NapoliTime Magazine

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SOLIDARIETÀ SOCIALE IL 6 GENNAIO 2013 NAPOLITIME COMPIE UN ANNO. AUGURI. 20 MESI CON LUIGI DE MAGISTRIS VISTI PER VOI IL PUNTO DI NT: MODA E FREE TIME COMUNI E DISSESTO FINANZIARIO EMERGENZA SCUOLE TURISMO SOSTENIBILE Napoli T ime Periodico mensile Anno I - n° 3 Dicembre 2012 Registrato al Tribunale di Napoli. Autorizzazione n° 5 del 1 Marzo 2012 Eventi, Cultura, Personaggi, Politica CASSA INTEGRAZIONE, FONDI LIMITATI NapoliTime Quotidiano on line e Magazine cartaceo http://www.NapoliTime.it CENTRO DIREZIONALE

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Periodico mensile Anno I n. 3 Dicembre 2012

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solidarietà sociale

Il 6 gennaIo 2013 napolItIme compIe un anno. augurI.

20 mesi con luigi de magistris

visti per voi

il punto di nt:

moda e free timecomuni e dissesto finanziario

emergenza scuole

turismo sostenibile

NapoliTime periodico mensile anno i - n° 3 dicembre 2012

registrato al tribunale di napoli. autorizzazione n° 5 del 1 marzo 2012

eventi, cultura, personaggi, politica

cassa integrazione, fondi limitati

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2 • NapoliTime Magazine - Dicembre 2012

l’editoriale. un anno con napolitimeIl Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel messaggio di fine

anno, ha ricordato quanto ci siamo lasciati alle spalle e fatto il punto su

ciò che ci attende. Elezioni politiche, crisi economica ed equità sociale

sono i temi su cui si è soffermato. “Parlo innanzitutto di una realtà sociale

duramente segnata dalle conseguenze della crisi con cui da quattro anni

ci si confronta su scala mondiale, in Europa e in particolar modo in Italia”

ha esordito Napolitano. Forte il richiamo ad una Politica che deve porre al

centro della discussione la questione sociale. Il rigore con cui il tecnico di

palazzo Chigi ha riconquistato la fiducia dei mercati internazionali non deve

essere attuato a scapito dei bisogni di un’ampia fetta di popolazione che più

di altre ha pagato il conto della crisi. Riferendosi alla decisione di Monti di

confrontarsi con le urne, Napolitano ha chiosato: “Egli non poteva candidarsi

al Parlamento, facendone già parte come senatore a vita. Poteva, e l’ha fatto

- non è il primo caso nella nostra storia recente - patrocinare, dopo aver pre-

sieduto un governo tecnico, una nuova entità politico-elettorale”. Ok, poteva

farlo e lo ha fatto. Agli elettori il compito di giudicare alle prossime elezioni

il suo operato. Anche Monti fa il bilancio dei 13 mesi alla guida del Paese. La

chiamano trasparenza amministrativa, noi la interpretiamo come occasione

colta al volo per fare campagna elettorale da una posizione privilegiata.

Delle azioni del Governo non possiamo non ricordare i tagli di bilancio e

l’aumento delle imposte, con la reintroduzione della tassa sugli immobili.

La riforma delle pensioni ha fatto scoppiare in lacrime la ministra Fornero:

l’età minima passa da 65 a 66 anni per gli uomini e da 60 a 62 per le donne,

a 66 nel 2018. Gli anni di contributi salgono da 40 a 42 per gli uomini, a

41 per le donne. Riforma del mercato del lavoro: per favorire le assunzioni

i contratti a tempo determinato costeranno di più. Novità per l’articolo 18,

con soluzioni opinabili che andrebbero in secondo piano se nel frattempo

avessimo avuto sviluppo ed occupazione. Invece il tasso di disoccupazione

raggiunge il record dell’11,7% ad ottobre. Maglia nera per la Campania con

un tasso che è passato dal 14,3% del 2011 al 17,7%. Ora l’Agenda Monti

imperversa su Internet e poiché il premier ha deciso di “salire in politica”

