da un’idea di Diego Fabra

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anno 7 - n. 42 del 5 novembre 2012 - edizioni nell’attesa saswww.nellattesa.it - e-mail: redazione@nell’attesa.it

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Igiene innanzitutto

Non tutto ciò che abitava “il mondo che fu”è da scartare. Molti proverbi risultanoattuali sempre, e la saggezza antica illu-mina il percorso dell’umanità. È vero

anche che a fare dietrologia si diventa irreali,come coloro che si ostinano a vedere il mondocon gli occhi dei loro genitori o, peggio, dei

nonni, rifiutandosi di vivere il tempo presente, che è l’unico dicui disponiamo. Ma tra i consigli che desideriamo sottoporreall’attenzione dei lettori c’è senz’altro quello di rispettare lenorme igieniche. E vorrei estendere il concetto all’igiene ditutta la persona. Si, perché se è vero che la pulizia delle mani edel corpo sono indispensabili per mantenere un organismo insalute, attraverso la detersione degli strati superficiali, lamiglior circolazione e l’opportuna ossigenazione, è anche veroche occorre “pulire” anche gli strati profondi. Lavare l’internodel corpo attraverso cibi semplici e naturali, più spesso crudi, eingestione di acqua abbondante, addizionata a infusi di aloe o dierbe detossicanti, può portare al perfetto funzionamento diorgani come fegato, reni e polmoni, autentici filtri per il benes-sere. Da diversi anni si è diffusa l’idrocolonterapia, una meto-dologia che consente di lavare letteralmente il colon da ognigenere di scorie alimentari nocive: chi vi si è sottoposto ha trat-to vantaggio certo. Ciò richiama alla mente i vecchi rimedi dellanonna che sottoponeva a clistere e purganti i discendenti condecisa autorevolezza, tra pianti e strepiti, ottenendo linguerosee e pancini in ordine. E che dire dei tanto diffusi omegatre?... Non son altro che il vecchio olio di fegato di merluzzo cheaveva due funzioni importanti: la prima, migliorare lo stato disalute generale, la seconda rappresentare un’ottima minaccia incaso di capricci!... Il nostro essere moderni deve portarci a evol-vere nella pulizia e questo non può prescindere da una serie diconsiderazioni. Come pulire un corpo immerso nella sporcizia?...Intendete che la sporcizia è l’ambiente, fisico e sociale.

Uno deidistur-bi piùcomuni

in questa sta-gione è l’otite.U n ’ i n f i a m -

mazione dell’orecchio esternoo di quello medio, che predili-ge i bambini di qualsiasi età,ma non risparmia gli adulti.L’otite esterna è un’infezionelocalizzata nel condotto uditi-vo esterno e può essere causa-ta da eccessiva umidità o sec-chezza del canale uditivo. Maanche manovre errate per lapulizia dell’orecchio e larimozione del cerume possonofavorire questo tipo di distur-bo che è provocato da germi eda funghi.

La natura contro l’otite

I sintomi più comuni sono:dolore e prurito, febbre,secrezioni bianche o gialla-stre e temporaneo abbassa-mento dell’udito. E’ una patologia, di solito,non particolarmente preoccu-

settimanale di prevenzione medica e di solidarietà - da un’idea del Dott. Diego Fabra - Registrato presso il Tribunale di Palermo al n° 11 del 29/05/2006 - Iscritto al ROC con il n. 21038

editore

edizioni nell’attesa di S. Fabra & C. s.a.s.Sede

Via Sampolo 56 - Palermo - tel. 091349239 - redazione@nellat-tesa.it - sito web: www.nellattesa.itAmministratore unico

Sergio Fabra sergio@fabra.bizDirettore responsabile

Michele Guccione micheleguccione@nellattesa.itDirettore editoriale

Diego Fabra diego@fabra.biz

Hanno collaborato a questo numero

Carluccio Bonesso bonesso.carluccio@libero.it - Diego Fabradiego@fabra.biz - Giusy Egiziana Munda giusymunda@nellattesa.it -Claudia Pelaia claudiapelaia@libero.it - Francesco Sanfilippo france-scosanfilippo@ nellattesa.it - Roberto Tobia info@farmaciabonsigno-re.it

Comitato etico scientifico

Diego Fabra coordinatore - Giovanni Alberti medicina estetica -Sergio Fasullo cardiologia - Silvia Tinaglia psicologia Gli articoli firmati riflettono esclusivamente l’opinione degli autori. E’ consentita la riproduzione anche parziale citandone la fonte.

Area commerciale

Marcello Cicala marcellocicala@nellattesa.it - Emanuele Giglio ema-nuelegiglio@nellattesa.it - Sergio Matranga sergiomatranga@nellatte-sa.itUn modulo (mm. 48x20): Euro 25,00. Consigliati: 4 annunci 50,00Euro più IVA. Una pagina: 48 moduli. Abbonamento sostenitore:100,00 Euro.

