nn n°1 GE Settant'anni - Consumatori · L’offerta è valida per chi attiva CoopVoce dal...

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Nel 2018 il prodotto a marchio taglia un traguardo storico. E continua a sfornare novità Settant'anni e la voglia di crescere consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci con «L'8 MARZO PER ME» LA PAROLA ALLE DONNE IL SIGNIFICATO DELLA FESTA COM'È VISSUTA OGGI A PAGINA 20 Coop alleanza 3.0 | edizione emilia-romagna - lomBardia | n°1 GEnnAIO-FEBBRAIO 2018 #2MILIONIDIPREMI, SI RADDOPPIA! NUOVO CONCORSO, TANTISSIMI PREMI IN PALIO A PAGINA 4

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  • Nel 2018 il prodotto a marchio taglia un traguardo storico.E continua a sfornare novità

    Settant'annie la voglia di crescere

    consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci

    con

    «L'8 MARZO PER ME»LA PAROLA ALLE DONNEIL SIGNIFICATO DELLA FESTA COM'È VISSUTA OGGIA PAGINA 20

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    #2MILIONIDIPREMI,SI RADDOPPIA!NUOVO CONCORSO, TANTISSIMI PREMI IN PALIO A PAGINA 4

  • L’offerta è valida per chi attiva CoopVoce dal 15/1/2018 al 28/2/2018 e prevede ogni mese, in territorio nazionale e in territorio UE, 200 minuti di chiamate verso numeri fissi e mobili, 200 SMS e 2 GIGA di traffico internet in 4G. I minuti sono tariffati sugli effettivi secondi di conversazione, senza scatto alla risposta e le connessioni internet a singolo kbyte. Al superamento dei minuti e SMS compresi nel mese si applicano le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione ha un costo di 5 € al mese e si rinnova automaticamente ogni mese. Se il credito residuo non è sufficiente, l’offerta è sospesa per 7 giorni. Per riattivarla è necessario ricaricare entro 7 giorni, altrimenti verrà disattivata. In caso di sospensione il traffico voce e SMS è tariffato secondo le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione nello stesso periodo è attivabile anche dai già clienti a 9 €, che verranno scalati dal credito residuo della SIM insieme al canone del primo mese.In più i clienti potranno acquistare un pacchetto di 200 minuti al costo di 1€ al mese e di 1 Giga al costo di 1 € al mese, durante il periodo di validità della promozione. Per maggiori dettagli sull’offerta, policy di corretto utilizzo e limitazioni, visita il sito www.coopvoce.it.

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  • sommario consumatori 1 | gennaio-febbraio 2018

    Mensile della Cooperazione di Consumatori

    Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna Tel. 051.6316911Telefax [email protected]

    Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10

    Direttore responsabileDario Guidi

    RedazioneDaniele Moltrasio (vicedirettore)Monica Di Martino, Silvia Fabbri, Alice Munerato, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Lina Sini, Claudio Strano

    Progetto grafi coKitchen

    Impaginazione e grafi caIlde Ianigro

    Responsabile della pubblicitàPaolo Ortolani

    StampaCoptip (Modena)

    Coop Editrice Consumatori

    40127 Bologna, Viale Aldo Moro, 16Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296

    Consiglio di amministrazioneMassimo Bongiovanni (presidente)Enrico Migliavacca (vicepresidente)Silvio Ambrogio, Enzo Bertolino, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Andrea Mascherini, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio

    Il numero di dicembre è stato stampato in 1.837.284 copie Associato USPI, Unione stampa periodica italianaQuesta rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale

    www.consumatori.e-coop.it

    Primo piano Consumare

    informati

    Vivere bene Rubriche Coop

    Alleanza 3.0

    6 70 anni di qualità e innovazione

    SARA BARBANERA

    12 La svolta green che serve subito

    CLAUDIO STRANO

    16 Ronchi: «Vincere la sfi da climatica»

    26 Materie prime

    in etichettaDARIO GUIDI

    30 Prestito sicuro e affi dabile

    34 D'Osa, il piacere di cucinare

    36 Liberi di muoversiCLAUDIO STRANO

    38 Cotton fi oc biodegradabili CHIARA FAENZA

    39 Il regno degli algoritmiALESSANDRA FARABEGOLI

    40 Scopriamo la bontà integrale

    44 Spagna, fascino dai tanti voltiGIUSEPPE ORTOLANO

    46 Le mostre: Frida e Mutina 47 I libri del mese

    49 Intervista a Flavio Giurato PIERFRANCESCO

    PACODA

    11 L'obesità come malattia

    MICHELE SCULATI

    15 L'ambiente sia priorità

    LUCA MERCALLI

    29 Auguri cara Marta...

    SIMONA VINCI

    41 Seguire le stagioni

    MASSIMO MONTANARI

    46 M'illumino di meno a piediMASSIMO CIRRI FILIPPO SOLIBELLO

    4 #2milionidipremi, si raddoppia!FRANCESCA DI PAOLO

    18 I condizionatori del futuro

    20 «L'8 marzo per me» La parola alle donne VIVIANA MONTI

    24 Un tris di meraviglie italianeELISABETTA PAGLIA

    Coop Alleanza 3.0Numero verde

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  • 4 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    Una moto leggendaria, un’auto 4x4 per avventure fuoristrada, una bici elettrica per muoversi rispettando l’ambiente.

    Sono solo alcuni dei premi che fi no al 18 marzo si potranno vincere facendo la spesa alla Coop, grazie a #2MilioniDiPremi, il nuovo concorso di Coop Alleanza 3.0 che ripropone a soci e clienti l’opportunità di giocare e vincere grandi e piccoli premi che già l’anno scorso, con #1milionedi, avevano riscosso un grande successo. Tanto che quest’anno il montepremi dell’iniziativa è raddop-piato, e si sono unite altre cooperative, attive nel centro e sud Italia, per un totale di quasi 600 negozi Coop in cui soci e clienti possono giocare.

    Vediamo qualche dettaglio in più sui premi in palio. Moto Guzzi V7 III, la terza generazione del-la due ruote nata per celebrare i 50 anni del primo modello V7, apprezzata da un pubblico maschile e femminile, per raggiungere le mete più estre-me assaporando il gusto del viaggio on the road; la nuova Fiat Panda Cross 4x4 agile in città e adatta anche ai terreni più diffi cili e la Wi-bike, la bicicletta a pedalata assistita fi rmata Piaggio, la scelta ecologica per correre al lavoro o vivere una giornata di svago lontano da asfalto e cemento; sempre connessa via web, collegata alla rete e agli smartphone e dotata di Gps.

    E poi ancora il trolley Ciack Roncato, leggero, resistente e dal design innovativo, da riempire di

    SECONDA EDIZIONE, DOPO IL SUCCESSO DEL PRIMO ANNO

    #2MilioniDiPremi,si raddoppia!— Francesca Di Paolo

    È partito il nuovo concorso, con tantissimi premi in palio e, solo per i soci, la possibilità di vincere viaggi ed esperienze, giocando online

    oggetti o da svuo-tare dai ricordi di un bel viaggio; la bici pieghevole su-per leggera “Pe-dala con Coop”; una selezione di erbe aromatiche, per conoscere e riscoprire i sapori delle cucine locali regionali, aggiungendo quel tocco in più. Ma anche bottiglie termiche in acciaio inox, trolley porta spesa personalizzati, portachiavi con gettone carrello, buoni sconto e i migliori prodotti del territorio della linea Fior fi ore Coop.

    Partecipare è semplice: fi no al 18 marzo, ogni 20 euro di spesa o con l’acquisto di alcuni prodotti evidenziati a scaff ale, si riceverà alle casse una cartolina da grattare subito per tentare la fortuna. Su ogni cartolina, inoltre, si trova un bollino valido per la raccolta delle pirofi le della linea Campo di cuori Egan (si veda box a lato).

    Infi ne, solo per i soci Coop ed i possessori di Coopcard Sicilia, fi no al 25 marzo, c’è un’opportuni-tà di vincita in più: basta andare sul sito www.2milionidipremi.it, registrarsi e giocare il codice alfanumerico riportato sulla cartolina. Per i più fortunati, in palio esperienze uniche da vivere in compagnia (si veda box a lato).

    primo piano coop alleanza 3.0

    In alto: la mini crociera in barca a vela, una delle destinazioni che i soci potranno vincere giocando online; la nuova Fiat Panda Cross 4x4 e la Moto Guzzi V7 III. Nel box a destra: alcune delle esperienze gastronomiche, tra cui la visita al Parco agroalimentare Fico Eataly World

  • Consumatori gennaio-febbraio 2018 5

    E i soci vincono esperienzeDalle cene stellate ai viaggiSolo per i soci Coop e i possessori di Coopcard Sicilia, il concorso #2MilioniDiPremi riserva la possi-bilità di vincere viaggi ed espe-rienze. Come ad esempio visitare i luoghi e le aziende che danno vita alle eccellenze enogastronomiche del nostro paese: dal baccalà in Veneto alla cioccolata di Modica, passando per le terre del Chianti o del Parmigiano, fi no al Collio friulano e la liquirizia calabrese. O ripercorrere la storica Mille Miglia a bordo di una Fiat 124 spider, attraversando 200 comuni italiani, 7 regioni e la Repubblica di San Marino. O anche provare il brivido dell’alta quota, con una guida d’eccezione che attraverso gite ed escursioni farà scoprire ai suoi ospiti il maestoso paesaggio delle Dolomiti. E ancora ci si può immergere in una sinfonia di sapori, odori e colori, degustando i piatti dei migliori chef del panorama italiano tra le “cene stellate” in location da sogno. Infi ne, scoprire angoli indimenticabili nelle isole italiane partecipando, con gli amici o la famiglia, a mini crociere in barca a vela; gustare il meglio dell’enogastro-nomia italiana in un weekend a Fico Eataly World; esplorare il Mediterraneo con una crociera Costa. Sempre giocando online, i soci potranno anche vincere tanti buoni sconto da 10 e 20 euro per risparmiare sulla spesa di tutti i giorni. Ma non è fi nita qui: tutti coloro che avranno giocato il codice online parteciperan-no alla super estrazione fi nale per aggiudicarsi 15.000 € in buoni spesa Coop (da 1.000 € l’uno).

