New Report preliminare sul terremoto del 23 ottobre 2011 a Van in … · 2011. 12. 20. · Turchia...
Transcript of New Report preliminare sul terremoto del 23 ottobre 2011 a Van in … · 2011. 12. 20. · Turchia...
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 1 / 10
Reportpreliminaresulterremoto
del23ottobre2011aVaninTurchia
esiti sopralluogo in loco
Van (Turchia), 3 dicembre 2011
Angela Chiara Corina
Luigi Di Sarno Rete dei Laboratori Universitari
Claudio Moroni di Ingegneria Sismica (Reluis) Cem Yenidoğan
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 2 / 10
PremessaesintesiIl terremoto che ha colpito la Turchia il 23 ottobre 2011, ed in particolare la Regione dell’Anatolia orientale,
ha causato centinaia di vittime accertate, oltre che ingenti danni la cui quantificazione alla data del
presente rapporto è ancora in corso di definizione da parte delle autorità locali.
Gli effetti più gravi si sono verificati nelle città di Erciş e di Van dove è avvenuto il crollo di diversi edifici e il
danneggiamento di altri, sia privati che infrastrutture strategiche.
Tali gravosi danni sono stati determinati dalla scossa principale, di magnitudo momento pari a 7.2, cui è
seguita, dopo circa 10 giorni (il giorno 09 Novembre), una scossa di magnitudo decisamente inferiore
(magnitudo locale 5.6) che, però, ha provocato ulteriori vittime e danni nella città di Van.
Tali fenomeni si sono manifestati in un’area in cui gran parte del patrimonio edilizio è di recente
costruzione (risalente agli anni 1990 ÷ 2000). Molte delle costruzioni esistenti, sebbene realizzate nel
rispetto dei principi concettuali dell’ingegneria sismica, risultano qualitativamente non eccellenti,
soprattutto in termini di qualità dei materiali e della loro posa in opera. A partire dal 2000, il territorio della
Turchia è suddiviso in quattro zone sismiche a pericolosità decrescente. L’area colpita dalle scosse di
terremoto di ottobre e novembre 2011 ricade nella zona a più alta pericolosità sismica, classificata come
zona 1.
Gli effetti più gravi sul patrimonio edilizio privato hanno visto il crollo di 215 edifici in totale tra le due
principali città (Erciş e Van) ed una percentuale pari al 30% di edifici inagibili, in netta prevalenza in
cemento armato. Non si dispone di dati accurati ed affidabili sui villaggi, se non che è stato riferito che il
60% degli edifici dei villaggi di Van è stato danneggiato.
Il numero di vittime totali ammonta a 645, il numero dei feriti a circa 2000 ed attualmente la popolazione
assistita, in tende e container è di oltre 385.000 persone. L’assistenza è fornita principalmente dalle
autorità locali e dalla Red Crescent. Le condizioni economiche della popolazione sono medio basse, con
alcune situazioni locali particolarmente critiche.
Il governo turco ha istituito il centro di coordinamento generale per l’emergenza a Van, gestito dal Disaster
and Emergency Management Presidency (AFAD), che dipende direttamente dal Primo Ministro, ed un
centro di coordinamento locale ad Erciş.
Le organizzazioni internazionali hanno fornito team di search and rescue (moduli USAR) ed aiuti in termini
economici e materiali coordinati dall’UN OCHA.
Le condizioni meteorologiche (clima rigido, temperature minime molto al di sotto dello zero) aggravano
significativamente il disagio sia della popolazione sia degli operatori che lavorano alle attività assistenziali.
Nel presente rapporto preliminare è riportata l’analisi degli effetti del fenomeno e le attività condotte dal
team Reluis che si è recato sul posto. Il documento verrà integrato con le immagini e gli approfondimenti
prodotti dalle successive analisi ed elaborazioni dei dati e delle notizie reperite in loco.
