Newsletter A21 n. 35 lugllio 2009

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1 Luglio 2009 35 Luglio 2009. N°35 - Free Service srl Editore - Via del Consorzio, 34 - 60015 Falconara M.ma/AN - tel. 071/9161916 - fax 071/9162289 Supplemento n. 1 al n. 7 Luglio 2009 di Regioni&Ambiente Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003, art.1, comma 1 (conv. in L.27/02/2004 n.46) - DCB Ancona stampato su carta riciclata Editoriale “Quando gli storici guarderanno a questo momen- to critico facciamo in modo che non dicano che siamo la generazione che ha tradito i propri figli, ma che abbiamo avuto il coraggio, e la volontà, di farcela.” Sono le parole con cui il primo ministro in- glese Gordon Brown ha concluso la presentazione di “The road to Copenhagen”, il manifesto politico del governo di Londra per la riduzione delle emis- sioni di CO 2 e la lotta ai cambiamenti climatici. Mancano ormai poche settimane alla conferenza delle Nazioni Unite dove sarà discusso il nuovo accordo globale sul clima. La Gran Bretagna segue gli Stati Uniti, la Germania, la Francia e gli altri paesi occidentali che hanno elaborato un program- ma nazionale di sviluppo e innovazione centrato sui temi di energia e clima. In Italia succede altro e secondo il governo l’energia del futuro è quella nucleare. Lo ha ripetuto il ministro Scajola, annunciando all’assemblea di Confindustria che “entro il 2013 metteremo la prima pietra della prima centrale. Entro il 2018 avremo i primi chilowattora prodotti nel nostro paese con il nucleare”. Per verità aveva detto esattamente le stesse cose all’assemblea degli industriali del 2008, ma nessuno sembra averci fatto caso. Il governo avrebbe dovuto approvare il Piano Energetico Nazionale entro il 30 giugno 2009, mentre i criteri di scelta dei siti nucleari andavano emanati entro la fine del 2008. Tutto questo in realtà deve ancora essere fatto e pensare di mettere in funzione dal nulla una centrale atomica in nove anni appare impossibile anche per un inguaribile ottimista come il nostro Presidente del Consiglio. Non sono particolarmente scandalizzato dall’apologia atomica del governo, che ha il diritto di scegliere le sue priorità e ne risponde agli elettori. Quello che trovo assurdo è che l’Italia non abbia messo a punto un “Piano B” che possa garantire una maggiore autonomia energetica, che punti sulla diffusione delle energie rinnovabili, che permetta di creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro come prevedono ad esempio i programmi della Germania e della Gran Bretagna. Tra pochi mesi, subito dopo la COP 15 di Copenhagen, mancheranno solo dieci anni al 2020, anno entro il quale ci siamo impegnati ad azioni concrete previste nel “pacchetto clima” della Unione Europea, il famoso 20+20+20 sottoscritto da tutti i 27 leader nazionali dell’Europa, compreso Silvio Berlusconi. Questo è l’ultimo editoriale che scrivo da presi- dente del Coordinamento Agende 21 Italiane, al termine di quattro anni alla guida dell’associa- zione. La scadenza del mio mandato coincide con il decennale della fondazione del Coordinamento, che in soli dieci anni si è sviluppato e consolidato fino a diventare un riferimento obbligato per lo sviluppo sostenibile a livello locale. In nessuna altra nazione esiste una rete nazionale di enti locali così radicata e distribuita nel territorio. Una rete, è op- portuno ricordarlo, che si è creata e si mantiene esclusivamente con le proprie risorse e con i cofinanziamenti dei progetti in cui è coinvolta. Nel corso di questi dieci anni abbiamo costruito un modello di sviluppo sostenibile locale che, partendo dai principi della partecipazione e dell’Agenda 21, comprende ormai tutti i settori della governance delle città e dei territori. Gli amministratori e i tecnici sono cresciuti con l’associazione, il loro entusiasmo è stato ripagato dall’acquisizione di competenze e professio- nalità che hanno qualificato il loro operato e le politiche degli enti di appartenenza. Il Coordinamento ha centinaia di enti associati, amministrati da giunte di ogni colore politico. Credo di poter dire che in tutti questi anni, nel corso dei nostri incontri e assemblee, nessun argomento è stato affrontato con una pregiudiziale politica. In questi anni abbiamo cercato ostinatamente una collabora- zione con i governi che si sono succeduti, in particolare con il Ministro delegato all’ambiente. A volte ci siamo riusciti, in altre occasioni le nostre aspettative non hanno trovato riscontro. E dispiace davvero constatare che l’attuale Governo, e l’attuale Ministro dell’ambiente, hanno dimostrato nei nostri confronti una indifferenza mai riscontrata nei precedenti esecutivi. Lo sviluppo sostenibile di una nazione passa attraverso l’azione coordinata di tutte le sfere di governo e noi continueremo a progettare, lavorare e amministrare con questo obiettivo. Di quanto siamo riusciti a fare fino in questi anni abbiamo diritto di essere pienamente soddisfatti ed avere guidato un gruppo così entusiasmante dal 2005 ad oggi è stata una esperienza davvero unica e indimenticabile, di cui ringrazio il consiglio direttivo, tutti i soci e in particolare lo staff della segreteria. Emilio D’Alessio Presidente della Associazione Nazionale Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

