No. 9 | Venerdì, 27 gennaio 2012 ///CUMINAIVEL · zo, le nuvole sopra Davos si sono dis-sipate,...

8
///CUMINAIVEL Bollettino informativo per tutte le forze di sicurezza impiegate al WEF 2012 /// www.cuminaivel.ch /// Hotline: 081 632 16 75 /// Mail: [email protected] No. 9 | Venerdì, 27 gennaio 2012 Meteo Venerdì / Sabato / Davos Coira Min / Max Venerdì -5° / Sabato -6° / -2° IL CAPO IN VISITA Foto: er.

Transcript of No. 9 | Venerdì, 27 gennaio 2012 ///CUMINAIVEL · zo, le nuvole sopra Davos si sono dis-sipate,...

///CUMINAIVELBollettino informativo per tutte le forze di sicurezza impiegate al WEF 2012/// www.cuminaivel.ch /// Hotline: 081 632 16 75 /// Mail: [email protected]

No. 9 | Venerdì, 27 gennaio 2012

Meteo

Venerdì 1° / 6°

Sabato 1° / 4°

Dav

osC

oira

Min / Max

Venerdì -5° / 1°

Sabato -6° / -2°

IL CApoIN VIsItA

Fo

to: er

.

2 /// VENErDì, 27 gENNaio 2012 CUMINAIVEL

sg. La vigilia di ogni visita del capo dell’esercito è contraddistinta da una certa nervosità. Ma il cdt C André Blatt-mann sa come rompere il ghiaccio. Fin dall’inizio della sua visita si mostra affa-bile, scambia una parola a destra, strin-ge una mano a sinistra. E la nervosità sparisce. La visita prosegue con un ag-giornamento dello stato dell’impiego da parte del divisionario Marco Cantieni, comandante della formazione d’impiego terra.Il CEs è comunque riuscito a trovare un po’ di tempo per il bollettino «Cuminai-vel». È soddisfatto con gli sforzi profusi finora dalla truppa? «Da quanto ho po-

tuto vedere la truppa lavora con serie-tà.» Ciò è importante, poiché «la serietà è sinonimo di credibilità». La visita alla formazione d’impiego terra è già la se-condo visita alla truppa del CEs, che ha in precedenza incontrato la formazione di impiego aria.

Perfetto per i GrigioniIl cdt C Blattmann non si occupa solo in gennaio del WEF. «L’evento ci accom-pagna durante l’intero arco dell’anno», confida il CEs. L’impiego dell’esercito a favore del WEF è infatti un tema scot-tante a livello politico e viene ogni anno rimesso in discussione. «A tale propo-

sito pongo sempre la seguente sempli-ce domanda: chi altro potrebbe venir impiegato per una simile missione? La risposta è naturalmente: nessuno.»Che cosa ha in serbo il futuro? Il ruolo cruciale delle forze aeree è fuori discus-sione. E proprio le forze aeree vogliono acquistare nuovi jet da combattimento per sostituire i jet Tiger - la scelta è re-centemente caduta sul Gripen della ditta svedese SAAB. Significa che il nuovo jet a propulsione singola verrà impiegato al WEF? «Naturalmente. Il Gripen vie-ne prodotto nel freddo nord. È dunque perfetto per l’impiego in Svizzera e nei Grigioni.»

«La truppa lavora con serietà»Il comandante di corpo (cdt C) André Blattmann, capo dell’esercito (CEs), ha fatto visita alle truppe in impiego a favore del WEF. Il CEs si è mostrato soddisfatto.

Il capo dell'esercito André Blattmann è rimasto impressionato dal lavoro delle truppe. Foto: ppf.

La presidente del consiglio di stato grigionese Barbara Janom Steiner ha dapprima descritto ai presenti le mi-sure di sicurezza adottate 42 anni fa alla prima edizione del WEF. «Due funzionari della polizia e un cane fu-rono impiegati per la sicurezza della dozzina di rappresentanti economici che all’epoca sono convenuti a Da-vos», racconta con un sorriso. Il dis-positivo della sicurezza oggi è com-pletamente diverso da allora, come descritto in modo impressionante dal comandante della polizia cantonale e direttore generale dell’impiego Beat Eberle. «Il dispositivo di sicurezza a Davos è il risultato di diversi fattori. Esso è dettato da una parte dalla poli-tica e dall’altra da influssi culturali. È fondamentale che ogni influsso riceva l’attenzione che a ragione gli spetta», spiega Eberle. L’intervento di Beat Eberle e del suo sostituto Robert Willi ha permesso alla delegazione di gett-

are uno sguardo sui provvedimenti di sicurezza applicati quest’anno.

