NL Amb dic.2011 29.12.2011 2 · PDF fileJabal Al Weibedh, Kulliat Al-Sharia' St. E-mail:...

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Ambasciata d’Italia ad Amman GIORDANIA NEWS Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman NEWSLETTER n. 4, Anno II , Dicembre 2011 In Primo Piano: Lancio del Programma d’Emergenza a favore dei rifugiati palestinesi del Campo di Gaza a Jerash Celebrazione della Giornata delle Forze Armate Cooperazione: Cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi dell’Istituto di Restauro ed Arte Musiva di Madaba Garment Service Centre—GSC: un’accademia di moda italiana ad Amman Cultura: La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo ad Amman Missione in Giordania di una delegazione del Ministero dell’Istruzione, l’Universita’ e la Ricerca Visita dell’Ambasciatore Fransoni al sito del Qusayr Amra Economia: Visita ad Amman del Presidente de CNEL, Prof. Antonio Marzano Lancio del progetto di gemellaggio nel settore dell’agricoltura Difesa: Visita ad Amman del Vice Segretario Generale della Difesa, Generale Marioli L’Ambasciatore Francesco Fransoni ha siglato il Protoco- lo d’Intesa con il Dipartimento Affari Palestinesi per la realizzazione della terza fase del programma d’emergen- za a favore dei profughi palestinesi in Giordania. L’Ambasciatore Italiano ed il Colonnello Gatti alla celebrazione della Giornata delle Forze Armate

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Ambasciata d’Italia ad Amman

GIORDANIA NEWS Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman

NEWSLETTER n. 4, Anno II , Dicembre 2011

In Primo Piano:

• Lancio del Programma d’Emergenza a favore dei rifugiati palestinesi del Campo di Gaza a Jerash

• Celebrazione della Giornata delle Forze Armate

Cooperazione: • Cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi dell’Istituto di Restauro ed Arte Musiva di Madaba

• Garment Service Centre—GSC: un’accademia di moda italiana ad Amman

Cultura: • La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo ad Amman • Missione in Giordania di una delegazione del Ministero dell’Istruzione, l’Universita’ e la

Ricerca • Visita dell’Ambasciatore Fransoni al sito del Qusayr Amra

Economia: • Visita ad Amman del Presidente de CNEL, Prof. Antonio Marzano • Lancio del progetto di gemellaggio nel settore dell’agricoltura

Difesa: • Visita ad Amman del Vice Segretario Generale della Difesa, Generale Marioli

L’Ambasciatore Francesco Fransoni ha siglato il Protoco-lo d’Intesa con il Dipartimento Affari Palestinesi per la realizzazione della terza fase del programma d’emergen-za a favore dei profughi palestinesi in Giordania.

L’Ambasciatore Italiano ed il Colonnello Gatti alla celebrazione della Giornata delle Forze Armate

SOMMARIO

IN PRIMO PIANO P. 3 Lancio del Programma d’E-mergenza a favore dei rifugiati palesti-nesi del Campo di Gaza a Jerash P. 5 Celebrazione della Giornata

delle Forze Armate

LA COOPERAZIONE P. 7 Cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi dell’Istituto di Re-stauro ed Arte Musiva di Madaba P.9 Ratificato L’accordo Italia-

Giordania per la Conversione del Debito di 16 ME

P. 10 Garment Service Centre—GSC: un’accademia di moda italiana ad Amman

CULTURALE P. 13 La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo ad Amman P. 16 Missione in Giordania di una delegazione del Ministero dell’Istruzi-one, l’Universita’ e la Ricerca P.19 Visita dell’Ambasciatore Fransoni al sito del Qusayr Amra P.20 Giornata di promozione dello studio universitario in Europa P.21 Le attivita’ del Comitato di Amman della Societa’ Dante Alighieri COMMERCIALE P.23 Visita ad Amman del Presi-dente de CNEL, Prof. Antonio Marzano P.24. Lancio del Progetto di gemel-laggio nel settore dell’agricoltura P.26 Presentazione del Master Plan della Lotti e Associati P.27 Workshop della Societa’ Tec-noshops ad Amman / Corso di For-mazione su Restauro P.28 Notizie economie a anda-mento degli scambi commerciali tra Italia e Giordania

Difesa: P.30 Visita ad Amman del Vice Segretario Generale della Difesa, Gener-ale Marioli

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Caro Lettore, il 2011 sta giungendo a termine e con esso anche il secondo anno di pubblicazione di questa Newsletter, che spero costituisca un utile e gradito strumento per chi è interessato alle attività dell’-Ambasciata d’Italia ed in generale alla presenza italiana, nei suoi vari aspetti, in Giordania. Anche gli ultimi tre mesi sono stati piuttosto intensi e caratterizzati da diversi eventi e visite, tutto all’insegna del rafforzamento delle relazioni tra Italia e Giordania. Vorrei innanzitutto menzionare la celebrazione della Giornata delle Forze Armate e Giornata dell’Unità Nazionale lo scorso 3 novembre (un giorno in anticipo rispetto alla data ufficiale del 4 novembre), che qui ad Amman ha visto ancora una volta ampie testimonianze di stima e simpatia per le nostre Forze Armate e per il ruolo da esse svolto per il mantenimento della pace nel mondo. Tra le visite, segnalo quella del Presidente del CNEL (Consiglio Nazionale per l’Economia ed il Lavo-ro), Prof. Antonio Marzano, che ha partecipato ai lavori del Consiglio di Amministrazione dell’AICE-SIS (Associazione Internazionale dei Consigli Economici e Sociali ed Istituzioni Similari), e quella del Vice Segretario Generale della Difesa, Generale Marioli, che ha contribuito ad intensificare ulterior-mente la collaborazione tra Italia e Giordania in questo cruciale settore. È giunta in Giordania anche una nutrita delegazione del nostro Ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca, per discutere con gli interlocutori locali ad Amman e Aqaba l’avvio di progetti congiunti nel campo della forma-zione professionale. Nel frattempo, sono proseguite senza sosta le nostre attività nel campo culturale. Ricordo in partico-lare, a coronamento delle celebrazioni dei 150 anni di Unità d’Italia, lo svolgimento ad Amman ed Irbid dell’XI Edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che ha ancora una volta testi-moniato il forte “appeal” che la lingua e la cultura italiana esercitano in questo paese. È continuato in questo periodo anche l’impegno italiano nel campo della cooperazione allo sviluppo con il lancio a novembre della terza fase dell’Iniziativa di Emergenza a sostegno dei profughi palesti-nesi in Giordania, che questa volta ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della comunità di profughi palestinesi residente nel cosiddetto Campo di Gaza, nelle vicinanze di Jerash. È con grande soddisfazione, inoltre, che informo i lettori della nostra Newsletter dell’avvenuta ratifica dell’Accor-do di Conversione del Debito tra Italia e Giordania, firmato lo scorso 22 maggio, per un valore di 16 milioni di euro che verranno impiegati in iniziative di sviluppo concordate tra i due Paesi. Infine, sono lieto di informarvi che le relazioni economiche e commerciali tra il nostro Paese e la Giordania stanno andando a gonfie vele: anche se il 2011 si è rivelato un anno molto difficile sia per l’Italia sia per la Giordania, nei primi sei mesi dell’anno le nostre esportazioni in questo paese hanno toccato livelli record che ci collocano per la prima volta al primo posto tra i fornitori europei della Giordania. Un risultato storico che conferma, nonostante tutte le difficoltà, il dinamismo del Made in Italy in Giordania, alimentato anche dalle iniziative di promozione organizzate dall’Ambasciata e dall’Ufficio ex ICE di Amman sulle quali troverete interessanti approfondimenti in questo numero della Newsletter insieme ad una nota di aggiornamento sulla situazione macroeconomica in Giorda-nia e sugli scambi commerciali bilaterali.

Per concludere, Caro Lettore, la invito ad una buona lettura e le porgo i miei migliori auguri di Buone Feste! Francesco Fransoni

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In Primo Piano

Il 14 novembre scorso e’ stato pubblicato sul sito dell’Ambasciata d’Italia ad Amman (www.ambamman.esteri.it) e su quello della Cooperazione Italiana allo Sviluppo (www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it) l’Avviso di Gara destinato alle Organizzazio-ni Non Governative italiane operanti in Gior-dania per la presentazione di proposte pro-gettuali nell’ambito della realizzazione delle attività previste dall’Iniziativa d’Emergenza a sostegno dei Profughi Palestinesi in Giorda-nia (IEPPG), giunta ormai alla sua terza fase, che si pone l’obiettivo di migliorare le condi-zioni di vita della comunità di profughi pale-stinesi residente nel Campo di Gaza, a Jerash.

