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1 •NEWSLETTER• n°2 - FEBBRAIO 2015 seguici su Anche quest’anno le Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e plurien- nale dello Stato (L.190/2014), entrate in vigore dal primo gennaio 2015, prevedono importanti novità in materia di lavoro. Tra i provvedimenti più rilevanti della Legge di stabilità 2015, infatti, si segnala il finan- ziamento per i prossimi anni della rifor- ma degli ammortizzatori sociali, anche in deroga, la riforma dei servizi per il lavoro e le politiche attive, il riordino dell’attività ispettiva, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e gli oneri finalizzati a favorire l’assunzione di lavoratori con contratti a tempo indeterminato. Le altre novità di rilievo riguardano l’eso- nero contributivo, con esclusione del pre- mio Inail, per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel periodo dal primo gennaio al 31 dicembre 2015 per un massimo di circa ottomila euro per cia- scun anno del triennio. Tale beneficio non riguarda i datori di lavoro domestico e non si applica agli assunti con contratto di ap- prendistato, ai lavoratori che nei sei mesi precedenti l’assunzione erano titolari di un rapporto a tempo indeterminato anche con altro datore di lavoro o che nei tre mesi antecedenti il primo gennaio 2015 erano in forza a tempo indeterminato presso so- cietà collegate o controllate, anche per in- terposta persona, mentre sono permesse le trasformazioni dei rapporti di lavoro a termine e delle collaborazioni a progetto. Con riferimento all’esercizio 2015 i datori di lavoro che hanno in forza lavoratori a tempo indeterminato ne potranno dedur- re l’intero costo dalla base imponibile per il calcolo dell’Irap. Completano il quadro dei provvedimenti introdotti dalla Legge di stabilità le norme sulla possibilità per i lavoratori di ricevere il trattamento di fine rapporto mensilmente in busta paga, le misure di sostegno della natalità, l’aboli- zione dell’incentivo alle assunzioni pre- visto dalla Legge 104/1990 e il credito d’imposta per le imprese che assumono personale altamente qualificato. È evidente che l’operazione di finanzia- mento di tutte le misure citata all’inizio costituisce il logico presupposto per l’at- tuazione del più ampio e organico di- segno di riforma del mercato del lavoro, impostato con l’approvazione, a inizio di- cembre 2014, del cosiddetto Jobs Act (L. 183/2014). In attuazione di questa legge delega il Legislatore è impegnato nell’e- manazione ormai prossima di un primo decreto legislativo sui nuovi strumenti universali per il sostegno del reddito dei soggetti che perdono il lavoro e soprattut- to del decreto legislativo che disciplinerà il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. Seguiranno poi quelli in materia di riordino e semplificazione della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attivi- tà ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro a com- pletamento della riforma degli ammortiz- zatori sociali in senso universalistico, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive. NEL 2015 NOVITà IMPORTANTI IN MATERIA DI LAVORO Rifinanziamenti e riforme, in arrivo i primi decreti legislativi del Jobs Act IN APERTURA APPROFONDIMENTO Nuovo ISEE: più controlli e più equità 2 L’INTERVISTA RDS: un esempio di successo cross-mediale e interattivo 3 DALL’EUROPA DROP’IN, una piattaforma per i giovani europei 5 DAI SOCIAL NETWORK Facebook: solo in Italia creati 70 mila posti di lavoro 6

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• N E W S L E T T E R •

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Anche quest’anno le Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e plurien-nale dello Stato (L.190/2014), entrate in vigore dal primo gennaio 2015, prevedono importanti novità in materia di lavoro. Tra i provvedimenti più rilevanti della Legge di stabilità 2015, infatti, si segnala il finan-ziamento per i prossimi anni della rifor-ma degli ammortizzatori sociali, anche in deroga, la riforma dei servizi per il lavoro e le politiche attive, il riordino dell’attività ispettiva, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e gli oneri finalizzati a favorire l’assunzione di lavoratori con contratti a tempo indeterminato.Le altre novità di rilievo riguardano l’eso-nero contributivo, con esclusione del pre-mio Inail, per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel periodo dal primo gennaio al 31 dicembre 2015 per un massimo di circa ottomila euro per cia-scun anno del triennio. Tale beneficio non riguarda i datori di lavoro domestico e non si applica agli assunti con contratto di ap-prendistato, ai lavoratori che nei sei mesi precedenti l’assunzione erano titolari di un rapporto a tempo indeterminato anche con