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Luglio 200935

Luglio 2009. N°35 - Free Service srl Editore - Via del Consorzio, 34 - 60015 Falconara M.ma/AN - tel. 071/9161916 - fax 071/9162289Supplemento n. 1 al n. 7 Luglio 2009 di Regioni&AmbientePoste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003, art.1, comma 1 (conv. in L.27/02/2004 n.46) - DCB Ancona

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Editoriale“Quando gli storici guarderanno a questo momen-to critico facciamo in modo che non dicano che siamo la generazione che ha tradito i propri fi gli, ma che abbiamo avuto il coraggio, e la volontà, di farcela.” Sono le parole con cui il primo ministro in-glese Gordon Brown ha concluso la presentazione di “The road to Copenhagen”, il manifesto politico del governo di Londra per la riduzione delle emis-sioni di CO

2 e la lotta ai cambiamenti climatici.

Mancano ormai poche settimane alla conferenza delle Nazioni Unite dove sarà discusso il nuovo accordo globale sul clima. La Gran Bretagna segue gli Stati Uniti, la Germania, la Francia e gli altri paesi occidentali che hanno elaborato un program-ma nazionale di sviluppo e innovazione centrato sui temi di energia e clima. In Italia succede altro e secondo il governo l’energia del futuro è quella nucleare. Lo ha ripetuto il ministro Scajola, annunciando all’assemblea di Confi ndustria che “entro il 2013 metteremo la prima pietra della prima centrale. Entro il 2018 avremo i primi chilowattora prodotti nel nostro paese con il nucleare”. Per verità aveva detto esattamente le stesse cose all’assemblea degli industriali del 2008, ma nessuno sembra averci fatto caso. Il governo avrebbe dovuto approvare il Piano Energetico Nazionale entro il 30 giugno 2009, mentre i criteri di scelta dei siti nucleari andavano emanati entro la fi ne del 2008. Tutto questo in realtà deve ancora essere fatto e pensare di mettere in funzione dal nulla una centrale atomica in nove anni appare impossibile anche per un inguaribile ottimista come il nostro Presidente del Consiglio.Non sono particolarmente scandalizzato dall’apologia atomica del governo, che ha il diritto di scegliere le sue priorità e ne risponde agli elettori. Quello che trovo assurdo è che l’Italia non abbia messo a punto un “Piano B” che possa garantire una maggiore autonomia energetica, che punti sulla diffusione delle energie rinnovabili, che permetta di creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro come prevedono ad esempio i programmi della Germania e della Gran Bretagna. Tra pochi mesi, subito dopo la COP 15 di Copenhagen, mancheranno solo dieci anni al 2020, anno entro il quale ci siamo impegnati ad azioni concrete previste nel “pacchetto clima” della Unione Europea, il famoso 20+20+20 sottoscritto da tutti i 27 leader nazionali dell’Europa, compreso Silvio Berlusconi.

Questo è l’ultimo editoriale che scrivo da presi-dente del Coordinamento Agende 21 Italiane, al termine di quattro anni alla guida dell’associa-zione. La scadenza del mio mandato coincide con il decennale della fondazione del Coordinamento, che in soli dieci anni si è sviluppato e consolidato fi no a diventare un riferimento obbligato per lo sviluppo sostenibile a livello locale. In nessuna altra nazione esiste una rete nazionale di enti

locali così radicata e distribuita nel territorio. Una rete, è op-portuno ricordarlo, che si è creata e si mantiene esclusivamente con le proprie risorse e con i cofi nanziamenti dei progetti in cui è coinvolta. Nel corso di questi dieci anni abbiamo costruito un modello di sviluppo sostenibile locale che, partendo dai principi della partecipazione e dell’Agenda 21, comprende ormai tutti i settori della governance delle città e dei territori. Gli amministratori e i tecnici sono cresciuti con l’associazione, il loro entusiasmo è stato ripagato dall’acquisizione di competenze e professio-nalità che hanno qualifi cato il loro operato e le politiche degli enti di appartenenza.Il Coordinamento ha centinaia di enti associati, amministrati da giunte di ogni colore politico. Credo di poter dire che in tutti questi anni, nel corso dei nostri incontri e assemblee, nessun argomento è stato affrontato con una pregiudiziale politica. In questi anni abbiamo cercato ostinatamente una collabora-zione con i governi che si sono succeduti, in particolare con il Ministro delegato all’ambiente. A volte ci siamo riusciti, in altre occasioni le nostre aspettative non hanno trovato riscontro. E dispiace davvero constatare che l’attuale Governo, e l’attuale Ministro dell’ambiente, hanno dimostrato nei nostri confronti una indifferenza mai riscontrata nei precedenti esecutivi. Lo sviluppo sostenibile di una nazione passa attraverso l’azione coordinata di tutte le sfere di governo e noi continueremo a progettare, lavorare e amministrare con questo obiettivo. Di quanto siamo riusciti a fare fi no in questi anni abbiamo diritto di essere pienamente soddisfatti ed avere guidato un gruppo così entusiasmante dal 2005 ad oggi è stata una esperienza davvero unica e indimenticabile, di cui ringrazio il consiglio direttivo, tutti i soci e in particolare lo staff della segreteria.

