news sanitarie dal mondo Marilab - Vivendi · essenzialmente a base di liquidi. La sua importanza...

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Trimestrale di informazione medico-scientifica_anno IV_n. 4_ ottobre/dicembre 2008_ distribuzione gratuita NOVITÀ Parkinson, prevenzione a grandi passi COSTUME Stalking ovvero l’amore persecutore TERAPIA Victoria Regeneration SPA, rigenerarsi in riva al mare PERIODICO DI SALUTE E BENESSERE 4 news sanitarie dal mondo Marilab A TU PER TU CON STEFANIA ORLANDO “Il giusto sonno per restituire benessere a corpo e mente”

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COSTUMEStalking ovverol’amore persecutore

TERAPIAVictoria Regeneration SPA,rigenerarsi in riva al mare

PERIODICO DI SALUTE E BENESSERE 4

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A TU PER TU CON

STEFANIA ORLANDO“Il giusto sonno per restituire benessere

a corpo e mente”

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Bene a sapersiQuell’idea meravigliosa: facciamo un bambino!

Meno obesi con l’ormone maschio

Parkinson, prevenzione a grandi passi

Nozze d’oro, la sfida continua

Tattoo, non sempre un buon ricordo

L’importanza del prima e dopo

Urodinamica, quando il check-upè indispensabile

A quattro zampeCon gli avanzi, Fido si ammala

RubricheFilo diretto

Info Marilab

Dica 33 - Il personaggioSTEFANIA ORLANDO:“Parola d’ordine: prevenzione”di Valeria Bilancioni

Mali di StagioneMini calciatori,avvertenze per... l’uso

Tra i banchi di scuolanon solo tosse e influenza

Monitor, mai con il rosso econ il verde

Ufficio e palestra,culla dell’amore persecutore

Vitiligine, attacco su più fronti

Dall’Olimpo la cura migliorecontro la tosse

La salute vien mangiando

Tè, arte della lunga vita

L’esercito di alleati da frigo

Novità salutariRigenerarsi in riva al mare

Il Reiki, arte orientale di guarire rilassandosi

Monitor, mai con il rosso e

Ufficio e palestra,culla dell’amore persecutore

Anno IV - numero 4 - ottobre/dicembre 2008

Direzione - RedazioneIntornoalsegno srl - Voc. Le 5 Torri, 2/21Fraz. Rosceto - 06059 Todi (PG)Tel. 075 [email protected]

Direttore responsabileLuca Marino

Comitato scientificoStamatios Liaskos, Luca Marino, Andrea Fabbri, Massimo Mariani, Federica Razzi, Domenico Alberti

Progetto graficoIntornoalsegno srl - Todi (PG)

StampaMiligraf srl - Formello (RM)

VIVENDI è una rivista trimestrale a caratteremedico-scientifico edita da: Marilab srl

Marketing e pubblicitàc/o Marilab srl - rif. Francesca BoldriniTel. 06 56195237 - Fax 06 [email protected] Lucarelli - 335 8715700

La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione dell’editore. L’Editore è a disposizione di tutti gli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione.

Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 423 del 19.10.2005

Finito di stampare nel mese di OTTOBRE 2008

VIVENDI viene distribuita gratuitamente.

PER CONTATTARE LA REDAZIONE DI VIVENDI,POTETE INVIARE UNA MAIL ALL’INDIRIZZO:[email protected]@marilab.it

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Incontri ravvicinati con la prevenzione: il risultato è lo sguardo angelico di Stefa-nia Orlando e la sua avvenenza tentatrice. Se i risultati sono quelli che si vedono nelle splendide immagini della cantante-attrice colte da Pino Polesi, allora tutti a “prevenire” per il benessere e per la bella forma del nostro corpo.Tra i mali di stagione ai quali prestare la massima attenzione ci sono le malattie infettive, soprattutto delle vie respiratorie. E’ anche per questo, per cercare una via “alternativa” agli antitosse di preparazione sintetica, che la nostra dietotera-pista Federica Razzi rivela le preziose proprietà del miele. Attenzione, però, per-pista Federica Razzi rivela le preziose proprietà del miele. Attenzione, però, per-pista Federica Razzi rivela le preziose proprietà del miele. Attenzione, però, perché il ritorno alla piena attività, la frequentazione di luoghi abituali di lavoro, di studio e di relax, com’è nell’autunno, possono portare alle donne rischi che non sono solo per la propria salute fisica. Stiamo parlando dello stalking ovvero dell’amore persecutore, una forma di violenza privata sempre più diffusa nelle società occidentali e quindi anche nella nostra. A proposito di ambiente lavora-tivo e di applicazione allo studio, non trascurate gli effetti della lunga permanen-za con lo sguardo incollato al videoterminale. In questo senso seguite i consigli del nostro oculista, Domenico Alberti.Questo numero di VIVENDI, però, è dedicato anche a due importanti iniziative che troveranno luce in un futuro prossimo venturo: la Victoria Regeneration SPA e la Day Surgery di Ostia. Si tratta di importanti investimenti nella prevenzione e nella terapia chirurgica. All’interno troverete ogni dettaglio ma consentitemi, in questa sede, di abbandonarmi ad un attimo di autocelebrazione: il Gruppo Marilab che mi onoro di rappresentare si avvicina a grandi passi verso il mezzo secolo di attività. Sono nozze d’oro con la città all’insegna dell’impegno e del-la sfida, senza fasti ma nella continuità di investimenti per l’ammodernamento delle attrezzature e per l’ampliamento delle professionalità. Uno sforzo che si rinnova e che accresce anche in vista del cinquantennale.

a cura di Luca MarinoEditoriale

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di Valeria Bilancioni

Come dire, prevenire è meglio che curare… No?”.In linea di massima siamo tutti d’accordo con questa afferma-

zione ma se ce lo dice lei, che negli ultimi anni si è scoperta ipocondriaca tanto da non volerne sapere di malattie e ospedali, possiamo confermarlo. Stefania Orlando, noto volto televisivo e neo reginetta della musica italiana (la intervistiamo al ritor-no dal tour radiofonico “Festival Show” con cui ha girato il Nord Italia ndr.), ne è fermamente convinta: “Ringraziando il Signore non ho mai avuto particolari pro-blemi di salute – racconta la nuova testi-monial di Vivendi – ma di sicuro è meglio prevenire e osservare quelle regole essen-ziali che aiutano a mantenere il benessere psicofisico”.

Quali per esempio?Dormire almeno sette/otto ore a notte per restituire relax al corpo e alla mente. E’ fon-damentale per tutti e soprattutto per chi fa un lavoro stressante che spesso costringe a modificare le abitudini dell’organismo. Oltre, ovviamente, a mangiare bene.

Così si evitano i dottori…Esatto! Per fortuna mi sono rivolta a loro sporadicamen-te. Solo nell’ultimo periodo ho avuto bi-sogno di un esperto per curare un distur-bo che stava diven-tando una vera os-sessione.

Di che si tratta?Ho iniziato ad avere dolori retro sterna-li e all’altezza del cuore per cui mi sono seriamente preoccupata, immaginando il peggio. Dopo una gastroscopia ho sco-perto di soffrire di ernia iatale con reflus-so gastroesofageo, fortunatamente nulla di grave se curato nei tempi e nei modi giusti. Credo sia la malattia dell’ultimo se-colo, considerando i casi in aumento nella popolazione sia femminile che maschile. Ho imparato a conviverci e adottare que-gli accorgimenti che mi aiutano nella vita quotidiana, come mangiare poco e spes-so e dormire con il busto alzato. Grazie poi al farmaco Gaviscon riesco a tenere tutto sotto controllo.

A parte questo medicinale per il re-flusso sei solita affidarti ad altri far-maci?No. Quando ero ragazza, ad ogni cambio di stagione, facevo delle cure ricostituenti magari con il Be-Total (integratore alimen-tare di vitamine del gruppo B ndr.) o il Sargenor (integra-tore a base dell’aminoacido Arginina ndr.). Niente di particolare e niente di più.

Ti sei mai affidata ai ri-medi omeopatici?Li ho utilizzati per curare i cali di voce, trovandoli un’ottima alternativa, al-meno in questo campo, alla medicina tradizionale. Ritengo che l’omeopatia, in alcune situazioni, possa fare la differenza. Tuttavia dipende sempre dalla predi-sposizione dell’organismo e dagli esperti in grado di trovare il rimedio giusto da persona a persona.

Hai qualche abitudine parti-colare nella cura del tuo corpo?Mensilmente non dimentico mai di fare un impacco di midol-lo di bue o di semi di lino sui miei capelli, per mantenere la loro forza e idratazione.

Favorevole o contraria alla chirurgia estetica?Sicuramente favorevole, ma senza esage-rare. Aiuta ad invecchiare meglio; l’impor-tante è evitare l’omologazione. Oggigior-no si vedono troppe donne uguali, con labbra e seni gonfiati nello stesso modo. E’ bene affidarsi ad esperti che sappiano dare ottimi consigli e farti fare solo quello che è necessario per restare in sintonia col tuo corpo.

Credi nel potere delle creme anti rughe e anti cellulite?La scienza va avanti ed è naturale che esistano diversi rimedi per affrontare nel modo migliore l’età che avanza. Come

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“Dormire almeno 7 ore a notte e non trascurarsi”:il credo della Orlando per restituire benessere al corpo e alla mente

Parola d’ordine:PREVENZIONE

La bionda Stefaniaracconta del suo disagio con l’ernia iatale e spiega come ha imparatoa conviverci

ho detto sono per la prevenzione, quindi

le creme sicure e ap-provate dai dermato-logi possono essere

un valido aiuto per mantenere la tonicità

della pelle. Anche le fa-mose punture di acido ialuronico, se fatte nel

modo giusto, pos-sono servire.

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Oggi è orgogliosissima della sua band “Gli Orlando Furiosi”, con cui mette in mostra il suo talento vocale, ma l’esordio di Stefania Orlando nel mondo dello spettacolo risale al 1993 quando debutta nello show televisivo “Sì o no” accanto all’indimenticabile Corrado. Per i tre anni successivi si divide tra il piccolo schermo e il teatro, affiancando Fabrizio Frizzi nella conduzione di “Scommettiamo che” su RaiUno, diventando la prima donna nello spettacolo “Isso, Esso e A Mala Femmena” e “Ragionie’… Voi dovete ragionà”, con Vittorio Marsiglia e conducendo il Tg Rosa per Odeon tv. Nel 1996 partecipa a “Boom” su Canale 5, con Teo Teocoli e Gene Gnocchi, e diventa attrice ironica per “Retromarsh”, su TMC, con Gianfranco D’Angelo e altri comici. Nel 1997 inizia la sua grande avventura su Rai Due nel programma “I Fatti Vostri”, dove resta fino al 2004. Nel corso degli anni Stefania è anche al timone di Telethon con Massimo Giletti e il volto de “Il Lotto alle Otto”. Dopo aver condotto il “Girofestival” con il dj Mauro Marino, nel 2005 è la donna di casa de “Il Cantagiro” e partecipa ad alcune puntate di “Quelli che il calcio”. Oggi affronta la carriera di cantante: con “Gli Orlando Furiosi” ha pubblicato prima il singolo “Sotto la luna”, e poi “Marimbabà”, tracce di punta del primo album della band.

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Gastroscopia (o EGDS: Esofago-Gastro-Duodeno-Scopia): analisi del lume dell’esofago, dello stomaco e del duodeno (il tratto iniziale dell’intestino tenue) attraverso un apposito strumento, il gastroscopio (una piccola sonda). L’esame viene effettuato su pazienti a digiuno da almeno dieci-dodici ore, il cui ultimo pasto sia stato essenzialmente a base di liquidi. La sua importanza clinica è fondamentale nella diagnosi precoce e nella valu-tazione delle affezioni gastroenterologiche. Dalla fine degli anni ‘90 si è diffusa anche la tecnica dell’ecoendo-scopia, o EUS, che abbina l’esame endoscopico tradizionale ad una tecnica ecografica, con significativi vantaggi diagnostici per lo studio di determinate situazioni cliniche.