Il 28 novembre scorso, data di scadenza prevista dall’avviso di bando, due ONG Italiane hanno pre-sentato i rispettivi concept paper preliminari rispetto alla definizione di proposte progettuali definiti-ve, segnando così l’avvio della procedura di valutazione e selezione dei progetti con l’obiettivo di dare inizio alle attività di programma tra la seconda metà di gennaio e le prime due settimane di febbraio 2012. Lo scorso 18 dicembre 2011, e’ stato siglato tra la Cooperazione Italiana allo Sviluppo ed il Dipartimento Affari Palestinesi il Protocollo d’Intesa per la realizzazione del programma d’e-mergenza dedicato ai bisogni della comunità palestinese del campo profughi di Jerash. Il Campo di Jerash (noto localmente come Ghaza Camp), fondato nel 1968, è situato su una superfi-cie di circa 500.000 metri quadrati, a circa 7 km dalla città di Jerash, nel Governatorato di Jerash, con

una popolazione stimata in circa 24.090 abitanti, 4.726 nuclei familiari e 2.722 unità abitative. A differenza degli altri campi profughi in Giordania, quello di Jerash ha una popolazione quasi esclusivamente composta da profughi palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, il 96% dei quali è titolare di passaporto giordano tem-poraneo che non da’ diritto ad un “numero nazionale”: in questo modo quasi tutti i residenti di questo campo non possono essere considerati cittadini giordani, con conseguenti forti restrizioni all’accesso ai servizi sanita-ri ed educativi ed al mondo del lavoro regolare. Il tasso di disoccupazione della popolazione del campo di Je-rash, infatti, tra i più alti del Paese, raggiunge il 39%. La densità abitativa nel campo è dell’88% ed il 64% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con un reddito procapite inferiore ai due dollari al giorno.

INIZIATIVA D’EMERGENZA A FAVORE DEI PROFUGHI PALESTINESI IN

GIORDANIA Lancio del bando di gara e firma del Protocollo d’Intesa con il Dipartimento

Affari Palestinesi (DPA)

Da sinistra: S.E. Mahmoud Aqrabawi, facente funzioni Direttore Generale del DPA, l’Amb. Italiano S.E. Francesco Fransoni, Amjad Yaaqba, Coordinatore Programmi Cooperazione Italiana in Giordania.

Campo profughi palestinedi di Gaza, a Jerash. Bambini del campo in un momento di gioco sulla strada principale che divide il campo in due blocchi.

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In Primo Piano

La maggioranza delle abitazioni presenta condizioni igienico-sanitarie piuttosto precarie (molte sono sprov-viste, infatti, dei servizi sanitari di base) ed oltre ad essere costruite con materiale contenente amianto, molte abitazioni hanno ancora gli stessi tetti di lamiera ondulata che furono installati all’epoca della costitu-zione del campo, nel 1968. Si tratta di coperture ina-datte, a causa della scarsa coibenza termica ed acusti-ca. L'isolamento sociale ha esacerbato la situazione economica della maggior parte delle famiglie del “Ghaza Camp”, che, spesso, possono fare affidamento solo sul reddito proveniente dal lavoro minorile, spe-cialmente nel caso di famiglie in cui il ruolo di capo famiglia è esercitato dalla madre vedova o divorziata.

L’intervento italiano nel settore dell’assistenza umanitaria rivolta a profughi e sfollati, e’ iniziato nel 2009 con un primo finanziamento pari a 750mila euro destinato principalmente ai campi profughi di Sukhneh e Talbieh, ed e’ proseguito con una seconda fase nel 2010 -2011 (880mila euro) con attività nei medesimi campi, e la terza fase si concentrerà prevalentemente nel campo di Jerash, con un fi-nanziamento a dono di 1.1ME, destinato in gran parte alla realizzazione di interventi di riqualifica-zione edilizia delle unità abitative nel campo di Jerash (circa il 70% del budget disponibile) ed inclu-de attività sia nel settore della formazione professionale finalizzata a favorire l’inserimento nel mer-cato del lavoro alle fasce più deboli della società civile, ovvero, donne, giovani disoccupati e disabili, sia nel settore del sostegno allo sviluppo psicosociale. L’iniziativa si concentrerà sui principali bisogni emersi in seno alla popolazione del campo di Jerash operando:

• sulla riqualificazione delle unità abitative e sul miglioramento della loro qualità; • sulla facilitazione dell’accesso al mondo del lavoro per giovani e disoccupati, in partico-

lare donne e disabili, per favorirne l’integrazione nella società giordana, promuovendo il miglioramento dello standard economico dei nuclei familiari mediante l’avvio di pic-cole attività generatrici di reddito;

• sul rafforzamento della capacità amministrativa e gestionale del Dipartimento Affari Palestinesi, del Comitato di Gestione dei Servizi del campo di Jerash e delle altre asso-ciazioni della società civile che operano nel medesimo campo profughi;

• sul rafforzamento della capacità di risposta alle difficili condizioni sociali ed economi-che della popolazione del campo, anche tramite le creazione di occasioni e spazi di ag-gregazione, socializzazione e condivisione.

Tali obiettivi si inquadrano nelle finalità generali dell’azione italiana che sono il soddisfacimento dei bisogni primari e in primo luogo la salvaguardia della vita umana, l'autosufficienza alimentare, la valorizzazione delle risorse umane, la conservazione del patrimonio ambientale, la crescita economi-ca, sociale e culturale, il miglioramento della condizione femminile e dell'infanzia e la promozione della donna. Le azioni mireranno a promuovere il massimo coinvolgimento delle popolazioni beneficiarie. Si ope-rerà in stretto coordinamento con le istituzioni nazionali competenti, sia a livello settoriale che geo-grafico, particolarmente a livello decentrato, e con la società civile locale, promuovendo complemen-tarietà e sinergie con eventuali azioni di sostegno poste in essere da altri soggetti. Inoltre, si assoce-ranno alle azioni di immediata risposta elementi di sostenibilità di più lungo termine, onde aumen-tare l’impatto positivo e duraturo delle attività previste a favore delle popolazioni beneficiarie.

La maggioranza delle abitazioni del Campo di Gaza hanno una copertura in zinco e sono costruite con materiale contenente amianto.

Il 3 Novembre scorso, l’Addetto per la Difesa, Colonnello Lucio Gatti e la gentile consorte, Signora Michela, hanno offerto un ricevimento all’Hotel “Four Seasons” di Amman per celebrare il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate Italiane. All’evento, che è stato onorato della presenza di S.E. l’Ambasciatore d’Italia Fransoni e dell’Amba-sciatrice, hanno preso parte circa 300 invitati ma numerosissimi, che non hanno potuto essere pre-senti per la concomitanza dell’inizio delle festività dell’Adha, hanno comunque inviato i loro senti-menti di stima e solidarietà con le Forze Armate Italiane.

Il clima di festa è stato caratte-rizzato dall’“Italianità” eviden-ziata dalla presenza diffusa del tricolore, dal buffet, dai vini e bevande nazionali a disposizio-ne degli ospiti e dalla diffusione di una selezione tra le più note arie melodiche italiane. Su di uno schermo a parete è stato proiettato un filmato che, con suggestive immagini, ha presen-tato l’attuale realtà delle Forze Armate, il loro impegno nelle missioni di pace e nell’aiuto alle popolazioni in difficoltà.

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In Primo Piano

4 NOVEMBRE 2011, CELEBRAZIONI DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

Gli ospiti sono stati accolti (da destra) dall’Ambasciatore Francesco Fransoni e gentile consorte, dal Colonnello Lucio Gatti e gentile consorte, e dal Coadiutore, Primo Maresciallo Alessandro De Simone

Gli ospiti sono stati accolti dal Col. Gatti, dalla consorte e dal Coadiutore, Primo Maresciallo Ales-sandro De Simone all’ingresso della sala e salutati con un calice di benvenuto di Prosecco. Tutte le gentili signore presenti hanno ricevuto in omaggio una rosa annodata con un nastrino tricolore, a ricordo della serata.

Numerose le autorità militari, civi-li e religiose intervenute, in parti-colare diversi Capi Missione ac-creditati in Giordania e personali-tà del Corpo Diplomatico a signi-ficare l’amicizia con l’Italia e la vicinanza con le sue Forze Arma-te, ma soprattutto, notevole e par-ticolarmente gradita è stata la par-tecipazione di numerosi Italiani e Italiane presenti in Giordania che si sono uniti alla nostra Addettan-za Militare per celebrare il “Giorno dell’Unità Nazionale” in un clima di festa e di valori e sen-timenti ritrovati.

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In Primo Piano

Il Colonnello Lucio Gatti saluta il Brigadiere Generale Jaradat

Il Primo Maresciallo, Alessandro De Simone, omaggia le ospiti di una rosa.

La Cooperazione

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L’ISTITUTO DI RESTAURO ED ARTE MUSIVA DI MADABA.

Posa della prima pietra dei lavori di costruzione del nuovo edificio e consegna dei diplomi agli studenti MIMAR

Il Progetto MIMAR (Madaba In-stitute for Mosaic Art and Resto-retion) prende origine, agli inizi degli anni Novanta, dall’iniziati-va di Padre Piccirillo, noto ed appassionato archeologo e bibli-sta della Custodia di Terra Santa, e, grazie all’assistenza tecnica e finanziaria della Cooperazione Italiana, dal 2007 la Scuola di Madaba è divenuta l’Istituto di Restauro ed Arte Musiva di Ma-daba, centro di formazione pro-fessionale di grado superiore. Questo e’ stato possibile attraver-so l’elaborazione di un nuovo piano di studi e di materiali di-dattici adeguati agli standard internazionali del settore. Il per-corso formativo proposto dall’I-stituto di Madaba dura due anni ed integra sapientemente teoria e pratica dell’arte e del restauro musivi, garantendo da un lato l’acquisizione dei fondamenti della disciplina e favorendo al contempo l’acquisizione di espe-rienza lavorativa tramite il coin-volgimento degli allievi nella realizzazione delle opere com-missionate all’Istituto da enti di prestigio internazionale.

