NAZIONALE AGRICOLTUR A DOVE VAI - Terra e...
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Collegio Nazionale Periti AgrariBarga, 6 ottobre 2016
AGRICOLTURA DOVE VAI
Angelo Frascarelli
Docente di Economia e Politica Agraria
all’Università di Perugia.
Direttore del Centro per lo Sviluppo
Agricolo e Rurale.
Membro del Comitato di redazione di
Agriregionieuropa.
www.agr.unipg.it
XVIII CONGRESSO
NAZIONALE
Innovazione di
processo
Intensificazione
sostenibile
Quattro direzioni importanti per il futuro dell’agricoltura
Come aumentare la produzione in
modo più sostenibile?
Occorre l’innovazione.
Come si finanzia l’innovazione?
Dare valore al
prodotto
Controllo di
gestione
Innovazione di
prodotto e
organizzativa
Innovazione
gestionale
Commodity e speciality.
Filiera lunga e filiera corta.
Come si evolvono i mercati?
Programmare.
Fare i conti.
Gestire la finanza.
2
Adeguare il sistema
ai bisogniInnovazione di
sistemaLa politica agricola e l’impegno
sindacale.
PopolazioneSuperficieagricola
Sup. agricolapro capite
MLD di abitanti MLD di ettari m²/abitante
1950 2,5 1,3 5.200
1975 4,1 1,4 3.400
2005 6,3 1,5 2.500
2025 8 1,4 1.900
2050 9,1 1,5 1.600
Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO & World Bank
Popolazione mondiale, superficie agricola e
superficie agricola per abitante
L’aumento della domanda di cibo
Ad ottobre 2009 si è tenuto alla FAO un
Forum di Esperti di Alto Livello, chiamati a
discutere le strategie su "Come Nutrire il
Mondo nel 2050”.
FAO stima che per nutrire il mondo nel 2050 sia necessario
aumentare la produzione del 70% rispetto ad oggi.
Il 37% per rispondere all’aumento di popolazione
Il 33% per eliminare la fame e riequilibrare la dieta
La produzione di cereali dovrà crescere del 43%,
soprattutto per alimentazione animale e per le bioenergie
La produzione di carni dovrà crescere del 75%, per
rispondere alla domanda dei PVS
Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale
Come rispondere all’aumento della domanda
L’aumento della produzione si può ottenere con:
L’incremento delle superfici coltivabili
L’incremento delle rese produttive
FAO stima che solo il 10% dell’aumento possa derivare da nuove superfici: +120 milioni di ettari in Africa e Sud America, ma -50 milioni nei Paesi sviluppati.
Il 90% dell’aumento deve derivare dall’incremento delle rese produttive e dei coefficienti di conversione dei foraggi e mangimi in carni e latte.
Le rese possono crescere diffondendo l’irrigazione, la meccanizzazione, il progresso genetico delle sementi, la concimazione equilibrata, la difesa dai parassiti.
Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale
Produttività e sostenibilità
Perché l’obiettivo della produttività? la domanda di derrate alimentari è destinata ad aumentare del 70% entro il
2050.
forte crescita della domanda di mangimi, biomasse e biomateriali.
negli ultimi anni si è registrata una tendenza al rallentamento dell’incremento della produttività nei paesi sviluppati.
Perché l’obiettivo della sostenibilità? il 45% dei terreni europei presenta problemi di qualità del suolo, evidenziati
dai bassi livelli di sostanza organica;
un quarto dei terreni è afflitto da un grado di erosione moderato o elevato;
negli ultimi 20 anni, le popolazioni di uccelli in habitat agricolo sono diminuite del 20-25% e le farfalle comuni del 70% e impollinatori come le api sono minacciate;
Il 40% dei terreni agricoli è esposto all’inquinamento da nitrati, con rischi per le risorse idriche;
Il settore agricolo è responsabile del 9% di emissioni di gas a effetto serra.
