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Firenze, 15 aprile 2016 Regione Toscana – Settore Servizi pubblici locali – Energia e inquinamenti
L’ECONOMIA CIRCOLARE
NELLA PIANIFICAZIONE
REGIONALE
Renata Caselli, Regione Toscana
in collaborazione con
ARRR - Agenzia Regionale Recupero Risorse spa
Firenze, 15 aprile 2016 Regione Toscana – Settore Servizi pubblici locali – Energia e inquinamenti
L’economia circolare in pillole
La transizione verso l’EC è volta:
- a prolungare il ciclo di vita dei prodotti, dei materiali e delle risorse
- a ridurre la produzione di rifiuti
Processo che interessa ogni fase della catena del valore:
- Prodotti e processi
produttivi
attuazione della strategia di gestione
progettazione ecocompatibile, responsabilità
estesa dei produttori, ecogestione, audit
ambientale, norme su fine rifiuto e
sottoprodotti, appalti verdi, ecc.
riduzione, riuso, ecc… - Consumi
- Gestione dei rifiuti
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L’economia circolare in pillole
Si considerano settori prioritari:
- Plastica
- Spreco Alimentare
- Dispositivi elettronici
- Inerti da costruzione e demolizione
- Biomasse e prodotti biologici (legno)
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L’economia circolare nel PRB
“…. costruire “un’economia circolare” che minimizzi gli
impieghi delle risorse, riduca gli sprechi e consideri ogni scarto
dell’attività umana di produzione o consumo come potenziale
risorsa da reintrodurre nei cicli industriali. In quest’ottica, la
diffusione di una cultura del risparmio, dell’efficienza e della
rinnovabilità della materia deve coinvolgere sempre più le
politiche economiche e industriali …..”
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La produzione dei rifiuti in Toscana 1998–2014
I Rifiuti Totali prodotti
sono poco più di 10kt:
2,26 kt sono URBANI
7,96 kt sono SPECIALI
2006-2014 RU -12,5%
2006-2014 RS +7%
N.B.: per quanto riguarda i dati RS relativi al 2014 si tratta di elaborazioni preliminari in corso di verifica
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La produzione dei rifiuti in Toscana - 2014
Rifiuti Urbani 24% del totale
Raccolta Differenziata 11%
Rifiuti Speciali * 76% del totale
- Inerti da Costruzione e Demolizione 16%
- Tratt. delle acque reflue e dei rifiuti 32%
- Industria e Commercio 24%
- Pericolosi 4%
* Elaborazioni in corso
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RD 47,86% (+2,3 punti%)
Recupero 40% dei RU
Raccolta differenziata e
recupero 2014
* Non comprende incentivo per compostaggio domestico
% kg/ab
Ato Sud 37,7% 212
Ato Costa 47,6%* 272
Ato Centro 54,3%* 297
TOSCANA 47,9% 267
Provincia, ATORD certificata 2014
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Produzione annua RU, RD e %RD 1998-2014
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Produzione di rifiuti speciali dei grandi produttori
Costituiscono circa
il 18% del totale dei
rifiuti speciali
Industria/distretto Rifiuti prodotti (t/a)
Industria chimica 500.000
Industria siderurgica 110.000
Distretto del cuoio 146.000
Distretto cartario 270.900
Distretto tessile 58.900
Distretto lapideo 209.600
Totale 1.295.400
Elaborazioni preliminari in corso di verifica
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Gli obiettivi del PRB al 2020
Riduzione dei RU in linea col Piano nazionale di Prevenzione
(-30/50 kg/ab)
Gestione dei RU:
• 70% di raccolta differenziata
• 60% di recupero
• 20% a recupero energetico
• 10% in discarica
Sviluppo filiera industriale riciclo e recupero
Scarti agricoli, fanghi, inerti, grandi produttori, …
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Sostegno economico a progetti di
riduzione e prevenzione
Dal 2007 circa 221 progetti ammessi a finanziamento:
• 106 progetti per 220 fontanelli ed erogatori
• 52 progetti per 20.000 composter (distribuiti nel complesso 67.200)
• 23 progetti per 30 interventi nelle mense scolastiche e 10 ecosagre
• 15 per ecocentri (centri di riparazione, scambio, distrib. invenduto)
• 25 per altri interventi di riduzione (comunicazione, educazione
ambientale, riduzione carta negli uffici pubblici)
Le risorse dedicate sono state circa 7,5 Meuro
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Fontanelli ed
erogatori (220)
90 Comuni
Riduzione rifiuti
ristorazione
30 scuole e 10 ecosagre
221 comuni interessati
dai progetti finanziati
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Composter
90 Comuni (solo nel 2008)
Al 2014 sono in uso
complessivamente
78.071
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Il Piano interviene principalmente attraverso:
• il Piano di azioni di prevenzione regionale (auto compostaggio, fontanelli, ecosagre,
recupero beni invenduti e pasti non somministrati per riduzione spreco alimentare, riparazione
riutilizzo ecc.)
