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numero 96 - anno IV9 • gennaio • 2013 numero 96 - anno IV

9 • gennaio • 2013infoprogetto.itil quindicinale via mail del progettista

editoreaction group srlvia Londonio, 22 - 20154 MilanoTel. 02 34538338 - 02 34533086Fax 02 34937691info@actiongroupeditore.comwww.actiongroupeditore.com

direttore responsabileAlfonso Giambelli

coordinamento editorialeCaterina Carpitella

redazioneFrancesca Ambruosi, Raquel Angelino, Valentina Rota

graficaAction Group srl

pubblicitàAction Group SrlRiccardo FiorinaFilippo Giambelli

In questo numero

rubInettI

TRE NUOVE SERIE DI RUBINETTERIA PER UN UNICO, INNOVATIVO, CONCEPT PRODUTTIVO Pietro Gaeta, Marco Piva e Luca Scacchetti per Gattoni

Bagno

MESSANA RAy MAgIC, Il SISTEMA DI ClIMATIzzAzIONE INVISIBIlEIn bagno la libertà di spogliarsi è piacere di assaporare il comfort

Letture

Sguardi. rifleSSioni Sull’architettura a partire da un orizzonte locale DI SERgIO BOIDIUn abecedario dell’architettura

appuntamentI deL mese

KlIMAhOUSE 2013Bolzano ospita l’ottava edizione della fiera leader in Italia nel settore dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia

nuoVe costruzIonI

UNO SPAzIO ARChITETTONICO ChE DIVENTA ESPRESSIONE DEl CAffè ITAlIANONon solo un museo, ma un’esperienza multisensoriale della storia, della tecnologia, del design e della cultura della macchina per il caffè espresso

Bagno

VIllEROy & BOCh Al CERSAIE 2012Innovazioni nel settore Bagno e Wellness: più sostenibilità, più igiene e meno costi

Letture

almanacco dell’architettoIn mongolfiera con Renzo Piano e suo figlio

concorsI

CONCORSO DI IDEE PER AMOREllINon tutto va in fumo - Design contest 2013

Letture

il Sentiero dell’architettura porta nella foreSta DI MAURIzIO CORRADOIl verde, il nostro luogo dell’abitare

concorsI CONCORSO DI RICIClO PER glI AMANTI DEl DESIgNPuppatch, tra le soluzioni d’arredo premiate da Riccardo Dalisi

Progetti

Ofl ARChITECTUREUn orto per il Lanificio 159

costruzIonI

lA PRIMA SCUOlAENERgyPIù IN ITAlIAIl 16 dicembre inaugurazione post-sisma in Emilia

testata registrata al tribunale di milano autorizzazione n. 542 del 02-12-2009

fEBBRAIOvenerdì 22geometri in formazione_milanoantisismica: materiali da costruzione, impiantistica,prefabbricati,cantiere, sicurezza e fissaggi (1° incontro)

giovedì 28workshop_milanoIlluminazione, soluzioni d’arredo, arredamento per ufficio e contract (2a edizione)

MARzOvenerdì 1geometri in formazione_milanosostenibilità: impiantistica, facciate, serramenti, domotica e software (1o incontro)

giovedì 21workshop_milanoBagno, arredo bagno, ceramiche, wellness e spa (3a edizione)

venerdì 29geometri in formazione_milanoRiqualificazione e restauro: isolamento, impermeabilizzazione, coperture, strumenti di misura e software per la progettazione (1° incontro)

APRIlEmartedì 16geometri in formazione_milanoantisismica: materiali da costruzione, impiantistica, prefabbricati, cantiere, sicurezza e fissaggi (2° incontro)

MAggIOgiovedì 9workshop_milanoFacciate, infissi, porte e grandi strutture (3a edizione)

giovedì 23workshop_torinoFacciate, infissi, porte e grandi strutture

venerdì 31geometri in formazione_milanoexpo milano 2015, cantieri e opportunità di lavoro per i geometri di milano