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Distribuzione

Sicula Distribuzioni di M. La Barbera Via C. Camilliani 79 - PalermoIl giornale viene distribuito in circa 500 punti.

L'ansia èuno statopsichicocon s c i o

contrassegnatodalla paura,più o meno

intensa e duratura, connessaspesse volte a specifici stimo-li. Rappresenta, in tal senso,una forma di disadattamentoda parte dell'individuo ad unasituazione ambientale fonte distress. L’eccessivo livello d’ansia e,al contempo, la sua cattivagestione, così come la suapersistenza nel tempo ancheal termine di eventi ansiogeni,ci mette di fronte ad unasituazione patologica di conti-nua tensione che interferiscecon le capacità operative e digiudizio del soggetto. L’ansia può, talvolta, rappre-sentare uno stimolo positivoche ci consente di dare ilmeglio in situazioni cherichiedono particolare con-centrazione, favorendo così ilraggiungimento di determinatiobiettivi. Essa nasce in seguito ad unaserie di forti vissuti emotivi ecognitivi che rappresentano,alle volte, una minaccia perl’individuo che si percepiscevulnerabile in relazione a spe-cifici eventi fisici, affettivi esociali. Inoltre, una famiglia ansioge-na o problematica dal puntodi vista affettivo e cognitivorappresenta un modello dis-

funzionale che l'individuo, conuna certa probabilità, tenderàad imitare e che lo porterà asviluppare inconsapevolmentesofferenza di fronte a difficilisituazioni ambientali. L'ansia da prestazione si diffe-renzia dalle altre formed‘ansia per l’importanza attri-buita al contesto ambientaleed al concetto di valutazione.L’idea di essere valutati e dinon rispondere alle aspettati-ve degli altri porta ad unavisione rigida della propriapersona, totalmente concen-trata a dimostrare la propriabravura.La ricerca della perfezione èpervasiva nella mente dellapersona che si convince cheun piccolo errore può deter-minare l’emarginazione e ilrifiuto da parte degli altri.Questo porta a far precipitarela propria autostima e a gene-rare un profondo malessere.L’autostima della persona,dunque, dipende, in tal caso,dal riconoscimento esterno:una cattiva performance puòfar perdere la stima e l'appro-vazione delle persone piùsignificative.Il risultato di tale performan-ce viene, in tal senso, vissutoin termini di approvazione-disapprovazione e dipende dalgiudizio dell’altro. Il soggetto,pertanto, sviluppa un senti-mento d’incertezza. Allo stesso modo, chi soffre dibassa autostima è facilmentesoggetto all’ansia da presta-

zione. Quest’ultima si manife-sta quando la persona si trovadi fronte a situazioni socialiche possono racchiuderediversi ambiti, come quelloscolastico, sportivo, lavorati-vo, sessuale. Essa genera statidi tensione, irritabilità e sin-tomi come insonnia, attacchidi panico, fobie, ossessioni,che vanno accentuandosi inprossimità dell’evento stres-sante. In questo particolaremomento la crisi economico-sociale alimenta in soggettiansiosi lo sviluppo di quest'an-sia; la precarietà del mondolavorativo o, addirittura, ladifficoltà a trovare uno spaziolavorativo portano il soggettoad avere una visione semprepiù falsa della realtà, ad attri-buire al proprio percorso lavo-rativo e ad ogni compito chelo riguarda un valore molto

più alto rispetto a quelloreale, convincendosi che daquesto risultato dipenda il suofuturo lavorativo e la suaaffermazione sociale. Questa eccessiva valenzainduce uno stato confusiona-le, un vuoto mentale chespesso può compromettere ilproprio rendimento sul lavoro. La paura di non essere all’al-tezza del proprio ruolo e delleproprie funzioni, il confron-tarsi continuamente con i col-leghi, il bisogno di riconosci-mento da parte del capo e,ancora, l’eccessiva aspettati-va riposta nel lavoro favori-scono talvolta il ritiro sociale,al fine di evitare il fallimento. Pertanto, diventa necessarioeffettuare una diagnosi cor-retta e preventiva in modo daevitare la gravità del disagio,trattandolo precocemente. La psicoterapia può aiutare ilpaziente nel riuscire a dare lagiusta importanza alle cose,ad accettare di non dover perforza essere perfetti e com-prendere che anche nell’im-perfezione si può star bene,favorendo un diverso modo dipensare.Questo processo farà affronta-re alla persona con menoansia le nuove situazioni concui si confronterà e che lariportano ad un passato chel’ha fatta star male. Tutto ciòsi rifletterà quindi sul suo ren-dimento e favorirà il raggiun-gimento di un sano equilibriopsichico.

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Ansia da prestazione, un problema curabile

di Claudia Pelaia - psicologa psicoterapeutaclaudiapelaia@libero.it

psicologia

nell’attesa...