altro datore di lavoro o che nei tre mesi antecedenti il primo gennaio 2015 erano in forza a tempo indeterminato presso so-cietà collegate o controllate, anche per in-terposta persona, mentre sono permesse le trasformazioni dei rapporti di lavoro a termine e delle collaborazioni a progetto. Con riferimento all’esercizio 2015 i datori di lavoro che hanno in forza lavoratori a tempo indeterminato ne potranno dedur-re l’intero costo dalla base imponibile per il calcolo dell’Irap. Completano il quadro dei provvedimenti introdotti dalla Legge di stabilità le norme sulla possibilità per i lavoratori di ricevere il trattamento di fine rapporto mensilmente in busta paga, le misure di sostegno della natalità, l’aboli-zione dell’incentivo alle assunzioni pre-visto dalla Legge 104/1990 e il credito d’imposta per le imprese che assumono personale altamente qualificato.È evidente che l’operazione di finanzia-mento di tutte le misure citata all’inizio costituisce il logico presupposto per l’at-tuazione del più ampio e organico di-segno di riforma del mercato del lavoro, impostato con l’approvazione, a inizio di-

cembre 2014, del cosiddetto Jobs Act (L. 183/2014). In attuazione di questa legge delega il Legislatore è impegnato nell’e-manazione ormai prossima di un primo decreto legislativo sui nuovi strumenti universali per il sostegno del reddito dei soggetti che perdono il lavoro e soprattut-to del decreto legislativo che disciplinerà il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. Seguiranno poi quelli in materia di riordino e semplificazione della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attivi-tà ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro a com-pletamento della riforma degli ammortiz-zatori sociali in senso universalistico, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive.

NEl 2015 NOvItà ImpORtANtI IN mAtERIA dI lAvORORifinanziamenti e riforme, in arrivo i primi decreti legislativi del Jobs Act

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Migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio. Più controlli per garantire maggiore equità. Ecco come cambia l’I-SEE, l’indicatore di valutazione della con-dizione economica delle famiglie. Grazie alla riforma, il costo delle prestazioni sociali viene distribuito in modo più giusto.Secondo il ministro del Lavoro e delle Poli-tiche Sociali Giuliano Poletti, “Il nuovo ISEE permetterà di identificare meglio le condi-zioni di bisogno della popolazione, consen-tendoci allo stesso tempo di contrastare le tante pratiche elusive ed evasive purtroppo ancora diffuse nel nostro paese”.Così le famiglie, chi ha perso il lavoro, le persone con disabilità o non autosufficienti avranno maggiori agevolazioni nell’acces-so ai servizi come l’asilo nido, la mensa scolastica o l’assistenza domiciliare. La ri-forma dell’ISEE rappresenta un passaggio fondamentale a sostegno dell’equità socia-le. Soprattutto in una fase così difficile per le famiglie italiane, duramente colpite dalla crisi economica, l’accesso a tariffe agevola-te delle prestazioni sociali sarà riconosciuto a chi ne ha maggiormente bisogno, mentre di pari passo sarà rafforzata la lotta contro gli abusi.Il nuovo ISEE consente in questo modo di

