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Intervista a VALENTINO MANCINELLI Candidato alla Presidenza del municipio 18 Intervista a ROBERTO BALDETTI, candidato alla presidenza del municipio 16 PRIMARIE: in arrivo il cambio generazionale domenica 6 aprile si vota per sceGLIERE SINDACO E PRESIDENTI DI MUNICIPIO FOCUS: SUPERFLUO ESTERI chi era ugo chavez? risparmio energetico: cos’è il cappotto termico?

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neaPOLIS ROMA fin nel cuore della notizia

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Candidato alla Presidenza del municipio 18

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Domenica 7 aprile: Primarie del centro sinistra per scegliere i candidati alla Presidenza dei Municipi e il Sindaco di Roma. In arrivo il cambio generazionale.

Roma nascosta: prossima visita il 6 aprile

Dove è finito Robin Hood?

Stop agli sprechi di parole

The real toy story

Efficienza energetica: il cappotto termico

San Lorenzo Multinetwork: molto più di una palestra

Nel prossimo Focus di aprile parleremo di...SANITA’, SALUTE E BENESSERE

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FFooccuuss:: SSuuppeerrfflluuoo

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Editore: Claudio NapoliDirettore ResponsabileElio TomassettiDirettore CommercialeCarlo FamigliettiComitato scientifico:Eddy Viola, F. Napoli

Grafico: Daniele Palone [email protected] & Marketing: Riccardo Di SalvoCollaboratori: Francesco Grasselli, Alessandro Ranieri, Laura Napoli, Valerio Pelliccia, Viviana Vannucci, Federico Monti, Lorenzo Sigillò, Paolo Migotto, Giorgio Zussini, Laura Andina, Vanessa Pinato, Daniele Palone, Valentina SanzoneSalvo accordi scritti, la collaborazione con il mensile Nea Polis Roma è da considerarsi a titolo gratuito Foto ed Immagini sono tratte dal web. L’editore ha cer-cato di rintracciare gli aventi diritto ai crediti fotografici non specificati ed è a disposizione per chiarimenti. Tipografia: G. De Vecchi Pieralice, 20 00167 RomaRegistrazione Tribunale di Roma: n. 360/2010 del 17 settembre 2010 N° iscrizione ROC: 20384 Sede Operativa: via G.Funaioli, 54

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Intervista a Valentino Mancinelli, candidato a Presidente del Municipio XVIIIIntervista Roberto Baldetti, candidato a Presidente del Muncipio XVIIntervista Andrea Casu, candidato a Presidente del Muncipio IStazione Tiburtina: Dario Marcucci interviene a difesa commercianti di zonaI punti di...Athos De Luca per il decoro di Roma

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Marzo 2013, anno IVSOMMARIO

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Editoriale

«Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il doveredel Conclave era di dare un vescovo a Roma, sem-bra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlofin alla fine del mondo (…). Vi ringrazio per l’acco-glienza(…). Vi chiedo un favore, pregate il Signoreperché mi benedica»

Queste le prime parole del nuovo Pontefice chehanno sorpreso positivamente tutto il mondo. Tantaumiltà ben rappresentata dal nome “Francesco I”che Jorge Mario Bergoglio decide di darsi.Con questo nome, il Papa ha voluto lanciare unnuovo messaggio: semplicità, innovazione, povertà eriforma della Chiesa, temi che San Francesco d’Assisiaveva fatto propri rinnegando una vita basata suagio e ricchezze. E’ la prima volta che un Papa elevala carica morale ed etica del Santo al rango di Pon-tefice.Dopo un decennio di buio e crisi culturale dove lacorruzione morale ed economica non ha risparmiatoneppure le gerarchie ecclesiastiche, il mondo sem-bra chiedere a tutti i rappresentanti istituzionali e reli-giosi di essere più vicini alla gente.Infatti, da subito il messaggio del Papa ha saputo ras-serenare gli animi, riavvicinare giovani e persone chenon si sentivano rappresentate, non da una personama piuttosto, da un “modo di essere e di fare lontanodalla gente di buona volontà”.

Ma le novità non sono finite. Anche sul piano poli-tico, le attese degli elettori per un governo etico e sta-bile sembrano realizzarsi. Infatti, si registra conpositività l’elezione dei Presidenti di Camera e Senatonelle figure di Laura Boldrini, ex portavoce all’ONU peri rifugiati e Pietro Grasso, ex procuratore capo dellaDirezione Nazionale Antimafia (DIA). Entrambe figureprofessionalmente di livello e di integrità morale. La sfida del Partito democratico è stata vinta supe-rando l’atteggiamento non costruttivo tenuto in que-ste settimane dal M5S che ha deluso coloro cheavrebbero preferito meno critiche e polemiche versoi partiti in quanto tali e più azioni responsabili. Il tempo passa ed i nodi vengono al pettine. Anche lapresunta superiorità morale del Movimento 5 Stelleviene meno. Infatti, sono diversi i casi di parentele, falsicertificati universitari, scarsa democrazia che stanno

emergendo dentro il Mo-vimento 5 Stelle. E’ noti-zia di questi giorni ledimissioni della senatriceGiovanna Mangili (fontewww.odiolacasta.blog-spot.it) sposata con Wal-ter Mio, consiglierecomunale del M5S a Cesano Maderno (Monza) ed inserita nelle liste delSenato per aver ottenuto online 231 voti.

In modo più concreto e silenzioso invece si avvicinala battaglia per il Campidoglio ed i suoi Municipi. Il centro destra è allo sbando diviso tra correnti PDL,Fratelli d’Italia, La Destra, ecc mentre il Partito Demo-cratico organizza le Primarie del Centro Sinistra perDomenica 7 Aprile favorendo finalmente il ricambiogenerazionale. I cittadini saranno chiamati a scegliere il candidatoSindaco di Roma ed i candidati Presidente al Munici-pio. Nel Municipio 18 (Aurelio, Gregorio VII, Fornaci,Boccea, Casalotti e Montespaccato) il candidato delPD è Valentino Mancinelli, mentre nel Municipio 16(Monteverde, Pisana, Bravetta, Massimina) è RobertoBaldetti entrambi quarantenni competenti. Al centrostorico e Prati (Municipio I)corre il giovane Andrea Casu.

Le primarie sono uno strumento di vera democrazia epartecipazione che crea un rapporto diretto e realecon i cittadini. Va dato atto che il Partito Democra-tico si è saputo distinguere dalla formula populista diGrillo che confonde la democrazia reale con quellavirtuale di Internet (per altro con limitazioni alla sua li-bertà). Domenica 7 Aprile alle Primarie del centro si-nistra a Roma parteciperanno centinaia di migliaia dicittadini che andranno a votare perché la rappre-sentanza democratica è un impegno duro che deveessere sostenuta da una base larga di persone e nonda 231 voti presi online.

ddooppoo iill PPAAPPAA,, iinn aarrrriivvoo ii PPAAPPAABBIILLII aaPPRREESSIIDDEENNTTEEddii mmuunniicciippiioo ee ssiinnddaaccoo

CCLLAAUUDDIIOO NNAAPPOOLLII

[email protected]

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Valentino Mancinelli, 39 anni, è il coordinatore dei Democratici in XVIII Municipio. Un impegno politicoiniziato all'Università nel Consiglio di Corso di Laureadi Odontoiatria e Protesi Dentaria alla Sapienza diRoma e proseguito nell'amministrazione locale. In XVIII Municipio è stato eletto per la prima volta gio-vanissimo. Come Consigliere si è occupato di dimen-sionamento scolastico, di recupero di aree verdiabbandonate e di impiantistica sportiva. Poi comeAssessore alle politiche Sociali, Sanitarie e dello Sportsi è impegnato per la riduzione delle liste d'attesa perl'assistenza domiciliare, per progetti sociosanitari in-tegrati e per progetti di sostegno alla non autosuffi-cienza. Da Assessore ha inoltre partecipato comedelegato alle riunioni della Conferenza Sanitaria Lo-cale per la ASL RmE ed ha predisposto la revisione delPiano Regolatore dei Servizi sociali per il Municipio 18.Oggi è anche tra i promotori di una rivista di appro-fondimento sui temi dello sviluppo sociale ed urbani-stico della città di Roma edita dall'Associazione Ideeper Roma di cui è attualmente Presidente. Ed è idea-tore del portale di informazione telematica noidi-roma.it che negli anni ha dato voce a decine direaltà associative della città impegnate in manieravolontaria sui temi dell'ambiente, del sociale e dellacultura.

Quali sono le ragioni che ti hanno indotto a pre-sentare la tua candidatura alle primarie per ilPresidente di Municipio?L'elezione di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio di-mostra che i cittadini sentono il bisogno di un cam-biamento profondo nel modo di amministrare la cosapubblica. La mia candidatura matura nel solco del-l'opposizione che il centrosinistra ha condotto in que-sti anni a Roma e nel nostro Municipio per tentare dichiudere cinque anni di promesse non mantenute eaprire una nuova fase fatta di cose concrete.La mia non è una candidatura in solitaria. Insieme ame c'è una squadra fatta di tanti protagonisti che conil loro entusiamo sapranno portare in Municipio unaventata di freschezza e tante proposte per migliorare

il decoro e la vivibilitàdei nostri quartieri. Inpochi giorni ho potutoraccogliere le oltre milleadesioni necessarie adavanzare la candida-tura alle Primarie ed è ilfrutto del crescente edunitario sostegno chesto ricevendo, nel PD enel popolo di centrosini-stra, da Casalotti a ValleAurelia, da Cavalleggeri a Montespaccato.

Da dove partire una volta diventato Presidente?Innanzitutto da un modo nuovo di gestire la cosapubblica. Anche in Municipio 18 un taglio deciso ai fi-nanziamenti riservati ai gruppi consiliari, una squadradi Assessori competenti e radicati nel territorio, menofinanziamenti diretti e più bandi pubblici, ma soprat-tutto un modo nuovo di coinvolgere i cittadini nelledecisioni. Referendum popolari, più consulte temati-che, consigli municipali aperti nei quartieri, pubblicitàdi tutti gli atti, aggiornamento costante sull'avanza-mento dei vari progetti.

I primi problemi da risolvere?Partiremo dalle opere avviate dal centrosinistra più dicinque anni fa e ancora incomplete. In sei mesi è pos-sibile aprire alla cittadinanza, ed in particolare ai gio-vani, l'Auditorium di Pineta Sacchetti facendone unluogo per cultura a costo zero. Stesso discorso per lasala polifunzionale di Montespaccato, conclusa maancora chiusa, che può diventare un luogo di ag-gregazione per tutto il quartiere. Ma occorre anchedare un'accelerazione decisa ai lavori per l'allarga-mento della via Boccea fino a Selva Candida con larealizzazione della bretella per Casalotti. Cinque annidi ritardi e la mala gestione della gara d'appaltohanno portato all'esasperazione la cittadinanza dellaperiferia.Oggi serve una postazione fissa della poliziamunicipale in grado di alleviare gli ulteriori disagi le-

EElleezziioonnii MMuunniicciippiioo 1188.. IIll PPDD sscceegglliiee iill rriinnnnoovvaammeennttoo ppeerr llee pprriimmaarriiee ddii AApprriillee

Municipio 18: Gregorio VII - Prati- Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato

Intervista a Valentino Mancinelli, candidato per il Partito Democratico alla Presidenza del XVIII Municipio

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DDoommeenniiccaa 77 aapprriillee ssii vvoottaappeerr sscceegglliieerree iill ccaannddiiddaattoo aallllaa PPrreessiiddeennzzaa ddeell MMuunniicciippiioo AAuurreelliioo

gati al cantiere. Ma occorre mettere subito manoanche sul parcheggio multipiano Cornelia, per ilquale vanno trovate soluzioni in grado di riportarlo alfunzionamento, e sul mega cantiere della Stazione diSan Pietro da anni fermo e causa di degrado nelquartiere.