Gastrite: è un termine piuttosto generale che comprende numerosi disordini causati da vari eventi lesivi a carico della parete interna (mucosa) dello stomaco. La gastrite può essere causata, quindi, da infiammazioni, irritazio-ni o infezioni e può essere localizzata in un’area ristretta oppure interessare tutto lo stomaco. Spesso, i sintomi della gastrite si presentano in forma di attacchi acuti, anche se non è affatto infrequente che essi evolvano in un disturbo cronico.

Ernia Iatale (o jatale o ernia dello iato esofageo): è l’erniazione dello stomaco attraverso il diaframma, dalla sua normale sede, l’addome, al torace. La ernia iatale dipende dal passaggio di parte dello stomaco, attraverso lo iato esofageo/diaframmatico (apertura o forame del diaframma attraverso il quale l’esofago si unisce allo sto-maco) nel torace, ed è generalmente associata a reflusso acido da incontinenza dello sfintere esofageo inferiore.

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Cambiando discorso, indagini e studi dimostrano che l’età media in cui le ra-gazze scoprono il sesso si è abbassata drasticamente. Cosa ne pensi?“Spero solo che ci si accosti a questa espe-rienza non per semplice curiosità o per stare al passo con le amiche, come spesso accade, ma per motivi sinceri. Credo che prima di una certa età, 16/17 anni, non si possa capire realmente ciò che si vuole, quindi sarebbe bene aspettare. Ci vuole giudizio in ogni cosa che si fa. In ogni caso, non bisogna dimenticare di usare tutte le precauzioni del caso”.

Restando in tema di sesso, la tecnologia continua a fare progressi. La Durex ha messo in commercio anche un gel per il piacere femminile. Vogliamo commen-tare?“Meno male, un problema in meno per gli uomini. Pensa a tutto Durex!!! Scherzi a parte, mi cogli impreparata… cosa sareb-be? Non ne ho ancora sentito parlare. Ma davvero siamo ridotte all’utilizzo di un gel per provare piacere???” (ridiamo ndr.).

E adesso l’Orlando pensiero per saluta-re i lettori di Vivendi…“Buona salute a tutti. Mi raccomando di ridere spesso. Fa bene al corpo, al cuore e allo spirito”.

Ho scoperto di soffrire di ernia iatale con reflusso gastroesofageo.Credo sia la malattia dell’ultimo secolo, considerando i casiin aumento nella popolazione sia femminile che maschile.Ho imparato a conviverci e adottare quegli accorgimentiche mi aiutano nella vita quotidiana, come mangiare pocoe spesso e dormire con il busto alzato.

Foto gentilmente concessedallo studio fotografico di Pino Polesi

DaLLa tV aL paLcOScenicO, cantanDO SOttO La Luna…una…

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Questi sport hanno il vantaggio di essere fondamentalmente dei giochi, praticati sportivamente e quindi con necessità di sviluppare tutte le doti atletiche, ma in grado di conservare l’aspetto più affasci-nante della pratica sportiva, l’aspetto “ludi-co”, cioè il piacere di correre e contrastare divertendosi, fino all’esaltazione che si rag-giunge nel momento di segnare un goal.Si ritiene ormai che fin dagli otto anni di età un bambino possa essere avviato all’ap-prendimento di questa disciplina.Le attività fisiche sportive in età precoce sono fondamentali per un armonico svi-luppo dell’organismo giovanile e per il suo miglioramento funzionale a patto di porre estrema attenzione ai primi gradini della formazione sportiva del bambino e dell’adolescente, che sono entità biologi-che del tutto particolari.La classificazione usata dalla Federazione Gioco Calcio suddivide i giovani in quattro fasce d’età:

8-10 anni = PULCINI10-12 anni = ESORDIENTI12-14 anni = GIOVANISSIMI14-16 anni = ALLIEVI

e per ciascuna di queste categorie sono ormai stati affinati i programmi di attività addestrativa e sportiva più idonei.É importante sottolineare che la capacità coordinativa, le abilità motorie e la mobi-lità articolare vanno allenate in maniera accentuata durante tutta l’età prepubera-le (8-13 anni) poiché in questo periodo si ottengono i maggiori successi.

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Consigliata nell’età prepuberale, l’attività sportiva offre solo vantaggi.Un po’ meno quella dell’antagonismo esasperato

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Èarrivato l’autunno e per i figlioli è scattata non solo l’ora dello stu-dio ma anche quella della pratica sportiva. Ed i più, oltre che andare

a scuola di matematica o di latino, si avvici-nano anche a quella per il calcio. Imparare i primi rudimenti dello sport più amato è utile e formativo. Un po’ meno lo è l’intra-prendere l’attività agonistica sin dalla pri-missima età e vediamo il perché.Il calcio fa parte dei cosiddetti “sport di squadra” cioè di quelle attività atletiche ca-ratterizzate dalla corsa e dal contrasto per impadronirsi di una palla che il giocatore tenterà di indirizzare verso una rete.

La stagione dello studioè insidiosa anche peril contagio delle malattie infettive tra i bambini.Il ruolo della prevenzionee delle vaccinazioni

pravvivono, fuori dal malato, per pochissi-mo tempo e, dunque, la disinfezione degli ambienti si rivela inutile se non dannosa (per la selezione di ceppi resistenti).Oltre che recepire tutte le novità dal mondo scientifico e tradurle in interven-ti dell’amministrazione sanitaria, occorre cambiare la mentalità: pensare cioè alla prevenzione delle malattie infettive, in-centivando gli interventi disponibili prima che si verifichi una malattia infettiva e non solo quelli posti in atto quando la malattia si è già manifestata, finalizzati esclusiva-mente al controllo della sua diffusione.Il mezzo di prevenzione sicuramente più efficace è costituito dalle vaccinazioni; al-trettanto importante è l’adozione di misu-re igieniche di routine che, divenute parte del comportamento abituale, ci evitano di essere raggiunti dai microbi.Il primo passo da compiere in questa dire-zione è l’informazione: la collaborazione tra gli operatori della prevenzione e le di-verse componenti che operano nelle co-munità infantili e scolastiche (insegnanti, educatori, genitori e alunni) nasce anche dalla condivisione delle conoscenze che sottendono le indicazioni operative per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive.’’Nei prossimi 15 anni riusciremo a debel-lare le malattie infettive nei bambini, a patto che si attui una copertura vaccinale ampia contro tali patologie’’- prevede ot-timisticamente Rino Rappuoli, una delle massime autorità internazionali nel set-tore dei vaccini.

È esperienza comune che, quando casi singoli o focolai di epidemia coinvolgono la scuola o le comu-nità infantili in genere, subentra-

no paure ed allarmismi. Gli interventi di prevenzione, che la ASL mette in campo attraverso gli operatori del Dipartimento di Prevenzione Medico e dei Distretti, sono a volte ritenuti insufficienti, perché è anco-ra diffusa l’erronea convinzione che tutti i mezzi possibili, dall’isolamento dei malati alla disinfezione di case e scuole, siano sempre assolutamente necessari. I dati statistici e le ricerche epidemiologi-che hanno rivelato molti “segreti” della trasmissione di malattie infettive.È ormai noto che la maggior parte delle pa-tologie si diffonde già dal periodo di incu-bazione (quando cioè non vi sono ancora sintomi chiari della malattia) e che in molti casi il contagio può essere evitato adottan-do semplici precauzioni e misure di igiene, purché applicate costantemente anche in assenza di persone malate. E ancora sap-piamo che tutti i virus e molti batteri so-

’’Ora che abbiamo ’espugnato’ il menin-gococco B, responsabile della meningite di tipo B, grazie ad un vaccino dimostra-tosi efficace” - afferma Rappuoli, anche re-sponsabile Ricerca della divisione Vaccini di Novartis, in occasione del Congresso della Società Europea per le malattie pe-diatriche infantili - “stiamo lavorando a vaccini contro altre importanti infezioni dell’età pediatrica: da quelle causate dal-lo streptococco di tipo B, che provoca la morte di neonati sani entro 48 ore a causa del batterio trasmesso dalla madre al fi-glio durante il parto, alla febbre reumatica causata dallo streptococco A’’. Se una vol-ta disponibili i vaccini contro tali malattie infettive, si stima entro alcuni anni, si at-tuerà una copertura ampia ed a questa si aggiungeranno, ampliate, le vaccinazioni già disponibili contro infezioni pediatriche quali l’influenza e il morbillo.’’E’ realistico - conclude Rappuoli - pensare che si arriverà a debellare tali patologie nei bambini in tempi contenuti’’.

Dr. Mario pasconeMedico Sportivo

Mini calciatori,avvertenze per…l’uso Tra i banchi di scuola

non solo tosse e influenza

Ovviamente vanno esercitate prevalente-mente capacità relative alla tecnica di base del calcio senza tuttavia trascurare l’acqui-sizione di forme di movimento di altre di-scipline sportive. É opportuno perciò, che nell’allenamento dei bambini si tenda ad una formazione di base generale, in modo da sviluppare un processo di crescita psico-fisica in più cam-pi, utile per il futuro successo sportivo.Anche l’allenamento per la velocità, resi-stenza aerobica, per la forza rapida e per la forza resistente va iniziato in età prepube-rale (a partire dagli 11-12 anni) per poter essere poi accentuato nei periodi succes-sivi. Ponendo sempre la massima attenzio-ne alle sollecitazioni a cui sottoporre le ar-ticolazioni e a limitare al massimo i traumi da contrasto.In conclusione, solo attraverso un’attività fisica e sportiva condotta con metodo ed intelligenza ed adeguata alle possibilità psico-fisiche si svilupperà nei giovani un fisico armonico e robusto con una sana ed equilibrata personalità.Inoltre, pur senza perdere di vista la pos-sibile formazione del campione, l’allena-mento dei giovani dovrà sempre essere svolto in forma Iudica.

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Ufficioe palestra, culladell’amorepersecutore

Alcuni comportamenti come te-lefonate, “visite a sorpresa” e persino l’invio di fiori o regali, sono graditi segni di affetto che,

tuttavia a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di violare la privacy, giungendo ad-dirittura a spaventare chi ne è destinatario suo malgrado. In tali circostanze si parla di “stalking”, che letteralmente significa “fare la posta”, ma è liberamente tradotto con “sindrome delle molestie assillanti”. Consi“sindrome delle molestie assillanti”. Consi-ste in quell’insieme di condotte vessatorie e persistenti nei confronti di una persona che si manifestano mediante pedinamenti, mi-nacce, incessanti telefonate, incontri appa-rentemente casuali, ossessivo invio di lette-re o sms, scritte sui muri e continue forme

di provocazione (anche mediante violenza) in luoghi pubblici e privati. Si tratta di atti e di fatti che, valutati singolarmente ed estromessi dal contesto che li determina, possono apparire “stupidi ed insignifican-ti”, ma che impediscono a chi ne è vittima ogni normale svolgimento della vita di re-lazione.A diventare “stalker” può essere una perso-na con cui si ha un qualche tipo di rapporto (familiare, amicale, professionale) o perfino uno sconosciuto incontrato anche solo per caso, magari per motivi di lavoro o cono-sciuto in palestra. Gli studi sulla personalità dello stalker hanno condotto ad un profilo personologico e psicopatologico assai va-rio, dovuto all’eterogeneità dei comporta-menti messi in atto nei confronti della vit-tima designata.I dati emersi in letteratura affermano che nella maggior parte dei casi gli stalker ap-partengono al sesso maschile, sono single, senza relazioni intime significative in corso e con forti difficoltà a gestire i rapporti inter-personali. Nel 70% dei casi le vittime sono

donne (dati dell’Osservatorio Nazionale sullo Stalking), ma a rischio sono anche co-loro che svolgono professioni di aiuto, quali medici, infermieri, psicologi. La vittima, per quanto possa essere breve il periodo in cui viene perseguitata, rischia di conservare a lungo delle vere e proprie ferite: in base al tipo di atti subiti e alle emozioni sperimen-tate possono determinarsi stati d’ansia e problemi di insonnia o incubi, ma anche flashback e veri e propri quadri di Disturbo Post Traumatico da Stress.In molti casi inoltre le vittime non denunciaIn molti casi inoltre le vittime non denuncia-no questi comportamenti per paura che la no questi comportamenti per paura che la situazione diventi ancora più insostenibile, tuttavia il primo passo per cercare di venir-ne fuori è trovare il coraggio di denunciare senza vergogna e senza imbarazzo.