Il 2011 e’ un anno di particolare importanza nell’evoluzione del-l’Istituto di Madaba da Scuola a centro di studi avanzati di arte musiva.

Si e’ concluso, infatti, in dicembre il primo biennio formativo realizzato sulla base dei curricula e dei materiali didattici sostenuti dalla cooperazione Italo-Americana. L’evento e’ stato marcato dalla ceri-monia di consegna dei diplomi, avvenuta a Madaba presso la sede dell’Istituto il 19 dicembre scorso. In tale occasione, 11 allievi hanno ricevuto il certificato di partecipazione ai corsi, concludendo così ufficialmente il percorso di formazione intrapreso due anni fa.

Il Ministro del Turismo (a sinistra), l’Ambasciatore italiano (al centro) e il Vice Direttore USAID Jordan, Doug Ball (a sinistra) si apprestano ad inaugu-rare insieme l’inizio dei lavori di costruzione del nuovo edificio.

La Cooperazione

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La cerimonia di consegna dei diplo-mi e’ stata preceduta dalla cerimo-nia di posa della prima pietra dei lavori di costruzione del nuovo edi-ficio dell’Istituto MIMAR, inaugura-ti congiuntamente dal Ministro del Turismo e delle Antichità, S.E. Najef Hmeidi Al Fayez, dall’Ambasciatore italiano, Francesco Fransoni, e dal Vice Direttore dell’Agenzia Statuni-tense di Cooperazione Internaziona-le USAID, Doug Ball. Il nuovo edifi-cio, con una superficie complessiva di ben 2000mq, ospiterà aule, un ampio auditorium, una biblioteca, laboratori tecnici ed uffici ammini-strativi ma, soprattutto, consentirà all’Istituto di ospitare un numero maggiore di studenti rispetto agli attuali 50 iscritti.

L’Ambasciatore italiano ha espresso sincero apprezzamento per il ruolo di sostegno del Ministero del Turi-smo e del Dipartimento delle Anti-chità che hanno contribuito al suc-cesso del Progetto, consolidando il ruolo educativo dell’Istituto MI-MAR mirato alla formazione di ma-estranze specializzate in grado di valorizzare le risorse tradizionali locali tramite lo sviluppo di un arti-gianato artistico di qualità che certa-mente potrà contribuire alla promo-zione in Giordania di un turismo sostenibile. In questo senso, gli o-biettivi e i risultati formativi dell’I-stituto di Madaba ben concretizzano l’indirizzo strategico nazionale nel settore, contribuendo alla realizza-zione di un artigianato in grado di rispondere alle esigenze sempre più diversificate e qualitativamente a-vanzate del mercato locale e interna-zionale.

La pietra angolare celebrativa dell’avvio dei lavori per la costruzione del nuovo edificio, realizzata in mosaico dagli studenti dell’Istituto MIMAR

Il Ministro del Turismo, S.E. Nayef Hmeidi Al-Fayez, si congratula con i rappresentanti dei Paesi donatori.

La cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi dell’Istituto MIMAR inizia con il tradizionale inno nazionale .

La Cooperazione

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Lo scorso 3 novembre 2011, l’Accordo di Conversione del Debito del valore di 16 milioni di euro, siglato ad Amman tra la Repubblica Italiana ed il Regno Hascemita di Giordania il 22 maggio 2011, e’ stato da ultimo ratificato da entrambi i governi dei due Paesi amici. L’entrata in vigore di questo accordo segna un momento importante nella storia delle relazioni di cooperazione bilaterale tra l’Ita-lia e la Giordania e manifesta la volontà dei due governi di consolidare le già eccellenti relazioni nel-l’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo.

La conversione del debito rappresenta uno strumento capace sia di ridurre il debito estero, sia di registrare un impatto positivo sullo sviluppo socio-economico del Paese e sulla riduzione della po-vertà, attraverso attività che promuovono lo sviluppo nei settori chiave individuati nel Piano di Svi-luppo Nazionale del Regno Hascemita. Il meccanismo di conversione funziona come una transazio-ne in cui il governo di un paese creditore ritira parte del debito estero di un paese debitore, in cam-bio di un impegno da parte del governo di quel paese di investire la corrispondente somma in ini-ziative concordate bilateralmente. L’Accordo di Conversione del Debito tra l’Italia e la Giordania trova solide basi sul forte senso di ownership e su un reale partenariato che si esprime in un approc-cio paritetico che va ben al di là del tradizionale rapporto donatore-beneficiario: il dialogo ed il con-fronto diventano, pertanto, gli strumenti operativi e decisionali più rilevanti. Le risorse finanziarie, accreditate su un Fondo di Contropartita, saranno impiegate per la realizzazione di interventi in ac-cordo con linee guida programmatiche e principi condivisi dai due Paesi, volti a promuovere lo svi-luppo socio-economico sostenibile della Giordania. In tutti i settori interessati, l’Italia intende offrire un valore aggiunto in termini di trasferimento di competenze, know how e tecnologie, anche attraver-so l’auspicabile coinvolgimento di istituzioni accademiche e di centri di eccellenza italiani, che po-tranno mettere a disposizione della Giordania una consolidata esperienza.

RATIFICATO L’ACCORDO ITALIA – GIORDANIA PER LA CONVERSIONE DEL DEBITO DI 16 ME

La Cooperazione

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Dalla stretta collaborazione fra Italia e Giorda-nia nasceva qualche anno fa il Garment Servi-ce Centre (GSC) di Amman, finalizzato al raf-forzamento delle piccole e medie imprese gior-dane nel settore dell’abbigliamento. A suo so-stegno e consolidamento, dal 2009 il Ministero degli Esteri italiano finanzia il progetto di assi-stenza tecnica JMODA, inteso a contribuire allo sviluppo del settore tessile nel Paese. Rea-lizzato dal consorzio italiano Fineurop SpA, il progetto ha fornito al GSC ed alle aziende par-tner solida assistenza tecnica nel design, mar-keting e produzione di abbigliamento di quali-tà secondo standard internazionali.

Il progetto volge ora al termine, ma è recente la notizia che a partire dal 2012 l’Istituto di Moda “Burgo” di Milano, in collaborazione con Fineurop SpA e GSC, aprirà presso il Centro una “Accademia della Moda”, novità assoluta nel settore a livello nazionale.

“Con questo progetto intendiamo investire nei talenti e nella creatività locali” dice il Diretto-re Esecutivo del Centro Tessile, Raghdad Al Khoja, “e promuoverne lo sviluppo e l’inse-rimento in contesti lavorativi dove tali risorse possano essere messe a frutto”. L’Accademia adotterà piani di studio, testi e metodi di-dattici dell’Istituto Burgo, e rilascerà al ter-mine del corso di studi un certificato di partecipazione dell’Istituto stesso, ricono-sciuto anche in Giordania.

GARMENT SERVICE CENTRE – GSC – UN’ACCADEMIA DI MODA

ITALIANA AD AMMAN

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La metodologia Burgo si basa sull’integrazione attiva di teoria e pratica, dove accanto a nozioni più generali su colore, pattern e design gli studenti sono chiamati in prima persona alla realizzazione di collezioni, dall’alta moda al prêt-à-porter, dall’autunno/inverno alla primavera/estate. Grazie a questo approccio gli allievi imparano, infatti, a creare qualunque tipo di vestito e modelli, e si cimen-tano anche nell’ideazione di accessori di abbigliamento. Tra i corsi offerti anche uno in sistemi CAD per il disegno tecnico applicato al settore della moda, finalizzato ad equipaggiare gli allievi con la conoscenza delle strumentazioni più avanzate utilizzate nel settore.

Anche i docenti provengono dall’Istituto Burgo, persone qualificate che hanno seguito a loro volta i corsi presso l’Istituto. “Gli studenti sono seguiti personalmente dagli istruttori” continua Al Khoja “per valorizzare al massimo le risorse e le competenze individuali e per sviluppare al meglio il percorso formativo”. Anche per questa ragione, il numero di allievi per classe non può eccedere la decina. Ai corsi sono ammessi tutti coloro che hanno un interesse specifico nella moda, siano essi già impiegati nel settore oppure no, purché in possesso di un titolo di studi secondari. Continua dunque, e si rafforza, il percorso di sviluppo del settore tessile in Giordania, iniziato qual-che anno fa proprio grazie al supporto italiano ed oggi in grado di identificare nella formazione lo-cale una delle risorse fondamentali per la sua continua, determinante crescita sul mercato nazionale e internazionale. L’avvio dell’Accademia della Moda ne è testimonianza concreta, e garantisce a tale percorso sostenibilità sul breve, medio e lungo termine.

