NISBA! - delprete.gov.it · “Lei è un cretino, s'informi!”: della patria (che ,or sono...

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NISBA! Araldo Del Pretino Numero 1 “Lei è un cretino, s'informi!”: della patria (che ,or sono 150anni, la complice e polemico? “Lei è un una panchina. E se non avessimo la l'immortale frase del principe fecero nascere orfana di padre, ma cretino, s'informi!”. quiete corporea che il cibo sopraffino rimbomba ammonitrice nei corridoi pluridotata di madri) , ci basta In questa pletora di mancanze, in di simoniaca memoria ci dà, pochi scolastici. attingere al nostro vissuto personale questo mare di piccinerie s'affoga il altri motivi troveremo per resistere E quante volte il desiderio spontaneo per rammentare e occasioni tante in pensier mio, ma il naufragar m'è nel luogo in cui la gioia di essere nasce di rivolgerla al malcapitato di cui potremmo impiegarla: bidello ostico in questo mar. E sopravvenuti e abdica al bisogno di sopravvivere . turno, tronfio nel suo spocchioso scortese? ”Lei è un cretino, sopravviventi, ciondoliamo da un E sempre avremo da ripetere all'altro esibire la frottola del momento. Così s'informi!” ; compagno di banco corridoio all'altro in estenuato sforzo che ci molesta : “Lei è un cretino, funzionano i meccanismi dell'umana ruttante e francavillese? “Lei è un di ciambelle di salvataggio, che di s'informi!”. miseria; e senza scomodare i padri cretino, s'informi!”; genitore rado scoviamo fra una banchina ed Quisquilie, bazzecole, pinzillacchere! BIM BUM BAM Gongolavo sul modesto gommone di 3,60 - poliuretano - espanso - anti - rollio- Hevinrude - 25 - hp quando l’afa agostana fu scossa da lontani rimbombi. Cos’era accaduto? Mi rivolsi all’amico marino e chiesi numi sull’accaduto. «E’ normale», disse «sono le 14 e 30!». Abbozzai, convinto che attingesse a notizie di pubblico dominio. Riappisolato, fui nuovamente scosso da altre esplosioni che mi fecero cadere la canna (da pesca). Stavolta, più energicamente, intimai: «O mi dici a chi abbiamo dichiarato guerra, o io torno a riva a nuoto!». Stavolta convinto dal mio tono deciso, Euprepio confessò. Mi disse così che da lungo tempo, in quel tratto della costa jonica, ben noti «personaggi» si dilettavano a raccoglier spigole e triglie seminando di dinamite quel tratto di costa. Non paghi della distruzione prodotta, gli stessi «gentiluomini» si divertivano a martoriar con la piccozza il fondale, alla ricerca dei tanto ambiti datteri. Ciò che mi turbava oltre ogni dire era il tono di candida ammissione con cui rivelava questi misfatti. Ogni anno, nella nostra provincia, oltre 400 mila metri quadri di fondali sono rovinati da questo teppistico sistema di pesca, dalla furia dei cacciatori di frutti di mare e dall’inciviltà di chi scarica rifiuti al largo. Ciò che trovo deprecabile è il fatto che l’acquiescente cittadino non ritenga suo dovere scomodarsi e deleghi le esangui forze delle capitanerie di porto alla vigilanza. Avendo però per tre anni frequentato l’istituto nautico di Brindisi e avendo ancor’oggi nel cuore gli ammonimenti di Rosalba Lopriore, puntai deciso verso il «luogo del delitto», armato d’una indomita voglia di giustizia. Giunti, trovammo Pasqualino lu Purpu e Barsanofio la Paranza che avevano colmato due tini d’ogni ben di Dio: branzini, calamari, triglie, polpi, acciughe, tonni, murene, squaletti e torpedini. Dall’alto della loro esperienza, i due lavoratori seppero diplomaticamente affrontare la faccenda. Cristianamente pentiti, promisero di mai più rifar simili orrori e con calde lacrime ed oltre 20 chili di pesce freschissimo ci convinsero a tacere. La nostra coscienza indietreggio la sera in cui, inebriati dal profumo della zuppa di pesce ed accalorati da robuste bevute di Fiano d’Avellino, dimenticammo le brutture del mondo, le bombe ed i crimini, innalzando commossi auspici ai nostri valenti benefattori. di Aristide de Pascalis GNAM GNAM GNAM (HIC) In «Filomena Coza Depurata» Toti, nel rivolgersi all’amata, proferisce una delle frasi d’amore più grandi dai tempi di Antonio e Cleopatra: «Non avrò pace sino a quando la mia lingua non avrà conosciuto lo stato delle tue carie!». La memoria di tale giuggiolosa frase d’amore risuonava nella mia memoria quando assaporavo, ieri fan due settimane, un monumentale piatto di «pizza- rieddi ‘ncazzafittati cu la casuricotta», undicesima prova delle aristoteliche testimonianze dell’esistenza di Dio. E non mani femminee avevano forgiato l’opera d’arte, ma nerboruti polsi di contadini jonici, prodotto di zolla più sole più vino. Suggeriva, il candido Cosimo IV, di inserire nell’impasto lo stesso ingrediente segreto che usava Celentano nel fabbricare il famoso vetro corazzato. Prodotto di un’arte secolare, il pizzarrieddo è giunto a noi sfidando le ingiurie del tempo, evocatore di un benessere che la cuccagna de passato ha cementato nel nostro inconscio. Strepitoso incrocio di acqua, aria, farina e fuoco, il maccheroncino nutre la nostra vista prima del nostro stomaco, i nostri sensi prima dell’intestino, la nostra anima prima del sangue. Una filosofia si nasconde dietro l’esile forma fallica di cui si pasce la gente: interclassista, intereligioso, interazziale nutre senza abboffare, piace senza stufare, sazia senza ingrassare. Quando, vittime di una moda passeggera, tentammo la sua sostituzione con lo gnocco (di mamma), il grido di dolore che si levò da ogni angolo delle regioni fu tale da reclamare a gran voce il suo ritorno. Così, convinti in maniera irrinunciabile che la sua weltanschauung è la risposta vincente alle nostre turbe esistenziali, avvinghiati al piatto ed al mestolo solennemente giuriamo di «non ceder mai più e di non fingere che un’effimera moda possa sostituire un’eterna Verità». Buon appetito! di Asdrubale Pic in No Agenzia Investigativa Occhio Stanco Pedinamenti Circonvenzioni d’incapace Contese ereditarie - Intercettazioni COM’E’ FACILE PERDER LA TESTA E DARSI ALLA PAZZA GIOIA FRA MARBELLA E MERCEDES (dimenticando che è altrettanto facile perdere l’anno!). L’esaltante articolo di Agamennone Hinc Haec Hunc a pag. 3 ITISI - ELLEESSETI «ONOFRIO DI PRETE» VIA BOCCIATI DI LIZZANO, 66 44020 LIZZANO SABBIADORO (LT)

