni, elettorali e referen-darie, in diversi paesi occidentali, hanno infatti dimostra-to che il controllo sociale — esercitato dal mainstream media nel suo complesso — sta mostrando clamorose falle. Lo si è visto con il Brexit britannico, dove tutti i me-dia ufficiali tifarono perché fallisse e la Gran Bretagna rimanesse in Europa, con il risultato che la maggioranza degl’inglesi votò in senso contrario. Esperienza che si è ripetuta in autunno negli Stati Uniti d’America, dove Hil-lary Clinton — stando ai media ufficiali vincitrice a man bassa — è stata sconfitta da Trump, osteggiato dai gran-di canali tv e dai maggiori e paludati giornali.l terzo tonfo si è registrato a dicembre in Italia. Per il “sì”

alla cosiddetta riforma costituzionale erano schierati tutti i giornali principali e tutte le tv. Invece il risultato fu una clamorosa vittoria del “no”. Così l’inquietudine dei poteri si è trasformata in angoscia. E dall’angoscia si è passati all’organizzazione di una risposta. Ma invece di chieder-si come mai giornali e tv hanno perduto una parte del loro “potere di convinzione”; invece di iniziare un’auto-critica seria del loro appiattimento pressoché totale alla propaganda del pensiero unico, i gestori del potere infor-mativo — anzi i loro maggiordomi — sembrano proporsi una linea repressiva su larga scala.Mettere dunque la museruola al pubblico sembra essere la linea in corso di esecuzione. Ci sono altri sintomi. La presidente Boldrini, si è fatta promotrice della costituzio-ne di un gruppo di “esperti” il cui compito sarebbe quello di scovare le fake news che appaiono in Rete. Esperti le cui qualità professionali sono in dubbio, e l’arbitrio della loro scelta è tanto palese da squalificare anticipatamen-te un tale tentativo. Ma si capisce bene che i loro verdet-ti saranno utilizzabili per scatenare una vera e propria caccia alle streghe.Naturalmente lo scopo di queste mosse è quello di na-scondere l’immensa massa di fake news quotidiane che gronda da ogni pagina dei giornali e delle tv “ufficiali” […]È in base a questi allarmi — come si vede pienamente giustificati — che nell’ottobre scorso un gruppo di blog-gers italiani ha avviato la creazione della WAC. Come strumento di difesa contro il sopruso della politica e del mercato, ma anche come struttura che permetta ai cre-atori indipendenti di notizie di negoziare con i grandi mo-tori di ricerca e con i social networks le condizioni (an-che quelle economiche) nelle quali il loro lavoro sociale è attualmente costretto. Cioè per mettere in discussione lo strapotere delle grandi multinazionali della comunica-zione. WAC nasce in Italia, ma l’idea è di trasformarlo al più presto in una iniziativa internazionale. È l’inizio di una grande e inedita battaglia per la democrazia.

Nasce la rivolta contro il tentativo di censurare il web

È nata la WAC. Cos’è? L’acronimo significa Web Activists Community, cioè “Comunità degli attivisti della Rete”. L’occasione è stata creata, dall’apparizione di un disegno di legge, a firma Adele Gambaro che si propone di colpire la libera espressione delle opinioni sul web.

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iN RicoRDo Di giaNi MaRia Da Ro-SaNgela: € 50. La S. Messa sarà celebrata il 6 mag-gio alle ore 18.30.

Avvisi e comunicazioni

Numeri telefonici utili

Offerte

Don Armando (presso Oratorio maschile) 0331.658393Cellulare don Armando (solo per emergenze) 338.7272108E-mail don Armando [email protected] sala stampa [email protected] Gabriella Belleri 333.2057374Suor Irma Colombo 349.1235804Scuola dell’Infanzia parrocchiale 0331.658477Patronato ACLI 348.7397861Caritas Parrocchiale 393.8569294 [email protected] Funebri (Gambaro) 0331.880154Pompe Funebri (S. Ambrogio) 0331.658912 - 348.0008358 Croce Azzurra Ticinia 0331.658769Coro Parrocchiale (Erika Rezzonico) 338.6084957Sito Parrocchiale www.parrocchiavanzaghello.it Codice IBAN parrocchia IT41P0335901600100000017774Codice IBAN scuola materna parrocchiale“Parrocchia S. Ambrogio, sezione Asilo” IT92R0335901600100000017776Servizio Whatsapp per news e Il Mantice (occorre dare la propria adesione) 347.7146238