raggiungere entrambi gli obiettivi ed è per questa ragione che il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha lavorato intensa-mente per realizzare questa fondamentale riforma, che ha beneficiato di un intenso dialogo con le forze sociali e con il Parla-mento, con numerose raccomandazioni fi-nalizzate al miglioramento dello strumento.L’equità si raggiunge, in particolare, con una maggiore considerazione del patrimo-nio sia per gli immobili (valore IMU invece che ICI, facendo salva la prima casa), sia per il patrimonio mobiliare (non tanto per-ché si modifica la sua valorizzazione, ma perché si evitano le pratiche evasive ed elusive oggi dominanti). Si modificano la struttura delle franchigie, la scala di equiva-lenza, la composizione del nucleo familiare e le detrazioni, favorendo maggiormente le persone con disabilità (in particolare, le più povere e le più gravi o quelle rimaste a carico della famiglia di origine), le famiglie numerose (quelle con tre o più figli), le fa-miglie con lavoratori dipendenti.Tra le innovazioni più importanti: minore ri-corso alla burocrazia, più controlli e la pos-sibilità di modificare l’ISEE in caso di varia-zioni del reddito superiori al 25%. Molti dati non saranno più dichiarati dal cittadino, ma direttamente rilevati negli archivi dell’Agen-zia delle Entrate e dell’INPS. L’ISEE potrà essere aggiornato quando si perde il lavoro autocertificando la propria situazione red-dituale al momento della dichiarazione (e non nel secondo anno solare precedente, come avviene ordinariamente). L’ISEE così determinato – detto “ISEE corrente” – per-mette pertanto di accedere subito alle pre-stazioni nel momento in cui si presenta il bi-sogno. Un vantaggio per tutti e soprattutto per chi ha più bisogno.

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tOSe si perde il lavoro, si ag-giorna con la dichiarazione e permette di accedere subi-to alle prestazioni, a vantag-gio di chi ha più bisogno

Le principali novità del nuovo modello di dichiarazione • Il “modello MINI”, una dichiarazione semplificata che riguarda la maggior par-te delle situazioni ordinarie.

• Una dichiarazione a “moduli”, specifici per una determinata prestazione o per una particolare condizione del bene-ficiario. In questo tipo di dichiarazione rientra, ad esempio, la richiesta di pre-stazioni socio-sanitarie per persone con disabilità che possono fare riferimento ad un nucleo familiare ristretto. Oppure le prestazioni universitarie per studenti che non fanno parte del nucleo familiare di origine. • L’ISEE corrente, per chi perde il lavoro o subisce una diminuzione del reddito del 25%. Consentirà di aggiornare il pro-prio ISEE in qualsiasi momento dell’an-no, senza dover aspettare la presenta-zione della dichiarazione fiscale. • La semplificazione delle procedure: informazioni quali il reddito complessi-vo o altri dati già registrati dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate vengono di-rettamente recuperate dagli archivi. Così non sarà più il cittadino ad occuparsene in sede di dichiarazione.

Per approfondire clicca qui

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Fondata a Roma, nel 1978, RDS è una delle più importanti radio del panorama nazionale italiano. “100% grandi suc-cessi” è lo slogan che sintetizza lo stile RDS che individua il format più identifi-cabile nel panorama radiofonico nazio-nale: quello composto solo e comple-tamente di musica. Per essere sempre più competitiva, RDS ha avviato un importante percorso di cambiamento, diventare una Entertainment Company. Di cosa si tratta nello specifico?

Siamo sempre più sintonizzati sugli italiani e su quelli che sono i loro bi-Sogni. Sono definiti tali perché la maggior parte delle persone sta procrastinando nel tempo tut-ti quei beni di consumo che sono piccoli e grandi progetti quotidiani. Dalla pirami-de dei consumi di Stetoscopio, indagine alla quale aderiamo fin dalla sua nascita, si evince il comportamento del cittadino-consumatore che in questi anni di crisi ha