CAlENDARIO 2013per informazioni www.infoprogetto.it

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Gattoni Rubinetteria ha commissionato a tre testimoni dell’architettura moderna la realizzazione di altrettante soluzioni estetiche, per vestire con stile un innovativo concept produttivo. L’idea nasce da un meccanismo interno al miscelatore monocomando, pensato e realizzato per semplificare la manutenzione – e l’installazione – dei rubinetti. Un sistema, che permette di semplificare il “motore” del miscelatore, radunando le parti necessarie al funzionamento in un unico cilindro, che possa essere quindi “vestito” con facilità da più di un corpo, esteticamente accattivante.FLY di Pietro Gaeta attingerà dal passato e dal mondo industriale per essere al servizio dell’ambiente domestico, ma anche dei luoghi della collettività, secondo lo stile eclettico proprio del designer.BOOMERANG di Marco Piva si annuncia

come “emozionante, fluido e funzionale per una esaltazione della tattilità dell’oggetto”, oltre a prestarsi per essere realizzato in molte finiture, sia colori che materiali.Luca Scacchetti, con INTERSEZIONE aggiunge al valore del progetto quella che definisce una “ecosostenibilità culturale”. Dichiara il designer: «Anche se può sembrare esagerato il classicismo sfrenato in auge in alcuni paesi esteri, se è ciò che viene richiesto ben venga l’interpretazione della sala da bagno secondo questi canoni, che traducono in estetica classica un prodotto di tecnologia evoluta attenta ai consumi dell’acqua».Quindi, per l’ambiente domestico così come per l’ambito contract, tre serie complete di rubinetteria esprimeranno altrettante visioni della sala da bagno contemporanea.

rubInettI

tre nuoVe serie di rubinetteria per un unico, innoVatiVo, concept produttiVo Pietro Gaeta, Marco Piva e Luca Scacchetti per Gattoni

La rivoluzione radiante firmata Messana è un sistema di pannelli per riscaldamento/raffrescamento più efficiente nella resa e completamente nascosto alla vista. E grazie all’esclusivo sistema brevettato l’installazione è facile, rapida ed economica.L’intero impianto, posizionabile anche a secco su soffitto parete o pavimento, diventa invisibile: Messana Ray Magic, che all’esterno sembra un normale pannello, contiene al suo interno la linea di alimentazione e il sistema di connessione con altri pannelli, senza necessità di superfici di servizio esterne ai pannelli stessi. Una volta posizionato, l’effetto alla vista è di una superficie completamente liscia, da personalizzare nel modo preferito. Un piacere estetico che è anche fisico. Il sistema Messana Ray Magic ha infatti una potenza radiante superiore del 40% a quella di prodotti analoghi presenti sul mercato. Significa che

climatizzare gli ambienti è più veloce e meno dispendioso. La diffusione radiante del calore inoltre permette di garantire una diffusione omogenea delle temperature: l’ideale per un ambiente come il bagno, dove – spogliandosi tra superfici calde – è immediato percepire il beneficio di un sistema di climatizzazione che evita il rischio di raffreddori e sbalzi dovuti alla cattiva diffusione termica.Con Messana il benessere aumenta e decrescono fino al 50% i costi in bolletta: la velocità di messa a regime del sistema è infatti da 10 a 15 volte superiore a quella dei classici sistemi a pavimento e la temperatura ambiente percepita è più alta di un paio di gradi rispetto a quanto avviene nei tradizionali sistemi. Un bel risparmio, reso più facile dallo speciale sistema di controllo che permette una regolazione sicura del termostato sia nel caldo che nel freddo.

messana ray magic, il sistema di climatizzazione inVisibileIn bagno la libertà di spogliarsi è piacere di assaporare il comfort