ReportattivitàteamLe informazioni nel seguito riportate sono state apprese dai tecnici (ing. Di Sarno e ing. Moroni) che,
supportati localmente da un’unità di personale (ing. Yenidoğan) del Kandilli Observatory and Earthquake
Research Institute (KOERI) di Istanbul, ed accompagnati dall’ing. Corina, presente a titolo personale, hanno
compiuto un sopralluogo nelle zone colpite dal sisma del 23 ottobre e successivamente il 09 novembre
2011. La ricognizione, che si è svolta nei giorni 30 novembre – 3 dicembre 2011 sul territorio Turco della
regione dell’Anatolia Orientale, rientra in un’iniziativa ReLUIS (Rete Laboratori Universitari di Ingegneria
Sismica), volta a studiare e migliorare la conoscenza di quanto accaduto a seguito dell’evento sismico ed i
legami causa‐effetto che potrebbero essersi manifestati. Rimandando ad un successivo documento di
approfondimento, principalmente rivolto al comportamento strutturale, le notizie riportate in questo
riepilogo, oltre ad indicare quale sia stato il modello di risposta del sistema di protezione civile locale,
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 3 / 10
rappresentano una sintesi di quanto successo a seguito degli eventi sismici e sono state apprese mediante
colloqui diretti avvenuti presso il Centro di Coordinamento Generale dell’Emergenza situato a Van, con il
Vice Presidente della Provincia di Van (Mr. Tahsin Bey), e presso il Centro locale di coordinamento di Erciş,
con il capo della Commissione per Erciş (Mr. Cargiz Adig̈zel), responsabile delle demolizioni, nonché tramite
ricognizioni dirette sui luoghi ed ispezioni sui principali edifici interessati.
DatigeneraliIl sisma ha interessato la Regione dell’Anatolia Orientale (vedi Figura 1) e, sostanzialmente, la provincia di
Van. Maggiormente colpite sono state le città di Van, con i relativi villaggi, e di Erciş, anch’essa con i relativi
villaggi. Sono state interessate dall’evento anche altre 4 ci à minori, che sono: Muradiye, Özalp, Eyvas (nella
Regione di Erzurum), ed Edremit.
Fig. 1 – a) Delimitazioni regionali del territorio turco; b) Delimitazioni provinciali della regione dell’Anatolia Orientale.
c)Limiti comunali delle municipalità presenti nella Provincia di Van
Popolazione
(ultimo censimento ‐ anno 2008; informazioni corrispondenti a quelle apprese nella missione)
Popolazione censita nella Provincia di Van 850 000 persone
Popolazione della sola Città di Van 350 000 persone
Popolazione della sola Città di Erciş 158 000 persone
Registrazioni sismiche
All’evento sismico principale sono seguite numerose scosse tra cui una che, sebbene di intensità
decisamente minore, ha comunque prodotto effetti significativi nella città di Van. Gli eventi principali,
quindi, sono:
1) Magnitudo Locale ML = 6.7 (Mw = 7.2) data: 23 ottobre 2011 ore: 10.41 (GMT)
profondità ipocentro tra 5 (KOERI) e 20 (AFAD) km
epicentro a circa 20 km da Van
Latitudine: 38.7578; Longitudine: 43.3602
Mappa di scuotimento dell’evento: vedi Figura 2
2) Magnitudo Locale ML = 5.6 (Mw = 5.7) data: 9 novembre 2011 ore: 19.23 (GMT)
profondità ipocentro tra 4 e 8 km
epicentro in prossimità di Edremit (circa 15 km a Sud della città di Van)
Latitudine: 38.3492; Longitudine: 43.4033
Mappa di scuotimento dell’evento: vedi Figura 3.
In Turchia è presente una rete accelerometrica gestita dall’Earthquake Engineering Research Center del
Middle East Technical University (METU) che ha redatto uno specifico rapporto (Report No: METU/EERC
2011‐02) nel quale si evidenzia che la stazione più vicina, per l’evento sismico del 23 Ottobre 2011, dista
circa 30 km dall’epicentro ed ha registrato, nella città di Muradiye, un’accelerazione massima, durante il
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 4 / 10
primo terremoto, pari a 0.179 g. Nel secondo terremoto, invece, l’accelerazione di picco misurata nella
stazione posizionata nel centro della Città di Van, a circa 10 km dall’epicentro, è risultata pari a 0.246 g.