sviluppato una sua dinamica di necessità, di spostamento di acquisto in funzione del-lo spazio e del tempo. RDS ha interpretato una focalizzazione sulla dinamica dei bi-Sogni, ovvero dare l’opportunità di evadere dal proprio contesto grazie ad una valvola evasiva, positiva e proattiva: l’intratteni-mento ogni volta legato alla riconquista di quei piccoli grandi progetti spesso oggi procrastinati.Ciò si inserisce perfettamente all’interno della strategia della ‘Entertainment Com-pany’ e al posizionamento RDS insieme a te voglia di...In un mondo continuamente carico di pro-blemi, RDS si pone al fianco degli italiani per aiutarti a trovare un po’ di leggerezza e realizzare sogni che oggi, a fronte di og-gettive difficoltà e ristrettezze economiche, sono sempre più concreti e tangibili.World tour RDS, esperienza contestualiz-zata nel viaggio nel cuore della Musica... RDS insieme a te voglia di... Esperienze indimenticabili.Stetoscopio ci ha aiutato a comprendere come RDS debba essere sempre più cer-niera attiva e proattiva tra le necessità degli ascoltatori/utenti e le proposte dei partner commerciali.Ad esempio: RDS insieme a te voglia di... spensieratezza e divertimento (iniziativa realizzata in collaborazione con Msc Cro-ciere la nave dei giovani).Altro esempio: Rds insieme a te voglia di.... Festeggiare (l’anniversario di Nutella per le 50 candeline soffiate in piazza del Plebisci-to a Napoli). Al momento siamo in tour in alta quota in una delle più belle località sci-

istiche con l’RDS easy fun ski tour, insieme a partner come Lexus e Michelin.

RDS, i giovani e il lavoro. RDS ACA-DEMY è la sintesi di questa triade. Al vincitore del talent viene offerto un vero contratto di lavoro ed entra a far parte della scuderia di RDS 100% Gran-di Successi.Come nasce questa idea e quali sono gli step?

Rds ha analizzato con interesse il tema del mondo del lavoro che colpisce soprattutto le fasce giovani (46% di disoccupazione) e i cinquantenni, individuando la necessità di sviluppare e divulgare percorsi proposi-tivi di affermazione. Uno di questi è: RDS Academy.È un originale progetto di crossmedialità e digital storytelling per il nuovo entertainer radio del futuro, grazie alla partecipazione di tre editori: RDS, Vanity Fair e Sky.RDS Academy è una partnership editoria-le tra tre grandi gruppi che si presenta sul mercato come un esempio di interazione tra diversi linguaggi e media, per un rin-forzo che spinga gli utenti ascoltatori alla massima interattività e protagonismo.L’ambizioso progetto di unire RDS, Sky e Vanity Fair nasce dal fatto di poter dare una chance concreta ad una persona di talento e dalla determinazione di poter offrire al mercato una proposta commer-ciale esclusiva, di grande affinità di target e valori, originale e di grande potenzialità ed efficacia, in grado di raggiungere ogni segmento.

RdS: UN ESEmpIO dI SUCCESSO CROSS mEdIAlE E INtERAttIvOmassimiliano montefusco, direttore marketing e comunicazione di RdS

la dinamica dei bi-Sogni: dare agli ascoltatori l’opportunità di evadere dal proprio contesto, con un intrattenimento legato alla riconquista di quei piccoli grandi progetti spesso oggi procrastinati a causa della crisi

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Fonte: RDS

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per la seconda edizione di RdS Academy sono aperte le iscrizioni attraverso un recruitment digitale su rds.it/Academy. I termini scadono a febbraio

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In attesa della seconda edizione, che sarà a maggio su Sky Uno, a soli due mesi dal lancio dell’iniziativa per il casting della se-conda edizione, si sono registrati migliaia di aspiranti candidati e sono destinati a crescere grazie alla possibilità di iscriversi attraverso un recruitment digitale su rds.it/Academy che scade a febbraio.

Quali i risultati della scorsa edizione? Cosa vi aspettate per la nuova?

I risultati sono stati incredibili: il format è stato un successo di critica, audience e soprattutto un’opportunità concreta per chi ha partecipato, infatti è la prima volta che un format talent dia l’opportunità a quattro finalisti di poter lavorare in tre network Na-zionali e una radio regionale del Nord Ita-lia, ciò vuol dire che l’Accademia non solo è vera, ma che crea sempre più know-how e professionalità da potersi spendere sul mercato del lavoro.