Bagno

Scacchetti

Gaeta Piva

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Nel corso del workshop organizzato il giorno 11 dicembre a Palazzo Castiglioni da Action Group, è stato presentato l’ultimo lavoro di Sergio Boidi. Architetto e professore associato di Composizione architettonica e urbana alla Scuola di Architettura civile del Politecnico di Milano. Questa pubblicazione segue, a distanza di un anno, Progettare accanto al Moderno, la prima opera dell’autore edita da Action Group e nata dall’accordo con la prestigiosa università. Si tratta di un saggio realizzato da un´equipe di studiosi coordinati dal prof. Sergio Boidi. Il tema è quello del rapporto con l´architettura moderna, in particolare con il Razionalismo, di un suo auspicabile recupero e reinserimento nel circuito delle attività culturali e sociali del nostro tempo. Oggi, quegli stessi edifici caduti in oblio durante l´improduttiva stagione delle “mode” degli anni settanta, risvegliano l’attenzione di studiosi e amministratori pubblici, sensibili all´eccezionale valore architettonico che ne emerge, soprattutto grazie all´abilità degli architetti dell´epoca moderna, capaci di offrire risposte credibili ai numerosi problemi della città contemporanea. La riflessione teorica prende spunto da un edificio industriale realizzato da Giuseppe Pagano a Biella alla fine degli anni trenta come sede della Pettinatura Rivetti. L’approccio coinvolge diversi apporti conoscitivi, perseguendo un unico scopo: mostrare una delle possibili soluzioni per riportare l´ex-fabbrica ad avere un ruolo importante per la città. Una lettura consigliata a chi, come l’autore, è convinto che «L’architettura moderna è indifesa».

Sergio Boidi, con i contributi di Paola Bacchi e Rossana Gabaglio progettare accanto al modernoaction group editore, milano, 2011pp. 110

Dopo Progettare accanto al Moderno, la collana si arricchisce con il volume Sguardi. Riflessioni sull’architettura a partire da un orizzonte locale. É il 1999 quando Paolo Zoccola – allora direttore de Il Piccolo di Alessandria - incarica il prof. Boidi di tenere una rubrica fissa, Sguardi, nel supplemento mensile Casa del quotidiano. Da allora, Sguardi è stato un appuntamento fisso e imperdibile per tutti i lettori, fino al 2011, quando la pubblicazione di Casa è stata interrotta per motivi economici. La pubblicazione nasce quindi come raccolta degli ar ticoli pubblicati su Casa, non come testimonianza di un periodo o di un luogo particolare, ma come sintesi dei vari frammenti di un discorso che può interessare tutti coloro che si occupano di architettura. Sguardi è una silloge in ordine alfabetico di termini e temi dell’architettura che invita a ritrovare nell’impegno collettivo e individuale le ragioni del progetto di architettura come espressione tangibile di un livello di civiltà.

Sergio BoidiSguardi. Riflessioni sull’architettura a partire da un orizzonte localeaction group editore, milano, 2012pp. 349

SGuaRdi. RifleSSioni Sull’aRchitettuRa a PaRtiRe da un oRizzonte locale di sergio boidiUn abecedario dell’architettura

Letture

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Klimahouse nasce dall’esigenza di dare risposte e soluzioni a chi desidera costruire risparmiando energia e rispettando l’ambiente. Il concetto “CasaClima”, infatti, è sinonimo di edilizia moderna, che unisce sostenibilità, drastica riduzione dei costi energetici e una perfetta climatizzazione dell’ambiente. Significativa è anche la scelta del luogo, l’Alto Adige, in quanto territorio all’avanguardia in questo campo e ponte tra le tecnologie del

nord Europa verso sud. L’evento, che si svolgerà dal 24 al 27 gennaio, si propone come vetrina per oltre 400 aziende che espongono le ultime novità di prodotto e servizi più innovativi

del settore, ospita espositori altamente specializzati e gode del supporto di partner importanti e di assoluto livello.La parte espositiva, inoltre, sarà affiancata da iniziative mirate ai visitatori privati, sempre più consapevoli e coinvolti attivamente nella scelta di materiali e di soluzioni vincenti sul fronte della sostenibilità abitativa e del risparmio energetico. Tra gli eventi proposti, il Klimahouse City Parcour 2013, durante il quale i visitatori della fiera avranno la possibilità di entrare in alcuni condomini e appartamenti IPES (Istituto per l’Edilizia Sociale) energeticamente riqualificati secondo gli standard CasaClima. Gli inquilini illustreranno personalmente ai visitatori gli interventi di risanamento, le sfide affrontate, i costi sostenuti e soprattutto il modo in cui è cambiata la qualità di vita di chi vi abita.A questa fiera di carattere internazionale avrà il piacere di partecipare anche il team Action Group, presente con lo stand G06/d.