La Cooperazione

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PROGRAMMA DEI CORSI

Il successo dell’XI Edizio-ne della Settimana della Lingua Italiana nel Mon-do, realizzata a Amman e a Irbid dal 17 al 23 otto-bre, ha confermato ancora una volta la centralità del-l’insegnamento della no-stra lingua nel più ampio quadro della promozione culturale e dell’ottimo livello di collaborazione con le istanze locali, che hanno partecipato attiva-mente alla realizzazione degli eventi. Come il lettore forse sa-prà, attualmente sono cir-ca 1300 i giovani iscritti ai corsi di italiano offerti dalle Università giordane, cui si aggiungono 200 stu-

denti del locale Comitato della Società Dante Alighieri. Cifre importanti nel Regno Hascemita, so-prattutto se si tiene conto degli strumenti di promozione culturale di cui dispongono i nostri princi-pali competitor (ricordo che in Giordania operano il British Council, l’Istituto Cervantes, il Centre Cultural Français, il Goethe Institut, l’Università giordano-tedesca), e una presenza commerciale ed imprenditoriale più ridotta rispetto a quelle americana, britannica o francese, che si riflette inevita-bilmente su prospettive di inserimento professionale “italofono” più modeste. La Settimana della Lingua Italiana, organizzata in collaborazione con il Comitato Dante Alighieri di Amman, si è aperta il 18 ottobre con la cerimonia di inaugurazione alla University of Jordan, il più prestigioso Ateneo del Paese, presso cui operano due dei nostri lettori inviati dal Ministero Affari Esteri. Alla cerimonia ha partecipato il Rettore, una folta rappresentanza del corpo docente dell’Ate-neo giordano e gli studenti dei corsi di italiano.

Nel suo intervento introduttivo, l’Ambasciatore Francesco Fran-soni ha posto l’accento sui dati incoraggianti relativi alla forte richiesta di lingua e cultura italiana, e sul costante sforzo messo in atto dall’Ambasciata per conferire impulso alla promozione della nostra lingua con un’articolata serie di iniziative: da ultimo, nel 2010-2011, con la fornitura di materiale didattico, l’organizzazio-ne di un seminario sulla traduzione e l’editoria, l’omaggio dedica-to a Issa Naouri (principale traduttore giordano di opere letterarie italiane) e il corso di formazione e aggiornamento per i docenti giordani, tenuto da esperti dell’Università di Perugia. Soprattutto, l’Ambasciatore Fransoni ha colto l’occasione per illu-strare l’iniziativa dell’Ambasciata mirata a introdurre l’italiano come lingua curriculare nelle scuole, con l’obiettivo di coinvolge-re la University of Jordan nella realizzazione dell’iniziativa. A tal fine, egli ha evidenziato con particolare enfasi le ricadute del pro-getto in termini di prospettive professionali, dal momento che i laureati del Corso di Double Major in italiano e inglese operativo dal 1998 potrebbero costituire proprio il futuro corpo docente dei corsi di italiano nelle scuole giordane.

Cultura

LA SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO (17-23 OTTOBRE 2011)

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Una studentessa giordana recita la poe-sia “I Gabbiani” di V.Cardarelli

L’esibizione dei due artisti Patrizia Scascitelli e Emiliano Loconsolo nella Sala “Deserto Wadi Rum” – rappresentato nel pannello alle spalle – dell’Università

La cerimonia di inaugurazione ha introdotto le attività della Settimana, organizzata attorno a due differenti “livelli” di iniziative: quelle di carattere accademico, rivolte agli studenti di lingua italiana, ai docenti delle Università e pubblico specializzato, e le due lezioni-concerto del progetto “Portaparola”, mirate a proporre il focus sulla celebrazione della lingua italiana secondo una pro-spettiva originale e innovativa - quella musicale - integrando “lezione” e “intrattenimento”. Entram-bi gli eventi hanno avuto ottimo riscontro sia in termini di affluenza che di apprezzamento del pub-blico giordano. Le iniziative di carattere accademico sono state tenute dal prof. Younes Tawfiq - docente di lingua e letteratura araba presso l’Università di Genova nonché scrittore, traduttore e Presidente del Centro Culturale italo-arabo Dar al-Hikma a Torino – e dal Prof. Mahmoud Jaran - docente di letteratura italiana presso la UoJ– e realizzate alla University of Jordan, alla Società Dante Alighieri e all’Uni-versità di Yarmouk (Irbid).

Il primo seminario “150 anni di italiano in una prospettiva socia-le, culturale e linguisti-ca” (University of Jor-dan, 18 ottobre) ha vi-sto i due relatori riper-correre i tratti più si-gnificativi degli scam-bi, contaminazioni e reciproche influenze di mondo occidentale e arabo, passando in rassegna vocaboli, per-sonaggi e opere lettera-rie che hanno operato come importanti “ponti” culturali tra le due culture.

Particolare spazio è stato dato dal suggestivo dibattito relativo alle “somiglianze” ravvisabili tra la Divina Commedia e la leggenda del Miraj, la narrazione estesa dell'ascensione del Profeta risalente al sec. IX, alla quale fanno riferimento anche alcune “sureh” del Corano. In quella che è la più antica versione Maometto viene portato dall'Angelo Gabriele a Gerusalemme, nella spianata del Tempio, ove gli appare una scala di pietre preziose. L’ascesa lungo questa scala corrisponde nella narrazione ad un’esperienza mistica, grazie all’incontro con angeli guardiani dai quali riceve una serie di rivela-zioni sull'Aldilà. La versione finale dell'opera è anche quella che presenta le maggiori analogie con la Divina Commedia; l'angelo conduce il Profeta nei sette piani dell'Inferno elencando le categorie dei dannati e i supplizi a cui sono destinati. L’affascinante dibattito, al di là della verità storica (gli addetti ai lavori considerano tuttora assai im-probabile che il poeta fiorentino abbia potuto conoscere il testo islamico da viaggiatori o dal suo ma-estro Brunetto Latini, e ancora più improbabile che abbia potuto trarne alcune “ispirazioni”) ha rap-presentato comunque un riferimento suggestivo per la trama di relazioni e rapporti tra cultura euro-pea e araba proposta dai relatori ai numerosi studenti giordani presenti.

Cultura

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Il pubblico della University of Jordan

Il Prof. Tawfik, intellettuale arabo di origine irachena trasferitosi ormai da 30 anni in Italia e attualmente do-cente presso l’Uni-versità di Genova, ha posto inoltre particolare enfasi sulla propria espe-rienza di “mediazione” lin-guistica e culturale fornendo una testi-monianza signifi-cativa, soprattutto di fronte ai giovani studenti arabi, di un’esperienza per-sonale di integra-zione “culturale” di successo.

I seminari sono stati replicati di fronte al pubblico della Società Dante Alighieri (il 18 ottobre stesso) e agli studenti dei corsi di italiano dell’Università Yarmouk di Irbid, ove opera un lettore MAE (19 ottobre). Le due lezioni-concerto sulla musicalità della lingua, tenute rispettivamente presso il Centro Cultu-rale più prestigioso di Amman in collaborazione con il Conservatorio nazionale (22 ottobre) e presso la University of Jordan (23 ottobre) hanno chiuso la Settimana della Lingua Italiana. La selezione di brani proposta dai due artisti Patrizia Scascitelli e Emiliano Loconsolo, che hanno integrato l’esecu-zione illustrando le principali caratteristiche e commentando lo sviluppo del repertorio musicale italiano, hanno riscosso un significativo successo di pubblico e critica. Ciò che è più importante è che il successo di questa edizione della Settimana della Lingua non si e-saurisce certo nell’esito più che positivo delle iniziative che l’hanno composta. Accanto all’adesione - significativa - della University of Jordan al progetto di introduzione della lin-gua italiana, la realizzazione degli eventi della Settimana ha consentito di intensificare la collabora-zione dell’Ambasciata con le Università e il Conservatorio Nazionale, importanti partner istituziona-li nelle attività di promozione culturale. Al tempo stesso, in occasione dei seminari accademici, è stato possibile porre basi incoraggianti per lo sviluppo di contatti tra l’Università di Genova (presso cui opera il prof. Tawfik) e le Università di Amman e Irbid, in particolare ai fini della possibile orga-nizzazione di scambi di studenti tra le Università italiana e arabe.