ecco la promessa per il 2013: “L’obiettivo è di ridurre di un punto e progres-

sivamente la pressione fiscale, iniziando dalle aliquote più basse per dare

respiro soprattutto alle fasce più deboli”. Intanto a Napoli e provincia, dopo

le primarie del centrosinistra che hanno indicato in Bersani il futuro candi-

dato alla Presidenza del Consiglio, si sono svolte in un sabato di fine anno,

il 29 dicembre, quelle per la scelta dei candidati PD al Parlamento. Nuovi e

vecchi volti della politica partenopea saranno in campo il prossimo 24 e 25

febbraio, quando si andrà al voto per scegliere chi dovrà assumere oneri ed

onori della guida politica del Paese e dare risposte chiare e risarcitorie risp-

etto a quanto fatto sino ad oggi da chi ha scelto di privilegiare i conti più che

la dignità umana. Anche NapoliTime fa il bilancio degli ultimi 12 mesi. Un

successo. Il giornale on line il 6 gennaio festeggia il suo primo anno e, non

paghi dell’aumento dei nostri lettori on line, da qualche tempo è affiancato

da NapoliTime Magazine, un periodico mensile che entra nelle case di voi

tutti. Da dallo scorso settembre NT profuma d’inchiostro. Un ringraziamento

alla squadra. Senza di voi ragazzi, l’impresa sarebbe stata impossibile.

Auguri di Buon Anno a tutti. Auguri NapoliTime.

Pasquale Vespa

NapoliTime(.it)Eventi, Cultura, Personaggi, PoliticaPeriodico MensileAnno I Numero 3 - Dicembre 2012Autorizzazione Tribunale di Napolin° 5 del 1 Marzo 2012

Direttore responsabilePasquale Vespa Hanno collaborato:Gaia Moschetti, Margherita Masotti, Anna Vespa, Gemma Delle Cave, Pina Paone, Andrea Del Regno, Laura Scoteroni, Marco Calafiore, Monica Apicella, Mariagiovanna Guillaro, Fran-cesco Verdosci, Ermenegilda Langella, Eliana Veronica Sacchettino.

EditoreAssociazione Ecomuseo del Mare e della Pesca dei Campi Flegrei Onlus C.F. 951096306632

Progetto GraficoPasquale Vespa

TipografiaPrinting House S.r.l.s. - Casoria (NA)Tiratura 10.000 copie

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l 23 dicembre è partita la campagna promozionale sul

nuovo apprendistato, testimonial Fiorello.

L’apprendistato è un contratto di lavoro a tempo

indeterminato finalizzato alla formazione e all’ occu-

pazione dei giovani. Il nuovo Testo Unico che lo regolamenta (D.

Lgs. N. 167/11) entrato in vigore il 25 aprile scorso, raccoglie,

semplifica e in parte innova l’intera disciplina di questo istituto

per l’inserimento lavorativo dei giovani.

I Contratti previsti. L’apprendistato per la qualifica professionale

è indirizzato ai giovani dai 15 ai 25 anni ed è un contratto di

assunzione e conseguimento di qualifica o diploma profes-

sionale, con certificazione dell’assolvimento dell’obbligo di

istruzione; l’apprendistato professionalizzante o contratto di

mestiere si rivolge ai giovani dai 18 ai 29 anni ed è un con-

tratto di assunzione e conseguimento di qualifica professionale

nell’ambiente di lavoro; l’apprendistato di alta formazione e

ricerca, infine, è un contratto di assunzione e conseguimento di

un titolo tra diploma di scuola superiore, titolo universitario e

alta formazione, specializzazione tecnica, praticantato e accesso

alle professioni regolate da Ordini.

La nuova legge prevede inoltre che potranno essere assunti

come apprendisti anche i lavoratori messi in mobilità da altre

aziende e in questo caso, ovviamente, non ci saranno i limiti di

età. Ma quali sono le novità? Innanzitutto viene stabilito che le

regole dei diversi settori vanno definite con i contratti nazion-

ali o con gli accordi interconfederali. Vengono però fissati dei

paletti ai quali tutti devono fare riferimento. Il neo assunto ad

esempio, dovrà avere, entro trenta giorni dalla firma del con-

tratto, un piano formativo individuale.