Rispetto al dramma del traffico in periferia. A Casalotti c'è chi propone una funivia urbana per lasoluzione del problema. Cosa ne pensi?Attorno a questa idea si sono mobilitati tantissimi cit-tadini che hanno saputo mettere in campo un modonuovo e propositivo di fare associazionismo di quar-tiere. L'idea è nuova per Roma ma merita di essereapprofondita e sperimentata. Chiederò a Roma Ca-pitale di finanziare immediatamente uno studio di fat-tibilità dell'opera coinvolgendo quanti si sonoimpegnati in questo in un laboratorio di quartiere.Ma aggiungo che il problema del traffico nel nostroMunicipio non riguarda solo la periferia. La doppia filasugli assi viari principali, Boccea, Aurelia, Gregorio VIIe Baldo degli Ubaldi, è di fatto la regola. Una regola possibile perchè manca, prima ancoradella repressione, una forte azione di sensibilizzazionee prevenzione nei confronti della cittadinanza. Anchesu questo c'è molto da lavorare.

Parliamo del Forte Boccea, cosa farne?Il Forte Boccea e le aree circostanti rappresentanouna grande opportunità. Una grande mobilitazionedi cittadini e delle forze di opposizione ha impeditoprogetti fortemente speculativi. Va avviato un per-corso che porti alla destinazione stabile dell’area perservizi per il territorio come lo spostamento del mer-cato di via Urbano II, la creazione di spazi per la col-lettività, l'assegnazione degli impianti sportivi asocietà dilettantistiche del territorio.

Riguardo ai Parchi del XVIII Municipio, cosa pensisia necessario fare già nell’immediato?Innanzitutto bloccare tutte le delibere urbanisticheche Alemanno sta tentanto di imporre al ConsiglioComunale. Altrimenti nuovo cemento arriverà enuovo suolo verrà consumato.Sul verde, la sua manutenzione e il suo utilizzo, può es-

sere costruita un'economia di scala locale. I nostriquartieri sono immersi nel verde ma i cittadini non pos-sono sfruttarlo. Pineto, Monte Ciocci, Acquafredda,Parco della Cellulosa e azienda agricola di Castel diGuido vanno collegati tra loro con piste ciclabili e resipienamente fruibili con progetti che rendano i citta-dini realmente protagonisti.

Il 7 aprile si terranno le Primarie. Quali modalità di partecipazione sono previste?Le Primarie sono aperte a tutti proprio con l'obiettivodi coinvolgere più cittadini possibili nelle scelte. Ci sa-ranno due schede, una per la scelta del candidatosindaco, l'altra per la scelta del candidato alla Presi-denza del Municipio. Nei prossimi giorni verranno de-cisi i seggi di voto e questi saranno opportunamentepubblicizzati. Su internet tutte le informazionisarannodisponibili su www.pdroma18.it. So già di poter con-tare anche sulla puntuale informazione di neaPOLISche anzi voglio ringraziare per lo sforzo che settima-nalmente fa per avvicinare cittadini e Istituzioni.

Un appello al voto?Più che un appello al voto un appello a partecipare.Dedicherò queste tre settimane e le successive dicampagna elettorale ad incontrare i cittadini perchèil programma lo si fa sopratutto con il confronto e lapresenza sul territorio. Chiunque volesse incontrarmio sottopormi delle problematiche può comunquecontattarmi ai seguenti recapiti: 320 90 45 453

[email protected] Ranieri

WWW.NEAPOLISROMA.IT

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IIDDII:: FFUUMMAATTAA NNEERRAA AALLLL’’IINNCCOONNTTRROOTTRRAA SSIINNDDAACCAATTII EE VVEERRTTIICCII OOSSPPAALLIIEERRII

L’ipotesi degli esuberi rimane ancora in piedi

Mentre il Conclave per l’elezione del Papa producel’atteso fumo bianca, nuova fumata nera all’incontrofra i vertici aziendali dell’IDI e le organizzazioni sinda-cali dell’11 marzo.

Dall’incontro con il dr. Spina e il dr. Braga, in pratica,è emerso che gli esuberi, per ora, non possono essereesclusi, anche se si apre uno spiraglio per l’ingresso dipossibili nuovi partner, sia di maggioranza che di mi-noranza, questo perché l’azienda è dotata di forzesane e la triste situazione deriva da episodi che de-vono essere chiariti dalla magistratura penale.

La situazione debitoria è così poco chiara, che nem-meno l’entità del debito si conosce, si possono for-mulare ipotesi circa la sua copertura con ilpatrimonio, che non supererebbe il 10%, ma nem-meno la stessa entità è chiara, dato che alla massapotrebbero aggiungersi ulteriori poste debitorie.

Intanto l’azienda è nuovamente indietro con il paga-mento degli stipendi e le famiglie dei lavoratori sonoin perenne difficoltà con mutui e affitti, si pensa di pa-gare una parte di queste spettanze con i soldi repe-riti sui conto della congregazione, ma quanto?Fino a quanto si potrà andare avanti in questo modo,con questa specie di elemosina?

Irrealistica appare la possibilità, che è stata ventilata,di fare assorbire parte degli esuberi da parte di altriospedali religiosi, come il Gemelli, dato che anche inquest’ultimo lavorano già infermieri in cassa integra-zione.

Accordi conciliativi con la Siemens potrebbero fare ri-partire il reparto di radiologia, ma anche questa ipo-tesi appare difficile, e si parla anche di fare ripartire ilreparto di emodinamica del S. Carlo, il tutto per in-crementare la produttività delle aziende ospedaliere,così da portare un piano decente al tribunale, sia in-dustriale, che economico e di rientro del debito, escongiurare il “fallimento” di questo importante ospe-dale.

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Marzo 2013 Notizie da Roma Capitale WWW.NEAPOLISROMA.IT

La responsabilità della difficile situazione economicaè imputabile alla gestione economica della congre-gazione religiosa e non certo della politica. Infatti, numerose sono le iniziative concrete per aiu-tare i dipendenti ospedalieri soprattutto da parte delPartito Democrativo che ha anche preso una posi-zione chiara in base alla quale chi è responsabiledeve pagare.

Alessandro Ranieri

Municipio 18: Gregorio VII - Prati- Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato

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EELLEEZZIIOONNII MMUUNNIICCIIPPIIOO II ((cceennttrroo ssttoorriiccoo--pprraattii))IInn ccoorrssaa ppeerr llaa pprreessiiddeennzzaa

iill ggiioovvaannee mmaa ccoonn eessppeerriieennzzaa aannddrreeaa ccaassuu

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Andrea Casu, 31 anni, dal Gennaio 2011 Coordina-tore del Partito Democratico del Primo Municipio è ilpiù giovane candidato alle Primarie del 7 Aprile perla scelta del candidato Presidente di centrosinistra peril nuovo Primo Municipio di Roma, che nasce dall'ac-corpamento degli odierni I e XVII Municipio. Andrea è già stato giovanissimo Consigliere e Capo-gruppo del Partito Democratico in primo municipio eattualmente collabora con l'ANCI al programma na-zionale di azioni anticontraffazione, per la promozionedella cultura della legalità e il contrasto della con-traffazione sul territorio

Buongiorno Andrea, per quale ragione hai decisodi candidarti?Sono cresciuto nel primo municipio. Qui vivo e lavoroe ho maturato le mie prime esperienze politiche e am-ministrative. Mi piacerebbe mettere al servizio del Mu-nicipio la mia esperienza e l'entusiasmo dei miei 30anni. Negli anni passati nel primo municipio sonospesso stati candidati Presidenti provenienti da altrimunicipi o da altre esperienze politiche. I precedentiPresidenti hanno quindi giustamente impiegato mesi,forse anni, a calarsi e conoscere un territorio dalle ca-ratteristiche come il primo municipio, o come preferi-sco chiamarlo io il centro di Roma. Queste primarie cioffrono un'occasione inedita, possiamo scegliere fi-nalmente direttamente il Candidato Presidente delPrimo Municipio.

Qual'è l'elemento di forza della tua candidatura?In questi due anni sono stato in prima linea in battaglieimportanti: da quella contro l'invasione quotidiana deibus turistici a quelle per il rispetto della legalità e il de-coro nel centro storico. Da quelle per una mobilitàsempre più sostenibile a quella per il contrasto di ogniforma di abusivismo. Per governare il centro di Roma,che è il cuore culturale, economico e turistico dellacittà, serve una squadra di persone capaci e com-petenti, penso che la forza della mia candidatura siaproprio questa. Non è un'avventura individuale mauna sfida collettiva di persone che con età e compe-tenze diverse condividono una comune passione per

l'impegno civico epolitico. Spero chela campagna elet-torale possa esserel'occasione di coin-volgere e scoprirenuove energie, nelprimo municipio vi-vono e lavoranopersone straordina-rie che possonodare tantissimo aquesta città. Cercherò di convin-cerle ad impegnarsidirettamente perrendere Roma mi-gliore.

Quali sono i tuoi primi impegni da Presidente?Mettere mano alla macchina amministrativa l'accor-pamento può offrirci una grande possibilità di renderepiù semplice, efficiente e trasparente il funzionamentodel nostro municipio. Restituire spazi pubblici ai citta-dini coinvolgendoli direttamente nelle scelte che ri-guardano il futuro dei nostri giardini, delle nostrepiazze o delle 3 caserme in dismissione sul territorio. Offrire finalmente concrete opportunità alternative almezzo privato per muoversi nella città.Valorizzare l'immenso patrimonio turistico del centro diRoma riscoprendo anche grazie alle nuove tecnolo-gie i mille tesori che si nascondono in tutte le nostrevie. Per fare questo serve un prerequisito: una vera as-sunzione di responsabilità collettiva. I Municipi hannopoche risorse e pochi poteri ma hanno un ruolo, de-vono essere l'istituzione più vicina ai cittadini. Per que-sta ragione metterò un cartello nella Presidenza delPrimo Municipio con scritto:

"Qualunque cosa stai per dire sarà comunque di nostra competenza,"

Claudio Napoli

Municipio I: Centro Storico - Prati - Trionfale

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Sembra aprirsi un nuovo capitolo della "querelle Sta-zione Tiburtina". Già da un anno e mezzo doveva es-sere in piena attività il nuovo gioiello delleinfrastrutture della mobilità romana, invece è ancoranon sembra decollare nulla. Il Presidente del Munici-pio Roma III, Dario Marcucci, in merito, dichiara: "Sonomolto preoccupato perchè nel silenzio si sarebbe pro-gettato di raddoppiare la superficie commerciale al-l'interno della Stazione Tiburtina. Questospiegherebbe perchè, da oltre un anno, nessun ne-gozio è stato ancora aperto."

I dettagli del progetto sono gestiti da Grandi Stazioni;controllata al 60% da Ferrovie dello Stato e al 40% daEurostazioni SPA, di cui fanno parte Benetton, GruppoCaltagirone, Pirelli e la Société des Chemins de Fer,che ha vinto l'appalto insieme a RFI.

"Grandi Stazioni" -continua Marcucci- "avrebbe pre-sentato un progetto alle RFI. Mi domando quali sianogli interlocutori se, nè l' Assessorato all'urbanistica, nèil Municipio III, ne sanno nulla. E' un'ipotesi spaventosache finirebbe per arrecare ulteriore danno ai negoziintorno alla Stazione.

La superficie commerciale, potrebbe essere raddop-piata con nuove volumetrie: ogni piano ha della al-tezze che consentirebbero di creare dei pianisuperiori. Sono tanti gli spazi vuoti che potrebbero es-sere riempiti. Così facendo,si creerebbe una mag-giore superficie di vendita e si riuscirebbero adottenere più entrate. Un'idea speculativa che è unafollia. Non è mai stata data neanche la possibilità difavorire i commercianti della zona,concedendo unavalutazione preventiva. Nulla si sa dei mille metri qua-drati da destinare al Comune, metà dei quali sareb-bero dovuti andare al Municipio Roma III e metà al Vper i servizi.

La Stazione Tiburtina doveva diventare un centro diservizi per la città oltre che per i pendolari. Si sta tra-sformando, invece, in un concentrato di esercizi com-merciali a danno dell'equilibrio del quartiere. Tuttoquesto, ovviamente, l'accordo di programma non loprevede. Sarebbe una grande disfatta per Tiburtinae per tutta la città."

Speriamo che l'intervento del Presidente Dario Mar-cucci, faccia riflettere.