Emilio D’AlessioPresidente della Associazione Nazionale

Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

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Gli enti locali del pianeta riuniti dal 2 al 4 giugno a Copenhagen per il Summit Mondiale sui cambiamenti climatici hanno raggiunto un accordo. Dopo tre giorni di confronti fra ammini-stratori e sindaci provenienti da 60 Paesi, l’obbiettivo è stato ottenuto, realizzando un documento uffi ciale condiviso in cui si chiede che le città e i territori vengano inseriti a pieno titolo come attori protagonisti nel nuovo accordo mondiale sul clima e possano avere un ruolo attivo nell’attuazione degli impegni previsti nell’accordo che sostituirà Kyoto e che sarà deciso a dicembre 2009 proprio a Copenhagen. “Non era per nulla scontato - commenta Emilio D’Alessio, Presidente di Agenda 21 Italia, che al Summit di Copenhagen ha moderato una sessione tematica - che in questi giorni si riuscisse a raggiungere un documento condiviso. Gli enti locali del pianeta, come del resto gli Stati, partono infatti da posizioni economiche e sociali molto diverse ed hanno dunque esigenze ed obiettivi differenti. Ma, al contrario delle nazioni, le città del mondo il loro accordo lo hanno raggiunto”. Ora quindi la palla passa ai Governi Nazionali che dovranno decidere non solo se raccogliere le istanze ma soprattutto se portarle in fase di negoziato ONU. “Nel documento in particolare - mette in risalto D’Alessio - si chiede che gli enti locali possano essere partner degli Stati non solo nell’adattamento ai cambiamenti climatici ma anche nelle azioni di mitigazione, possano avere accesso diretto ai meccanismi fi nanziari, che le città siano inserite nel sistema del mercato delle emissioni di CO2 e che nelle diverse fasi vengano previsti processi di coordinamento tra i vari livelli di governo”. In sintesi gli enti locali chiedono di poter essere messi nella condizione di intervenire e di essere dotati delle risorse necessarie. Questa la parola d’ordine che ha contraddistinto il Summit e che ha visto lavorare fi anco a fi anco oltre agli amministratori di tutta Europa, quelli provenienti da Afghanistan, Algeria, Argentina, Brasile, Burkina Faso, Camerun, Canada, Cile, Chad, Cina, Colombia, Congo, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Costarica, Ecuador, Filippine, Georgia, Ghana, India, Indonesia, Kenia, Kuwait, Marocco, Mauritania, Messico, Mozambico, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Perù, Russia, Sud Africa, Sri Lanka, Stati Uniti, Taiwan, Tanzania, Tailandia, Turchia, e Vietnam. “È un risultato di grande importanza quello raggiunto in questi giorni - conclude D’Alessio - che ci fa essere estremamente soddisfatti anche per la corrispondenza tra i contenuti del documento di Copenhagen e la Carta dei Territori e delle Città d’Italia per il Clima promossa mesi fa da Agenda 21 Italia in collaborazione con Anci e Upi.”Maggiori info sul Summit di Copenhagen sul sito di KG Denmark, l’associazione degli enti locali danesi: www.kl.dk/localclimatesummit

Summit dei Governi Locali sui cambiamenti climatici

LG Action: “azione di rete per coinvolgere gli enti localinel dibattito internazionale su clima ed energia”

MUSEC - MUltiplying Sustainable Energy CommunitiesUn piano d’azione per la sostenibilità energetica a livello locale