Il contratto dura da 6 mesi a 3 anni, mentre prima la durata

massima era di 6 anni, salvo le eccezioni previste per il diploma

quadriennale regionale che ha una durata di 4 anni e per parti-

colari profili artigiani che prevedono un percorso quinquennale.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire condizioni lavorative,

tipologia di formazione e qualifica prevista per l’apprendista.

Il nuovo apprendistato prevede tutele per i giovani lavoratori

come un piano formativo e la presenza di tutor, la garanzia della

durata minima della prestazione nonché una copertura assicu-

rativa. Allo stesso tempo anche le imprese hanno dei vantaggi

che si concretizzano in sgravi contributivi, finanziamento della

formazione con i Fondi Paritetici Interprofessionali e la formazi-

one di figure professionali specifiche da poter utilizzare nella

propria azienda.

Vengono così ridefinite le regole di un mondo che - stando alle

analisi degli esperti del gruppo di ricerca Adapt e del sito www.

fareapprendistato.it - nel 2009 interessava 591mila giovani (nel

2008 erano 645mila), il 33% per cento dei quali con più di 25

anni di età, per la maggior parte con licenza media o superiore.

Oggi si spera che questi numeri possano crescere. Soddisfatti

imprese e sindacati che hanno lavorato insieme per ottenere

questo risultato.

Per ulteriori informazioni: www.nuovoapprendistato.gov.it

Ermenegilda Langella

Il nuovo apprendIstatoFormazIone e occupazIone

fiorello testimonial della campagna pubblicitaria

i

NapoliTime Magazine - Dicembre 2012 • 3

Qualifica professionale, contratto di mestiere e alta formazione.Per Giovani dai 15 ai 29 anni.”

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4 • NapoliTime Magazine - Dicembre 2012

ine anno tempo di bilanci. A che punto è

l’attuazione del programma elettorale del sind-

aco di Napoli, Luigi de Magistris? A distanza di

oltre un anno e mezzo dall’insediamento della

nuova amministrazione, qual è stata l’incidenza delle azioni

intraprese dalla giunta sulla vita quotidiana dei partenopei? I

patti sottoscritti con gli elettori sono stati mantenuti? Facciamo

il punto della situazione. Ricordiamo che i temi della campagna

elettorale riguardavano rifiuti, acqua e beni comuni, lavoro,

partecipazione, politiche sociali, amministrazione e trasparenza,

urbanistica.

Primo obiettivo di chi ha poi assunto la carica di primo cit-

tadino era istituire un piano d’igiene ambientale con l’avvio

della raccolta differenziata porta a porta in tutti i quartieri,

la realizzazione di un’ isola ecologica per ogni municipalità e

l’incentivazione della vendita di prodotti domestici alla spina

per la riduzione degli involucri. Ad oggi, la differenziata porta

a porta stenta a partire e l’obiettivo di coprire tutte le munici-

palità resta una chimera. L’Asia vanta un credito nei confronti del

Comune di Napoli che non le permette di migliorare l’attuale

servizio tanto è vero che la macchina organizzativa comincia

a perdere colpi per la qualità del servizio erogato ai cittadini.

Nonostante la firma del decreto da parte del ministro Clini per

lo stanziamento di 5 milioni di euro destinati all’estensione

della raccolta differenziata porta a porta nella città di Napoli,

la raccolta dei rifiuti e la differenziata non sembra stia dando

i frutti sperati. L’ obiettivo del 70%, sbandierato come possibile

entro il primo anno, si è miseramente infranto in un risultato

molto al di sotto degli annunci in campagna elettorale.

Dal sito Osservatorio Regionale Rifiuti della Regione Campania

si leggono i seguenti dati aggiornati al 20 dicembre 2012:

Differenziato 77.749.218; Indifferenziato 301.760.529; Totale

379.509.747 tonnellate, con una percentuale di Raccolta

Differenziata del 20,48% ovvero con una riduzione rispetto al

2011 del -2,38%.

