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Formazione Docenti Neo-assunti a.s. 2018/2019 Percorso formativo per Neoassunti

Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Ufficio IV, Ambito Territoriale di Ascoli Piceno e Fermo

Incontro Propedeutico San Benedetto del Tronto, 29 ottobre 2018

Dott.ssa Simona Flammini

Riferimenti Normativi

D.M. 850 del 2015 Legge 107/2015 – commi da 115 a 120 Nota Ministeriale prot. N 36167 del 2015 – «Nota esplicativa del DM 850/2015»

Nota Ministeriale prot. N. 35085 del 2 agosto 2018 – «Periodo di

formazione e di prova per i docenti neo-assunti. Indicazioni per la progettazione delle attività formative per l’a.s. 2018-2019. »

Nota USR Marche prot. n. 18592 del 27 settembre 2018– Periodo di formazione e di prova per i docenti neo-assunti. Orientamenti preliminari per la progettazione delle attività formative per l’a. s. 2018-1019

AMBIENTE ON-LINE DI SUPPORTO: www.neoassunti.indire.it/2018/

Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le

cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti?

Venite a veder voi stessi. Coraggio!

E' proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete Guardarla da un'altra

prospettiva.

(Robin Williams in "L'attimo fuggente", 1989)

https://www.youtube.com/watch?v=MC_eV3Me2gQ

LA NOSTRA SCUOLA: NUOVI TERMINI

✗ Ambiti territoriali, 03 – 04 – 05 - 06

✗ Organico Potenziato, all’interno dell’Organico dell’Autonomia

✗ Sistema Nazionale di Valutazione – Valutazione docenti, Valutazione DS, Valutazione alunni

Formazione PNFD – DM 797/2016

PTOF – Atto di Indirizzo , RAV, PdM

LE FASI DEL PERCORSO FORMATIVO

è pertanto confermato nei suoi aspetti strutturali con il medesimo impianto il percorso di

formazione che si concretizza in 50 ore di formazione complessiva (C.M. 35085 del 02/08/2018)

Visite di Studio Maggio 2019 29 ottobre 2018

LE FASI DEL PERCORSO FORMATIVO

2. LABORATORI FORMATIVI DEDICATI (12 ORE)

laboratori formativi

che riguarderanno le tematiche dell’art. 8 del D.M n. 850/2015:

a.nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica;

b.gestione della classe e problematiche relazionali;

c.valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);

d.bisogni educativi speciali;

e.contrasto alla dispersione scolastica;

f.inclusione sociale e dinamiche interculturali;

g.orientamento e alternanza scuola-lavoro;

h.buone pratiche di didattiche disciplinari

i.TEMA SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE (Agenda 2030) obiettivi fondamentali sul piano educativo, ambientale e

sociale, quali i diritti, la cultura, lo sviluppo, l’ambiente, la salute, l’uguaglianza di genere, i giovani e la lotta contro

le discriminazioni.

2. LABORATORI FORMATIVI DEDICATI (12 ORE)

laboratori formativi

3 ore cad. che riguarderanno le tematiche dell’art. 8 del D.M n. 850/2015

La struttura dei laboratori implica, complessivamente, la fruizione di 12 ore di formazione.

Potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli (di 3 ore, di

6 ore o più).

Dalle indagini svolte (MIUR – INDIRE) si evidenzia il gradimento per i seguenti temi:

- Didattiche innovative;

- Uso di nuove tecnologie;

- Educazione alla sostenibilità;

- Forme di inclusione e di integrazione

(C.M. 35085 del 2 agosto 2018)

2. a VISITE IN SCUOLE INNOVATIVE (MAX 12 ORE) novità introdotta dalla nota n. 33989 del 2 agosto 2017,

Per scuole innovative si intendono scuole caratterizzate da progetti con forti elementi di innovazione organizzativa e didattica, in grado di presentarsi come contesti operativi capaci di stimolare un atteggiamento di ricerca e miglioramento continui.

Le ore dedicate alle visite sono sostitutive del monte ore destinato ai laboratori formativi.

Questa attività potrà avere la durata massima di due giornate di

“full immersion” nelle scuole accoglienti, ed è considerata sostitutiva del monte-ore dedicato ai laboratori formativi, per una

durata massima di 6 ore nell’arco di ogni giornata”.

