NOI SIAMO CRITICI! FANGOSA PASSEGGIATA · una pioggia debole. Vincitrice è risultata un’allieva...

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_______________________________________________________________________________________ NOI SIAMO CRITICI! ___________________________ di Enrico Chen e Michael Lenarduzzi Il giornalino scolastico “Critical” è stato realizzato dagli alunni della 1ªA della Scuola Secondaria di Primo grado dell' Istituto Comprensivo di Manzano. Il giornalino nasce da un’idea di Michael Lenarduzzi, nostro capo redattore, che ci ha coinvolti, per far conoscere a tutti i fatti che accadono a scuola, le gite, gli incontri, ma anche ciò che studiamo, le idee che abbiamo, conditi con barzellette, fumetti, giochi, ecc.. La sua lavorazione richiede impegno e sacrificio, perché ogni testo deve essere scritto, rivisto, corretto tante volte prima di ricevere l’ok, ma la professoressa di italiano Michela Lavaroni considera tutto questo una buona palestra di scrittura. Realizzare un giornale non è una cosa semplice, richiede forza di volontà e il contributo di tutti. …continua a pag.2 IL GIORNALINO DI PRIMA A Anno 1 Numero 1 Dicembre 2014 Istituto Comprensivo di Manzano Scuola Secondaria di Primo Grado di Manzano www.ragazzidelfiume.it La redazione di 1ª A al gran completo. FANGOSA PASSEGGIATA _______________________________________ di Davide Braidotti e Alessia Pezzarini Zaino in spalla, si parte! Altro che noiosa lezione dietro i banchi. Sabato 18 ottobre, le classi prime, sono andate a passeggiare sul sentiero della Sdricca, di Manzano, accompagnate dalla guida del C.A.I di Manzano, dalle professoresse Lupieri, Camana e Balducci. A parte qualche pigrone a cui il sabato mattina piace dormire fino a tardi, alla partenza eravamo tutti presenti e pronti a camminare soprattutto perché sapevamo che non avremmo fatto lezione! Giunti in piazza Chiodi abbiamo parlato di alberi, di specie diverse, alcuni dei quali provenienti dalla Cina, ed erba sintetica. Secondo la guida, l’erba che troviamo in piazza dovrebbe essere tolta perchè i bambini dovrebbero riscoprire il piacere di giocare nella natura VERA. …continua a pag.2 SOMMARIO Noi siamo critici! pag.1 Fangosa passeggiata pag.1 Rispettiamo le regole pag.3 Corsa campestre pag.4 Intervista immaginaria pag.5 Ricette dal mondo pag.6 Risate tra i banchi pag.7

Transcript of NOI SIAMO CRITICI! FANGOSA PASSEGGIATA · una pioggia debole. Vincitrice è risultata un’allieva...

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NOI SIAMO CRITICI! ___________________________ di Enrico Chen e Michael Lenarduzzi Il giornalino scolastico “Critical” è stato realizzato dagli alunni della 1ªA della Scuola Secondaria di Primo grado dell' Istituto Comprensivo di Manzano. Il giornalino nasce da un’idea di Michael Lenarduzzi, nostro capo redattore, che ci ha coinvolti, per far conoscere a tutti i fatti che accadono a scuola, le gite, gli incontri, ma anche ciò che studiamo, le idee che abbiamo, conditi con barzellette, fumetti, giochi, ecc.. La sua lavorazione richiede impegno e sacrificio, perché ogni testo deve essere scritto, rivisto, corretto tante volte prima di ricevere l’ok, ma la professoressa di italiano Michela Lavaroni considera tutto questo una buona palestra di scrittura. Realizzare un giornale non è una cosa semplice, richiede forza di volontà e il contributo di tutti.

…continua a pag.2

IL GIORNALINO DI PRIMA A Anno 1 – Numero 1 Dicembre 2014 Istituto Comprensivo di Manzano Scuola Secondaria di Primo Grado di Manzano

www.ragazzidelfiume.it

La redazione di 1ª A al gran completo.