Le isole ecologiche restano un miraggio: quelle fisse sono 4

(Colli Aminei, Ponticelli, Centro città e Scampia) mentre le altre

sono itineranti, con un solo giorno a settimana programmato per

ricevere il materiale. La vendita di prodotti alla spina, per ridurre

i rifiuti alla fonte, e la vendita con vuoto a rendere è rimasta solo

una idea-proposta.

In compenso, se così si può dire, nel settore dell’erogazione

dell’acqua potabile, abbiamo registrato una delle prime azioni

portata a segno dalla giunta mediante la trasformazione della

Azienda Risorse Idriche di Napoli (ARIN) da S.p.A. in soggetto

giuridico di diritto pubblico, pur essendo, è il caso di ricordalo, la

società già totalmente sotto controllo pubblico.

Piano Lavoro. A novembre 2012 è stato attivato il Fondo

Microcredito che consente l’erogazione di un prestito, da 5 mila

fino a 25 mila euro con la restituzione a tasso zero in cinque

anni, per l’attuazione di azioni a sostegno di quella fetta di

popolazione che non può avere accesso al credito ordinario.

Per gli incubatori di impresa, è stata presentata ad ottobre

2011 la normativa che permette un sistema di incentivazione

alle piccole imprese di 24 quartieri, con un importo erogativo

complessivo di 9,4 milioni di euro. Con questa cifra divisa in

bandi da 10mila e 60mila euro si punta a coinvolgere 400

aziende napoletane. Nel marzo del 2012 è stato riaperto il

bando “La Bulla” per la creazione di tre aziende operanti nel

settore dell’artigianato di alta qualità nell’ambito del Polo Orafo

Napoletano, progetto ideato e messo a punto dalla precedente

amministrazione. Capitolo incubatori. Il CSINE, Centro Servizi

Incubatore Napoli Est, ha la funzione di incoraggiare la nascita

di progetti imprenditoriali favorendo e assistendo lo sviluppo

(start-up) di aziende creative e innovative, fornendo spazi e

servizi per giovani imprese nell’area nord della città, nei quart-

ieri di Miano e Scampia, e nell’area est della città, nel quartiere

di San Giovanni a Teduccio. Attualmente, gli uffici sono chiusi

al pubblico per lavori. L’erogazione dei servizi del CSI, Centro

Servizi incubatore, è stata gestita, da maggio 2010 ad aprile

2012 dal Consorzio Tecfor-tecnologia e informazione e FOSVI

Scarl. L’erogazione dei servizi specialistici del CSI è stata affidata

dal 2012 alla RTI Soges Spa – dConsulting Srl. La riapertura è

prevista nel mese di gennaio 2013.

Per quanto riguarda le politiche sociali, nel marzo 2012, è stato

presentato il progetto della Casa delle donne ubicata nell’ex

asilo Filangieri, ma il progetto è ancora in fase di definizione.

L’apertura di Casa delle Donne si rendeva necessaria dopo la

chiusura di Casa Fiorinda, salvata in extremis da un Decreto del

Capo Dipartimento Pari Opportunità del 26 giugno 2012. Nel

disegno era prevista anche la costruzione di quattro strutture, o

immobili sottratti alla criminalità organizzata, ma al momento

tutto è fermo.

Nell’ambito delle politiche sociali era attesa l’istituzione di un

Garante per le problematiche sulla disabilità e un Garante per la

Salute dei cittadini per una maggiore attenzione alle fasce più

deboli come gli anziani e i senza fissa dimora che, secondo le

norme in vigore, è lo stesso sindaco della città.

luIgI de magIstrIs20 mesI alla guIda del comune

fil leader del movimento arancione, il punto di napolitime

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luigi de magistris, sindaco per napoli

NapoliTime Magazine - Dicembre 2012 • 5

Del Garante per la disabilità, le ultime notizie davano al 2

maggio 2012, l’incontro tra il sindaco ed il campione disabile

Gianluca Attanasio, ma a tutt’oggi questa figura di garanzia

ancora non è stata attivata. Il Garante dovrebbe essere una

sorta di difensore civico per disabili, super partes, indipendente

e autonoma dalla politica e dalla pubblica amministrazione,

per i rapporti tra i disabili e l’Amministrazione. E’ prevista dalla

convenzione Onu per i diritti dei portatori di handicap, adottata

a New York nel 2006 e ratificata dallo Stato italiano nel 2009.