2. a VISITE IN SCUOLE INNOVATIVE (MAX 12 ORE)

A domanda degli interessati (autocandidature),i D.S delle Scuole Polo per la formazione, in collaborazione con lo STAFF Regionale PNFD, individuano i docenti sulla base dei seguenti criteri: - Passaggio di ordine ed equa distribuzione tra primo e secondo ciclo; - Ordine cronologico delle presentazioni delle candidature in base alle scadenze

Sono previste visite di singoli docenti o per piccoli gruppi presso le scuole che si sono rese disponibili su varie tematiche.

I docenti coinvolti nelle visite in scuole innovative sono 82 nella Regione Marche, da

suddividere nei vari AA.TT.

2. a VISITE IN SCUOLE INNOVATIVE (MAX 12 ORE)

A.T. 04 (SBT) : Referente D.S. Prof.ssa Marina Marziale (IPSIA)

- I.P.S.I.A. “A. Guastaferro” Inclusione – ASL - I.I.S. “Fazzini - Mercantini” ASL in ambito liceale e tecnico - I.C. “Nord” Innovazione Metodologica, (Sc. Prim. e Sc. Sec. I gr.)

- I.C. “Sud” Metodologia didattica Debate (Sc. Primaria)

Coding e Robotica (Sc. Infanzia e Sc. Primaria)

- I.C. “Centro” Didattica Montessoriana (Sc. Inf. e Sc. Primaria)

2. a VISITE IN SCUOLE INNOVATIVE (MAX 12 ORE)

A.T. 03 (AP) : Referente D.S. Prof. Arturo Verna (IIS Liceo Classico “Stabili-Trebbiani)

A.T. 05 (FM) : Referente D.S. Prof.ssa Margherita Bonanni (I.T.I. “Montani”)

A.T. 06 (Porto Sant’Elpidio): Referente D.S. Prof. Roberto Vespasiani (IIS “Carlo Urbani”)

Confermato quanto previsto

dal D.M. 850/2015, art. 9

3. Peer to Peer (figura del tutor)

TUTOR = MENTOR (si ispira alle caratteristiche del tutor accogliente degli studenti universitari impegnati nei TFA D.M. 249/2010)

IL TUTOR DI RIFERIMENTO (possibilmente della stessa area disciplinare ed operante nello stesso plesso. Rapporto 1:3)

Le attività SVOLTE DAL TUTOR, durante l’anno di prova e formazione

(progettazione,confronto, documentazione,) potranno essere attestate e riconosciute dal D.S. come iniziative di formazione (art. 1, co. 124 L. 107/2015)

LA FORMAZIONE PER I DOCENTI TUTOR è organizzata dall’USR per le Marche,

in collaborazione con le Università del territorio UAT (AP e FM) - 21 novembre 2018 – 12 dicembre 2018 – 10 aprile 2019

L’AMBIENTE ON-LINE sarà anticipato rispetto agli anni precedenti, entro il mese di novembre, al fine di garantire una

più ampia disponibilità della piattaforma ai docenti neo-assunti.

LE ATTIVITA’ ON-LINE vedranno delle leggere variazioni e revisioni di carattere editoriale e si introdurrà, a LIVELLO di portfolio formativo, un collegamento logico e funzionale con i laboratori formativi.

UN NUOVO SPAZIO per una breve riflessione guidata, sull’esperienza relativa ai laboratori formativi territoriali o alle visite nelle scuole innovative.

4. Formazione on line

UNA SEMPLIFICAZIONE DELLO SPAZIO dedicato alla

progettazione-documentazione-riflessione sulle 2 attività didattiche.

La sezione pubblicata sul sito ospiterà, inoltre, un TOOLKIT contenente materiali e strumenti di supporto per docenti, tutor, e referenti per la formazione c/o le Scuole e gli uffici Territoriali.

4. Formazione on line

ATTIVITÁ ON LINE

Non vista solo come un impegno di 20 ore ma come CONNESSIONE con le parti in presenza, dare un

senso coerente al percorso complessivo.