5 novembre 2012

Il lavoromultidisci-plinare èforse l’a-

spetto chemaggiormente

caratterizza la sua attività:parliamo del fisiatra, ossiadello specialista in medicinafisica e riabilitazione. Il suointervento all’interno di unteam riabilitativo pluridisci-plinare (formato dal neurolo-go, dall’ortopedico, dal car-diologo, dal pneumologo, dal-l’urologo, ecc…) è fondamen-tale per la realizzazione di unprogramma riabilitativo cheha come obiettivo il massimorecupero delle funzioni edelle abilità perse dal pazien-te attraverso un approccionon chirurgico. Ne è convintala Dott.ssa Maria ConcettaGlorioso, specialista inMedicina fisica e riabilitazio-ne, che afferma: “Dal lavorodi tutto il team dipende lariuscita di un percorso tera-peutico e riabilitativo, evi-tando che alcuni disturbi neltempo possano strutturarsi,dando luogo a patologie piùsevere. Il cedimento dellavolta plantare o l’alteratocarico del peso del corpo suipiedi, per esempio, può darluogo a lombalgia che, se tra-scurata o non curata bene,può diventare cronica, evol-vere in ernia e portare all’in-tervento chirurgico”. Il campo di competenza delmedico fisiatra è molto vasto,

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Fisiatra, ovvero il regista della riabilitazione

di Giusy Egiziana Mundagiusymunda@libero.it

FISIATRIA

ma sono in particolare due isettori di maggiore interesse:le malattie dell’apparatomuscolo-scheletrico (il mal dischiena, le scoliosi, i postumie gli esiti di fratture, le scia-talgie, i dolori artrosici,ecc…) e del sistema nervoso(l’ictus, la sclerosi multipla,ecc…) che possono contribui-re a rendere difficile, doloro-so o addirittura impossibile ilmovimento, fino a comporta-re la riduzione dell’autono-mia e della qualità di vita delpaziente. Il principio fonda-mentale e prioritario di ogniintervento medico riabilitati-vo è la diagnosi. Compito delfisiatra è, quindi, quello dicapire perché un pazienteabbia difficoltà ad eseguireun movimento e impostare laterapia più idonea. Il fisiatra, che si caratterizzaper l’approccio olistico alpaziente, non si occupa dicurare solo i disturbi che deri-vano da una condizione pato-logica, ma pone particolareattenzione alle cause e,soprattutto, alla conseguenzeche, nel lungo termine, pos-sono derivarne. “Il nostrointervento si pone prima,durante e dopo una condizio-ne patologica – dichiara laspecialista-. Nell’ambito, peresempio, di una patologiaparticolarmente diffusa comel’artrosi delle ginocchia, l’in-tervento del fisiatra mirainnanzitutto a contenere ildolore e a potenziare i

muscoli in modo da ridurre gliepisodi di dolore acuto. Ma incaso di artrosi severa, tale dadover essere affrontata chi-rurgicamente, il nostro lavorosi pone nella fase pre-inter-vento facendo eseguire alpaziente degli esercizi fisici(attivi, passivi e di proprio-cettività ) al fine di potenzia-re il suo tono muscolare eridurre gli effetti dell’ipoto-notrofia conseguenti all’allet-tamento che segue un inter-vento, che contribuiscono arendere più lenta la ripresa.E’ un lavoro che risulta parti-colarmente utile anche neicasi in cui, dopo l’intervento,il paziente, per paura di pro-vare dolore, si rifiuta dipotenziare i propri muscoli”. E dinanzi ad una patologia delpiede, qual è il lavoro delfisiatra?

“Sono tante le patologie chepossono colpire il piede.Intanto, occorre fare unadistinzione tra quelle conge-nite, neonatali, reumatiche etraumatologiche. Ad esempio,se un bambino nasce con unpiede torto, s’interviene contrattamenti ortopedici cor-rettivi ai quali segue una faserieducativa. Davanti ad unproblema grave che va cor-retto chirurgicamente, ilfisiatra interviene nella fasepostchirurgica attraverso unaserie di esercizi di potenzia-mento dei muscoli per riequi-librarli e ristabilire la simme-tria dell’attività muscolare”.Ma quali sono le tecniched’intervento sul piede daparte del fisiatra?“Nel caso di una distorsionedella caviglia, occorre vederecome si presenta (più o menogonfia, più o meno dolente).In questi casi, il nostro inter-vento consiste nel metterel’articolazione a riposo attra-verso l’impiego di tutori chelimitano i movimenti di late-ralità che sono alterati. Se lacaviglia è gonfia, si possonoutilizzare gli ultrasuoni, latecar, che ha un effetto bene-fico sull’edema facendolosgonfiare”. E dinanzi a problemi qualialluce valgo, dita a martello,cedimento della volta planta-re con conseguente sviluppo

5 novembre 2012

Prende l’avvio un corso per voi. È rivol-to a tutti e tutti ne possono trarre unvero beneficio per impostare, rivedere,confrontare il proprio stile di vita. Ilcorso si comporrà di quattro incontri,uno a settimana, e verrà tenuto da pro-fessionisti qualificati aderenti allanostra Associazione Nell’Attesa Onlus.I docenti affronteranno come tutelare ilbenessere nell’attività fisica e nella curadel corpo, nella salute della nostramente e delle nostre relazioni, nelcampo nutrizionale. Infine verrannodistribuite nozioni utili di pronto soc-corso casalingo.

