NL BRIGNOLI DIEGO 2014
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Transcript of NL BRIGNOLI DIEGO 2014
Brignoliin comune conDiegoFare di più con meno
Diego Brignoli 56 anni. Sono nato a Verbania dove dasempre vivo e lavoro. Sposato,un figlio. Artigiano. Presidentedel CNA per 3 anni, ConsigliereComunale dal 1999 al 2006,Presidente del Consorzio deiServizi Sociali dal 2004 al 2012,Consigliere Provinciale.
Ho fatto il volontariato al GruppoAbele. Nel 1999 sono statoeletto in Consiglio comunalecome Indipendente nel gruppodei Democratici di Sinistra (Ds)Nel 2001 mi sono iscritto ai Ds,ne sono divento capogruppo ene ho seguito il percorso finoall’attuale Partito Democratico.
CHI SONO
Voglio che la nostra, la mia città, torni ad essere unacittà vitale, accogliente, che sappia confrontarsi eunire, che sappia ascoltare, che non si smarrisca.Che torni ad essere una comunità.
... non si pieghi alla crisi ma la sfidi, così come stannofacendo i tanti che non si arrendono.
... riassuma il ruolo guida che ha perso. Abbiamo in-seguito la chimera di diventare capitale fittizia di unluogo fittizio. Dobbiamo recuperare il ruolo di città re-sponsabile verso il territorio, il lago, l’entroterra,un’area di cui Verbania è naturale punto di riferimento.
... sia guidata da un’Amministrazione amica delle im-prese e dei cittadini, che li faciliti, li aiuti. Un’ammini-strazione rinnovata nelle persone e nello spirito.
... riprenda ad occuparsi di tutte quelle zone che sonodiventate dei “non luoghi”, spazi perduti, (Acetati, villaEden, villa Mater, villa Poss, colonia Motta).
... ritorni ad occuparsi della cura dei suoi quartieri, delcentro come della periferia. Perché a Verbania è bellovivere.
... ritorni la politica, quella vera, quella che sa vederelontano, che smuove coscienze e passioni, che uni-sce intelligenze verso obiettivi comuni.
....fare di più, con meno
Diego Brignoli
Voglio che Verbania...
Sognare da soli è solo un sogno, sognare insieme è l’inizio della realtà 1
Brignoliin comune conDiegoFare di più con meno
Ci siano presentati all’audito-rium di Sant’Anna, raccon-tando quali potrebbero esserele possibilità di futuro dellacittà, le opportunità da sfrut-tare fino in fondo anche conpoche risorse, con l’attenzionealle piccole cose, con l’amoreper il nostro lago e le nostremontagne, con l’educazionedelle nuove generazioni, conl’entusiasmo e la voglia di fare.
Non credo agli “uomini solial comando” , ai leader so-litari. Credo invece in unasquadra ampia (da nonconfondersi con la Giuntache deve essere invecesnella) di persone chemettano in campo energie,esperienze, capacità e vo-lontà, disposte a mettere adisposizione le loro com-petenze.
CHI SIAMO
la squadra
Noi, cittadini di Verbania, donne e uomini di di-
versa estrazione culturale e politica, abbiamo de-
ciso di uscire dalla rassegnazione e dall’apatia a
cui la crisi sembra volerci condannare per ritro-
vare l’entusiasmo e la passione per la nostra città.
Il nostro è uno scatto d’orgoglio per mostrare che
c’è un altro modo di fare politica, di gestire la cosa
pubblica in generale e Verbania in particolare.
Per queste ragioni ci siamo riuniti attorno alla can-
didatura a sindaco di Verbania di Diego Brignoli
che con consapevolezza si mette al servizio di un
percorso credibile per una città che vogliamo vi-
tale, accogliente e partecipata dai suoi cittadini
che vanno difesi e sostenuti, semplificando la bu-
rocrazia, razionalizzando le politiche comunali, la-
vorando con le associazioni degli imprenditori e
coi sindacati a un piano di rilancio del territorio.
Siamo una squadra aperta a chi ha intenzione di
dare un contributo e di mettere la propria espe-
rienza e professionalità al servizio di Verbania.
Abbiamo un progetto solido e vogliamo discutere
con voi questo progetto. Oltre le appartenenze,
oltre gli steccati, noi vogliamo costruire una città
che appartenga a tutti, superando anacronistiche
divisioni e settarismi.
Comitato “In Comune con Diego”
vai sul blog per vedere chi sostiene Diegohttp://incomunecondiego.wordpress.com
il comitato
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Brignoliin comune conDiegoFare di più con meno
In tempi non sospetti, lontano
dalle promesse di campagna
elettorale, abbiamo avviato un
percorso fatto di ascolto con
cittadini e imprese, aprendoci
alle loro richieste, alle loro con-
siderazioni, ai loro bisogni.