Fig. 2 – Mappe di scuotimento degli eventi sismici del 23 Ottobre 2011 ( a sinistra) e del 9 Novembre 2011 (a destra) (fonti: http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/shakemap/global/shake/b0006bqc/ e http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/shakemap/global/shake/b0006m6x/)
Fig. 3 – Mappa delle faglie attive in prossimità delle zone colpite dal terremoto e localizzazione degli epicentri dello
sciame sismico (fonte: METU/EERC 2011‐02)
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 5 / 10
EffettisullapopolazioneedattivitàdiassistenzaVittime e feriti
Il numero totale delle vittime, conseguenti le due scosse sismiche più significative, è di 645 morti.
Più precisamente, a seguito del primo evento sono decedute 604 persone di cui:
n. 475 in Erciş e n. 1 in uno dei villaggi di Erciş
n. 61 in Van e n. 67 nei villaggi di Van
A valle dell’ evento del 9 Novembre, invece, sono decedute 41 persone e tutte nel centro urbano di Van.
Più precisamente: 36 persone sono morte direttamente durante l’evento e 5 dopo essere state recuperate
dai team di search and rescue. In particolare, 12 persone sono decedute all’interno di un albergo (Bayram
Hotel, ubicato su Mareşal Fevzi Çakmak Caddesi) che è crollato, sebbene fosse rimasto operativo dopo la
prima scossa, ed in cui erano ospitati i giornalisti. Tra le vittime vi è anche un medico Giapponese (Mr.
Atsushi Miyazaki della Japan Association for Aid and Relief) che era giunto a Van per prestare soccorso ai
terremotati.
Il numero complessivo dei feriti è stato di 2.000 persone.
Al termine del primo terremoto del 23 Ottobre 2011 sono state ospedalizzate circa 1.600 persone.
In totale, mediante le attività di ricerca e soccorso, sono state recuperate dalle macerie n. 253 persone.
Il totale delle persone coinvolte dall’evento è stato quantificato dalle autorità locali pari a circa un milione.
Fig. 4 ‐ recupero del ferro da un edificio ad Ercis Fig. 5 – Villaggi di Van
Fig. 5 ‐ tende Red Crescent Fig. 6 ‐ Campo tenda nel parco di Van
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 6 / 10
Attività di assistenza
La gestione dell’emergenza è stata affidata al Disasters and Emergency Situations Directorate of Turkey
(AFAD).
Nella sola città di Van è stata fornita assistenza a n. 387.000 persone.
Molti abitanti hanno chiesto di emigrare dalle zone colpite. Tale richiesta è stata fatta finora, in totale, da
130.000 persone di cui 30.000 da Erciş e 100.000 da Van.
Delle persone che hanno fatto richiesto di emigrare, alla data del 2 dicembre 2011, 32.000÷33.000 si sono
già trasferite, a spese del governo, in altre parti del territorio statale (es. città di Ankara). Tale soluzione
potrebbe considerarsi analoga a quella che in Italia si realizza mediante la sistemazione negli alberghi,
sebbene le distanze di spostamento siano in questo caso significativamente maggiori.
Sono state distribuite n. 75.000 tende, di cui 50.000 dalla Turkish Red Crescent (“Mezzaluna rossa”).
Il dispiego di materiali e mezzi e l’invio dei soccorsi ha visto nella prima fase notevoli difficoltà logistiche,
per la chiusura temporanea del vecchio terminal dell’aeroporto di Van, come appreso da un coordinatore
locale della Red Crescent. E’ stato successivamente aperto il nuovo terminal dell’aeroporto di Van, anche se
non è interamente completato.
A causa delle condizioni del tempo (temperature medie durante il mese di Novembre‐Dicembre non
superiori a 0 °C) le autorità locali hanno programmato di distribuire i container (o prefabbricati) in
sostituzione delle tende. Al momento la percentuale sostituita è pari al 30%. La restante parte di container
sarà distribuita nei prossimi 45 giorni ed hanno dimensioni comprese tra 20 e 25 mq.