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Il corso inizierà al raggiungimento delnumero previsto di iscritti. Per iscriversi inviare un sms al3471929790 col proprio nome e cogno-me.

La nostra è un’associazione di profes-sionisti e di privati cittadini che voglio-no perseguire un benessere fisico, men-tale, relazionale, interiore, sociale,ambientale. Chiunque voglia farne parte può richie-dere l’iscrizione, inviando a:Associazione Nell’Attesa Onlus - viaVaccarini 36 - Palermo.

Al c u n epatolo-gie na-s c o n o

come reazioneautoimmune a

eventi clinici delicati, qualipossono essere i trapianti oneoplasie come il linfomacutaneo a cellule T. A rispon-dere alle numerose sofferen-ze che queste patologie pro-ducono nei pazienti e nei lorofamiliari, provvede la fotofe-resi extracorporea con siste-ma chiuso. Questo trattamen-to è un percorso terapeuticod'eccellenza per la cura dialcune di queste gravi patolo-gie che attaccano il sistemaimmunitario. La sua riscoperta è stata alcentro di un incontro scienti-fico che si è svolto recente-mente a Palermo per iniziati-va della Società italiana diemaferesi e manipolazionecellulare. Il trattamento èutile nelle complicanze "Graftversus Host Disease", tra leprincipali cause di decesso a

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LE ALTRE ATTIVITA’ DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE

La fotoferesi, un sistema che riduce l'aggressivita ̀delle patologie derivanti da trapiantodi Francesco Sanfilippofrancescosanfilippo@nellattesa.it

MALATTIE

AUTOIMMUNI

seguito di trapianto e cheprovoca una reazione infiam-matoria a carico della cute,della bocca, dei polmoni e delfegato. Secondo alcuni studi recenti,dei 14.000 trapianti allogenicieseguiti in tutto il mondo,circa il 50% dei pazienti svi-luppa questa patologia, più di600 solo in Italia. La fotofere-si extracorporea può utiliz-zarsi anche nel linfoma cuta-neo a cellule T. Questa pato-logia è una forma di cancro aprogressione lenta, la cuiincidenza è in aumento, con200 casi registrati ogni annoIn Italia. Le persone affette da questapatologia possono manifesta-re sintomi d’ispessimento,arrossamento, lesione, des-quamazione o forti pruriti allacute, in aree localizzate o sututto il corpo. Inoltre, circa il10% dei pazienti manifestal'interessamento del sangue,di un linfonodo o di un organointerno con gravi complican-ze. La fotoferesi extracorpo-

rea è stata introdotta 25 annifa e ciò consente di avere,oggi, un'ampia documentazio-ne scientifica. Questo tratta-mento, oltre a ridurre i rischid’infezione e di errori, contri-buisce efficacemente a ripri-stinare la funzione corporeadel sistema immunitario. Ciòavviene grazie al controllodell'attività delle celluleimmunitarie iperattive attra-verso il prelievo di un volumedi sangue che è poi trattato in

modo da separare i globulibianchi dai globuli rossi e dalplasma. I globuli rossi e il pla-sma sono rimessi immediata-mente nel paziente, mentrequelli bianchi sono trattaticon la versione liquida di uncomposto fotoattivo e di luceultravioletta. I globuli bianchiesposti al trattamento sonoreintrodotti per via endove-nosa nel paziente, contri-buendo al ripristino dell'equi-librio del sistema immunitariosenza provocare effetti colla-terali significativi a breve o alungo termine. In pratica, lecellule reintrodotte sono dan-neggiate e il loro cattivo fun-zionamento, che non provocadanni alle cellule del corpo,è, però, rilevato dall’organi-smo. Ritenendoli ormai inuti-li, è lo stesso organismo cheattiva un meccanismo biologi-co per cui questi tipi di linfo-citi non sono più prodotti. Ciònon porta a ulteriori conse-guenze per l’intero sistemaimmunitario, contrariamenteai farmaci antirigetto in uso.

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da pagina 3: FISIATRA, OVVERO IL REGISTA (...)

S E G U I T I

di meta tarsalgie come interviene il fisiatra? “In questo caso possiamo aiutare il paziente consigliando deipresidi ortesici che aiutano a ridurre il disturbo e facendoglieseguire degli esercizi mirati. Nelle metatarsalgie - al di là delleterapie idonee a ridurre il dolore che possono essere fisichecome il laser, gli ultrasuoni, la ionoforesi, la tens - io consigliodi fare un esame baropodometrico per rilevare i punti di altera-to carico. E’ per questo motivo che invio i miei pazienti al podo-logo. Anche se c’è un solo metatarso infiammato, il problemanon è da ignorare perché nel tempo l’alterato appoggio deipiedi porterà disturbi anche a livello di altre parti del corpo”.Ma l’intervento fisiatrico può avere fini preventivi? “Si. in genere il nostro intervento avviene dietro segnalazione