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Gli artisti, gli studenti e i docenti al termine del concerto

Anche in considerazione del cre-scente rilievo che il problema della disoccupazione giovanile sta assu-mendo nel quadro delle prospettive di sviluppo del Regno Hashemita (il tasso ufficiale di disoccupazione si attesta al momento attorno al 13% e, come già riferito, i giordani sotto i 30 anni sono il 70% della popolazio-ne), l’Ufficio commerciale dell’Am-basciata ha avviato nelle ultime set-timane contatti esplorativi con refe-renti delle istituzioni commerciali e culturali del Paese, mirati alla realiz-zazione di possibili progetti nel campo della formazione professio-nale. Tale azione è stata sviluppata in

proficua sinergia con la missione della delegazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) guidata dal Direttore Generale della Direzione Affari Internazionali Diparti-mento per la Programmazione Dott. Marcello Limina - accompagnato da funzionari della Direzione Generale e 8 dirigenti scolastici - tenutasi ad Amman (22-23 novembre) e Aqaba (24 novembre). L’intensa fase di preparazione intercorsa tra l’Ambasciata e il MIUR nelle settimane precedenti all’-arrivo della delegazione ha permesso di individuare obiettivi strategici comuni: la realizzazione di possibili collaborazioni tra gli Istituti Tecnici Superiori italiani (ITS)e i Politecnici giordani (che ne sono gli omologhi) e, soprattutto, lo stabilimento di rapporti diretti tra i nostri ITS e le aziende gior-dane, mirati a consentire agli studenti italiani degli ITS di effettuare percorsi di applicazione “operativi” nel Regno Hashemita e agli studenti e alla forza lavoro giordana di poter trarre beneficio dal know how dei nostri ITS. Le innovative proposte operative sono state formulate ai principali interlocutori giordani del settore riuniti a Amman (il 23 novembre) e a Aqaba (il 24 novembre). Ad Amman, è stato, infatti, organizzato un primo incontro con il Rettore dell’Università Al Balqa, l’Ateneo che coordina e supervisiona l’attività dei Politecnici giordani, e che ha identificato nei setto-ri dell’efficienza energetica, del turismo e della meccanica, quelli che potrebbero essere più utilmente considerati ai fini delle collaborazioni con i nostri ITS. A tale incontro ha fatto seguito una riunione con i referenti delle principali istituzioni del panorama economico giordano: il Jordan Investment Board (principale ente responsabile per l’attrazione degli investimenti nel Paese), il Jordan Economic Development Corporation (JEDCO principale ente re-sponsabile per lo sviluppo delle imprese), la Camera di Commercio giordana, oltre al Direttore del Centro JModa per i servizi tessili e le confezioni sostenuto dal nostro ufficio di Cooperazione. I partecipanti giordani hanno manifestato profondo interesse per l’iniziativa, benché ad essa non fosse collegato alcun sostegno di tipo finanziario, consapevoli dell’elevato profilo dell’expertise ita-liana in diversi settori produttivi: efficienza energetica; trasporto aereo marittimo e ferroviario; mo-bilità sostenibile nell’ambito della logistica; innovazione del Made in Italy nel settore della meccani-ca, della moda, dei prodotti alimentari, delle case e dei servizi alle imprese; promozione delle attività culturali, dell’informazione e della comunicazione.

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LA MISSIONE DELLA DELEGAZIONE DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA.

AVVIO DI PROGETTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE (22-24 NOVEMBRE 2011)

L’Ambasciatore Fransoni con il Direttore Generale Marcello Limina e i membri della delegazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Il supporto del JIB, del JEDCO e della Camera di Commercio consentirà per-tanto di individuare i possibili operatori giordani interessati alle collaborazioni con gli ITS. In occasione di tali successi-vi contatti, le parti italiane e giordane potranno definire i termini più precisi della propria collaborazione, che potrà riguardare tirocini, corsi di formazione tenuti da esperti italiani o forniti in mo-dalità informatica (“e-learning”) ed ul-teriori iniziative, in base alle esigenze e ai mezzi finanziari dei partners. Sulla stessa linea operativa e grazie all’-assistenza del Console Onorario Ali Khater, altri incontri sono stati organiz-zati il 24 novembre ad Aqaba presso la Camera di Commercio, sia con impren-ditori locali che con la società italiana “Condotte d’Acqua”, presente nell’area con importanti iniziative nel settore del-le infrastrutture turistiche. La missione del MIUR ha avuto un importante impatto anche sul piano strettamente culturale, con la felice conclusione del progetto di gemellaggio tra scuole italiane e giordane, nato nel 2008 e deno-minato “Pedagogia del patrimonio Culturale”, mirato a introdurre lo studio di elementi qualificanti della storia e della cultura italiane nelle scuole giordane e viceversa. La cerimonia conclusiva, tenu-tasi il 22 novembre, ha sancito il successo dell’iniziativa, raccontato dalle esperienze degli insegnanti giordani e italiani, testimoniato dall’interessante materiale didattico prodotto e confermato dalle collaborazioni instaurate tra le scuole (inizialmente 5, cui se ne sono aggiunte altre 7 nel 2009/2010). Proprio il buon esito del progetto ha indotto le parti italiane e giordane a considerarne la possibile futura applicazione anche nel settore dell’istruzione tecnico-professionale (che riguarda, a differenza degli ITS, la fascia della scuola superiore e non già quella universitaria). Di certo l’iniziativa del gemellaggio contribuisce a consolidare ulteriormente i rapporti di collabora-zione con il Ministero dell’Istruzione e con le scuole giordane anche ai fini dell’introduzione dell’ita-

liano quale lingua curriculare nelle scuole locali, aspetto chiave dell’attività di promozione dell’italiano svolta dall’-Ambasciata. Grazie alla sinergia realizzata con il MIUR e all’approccio “integrato” dell’i-niziativa - che ha coinvolto la promo-zione culturale, commerciale e la coope-razione allo sviluppo - si può ben dire che la missione ha gettato le basi per lo stabilimento di possibili collaborazioni accademiche e commerciali di impatto assai significativo per la Giordania. Lo ha confermato la risposta degli interlo-cutori locali, sempre più consapevoli del rilievo essenziale che i progetti di formazione e l’occupazione giovanile rivestono per le sorti dello sviluppo eco-nomico del Regno

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docenti italiani e giordani con gli studenti delle scuole giordane che hanno aderito all’iniziativa

docenti italiani e giordani con gli studenti delle scuole giordane che hanno aderito all’iniziativa

Gli Istituti Tecnici Superiori Italiani Gli Istituti Tecnici Superiori italiani sono corsi formativi di livello post-secondario, paralleli ai per-corsi accademici, che formano i tecnici superiori in alcune aree tecnologiche rappresentative delle nostre più note eccellenze produttive: efficienza energetica; trasporto aereo marittimo e ferroviario; mobilità sostenibile nell’ambito della logistica; innovazione del Made in Italy nel settore della mec-canica, della moda, dei prodotti alimentari, delle case e dei servizi alle imprese; promozione delle attività culturali, dell’informazione e della comunicazione. Le aree tecnologiche degli ITS Le aree tecnologiche individuate per gli ITS sono: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il Made in Italy (sistemi meccanica, moda, alimentare, casa, servizi alle imprese), tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, tecnologie dell' in-formazione e della comunicazione.

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In occasione di una visita effettuata il 29 novembre scorso, l’Ambasciatore Fransoni ha potuto con-statare personalmente gli straordinari risultati dei lavori di restauro che l’équipe dell’Istituto Supe-riore per la Conservazione ed il Restauro, assieme al Dipartimento delle Antichità del Regno Hashe-

mita di Giordania ed al World Monuments Fund, sta conducendo presso il castello o-mayyade giordano. Se l’eccezionale rilievo archeologico di Qu-sayr Amra è confermato dall’iscrizione del sito nella lista del Patrimonio Mondiale U-NESCO, l’importanza dell’iniziativa del-l’ISCR nel quadro delle collaborazioni bilate-rali italo-giordane è di pari, elevato profilo. Il lavoro portato avanti dal team guidato dal-la Dott.ssa Giovanna De Palma sta riscuoten-do, infatti, apprezzamenti vivissimi presso le autorità locali, in ragione dell’estrema profes-sionalità riconosciuta agli esperti italiani, dei risultati ottenuti - che stanno riportando il sito all’antico splendore, con specifico riguar-do per i dipinti murali e la struttura esterna - e dell’impegno profuso dal team nell’orga-nizzazione di workshop e corsi di formazio-ne.

Gli esperti dell’ISCR e del World Monuments Fund intendono illu-strare l’avanzamento dei lavori in occasione di un seminario previ-sto nella prima metà del 2012. Come già illustrato al lettore nei precedenti numeri della Newsletter, il castello omayyade di Qusayr Amra era stato iscritto sin dal 1985 nella lista del Patri-monio Mondiale UNESCO. Il sito versava tuttavia in precarie condi-zioni di conservazione, causate tanto da fattori ambientali (come le infiltrazioni d’acqua) che umani (vandalismo, degrado di materiali applicati in restauri precedenti). Il Dipartimento delle Antichità gior-dane aveva pertanto lanciato nel 2007 un appello per il reperimento di fondi per le attività di restauro, cui hanno prontamente risposto il World Monuments Fund e il Mi-nistero italiano dei Beni e delle Attività Culturali, con importanti stanziamenti ad hoc.