Il progetto è stato pensato con lo scopo di incoraggiare e promuovere il lavoro in rete (networking) degli enti locali sulle politiche e le azioni per la protezione del clima e le energie sostenibili attraverso l’informazione, la mobilitazione, la presa di posizione e il riconoscimento.È necessario che gli enti locai si occupino dei problemi della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, della sicurezza energetica e dello sviluppo urbano sostenibile. Tuttavia l’effi cacia della loro azione richiede effi caci condizioni di contesto - a livello nazionale ed europeo. Il progetto quindi si prefi gge di:- fornire le informazioni affi nché gli enti locali prendano coscienza della loro capacità per il cambiamento;- mobilitare gli enti locali collegandoli ai processi per la protezione del clima nazionali, europei ed internazionali;- sostenere la presa di coscienza degli enti locali attraverso l’identifi cazione dei bisogni e rappresentando le loro richieste presso l’Unione Europea e i governi nazionali;- richiedere il riconoscimento delle posizioni degli enti locali, facendosene portavoce, presso i governi nazionali ed europei, al fi ne di vedere riconosciuto il ruolo essenziale che

gli enti locali giocano nel dibattito su clima ed energia.In questo modo il progetto fornirà una voce agli enti locali, migliorerà il dialogo tra livello locale e nazionale e soddisferà la richiesta degli enti locali ad essere messi nelle condizioni di agire a favore del clima e ad essere sostenuti nella loro azione.Tra i risultati attesi del progetto:- un gran numero di enti locali europei (almeno 70.000) verranno informati della loro capacità d’azione per il clima e l’energia attraverso un invito ad unirsi al crescente movimento

di enti locali impegnati su questi fondamentali tematiche;- un processo aperto predisposto per raccogliere input dagli enti locali di tutta Europa per sviluppare una posizione degli enti locali su quegli aspetti che essi ritengono fondamentali

per concretizzare l’azione per il clima e l’energia;- la presentazione di queste posizioni e punti di vista ai governi nazionali ed europeo, come parte di un processo di dialogo sulle direttrici future;- ottenere il sostegno attivo dei loro enti locali da parte dei governi nazionali dell’Unione Europea- attrarre l’attenzione degli attori nazionali lavorando attraverso eventi di grande visibilità- attuare un’azione di pressione a livello nazionale, europeo ed internazionale sulla necessità di sostenere gli enti locali affi nché si impegnino, attuino e relazionino sulla transazione

verso l’energia sostenibileLG Action è coordinato dal Segretariato Europeo di ICLEI - governi locali per la sostenibilità, e include nel consorzio dei partner LGDK (associazione degli enti locali danesi), ACR+ (associazione delle città e delle regioni per il riciclo e la gestione sostenibile delle risorse), il Centro Ambientale Regionale per l’Europa Centrale e Orientale (REC) e il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.Il progetto è cofi nanziato al 75% da Intelligent Energy Europe della Commissione Europea e avrà una durata di 25 mesi, fi no a maggio 2011.Per maggiori info www.iclei-europe.org/lg-action

Dal 2 al 4 di giugno 700 delegati si sono riuniti a Copenhagen ed hanno elaborato unaposizione condivisa sulle politiche di mitigazione e adattamento del cambiamento climatico.

a cura di Elisabetta Mutto Accordi

a cura di Elisabetta Mutto AccordiSi è tenuta in una sede prestigiosa la Conferenza Internazionale fi nale di MUSEC. I partner che hanno preso parte al progetto si sono dati infatti appuntamento a Copenhagen il 3 giugno nell’ambito del Local Government Climate Change Leadership Summit.“È stato un progetto di grande utilità - ha commentato in apertura della conferenza Martin Eibl, Project Offi cer EACI della Commissione Europea - in quanto ha fornito le linee guida ed una serie di istruzioni pratiche che potranno essere seguite da altre città. Sono state messe assieme esperienze fra loro anche molto diverse relative ad aree geografi che differenti ed il confronto ha funzionato ed anzi ha messo in rilievo come l’attività sviluppata a livello locale possa dare veramente un contributo importante”.Obiettivo di MUSEC infatti è stato quello di defi nire ed attuare una strategia per lo sviluppo di una Sustainable Energy Community, sperimentata in Italia da Ravenna, Asti e Foggia, sotto la supervisione del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. In particolare sono state sviluppate analisi preliminari del quadro politico/energetico di ognuna delle città partner per poter identifi care gli ambiti prioritari di intervento e le potenzialità di sviluppo. Successivamente ogni città ha defi nito una propria strategia che poi è stata tradotta in un Piano d’azione a breve termine che ha previsto il forte coinvolgimento e la partecipazione di attori locali e cittadini. “La Commissione Europea attraverso l’Intelligent Energy Executive Agency - ha spiegato Marcello Antinucci, in qualità di Project Manager del Coordinamento - ha fi nanziato 34 progetti che hanno coinvolto complessivamente 293 città, 7 delle quali rientrano nel programma di MUSEC: si tratta di un contributo importante per sostenere gli enti locali nella transizione verso la sostenibilità energetica. “Le città coinvolte in MUSEC - ha sottolineato quindi Rodolfo Pasinetti, Senior Energy Consultant di Ambiente Italia, partner tecnico del progetto - hanno intrapreso un vero e proprio percorso, una sorta di loro road map, grazie alla quale hanno condiviso una metodologia comune che, volendo, per l’esperienza accumulata, potrebbe permettere loro di sottoscrivere fi n da subito il Patto dei Sindaci”. La documentazione del progetto MUSEC è disponibile nel sito www.musecenergy.eu