del medico scolastico che rileva una scoliosi o dei genitori chenotano qualcosa di anomalo nell’atteggiamento posturale deipropri figli (scapole spostate in avanti, consumo della calzaturapiù sul lato esterno che su quello interno e viceversa). Anche ibambini possono presentare dolori di varia natura come lombal-gie, o problematiche inerenti la postura, come asimmetrie dellacolonna vertebrale o mal posizioni dei piedi, come il piede tortocongenito, o piedi cavi o piatti. Un’attenta valutazione del qua-dro clinico del bambino, del sistema muscolo- scheletrico e delsuo funzionamento è, quindi, indispensabile da parte del pedia-tra . E’ importante, comunque, stare attenti a non far fare atti-vità che possano portare squilibrio alla schiena. Infatti, moltodiscusso negli ultimi anni è stato il tema dello zainetto cheoccorre tenere sulle spalle fissandolo bene con entrambi glispallacci o utilizzando il carrellino”, conclude la fisiatra.

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sapevolezza di cosa mandia-mo giù. Gli alimenti sonosempre dei composti cheassolvono - oltre al gusto - adiverse funzioni importanti.Nella loro composizione,infatti, troviamo sia macroche micronutrienti, tutti dialto valore biologico. I macro-nutrienti sono le proteine, icarboidrati (o zuccheri) e igrassi. Tutti e tre hanno azio-ne energizzante: le proteinehanno anche il compito di“costruire” il corpo. L’azione energizzante deglialimenti viene misurata inchilocalorie (kcal) o in chilojoule (kj). In Italia si suoleadoperare la chilocaloriacome unità di misura, e, nellinguaggio corrente, si abbre-via in “caloria”. L’energia posseduta dai singo-li nutrienti serve a reintegra-re ciò che viene consumato.Quando però la dose è esage-rata, l’energia in eccesso sitrasforma in grassi di deposi-to. Discorso a parte per i micro-nutrienti, che, come dice lastessa parola, vanno presi inpiccole dosi. Essi sono per lopiù vitamine e sali minerali,ma partecipano anche gli oli-goelementi. L’etichetta cheogni alimento reca ci abitua aleggere i macronutrienti el’energia; spesso, però, nonci accorgiamo che anche glioligoelementi vengono citatie, accanto ad essi, troviamo ivalori di R.D.A., cioè la dosegiornaliera raccomandata.

Abituarsi a leggere le etichet-te può essere un buon modoper iniziare ad alimentarsiconsapevolmente.

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Ingredienti: 250 gr di funghiChampignon, 1 cipolla, oliodi oliva q.b., 100 gr di pannavegetale, sale q.b., fette dipane casereccio tostato. Preparazione: Tritate le cap-pelle dei funghi finemente,fatele rosolare con la cipollaper tre minuti, fino a quandonon diventano tenere. Ver-ate i funghi trifolati nel frul-latore, unite la panna vegeta-le e l'olio e continuate a frul-lare fino ad ottenere unacrema omogenea. Aggiustatedi sale e trasferite il compo-sto così ottenuto in una cioto-la da portata. Mettetelo nelfrigo fino al momento di ser-virlo. Presentatelo in tavolaaccompagnato da fette dipane casereccio tostato.

Impariamo a leggere gli alimenti

di Diego Fabradiego@fabra.biz

NUTRIZIONE

nell’attesa... 5

S E G U I T I

5 novembre 2012

Il rapporto col nostro corpo dev’essere privilegiato; smettiamo-la di pensare che sia vanità dedicare tempo e denaro per esse-re in forma… E’ medievalismo! Infine, non sporchiamoci l’unl’altro con sentimenti negativi, quali l’invidia, il pregiudizio, lacattiveria, l’odio, la rabbia… Questi sono inquinanti peggioridelle polveri sottili!

da pagina 1: IGIENE INNANZITUTTO

Mediatori culturali per favorire l’accessodegli immigrati al servizio sanitario

L’Asp di Palermo inserisce nelle proprie strutture i media-tori culturali. Hanno il compito di favorire l’accesso alleprestazioni del servizio sanitario nazionale delle popola-zioni immigrate. L’iniziativa è inserita nel progetto deno-

minato “Linee di intervento transculturale nell’assistenza dibase e nel materno infantile”. Mediatori culturali opportuna-mente formati sono in servizio ogni giorno al PTA Biondo di viaLa Loggia (dalle 8.30 alle 11.30), al Poliambulatorio “Centro” divia Turrisi Colonna (9-12 ed il giovedì dalle 10 alle 11 e dalle 15alle 17) ed al PTA Albanese di via Papa Sergio (9-12). Prevista laloro presenza una volta la settimana anche al Consultorio fami-liare “Parisi”, al Consultorio “Noce”, al Consultorio “Danisinni”,al Reparto di Ginecologia dell’Ospedale “Ingrassia” ed al Centro“Salute Immigrati e Nomadi” di via La Loggia. E’ stato previstoanche un servizio di mediazione culturale a chiamata, program-mato e su richiesta, a disposizione di tutte le strutture sanita-rie pubbliche della città e della provincia. Le richieste vannoinoltrate a mezzo fax al n. 0917035468 o per posta elettronicaall’indirizzo mediatori@asppalermo.org.