Dario Marcucci, Presidente del III Municipio

Notizie da Roma Capitale Marzo 2013

Municipio III: San Lorenzo -Nomentano- P.zza Bologna- Università

ssttaazziioonnee ttiibbuurrttiinnaa:: DDaarriioo MMaarrccuucccciiiinntteerrvviieennee aa ddiiffeessaa ddeeii ccoommmmeerrcciiaannttii ddii zzoonnaa

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“San Lorenzo Multinetwork” è una realtà innovativa,creata dalla Cooperativa Sociale Pegaso sul territoriodel Municipio Roma III, per promuovere e favorire losviluppo di un “Network per il Sociale”, ossia una reteintersistemica di servizi (sociali, socializzanti, di sicurezza,ludico-ricreativi) che realizzi una sinergia di risorse e me-todologie di lavoro tra i servizi sociali pubblici ed il Pri-vato sociale.

Le attività del Multinetwork si svolgono presso gli spazidi via dei Campani 77, nel quartiere di San Lorenzo,dove sono in corso di realizzazione progetti quali “Bot-tega delle Idee” e “SARS Roma 3” e “Teseo”, attivatidall’Amministrazione Municipale, su iniziativa del Pre-sidente del Municipio Roma III, Dario Marcucci (PD),che dichiara: "Il progetto San Lorenzo Multinetwork mi ha da subitoentusiasmato. Realizza un'opportunità, soprattutto peri ragazzi, di socializzare attraverso delle attività che pro-ducono gli stimoli giusti alla crescita corretta della loropersonalità."

Il progetto “Bottega delle Idee", appunto, è realizzatonell’ambito della Legge 285/97, per offrire ai giovanipossibilità concrete di crescita e socializzazione, in uncontesto adatto alla condivisione e allo sviluppo per-sonale. Tutte le attività sono rivolte ai ragazzi dai 12 ai18 anni. Sono completamente gratuite e si svolgono ilmartedì e giovedì in orario pomeridiano. Per parteci-pare, i ragazzi devono essere accompagnati da ungenitore al primo appuntamento.

Le attività previste includono:Laboratorio motorio (sala fitness con istruttore): allenamento in sala pesi e cardiofitness con la pre-senza di un istruttore, che realizza una scheda perso-nalizzata per ogni ragazzo/a.Laboratorio di functional training: lezione collettiva perragazzi/e. L’obiettivo è quello della presa di coscienzadella propria corporeità, corretta respirazione, con-trollo del movimento, disciplina delle emozioni.Laboratorio teatrale: l’espressione teatrale attraverso igiochi di ruolo, le improvvisazioni e le simulazioni, tra-mite l’uso creativo del corpo e della voce è il filo con-duttore del percorso proposto.Laboratorio musicale: la musica come strumentoespressivo, conoscitivo, aggregativo e comunicativo. Spazio multifunzionale: lo spazio multifunzionale è una

saletta strutturata per ac-cogliere più attività emette a disposizione po-stazioni con pc ed internet.Web radio: con il pro-gramma “Speaker” i gio-vani del quartierepotranno dare voce alleloro idee, raccontando leloro emozioni ed espe-rienze. Trasmetteranno icontenuti elaborati di setti-mana in settimana, invi-tando gli amici a seguire loshow, fornendo l’indirizzoweb di riferimento.

In collegamento con il San Lorenzo Multinetwork sonoinoltre realizzati anche i servizi di assistenza remota diRoma Capitale “ChiamaFamiglia”, “Pronto Nonno” e“A Casa Sicuri”, accessibili mediante numero verdededicato.

"ChiamaFamiglia", è un punto di contatto dedicatoalle famiglie romane, attivato dal Dipartimento ServiziEducativi e Scolastici di Roma Capitale nell’ambito delprogetto “RomaFamiglia” raggiungibile con il numeroverde gratuito (800.358.999), attivo tutti i giorni, festivicompresi, dalle ore 11 alle 21. Realizza un accesso fa-cilitato verso servizi quali: asili nido, scuola dell’infanzia,ludoteche, biblioteche, laboratori, iniziative per iltempo libero ed eventi per la socializzazione dedicatialla Famiglia, sostegno alla genitorialità, adozione e af-fido, servizi di assistenza socio-sanitari, contributi e age-volazioni per i nuclei familiari."Pronto Nonno" è stato attivato nel 2009 dal Diparti-mento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute diRoma Capitale per supportare gli anziani in difficoltàe fornire orientamento sui servizi dedicati alla Terza Età.E’ accessibile ai cittadini mediante il numero verde800.147.741, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24. In particolare contattando "Pronto Nonno", gli anziani(over 65) potranno accedere a contributi economiciche variano dai 90,00 ai 900,00 euro, in base al reddito,per provvedere alla sostituzione della macchina dacucina e della caldaia autonoma a gas, oppure allamanutenzione della stesse. Roberta Pedrelli

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Municipio III: San Lorenzo - Nomentano - P.zza Bologna - Università

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Marzo 2013 Municipio III: San Lorenzo -Nomentano- P.zza Bologna- Università

Esiste un posto a Roma che è molto più di un Ente Pubblico.Si tratta dell' Istituto Statale Sordi di Roma. Fondato nel 1784,e' stata la prima scuola pubblica per sordi in Italia. Nel 2012,una sala della Mediateca multimediale al suo interno è statadedicata a Fabrizio Bellocchio (1973-2000). È qui che si èsvolta - martedì 12 febbraio - l'iniziativa della Onlus " Le Alidi Fabrizio" . In presenza del Presidente del Municipio III ,Dario Marcucci , gli alunni della struttura sono stati omag-giati con un goloso orsetto di cioccolato LINDT per festeg-giare il Carnevale. Un breve discorso di presentazione di fronte ad una folla diocchi sognanti e divertiti. Quello che da subito colpisce è laperfetta integrazione dei bambini sordi con il resto delgruppo.Merito anche della presenza in ogni classe di un'in-segnante che utilizza la lingua dei segni per tradurre le pa-role dette. L’incontro è servito a proporre il Concorso diFumetti a cui dovrebbero partecipare tutte le classi dell'Isti-tuto, presentando in gara storie e disegni da loro realizzati.Una mostra dei disegni vincitori sarà allestita nella Sala Fa-brizio Bellocchio, in seguito ad una valutazione effettuatada giornalisti del settore e autori di fumetti. Un grazie speciale va a Wanda e Giovanni, genitori di Fa-brizio Bellocchio. Si percepisce quanto vadano fieri di quelloè stato loro figlio. Grazie a Dario Marcucci, naturalmente, che ha preso dav-

vero a cuore la storia di Fabrizio ed i progetti ad essa legati.Grazie al bambino di cui non conosco il nome che, non po-tendo parlare, solo guardandomi, mi ha fatto capire che vo-leva lo aiutassi ad indossare, a mo' di braccialetto, il nastrinocon il cuore attaccato al collo del suo orsetto di cioccolatoche stringeva tra le mani. Ha creato subito un legame di una forza speciale. Grazie a tutti i piccoli studenti dell'ISSR. Sono loro, alla fine,ad averci donato il regalo più bello: un sorriso.

UUNN SSOORRRRIISSOO PPEERR RREEGGAALLOOdi Roberta Pedrelli

Grasso e Boldrini sono i nuovi presidenti di Senato e Ca-mera. Cambiamento di rotta in politica e nuovo stile,nuove facce. Due personalità, sicuramente dal curriculumstraordinario. Pietro Grasso, ex pm palermitano doveva es-sere la terza vittima dopo Falcone e Borsellino in seguitoall’attentato organizzato da l’allora capo di Cosa nostraTotò Rina nel 1992 che per una coincidenza ha evitato,muore all’improvviso la suocera che lui andava a trovaree davanti alla cui casa di Monreale era stato piazzatol’esplosivo. Laura Boldrini, classe 61’ ex portavoce Onu per i rifugiati,una laurea in giurisprudenza, ha lavorato alla FAO e dal1998 al 2012 è stata Portavoce dell'Alto Commissariato peri Rifugiati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, per ilquale ha coordinato anche le attività di informazione inSud-Europa. In questi anni si è in particolare occupata deiflussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo. Ha svolto nu-merose missioni in luoghi di crisi, tra cui ex Jugoslavia, Af-ghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola eRuanda. Non sappiamo come andranno le consultazioniper la formazione del Governo certo è che queste duepersonalità sono piaciute anche ai grillini.

Grasso sceglie di restare nel palazzo in cui vive ormai daventanni e di non trasferirsi a Palazzo Giustiniani. Parla digiustizia, serve una riforma organica. È urgente una nuovalegge anti-corruzione che intervenga sull’auto riciclaggioe sul falso in bilancio. La Boldrini parla dei diritti delledonne e dice che la Camera dei Deputati dovrà esserela Casa di tutti. Lascia la sua auto blu in garage e si recaa piedi all’incontro con Napolitano. Sarà finita la fiera dellavanità e arrivato il francescanesimo anche nei palazzidella politica? Laura Napoli

EELLEEZZIIOONNII DDEEII PPRREESSIIDDEENNTTII DDII CCAAMMEERRAA EE SSEENNAATTOO:: è l’inizio di una nuova epoca?

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"Se devo vivere due o tre anni...Voglio vivere a modomio." Dirà.

Un bambino furbo e vivace. Capace di scalare un mo-bile per recuperare i giocattoli nascosti dai genitori o disvuotare sulle teste dei poveri ignari passanti sul mar-ciapiede sottostante, ceste di arance dal terrazzo dicasa! Lo stesso bambino che, a soli 5 anni, sdraiato nel lettod'ospedale , avrà il coraggio di dire al professore chediagnostica la malattia:"Mamma e papà arrivano subito, però quello che ho,me lo deve dire prima a me". Sarà proprio il coraggiola chiave di volta della sua esistenza.

Quando la distrofia comincia a manifestarsi, si difen-derà dai compagni di medie che inizieranno a deri-derlo, stringendo un accordo con il più forte dellascuola, che provvederà ad agire per lui, usando le ma-niere forti quando necessario! La sua intelligenza fuori dalla norma lo porterà lontano,dove il suo corpo ormai non può più accompagnarlo.Fa di internet il suo legame con il mondo , divora libriper assetare la sua voglia di conoscenza, inventa poe-sie, si innamora dei fumetti tanto da lanciare una peti-zione "Contro le censure ". Per non essere solo, a soli diciassette anni, nel 1991,

crea, con l'aiuto el'amore della madreWanda," Il Caleidosco-pio", giornale che glidarà la forza per la-sciarsi "dietro le spallequello che dovrà es-sere per quello che èperché nessuno puòperdere quello che èadesso per quello chedovrà essere." Comelui stesso, scriveva. Il sogno di Fabrizio diun mondo speciale ela sua determinazionehanno dato vita all'As-sociazione Fabrizio Bellocchio Onlus "Le Ali di Fabrizio"che ha per scopo l'elaborazione, la promozione, la rea-lizzazione di progetti di solidarietà sociale, iniziative edu-cative e culturali e di sensibilizzazione.Nel 2000, anno in cui muore Fabrizio,viene istituito daLuca Raffaelli, direttore artistico del "Festival Internazio-nale del Cinema di Animazione Castelli Animati", il "Pre-mio Fabrizio Bellocchio" per i corti animati conmaggiore contenuto sociale. Nel 2001 il Comune di Roma e l'azienda di trasporti pub-blici Trambus, gli dedicano la Centrale Operativa Disa-bili e, successivamente, in collaborazione con ilDipartimento V Servizio Handicap del Comune diRoma, va in ristampa il libro di poesie "Cassetti Chiusi"con inserite poesie inedite di Fabrizio.

Lo scorso anno, all’interno dell'Istituto Statale Sordi diRoma, gli è stata dedicata una sala, che poco a pocosi sta riempiendo di libri e fumetti. Basta soffermarsi davanti la targa firmata dal Presi-dente del Municipio Roma III Dario Marcucci, che hapresieduto e reso possibile l'evento, per capire chi eraFabrizio e l'importanza di quello che ha fatto : "Non esi-ste separazione definitiva dove c'è memoria, non esi-stono barriere invalicabili dove c'è la fantasia e lavolontà di superarle". Roberta Pedrelli

"" VVOOGGLLIIOO VVIIVVEERREE AA MMOODDOO MMIIOO...... ""10 dicembre 1973. Lunedì. Nasce Fabrizio Bellocchio. A Napoli nevica, a Roma piove.Una giornata unica sotto il profilo meteorologico, dà il benvenuto ad un bambino chelascerà il segno. Nonostante il poco tempo che la vita metterà a sua disposizione.

