Non c’è prova - Zanichelli online per la...

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  • Lettura

    UNIT 7

    De Luise, Farinetti, Lezioni di storia della filosofia Zanichelli editore 2010

    7 Al-GazaliNon c prova di cause diverse da DioNellIncoerenza dei filosofi (composta tra la fine del 1094 e linizio del 1095 e conservata nel trattato di Averro Lincoerenza dellincoerenza dei filosofi) al-Gazali contesta la fede che i filosofi ripongono nella ragione come fonte di verit: lunica verit quella rivelata da Dio, contenuta nel Corano, e i risultati cui i filosofi giungono divergono da essa in molti punti, mettendo in questione lonnipotenza divina. Nel passo che proponiamo al-Gazali critica la teoria della causalit, che alla base dellindagine filosofica della realt. Secondo al-Gazali

    la connessione tra ci che per abitudine chiamiamo causa e ci che chiamiamo effetto non necessaria, in quanto nessuna realt naturale ha il potere di agire su unaltra. Questo significa che dietro la connessione causale agisce sempre e soltanto Dio, che interviene direttamente, o tramite gli angeli intermediari, per produrre ci di cui noi facciamo esperienza. Dunque, Dio pu alterare in qualunque momento lordine delle cose, dal momento che agisce in maniera provvidente e giusta, secondo un disegno imperscrutabile alluomo.

    Al-Gazali, Lincoerenza

    dei filosofi, in Averro,

    Lincoerenza dellincoerenza

    dei filosofi, a cura di M. Campanini,

    Torino, Utet, 1997, pp. 478-480

    Al-Gazali, Lincoerenza

    dei filosofi, in Averro,

    Lincoerenza dellincoerenza

    dei filosofi, a cura di M. Campanini,

    Torino, Utet, 1997, pp. 478-480

    Secondo noi [teologi], la connessione tra ci che per abitudine [] creduto una causa e ci che creduto un effetto, non necessaria. Di due cose, luna non laltra e laltra non luna. Laffermazione delluna non implica laffermazione del-laltra, n la negazione o la necessit dellesistenza o della non-esistenza delluna implica la negazione o la necessit dellesistenza o della non-esistenza dellaltra.

    Per esempio, leliminazione della sete [non implica in s] il bere, n la saziet il mangiare, n il bruciare il contatto col fuoco; la luce [non implica] il sorgere del sole, n la decapitazione la morte, n la guarigione lassunzione di una medicina, n levacuazione lassunzione di una purga; e cos per tutte le connessioni empiri-che che esistono nella medicina, nellastronomia, in tutte le scienze e le arti.

    La connessione con ci che precede stabilita dallintervento di Dio sia lode a Lui! che crea lordine successivo []; non in s necessaria e indisgiungibile: al contrario, oggetto dellonnipotenza [divina] che pu creare nelloggetto [del suo intervento] la saziet senza aver mangiato, la morte senza la decapitazione, la persistenza in vita nonostante la decapitazione, e cos via riguardo a tutte le connessioni [causali]. Ma i filosofi negano che ci sia possibile, e pretendono anzi che sia assurdo.

    Indagare tutte [le innumerevoli connessioni causali] sarebbe troppo lungo; ne sce-glieremo pertanto come esempio una sola, cio il bruciare del cotone a contatto col fuoco. Noi consideriamo come possibile che il contatto tra i due abbia luogo senza che si verifichi la bruciatura, e che il cotone possa incenerirsi senza entrare in contatto col fuoco, sebbene i filosofi neghino questa possibilit. La nostra di-scussione si articoler in tre punti.