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PROSEGUONO LE ATTIVITA’ DELL’ ISTITUTO SUPERIORE CENTRALE DEL RESTAURO

PRESSO IL SITO DEL QUSAYR AMRA

“L’Amb. Francesco Fransoni insieme alla Dott.ssa Giovanna De Palma (ISCR), al Dott. Gaetano Palumbo (WFP) e al team dei restauratori”

Particolari dei lavori di restauro condotti presso il sito”

Il 27 Novembre l’Auditorium Said al-Mufti della University of Jordan ha ospitato la giornata di promozio-ne dello studio universitario in Eu-ropa, organizzata dall’Ufficio Na-zionale Tempus - Giordania in colla-borazione con il Ministero dell’Uni-versità e della Ricerca Scientifica e la Delegazione dell’Unione Europe-a. La giornata ha visto l’alternarsi di seminari illustrativi sui progetti fi-nanziati dalla Commissione Europe-a e di momenti di incontro tra i rap-presentanti dei Paesi UE, presenti con propri stand e materiale infor-mativo, e studenti, docenti e ricerca-tori giordani. In particolare, gli interventi del pro-fessor Ahmad Abu El-Haija, diretto-re del Jordan National Tempus Office, della Dott.ssa Irene Mingas-son, referente per la Delegazione UE e del professor Rowaida Maaitah, Ministro dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica, hanno a-perto la sessione di lavoro, seguita poi da un’analisi dell’esperienza del programma TEMPUS in Giordania e delle prospettive future dello stesso, che vedrà nel 2012 un aumento del budget previsto per i progetti di scambio del 60% rispetto all’anno passato. Sono stati inoltre presentati dai relatori i progetti Erasmus Mun-dus, FP7 e Jean Monnet, ideati con l’obiettivo di aprire nuove prospetti-ve di cooperazione nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica.

L’Ambasciata d’Italia e la Società Dante Alighieri hanno partecipato alla Higher Education Mini-Fair insieme a Germania, Francia, Olanda, Spagna, Svezia, Gran Bretagna, e altri Paesi, presentando la propria offerta formativa universitaria, le opportunità di partnership e sponsorizzazioni e valoriz-zando lo studio delle lingue europee. L’evento ha visto una consistente partecipazione di docenti e ricercatori da tutta la Giordania, con-fermando la validità e l’apprezzamento comune per i programmi europei di cooperazione nel cam-po dell’istruzione superiore.

Cultura

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JORDAN – EU HIGHER EDUCATION COOPERATION DAY GIORNATA DI PROMOZIONE DELLO STUDIO UNIVERSITARIO IN EUROPA

(27 NOVEMBRE)

“Lo stand dell’Ambasciata e del Comitato Dante Alighieri alla Fiera dell’Università UE”

Aperta la sessione invernale dei corsi di lingua e cultura italiana per adulti dal 19 novembre al 23 gennaio con classi dal livello iniziale a quello avanzato, strutturate in base alle direttive del Quadro Comune Europeo:

Il comitato Dante è sede di esami per la certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA. Ter-minata la sessione di novembre, la prossima si terrà a maggio 2012. Conclusa la sessione autunnale dei corsi di arabo per stranieri. Le nuovi classi partiranno il 15 gen-naio. Il programma offre più opzioni: Arabo parlato – Dialetto 1, 2 e 3 Arabo classico – Livello 1 e 2 L’offerta formativa del comitato si completa con i corsi di lingua e cultura integrative per i bambini della comunità italofona di Amman. Le classi si tengono ogni martedì dalle 16.30 alle 18.30 presso il Comitato. I programmi d'insegnamento prevedono, per il ciclo della scuola primaria, il consolida-mento delle abilità linguistiche con particolare attenzione alla scrittura e lettura, mentre per la secon-daria è previsto lo studio della letteratura, storia e geografia d'Italia.

LIVELLO CORSO

A 1 - LIVELLO DI CONTATTO A 1.1 A.1.2

A 2 - LIVELLO DI SOPRAVVIVENZA A 2.1 A 2.2

B 1 - LIVELLO SOGLIA B 1.2 B 1.2

B 2 - LIVELLO DI PROGRESSO B 2.1 B 2.2

C 1 - LIVELLO DI EFFICACIA C 1.1 C 1.2

C 2 - LIVELLO DI PADRONANZA C 2.1 C 2.2

Cultura

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LE ATTIVITA’ DEL COMITATO DANTE ALIGHIERI DI AMMAN

Corsi

Nel mese di ottobre, come di consueto, la “Dante” di Amman ha preso parte alle iniziative messe in campo per l’XI settimana della lingua italiana nel mondo. Accanto alle conferenze tenutesi presso l’università e al comitato e alla lezione concerto presso il Conservatorio, la “Dante” ha lanciato la seconda edizione del Premio di traduzione letteraria dedicato all’italianista “Issa Nauri”. Per il 2012 i concorrenti si cimenteranno nella traduzione di un testo giornalistico di Ilvo Diamanti intitolato “Ragazzi,studiate! Meglio precari oggi che servi per sempre”, che dovrà essere consegnato presso la segreteria del comitato entro il 31 gennaio 2012. Per tutti i dettagli dei premi e le modalità di parteci-pazione, consultare il sito www.dantejo.org Il 27 novembre, il Comitato ha preso parte alla giornata di promozione dello studio in Europa orga-nizzata dalla Delegazione dell’Unione Europea, in collaborazione con l’Ufficio Culturale dell’amba-sciata. Il desiderio di farsi strada in un mondo sempre più globalizzato e competitivo spinge la mag-gior parte degli studenti giordani a cercare nuove strade per proseguire gli studi universitari all’e-stero. Le specializzazioni più richieste sembrano essere quelle di medicina (e infermieristica), inge-gneria e agraria. Il Comitato si sta quindi attivando per stabilire contatti privilegiati con gli uffici relazioni internazio-nali dei principali atenei italiani per compilare una banca dati sui corsi, master e dottorati che po-trebbero incontrare l’interesse degli studenti giordani.

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Seguiteci sulla pagina Facebook "Società Dan-te Alighieri – Comitato di Amman" o iscrivete-vi al gruppo "Dante Amman".

Attività e iniziative

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Nei giorni 4 e 5 dicembre 2011 si sono tenuti ad Amman i lavori del Consi-glio di Amministrazione dell’Associa-zione Internazionale dei Consigli Eco-nomici e Sociali e Istituzioni Similari (AICESIS), fondata nel 1999 e compo-sta attualmente da circa 60 membri a livello globale, cui l’Italia partecipa

tramite il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL). La riunione del Board è stata ospitata dal Consiglio Economico e Sociale gior-dano (ESC), organismo di recente istituzione (operativo dal luglio 2009), co-stituito da esponenti del mondo economico, industriale, accademico e della società civile del Regno, avente prettamente funzioni consultive nei confronti del Governo su tematiche di natura economica e sociale.

Il nostro Paese è stato rappresentato ai massimi livelli grazie alla presenza del Presidente del CNEL, Prof. Antonio Marzano, che ha ricoperto la carica di Presidente dell’AICESIS dal 2009 al 2011, prima di passare il testimone al collega del Consiglio Economico e Sociale algerino. La delegazione italiana ad Amman era inoltre composta dal Consigliere Antonino Scalfaro (Vice Presidente della Com-missione per le politiche europee ed internazionali del CNEL) e dal Dott. Michele Dau (Vice Segretario Generale CNEL e “Deputy General Secretary” dell’AICESIS). Gli incontri hanno portato all’approvazione del tema per il nuovo biennio 2011-2013: “Promuovere il lavoro e l’integrazio-ne sociale e professionale dei giovani: quali sono le nuove modalità e quale ruolo può svolgere la società civile organizzata.”

Il Board ha ribadito l’impegno dell’Associazione per la promozione del dialogo sociale e di uno sviluppo economico sostenibile, con particolare attenzione all’inserimento professionale dei giovani (problematica cruciale nella grande maggioranza dei Paesi parteci-panti), mentre hanno trovato un importante apprezzamento le ini-ziative italiane a sostegno dell’America Latina e della c.d. “Primavera Araba”, portate avanti dal CNEL in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. La delegazione italiana, che ha usufruito del sostegno logistico offerto dall’Ambasciata d’Italia ad Amman, ha espresso ampia sod-disfazione per l’esito del lavori del Consiglio di Amministrazione dell’AICESIS, i cui seguiti avranno luogo in occasione della prossi-ma Assemblea Generale, prevista in Brasile tra i mesi di maggio e giugno del prossimo anno.

Missione in Giordania del Presidente del CNEL, Prof. Antonio MARZANO, in

occasione del Consiglio di Amministrazione dell’AICESIS. Amman, 4-5 dicembre 2011

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Commerciale

Si è svolta il 5 dicembre, presso il “National Center for Agricultural Research and Exten-sion” (NCARE, partner locale del progetto), la conferenza di lancio del Progetto di Gemellaggio Am-ministrativo nel settore dell’agricoltura, intitolato “Capacity building for the Ministry of Agriculture in the field of EU third country listing criteria for plants and their fresh products”.

Le autorità locali beneficiarie del programma europe-o dei Gemellaggi Amministrativi (che rientra nell’am-bito dello strumento di vicinato dell’Unione Europea – ENPI - e che sta registrando un attivo interesse da parte delle amministrazioni giordane), al momento della selezione dei progetti presentati dai vari Paesi europei partecipanti, avevano optato per la candida-tura italo-polacca. Il Ministero dell’Agricoltura italiano (MiPAAF), a seguito di una convenzione stipulata con la Regione Lombardia-Fondazione Minoprio, era rappresentato dal Project Leader, dott. Stefano Cocchi e dal “Resident Twinning Advisor”, dott. Eligio Malusà, che guidano il team di esperti forti anche della prece-dente esperienza portata a termine con successo pro-prio in Polonia (oggi Paese associato al progetto in veste di “Junior Partner”).