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Sembra ilquotidia-no bol-lettino di

guerra, ma èsemplicemente

l’elenco senza fine di donneuccise, massacrate, violenta-te e perseguitate da uominiche affermano di amarle.Siamo invece di fronte a casidi analfabetismo emotivo,cioè all’incapacità a ricono-scere, identificare, compren-dere e gestire le emozioni. Siuccide per rabbia ed odio,che sono l’esatto contrario diaffetto ed amore. La pretesanon è mai la richiesta. Chiama chiede, chi pretende dis-prezza o addirittura uccide.In timologia (la psicologiadelle emozioni) si distinguonodue modalità fondamentali dicomunicazione emotiva: l’e-mozione agìta e l’emozioneespressa. L’emozione agìta èquella che passa alle vie difatto, cioè rapidamente all’a-zione. Nella rabbia si traducein aggressioni, rappresaglie,giudizi ed offese, ecc...Nasce dall’impulso delmomento. E’ vissuta comeincontenibile e perciò giusti-ficata! L’emozione espressa èquella che si traduce in lin-guaggio verbale chiaro.Informa l’altro delle conse-guenze che il suo comporta-mento genera in noi. L’emo-zione non viene negata, maespressa con toni e parole

Donne vittime di violenza: la causaè l’analfabetismo emotivo dell’uomodi Carluccio Bonesso - pedagogista, psicoterapeuta,grafoanalista bonesso.carluccio@libero.it

TIMOLOGIA

corrispondenti. La capacità dicomunicare le emozioni pro-prie e di leggere le altruiattraverso le diverse tipologieespressive è funzionale allasopravvivenza e alla relazionesociale. Se è vero che il corponon mente, le espressioni fac-ciali, le posture, la gestuali-tà, il tono, volume, timbrodella voce e la velocità delleparole, tutto ciò che va sottoil nome di comunicazione nonverbale, entra anche a deter-minare il grado di competen-za emotiva. Ogni emozionepossiede una propria specifi-ca espressività, la cui lettura

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segnala un contenuto dicomunicazione. L’espressionesorridente trasmette sicurez-za, mentre quella arrabbiatapuò rappresentare una minac-cia. Nella relazione socialediventa l’interagire fluido, ilcomunicare il vissuto proprioefficacemente e il compren-dere l’altro immediatamente.Una delle caratteristicheprincipali della competenzaemotiva è la capacità diascoltare, un’abilità non faci-le da apprendere e da utiliz-zare, eppure necessaria perridimensionare tensioni econflitti che nascono da frain-

tendimenti. Nella relazione enella comunicazione il pesodell’ascolto attento è essen-ziale. Per quanto si vogliaessere chiari, l’ascolto rima-ne fondamentale: senza ladisponibilità ad esser presentiper l’altro, oltre che per sestessi, la comunicazione sisvuota di ogni significato epuò degradare nel conflitto. Iprerequisiti di un buon ascol-to sono la calma e la disponi-bilità reciproca. Ciò che inve-ce è fortemente presente neisoggetti violenti è quel bulli-smo che non consente all’al-tro di dire, pensare e sceglie-re in difformità da loro.L’analfabetismo emotivonasce e si nutre di carenzeeducative familiari, che poiscuola e società non riesconoa rimediare. Là dove non ven-gono accolti i sentimenti etradotti in parole e dialogo,cominciano a crescere leemozioni agìte, quelle chenon ascoltano la riflessioneinteriore e diventano automa-ticamente azioni, quelle chepossono tradursi nella stupidi-tà emotiva della bestemmiadell’uccidere per amore!

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Si devono dis-porre le cifre da1 a 9 in una gri-glia quadrata dinove caselle perlato suddivisa ina l t r e t t a n t iriquadri, inmaniera che inciascuna riga,colonna e sezio-ne ogni cifra

compaia una sola volta. Per dare al solutore un punto di par-tenza, alcune caselle sono già riempite: la loro quantità deter-mina il grado di difficoltà dello schema. Si procede ragionandoper esclusione e scrivendo un numero soltanto quando si è sicu-ri, senza tirare o indovinare.