    Come scoprire i codici e giocarli online vai su www.2milionidipremi.it, accedi e sele-ziona, tra quelle che vengono mostrate, la Carta socio di Coop Alle-anza 3.0 (insieme alle vecchie carte di cooperativa) o la Coopcard Sicilia

    se sei già registrato sul sito www.coopallean-za3-0.it utilizza il tuo nome utente e password, altri-menti registrati inserendo il tuo codice carta e data di nascita (vedi immagine a lato)

    gioca il codice alfanumerico presente sulla cartolina e scopri subito se hai vinto

    se non hai vinto, non disperare: ti saranno proposte missioni per vincere codici extra da giocare

    Collezione EganCome raccogliere i bolliniSu ogni cartolina si troverà un bollino per partecipare alla raccolta dei prodotti Egan: basta raccogliere sull’apposita scheda 4 o 6 bollini e con un piccolo contributo si potranno ricevere pirofi le di porcellana, guanti e presine da forno. Sarà possibile completare la collezione con alcuni prodotti in vendita: sottopentola, grembiuli e cocotte, e ai soci e possessori di Coopcard Sicilia sarà riservato un prezzo speciale.

    primo piano coop alleanza 3.0

    cocotte, e ai soci e possessori di Coopcard Sicilia sarà riservato un prezzo speciale.

  • 6 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    primo piano prodotto coop

    NEL 2018 PER IL PRODOTTO A MARCHIO COOP ARRIVA UN COMPLEANNO IMPORTANTE

    70 anni di qualitàe innovazione— Sara Barbanera

    Buono, sicuro, conveniente, ecologico, etico, trasparente. È il prodotto Coop, nuove linee, nuova immagine ma sempre con un “occhio” di riguardo al consumatore. E per tutto il 2018 tante iniziative a vantaggio di soci e clienti

    Data di nascita: maggio 1948. Segni particolari: buono, sicuro, convenien-te, ecologico, etico, trasparente. E’ l’identikit inconfondibile del prodotto a marchio Coop che nel 2018 sarà

    protagonista di una speciale festa di compleanno. Olio d’oliva, caff è, cioccolato, sapone da bucato, da questi ha origine una storia lunga 70 anni nei quali il prodotto Coop ha accompagnato i consuma-tori, mettendo su famiglia con un assortimento che oggi conta oltre 4mila prodotti articolati in diverse linee a tema, la cui vendita produce un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro. Alla base, nessun segreto del successo, ma il rinnovamento continuo dentro il binario di valori eternamente giovani.

    Come si camBia«Festeggiamo con un piede nel passato e uno nel futuro: i prodotti a marchio “contengono” i nostri valori fondanti che sono attuali oggi più che mai - risponde Maura Latini, direttore generale di Coop Italia, alla domanda sul senso di questo settantesi-mo compleanno -. Per avere la fi ducia dei consuma-tori, il prodotto a marchio deve mantenere anche in futuro questa capacità di dare risposte vere e quotidiane in termini di convenienza, sicurezza e qualità, di fronte a un mercato sempre più comples-so e in continuo cambiamento. Un anniversario importante anche per il sistema cooperativo – con-

    oltre 4.000le refereneze disponibili inclusi i freschissimi (carne, ortofrutta e pesce).Oltre la metà sono prodotti confezionati

    circa 3 miliardi di euroil fatturato complessivo

    Il prodotto a marchio Coop in cifre

  • tinua Latini -: nel 1948, infatti, tutte le Cooperative hanno deciso di adottare il marchio comune Coop che, negli anni, ha avuto un ruolo unificante e ha saputo esprimere una visione condivisa rispetto alla missione di tutela nei confronti dei nostri milio-ni di soci e consumatori».

    Dunque 70 anni e non sentirli. Ma negli anni il prodotto Coop è cambiato per stare al passo coi tempi e rispondere alle esigenze e alle scelte d’ac-quisto dei consumatori. «Se il perché e i valori del prodotto sono rimasti costanti, è evoluto il modo di interpretarli, adeguandoli ai cambiamenti della società, alle nuove sensibilità dei consumatori e alle richieste di sicurezza di fronte alle allerte alimen-tari e ambientali che hanno spesso funzionato da stimolo all’innovazione – precisa Latini -. Dalla messa al bando dei coloranti negli anni Ottanta e degli Ogm negli anni Novanta, all’eliminazione dell’olio di palma nel 2016, sino alla recente limitazione all’uso degli antibiotici dalle filiere di animali per i prodotti a marchio Coop: le nostre scelte sul prodotto Coop hanno anticipato i tempi e fatto da apripista anche rispetto alla concorrenza che poi ci ha seguito».

    La migliore offertaValori del marchio, identità e ruolo sono rimasti quelli di sempre. Ma sono cambiate le singole espe-rienze del consumatore, che oggi ama il biologico, che ha fiducia nei prodotti del territorio, che è aperto alle novità e all’esotico, che richiede prodotti d’ec-cellenza accessibili, attento al prezzo ma anche alla qualità. Per questo in tempi recenti è stata ripensata

    e ridisegnata l’intera linea dei prodotti Coop.«Altri grandi cambiamenti sono nati proprio in

    risposta ai bisogni dei consumatori: ad esempio nel 2002-2003 è stata la volta delle prime linee di prodotto a marchio Crescendo, ViviVerde, Fior fiore, Solidal, Bene.sì che compongono la grande famiglia a marchio Coop – ricorda Latini -. Una famiglia fresca di novità, perché nel 2017 il prodotto a marchio è stato rinnovato con la riprogettazione di oltre 2mila confezioni e con la nascita di nuove linee come Origine, Amici Speciali e Casa Coop. Oltre al compleanno – aggiunge Latini - nel 2018 festeggia-mo proprio il completamento di questo percorso che ha reso l’offerta ancora più mirata, pensata per un consumatore sempre più esigente, in cerca non del pane e del latte, ma di quel pane e di quel latte che rispondono esattamente alle sue particolari neces-sità», precisa il direttore generale di Coop Italia.

    Ventata di novitàE sono tante le iniziative in programma nel corso dell’anno a tutto vantaggio di soci e clienti. «I 70

    Consumatori gennaio-febbraio 2018 7

    primo piano prodotto coop

    continua a pagina 9

    In agendaUna festalungaun annoLe iniziative che accom-pagneranno i 70 anni di vita del prodotto Coop si svolgeranno durante tutto l'arco dell'anno. Vi terremo aggiornati attraverso la no-stra rivista e comunque ve ne accorgerete visivamente andando a fare la spesa. Si comincia già in questo mese di febbraio (dall'8), nel corso del quale il marchio preparato per questo 70° (che vedete anche in queste pagine) comparirà ben visi-bile con apposite iniziative in oltre 300 punti vendita. L'altra novità sarà il debutto della linea D'Osa (preparati per fare in casa dolci, pane e pasta). Acquistando deter-minati prodotti a marchio ci sarà in omaggio un prepara-to per torte D'Osa.

    «I valori del prodotto Coop sono rimasti costanti, è però cambiato il modo di interpretarli per dare risposta a nuove domande dei

    consumatori e delle loro famiglie»

  • 8 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    primo piano prodotto coop

    UNA STORIA DAL 1896

    Ieri, oggi, domani

    Ecco le date che scandiscono la storia del prodotto a marchio Coop:1896 Nasce un panettone confe-zionato dall’Unione Cooperativa Milanese, primo esempio di prodotto

    a marchio di una Cooperativa. 1948 Nasce l’Associazione Italiana delle Coopera-tive di Consumo con l’unificazione dei marchi per lanciare a livello nazionale un unico marchio Coop, che poi ha seguito diverse evoluzioni negli anni.Anni Settanta 8 diverse marche commerciali che ruotano intorno alla Coop: Bianca, Corral, Babette, Sol d’oro, Danke, Mares, Elis, Coop.1978 L’assortimento viene rivisitato e unificato sotto l’unico marchio Coop. 1995 Arrivano i prodotti del commercio equoso-lidale "per la solidarietà" (un marchio fantasia di Coop), e debuttano i primi prodotti non alimentari.1998 Coop ottiene per prima in Europa tra le cate-ne della Grande Distribuzione la certificazione etica SA 8000.Dal 2000 Il prodotto a marchio viene sottoposto ai soci per test e valutazioni col progetto "Approvato da soci".2002-2003 Nuove linee e il marchio cambia look: arrivano i prodotti Eco-logici e Bio-logici (che nel 2009 confluiranno nella linea ViviVerde), la linea Crescendo e Fior fiore.2016-2017 Si arricchisce l’offerta, aumentano le linee, Origine, Amici Speciali, Casa Coop e il marchio Coop si rinnova ancora. 2018 Il marchio compie 70 anni. Nascono altre due linee: D’Osa e Io Coop.

    I PRINCIPI SU CUI SI BASA

    Valori all'interno

    La definizione del prodotto Coop passa anche dai valori e dai principi a cui si ispira. Perchè un prodotto Coop deve essere...Sicuro - Perché si basa su accura-

    ta selezione dei fornitori, definizione di rigorosi capitolati tecnici spesso più restrittivi delle norme di legge, verifiche e controlli lungo la filiera. In totale sicurezza anche grazie a collaborazioni scientifiche con autorevoli enti istituzionali.Etico - Perché realizzato nel rispetto dei diritti fondamentali della persona e dei lavoratori. l for-nitori dei prodotti a marchio, infatti, si impegnano contrattualmente a rispettare il codice etico di Coop Italia basato sui contenuti dell'Sa 8000 e Ilo, accet-tando inoltre verifiche ispettive in tutti i passaggi.Ecologico - Perché rispetta l'ambiente grazie alla scelta di materie prime e di metodi di produzione sostenibili, confezioni con il minore impatto am-bientale possibile, sensibilizzando i fornitori anche sul fronte ecologico.Buono - Perché risultato di efficaci collaborazioni con produttori di qualità, industriali o artigianali. In più approvati dai soci, che testano e danno il loro giudizio ai prodotti a marchio, confrontandoli con i corrispondenti di marca. Conveniente - Perché i grandi volumi all'acquisto garantiscono il migliore rapporto qualità- prezzo a tutela del potere d'acquisto dei consumatori.Trasparente - Perché oltre ad avere confezioni con un etichettaggio informativo chiaro e traspa-rente, tutti possono accedere ad informazioni sull’origine delle principali materie prime.

