A cura del Dr. Sebastiano Ruggiero. Disporre di strumenti per migliorare i processi comunicativi ed...
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A cura del Dr.
Sebastiano Ruggiero
Disporre di strumenti per migliorare i processi comunicativi ed emotivi nel counselling
Sensibilizzare all'apprendimento di strategie finalizzate alla creazione di relazioni collaborative individuando le emozioni.
Saper gestire il processo comunicativo alleandosi con le emozioni dell’utente.
• I processi percettivi ed il counselling
• La comunicazione verbale e non verbale e le emozioni
• Il controllo del processo di counselling
•La comunicazione descrittiva
•La comunicazione rappresentativa
•La comunicazione di feed-back
•Tecniche comunicative: l’ascolto empatico centrato sulle emopzioni dell’utente
e i problemi della comunicazionee i problemi della comunicazione
?Cosa significa
comunicare
Nel linguaggio comune, comunicare può Nel linguaggio comune, comunicare può significare:significare:
illustrare far vedere, far conoscere, far sentire mettere in comune condividere informazioni, sensazioni,
idee trasmettere
Invio di un messaggioInvio di un messaggio
in modo tale che in modo tale che
chi lo riceve chi lo riceve
lo interpreti con lo stesso lo interpreti con lo stesso
significato di chi lo ha trasmessosignificato di chi lo ha trasmesso
Una delle definizioni di Una delle definizioni di “comunicazione“comunicazione””
Un comportamento Un comportamento
dell’emittente, che è diretto ad dell’emittente, che è diretto ad
un fine, nei confronti del un fine, nei confronti del
ricevente. In ogni attività di ricevente. In ogni attività di
comunicazione, diretta ad un comunicazione, diretta ad un
fine, gli effetti prodotti dal fine, gli effetti prodotti dal
comportamento dell’emittente sul comportamento dell’emittente sul
ricevente sono gestiti o controllati ricevente sono gestiti o controllati
dall’emittente stesso; in questo dall’emittente stesso; in questo
modo l’emittente può modo l’emittente può
promuovere interventi correttivi promuovere interventi correttivi
se il messaggio non ha generato se il messaggio non ha generato
gli effetti previsti.gli effetti previsti.
Un’altra definizione di Un’altra definizione di “comunicazione“comunicazione””
EmittentEmittentee
RiceventRiceventee
La comunicazione interpersonale
La competenza comunicativa viene definita come:
La capacità di produrre e capire La capacità di produrre e capire messaggi che pongono l’individuo messaggi che pongono l’individuo in interazione comunicativa con gli in interazione comunicativa con gli altri.altri.
La comunicazione interpersonale
Ciò presuppone: Abilità linguistica e grammaticale:Ossia la capacità di produrre e
interpretare frasi ben strutturare
…..ma prima ancora..sembra ovvio dire che prima di comunicare una persona debba decidere di farlo!!!!
La comunicazione interpersonale
Abilità extra linguistiche: Sociali: saper adeguare il
messaggio alla situazione specifica
Semiotiche: Saper utilizzare altri
codici
La comunicazione interpersonale
Lo studio della comunicazione umana si può dividere in tre settori interdipendenti:
quello della SINTASSI, della SEMANTICA, e quello della PRAGMATICA.
La comunicazione interpersonale
La sintassisi occupa di tutte le problematiche relative
alla trasmissione dei MESSAGGI, cioè essenzialmente di tutti i problemi sintattici.
La comunicazione interpersonale
LA SEMANTICA si interessa del SIGNIFICATO,
La comunicazione interpersonale
LA PRAGMATICA
si occupa degli effetti della comunicazione sul COMPORTAMENTO dei soggetti
coinvolti in un processo comunicativo.