FANGOSA PASSEGGIATA _______________________________________ di Davide Braidotti e Alessia Pezzarini Zaino in spalla, si parte! Altro che noiosa lezione dietro i banchi. Sabato 18 ottobre, le classi prime, sono andate a passeggiare sul sentiero della Sdricca, di Manzano, accompagnate dalla guida del C.A.I di Manzano, dalle professoresse Lupieri, Camana e Balducci. A parte qualche pigrone a cui il sabato mattina piace dormire fino a tardi, alla partenza eravamo tutti presenti e pronti a camminare soprattutto perché sapevamo che non avremmo fatto lezione! Giunti in piazza Chiodi abbiamo parlato di alberi, di specie diverse, alcuni dei quali provenienti dalla Cina, ed erba sintetica. Secondo la guida, l’erba che troviamo in piazza dovrebbe essere tolta perchè i bambini dovrebbero riscoprire il piacere di giocare nella natura VERA.

…continua a pag.2

SOMMARIO Noi siamo critici! pag.1 Fangosa passeggiata pag.1 Rispettiamo le regole pag.3 Corsa campestre pag.4 Intervista immaginaria pag.5 Ricette dal mondo pag.6 Risate tra i banchi pag.7

CRITICAL - dicembre 2014

NOI SIAMO CRITICI! …segue da pag.1

Per questo speriamo di pubblicarlo circa ogni due mesi e di essere apprezzati. Il prossimo numero sarà migliore del precedente e ci aiuterà a diventare “giornalisti dilettanti”. Vi sarete chiesti il perché del nome Critical. In inglese significa essere critici. Infatti noi vogliamo essere capaci di commentare, discutere, ribellarci, spiegare le nostre opinioni sui tanti argomenti che ci interessano. Ringraziamo tutti quelli che hanno sostenuto il progetto e ringraziamo anche tutti quelli che leggeranno il giornalino. Buon lettura!

…segue dalla prima pagina

REGOLA DELLE 5 W + H

WHO? CHI? WHAT? CHE COSA?

WHERE? DOVE? WHEN? QUANDO? WHY? PERCHE’?

HOW? COME?

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FANGOSA PASSEGGIATA …segue da pag.1 In cima all’insormontabile collina abbiamo fatto merenda e giocato a un gioco che doveva sviluppare la fiducia tra di noi. Dopo esserci bendati e messi in fila con le mani sulle spalle del compagno davanti, la guida, camminando, disegnava delle figure geometriche che noi dovevamo visualizzare e indovinare. Risultato: la fiducia c’era, ma il caos era totale!

Ma in questa gita che cosa abbiamo imparato? Ci siamo divertiti molto a imparare qualcosa su un mucchio di sassi... In realtà è un’antichissima fortezza di forma ovale da cui i nostri soldati, durante la Prima Guerra mondiale combattevano i nemici. Il castello oggi mostra i segni del tempo. Più di metà è precipitato nel Natisone a causa di una frana che ha portato con sé anche i cimeli storici che i soldati avevano usato e che si trovavano all’interno.

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CRITICAL - dicembre 2014

_ RIFLESSIONI

RISPETTIAMO LE REGOLE _________________________________ di Meri Schiff ed Enrico Beltrame In ottobre c'è stato per tutte le classi della scuola un incontro sul tema della legalità. A noi alunni delle classi prime, un poliziotto ha parlato soprattutto della navigazione e dell'uso di internet. Innanzitutto ci ha spiegato l'origine di questo nuovo media che per noi, nativi digitali, almeno così veniamo definiti, è a portata di mano e istintivo. Ma non conosciamo tutti i pericoli che esso nasconde. Un po' di storia del mezzo. All'inizio le informazioni venivano trasmesse oralmente, poi attraverso i giornali, quindi con la radio e infine con la tv. L'ultima frontiera della comunicazione è “internet”, che nasce come rete militare americana difficilmente intercettabile chiamata “arpanet”. In breve tempo si evolve diventando una rete comune chiamata “internet”. Questa rete contiene una quantità di informazioni impensabili prima, positive e negative. Siamo noi che dobbiamo farne uso in maniera corretta e saper scegliere. Chi usa internet ha dei diritti: - Ha il diritto di partecipare, divertirsi e

trovare tutte le informazioni adeguate all’età e personalità.

- Ha il diritto di esprimersi liberamente quando è online, sempre nel rispetto degli altri.

