Ne uccide più la conoscenza, che la sete
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8/6/2019 Ne uccide pi la conoscenza, che la sete
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Ne uc cide pi lacono scenza, che la
seteMi strascico a carponi fra cecit di dune bianche e
righi spinati, col mio pensiero spedito lontano, senza
ricevuta di ritorno; combattere questa lotta senza
quartieri, dove passare al nemico o militare in questa
fazione restano giusto due alternative; ma il
tradimento medesimo: il mio, verso me stesso.
Sono proprio una mutazione atipica, io,
dellintramontabile o surdato nnamurato: profugo,
in fuga dagli stendardi di Fede e di Scienza!Me ne devo tirare fuori, prima che questo veleno
mentri nelle vene...
Mi guardo dallennesima creatura che mattenta,
lennesima che lascio andare incolume. No, non sar
questa blanda tossina di scorpione passeggero. Lui fa
il suo lavoro ed io non lo compiango. No, questa
solo questione di fastidio: strappo, laccio emostatico
improvvisato; succhia, sputa via il cattivo; ch sangue
buono sono ancora in grado di farmelo da solo
ancora, appunto.
Acqua! Ho chiesto acqua persino al cielo, ch in terra
quasi ormai scomparsa...
Piove!?La risposta alle mie preghiere! No, merda!
Ecco cos diventata la Terra: una sconfinata
lettiera...
E intanto sono qui che scorro nel tempo, nello spazio
di questi infiniti insignificanti granelli di sabbia, forse
contenuti in gigantesche clessidre a forma di mondo.
Assisto al rimestarsi melmoso di granulidi giornate in
scarichidi mensilit successive: quanto ci resta?
Ho ancora il vizio di parlarepensare al plurale, e
non per darmi un tono dapompa magna. Ma tu...
Chi l? Fratelli?Se anche non lo foste, sarete figli
miei! Che diamine! Mi porgete statuette doro, premi
e onorificenze!?Do una strigliata ai sensi che, sobillati da sirenici
richiami, mi menano per poi lasciarmi al vuoto delle
allucinazioni. In questangolo crudele, una fiera di
promesse non mantenute: sono sempre stato
diffidente, ma ancor pi che quello, un fervido
credente nello stupore positivo, ottimista a cui ho
votato i miei sforzi chiss fossero ricambiati.
Ci devesser pur qualcosa, oltre incubie miraggi! Non
son forse finito qui per una scellerata, salvifica
missione in cui scrivevo descrivevo immaginando
segretamente il lietofine?
Forsanche tu, ma adesso solo sono solo... Ho
disobbedito agli ordini. Senza partito, mi sono
impartito la mia costituzione: se moriamo ancora di
sete, perch cammazzate coi credo accorati, gli uni, e
con le dimostrazioni scenografiche, gli altri? Viziati!
Potete permettervi il lusso di baloccarvi in
passatempi, sorseggiando e brindando gorgoglianti
col sangue distillato da ogni uomo che compone la
cifra inimmaginabile di milioni miliardi di assetati...Arroccati ai piani alti, affinch il tanfo della morte
non varrivi, eh? Subito calato un tempestivo sudario,
perch non possiate scandalizzarvi che dalla distanza,
voi... Udite! Udite e tremate come noi quaggi, scossi,
urtati nel profondo! Lamenti di morti, lamenti di vivi!
Lamenti, ovunque; e invocazioni daiuto!
Mentre porto addosso tutto il peso che chiamanoutopia, accade qualcosa di misterioso, quasi la natura
stessa di questo posto veda e provveda: vortici sotto
di me si aprono sabbie mobili per digerirmi?
Qualcosaltro mi solleva, proveniente da chiss dove
spire di sabbia ad innalzarmi?
A te, prosciugato che cerchi sorgente: forse non
arriver mai da nessuna parte; stenti e patimenti, o la
stessa nuda morte, avranno la meglio: ma chiunque
pervenga questo messaggio disperato nella speranza
che colma questa bottiglia, continui laddove ho
lasciato!
Noi, amore scongiuro proseguiremo:
questo maestoso
mare
clandestino
non che un arido
fondale
di solitudiniannegate
senza te,
a riempire entrambi...