La comunicazione interpersonale
GLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
emittente
codifica
messaggio ricevente
decodicifica
canale
codice
rumore
La comunicazione interpersonale
In sintesi: gli elementi di un PROCESSO di COMUNICAZIONE, sono:
EMITTENTE E' la fonte dei messaggi, produce cioè l'informazione. RICEVENTE E' il soggetto cui è diretta la comunicazione e che riceve effettivamente i
messaggi dell'emittente. MESSAGGIO E' il contenuto della comunicazione CANALE E' il mezzo fisico-ambientale di trasmissione dei messaggi (parole, immagini, suoni, telefono, computer ecc..) CODICE E' il sistema di simboli e di segni con significati univoci per i due poli del processo
comunicativo
La comunicazione interpersonale
A questi elementi bisogna però aggiungere un riferimento significativo che, nell'ambito di un processo di comunicazione, assume un rilievo non trascurabile
La comunicazione interpersonale
IL CONTESTO
“la situazione all'interno della quale avviene l'episodio comunicativo”
La comunicazione interpersonale
S + CP = CStruttura semantica Contesto possibile Comprensione
Messaggio Conoscenza del contesto Significato compreso
La comunicazione interpersonale
Al variare del contesto, il medesimo messaggio assume significati
diversi
La comunicazione interpersonale
Altri aspetti importanti:
Con quale effetto (Risultato)
A quale scopo
La comunicazione interpersonale
Contrariamente a quanto lascerebbe pensare questo schema…la comunicazione non è un processo lineare causale
emittente ricevente
La comunicazione è La comunicazione è un evento un evento estremamente estremamente complesso che va complesso che va valutato all’interno valutato all’interno del sistema di del sistema di relazioni che si relazioni che si stabilisce tra le stabilisce tra le personepersone.
La comunicazione interpersonale
Feed-back Reazione nostra o altrui ad un messaggio nostro o altrui
oppure
Segnale di ritorno dal ricevente all’emittente che consente a quest’ultimo di verificare che il suo
messaggio è arrivato e di prevedere il seguito della comunicazione
Può implicare: Assenso Dissenso
Rifiuto, ecc.
Io non so mai Io non so mai esattamenteesattamente
ciò che ho detto,ciò che ho detto,prima di ricevere la prima di ricevere la
rispostarispostaa ciò che ho dettoa ciò che ho detto
FeedbackFeedback
Caratteristiche del feed-back efficace
Riguarda comportamenti specifici
E’ basato sui fatti E’ tempestivo E’ controllabile da chi lo
riceve E’ fatto con intento
costrittivo E’ diretto
Caratteristiche del feed-back inefficace
Riguarda la persona in generale
E’ basato su impressioni E’ distante dagli eventi E’ fuori dalla sua portata E’ fatto con intento
punitivo E’ indiretto
La comunicazione interpersonale
La comunicazione interpersonale
Per chi riceve un feed-back
Dire con precisione su che cosa lo si vuole ricevere
Verificare ciò che si ascolta Scambiare con gli altri le proprie reazioni al feed-
back Non difendersi subito
La comunicazione interpersonale
La comunicazione interpersonale: la percezione
Volendo trattare della comunicazione dal punto di vista pragmatico (cioè dell'efficacia psicologica dell'interagire comunicativo), è necessario soffermarci sulla percezione soggettiva che rappresenta uno dei fattori che maggiormente possono influenzarne il processo
La comunicazione interpersonale: la percezione
IL PROCESSO DI CODIFICA \ DECODIFICA II processo di comunicazione è
costituito da tre momenti: a) il momento di entrata b) il momento di elaborazione c) il momento di emissione
La comunicazione interpersonale: la percezione
Ciascuna fase corrisponde alle seguenti attività:
input: ascolto, lettura, visione, acquisizione dell'informazione; elaborazione: decodificazione, comprensione,
interpretazione, allocazione delle informazioni rispetto ai propri significati e obiettivi, memorizzazione, riflessione, meditazione, scelta della risposta;
output: verbalizzazione, scrittura, metacomunicazione.
La comunicazione interpersonale: la percezione
La fase più importante del processo è di solito considerata quella della
elaborazione
perché rappresenta la finalizzazione e il contributo personale alla situazione iniziale.
La comunicazione interpersonale: la percezione
Essa può essere compromessa da disturbi tecnici nell'impiego del
canale utilizzato, da disturbi espressivi disturbi percettivi sia nelle fasi di
codifica che di decodifica
La comunicazione interpersonale: la percezione
Il risultato di queste interferenze ha come conseguenza la
DISTORSIONE DEI MESSAGGI
che intende inviare l'emittente e quelli
effettivamente compresi dal ricevente.
La comunicazione interpersonale: la percezione
Essa è dovuta sostanzialmente
ai filtri
della comunicazione, intesi come alterazione del messaggio.