KlImahouSe 2013Bolzano ospita l’ottava edizione della fiera leader in Italia nel settore dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia

appuntamentI deL mese

uno spazio architettonico che diVenta espressione del caffè italianoNon solo un museo, ma un’esperienza multisensoriale della storia, della tecnologia, del design e della cultura della macchina per il caffè espresso

nuoVe costruzIonI

Alle porte di Milano è stato da poco inaugurato il MUMAC - Museo della macchina per il caffè. Un museo voluto dal Gruppo Cimbali per celebrare il proprio centenario e destinato a ospitare le macchine da caffè della prestigiosa collezione storica, assieme alle proprie macchine attualmente esposte nello showroom aziendale.Nella primavera 2010, il management del Gruppo propone all’arch. Paolo Balzanelli e all’ing. Valerio Cometti, rispettivamente titolari dello studio Arkispazio e V12 Design, di affrontare il progetto del museo, da allestire nello stabilimento Cimbali di Binasco, all’interno dell’edificio precedentemente adibito a magazzino dei ricambi.L’edificio, dalla facciata in doghe di metallo curvilinee color “rosso Cimbali”, si sviluppa su una superficie di 1.800 mq. All’interno di questa si trovano l’area museale, un’area per le esposizioni temporanee e una dedicata alla cultura del caffè.

L’area museale propone un percorso ripartito in sei periodi storici dagli inizi del secolo ai giorni nostri: “albori”, “epoca razionalista”, “invenzione della leva”, “sotto le bandiere del design”, “dimensione internazionale” e “nuovo millennio”.«La parete ariosa e sinuosa “attira” il visitatore verso l’ingresso in modo morbido e deciso, riproducendo quanto accade quando ci si lascia catturare dall’aroma di un buon caffè». L’illuminazione a lucernari degli spazi interni si riflette nell’illuminazione notturna suggestiva e di grande energia che avvolge la costruzione in un reticolo di 52 corpi luce.Il seppia della resina pavimentale richiama la pigmentazione del caffè, in perfetta armonia con le gigantografie che decorano le sale espositive. Lo stesso vale per il setto del viale d’ingresso, costellato da nove alberi che ritmano dieci spazi, come i dieci decenni di successi de La Cimbali e del Gruppo.

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L’azienda, nell’arco del 2012, ha ideato una serie di prodotti per sanitari le cui peculiarità garantiscono una pulizia più facile, un minimo consumo d’acqua e un’ottimizzazione del montaggio.

aquareductIl sistema per WC sospesi e per alcuni modelli a pavimento di Villeroy & Boch, funziona con soli 4,5 litri, offrendo al contempo una potenza di scarico ottimale - una soluzione che riduce quindi il consumo d’acqua di almeno il 25% rispetto ai WC tradizionali. Un altro punto a suo favore è la facilità di montaggio: Aquareduct può essere infatti installato in tutta semplicità, senza l’ausilio di tecnici sofisticati e senza condutture particolari, prestandosi così all’impiego sia nei locali di nuova costruzione, sia in quelli ristrutturati.