- Ha il diritto di proteggere la sua identità online.

Chi usa internet ha un dovere

fondamentale: - Rispettare gli altri Se noi pensiamo che dall' altra parte dello schermo ci sono altre persone, ragazzi come noi, abbiamo il dovere di rispettare i loro diritti. - Rispettare il lavoro degli altri Craccare e piratare, per esempio, sono un reato penale, azioni cioè che potrebbero portare a condanne, perché danneggiano il diritto d’autore; la polizia postale, che lavora per combattere questi reati, può rintracciarci facilmente e attuare il sequestro del computer, con gravi conseguenze economiche su noi e sui nostri genitori. Anche guardare film in streaming e i video di programmi televisivi fatti da persone non autorizzate, sono illegali. Quindi ricordiamo:

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Abbiamo imparato che se una zecca si attacca al nostro organismo, per estrarla, bisogna afferrare il corpicino, ruotarlo in senso antiorario ed estrarlo. Meglio però precipitarsi al pronto soccorso. Per prevenire il possibile attacco di zecca al vostro animale domestico, prima di una passeggiata in bosco aperto, dategli dell'aglio insieme al suo pasto, perché le zecche non lo tollerano e si guarderanno bene dall’attaccarlo.

CRITICAL - dicembre 2014

CORSA CAMPESTRE: SFIDA SOTTO LA PIOGGIA ____________________________ di Andrea Fabbro e Matteo Carlon Martedì 4 novembre, al polisportivo comunale di San Giovanni al Natisone, si è svolta la corsa campestre, organizzata dall’Istituto Comprensivo di Manzano tra le scuole secondarie di primo grado di Manzano e di San Giovanni. Le prime a partire sono state le ragazze del primo anno, che hanno percorso due giri di campo e un giro di velodromo sotto una pioggia debole. Vincitrice è risultata un’allieva di Manzano, Ester Masarotti, seconda e terza classificata Aurora Battilana e Elena Mattellicchio, entrambe della scuola di san Giovanni.

Successivamente si è svolta la gara dei ragazzi di prima sotto una pioggia più intensa. A vincerla è stato un allievo di San Giovanni, Kalil Lassoued, secondo

classificato Tommaso Gagliussi e terzo Andrea Fabbro, allievi entrambi della scuola media di Manzano. Anche le cadette di seconda e terza media hanno gareggiato sotto una pioggia sempre più forte. A vincere è stata un’allieva di San Giovanni, Plaino, seconda classificata Ciani, di San Giovanni e terza classificata Salvadori, di Manzano. A pregiudicare la gara dei cadetti è stata una pioggia così insistente e costante da costringere i partecipanti a fare una pausa di venti minuti.

Pozzanghere, fango, campo pesante hanno creato molte difficoltà ai partecipanti. Vincitore comunque è stato un allievo della scuola media di San Giovanni, Nicola Venica, già conosciuto per altre vittorie del genere, secondo e terzo classificato della scuola di Manzano sono stati Smerlin Velazquez Casanova e Filippo Costantini. Ad applaudire gli atleti erano presenti le autorità locali, il dirigente, i professori e molti genitori.

Atleti che corrono lungo il percorso

Vincitori nella categoria ragazzi

Vincitrici nella categoria ragazze

Partecipanti dopo la gara, stanchi ma contenti

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CRITICAL - dicembre 2014

Questi atleti vincitori hanno partecipato alla fase provinciale del 27 novembre, piazzandosi in buone posizioni e portando così alto il nome dell’Istituto anche nello sport. Partecipare ad una campestre è stato per gli atleti una sfida con se stessi, un’occasione per farsi dei nuovi amici e divertirsi tutti insieme.