La comunicazione interpersonale: la percezione
I processi attraverso cui le persone comunicano tra di loro sono legati alle
funzioni percettive,
e fanno parte della dinamica relazionale e della competenza nel ricevere e
trasmettere i messaggi.
La comunicazione interpersonale: la percezione
L'attività percettiva ha la funzione di orientarci nelle
relazioni con le persone, le cose, gli avvenimenti.
La comunicazione interpersonale: la percezione
Essa si presenta come un processo soggettivo
in quanto l'oggetto non viene percepito in modo oggettivo e nella sua totalità, ma nel
significato che esso ha per colui che percepisce:
la percezione è esperienza di qualcosa
La comunicazione interpersonale: la percezione
Ogni persona vive così in un suo mondo personale ed unico di significati
«il nostro mondo non è costituito, in verità, dalle cose, ma piuttosto dalle nostre prospettive sulle cose.. “
La comunicazione interpersonale: la percezione
Ad es., il bosco è per il contadino un insieme di alberi, per il cacciatore una riserva di caccia, per il perseguitato un rifugio, per il viandante un posto d'ombra, per il bambino qualcosa d'immenso e
misterioso nel quale potrebbe smarrirsi.
La comunicazione interpersonale: la percezione
In ognuno di noi è presente, a livelli non sempre consapevoli, l'egoistico assunto che
la propria percezione è quella corretta, a tal punto che ci sentiamo a disagio di
fronte ad una percezione diversa dalla nostra.
La comunicazione interpersonale: la percezione
La comunicazione quindi, come processo transazionale, non può prescindere dalla realtà della percezione interpersonale.
La comunicazione interpersonale: la percezione
Fattori personali Sistemi di orientamento
– la funzione conoscitiva
la funzione di adattamento La funzione di autorealizzazione Stereotipo – i pregiudizi - il SE’ -
La comunicazione interpersonale: la percezione
Fattori personali l'individuo sceglie ed organizza i dati
per lui più significativi.
Questo avviene grazie alle
strutture dinamiche psichiche.
La comunicazione interpersonale: la percezione
Unità consistenti Sono principi cronicizzati che, nei vari
momenti percettivi, diventano attivi per selezionare e organizzare la realtà.
Essi sono:
La comunicazione interpersonale: la percezione
1- Sistemi di orientamento Strutture specifiche che orientano e
governano le relazioni del soggetto verso i diversi momenti del suo mondo, in modo relativamente costante e consistente
Es: . La funzione conoscitiva permette alla persona di potersi orientare nel suo mondo, attraverso gli schemi cognitivi
La comunicazione interpersonale: la percezione
2 - Stereotipo contenuto dell'opinione pubblica, che
serve come formula per un rapido orientamento nell'ambiente.
La comunicazione interpersonale: la percezione
3 - Pregiudizio atteggiamento sfavorevole verso un
oggetto, che tende ad essere altamente stereotipato, provvisto di carica emozionale, difficilmente soggetto a cambiamenti di
fonte ad un'informazione contraria.
La comunicazione interpersonale: la percezione
Stereotipi e pregiudizi sono il risultato di una semplificazione
della realtà che, se da un punto di vista oggettivo è illegittima, diventa necessaria per il soggetto.
La comunicazione interpersonale: la percezione
4 - Sé
una struttura di esperienze che si riferiscono alla propria persona
La principale funzione del sé riguarda la funzione di mantenere una propria adeguata struttura.
La comunicazione interpersonale: la percezione
5 - Strutture mentali e stili cognitivi:
Sono schemi relativamente costanti che influiscono nel momento della selezione e della organizzazione della percezione.
La comunicazione interpersonale: la percezione
6 - Motivi e stati emozionali
riguardano la condizione per cui, se siamo di buon umore, percepiamo
l'ambiente e gli avvenimenti in modo + positivo ed ottimista di quando diamo di
malumore.