Gli ospiti sono rimasti impressionatiIn seguito i convenuti hanno visitato il centro congressi e la base elicotteri. Gli ospiti sono rimasti impressionati di quanto si è presentato ai loro occhi, soprattutto dell’organizzazione. I fun-zionari della polizia tedesca si sono soprattutto rallegrati per l’impiego degli elicotteri EC635, a loro pare-re esempi «dell’alta qualità tedesca». L’attaché della difesa tedesca Rainer Konrad rivela: «Alla vigilia di questa visita mi sono informato sul dispositi-vo di sicurezza del WEF. Sono rimas-to molto impressionato del livello di professionalità che contraddistingue l’impiego.»

Finale sotto un cielo tersoDopo la visita, e in tempo per il pran-zo, le nuvole sopra Davos si sono dis-

sipate, scoprendo zone di cielo terso. Non solo il dispositivo di sicurezza, ma anche la regione di Davos ha fatto bella figura.Bettina Zimmermann

/// 3 CUMINAIVEL VENErDì, 27 gENNaio 2012

Visita al centro dei congressi e della base elicotteri: la giornata di visita ha avuto tanto da offrire. Foto: rk.

Rainer Konrad, attaché della difesa tedesco.

All’epoca due funzionari della polizia e un cane erano sufficientiAlla giornata di visita in occasione dell’edizione 2012 del WEF hanno partecipato svariate personalità della politica, dell’esercito e del mondo economico, così come rappresentanti della polizia tedesca. In programma la presentazione del dispositivo di sicurezza e una retrospettiva sulle edizione passate del WEF.

4 /// VENErDì, 27 gENNaio 2012 CUMINAIVEL

sg. Il parcheggio da-vanti agli impianti di risalita del Par-

senn a Davos è spazioso. E vuoto. Gli ap-passionati di sci preferiscono infatti evita-re le stazioni sciistiche di Davos durante il WEF. Si ha l’impressione che il par-cheggio sia un’inutile grande superficie. L’occhio vigile riconoscerebbe però che in fondo al parcheggio sventolano bandie-

re rosse e striscioni. A ciò si aggiungono due tende e un villaggio di igloo.

«Non vogliamo proiettili di gomma»Benvenuti nel mondo del movimento «oc-cupy». La sua protesta nei confronti del capitalismo rampante ha toni pacifici. Le posizioni sono chiare: «non abbiamo vo-glia di proiettili di gomma e soprattutto di venir arrestati», spiega un’attivista. Lei

e circa 20 altre persone hanno costruito il villaggio alla vigilia del WEF, ulterio-ri 50 persone sono attese prima del fine settimana.Benvenuti nel mondo del movimento «oc-cupy». La sua protesta nei confronti del capitalismo rampante ha toni pacifici. Le posizioni sono chiare: «non abbiamo vo-glia di proiettili di gomma e soprattutto di venir arrestati», spiega un’attivista. Lei e circa 20 altre persone hanno costruito il villaggio alla vigilia del WEF, ulterio-ri 50 persone sono attese prima del fine settimana.

Non invitatiLe forze di sicurezza avranno naturalmen-te un occhio di riguardo per gli attivisti. Anche in questo caso però le posizioni non cambiano, come spiega un attivista: «esercitiamo il nostro diritto di dimostra-re in modo pacifico, anche nei confronti della polizia.» Il movimento rivendica soprattutto che tutte le parti possano un giorno sedere allo stesso tavolo e con-durre una discussione di fondo sul senso del WEF. Al contrario l’OpenForum, il programma del WEF aperto al pubblico, prevede solo un dibatto SUL giovane mo-vimento «occupy». «Malgrado il dibattito ci concerne, non siamo stati invitati», la-menta un attivista. Il movimento ha deciso però di mischiarsi tra il pubblico. Questo è esattamente cosa cercano: il dialogo costruttivo con le parti che rappresenta-no il WEF. «Nessuna persona di rilievo si è però finora presentata al villaggio di igloo. Siamo delusi. Ci piacerebbe entrare in contatto con loro.»Sussistono speranze che ciò possa ac-cadere: le autorità non sono di principio contrarie al contatto, come dichiarato di recente.

Intenzioni pacifiche al villaggio di igloo«occupy» è un movimento pacifico anti-WEF. A Davos ha costruito un villaggio di igloo, che abbiamo avuto modo di visitare.

Simbolo della protesta pacifica: il pupazzo di neve dei giovani socialisti. Foto: mb.

/// 5 CUMINAIVEL VENErDì, 27 gENNaio 2012

md. È inverno nella regione di Davos/Klosters. Le condizioni sono ottimali sulle piste grazie alle generose nevicate delle ultime settimane. Ciò nonostante c’è tanto posto per il carving e il free-ride: le stazioni sciistiche sono infatti quasi deserte durante il WEF. Gli hotel sono occupati fino all’ultimo letto, ma ancora 4 settimane prima del WEF è possibile affittare appartamenti di va-canza a prezzi attrattivi.