    La dietista«Riferimento sicuro per i cittadini»«Quello di Coop -spiega la dietista Ersilia Troiano, presidente dell'Associazio-ne nazionale dietisti - con il suo prodotto a marchio è un impegno non dell’ultima ora che, soprattutto sulla composizione dei prodotti e sul fronte dell’informa-zione al consumatore, ha molte volte anticipato la normativa nazionale ed europea a tutela della salute pubblica. Basti pensare all’etichettatura nutrizionale, alla tracciabi-lità della filiera, così come al ridotto utilizzo degli additivi, al non uso dei coloranti e all’indicazione degli ingredienti composti che contengono sostanze allergizzanti. Dal punto di vista della composizione nutrizionale dei prodotti, l’interesse all’evoluzione delle conoscenze scien-tifiche ha comportato scelte a volte coraggiose, quali l’attenzione al tipo di grassi utilizzati e, in termini di trasparenza, la loro indicazione chiara in etichetta prima ancora che il Regolamento 1169/2011 la rendesse obbligatoria per tutti i prodotti in commer-cio. Corretta impostazione scientifica, coerenza nella composizione dei prodotti, forte impegno per informare in modo chiaro il consumatore rappresenta-no dunque caratteristiche innegabili del prodotto a marchio Coop, sia quello classico che delle linee più recenti e moderne».

  • Consumatori gennaio-febbraio 2018 9

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    anni del prodotto Coop sono una ricorrenza e una festa che faremo durare tutto l’anno per celebrare il perché del nostro prodotto: stare dalla parte delle persone e garantire a tutti qualità e convenienza dei prodotti. Il 2018 quindi sarà un anno pieno di sorprese - aff erma Roberto Nanni, responsabile strategia prodotto a marchio Coop -. Si è cominciato col calendario che Coop ha realizzato per l’occa-sione e che i soci hanno ricevuto a dicembre e che all’interno contiene 5 buoni sconto per l’acquisto di tanti prodotti a marchio. Via via sveleremo le tante iniziative, la prima delle quali è in programma questo mese e coinciderà con il lancio della nuova linea D’Osa».

    Infatti a completare il piano di rinnovamento del prodotto Coop ci sono D’Osa (sulle novità di questa

    linea riferiamo più ampiamente nell'articolo alle pa-gine 24 e 25 di questo numero della nostra rivista ndr) per la preparazione domestica di prodotti dolci e salati di alta qualità e la linea IO Coop dedicata alla cura personale e alla bellezza, sicura in termini di formulazione e componenti, conveniente.

    «Ultima novità nei prodotti freschissimi – annuncia Latini - con carne e ortofrutta che vestiranno l’immagine della linea Origine rendendo più evidenti e chiare le caratteristiche specifi che di ogni singolo prodotto: qualità e trasparenza, perché facciamo cose buone e vogliamo raccontarle bene. Ed è questo il nostro obiettivo per il futuro e il migliore auspicio per il prodotto Coop e per i consumatori che ogni giorno lo scelgono».

    continua da pagina 7

    Una carrellata su come è cambiato il prodotto

    a marchio Coop negli anni: dal marchio

    di fantasia "Sol d'oro" agli ultimi arrivati delle

    linee Origine e D'Osa

  • 10 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    primo piano prodotto coop

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    Un solo marchio ma tante famiglie Per rispondere ai bisogni che cambiano

    Migliaia di referenze diverse, un fatturato di tre miliardi e una articolazione in tante famiglie. Il prodotto Coop, nei suoi primi settant'anni di vita è cresciuto e

    continua a cambiare. Ecco qui un riassunto delle tante linee diverse in cui si articola.Fior fiore - Rendere speciale il menu di un giorno qualsiasi? Mettendo in tavola prodotti con una marcia in più per gusto, profumo, consistenza. Dall’antipasto al dolce, vino compreso, migliori materie prime, attenta selezione dei produttori, recupero della tradizione: ecco gli ingredienti alla base dell'eccellenza dei prodotti Fior fiore. Il meglio della cultura gastronomica al giusto prezzo.

    Bene.sì - Confezionati, freschi, salu-tistici per trattare bene il corpo senza rinunciare al gusto. Tutti prodotti equilibrati sotto il profilo nutrizionale, perché a ridotto contenuto calorico, con pochi zuccheri, grassi o sale, prodotti funzio-nali al benessere e “senza”, ovvero senza quegli ingredienti da eliminare per necessità o per variare la dieta (glutine, lievito, lattosio). In equilibrio su tutta la linea.ViviVerde - Come salvare ogni gior-no un pezzettino di pianeta facendo la spesa. Freschi, confezionati, per la casa e la persona: tutti biologici i pro-dotti alimentari, ecologici, cioè realizzati nel rispetto dell’ambiente, quelli non alimentari. Si evitano imballaggi superflui e si privilegia l’uso di materiali e

    Da Fior fiore a Bene.sì, da

    ViviVerde a Origine: l'articolazione

    dell'offerta Coop è cresciuta negli anni proprio per essere

    in sintonia con i bisogni di soci e

    consumatori

  • Consumatori gennaio-febbraio 2018 11

    primo piano prodotto coop

    processi di produzione sempre più eco-compatibili. Fanno bene a noi e alla natura.Origine - Per olio extravergine ita-liano, pomodoro, latte, uova, salumi e altri prodotti di importanti fi liere (incluse quelle di carne e ortofrutta) garantiamo rintracciabilità totale e un sistema di controlli certifi cati, dalla materia prima o produzio-ne primaria, fi no al prodotto fi nito. Di loro sappiamo tutto fi n dall’origine.Crescendo - Omogeneizzati, pa-stine, nettari di frutta, tutti biolo-gici, pannolini ad elevata capacità assorbente, massima traspirazione, tanta morbidezza, prodotti per la cura e per l'igiene e di piccola puericoltura. Una linea di prodotti interamente dedicata al bambino, sicura e salutare, studiata in collaborazione con un Comitato scienti-fi co di pediatri e nutrizionisti. Per prendersi cura dei più piccoli.Solidal - Questa linea intende off rire opportunità di sviluppo autonomo ai produttori in condi-zioni di svantaggio. Attraverso la certifi cazione Fair-trade, vengono garantiti ai produttori prezzi stabili, prefi nanziamenti agevolati e contratti di acquisto di lunga durata: strumenti utili per la lotta alla povertà e per il raff orzamento dei produttori sui mercati locali. Fairtrade inoltre promuove la biodiversità, la varietà delle produzioni nazionali e il valore delle tradizioni locali.Amici Speciali - Gustosa e sana, senza coloranti né conservanti e cruel-ty-free, cioè non testata sugli animali. La linea dedicata agli amici a quattro zampe è realiz-zata in collaborazione con il Dipartimento di scienze veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare dell'Università di Milano, un supporto scientifi co indipendente e autorevole per la valutazione delle ricette. Casa - Per la detergenza, la pulizia e la gestione di tante faccende domestiche: detersivi per lavatrice, lavastoviglie, pavimenti, stoviglie usa e getta, carta igienica, rotoloni e tanto altro. Convenienti, di qualità, realizzati nel rispetto di valori e impegni ben defi niti. Un esempio? Tutti i prodotti a base di cellulosa sono certifi cati Fsc, a garanzia di legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali.D’Osa - Ecco l'ultima linea che debutterà in questo 2018. Semilavora-ti, preparati e tutti gli ingredienti necessari alla realizzazione domestica di un prodotto di pasticceria e panifi cati dolci e salati di alta qualità. Quando è facile cucinare.

    Nutrizione e salute

    Michele SculatiMEdIco, spEcIalIsta In scIEnzadEll'alIMEntazIonE, dottorE dI rIcErca In sanItÀ puBBlIca

    Riconoscere l'obesità come malattia

    A ffrontare l’obesità è complesso anche per questioni socio-culturali e non solo mediche: la gola è uno dei peccati capitali, l’obeso è frequen-temente stigmatizzato come persona con scarsa forza di volontà, l’impegno e la motivazione personale vengono ancora considerate l’unica strategia possibile. Troppe persone che iniziano una dieta riprendono il peso perso, eppure molte tra di loro hanno dimostrato nella propria vita personale e professionale di sapersi impegnare e raggiungere eccellenti risultati, che tutta-via languono nel contrastare l’obesità.

    Credo che questi problemi siano dovuti anche ad una questione di approccio: se si crede che per contrastare l’obesità basti mangiare di meno allora la sem-plifi cazione è eccessiva: sarebbe come pensare che per combattere l’anoressia nervosa basti mangiare di più. Oggi è chiaro che per l’anoressia nervosa sia necessaria una terapia, non è suffi ciente un singolo professionista ma è auspica-bile un approccio multi disciplinare; tale terapia viene proposta dopo aver fatto una diagnosi corretta secondo criteri accettati dalla comunità scientifi ca.

    Potrà sembrare bizzarro ma la diagnosi di obesità come malattia è stata riconosciuta solo nel 2013 dell’American Medical Association, mentre in Italia l'obesità non è inserita nei Lea (livelli essenziali di assistenza) dunque non è considerata a tutti gli eff etti una malattia, anche se l’Istituto Superiore di Sanità la defi nisce una “malattia sociale”. Mentre a livello dell’OMS i criteri per una diagnosi che consideri aspetti clinici e metabolici più raffi nati rispetto al semplice rapporto peso altezza (BMI) sono attualmente oggetto di dibattito scientifi co. Uno degli insegnamenti fondamentali della medicina è che, se si vuole curare una malattia, è cruciale una corretta diagnosi.

    La diagnosi rende anche molto più seria e mirata la terapia, che oggi avviene ancora troppo frequentemente con un approccio “mordi e fuggi”; mentre un paziente obeso, come l’anoressico, se viene curato con una intensità idonea potrà avere più risultati. Ipertensione, colesterolo elevato, infarti, ictus, artrosi, protesi all’anca, malattie croniche renali ed anche molti tumori potrebbero essere ridotti e prevenuti se si riuscisse a contrastare effi cacemente l’obesità. Pochi mesi fa in un articolo pubblicato su Lancet è stato calcolato che il 31,9% dei tumori connessi al sovrappeso siano attribuibili all’aumento della prevalen-za di questo fenomeno negli ultimi anni.

    Il paziente aff etto da obesità sarà più disposto a seguire le terapie proposte se viene eff ettuata, spiegata e motivata una diagnosi che inquadri correttamen-te il paziente, altrimenti il rischio è di rimanere legato a luoghi comuni quali “ho il metabolismo lento”, “sono così di famiglia”, “è un periodo di stress e non rie-sco a stare a dieta”. La condivisione della diagnosi è importante nel mantenere una alleanza terapeutica, necessaria se si vuole cercare di avere successo. Per tutto questo è indispensabile riconoscere l’obesità come una malattia chiarendo i criteri diagnostici con strumenti condivisi ed al passo con i tempi.