UN FENOMENO SEMPRE PIÙ ALLARMANTENel corso del convegno “La violenza sottile” tenutosi a Roma sono stati comunicati i dati statistici riguardo allo stalking in Italia. Secondo i dati Istat nel nostro Paese sono oltre 7 milioni le donne tra i 16 ed i 70 anni che hanno subito violenza, sia essa fisica o psichica. Di queste ben 2 milioni e 777 mila sono state vittima di stalking.L’Osservatorio Nazionale sul fenomeno riferisce che nel 55 per cento dei casi il persecutore è un partner o un ex partner (marito o fidanzato). Me-lania Mazzucco e Cristina Comencini, autrice e sceneggiatrice di “Un gior-no perfetto”, diretto da Ozpetek, hanno rappresentato bene quali estreme conseguenze questo atteggiamento può produrre.

riposare gli occhi passando di tanto in tan-to ad una visione in campo lungo ovvero ad oggetti distanti. È importante anche regolare l’umidità dell’aria.I disturbi muscolo-scheletrici sono dovuti a posture errate che determinano fenomeni di contrattura muscolare, affaticamento a carico delle mani, braccia, collo, polsi, spal-la e schiena e sono causati dalla posizione assunta, dall’altezza errata della siede, dal mancato appoggio degli avambracci sul tavolo di lavoro; per evitare questi distur-bi occorre poggiare il tratto lombare allo schienale della sedia, tastiera e mouse da-vanti allo schermo; gli avambracci vanno poggiati sul piano di lavoro scaricando il peso della colonna vertebrale, è necessario spostare quindi la tastiera indietro nel tavo-lo e tenere i piedi poggiati sul pavimento in modo che l’angolo fra la coscia e la gamba sia di 90°; è anche utile il poggiapiedi.L’affaticamento mentale si traduce in ansia, nervosismo, irritabilità. Può dipendere da si-tuazioni soggettive e da una non adeguata organizzazione del lavoro.I livelli di radiazioni elettromagnetiche dei VDT sono confrontabili con quelle emes-se da un televisore a colori, non ci sono rischi da radiazioni ionizzanti e non (D.M. 2.10.2000).VDT e gravidanza: non esiste alcun rischio di radiazioni ionizzanti e non.

norme di comportamento davanti ai videoterminali. evitare riflessi, coloripoco contrastatie posizioni poco comode

Monitor,mai con il rossoe con il verde

Con la ripresa del lavoro e dello studio si riaffaccia una preoccu-pazione per la salute dei nostri occhi e dell’apparato muscolo-

scheletrico: il sovraffaticamento dovuto all’uso del monitor del computer.Il videoterminale (VDT) è una apparecchia-tura dotata di uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di proce-dimento di visualizzazione utilizzato. Ri-entrano pertanto in tale definizione anche i personal computer ed i sistemi di video scrittura. Il “posto di lavoro” è l’insieme di tutte le attrezzature munite di VDT; “lavo-ratore addetto al VDT” è colui che utilizza il VDT in modo sistematico o abituale per 20 ore settimanali. Oggi l’uso sempre più diffuso ed intenso del computer può determinare l’insorgere

di disturbi di diversa tipologia: oculovisi-vi, muscolo-scheletrici e di affaticamento mentale.I disturbi oculovisivi quali l’astenopia si manifestano con pesantezza, lacrimazione, tensione, bruciore, arrossamento oculare, visus annebbiato. Questi possono essere causati da difetti visivi non corretti o mal corretti, dall’illuminazione dell’ambiente non adeguata (scarsa o eccessiva, abbaglia-menti, riflessi), secchezza dell’aria e dall’uti-lizzo di schermi non idonei per luminosità, contrasto, dimensioni dei caratteri. Si tratta di disturbi transitori che scompaiono dopo un adeguato periodo di riposo, correzio-ne del difetto visivo e adeguamento della postazione di lavoro. L’utilizzo attento e costante di eventuali mezzi di correzione è condizione necessaria per ridurre l’affati-camento visivo. Importante risulta essere la camento visivo. Importante risulta essere la postazione di lavoro, il video va posizionapostazione di lavoro, il video va posizionapostazione di lavoro, il video va posiziona-to in posizione frontale per evitare continui to in posizione frontale per evitare continui movimenti del capo, la distanza di lettura movimenti del capo, la distanza di lettura deve essere contenuta entro i 70 cm. La dideve essere contenuta entro i 70 cm. La di-stanza dallo schermo a meno di 50 cm e per lunghi periodi determina affaticamento vi-sivo dovuto all’eccessivo accomodamento del cristallino per la messa a fuoco delle im-magini. Una posizione parallela rispetto alle finestre sempre dotate di opportune tende atte a regolare la luminosità della stanza è necessaria per evitare riverberi sul piano di lavoro; è molto utile prediligere scritture scure su fondo chiaro, evitare la presenza contemporanea di 6 colori diversi (inadatti il rosso e viola, giallo e viola, rosso e verde) poiché questa aumenta lo sforzo visivo, far

Dr.ssaannalisa Di SabatinoPsicologa e mediatricefamiliare

Quando il corteggiamento diventa molesto e incute paura:è lo stalking, oggi punito dalla legge anche in italia

Dr. Domenico albertiOculista

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Le macchie chiare sull’abbronzatura non sonoun’eredità stagionale bensì manifestazione diuna patologia cutanea oggi curabile con più opzioni

Vitiligine,attaccosu più fronti

La lunga lista di terapie suggerite per la cura della vitiligine conferma la mancan-za di un’unica opzione valida; si può spe-rimentare la PUVA-Terapia che consiste nell’assunzione di Psoraleni per via gene-rale e successiva esposizione ai raggi UVA; l’uso di cortisonici locali; Psoraleni locali più luce solare. Si può approcciare anche chirurgicamente con un trapianto di cute pigmentata sulle chiazze di vitiligine; alcu-ne volte i melanociti trasferiti ripigmenta-no le aree chiare. La terapia di prima scelta è oggi la Foto-terapia UVB a banda stretta (lunghezza d’onda 311 nm.) perché i raggi luminosi di questa particolare banda ristretta sono più efficaci nello stimolare la melanogene-si e quindi la pigmentazione. Si fanno due o tre sedute settimanali e nel 70 per cento dei casi nei primi tre mesi si nota la com-parsa di piccoli puntini di pigmentazione all’interno delle chiazze che possono ri-chiedere anche più di un anno di terapia per la completa guarigione.

predisposizione genetica. Non sono noti i fattori scatenanti o favorenti anche se è stata documentata un’incidenza maggio-re tra componenti della stessa famiglia o a seguito di un evento stressante che da il via alla manifestazione primaria o alla sua recrudescenza.Varie malattie di origine autoimmune pos-sono associarsi alla vitiligine e le malattie tiroidee sono quelle più comunemente presenti in circa il 30 per cento dei casi. Va chiarito però che la cura della malattia associata migliora la vita dei pazienti ma non influisce affatto sull’andamento della vitiligine.E’ una malattia non contagiosa, né grave ai fini della salute, ma sicuramente complessi potrebbero essere i risvolti psicologici, per il senso di isolamento e depressione che a volte segue la comparsa delle macchie. Ciò è tanto più vero quanto la persona affetta da vitiligine si sente diversa dalle altre o ad-dirittura rifiutata ed osservata per il proble-ma estetico che le macchie generano.

Dopo l’estate c’è chi si trascina un fastidioso cambiamento della colorazione della pelle, messo in evidenza dall’abbronzatura.

Si tratta della vitiligine, una malattia carat-terizzata dalla comparsa sulla cute o sulle mucose di chiazze non pigmentate, ov-vero di zone ove manca del tutto la fisio-logica colorazione dovuta alla melanina, contenuta nei melanociti che restereb-bero vitali ma smetterebbero di produrre il pigmento. Le macchie hanno un colore decisamente bianco con margini ben delimitati e piut-tosto scuri e la pelle delle zone colpite, a parte la mancanza di pigmento, è assolu-tamente normale. Le parti “bianche”, non abbronzandosi, sono a rischio di eritemi o ustioni solari come la pelle di un neonato, per cui neces-sitano durante la stagione estiva di una to-tale protezione dai raggi ultravioletti.La causa della vitiligine è sconosciuta, an-che se si sospettano fattori autoimmuni e

Dr. Josè Maria LopsDermatologo

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Tè, arte della lunga vita

nel tè verde stupefacentiproprietà antinvecchiamento

e anti-cancro

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Dr.ssa Federica RazziDietoterapista, specialista in nutrizione, malattie metaboliche, obesità. Specializzata in nutrizioneclinica e disturbi del comportamento alimentare.Floroterapista con fiori italiani, di Bach e californiani.

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Con l’arrivo dell’inverno e del fred-do, consumare una tazza di tè caldo dà piacere e sollievo. Pochi sanno che il suo consumo è an-

che fonte di salute e di longevità.Il tè verde deriva dai germogli delle foglie della pianta “Camelia sinensis”, la stessa del tè nero che tutti conosciamo. Anzi, per la precisione, esistono tre tipi di tè: nero, oolong e verde, classificati solo ed esclu-sivamente in base al tipo di lavorazione (in particolare differisce la durata della fer-mentazione delle foglie). Nel tipo “verde” le foglie, appena raccolte, vengono “lava-te” a vapore e subito seccate per impedir-ne la fermentazione. Grazie a questo pro-cesso i principi attivi rimangono inalterati e si perde un po’ di teina.Che questa bevanda fosse un toccasa-na, una specie di elisir di lunga vita, gli Orientali lo dicevano da secoli, tanto che in Oriente il tè (rigorosamente verde: quello nero, considerato di bassa qualità, lo riservano a noi Occidentali) è bevanda nazionale. Già nel 2700 a.C. si narra di un imperatore, bevitore di tè, che era solito mettere le foglie della pianta dentro una brocca di acqua calda dando così inizio a questa affascinante usanza.Tante sono state le ricerche su questa be-vanda ed i primi studi risalgono a più di dieci anni fa. Decine sono le ricerche pub-

blicate su riviste scientifiche di rilievo, da Jama (Journal of American Medical Asso-ciation) a Lancet.Uno degli ultimi interessanti sviluppi è sta-to lo scoprirne le stupefacenti proprietà anti-invecchiamento ed anti-cancro. Una piccola curiostà: la “pulce” nacque osser-vando la straordinaria longevità, in Orien-te, delle donne che insegnano la cerimo-nia del tè e che quindi assumono molto più tè rispetto alla media. Inoltre, tra i ricer-catori di tutto il mondo nacque quello che poi fu definito il “paradosso nipponico”: perché i Giapponesi, tra i più forti fuma-tori al mondo, si ammalano meno che al-trove di tumore al polmone? Ciò è dovuto al potere dei componenti del tè verde, in particolare un tipo di costituenti fornisce i maggiori benefici per la salute: i polifenoli, in particolare delle catechine con potenti

p r o p r i e t à antiossidan-ti. Sembra, ad-dirittura che un tipo di queste, le EGCG (epigallocat-chine-galato), abbia un potere antiossidante 20 volte più forte del-la vitamina E.Il segreto (fornitomi direttamente da un amico orientale) per prepararlo corretta-mente: mettere un paio di grammi di tè in fondo ad una tazza o teiera e riempir-la con una parte di acqua fredda e una di acqua calda (l’acqua bollente deteriora le foglioline); lasciare in infusione per 2-4 minuti, filtrare ed aggiungere eventual-mente miele o zucchero di canna, mai il latte perché la caseina in esso contenuta potrebbe neutralizzare i polifenoli. Quin-di….buona tazza a tutti!

mandato anche i suoi poteri terapeutici, mantenendo in vita il ruolo magico che la natura assume nella vita dell’uomo.Ogni miele porta con sé non solo le carat-teristiche peculiari del suo territorio d’ori-gine e della sua specifica fioritura dalla quale prende vita, ma anche le sue specifi-che valenze terapeutiche.Perché faccia bene non è necessario che sia un costoso miele “monoflora”, per esempio miele di pino, abete, eucalipto, lavanda o timo, di solito prescritti nelle affezioni delle vie respiratorie. Se è di rac-colto recente, è molto efficace anche un buon miele di fiori vari (poliflora), anche se sembra ormai dimostrato che i mieli più scuri tendono ad avere un più alto conte-nuto di composti fenolici che potrebbero essere responsabili delle positive proprie-tà antiossidanti. Inoltre, come suggerito da recenti studi (ma sicuramente le no-stre nonne lo sapevano già!), la viscosità del miele avrebbe sulle vie respiratorie un’azione emolliente.