Festa del tesseramento

Domenica 14 maggio 2017 alle ore 12,30Ritrovo dei soci tesserati 2017 e pranzo gratuito con :aperitivo, risotto, pollo allo spiedo, patate arro-sto, vino e acqua, il des-sert, per finire in dolcezza, gentilmente preparato dalle signore socie partecipanti che sono tutte invitate a realizzare le torte più buone

Le adesioni entro il 10/05 presso il Centro aperto tutti i giorni dalle ore 14,30 alle 18,30. A seguire TOMBOLATA.

Lunedì Santo Confessioni: dalle 7.30 alle 11.00 (confessori straordi-nari).

Dalle 15.30 alle 18.00 (confessori straordinari).Martedì Santo Confessioni: dalle 7.30 alle 11.00 (confessori straordina-

ri). Dalle 15.30 alle 18.00 (confessori straordinari).Mercoledì Santo Confessioni: dalle 7.30 alle 11.00 (confessori straordi-

nari). Dalle 15.30 alle 18.00 (confessori straordinari).

Giovedì Santo ore 7.30 - 9.30: Confessioni (confessori straordinari). ore8.30:UfficiodelleLetturedelGiovedìSanto. ore 10.00: Rito della Lavanda dei piedi e unzione col bal-

samo. ore 10.30 - 11.30: Confessioni (confessori straordinari). ore 15.30 - 18.30: Confessioni (confessori straordinari). ore 21.00: S. Messa in Coena Domini. Ritrovo per i con-

fessandi, i comunicandi e i cresimandi alle 20.30 a S. Roc-co. Seguirà la processione verso la chiesa parrocchiale portando l’Eucaristia per la riposizione.

Venerdì Santo ore 7.30 - 11.30: Confessioni (confessori straordinari). ore8.30:UfficiodelleLetturedelVenerdìSanto. ore 15.00: Commemorazione della morte del Signore. ore 16.00 - 18.30: Confessioni (confessori straordinari). ore 21.00: Via Crucis in chiesa parrocchiale. Dalle 23 alle 7 del mattino ci sarano i turni per la veglia

notturna. Chi volesse segni il proprio nome sul foglio in sacrestia.

Sabato Santo ore 7.30 - 11.30: Confessioni (confessori straordinari). ore8.30:UfficiodelleLetture. ore 15.00 - 17.00: Confessioni (confessori straordinari). ore 21.00: Veglia pasquale in chiesa parrocchiale. Ritrovo per i confessandi, i comunicandi e i cresimandi

alle 20.45 in p.zza don Rampini.

SETTIMANA SANTA: CONFESSIONI E CELEBRAZIONI

Gruppo di Preghiera di Padre Pio.

Sabato santo dalle 14 alle 15 si terrà il consueto momento di adorazione comunitaria all’altare della Riposizione.

Veglia notturna all’altare della

Riposizione

Nella notte tra il Venerdì e il Sabato Santo si terrà la Veglia notturna all’altare della riposizione.Si può dare la propria ade-sione in sacrestia

Calendario parrocchiale Aprile

16 DomenicaPasqua di RisurrezioneSS. Messe

8.00 Grassi Fabio, Montani Mario 10.00 Pro populo18.00 Per la conversione di Luca e Cinzia, Torretta Domenico, Zaro Assunta e figli, Ruggeri Franca Garascia, famiglia Garascia, Miriani e Ruggeri, Russo Crescenzo, Stefania, Famiglia Monticelli (vivi e defunti)

Ss. Confessioni In settimana, mezz’ora prima delle Ss. MesseSabato: dalle 16.00 alle 18.00

Settimana Autentica

Non mi trattenere.

10 Lunedì

11 Martedì

12 Mercoledì

13 Giovedì

14 Venerdì

15 Sabato

16 Domenica

17 Lunedì

18 Martedì

19 Mercoledì

20 Giovedì

21 Venerdì

22 Sabato

23 Domenica

16.45: Prove S. Cresima per i cresimandi.

