Nimby e crisis communication

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Effetto Nimby: tecniche e modelli di Crisis Communication Roberto Adriani Milano, febbraio 2015

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Effetto Nimby: tecniche e modelli di Crisis Communication

Roberto Adriani

Milano, febbraio 2015

Introduzione Uno sguardo attorno a noi

Ambiente e opinione pubblica Fino a 15/20 anni fa le rivendicazioni ambientaliste erano ascrivibili ad una precisa parte dello schieramento politico. Solitamente di sinistra o, in alcuni casi, a piccole formazioni di destra nazionaliste europee.

Oggi non è più così. I temi dell’agenda ambientale sono molto più trasversali. Da dove deriva da questo mutamento di prospettiva?

Oggi diamo per scontato che la salute dell’ambiente equivale alla nostra personale salute. Tutelare l’ambiente non significa più tutelare astrattamente un bel paesaggio. Significa tutelare la nostra salute dalle malattie che più ci spaventano, cancro in primis.

Ambiente e opinione pubblica

https://www.youtube.com/watch?v=CC6Q-z3iFnw

https://www.youtube.com/watch?v=xanncn0bXs8

Le paure dei cittadini europei

Le paure dei cittadini europei

Le paure dei cittadini europei

Le paure dei cittadini italiani

Sviluppo sostenibile L’idea di sviluppo sostenibile come possibilità di conciliare tutela dell’ambiente e sviluppo economico.

Una modalità dello sviluppo economico mondiale in grado di assicurare ‘’Il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza

compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri’’

Definizione ONU di sviluppo sostenibile

Sviluppo sostenibile La definizione di sviluppo sostenibile si fonda su tre elementi:

Ambiente Lo sviluppo sostenibile pone l’accento anche sugli aspetti culturali, oltre che ambientali in senso stretto.

Futuro Lo sviluppo sostenibile implica un'attenzione sia nel breve e medio termine, (5-10 anni) sia nel lungo termine. Ovvero il pianeta che sarà ereditato dalle generazioni future.

Equità Lo sviluppo sostenibile pone l’accento anche sui bisogni dei più svantaggiati (solidarietà/equità intragenerazionale) e su un trattamento equo delle generazioni future (solidarietà/equità intergenerazionale).

Stili di comportamento verso l’ambiente

I diligenti Forte propensione ad approvare misure di contrasto all’inquinamento. Disponibilità al contributo economico personale. Forte presenza femminile all’interno del cluster.

Stili di comportamento verso l’ambiente

I disorientati Scarsamente in grado di apprezzare la gravità e complessità dei problemi ambientali. Più preoccupati di discariche e raccolta differenziata che degrado di monumenti. Limitatezza di risorse in termini economici e culturali.

Stili di comportamento verso l’ambiente

I problematici Colpevolizzazione dell’industria come principale responsabile del degrado ambientale. Attenzione al tema rifiuti Scolarità abbastanza alta, prevalenza maschile.

Stili di comportamento verso l’ambiente

I pagatori Forte predisposizione all’apporto economico personale. Marcata preoccupazione per l’inquinamento ambientale. Cluster composto generalmente da giovani, ben istruiti e benestanti.

Stili di comportamento verso l’ambiente

Gli ottimisti Consapevolezza dei problemi ambientali. Grande fiducia nel progresso scientifico e tecnologico. Capacità di leggere i problemi, pur a fronte di una scolarizzazione modesta.

Stili di comportamento verso l’ambiente

Gli indifferenti Indisponibilità al contributo economico. Scetticismo sulle cause dei problemi ambientali generalmente citate (es. cambiamento climatico). Scolarità limitata ma condizione economica alta.

Conflitto e crisi ambientale

Il conflitto ambientale Vi è la percezione (e la paura) di un rischio ambientale dovuto alla presenza di un determinato soggetto in un determinato luogo. Il Nimby inizia a prendere forma.

La crisi ambientale Si ha quando si verifica un evento (es. incidente stabilimento) che rompe il rapporto di fiducia tra il territorio e il soggetto causa dell’incidente. Spesso, ma non sempre, la crisi è preceduta da un periodo di conflitto. Ancora più spesso, conflitto e crisi tendono a sovrapporsi: piccoli incidenti ripetuti alimentano una situazione di conflitto permanente. Il Nimby è deflagrato.

PARTE I Caratteristiche del fenomeno Nimby Contestazioni locali e interessi generali

I principali modelli interpretativi della protesta Nimby

Contestazioni locali e interessi generali

Rischio Free Raider

Montée en Généralité

I principali modelli interpretativi Le interpretazioni Perché i conflitti territoriali

sono così diffusi ora?

Qual è il vero oggetto del

contendere?

Come possono essere

affrontati?