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NISBA!Araldo Del Pretino Numero 1

“Lei è un cretino, s'informi!”: della patria (che ,or sono 150anni, la complice e polemico? “Lei è un una panchina. E se non avessimo la l'immortale frase del principe fecero nascere orfana di padre, ma cretino, s'informi!”. quiete corporea che il cibo sopraffino rimbomba ammonitrice nei corridoi pluridotata di madri) , ci basta In questa pletora di mancanze, in di simoniaca memoria ci dà, pochi scolastici. attingere al nostro vissuto personale questo mare di piccinerie s'affoga il altri motivi troveremo per resistere E quante volte il desiderio spontaneo per rammentare e occasioni tante in pensier mio, ma il naufragar m'è nel luogo in cui la gioia di essere nasce di rivolgerla al malcapitato di cui potremmo impiegarla: bidello ostico in questo mar. E sopravvenuti e abdica al bisogno di sopravvivere .turno, tronfio nel suo spocchioso scortese? ”Lei è un cretino, sopravviventi, ciondoliamo da un E sempre avremo da ripetere all'altro esibire la frottola del momento. Così s'informi!” ; compagno di banco corridoio all'altro in estenuato sforzo che ci molesta : “Lei è un cretino, funzionano i meccanismi dell'umana ruttante e francavillese? “Lei è un di ciambelle di salvataggio, che di s'informi!”.miseria; e senza scomodare i padri cretino, s ' informi!”; genitore rado scoviamo fra una banchina ed

Quisquilie, bazzecole, pinzillacchere!

BIM BUM BAM

Gongolavo sul modesto gommone di 3,60 - poliuretano - espanso - anti - rollio- Hevinrude - 25 - hp quando l’afa agostana fu scossa da lontani rimbombi. Cos’era accaduto? Mi rivolsi all’amico marino e chiesi numi sull’accaduto. «E’ normale», disse «sono le 14 e 30!». Abbozzai, convinto che attingesse a notizie di pubblico dominio. Riappisolato, fui nuovamente scosso da altre esplosioni che mi fecero cadere la canna (da pesca ) . S t avo l t a , p iù energicamente, intimai: «O mi dici a chi abbiamo dichiarato guerra, o io torno a riva a nuoto!». Stavolta convinto dal mio tono deciso, Euprepio confessò. Mi disse così che da lungo tempo, in quel tratto della costa jonica, ben noti «personaggi» si dilettavano a raccoglier spigole e triglie seminando di dinamite quel tratto di costa. Non paghi della distruzione prodotta, gli stessi «gentiluomini» si divertivano a martoriar con la piccozza il fondale, alla ricerca dei tanto ambiti datteri. Ciò che mi turbava oltre ogni dire era il tono di candida ammissione con cui rivelava questi misfatti.Ogni anno, nella nostra provincia, oltre 400 mila metri quadri di fondali sono rovinati da questo teppistico sistema di pesca, dalla furia dei cacciatori di frutti di mare e dall’inciviltà di chi scarica rifiuti al largo. Ciò che trovo deprecabile è il fatto che l’acquiescente cittadino non ritenga suo dovere scomodarsi e deleghi le esangui forze delle capitanerie di porto alla vigilanza. Avendo però per tre anni frequentato l’istituto nautico di Brindisi e avendo ancor’oggi nel cuore gli ammonimenti di Rosalba Lopriore, puntai deciso verso il «luogo del delitto», armato d’una indomita voglia di giustizia. Giunti, trovammo Pasqualino lu Purpu e Barsanofio la Paranza che avevano colmato due tini d’ogni ben di Dio: branzini, calamari, triglie, polpi, acciughe, tonni, murene, squaletti e torpedini. Dall’alto della loro esperienza, i due lavoratori seppero diplomaticamente affrontare la faccenda. Cristianamente pentiti, promisero di mai più rifar simili orrori e con calde lacrime ed oltre 20 chili di pesce freschissimo ci convinsero a tacere. La nostra coscienza indietreggio la sera in cui, inebriati dal profumo della zuppa di pesce ed accalorati da robuste bevute di Fiano d’Avellino, dimenticammo le brutture del mondo, le bombe ed i crimini, innalzando commossi auspici ai nostri valenti benefattori.