16.45: Prove S. Comunione per i comunicandi e Confessioni.

della Settimana Autentica

della Settimana Autentica

della Settimana Autentica

Ultima Cena di Gesù

Morte delSignore

Gesù nelSepolcro

Le Palme

L.O. Propria

L.O. II sett.

dell’Ottavadi Pasqua

dell’Ottavadi Pasqua

dell’Ottavadi Pasqua

dell’Ottavadi Pasqua

dell’Ottavadi Pasqua

dell’Ottavadi Pasqua

II di Pasqua“in Albis”

MAGRO OBBLIGATORIO E DIGIUNO8.30: Ufficio delle Letture - 15.00: Funzione Morte del Signore - 21.00: Via Crucis - dalle 22.00: Adorazione notturna.

SS. MESSE PASQUALI ore 8.00 - 10.00 - 18.00ORATORI CHIUSI.

Per tutto il giorno: Possibilità di confessarsi.8.30: Ufficio delle Letture.21.00: VEGLIA PASQUALE

8.30: Ufficio delle Letture10.00: Rito della Lavanda dei piedi e Unzione21.00: S. Messa «in Coena Domini»

Per tutto il giorno: Possibilità di confessarsi.Vedi gli orari qui a fianco

Per tutto il giorno: Possibilità di confessarsi.Vedi gli orari qui a fianco

Per tutto il giorno: Possibilità di confessarsi.Vedi gli orari qui a fianco

10 Lunedì Lunedì SantoSS. Messe 8.30 Luigi, Ireneo, Maria Rosa e Bruno18.30 Brusatori Battistina, Miriani Gianmario, Cracco Luigia e Zorzan Pio, Torretta Giancarlo

11 Martedì Martedì SantoSS. Messe 8.30 Famiglia Mara18.30 Mainini Mario e Rivolta Angela, Tacchi Maria Giovanna e Carlo

12 MercoLedì Mercoledì SantoSS. Messe 8.30 a san Rocco: Miriani Gianmario, Simontacchi Mansuetina18.30 Cosmotti Pierino e Angela, Rosetta e Giuseppe Rosa; Tegon Celia Dal Ben Bruno e famiglia Giudici

13 Giovedì Giovedì Santocelebrazioni 8.30: Ufficio delle Letture10.00: Lavanda dei piedi e Unzione21.00: S. Messa in Coena Domini

14 venerdì Venerdì Santo MAGRO OBBLIGATORIO E DIGIUNOcelebrazioni 8.30: Ufficio delle Letture 15.00: Funzione Morte del Signore 21.00: Via Crucis Dalle 22.00: Adorazione notturna

15 Sabato Sabato Santocelebrazioni 8.30: Ufficio delle Letture21.00: Veglia pasquale nella Notte Santa

Domenica della Divina Misericordia. Domenica libera dal catechismo.15.30: Battesimo De Tomasi Elisa in chiesa parrocchiale.

SS. MESSE: ore 8.00 - 10.00 - 18.00 ORATORI CHIUSI.16.00: Battesimo Staenletti Eva e Attramini Lora.

15.00: ACR Medie con prove della Professione di fede.21.00: Amici di S. Giovanna Antida in O.F.