CRUCIVERBA SUDOKU

ORIZZONTALI1 Può crearlal'abuso di farma-ci 11 Famosoponte di Venezia12 Preposizionearticolata 13 Lofu Giuda 16Esclamazione didolore 17 Ri-dere a Parigi 18Recipienti di

terracotta 19 La persona alla quale siamo più legati 20Riflettere 23 Il titolo del Todaro brontolon di Goldoni 24 Nostroin breve 25 Avanti Cristo 26 Un Pietro toscano celebre per le suesatire 30 Il dato identificativo di un bonifico 31 Un Dario bravoattore 32 La Mussolini che sposò Ciano 33 Uno dei Kennedy 34Il rio di Palazzeschi 35 Qualcuno la rimpiange 36 Una spendidalocalità del Trapanese 37 La gestione domestica 39 Un suffissoonorifico molto usato dai giapponesi 40 Un gas illuminante 42 Ilnome del coniglietto nato senza orecchie in uno zoo tedesco 43Idoneo, adatto

VERTICALI1 Ne soffrono molti anziani 2 Brilla nella notte dalla costella-zione del Cane Maggiore 3 Sfocia nella Mosella 4 Il Sacchella chemilitò nel Palermo negli anni Sessanta 5 Ente Teatrale Italiano 6E' sempre presente nei matrimoni 7 Una pietra preziosa 8Congiunzione onomatopeica 9 Un vezzo molto in voga nelSettecento 10 Gli appartenenti ad una classe dominante 14 Legioie di famiglia 15 Per lui tutto era relativo 21 Aosta 22 Nonhanno fissa dimora 23 Saporito pesce azzurro 27 Rovigo 28Componente chimico con gruppo ossidrile 29 Un po' d'oasi 30 Siscioglie facilmente 33 Tirato 34 Se ne vogliono tanto gli inna-morati 35 Un lavoro fatto con vigore 37 Una morbida caramel-la 38 Una bella Weber 41 Così inizia Egidio

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S O L U Z I O N I

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C O N S I G L I A T I

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GIOCHIUn po’ di relax

Benevenuti nella nostra pagina di giochi. Il gioco non è solo un passatempo, ma un utile esercizio delle facoltà intellettive. E'un'azione solo in apparenza ba-nale: o semplice. In realtà si tratta di una palestra che stimola le cellule mentali e permettedi mantenere un ottimo stato di forma, a venti come a novant’anni…e oltre.

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LunedìScardina P. M. p.zza G.Amendola 14 - tf. 091333923Cuccia G. via C. Parisio 59 tf. 0916821518Guarisco & Di Vuolo via F.Baracca 6 - tf. 0916680744Maniscalco A. v.le Michelangelo1938 (Cep) - tf. 091315689Musumeci R. via E. Restivo 23 tf. 0916703421Pennino L. via E. Arculeo 20/22(Perpignano) - tf. 091212116Quattrocchi M. G. p.zza Bologni25 - tf. 091331594Saladino S. via P.pe di Belmonte110 - tf. 091581771Sciascia M. via Roma 113(Standa) - tf. 0916164339Trossarelli via F. P. Perez 68tf. 0916161132Zuffi M. via I. Rabin 1 (ang.Amm. Rizzo) - tf. 091544894

SabatoGiardina A. via S. Cuccia 17(v. D. Di Marco) - tf. 091341627Mancuso F. viale delle Alpi 7/C tf. 091 308150Mercadante V. v.le Regina Elena72 (Valdesi) - tf. 091450381Motisi c.so Pisani 25 tf. 091 422389Musumeci R. via E. Restivo 23 tf. 0916703421Paternostro B. via Cruillas 3/D

tf. 0916850977Randazzo R. A. via TerminiImerese 2 - tf. 091405009Tripi I. via Aloi 3/C-D (Falsomiele) -tf. 0916484273Sabato - domenicaBarone M. via V. C. Piazza 19(v. La Loggia) - tf. 0916572247Borsellino p.zza Chiesa S.A.Liguori31 - tf. 09168518092Cacace F. via G. B. Guccia 13tf. 091 587361Caronna F. via Porta Cuccia 9(Papireto) - tf. 091320072Cortegiani M. via Montegrappa114 - tf. 091488421Cuccia G. via C. Parisio 59 tf. 0916821518Di Mino A. v.le dei Picciotti 3/a (ang. A. D’Aosta) - tf. 091471600Minore & C. via Montalbo 124 tf.

091546905Trossarelli via F. P. Perez 68tf. 0916161132Li Calzi G. via E. Amari 2 (ang. Crispi) - tf. 091 585383Lo Casto M. via M.se Ugo 82(Fiamma) - tf. 0916251725Mancino R. p.zza P. Camporeale44 (Zisa) - tf. 0916817849Rappa S. via Leoni 83(p. Don Bosco) - tf. 091362335Sciascia M. via Roma 113(Standa) - tf. 0916164339Scimeca M. E. via Oreto Nuova421 - tf. 091441261Tedesco P. via Dante 15 tf. 091586775Zasa v.le Strasburgo 306tf. 0916885445