Cibo antico che nei millenni ha mantenuto quasi inalterato il suo rapporto con l’uomo, il mie-le nella mitologia classica è evi-

denziato come cibo degli dei, concesso ai mortali per confortarli nelle difficoltà, nei dolori, nelle prove del vivere quotidiano. Il miele come alternativa all’ambrosia, dunque, che la mitologia riserva esclusiva-mente alle divinità.Attraverso le diverse civiltà egiziane, ba-bilonesi, romane ed indù, il miele ha tra-

Una delle ultime ricerche proviene dai me-dici del Dipartimento della Pennsylvania State University: 105 pazienti dai 2 ai 18 anni, che presentavano un’infezione del-le alte vie respiratorie e tosse, sono stati suddivisi in 3 gruppi. Circa mezz’ora prima di coricarsi, ad un gruppo è stato som-ministrato miele, al secondo un comune farmaco da banco sedativo per la tosse, al terzo gruppo nessun tipo di trattamento. Bene, il miele si è dimostrato il più efficace in tutti i parametri valutati. Per concludere va poi sottolineato che il miele non possiede gli effetti collaterali di un farmaco di sintesi ed è sicuramente preferibile al palato (sia per grandi che per bambini)!!!

Dimostrato in una ricercal’alto potere terapeuticodel miele, cibo degli dei,contro le infezioni allealte vie respiratorie

che questa infusione fosse un toccasana, una specie di elisir di lunga vita, gli orientali lo dicevano da secoli, tanto che in Oriente il tè (rigorosamente verde: quello nero, considerato di bassa qualità,lo riservano a noi occidentali)è bevanda nazionale.

perché faccia bene non è necessario che sia un costoso miele “monoflo-ra”. Se è di raccolto recente, è molto efficace anche un buon miele di fiori vari (poliflora), anche se sembra ormai dimostrato che i mieli più scuri tendono ad avere un più alto contenuto di composti fenolici che potreb-bero essere responsabili delle positive proprietà antiossidanti.

di Federica RazziDietoterapista

Dall’Olimpola cura migliorecontro la tosse

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Cari lettori, innanzitutto voglio ringraziarvi per le numerose attestazioni di stima che sto ricevendo tramite questa rubrica. Mi sto impegnando a rispondere personalmente alle vostre richieste e segnala-zioni; nel farlo ho avuto il piacere di riscontrare tra la nostra clientela cordiali-tà, sensibilità e grande attenzione.Tra i numerosi clienti da me ricontattati ringrazio in particolare D.R. e M.P. per i loro utili suggerimenti; rispondo che ci stiamo adoperando affinché la segna-letica aziendale sia più chiara e che stiamo provvedendo a dotare le sale di accettazione di uno scrittoio da mettere a disposizione della clientela.Quanto sopra dimostra a mio modo di vedere l’efficacia di questo strumento, che, unitamente ai questionari soddisfazione cliente, compilati in tutti i nostri centri, rappresenta una vera e propria cartina al tornasole per ottenere una risposta cristallina da parte dei clienti sull’impegno e la passione da noi profusi nel portare avanti il lavoro.Grazie ancora e buona lettura. Gentili lettori questa rubrica vi riguarda. Si tratta di uno spazio espressa-mente dedicato a Voi ed alla Vostra voce. Questo filo diretto Vi darà la possi-bilità di segnalare eventuali osservazioni, richieste, suggerimenti sui servizi da noi erogati, sull’accoglienza delle nostre strutture, sulla professionalità del nostro personale. Allo stesso tempo consentirà alla Marilab di ottenere un riscontro immediato e realistico sul raggiungimento degli obiettivi di qualità prefissati ma soprattutto sul livello globale di soddisfazione della qualità prefissati ma soprattutto sul livello globale di soddisfazione della clientela, che rappresenta per l’azienda un obiettivo primario e costante.A tal fine vi prego di contattare il n° 06 56195237 o di inviare un fax al n° 06 56195254. In alternativa potrete inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]à mia cura rispondere personalmente alle segnalazioni. Le osservazioni più significative verranno pubblicate in questa rubrica nei numeri succes-sivi di Vivendi. Daniele Marino

Anche unoscrittoiopuò fare la differenza

RASUL (il rituale delle argille)Il Rasul, metodo rigenerante delle antiche terme romane, è un trattamento dal parti-colare potere purificante dovuto a diversi tipi di argilla, da spalmare su viso, collo e corpo, che aiutano ad eliminare le tossine. La sapiente combinazione dei quattro ele-

menti, acqua, fuoco, terra e vapore, menti, acqua, fuoco, terra e vapore, permette di rivivere l’inebriante permette di rivivere l’inebriante esperienza dell’antico rituale. esperienza dell’antico rituale. esperienza dell’antico rituale. L’innalzamento della tempeL’innalzamento della tempeL’innalzamento della tempe-ratura favorisce l’essiccazione ratura favorisce l’essiccazione ratura favorisce l’essiccazione

delle argille sulla pelle con asdelle argille sulla pelle con asdelle argille sulla pelle con as-sorbimento “secco”, quindi la sorbimento “secco”, quindi la sorbimento “secco”, quindi la successiva immissione di vasuccessiva immissione di vasuccessiva immissione di va-pore riporta le argille allo stato pore riporta le argille allo stato pore riporta le argille allo stato liquido, consentendone l’asliquido, consentendone l’asliquido, consentendone l’as-sorbimento cutaneo. Infine sorbimento cutaneo. Infine sorbimento cutaneo. Infine

una pioggia pulviscolare con una pioggia pulviscolare con una pioggia pulviscolare con oli essenziali viene a contatto prima con lo oli essenziali viene a contatto prima con lo oli essenziali viene a contatto prima con lo strato di argille umidificate poi con la pelle strato di argille umidificate poi con la pelle del corpo, facilitando l’assimilazione delle del corpo, facilitando l’assimilazione delle proprietà di entrambe le componenti con proprietà di entrambe le componenti con grande efficacia estetica e terapeutica.grande efficacia estetica e terapeutica.Disintossicante e reidratante per la pelle, Disintossicante e reidratante per la pelle, il Rasul arreca benefici anche all’apparato il Rasul arreca benefici anche all’apparato respiratorio e al sistema cardiocircolatorio, respiratorio e al sistema cardiocircolatorio, migliorando le condizioni psicofisiche gemigliorando le condizioni psicofisiche ge-nerali. Il Rasul è una terra di origine desertica doIl Rasul è una terra di origine desertica do-tata di incredibili proprietà purificanti e totata di incredibili proprietà purificanti e to-nificanti. Utilizzata come maschera nificanti. Utilizzata come maschera per il corpo e con acqua di rose per il per il corpo e con acqua di rose per il viso, pulisce e ammorbidisce la pelviso, pulisce e ammorbidisce la pel-le, ha un effetto rassodante, assorle, ha un effetto rassodante, assor-bente e purificante. Ideale per una bente e purificante. Ideale per una esfoliazione dolce, stimola la rigeneesfoliazione dolce, stimola la rigene-razione dei tessuti, elimina le cellule razione dei tessuti, elimina le cellule morte e ridona luminosità alla pelle.morte e ridona luminosità alla pelle.

PISCINA PANORAMICA CON IDROMAS-SAGGISplendida cornice per una SPA che vuole di-stinguersi è la nostra grande piscina panora-mica che si affaccia direttamente sul mare, con cascate e giochi d’acqua per donare un elemento ludico al piacere di un bagno ri-lassante ed esclusivo.Inoltre potete godere di due grandi idro-massaggi a bordo piscina, grazie ai quali po-tete rimanere immersi in acque dalle tem-perature differenti per avere un effettorigenerante e tonificante.HAMMAML’Hammam nasce nella cultura Greco-Ro-mana sotto il nome di thermae.Nel Hammam corpo e anima fanno il bagno in un ambiente caldo umido con luce soffu-sa, dove vapori aromatici depurano la pelle da tossine superficiali.E’ un luogo senza tempo dove il profumo di incensi e il lento scorrere dell’acqua rievoca-no la quiete di un ventre materno. Un invito all’ascolto di se stessi.

Vacanza a gogò purchètuteli il bebèRigenerarsi in riva al marePercorsi benessere e relax nella nuovissima Victoria Regeneration SPA ricavatanello stabilimento “Bagni Vittoria” di Ostia “

“Finalmente è arrivata, dopo tanto

attendere, Victoria Regeneration SPA, splendida realtà del nostro li-torale romano. Luogo magico in cui torale romano. Luogo magico in cui

si fondono la poesia del mare e l’amore per la cura del corpo e dello spirito, cioè “Salus la cura del corpo e dello spirito, cioè “Salus Per Aquam”, salute attraverso l’acqua, quel-la marina in particolare (thalassa), nostra la marina in particolare (thalassa), nostra preziosa risorsa grazie alle sue proprietà preziosa risorsa grazie alle sue proprietà rigeneranti.rigeneranti.Situata all’interno dei “Bagni Vittoria” Situata all’interno dei “Bagni Vittoria” di Ostia, direttamente sul mare, Victodi Ostia, direttamente sul mare, Victo-ria Regeneration SPA offre un servizio ria Regeneration SPA offre un servizio Wellness all’altezza degli standard e delWellness all’altezza degli standard e del-le aspettative di un settore in continua le aspettative di un settore in continua crescita e competizione, ricercando crescita e competizione, ricercando la propria identità nella proposta di la propria identità nella proposta di servizi e trattamenti altamente qualiservizi e trattamenti altamente quali-ficati e all’avanguardia.Il desiderio del nostro team di specialisti è Il desiderio del nostro team di specialisti è quello di far sentire il cliente, tornando a casa, veramente “rigenerato”, obiettivo che solo una SPA di alto livello può perseguire offrendo un certo tocco in più oltre alle soli-te piscine e saune.Alla Victoria Regeneration SPA si vive una dimensione completamente nuova del benessere, avvolti da un’atmosfera unica, guardando il mare al tramonto, in piena ar-monia con la vita.Relax pienamente ottenibile con i percor-si sensoriali fatti di piscine, idromassaggi panoramici, thermarium, suite riservata, comode chaise longue, modernissimi sola-rium e tutti quei piccoli rituali che nutrono il vostro corpo ed il vostro spirito.Victoria SPA offre a tutti la possibilità di per-sonalizzare il proprio percorso attraverso la consulenza di operatori esperti e qualificati.