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Produttività e sostenibilità: un binomio inscindibile.
Intensificazione sostenibile
miglioramento simultaneo della produttività e della gestione sostenibile dei terreni agricoli.
“più conoscenza per ettaro”
gestione ad alto contenuto di conoscenza per produrre alimenti con il minor impatto possibile sull’ambiente.
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MAPPATURA PRODUZIONI
> 90 q.li/ha
80 - 90 q.li/ha
70 - 80 q.li/ha
60 - 70 q.li/ha
< 60 q.li/ha
PRODUZIONE MEDIA
75 q.li/ha
PRODUZIONE REALE
VANTAGGI ECONOMICIUn esempio
VARIAZIONI VERIFICATE Var. Media € / Ha
Miglioramento Produzione
+ 3-10 % + 5% 100 €/Ha
Rid. Tempi e Costi Macchine
- 5-15 % - 8% 26 €/Ha
Rid. Mezzi Tecnici - 0-10% - 4% 44 €/Ha
TOTALE BENEFICI + 170 € / Ha
Cambiamenti climatici- Possibili impatti sull'agricoltura dell'UE
▲ Rischio di inondazioni
▲ Estati più calde e secche
▲ Livelli del mare
▲ Rischio di parassiti e
malattie delle colture
▲ Rese delle colture, dei
foraggi
▼ Salute, benessere degli
animali
▼ Disponibilità idrica
▲ Rischio di siccità, ondate di
caldo
▲ Rischio di erosione dei suoli
▼ Periodo vegetativo, resa
delle colture
▼ Aree di coltivazione ottimali
▼ Precipitazioni estive
▲ Temporali invernali,
inondazioni
▲ Durata del periodo
vegetativo, rese
▲ Terreno agricolo adatto
▲ Organismi nocivi, rischi
di malattie
▲ Precipitazioni invernali,
inondazioni
▼ Precipitazioni estive
▲ Rischio di siccità, stress
idrico
▲ Rischio di erosione dei
suoli
▲ Rese, varietà delle coltureFonte: DG Agricoltura e sviluppo rurale, basato su relazioni
dell'AEA e su studi del CCR e degli Stati membri
1. La volatilità dei prezzi
fortemente cresciuta dopo il 2007, tanto da divenire un elemento strutturale del mercato agricolo mondiale ed anche europeo;
frutto di due fattori che sono emersi nell’ultimo decennio: dinamiche evolutive dei mercati mondiali e eliminazione delle politiche di sostegno dei prezzi dell’Unione europea.
2. La perdita di potere negoziale lungo la filiera
nella totalità dei casi la concentrazione dell’offerta è molto inferiore alla concentrazione esistente al livello della trasformazione;
gravi carenze nell’adeguamento dell’offerta alla domanda e a pratiche commerciali sleali;
le prospettive a lungo termine dell’agricoltura non miglioreranno se gli agricoltori non riusciranno ad invertire la tendenza costante alla diminuzione della percentuale del valore aggiunto che essi rappresentano nell’intera filiera alimentare.
I due grandi problemi
Prezzi dei cereali in Italiadal 2004 al 2016
100
120
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160
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6eu
ro/t
on
Orzo grano tenero Mais ibrido
Prezzi del latte in Lombardiadal 2005 al 2016
30,00
32,00
34,00
36,00
38,00
40,00
42,00
44,00
46,00
€/h
l
Bilancio di cereali nel mondo
1.400
1.500
1.600
1.700
1.800
1.900
2.000
2.100
2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2016/17
mil
ion
i d
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nn
ellate
Produzione Consumi
Fonte: IGC (2015/16: stime; 2016/17: previsioni).