La seconda edizione vedrà una sessione di casting con numerosi concorrenti da tut-ta Italia, otto candidati ammessi all’Acca-demia, tre coach d’eccezione provenienti dal mondo della radio, della musica e del-lo spettacolo, nove puntate su Sky Uno a partire da maggio 2015, un solo vincitore.RDS aprirà le porte per la seconda volta della sua futuristica Accademia, presso l’auditorium multimediale di Roma, per accogliere aspiranti concorrenti che ver-ranno ammessi ai casting televisivi dopo aver inviato un provino registrato: la giuria sarà composta da professionisti del set-tore e sarà resa nota nei prossimi giorni. Entreranno poi a far parte dell’ambita Ac-cademia soltanto otto candidati che su-pereranno una prova di improvvisazione radiofonica.Le telecamere di Sky Uno seguiranno i protagonisti dall’inizio alla fine di quest’e-sperienza: lezioni, studio, prove di autora-dio, dizione, lingua inglese e molto altro

ancora per scoprire giorno dopo giorno le gioie e i dolori di chi sogna di fare radio nell’era digitale. I concorrenti avranno la possibilità di dimostrare le proprie capaci-tà al cospetto di una giuria che selezione-rà il vincitore che firmerà un vero e proprio contratto con RDS, diventando la nuova voce dell’emittente

Come immagina RDS tra vent’anni?

Fortunatamente la radio si inserisce in maniera naturale sui nuovi dispositivi di-gitali, quindi è un media crossmediale per sua naturalezza, perché un utente può ascoltare e navigare contemporaneamen-te sui dispositivi digitali, oggi sempre più smartphone e tablet. Noi siamo sempre più concentrati ad arricchire i nostri con-tenuti e a correlare le piattaforme, affinché i nostri utenti-ascoltatori possano essere sempre più gli attori e co-attori della radio del futuro, crossmediale ed interattiva.

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programmi a sostegno dell’occupabilità dei giovani: apprendistato, tirocini, formazione, corsi di e-learning, lingue, mentoring e coaching, offerta di servizi specifici come il sostegno nella ricerca di un alloggio in una nuova città

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dROp’IN, UNA pIAttAFORmA pER I gIOvANI EUROpEIOpportunità, competenze, informazioni in rete per trasformare il mercato del lavoro Ue

È in cantiere e a breve sarà pronta per essere utilizzata. Si tratta di Drop’in, la nuova piattaforma tecnologica che consentirà alle aziende e alle organizzazioni europee di sviluppare e promuovere opportunità lavorative rivolte ai giovani.

Progettata per mettere in rete e facilitare la collaborazione tra le aziende europee, la piattaforma avrà l’obiettivo di creare programmi a sostegno dell’occupabilità dei gio-vani europei: apprendistato, tirocini, programmi di formazione, corsi di e-learning, formazione linguistica, programmi di mentoring e coaching, offerta di servizi specifi-ci come il sostegno nella ricerca di un alloggio in una nuova città.

Non solo: la piattaforma punta a favorire la collaborazione tra le aziende nell’unire risorse, programmi e azioni per sviluppare quelle competenze diffi-cili da reperire.

Cosa devo fare?• Iniziare a pensare alle opportunità orien-tate ai giovani che hai a disposizione o idee per potenziali collaborazioni con altre imprese.• Individuare un punto di contatto all’inter-no della propria organizzazione.•Ci metteremo in contatto per confrontarci sulle vostre idee e trovare il modo migliore per integrarle all’interno della piattaforma.

Quanto tempo ho bisogno di investire?Tanto o poco, a seconda di quello che si desidera. Il team di Drop’in lavorerà per promuovere al meglio i contenuti che vor-rai diffondere sulla tua pagina dedicata.Le informazioni sulla pagina dedicata all’organizzazione in modo da evidenziare al meglio quello che si desidera offrire e guidarvi nel caricare le vostre opportunità sul sito.

Sarò in buona compagnia?Sì! Decine di organizzazioni, tra cui le im-prese e le Pmi, hanno espresso interesse a diventare parte di questa opportunità unica di aiutare a plasmare il futuro della Comunità europea e del mercato del la-voro. Con Drop’in parte un’iniziativa che mira a trasformare la vita dei giovani euro-pei e con loro il futuro del business.