di Aristide de Pascalis

GNAM GNAM GNAM (HIC)

In «Filomena Coza Depurata» Toti, nel rivolgersi all’amata, proferisce una delle frasi d’amore più grandi dai tempi di Antonio e Cleopatra: «Non avrò pace sino a quando la mia lingua non avrà conosciuto lo stato delle tue carie!». La memoria di tale giuggiolosa frase d’amore risuonava nella mia memoria quando assaporavo, ieri fan due settimane, un monumentale piatto di «pizza-rieddi ‘ncazzafittati cu la casuricotta», undicesima prova delle aristoteliche testimonianze dell’esistenza di Dio. E non mani femminee avevano forgiato l’opera d’arte, ma nerboruti polsi di contadini jonici, prodotto di zolla più sole più vino. Suggeriva, il candido Cosimo IV, di inserire nell’impasto lo stesso ingrediente segreto che usava Celentano nel fabbricare il famoso vetro corazzato. Prodotto di un’arte secolare, il pizzarrieddo è giunto a noi sfidando le ingiurie del tempo, evocatore di un benessere che la cuccagna de passato ha cementato nel nostro inconscio. Strepitoso incrocio di acqua, aria, farina e fuoco, il maccheroncino nutre la nostra vista prima del nostro stomaco, i nostri sensi prima dell’intestino, la nostra anima prima del sangue. Una filosofia si nasconde dietro l’esile forma fallica di cui si pasce la gente: interclassista, intereligioso, interazziale nutre senza abboffare, piace senza stufare, sazia senza ingrassare. Quando, vittime di una moda passeggera, tentammo la sua sostituzione con lo gnocco (di mamma), il grido di dolore che si levò da ogni angolo delle regioni fu tale da reclamare a gran voce il suo ritorno. Così, convinti in maniera irrinunciabile che la sua weltanschauung è la risposta

vincente alle nostre turbe e s i s t e n z i a l i , avvinghiati al piatto ed al m e s t o l o solennemente g iu r i amo d i «non ceder mai più e di non f i n g e r e c h e u n ’ e f f i m e r a m o d a p o s s a s o s t i t u i r e u n ’ e t e r n a Verità».Buon appetito!

di Asdrubale Pic in No

Agenzia InvestigativaOcchio Stanco

PedinamentiCirconvenzioni d’incapaceContese ereditarie - Intercettazioni

COM’E’ FACILE PERDER LA TESTA E DARSI ALLA PAZZA

GIOIA FRA MARBELLA E MERCEDES (dimenticando che è altrettanto facile perdere l’anno!).

L’esaltante articolo di Agamennone Hinc Haec Hunc a pag. 3

ITISI - ELLEESSETI «ONOFRIO DI PRETE»VIA BOCCIATI DI LIZZANO, 66

44020 LIZZANO SABBIADORO (LT)

NISBA! Araldo Del Pretinopagina 2

Il questionario distribuito la scorsa settimana fra gli alunni del triennio «Oreste Del Prete», relativo al gradimento o meno di alcuni docenti da parte dei discenti, ha avuto esiti imprevisti ed eclatanti.Riportiamo qui di seguito i risultati di tale inchiesta, lasciando i commenti all’arguzia del lettore. Certi di interpretare il sentimento comune, forniamo anche gli indirizzi ed i numeri di telefono dei docenti primi classificati, augurando loro di esser sommersi da valanghe di stima e d’affetto, sola paga congrua per quel meraviglioso lavoro.

TI FACCIO NERO!di Amintore Urbi et Orbi

di Artemisia Nicchia No

Num. Nome e Cognome Indirizzo N. telefono Foto

I Cosima Valentina DimaggioVia Bella Ciao, 48

San Marzano di San Gregorio (TATA)

3204849410

II Salvatore Simplicio BrayVia Aria Fritta, 84Depressa (LELE) 3208494014

III Vito Vetusto diviggianoVia Chiaro o no?, 24

Latiano (BRBR) 3204104948

IV Stefano Benedetto BerdicchiaVia Assumiti le tue Responsabilità, 12

Conversano (BABA)3204849401

VTeresa Nonspararecolfucile

Spina

Via Diritto e Rovescio, 6Margherita di Talsano

(BATBAT)3204849491

«il Vernacoliere»: uno dei rarissimi casi in cui la carta stampata ha ancora un senso!