omnia greengain: il primo wc da 3,5 litriAncora più contenuto è il consumo d’acqua del nuovo WC sospeso Omnia Architectura GreenGain, che detta nuovi standard in fatto di ecologia e uso parsimonioso delle risorse: a parità di potenza di scarico, il modello richiede infatti solo 3,5 litri d’acqua. Ciò significa 2,5 litri in meno a ogni sciacquo rispetto ai sistemi tradizionali, vale a dire un risparmio del 40%. Inoltre, attivando il meccanismo dello scarico Dual-Flush per erogare il minor volume d’acqua, il WC impiega addirittura 2 litri a ogni sciacquo.Il consumo ridotto è reso possibile da uno speciale sistema di distribuzione che fa defluire l’acqua nel WC in modo efficiente attraverso tre ingressi: oltre allo sciacquo principale, l’acqua viene convogliata parallelamente a sinistra e a destra della parte anteriore.

omnia architectura Directflush: il wc senza brida a flusso diretto, con il minimo dei consumi e il massimo dell’igieneCon Omnia Architectura DirectFlush, Villeroy & Boch ha rivoluzionato la funzione di scarico dei tradizionali WC, dettando nuovi standard in fatto di igiene. Il WC sospeso Omnia Architectura DirectFlush è privo di brida a flusso diretto e con il sistema per il risparmio d’acqua Aquareduct garantisce un consumo di soli 4,5 litri, senza per nulla limitare l’elevata potenza di scarico. Invece della tradizionale brida, il WC presenta un sistema

intelligente di distribuzione dell’acqua che copre l’intero bacino, il tutto senza spruzzi. Poiché il bordo è interamente smaltato e aperto, la pulizia del WC è particolarmente veloce, semplice e accurata. Tutto ciò fa di Omnia Architectura DirectFlush la scelta ideale per quegli ambiti d’uso che richiedono standard igienici elevati come, ad esempio, gli ospedali o gli edifici pubblici fortemente frequentati, ma anche per i contesti domestici più esigenti

montaggio rapido e facile costi ridotti di installazioneCon l’evoluzione dei suoi prodotti, Villeroy & Boch risponde non solo all’esigenza di risparmiare acqua ma anche al desiderio dei consumatori di ridurre i costi di installazione. I suoi sistemi intelligenti di montaggio riducono infatti notevolmente i tempi di intervento degli installatori. In molti casi, il montaggio può essere addirittura eseguito da una sola persona, contenendo così ulteriormente i costi della manodopera. Il sistema di fissaggio è invisibile e permette quindi di realizzare forme armoniose senza soluzione di continuità e con superfici lisce, peraltro incredibilmente facili da pulire.

Suprafix 2.0: incasso facile, design impeccabileGrazie alla seconda generazione del sistema di fissaggio brevettato SupraFix, i WC sospesi possono ora essere posizionati con estrema

precisione e installati rapidamente dall’alto, da un solo installatore. Inoltre, data che il WC e il relativo sedile vengono fissati negli stessi fori di montaggio, non è necessario trapanare più punti; vantaggio che riduce ancora di più il dispendio di tempo. Spariscono così i sistemi di fissaggio laterale con le tradizionali coperture in plastica.

fissaggio a pavimento: installazione rapida, aspetto perfettoAnche il sistema di montaggio per le ceramiche a pavimento consente un’installazione particolarmente rapida. Il sistema può essere infatti adattato in tutta semplicità alla larghezza del prodotto e serrato al pavimento con due tasselli speciali. All’installatore non resta quindi che avvitare l’elemento in ceramica all’unità di fissaggio.

Villeroy & boch al cersaie 2012Innovazioni nel settore Bagno e Wellness: più sostenibilità, più igiene e meno costi