Prezzi del grano durodal 2004 al 2016
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euro
/ton
Globalizzazione e localismo
DAL CAMPO ALLA TAVOLA DAL INDUSTRIA ALLA TAVOLA
Fork
LabBrand
F1
F2F3
F4
F5
F1
F2
F3F4 F5
Raccolta
Trasformazione
Vendita
Fork
Farm
Contratti di filiera
Azienda Agricola
StoccatoreIndustria
(1a e 2a trasformazione)Conferimento
Contratto di
coltivazione
e vendita
Disciplinare
e
assistenza
tecnica
Lotti omogenei per
qualità identificata
Sistema contrattuale e strumenti di mercato che rendono la filiera più efficiente,
valorizzano la qualità e stabilizzano i prezzi
OP
Ditta sementiera Varietà
Know how
0
5
10
15
20
25
Regular contribution Average regular contribution
Scaglioni €/FF
1°5% 2,2
2°10% 2,3
3°15% 2,4
4°20% 2,5
5°25% 2,6
6°30% 2,7
7°35% 2,8
8°40% 3
9°45% 3,2
10°50% 3,3
11°55% 3,4
12°60% 3,5
13°65% 3,6
14°70% 3,7
15°75% 3,8
16°80% 3,9
17°85% 4,1
18°90% 7
19°95% 15
20°100% 25
oltre il riferimento 25
Contribuzione ordinaria
PR
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€/K
g
Andamento del prezzo del Grana Padano Dop
Abbassamento prezzi
Nuovo pianoammorbidito
Anno problematico
Maggiori restrizioni
Situazione positiva
Blocco Antitrust
Forte volatilità
1°Piano
0 1 0 2 3
Legenda:0=assenza di piano; 1=primo piano; 2=piano accordo AT; 3= piano restrittivo; 4=piano su
pacchetto latte
4Fasi:
Il risultato (dopo il 2009)
Rilevato
Predetto
Si nota uno scostamento considerevole dal 2009 in poi, anno in cui è stata introdotta in maniera più incisiva la regolazione dell'offerta, tra valore rilevato e valore predetto
Individuazione struttura di mercato
Concorrenza perfetta;
Monopolio;
Oligopolio;
Concorrenza monopolistica;
(kaldor, 1935; Katz et al., 2006; Saccomandi, 1991, Caiati 1996)
Modello oligopolistico con caratteristiche di concorrenza monopolistica
L’innovazione
L’Unione europea ha scommesso sull’innovazione per il futuro
dell’agricoltura.
Ma in Italia crediamo veramente che l’innovazione sarà decisiva per il futuro dell’agricoltura?
Poca attenzione in Italia
In Italia, il dibattito e l’attenzione degli agricoltori si concentrano molto sugli aiuti comunitari: (pagamenti diretti e pagamenti agroambientali
mentre l’interesse sull’innovazione è molto blando.
Preferiamo le politiche di breve periodo (gli aiuti diretti) anziché investire nella competitività di lungo periodo.
L’atteggiamento dell’agricoltore
Sei troppo impegnato per innovare?
No grazie!
Siamo troppo impegnati
Misura 16.1 del PSR: Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura
PEI: partenariato europeo per l’innovazioneGOI: gruppi operativi per l’innovazione
Le strategie dell’imprenditore
Reddito = Ricavi – Costi
Ricavi = (rese x prezzi + PAC)
La ricerca del reddito deve essere la stella polare verso la quale indirizzare la decisione di impresa.