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Sport e sostenibilitàAl via un nuovo Gruppo di Lavoro del Coordinamento Agende 21 Locali

Da quando nel 1992 a Rio de Janeiro fu approvato il Memorandum Agenda 21 che al capitolo 28 invitava “... le singole comunità locali ad avviare un processo di consultazione e costruzione del consenso tra le parti sociali, al fi ne di defi nire ed attuare un Piano di Azione Locale Ambientale per la sostenibilità urbana rivolto al 21° secolo…”, migliaia di Agende 21 Locali sono state sviluppate in tutto il mondo e innumerevoli Piani d’Azione Locale sono stati approvati e sono in corso di attuazione.A livello europeo le Agende 21 Locali hanno avuto un’importante diffusione soprattutto grazie all’azione di promozione e coordinamento svolta dalla Campagna Europea delle Città Sostenibili. Sostenuta dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, la campagna è stata lanciata ad Aalborg nel 1994 dove, nell’omonima Carta, sono stati enunciati i principi dello sviluppo sostenibile per le città europee.Le basi per la creazione di una rete italiana di enti locali impegnati per la sostenibilità furono poste informalmente dai partecipanti italiani alla Conferenza Euromediterranea delle Città Sostenibili, tenutasi a Siviglia nel gennaio 1999. Insieme a Giancarlo Muzzarelli della Provincia di Modena, Piero Remitti e Paolo Silingardi del Comune di Modena e a Sabina Vannucci, invitammo le delegazioni italiane presenti per un confronto informale in una saletta attigua. Fu la prima occasione per conoscersi e subito decidemmo, eravamo circa una trentina, di ritrovarci da lì a poche settimane a Modena (e lì fu servito uno dei primi buffet sostenibili) per valutare insieme l’opportunità di istituire un coordinamento nazionale delle allora nascenti Agende 21 Locali italiane con lo scopo di facilitare la cooperazione tra le diverse amministrazioni. Nel successivo incontro di Ferrara del 29 aprile 1999, al quale parteciparono oltre 130 rappresentanti di circa 70 Enti locali, fu approvato un documento, la Carta di Ferrara, che defi niva obiettivi e linee strategiche per promuovere le Agende 21 Locali in Italia e istituiva il Coordinamento delle Agende 21 Locali italiane con l’obiettivo di “monitorare, diffondere e valo-rizzare le esperienze positive in corso, al fi ne di identifi care modelli di riferimento di Agenda 21 Locale a livello comunale, provinciale e regionale”. In quella stessa occasione la Campagna Europea delle Città Sostenibili e l’Unione delle Città Unite offrirono il loro formale riconoscimento alla nascita del Coordinamento italiano.Nel 2001, visto il crescente numero d adesioni, l’associazione decide di organizzarsi formalmente, elaborando uno Statuto e un Regolamento. Alla prima Assemblea viene eletto Beppe Gamba, allora vicepresidente della Provincia di Torino, primo presidente dell’associazione (seguiranno nel 2003 Alessandro Bratti, Comune di Ferrara, e nel 2005 Emilio D’Alessio, Comune di Ancona). E viene adottato il logo dell’associazione, ispirato ad un personaggio reale, ben noto a Modena, che ritrae un funambolo che cammina sul fi lo: l’immagine evoca la ricerca di nuovi equilibri per la città; i fi li che percorre con destrezza sono in realtà orbite e rappresentano, metaforicamente, l’elemento di congiunzione tra locale e globale; l’ele-gante gesto di saluto esprime naturalezza e sicurezza che derivano dalla interiore confi denza nelle proprie capacità e dal disporre dello strumento adatto (l’asta che oggi potremmo ricondurre alla “cassetta degli attrezzi” per la sostenibilità) a ottenere l’indispensabile equilibrio, rappresentazione della consapevolezza dei limiti del nostro ecosistema.Nei suoi 10 anni di vita l’associazione è cresciuta sia numericamente che per quantità di iniziative e relazioni intraprese.Ad oggi sono oltre 500 i soci del Coordinamento: 11 Regioni, 69 Province e 369 Comuni (cui si aggiungono 60 sostenitori), tra cui la maggior parte dei capoluoghi di regione, Roma e Milano in testa, ma anche tante dinamiche “cittadine di provincia” come Collegno e Desio.L’associazione ha da sempre privilegiato una modalità di lavoro leggera e “capace di fare”, attraverso la costituzione, dal basso e su proposta degli enti interessati, di Gruppi di Lavoro. Nei primi anni i temi affrontati erano relativi alle questioni di metodo per l’attuazione dell’Agenda 21 Locale; successivamente l’interesse si è spostato sui più rilevanti temi della sostenibilità: acquisti verdi, contabilità ambientale, mobilità sostenibile, effi cienza energetica… I Gruppi di Lavoro, oggi complessivamente 19, costituiscono il “laboratorio creativo” dell’associazione, strumento di analisi, di approfondimento e di confronto sulle tematiche di maggior interesse per l’associazione.Ai principi e agli impegni si è quindi dato seguito con progetti, concreti ed effi caci. Tra gli obiettivi del Coordinamento rimane, sicuramente, l’azione di sensibilizzazione e promozione, rivolta ai tanti comuni e territori dove il percorso per uno sviluppo sostenibile deve ancora avviarsi. Ma sempre più vi sarà l’impegno per sostenere i soci nell’attuare azioni concrete, diffondere best practice e contribuire attivamente alla loro partecipazione ai progetti e alle iniziative fi nanziate e promosse dall’Unione Europea.