Dr. emanuele cesariniSPA Manager

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Il Reiki è un antico metodo giapponese di cura naturale riscoperto e traman-dato dal dott. Mikao Usui, monaco vissuto in Giappone circa un secolo

fa. Fu lui, dopo molti anni di studio e me-ditazione in America e Giappone, ad aver sviluppato il metodo di guarigione psico-fisico Reiki che insegnò e praticò per tutta la sua vita.Il praticante Reiki trasmette energia uni-versale ed ottiene sorprendenti risultati su se stesso e sulle altre persone, nel campo fisico, psichico e spirituale. La tecnica Reiki può essere estesa anche agli animali, piante, ecc.Tramite il Reiki puoi diventare una fonte di vitalità e di gioia, per una migliore armonia d’amore tra te e l’ambiente che ti circonda, trovando la luce che illumina il tuo cam-mino.E’ facile apprendere i suoi fondamenti gra-zie ai seminari di 1°, 2° e 3° livello, per vivere in comunione con se stessi e con gli altri. Già durante i seminari di 1° e di 2° livello, gli operatori potranno utilizzare l’energia universale facendo le loro prime esperien-ze con il Reiki.Il Reiki, che in giapponese significa Energia Vitale Universale, è un antico metodo di cura basato sulla trasmissione di energia attraverso le mani e chiunque, per mezzo

tamenti Reiki sono molto soddisfacenti in quanto inducono nei pazienti, nella quasi totalità delle sedute, uno stato di rilassa-mento medio/profondo, soprattutto con-siderando che il soggetto cefalangico, più di altri, incontra difficoltà ad abbandonare il controllo ed a lasciarsi andare.Il Reiki, quindi, è una tecnica che fa sentire vivi dentro e fuori, consente di vivere me-glio e più serenamente, è ottima nel tratta-mento di supporto alla medicina conven-zionale e presenta il vantaggio di essere alla portata di tutti.

anche negli ospedali italiani un metodo dimiglioramento psicofisico imparando a potenziare la propria energia e ad alleviare la sofferenza

Dr.ssa Rossella coreaReiki Master

Il Reiki, arte orientaledi guarire rilassandosi

dei seminari, può imparare e praticarlo su se stesso e sugli altri. Il Reiki è contemporaneamente una forma di prevenzione, perchè rinforza la capacità immunitaria dell’organismo, di disintos-sicazione, perché migliora e potenzia la circolazione dell’energia in tutto il corpo e soprattutto di guarigione, perché allevia il dolore sia acuto che cronico.Inoltre l’energia liberata e giustamente incanalata fluisce spontaneamente dove serve e dove è necessaria inducendo un profondo rilassamento.La finalità è di trarre il miglioramento psi-cofisico.Il Reiki, inoltre,viene praticato anche negli ambienti ospedalieri di tutto il mondo e, negli ultimi anni, anche in quelli italiani, affiancando la terapia convenzionale.Al Centro di Medicina Psicosomatica dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Mi-lano, infatti, il Reiki è utilizzato come tecni-ca integrativa di rilassamento e analgesia in pazienti diagnosticati affetti da emicra-nia ribelle ai trattamenti farmacologici ed altre patologie.Il paziente può recarsi presso la struttura ospedaliera e ricevere il trattamento Reiki pagando la prestazione secondo le tariffe del S.S.N..I risultati finora ottenuti attraverso i trat-

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nel corso della gravidanza si effettuano una serie di esami ed accertamenti, volti ad indi-viduare precocemente alterazioni o patolo-gie che potrebbero, se non trattate, essere fonte di problemi; tutto ciò al fine di poter effettuare tempestivi trattamenti e limitare le eventuali conseguenze materno-fetali.Nei prossimi numeri di VIVENDI dettaglie-remo i principali esami che si effettuano a seconda delle settimane di gravidanza.

VISITA OSTETRICALa prima visita ostetrica (con il proprio gine-cologo o con ginecologi di strutture pubbli-che quali ospedali, consultori, ambulatori) deve essere effettuata entro il primo trime-stre di gravidanza. Le visite successive devo-no essere effettuate a cadenza mensile. Tutti i risultati delle analisi e degli esami effettuati

Quell’ideameravigliosa: facciamoun bambino!

La gravidanza e la nascita di un figlio sono momentiche suscitano grande tensione emotiva nella coppia.Tutto ciò che va fatto per la tutela della salute dimamma e nascituro nei consigli dello specialista

Dr.ssa Luciana Di troia Specialista in Ginecologia ed Ostetricia Dirigente Medico presso il San Filippo Neri

La gravidanza e la nascita di un fi-glio sono senz’altro le attività più importanti in una coppia. E sono momenti di grande tensione affet-

tiva oltre che di massima considerazione per la salute della gestante e del nascituro. Per questo motivo può essere utile seguire suggerimenti su come comportarsi e quali norme seguire.Innanzitutto è importante come prepararsi alla gravidanza. Idealmente, la prima visita prenatale deve essere fatta prima del con-cepimento, per permettere al medico di identificare eventuali malattie; di mettere in guardia la paziente contro l’uso di ta-bacco, droghe, alcolici e altre sostanze; di verificare le sue buone condizioni fisiche. Devono essere chiarite le misure igieniche di vita come la dieta corretta, l’esercizio fisi-co e l’intervallo adeguato tra una gravidan-za e l’altra e, se necessario, la paziente deve essere indirizzata in strutture specialistiche adeguate.La prima visita deve includere un esame obiettivo completo, incluse le determina-zioni del peso, dell’altezza e della pressione arteriosa; la palpazione del collo e della tiroi-de; l’auscultazione del cuore e dei polmoni; l’esame delle mammelle, dell’addome e degli arti e un esame del fondo dell’occhio. Deve essere, poi, eseguita una visita pelvica

completa. La visita intima accerta la gran-dezza e la conformazione dell’utero e la normale condizione degli annessi. Gli esami di laboratorio devono includere un emocromo, un test su siero per il virus dell’epatite B, un esame colturale per la gonorrea e la chlamydia, la tipizzazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh e lo screening per gli anticorpi, il livello de-gli anticorpi contro la rosolia (a meno che un precedente esame fosse positivo), un esame completo delle urine, un esame colturale di screening delle urine e un test di Papanicolaou della cervice. Le donne di colore devono essere esaminate per la costituzione genetica eterozigote o per la malattia falciforme.Si devono raccomandare gli studi genetici alle donne che sono comprese nelle cate-gorie a più alto rischio. Le donne che pro-vengono dall’Asia o dall’America Latina, le donne senza fissa dimora e le altre donne suscettibili, devono eseguire l’intradermore-azione per la TBC.

LA GRAVIDANZAPer gravidanza fisiologica si intende una gravidanza che decorre senza particolari problemi o complicanze. Il 90% circa delle gravidanze rientrano in questa categoria.Al fine di tutelare la madre ed il nascituro

devono essere mostrati al ginecolo-go curante per identificare tempe-stivamente eventuali alterazioni.Ad ogni visita verrà eseguita la misu-razione della pressione arteriosa che è un parametro di grande importan-za in gravidanza.La paziente dovrà misurare il pro-prio peso corporeo a cadenza setti-manale e comunicare le variazioni nel corso delle visite. Bruschi au-menti di peso, la comparsa rapida di edemi (gonfiori) alle gambe, even-tuali sanguinamenti e/o dolori e qualsiasi altro sintomo, dovranno esse-re subito segnalati al proprio ginecologo.

L’ECOGRAFIA IN GRAVIDANZA L’ecografia è un esame non invasivo e sicuro sia per la madre che per il feto. Dalla sua introduzione è diventata sempre più importante in ambito ostetrico fino a divenire al giorno d’oggi momento indispen-sabile di ogni gravidanza e branca quasi indipendente dell’ostetricia. Nelle prime fasi è fondamentale per la diagnosi e/o conferma della gravidanza. Il sacco gestazionale può essere visualizzato tra la 4ª e la 5ª settimana di gestazione, l’embrione dopo la 5ª. La visualizzazione

dell’embrione in cavità uterina è molto importante per escludere un’eventuale gravidanza extrau-

terina nonché per escludere la presenza di un uovo chiaro (o gravidanza anembrionica), in questo caso molti centri prudentemente pre-feriscono aspettare qualche settimana ancora per avere la conferma diagnostica. Attraverso l’ecografia, poi, si può stabilire la datazione

della gravidanza. Fra la 7ª e la 13ª set-timana, infatti, il feto ha una cre-

scita costante, cioè ad una data settimana corrisponde quasi invariabilmente una data lunghezza del feto e questa non è influenzata da nessun

fattore costituzionale, razzia-le o nutrizionale. La misura di

questa lunghezza consente di datare correttamente l’epoca di gravidanza con un’approssima-zione di ± 4 giorni. La misura in questione si chiama CRL e corri-sponde alla lunghezza del feto dal vertice (testa) al sacro.(segue al prossimo numero di VI-VENDI)

nel corso della gravidanza si effettuano una serie di esami ed accertamenti, volti ad indi-viduare precocemente alterazioni o patolo-gie che potrebbero, se non trattate, essere fonte di problemi.

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bassi livelli di testosterone! Essendo infatbassi livelli di testosterone! Essendo infat-ti liposolubile, il testosterone entra nelle ti liposolubile, il testosterone entra nelle cellule adipose dove viene trasformato in cellule adipose dove viene trasformato in estrogeni che a loro volta determinano una estrogeni che a loro volta determinano una riduzione della produzione testicolare di riduzione della produzione testicolare di testosterone. testosterone. Nei paesi industrializzati la percentuale di Nei paesi industrializzati la percentuale di persone in sovrappeso è in continuo e copersone in sovrappeso è in continuo e co-stante aumento. L’obesità costituisce, oltre stante aumento. L’obesità costituisce, oltre ad un evidente problema estetico, anche ad un evidente problema estetico, anche un importante fattore di rischio per patoun importante fattore di rischio per pato-logie cardiovascolari, diabete, ipertensione logie cardiovascolari, diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemie e spesso si associa a arteriosa, dislipidemie e spesso si associa a riduzione della libido ed impotenza; infatti riduzione della libido ed impotenza; infatti nell’uomo obeso i livelli di testosterone totanell’uomo obeso i livelli di testosterone tota-le e di altri ormoni ad esso correlati risultano le e di altri ormoni ad esso correlati risultano ridotti, tanto da delineare spesso un vero e ridotti, tanto da delineare spesso un vero e proprio quadro di ipogonadismo. proprio quadro di ipogonadismo. Da studi recenti è emerso che i livelli di teDa studi recenti è emerso che i livelli di te-stosterone siano correlabili con la resistenza stosterone siano correlabili con la resistenza insulinica, tant’è che il soggetto affetto da insulinica, tant’è che il soggetto affetto da ipogonadismo che effettua trattamento soipogonadismo che effettua trattamento so-stitutivo con testosterone vede migliorare la stitutivo con testosterone vede migliorare la sua glicemia e la resistenza insulinica perifesua glicemia e la resistenza insulinica perife-

rica dopo alcuni mesi di trattamento. Allora è utile una terapia con testosterone nell’obesità maschile come aiuto alla dieta per favorire la riduzione del peso corporeo?Certamente ormai è consolidata la nozione che un trattamento cronico con androgeni può indurre modificazioni della composi-zione corporea con una specifica riduzione del grasso viscerale e un aumento della percentuale di massa magra muscolare. Data la stretta associazione fra grasso visce-rale, sindrome metabolica e malattie car-diovascolari, questi dati suggeriscono che il testosterone potrebbe essere usato per prevenire o ridurre l’incremento dell’adipe viscerale correlato all’età e all’obesità, e possibilmente anche gli eventi metabolici negativi conseguenti

Meno obesicon l’ormone maschio

Studi recenti aprono nuovesperanze nella lotta all’obesità enella prevenzione dell’iperglicemia: con il testosteronesi riduce il grasso e aumentala massa magra muscolare

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Negli ultimi dieci anni si sono fatti passi da gigante nel trattamen-to del morbo di Parkinson, oggi infatti la malattia è tenuta sotto

controllo molto meglio rispetto al passato. Essendo disponibili terapie varie ed efficaci, la diagnosi precoce della malattia riveste un’importanza fondamentale per preserva-re la qualità della vita di chi ne è affetto. E’ ben noto che la malattia di Parkinson è una patologia del sistema nervoso centrale con-seguente alla morte di alcune cellule nervo-se, situate in una zona profonda del cervello denominata sostanza nera, per cause non ancora note. Queste cellule producono un neurotrasmettitore, chiamato dopamina, responsabile dell’attivazione di un circuito che controlla il movimento. Con la riduzio-ne di almeno il 50 per cento di tali cellule, viene a mancare un’adeguata stimolazione dei recettori, cioè delle stazioni di arrivo del circuito. La patologia si manifesta più frequente-mente tra i 40 ed i 60 anni ma interessa anche i giovani: in Italia infatti sono circa 20 anche i giovani: in Italia infatti sono circa 20 mila le persone al di sotto dei 40 anni col-pite da questo disturbo neurologico. Con il

termine Parkinsonismo si indica invece sia la malattia di Parkinson sia tutte le sindromi che per molti aspetti le assomigliano, ma in realtà non lo sono. La malattia di Parkinson è caratterizzata da tre sintomi classici: rigidità, tremore e bra-dicinesia (lentezza nei movimenti), ai quali si associano altri sintomi primari tra i quali disturbi dell’equilibrio, impaccio nell’anda-tura, modificazioni posturali. Per la diagnosi di malattia di Parkinson la visita neurologica rappresenta il primo “passo” ed anche il più importante. Essa si “passo” ed anche il più importante. Essa si svolge in due fasi: nella prima, anamnesi, vengono raccolte le notizie riguardanti la storia del paziente, le eventuali patologie presenti nei familiari, le abitudini di vita, il tipo di lavoro svolto ed i sintomi avvertiti dal paziente; nella seconda fase il neurolo-go visita il paziente ricercando alcuni segni caratteristici della malattia. Nel corso della visita è possibile porre il sospetto diagnosti-co di malattia di Parkinson. Importante per la diagnosi è la valutazione della risposta alla terapia. A tal proposito, nella pratica clinica, vengono effettuati test farmacologici utilizzando farmaci specifici come l’apomorfina oppure la levodopa; nel corso di tali test si esegue una valutazione dell’agilità nell’esecuzione di alcuni compiti motori prima e dopo la somministrazione del farmaco. Se il miglioramento osserva-to è significativo, il test viene considerato positivo. Nel percorso diagnostico della

