Nel senso di: 1) SICUREZZA€¦ · EDUCARE ALLA SICUREZZA per sensibilizzare e formare i cittadini...

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Transcript of Nel senso di: 1) SICUREZZA€¦ · EDUCARE ALLA SICUREZZA per sensibilizzare e formare i cittadini...

Nel senso di: 1) SICUREZZA nei locali della scuola E… soprattutto, 2) Educazione sulla sicurezza.

La normativa in vigore (italiana ed europea) impone a tutti i datori di lavoro ed ai lavoratori di formare ed essere formati sulla sicurezza

ART. 3, comma IV Il presente decreto legislativo si applica a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati […].

La scuola è un luogo di lavoro che presenta rischi e pericoli e bisogna conoscerli per evitarli o per ridurne la gravità.

Pericolo DANGER = proprietà o qualità di un determinato fattore che lo rende capace di causare danni. Rischio HAZARD = probabilità che, durante l’impiego o l’esposizione a un determinato fattore, si verifichi un evento che provochi un danno.

Compito dei docenti e di tutta la comunità scolastica è EDUCARE ALLA SICUREZZA, cioè al rispetto e alla tutela della vita e dell’integrità fisica proprie ed altrui.

FORMARE ALLA SICUREZZA

NON SIGNIFICA INSEGNARE A

GESTIRE LE EMERGENZE.

SIGNIFICA EDUCARE ALLA

RESPONSABILITA’.

Imparare a conoscere i rischi e come comportarsi per evitarli o ridurne la gravità.

BISOGNA SAPERE COME COMPORTARSI ED ALLENARSI A SEGUIRE LE PROCEDURE CORRETTE, ripetendo più volte i comportamenti, per acquisirli come immediati e spontanei, perché il panico può far reagire in modo inopportuno ed irrazionale.

CHI SI OCCUPA DELLA SICUREZZA IN UNA

SCUOLA?

Nell’Istituto, ci sono alcune persone che, per il ruolo o la funzione che rivestono, hanno compiti

peculiari; tutti, però, sono corresponsabili della

salute, dell’incolumità e del benessere di tutti.

1) DATORE DI LAVORO È il Dirigente scolastico: primo responsabile

della sicurezza di tutti.

Deve: * adottare tutte le misure di sicurezza necessarie; * informare sui rischi esistenti, individuati nel DVR; * addestrare i lavoratori all’utilizzo corretto dei mezzi e degli strumenti di protezione. *informare e formare i dipendenti circa i pericoli ed i comportamenti da tenere in caso di emergenza; * nominare l’RSPP; * vigilare e verificare il rispetto, da parte dei lavoratori, delle norme.

2) LAVORATORI

Sono gli insegnanti e gli studenti.

Devono: * contribuire, insieme al datore di lavoro , all’RSPP e al RLS, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dalla normativa a tutela della sicurezza durante l’attività lavorativa; *osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro e dai dirigenti ai fini della protezione collettiva e individuale; *utilizzare correttamente le apparecchiature, gli utensili, le sostanze ed i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di protezione individuale laddove previsti; * segnalare immediatamente al datore di lavoro le condizioni di pericolo riscontrate; * non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; * non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di propria competenza o che possano compromettere la sicurezza propria o altrui; *partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro.

3) PREPOSTI

Sono coloro che si trovano ad assumere ruoli direttivi nei confronti di altre persone.

COSA FARE QUANDO SI AVVERTE UN SEGNALE DI ALLARME

1) Verificare quale possa essere l’emergenza. * Se si tratta di terremoto: si avverte la scossa e poi viene dato

l’allarme. In tal caso, bisogna rimanere all’interno dell’aula (se si è in classe) e ripararsi sotto cattedra, banchi o muri portanti. Se si è all’esterno, stare lontani da alberi, cartelli, piloni, cornicioni …

Se in aula ci sono alunni disabili, con stampelle o in carrozzina, portarli sotto la porta; se necessario, coinvolgere gli alunni vicini di banco per farsi aiutare, ma senza esporre loro ad ulteriori rischi.

Quando suona l’allarme, procedere all’evacuazione.

• Se si tratta di incendio: cercare di capire da dove si sono sprigionate le fiamme. Se l’incendio è in corridoio, rimanere in aula; chiudere le porte e, se necessario, coprire le fessure con le giacche. Se il fumo ha già invaso i locali, aprire le finestre, sempre se le circostanze lo permettono; attendere i soccorsi rimanendo nella stanza. Coprire le vie respiratorie con fazzoletti o sciarpe o indumenti, meglio se bagnati.