Altri punti all’ordine del giorno, cha hanno diviso l’opinione

pubblica, sono la Ztl e la pista ciclabile. Ztl: cittadini e com-

mercianti non tanto hanno criticato l’idea in sè, che può anche

essere condivisibile per la riduzione del caos cittadino e delle

fonti di inquinamento, ma per l’assenza di un piano trasporti che

parallelamente all’avvio della Ztl, avrebbe dovuto consentire di

lasciare le auto in parcheggi di interscambio per poi proseguire

l’attraversamento della città. I trasporti pubblici in città, non solo

non sono stati potenziati, ma la mancanza di fondi, sta procuran-

do seri problemi di gestione alle aziende di trasporti urbano e

mettendo a rischio il lavoro di centinaia di operatori del settore.

Fortemente contestata è per la pista ciclabile realizzata in città,

per le sue lacune strutturali fatte da interruzioni, ostacoli e per-

corsi non agevoli, spesso ostruiti da auto in parcheggio. Le venti

stazioni di rifornimento e le 400 biciclette elettriche, disponibili

entro l’anno, annunciate a giugno 2012 sono ancora un miraggio.

Sicurezza, in città. La videosorveglianza che è stata intensifi-

cata grazie al PON Sicurezza 2007-2013, programma gestito dal

Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza,

cofinanziato dall’Unione Europea e costato 8,8 milioni di euro,

ha visto l’installazione di 414 dispositivi nei quartieri di Barra,

Chiaia, Chiaiano, Pendino, Pianura, Ponticelli, Porto, Quartieri

Spagnoli, San Carlo Arena, San Ferdinando, San Giovanni, San

Giuseppe, San Lorenzo, Sanità, Scampia, Secondigliano, Soccavo,

Stella, Vasto Arenaccia, Vomero.

Ma è sui temi relativi alla partecipazione dei cittadini nella

gestione della cosa pubblica che si è registrata una forte critica.

Le assemblee del popolo e la democrazia partecipata dal basso

sono stati forse il cavallo di troia che ha fatto percepire che il

vento stesse cambiando per davvero, ma ad oggi nella realtà

dei fatti, le tante associazioni, volano nella corsa di De Magistris

alla conquista del Comune di Napoli, sono quelle che hanno

mostrato il più forte malessere, mai pienamente coinvolte in

fase di definizione di un percorso condiviso. Un solo esempio:

Bagnoli, con questioni quali la realizzazione del sito di com-

postaggio e le trivellazioni nell’area dell’ex Italsider che hanno

tenuto gli abitanti dell’area ovest in uno stato di preoccupazione

continua. E mentre l’illusione della coppa America a Bagnoli è

svanita nel nulla, la discussione sulla rimozione si-rimozione

no della colmata a mare offusca ancora oggi la prospettiva di

vedere finalmente l’avvio di una fase di rinascita socio-eco-

nomica dei luoghi. Dopo un anno e mezzo dall’insediamento

dell’amministrazione De Magistris, nonostante gli sforzi, la

ventata di novità e i propositi di ammodernamento, gli annosi

problemi restano sul campo, irrisolti. La sensazione diffusa è che

ancora una volta, chi sede sulla poltrona di Palazzo San Giacomo

non riesca ad indirizzare questa città verso uno stato di nor-

malità, vivibilità e di progresso sociale tanto anelato.

Laura Scoteroni

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6 • NapoliTime Magazine - Dicembre 2012

520mila lavoratoriin cassa integrazione

ono 520 mila i lavoratori in

cassa integrazione, a zero

ore, conteggiati da gennaio

a novembre 2012. A ren-

derlo noto è la CGIL che, col rapporto di

novembre elaborato sulla base dei dati

Inps dall’osservatorio Cig del sindacato,

comunica che ammonta ad oltre 3,8 mili-

ardi la decurtazione del reddito al netto

delle tasse, circa 7400 euro in meno in

tasca a ogni singolo lavoratore.