  • 12 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    primo piano ambiente e sostenibilità

    La svolta green che serve subito— Claudio Strano Conciliare la crescita economica con l'ecologiadeve diventare un tema centrale anche della politica. Alla prossima legislatura si chiede «un deciso cambio di passo e criteri di misurabilità degli obiettivi». Ecco a che punto è la transizione verso la green economy che, oggi, coinvolge il 42% delle imprese

  • 58%la percentuale degli italiani

    che sa cos'è l'economia verde e la ritiene un fattore

    trainante per lo sviluppo economico del paese

    410 PPM le parti di Co2 per milione

    presenti in atmosfera. Erano 300 nell'era preindustriale.

    È il massimo raggiunto negli ultimi 800mila anni!

    50%il taglio delle emissioni

    di gas serra necessario entro il 2030, rispetto al 1990, per essere in

    traiettoria con gli accordi di Parigi. Nel 2017 però hanno ripreso a salire

    Consumatori gennaio-febbraio 2018 13

    «Non dica che vorrebbe rompere il ghiaccio, la prego. Ce n'è rimasto già pochissimo...». La battuta di Luca Mercalli stempera le tensioni accumulate in una delle tante platee

    che, oggi, ascoltano dai più accreditati climatologi la diagnosi dello stato di salute del pianeta. Ghiaccio che si sta sciogliendo per «l'impressionante accelera-zione del riscaldamento globale – si fa serio il presidente della Società italiana di meteorologia – e se non bastasse è spremuto di risorse dall'uomo». Dal 2014 al 2016 ogni anno un nuovo record globale di caldo, e l'estate 2017 è stata la seconda più bollente dal 1800 in Italia.

    Bisogna al più presto invertire la rotta, allora, non soltanto nel testo degli accordi ma nei fatti, se ci si vuole salvare dalla graticola. «Non andiamo abbastanza veloci», è il grido di allarme della politica più seria, rappresentata sul piano internazionale dal presidente francese Emmanuel Macron, organiz-zatore dell'One planet summit di Parigi, a dicembre, a due anni dai promettenti accordi globali sul clima.

    In Italia le prossime elezioni di governo sono un'al-tra chance per chiedere alla politica «un deciso cam-bio di passo», rubando le parole a Enrico Giovan-nini, portavoce dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. Il quale ai candidati in corsa per il 4 mar-zo chiede di mettere al centro dei programmi temi come l'ambiente e la sostenibilità adottando precisi criteri di misurabilità degli obiettivi. Una strategia per essere in traiettoria con i target di Parigi, volti a contenere «ben al di sotto dei 2 gradi l'aumento della temperatura del pianeta». Oggi teniamo il passo dei 3,5 gradi e, dopo tre anni di stabilità, le emissioni globali sono tornate a crescere di circa il 2% per responsabilità soprattutto della Cina.

    L'appello di 15mila scienziati«Di questo passo nel 2050 ci servirebbero 3 Terre», riattacca Mercalli, proiettando l'impronta ecologica di oggi nel futuro prossimo. Un futuro che ai ritmi attuali potrebbe portare all'estinzione dell'uomo e di molte altre specie. È troppo arrivare ad affermarlo?

    Forse sì, è il parere di Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile (vedi intervista a seguire). «Premesso che delle previsio-ni lineari è bene diffidare, non parlerei di "estin-zione": prima ci sarebbero delle ripercussioni della crisi climatica sulla crisi economica molto pesanti che obbligherebbero l’umanità a contromisure importanti. E poi alcune proiezioni come quelle sulla natalità non sono unanimi. Oltre i 9 miliardi di uomini sulla Terra non credo che andremo, ci sono già segnali di un trend di diminuzione della popolazione».

    Nel caso peggiore, comunque, non sarebbe una novità assoluta. Andremmo incontro infatti non alla prima, ma alla sesta grande estinzione di massa (tutte con oltre il 75% delle specie viventi scompar-se), cui assisterebbe madre Natura, le cui capacità di adattamento sono ben superiori a quelle umane.

    Sono 15mila gli scienziati di tutto il mondo ad aver rilanciato, al pari di Mercalli, un tale grido di allarme («il pianeta è in pericolo») venticinque anni dopo l'avvertimento all’umanità firmato da 1.700 scien-ziati e premi Nobel riuniti nell’organizzazione Union of Concerned Scientists.

    Oggi i 15mila firmatari di 184 paesi diversi sostengono che, valutato il cammino dal 1992 al 2017, presto «sarà troppo tardi» per salvare la Ter-ra. Cioè per salvare noi, visto che altre forme di vita continuerebbero, anche su un pianeta collassato e impoverito, a manifestarsi e a moltiplicarsi.

    continua a pagina 14

    primo piano ambiente e sostenibilità

    Gli italiani credono nell'economia verde per salvare il pianeta

    Forum sociper lasostenibilitàPiù di 600 soci di Coop Alleanza 3.0 provenienti da tutti i territori in cui è presente la Cooperativa, si sono incontrati per condividere il piano di sostenibilità. L'occasione è stata il Forum annuale che si è tenuto lo scorso novembre presso il Centro Congressi di Fico Italy World. Il piano di sostenibilità della Cooperativa è ispirato all’Agenda Onu 2030 e ai 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile.

  • 14 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    Le cinque "p" della transizioneSe questo è il quadro clinico generale, vediamo cosa si muove sul fronte della cura. Soprattutto in Italia, dove a marzo si terranno le elezioni politiche e tra i temi della campagna elettorale c'è, meno "acchiap-pavoti" ma di sicuro impatto sulle nostre vite, la transizione alla green economy che da noi procede a ritmi buoni ma più lenti che in altri paesi.

    Torna utile sfogliarsi cosa dice il "Programma per la transizione alla Green economy in Italia" elaborato dal Consiglio nazionale della Green economy (composto da 66 organizzazioni di im-prese rappresentative del settore) e presentato agli Stati Generali a Rimini, alla fiera "Ecomondo" .

    Un decalogo puntuale che invita le forze politiche a riorientarsi su nuove ecostelle polari. Di tempo ce n'è sempre meno per uscire dal tunnel del carbonio: oggi siamo a 410 parti per milione di Co2 in atmo-sfera contro i 300 ppm dell'era preindustriale, il massimo degli ultimi 800mila anni!

    Tuttavia qualche buona notizia, almeno sulla carta, c'è. Il gover-no ha varato a novem-bre la nuova "Strategia energetica nazionale" (Sen) che definisce la politica energetica italiana per i prossimi dieci anni, promettendo il 43% in più di eolico e solare da qui al 2022. Inoltre il Consiglio dei ministri ha finalmente approvato la "Strategia nazionale di sviluppo sostenibile 2017-2030" che amplia il raggio di azione della precedente (2002-2010) «per raggiun-gere gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu – come dichiarato dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti – e onorare gli accordi sul clima di Parigi».

    Non siamo ancora ai target e ai sistemi di moni-toraggio – come per i 17 Obiettivi di Sostenibilità dell'agenda Onu del 2015 – ma la strada va in quella direzione. Nell'importante documento, pur con i suoi

    limiti,si parla però di «realizzazione pratica», come commenta Ronchi, di «un nuovo modello economico circolare, a basse emissioni di Co2, resiliente ai cam-biamenti climatici e agli altri cambiamenti globali». Tutto e niente, visto la complessità di un quadro pro-fondamente interconnesso. Ma intanto, per ancorare la strategia a dei punti fermi, ci sono almeno le aree di intervento. Sono 5 e tutte hanno la "p" per iniziale: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.

    Il decalogo per una sana economiaAl primo punto del "Programma per la transizione alla Green economy in Italia" c'è la richiesta di inserire la transizione verde tra le priorità dell'a-genda parlamentare e di governo. Il 58% dei cittadini è abbastanza o molto informato su cosa sia la green economy e la ritiene trainante per lo sviluppo, poco dietro l'agroalimentare, l'impren-

    ditoria giovanile e il turismo.

    Rilanciare le ener-gie rinnovabili e fare efficienza viene subito al secondo posto del programma. E si capisce il perché: gli investi-menti si sono dimezzati

    negli ultimi quattro anni proprio quando, per essere in traiettoria con gli accordi di Parigi, dovremmo ri-durre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030 e di oltre l'80% al 2050, rispetto al 1990. Il contribu-to delle fonti rinnovabili a questa battaglia contro i combustibili fossili deve, dunque, raddoppiare da qui al 2030 per arrivare a coprire il 35% dei consu-mi energetici che, di pari passo, dobbiamo ridurre di almeno il 40% sull'andamento tendenziale.

    E sul fronte degli sprechi e dei rifiuti come siamo messi? Dobbiamo passare da un modello lineare a uno circolare di economia. La forte cresci-ta della raccolta (52,5%) e del riciclo (47,7%) non basta. Non solo infatti siamo distanti dalle quote

    continua da pagina 13

    primo piano ambiente e sostenibilitàmbiente e salute

    ViviSmartPromuovereabitudinidi vita sane Promuovere sane abitudini di vita e una corretta alimentazione è l'obiettivo di ViviSmart, l'iniziativa promossa da Coop in alleanza con Barilla e Danone. Dopo l’acqua si è conclusa con la frutta anche la seconda fase del concorso, grazie alla quale sono state premiate le tre migliori fotografie che la vedevano protagonista. Ad aggiudicarsi il primo premio il milanese Paolo Casati con la foto (sotto) di un gioioso bambino che mangia la frutta durante un pic-nic. Il secondo premio se lo è aggiudicato Cristina Romanini, di Parma, con la scritta ViviSmart composta unicamente da frutta. Sempre a Parma è stata premiata Maria Comanac. Fino al 31 maggio sarà possibile vincere i premi messi in palio da ViviSmart, scattando una foto con l’alimento protagonista e registrandosi sul sito www.progettovivismart.it. Per lo smartphone è disponibile la app dedicata.