Progressi da gigante nell’ultimo decennio nel trattamento della malattia da tremore. Sempre più importante la diagnosi precoce

Parkinson,prevenzione

a grandi passi

patologia sono importanti alcuni esami radiologici, quali TAC o RM encefalo, che consentono di escludere altre patologie del cervello responsabili degli stessi disturbi. In alcuni casi selezionati, nei quali sussistono dubbi sulla diagnosi, sono disponibili gli esami funzionali (danno informazioni sul funzionamento dell’encefalo): gli studi PET e SPECT consentono di valutare il grado e la distribuzione della morte cellulare. La SPECT con DAT Scan, viene eseguita in alcu-ni casi selezionati, per agevolare la diagnosi di malattia di Parkinson e differenziarla dai parkinsonismi cosiddetti “secondari” cioè con una causa identificabile (es. farmaci). In futuro, probabilmente, un semplice pre-lievo di sangue potrà agevolare la diagnosi; sono in corso di studio infatti alcuni mar-kers biologici il cui dosaggio permetterà di accertare la diagnosi e di monitorare nel tempo la malattia di Parkinson.

Il testosterone è l’ormone dell’energia e svolge un ruolo primario nel dare e mantenere il benessere globale, inter-venendo su tono dell’umore, concen-

trazione, sfera affettiva e memoria a breve termine, pur essendo conosciuto in primis per la diretta azione su desiderio, presta-zioni e caratteri sessuali maschili. In realtà il testosterone è molto più che l’ormone della libido! Ciò è tanto più evidente dopo i 50 anni, quando inizia una graduale riduzione dei livelli di testosterone. Questa riduzione può essere anche marcata e determinare una vera e propria patologia definita “ipo-gonadismo ad esordio tardivo“, che si ac-compagna ad un incremento dei principali fattori di rischio cardiocircolatorio: aumen-to del colesterolo totale ed LDL, incremento della massa grassa addominale, della glice-mia con insulino-resistenza e rischio eleva-to di diabete mellito di tipo II. Tra i principali nemici del testosterone si annovera il grasso addominale in eccesso. Maggiore è il sovrappeso e più si rischiano

Prof. andrea FabbriPrimario di Endocrinologia e DiabetologiaOspedale S. Eugenio RomaCattedra di Endocrinologia Università di Roma Tor Vergata

Dr.ssa Loreta QuarantaSpecialista in NeurologiaU.O.C di Neurologia Pol.Luigi Di LiegroOspedale G.B. Grassi

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Dr. Luca MarinoDirettore SanitarioMarilab Center

Manca poco ai cinquant’anni di sodalizio tra la mia famiglia ed il territorio di Ostia. Fu mio padre, il Dott. Remo Marino,

a fondare il primo laboratorio del litorale, nonché uno dei primi di tutta la città di Roma in un’epoca, ormai lontana, in cui Ostia era al suo massimo fulgore e le analisi cliniche cominciavano ad essere strumenti importanti per il cosiddetto medico con-dotto di quei tempi. Era il 1961.In quasi cinquant’anni la nostra attività ha avuto una grande evoluzione ed ha amplia-to i suoi confini, andando a coprire anche alcune zone della Capitale. Pur puntando ad integrare i servizi sanitari all’interno di Roma, non abbiamo mai perso quel feeling tutto particolare che ci lega al litorale.Ecco il perché dell’apertura del Marilab Center nel 2005, una struttura diagnostica polispecialistica che occupa una palazzina di 2500 mq e offre alla cittadinanza servizi diagnostici a 360 gradi, molti dei quali non erano disponibili né in regime pubblico né tantomeno in quello privato in tutta la costa romana. Una realtà, quella urbana e sociale di Ostia che chiamiamo città, non tanto per una scarsa conoscenza dei confini del Comune di Roma ma, piuttosto, per una convinzione che un’area con circa 350˙000 abitanti deve sentire e pretendere il ruolo di città, anche se la carenza di infrastrutture non le permette di essere autonoma dal Campidoglio. Chi ne paga le dirette conseguenze sono proprio i cittadini lidensi che sono spesso costretti a macinare chilometri e traffico per cercare servizi al centro di Roma.

a quello preventivo rivolto sia al corpo che all’anima.Nel mese di novembre è prevista l’aper-tura della Victoria Regeneration SPA, un complesso su due piani direttamente sul-la spiaggia con una meravigliosa vista sul mare provvisto di una piscina, due vasche idromassaggio, due suite spa, sauna, bagno turco, Rasul orientale, solarium e otto cabi-ne per trattamenti estetici e curativi.La filosofia della SPA prevede una piena inte-grazione del benessere fisico e psichico con un particolare occhio allo stato clinico della persona che, vista la formazione medica del gruppo, non viene mai perso di vista.Basterà visitare i locali della Victoria Rege-neration SPA per apprezzare l’elevata qua-lità delle finiture e del servizio e poter dire che anche questa volta la famiglia Marino ha voluto regalare ad Ostia un gioiello fru-ibile e godibile da tutti gli amanti del be-nessere.

Nozze d’oro,la sfida continua

In quest’ottica abbiamo creduto giusto investire gran parte della nostra forza per sopperire ad una carenza cronica del terri-torio nel campo della chirurgia.Dopo un lungo lavoro di ricerca e proget-tazione e dopo svariati mesi impiegati per la ristrutturazione siamo ormai in dirittura d’arrivo per l’apertura della prima Unità Au-tonoma di Day Surgery del Lazio che, nean-che a farlo apposta, sarà situata proprio ad Ostia.Si tratta di una struttura di 650 metri quaSi tratta di una struttura di 650 metri qua-drati totalmente attrezzata per l’effettuadrati totalmente attrezzata per l’effettua-zione di tutti quegli interventi eseguibili in zione di tutti quegli interventi eseguibili in regime di ricovero diurno; ciò vuol dire che regime di ricovero diurno; ciò vuol dire che il paziente la sera torna a dormire nella proil paziente la sera torna a dormire nella pro-pria casa con indubbi vantaggi economici e pria casa con indubbi vantaggi economici e di qualità della vita.Un accordo, previsto per legge, con un ospedale limitrofo per il trattamento di eventuali complicanze, garantirà il paziente da qualsiasi tipo di rischio.Le indicazioni delle società internazionali di Chirurgia dicono che oltre il 30% degli interventi chirurgici va eseguito in Day Ho-spital; in Italia, oggi, siamo ancora molto lontani da questa soglia ma noi vogliamo dare il nostro contributo per allinearci con il resto dell’Europa e, ancora più importante, per evitare agli abitanti di Ostia chilometri inutili.La nostra attenzione per il litorale non si La nostra attenzione per il litorale non si sofferma al campo prettamente sanitario sofferma al campo prettamente sanitario ma ultimamente si è rivolta al settore del ma ultimamente si è rivolta al settore del Wellness, ossia della cura del benessere Wellness, ossia della cura del benessere della persona; in un certo senso si vuole della persona; in un certo senso si vuole spostare l’attenzione dall’aspetto curativo

Ormai vicino ai 50 anni d’attività, l’impegno del gruppo Marilab si estende anche alla Day Surgery ed al Wellness

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APERTURA DOMENICALE

Dal 15 settembre è stato ripristinato il servizio di apertura domenicale,

temporaneamente sospeso durante il periodo estivo.

Ricordiamo di seguito i centri coinvolti e le prestazioni erogate:

ROMA - Via Francesco P. da Cherso, 10 (prelievi, radiologia ed ecografia)

ROMA - Via Caffaro 137 (solo prelievi)

OSTIA - Marilab Center Viale Zambrini 14 (prelievi e radiologia)

ACILIA – Via Pietro da Mazzara 42 (solo prelievi)

FIUMICINO – Via Tempio della Fortuna, 44 (solo prelievi)

TORRIMPIETRA - Via Eucario Silber, 7c (solo prelievi)

CONGRESSO SIMLII

Dal 17 al 20 novembre la Marilab parteciperà al Congresso Nazionale SIMLII (Società

Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale) che avrà luogo a Palermo.

La finalità del Congresso è legata alla trattazione di tematiche scientifiche che inte-

ressano il settore di Medicina del Lavoro in tema di tutela e promozione della salute

dei lavoratori.

La Marilab sarà presente come ditta specializzata nell’erogazione del servizio di Me-

dicina del Lavoro secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08. La Marilab rappresen-

ta inoltre un valido supporto per tutti i medici competenti che necessitano di una

struttura per effettuare analisi ed esami specialistici utili al rilascio del certificato di

idoneità.

CENTRO REIKI

Si informa la clientela che presso il Marilab

Center di Via Zambrini, a partire da ottobre, si

svolgeranno incontri e seminari sul Reiki.

Per approfondimenti sull’argomento si ri-

mandano i lettori interessati all’articolo a

pag. 21.

Per informazioni sugli incontri si prega di

contattare Ilaria Ziccarelli dalle ore 12.00 alle

ore 13.00 al seguente recapito: 06 56195258

(e-mail: [email protected]).

CORSI E LABORATORI

L’associazione Happy Time Infernetto ha aperto le iscrizioni ai se-

guenti corsi e laboratori di arti espressive e creative:

Musica per bambini, Ceramica e Cartapesta, Mosaico, Teatro,

Canto Corale, Pittura e Arti Manuali, Psicomotricità, Scrittura

Creativa con Illustrazione (Fantasy – Manga – Fumetto), Chitarra

Classica, Chitarra Elettrica, Arpa, Sassofono, Percussioni, Musica

Elettronica, Hip-Hop, Break- Dance, Aerosol - Art, Graffiti

Per informazioni o per le adesioni ai corsi contattare:

Rosalba 335 5445704 - Claudia 338 5051390 - Simona 335 6615391

Nice 340 9291970

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Dr.ssa Fabiola caroniCaposala CoordinatriceDay Surgery Marilab

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RSI La parola Tatuaggio deriva dall’ame-

ricano “tattoo”, che a sua volta deriva dal polinesiano “tatu” che significa marcare il corpo con dei

segni. Che venga effettuato con le antiche tecniche manuali o con quelle elettriche moderne, la pratica del tatuaggio prevede sempre la penetrazione di un ago in uno strato superficiale della pelle alla profondi-tà di circa 0,5 millimetri e l’iniezione di pig-menti colorati per produrre segni, disegni o scritte.

nuovo tatuaggio o piccole parti che camnuovo tatuaggio o piccole parti che cam--biano l’aspetto o il significato di quello biano l’aspetto o il significato di quello precedente.precedente.Oppure si possono eliminare utilizzando i metodi più vecchi e meno costosi come: il peeling e l’abrasione chimica; la dermoa-brasione con l’asportazione dell’epidermi-de e derma papillare non appena appare il pigmento da eliminare; l’escissione chi-rurgica attuabile per i tatuaggi di piccole dimensioni; l’elettrofolgorazione ed i laser ad argon o CO2.In tutti questi metodi succitati, l’inconve-niente più comune è l’inevitabile presenza di esiti discromici (chiazze più scure o più chiare) e cicatrici ipertrofiche (esagerate) che riproducono “a stampo” il tatuaggio precedente.Il metodo più recente e sicuramente mi-gliore, ma molto più costoso e necessa-rio di molte sedute, è l’utilizzo di laser Q-switched (a rubino, ad alexandrite, Nd-YAG, Dye) che generano impulsi con picco di potenza molto elevato ma di breve du-rata al fine di provocare la frammentazione fotomeccanica dei pigmenti senza deter-minare effetti termici sui tessuti circostanti, riducendo così al minimo la possibilità di esiti cicatriziali. Questo meccanismo della fototermolisi frammenta i pigmenti del tatuaggio in particelle talmente piccole che si disperdono nel derma e vengono riassorbite dai macrofagi (cellule spazzino) ed anche eliminati per via linfatica e tran-scutanea.