Per chi si trova ad affrontare l’incubo

della cassa integrazione, c’è innanzitutto

la paura di non essere reintegrato al

lavoro. Inoltre, i lavoratori percepiscono

un assegno dall’Inps che non sempre è

puntuale mentre il reddito, ridotto improv-

visamente, non è più sufficiente per le

spese che una famiglia media sostiene tra

affitto o mutuo, vitto, figli.

Nel 2012 le ore di cassa integrazione

superano il miliardo, un andamento nega-

tivo che sembra non avere una conclu-

sione. E’ dal 2010 che le aziende italiane

non trovano altra soluzione alla crisi e

la speranza è che per il 2013 si dissolva

il timore che non ci siano più fondi per

finanziare gli ammortizzatori sociali.

La legge di stabilità non garantirebbe

la copertura necessaria alla cassa inte-

grazione in deroga, per questo la CGIL

denuncia “l’insufficienza delle risorse” e

rivendica “la necessità di reperire nuove

coperture” altrimenti c‘è il rischio che i

fondi basteranno a coprire solo i primi

mesi del 2013. A fronte dei 2 milioni

finanziati nel 2012, è impensabile che il

milione di euro stanziato per il 2013 possa

essere sufficiente.

La cassa integrazione è uno strumento

che permette di garantire ai lavoratori, nel

migliore dei casi, l’80% dello stipendio.

Si applica in quelle situazioni in cui le

aziende sono o in difficoltà economica, o

che dichiarano fallimento e viene richies-

ta, nella misura in cui la legge lo consente,

per tipologia e a seconda del numero

dei dipendenti. La riforma del lavoro del

Ministro Elsa Fornero, rivoluzionerà il

sistema degli ammortizzatori sociali e il

rischio è che gli svantaggi siano superiori

alle promesse del Ministro.

L’ASPI, Assicurazione Sociale per l’Impiego,

sostituirà, dal 2017, l’indennità di mobilità

e disoccupazione ordinaria e la cassa inte-

grazione in deroga prevista per le aziende

con meno di 15 dipendenti.

L’accesso alla cassa integrazione ordinaria

non viene modificato, ma quella straordi-

naria non sarà più concessa per cessazi-

one di attività.

Dicevamo sorridendo: “il business degli

alimentari non va mai in crisi” e invece

due colossi come la Despar Campania e

l’ALVI sono falliti in Camapania nel 2010.

Ancora “il servizio pubblico garantisce il

posto fisso” e il pensiero va immediata-

mente ai lavoratori di EavBUS e CSTP.

Monica Apicella

cassa IntegrazIoneInsuFFIcIentI I FondI 2013

s

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NapoliTime Magazine - Dicembre 2012 • 7

dIssesto FInanzIarIoallarme per Il comune

llarme dissesto nei comuni lanciato dalla Corte

dei Conti. I bilanci della regione Campania invece

migliorano. “Punti critici restano sanità ed enti

locali. I Comuni sono quasi tutti in dissesto, occorre

una riflessione critica. La pubblica amministrazione

non sempre ha gli strumenti per ben governare: per assicurare i

servizi è costretta a forzare la legge, nostro compito è riportarla

dentro la legge”, queste le parole di Tommaso Cottone, procura-

tore regionale presso la Corte dei Conti, pronunciate in occasione

del 150° anniversario dell’istituzione della Corte dei Conti.

La magistratura amministrativa tira le somme sull’andamento

degli enti locali, giunti ormai alla fine del quarto anno della

crisi economica che ha investito, se non annientato, l’occidente.

Oppressi dai provvedimenti di spending review e da una cattiva

gestione delle risorse, i bilanci dei Comuni destano particolare

attenzione e preoccupazione. “La Regione - ha ricordato il presi-

dente Stefano Caldoro - ha un bilancio di 24 miliardi di euro,

gestisce 70mila dipendenti, ha una struttura amministrativa che

si è formata negli anni caratterizzata da un profondo squilibrio

finanziario che si porta dietro un debito di oltre 16 miliardi e

che per il passato era abituata, ed è questa la cosa peggiore, a

produrre un disavanzo di 800 milioni all’anno.