    76%fa la raccolta differenziata

    I comportamenti sostenibili degli italiani

    57%ha diminuito

    i consumi elettrici

    51%meno riscaldamento e aria condizionata

    50%meno scorte

    alimentari

    Fonte Eurobarometro 2017 e Findomestic

    Al primo punto del "programma green" c'è la richiesta di inserire la transizione verde tra le priorità del nuovo governo

  • Consumatori gennaio-febbraio 2018 15

    richieste dall'Europa (il 70% di riciclo dei rifi uti ur-bani al 2030), ma lo sforzo si vanifi ca quando non si aprono gli sbocchi di mercato come dovrebbero aprirsi soprattutto per la plastica e la carta.

    Altri punti del decalogo riguardano l'attivazione di un Piano nazionale per la rigenerazione urbana, per bloccare il consumo di suolo, riqua-lifi care l'esistente e combattere il degrado delle periferie; la valorizzazione del capitale natura-le, che è tra i migliori d'Europa ma spesso viene dimenticato al pari del capitale culturale; nonché perseguire con maggiore effi cacia le politiche pubbliche.

    Passando al delicato tasto della mobilità ur-bana, al futuro parlamento si chiede un cambio di direzione fi no ad avanzare la proposta, coraggiosa o secondo alcuni ardita (vedi intervista), di un divieto di immatricolazione per le auto a benzina e diesel al 2030. Siamo, e lo si sapeva già, il paese con il tasso di motorizzazione privata più elevato in Europa (oltre 600 autoveicoli a benzina e diesel ogni 1.000 abitanti) e tra i peggiori nelle classifi che dei decessi prematuri dovuti ad inquinamento dell'aria: oltre 90mila all'anno, 1.500 per milione di abitanti.

    Per un'agricoltura più sostenibile e di qualità bisognerà, poi, fare i conti, più che in altri settori, con i danni da siccità e da alluvioni e con il restringi-mento della superfi cie agricola totale, diminuita ne-gli ultimi vent'anni del 24%. C'è meno terra agricola a disposizione ma è ad alta resa, visto che siamo i secondi esportatori di biologico al mondo dopo gli Usa e i primi in Europa per numero di prodotti certi-fi cati: più di un quarto (27,5%) del totale.

    L'estate scorsa è stata caratterizzata da pochis-sima pioggia, come tutti ricordiamo, il che ha evi-denziato un altro problema già noto che reclama interventi urgenti: quello della dispersione delle acque in una rete di distribuzione colabrodo che nel 2015 ha perso ben il 38,2% dell'acqua potabile (era il 35,6% nel 2012).

    Di poca, ma anche di troppa acqua dal cielo si può muorire: sono circa 2 milioni, infatti, gli italiani che oggi vivono in territori esposti ad alluvioni di pericolosità elevata e 6 milioni esposti ad alluvioni di pericolosità media.

    All'economia ad alta qualità ecologica si chiede, ancora, di diventare decisiva per il successo delle imprese italiane. Già il 42% di esse, spalmato su tutti i settori produttivi, è collocabile in questo range. Ma si può e si deve fare di più. Nonostante Trump, nonostante la ripresa delle emissioni e andando oltre una sciocca e sterile contrapposizio-ne tra catastrofi sti e negazionisti del global warming. Il pianeta chiede misure concrete per scongiurare il rischio, speriamo solo teorico, della sesta estinzione di massa della sua storia.

    Terra, uomini e clima

    Luca MercalliprEsIdEntE socIEtÀ MEtEorologIca ItalIana

    L'ambiente sia priorità per chi governa

    S arebbe ora che i problemi ambientali diventassero il primo obiettivo dei programmi elettorali. In Italia c’è ancora la tendenza a pensare che il degrado ambientale sia un fastidioso eff etto collaterale dello sviluppo economico, e che la priorità sia la crescita dei consumi, raggiunta anche a costo di danni al paesaggio e alla natura. Ai nostri candidati continua a sfuggire il fatto che la vita di noi esseri umani, di cittadini italiani e abitanti del pianeta Terra, dipende prima che dal Pil, dalla disponibilità di terreno fertile per produr-re cibo, da aria e acqua pulite, dalla stabilità del clima, dalla rinnovabilità delle risorse naturali, dalla possibilità di riciclare i nostri rifi uti senza compromettere la nostra salute e quella delle altre specie viventi. Dipende più da grandezze fi siche ed equilibri ecologici, purtroppo ignorati e dati per scontati, che da astratte costruzioni fi nanziarie, prive di concretezza e dall’interfaccia ineludibi-le con la natura.

    Una politica superfi ciale, che vive alla giornata e fa i conti senza l’oste. Sono pochi i paesi dove l’ambiente è in cima alla lista delle priorità politiche: tradizionalmente la Scandinavia, in parte la Germania, molto la Svizzera, dove i cittadini sono chiamati a votare su referendum concreti come quello del 21 maggio 2017 sulla strategia energetica nazionale, e più di recente la Francia, che sotto il governo Macron ha affi dato il Ministero della transizione ecologica e solidale a Nicolas Hulot, giornalista televisivo grande esperto di ambiente.

    Nel panorama italiano l’ambiente sembra invece scomparso dai radar politici: non esiste più un solido partito verde, e per le altre forze l’ecologia si limita a un corollario ornamentale in secondo piano rispetto ai temi abusati dell’economia e del lavoro. Non si hanno il coraggio e la competenza di riprogettare comple-tamente la sostenibilità ambientale del Paese, che è fragilissimo anche sul piano delle risorse naturali ed energetiche: l’impronta ecologica dei 61 milioni di italiani è circa 4 ettari globali a fronte di una disponibilità reale di uno: viviamo cioè molto al di sopra delle nostre possibilità contraendo un insanabile debito ecologico. Una politica accorta dovrebbe concentrarsi sulla riduzione della nostra dipendenza energetica, abbattendo gli sprechi con massiccia riquali-fi cazione del nostro patrimonio edilizio e ricorso alle energie rinnovabili, un settore che fornirebbe tra l’altro moltissimi posti di lavoro durevoli e qualifi -cati. Dovrebbe abbandonare progetti costosi e inutili come certe grandi opere cementizie, e approvare immediatamente la legge contro il consumo di suolo agrario, promuovendo una maggior autosuffi cienza alimentare. Dovrebbe spiegare alla gente che se vogliamo evitare una grave crisi climatica e ambien-tale, dobbiamo rinunciare a qualcosa di superfl uo oggi, salvaguardando invece il necessario, come la sanità pubblica. Vicino a noi abbiamo un esempio che non è stato considerato come lezione di prevenzione: il collasso economico della Gre-cia, paese ecologicamente ed economicamente fragile come l’Italia. Chiediamo a chi si propone di governarci più attenzione alla sostenibilità ambientale.

    primo piano ambiente e sostenibilitàmbiente e salute

  • 16 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    primo piano ambiente e sostenibilità

    INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

    Ronchi: «La sfi da climatica si può vincere con l'economia low carbon»

    Il professor Edo Ronchi presiede la Fondazione per lo sviluppo sostenibile ed è tra i massimi esperti di ambiente e green economy. Ha accompagnato la stesura del decalogo del Consiglio nazionale della green economy, di cui fa parte, rivolto alle forze politiche per le prossime elezioni.

    Professore , cominciamo dalle imprese italiane "verdi". Sono il 42% del totale. Una percentuale che la soddisfa?Va subito precisato che il 42% è dato dalla somma di un 27,5% di imprese "core green", che producono cioè beni e servizi ambientali, e di un 14,5% di im-prese "go green", che adottano processi produttivi di elevata qualità ambientale. Queste percentuali ci collocano tra i migliori paesi europei nel campo della green economy con punte avanzate in settori strategici come il riciclo, le rinnovabli, la produzione agricola di qualità e altro ancora.

    Sulle fonti rinnovabili, però, si registra un arretramento, e sulla mobilità non brillia-mo. Voi tra l'altro chiedete il divieto di im-matricolazione al 2030 delle auto a benzina e diesel. È realistico pensarlo?Sulle rinnovabili è vero, abbiamo accumulato ritardi negli ultimi tre anni. Noto con piacere, però, che gli obiettivi indicati nella nuova SeN, la Strategia eco-nomica nazionale del governo, sono molto avanzati nel solare e nell'eolico e vanno verso la eliminazio-ne del carbonio nella produzione di elettricità entro il 2050. Si manifesta in sostanza la volontà politica di riprendere il passo sulle rinnovabili anche se non è ancora indicata la strumentazione.Per la mobilità il discorso invece è un altro. Abbiamo tante possibilità ma occorre puntare più decisa-mente su ibrido, elettrico, metano, biogas e su for-me innovative di condivisione come il car sharing e il car pooling. La proposta, che lei cita, di messa al bando delle auto a benzina e a diesel si riferisce alle "nuove" auto e non è aff atto irrealistica. Tredici anni nella mobilità sono un tempo enorme. L'elettrico sta crescendo, il gas pure, e l'ibrido è già competitivo: i costi di acquisto di un'auto oggi si ammortizzano in quattro o cinque anni. Inoltre i trend internazionali di sostituzione delle auto tradizionali ci autorizzano ad avere un obiettivo del genere, che in Francia del resto è già divenuto legge.

    Come giudica, complessivamente, la prima risposta della politica al vostro program-ma? Agli Stati generali della green economy di Rimini ci sono arrivati apprezzamenti trasversali dagli esponenti del centro destra, del centro sinistra e del Movimento 5 stelle. I responsabili di settore dei partiti sono molto soddisfatti e in sintonia con noi, un po’ meno bene procede l'interlocuzione con i lea-der politici che mi pare non dimostrino un interesse prioritario, fatta eccezione per il presidente del Consiglio Gentiloni che negli ultimi mesi ci ha dato segnali in questo senso.

    Passiamo alla sfi da climatica. Alla luce del vertice di Macron e in prospettiva, a fi ne 2018, della Coop 24 che si terrà in Polonia e che farà il "tagliando" agli accordi globali di Parigi, lei come si sente? Mi sento in accordo con Macron. A due anni dall'in-tesa di Parigi le cose non vanno bene: le emissioni mondiali aumentano sostanzialmente perché ral-lenta il trend di diminuzione degli americani e sono tornate a crescere le quantità di gas serra emesse dai cinesi, i quali fanno registrare un forte calo nell'idroelettrico mentre sul carbone hanno una politica a due facce: di riduzione nelle città della co-sta, ma di incremento nelle aree rurali dell’interno dove i cinesi puntano a un rapido sviluppo.