OGGI 9/4 Oratorio maschile aperto

negli oratori

aDoleScenTi e meDie

gli Oratori

Oggi, Domenica delle Palme, si celebra – a livello diocesano - la Giornata Mondiale della Gioventù, voluta dal San Giovanni Paolo II. I giovani sono nel cuore della Chiesa e, al termine della GMG di Cracovia, che aveva a tema le Beatitudini, Papa Francesco ha annunciato che la prossima GMG si terrà a Panama nel 2019.Il messaggio inviato ai giovani per la Giornata Mondiale 2017 è molto bello e merita di essere letto per intero ed approfondito. In preparazione all’evento del 2019 ed in continuità con il tema trattato a Cracovia che spinge a non fermarsi ma andare avanti, i giovani sono invitati a riflettere sul cammino compiuto da Maria, in quanto “Mi sta a cuore infatti che voi giovani possiate camminare non solo facendo memoria del passato, ma avendo anche coraggio nel presente e speranza per il futuro. Questi atteggiamenti, sempre vivi nella giovane Donna di Nazareth, sono espressi chiaramente nei temi scelti per le tre prossime GMG. Quest’anno rifletteremo sulla fede di Maria quando nel Magnificat disse: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente» (Lc1,49).” (..).Nell’ottobre del 2018 la Chiesa celebrerà il Sinodo dei Vescovi sul tema: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Ci interrogheremo su come voi giovani vivete l’esperienza della fede in mezzo alle sfide del nostro tempo. E affronteremo anche la questione di come possiate maturare un progetto di vita, discernendo la vostra vocazione, intesa in senso ampio, vale a dire al matrimonio, nell’ambito laicale e professionale, oppure alla vita consacrata e al sacerdozio. Desi-dero che ci sia una grande sintonia tra il percorso verso la GMG di Panama e il cammino sinodale. (…) Vogliamo qui proporre la parte finale del messaggio: Fedeltà creativa per costruire tempi nuovi.È vero che avete pochi anni alle spalle e perciò può risultarvi difficile dare il dovuto valore alla tradizione. Tenete ben presente che questo non vuol dire essere tradizionalisti. No! Quando Maria nel Vangelo dice «grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente», intende che quelle “grandi cose” non sono finite, bensì continuano a realizzarsi nel presente. Non si tratta di un passato remoto. Saper fare memoria del passato non significa essere nostalgici o rimanere attaccati a un determinato periodo della storia, ma saper riconoscere le proprie origini, per ritornare sempre all’essenziale e lanciarsi con fedeltà creativa nella costruzione di tempi nuovi. Sarebbe un guaio e non gioverebbe a nessuno coltivare una memoria paralizzante, che fa fare sempre le stesse cose nello stesso modo. È un dono del cielo poter vedere che in molti, con i vostri interrogativi, sogni e domande, vi opponete a quelli che dicono che le cose non pos-sono essere diverse. Una società che valorizza solo il presente tende anche a svalutare tutto ciò che si eredita dal passato, come per esempio le istituzioni del matrimonio, della vita consacrata, della missione sacerdotale. Queste finiscono per essere viste come prive di significato, come forme superate. Si pensa di vivere meglio in situazioni cosiddette “aperte”, comportandosi nella vita come in un reality show, senza scopo e senza fine. Non vi lasciate ingannare! Dio è venuto ad allargare gli orizzonti della nostra vita, in tutte le direzioni. Egli ci aiuta a dare il dovuto valore al passato, per progettare meglio un futuro di felicità: ma questo è possibile soltanto se si vivono autentiche esperienze d’amore, che si concretizzano nello scoprire la chiamata del Signore e nell’aderire ad essa. Ed è questa l’unica cosa che ci rende davvero felici..(…)Cari giovani, affido il nostro cammino verso Panama, come pure l’itinerario di preparazione del prossimo Sinodo dei Vescovi, alla materna intercessione della Beata Vergine Maria. Vi invito a ricordare due ricorrenze importanti del 2017: i trecento anni del ritrovamento dell’immagine della Madonna Aparecida, in Brasile; e il centenario delle apparizioni di Fatima, in Portogallo, dove, con l’aiuto di Dio, mi recherò pellegrino nel prossimo mese di maggio

DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVEN-TÙ 2017

I chierichetti sono attesi per le prove delle celebra-zioni: giovedì dopo la lavanda dei piedi, e sabato alle 10.30.

chiericheTTi

VISITA IN BICICLETTA AI SEPOLCRI

La mattina del venerdì santo per tutti i ragazzi e le ragazze cresiman-de, delle medie e per tutti gli adole-scenti si effttuerà il giro in bicicletta per le chiese dei paesi limitrofi.in oratorio maschileOre 9.00 partenza in biciclettaOre 11.30 rientro previsto in oratorioPer una maggiore organizzazione vi preghiamo di dare la vostra adesione via sms al 3398411303.

SPECIALE CRESIMANDI, MEDIE E ADOLESCENTI

Sono invitati a vivere inten-samente gli appuntamenti della settimana santa.Il programma dettagliato lo trovate a pagina 6.Sono inoltre invitati a dare la propria adesione per un turno di adorazione all’altare della riposizione nella notte del venerdì santo.