C’era la propensione all’indebitamento per la spesa corrente che,

ha prodotto l’indebitamento che si accumulava su debito finale

e che, a sua volta, ha prodotto uno squilibrio strutturale. Noi - ha

concluso - abbiamo voluto fermare questa deriva.” Il presidente

della sezione campana della Corte dei Conti, Vittorio Lomazzi,

interviene: “Si registra un miglioramento costante nei conti della

Regione Campania, iniziato nel 2008, ma oggi sicuramente più

sensibile” e poi spiega: “Abbiamo esaminato il bilancio 2010 della

Regione Campania dove già si vedono dei miglioramenti, ma dai

dati che abbiamo sappiamo che anche nel 2011 sono continuati.

C’è ancora il deficit, ma possiamo dire che è stata imboccata la

strada giusta, anche per quanto riguarda la sanità.

Per i Comuni, e in particolare per quello di Napoli, ci sono grossi

problemi contabili e di personale ma, sono i problemi dei grandi

Comuni.” Luigi Giampaolino, presidente nazionale della Corte,

ricorda: “Del resto, negli anni scorsi la situazione contabile del

Comune di Napoli ha fatto giurisprudenza.”

Mariagiovanna Guillaro

a

corte dei conti comuni: rischio dissesto finanziario

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8 • NapoliTime Magazine - Dicembre 2012

i è concluso l’anno 2012 e

sicuramente il bilancio della

Campania, dal punto di vista

del flusso turistico, è posi-

tivo. La Regione, che durante lo scorso

periodo estivo ha registrato la migli-

or performance su scala nazionale con

il +2,4% di presenze alberghiere (dati

Federalberghi), durante le festività natal-

izie e quelle di capodanno si è rivelata

una meta capace di attrarre visitatori

italiani e stranieri.