    Ma la sfi da climatica si può vincere grazie alla green economy e alla sostenibilità? L’anello di congiunzione può e deve essere l'econo-mia low carbon (a basse emissioni di carbonio, ndr) e la sua progressiva competitività nel medio e lungo periodo. Unita all'economia circolare, al riciclo e alle buone pratiche come la riduzione degli sprechi e una migliore redistribuzione delle risorse, può produrre quei risultati che tutti noi speriamo di vedere sul fronte climatico. Le scelte di paesi oggi considerati leader come Francia e Germania se sapranno essere vincenti sul piano della competi-zione economica, avranno un eff etto traino anche sui paesi più recalcitranti. La green economy è l'unica via per lo sviluppo sostenibile. Le sue potenzialità dipenderanno dalle scelte che si faranno e che costituiranno nuove chance di sviluppo per le imprese.

    EDO RONCHI PRESIDENTE DELLA

    FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

  • Consumatori gennaio-febbraio 2018 17

    Da "Coop for Kyoto" del 2006 all'attuale "Coop insieme per un futuro sostenibi-le": è questo il

    nuovo nome che accompagnerà dal 2018 le attività promosse da Coop a favore della sosteni-bilità e dell'ambiente.

    Un rapporto saldo che si è rafforzato nel tempo anticipando i trend che si stanno affermando oggi tra gli italiani. «I quali per la prima volta – osserva Albino Russo, direttore generale di Ancc, l'Associazione nazionale delle cooperative di consumatori – mettono l'ambiente e le energie rinnovabili al primo posto tra i valori che considera-no più importanti per il loro futuro».

    La politica ambientale di Coop è rivolta anche alle filiere produttive e quindi ai fornitori del prodotto a marchio, ed è la sintesi dei valori e delle scelte che distinguono una cooperativa dalle altre forme d'impresa. Negli anni il progetto – che nel 2015 si chiamava "Coop oltre Kyoto", e nel 2016 "Coop verso Coop21" – si è evoluto coinvolgendo un sempre maggior numero di fornitori e ampliando il concetto di sostenibilità.

    I 30 fornitori del 2006 sono più che decuplicati diventando 328 nel 2017. In questi undici anni è stato stimato, in base ai dati dichiarati dai fornitori stessi, un risparmio di circa 500mila tonnellate di CO² non immesse in atmosfera. Due milioni circa le tonnellate di scarti e sottoprodotti non buttati via ma usati per la valorizzazione energetica. Quasi 500, ad oggi, gli stabilimenti coinvolti nel pro-getto (497 per la precisione) in un crescendo che potrebbe diventare anche di tipo "valutativo".

    Sì, perché la direzione intrapresa va verso un nuo-vo concetto, più ampio, di filiera integrata e di difesa dell'ambiente ormai drammaticamente compromes-so dall'uomo. Lungo questa direttrice, come spiega Renata Pascarelli, direttore qualità di Coop Italia, «le azioni di sostenibilità messe in atto dai fornitori saranno sottoposte sempre più a criteri valutativi certi, con tanto di indicatori precisi e misurabili e una graduatoria finale della sostenibilità».

    Il salto in avanti sostanziale è che viene allargato il contesto di riferimento. Nella "pagel-

    NUOVO NOME PER IL PROGETTO AMBIENTALE DI COOP, CHE SI EVOLVE: DALLA RIDUZIONE DEI GAS SERRA A UNA DECLINAZIONE PIÙ AMPIA DEL CONCETTO

    Insieme per un futuro sostenibile

    primo piano ambiente e sostenibilità

    Premiatele aziende più virtuose Le prime 5 imprese che si sono distinte nei diversi settori ottenendo il riconoscimento di Coop per l'impegno profuso sul piano della sostenibilità sono: A.I.A (carni e uova), Copack GmbH (surgelati, pesce e piatti pronti), Co.ind (caffè, cacao, cioccolato, igiene persona e prodotti per la sanificazione), San Lidano Coop Agricola (ortofrutta e IV gamma) e SCA Hygiene Products (prodotti per la casa a base di cellulosa). Menzioni speciali inoltre sono andate a 9 aziende risultate più sensibili sul versante della lotta allo spreco di materie prime e di prodotti. Si tratta di Centro Latte Bressanone, Cerelia Italia, Dial, Fiorani & C, Mazzei Manufacturing, Ontex Bvba, Orogel, Quality Food Group e Zeta Casa.

    la" simbolicamente consegnata ai fornitori non ci sono, infatti, solo

    le azioni volte a diminuire le emissioni di anidride carboni-

    ca, ma anche altre tematiche strettamente correlate alla sostenibilità: l’energia sì, ma

    anche i consumi idrici, i rifiuti, l’utilizzo di materiali riciclati, le certificazio-

    ni adottate, la riduzione degli scarti, le donazioni

    ad enti e associazioni. Una sorta di “radiografia” complessiva

    dell'operato dei migliori imprenditori partendo dal presupposto che molte azioni, oltre ad apportare benefici per l’ambiente e per l’uomo, possono generare contemporaneamente un beneficio economico per le aziende stesse, grazie al risparmio sui singoli costi.

    La giornata delle premiazioniGià quest'anno, nella tradizionale giornata delle premiazioni riservate ai fornitori più virtuosi – organizzata da Coop Italia il 30 novembre nella inedita cornice di Fico, il parco agroalimentare più grande del mondo, a Bologna – si sono visti i risultati di questo approccio che, come ha detto la rappresentante di una delle 5 aziende pre-miate, «non ha confronti in tutta Europa. Solo Coop ci stimola a un lavoro così serio e rigoroso sull'ambiente». Queste le parole usate dalla rappresentante della Copack GmbH nel ritirare il premio. «Una delle caratteristiche principali dei nostri prodotti – ha ringraziato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia – è proprio l’attenzione all’impatto ambientale generato dall’intero pro-cesso produttivo».

    Tutte di primo piano le aziende presenti a Bologna (vedi box), con diverse migliaia di dipendenti e attività industriali anche all'estero. Gli investimenti con ricadute sulla sostenibilità hanno puntato su efficientamento degli impianti, sistemi di recupero del calore, nuovi pannelli fotovoltaici, risparmio nei consumi di acqua e di energia, riduzione degli scarti di lavorazione, e, perché no, anche taglio di auto aziendali e viaggi di lavoro, grazie alle videoconferenze.

  • 18 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    — Claudio Strano

    Il condizionatore che abbiamo installato a casa per alleviare l’afa estiva, così come il frigorifero in cucina, hanno tutti un sistema refrigerante che in termini tecnici si chiama" ciclo frigorifero", cioè un circuito che consente di trasferire velocemente

    calore da un ambiente ad un altro. Nel caso del frigorifero dall’in-terno dell'elettrodomestico verso la nostra cucina, e nel caso del condizionatore, dalla stanza verso fuori. I circuiti frigoriferi di cui sono equipaggiati questi apparecchi funzionano grazie a un compressore e a un gas refrigerante. Questi circuiti, però, conten-gono una miscela di gas non sempre amica dell’ambiente.

    Facciamo un passo indietro. In principio era l’HCFC (Idro Cloro Fluoro Carburi) ad essere utilizzato come gas refrigerante per frigoriferi e condizionatori. L’HCFC però conteneva cloro che, se disperso nell’ambiente, è uno degli elementi più dannosi per l’ozono, la pellicola che protegge il pianeta dalle radiazioni ultraviolette. Il cloro, salendo nella stratosfera, scinde la molecola dell'ozono, “lo perfora” e allarga il buco naturale, aumentando l'esposizione a terra ai pericolosi raggi ultravioletti. Per questo motivo, alla fine degli anni ’80 è stato messo al bando e sostituito dall’R410A, privo di cloro, ma ugualmente inquinante a causa di un elevato GWP (Global Warming Potential), il parametro che identifica la capacità di effetto serra di un gas. È notizia recente che il buco dell’ozono, tra le cause del riscaldamento globale, si è ridotto del 20% negli ultimi anni (lo dice la Nasa e il merito sembra proprio essere la messa al bando dei clorofluorocarburi), perciò è bene andare verso gas sempre più compatibili con l’ambiente. Oggi, i condizionatori di nuova generazione dispongono di un sistema refrigerante che utilizza l’R32, una miscela innocua per l’ozono, amica dell’ambiente e con un GWP, ovvero un effetto ser-ra, significativamente inferiore all’ R410A attualmente utilizzato.

    Per fare chiarezza, abbiamo chiesto a un tecnico del settore, l’ingegnere Fabio Ceccopieri, che cos’è il gas R32 e perché lo si utilizza. «L’R32 è un gas refrigerante a basso contenuto GWP. Le case produttrici, quelle giapponesi prima di tutte, hanno equipag-giato i moderni dispositivi con questa miscela di gas incolore e a bassa classe di infiammabilità, proponendo macchine ecososteni-bili e ugualmente efficienti. Ma ci sono altri due elementi interes-santi da considerare – continua l’ing. Ceccopieri – il primo è che a parità di potenzialità frigorifera (ovvero di capacità di raffrescare un ambiente) i condizionatori che utilizzano l’R32 hanno bisogno di una carica di gas inferiore, con un ulteriore vantaggio per l’ambiente. La seconda è che il gas R32 ha delle caratteristiche fisiche più efficienti. Chi ha un condizionatore “vecchio”, è obbligato a cambiarlo?. «La normativa europea - pre-cisa l’ingegnere – prevede una riduzione progressiva , ma signifi-cativa, dei quantitativi dell’R410A e dal 2025 il gas sarà vietato nei nuovi impianti. Questo significa che chi ha già o acquisterà un condizionatore con R410A potrà continuare ad usarlo e a ricari-carlo (sempre con la stessa miscela). Non bisogna dimenticare però che il gas contenuto nei vecchi condizionatori ha un elevato GWP. In caso di smaltimento non corretto, per esempio, disperdere nell’atmosfera 1 kg di R410a crea lo stesso effetto serra di 12.000 km percorsi da un’automobile».