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Secondo lei, quale dovrebbe essere la missione del prossimo governo di Roma?

Roma raccoglie un patrimonio storico di bellezza cul-turale e ambientale che costituisce il suo fascino e lasua ricchezza, il cui mantenimento e valorizzazionedovrebbe essere la preoccupazione di ogni ammini-strazione. Purtroppo e sempre più di recente questopatrimonio viene sfruttato senza rispetto e generandodegrado. Chi avrà la responsabilità del governo diRoma dovrebbe approvare un Piano Organico per ildecoro e le bellezze della città, sapendo di difenderenon solo la storia e l’identità della Capitale che ri-chiama migliaia di persone da tutto il mondo, maanche le opportunità di lavoro per migliaia di citta-dini romani.

Un Piano Organico per il decoro e le bellezzedella città: può spiegare di cosa si tratta?

Alla luce della mia esperienza , nel Piano dovrebberoessere inclusi i seguenti punti. - bonificare la città dallo spettacolo incivile degli im-pianti pubblicitari che oscurano e degradano l’am-biente urbano, con una gara pubblica dividendo ilterritorio in quattro quadranti per assegnare ai vinci-tori un numero limitato di impianti con tipologia arti-stica e l’obbligo di rimuovere tutti gli impianti abusivinell’area assegnatagli;- capitolati d’appalto finalizzati a impegnare leaziende nell’utilizzo di materiali di qualità e nelle mi-gliori tecniche per la realizzazione di opere pubblichedi riqualificazione urbana (piazze, strade, rotonde, re-cinzioni, giardini etc);- attuazione di un piano di forestazione urbana perraddoppiare e rinnovare ,dove necessario, il patri-monio arboreo della città conferendo vita, ombreg-giatura, piccoli volatili e ossigeno ai cittadini;

- istituire un ufficio ad hoc per il Tevere per promuo-vere e coordinare tutti gli interventi necessari alla pu-lizia, risanamento, rivitalizzazione e sicurezza dellesponde e delle banchine per renderlo vivibile e ani-mato tutto l’anno da parte dei cittadini;- concedere ad associazioni di cittadini e condominila gestione, il mantenimento e l’uso pubblico di pic-coli spazi verdi abbandonati al degrado che l’am-ministrazione non riesce a custodire;- concedere a soggetti privati piccoli chioschi di ri-storo in materiale di legno, tipologie di qualità e di-mensioni indicate dall’amministrazione in cambiodella guardiania e manutenzione di parchi urbani eville;- costituire in ogni municipio un nucleo antidegradoper una vigilanza diffusa che responsabilizzi ogni Pre-sidente di Municipio al rispetto del decoro pubblico- realizzare attraverso un concorso di idee una nuovatipologia consona al centro storico per i banchi di Na-tale di Piazza Navona con una rigida disciplina mer-ceologica legata ai prodotti artigianali italiani.

12 Municipio 18: Gregorio VII - Prati- Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato

Marzo 2013 Notizie da Roma Capitale

II PPUUNNTTII DDII...... AATTHHOOSS DDEE LLUUCCAA PPEERR IILL DDEECCOORROO EE LLEE BBEELLLLEEZZZZEE

DDII RROOMMAACCAAPPIITTAALLEE

Intervista al Consigliere di Roma Capitale, famoso per le sue battaglie ambientaliste e per il rispetto del decoro pubblico

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Marzo 2013 WWW.NEAPOLISROMA.IT Notizie da Roma Capitale

Di nazionalità argentina e appartenente ai chierici regolaridella Compagnia di Gesù, è il primo pontefice di questo or-dine religioso eletto al soglio di Pietro, nonché il primo proveniente dal continente americano.IIl 13/03/2013 Roma ha avuto il suo nuovo Papa. Di nazionalità Argentina ma con origini piemontesi il ve-scovo Jeorge Maria Bergoglio è stato accolto con entu-siamo e commozione dai fedeli cristiani di tutto il mondo.Sarà stata la scelta del suo nome Papa Francesco, che ri-chiama alla semplicità e alla povertà di S. Francesco D’As-sisi patrono d’Italia e la sua figura di uomo semplice che sirivolge al mondo intero con un “Bonasera” così familiare arenderlo così vicino a tutti noi. Il vescovo Bergoglio che ha le sue radici nella periferia Argentina, in quella che lui stesso definisce la fine delmondo ha fatto breccia nei nostri cuori fin da subito perchéper la prima volta sembra uno come tutti noi.Così come in Argentina, nel 2001 la crisi economica toccòil fondo, oggi in Italia c’è una crisi che rischia di provocareil collasso. Da una parte, una chiesa che dopo vari scan-dali inizia una nuova epoca, dall’altra una popolazionestrangolato dalla crisi che nelle parole di Papa Francesco

OASI SAN GIUSEPPEOASI SAN GIUSEPPECASE PER FERIE IN ROMA DAL 1975

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trova la speranza del domani: “Quanto vorrei una Chiesapovera per i poveri”- ha detto il pontefice hai giornalisti, per-ché oggi nessuno può permettersi sprechi di denaro e lussieccessivi. Ci vuole un capo spirituale che sia vicino al po-polo e vicino a tutti quei genitori che ha fine mese pian-gono di notte, quando i bambini dormono e nessuno livede, perché strangolati dal caro vita e in questo PapaFrancesco sembra essere la speranza del domani e il desi-derio del popolo, credente o non, di non sentirsi più solo.

Laura Napoli

FFrraanncceessccoo::UUnn ppaappaa ddaallllaa FFiinnee ddeell MMoonnddoo

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Un’occasione di riqualificazione sono i 1000 mq messia disposizione del pubblico al termine dei lavori delpalazzo tra via Ettore Rolli e Largo TojaSono praticamente ultimati i lavori di ricostruzione delpalazzo bianco (otto piani di altezza) che si trova allafine di via Ettore Rolli (precisamente all’incrocio conLargo Toja, zona Porta Portese). Mentre il costruttoresta già provvedendo a vendere gli appartamenti,forse non tutti gli abitanti del quartiere sanno che daquell’edificio usciranno degli spazi a disposizione deicittadini. Infatti il privato, a seguito di un accordo conle istituzioni locali, si è impegnato a mettere a serviziodel Comune circa 1000 mq come onere concessorio.Una parte di questo spazio sarà destinata ad un asilonido. Quest’ultimo sta per essere ultimato e a breveaprirà, andando a mitigare il grave problema delleliste di attesa dei bambini che attendono un postonegli asili pubblici (solo nel Municipio XVI sono oltre 300in lista).E la restante parte dei 1.000 mq? Si è parlato più voltedi destinarli ad associazioni culturali. Non sarebbemale fare un piccolo sondaggio tra gli abitanti dellazona, anche per riavvicinare le istituzioni ai cittadini etastare il polso delle esigenze (procedure simili, in paesicome la Danimarca, vengono usate sempre quandosi deve fare un’opera in un quartiere). Abbiamo pro-vato a fare una chiacchierata con gli abitanti, ed èrisultata una forte esigenza di spazi culturali per i gio-vani e non solo: un piccolo teatro, una sala prove, unabiblioteca. Programmare un’opera simile adesso po-trebbe essere positivo, specie perché a Roma i ragazzisono sempre più privi di punti di riferimento. Quartierisenza biblioteche, piazze inospitali senza panchine per

potersi fermare e parlare, totale mancanza nella cittàdi teatri pubblici (i prezzi attuali dei teatri privati sonodi fatto inaccessibili per uno studente)… Questi sonotemi molto sentiti ai quali la futura amministrazione co-munale e municipale deve rispondere con una pro-grammazione seria. Partire dallo sfruttamento degli spazi a disposizione nelpalazzo di via Ettore Rolli potrebbe essere un primo im-portante tassello. Anche perché il quartiere di PortaPortese vive in pieno tutte le problematiche esposte: ècentrale e abitato per lo più da persone “benestanti”,eppure non si può far finta di non notare il degrado:strade piene di buche, sosta selvaggia, barriere archi-tettoniche per i disabili, mancanza di luoghi di aggre-gazione… Continueremo quindi ad occuparci diquesto come di altri spazi della nostra città che meri-tano maggiore attenzione.

Elio Tomassetti

14 Municipio XVI: Portaportese-Monteverde-Bravetta-Pisana-Massimina

PPoorrttaa PPoorrtteesseeUn quartiere centrale ma con tante problematiche da risolvere

Marzo 2013 Notizie da Roma Capitale

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Il centrosinistra ha scelto la via delle primarie anche perla scelta del candidato Sindaco e dei candidati allapresidenza dei Municipi. Riguardo la presidenza del Mu-nicipio XVI (che ora, a seguito della riforma dello Sta-tuto di Roma Capitale cambierà numerazione ediventerà XII), è in corsa Roberto Baldetti, attuale As-sessore ai Lavori Pubblici. Giovane ma con un’espe-rienza amministrativa importante alle sue spalle,rappresenta sicuramente uno dei volti nuovi di cui il Par-tito Democratico dispone per il rinnovamento della cittàdi Roma.Abbiamo deciso di rivolgergli alcune domande.

Governare un Municipio di Roma richiede impegno,considerando i problemi di Bilancio del Comune e laburocrazia, come vorrebbe impostare la sua azione po-litica?Sicuramente la macchina amministrativa del Comune edei Municipi di Roma è tra le più complesse. Per questofarò tesoro degli anni che ho passato in Consiglio e poidi quest’ultima esperienza come Assessore ai LavoriPubblici. Conoscere già gli uffici, i tecnici e i procedi-menti è sicuramente di grande utilità. Dopodiché con ilfuturo Sindaco, chiunque esso sia, va impostato unpiano per il reale trasferimento delle competenze ai Mu-nicipi. Ce lo impone infatti la legge di Roma Capitale e lo Sta-tuto recentemente votato in Campidoglio. Ma ce lo im-pongono soprattutto i cittadini. Questi ultimi, per le loroproblematiche si rivologno chiaramente ai Municipi, emolto spesso si sentono dire frasi come “questo non è dimia competenza”, “per questo c’è il Comune” ecc… Siamo al paradosso che strade tra di loro confinantisono l’una di compentenza municipale e l’altra comu-nale. Ecco, vorrei un Municipio dove la frase “questonon è di mia competenza” non esistesse più.

Ci può fare una sintesi dei problemi più evidenti del Mu-nicipio XVI che lei intende affrontare?La nostra zona ha delle perle rare come il mercato diPorta Portese, che ora ha perso completamente la suanaturale vocazione. Va riordinato e rilanciato nel ri-spetto delle norme e del numero dei banchi ammessi.Ancora dobbiamo superare il degrado della StazioneTrastevere trattando con FS e con la Regione Lazio af-

finchè rispettino il con-tratto di servizio; va fi-nalmente risolta laquestione del mercatod Piazza San Giovannidi Dio, riprendendo ilprogetto veltroniano. Ancora, dobbiamochiedere più fondi perla manutenzione dellearee verdi, impostareuna nuova politica dimobilità soprattuttonei quartieri Bravetta-Pisana e Massimina (basti pensare che via della Pisanae largo Quaroni non hanno mezzi di collegamento conMonteverde, e questo implica che il nostro Municipio ècome spaccato in due). E poi superare situazioni di de-grado indegne per la nostra zona come il ResidenceRoma: secondo la delibera 47/2007, che deve essereancora attuata, quegli scheletri vanno abbattuti e si de-vono creare spazi per il pubblico (asili nido, bibliote-che…). Pensiamo poi al Forte Bravetta e al peso storicoche si porta dietro: un monumento e un gioiello del no-stro quartiere che va finalmente restituito a tutti e apertoalla cultura e alle associazioni del territorio. Infine, manon per ultimo, la delicata questione dei rifiuti e dellachiusura di Malagrotta, che deve andare di pari passocon una seria pianificazione del porta a porta.

