Network nazionale italiano Tumori Eredo-Famigliari (inTEF...

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1 Network nazionale italiano Tumori Network nazionale italiano Tumori Eredo Eredo - - Famigliari Famigliari ( ( inTEF inTEF ): ): creazione di strumenti operativi condivisi creazione di strumenti operativi condivisi per l per l assistenza e la ricerca assistenza e la ricerca Rete nazionale solidale e collaborazioni internazionali Rete nazionale solidale e collaborazioni internazionali del programma straordinario Oncologia 2006 del programma straordinario Oncologia 2006 Roma, 9 febbraio 2009 Roma, 9 febbraio 2009 Paolo Radice Paolo Radice Franca Franca Podo Podo Liliana Varesco Liliana Varesco Coordinatori Margherita Bignami Margherita Bignami Consulenza genetica oncologica Test genetici Saggi funzionali Sorveglianza diagnostica multimodale

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Network nazionale italiano Tumori Network nazionale italiano Tumori EredoEredo--FamigliariFamigliari ((inTEFinTEF): ): creazione di strumenti operativi condivisi creazione di strumenti operativi condivisi

per lper l’’assistenza e la ricercaassistenza e la ricerca

Rete nazionale solidale e collaborazioni internazionali Rete nazionale solidale e collaborazioni internazionali del programma straordinario Oncologia 2006del programma straordinario Oncologia 2006

Roma, 9 febbraio 2009Roma, 9 febbraio 2009

Paolo RadicePaolo Radice

Franca Franca PodoPodo

Liliana VarescoLiliana Varesco

Coordinatori

Margherita BignamiMargherita Bignami

Consulenza genetica oncologicaTest geneticiSaggi funzionaliSorveglianza diagnostica multimodale

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UNITA’ PARTECIPANTI

Altri centri (collaboratori esterni al progetto)

Geni analizzati:> 10 (prev. CCR e CaMa/CaOv famigliari)

Famiglie analizzate:> 8.000

Mutazioni identificate:> 1000

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Creare una rete delle strutture operanti in Italia nel settore dei TEF che risponda ai bisogni della realtànazionale e sia inserita nel contesto internazionale.

1. Favorire l’ integrazione dei programmi di ricerca ed assistenziali realizzando strumenti informativi condivisi per implementare le attività di consulenza genetica oncologica (CGO), diagnostica molecolare e prevenzione.

OBIETTIVO PRINCIPALE

2. Realizzare uno strumento operativo per i SSN e SSR per orientare le strutturesanitarie nella gestione dei soggetti con sospetto TEF e dei soggetti a rischio.

3. Promuovere la partecipazione a consorzi collaborativi internazionali (in particolareeuropei).

4. Sostenere le attività di ricerca in tema di:a) test funzionali per definizione del significato clinico delle mutazioni identificate;b) sorveglianza diagnostica multimodale nelle donne ad alto rischio.

Obiettivi specifici

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Area Consulenza Genetica Oncologica (CGO)

indagine conoscitiva (questionario online) sulle attività di CGO nelle strutture di Genetica (n.= 77) e di Oncologia (n.= 326) italiane:- informazioni organizzativo/gestionali - criteri di accesso al test genetico- opinioni su aspetti gestionali e su aspetti etici

COMPLIANCE: ca. 70% (genetisti) ca 45% (oncologi)

revisione delle linee guida sulla CGO e sui TEF di maggior impatto clinico

Mappa delle attività (centri CGO e reti regionali)

Risultati

Sinossi linee guida (CGO, mammella, colonretto)

Individuazione di aspetti critici -> secondo anno di attività

Attività 2008

(Liliana Varesco, IST Genova)

Sito InTEF

Sito InTEF

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Attività di consulenza genetica oncologica a scopo assistenziale

presenti in 17/20 regioni italiane

in totale ~ 73 strutture coinvolte(46 di Genetica ; 27 di Oncologia)

Piemonte

Emilia-Romagna

Friuli Liguria

in 6 regioni italiane esistono già iniziative di “reti regionali” TEF

29 “Centri di riferimento” (CdR) (nazionali / regionali )

Toscana

Non risultano CdR

Strutture di Genetica con funzione di CdR

CdR (da 1 a 4 per regione)

Puglia

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Area Consulenza Genetica Oncologica (CGO)

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Criticità individuate da indagine nazionale

- eseguito “solo se” %mutazione superiore a soglia stabilita: 72,6%

- formazione specifica : 75,3% medico genetista 72,4% biologo genetisa; 12,3% no specialista in genetica

1. Standard di CGO

2. Test genetico

- responsabilità della prevenzione: ? Oncologi ? Specialisti patologia ? MMG

- obiettivo principale della CGO: 50% prevenzione 50% identificazione TEF

- eseguito “solo se” disponibile un malato della famiglia: 60,3%

- autonoma valutazione criteri di accesso da parte del laboratorio: 56,2%

Equità!

Area Consulenza Genetica Oncologica (CGO)

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Commenti risultati 2008

In Italia esiste un numero sufficiente di centri di riferimento per TEFLa distribuzione dei centri di riferimento consente di prevedere un modello di rete assistenziale composto da reti regionali (standard di qualità nazionali ma diversitàscelte operative SSR)

L’utilizzo del test genetico è disomogeneo, con potenziali gravi diversità di ricaduta clinica

Attività 2009

Modello: Test BRCA

- modelli di probabilità (BRCAPRO, BOADICEA)- concetto di “utilità clinica” del risultato del test - cascade testing (es. falsi negativi nei collaterali) - interpretazione clinica delle varianti identificate (classificazione IARC)

Mam 40anniOvaio 50anni

Mam bilat 38anniOvaio 45anni

….dipende a quale struttura si rivolge, signora!