Bagno

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L’Associazione Culturale “Genius Loci Architettura” di Caltanissetta bandisce un concorso di idee di disegno industriale per l’ideazione e la produzione in serie di una pipa. Questa dovrà essere realizzata con radica di erica arborea, materiale adoperato dall’azienda “Amorelli Pipe”. La partecipazione, a titolo gratuito, è rivolta ad architetti, designer, artisti, amatori della pipa, studenti frequentanti corsi di formazione scolastica superiore e universitaria, a indirizzo artistico e facoltà di Architettura. Il concorso si divide in tre categorie: professionisti, studenti e amatori, con una graduatoria di merito e con l’attribuzione di tre premi per ogni categoria:I premi per la categoria professionista sono:1° classificato - una pipa con lavorazione “Busby”, un classico di Amorelli del valore di € 400, la realizzazione dell’idea progettuale recante il nome del vincitore, un modello del progetto, un attestato di partecipazione e il 10% del ricavato della vendita, per il periodo di un anno di produzione a partire dalla commercializzazione.Per la categoria studente e categoria amatore: 1° classificato - una pipa con lavorazione “Busby”, un classico di Amorelli del valore di € 400, la realizzazione dell’idea progettuale recante il nome del vincitore per la sua categoria, un modello del progetto e un attestato di partecipazione.2° e 3° classificato delle tre categorie - una pipa “penna di San Michele” ideata da Amorelli nell’anno 2012 del valore di € 200, un modello del progetto vincitore della propria categoria e un attestato di partecipazione.

concorsI

concorso di idee per amorelliNon tutto va in fumo - Design contest 2013

Renzo Piano, uno degli architetti più noti e attivi a livello internazionale ci propone un viaggio nel mondo dell’architettura compiuto con il figlio Carlo Piano a bordo di un pallone aerostatico.Almanacco dell’Architetto, prende spunto da 16 tra i suoi progetti più significativi: partendo dal Beaubourg di Parigi passando al grattacielo del New York Times, dall’aeroporto Kansai in Giappone alla chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, fino a un villaggio in Nuova Caledonia. Opera in due volumi, per un totale di 1300 pagine e oltre 5000 immagini, si può definire un compendio di storia dell’architettura dell’ultimo secolo con il contributo di nove autori (architetti e ingegneri) e di oltre 400 studi di architettura che hanno partecipato fornendo disegni e progetti. Un viaggio che Renzo Piano ha deciso di intraprendere con il figlio Carlo, giornalista, in volo su un pallone aerostatico, «per vedere le cose dall’alto. Per vederle senza fretta e senza rumore», come spiega lo stesso Renzo Piano nelle prime pagine del volume. «Un’avventura in mongolfiera alla scoperta degli edifici che ho fatto in tanti anni: Parigi, Berlino, Londra, poi Manhattan, San Francisco, Houston, Tokyo, Noumea, la chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, Roma, Basilea, Ronchamp…».

Il viaggio, raccontato in forma di dialogo tra Renzo e Carlo Piano, compone il primo volume (Viaggi nell’architettura) e sottolinea, con modalità letterarie, le caratteristiche progettuali e di realizzazione dei singoli interventi, illustrati da immagini, disegni e schizzi. Il secondo volume: Costruire l’architettura raccoglie invece i contributi di nove autori, scelti fra i migliori esperti nazionali e internazionali nella tecnica del costruire, architetti e ingegneri indicati dallo stesso Renzo Piano, che approfondiscono tutte le fasi della costruzione: si parte dalla fondazione, si prosegue con la struttura in elevazione, l’involucro, la copertura, l’ambiente interno e gli impianti, fino all’ambiente esterno, in termini di paesaggio e di spazio urbano, senza dimenticare il tema della mobilità. Un lavoro collettivo, con il coordinamento scientifico di Federico Bucci, che porta le firme di Giovanni Calabresi, Lorenzo Jurina, Marco Sala, Massimo Majowiecki, Gianni Ottolini, Federico Butera, Giovanni Scudo e Fabio Casiroli; coordinamento editoriale di Franco Origoni.

Renzo Piano, carlo Pianoalmanacco dell’architettoproctor edizioni, 2012pp. 1300

almanacco dell’architettoIn mongolfiera con Renzo Piano e suo figlio

Letture

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Una seduta, un oggetto d’arredo polifunzionale abbigliato con abiti dismessi, un’idea originale selezionata - insieme ad altre 12 - dal prof. Riccardo Dalisi per la prima edizione di In Vita_le... tue idee. Concorso organizzato da Artéteco, in collaborazione con Vitale arredamenti e la partecipazione speciale di Valcucine. Il nome dell’estroso oggetto è Puppatch di Marco Zummo e Giancarlo Zucca, un dispositivo fatto di un’anima di fodera di filato di canapa grezza e rivestito e imbottito di abiti che non si usano più. Sei mq di tessuto, una cerniera zip di 60 cm e vecchi indumenti rendono l’oggetto un arredo, una seduta, un’installazione, un cuscino, un tappeto, una marionetta, un gioco o una simpatica confezione. La sua sagoma curvilinea è realizzabile sovrapponendo due teli identici che ne seguono il