Deutschland, Deutschland über alles, über alles in der Welt, wenn es stets zum S c h u t z u n d T r u t z ebrüderlich zusammenhält. Von der Maas bis an die Memel, von der Etsch bis an den Belt: Deutschland, Deutschland über alles, über alles in der Welt.Deutsche Frauen, deutsche Treue,deutscher Wein und deutscher Sangs o l l e n i n d e r W e l t b e h a l t e nihren alten schönen Klang. Uns zu edler Tat begeistern unser ganzes Leben lang Deutsche Frauen, deutsche Treue, deutscher Wein und deutscher Sang. Einigkeit und Recht und Freiheit für das deutsche Vaterland! Danach lasst uns alle streben, brüderlich mit Herz und Hand! Einigkeit und Recht und Freiheit sind des Glückes

Unterpfand. Blüh im Glanze dieses Glückes, blühe deutsches Vaterland.

enorme debito pubblico, quanto del fatto che i politici dei diversi schieramenti abbiano letteralmente ignorato l’argomento. La ferocia delle sanzioni previste per chi sfora i parametri introdotti e l’ordine tassativo di riportare il deficit di bilancio a livelli considerati accettabili (ovverosia, in linea con i conti pubblici tedeschi) stanno a significare:X progressiva diminuzione, da parte dello Stato, di interventi massicci a

favore dell’economia e dell’occupazione;X ulteriore riduzione dei residui spazi di sovranità nazionale a favore della

burocrazia UE;X penetrazione, nel nostro sistema bancario ed industriale, dei colossi

tedeschi e definitiva uscita dal mercato delle tecnologie d’avanguardia.Cos’altro bisogna aspettare per riconsiderare in maniera seria la nostra presenza nella zona-Euro?

Noi, amanti dei crauti e delle salcicce di Norimberga, mai ci saremmo aspettati di finire i nostri giorni annaspando nel tentativo di imparare «Deutschland über alles», sì da risultare in sintonia coi nuovi padroni delle nostre tasche. Il mefitico Patto di Stabilità recentemente approvato consegna nelle mani della Germania e della Francia i destini della nostra politica economica, con una impressionante serie di misure restrittive che - di fatto - rendono Bruxelles (cioè, la Germania) signora degli italici portafogli. Il dato più impressionante non risiede nel fatto che la «Tedeschia» abbia finalmente (per lei!) messo sotto tutela i paesi gravati da un

CRIBBIO!

Agenzia InvestigativaOcchio Stanco

Infedeltà coniugaliSpionaggio scolasticoAggressione al patrimonio pubblico

NISBA! Araldo Del Pretino pagina 3

DOPPIO MALTOdi Abele Scialpois

La petizione presentata dal Comitato per della nibelungica valchiria ho da l’Innalzamento del Tasso Alcoolico tra i tempo perso le tracce.discenti è stata entusiasticamente Diseredato, fuggii da casa e trovai approvata dall’Ufficio Scolastico accoglienza grazie all’umana Regionale, sempre prono ai bisogni più generosità del giovane Simone, impellenti della maschia gioventù. Tale tenutario di una florida attività che n e c e s s i t à s i è b r i l l a n t e m e n t e spacciava cornetti, pizzette e panini concretizzata, nel nostro Istituto, con innaffiati da frigide bevande l’introduzione di oltre 50 differenti birre analcooliche. Folgorato sulla via di crude e pastorizzate nello Spaccio del Damasco, oggi Simone pesa 30 chili plesso di via Vittorio del Pretino. in più, beve 10 litri della bionda Racconterò in breve le vicende che bevanda ogni giorno e garantisce, hanno portato a tale evoluzione; per nello spaccio dove sediziosi ci farlo, dovrò necessariamente sconfinare raduniamo, le ultime novità dalla nell’intimo. Nacqui da nobili natali che Turingia e dalle Asturie.mi allevarono abbondando con le Perché la nostra missione possa spremute d’uva e con il formaggio considerarsi riuscita, non ci resta pecorino. Crebbi circondato da miasmi che convertire i docenti al pecorecci e vitivinicoli, cui dedicai con medesimo consumo. E già ci par di tenacia e passione i primi quindici anni vedere funanboliche lezioni di della mia florida esistenza. Poi, elettronica accompagnate da concupito da una barbuta fanciulla della abbondanti libagioni e corsi di Frisonia, conobbi il liquido giallo informatica per acquisire il paglierino così in uso in quelle lande. La patentino di Alcoolista Anonimo cerveza mi piacque all’istante; e Militante.quell’amore dura imperituro, mentre Hic sunt leones!