Si è svolta il 14 maggio presso la Provincia di Genova, leader del progetto, la Seconda Conferenza Internazionale di Res Publica, occasione per uno profi cuo scambio di idee, suggerimenti ed esperienze che ha coinvolto i partner internazionali, tedeschi, spagnoli e ungheresi, e gli attori locali, alla presenza di Marjke Van Staden, responsabile della Campagna Città per la Protezione del Clima di ICLEI.“Res Publica è stato un successo - spiega Renata Briano, assessore al Patrimonio Natura-listico, Caccia e Pesca della Provincia di Genova - e ci prepariamo a far partire Res Publica 2, per il quale abbiamo già pronte diverse ipotesi di lavoro. L’incontro di oggi è servito a rafforzare il partenariato tra le città, attraverso il confronto dei risultati ottenuti a livello locale e allo scambio di esperienze ed opinioni; i governi nazionali fanno le leggi ma sono gli enti locali che le trasformano in buone pratiche, e noi lo abbiamo fatto con un Piano d’Azione partecipato che ha coinvolto oltre 150 soggetti”. L’impegno della Provincia di Genova per promuovere il risparmio energetico e le energie rinnovabili è stato molto apprezzato al Forum PA 2009 di Roma dove, proprio grazie a Res Publica, è stata selezionata tra i fi nalisti e nominata nell’abito del premio “SFIDE” (www.sfi de.forumpa.it/).Tutti i materiali del progetto sul sito www.respublica-project.eu

Lo sport può concorrere in maniera determinante ad attuare lo sviluppo sostenibile veicolandone i valori e facendoli propri nella progettazione e gestione di manifestazioni e impianti sportivi. È importante favorire questo processo di trasformazione creando l’occasione di un luogo di confronto e di rifl essione tra le Amministrazioni Pubbliche e le componenti del mondo dello sport (Associazioni, Federazioni, Enti di promozione, operatori del settore,…).per potersi interrogare sullo sport e sulle sue implicazioni e scambiarsi informazioni, esperienze, buone pratiche, soluzioni e considerazioni.E’ sulla base di questa rifl essione che Provincia di Genova e UISP - Unione Italiana Sport per Tutti invitano tutti i soggetti interessati ad aderire al Gruppo di Lavoro e a partecipare al suo incontro costitutivo che si terrà venerdì 18 settembre ad Arenzano, nell’ambito dell’assemblea del Coordinamento Agende 21 Locali. Per maggiori informazioni ed adesioni: [email protected]

Si è tenuta lo scorso 23 aprile presso Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, la cerimonia di premiazione delle migliori esperienze che documentano la capacità concreta di enti e di soggetti pubblici e privati di coinvolgere le comunità locali nella defi nizione delle scelte in materia di paesaggio e biodiversità. Ecco i vincitori del Premio:Riserva Zompo lo Schioppo, Comune di Morino (AQ), vincitore nella categoria A: informa-zione, sensibilizzazione, comunicazione, lettura del paesaggio (inventari e atlanti del paesaggio e/o della biodiversità) svolta con modalità partecipative;Comune di Parabiago (MI), vincitore nella categoria B: consultazione e concertazione. Si fa riferimento a processi, progetti, iniziative che non si limitano alla sensibilizzazione ma che prevedono la raccolta, la valutazione e la considerazione delle opinioni dei cittadini nei confronti di problematiche e/o di iniziative in materia di paesaggio e biodiversità.Parco dell’Adamello Comunità Montana di Valle Camonica (BS), vincitore nella categoria C: Co-decisione e progettazione partecipata. Si fa riferimento a processi, progetti, iniziative che assumono la partecipazione come parte integrante e costitutiva dell’iter decisionale.Sarà a breve disponibile il “Catalogo delle buone pratiche” che illustra le esperienze di processi partecipati in tema di paesaggio e biodiversità ammesse alla fase fi nale del Premio.

a cura di Eriuccio Nora

1999-2009: 10 anni di Coordinamento Agende 21 Locali italianeL’assemblea annuale che si terrà il 18 e 19 settembre ad Arenzano (Genova) sarà l’occasione per festeggiare iltraguardo raggiunto ma anche per rafforzare il ruolo dell’associazione a sostegno delle politiche per la sostenibilità