IL PORTFOLIO PROFESSIONALE

IL PORTFOLIO PROFESSIONALE Il Portfolio, si identifica con l’insieme degli strumenti messi a

disposizione da Indire per supportare il docente nella riflessione e

nell’analisi delle seguenti dimensioni:

Esperienze che hanno influenzato la percezione del suo essere

docente;

lo stato presente della sua pratica professionale;

eventuali trasformazioni in corso dovute allo svolgersi della

formazione;

possibili traiettorie da dare alla sua formazione professionale.

Il Portfolio si compone di 6 strumenti:

IL PORTFOLIO PROFESSIONALE

IL BILANCIO INIZIALE DELLE COMPETENZE

obiettivo: «consentire al docente di connettere le esperienze maturate in precedenti ambiti professionali e personali, per fare il punto sulle competenze possedute e su quelle da potenziare»

BILANCIO INIZIALE DELLE COMPETENZE: SCHEMA

ambiti

ambiti

ambiti

PATTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE

Gli impegni reciproci che legano il docente neoassunto alla comunità di appartenenza sono riportati nel Patto formativo, elaborato con il supporto del

tutor e del D.S., su un modello che ogni scuola sceglie in autonomia. NON è un contratto di natura giuridica, bensì un VINCOLO

ETICO-PROFESSIONALE.

PATTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE

PATTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE

Visite di Studio

CURRICULUM FORMATIVO

L’identità professionale di un docente si costruisce attraverso un lungo percorso che vede l’avvicendarsi di molte esperienze formative e non, alcune avvenute in contesti formali, altre vissute al di fuori della scuola, ma ugualmente significative.

LE ATTIVITÀ DIDATTICHE

È la pratica in classe con gli allievi, infatti, il luogo privilegiato per esplorare le dimensioni di conoscenza (pratica e teorica) proprie della professionalità docente.

LE ATTIVITÀ DIDATTICHE

La documentazione delle 2 attività, idealmente svolte a distanza l’una dall’altra, vuole anche essere un modo per tracciare la possibile trasformazione della pratica professionale del docente per effetto del percorso formativo dell’anno di prova, in particolare per effetto della fase di osservazione tra pari.

Se l’Attività 1, progettata in autonomia, dovrebbe Risultare come una fotografia di dove si trovi il docente in quel momento, di quale sia la sua routine in classe…

l’Attività 2, co-progettata con il tutor e svolta dopo la frequenza dei laboratori formativi, dovrebbe/potrebbe risultare strutturalmente diversa e la sua documentazione testimoniare una trasformazione della pratica professionale del docente

IL BILANCIO DELLE COMPETENZE IN USCITA

BILANCI DELLE COMPETENZE

Si sottolinea, infine, che i Bilanci iniziale e finale non hanno un

carattere valutativo (di cui tratta invece l'art. 4, DM 850/2015),

ma sono pensati per supportare il docente nel processo di

autovalutazione della propria efficacia rispetto ad alcune delle

complesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro.

BISOGNI FORMATIVI FUTURI

Il 3 ottobre del 2016 è stato pubblicato il PNFD 2016 -2019 con l’obiettivo di fornire le linee guida per l’ideazione di azioni formative a favore dei docenti.

La formazione in servizio è diventata obbligatoria con la Legge 107/2015.

BISOGNI FORMATIVI FUTURI

Cosa Fare: indicare, alla luce dell’esperienza dell’anno di prova, i contenuti che ritieni possano

ulteriormente rafforzare la tua professionalità

3 PRIORITÀ 1) Le COMPETENZE DI SISTEMA

Conseguimento della piena realizzazione dell’autonomia organizzativa e didattica delle scuole : 1.autonomia didattica e organizzativa 2.valutazione e miglioramento 3.didattica per competenze e innovazione metodologica.

