Negrar, 26 maggio 2007 Per una vita come prima Famiglia, medico di medicina generale, assistenza...
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Negrar, 26 maggio 2007“Per una vita come prima”
Famiglia, medico di medicina generale,assistenza territoriale
A cura di:
Dott. Ermanno Motta
Dott.ssa Luisa Andreetta
Dott.ssa Luigina Tonin
L’assistenza domiciliare al malato neoplastico nella fase di fine vita
si inserisce nel modello organizzativo dell’ADI.
Nella Regione Veneto la DGR 2989/2000detta le “Linee d’indirizzo per l’assistenza al Malato Neoplastico Grave e in condizioni di
terminalità e per lo sviluppo delle Cure Palliative”
Negrar, 26 maggio 2007 – Famiglia, medico medicina generale, assistenza territoriale
Quali sono le caratteristiche del modello assistenziale?
• Centralità organizzativa del Distretto socio-sanitario (individuazione dei bisogni, organizzazione e gestione operativa della risposta individualizzata)
• Responsabilità clinica affidata al Medico di Medicina Generale
• UVMD “allargata” (Nucleo per le Cure Palliative) come momento di elaborazione del piano assistenziale
Negrar, 26 maggio 2007 – Famiglia, medico medicina generale, assistenza territoriale
Il Distretto• Recepisce la domanda attraverso il PUNTO ADI• Contatta il MMG e l’assistente sociale per le
rispettive valutazioni• Organizza l’UVMD• Fornisce il personale infermieristico e
riabilitativo per l’erogazione delle prestazioni richieste e ne cura la formazione e l’aggiornamento
• Rimane punto di riferimento organizzativo per la durata dell’assistenza
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Il Medico di Medicina Generale
• Partecipa all’UVMD con presa in carico dell’assistito
• Effettua le visite domiciliari programmate• Fornisce una reperibilità per il paziente e per il
Distretto• Si aggiorna sulle tematiche relative alla
particolare forma di assistenza
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L’UVMD (o NCP)
• E’ la sede della valutazione multiprofessionale e dell’integrazione
• In caso di terminalità si arricchisce della presenza di uno Psicologo e di un “Palliativista”
• Elabora, dopo attenta valutazione dei bisogni, il piano assistenziale mirato sull’individuo e sulla sua famiglia
• Programma le rivalutazioni del caso
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Lo Psicologo
1. Per gli operatoria. Consulenza sul singolo caso
b. Supervisione di gruppo
2. Per i pazienti e i familiaria. Gruppi di auto-mutuo aiuto
b. Ambulatorio distrettuale
c. Assistenza domiciliare
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Priorità per l’intervento dello Psicologo
• Età del paziente inferiore ai 65 anni
• Situazioni familiari di particolare disagio
• Richiesta di aiuto dal paziente o dai familiari
• Richiesta di intervento da parte degli operatori
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Lo specialista
• Si occupa di terapia del dolore, uno degli aspetti delle cure palliative
• Partecipa, su richiesta, all’UVMD
• Fornisce un supporto tecnico al MMG
• Esegue visite domiciliari su richiesta
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DECRETO 22 febbraio 2007, n. 43
“Definizione degli standard relativi all’assistenza ai malati terminali in trattamento palliativo
Indicatori Standard
01. N. di malati deceduti a causa di tumore (Istat ICD9 Cod. 140-208) assistiti dalla Rete di cure palliative a domicilio e/o in hospice / N. malati deceduti per malattia oncologica
≥ 65%
02. N. posti letto in hospice ≥ 1 p.l. ogni 56 deceduti a causa di tumore
03. N. hospice in possesso dei requisiti di cui al d.P.C.M. 20/01/2000 e degli ev. specifici requisiti fissati a livello regionale / N. tot. Hospice 100%
04. N. annuo di giornate di cure palliative erogate a domicilio per malati deceduti a causa di tumore
≥ valore individuato per standard indic. 01 meno 20% moltiplicato per 55
(espresso in giorni)
DECRETO 22 febbraio 2007, n. 43“Definizione degli standard relativi all’assistenza ai malati terminali
in trattamento palliativo
Indicatori Standard
05. N. di malati nei quali tempo max attesa fra segnalazione del caso e la presa in carico domiciliare da parte della Rete di cure Palliative è ≤ 3 giorni / N. di malati presi in carico a domicilio dalla Rete con assistenza conclusa
≥ 80%
06. N. malati nei quali tempo max attesa fra segnalazione del caso e ricovero in hospice è ≤ 3 giorni / N. di malati ricoverati con assistenza conclusa
≥ 40%
07. N. ricoveri di malati con pat. oncologica in cui periodo di ricovero in hospice è ≤ 7 giorni / N. ricoveri in hospice di malati con pat. oncologica
≤ 20%
08. N. ricoveri di malati con pat. oncologica in cui periodo di ricovero in hospice è ≥ 30 giorni / N. ricoveri in hospice di malati con pat. oncologica
≤ 25%
Dati di attività anno 2006 Distretto Socio Sanitario n. 3 di Villafranca
• Nel Distretto n. 3 nel 2006 sono stati seguiti, nel profilo ad alta intensità assistenziale, 146 pazienti, pari al 65% circa dei deceduti per malattia oncologica nel territorio distrettuale.
• Il tempo di cura (giorni dalla presa in carico al decesso) è stato in media di 84 giorni.
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L’età media dei pazienti è stata di 71 anni. Il grafico seguente illustra la distribuzione percentuale dei pazienti per fasce di età.
.
5%
59%
36%
0
10
20
30
40
50
60
%
16-50 anni 51-75 anni > 76 anni
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Distribuzione del sesso per fasce di età.
.
57%
43%
59%
41% 44%
56%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
16-50 anni 51-75 anni > 76 anni
MASCHI FEMMINE
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Il luogo del decesso varia in base alle fasce di età: nelle fascia di età 16-50 anni prevale l’ospedale; nelle fascia > 76 anni vi è una forte tendenza
all’inserimento in strutture protette, vista anche la prevalenza del sesso femminile.
66%
34%
0%
23%
70%
7%
17%
53%
30%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
16-50 anni 51-75 anni > 76 anni
OSPEDALE DOMICILIO ALTRO (CdR, RSA, non noto)
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