Ad Erciş sono stati realizzati n. 2 campi tenda e n. 1 campo di container.
Oltre ai campi tenda ufficiali, molte persone vivono nelle tende poste a ridosso dei complessi edilizi
danneggiati, in special modo nella città di Van e nei villaggi.
Fig.6 – Immagini del centro di coordinamento di Ercis
Fig.7 ‐ Immagini interne del centro di coordinamento di Van e relativa segnaletica
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 7 / 10
Aiuti internazionali
La collaborazione internazionale ha visto il contributo di n. 46 paesi, concretizzatasi mediante l’invio di
Team di Search and Rescue e di aiuti.
EffettisulpatrimonioedilizioIspezioni edifici
Il patrimonio edilizio nella provincia di Van colpita dal terremoto è costituito prevalentemente da edifici
residenziali multipiano con struttura in c.a. , così come si evidenzia anche dalla Tabella 1.
Van (Totale) Erciş Edremit Merkez Muradiye
Numero di edifici 78000 10700 20100 35200 3600
Cemento Armato 12.7 % 27 % 51 % 5 % 5 %
Muratura non confinata 75 % 63 % 36 % 82 % 81 %
Adobe 9.5 % 8 % 12 % 9 % 12 %
Pietrame a secco 2.8 % 2 % 1% 4 % 2 %
Tabella 1 . Caratteristiche del patrimonio costruito di Van, Turchia (fonte: KOERI).
In totale gli edifici crollati sono stati:
‐ Città di Erciş
Evento sismico del 23 ottobre 2011 – 86 edifici collassati (prevalentemente edifici di 2‐6 piani).
‐ Città di Van
Evento sismico del 23 ottobre 2011 ‐ n. 4 edifici collassati
Evento sismico del 09 novembre 2011 ‐ n. 25 edifici collassati
Va rilevato che, nella città di Van, gran parte degli edifici siano collassati nel 2° terremoto, ovvero quello di
intensità decisamente minore, avvenuto il 9 novembre. Va sottolineato che, dei n. 25 edifici crollati, molti
erano già stati dichiarati inagibili sebbene n. 2 erano operanti ed erano alberghi.
Su richiesta dei cittadini, il sistema emergenziale ha provveduto ad ispezionare gli edifici per valutarne la
sicurezza. A valle del primo evento sismico, le ispezioni sono state qualitative e, spesso, solo dall’esterno
per i fabbricati considerati molto danneggiati.
A valle del secondo terremoto, invece, le ispezioni sono state condotte più approfonditamente ed i team
per le ispezioni sono stati costituiti da 400 tra ingegneri, tecnici e architetti, che turnavano su 10 gg. Hanno
condotto l’intero lavoro in 15‐20 giorni.
Nella città di Van, al termine della prima scossa, almeno il 30% del totale degli edifici è risultato inagibile e
verranno demoliti. Nei villaggi di Van, il 60% degli edifici dei villaggi è risultato danneggiato.
Per quanto attiene Erciş, invece, dalle ispezioni sino ad ora condotte è emerso che il 20÷25% del totale degli
edifici di Erciş dovrà essere demolito. Ad Erciş il numero totale degli edifici interessati dal terremoto è pari a
n. 204, di cui, n. 86 sono collassati, n. 18 sono da demolire e n. 100 risultano inagibili. Tutti gli edifici, tranne
uno, sono in cemento armato.
Ad oggi sono stati esaminati l’80% degli edifici della Città di Erciş e circa 79 dei 100 villaggi di Erciş.
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 8 / 10
Fig. 7 – Immagine di un edificio collassato ad Erciş (a sinistra) e di un fabbricato in fase di demolizione a Van
(a destra)
Scuole
Nella città di Van n. 12 scuole sono gravemente danneggiate, altre hanno subito dei danni per cui il
Governo ha deciso di fare approfondimenti mediante professionisti provenienti dalle università. Ad oggi,
3÷5 Università hanno già offerto la loro disponibilità.
Va detto che a Van è presente un polo Universitario che, tra le 11 Facoltà, ha anche quella di Ingegneria.