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    primo piano coop alleanza 3.0

    CON IL GAS AMICO DELL'AMBIENTE

    I condizionatoridel futuro— Elisabetta Paglia

    C'è chi li definisce apparecchi ecosostenibili, chi invece modelli ad alto livello qualitativo. I climatizzatori a gas R32 sono «più innovativi ed efficienti». Parola d'ingegnere

    R410A

    Impatto sul riscaldamento globale

    2088 GWP

    675 GWP

    R32

    Nel grafico, la proporzione tra l'impatto sul riscaldamento globale dell'R32 rispetto all'R104A

  • La qualità scelta per teOff erte riservate ai soci Coop Alleanza 3.0

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  • Con la Fondazione Umberto VeronesiCoop Alleanza 3.0 sceglie di sostenere una ricercatrice che studia il tumore al senoPer le oltre 50mila donne che in Italia ogni anno si ammalano di tumore al seno, la ricerca scienti-fica ha compiuto passi da gigante, ma c’è ancora molto da fare. Per questo, in occasione dell’8 marzo, Coop Alleanza 3.0 ha deciso di so-stenere con 30mila euro la ricerca di Mariaelena Pistoni, 40 anni, facente parte del progetto “Pink is Good” della Fondazione Umberto Veronesi per la prevenzione e la ricerca, che ha l’obiettivo di individuare la malattia precocemente, oltre a promuovere iniziative di sensibilizzazione e informazione scientifica. Grazie al contributo della Coope-rativa, la ricercatrice potrà continuare per tutto il 2018 la sua ricerca, che ha l’o-biettivo di scoprire se è possibile agire sulle cellule tumorali del seno utilizzando farmaci che influenzano il DNA. Capire questa relazione potrebbe essere di aiuto per gestire e migliorare le resistenze alle terapie in uso, un grave problema per le pazienti in cura. Mariaelena Pistoni si è laureata a Parma in Scienze Biologiche e successivamente si è specializzata a Londra. Oggi svolge le sue ricerche presso l’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

    20 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    DIRITTI MA NON SOLO

    «L’8 marzoper me» La parola alle donne— di Viviana Monti

    Il significato della festa secondo una ricercatrice, un’assistente sociale, una psicologa. Ed è in uscita un libro per raccontarla ai bambini

    Cosa significa oggi celebrare la festa delle donne? Tanta strada è stata percorsa per i diritti femmi-nili ma tanto ancora resta da fare, e non solo per raggiungere nuovi

    obiettivi ma anche per arginare le sempre più forti spinte contrarie. Abbiamo chiesto ad alcune professioniste, impegnate in diversi settori con progetti e iniziative in favore delle donne insieme a Coop Alleanza 3.0, di racconta-re la propria interpretazione dell’8 marzo.

    Mariaelena Pistoni è la ricercatrice del pro-getto “Pink is Good” della Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca sui tumori femminili, che riceverà il sostegno di Coop Alleanza 3.0 per il suo progetto di ricerca proprio in occasione dell’8 marzo 2018: «Auguro a tutte le donne di conoscere se stesse, di avere fiducia in quello che sono e in quello che fanno e di avere accan-to qualcuno che le possa sostenere ogni giorno, per ottenere gli scopi che si sono prefissate, con il sorriso. Io, nella mia vita scientifica, ho lavora-to in diversi laboratori e fatto esperienze anche in altri paesi. Questo mi ha lasciato una forte motivazione a continuare, a cercare di scoprire sempre qualcosa di nuovo, in una sfida costante con me stessa. Le delusioni e le problematiche

    primo piano coop alleanza 3.0

  • Consumatori gennaio-febbraio 2018 21

    tecniche sono il nostro pane quotidiano, ma la soddisfazione di vedere la tua intuizione realiz-zarsi cancella tutta la fatica».

    Ha risposto alla stessa domanda anche Fede-rica Meschini, assistente sociale del Comune di Macerata che si occupa di due case protette per donne vittime di violenza per l’Ambito Territoriale Sociale n. 15. Nel 2017 Coop Allean-za 3.0 ha destinato al suo servizio fondi per un progetto tutto al femminile sul tema dell’oc-cupazione: due borse lavoro, per un valore di 10mila euro, per consentire a donne vittime di violenza di ricominciare. «Auguro alle donne di continuare ad essere forti e coraggiose, di trovare il coraggio di denunciare situazioni di violenza e di avere la forza per uscirne, di poter tornare serenamente nella loro terra e nella loro casa. Molte sono state allontanate, e non solo per cause legate alla violenza, ma anche per il sisma, che ha comportato uno spopolamento forzato del nostro territorio». Il fondo finan-ziato da Coop Alleanza 3.0 è uno strumento nelle mani delle istituzioni locali per tutelare le donne che decidono di restare.

    Per raccontare ai più piccoli l’8 marzo, è in uscita il libro L’8 tutti i giorni a cura della casa editrice “L’Io e il mondo di TJ”, con i contributi di alcune professioniste impegnate su questo tema: Sara Cardin, campionessa di Karate, Liliana Cavani, regista e sceneggiatrice, Jaia Pasquini, scrittrice e psicologa, e Maria Chia-ra Risoldi, presidente della Casa delle Donne per non subire violenza e Psicoanalista.

    Il volume racconta con parole semplici e disincantate la storia dell’8 marzo e le sue mo-tivazioni, trattando alcuni temi delicati come la maternità, la figura della donna nelle religioni, le differenze di genere che nel tempo hanno consolidato pregiudizi e stereotipi rispetto al ruolo della donna. “Certo è anche l’educazione – come scrive nella conclusione Jaia Pasquini – la cultura nella quale crescono a dover cambiare: perché non è accettabile che una donna, mam-ma, lavoratrice, compagna o moglie sia libera e sicura solo quando ha rapporti con uomini emancipati».

    Infine una bella notizia per celebrare la festa della donna: grazie a migliaia di soci e clienti, che dal 24 al 26 novembre hanno aderito alla campagna “Noi ci spendiamo, e tu?” in 426 punti vendita di Coop Alleanza 3.0, Coop Sicilia e Distribuzione Centro Sud, sono stati conse-gnati 2.000 euro a 42 centri antiviolenza e ad associazioni che si occupano della violenza sulle donne nelle province in cui opera la Cooperativa.

    Era il 27 gennaio 1945 quando vennero aperti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz e vennero liberati dall’esercito sovietico circa 9.000 prigionieri: la data è diventata il simbolo della fine del genocidio degli ebrei per mano nazista, celebrata in Italia come “Giornata della memoria” dal 2000.

    Grazie agli scrittori si è riusciti ad esprimere e a dare una forma all’orrore della Shoah attraverso la parola scritta e raccontata, per aiutarci a non smet-tere di ricordare: usando le parole indimenticabili di Primo Levi, “l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnali-bro della memoria”.

    Per questo, Coop Alleanza 3.0 insieme a Librerie.coop ha deciso di comme-morare quella giornata con l’iniziativa “Memorie”: in tutti le Librerie.coop e in alcuni punti vendita della Cooperativa sabato 27 gennaio soci e clienti hanno potuto acquistare a un prezzo scontato libri dedicati non solo all’olocausto, ma in generale ad eventi storici la cui memoria è da salvare e preservare, sceglien-do tra dieci titoli proposti da altrettanti grandi scrittori italiani: Nicola Lagioia, Marco Belpoliti, Sandro Veronesi, Valerio Magrelli, Ermanno Cavazzoni, Eraldo Affinati, Alessandra Sarchi, Maria Nadotti, Grazia Verasani, Nadia Terranova.

    Storie da ricordare, storie da regalare: i volumi sono infatti stati raccolti dai volontari nei negozi Coop e donati alle scuole, biblioteche e istituzioni individuate sul territorio, per costruire una piccola “biblioteca della memoria”. I testi scelti sono grandi classici della letteratura: dal Diario di Anne Frank a Se questo è un uomo e I sommersi e i salvati di Primo Levi, da L’amico ritrovato di Fred Uhlman, a Auschwitz spiegato a mia figlia di Annette Wieviorka , da L’Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson a Il bambino con il pigiama a righe di John Boyne, che per l’occasione è stato stampato da Bur in una edizione speciale per Coop Alleanza 3.0 e Librerie.coop, e che era presente nei negozi oggetto della raccolta al prezzo simbolico di 4.90 euro.

    LIBRI RACCOLTI E DONATI A SCUOLE E ISTITUZIONI

    Il 27 gennaio è nata la biblioteca delle memorie

    primo piano coop alleanza 3.0

  • primo piano coop alleanza 3.0

    22 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    na serie di eventi in regione per rendere omaggio all’u-niverso femminile, pur-troppo sempre al centro di episodi di violenza. Comin-

    ciamo il nostro viaggio da Piacenza dove presso la Camera del Lavoro, domenica 4 marzo alle 17, si anticipa la celebrazione della Giornata Internazionale della Don-na, con un evento culturale dal titolo “Il filo spinato dell’amore”.

    L’incontro fa parte della rassegna di musica e parole del Salone “Nelson Mandela”. Sabina Negri, drammaturga e giornalista, dialogherà con Francesco Alberoni sull’amore, per indagarlo nei suoi aspetti psicologici, sociali ed esisten-ziali in uno spettacolo a cura di Lorenzo Loris, che unisce poesia, prosa, cronaca e vita. Fino a maggio 2018 continua il programma della rassegna organizzata da Cgil e Arci Piacenza, con il patrocinio del Comune di Piacenza e il sostegno di Coop Alleanza 3.0.

    Ingresso libero. Per informazioni: Arci Pia-cenza, tel. 0523 499268; [email protected], www.arcipc.it; www.cgilpiacenza.it

    Passiamo ora alla galleria dell’Iperco-op “Il Borgogioioso”, a Carpi, dove sarà realizzata l’esposizione di alcune delle più significative immagini del concorso fotografico CarpiDonna, tenuto dall’UDI di Carpi e conclusosi a ottobre 2017. Le immagini rappresentano un viaggio attraverso i lavori e le attività che ven-gono considerate “femminili” e saranno esposte da giovedì 1° marzo a domenica 11 marzo. In occasione dell’inaugurazione della mostra, il 1 marzo dalle 18 alle 19 in galleria sarà messo in scena lo spettacolo “Donne in cerca di riso”, performance di brani e musica dedicati alle figure fem-minili con l’attrice Elisa Lolli. Dalle pagine più o meno note di autrici, poetesse, caba-rettiste, uno spaccato sulle donne di oggi e di ieri: in famiglia, al lavoro, nel tempo libero, dalla mondina del dopoguerra alle lavoratrici interinali dei call center.