RES PUBLICA - Pianifi cazione ed uso sostenibile di energia da fontirinnovabili nelle pubbliche amministrazioni di concerto con le comunita locali

Premio nazionale “Percorsi di partecipazionealle politiche per il paesaggio e la biodiversità”a cura di Barbara Scorza

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Supplemento n. 1 al n.7 luglio 2009 di

A21 Italy Newsletter Luglio 2009 - N° 35Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

Direttore responsabile: Andrea Massaro

a cura di: Antonio Kaulard

Progetto grafi co, redazione e impaginazione:Free Service srl, Via del Consorzio, 34 - 60015 Falconara M. / ANtel. 071 916 1 916 - fax 071 916 2 289www.onon.it - [email protected] - grafi [email protected]. di Ancona n. 1/2000 del 4/1/2000

Stampa:Bieffe srl, Zona Ind.le P.I.P. 62019 Recanati / MC

Per collaborazioni alla newsletter:Gli articoli inviati alla Newsletter devono essere al massimo di 1.500 battute (spazi vuoti inclusi). I contributi devono essere inviati a:[email protected]

La scadenza per l’invio dei contributi per la prossima newsletter è il 10 agosto.La Newsletter è al vostro servizio.Informateci delle vostre attività verso lo sviluppo sostenibile.

Si terrà dal 16 al 22 settembre l’ottava edizione della Settimana europea della mobilità: migliaia di eventi sparsi nelle città del Vecchio Continente per accrescere la consapevolezza dei cittadini che riducendo il traffi co veicolare individuale, migliora la qualità della vita nelle città. 2.102 le città che hano preso parte alla edizione 2008 (delle quali solo 35 le italiane, 8 in meno del 2007... ). Per tutte le info: www.mobilityweek-europe.org

Si svolgerà il 18 e 19 settembre ad Arenzano (GE), organizzata in collaborazione con la Provincia e il Comune di Genova e la Regione Liguria, l’Assemblea dei 10 anni del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. Oltre che fondamentale appun-tamento per la vita dell’associazione - quest’anno si va all’elezione del nuovo presidente e al rinnovo del Consiglio Direttivo - sarà l’occasione per un approfondito confronto sui temi della sostenibilità e, in particolare, del cambiamento climatico. Presto i dettagli sulla 2 giorni sul sito dell’associazione: www.a21italy.it

Si apre il 23 settembre con un convegno dal signifi cativo titolo “Sostenibilità: virtù o necessità?” la seconda edizione di Ecomercatale, il principale evento per sensibilizzare ai temi dello sviluppo sostenibile Governo e mondo dell’impresa della Repubblica di San Marino. La manifestazione, organizzata dal Coordinamento per l’Agenda 21 Locale a San Marino in collaborazione con la locale Camera di Commercio, prosegue sabato 26 e

Brevi

Carta delle città e dei territori d’Italia per il climaAumenta la condivisione al documento realizzato da Agenda 21 in collaborazione con ANCI e UPI. Anche INU, l’Istituo Nazionale di Urbanistica, e Legambiente hanno aderito alla Carta, contribuendo a rafforzarne l’autorevolezza. Fra i Comuni che hanno già dichiarato l’appoggio alla Carta delle Città e dei Territori d’Italia per il Clima ci sono Bologna, Firenze, Milano, Padova e Roma, fra le Province Modena, Ancona, Catanzaro, Lucca, Palermo, Rovigo e fra le Regioni l’Emilia-Romagna e la Liguria. Oltre ad Ispra, Ambiente Italia e Kyoto Club. “A dimostrazione che nel nostro Paese le amministrazioni locali e la società civile sentono il desiderio preciso di andare oltre alle divisioni ed agli schieramenti politici e sono pronte a prendere sul fronte dei cambiamenti climatici un impegno condiviso”, è il commento di Emilio D’Alessio, presidente del Coordinamento Agende 21 Locali.La Carta delle Città e dei Territori d’Italia per il Clima candida i Comuni, le Province e le Regioni ad avere un ruolo attivo nel raggiungimento degli impegni sottoscritti dal Governo rispetto al Pacchetto -20+20+20 dell’Unione Europea e nell’ambito dei negoziati che si terranno a Copenhagen a dicembre 2009, quando verranno ridiscussi i contenuti dell’accordo che sostituirà il Protocollo di Kyoto.La Carta è disponibile nella versione integrale sul sito del Coordinamento www.a21italy.it, dove è possibile anche sottoscriverla on line.