Questa apertura è il segno del
reale cambiamento: un’ammi-
nistrazione finalmente “parteci-
pata”, che coinvolga
direttamente categorie e per-
sone. Un sistema che abbatta
gli steccati tra il mondo reale e
la politica che, abbandonata
l’autoreferenzialità, agisca e si
assuma le responsabilità che
le sono proprie coinvolgendo
nelle scelte l’intera società lo-
cale (la comunità) attraverso
l’Istituzione di una rete di
Forum per:
- creare un raccordo istituzio-
nale permanente tra Ammini-
strazione e società locale;
- dare supporto e consenso
all’azione dell’Amministrazione
e dell’organizzazione comu-
nale;
- rompere l’autoreferenzialità
dell’organizzazione comunale.
RINNOVARE LA POLITICA
Un programma serio e veritiero non può essere altroche la piattaforma sulla quale tutte le forze si aprono alconfronto, diventando il progetto sul quale la comunitàcostruisce il suo domani, non una lista di desideri e pro-messe.
Ripartire è possibile. A Verbania non mancano le ri-
sorse per costruire il suo futuro:
- un Comune virtuoso, con i conti a posto
- forze sufficienti per sviluppare progetti in grado di ac-
cedere a finanziamenti pubblici e privati
- una qualità della vita invidiabile
- un’identità fatta di qualità paesaggistiche e ambientali
che, se valorizzate e messe a sistema, sono un ele-
mento centrale di sviluppo (lago ed entroterra, parchi,
verde pubblico e privato, lungolago, ville storiche).
Una comunità da ricostruire. Il peggioramento delle
condizioni di vita di persone e imprese ha reso più dif-
ficili i rapporti tra individui e una comunità inaridisce se
predominano rancore, sfiducia, scarsa collaborazione.
Cresce e migliora se riacquista confronto, collabora-
zione, rispetto reciproco.
A rendere possibile tutto ciò un comune amico, che
ascolti, aiuti, difenda e sostenga i suoi cittadini. Come?
- Semplificando ogni tipo di procedura per cittadini e
imprese (SUAP e URP).
- Rendendo la macchina amministrativa più efficiente,
snella, aperta al confronto e all’innovazione.
- Imparando a “fare di più con meno”, ovvero a far
tesoro delle potenzialità, mettendo a sistema le risorse
disponibili, senza aumentare (anzi possibilmente allen-
tando) la leva fiscale.
Un programma da costruire assieme
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Verbania deve assumerequel ruolo guida che le com-pete e che ha abbandonato.Non si tratta di smania diprotagonismo, prestigio; sitratta di responsabilità. Rispondere alle sfide del fu-turo significa fare sistema,ragionare, organizzare, pro-gettare, programmare e pia-nificare su scala territoriale.La nostra “comunità” nonpuò essere ristretta ai confinimunicipali. Sono stato presi-dente del Consorzio dei Ser-vizi Sociali per otto anni; hoimparato quanto importantesia l’organizzazione su scalapiù ampia per garantire edestendere la rete di servizi eopportunità, e quanto fonda-mentale sia il ruolo di Verba-nia. Solo una rete estesa,una pianificazione strategicaallargata a tutto il territoriopuò garantire sviluppo.
la
Una città che progetta il suo futuro
Brignoliin comune conDiegoFare di più con meno
IL RUOLO DI VERBANIA
Per senso di responsabilità il primo impegno saràquello di affrontare il tema del lavoro e dello svi-luppo economico. Senza sviluppo sarebbero vaneanche le promesse di realizzazione di qualsiasiopera. Il primo, fondamentale “forum” sarà dedicatoalle attività produttive, in grado di coinvolgere am-ministrazione, associazioni di categoria e quella“Verbania città degli studi” che sappia formare efornire le professionalità di cui vi è necessità (ricor-diamo i tempi in cui chi “usciva” dal Cobianchi tro-vava subito lavoro?). Scegliere con la forza dellacondivisione significa affrontare le reali possibilitàdi sviluppo:
- categorico impegno al recupero, in particolare afini turistici, dei “non luoghi” di Verbania (albergoEden e colonia Motta in primis)
- sistemazione infrastrutture indispensabili (pista ci-clabile, porto turistico, rifacimento di entrambi i lun-golago, cura della città)
- riaffermazione e recupero della città dei primatinella qualità della vita (trasporti pubblici, qualità ariae acqua, servizi efficienti)
- sviluppo dell’offerta culturale e paesaggistica(Museo, percorsi turistico-ambientali, parchi pub-blici e giardini privati, val Grande)
- sostegno a nuove attività (agricoltura, artigianato,pesca, ristorazione … ), a torto considerate minori,attraverso uno straordinario sforzo di semplifica-zione e sostegno.
- promozione di momenti di conoscenza di nuovepossibilità occupazionali
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LA CITTA’