L’ultimo convegno degli Alcoolisti Anonimi a Sava

CRASH! di Agamennone Hinc Haec Hunc

La fortuna di poter usufruire delle novità più avanzate - Monacizzo: quattro autovelox hanno nel campo dell’elettronica mi ha permesso di sfruttare in certificato il superamento dei limiti di velocità modo consono il gioioso parco - auto dei docenti ed ancora oggi il docente si sta chiedendo dell’Itis. Grazie ad un modulatore elettronico di quando ha infranto le regole. Ma ciò che ha frequenza, riesco facilmente ad entrare, aprendole nelle contribuito in maniera decisiva a migliorare le autovetture dei miei docenti ed a divertirmi, sia durante mie esangui tasche è stato il giro di la pausa che nelle uscite anticipate. Il gioco è scommesse che ho organizzato con alcuni semplicissimo: ci si appropinqua all’auto prescelta; il colleghi: l’apertura dell’auto del necromante modulatore di frequenza scova la linea - radio che Malvagius, una romena tutto pepe, era data 1 a permette l’apertura dell’auto e la sua messa in moto; così 4,50; la resistenza del mercedes del prof. facendo, si esce fuori da perimetro del parcheggio, sotto Mandurrino contro il muro a secco lo sguardo benevolo e complice dei collaboratori delimitante la villa marina del dirigente scolastici, cui allunghiamo un centone. Poscia, ci scolastico 1 a 7,50; la possibilità che il lanciamo sulla Sava - Torricella a folle velocità, nel peugeot del vicario non si mettesse in moto, 1 tentativo di raggiungere i limiti delle prestazioni del a 2; la capacità dell’autovettura del prof. mezzo. Solitamente, consumiamo dai 15 ai 25 litri di Esposito di superare in corsa il ferrarino del carburante per percorrere 8 km; possiamo però dire che prof. Mero 1 a 1,5.alcune autovetture ci hanno regalato soddisfazioni non Il dato più incredibile non è in ciò che noi consuete. In testa ai desideri di tutti vi è l’auto del facciamo, ma nel fatto che nessuno c’abbia preside, su cui sono riuscito a fare due volte il tratto mai scoperto. Oddio, un docente ci riuscì, 5 costiero Lizzano - Torre Ovo in 48 minuti netti. Le anni fa: ma la sua picasso fu abbondantemente ammaccature riprodotte sulla fiancata destra raccontano agghindata, tanto da ricordare - più che i vari carretti travolti e i quattro - zampe investiti. l’artista catalano, il povero Pollock!Pregevole è anche il risultato ottenuto con l’autovettura Il «del Prete» scuola totale: palestra di vita e del professor Marotta lanciata a tutta forza sulla Uggiano autodromo jonico!

Chi sono? pareti ed è continuo schianto! pelo bianco e caprinoDove sono ma note Oh Leonarduccio, rimasi a bocca apertaquando sono davanti a te? disciplinari e caratteriali: Leonarduccio a rimirar lo saleQuesta presidenza non ha più e t’odio, t’amo stanco di cervige scoperta

che portavi il sogno mio di uomo celestiale!infranto Perché tu seitu l’hai veduto il mio grande vicarioil prof che m’uccise! ed il vicario grandeTu l’hai indetto che oggi ci dispensalo sciopero e l’assise! con toni da educandeE quando volli sapere immacolatofortissimamente tolli vero oro colato!dal viso tuo ferino

ODE A NARDUCCIOdi Agesilao Palmi in Testa

LICEO RIBREZZO?NO, GRAZIE: PREFERISCO VIVERE!PUBBLICITA’ A CURA DEL COMITATO DI DISINFESTAZIONE DEI FRANCAVILLESI DALLA FACCIA DELLA TERRA.

NISBA! Araldo Del Pretinopagina 4

insufficienti, specie quando Incarnata diede alla luce Immacolata, che già alla nascita pesava 6 chili e mezzo.E qui interviene la novità, vero?Esatto! Un mio compagno di corso, diplomatosi l’anno prima, mi aveva parlato di un gruppo di buontemponi che, sulla scia di Fra’ Diavolo e Robin Hood, provvedeva alla redistribuzione dei beni materiali nell’area messapico - japigia. A quel punto, mi fu chiesta una sorta di prova d’ingresso, che avrebbe dovuto sancire le mie competenze nel campo dell’elettronica e dell’informatica.Di cosa si trattava, nello specifico?Occorreva penetrare in una villa di Pulsano che, oltre a numerosi ed originali antifurti, si avvaleva del riconoscimento dell’iride come strumento ultimo per l’apertura del caveau (che noi sapevamo per certo esservi).Scavalcato il muro di cinta, ci trovammo d’innanzi a due mastini lizzanesi: ma grazie alle polpette al sudore ascellare, li narcotizzammo all’istante. Giunti all’altezza della balconata principale, dovevamo sconfiggere un antifurto basata sul 144° teorema di Euclide: ed io ero una delle tre persone al mondo che lo conosceva!Sempre più appassionante! E poi? E poi?Eravamo dentro casa. Adesso occorreva evitare i trabocchetti che certamente erano presenti sulle differenti rampe di scale. Scegliemmo, fra le diverse, la settima: per essere scalata richiedeva la conoscenza della legge di Kirchhoff! Applicai il teorema moltiplicandolo per il numero di scarpe di Crocifissa e lo divisi per il numero di cambio - pannolini quotidiano di