Il turismo trae profitto dal WEF«Il WEF contribuisce al turismo di Davos e dintorni», conferma Mar-kus Unterfinger, capo comunicazione all’organizzazione turistica Davos/Klosters. In gennaio, tradizionale peri-odo di stagione bassa, tutti gli alberghi a Davos e Klosters sono completi. Gli organizzatori del WEF riservano in anticipo l’intera capacità alberghie-ra e gestiscono poi autonomamente il contingente. Oltre ai pernottamenti, il WEF fa pubblicità in tutto il mondo per la destinazione congressuale di Davos. Una promozione che permette di rag-giungere anche i paesi emergenti, Cina e India per esempio. Per la prima volta quest’anno l’organizzazione turistica è presente al congresso con uno stand.

L’importanza crescente dei social mediaL’ex giornalista Mrkus Unterfinger e il suo team ritengono che Facebook, Twitter, Youtube, Flickr non siano fe-nomeni transitori, ma appartengono ormai a ogni moderna strategia di co-municazione. I 19’000 fans e i 1’000 followers che conta il profilo Facebook di Davo/Klosters lo dimostrano. Per la realizzazione dei contenuti e le cam-pagne pubblicitarie è stata addirittura

creata una posizione, quella di social media manager. La campagna chiama-ta «I love Davos Klosters», che permet-te di contrassegnare la propria foto del profilo Facebook con una pin, hanno avuto enorme successo. Il progetto è stato addirittura premiato nel 2011 con il GLOBONET eTourism Awards.Le esperienze fatte finora con i nuovi so-cial media sono positive. L’interazione con gli users permette di tastare il pol-so dei passati, futuri e potenziali turisti.

Naturalmente ci sono anche voci criti-che e lamentele come «Il cibo al risto-rante è tutt’altro che squisito». È però possibile reagire più velocemente al malcontento dei turisti.Markus Unterfinger è convinto che «in futuro vedremo sempre più risorse vi-deo integrate su Facebook. I vecchi ap-procci faranno posto a nuove idee.» Per esempio per attirare l’attenzione degli appassionati alle piste vuote durante il WEF.

Condizioni da sogno sulle pisteIn gennaio la regione di Davos/Klosters viene associata al WEF. pochi sanno che du-rante il periodo del WEF le stazioni sciistiche offrono condizioni ottimali con piste quasi deserte. L’organizzazione del turismo di Davos/Klosters utilizza i nuovi media per spargere la voce.

Vi aspetto

sulle cime

innevate

Disegno: de.

6 /// VENErDì, 27 gENNaio 2012 CUMINAIVEL

mf. La stazione radar TAFLIR (radar tattico d’aviazione) durante il WEF raccoglie e trasmette informazioni vitali per la protezione dello spazio aereo. La postazione innevata viene sorvegliata senza sosta. L’antenna ra-dar è solo un elemento della stazione. Il supporto mobile e altri componenti tecnici, cosiddetti «shelters» la com-pletano.

Una postazione unica«Tutte le informazioni confluiscono al posto di comando del TAFLIR», spie-ga l’ufficiale radar Manuel Fischer. Il radar copre le zone dello spazio aereo

che non sono accessibili per il segna-le del radar d’aviazione FLORAKO a causa delle cime delle montagne. La stazione radar è dotata inoltre di un ripetitore per la trasmissione radio dell’esercito.A differenza di un normale corso di ripetizione, la compagnia è stazionata nello stesso posto per l’intera durata del corso. La stazione viene dunque montata e allestita una sola volta. Alt-rimenti il servizio e la missione sono simile ad un normale CR. «Una volta operativi, sappiamo esattamente come adempiere ai nostri compiti», spiega il I ten Manuel Fischer.

Gli chalets accoglienti«La compagnia ha tre compiti: garan-tire l’operatività della stazione radar, trasmettere i dati raccolti alla centrale d’intervento e sorvegliare la propria postazione», spiega Fischer. La stazi-one radar TAFLIR è operativa 24 ore al giorno. Un’intera sezione è respon-sabile per la sussistenza, il materia-le e il trasporto. Una particolarità di quest’anno sono i due accantonamenti di legno costruiti vicino agli shelters. La loro forma ricorda uno chalet. «Quest’anno li abbiamo costruiti più spaziosi rispetto allo scorso anno», raccontano i soldati radar.

La stazione radar mobile tAFLIR ruota instancabile su se stessa dall’alto delle cime della regione di sargans. Una compagnia di circa 100 militari è impiegata alla sta-zione.

Il rettangolo grigio-verde è l'antenna del sistema radar TAFLIR delle forze aeree. Foto: er.