• acquisti verdi
- l’adozione procedure d’acquisto di beni e servizi conformi ai CAM (PAN GPP) conformi agli
obblighi previsti (collegato ambientale);
- Istituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare per l’elaborazione di “capitolati tipo”
finalizzati all’applicazione dei CAM e attivazione di monitoraggio;
- Introduzione nei bandi di finanziamento regionali di criteri premianti a fronte della
dichiarazione di adempimento degli obblighi previsti;
promuovere tra gli EELL le centrali d’acquisto, gli acquisti collettivi…
La prevenzione nel PRB
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1. Indagine conoscitiva su prevenzione e buone pratiche in ambito della ristorazione collettiva,
Regione Toscana- ARRR Spa (2007)
(raccolta differenziata degli scarti, l’utilizzo di detergenti ecologici, capitolati tipo per il servizio
di ristorazione, formazione per la divulgazione dei capitolati di ristorazione, monitoraggio)
2. Protocollo d’intesa Regione Toscana – ARRR – ANCI Toscana 2010
• settore ristorazione scolastica nei comuni Toscani
• formazione per la riduzione dei rifiuti e degli impatti
3. Accordo sulla GDO (RT, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia) 2010
Azioni di prevenzione nella produzione/approvvigionamento di prodotti e nei servizi
(promozione di marchi ecologici, schemi di ecogestione, promozione imballaggi pluriuso,
limitazione dei prodotti monouso, recupero delle merci invendute, raccolta differenziata dei
rifiuti prodotti, donazione dei computer obsoleti, favorire l’acquisto di prodotti di filiera corta e
da agricoltura biologica…)
In linea con la proposta di legge sugli sprechi alimentari
Scarti alimentari ……..
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Accordi di filiera
- RT, ANCI, ANCI Toscana, Consorzi, CISPEL, Revet, Revet Reciclyng
- Comunicazione a supporto dell’ottimizzazione delle raccolte differenziate e del riciclo
- Avvio della raccolta monomateriale del vetro
- Miglioramento della qualità delle raccolte multimateriale.
- Sperimentazione industriale (componenti per motoveicoli, arredi urbani, pallet, pannelli
fonoassorbenti, ecc).
- REVET RECICLYNG – produzione granulo da plasmix e plastiche da rifiuti speciali
Il settore delle plastiche è avviato, rinnovato l’impegno per il passaggio al
monovetro…
Il riciclo delle plastiche miste e passaggio al monovetro
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Nel 2015 le quantità raccolte sono oltre 20,3 milioni di tonnellate
- + 4,87% rispetto al 2014
- la media pro capite si attesta a 5,67 kg per abitante – (media nazionale di 4,1 Kg)
- si conferma il primato della Toscana tra le Regioni del Centro Italia anche in virtù
dell’impegno delle Aziende che gestiscono il sistema dei rifiuti toscano.
- Centri di Raccolta nel 2015 sono 198 + 32 luoghi di raggruppamento gestiti dalla
Distribuzione + centri di soggetti privati e installatori
- 5 centri di Conferimento ogni 100.000 abitanti toscani
Incentivi ai centri di raccolta anche ai fini di migliore
tracciabilità dei flussi…
RAEE
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Recupero di rifiuti inerti da C&D Obiettivo 2020: preparazione per il riutilizzo, riciclaggio… almeno al 70% in termini di peso
Tasso di recupero dei rifiuti da C&D – Toscana 2011 pari al 95,5%
Produzione dichiarata di rifiuti da C&D non pericolosi 2014 (dati MUD) circa 1,5 milioni di
tonnellate (escluse terre e rocce da scavo)
Criticità connesse a:
-Sbocchi di mercato degli aggregati riciclati
- normativa codici a specchio
Raccordo/coerenza pianificazione delle attività di cava
Tavolo tecnico: semplificazione normativa per i piccoli cantieri (demolizione selettiva
+ caratterizzazione in ingresso agli impianti)
Politiche di GPP (legge 221/2015 – CAM Edilizia) – Aggiornamento capitolato tipo
Certificazione UNI EN
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Altre linee di intervento nel PRB
• Recupero e riciclo degli scarti dell’agricoltura
• Riutilizzo e riciclaggio della marmettola del settore lapideo
• Razionalizzazione del trattamento dei rifiuti cartari
• Ottimizzazione della gestione dei rifiuti dell’attività siderurgica
• Riduzione della produzione dei gessi rossi Tioxide e loro riutilizzo
• Razionalizzazione del trattamento dei fanghi di depurazione
• …..
• Studi e ricerche/Progetti europei
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Molto è stato fatto in materia di prevenzione, riciclo e recupero ma occorre
un’ulteriore spinta
Vi sono ancora criticità, diversificate per ambito di intervento, sia in termini
tecnico-gestionale sia in relazione alla reale esistenza di mercati per i materiali
riciclati
Il PRB è essenziale per l’EC MA LE POLITICHE SUI RIFIUTI NON SONO
SUFFICIENTI al raggiungimento degli obiettivi di EC
Occorre intervento in altri ambiti di programmazione generale e settoriale
(settori produttivi, finanza e bilancio, politiche industriali, R&D, ecc…)
Essenziale è il ruolo dell’educazione ambientale, dell’informazione e della
comunicazione
Riflessioni finali