Nella città di Erciş ci sono in tutto 30 scuole, ma non è stato possibile reperire notizie sull’agibilità.
Ospedali
Nella città di Van erano presenti n. 2 Ospedali Pubblici e n. 5 Cliniche private, mentre nella città di Erciş era
presente n. 1 ospedale statale e n. 7 cliniche private.
A valle del primo evento l’Ospedale di Erciş è stato danneggiato perdendo la propria funzionalità e dovrà
essere demolito. Oggi, comunque, l’inagibilità dell’ospedale non crea problemi poiché si è fatto ricorso ai
Posti Medici Avanzati, ed al sistema di elisoccorso per trasportare i pazienti presso altri ospedali in caso di
necessità. Anche due delle cliniche private risultano danneggiate.
Con il secondo evento, invece, a Van è stato chiuso uno solo dei due ospedali pubblici (il Yuzuncu Yil
Hospital, Ospedale Universitario da 500 posti letto, vedi Figura 8), mentre l’altro (il Van Bolge Eğitim ve
Araştirma Hastanesi, vedi Figura 9), di recente costruzione (costruito nel 2008 ed entrato in esercizio il 5
gennaio 2011) ha mantenuto la sua funzionalità, sebbene l’incremento di degenze ha comportato
l’allestimento di tende esterne volte ad aumentare l’ospitalità complessiva che era di soli 350 posti. Delle n.
5 cliniche private, invece, n. 3 non sono utilizzabili mentre n. 2 continuano ad operare regolarmente.
Fig. 8 – Ospedale Universitario Yuzuncu Yil a Van: ingresso pronto soccorso.
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 9 / 10
Fig. 9 – Nuovo ospedale Van Bolge Eğitim ve Araştirma a Van, sulla sinistra è visibile il campo tende volto ad
incrementare i posti letto complessivi
Patrimonio culturale
Nella zona colpita da sisma, l’entità del patrimonio culturale sembra molto modesta, probabilmente per la
giovane età degli insediamenti attuali che, presumibilmente, sono stati ricostruiti a seguito di precedenti
eventi sismici significativi, l’ultimo dei quali dovrebbe essere avvenuto nel 1965.
Nella città di Van i resti del Castello, situati su uno sperone roccioso, risultano pressoché integri, così come i
resti delle mura che lo cingono.
Alcune moschee sono state danneggiate nelle strutture murarie e, in alcuni casi, i danni sono conseguenti il
danneggiamento degli alti minareti adiacenti.
Fig 10 ‐ Esempio del danno ad un minareto di Erciş
Altro
Diversi proprietari degli edifici crollati e/o, comunque, danneggiatisi gravemente hanno sporto denuncia ai
costruttori degli immobili e, su diversi fabbricati, sono in corso accertamenti sulla qualità costruttiva e, in
particolare, sui materiali. Sono già in corso prove in sito e di laboratorio (prevalentemente carotaggi) per la
caratterizzazione meccanica del calcestruzzo.
Ricostruzione
La demolizione dei fabbricati danneggiati avviene a spese dello Stato che appalta i lavori a ditte private.
Per quanto attiene la ricostruzione “pesante”, lo stato ha intenzione di realizzare entro novembre del
prossimo anno, n. 40.000 appartamenti, da destinare agli sfollati delle due città principalmente colpite. Gli
appartamenti saranno assegnati alle famiglie rimaste senza casa con le seguenti agevolazioni:
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – Reluis 10 / 10
‐ non pagheranno l’affitto per due anni;
‐ potranno acquistare le abitazioni con mutui a tasso zero dilazionati su 25 anni.
Per quanto attiene la ricostruzione “leggera”, il governo darà di fondi per riparare soltanto per le case poco
danneggiate, dopo l’approvazione un apposito progetto. Non è ancora stata stabilita la percentuale di
contribuzione che verrà erogata.
E’ da evidenziare che in Turchia è obbligatoria una forma di assicurazione statale per disastri naturali. In
assenza di sottoscrizione di tali polizze, decade la possibilità di accesso ai benefici dello Stato. Non è stato
possibile approfondire l’applicazione di tale principio nel caso in oggetto.