Il centrosinistra ha scelto ancora una volta le primarie.Cosa ne pensa?Sono convinto che è la scelta migliore. Parlando tutti igiorni con i cittadini, mi rendo conto che c’è unagrande voglia di discutere e confrontarsi. La stagionepolitica è cambiata e le primarie rappresentano unaprima fase di ascolto. Non ci possiamo fermare lì però:chi sarà Presidente di Municipio, dovrà dialogare mol-tissimo con le associazioni e i comitati che fanno un la-voro generosissimo sui territori, con le realtà commercialie professionali, le scuole e le cooperative, superando lalinea immaginaria che divide le istituzioni e i cittadini. Civuole un grande impegno, e soprattutto ora ci vuolegrande passione. La nostra squadra è pronta a metter-cela tutta. Elio Tomassetti

BBaallddeettttii: ""CCii vvuuoollee iimmppeeggnnoo ee ppaassssiioonnee..ii pprroobblleemmii oorraa vvaannnnoo rriissoollttii ccoonn ii cciittttaaddiinnii""

Municipio XVI: Portaportese-Monteverde-Bravetta-Pisana-Massimina

Marzo 2013

Intervista a Roberto Baldetti, candidato alle primarie del centrosinistra delMunicipio XVI. Si vota domenica 7 aprile per la scelta del candidatoSindaco e dei Presidenti dei Municipi

Marzo 2013

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Si sono perse le tracce anche della “navetta degliospedali”, la quale doveva andare da Corviale fino alSan Camillo dando un ottimo servizio sia ai pazienti cheagli studenti delle scuole di Bravetta. Per far partirequesto servizio e compensare i costi, addirittura ATACridusse il tragitto del 98 durante i festivi. Risultato? Il tra-gitto del 98 è stato ridotto, la navetta non è ancorapartita...Il quartiere Pisana Bravetta non può più attendere: sicercano risposte alle lunghissime file che ogni giorno icittadini sono costretti ad affrontare (con tutto il pro-blema di smog che ne consegue), considerandoanche che sono previste nuove costruzioni nei prossimianni. La nuova amministrazione comunale ha l’obbligodi mettere in campo gli interventi citati, iniziando ma-gari a programmare un sogno: il prolungamento deltram 8 che significherebbe finalmente l’arrivo del ferroin periferia con un ripensamento della mobilità di que-sta zona di Roma. Elio Tomassetti

15Municipio XVI: Portaportese-Monteverde-Bravetta-Pisana-Massimina

La mancanza di una politica seria sulla mobilità sta pe-nalizzando il quartiere. Vediamo su quali soluzioni po-trebbe lavorare il prossimo Sindaco

Per gli abitanti di Bravetta e Pisana il vero problema èquello della mobilità: i cittadini, specie nelle ore dipunta, sono costretti a file lunghissime per fare pochecentinaia di metri. Le ragioni sono molteplici: siamo inun quartiere di passaggio dal GRA al centro e vice-versa; c’è una grande concentrazione di poli scolastici(oltre 4000 studenti in una zona che complessivamenteconta 30000 abitanti); manca totalmente il trasporto surotaia e non c’è un adeguato sistema di mezzi pubblici.

Come intervenire? Il primo problema è rappresentatodalla mancanza di un mezzo pubblico che colleghi viadella Pisana e Largo Quaroni con Monteverde e Tra-stevere. Tutti i cittadini, anche per andare agli uffici mu-nicipali, sono costretti a prendere un mezzo privato. IlComitato Pisana ha raccolto centinaia di firme per lospostamento del bus H da Capasso a via San GiovanniEudes (dietro la Scuola Villoresi). Il 12 marzo è arrivatoil parere tecnico favorevole da parte del DipartimentoMobilità del Comune di Roma per lo spostamento delcapolinea dell’H: una prima grande vittoria del Comi-tato e dei cittadini che ora però attendono lo stanzia-mento dei fondi definitivo per il prolungamento. Un’idea potrebbe poi essere deviare di poche centi-naia di metri il bus 088 e farlo passare per la zona diLargo Quaroni. Questo nuovo quartiere, abitato dagiovani coppie, è del tutto sprovvisto di autobus. Laprecedente Giunta Veltroni aveva, nel 2008, program-mato un mezzo pubblico che portasse a via del Casa-letto, ma di questo progetto si sono perse le traccedopo le elezioni.

PPiissaannaa--BBrraavveettttaaSubito interventi contro traffico e smog

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Marzo 2013 neaCultura

Successo per la prima iniziativa del progetto “RomaNascosta”, che comprendeva Santa Bibiana, il Nin-feo degli Orti Liciniani e Santa Croce in Gerusalemme

"Da Santa Bibiana a Santa Croce in Gerusalemmepassando per Minerva Medica: alla scoperta degli al-bori del Cristianesimo nell’Esquilino".Questo il titolo delprimo appuntamento di visite del ciclo “Roma Na-scosta”, proposto dall’ ass. neaPOLIS ed ideato daCristian Compagnoni.

La prossima visita di ”Roma Nascosta” sarà sabato 6aprile e prevede la scoperta di uno straordinariocomplesso, sito in Via dei Pellegrini in Campo Marzio,che per molto tempo apparteneva agli agostiniani.

L’itinerario ha inizio con la visita nella misteriosa “Torredella Scimmia”, detta anche “dei Frangipane”, unastruttura d’età medievale avvolta da strane leg-gende legate alla famiglia Scapucci, antica proprie-taria del luogo, che inseguito la cedette ai fratiinsieme all’attiguo Palazzo. Il percorso seguirà proprio inquesto ambiente, oggi sededell’Avvocatura di Stato, che untempo ospitava lo scomparsoConvento Agostiniano. In que-sto edificio, eccezionalmenteaperto al pubblico per il nostrosopraluogo, potremo ammirarela meravigliosa sistemazione set-tecentesca realizzata da LuigiVanvitelli, già architetto dellacelebre Reggia di Caserta, incollaborazione con Carlo Ri-naldi. La visita continuerà nella Biblio-teca Angelica, un tempo an-nessa al Convento, e allaChiesa di Sant’Agostino co-struita per volere di Bonifacio VIIInel 1296, poi risistemata da LeonBattista Alberti nel 1483 con una

splendida facciata ispirata a quella di Santa MariaNovella a Firenze. L’itinerario si concluderà con la visione di uno dei di-pinti più enigmatici e controversi del Caravaggio,conservato in questo luogo: “La Madonna di Loreto”.

Viviana Vannucci Per prenotarsi al 3478689624.

RRoommaa nnaassccoossttaaPPRROOSSSSIIMMAA VVIISSIITTAA SSAABBAATTOO 66 AAPPRRIILLEE

Un progetto per scoprire i gioielli più preziosi di Roma che a volte sono nasconsti...

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...molte volte i gioielli più preziosisono nascosti...

SABATO 6APRILEORE 11.00via dei portoghesi, 12 (Avv. di Stato)

Visiteremo:il Palazzo dell’Avvocatura di Stato

il Caravaggio a Sant’Agostinola Biblioteca Angelica

la Misteriosa Torre della scimmiaattraverso le sue leggende

INFO E PRENOTAZIONI: 34784873713280593784

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associazione culturale

Page 19: neaPOLIS ROMA

Agharti, secondo la leggenda, è un misterioso mondosotterraneo collegato ai più remoti angoli della Terra dauna rete di gallerie. Notizie in tal senso sono riportate in manoscritti di anti-che civiltà che raccontano dell'esistenza di un popoloche ivi si stabilì prima ancora degli albori della storia. Le testimonianze circa questo misterioso regno sono nu-merose. Platone, ad esempio, parla di gallerie sotterra-nee che attraversano i continenti, menzionando ancheun potente sovrano che regna al centro della Terra. Si-milmente, Plinio il Vecchio accenna ad abitatori del sot-tosuolo fuggiti dopo la distruzione di Atlantide. Un altrosovrano leggendario associato ad Agharti è il PreteGianni, conosciuto dal XII secolo e descritto come unpotente imperatore cristiano, famoso per il suo potere ele sue ricchezze. In effetti il Prete Gianni è un personag-gio misterioso la cui vera identità è sconosciuta, ma nelMedioevo, i viaggiatori occidentali che tornavano dal-l’Asia centrale (di solito monaci francescani), comin-ciarono a riportare l’esistenza d’un regno misterioso,chiamato Shangri-Là, dalle immense ricchezze il cui re,il Prete Gianni, era un cristiano che aveva convertito tuttii suoi sudditi al cristianesimo. In ogni caso esistono testimonianze circa l'esistenza digallerie sotterranee in Nord-America e in Sudamerica.Ma le ricerche più approfondite di questo mondo na-scosto hanno riguardato il subcontinente indiano.L'orientalista tedesco Friedrich Max Muller, citandoanche il “Codice di Manu”, che parla di ben sei razzeprimitive antecedenti la nostra, affermò che al centrodell'India sarebbe esistita un isola, nel mezzo di un mareinterno, abitata da superstiti di una razza precedente lanostra che disponeva di potenti elementi di controllodella natura. Questa razza, nonostante tali avanzati po-teri, non riuscì a salvare la propria isola - Shangri-Là –dalla distruzione, scomparendo con essa. NaturalmenteShangri-Là era collegata alla terraferma attraverso gal-lerie note solamente ai suoi abitanti.La leggenda di mondi nascosti sotto la terraferma attiròanche le attenzioni di un diplomatico francese, Louis Ja-colliot, accanito ricercatore dell'ignoto, che in un suolibro, “Le Spiritisme dans le Monde”, divulgò informazionisu un vasto ed antico luogo sotterraneo asserendo diaverle tratte da un antico manoscritto. Secondo que-sto documento il mondo sotterraneo era governato daBrahm-atma, la guida degli Iniziati, discendenti di una

civiltà assolutamente sconosciuta. Questa guida spiri-tuale possedeva conoscenze ultraterrene, tra cui quelleriferibili ad una formula mistica, l' AUM, capace di sinte-tizzare i segreti iniziatici di tutte le scienze. La formulamisteriosa era custodita nel tempio di Agharti, sito alcentro dell'Asia, e collocato sul principale incrocio dellecorrenti della terra. Un luogo capace di generare fiumidi energia che si diffondono su tutto il pianeta raggiun-gendo la superficie attraverso i megaliti. Agarthi rap-presenterebbe il mozzo, immobile ed immutabile, dellaRuota della vita e delle tradizioni basate sulla rotazione(Kharma) su cui è basato il destino umano. Solo pochis-simi illuminati hanno la possibilità di accedere ad Agar-thi che esiste simultaneamente sia sul piano fisico chespirituale ed è isolata dal mondo da vibrazioni che of-fuscano la mente e rendono invisibili gli accessi.Secondo la leggenda esiste un solo popolo, gli Zingari,nato nelle profondità di Agarthi che, fuoruscito da talemondo, ne sarebbe alla continua ricerca, per memoriagenetica, vivendo un vagabondaggio senza fine per ri-trovare la patria perduta.Gli studi e le divulgazioni di Jacolliot attirarono le atten-zioni sia dell'occultista francese Alexandre Saint-Yvesche di Helena Blavatsky, fondatrice della Società Teo-sofica. Entrambi sostennero tesi rilevanti finalizzate aconsolidare il mito di Agarthi e della sua capitale, Sham-ballah, i cui abitanti sarebbero in possesso di una po-tentissima forma di energia fluida, il VRIL, con potericurativi, capace di agire sulla materia e che consenti-rebbe di volare.

IILL MMIISSTTEERRIIOOSSOO RREEGGNNOO DDII AAGGHHAARRTTIILa leggenda del prete gianni

di Carlo Famiglietti

WWW.NEAPOLISROMA.IT nea Cultura

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Oggi più che mai, ci si chiedese sia davvero esistito, nel pas-sato, un eroe popolare capacedi rubare ai ricchi per dare aipoveri, ma ancora di più sicerca disperatamente unRobin Hood moderno capacedi risolvere una situazione incontinuo peggioramento nelPresente.Negli anni '50, la torta del red-dito nazionale si divideva per il60% a salari, stipendi e pensionie per il 40% ai profitti e alle ren-dite; nel 2009 la situazione èquasi ribaltata e ora diciamopure che su dieci italiani, uno si mangia da solo lametà della torta, lasciando l'altra metà agli altri nove.La Banca d'Italia nel suo rapporto annuale sulle ric-chezza delle famiglie italiane fa emergere una preoc-cupante situazione economica. Le elaborazioni su cuisi basa la recente relazione, inoltre, si riferiscono ai datiraccolti nel 2010, e la situazione finanziaria potrebbeancora essersi aggravata a causa della crisi in corso.Tra i risultati di maggior rilievo vi sono le indicazioni sui li-velli di ricchezza; nel 2011 la quota di ricchezza perogni famiglia a prezzi costanti si è attestata su livellianaloghi a quelli della fine del 1993.