2) Le COMPETENZE PER IL 21mo secolo competenze necessarie alla promozione dell’innovazione didattica e organizzativa. In particolare: 4.le competenze linguistiche 5.le competenze digitali 6.le competenze relative allo sviluppo di progetti di alternanza Scuola-Lavoro

3) COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA_

Sviluppo delle competenze necessarie per la creazione di una scuola effettivamente inclusiva in relazione alla diversità e al disagio giovanile

BISOGNI FORMATIVI FUTURI

DOCENTI DESTINATARI Docenti neo immessi in ruolo nell’a.s. 2018/2019 Docenti per i quali ne è stata chiesta la proroga o che

non hanno potuto completarlo negli anni precedenti (è

possibile, infatti, che il docente, anche per più anni scolastici, si assenti a causa della fruizione di aspettative per motivi di famiglia, per altro lavoro, malattia, congedi per maternità, tali da non permettere, per ogni anno scolastico di riferimento, il raggiungimento dei 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 di attività didattiche. In tal caso l’anno di formazione e prova viene differito con

motivato provvedimento del DS); Docenti che hanno ottenuto una valutazione negativa al

termine del primo anno di formazione e prova (l’anno di

prova, ai sensi del DM 850/15, si può ripetere una sola volta);

Docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo

DOCENTI CHE NON DEVONO

SVOLGERE L’ANNO DI PROVA Docenti che, all’interno del medesimo ruolo, lo hanno

svolto e superato su posto di sostegno e sono poi passati su posto comune (ad esempio: docente sostegno scuola

primaria poi trasferito su posto comune);

Docenti i docenti che hanno ottenuto un secondo passaggio di ruolo ritornando nella classe di concorso iniziale o affine e per la quale hanno già svolto e superato il periodo di formazione e prova (ad esempio:

docente titolare nella A22 – italiano, storia/cittadinanza e geografia nella scuola media – con anno di prova superato, che ottiene il passaggio di ruolo nella classe di concorso A12 – materie letterarie nella scuola secondaria di II grado- e poi un secondo passaggio di ruolo nella A22, per la quale aveva già superato l’anno di prova);

DOCENTI CHE NON DEVONO

SVOLGERE L’ANNO DI PROVA Docenti già di ruolo su posto comune e/o di sostegno,

che hanno accettato l’immissione in ruolo nello stesso grado di istruzione, cambiando tipologia di posto (ad

esempio: docente di scuola media già di ruolo su classe di concorso con

anno di prova superato, il quale accetta una nuova immissione in ruolo

su posto di sostegno sempre nella scuola secondaria di primo grado).

NB: quanto suddetto riguarda i docenti assunti da GaE e da graduatorie di merito del concorso 2016; quanto ai docenti ammessi al III anno FIT, seguono un percorso differente sebbene per certi aspetti simile. La grande differenza consiste che gli ammessi al FIT sono ancora supplenti, entreranno in ruolo al termine del predetto terzo anno, previa valutazione positiva.

ANNO DI PROVA DOCENTI ASSUNTI TRAMITE FIT

Il percorso annuale FIT (si parla di percorso annuale per i docenti che partecipano al concorso riservato agli abilitati della secondaria; terzo anno FIT per chi segue l’intero percorso triennale), è disciplinato dal DM 984/2017, il cui articolo 10 comma 8 chiarisce in cosa consiste l’anno di prova per i “docenti FIT”.

ANNO DI PROVA DOCENTI ASSUNTI TRAMITE FIT

Il terzo anno del percorso FIT e il percorso annuale (quello svolto dai docenti che partecipano al concorso 2018, riservato agli abilitati della scuola secondaria) non sono ripetibili e, qualora valutati positivamente, assolvono agli obblighi di cui all’articolo 438 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. L’articolo 438 del D.lgs. 297/94 indica gli obblighi del docente in anno di prova (anno di prova poi modificato dalla legge 107/2015).

ANNO DI PROVA DOCENTI ASSUNTI TRAMITE FIT

Per i docenti ammessi al terzo anno FIT o percorso annuale, pertanto, l’anno di prova si esplica nel corso del terzo anno e la prova si considera superata, con conseguente immissione in ruolo, in caso di valutazione positiva. Da evidenziare che in caso di esito negativo il contratto è risolto. Quindi, mentre per i docenti assunti da GaE e GM l’anno di prova si può ripetere una sola volta, per i docenti FIT l’anno in questione non è ripetibile.

ANNO DI PROVA DOCENTI ASSUNTI TRAMITE FIT

Assenze?