Test BRCA sì o no?

Area Consulenza Genetica Oncologica (CGO)

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Laboratori che effettuano ricerca di mutazioni in geni associati a predisposizione ereditaria

al cancro

presenti in 18/20 regioni italiane

in totale 71 enti coinvolti

Area Test Genetici

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• RICOGNIZIONE ATTIVITA’ LABORATORI

- copertura dei costi (assistenza/ricerca)

- modalità di refertazione:interpretazione significato clinico del risultato del test

a) classificazione delle varianti identificate in base al livello di ‘patogenicità’b) test di 2° livelloc) collegamenti con attività di ricerca ‘ad hoc’

Area Test Genetici

ATTIVITA’ 2009

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• RICOGNIZIONE ATTIVITA’ LABORATORI

- disponibiltà alla condivisione di dati e materiale biologico

STRUMENTO CONDIVISO IN AREA RISERVATA

• PROMOZIONE ATTIVITA’ DI RACCORDO CON CONSORZI DI STUDIO A LIVELLO INTERNAZIONALE

Area Test Genetici

ATTIVITA’ 2009

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Rete multicentrica per la sorveglianza multimodale di Rete multicentrica per la sorveglianza multimodale di donne ad alto rischio donne ad alto rischio

geneticogenetico--famigliarefamigliare di tumore mammariodi tumore mammario

Responsabile ScientificoResponsabile ScientificoFranca PodoFranca Podo

[email protected]@iss.it

Reparto di Imaging Molecolare e CellulareReparto di Imaging Molecolare e CellulareDipartimento di Biologia Cellulare e NeuroscienzeDipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze

Istituto Superiore di SanitIstituto Superiore di Sanitàà -- RomaRoma

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Centri PartecipantiCentri Partecipanti

La Rete comprende 8 IRCCS Oncologici, partecipanti al Progetto INTEF:

• Centro di Riferimento Oncologico – Aviano (PN)• Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori – Milano• Fondazione San Raffaele del Monte Tabor – Milano • Istituto Europeo di Oncologia – Milano • Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro – Genova• Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale – Napoli• Istituto Oncologico Veneto – Padova• Istituto Tumori Giovanni Paolo II – Bari

e altri Centri Italiani (IRCCS, Aziende Ospedaliere, Policlinici e Istituti Universitari) per un totale di 31 Centri, di cui 27 già autorizzati dal proprio CE locale.

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Lo StudioLo Studio

IStudio multicentrico, osservazionale, prospettico e non randomizzato, basato sull’uso integrato di counselling genetico e modalitàdiagnostiche (visita senologica, mammografia, ecografia e MRI) per la diagnosi precoce di tumori mammari in donne ad alto rischio genetico-famigliare.

lIl Progetto si basa su esperienze e traguardi di un precedente studio multicentrico di valutazione comparativa, coordinato dall’ISS (studio HIBCRIT, 2000-2008).

I I risultati clinico-radiologici dello studio HIBCRIT hanno contribuito alla definizione dei protocolli adottati nella Rete INTEF, garantendone la continuità degli sforzi a livello nazionale e incrementandone la potenza per il conseguimento degli obiettivi.

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Risultati dello Studio Risultati dello Studio HiBCRITHiBCRIT(20 Centri Italiani, 2000(20 Centri Italiani, 2000--2008)2008)

Nel 2008 sono stati consolidati i risultati dello studio HIBCRIT:

502 donne arruolate;69.0% con mutazione deleteria accertata nei geni BRCA1/2 nel soggetto o in suoi parenti di primo grado; 31% sulla base della sola storia familiare; 1596 sessioni diagnostiche multimodali (3.2 round/donna); 52 casi di tumore (49 screen-detected e 3 cancri di intervallo)

Indicatori di Performance Diagnostica

Visita Senol. Mammografia Ecografia MRI

Sensibilità 17.6% 50.0% 52.0% 91.2% Specificità 99.4% 99.1% 99.2% 97.3% Valore predittivo positivo 60.0% 73.5% 76.5% 60.9%Valore predittivo negativo 96.1% 97.7% 97.7% 99.6%

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AttivitAttivitàà della Rete nel primo annodella Rete nel primo anno

E’ stata messa a punto una infrastruttura informatica per la raccolta in ISS dei dati di arruolamento e di diagnostica multimodale ottenuti a livello multicentrico.

A tale scopo sono stati realizzati in ISS:

1. un database relazionale nel quale afferiscono i dati, in forma anonima, dell’arruolamento e degli esami diagnostici effettuati sulle donne reclutate da ogni singolo Centro; 2. un applicativo per l’immissione diretta dei dati da parte dei Centri partecipanti alla Rete; 3. un repository contenente le immagini radiologiche codificate per Centro, per donna arruolata, per round e per modalità di imaging.

Gli arruolamenti in corso nella Rete già ammontano a oltre 500 donne (circa 65% portatrici di mutazioni BRCA1 o BRCA2).

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