Gira e gira ancora

/// 7 CUMINAIVEL VENErDì, 27 gENNaio 2012

dz. Durante il WEF può succedere che per spostarsi in macchina dalla stazione di Davos Platz a quella di Davos Dorf ci vogliano 45 minuti . Il problema non è legato al piano viario, bensì semplice-mente al volume di traffico sulle strade di Davos. «Il piano viario durante WEF è leggermente differente dal normale», spiega Meuli. «Introduciamo per esem-pio la percorribilità bidirezionale sulla Talstrasse, grazie alla quale possiamo ridurre il volume del traffico sulla Pro-menade di Davos». Durante il WEF la Promenade viene infatti principalmente utilizza per lo spostamento delle mac-chine limousine. Non significa però

che non ci sia traffico in senso contra-rio sulla Promenade, come dimostra il tratto tra l’hotel Seehof e il palazzo dei congressi, sede del WEF. «Ciò garan-tisce libertà di manovra per le persona-lità e gli altri ospiti del WEF. Possono spostarsi tra l’hotel e il centro congres-suale senza dover passar per la Talstras-se», spiega Meuli. Il traffico di transito viene temporaneamente deviato sulla Mattastrasse e sulla Dischmastrasse.

Collaborazione con i partnerLa realizzazione del piano viario ne-cessita di misure di regolarizzazione del traffico a tutti gli incroci più impor-

tanti di Davos. «La polizia cantonale dei Grigioni viene assistita da funzi-onari dell’ufficio del militare e della protezione civile, dall’organizzazione Verkehrskadetten di Coira e dalla Secu-ritas», spiega Meuli. I compiti includo-no, oltre alle misure di regolarizzazione del traffico agli incroci, la sicurezza delle vie scolastiche e il controllo del rispetto delle regole di sosta. Malgrado il piano viario adattato e il supporto dei partner, anche quest’anno si for-meranno quotidianamente colonne sia sulla Promenade che sulla Talstrasse. Un’immagine purtroppo tipica di Da-vos durante il WEF.

Anche il miglior piano viario ha i suoi limitiIl piano viario di Davos raggiunge i suoi limiti durante la settimana del WEF. Bern-hard Meuli, responsabile del traffico a Davos, cerca di trovare soluzioni al problema.

Appartiene al WEF come il WEF a Davos: il traffico. Foto: dz.

8 /// VENErDì, 27 gENNaio 2012 CUMINAIVEL

Impressum

Edizione: Produzione congiunta dellapolizia cantonale dei Grigioni e dell’esercitoRedazione: Polca GR / comca reg ter 3 Hotline Cuminaivel: 081 632 16 75 (orario continuato)Mail: [email protected]

Responsabili: Thomas Hobi, C comunicazione Polca GRcol Edgar Gwerder, C comca WEF reg ter 3

Emissione: 18.1. - 1.2.2012

immagine del giorno

Foto: rk.

Davos, 26.01.2012, 12:54

Personalità del giorno: Bettina Zimmermann

Già lo scorso dicembre Bettina Zim-mermann ha fatto visita all’ufficio stampa della polizia cantonale dei Grigioni e gettato uno sguardo cri-tico sull’operato dei professionisti dei media. Il WEF 2012 le dà ora

l’opportunità di approfondire la sua analisi. Di professione, Bettina è consulenza a imprese, comuni e po-litici nell’ambito della comunicazi-one di questioni «sensibili». «Il mio lavoro consiste nell’assistere i miei clienti in periodi di crisi, affinché la comunicazione sia solida ed efficace sia verso l’interno che verso l’esterno, in modo da evitare una perdita di re-putazione», spiega l’esperta. Bettina e il suo team di specialisti offrono per esempio un coaching continuo per la comunicazione e la gestione della crisi. Ciò include spesso una stretta collaborazione con la poli-zia. L’esperienza raccolta all’ufficio stampa della polizia cantonale è stata molto preziosa. La sua prima impres-sione a caldo: «I membri dell’ufficio stampa lavorano in modo ordinato e ponderato anche in periodi di stress. Sono rimasta molto impressionata!»

Foto: rk.

Visto, sentito qualcosa?

Non ancora ricevuto?

Contattateci!

081 632 16 75

CuMiNaiVEl

ora anche su Facebook

Il consigliere federale in visita a Davosgw. Il capo del DDPS ha fatto visita a tutte le forze della sicurezza della poli-zia e dell’esercito in impiego. È rimasto impressionato dagli sforzi profusi fino ad oggi. Il consigliere federale a voluto tastare il polso della truppa cercando il contatto i presenti, a cui ha chiesto quale fosse il loro stato d’animo e quali fossero i compiti a loro assegnati. Il suo resocon-to: è molto soddisfatto della professio-nalità e delle prestazioni delle forze di sicurezza. Il WEF non sarebbe possibile senza i loro sforzi.

Foto: mb.