Tattoo,non sempreun buon ricordoIl tatuaggio, spesso doloroso e non privo dicomplicanze, diventa un problema nel momento in cui si decide di “disfarsene”. Tecniche e metodi

Il fastidio o dolore che si avverte nel corso Il fastidio o dolore che si avverte nel corso dell’applicazione del tatuaggio, qualsiasi dell’applicazione del tatuaggio, qualsiasi sia la tecnica adoperata, varia a seconda sia la tecnica adoperata, varia a seconda del punto del corpo sul quale viene pratidel punto del corpo sul quale viene prati-cato; si avverte meno sulle braccia o sulle cato; si avverte meno sulle braccia o sulle gambe e si avverte di più nelle zone ricche gambe e si avverte di più nelle zone ricche di terminazioni nervose come i polsi, le cadi terminazioni nervose come i polsi, le ca-viglie ed i piedi. viglie ed i piedi. Le complicanze che si possono avere in Le complicanze che si possono avere in seguito alla pratica del tatuaggio sono: seguito alla pratica del tatuaggio sono: dermatiti allergiche da ipersensibilità nei dermatiti allergiche da ipersensibilità nei confronti dei diversi coloranti adoperati; confronti dei diversi coloranti adoperati; infezioni batteriche e virali; reazioni grainfezioni batteriche e virali; reazioni gra-nulomatose da corpo estraneo; cheloidi nulomatose da corpo estraneo; cheloidi (ispessimenti sporgenti della cute); localiz(ispessimenti sporgenti della cute); localiz-zazione in corrispondenza dell’area tatuata zazione in corrispondenza dell’area tatuata di tumori come gli epiteliomi.di tumori come gli epiteliomi.Per ridurre la possibilità di complicanze Per ridurre la possibilità di complicanze vanno evitate le strutture e gli operatori vanno evitate le strutture e gli operatori non autorizzati (è dal 1988 che una circonon autorizzati (è dal 1988 che una circo-lare del Ministero della Sanità prevede che lare del Ministero della Sanità prevede che le ASL devono rilasciare dei patentini agli le ASL devono rilasciare dei patentini agli operatori dopo la frequenza di un idoneo operatori dopo la frequenza di un idoneo corso professionale) e che gli ambienti e gli corso professionale) e che gli ambienti e gli strumenti utilizzati rispondano a tutti gli strumenti utilizzati rispondano a tutti gli standard igienici prescritti dalla legge.standard igienici prescritti dalla legge.Ma se grande è oggi il successo del tatuagMa se grande è oggi il successo del tatuag-gio tra tutti i ceti della popolazione, molto gio tra tutti i ceti della popolazione, molto sentita è anche l’esigenza di annullare un sentita è anche l’esigenza di annullare un marchio, ostentato in certe fasi della vita, marchio, ostentato in certe fasi della vita, ma poi motivo di rimorso, di vergogna o ma poi motivo di rimorso, di vergogna o di timore di emarginazione professionale, di timore di emarginazione professionale, sociale o di un rifiuto affettivo.sociale o di un rifiuto affettivo.I tatuaggi si possono mascherare con un I tatuaggi si possono mascherare con un camouflage praticando un’aggiunta di un camouflage praticando un’aggiunta di un camouflage praticando un’aggiunta di un

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L’importanzadel prima e dopoLa presenza infermieristica nella fase del La presenza infermieristica nella fase del La presenza infermieristica nella fase del pre e post ricovero nella propria abita-pre e post ricovero nella propria abita-zione è per i pazienti un elemento im-zione è per i pazienti un elemento im-portante e di soddisfazione. Il paziente si portante e di soddisfazione. Il paziente si sente rassicurato sia verbalmente sia con sente rassicurato sia verbalmente sia con l’attenzione professionale, volta al suo l’attenzione professionale, volta al suo benessere fisico e psichico.benessere fisico e psichico.L’informazione scritta e spiegata qual-L’informazione scritta e spiegata qual-che giorno prima dell’intervento, riduce che giorno prima dell’intervento, riduce lo stato di ansia e lo stress; la dimissione lo stato di ansia e lo stress; la dimissione protetta con adeguata informazione e protetta con adeguata informazione e se necessaria assistenza a casa, riduce la se necessaria assistenza a casa, riduce la sensazione di abbandono dopo l’inter-sensazione di abbandono dopo l’inter-vento.Rispetto alla chirurgia tradizionale, la Day Rispetto alla chirurgia tradizionale, la Day Surgery, riducendo i tempi di degenza, Surgery, riducendo i tempi di degenza, provoca un impatto emotivo positivo sui provoca un impatto emotivo positivo sui pazienti:

- rassicurazione nell’ambiente familiare; - rassicurazione nell’ambiente familiare; - riprendersi più in fretta dall’intervento; - riprendersi più in fretta dall’intervento; - minore attesa nelle liste operatorie;- minore attesa nelle liste operatorie;- stare lontano da casa meno possibile; - stare lontano da casa meno possibile; - minore disagio personale.- minore disagio personale.

Gli interventi eseguiti in Day Surgery Gli interventi eseguiti in Day Surgery rappresentano una conquista dei no-rappresentano una conquista dei no-stri tempi ed una grande realizzazione stri tempi ed una grande realizzazione in campo chirurgico e sociale solo se in campo chirurgico e sociale solo se accompagnati da uno stretto controllo accompagnati da uno stretto controllo post-operatorio. Soltanto questo può post-operatorio. Soltanto questo può

rassicurare pienamente il paziente ope-rassicurare pienamente il paziente ope-rassicurare pienamente il paziente ope-rato che al suo domicilio deve essere messo in condizione di affrontare le ore notturne e i giorni successivi senza timori di complicazioni e senza l’ansia di rima-nere solo.

La necessità di rafforzare i processi a necessità di rafforzare i processi di umanizzazione all’interno del delicato rapporto tra Medicina e paziente come pure i sempre più

profondi tagli, che costringono a ridurre i tempi di ricovero senza rinunciare alle condizioni di sicurezza sanitaria, stanno sempre più valorizzando la scelta del Day Surgery o ospedalizzazione diurna.Un passo sempre più vicino anche nella sanità del litorale romano.Ma quali sono le percezioni dei pazienti trattati in Day Surgery? Seppur in una società ipertecnologica, coltiviamo sem-pre il sogno di essere liberati dal male, rassicurati contro la paura, e di guarire in minor tempo possibile .Non c’è tempo per essere malati. Efficien-za, salutismo, corpo in perfetta forma sono i miti della società in cui viviamo. In questo contesto si inserisce con determi-nazione la Day Surgery, contesto in cui è importantissima la presa di coscienza del paziente che deve affrontare l’intervento chirurgico e la sua rapida dimissione dal-la struttura.Meno tempo si soggiorna in ospedale e Meno tempo si soggiorna in ospedale e Meno tempo si soggiorna in ospedale e minore è la percezione di sentirsi ‘’mala-ti’’. E il ritorno rapido alla propria abita-ti’’. E il ritorno rapido alla propria abita-ti’’. E il ritorno rapido alla propria abita-zione costituisce per molti pazienti una fonte di sollievo e serenità.fonte di sollievo e serenità.fonte di sollievo e serenità.

nella Day Surgerysi affinano le tecnichedi assistenza edi informazione perridurre la tensionenei pazienti emigliorare la guarigione

di Josè Maria LopsDermatologo

per ridurre la possibilità di complicanze vanno evitate le strutture e gli operatori non autorizzati, inoltre, ambienti e strumenti utilizzati devono rispondere a tutti gli standard igienici prescritti dalla legge.

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termine della minzione e, nei casi più gra-vi, con la perdita di urine conseguente allo stimolo impellente. E’ solamente grazie all’esame urodinamico che lo specialista è in grado di stabilire se il paziente deve es-sere sottoposto ad intervento chirurgico, a terapia farmacologica o solamente a moni-toraggio periodico. Un altro importantissimo campo di appliUn altro importantissimo campo di appli-cazione dell’urodinamica è rappresentato cazione dell’urodinamica è rappresentato dalle patologie funzionali determinate dal dalle patologie funzionali determinate dal prolasso degli organi pelvici nella donna. prolasso degli organi pelvici nella donna. Tali modificazioni, dovute al rilasciamento delle strutture di supporto dell’utero, della vescica e del retto, sono molto comuni so-prattutto dopo la quarta-quinta decade di vita e tra i più importanti fattori di rischio si riconoscono il numero delle gravidanze, soprattutto se i parti sono avvenuti per via vaginale, l’aumento ponderale, l’attività fi-sica, le modificazioni dell’alvo (soprattutto in senso stitico), gli interventi di chirurgia

pelvica. La sintomatologia è variabile e molto spesso possono coesistere con di-versi livelli di gravità disturbi quali l’incon-tinenza da sforzo, l’incontinenza da urgen-za, la difficoltà nella minzione e l’incapacità di svuotare completamente la vescica. Oltre alle comuni alterazioni appena de-scritte, i disordini della funzionalità delle basse vie urinarie possono essere causati da una quantità di patologie, a volte mani-feste, altre volte occulte, che coinvolgono il sistema nervoso: i traumi spinali, le ence-falopatie multiinfartuali, i parkinsonismi, la sclerosi multipla, le malattie demieliniz-zanti, le patologie cerebrovascolari, solo per citarne alcune, sono tutte condizioni che possono avere ripercussioni sulla fun-zionalità detruso-sfinterica, dando luogo a una molteplicità di disordini spesso invali-danti e pericolosi. Esistono poi altre situazioni che necessi-tano di un’attenta valutazione tramite le prove urodinamiche: è il caso della cistite interstiziale, del dolore pelvico cronico e dell’enuresi, patologie che spesso ricono-scono tra le varie cause anche delle altera-zioni di carattere funzionale.Per concludere: la preparazione all’urodi-namica prevede l’assunzione di una terapia antibiotica a scopo profilattico della durata di pochi giorni a partire dal giorno dell’esa-me, ed è necessario effettuare l’analisi delle urine con relativa urinocoltura alcuni giorni prima, in quanto la presenza di in-fezioni delle vie urinarie può compromet-tere i risultati. La procedura, in base alle patologie che si vanno a studiare, ha una durata che varia tra i 30 e i 60 minuti, non comporta sostanzialmente alcun rischio per il paziente e viene eseguita in regime ambulatoriale.