KICK-OFF CONFERENCE DEL PROGETTO TWINNING NEL SETTORE AGRICOLO Amman, 5 dicembre 2011

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Sotto il patrocinio della Principessa Alia Bint Hussein, personalmente presente e particolarmente interessata all’iniziativa, la conferenza ha visto la partecipazione dei due Ministeri giordani diretta-mente coinvolti, quello dell’Agricoltura e quello del Piano e Cooperazione Internazionale (quest’ultimo gestisce tutti i progetti di “Twinning” di cui il Regno è beneficiario), oltre che ovvia-mente della nostra Ambasciata, insieme a quella polacca ed alla Delegazione dell’Unione Europea. Tra i vari interventi alla cerimonia, significativi sono stati soprattutto quelli del dott. Stefano Cocchi, che ha sottolineato l’aspetto della “partnership” quale componente fondamentale del lavoro da svol-gere su un piano di collaborazione paritaria con il Paese beneficiario, e del dott. Eligio Malusà, il quale è entrato nel merito degli aspetti specifici di “capacity building”, illustrando alla numerosa pla-tea presente le finalità e le attività da svolgere nel corso dei diciotto mesi previsti per il progetto. Tre gli obiettivi fondamentali perseguiti: la trasmissione di “expertise” nella consulenza, la realizzazione di un sistema nazionale di tracciabilità delle piante e dei prodotti ortofrutticoli, la definizione di un sistema globale di ispezione fitosanitaria. Il tutto all’interno di un quadro normativo da sviluppare, che permetta al sistema di garantire il rispetto degli standard europei e internazionali. Al termine di un vivace e partecipato dibattito che ha chiuso la conferenza, l’evento ha vissuto anche un piccolo momento di promozione gastronomica con la piacevole degustazione di prodotti tipici dei tre paesi coinvolti.

Le ottime premesse di successo del progetto di gemellaggio nel settore agricolo, oltre a rafforzare una cooperazione bilaterale di per sé molto signi-ficativa e a gettare le basi per una cooperazione settoriale ancora più intensa, confermano il ruolo che l’Italia può svolgere quale partner privilegiato e punto di riferimento per lo sviluppo dell’agri-coltura nel Regno. In particolare, i Giordani spera-no, tramite la collaborazione con i nostri esperti, di poter raggiungere standard qualitativi di livello europeo, tali da favorire l’accesso al mercato co-munitario.

Sarà dunque plausibile attendersi da tale esperienza importanti prospettive per l’Italia anche sotto il profilo delle ricadute commerciali, potendo esportare tecnologie e know-how verso un Paese che per molti versi ha caratteristiche simili e complementari al nostro, quanto alle problematiche ed alle ca-ratteristiche della produzione agricola.

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La società romana di ingegneria LOTTI & ASSOCIATI, in partnership con la AIC Pro-getti e la società locale Engicon, ha portato a termine nel trimestre appena concluso la progettazione del "Master Plan” della rete stradale nazionale, una sorta di pianificazio-ne generale preliminare rispetto alla riorga-nizzazione dell'intera rete di collegamenti stradali del Regno hashemita. Lo scorso 20 ottobre, presso la sala conferen-ze del Ministero giordano dei Lavori Pubbli-ci, l’Ingegnere Orsini ha presentato ad una folta platea di rappresentanti istituzionali ed addetti ai lavori i principali risultati emersi dallo studio, con particolare riferimento al-l’individuazione dei vari livelli di priorità e delle numerose criticità che le autorità gior-dane del settore sono chiamate ad affrontare negli anni a venire, con un particolare oc-chio di riguardo alle necessarie misure per mettere in sicurezza la viabilità del Paese.

Il progetto è stato portato a compimento grazie al finanziamento della Banca Europea degli Investimenti, che insieme ad altre isti-tuzioni internazionali ha manifestato inte-resse anche alla futura partecipazione nel finanziare possibili concreti lavori indivi-duati dallo studio di fattibilità. Con la finalizzazione del Master Plan, la Lotti & Associati S.p.A. ha per il momento portato a termine le proprie attività in Gior-dania, ma grazie all’ottima immagine che ha lasciato negli interlocutori locali non si e-scludono future attività nel Paese. La Lotti & Associati può annoverare nel pro-prio “curriculum” anche un altro importante progetto in Giordania: in consorzio con la SPT Srl e la stessa Engicon, ha infatti effet-tuato la progettazione dei tratti nord-ovest e sud-ovest dell’ “Amman Ring”, un anello autostradale a quattro corsie che, con una

lunghezza di 116 km. circonderà la capitale toccando anche la città di Zarqa e altri centri minori. L'o-pera dal costo di 500 milioni di euro, finanziata dalla Banca Europea di Investimenti, dovrebbe esse-re realizzata in tre tratte. La società romana ha eseguito lo studio di fattibilità ed il progetto esecuti-vo per la seconda e terza tratta.

La LOTTI & ASSOCIATI presenta il JORDAN HIGHWAY MASTER PLAN Amman, 20 ottobre 2011

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PRESENTAZIONE DELLA TECHNOSHOP AD AMMAN

Il 12 ottobre ha avuto luogo ad Amman, presso l’Hotel Four Season, la pre-sentazione della TECHNOSHOP S.R.L. La presentazione e' stata organiz-zata dalI' ex Ufficio ICE di Amman, su incarico di TECNOSHOP e LINEA-TECH ed e’ stata inaugurata dal Dr. Mauro Mariani, allora Direttore del-l’Ufficio ICE di Amman. Al suo intervento sono seguiti quelli dell’Arch. Fabrizio Fraboni Baroni, con la presentazione: “Italian life style e architettura”, del Sig. Enrico Giovanelli, direttore marketing Tecnoshops, con la presentazione del gruppo Tecnoshops “click on Chic” e del Sig. Ma-rio Lucani, direttore Lineatech, con la presentazione

“Rapporti Italia – Giordania : la forza di essere presenti sul territorio ”. Il gruppo Tecnoshops, è un insieme di aziende in continua espansione che

opera in tutto il mondo nella progettazione e produ-zione di arredi di alta gamma destinati al mercato del lusso attraverso tre aziende specializzate: Tecnoshops design&contract, T-Plus e Media’s Project. Tecnoshops design & contract si pone con oltre venti anni di esperienza come azienda leader nella progettazi-one e realizzazione di spazi espositivi e arredi per bou-tique e negozi, bar e ristoranti, musei, uffici, residenze

private, e altro ancora. All'evento hanno partecipato circa 50 operatori Giordani che operano nei settori promossi da TECHNOSHOPS quali: studi di architettura e di ingegneria, interior designers, developers, società di costruzione, importatori/distributori di arredamento ecc.. La pre-sentazione della TECHNOSHOPS rientra nell'ambito di una serie di azioni di sensibilizzazione nei confronti degli operatori locali in Giordania ed altri Paesi della regione, programmate ai fini della-promozione della società in Medio Oriente.

Organizzato da ICE e Assorestauro, il corso di formazione tenutosi in varie città italiane dal 30 Ot-tobre 2011 al 5 Novembre 2011, ha offerto ai delegati esteri interve-nuti, tra cui un operatore giordano e 4 iracheni , esperti nel settore del restauro dei Beni Culturali, una paronamica di interventi di conservazione su importanti monumenti italiani, ma anche un ap-profondimento del metodo e dell'idea stessa di conservazione che guida la gestione del nostro patrimonio artistico. Il corso ha previsto : visite presso centri di ricerca, siti restaurati, cantieri in corso, centri di produzione e laboratori aziendali, situati in alcune città italiane rappresentative per il settore del restauro; seminari nei giorni di Fiera, presso lo spazio ICE appositamente allestito.I seminari hanno offerto ai partecipanti una panoramica del settore del restauro ita-liano, sia in termini di cultura storica, sia di impiego di avanzate tecnologie per la progettazione, conservazione, manutenzione e restauro della pietra naturale, dei monumenti lapidei, del legno, del metallo, della ceramica riferiti ad edifici e/o opere artistiche; in-contri B2B in Fiera. Al termine del corso e’ stato consegnato agli operatori un attestato di partecipazione

CORSO DI FORMAZIONE RESTAURO

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Commerciale

L’anno che sta per concludersi ha fatto registrare un andamento del quadro macroeconomico del Regno hashemita non facile, dopo un 2010 che lasciava intravedere il superamento della crisi ed il ritorno della dinamicità vissuta nel recente passato. Nei primi mesi del 2011 la congiuntura ha continuato invece a risentire della crisi economica globale, aggravata anche dagli effetti indiretti della “primavera araba”. I recenti sviluppi denotano, tra l’al-tro, una certa difficoltà per le autorità nel riprendere il percorso delle necessarie riforme economiche. In termini di crescita, gli indicatori del Dipartimento di Statistica giordano mostrano un andamento del PIL che, con un valore nominale di 13.236 milioni di dollari nella prima metà dell’anno, fa segna-re un incremento del 2,3% in termini reali, rispetto all’1,9% dello stesso periodo del 2010: si conferma quindi il rallentamento della crescita iniziato dal 2009 (+2,3%) e proseguito nel 2010 (+3,1%), con tassi molto lontani rispetto ai livelli degli anni precedenti (+6% di media).