    Da Carpi ci trasferiamo ai Portali di Modena. Da gennaio, infatti, esiste un nuovo spazio all’interno della galleria dell’ipercoop, per assistere le donne che subiscono violenza: è un infopoint di consulenza e sostegno a cura dell’Asso-ciazione Gruppo Donne e Giustizia. Le volontarie dell’associazione sono presenti nel Punto d’Incontro due volte al mese. Lo sportello, aperto dal 24 gennaio, nei prossimi mesi osserverà i seguenti orari: mercoledì 21 febbraio dalle 13 alle 15; in marzo mercoledì 7 dalle 15 alle 17 e mercoledì 21 dalle 15 alle 17; ad aprile mercoledì 4 dalle 15 alle 17 e mercoledì 18 dalle 13 alle 15.

    Donne e Giustizia di Modena è un’asso-ciazione nata nel 1982 per offrire con-sulenze gratuite alle donne su diritto di famiglia o discriminazione sul lavoro. Ha creato un servizio di ascolto e consulenza psicologica, organizza convegni e incontri cercando di affrontare problematiche legali e bisogni del territorio e interviene nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi. Il nuovo infopoint dei Portali consentirà alle volontarie di andare fra le persone, rispet-tando i tempi di vita delle donne e cercan-do di dare informazioni e supporto a chi ha bisogno di cambiare la propria vita.

    Infine, a Bologna, una mostra foto-grafica fatta di sguardi solo al femminile è aperta dal 19 al 28 febbraio al centro commerciale Andrea Costa. È “Sguardi di donne”, una rassegna di scatti della fotografa Tiziana Marongiu, aperta al pubblico.

    La mostra esplora la femminilità in tut-te le sue sfaccettature attraverso foto che colgono la forza e la fragilità, i dolori e le gioie, i volti e le battaglie per l’uguaglian-za immortalate in numerosi contesti.

    “Sguardi di donne” è organizzata dall’Associazione Bellavista anche con il sostegno di Coop Alleanza 3.0, e si colloca all’interno del progetto Bologna RosaeNe-ro, il festival delle narrazioni femminili che si terrà a Bologna a fine marzo.

    VIAGGIO TRA GLI EVENTI IN REGIONE DEDICATI ALL’UNIVERSO FEMMINILE

    Donne fra cultura e non violenzaDal dialogo con Francesco Alberoni a mostre, performance e l'apertura di un infopoint

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  • primo piano coop alleanza 3.0

    Consumatori gennaio-febbraio 2018 23

    Sopra, immagini di Caritas Children Onlus in Etiopia e Fairtradein Nicaragua. A destra in alto, Gvc in Burundi e in basso Medici Senza Frontiere in Congo

    Avolte basta poco per dare una mano a chi è in difficoltà. Molti soci Coop lo hanno già fatto donando 100 punti o multipli di 100 accumulati facendo la spesa, e dando così più forza a chi

    lavora sul campo per realizzare interventi di solidarietà. Ovvero a Medici Senza Frontiere, Gvc, Fairtrade e Caritas Children Onlus.

    Le donazioni dei soci di Coop Alleanza 3.0 nel 2017 hanno permesso a Medici Senza Frontiere di intervenire a Bili nella foresta congolese, dove l’80% dei bambini al di sotto dei 5 anni è affetto da malaria. Grazie a 17 piccole cliniche di MSF, i bambini vengono curati vicino ai propri villaggi e la mortali-tà è diminuita. In Burundi, Gvc ha distribuito oltre 22mila pulcini a 5.711 famiglie, con un kit per l’alle-vamento di polli, un passo avanti verso l’autosuffi-cienza e migliori condizioni economiche. Fairtrade, in Nicaragua, ha costruito un laboratorio sostenibile di controllo qualità del caffè per aumentarne il va-lore economico, e avviato programmi di credito per le donne e borse di studio per i figli. Sono necessari

    però altri interventi come la costruzione di pozzi, la distribuzione di semi, la creazione di piccole cooperative, formazione e istruzione. Per i progetti di GVC,Fairtrade e per quelli di MSF i “grandi donatori” (coloro che donano almeno 3.900 punti) possono es-sere sempre aggiornati sul progresso delle iniziative.

    A sostegno dell’istruzione di tanti bambini e bam-bine del mondo opera Caritas Children Onlus. Con i punti della Raccolta è possibile sostenere un piccolo a distanza. Eyob, ad esempio, oggi mostra ai suoi “genitori a distanza” la pagella e ne è orgoglio-so. Ha concluso la primary school ad Addis Abeba in Etiopia ed ora è pronto per cominciare una nuova avventura, studiando chimica, fisica o matema-tica. Questi risultati hanno richiesto impegno e, nella sua difficile condizione famigliare, sono stati i missionari e i soci Coop ad aiutarlo a continuare. Donare a Caritas Children Onlus significa aiutare bambini e ragazzi a formarsi nel proprio Paese, creando un sentimento di legame e riconoscenza. Diventando un grande donatore è possibile ricevere aggiornamenti periodici sul bambino.

    La raccolta punti di Coop Alleanza 3.0 dura fino a dicembre 2018, ma è possibile utilizzare i punti fino a fine gennaio 2019, anche per la solidarietà. Coop raddoppia i punti donati mettendo anche il proprio contributo. Un’idea per rendere le donazioni più efficaci è quella di unire i punti di più Carte socio Coop (effettuando trasferimenti di punti da una carta all'altra) per aumentare l’ammontare del dono e condividere l’esperienza con altri. Si possono trovare informazioni dettagliate sui progetti nel sito di Coop Alleanza 3.0 o al link diretto all.coop/raccoltapunti per sfogliare il catalogo interattivo.

    Con i punti raccogliamo solidarietà— Viviana Monti

    C’è tempo fino a gennaio 2019 per destinare in solidarietà 100 punti o loro multipli della Raccolta. Un modo per sostenere gli interventi di Medici Senza Frontiere, Gvc, Fairtrade e Caritas Children in aree difficili del pianeta. Ecco i loro progetti

  • 24 Consumatori gennaio-febbraio 2018

    Un tris di meraviglie italiane— Elisabetta Paglia

    Dal 2018 l’offerta è più articolata, con eccellenze regionali made in Italy e numerose specialità locali a filiera corta

    Si cambia, anzi, si triplica. Territori.coop, che valorizza prodotti e produttori locali, ha inaugurato l’anno calando un tris di nuove proposte: “Il tipi-

    co che piace”, “Sapori, si parte!”, e “La tua regione nel carrello”.

    In un inserto, contenuto nel depliant pubbli-citario distribuito porta a porta, troveremo ogni mese tante specialità regionali per presentare piccoli produttori e raccontare la storia di sapori inediti. Sfogliando il volantino scopriamo tutte

    le novità che sono nei corner Territori.coop ma anche sugli scaffali degli ipermercati di Coop Alleanza 3.0 dedicati alla promozione di tipicità locali. Tante eccellenze che meritano una prova d’assaggio seguendo gusti personali e fantasia nell’abbinamento.

    Il tipico che piaceOgni mese, in questi “angoli delle meraviglie”, si tro-vano in offerta tanti sapori regionali per soddisfare i palati più curiosi. A febbraio in vetrina ci saranno molte regioni, da nord a sud, dall’Emilia alla Puglia,

    Sapori, si parte! le tappedel 20181-28 febbraio Veneto + Friuli-Venezia Giulia1-31 marzo Lazio + Campania1-30 aprilePuglia + Basilicata1-31 maggioMarche + Abruzzo1-30 giugnoSicilia1-31 luglioEmilia-Romagna + Mantova1-31 agostoSapori a domicilio (locale nel locale)1-30 settembrePuglia + Basilicata1-31 ottobreEmilia-Romagna + Mantova1-30 novembreCalabria

    primo piano coop alleanza 3.0

  • Consumatori gennaio-febbraio 2018 25

    fino alla Sicilia. La Romagna, per sempio, è presen-te con lo squacquerone Dop, difficile da scrivere cor-rettamente, ma facilissimo da abbinare in cucina. È un formaggio fresco, a pasta morbida, prodotto con latte vaccino esclusivamente locale. Il vero matri-monio d’amore è con la piadina, ma ottimo anche come ripieno per cappelletti o torte salate.

    La Campania propone la conserva di pomodo-rino del Piennolo del Vesuvio Dop, prodotta con soli pomodorini del Piennolo, un’antica varietà che cresce sulle pendici laviche, così famosa da essere rappresentata nella scena del tradizionale presepe napoletano.

    La Sicilia, invece, per questo mese mette sul piatto un kit di paste di mandorla Dais: classica, arricchita con pistacchi oppure con arance e fichi d’India, per un delicato capriccio da soddisfare in qualsiasi ora della giornata.

    Il Lazio offre il Cacio Ercole, pecorino stagionato dalla tradizionale forma a goccia; infine c’è la Pu-glia, con la puccia salentina, un pane morbido del sud adatto a tutti i tipi di condimenti.

    Sapori, si parte! Arrivata al terzo anno consecutivo, l’iniziativa propone a soci e clienti della Cooperativa i sapori della regione protagonista dell’offerta del mese. A febbraio arrivano i prodotti del nordest, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, che trasformano il depliant Territori.coop in un menu regionale da sfogliare con attenzione per decidere cosa portare in tavola.

    Polenta già tagliata, da degustare arrostita, fritta o pasticciata. Tanti formaggi, dalla casatella del Piave all’Asiago Dop fino alla latteria Villadolt del caseificio sociale Fontanafredda. Salumi esclusivi, come il prosciutto affumicato e il San Daniele Dop, oppure speck di Asiago e soppressa veneta. Infine, torta di mele Vogrig, Pan del Doge (vedi intervista a lato) o fregolotta Zizzola, chiudono in dolcezza l’offerta regionale.

    E da bere? Vino bianco o rosso, Collio o Valpo-licella, in queste regioni ogni occasione è buona per farsi un cicchetto, un bicchiere. Oppure, come si dice a Venezia, un’ombra, che prende il nome dall’ombra, appunto, che i mescitori inseguivano nelle giornate torride per riparare il vino dal caldo.

    La tua regione nel carrelloChi, invece, è affezionato alle proprie abitudini, troverà sempre sugli scaffali della Cooperativa, specialità della propria regione con tante proposte locali, di qualità e se non proprio a chilometro zero, sicuramente di provenienza non oltre il confine regionale. Scegliere questi prodotti significa sostenere concretamente l’economia locale a filiera corta.

    L’intervista«Un’azienza artigianale e artisticaEcco i segreti delle Dolcerie Veneziane»Cosa succede quando sette famosi pasticceri di Venezia