Immacolata: la scala non crollò sotto i nostri passi.Così?Eravamo di fronte al caveau! Davanti a noi si celavano ricchezze favolose! Avevo cominciato a provare le diverse riproduzioni dell’iride che avevo portato con me, quando squillò il cellulare.Chi poteva mai essere?Il gestore telefonico mi informava che ero in diretta radiofonica e che, se avessi risposto esattamente alla domanda, avrei vinto 50 buoni - pasto, da consumare presso la Mensa degli Indigenti di Polignano a Mare. Allettato dalla prospettiva di arrotondare, risposi correttamente alla domanda e, dopo aver fornito le mie generalità, interruppi la conversazione, tornando ad occuparmi del mio lavoro.A questo punto, cosa accadde?Pur avendo a disposizione oltre 500mila iridi differenti, non riuscivo a penetrare nel caveau. Poi, ebbi l’intuizione geniale: sapevo che il proprietario della villa era appassionato di Octopus vulgaris. Così mi precipitai in frigo, dove ne trovai più di una cinquantina. Li portai su con me e li misi davanti alla telecamera. Al quarantanovesimo polpo, quando la speranza s’era ormai affievolita, il laser di lettura diede luce verde e la porta blindata si aprì.Quale spettacolo apparve?Quintali di cozze nere, cascate di pupiddi, montagne di vongole, vallate di spigole, praterie di pelose, torrenti di gamberi ed oceani di granchi si muovevano in meravigliosa sincronia. Passato lo sbigottimento iniziale, arraffammo tutto il possibile e, in sole due ore, lo portammo fuori dalla villa.Dopo quell’impresa, fu a pieno titolo inserito nella banda?Da allora, molte ville sono state violate, molte reti sono state decurtate, molti dobloni hanno viaggiato da un luogo all’altro della Puglia, lasciando il sicuro porto dei loro proprietari per finire nelle più bisognose tasche di Paolo VI e Japigia.Quanto è servita la preparazione scolastica?Devo tutto all’ITIS «Del Prete»! Lì ho imparato l’arte della sottrazione, il cesello della rissa, il sapere del fancazzismo, l’apologia della manolesta. E senza quei maestri di vita -che hanno condiviso con me 13 lunghi anni- non sarei diventato poi il padre di uno splendido bambino: Gennaro Ciro Flautolenza, erede e rampollo di cotanto scibile.L’intervista è bruscamente interrotta dall’arrivo a sirene spiegate di un auto dei carabinieri: io mi mimetizzo con l’asfalto, mentre il mio interlocutore si dilegua nella notte, più rapido di un alunno al suono della campanella dell’ultima ora, più veloce di un docente nel recarsi al bar durante la pausa.

MANO LESTAdi Assurbanipal Cchio

A Maruggio si vive meglio!

A CURA DEL COMITATO PATRONALE PER IL TRASFERIMENTO DELL’ITISI «ORESTE DEL PRETE» DA SAVA A CAMPOMARINO DI MARUGGIO.

CI HANNO LASCIATO

di Agenore Ellenicus

Quella che segue è un’intervista reale ad un uomo che era sull’orlo della disperazione: brillantemente diplomatosi come perito elettronico, il protagonista di questa storia - agli inizi del terzo millennio - aveva due mogli, tre figli, una fatiscente abitazione e 700mila lire di rosso sul conto corrente. Poi, l’improvvisa intuizione: mettere a frutto i cinque anni passati presso l’ITIS «del Prete» per tirar su un’attività economica florida ed al riparo da ogni vento di crisi.L’intervista si è svolta fra le 3,30 e le 4, 40 di una fredda notte d’autunno, alla periferia di Giovinazzo.Puoi raccontarci qualcosa della tua biografia?Stavo finendo il quarto anno del corso di elettronica a Sava, quando sono convolato a giuste nozze con Addolorata, gravida già da quattro mesi di Crocifissa, la mia primogenita. Grazie all’aiuto di alcuni compagni di classe e di un docente, provetto pescatore, sono riuscito ad arrivare alle soglie del diploma sfamando me, Addolorata e Crocifissa.E poi?In classe Incarnata mi faceva il filo da tempo ed io, sensibile alle donne coi baffi, non seppi resisterle. Così Incarnata fece armi e bagagli e venne a vivere con me, Addolorata e Crocifissa. Solo che i polpi pescati erano

Ricordo come fosse ieri l’inceder impetuoso del prof. Campanella, con il manuale di polacco in mano fendere i corridoi del Pollaio. Come d i m e n t i c a r e l e p r o f o n d e disquisizioni di trigonometria applicata del dotto Franco Mariggiò, gli inviti ad una dieta macrobiotica dell’atletico Pino Valente, i robot tuttofare dello scienziato Giuseppe Talò, l’interessato studio sugli effetti dell’alcool del bio - chimico

Vincenzo Stranieri, le squadrette a fendere i metacarpi della moscovita Ghiusis Marinosci, le flessioni con mezzo quintale sopra dell’ingegner Vincenzo Gigli, i film culturali ed i siti alternativi dal compianto Franco Prete, le massime intrise di secolare cultura, quasi di agricola passione, del dirigente Lupo Antonio, il numero di protocollo sempre puntuale alla storia di Fernanda Caraccio, e le torme di pluribocciati che più lustri hanno calcato le scene.Caro Roberto Melinossa, ti ricordiamo sempre con l’affetto che si deve ai clienti affezionati.Una Prece.