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Antica Farmacia Giustivia Giusti 8 - tf. 091309076Bonsignore v.le Regione Siciliana2322 - tf. 091400219Calì D. via M.se Roccaforte 108 -tf. 091361887Di Mino S. p.zza Ottavio Ziino 31tf. 0916814016Farmacia della Statua p.zza Vitt.Veneto11 - tf. 091515209Fatta C. via dell’Orsa Minore 102tf. 091447268Fiera via I. Rabin (ang. via Rizzo) - tf. 091544894Inglese via M. Stabile 177 tf. 091334482Lo Cascio Mendola via Roma 1(Stazione) - tf. 0916162117Menni G. via Archimede 182 tf. 091 320461Orlando F. via N. Garzilli 56 tf. 0916251593Ponte Oreto via Oreto 322/atf. 091444537Re G. p.zza Giovanni Paolo II 32 -tf. 091521403Sacro Cuore P.ZZA P.pe Campo-eale 6/e - tf. 091214137Sferlazzo M. p.zza Porta Montalto 6 - tf. 0916511868Strasburgo v.le Strasburgo 202tf. 091527986Tulone via Aspromonte 97 tf. 091206017Verga E. c.so Calatafimi 468 tf. 091423785

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pante che spesso guarisce entro pochi giorni. L’otite media, invece, è sempre causata da virus o batteri e perquesto motivo è la più pericolosa: l’infezione, infatti, può avereun decorso più serio e, se non correttamente curata, le secre-zioni e il pus che si sviluppano possono portare al perforamentodel timpano con ripercussioni più o meno gravi sull’udito. Il motivo per cui sono i più piccoli ad ammalarsi più frequente-mente di otite è fisiologico: la tromba di Eustachio, il condottoche collega l’orecchio medio alla faringe, nei bambini è piùcorto e, di conseguenza, batteri e virus vi si annidano più facil-mente. Nei bambini è spesso la conseguenza di infezioni alle vierespiratorie e si sviluppa quando alcuni germi penetrano dalnaso o dalla gola all’interno dell’orecchio medio, producendopus ed altre secrezioni che, non potendo essere drenate dalletube di Eustachio infiammate, premono sulla membrana timpa-nica, causando dolore.

Nella fase acuta può manifestarsi con febbre, dolore pulsanteo trafittivo all’orecchio, riduzione della percezione uditiva(senso di orecchio tappato) e, nei bambini piccoli, è accompa-gnata da rifiuto di mangiare, diarrea o vomito. La sua cura èfondamentale per impedire che la lunga permanenza dellesecrezioni all’interno del condotto uditivo possa favorire l’in-sorgenza di un’otite cronica e quindi la comparsa di episodiricorrenti di otite media acuta che, a lungo andare, possa com-promettere seriamente l'udito del bambino. I due tipi di otite possono essere curati in modo differente: perquella esterna vengono prescritti farmaci a base di anestetico,al fine di calmare il dolore; per l’otite interna, invece, è neces-saria anche una terapia antibiotica, accompagnata dall’assun-zione di farmaci FANS in caso di febbre. Per combattere questo fastidio anche la natura offre una serie

da pagina 1: LA NATURA CONTRO L’OTITE di rimedi efficaci. Tra l’altro, il ricorso alla fitoterapia può esse-re particolarmente indicato soprattutto nei più piccoli, agendosui sintomi della patologia e apportando benefici senza intossi-care l’organismo del bambino. In ogni caso, è sempre preferibi-le consultarsi con il proprio medico prima d’iniziare qualunquetipo di terapia. Per l’otite esterna può dare giovamento qualche goccia diestratto di lobelia o l’olio di levistico dall’azione espettoranteed antinfiammatoria, da applicare due volte al giorno nell’o-recchio dolente. Utile è anche l’olio di verbasco dalle proprietà antinfiammato-rie: dà sollievo e favorisce la guarigione del canale uditivoinfiammato. Un’altra erba utile per l’otite esterna è l’aglio,che sembra avere un effetto antibiotico naturale. Occorre pre-parare una miscela in parti uguali di succo d’aglio e glicerinainsieme ad una base d’olio d’oliva o di mandorle: porre da 1 a3 gocce ogni 3 ore nell’orecchio infetto. Contro l'otite che accompagna, ad esempio, un'influenza o unraffreddore, è efficace un'associazione di tintura madre di echi-nacea, dall’azione prevalentemente immunostimolante, di pro-poli, per le sue virtù disinfettanti, e di agrimonia per la suaazione antinfiammatoria. Nelle infezioni dell’orecchio medio possono essere efficaci glioli essenziali da associare alla terapia tradizionale con analge-sici o antibiotici. Un consiglio è quello di somministrare per viaorale gocce (nella quantità suggerita dal medico) di un compo-sto che contenga oli di timo e di chiodi di garofano, da assume-re puro o in miscela con macerato glicerico di ribes e di rosacanina. Un’altra soluzione può essere costituita dalle gocce auricolari abase di olio di iperico, di caieput (un olio con proprietà espet-toranti e antiinfiammatorie, potente antisettico delle vie respi-ratorie, forse uno dei più efficaci in natura), di lavanda, di can-nella e di timo. Due, tre gocce di questo composto, da porrenelle orecchie tre volte al giorno per circa cinque giorni, posso-no favorire la guarigione dell’otite.

nell’attesa...8 5 novembre 2012

Fase acuta