1 . P a r t i c o l a r i s m o Perché la politica non riesce più

ad aggregare interessi sempre

più frammentati

La definizione dell’interesse

generale

Creando vaste

coalizioni attorno

all’interesse generale

2 . S o b il l a z i o n e Perché esiste un crescente

numero di imprenditori della

protesta

La posta in gioco è diversa da

quella che sembra

Smascherando i

sobillatori ed

eventualmente

risolvendo la contesa

che sta dietro le

quinte

3 . S p r o p o r z i o n e

t r a c o s t i e benefici

Perché c’è sproporzione tra i

costi e i benefici

Migliore distribuzione dei costi

e dei benefici. Compensazioni e

mitigazioni

Negoziazione o aste

4 . R i s c h i Perché la società postmoderna

è una società del rischio

La valutazione del rischio Negoziando

l’accettabilità dei

rischi. Offerta di

garanzie.

5. Luoghi contro flussi Perché i territori sono sempre

più minacciati dai flussi

La sovranità. Le identità locali Rinegoziando gli

ambiti di sovranità

6. Un nuovo modello di sviluppo Perché vi è una crescente

consapevolezza della necessità

di superare l’attuale modello di

sviluppo

Decrescita, sviluppo locale Modificando

radicalmente

l’impostazione delle

grandi opere

PARTE II Caratteristiche distintive del Nimby

Aspetti economici Aspetti politici

Aspetti mediatici

Aspetti economici 336 impianti contestati censiti dal rapporto Nimby Forum edizione 2014

Secondo una recente analisi dell’Osservatorio sui Costi del non Fare, la mancata realizzazione di opere previste causerà al Paese un danno di 500 miliardi di Euro nel periodo 2013-2027.

Aspetti economici

Aspetti politici

La spirale del silenzio e la solitudine degli amministratori locali.

Il caso della TAV in Val di Susa In Valle una persona non può dir che è favorevole senza rimediare un pugno sul naso! E’ più una scelta non far parte del movimento che farne parte. Fedi A., Mannarini T. (a cura di), op. cit. pgg. 140-141

Aspetti politici Il circolo vizioso

Più si rafforza il

Nimby

Più le scelte

vengono imposte

Aspetti mediatici

Aspetti mediatici Secondo l’Osservatorio Media Nimby Forum, si osserva che i mezzi d’informazione confermano la tendenza a dare spazio con maggiore frequenza alle istanze di chi si oppone alle opere di pubblica utilità.

PARTE III Esperienze a confronto di gestione del Nimby

Italia Gran Bretagna

Germania Francia

Italia Procedimento ordinario per le opere pubbliche di interesse statale

Il Governo individua il sito su cui realizzare l’opera e verifica la conformità di questa scelta con i piani urbanistici ed edilizi locali.

Se la conformità è assente o la Regione si oppone e non si trova un accordo entro 60 giorni, il Governo convoca una Conferenza dei Servizi.

Apertura della Conferenza dei Servizi alla quale partecipano tutti i livelli di governo territoriale titolati a rilasciare le autorizzazioni richieste, esprimendo le loro opinioni rispetto a vincoli ambientali, paesaggistici, archeologici storici, artistici ecc…

Al termine della Conferenza dei Servizi, ascoltati tutti i pareri, se il dissenso permane, la decisione passa al Consiglio dei Ministri.

Questo dovrebbe essere il passaggio finale. In realtà non è così

Italia Se anche il CdM si esprime a favore, il passo successivo prevede

l’espletamento della procedura VIA Valutazione d’Impatto Ambientale, durante la quale i cittadini possono esprimere le loro obiezioni alla commissione VIA.

La commissione è tenuta a tenere in considerazione queste opposizioni, per cui il rischio di una VIA negativa è alto. In tal caso la realizzazione dell’opera è finita, o almeno pesantemente azzoppata, già prima di partire.

Come si vede la legge non prevede procedure strutturate di confronto e informazione con la popolazione locale prima che il tutto inizi. Al massimo si prevede un momento di ascolto ma non di dialogo vero e proprio.

Gran Bretagna Pre-application Si apre con la notifica del soggetto interessato (developer) al Planning Inspectorate della propria intenzione di presentare una richiesta di autorizzazione. L’interessato deve provvedere ad organizzare una consultazione pubblica sul progetto che intende sottoporre ad autorizzazione, la cui durata dipende dal grado di ampiezza e di complessità del progetto medesimo. Acceptance Segue il recepimento della formale istanza di autorizzazione (acceptance) da parte del Planning Inspectorate, che entro i seguenti 28 giorni ne svolge un preliminare esame di ammissibilità con riguardo alla sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge.

Pre-examination Superato tale scrutinio, l’iter prosegue con la fase della pre-examination, che si svolge con l’eventuale costituzione nel procedimento di soggetti titolari di interessi qualificati, abilitati a presentare proprie deduzioni e a partecipare, su convocazione, a riunioni fissate dall’Ispettorato; questa fase ha una durata, di norma, di tre mesi a decorrere dalla iniziale notifica del developer.

Gran Bretagna Examination Il Planning Inspectorate, entro i 6 mesi successivi, può chiedere ulteriori informazioni alle parti interessate, già costituite nel procedimento, e può anche invitarle a partecipare ad audizioni, oppure a precisare meglio le proprie considerazioni o a corredarle di motivazioni aggiuntive. Recommendation Il Planning Inspectorate, entro tre mesi all’interno dello stesso semestre, provvede a formulare la propria recommendation al Ministro competente affinché sia resa o negata l’autorizzazione.