_ INTERVISTE

INTERVISTA IMMAGINARIA: VLADIMIR PROPP _________________________________ di Ester Masarotti, Giulia Propetto e Serena Di Piazza Buongiorno Signor Propp, si sente spesso parlare di Lei a scuola. Desideriamo farle alcune domande per conoscerLa meglio. Signor Propp, da dove viene? Io vengo dalla Russia. Quale opera L’ha reso famoso? Il mio lavoro di una vita: la Morfologia della fiaba. Quando l’ha pubblicata? Dopo un lungo lavoro, nel 1928. Che cosa tratta la Morfologia della fiaba? Ho letto innumerevoli fiabe, provenienti da tutto il mondo, e ho trovato al loro interno situazioni costanti che si ripetono in ogni fiaba, con un ordine. Le ho chiamate funzioni. Queste danno la forma, la struttura a questo genere di racconto. Per me è più importante quello che fa il personaggio

piuttosto che chi è il personaggio: se l'eroe è una fanciulla, un principe o un orso è indifferente; a caratterizzare lo svolgimento della trama è l'azione che l'eroe compie e non le sue caratteristiche fisiche. Ci può fare un esempio? Ragazze, pensate a Cenerentola o ad Hansel e Gretel; inizio negativo, allontanamento del protagonista, prove da superare, presenza di un donatore o di un elemento magico, lotta fra protagonista e antagonista, vittoria dell'eroe, nozze dell'eroe. In ogni favola ci sono alcune delle 31 funzioni che ho individuato. Qual é il motivo per cui queste funzioni si ripetono in questo genere di racconti? Perché le fiabe in ogni cultura rappresentano le tappe di crescita di un bambino che, con le sue forze e con l’aiuto di qualche adulto, supera una serie di prove che la vita offre e raggiunge il suo obiettivo. Si legano alla cerimonia di iniziazione propria delle civiltà antiche, che è una tappa per crescere, legata a prove.

Il Dirigente si congratula con i vincitori nella categoria cadetti

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CRITICAL - dicembre 2014 Questo studio toglie secondo Lei fascino alle fiabe? I lettori a cui sono indirizzate non le analizzano in questi termini. Sentono il fascino degli aspetti magici, delle virtù dell’eroe e la tranquillità del lieto fine. Nel mio caso più ne leggo, più mi incuriosiscono. Secondo Lei, le fiabe sono solo per piccoli? Secondo me, no. Perché? Per prima cosa sono oggetto del mio lavoro, poi da esse si può comprendere tanto della cultura che le ha prodotte. Inoltre non si è mai troppo grandi per la fantasia e il lieto fine!

Lei legge ancora fiabe? Sì. Grazie per la sua attenzione.

ESERCIZI DI STILE

FIABE IN VERSIONE MODERNA _______________________________________________________________________

00CAPPUCCETTO SPIA, di Davide Braidotti

In una remota e segretissima base della CIA (nel Golfo, in un edificio abbandonato a 40° Nord e 12° Est) lavorava la miglior spia del mondo: nome in codice 00cappuccetto Spia. Indossava sempre un cappuccio che lo nascondeva nell’oscurità della notte. Non si sa se è un lui o una lei perché non si è mai vista la sua faccia. Un giorno gli venne assegnata una missione: portare un’arma potentissima al generale capo: nome in codice Nonnina. Sembrava una missione semplice ma il malvagio dottor Wolf, l’acerrimo nemico di 00cappuccetto Spia, avrebbe sicuramente cercato di impossessarsi dell’arma per qualche losco piano. Una mattina partì con il “pacco” sotto il braccio e moltissime armi per difesa. Ad un semaforo fu caricato in un furgone da uno sconosciuto, dopo essere stato anestetizzato. Si risvegliò in un capannone abbandonato di fronte al caro vecchio dottor Wolf che gli domandò:«Dove credi di andare con un’arma così potente? Ti sei convertito al lato oscuro? Vorresti fare un attentato terroristico? Sai, devo farlo io nel weekend». Ma 00capuccetto rispose:«Neanche per sogno, non mi sono ancora abbassato al tuo livello e non lo farò mai. E poi non potrei mai dirti lo scopo della mia missione». «Fammi indovinare, devi consegnare l’arma a Nonnina. Sai ho degli uccellini che cantano», rispose Wolf. Cappuccetto lo guardò negli occhi e con un balzo gli diede un calcio che lo fece volare all’indietro contro un muro. «Allora vuoi la guerra» disse il dottore, «E che guerra sia!». Da ogni angolo saltarono fuori moltissimi soldati del dottor. Wolf, ma Cappuccetto prese l’arma e “schiacciò il grilletto”. L’arma sparò un raggio laser che congelava qualsiasi cosa colpisse, così 00cappuccetto spia riuscì a sconfiggere l’esercito del dottor. Wolf e consegnarlo alla giustizia. Quando arrivò da Nonnina consegnò il pacco e, a sua insaputa, venne nominato Supremo Capo Generale della C.I.A.. Peccato che non si è mai scoperto chi fosse quella persona che si nascondeva sotto quel cappuccio!