Un Paese, l'Italia, quindi, che sta indietreggiando e chesoprattutto diviene sempre più iniquo perché producedisuguaglianze. Secondo Bankitalia, infatti, i poveristanno aumentando e diventando sempre più poveri,mentre i ricchi continuano a essere sempre più ricchi.La distribuzione della ricchezza, è caratterizzata da unelevato grado di concentrazione.

L'indice di Gini , il parametro statistico utilizzato perquesta misurazione, oscilla tra due valori estremi, lozero che indica che ogni soggetto detiene la mede-sima quota di ricchezza (redditi e patrimoni), e l'unoche indica, all'opposto, la massima disuguaglianza,cioè un soggetto possiede tutta la ricchezza a scapito

DDOOVVEE’’ FFIINNIITTOO RROOBBIINN HHOOOODD??CCOOMMEE NNEEGGLLII UUSSAA,, AANNCCHHEE IINN IITTAALLIIAA EE’’ IINN AAUUMMEENNTTOO IILL DDIIVVAARRIIOO SSOOCCIIAALLEE

degli altri membri della popolazione. In Italia questo in-dice è 0,62, ma se si escludono i grandi patrimoni e siconsidera solo il reddito, la differenza scende a 0,33.

Il dato indica, inoltre, che la forbice tra ricchi e poveriè data soprattutto dai patrimoni più che dal redditoprodotto dal lavoro (ciò significa che la crisi econo-mica accentua il problema ma non ne è la causa pri-maria).

In sintesi, la metà più povera delle famiglie ita-liane possiede il 9,4% della ricchezza totale, il10% delle famiglie detiene invece il 46% dellaricchezza.

Come far fronte alla situazione?

Certo sarebbe bello che arrivasse un eroe a salvare lefamiglie italiane più povere, ma se il prelievo fiscale èuno dei principali veicoli per distribuire la ricchezza,forse basterebbe un'imposta patrimoniale, magari pro-gressiva in base all'entità del patrimonio, la quale oltrea creare un imponente gettito fiscale per le vacillanticasse dello Stato, attenuerebbe le disparità economi-che in Italia più di un intervento sulle aliquote fiscali.Come sempre, basta volerlo.

di Vanessa Pinato

FOCUS: Super f luo Marzo 2013

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In tempo di crisi si risparmia su ogni cosa, ma proprionon si riesce a fare a meno di sprecare parole. Neavremmo un gran bisogno, eppure non siamo ingrado di fare economia di linguaggio: la lingua, alcontrario del denaro, pare non esaurirsi mai. La no-stra è la società degli eccessi e questo lo si leggeanche nel nostro modo di parlare: i discorsi sono ricchidi frasi superflue che non fanno altro che appesan-tire la comunicazione, dandoci però l’illusione disaper utilizzare un linguaggio colto che spesso nonserve a nulla.

Se da una parte la velocità dei nuovi mezzi di comu-nicazione ha costretto il linguaggio comune a dimez-zarsi, stringando gran parte dei suoi vocaboli di usoquotidiano, dall’altra una delle cose in cui la linguaancora ama perdersi in chiacchiere è la burocrazia.Il burocratese è lo stile espositivo adottato dagli entiamministrativi che intendono comunicare con i citta-dini, e sebbene il suo scopo sia quello di spiegarenorme e regole alle persone, finisce per essere un cal-derone di termini obsoleti, espressi in forme linguisti-che ricercate e di difficile comprensione.

Il linguaggio burocratico, come tutti i linguaggi di set-tore, utilizza un registro forbito anche quando nonserve. Ci sono frasi troppo lunghe con troppe subor-dinate, ed è pieno di formule ridondanti. Si preferisceutilizzare termini arcaici (testè, altresì, all’uopo, code-sto) o dotti (ottemperare, espletare, istanza) invecedi vocaboli ad alta frequenza d’uso. Le numerose frasiin forma passiva (“la data è stabilita dalle autorità”invece di “le autorità stabiliscono la data”) sporcanoinutilmente la fluidità del testo, così come tutte le dop-

pie negazioni (“non è inammissibile” invece di “è am-missibile”; “non si può non considerare” invece di “sideve considerare”). Queste forme espressive sono to-talmente inutili e sostituibili con strutture più brevi e diimmediata comprensione.Sembra che i burocrati abbiano così tante parole danon sapere più come sperperarle. Ci sono troppe frasiimpersonali come “si fa presente la necessità di..” o “sifa obbligo di…” che non permettono sempre unachiara identificazione del soggetto e del destinatariodel messaggio; e c’è un eccessivo abuso del partici-pio presente con funzione di verbo, per esempio: “lacircolare avente oggetto” al posto di “la circolareche ha per oggetto”.

Ma anche i comuni parlanti possono cominciare a ri-durre gli sprechi: aboliamo l’uso spropositato degli av-verbi “assolutamente”, “sicuramente” e“ovviamente”, tutti sostituibili con un semplice “sì”; evia tutte le locuzioni congiunzionali tipo “nel caso incui”, “nel momento in cui”, “sempre che”, rimpiazza-bili da un banale “se”. Insomma, cominciamo a mo-dernizzare la nostra lingua un po’ troppo barocca ediamole una linea più snella e alla portata di tutti.

di Manuel Saraca

SSTTOOPP AAGGLLIISSPPRREECCHHII DDII PPAARROOLLEE!!

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Da molto tempo, ormai, i rifiuti sono al centro di tema-tiche politico-ambientali a livello nazionale e interna-zionale; negli ultimi trent’anni abbiamo assistito ad unacrescente e smisurata produzione di rifiuti, indice di unasocietà sempre più orientata verso i consumi e verso lamodalità “usa e getta” degli articoli di uso quotidiano.

La gestione dei rifiuti è diventata un problema dovun-que e per diverse ragioni: in primo luogo, i nostri scarti,se mal gestiti, possono arrecare danno all’ambiente eall’uomo; in secondo luogo i costi che i cittadini so-stengono per il loro smaltimento sono in continuo au-mento. Tuttavia, i rifiuti solidi urbani possonorappresentare anche una risorsa, come dimostra Thor,un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle ri-cerche insieme alla società ASSING S.p.a. di Roma.Thor (Total House-waste Recycling, ovvero riciclaggiocompleto dei rifiuti domestici) è un sistema rivoluzio-nario che permette di recuperare e raffinare tutti i ri-fiuti, trasformandoli in materiali da riutilizzare e incombustibile dall’elevato potere calorico, senza pas-sare per i cassonetti della raccolta differenziata. Sitratta di un passo che va oltre la raccolta differenziatae il semplice incenerimento e con cui i rifiuti diventanouna risorsa a un costo decisamente inferiore a quello diun inceneritore. Questa tecnologia si basa su un pro-cesso di raffinazione meccanica dei materiali di scarto,che vengono trattati in modo da separare tutte lecomponenti utili dalle sostanze nocive o inservibili.L’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopi-che e dà come risultato una materia purificata e omo-genea, utilizzabile come combustibile; oltretutto “sitratta di un combustibile adatto a qualunque tipo disistema termico- ha precisato Paolo Prescia, ricerca-

tore dell’ ISMN-Cnr e inventore di Thor- compresi i mo-tori bio-diesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscal-damento centralizzati e gli impianti ditermovalorizzazione delle biomasse.”E’ possibile utilizzare il prodotto anche per produrrebio-olio per motori diesel attraverso la pirolisi. L’im-pianto è completamente autonomo (consuma, in-fatti, parte dell’energia che produce e il resto vieneceduto all’esterno) ed è stato progettato anchecome impianto mobile da montare su camion o naviper far fronte a qualunque emergenza che richiedaun trattamento di rifiuti veloce, igienico, non invasivoe economico.In definitiva si tratta di un’invenzione che potrebbe ri-solvere il problema dei rifiuti solidi urbani dell’Italia unavolta per tutte, eppure, nonostante, sia conosciuto sindal 2008, nessuno ne parla, e d’altro canto l’argo-mento principale continua ad essere l’impossibilità difar fronte a tragedie come quella della discarica diMalagrotta a Roma. Mah…

DDAA ““MMOONNNNEEZZZZAA”” AA RRIICCCCHHEEZZZZAACCOONN TTHHOORR

di Vanessa Pinato

FOCUS: Superfluo Marzo 2013

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TThhee RReeaall TTooyy SSttoorryyUUnnaa ssttoorriiaa mmaaddee iinn cciinnaa

di Giorgio Zussini

The Real Toy Story è la storia che si nasconde dietro ognigioco comprato, regalato e poi buttato; una storia chenon può aver altro sfondo se non la Cina, dal momentoche oltre il 75% dei giochi venduti nel mondo – o piuttostoconsumati – porta con sé l’etichetta del Made in China.

Non è la prima volta che il pluripremiato fotografo Mi-chael Wolf racconta al mondo la Cina: le città, le strut-ture architettoniche, le persone e il modo in cui questeinteragiscono. Nato nel 1954 in Germania, a Monaco, ecresce tra l’Europa, gli States e il Canada; dal ’94 lavoraa Hong Kong come fotografo per la rivista Stern.

Per realizzare The Real Toy Story Wolf è entrato in primapersona nelle industrie di giocattoli cinesi, realizzando alcontempo due obiettivi: il primo, togliere al giocattoloquella parvenza di umanità e unicità che spesso noi com-pratori – almeno da piccoli – gli attribuiamo; il secondo,restituire quella stessa umanità ai lavoratori invisibili che sinascondono dietro ogni singolo pezzo di bambola orobot. Il portfolio alterna così fotografie di giocattoli smon-tati, assemblati, allineati a migliaia o disordinatamenteammassati, ad altre più umane: i ritratti degli operai. Sonoscatti a volte ironici, a volte tristi, a volte entrambe le coseinsieme.Le immagini scattate da Wolf sono state presentate alpubblico in un allestimento che è di per sé un’operad’arte: oltre 20.000 giocattoli di ogni dimensione sono stati

raccolti dall’artista nei mercatini dell’usato della Califor-nia e utilizzati per rivestire le pareti delle sale, che diven-tano così per lo spettatore una sterminata e soffocantecornice che non lascia spazio alcuno se non quello oc-cupato dalle fotografie, volti intrappolati nelle meccani-che della produzione industriale.

Sul sito dell’artista è possibile sfogliare l’intera galleria,suddivisa in quattro sezioni: l’installazione, la fase di rac-colta dei 20.000 giocattoli, i ritratti degli operai e gli scattinelle fabbriche.

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Marzo 2013 WWW.NEAPOLISROMA.ITScuola

nale di valutazione che risponda effettivamente all'esi-genza di migliorare istruzione e formazione in questoPaese e non è il caso del regolamento appena appro-vato. L'unico vero motivo - conclude - è di rispondereagli impegni assunti nel 2011 dall'Italia con l'Unione eu-ropea".

Anche la Gilda non lesina critiche. "La valutazione - di-chiara Rino Di Meglio - rischia di trasformarsi in un im-pegno burocratico troppo gravoso per gli insegnantiche rischiano di sottrarre tempo all'insegnamento. E,inoltre, non sono previsti investimenti". Favorevole invecela Cisl scuola: "La valutazione che serve alla scuola -spiega Francesco Scrima - è quella che le permette dilavorare in modo più consapevole, favorendo la qualitàdei risultati e mettendola in condizione di migliorare ilservizio reso all'utenza. Non interessa e non serve, in-vece, una valutazione che si limiti a stilare classifiche, opeggio ancora a erogare premi o infliggere punizioni. Ilnuovo regolamento approvato oggi - conclude - cisembra in linea con il primo modello, lontano dalla ca-ricatura che per troppo tempo qualcuno ha fatto delmerito e della valutazione".