Per quanto riguarda la situazione delle finanze pubbliche, se il 2010 era stato all’insegna di austere politiche di controllo della spesa, il 2011 ha visto una netta inversione di rotta, a causa delle proteste sociali che hanno spinto verso l’adozione di misure di sostegno alla popolazione. L’equilibrio del bilancio pubblico sembra quindi dipendere dalla fondamentale assistenza finanziaria internazionale, soprattutto da parte dei vicini Paesi del Golfo. Tra i principali parametri economici, si segnala inoltre un tasso di disoccupazione attestatosi a set-tembre sul 13,1%, in crescita rispetto al 12,5% di fine 2010; a sua volta, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto nei primi nove mesi mediamente del 4,8% (incidono soprattutto gli aumenti dei prezzi dei trasporti, degli affitti e di alcuni prodotti alimentari). Sul piano del commercio estero, secondo i dati pubblicati dal Department of Statistics (DoS), emerge un andamento positivo sia delle esportazioni, in crescita del 16,5% nei primi otto mesi dell’anno ri-spetto allo stesso periodo del 2010, sia delle importazioni (+18,1%): l’impatto che ne deriva sul disa-vanzo commerciale consiste in un aumento del 19,7%. La direzione geografica dei flussi commerciali vede crescere gli scambi con i paesi arabi (soprattutto Iraq ed Arabia Saudita), ma anche con Stati Uniti, India, Cina ed Unione Europea. La novità più rilevante del 2011 riguarda comunque la richiesta, avanzata dalla Giordania nel mese di maggio, di aderire al Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), l’organizzazione politica ed economica dei Paesi arabi che si affacciano sul Golfo Persico: se tale ipotesi, positivamente accolta dal Segretariato del Consiglio, dovesse concretizzarsi, rilevanti potrebbero essere nei prossimi anni le implicazioni politiche ed economiche per il Regno.

2011: UN TREND MACROECONOMICO NON FACILE PER LA GIORDANIA

Principali indicatori macroeconomici 2011* 2010 2009 2008 2007

Popolazione ('000) 6.300 6.113 5.98 5.848 5.723

Tasso di crescita demografica 2.2% 2.20% 2,2% 2,2% 2,2%

PIL valore nominale (mln US$) 13.236 27.582 22.942 20.013 16.532

PIL pro-capite (US$) n.d. 4.512 3.836 3.418 2.889

Crescita del PIL (reale) 2,3% 3,1% 2,3% 5,6% 6,0%

Tasso di Inflazione 4,77% 5.5%. -0.70% 14,9% 5,7%

Produzione industriale (1) -0.7% -2,4% -1,7% 6,0% 6.60%

Tasso di disoccupazione 13,2% 12,5% 12,9% 12,7% 13,9%

Saldo bilancia corrente (mld US$) -1,46 -0,97 -1,3 -2,1 -2,9

Saldo commerciale (mld US$) -6,08 -5,6 -6,1 -7,1 -6,4

Riserve internazionali (mld US$) 10,7 12,8 10,8 7,7 6,9

Debito estero (% del PIL) 22,8% 23,6% 31,1% 25,8% 44,8%

Fonti: FMI; EIU; Central Bank of Jordan (CBJ); Department of Statistics (DoS). * ultimi dati preliminari disponibili relativi al I° semestre 2011

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Commerciale

Il 2011 ha confermato il rafforzamento delle relazioni bilaterali tra l’Italia e la Giordania, sulla scia delle tante iniziative realizzate negli anni precedenti (dalla visita dei Reali di Giordania in Italia ed il Business Forum di Milano nel 2009, alla missione di sistema guidata dal V.Ministro Urso, nel giugno 2010, seguita da importanti missioni tecniche nel settore ferroviario e nucleare - quest’ultima, in par-ticolare, ha gettato le basi per la conclusione di un Nuclear Cooperation Agreement, firmato dal. Mini-stro degli Esteri, Franco Frattini, in occasione della sua visita ad Amman il 14 febbraio 2011 (vedi NEWSLETTER n. 1, Anno II, Marzo 2011). Ma il dato più rilevante nelle relazioni bilaterali riguarda sicuramente il forte incremento dell’inter-scambio bilaterale: il 2011 sta registrando infatti risultati storici per il nostro export verso il Regno, confermando il crescente progresso delle relazioni commerciali e l’eccellente dinamismo del Made in Italy in questo mercato; dopo essere stato per molti anni il secondo partner europeo dietro la Germa-nia e, alternativamente, il settimo o l’ottavo fornitore a livello mondiale, la performance italiana nel 2011 sta toccando dei traguardi mai raggiunti in precedenza. In base ai dati Istat disponibili per il primo semestre dell’anno (vedi tabella, con valori espressi in milio-ni di euro), si evidenzia chiaramente un incremento vertiginoso del nostro export (che rappresenta quasi il 90% dell’interscambio bilaterale), mentre le importazioni rimangono grosso modo stabili. Ne deriva un vistoso aumento del saldo commerciale a nostro favore, pari a oltre 284 milioni di euro (rispetto ai quasi 161 milioni dello stesso periodo del 2010).

Bilancia commerciale italo-giordana

Questa dinamica ha portato l’Italia ad occupare attualmente il sesto posto quale partner commercia-le del Regno a livello globale, ma soprattutto a collocarsi al primo posto tra i fornitori europei, sca-valcando così per la prima volta la Germania, confermandosi anche quale primo mercato europeo di sbocco dei prodotti giordani. Per quanto concerne le principali voci merceologiche dell’interscambio, l’Italia ha importato soprat-tutto metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi, prodotti chimici di base e fertilizzanti, mate-rie plastiche e gomma; dal lato dell’export, oltre ai prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (che, secondo i dati Istat, a giugno 2011 superavano i 141 milioni di euro), le principali voci rimango-no sostanzialmente invariate rispetto al passato e sono rappresentate da gioielli e prodotti di orefice-ria, da metalli preziosi e non ferrosi, da macchinari in generale ed apparecchi meccanici ed elettrici, da prodotti medicinali ed articoli in plastica.

ECCEZIONALE LA PERFORMANCE DELL’INTERSCAMBIO BILATERALE CON L’ITALIA

2011

Genn-Giu

2010

Genn-Giu

2010 2009 2008 2007

Esportazioni 320,6 197,2 421 400 426 401

Importazioni 36,2 36,3 62 43 57 26

Saldo 284,4 160,9 358 357 369 375

Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT (valori in milioni di Euro)

Dal 16 al 18 ottobre, una delegazione del Ministero della Difesa, accompagnata dal nostro Addetto Militare, si è incontrata in Giordania con rappresentati delle Forze Armate locali per discutere di alcuni aspetti e proposte legati a progetti di cooperazione, sviluppo e forniture industriali e commer-ciali nel settore della Difesa e per visitare le strutture del King Abdullah II Design and Development Bureau (KADDB). La Delegazione, guidata dal Vice Segretario Generale della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Ma-rio MARIOLI, ha avuto modo di approfondire le tematiche relative allo sviluppo industriale collega-to alle Forze Armate Giordane e a rendersi conto dello stato dell’industria Giordana nel settore della Difesa. Di particolare interesse per l’alto Ufficiale Italiano è stata la visita al KADDB e al suo Industrial Park alla periferia nord di Zarqa, dove sono concentrati gli stabilimenti della Difesa e dove la delegazione Italiana ha potuto apprezzare l’elevata professionalità Giordana in questo specifico campo, che con-sente alla Giordania di porsi come punto di riferimento per tutta l’area Mediorientale. Durante la visita sono state gettate le basi per future collaborazioni industriali sia tra le Forze Arma-te che con le società italiane che operano nel settore. Il Segretariato Generale della Difesa/Direttorato Nazionale degli Armamenti, retto attualmente il Gen. di Squadra Aerea Claudio DEBERTOLIS è l’organizzazione del Ministero della Difesa Italiano che, a fianco dello Stato Maggiore della Difesa, attua le direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, per il funzionamento dell’area tecnico-amministrativa della Difesa, per la pro-mozione e il coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d’armamento, l’approvvi-gionamento dei mezzi, materiali e sistemi d’arma per le Forze Armate e il supporto all’industria ita-liana per la difesa. Il KADDB, costituito nel 1999, è l’Ente indipendente delle Forze Armate Giordane che si occupa di studio, progettazione, acquisizione e produzione dei materiali, mezzi ed equipaggiamenti di utilizzo delle stesse Forze Armate e di Sicurezza Giordane, ma anche rivolti all’esportazione all’estero e si pone come organizzazione per numerosi aspetti simile al nostro Segretariato Generale della Difesa.

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Difesa

Visita al KADDB del Vice Segretario Generale della Difesa, Generale Marioli.