profilo. Un procedimento che può essere facilmente riprodotto da macchine industriali. La richiesta del bando: progettare soluzioni di arredo alternative attraverso l’utilizzo di materiale di

recupero (cartone, plastica, legno, acciaio, alluminio, vetro ecc.) o realizzare oggetti o ambienti con rinnovata personalità a basso budget e a zero impatto ambientale. Oggetti producibili anche in serie, funzionali e ascrivibili a una vasta gamma di elementi di arredo.A decidere i vincitori la giuria tecnica, presieduta dal noto prof. arch. Riccardo Dalisi. Tra i 13 selezionati sono stati individuati i sei progetti a cui assegnare i premi, tra questi tre i vincitori e tre i premi speciali. A Puppatch è andato il premio speciale: una struttura in legno realizzata da Valcucine.

concorsI

concorso di riciclo per gli amanti del designPuppatch, tra le soluzioni d’arredo premiate da Riccardo Dalisi

il SentieRo dell’aRchitettuRa PoRta nella foReSta di maurizio corradoIl verde, il nostro luogo dell’abitare

Letture

Questo volume vuole ribaltare il modo di vedere l’architettura e i suoi spazi esterni. Per un architetto la sfida diventa portare la foresta nella città, facendola crescere in ogni spazio possibile, anche aiutandosi con le nuove tecnologie.

L’ipotesi di questo testo è che il modello mobile (che si oppone allo stile di vita sedentario) sia tuttora alla base del nostro essere e che sia iniziata una fase in cui possiamo liberare la nostra vera natura. Noi siamo fatti per stare fuori e per muoverci. Tra le conseguenze di questa visione ce ne sono alcune che riguardano intimamente il progetto. Quarant’anni di architettura ecologica ci hanno insegnato che “il problema della casa è la casa”, l’esterno è il nostro ambiente vitale e l’esterno è fatto essenzialmente di piante; per oltre 140.000 anni non abbiamo conosciuto altro. Questo rovescia in maniera quasi imbarazzante, per un architetto, il modo di vedere l’architettura. Finora il verde

è stato un servizio. La proposta è invertire i ruoli: è l’architettura a essere un servizio e il verde, la vegetazione, l’esterno, il nostro reale luogo dell’abitare. È un cambiamento che coinvolge agricoltura, alimentazione, architettura, paesaggio e design, tutte discipline indissolubilmente legate dallo stesso denominatore comune: l’elemento vegetale. Non si tratta di costruire altri spazi verdi; fino a quando divideremo lo spazio dedicato a noi umani da quello dedicato alle piante, non sarà possibile fare un salto di qualità, ma solo fare giardini sempre più belli che continueranno a essere zoo vegetali. Non si tratta di uscire dalla città, al contrario. La sfida è portare la foresta nella città, facendola crescere in ogni spazio possibile; non è costruendo nuovi recinti dove chiudere le piante che la vinceremo: è abbattendo i confini, togliendo i limiti, lasciando libero il senso del sacro che la foresta custodisce da sempre.

