Non c’era posto per loro nell’alloggio… Lc 2,7...2016/11/11  · Ho imparato questo vangelo...

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Non c’era posto per loro nell’alloggio… Lc 2,7 MANGIATOIA è ... Natale 2016 Tra guerre, terremoti, terrorismo, ci scopriamo più poveri e indife- si, mentre assistiamo impotenti al dilagare della corruzione, alla crea- zione di nuove forme di schiavitù, alla violazione dei diritti umani, alla prevaricazione dei poten- ti su poveri, emarginati, esclusi... Dov’è Dio? Basta abbassare lo sguardo e lo vedi adagiato, più piccolo e indif- eso di tutti, su una mangiatoia. Invece di sponsorizzare votazi- oni, creare armi letali, distrugge- re terroristi e fondamentalisti, si fa povero, emarginato, escluso. Si fa bambino-soldato, donna sfrut- tata, profugo, terremotato … Ma chiede a me, a te, di accoglierlo, di essere, almeno, la sua mangiatoia! continua a pagina 2 Vedeteli scacciati da tutti ed obbligati a rifugiarsi in quella spelonca Antonio Gianelli BUON NATALE E FELICE 2017 !

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Non c’era posto per loro nell’alloggio… Lc 2,7

MANGIATOIA è ...Natale 2016Tra guerre, terremoti, terrorismo, ci scopriamo più poveri e indife-si, mentre assistiamo impotenti al dilagare della corruzione, alla crea-zione di nuove forme di schiavitù, alla violazione dei diritti umani, alla prevaricazione dei poten-ti su poveri, emarginati, esclusi...

Dov’è Dio?

Basta abbassare lo sguardo e lo vedi adagiato, più piccolo e indif-eso di tutti, su una mangiatoia. Invece di sponsorizzare votazi-oni, creare armi letali, distrugge-re terroristi e fondamentalisti, si fa povero, emarginato, escluso. Si fa bambino-soldato, donna sfrut-tata, profugo, terremotato … Ma chiede a me, a te, di accoglierlo, di essere, almeno, la sua mangiatoia! continua a pagina 2

Vedeteli scacciati da tuttied obbligati a rifugiarsi

in quella speloncaAntonio Gianelli

BUON NATALE E

FELICE 2017 !

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“Avevo fame… e mi hai dato da mangiare…”: è parola di Gesù. Ho imparato questo vangelo sin dalla prima infanzia.La mia famiglia, di modesta con-dizione economica, ha sempre ac-colto Gesù nel povero e ha prov-veduto a chi conosceva nel vero bisogno, con segreta-immediata provvidenza: «Vai – diceva mia madre – nella casa di…, lascia questo pacco sul tavolo e scappa».Ho ritrovato nel carisma del Santo Gianelli il volto di Cristo povero… e in tutta la mia lunga vita, ho sem-pre avuto la possibilità di sfamare il povero con interventi immediati: Roma, Chiavari, Rapallo, Borgota-ro, Genova. I poveri! Erano sal-tuari, e conosciuti. Non avrei mai pensato che potessero diventare così tanti. Ora salgono isolati o a gruppi la Salita di N.S. del Monte e suonano alla nostra porta, sicuri di ricevere un pasto abbondante, un

sorriso, un saluto amichevole: «An-date dalle Gianelline! qualche cosa troverete sempre». Così sono inco-raggiati e avviati i nuovi arrivati alla stazione Brignole. Chi sono? Da dove vengono? Non chiediamo documen-ti… sono i ‘randagi’, quelli non iscrit-ti a registro di nessuna mensa. Sono stranieri, scarcerati, disoccupati, li-cenziati, uomini separati e ora senza domicilio e senza lavoro.Sono tanti, sono veramente tanti e il Padre celeste provvede. Il ‘povero’ è il primo pensiero del mattino – a

‘c’è la Provvidenza!’ loro sono dedicate le prime ore del giorno: e sono buona preparazione alla preghiera di lode celebrata alle ore sette. La Provvidenza fa veri miracoli: dalle nostre mani escono scatolette monoporzioni, con pasta o riso, che calde vengono messe in cassette termiche per essere pron-te ad ogni richiesta. L’abilità delle cuoche rende buono e appetitoso ogni alimento, da qui la richiesta di duplicati di panini o di provvi-denza per la sera. Questi servizi gratuiti e volontari di dispensa, ogni giorno dai trenta ai cinquan-ta pasti, coinvolgono quasi sempre tutta la comunità per preparare, trasportare, consegnare a Cristo che aspetta la mano misericordio-sa delle Figlie di Maria.