Secretary of State’s decision

Il procedimento si conclude con la decisione ministeriale -Secretary of State’s decision- che può essere impugnata entro il termine di sei settimane dinanzi alla High Court.

Gran Bretagna

Germania Il confronto con le comunità locali parte con la la “perizia dei cittadini” (Bürgergutachte) al termine del quale viene redatto un rapporto. Tale rapporto contiene una serie di raccomandazioni e consigli dei cittadini in merito all’opera stessa. I cittadini sono chiamati a far parte di questo organismo attraverso un’estrazione a sorte da un registro anagrafico. Un gruppo di 25 cittadini sorteggiati per redigere il Bürgergutachten costituisce una cellula di pianificazione (Planungszelle). Di norma sono necessari almeno quattro gruppi – cioè 100 cittadini – che lavorano ad uno stesso tema per quattro giorni interi. Le raccomandazioni dei cittadini, informati da esperti su tutti gli aspetti rilevanti della questione, vengono riassunte e pubblicate in un rapporto che successivamente è sottoposto all’attenzione e all’esame del committente.

In caso di conflitti con la comunità locale viene formato un team di mediatori, individuati in un apposito albo, il quale avvia una fase di consultazione che prevede momenti di ascolto e analisi dei problemi sollevati, seguiti da momenti di elaborazione e proposta di soluzioni.

Francia La CNDP sovraintende il dibattito, che si apre con la presentazione di un dossier nel quale vengono esposti gli obiettivi e le principali caratteristiche del progetto, ma anche le sue implicazioni socio-economiche, il relativo costo stimato e l’individuazione degli impatti significativi del progetto sull’ambiente o la gestione del territorio.

Il tempo complessivo per l’organizzazione e lo svolgimento di un dibattito pubblico è di circa un anno.

Dalla data di apertura - pubblicata insieme al calendario dei lavori - il dibattito pubblico deve concludersi entro quattro mesi; tale periodo può essere prolungato dalla CNDP per altri due mesi al massimo con decisione motivata.

Il principale strumento d’informazione per le discussioni è il Dossier del dibattito, preparato dall’azienda entro i sei mesi successivi dalla decisione motivata della CNDP di avviare il dibattito. Altri strumenti d’informazione del pubblico sono forniti attraverso il sito internet del Débat Public e il bollettino del dibattito, di norma una newsletter informativa sul dibattito in corso.

Francia Dopo la chiusura del dibattito la CNDP pubblica un resoconto (compte-rendu) e il bilancio (bilan) del Presidente della Commissione, contenente le valutazioni e le indicazioni emerse dal dibattito. Per quanto riguarda il seguito del dibattito, l’azienda o l’amministrazione pubblica responsabile della grande opera, nei tre mesi successivi alla pubblicazione del bilancio conclusivo, decide se proseguire o meno nel progetto e a quali condizioni, precisando le eventuali modifiche apportate e indicando le misure che ritenga necessario mettere a punto a seguito delle richieste e osservazioni ricevute nel corso del dibattito.

Nei cinque anni successivi potrà essere avviata un’inchiesta pubblica (enquête publique), sempre a carico dell’azienda o dell’ente proponente, che risponde anch’essa ad esigenze di informazione ambientale del grande pubblico sul progetto prima dell’approvazione definitiva.

Tuttavia, a differenza del dibattito pubblico, nell’inchiesta pubblica il progetto non può subire modifiche significative senza dare luogo ad una nuova procedura di inchiesta pubblica e il proponente può in ogni caso decidere di non tener conto delle conclusioni dell’inchiesta

http://www.debatpublic.fr/

Strategia di prevenzione NIMBY Definizione del piano di comunicazione su tre pilastri Informazione Ascolto Coinvolgimento

Mappatura degli stakeholders Segmentazione dei target Definizione di relativi messaggi e azioni di comunicazione

Coordinamento con attività amministrazioni locali

Coinvolgimento attivo delle amministrazioni locali

Inserimento delle attività di comunicazione nei piani delle amministrazioni locali: piano di sviluppo, piano della trasparenza, piano anticorruzione, bilancio sociale, bilancio di mandato ecc…

Azioni di prevenzione NIMBY Social media Apertura di profili/canali social (FB, Twitter, YouTube ecc…) Dialogo con gli stakeholders segmentati (anche attraverso promozioni) Presidio della rete, non lasciarla solo ai potenziali attivisti NIMBY

Porte aperte Incontri porte aperte al cantiere dedicato a target specifici: giornalisti

locali, associazioni ambientaliste, scuole, bloggers ecc…. Porte aperte a tutta la cittadinanza (es. domenica mattina)

Bilancio sociale

Redazione del bilancio sociale

Presentazione pubblica alla comunità locale

Consultazione pubblica Convegnistica sulle eccellenze del territorio e loro sostegno Ascolto pubblico tramite questionari su cosa la comunità locale vorrebbe

per il loro futuro