Maurizio corradiil sentiero dell’architettura porta nella forestafranco angeli, 2012pp. 112

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Mettiamo insieme uno studio di Roma di giovani architetti, OFL Architecture è il suo nome, e il Lanificio 159, una cittadella dell’arte e dell’architettura ospitata nel complesso post industriale del Lanificio Luciani a Roma, ovvero una ex fabbrica di lana nella riserva naturale dell’Aniene e oggi sede di attività artistiche e professionali: il risultato di questa unione è la realizzazione del progetto dal nome St. Horto. Due parole inglesi, che unite insieme, possono essere lette come un’unica parola italiana: “Storto”. Il concept prende spunto dai metodi di filatura, meccanica del lanificio, e manuale con fuso e rocca. Questi due elementi sono stati reinterpretati e inseriti all’interno del progetto e rappresentati da aste di legno e corde di canapa bianca. A comporre il progetto sono infatti vasche triangolari che contengono il vero e proprio orto. Vasche ottenute dalla ripetizione di 3 tipi di moduli che, combinati fra loro, generano infinite composizioni. St. Horto si installa all’interno dell’area di progetto, se ne appropria e allo stesso tempo ne ridefinisce i confini attraverso un gioco di compressioni e dilatazioni, mutandosi in spazio dinamico e attraente. Gli spazi asimmetrici ma proporzionati, irregolari ma armonici, creano delle prospettive tattili, olfattive e visive insolite, concepite per favorire un’esperienza completa e a misura di bambino. L’accesso all’orto avviene dal lato ovest del

tetto, di fronte l’ingresso della terrazza. Da qui ci si immerge in uno spazio energico caratterizzato da una successione di triangolazioni piene e vuote, che si susseguono secondo un percorso con funzioni soprattutto didattiche. La caratteristica innovativa di St. Horto è sicuramente la sua integrazione con la tecnologia 2.0. Il progetto infatti prende spunto da altri progetti relativi ai giardini dotati di sensoristica e dall’esperienza diretta di Alberto Serra ideatore di Jardimpu, un progetto di giardinaggio sociale, un sistema di irrigazione a goccia dotato di sensori controllabili via web il cui utilizzo può essere condiviso con altri utenti. OFL Architecture ha pensato di installare una tecnologia in grado di permettere il monitoraggio live delle piante presenti nell’orto, attraverso l’utilizzo di strumenti hardware (Arduino con sensoristica e webcam) e software. In 3 particolari punti dell’orto, vengono utilizzate delle funi d’acciaio che diventano così delle vere e proprie arpe sonore. Gli elementi del progetto coniugano al loro interno 4 fattori inscindibili fra di loro: funzionalità, estetica, produzione e didattica. Quella produttiva è poi fondamentale nei layout progettati: la superficie utile per la coltivazione nelle vasche è di 115 mq, quindi sufficiente per una reale produzione ortiva, non solo puramente didattico/disciplinare.

ofl architectureUn orto per il Lanificio 159

Progetti

A Ferrara sono state inaugurate le nuove scuole medie di Sant’Agostino realizzate grazie a una raccolta fondi congiunta di Media Friends, Canale 5 e il Resto del Carlino. L’edificio, realizzato in soli due mesi e mezzo e costato in totale quasi quattro milioni di euro, è stato fabbricato dalla Wolf Haus in base a innovativi criteri antisismici e di risparmio energetico: la scuola produrrà più energia di quanta ne consumerà, offrendo al Comune l’opportunità di non avere costi di gestione energetica dalla scuola e poter così dedicare maggiori fondi ai servizi per la comunità.La costruzione si sviluppa su una superficie di 2500 mq e rappresenta i più alti valori in termini di efficienza energetica

e di rispetto dell’ambiente, tanto da essere il primo edificio pubblico a ricevere la prestigiosa certificazione “Superior Attiva”, da parte della Fondazione ClimAbita. Si tratta di un struttura a un solo piano, rispondente ai più moderni criteri di sostenibilità ambientale, costruito in legno e dotato di un potente impianto fotovoltaico. La sua costruzione si è resa necessaria in quanto il vecchio complesso scolastico risulta tuttora inagibile; quest’ultimo, però, non sarà demolito perché trattasi di un edificio storico (ex casa del Fascio): la Direzione Regionale per i Beni Culturali non ha infatti ritenuto giustificabile un eventuale abbattimento.

la prima scuolaenergypiù in italiaIl 16 dicembre inaugurazione post-sisma in Emilia

costruzIonI