Per questo motivo e con lo scopo di fornire Per questo motivo e con lo scopo di fornire diagnosi sempre più accurate nell’inquadiagnosi sempre più accurate nell’inquadiagnosi sempre più accurate nell’inqua-dramento delle disfunzioni delle basse vie urinarie, a partire dagli anni ’80 si è assistito urinarie, a partire dagli anni ’80 si è assistito urinarie, a partire dagli anni ’80 si è assistito allo sviluppo e alla diffusione dell’urodinaallo sviluppo e alla diffusione dell’urodinaallo sviluppo e alla diffusione dell’urodina-mica.Dal punto di vista metodologico, l’esame urodinamico viene effettuato mediante il posizionamento di un cateterino vescicale, dotato di due canali, e di una sonda rettale; dotato di due canali, e di una sonda rettale; un canale del cateterino vescicale viene col-legato ad un infusore di soluzione fisiologi-ca, mentre il secondo canale del cateterino e la sonda rettale vengono connessi a due trasduttori di pressione. Tutto il sistema, gestito da un PC dedicato, permette di ri-empire la vescica, controllando le modalità di infusione dei liquidi, di misurare le pres-sioni che si sviluppano sia in vescica che a livello endoaddominale e di registrare il flusso urinario durante la fase minzionale. Inoltre, qualora il quadro clinico lo richieda, è possibile applicare a livello del perineo degli elettrodi a placca o ad ago grazie ai quali è possibile registrare l’attività musco-lare del pavimento pelvico durante le varie fasi dell’esame, rilevando così eventuali al-terazioni a carico delle strutture sfinteriche, molto comuni nei pazienti che soffrono di determinate patologie neurologiche.Generalmente la fase preliminare dell’esa-me urodinamico è costituita dall’uroflussi-

La vescica urinaria, meglio definibile come sistema vescico-sfinteriale, è preposta alla raccolta delle urine e alla loro espulsione in luoghi e

tempi appropriati. Questa duplice funzio-ne è controllata dal sistema ortosimpatico, che durante l’accumulo di urine garanti-sce la distensibilità della parete vescicale e la chiusura dell’apparato sfinterico, e dal sistema parasimpatico che svolge la dal sistema parasimpatico che svolge la funzione opposta, attivando la contrazio-ne del detrusore (la porzione muscolare della vescica) e aprendo lo sfintere così da espellere all’esterno le urine. Alla gestione di questi meccanismi sono deputati diver-si centri nervosi, presenti nel cervello e nel si centri nervosi, presenti nel cervello e nel midollo spinale, che agiscono in maniera strettamente coordinata e che reagiscono agli stimoli provenienti dalla vescica mo-dulando diversi tipi di risposte. Le patologie che comportano la rottura di questi equilibri e la comparsa di altera-zioni minzionali rappresentano un vasto e importante capitolo del panorama uro-logico, andando dalla comune ipertrofia prostatica benigna (IPB) nell’uomo, alla di-slocazione degli organi pelvici nella donna, dalle malattie neurologiche alle alterazioni cosiddette idiopatiche, presentando cor-redi sintomatologici che possono risultare difficilmente interpretabili mediante il solo approccio clinico.

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Urodinamica,quando il check-upè indispensabile

metria libera, effettuata prima del posizio-namento del cateterino vescicale e della sonda rettale, che consiste nell’urinare in un dispositivo in grado di calcolare la por-tata del flusso urinario nell’unità di tempo, restituendo, oltre ai parametri del flusso massimo e medio, del tempo di svuota-mento e del volume espulso, anche un tracciato, denominato profilo flussimetri-co, che consente allo specialista di avere un quadro iniziale delle alterazioni che si accinge ad indagare.La fase successiva è rappresentata dalla cistomanometria, procedura che viene eseguita, previo posizionamento dei ca-teterini, infondendo soluzione fisiologica direttamente in vescica, simulando così il riempimento vescicale. Durante il riempi-mento vengono misurati i valori pressori a livello vescicale ed endoaddominale in modo da individuare eventuali “compor-tamenti anomali” come le alterazioni della compliance detrusoriale (ossia della capa-cità della vescica di lasciarsi distendere con l’aumentare del volume infuso) e la presen-za di contrazioni involontarie, disfunzione che nei casi più gravi può portare alla per-dita involontaria di urine (incontinenza uri-naria da urgenza).Al termine della cistomanometria, che si conclude di solito quando il paziente ri-ferisce uno stimolo impellente e non più

procrastinabile, si passa alla fase conclusi-va, cioè all’analisi del rapporto pressione/flusso che si ottiene invitando il paziente ad urinare e registrando i valori del flusso urinario e le variazioni delle pressioni endo-vescicali. Le misurazioni ottenute vengono processate da un software e riportate su un grafico mediante il quale lo specialista è in grado di stabilire la presenza di una patolo-gia ostruttiva, quantificarne l’entità e valu-tare la potenza contrattile del detrusore.Ma quali sono i pazienti che dovrebbero sottoporsi all’esame urodinamico? Prima di rispondere, è doveroso premettere che tale metodica viene definita “invasiva”, e quindi rappresenta un esame diagnostico di livel-lo avanzato. Data la complessità si evince come non sia necessario sottoporre a tale procedura chiunque presenti un minimo disturbo a livello minzionale, ma deve esse-re operata una selezione in base a determi-nati criteri clinico-anamnestici, motivo per il quale è opportuno che sia lo specialista a porre l’indicazione per effettuare l’esame urodinamico.Una delle più comuni applicazioni dell’urodiUna delle più comuni applicazioni dell’urodiUna delle più comuni applicazioni dell’urodi-namica è senz’altro rappresentata dall’iper-trofia prostatica benigna.trofia prostatica benigna.Tale patologia, dovuta all’aumento volume-trico della ghiandola prostatica secondario alla presenza di noduli di adenomiomato-si, colpisce un vasto numero di soggetti, soprattutto dopo il cinquantesimo anno di età, manifestandosi spesso con la ridu-zione della portata del flusso urinario, con l’aumento della frequenza minzionale, sia diurna che notturna (spesso il primo sin-tomo è costituito proprio dalla necessità di doversi alzare nel cuore della notte per andare a urinare), con la sensazione di non aver svuotato completamente la vescica al

Dr. Raniero parascaniUrologo

uomini e donne superati i cinquant’anni presentano frequentemente disturbi all’apparato urinario.un esame moderno e preciso per diagnosi e funzionalità

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C ‘ erano una volta il latte e lo yogurt… Andavamo al

supermercato, ci diri-gevamo al banco frigo ed al massimo ave-vamo la possibilità di

scegliere tra latte intero o scremato, yo-gurt magro o alla frutta, denso o da bere.Oggi, ci dirigiamo al banco frigo e ci si apre un mondo: latte addizionato di omega-3 che fa bene al cuore, latte con steroli vege-tali che abbassa il colesterolo, yogurt con fermenti lattici dai nomi sconosciuti ed in-quietanti che regolarizzano la funzionalità intestinale ed aumentano le difese immu-nitarie…ma come dobbiamo comportarci? Possiamo scegliere un prodotto in tutta tranquillità senza prima conseguire una laurea in biologia molecolare?!Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, per-ché credo che i consumatori abbiano dirit-to di conoscere per poter scegliere senza aver paura che un “bifidus” alieno possa terrorizzarli in incubi notturni…Cosa sono i latti addizionati? In pratica si tratta di latte (solitamente vaccino) con ag-giunta di sostanze che “fanno bene” a qualcosa. Oggi si trovano principalmente latti con Omega-3 e/o con steroli vegetali.Gli Omega-3 sono degli acidi grassi indi-spensabili per uno stato ottimale della sa-lute umana che si trovano principalmente nel pesce. Sono grassi polinsaturi, ossia liquidi a temperatura ambiente e ricchi di

sumatore per cercare di risolvere un pro-blema metabolico. Va detto però che sono prodotti destinati esclusivamente a perso-ne con ipercolesterolemia, non destinati a donne in gravidanza e allattamento o per bambini di età inferiore ai 5 anni.Ultimo accenno ai probiotici: sono sostan-ze in grado di favorire la crescita di micror-ganismi con azione benefica per il colon e l’organismo in generale. Sono indicati in tutti i casi di “disbiosi” intestinale (quando è presente colite, stitichezza, gonfiore addo-minale, diarrea). Nessuna grande controin-dicazione, ma, come per tutte le cose, non esageriamo mai con le quantità.

L’esercitodi alleatida frigo

“spezzettamenti” nella loro composizione chimica. E’ ormai noto che un’adeguata introduzione con la dieta di questi grassi ri-duca sia i fenomeni infiammatori e la possi-bilità di sviluppare aterosclerosi e patologie cardiache in generale. Aggiungerli al latte significa aumentare (sempre consideran-do la quantità individuale di assunzione di latte al giorno) gli introiti di questi grassi. Ora, vorrei sottolineare che la dieta medi-terranea è già di per sé caratterizzata da un sano equilibrio (e sottolineo la parola “equilibrio”) fra i vari tipi di acidi grassi ed andare a proporre un alimento che sbilanci la situazione a favore di Omega-3 può non essere necessario, se non dannoso. Tutti quegli “spezzettamenti” nella catena chi-mica sono “punti deboli” della sostanza in esame e se da una parte sono utili, troppi, diventano nocivi. Quindi, a parte il marke-ting, diciamo che se la dieta è molto povera e monotona (scarso apporto di pesce, con-sumo eccessivo di grassi animali, etc...) può essere utile assumere questi prodotti, ma si-curamente non senza controllo della quanti-tà giornaliera assunta. E gli steroli vegetali? Si chiamano anche fitosteroli e abbassano il livello di coleste-rolo nel sangue bloccando in parte l’assor-bimento di colesterolo nell’intestino. Molti studi dimostrano che assumere da 1 a 3 grammi di fitosteroli al giorno per alcune settimane aiuta a ridurre il colesterolo pla-smatico. Naturalmente aggiungerli ad un latte o uno yogurt diventa un’abitudine quotidiana che può essere assunta dal con-

c’erano una voltail latte e lo yogurt...

Oggi dal supermarket tanti sostegni per la salute

a base di Omega-3,steroli vegetali e probiotici

di Federica RazziDietoterapista

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EL’alimentazione dei nostri animali di compagnia o d’affezione è senza dubbio un aspetto fondamentale che va messo al primo posto insie-

me all’educazione, alla cura e all’affetto per il nostro piccolo amico.Il tipo di alimentazione può essere casalinga o a base di prodotti confezionati. L’alimen-tazione casalinga è una scelta condivisa da molti proprietari di animali. E con la crisi economica che riduce il potere d’acquisto, sono sempre di più coloro che rifilano gli avanzi ai propri amici a quattro zampe. Già di per sé non è facile fornire un’alimentazio-ne “autoprodotta” senza carenze o eccessi; in questo senso il proprio veterinario potrà dare giusti suggerimenti per la scelta e le dosi degli alimenti.Sicuramente si dovranno evitare gli avanzi e gli scarti di cucina: sarà infatti un grave errore effettuare questo tipo di scelta che può comportare alla lunga carenze e squi-libri con comparsa di vari disturbi. Quelli

Mai economizzaresull’alimentazione per gli animali domestici: patologie in agguatocon gli scarti di sughi e intingoli

più frequenti che il veterinario riscontra alla visita clinica sono legati a un affaticamento epatico, renale, gastriti, enteriti e problemi dermatologici con alopecie e dermatiti pru-riginose, espressione di una cattiva alimen-tazione.I cibi da vietare e da bandire sono i sughi, i conditi, gli speziati, i piccanti, gli intingo-li, ossa di pollo e di coniglio che possono rompersi e diventare acuminati andando a ledere le pareti gastroenteriche, i dolci ed in particolare la cioccolata, formaggi fer-mentati e legumi.Al contrario, gli alimenti confezionati per animali, introdotti nel nostro mercato eu-ropeo intorno agli anni ’80, provenienti dall’America, sono oggi di buona quali-tà, bilanciati e appositamente studiati da èquipe di nutrizionisti. Questi alimenti, in scatola (umidi) o crocchette (secchi), sono di vario tipo a seconda delle ne-cessità di crescita o del tipo di vita svolto dall’animale.

In sintesi i mangimi secchi sono di vario tipo e cioè: Puppy per cuccioli, Regular per cani adulti con un’attività fisica normale, Premium con elevato contenuto proteico, Light a basso contenuto proteico.I mangimi umidi, e cioè le scatolette, sono in genere più appetibili, i costi però sono maggiori perché maggiore è la quantità di cibo che dobbiamo fornire al nostro amico rispetto ai cibi secchi, in quanto la scatoletta contiene una più elevata quantità d’acqua.In conclusione l’alimentazione casalinga può essere fornita al proprio animale, te-nendo conto però di quanto su esposto e facendo sempre riferimento alla dieta e ai consigli del veterinario di fiducia.

Dr.ssa Daniela FischettiMedico Veterinario

Con gli avanzi Fido s’ammala

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