Se è possibile uscire, lasciare l’aula, sovrintendendo alle operazioni di

evacuazione. Gli alunni dovrebbero aver già individuato chi ha l’incarico di apri-fila, chiudi-fila ecc… e dovrebbero sapere che, una volta usciti tutti, devono chiudere la porta e appendere alla maniglia il cartellino con la scritta LOCALE EVACUATO. I rappresentanti di classe DEVONO portare con sé la cartellina di plastica contenente il materiale per le emergenze.

Una volta all’esterno, controllare che tutti gli alunni siano usciti e raccomandare di non allontanarsi dal gruppo classe.

Compilare il modulo con il verbale dell’evacuazione e consegnarlo a: dirigente oppure RSPP o ASPP o DSGA.

QUANDO E’ NECESSARIO PROCEDERE ALL’EVACUAZIONE DELL’ISTITUTO O QUANDO SI FANNO DELLE SIMULAZIONI DI EMERGENZA, E’ NECESSARIO CHE I DOCENTI: -facciano capire ai ragazzi che non si tratta di una perdita di tempo o di una cosa banale, ma che si è tenuti a svolgere tutte le operazioni con la dovuta serietà e con senso di responsabilità; -non autorizzino i ragazzi a rientrare nell’edificio PRIMA che gli addetti abbiano comunicato di poterlo fare (anche se c’è una verifica in sospeso!); -siano di esempio agli alunni e non esprimano malumore o dissenso , perché la lezione è stata interrotta.

N.B.: All’inizio dell’anno scolastico, dedicare alcuni minuti a leggere con i ragazzi le cartine e le mappe che sono affisse in ogni locale della scuola, per sapere quali sono la via di esodo ed il punto di raccolta da raggiungere all’esterno.

Non guardate solo quella relativa all’aula, ma anche ai laboratori, alla palestra e all’Aula Magna. QUANDO DEDICATE L’ORA ALLA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA, SCIRVETELO NEL REGISTRO ELETTRONICO.

DISABILITA’

Fisica Sensoriale

Psichica

Ricordiamo che l’obiettivo della formazione in tema di sicurezza è creare una cultura della sicurezza ed EDUCARE ALLA SICUREZZA per sensibilizzare e formare i cittadini e i lavoratori di oggi e di domani al rispetto delle normative, ma soprattutto all’acquisizione di atteggiamenti e scelte che siano responsabili rispetto a beni fondamentali come la vita, l’integrità fisica ecc…in OGNI AMBIENTE E SITUAZIONE.

La misura dei comportamenti è un indicatore della

della sicurezza La normativa italiana in materia di sicurezza è basata su una serie (molto lunga) di adempimenti e di obblighi. La ratio è quella di ottenere prevenzione tramite l’imposizione di doveri e la previsione di sanzioni in caso di inosservanza. NON BASTA concentrarsi sul puntuale rispetto degli obblighi di legge! La sicurezza reale dipende da come le persone si comportano.

Non è scontato che chi è adeguatamente formato si comporti correttamente, né è scontato che chi conosce perfettamente la normativa poi la applichi puntualmente.

La maggior parte degli incidenti e degli infortuni è di natura comportamentale ed il comportamento umano obbedisce a leggi che non sono giuridiche!

Le norme vanno conosciute, ma non garantiscono la sicurezza; servono intelligenza, scrupolosità, attenzione, formazione! Quello che dobbiamo sviluppare noi nei nostri studenti.

ELEMENTI PRINCIPALI:

-rispetto dei pericoli potenziali: “Non dimenticare di stare attento, non sottovalutare i pericoli”.

-Formazione delle persone e attenzione scrupolosa; -clima di fiducia reciproca e condivisione delle responsabilità (tutti collaborano); - flessibilità organizzativa (capacità di riconfigurare strutture e protocolli in base alle esigenze ed ai cambiamenti); -… i fallimenti innescano processi positivi di riflessione e riprogettazione!

è quindi un concetto multidimensionale

atteggiamenti, conoscenze, approcci, relazioni, competenze …

In Italia, ogni anno si registrano numerosissimi decessi ed infortuni sul lavoro (e non solo sul lavoro). Dai dati raccolti dall’ISTAT e dall’INAIL risulta che quasi il 90% degli incidenti è causato da disattenzione, fretta, superficialità, ignoranza, incuria, imprudenza.

SENT. 06/02/2019 Tribun. di Caltanissetta

Cosa fare 1) Il coordinatore di classe chiede in segreteria o in vice

presidenza o all’ASPP se nella sua classe ci sono alunni per i quali è stato presentato un certificato medico che attesta la necessità di somministrare farmaci salva-vita

2) Il coordinatore verifica che siano stati firmati dai genitori i moduli di autorizzazione all’intervento

3) Il coordinatore informa i colleghi del Consiglio di classe.