Il Governo dimissionario ha appro-vato ieri il nuovo regolamento ammi-nistrativo per l’istruzione pubblica.Questo atto introdurrà il sistema delleautovalutazioni scolastiche: ogni isti-tuto, attraverso dei misuratori stan-dard per tutte le scuole, dovrà stilareun documento in cui vengono messiin evidenza i punti deboli della scuolao dell’ Istituto in questione. Il passosuccessivo consiste nella predisposi-zione di un Piano di miglioramentoper cercare di colmare il divario conle altre scuole. Per la predisposizionedi quest'ultimo, le scuole potranno ri-volgersi all'Indire (l'Istituto nazionale didocumentazione, innovazione e ri-cerca educativa), alle università oagli enti che riterranno più idonei. Poiinizierà un periodo di due/tre anni incui le scuole dovranno mettere inpratica le azioni di miglioramentoche verranno in seguito monitorateper verificarne l’efficacia. Le scuole non saranno la-sciate da sole ma verranno seguite da gruppi esterniche, composti da un ispettore, un dirigente scolastico eun esperto in materia di valutazione, aiuteranno gli isti-tuti nell’affrontare questo nuovo compito.

I problemi dell’istruzione pubblica sono sotto gli occhi ditutti, forse questo nuovo strumento colmerà alcune la-cune come la mancanza di strumenti didattici adeguatio la questioni dell’edilizia scolastica, permettendo di ri-strutturare (e non sono poche) le scuole fatiscenti. Altranovità importante la possibilità di rendicontare l’auto-valutazione che verrà diffusa e resa comparabile, per-mettendo cosi alle famiglie di scegliere la scuolamigliore per i propri figli.

Una strada che però non piace a Flc Cgil. "E la monta-gna partorì il topolino velenoso", commenta subitodopo l’approvazione Mimmo Pantaleo, leader della FlcCgil. "E' davvero incredibile - continua Pantaleo - laprotervia e l'arroganza di questo governo che in liminemortis licenzia la bozza di regolamento sul sistema na-zionale di valutazione. Auspichiamo un sistema nazio-

IIll ggoovveerrnnoo aapppprroovvaa ll''aauuttoovvaalluuttaazziioonnee ppeerr llaa ssccuuoollaa

di Valerio Pelliccia

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Cresciuto in una casa di fango col tetto di paglia, era en-trato nell’esercito a 17 anni, maturò presto idee marxiste ebolivariane. Divenuto colonnello aveva tentato un colpo diStato nel 1992 che fallì. Finì in carcere ma nel 1994 godettedi un’amnistia e divenne enormemente popolare pressol'opinione pubblica stufa della corruzione e dell'incompe-tenza politica. Nell'aprile del 2002 un colpo di Stato lo al-lontanò dal governo per qualche giorno. Successivamentevinse regolarmente le elezioni presidenziali per tre volte, l'ul-tima nell'ottobre 2012 contro il candidato dell'opposizioneHenrique Capriles Radonski. Chávez è stato un Presidentecon una forte impronta ideologica: si è ispirato al socialismodel XXI secolo, una dottrina filo-marxista elaborata dal filo-sofo tedesco Heinz Dieterich Steffan, indispensabile perspiegare la sua svolta ideologica dall’insurrezione armataalla progressiva e democratica trasformazione della societàin senso socialista. L'altro suo riferimento è stato Simón Bolí-var, il libertador eroe della stagione dell'indipendenza del-l'America Latina dall'impero spagnolo.La sua politica economica è orientata verso le classi piùumili, che hanno beneficiato della redistribuzione dei pro-venti derivanti dalla vendita del petrolio, principale risorsavenezuelana. Le nazionalizzazioni di imprese private sonostate frequenti, specialmente nel settore dell'energia. Lecondizioni degli strati più poveri della popolazione sono mi-gliorate: sono state garantite loro, spesso per la prima volta,una casa, un'istruzione, delle cure mediche. L’economia di-viene con Chavez lo strumento per assicurare un benesserediffuso tramite la creazione delle misiones bolivarianas; gliindigenti sono scesi dall’80% al 50% della popolazione inmeno di tre lustri.In politica estera, Chávez aveva elaborato una strategiaper sottrarre l'America Latina alla tradizionale egemoniadegli Stati Uniti e fare del Venezuela una potenza regionale.Tale piano aveva il suo pilastro ideologico nell'alleanza conla Cuba dei fratelli Fidel e Raúl Castro. I due paesi hannofondato la Alianza bolivariana para América Latina, o Alba(in concorrenza con l’Alca, Área de libre comercio de lasAméricas, promossa dagli USA), cui si erano aggiunti diversiStati latinoamericani. I principali alleati del presidente ve-nezuelano erano, oltre a Cuba, la Bolivia di Evo Morales,l'Ecuador di Rafael Correa e il Nicaragua di Daniel Ortega.

Chavez ha creato una rete diplomatica, politica ed eco-nomica, con altri paesi come l’Iran di Ahmadinejad, la Rus-sia, la Bielorussia, la Libia di Gheddafi alla Corea del Nord,la Cina, la Siria di Assad. Insomma, i nemici dei miei nemicisono miei amici, un sillogismo chiaro se si pensa che Cubasubisce un embargo da 54 anni e l’isolamento internazio-nale significa non avere partner per gli scambi commerciali;il Venezuela si sarebbe ridotto ad un oil-for-food come l’Iraqdi Saddam Hussein. La retorica anti-imperialista non può di-strarre da un dato incontrovertibile: gli Stati Uniti sono il prin-cipale partner commerciale di Caracas e il primoacquirente del petrolio venezuelano. Una reciproca con-

venienza che paradossalmente si configura come un’inter-dipendenza. Forse per non lasciare un quadro internazio-nale troppo ostile al successore Nicolás Maduro, Chávezaveva impresso una sterzata alla politica estera venezue-lana, cercando il riavvicinamento con gli Stati Uniti. Quellocon la Colombia c'era già stato da quando a Bogotá Ál-varo Uribe (con cui si era sfiorata la guerra nel 2008) avevalasciato la presidenza a Juan Manuel Santos. Il Venezuela ècon il Cile mediatore nella trattativa di pace tra il governocolombiano e la guerriglia marxista-leninista delle Farc. Nel2012 inoltre Caracas è stata ammessa nel Mercosur. Aldilàdi ogni giudizio, non si può negare che Chávez abbiaconquistato e mantenuto il potere con delle regolari ele-zioni, non con un golpe militare. Ciò detto, gli si può conte-stare il mantenimento del consenso attravenso un sapienteuso della propaganda e una presenza preponderante neimezzi d’informazione e comunicazione, ma questo non èun vizio esclusivo dei regimi autoritari, pertanto non quali-fica il sistema di governo di Chavez come un regime. I 14 anni di governo, di cui molti appannati dalla lotta perla vita che Chavez suo malgrado si è trovato a combattere,non hanno risolto tutti i problemi del Venezuela, ma rap-presentano per molti qualcosa da rimpiangere, un pro-gresso che non ha precedenti e i cui sviluppi sonoquantomai incerti. Grazie all’asse Caracas-LaHabana, Cha-vez ha potuto portare dei medici cubani per visitare pazientisia in remoti villaggi rurali, sia nei sobborghi affollati e miseri;gli osservatori esteri livi presenti raccontano che i medici ve-nezuelani al soldo della borghesia agiata erano furiosi perla presenza di quegli intrusi che lavoravano nei quartieri po-veri. Questi medici, i migliori dell’america latina si dice,hanno formato la nuova generazione di dottori venezue-lani. Prima di Chavez in Venezuela si stima ci fossero due mi-lioni di bambini che non potevano andare a scuola perchésin papeles, poi arriva Chavez che dice: “I bambini devonoessere ammessi a scuola con o senza documenti”.

Daniele Palone

LLAA PPAARRAABBOOLLAA UUMMAANNAA EE PPOOLLIITTIICCAA DDII CCHHAAVVEEZZ

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più dinamica e meno costosa. Sulla costa orientalenumerose guest house permettono di soggiornare adue passi da magnifiche spiagge a prezzi molto con-correnziali. L’affitto di una macchina per il giro dell’isola, ad uncosto assolutamente sostenibile, è una spesa chevale la pena affrontare se la si vuole conoscere intutta la sua interezza. Dalle cascate e la terra dei settecolori di Chamarel, alla casa coloniale immersa nelfitto verde tropicale di Eureka, fino alle fabbriche dibiscotti, di thè e di zucchero visitabili, Mauritius rimaneun’ isola da scoprire, dotata di un fascino particolare,che vede il mare cristallino sormontato da grossemontagne rigogliose e verdi. Anche se la costruzionesenza una vera e propria regolamentazione sta de-turpando e rendendo meno selvaggia l’isola, essa ri-mane meta da osservare per la grandemulticulturalità che la caratterizza. Affittando una macchina dall’aeroporto e cercandoalberghi e chambre d’hotes economiche, girandolainternamente o costeggiandola, pranzando ai piccolichioschi che vendono frutta ai lati della strada aprezzi stracciati, Mauritius può divenire una meta turi-stica dai prezzi accessibili. Silvia Grillo

Mauritius è un isola situata tra il continente africano equello asiatico. Per questo motivo risulta essereun’isola particolarmente viva dal punto di vista etno-logico. I segni multiculturali partano dalle strade: lagiuda è a sinistra, come in Inghilterra o in India, ma lalingua nazionale è il francese.

Molti gli europei che decidono di vivere o svernare suquesta terra sempreverde, dal mare che va dallosmeraldo al blu intenso. La popolazione locale è unmisto di culture e religioni. Girando si possono vederemoschee, chiese, tempi indù. Questo denota la grande varietà di popolazione e direligioni, che nel corso del tempo si sono mischiate edhanno formato un ambiente in cui, seppur con le dif-ficoltà date dal conflitto tra le varie religioni e culture,si convive. Vedere sulla spiaggia il bikini dell’occidentale e ladonna che fa il bagno vestita è segno di gande aper-tura, di un popolo che ha accettato ed ha capitoquanto possa essere importante e vitale il turismo perun’ isola: a partire dall’accettazione del “diverso” allatutela del turista, visto come ricchezza per il Paese. Oltre ai grandi resort, si può optare per una vacanza

MMAAUURRIITTIIUUSS:: MMAARREE ,, VVEERRDDEE,, CCOORRDDIIAALLIITTÀÀ EEMMUULLTTIICCUULLTTUURRAA

Viaggiare Marzo 2013

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È recente la notizia della scoperta delloshale gas negli USA. A dire il vero, la pre-senza di questi giacimenti di gas è già notadall'inizio del secolo, tuttavia negli ultimitempi si è profilata la possibilità di un lorosfruttamento economico che può aprirescenari interessanti nel panorama energe-tico mondiale, e forse anche qualche ri-svolto sulla vita dei consumatori. Dopo averspeso anni, e miliardi di dollari, i ricercatorihanno scoperto riserve di gas naturale pertutto il Nord America, sufficienti a coprire ilfabbisogno di quel continente almeno peri prossimi quarantacinque anni!

La novità non è affatto irrilevante, anzituttosul piano geopolitico: dopo decenni di pre-dominio dei cartelli del petrolio (principal-mente i Paesi arabi) e del gas (Russia intesta), l'immissione sul mercato di nuove econsistenti quantità di gas, fra l'altro prove-nienti da Paesi propensi al libero scambio, ha il giustopotenziale per portare ad un indebolimento dei prezzied anche dello stesso potere contrattuale dei cartellidell'energia. La notizia sembra positiva anche perl'Unione europea, che pare interessata a rivedere al-meno in parte le sue politiche di approvvigionamentoenergetico per rifornirsi più dagli USA o dal Qatar chedalla Russia. Questo avrebbe il vantaggio, da unaparte, di diversificare la dipendenza energetica euro-pea dando meno potere alla Russia; dall'altra, forse, disganciare i contratti del gas dal prezzo del petrolio,che al momento è preso come riferimento e li rendepiù costosi del dovuto. Infine, di evitare almeno peradesso perforazioni in Europa, per la precisione in Po-lonia ed Ucraina.

Sì, perché lo shale gas non è tutto rose e fiori. Per il mo-mento presenta due ordini di problemi. Anzitutto è co-stoso: la sua estrazione dalle rocce scistose (in ingleseshale) è complicata perché giunti ad una certa pro-fondità bisogna "svoltare di lato" e procedere trivel-lando in orizzontale attraverso il giacimento per

chilometri. Il secondo problema è strettamente con-nesso al primo: l'estrazione è inquinante perché av-viene con la tecnica del fracking, pompando cioèacqua ad alta pressione mista a sostanze chimiche perrompere le rocce, il che rischia di inquinare le falde idri-che e forse anche di causare piccoli terremoti. In Eu-ropa, quindi, per il momento le estrazioni non sarannopraticabili.