Il DM 850/15 e la nota Ministeriale 36167/15 non

parlano di assenze…ma solo di obbligatorietà al

percorso formativo…

In casi di estrema necessità…con apposita

certificazione medica…ci si può avvalere di una

normativa ancora in vigore…

Assenze al percorso formativo Nota Ministeriale prot. n. 1899 del 1 aprile 2003 in analogia con

quanto disposto dalla D.M. n. 202 del 16-9-2000

Il corso di formazione è ritenuto valido,…se non si

superano il 25% di assenze delle attività in presenza,

mentre le ore del Peer-to-peer e le ore on line vanno

interamente svolte e non possono, anche se

eccedenti, sostituire o compensare le ore destinate

agli incontri in presenza.

Anno di Formazione e di Prova

alla luce del DM 850/2015

e della CM 36167 del 5 – 11 - 2015

Cosa cambia

La novità introdotta è quella che richiede, nell’ambito dei 180 giorni validi

per il compimento del periodo di prova, che almeno 120 siano stati prestati

per le attività didattiche.

Cosa resta

Rimangono in vigore, per quanto compatibili con le nuove norme, gli articoli

da 437 a 440 del T.U. 297/94.

È altresì riconfermata la procedura di formazione, con il modello 2014/

2015: 50 ore complessive, in presenza e a distanza, attività peer to peer e

laboratori didattici coordinati dai tutor

Anno prova neo-assunti, docenti in part-time

alla luce del DM 850/2015

e della CM 36167 del 5 – 11 - 2015

Cosa cambia

La nota n. 36167 del 5/11/2015 evidenzia che: “Fermo restando l’obbligo

delle 50 ore di formazione previste, i centottanta giorni di servizio e i

centoventi giorni di attività didattica sono proporzionalmente ridotti per i

docenti neoassunti in servizio con prestazione o orario inferiore su cattedra

o posto”.

Pertanto

I docenti in part-time, dunque, devono svolgere per intero le 50 ore di

formazione, mentre il computo dei 180 giorni di servizio e dei 120 di attività

didattica vanno ridotti in proporzione all’orario di cattedra.

Anno prova neo-assunti, docenti in part-time

alla luce del DM 850/2015

e della CM 36167 del 5 – 11 - 2015

Esempio

Un docente in part-time, che svolge ad esempio 9 ore settimanali, deve

effettuare non 180 giorni di servizio ma 90 (180:18=X:9; X= 90), non 120

giorni di attività didattica ma 60 (120:18=X:9; X=60).

Anno di formazione e di prova

alla luce del DM 850/2015

e della CM 36167 del 5_11_2015

Chi fa cosa?

Il Neoassunto 180 giorni

120 giorni

Incontri propedeutici e

di restituzione

Bilancio competenze

iniziali e finali

Patto per lo sviluppo

professionale

Formazione on line e

portfolio

professionale

Peer to peer

Laboratori formativi

Colloquio davanti

al CdV

180 Giorni - 120 giorni

Nei 180 GIORNI sono computati tutti i giorni di effettivo servizio compresi

tutte le domeniche, i giorni festivi e le festività soppresse, le vacanze pasquali e natalizie

il periodo fra il 1° settembre e l'inizio delle lezioni, se sono previste attività di programmazione didattica

i periodi d'interruzione dell'attività didattica dovuti a ragioni di pubblico servizio (chiusura scuole, elezioni ecc)

i giorni dedicati agli esami e scrutini, compresi gli esami di Stato, se vi si partecipa per la classe di concorso di insegnamento

il primo mese di congedo per maternità/interdizione

dal lavoro per gravi complicanze

il periodo di servizio oltre al 30 aprile, per docenti

rientrati in servizio e impiegati in attività didattiche che

rientrino nella classe di concorso di titolarità

la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento

indetti dall'amministrazione scolastica

il servizio prestato in qualità di componente le

commissioni giudicatrici dei concorsi a cattedre

180 Giorni - 120 giorni

periodo compreso tra l'anticipato termine delle

lezioni a causa di elezioni politiche e la data

prevista dal calendario scolastico (C.M. 180

dell'1 1.7.1979)

i periodi di aspettativa per mandato

parlamentare

180 Giorni - 120 giorni

Nei 180 GIORNI non sono computati :

I giorni di ferie, di assenza per malattia (compreso l'infortunio) e di aspettativa

per ragioni familiari o altre aspettative (a meno che la legge che le regola non

preveda esplicitamente che sono considerate nel periodo di prova)

le vacanze estive

I periodi di congedo di maternità/interdizione dal lavoro (escluso il primo

mese), di congedo parentale o di malattia del bambino, anche se retribuiti,

previsti dal T.U. 151/2001

I permessi retribuiti e non retribuiti (es. congedo matrimoniale, permessi per

motivi personali, per lutto, legge 104/92 ecc.).