La comunicazione interpersonale: la percezione
8 - La teoria implicita della personalità
( TIP)
È il diverso modo in cui i soggetti organizzano i tratti ricavati
dall’osservazione delle persone
La comunicazione interpersonale: la percezione
A -Effetto alonetendiamo spesso ad esagerare
l'omogeneità della persona: se abbiamo un’impressione
globalmente positiva di una persona tenderemo ad estenderla anche ai tratti specifici, sopravvalutando i tratti positivi e sottovalutando quelli negativi
La comunicazione interpersonale: la percezione
B- Logic error quando percepiamo un tratto rilevante
in una persona, siamo portati a dedurre la presenza di altri tratti, a nostro avviso, legati al tratto che ci ha impressionato.
Spesso usiamo i costrutti esplicativi per definire le persone.
La comunicazione interpersonale: la percezione
C - Effetto primacy-recency
Si ha quando le informazioni ricevute per prime esercitano un’influenza maggiore sul nostro giudizio percettivo rispetto alle più recenti
La comunicazione interpersonale: la CNV
La comunicazione
Verbale
Paraverbale
Non
verbale
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
La CNV comprende tutto ciò che comunichiamo all'altra persona al di fuori della parola.
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
La comunicazione può essere verbale, non verbale o una combinazione delle due
La comunicazione non verbale ha più elevate probabilità di trasmettere il messaggio reale e le emozioni dell’utente
La comunicazione non verbale
Essa è rilevante, anzi prioritaria, nella definizione della relazione e nell'attribuzione di significato alle comunicazioni implicite.
Comunicazione non verbale e le emozioni
Include quindi: segnali gestuali, mimici, posturali paralinguistici aspetti spaziali (prossemici) (fenomeni non
verbali primari); aspetto esteriore (abbigliamento), luogo in cui si svolge I'interazione, artefatti (fenomeni non verbali secondari).
Comunicazione non verbale
Le ricerche condotte in questo ambito tendono ad evidenziare alcune funzioni specifiche svolte dalla CNV, riconducibili essenzialmente a tre:
Comunicazione non verbale
1 -Trasmissione degli atteggiamenti interpersonali e, più in generale, di tutte quelle informazioni che riguardano questioni di relazione:
amore, odio, simpatia, dominanza, sottomissione, dipendenza
Comunicazione non verbale
2 - Espressione delle emozioni, dei sentimenti e di quegli atteggiamenti che ciascuno ha di sé e della propria immagine corporea;
Comunicazione non verbale
3 - Metacomunicazione, che qualifica il comportamento verbale.
Infatti l’inflessione della voce, i gesti, la mimica facciale
e altri aspetti non verbali concomitanti al linguaggio forniscono informazioni su come debba essere inteso il messaggio verbale
Dove diavolosono le chiavi ?
La comunicazione interpersonale: l’ascolto attivo
Competenze comunicative di base in funzione dell’agire cooperativo
emittente
Com. descrittivaCom. rappresentativa Com. di feed-back
ricevente
Saper ascoltare
La comunicazione interpersonale: l’ascolto attivo
Competenze comunicative di base in funzione dell’agire cooperativo
emittente
Com. descrittivaCom. rappresentativa Com. di feed-back
COMUNICAZIONE «DESCRITTIVA» Riguarda la capacità di una persona di
riportare i fenomeni così come questi si manifestano nella realtà.
Sarebbe la competenza constatativa, che si contrappone a quella valutativa e interpretativa
Vantaggi si dà all'interlocutore la possibilità di
fare la sua analisi della realtà. mette maggiormente in contatto con le
proprie emozioni.. La comunicazione descrittiva stimola
fiducia tra le persone in interazione.
Realizzazione approccio fenomenologico accettare incondizionatamente la realtà e
osservare la realtà nei suoi singoli aspetti. la comunicazione descrittiva non si preoccupa né del perché, né da dove, né a che cosa, ma del cosa c'è qui adesso
COMUNICAZIONERAPPRESENTATIVA
Fa riferimento ad atti deliberati di autopresentazione.