C'è da dire che i due problemi non sono insormontabili:i costi dell'estrazione di gas tendono a diminuire, men-tre diverse compagnie minerarie stanno già adot-tando dei liquidi non tossici per il fracking. In ogni caso,la shale gas revolution ha già iniziato a produrre i suoieffetti: in positivo, sul bilancio energetico degli USA,che hanno il potenziale per eliminare la dipendenzadall'estero diventando esportatori netti; in negativo, sulbilancio di Gazprom, la compagnia di stato russa, cheha dovuto rivedere i prezzi dei suoi contratti per tenereconto dell'aumento di offerta di gas, al punto che inRussia si medita una liberalizzazione del settore.

NNuuoovvii ggiiaacciimmeennttii ddii ggaass nneeggllii uussaa ccoommee ccaammbbiiaannoo ggllii eeqquuiilliibbrrii mmoonnddiiaallii??

di Francesco Grasselli

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Lo incontro in uno dei più antichi teatri romani, uno spa-zio che nasce come convento e poi diventa una celebretaverna trasteverina per trasformarsi infine nel teatro G.Belli, nel cuore di Roma, dove è in scena con lo spetta-colo : “ Oscillazioni” scritto da Vitaliano Trevisan e con laregia di Giuseppe Marini.

Romano, classe ’73, attore di teatro, cinema e fiction. Sinasce attore o si diventa?Tutti e due! Si può nascere attore ma per diventare pro-fessionista bisogna lavorare sodo.I tuoi 15 anni di gavetta?Ho fatto la famosa scuola del Cine Tv, dove ho conse-guito il diploma in tecniche di animazione : fumetti, car-toni animati. Qui un incontro fortunato con l’insegnanteEnzo Civitareale, che mi ha trasmesso l’amore e la pas-sione per il cinema, ha cambiato la mia vita. Un giorno cifece vedere un film con Al Pacino e quando finì dissi :“voglio fare quello, emozionare come lui, come questoattore”. Capii che quella era la mia strada. Dopo il di-ploma mi arruolai come allievo ufficiale perché avevo bi-sogno di soldi, poi l’incontro e il percorso con FrancescaDe Sapio con il metodo Strasberg. Mi ha dato gli strumenti, mi ha insegnato a conoscermi , dopo ho cominciatocon spettacoli anche in cantine romane. Il talento è il30% poi bisogna lavorare ogni giorno su se stessi, è duro la-voro quotidiano!L’incontro con il maestro Ettore Scola nel film: “ Gente diRoma”?Mi vide in uno spettacolo prodotto dal Piccoletto di Romae mi propose il ruolo del cameriere. Il divertente è che hofatto il cameriere per 15 anni fino a Squadra Antimafia,perché prima non riuscivo a vivere con questo lavoro. Ri-cordo che Scola mi disse: “Avevo pensato a te per que-sto cameriere!” e io pensai , vabbè, che ci vuole, faccioil cameriere da 15 anni, semplice. Il primo giorno di set in-cominciai a muovermi tra i tavoli e lui mi disse : “ Fai comeun cameriere vero!”, e io pensavo “ lo faccio da sem-pre!”. Scola mi ha insegnato a muovermi con disinvol-tura, nel cinema l’attore è chiamato a ricreare unaverosimiglianza, il fatto che uno faccia il cameriere non èdetto che lo riesca a fare davanti alla macchina dapresa. Ricrearlo è diverso da farlo! Questa è una bella le-zione di vita che tutt’ora porto con me !Dal 2004 al 2013 fiction e poi Sandro Pietrangeli, un per-sonaggio molto amato dal pubblico nella serie tv SquadraAntimafia?Avevo paura, ero consapevole che un co-protagonistanon lo fanno interpretare da un attore sconosciuto come

me. C’erano vari nomi, anche noti, comunque ho fatto ilprovino motivato . Il regista e il produttore mi hannoscelto! Io e questo personaggio ci siamo incontrati, gli hodato un po’ di cose e me ne sono prese altre!Il successo, la fama, i fans?Sì, sono un attore sul palcoscenico, nella vita sono Gior-dano e basta, che adoro starmene da solo ed anchemangiare una pizza con gli amici. Sulla scena sono attore,un personaggio, ma nella vita no! Sono io! Non faccioparte di quegli attori che vogliono apparire sempre, es-sere presenti sempre! Se l’intervista c’è va bene, ma senon c’è va bene comunque! Io, l’attore, ho ragione di esi-stere quando c’è uno spettacolo, un personaggio, un la-voro! Se non si parla di me, non c’è nessun problema! Sipensa che tutto le persone che sono nel televisore, og-getto domestico come una lavatrice, siano oggetti evengano usati come oggetti, l’attore oggetto televisivo:No! Vi sono personaggi più pubblici e meno attori! Io nonsono così! A me non interessa, per me non esiste l’espo-sizione sempre e comunque, mi interessa il motivo! Ma-stroianni e Volonté dicevano che un attore meno si favedere in giro e meglio è! Quando è costretto ad usciresi metta un paio di occhiali scuri in modo che non si ve-dano gli occhi !Più la gente ti conosce e più perdi di cre-dibilità come attore, è meglio mantenere un minimo dimistero e poi adoro starmene da solo!

Tutto quello che per te è superfluo e tutto quello che è es-senziale?Il superfluo è tutto quello che non ti porti nella tomba,essenziali sono solo i sentimenti!

Margi Villa Del Priore.

IINNTTEERRVVIISSTTAA AA GGIIOORRDDAANNOO DDEE PPLLAANNOO:: AATTTTOORREE DDII TTEEAATTRROO EE PPOOII DDII FFIICCTTIIOONN

neaTEATRO Marzo 2013 WWW.NEAPOLISROMA.IT Salute & Bellezza

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al passo con la moda: TOCCO TROPICALE Stampe di paesaggi e colori in-tensi finiranno per travolgerci durante l'estate 2013!Tinte che riprendo le nuances dei caldi mari estivi di-verranno un must!GIACCA - Per la primavera 2013, per tutte quelle gior-nate in cui ancora ci sarà un filo di fresca brezze, lagiacca sarà semplicemente un must per tutti i giorni.Sportiva ed elegante rende l’abbigliamento essen-zialmente ricercato. MERLETTO – certo a non tutti piace ma è molto fem-minile e romantico. Il merletto stara bene dappertuttosulle gonne e sulle giacche ma anche sulle borse esulle scarpe. Da vere principesse!!!TAGLIO ALLA GRECA - Se state cercando l'abito dasera perfetto per le folli notti estive, ecco cosa dovetepuntare: taglio dritto a colonna, leggere plissettaturee monospalla, sarete bellissime!LE RIGHE – orizzontali e verticali, bianche o rosse e so-prattutto larghe le righe sono nella primavera estate2013 un vero trendy e per questo non può mancarenel nostro guardaroba.

Alimentazione: Aglio, amoree odioForse non sarà buonissimoma è ricco ma fa bene allasalute. Infatti l’aglio è ricco di oli essenziali e principi an-tibiotici, ma anche di vitamine e minerali ed è da sem-pre considerato dalla medicina naturale come rimedioper contrastare i disturbi spesso associati al sovrap-peso, come ipertensione, colesterolo alto, aerofagia efastidi intestinali. È ideale per purificare il sangue e percontrastare ritenzione idrica e gonfiore. L’aglio, infine,contribuisce a mantenere stabili i livelli di glucosio nelsangue limitando così il rilascio di insulina, l’ormone re-sponsabile dell’accumulo di adipe.

(fonte: viversani e belli).

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QQuuaallcchhee ccuurriioossiittàà ggllaammoouurr

di Laura Napoli

Capelli ricci, veramente indomabili

I capelli ricci sono una vera e propria dannazione so-prattutto per chi non conosce i rimedi per curarli e la-varli bene. Ribelli e selvaggi per natura il problema èsoprattutto il crespo. I lavaggi scorretti li rendono an-cora più secchi e aridi. Una corretta gestione dei pro-dotti lascia i capelli ricci corposi e lucenti. Peresempio, lo shampoo che dovrà essere utilizzatodovrà essere specifico per capelli delicati. Bisognaversarne una piccola quantità sul palmo della manoe allungarlo con l’acqua senza versare il prodotto di-rettamente sulla cute. Un altro piccolo segreto per ravvivare i ricci chehanno perso forma è quello di dividere i capelli in pic-cole ciocche, arrotolarle con un beccuccio e spruz-zare uno spray per ricci, potete poi lasciare in posaper almeno un’ora e poi passare il phon con ariafredda per fissare e donare massima lucentezza.

Tocco primaverile - estivoAbbiamo voglia di serate calde? ci chiediamoquali saranno i “must” di questa primavera - estate?Ecco alcuni suggerimenti per essere sempre

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Ma l’intervento che maggiormente può in-fluire positivamente sulla riduzione delle di-spersioni e sui costi è quello sulle pareti,particolarmente dall’esterno che, per talemotivo, è definito “cappotto”.

Come quando noi, d’inverno, per proteg-gerci dal freddo, avvolgiamo il nostro corpocon un indumento spesso ed isolante – il cap-potto – anche i fabbricati possono essereprotetti dal freddo avvolgendo le loro pareticon materiali edili altamente isolanti, realiz-zando così un “cappotto” termico che im-pedisce al calore di uscire dalla stanze versol’esterno attraversando le pareti. Si tratta di costruire, addossati alle paretiesterne degli immobili esistenti, una succes-sione di strati di materiali altamente isolanti,opportunamente ancorati e rifiniti, in mododa realizzare una protezione aggiuntiva contro le di-spersioni di calore, le cui caratteristiche, spessore e di-mensioni, devono essere opportunamente calcolateda un tecnico specializzato in materia.

Con tale intervento, se ben progettato e realizzato, leperdite di calore attraverso le pareti saranno minimee l’impianto di riscaldamento non sarà più necessarioper la maggior parte dell’inverno e quando utilizzatolo sarà in misura minimale, con abbattimento dei costidi riscaldamento.

Quando, per motivi particolari, non è possibile co-struire il cappotto dall’esterno si può intervenire dal-l’interno realizzando delle paretine isolanti addossateai muri perimetrali che, però, riducono le superficidelle stanze e vanno ben progettate per evitare laformazione di condensa in alcuni punti termicamentedeboli – ponti termici -.Un ulteriore intervento possibile è quello del riempi-mento delle intercapedini esistenti tra parete internae muro esterno con schiume e/o materiali sfusi isolanti,operazione comunemente nota come insufflaggio. Intal modo si migliora la coibenza della parete e si ri-ducono le dispersioni termiche.

Tutti questi interventi, oltre a ridurre la spesa ener-getica, godono di incentivi a fondo perduto acarico dello Stato e, in alternativa, fino al 30 giu-gno 2013, della detrazione fiscale del 50% sullaspesa sostenuta che ne rendono l’esecuzioneconveniente sul piano economico.

Ing. Franco Cozza

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Ing. Franco Cozza

Marzo 2013 RISPARMIO ENERGETICO

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EEFFFFIICCIIEENNZZAA EENNEERRGGEETTIICCAA:: opportunità di investimento dei propri risparmi.

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Una ulteriore riduzione della spesa energetica puòderivare dalla realizzazione di un impianto solare ter-mico per la produzione di acqua calda sanitaria e/ointegrativo dell’impianto di riscaldamento. Trattasi di dispositivi che permettono di catturarel'energia solare, immagazzinarla e usarla nelle ma-niere più svariate, in particolare ai fini del riscalda-mento dell'acqua corrente in sostituzione dellecaldaie alimentate tramite gas naturale o degli scal-dabagni elettrici. Anche tali impianti godono dei contributi statali e, inalternativa, delle detrazioni fiscali finalizzate a favo-rirne la diffusione. Per tutti gli interventi sopra richia-mati degli incentivi e delle detrazioni fiscali possonobeneficiare soggetti privati, intesi come persone fisi-che, condomini e soggetti titolari di redditi di impresa,per alcuni particolari tipi.

Di tali interventi si parlerà più diffusamente e singolar-mente, compresi i costi e ricavi, nei prossimi numeri della rivista.

Ing. Franco Cozza

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