Il Coordinamento in audizione alle Commissioni parlamentariIl paesaggio come risorsa da gestire e patrimonio del Paese da tutelare. È questo il messaggio alla base dell’istanza presentata a fi ne maggio da Agenda 21 Italia in audizione alla Settima Commissione del Senato e della Camera a proposito della riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali che prevede nello specifi co un accorpamento dell’attuale Direzione dedicata al paesaggio. Il disegno del Governo rischia di rendere marginale un bene riconosciuto invece nella nostra Costituzione al pari degli altri elementi del patrimonio culturale nazionale. Il paesaggio è un ambito complesso che riunisce in sé i temi della biodiversità, della qualità urbana, delle grandi opere e dell’ambiente e necessita ora più che mai di azioni di valorizzazione, salvaguardia, gestione e pianifi cazione. La posizione del Coordinamento è che, nell’organigramma del Ministero, la Direzione per il paesaggio rimanga un punto di riferimento ed un interlocutore autorevole per le Regioni e gli Enti Locali che devono essere messi nelle condizioni di poter operare in autonomia, coordinati però da una regia unica che consenta il rispetto di un disegno organico di tutte le politiche che hanno un’incidenza a livello territoriale.

Alcuni numeri su cui rifl ettere1999-2008: 10 anni di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico, solare, eolico, biomassa) in Italia:

-0,3% la percentuale dei consumi energetici nazionali coperti da fonti energetiche rinnovabili: 16,9% nel 1999, 16,6% alla fi ne del 2008☺ 12 e oltre il fattore di incremento della potenza eolica installata: da circa 300 MW nel 1999 a circa 3.800 MW al 31.12.08☺ da poco più di 0 a circa 350 MW di potenza fotovoltaica installata in soli 30 mesi (da luglio 2006 a dicembre 2008)☺ 20.841 gli addetti (diretti e indiretti) nel settore delle fonti energetiche rinnovabili per un fatturato di oltre 5 miliardi annui a dicembre 2008La rivoluzione energetica è alle porte: spalanchiamole!!!

(Fonti: GSE 2009 e Osservatorio WindIT - NE Nomisma Energia 2009)

domenica 27 con la fi era delle tecnologie ecocompatibili. Il programma è disponibile sul sito www.cc.sm

Al Summit dei Governi Locali sui cambiamenti climatici tenutosi a Copenhagen dal 2-4 giugno è stata lanciata, con la sottoscrizione di uno specifi co “Memoranum of Un-derstanding” da parte di Gino van Begin, direttore di ICLEI Europa, e di Emilio D’Alessio, presidente del Coordinamento, la Campagna italiana delle Città per la Protezione del Clima. Il GdL del Coordinamento “Agende 21 per Kyoto” fungerà da referente e promotore della Campagna e da collegamento con il coordinatore della Campagna europea. Le Città che aderiranno alla Campagna avranno tra l’altro la possibilità di utilizzare la metodologia e gli strumenti sviluppati e già sperimentati in altre realtà. Per maggiori info: www.a21italy.it

CHAMP è un progetto di formazione, cofi nanziato dall’Unione Europea nel programma LIFE+, sulla gestione integrata per la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici, in continuità con le esperienze di gestione integrata per la sostenibilità già applicate con successo dalle città europee (MUE25 e ENVIPLANS). Ad oggi sono stati realizzati 4 seminari regionali di presentazione, a Roma, Milano, Firenze ed Enna. Tra i partecipanti agli incontri verranno selezionati i 5 enti locali che prenderanno parte alle attività di training previste dal progetto. Per maggiori info: www.localmanagement.eu

510 è il numero dei soci del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane al 31 dicembre 2008. In particolare: 369 Comuni, 45 Province, 11 Regioni, 27 tra Enti parco, Consorzi di Comuni e Comunità Montane, 58 sostenitori. Ai quali si sono aggiunti, nelle ultime settimane, tra gli altri: i Comuni di Campobasso, Frosinone, Gela e Ragusa, Rimini Fiera spa e Adescoop - Agenzia dell’Economia Sociale s.c.Avviate le reti ligure e sarda, che si aggiungono a quella lombarda, per gli Acquisti Verdi. Sono questi i primi risultati tangibili del progetto LIFE+ GPPinfoNET - La Rete Informativa sugli Acquisti Pubblici Verdi, il cui scopo è di stimolare la diffusione del green public procurement, ovvero favorire l’adozione di criteri ambientali nelle procedure d’ac-quisto della Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di ridurne gli impatti ambientali e di promuovere le tecnologie ambientali. Presto verranno costituite altrettante reti in Sicilia, Lazio, Campania. Per maggiori info: www.gppinfonet.it

La VI Conferenza Europea delle Città Sostenibili si terrà a Dunkerque dal 19 al 21 maggio 2010. Sono attesi oltre 1.000 rappresentanti di enti locali e regionali di tutta Europa e di associazioni di governi locali nazionali ed europei, di istituzioni europee e di ONG. Il tema è “Una leadership responsabile può cambiare le nostre comunità”. On line il primo annuncio: www.dunkerque2010.org