NISBA! Araldo Del Pretino pagina 5

La tua vita è tutta storta?Raddrizzala ad Avetrana!

A cura della pro - loco «Entri bianca» e della Giunta Provinciale di Terra Jonica

PRIMO ED ULTIMO PELOdi Alcibiade De Stratos

Mi depilo dall’età di 4 anni, da quando scoprii più tardi, sono i peggiori nemici la suora del collegio, suor Baffetta, mi della maschia pelura (lui stesso, in regalò il primo dopobarba (in odor di gioventù, se ne era cibato: solo, aveva santità). Da allora, innumerevoli metri ecceduto con le dosi!). A conclusione di peluria hanno ingorgato le fogne di delle mie peripezie, fui consegnato alla mezza Italia, regalando al mio viso civiltà delpretina con viso candido e gorillesco le fattezze che tanto con capello corto, omologato a tutti i affascinano il gentil sesso. Quando, maschietti che mi giravano intorno. quel giorno, giunsi a Sava la vista del Così, simile fra i simili, potei agire Pollaio fu allietata da alcuni simili: indisturbato nei miei anni di quel meraviglioso docente di fisica col permanenza sco las t ica , sa lvo cespuglio sul naso ricordava tanto lo recuperare l’aspetto che la foto zio buonanima, mentre quel fantasioso documenta, un volta tornatovi come bidello con l’Amazzonia nelle orecchie provveditore agli studi!era il ritratto spiccicato del povero Oggi, sono gli altri che si conformano a babbo. me, ed io esibisco fiero il mio aspetto Rinfrancato nelle frequentazioni, notai neandertaliano. Il mio ufficio trabocca però le strane costumanze in uso fra i di felci e liane, che i digerenti vari miei commilitoni: non solo costoro devono usare per giunger sino ai mie eran soliti tagliare i capelli e la barba, pie’!ma indossavano femminee aderenti magliette che - sotto - lasciavano intravedere la più totale assenza di peluria. E l ’a r r ivo de i p r imi ca ld i s c o p e r c h i a v a p o l p a c c i perfettamente glabri, le infradito denunciavano alluci asettici, mentre le scorribande in palestra lasciavano in bella mostra di sé ascelle senza alcun addobbo. Mi sentii un pesce fuor d’acqua, un peloso fra i bianchi, un eunuco nell’harem e chiesi consiglio al digerente scolastico, ricco di peluria sotto, povero assai sopra. La familiarità che intercorreva tra di noi gli fece proferire parole piene di saggezza e di buon senso: mi suggerì una dieta a base di banane ed avogado che,

SMACK 1di Apollo De Sanctis

Noi, maschiacci delpret ini , agogniamo le fanciulle come il dromedario l’acqua nel Sahara. Ma il buon Dio ci negò i suoi favori, mandando i cefali più orribili ad albergare nelle nostre aule! Vittime di tanta carestia, dovemmo fare di necessità, virtù: così abbozzammo una sorta di difesa dalle arti oscure, escogitando respingenti che ci permettessero di uscire casti dal quinquennio t r ibola to . Ciò nondimeno, fra cefali e scorfani si intravede, come la luce di una stazione di servizio aperta sull’autostrada quando lo sciopero dura da 6 mesi, un bagliore di beltà, che si riflette sui visi meno mostruosi che la natura femminile jonica abbia mai partorito. Quella che segue è la graduatoria di una bellezza acclarata, così come risultata essere stata censita dal referendum cui si sono sottoposti gli uomini del Pollaio.

Voti Cognome Nome Classe Volto

174 Decataldo Alessia 5 B mec

48 Urbano Francesca 5 B mec

27 Tarantini Valentina 5 A mec

18 Pagano Alessandra 3 C inf

1 Annicchiarico Ilaria 4 B inf

NISBA! Araldo Del Pretinopagina 6

CANTONATE

di Aminta Jonica

occidentale verrebbe scoperto: il valore del denaro, del 90% della carta moneta circolante sulla faccia della terra non è garantito da niente! E’ carta straccia, che permette il perpetrarsi d e l l ’ i n d e b i d a m e n t o pubblico e privato sine diae!Così Cantona, cuore sensibile, si pone il problema di trovare una risposta all’interrogativo I sommovimenti politici ed economici

angoscioso: che fare? E la trova, con che stanno scuotendo la nobile Europa quella semplicità delle anime candide, trovano accorgimenti e palliativi da che i soloni dell’economia e della parte di una classe dirigente timida e politica rifiutano di vedere: abbattere lo smarrita, vittima di una subordinazione sfruttamento dell’uomo sull’uomo non assoluta nei confronti dei diktat delle è cosa da attuarsi con rivoluzioni banche centrali.sanguinose e colpi di mano popolari. E’ in questi momenti che il nostro Per abbattere il sistema basta togliere continente esprime quegli uomini che tutto ciò che abbiamo dai nostri conti paiono incarnare la profonda ribellione correnti. E quando al dottor De Sanctis e di milioni di persone. E quale al ragionier Pichierri negheranno i personaggio, meglio di un calciatore, sudati risparmi di una vita, perché essi poteva oggi interpretare il disgusto non ci sono, sono materialmente popolare verso la speculazione inesistenti, allora sì che dottore e finanziaria e l’attività criminogena dei ragioniere avranno modo e motivo di banchieri? Eric Cantona ha espresso un abbracciare la beretta! Allora sì che i concetto che già Mary Poppins aveva signori banchieri avranno di che artisticamente raccontato: la vita delle preoccuparsi! Allora sì che i politici banche si regge sul fatto che la gente non potranno riscoprire un minimo di chiede SIMULTANEAMENTE il dignità e provare ad affrancarsi dalla ritiro di tutto il proprio denaro. Perché, schiavitù della carta moneta!se ciò avvenisse, l’enorme bluff che