Da Papua Nuova GuineaSiamo Suor Suma, Suor Joseena e Suor Sheridan, della nuova piccola comunità di Malala. Desideriamo ringraziare i nostri amici di Ventimiglia, che già da qualche mese ci hanno inviato € 2000. Siamo state molto felici di averli ricevuti e li abbiamo usati per migliorare il nostro programma di promozione della donna nei villaggi di questa zona. Abbiamo comprato stoffa e filo per insegnare a cucire vestiti da bambini. Queste donne sono molto contente di imparare, perché, vendendo i ve-stiti, potranno avere, per la prima volta, un piccolo guadagno. Ci hanno pregato di ringraziarvi. Naturalmente vi ringraziamo anche noi suore e vi auguriamo, nella

preghiera, Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Dalla Repubblica Democratica del CongoNoi Suore di Mpasa II desideriamo ringraziare i nostri amici del Gruppo di Padre Pio, presso l’Ospedale S. Eugenio di Roma, per il denaro che ci hanno inviato per il nostro Dispensario. Abbiamo comprato il riso per i bambini e qualche medicina. Le mamme ci hanno detto di ringraziarvi, perché non sanno scrivere neanche nella loro lingua, il Lingala. Quelle che vengono al Dispensario sono molto povere e non sono andate a scuola. Insieme con loro preghiamo il Signore che benedica i vostri

sacrifici. Auguriamo Buon Natale e Buon Anno a voi e alle vostre famiglie.

Suor. Agostina Cupini

segue dalla prima pagina

Mangiatoia è …… spazio di ascolto e tenerezza, anche se il fratello da accogliere è difficile e scontroso, puzza e disturba, pretende e non si accontenta;… farsi in quattro per tutti, attraverso la disponibilità ad ascoltare e servire, ad andare al di là delle apparenze, a perdere tempo e diritti;… coinvolgimento attento e sincero, per rispettare e far crescere, accompagnare e responsabilizzare, educare alla libertà e all’amore.

Grazie ai noSTri cari SoSTeniTori

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(Due Professori e un genitore della Scuola di Pamplona hanno visitato in estate la nostra missione in Congo)."Natondi bino botondi". Queste parole in lingala, una delle lingue ufficiali della Repubblica Demo-cratica del Congo, sintetizzano per-fettamente la sensazione che ci ha invaso durante il nostro soggiorno. Significa "grazie mille per tutto." Ed è proprio questo spirito di grati-tudine che vogliamo trasmettere con queste righe.Gratitudine verso le suore della comunità religiosa della Madonna dell’Orto a Mpasa II, presso Kin-shasa. Lì, tra la sabbia e la sporcizia dalle strade, invisibile a chi ci vive, i congolesi intraprendono una lotta quotidiana che non ha fine: la so-pravvivenza. Si scontrano con scar-sità di cibo e malnutrizione, a cui si unisce la difficoltà di accesso all'i-struzione e all'assistenza sanitaria. Il cibo, la salute e l'istruzione sono quindi gli obiettivi di base del la-voro svolto da diversi anni da Suor Treesa, Suor Clotilde e Suor Lissy, religiose di questa comunità.

Gratitudine per tutte le persone che ci hanno incrociato e che, con il loro sorriso o pianto, la loro forza o fragilità, ci hanno fatto molto bene. Ricordiamo con particolare emozione un bambino malnutrito che ha rag-giunto il centro delle sorelle ac-compagnato dai suoi due fratelli maggiori. La madre era morta da un paio di settimane e il padre si era improvvisamente ritrovato solo con tre piccoli, completamente perso e senza mezzi di sussistenza per i bambini. Il piccolo piangeva inconsolabile e nella nostra mente

è rimasto stampato il suo sguardo triste e spaventato, mentre grida-va disperatamente: "Ho fame!".

“Natondi bino botondi”

Gratitudine per tutte le esperienze condivise che ci hanno fatto vedere e ammirare la fede incrollabile nella vita, la straordinaria forza vitale che, nonostante la mancan-za di cibo e risorse, nonostante la tubercolosi e l'AIDS, spinge la gente a cercare di godere di ogni momento nella convinzione asso-luta che la vita è degna di essere vissuta. Una fede che travolge ed emoziona, che viene vissuta in-tensamente e condivisa con l'intera comunità nella liturgia quotidiana.È la gratitudine, infine, per l’im-possibilità a spiegare a parole le giornate più intense e commoventi che abbiamo avuto la possibilità di vivere. Pertanto, "Natondi bino

botondi!".David Larrea, Diego Azparren e

Diana Muñoz

Madre di Famiglia nelle Missioni delle Suore GianellineQuando la Responsabile dell’Istituto A.M. Gianelli, dove Costanza, adora-ta e unica figlia, ha frequentato Nido, Scuola dell’Infanzia e prima primaria (praticamente vive lì da quando è nata), mi ha proposto di dare una mano alle Suore che, nell’ambito del-la Congregazione, si occupano delle Missioni nel mondo, ho pensato che avesse sbagliato persona: ulteriore tempo da sottrarre alla famiglia con connessi sensi di colpa, problemi organizzativi, salti mortali per man-tener fede alla parola data, senso di generale inadeguatezza. Insomma, la ragione mi suggeriva di declinare educatamente l’invito.Negli stessi giorni in cui sono sta-

ta contattata avevo pregato Ma-ria perché chiarisse meglio la mia vocazione, solo che mi riferivo al percorso professionale e, quindi, al momento, non avevo valuta-to come la proposta delle Suore potesse rappresentare una parte della risposta.Mi è stato spiegato che servivano le mie idee, che dovevo solo parte-cipare a qualche riunione, ma, in men che non si dica mi sono ritro-vata in un vortice di Bene che mi ha spalancato gli occhi su quanto potessi essere utile, pur continuan-do a vivere la mia vita di mamma e di donna impegnata professional-mente.