Le componenti del reddito per l’imprenditore agricolo
ELEMENTI DEL REDDITO
FATTORI
Prezzi mercato e organizzazione
PAC pagamenti diretti (I pilastro)pagamenti ambientali (II pilastro PSR)
Rese tecnica e innovazione
Costi tecnica, organizzazione e innovazione
2 – Pagamento ecologico (greening)
1 - Pagamento di base
5–
Reg
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3 – Giovani agricoltori
Le scelte italiane: pagamenti diretti in 5 componenti
Euro / unità 4 – Pagamento accoppiato 11%
1%
30%
58%
Esempio degli effetti della Pac 2015-2020Produttore giovane di cereali e bufalini
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SAU: 150 ettari Valore pagamenti 2014: 58.669
euro
Valore pagamenti 2019: 48.406 euro (-17%)
€ 0
€ 10.000
€ 20.000
€ 30.000
€ 40.000
€ 50.000
€ 60.000
€ 70.000
2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Accoppiato
Giovani agricoltori
Greening
Pagamento di base
Superficie agricola(eleggibile per i pagamenti diretti)
Condizionalità
Greening
SviluppoRurale
Ben
efi
ci
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bie
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licu
mu
lati
Pagamento di base
Pagamento “verde”disaccoppiato per ettaro
Pagamenti agro-climatico-ambientali
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Benefici ambientali cumulati
Il profitto
La ricerca del profitto deve essere la stella polare verso la quale indirizzare la decisione di impresa.
Il duro lavoro non basta:
La capacità gestionale è labilità che più conta per creare ricchezza in agricoltura;
Nel giro di 60 anni siamo passati da contadini ad imprenditori;
Un imprenditore individua un opportunità di guadagno e crea un organizzazione per perseguirla (con i rischi che ne conseguono).
La mentalità imprenditoriale
Molti agricoltori non hanno una mentalità imprenditoriale:
Nonostante molti agricoltori siano ricchi, soprattutto grazie ai capitali fissi, lavorano nell’impresa al fianco dei dipendenti per risparmiare sul costo del lavoro;
Gli agricoltori sono spesso operai di se stessi, ma senza uno stipendio e con tutto il rischio sulle proprie spalle;
L’imprenditore agricolo non è un operaio aggiunto, deve lavorare di meno e progettare di più;
Bisogna lavorare più intelligentemente applicando il farm management (gestione delle imprese agricole).
Il farm management: i punti principali
È necessario avere degli obiettivi:
messi per iscritto, perché siano chiari a tutti;
specificati, per definire chiaramente cosa si intende fare;
misurabili, per capire se si raggiungerà l’obiettivo;
determinati, per avere un termine entro il quale si intende raggiungere l’obiettivo.
Individuare le risorse disponibili:
le risorse devono essere definite chiaramente affinché l’operazione intrapresa sia realistica;
domandarsi se si dispone di tutte le competenze necessarie per amministrare l’impresa.
Selezionare gli usi alternativi delle risorse:
Vedere se si può modificare e rafforzare l’impresa agricola, individuando se ci sono “strade” più sicure.
Fare i conti (1)
Molti agricoltori provano repulsione nel fare i conti:
esenzione dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili;
tutte le attività di qualsiasi settore produttivo hanno un proprio commercialista di fiducia. In agricoltura non è così!
Spesso gli agricoltori commettono l’errore di non considerare la remunerazione del proprio lavoro:
stabilire quanto vale il proprio lavoro in azienda; pagare se stesso prima di tutto;
Fare i conti (2)
C’è necessità di avere un bilancio:
È lo strumento con cui l’imprenditore mette al corrente tutti gli interessati, compreso se stesso, della gestione della propria azienda;
Consente la ricognizione degli aspetti patrimoniali e finanziari;
Calcolare molto frequentemente la differenza tra attività e passività
Ponderare gli investimenti:
L’impresa può divorare capitale anziché crearlo;
Non solo macchine e attrezzi.
Innovazione di
processo
Intensificazione
sostenibile
Quattro direzioni importanti per il futuro dell’agricoltura
Come aumentare la produzione in
modo più sostenibile?
Occorre l’innovazione.
Come si finanzia l’innovazione?
Dare valore al
prodotto
Controllo di
gestione
Innovazione di
prodotto e
organizzativa
Innovazione
gestionale
Commodity e speciality.
Filiera lunga e filiera corta.
Come si evolvono i mercati?
Programmare.
Fare i conti.
Gestire la finanza.
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Adeguare il sistema
ai bisogniInnovazione di
sistemaLa politica agricola e l’impegno
sindacale.