La persona si assume la responsabilità di manifestare una sua esperienza interiore.
vantaggi1. Le relazioni umane diventano più significative
2. Nell'autorivelarsi la persona conosce meglio se stessa ed il suo mondo.
3. Quando la persona perde contatto con i propri sentimenti accadono nelle persone esperienze di noia, di vuoto esistenziale, compromettendo la sua funzionalità psichica
4. Gli stati emozionali che non vengono simbolizzate, non per questo perdono la loro dinamicità, anzi sviluppano delle tensioni che si possono manifestare poi in diversi modi
5. La non comunicazione dei propri sentimenti ed esperienze produce lo stress
Realizzazione Trasformare i messaggi “tu” in messaggi
“Io”
quando la persona invia «messaggi TU», di solito invia messaggi non chiari, svalutanti e accusatori.
l'altro tende a reagire psicologicamente, si crea cioè una lotta tra i due
Es: .. Tu mi fai arrabbiare…
l'io è portatore di esperienze l'altro non si sente attaccato c'è un indice referenziale sul perché ho un tal
problema. c’è anche un appello, un suggerimento per il
comportamento futuro. lo sperimento/sento che... in questo modo
evito di essere interpretativo e valutativo. mi assumo il rischio di rendermi vulnerabile
La comunicazione interpersonale
Comunicazioni indirette:
"tu mi trascuri!..."
"dove sei stato?..."
"sei monello..."
"noi siamo stanchi...“
"è così…!“
"hai fatto questo per
questo motivo..."
Comunicazioni dirette o personali:
"mi sento trascurato..."
"mi sono preoccupato..."
"sono arrabbiata, furiosa..."
"io mi sento stanco..."
"questo è il mio parere..."
"mi sento a disagio nel..."
"questo tuo comportamento..."
La comunicazione interpersonale
Nell'esemplificazione della comunicazione indiretta si ritrovano nell'ordine:
accuse, domande inquisitorie, etichette valutative, generalizzazioni, assolutizzazioni interpretazioni.
La comunicazione interpersonale
L'indice referenziale è il contenuto di un processo psichico,
che deve essere il più possibile specifico, descrittivo.
La comunicazione interpersonale
Nella comunicazione rappresentativa è necessario indicare sempre gli indici referenziali, e cioè non lasciare nel vago
"chi",
"cosa",
"dove",
"quando".
La comunicazione interpersonale
3- COMUNICAZIONE DI FEED-BACK
Permette di accertare il livello di comprensione fra 2 persone.
Quando le persone si informano reciprocamente sugli effetti della loro comunicazione, il risultato del dialogo è maggiore.
La comunicazione interpersonale
L'altro, dandomi feed-back mi offre informazioni circa il mio comportamento e il mio modo di comunicare.
Conoscendo gli effetti, posso gestire meglio i miei comportamenti minimizzando gli effetti negativi.
la comunicazione diventa più profonda e significativa.
La comunicazione interpersonale: l’ascolto attivo
Competenze comunicative di base in funzione dell’agire cooperativo
ricevente
Saper ascoltare
La comunicazione interpersonale: l’ascolto attivo
La comunicazione interpersonale: l’ascolto attivo
L'ascolto rappresenta la competenza comunicativa fondamentale, prerequisito di tutte le altre.
La comunicazione interpersonale
Secondo alcuni studi l'80% delle nostre ore di veglia è speso nella comunicazione. Di queste
il 45% ad ascoltare, il 30% a parlare, il 16% a leggere, il 9% a scrivere.
La comunicazione interpersonale
L'ascolto un insieme di atti percettivi attraverso i
quali entriamo spontaneamente o involontariamente in contatto con una fonte comunicativa.
La comunicazione interpersonale
In esso sono coinvolti tre processi:
1. Recezione del messaggio
2. Elaborazione del messaggio
3. Risposta
La comunicazione interpersonale
messaggio ricezione elaborazione risposta
La comunicazione interpersonale
Ogni messaggio, sia esso verbale o non verbale, è per l’ascoltatore uno stimolo che deve essere ricevuto ed elaborato.
La comunicazione interpersonale: l’ascolto attivo
Elaborazione del messaggio Una volta che il messaggio è
ricevuto, questo deve essere elaborato in qualche modo.
L'elaborazione include il pensare sul messaggio e il ponderarne il significato.
La comunicazione interpersonale l’ascolto attivo
Risposta al messaggio Riguarda l'emissione del messaggio
verbale o non verbale in risposta a quello, ricevuto ed elaborato, dell’interlocutore.
A differenza dei precedenti, quest'ultimo processo avviene a livello overt, cioè manifesto
La comunicazione interpersonale: l’ascolto attivo
Dal momento che l'efficacia nell'ascolto dipende dall'accuratezza con cui l’ascoltatore realizza i tre processi appena descritti, vediamoli più approfonditamente
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Recepire
La corretta recezione di un messaggio esige I'impegno a comprendere il messaggio nel significato che questo ha per I'emittente.