Perche partecipare?

Per sviluppare competenze specifiche.Sostenere un giovane fornendo nuove competenze e avere a disposizione la possibilità di scegliere tra dipendenti alta-mente qualificati per il business di domani.

Diventare partner di altre organizzazioni.Collegare e collaborare con i colleghi eu-ropei per creare anche maggiori opportu-nità per i giovani e le imprese.

Mostrare il cuore socialmente respon-sabile della vostra azienda.Approfittare di un’immagine positiva per migliorare la vita dei giovani europei.

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Nel mondo più di 1,3 miliardi di persone trascorrono buona parte del loro tempo su Facebook. L’impatto che un uso intensivo della piattaforma ha sulla vita quotidiana di tutti noi è, dunque, conside-revole. Secondo lo studio Facebook’s Global Economic Impact realizzato da Deloitte, le conseguenze della sua diffusione capil-lare sono soprattutto economiche e occupazionali. Basti pensare che solo nel 2014 ha generato guadagni per ben 227 miliardi di dollari (equivalenti a 194 miliardi di euro), di cui 6 miliardi solo in Italia. I maggiori beneficiari sono Stati Uniti e Canada (104 miliar-di), seguiti da Europa, Medio Oriente e Africa (67 miliardi).Sul fronte occupazionale i numeri sono altrettanto impressionanti: più di un milione sono i posti di lavoro generati direttamente o in-direttamente nel Nord America e 1,4 milioni nel resto del mondo.I settoriI tre settori in cui l’impatto occupazionale è stato più forte e ha favorito nuove assunzioni sono Marketing e Comunicazione, l’ambito Informatico con il continuo sviluppo di software, il lancio di programmi, applicazioni e giochi e, infine, quello della Connet-tività grazie al traffico originato dall’utilizzo dei servizi della piat-taforma attraverso dispositivi mobili e che ha generato enormi ricavi per gli operatori telefonici (su 20 milioni di utenti attivi ogni giorno in Italia, ben 16 visitano il social network tramite cellulare o tablet).L’ItaliaNel nostro Paese, grazie al social network di Mark Zuckerberg, sono stati creati ben 70 mila posti di lavoro. E nel giro di poco

tempo sono quasi raddoppiati: solo tre anni fa erano 34mila e l’impatto economico è passato da 2,5 miliardi a 6 miliardi di dol-lari. Le figure professionali che ne hanno più beneficiato sono quelle specializzate in Social Media Management, assunte dalle imprese per occuparsi della gestione delle attività legate anche, ma non solo, a Facebook.In generale, l’indotto economico per le aziende nel 2014 posizio-na l’Italia poco dietro Germania e Francia (7 miliardi di dollari) e Gran Bretagna (al primo posto con 11 miliardi).Facebook at WorkIl legame tra Facebook e il mondo del lavoro è destinato, inoltre, a crescere con l’arrivo di Facebook at Work: si tratterebbe di una versione del social network completamente distinta da quella at-tualmente in uso (popolata da profili personali e fan page) e dedi-cata alle aziende, progettata per fornire ai dipendenti una serie di strumenti per comunicare, condividere informazioni, organizzare eventi e attività e collaborare nella realizzazione e nello scambio di documenti in un ambiente online protetto. Si apre dunque la sfida non solo al dominio di LinkedIn, attualmente leader dei so-cial network professionali, ma anche a quello degli altri colossi informatici come Microsoft e Google.

COlOpHONRedazione Cliclavoro

direzione generale dei Sistemi Informativi, dell’Innovazione tecnologica e della ComunicazioneVia Fornovo, 8 - 00192 Roma

[email protected]

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I tre settori che hanno favorito di più le assunzioni sonomarketing e Comunicazione, l’ambito Informatico (software, programmi e giochi) e quello della Connettività

FACEBOOK: SOlO IN ItAlIA CREAtI 70 mIlA pOStI dI lAvOROguadagni per 194 miliardi di euro nel mondo, di cui 6 nella penisola

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