PER QUANTO RIGUARDA LE ATTIVITÀ DIDATTICHE, nei 120 GIORNI sono

computati sia i giorni effettivi di lezione sia i giorni impiegati presso la sede di

servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell'azione

didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali, formative e collegiali.

Il Dirigente Scolastico Mette a disposizione il PTOF e

documentazione varia

Attesta le ore di

osservazione/ peer to

peer

Stabilisce il patto per

lo sviluppo

professionale

Designa il Tutor,

sentito il CdD Presiede il CdV

Visita la classe

del neoassunto

almeno 1 volta Presenta una relazione

per ogni docente

neoassunto

Emette

provvedimento

motivato di

superamento o

meno dell’anno di

prova

Il Tutor E’ designato dal DS, sentito il CD

Presenta parere

motivato sulla

professionalità del

neoassunto

Collabora al bilancio

iniziale e finale delle

competenze e al

patto formativo

Svolge le ore di

peer to peer Riceve

un’attestazione

dell’attività svolta

Riceve un

compenso

economico ( MOF ed eventualmente fondi

di cui all’art.1, comma 127 L 107)

Integra il CdV durante il

colloquio del

neoassunto

Accoglie, ascolta,

supporta,

accompagna,

collabora,

sostiene, osserva,

supervisiona…

Valutazione: Cosa significa? Il DM 850 prevede la valutazione del docente neo assunto nel

periodo di prova e formazione

“La valutazione è un processo generale di analisi

sistemica e critica che porta ad emettere giudizi

e/o raccomandazioni per il miglioramento in

materia di qualità di un istituto o programma di

formazione (degli insegnanti)”

Cosa sono i criteri di Valutazione?

...«Punti di riferimento a partire dai quali è possibile

esaminare il raggiungimento di determinati obiettivi

e/o standard. Descrivono le caratteristiche dei

requisiti e delle condizioni da soddisfare,

rappresentano la base (quantitativa/qualitativa) sulla

quale possono essere tratte delle conclusioni»

Comitato di Valutazione

Il CdV esprime il suo parere sul superamento del

periodo di prova e formazione per il personale

docente ed educativo.

E’ composto dal DS + due docenti scelti dal CdD +

un docente scelto dal Consiglio d’Istituto + dal

docente TUTOR

Il DS procede alla valutazione del

personale docente in periodo di formazione

e di prova sulla base dell’istruttoria

compiuta, con particolare riferimento a

quanto disposto agli articoli 4 (criteri di

valutazione) e 5 (bilancio di competenze), e

al parere di cui all’art.13 (CdV) del DM 850

del 27 ottobre 2015.

La documentazione è parte integrante del

fascicolo personale del docente.

Comitato di Valutazione

Cosa valutare ?

Art.13 c. 1

Nel periodo intercorrente tra il termine delle attività

didattiche - compresi gli esami di qualifica e di Stato – e

la conclusione dell’anno scolastico.

Valutazione del periodo di formazione e di prova

QUANDO ?

dopo Esami di Stato, non prima !!!

Art. 14 Valutazione del periodo di formazione e di prova

Comma 3 – giudizio SFAVOREVOLE

Indicazione elementi di criticità

Individuazione forme di supporto formativo e di verifica

del conseguimento degli standard richiesti

verifica da parte di un DIRIGENTE TECNICO

RIPETIZIONE del periodo

GRAVI LACUNE di carattere

- culturale

- metodologico-didattico

- relazionale

COMMA 4

NON E’ UNA FORMALITA’ !

QUALITA’ dell’insegnamento !

POSSIBILITA’ di PARERE SFAVOREVOLE

Gestione della classe

Aspetti relazionali

Anno di formazione e di prova

INIDONEITA’ del docente

Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni

migliori per imparare.

ALBERT EINSTEIN