Oltre che di contributi finan-ziari - per i quali tutti noi genitori dovremmo a mio modesto avviso fare di più - le Missioni delle Suo-re di Maria Santissima dell’Orto hanno bisogno di comunicazione, coordinamento e organizzazione: tutti sappiamo di cosa è capace la Rete e quanto si può fare in con-creto restando seduti davanti a un computer.Nel mio quotidiano ci sono la fami-glia, il mio lavoro e, da quest’anno, la mia partecipazione al CeGiaMiS, che si occupa del coordinamen-to delle Missioni più povere della Congregazione, nei cinque Conti-nenti.

Francesca Rapi

Nel CeGiAMiS ha iniziato a lavorare, da qualche giorno, la nuova Segretaria, Marta Renzini, una giovane con esperienza di volontariato e missioni. A lei potete rivolgervi, con fiducia, perché autorizzata dalla Direzione del CeGiAMiS.

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SPAZIO AL VOLONTARIATO Spazio?

Sulla nostra rivi-sta … solo un ret-tangolo, anche se in espansione!Ma nel mondo, il Volontariato non ha confini: va’ dove ti porta il cuore, dove ci sono per-

sone da ascoltare, capire, amare, servire, far crescere; dove ci sono valori da difendere o da promuo-vere; dove la fantasia, la creatività,

ECCO COME EFFETTURAE LE DONAZIONI

Banca Prossima c/c n. 1000/118765 - Filiale Di Milano IBAN: IT51P0335901600100000118765

oppure: Banco Posta c/c postale n. 84636406, IBAN: IT64TO760101400000084636406

l’entusiasmo sanno liberare energie di bene, la novità del farsi dono!Volontario per un attimo o per una vita, come si può, come si deve alla propria coscienza ... nella libertà!

“I poveri li avete sempre con voi” (Gesù)“Noi abbiamo bisogno di chi è piccolo, ab-biano bisogno di colui che è vulnerabile. Forse abbiamo bisogno del povero per sco-prire la nostra povertà” (Jean Vanier).

Il Volontariato è frutto di amore: “Ama il prossimo tuo come te stesso”: dà gratuita-mente qualcosa di te a chi, anche se non te lo chiede, ha bisogno di aiuto.“Il bisogno di provvedere suggerì ...” dice Antonio Gianelli, quando ha fondato il nostro Istituto e da allora noi suore siamo a “provvedere” dovunque, per tutta la vita. Ma le povertà sono tante, noi stesse abbia-mo bisogno del tuo aiuto.

Dove?In Italia: • Presso le nostre Case di Accoglienza: a Bobbio, a Cerreta …• Presso le nostre Case di Riposo: a Carro, ad Arcevia, a Serra San Quirico …• Nei grest estivi: a Udine, Tolmezzo, Piacenza, Lavagna, Chiavari, Rapallo, Ventimiglia, Roma, Marina di Minturno …In Terra Santa, a Ortàs:• Campi di lavoro estivi, con pellegrinaggio gianelliano ai Luoghi Santi• Raccolta delle olive, a ottobre-novembre, preceduta da pellegri-naggio.In India:•A Khandwa, con i bambini di stradaIn Bolivia• presso Hospital Daniel BracamonteNella Repubblica Democratica del Congo:•A Mpasa II, nel Dispensario e/o nella Maternità

Parliamo ora per il 2017.

CONTATTACI X ESSERE DONO

Nella nostra Casa Generalizia (Via dei 4 Cantoni, 45 – 00184 ROMA)

risiede il CeGiAMiS,

Centro Gianelliano di Animazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo

Email: [email protected] Tel .: +39 064883195

Blog: https://cegiamisfmh.comWebsite: www.gianelline.net

Responsabili: • Suor Philomina Vadakekanna:

+39 3270942909 – [email protected]• Suor Cristina Gallucci: +39 3396019005 –

[email protected]:

• Marta Renzini (telefono e email del CeGiAMiS)Se da solo, o con tuoi amici, decidi di dedicare qualche settimana o un mese a chi può avere bisogno del tuo aiu-to, contattaci entro il prossimo 15 dicembre, in modo che possiamo costruire insieme un progetto personalizzato, che tenga presenti:• le necessità più urgenti delle nostre missioni•la tua età, le tue competenze professionali e linguistiche, i tuoi desideri e le tue attitudini, la tua disponibilità di tempo, i tuoi collegamenti con le suore del posto in cui vivi, le tue eventuali esperienze precedenti di missione o volontariato.Il progetto consiste:• nella preparazione (sintonizzazione delle tue attese con quelle della missione prescelta, del tuo spirito missionario con il nostro, delle tue abilità con quelle richieste …)• nell’eventuale inserimento in un gruppo di volontari• nell’accompagnamento in loco

• nella valutazione e comunicazione dell’e-sperienza realizzata.

Rivolgiti alle suore che conosci, o diretta-mente a Suor Cristina Gallucci