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
ELaborare
Una volta recepito il messaggio si richiede ricevente di elaborarlo e di decodificarne il significato tenendo presenti le diverse dimensioni comunicative
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Rispondere Il comportamento di supporto verbale
comprende forme non direttive e semi-direttive di risposta da attuarsi rispettivamente in una fase iniziale e successiva dell'interazione.
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Interventi inefficaci di risposta moralizzare dogmatizzare diagnosticare interpretare generalizzare identificare pushing
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Atteggiamento di decisione Consiste nel prescrivere all'interlocutore
una soluzione che I'ascoltatore ha elaborato al suo posto in funzione del suo modo di reagire, dei suoi bisogni, dei suoi atteggiamenti e sistemi di valori;
Es: ..perché non….si ma”
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Atteggiamento di indagine Consiste nel sollecitare informazioni
supplementari
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Atteggiamento valutativo Consiste nel formulare un giudizio sulla
situazione altrui;
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Atteggiamento di sostegno Consiste nel voler diminuire I'intensità
del problema che il l’emittente si pone, nel voler rassicurare quest'ultimo della non gravità della situazione;
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Atteggiamento interpretativo
Consiste nel dare all'altro, in funzione della propria competenza, una spiegazione del suo problema, capace di chiarirglielo.
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
Vediamo le forme di supporto verbale efficaci per un ascolto attivo
la chiarificazione la parafrasi la verbalizzazione Il sommario
La comunicazione interpersonale : l’ascolto attivo
1- Chiarificazione Domanda che viene utilizzata per dopo un
messaggio confuso, ambiguo, si usa quando non si è sufficientemente sicuri
del significato contenuto nel messaggio dell’emittente
"Sta dicendo che...?':‘ "Può chiarire ulteriormente il suo pensiero ?".
Gli obiettivi nell'uso della chiarificazione sono essenzialmente due:
Capire il problema dell’emittente approfondendolo nelle sue parti ambigue o mancanti;
appurare un fatto confermare I'accuratezza della percezione
dell’ascoltatore circa il messaggio espresso dall’emittente.
2 -Parafrasi E'una forma di supporto verbale nella
quale l’ascoltatore riformula il contenuto della comunicazione dell’emittente usando parole proprie.
E’ finalizzata fondamentalmente ai seguenti obiettivi:
chiarifica cognitiva verifica di una recezione corretta dimostrare che si ascolta e che si
capisce quanto viene detto Incoraggiare l’analisi di altri aspetti del
problema
Chiarificazione Parafrasi Verbalizzazione Sommario
3 - Verbalizzazione E‘ una forma di supporto verbale che si
riferisce prevalentemente agli aspetti emozionali contenuti nel messaggio dell’emittente.
Chiarificazione Parafrasi Verbalizzazione Sommario
Obiettivi facilitare il processo di autoesplorazione
dell’altro affinché questi possa prendere contatto con la propria emozionalità e comprendere il significato che le varie esperienze rivestono per lui;
Chiarificazione Parafrasi Verbalizzazione Sommario
4 -Sommario
Serve a riassumere la discussione Serve da trampolino per ulteriori
discussioni…..sintetizzare i punti trattati prima di passare ad altri problemi
La comunicazione interpersonale
Appendice 1: l’empatia
In tutte e due le interpretazioni l’empatia riguarda
la capacità di immaginare e sperimentare lo stato emozionale esperienziale dell’altro
Appendice 1: l’empatia
Rogers vede l’empatia: 1. come capacità di
comprendere e sperimentare il mondo soggettivo dell’altro .
2. come capacità di seguire il flusso delle esperienze altrui
3. come capacità di verbalizzarle nel loro fluire..
Appendice 1: l’empatia
In ultima analisi, da un punto di vista psico-sociale, l’empatia consiste in una comprensione cognitiva ed emotiva del mondo soggettivo esperienziale dell’altro da una posizione di osservatore che non richiede necessariamente la sperimentazione degli stessi identici stati emozionali dell’altro ma permette di comprendere lo stato mentale dell’altro e di adottare il suo ruolo sociale..
Appendice 1: l’empatia