sostiene la piramide economica

SMACK 2!

di Agrippina Costantinopoli

Portiamo le gonne sotto la tuta, perché femminilità, una sua appetibilità.s i a m o l e m e t a l m e c c a n i c h e Così, fra orde di maschiacci, abbiamo dell’informatica, le siderurgiche scelto i meno puzzolenti, i meno dell’elettronica, le tamponatrici della volgari ed i più simpatici come m e c c a n i c a . S u b i s s a t e d a l oggetto dei nostri desideri notturni, testosterone, ci barcameniamo diurni e postprandiali. La classifica sgomitando fra braccia pelose ed aliti che segue è il frutto di una lotta avvinazzati, reclamando uno spazio all’ultimo sangue, fra uomini che per i nostri ombretti e le nostre cerette. conoscono tutte le astuzie del E se pur sparuta presenza, la donna turpiloquio e le sottigliezze della delpretina ha una sua dignità, una sua ‘nduia...

Voti Cognome Nome Classe Volto

13 Muscetto Furetto 5 B inf

12 Scalpo Sciampo 5 B inf

9 Lalavatrice Mimmo 5 A mec

6 De Sanctis Francesco 4 B inf

2 Michiamo Memeno 3 A mec

NISBA! - Araldo Del Pretino è il frutto delle notti insonni del prof. Pietro Pulieri, cui hanno provato a dare una mano i signori Giulio Greco, Roberto Scialpi, Alberto Pichierri, Andrea Cicciobello Destratis, Matteo De Santis, Simone Palmisanò, Antonio Piccinni, Giuseppe Musciacchio, Valentina Tarantini, Cosimo Depascale, Raffaella Costantini, Ilaria Annicchiarico, Mattia Desantis, Francesco Urbano ed Alessio Decataldo. Il dottor Enzo Nicolì ha dimostrato inoppugnabilmente l’esistenza di Dio.La candida mano del saggio Fabio Mariggiò ha rinverdito i fasti di Benvenuto Cellini.Su tutti ha vegliato la sulfurea presenza del candido prof. Sisto Sammarco, che ha consumato quantità inenarrabili di cioccolato alla fragola per venire a capo dell’enigma essenziale: perché esiste il «Pollaio»?

Il tuo ghepardo non ti obbedisce più?La tigre del bengala ha sgozzato le oche del tuo giardino?Chiama Chicco e Checca, ed in un battibaleno la pace tornerà nella tua casa.Chicco e Checca ricevono in via Demenza,12 (ang. esaurimento nervoso) tutti i giorni dalle 14,00 alle 14,30.A s t e n e r s i l a v o r a t o r i circensi e dei giardini zoologici.

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AAHUMM!di Ambrogio de Furtis

La facilità nauseante con cui si riescono a sottrarre beni di prima e secondaria necessità a scuola è stucchevole. Cominciamo dai professori: non so più il numero di penne stilografiche che alcuni docenti mi han fornito dall’inizio dell’anno; coi compassi degli ITP ho aperto una merceria, con le gomme dei compagni una cartoleria, con le caramelle di Simone una drogheria, con la benzina dell’auto del preside ho riscosso il pizzo nell’intera provincia jonica! Cari colleghi, carissimi professori, stimatissimi tecnici, eccellentissimo preside: così non va! Da che mondo è mondo la competizione si regge su una gara, ove i partecipanti danno il meglio di sé nel confronto. Ora, io non vi chiedo di tenere sempre gli occhi aperti, di mettere una seconda serratura al tappo del serbatoio della benzina, di chiudere gli zaini con combinazioni segrete, di blindare gli armadietti inserendovi ferocissimi rotweiller all’interno: ma un po’ di decenza, quella posso pur sempre reclamarla! Cosa volete che me ne faccia di 35 memorie RAM o di 13 quintali di costosissima benzina! Vorrei provare ancora l’emozione del battito cardiaco accelerato come quando, ai vecchi tempi, rubavo alla prof di italiano, mentr’ella - estasiata - parafrasava i sonetti di Senuccio del Bene! E che dire del povero venditore di cappuccini quando, addormentato dalle fatiche notturne, vendeva 12 panini e se faceva pagare 2! Quindi, da reprobo incallito, esorto le m i e v i t t i m e a recuperare quella g u a r d i n g a coscienza che mi faceva aspettare c o n a n s i a peccaminosa i l momento fatidico. Sennò, mi dite perché dovremmo venire a scuola?