    La connessione tra ci che, per

    abitudine, creduto una causa e ci che

    creduto un effetto non necessaria

    La connessione tra ci che, per

    abitudine, creduto una causa e ci che

    creduto un effetto non necessaria

    Alcuni esempi, da cui appare che un effetto

    non prodotto da ci che abitualmente

    si ritiene sia la sua causa

    Alcuni esempi, da cui appare che un effetto

    non prodotto da ci che abitualmente

    si ritiene sia la sua causa

    La connessione tra due fenomeni

    stabilita soltanto dallintervento di Dio,

    anche se i filosofi lo ritengono assurdo

    La connessione tra due fenomeni

    stabilita soltanto dallintervento di Dio,

    anche se i filosofi lo ritengono assurdo

    Un caso esemplare: il cotone che brucia

    a contatto con il fuoco

    Un caso esemplare: il cotone che brucia

    a contatto con il fuoco

  • Al-Gazali, Non c prova di cause diverse da Dio

    UNIT 7

    34 Lezione

    De Luise, Farinetti, Lezioni di storia della filosofia Zanichelli editore 2010

    LereDIT ANTICA: CrIsTIANI e ArAbI

    Il primo che i nostri avversari pretendono che lagente del bruciare sia esclu-sivamente il fuoco, il quale un agente naturale e non volontario, per cui non pu astenersi dal fare ci che caratteristico della sua natura quando posto in contatto con un sostrato ricettivo. Ma proprio questo che noi neghiamo, affer-mando anzi che lagente che provoca la bruciatura, creando il nero [della cenere] nel cotone e sconnettendone le parti cos che [il cotone] bruci e si trasformi in cenere, Dio Altissimo, il quale agisce o grazie allintermediazione degli angeli o senza alcun intermediario.

    Il fuoco, invero, un corpo inerte, privo di azione: qual la prova che sia un agente? [I filosofi] non avanzano altra prova oltre allosservazione empirica che il bruciare accade quando vi un contatto col fuoco: ma losservazione dimostra solo che [un fenomeno] si produce accanto allaltro, non per mezzo dellaltro , e invero non vi altra causa che Lui! []

    altrettanto noto che il padre non diventa agente dellembrione deponendo lo sperma nellutero, n agente della vita [dellembrione], del suo possedere vista e udito o altre qualit. Sebbene le medesime [qualit] si trovino nel [padre], nessu-no dir che esistano per mezzo del [padre]. Anzi, la loro esistenza prodotta dal Primo, o senza intermediari o attraverso la mediazione di angeli che sincaricano di questi compiti contingenti. Anche se questa prospettiva condivisa da quei filosofi che affermano recisamente l[esistenza] di un Dio creatore, precisamente con loro che stiamo disputando. chiaro, dunque, che esistere accanto a una cosa non vuol dire esistere per mezzo di quella cosa. []

    Da dove traggono i nostri avversari la persuasione che i principi dellesistenza sono cause [] e ragioni [] determinanti da cui procedono i contingenti1 secondo la connessione che c fra di essi, se non da una permanenza [di contatto] che mai si vanifica e dal fatto che [i principi] non sono corpi mobili che si sottraggono [alla percezione sensoriale]? Se si vanificassero o sparissero, percepiremmo la disgiun-zione e capiremmo che esiste una causa che trascende le nostre percezioni. Non c modo di superare questo ostacolo ragionando come fanno [i filosofi].

    Non il fuoco che annerisce il cotone, ma Dio che agisce direttamente o tramite gli angeli

    Non il fuoco che annerisce il cotone, ma Dio che agisce direttamente o tramite gli angeli

    Losservazione empirica ci dice soltanto che due fenomeni sono contigui

    Losservazione empirica ci dice soltanto che due fenomeni sono contigui

    Anche la generazione di un essere umano non prodotta dallo sperma del padre ma da Dio o dai suoi intermediari

    Anche la generazione di un essere umano non prodotta dallo sperma del padre ma da Dio o dai suoi intermediari

    I filosofi poggiano le loro convinzioni sulla percezione del contatto tra due fenomeni; se questa percezione sparisse allora capirebbero che esiste una causa che le trascende

    I filosofi poggiano le loro convinzioni sulla percezione del contatto tra due fenomeni; se questa percezione sparisse allora capirebbero che esiste una causa che le trascende

    1. Le cose create.

    GUIDA ALLA LETTURA

    1) Elenca i casi proposti da al-Gazali come esempi di circostanze in cui un effetto non prodotto da ci che abitualmente si ritiene sia la sua causa.

    2) Secondo al-Gazali perch il cotone annerisce quando viene a contatto con il fuoco?

    1) In che senso, per al-Gazali, n la morte suppone la decapitazione, n la decapitazione implica la morte?

    2) Spiega che cosa intende dire al-Gazali quando sostiene che un fenomeno naturale si produce accanto allaltro, non per mezzo dellaltro.

    3) In che senso, secondo al-Gazali, i filosofi non sanno trascendere lesperienza sensibile?

    4) Spiega quale immagine del rapporto tra Dio, il mondo e luomo emerge da questa lettura.

    GUIDA ALLA COMPRENSIONE