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BAKLAVA (RICETTA ALBANESE) _______________________________________________________________________ di Stella Prenga

Questo è un tipico dolce che si mangia sempre durante le feste. INGREDIENTI

1kg farina 1 bicchiere di yogurt 6 uova 1 bicchiere di olio di girasole 500 g di burro

1 cucchiaio di limone 1 kg di noci schiacciate sciroppo 1 kg d’acqua 2 kg di zucchero

PROCEDIMENTO

Impastare dentro una ciotola questi ingredienti: farina, uova, olio di girasole, yogurt, cucchiaino di limone. Con l’ impasto fare delle palline (grandi come uova) e con il matterello stendere le palline fino ad ottenere dei dischetti sottili. Far sciogliere tutto il burro in una padella a fuoco lento. Fuori dal fuoco unire al burro sciolto le noci schiacciate e lo zucchero e mescolare velocemente. Poi prendere un dischetto e ricoprilo con un cucchiaino dell’impasto di noci. Appoggiare sopra un altro dischetto fino ad esaurire tutti gli ingredienti. Infornare a bassa temperatura e poi, piano piano, portare il forno a temperatura più alta, per 2 ore di cottura totale. Mentre il dolce cuoce in forno, preparare lo sciroppo mettendo dentro una casseruola 1 l d’ acqua e 2 kg di zucchero. Dopo 2 ore estrarre il dolce dal forno e subito ricoprilo con lo sciroppo.

_ PASSATEMPI

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di Michael Lenarduzzi, Davide Braidotti

Qual è il colmo per un piccolo elefante?

Avere gli orecchioni.

Qual è il colmo per una patata?

Non capire un tubero.

La riserva della nazionale

giapponese di calcio? Joko Poko ma

Joko.

Come si chiama il peggior autista del

mondo? Maluccio Guido.

Qual è il rossetto preferito dai cani?

Labra d’or.

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CRITICAL - dicembre 2014 1

Come si chiama l’uomo più ricco del

mondo e quello più povero del mondo?

Miliar Dario e Pove Rino.

Cosa fa un canguro in cucina? Quattro

salti in padella.

Qual è il colmo per un

vampiro? Essere vegetariani.

Adoro quando il mio telefonino ha il

100% di batteria. Sono i trenta secondi

migliori della mia vita.

Problemi a prendere sonno? Vorresti

addormentarti più velocemente?

Decora camera tua per farla sembrare

un’aula di scuola!

I ragazzi, tra amici, si insultano, ma non

fanno sul serio.

Le ragazze invece si complimentano, ma

anche loro non fanno sul serio.

A Natale Babbo Natale va a controllare

le renne, ma le vede tutte a gambe

all’aria.

Allora chiama il veterinario che dà loro

una medicina ed esse guariscono. Babbo

Natale:«Dottore, che cosa ha usato?»,

il veterinario risponde:«Volta ren!».

LA MAGLIETTA PREFERITA DELLA

PROF.SA LUPIERI.

E’ UNA MINACCIA?!

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UN NATALE COI FIOCCHI _______________________________ di Mben Ndiaye

Quando è Natale siate felici, giocando e ridendo con gli amici. Pacchi e regali a volontà, grazie a Babbo Natale e alla sua bontà. Mangiando dolci e panettone, senza dar importanza al tuo bottone. Cantiamo tutti per avere neve, con un intonazione lieve. Tra poco babbo natale arriverà, presto tanti doni porterà. La vanità è un brutto segno, e non dà a nessuno un buon sostegno. I bambini senza mamma e papà, in loro l’aria spensierata tornerà. Perche non aiutare quei bambini che non hanno da mangiare e il Natale triste passeranno? Ma che, con i nostri doni, allegri torneranno. Non siamo tutti fortunati, accontentiamoci perché siamo nati.