La Campania, perfetta destinazione per

tutte le stagioni, in questa occasione,

ha beneficiato di un lungo week-end e

di favorevoli condizioni meteorologiche,

che hanno regalato un clima mite in tutto

il territorio. Non dimentichiamo, infatti,

che lo scorso anno, proprio nei giorni

del 24 e 25 dicembre, il Vesuvio, tornato

quest’anno ad essere uno dei luoghi più

visitati, fu chiuso per neve. Secondo i

dati forniti dal Consorzio Artèm, ges-

tore dei servizi biglietteria, durante i

giorni di Natale, dal 24 al 26 dicembre,

gli accessi al sentiero del Gran Cono

sono stati 653. Anche i siti archeologici di

Pompei, Ercolano, Oplontis e Boscoreale

hanno fatto registrare un buon numero

di presenze. I dati sono forniti dalla

Soprintendenza Speciale per i Beni

Archeologici: il 24 dicembre sono stati

registrati 1.494 visitatori contro i 1.615

del 2011, il 25 dicembre 955 (nel 2011,

nel giorno di festa i siti erano chiusi) e

2.372 fino alle ore 13,00 del 26 dicem-

bre. Questo impulso al Turismo Culturale

deriva anche dall’attività di promozione

organizzata dal Ministero per i Beni e le

Attività Culturali che, in via straordinaria,

ha garantito l’apertura in tutta Italia

dei musei e delle aree archeologiche

statali anche nei giorni 25 dicembre e

1° gennaio. “In giornate tradizionalmente

di riposo per la maggior parte degli

italiani”, così riporta il comunicato del

Ministero, si è voluto “offrire a tutti una

possibilità di crescita culturale nell’ottica

di valorizzare ed aumentare la fruizione

del nostro inestimabile patrimonio

artistico”. Nell’ambito dell’attività pro-

posta dal Ministero, la Soprintendenza

ha osservato le disposizioni ampliando,

per l’occasione, l’offerta turistica tanto

che, a Pompei, sono state aperte quatto

Domus quali: la Casa di Apollo, la Casa

dei Ceii, la Casa della Caccia Antica e la

Casa di Cecilio Giocondo. Ottima afflu-

enza anche nella città di Napoli e nelle

rinomate località turistiche come Ischia,

Capri, la Costiera Amalfitana e la Penisola

Sorrentina. Secondo le stime di Abbac

Confesercenti, l’associazione dei bed and

breakfast, affittacamere e case apparta-

menti vacanze, nei luoghi sopra indicati,

le strutture ricettive extra alberghiere

hanno registrato il tutto esaurito. Bene

anche Salerno, in flessione l’occupazione

negli agriturismi delle aree interne come

l’Irpinia, il Cilento e le zone di Benevento.

Le prenotazioni sono sotto data di arrivo

e il last minute rimane una costante.

Secondo Agostino Ingenito, presidente di

Abbac, “La crisi economica in atto ha visto

una rimodulazione, in parte, delle tariffe

al ribasso, anche per la sopraggiunta

tassa di soggiorno che interessa molte

città della regione.”

Margherita Masotti

turIsmo 2012 In campanIa

s

bilancio positivo per il turismo

Page 9: NapoliTime Magazine

turIsmo sostenIbIlenapoli la prima città del sud

NapoliTime Magazine - Dicembre 2012 • 9

apoli, nella graduatoria dei comuni con il mag-

gior livello di turismo sostenibile, in relazione al

rapporto tra vocazione turistica e spesa pubblica

contenuta, compare come prima città del Sud e

come quarta su scala nazionale dopo Milano, Firenze e Torino.

Il dato, diffuso lo scorso 6 dicembre a Roma, durante il Convegno

“La graduatoria dei Comuni Italiani turisticamente sostenibili

in relazione alla spesa pubblica locale”, emerge da uno studio

dell’EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo), dell’Ires

Nazionale (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) che si

avvale della collaborazione del Network degli Osservatori sui

Bilanci degli Enti Locali con la partecipazione dell’UPI (Unione

Province italiane) e della Provincia di Rimini.

Le città italiane oggetto di studio sono state 117. La Campania è

presente con Avellino al sesto posto, Salerno al ventiquattresimo,

Caserta che conquista la posizione numero 33 mentre Benevento

è solo ottantottesima.

Come riportato nel comunicato dell’EBNT, la classifica è stata

stilata “Basandosi sull’Indice di Turismo Sostenibile, calcolato

prendendo in esame diversi parametri quali: gli Indicatori di

contesto che tematizzano la caretterizzazione occupazionale e

demografica locale, la ricettività turistica, l’accessibilità in termini

di infrastrutture, il rischio e la qualità ambientale; l’attrattività

naturalistica e storico-paesistica ed infine, l’aspetto economico

con la caratterizzazione delle imprese turistiche locali”.

Proprio sugli indicatori sopra richiamati è stata costituita la base

per la seguente analisi, multivariata, che ha permesso di profilare

le “5 Italie del Turismo”:

- I Poli della competitività turistica, tra cui rientrano le prime

quattro città classificate, hanno un’alta richiesta turistica, una

significativa vitalità socio-demografica, un’economia turistica ad

alta intensità territoriale, tutto con valori medi più bassi degli

altri gruppi.

- Le Città Verdi come Salnuri in Sardegna e Forlì, caratterizzate da

una densità abitativa a basso rischio industriale e sismico, sono

capaci di attrarre proprio per le attività naturalistiche, potrebbero

quindi, mediante politiche adeguate, far leva su queste pecu-

liarità e crescere in termini di sviluppo e capacità economica.

- Le Città con offerta turistica non corrisposta, sono quelle che pur

presentando delle facoltà in termini di interesse ed infrastrutture

ricettive, non soddisfano le richieste perché non hanno realizzato

politiche adeguate ed investimenti finalizzati al Turismo. Ne sono

esempio Perugia, Lucca e Matera.

- I Poli dell’economia turistica, tra cui troviamo città d’arte quali

Roma, Cagliari, Genova, Verona e Trieste che, nonostante le grandi

possibilità, stentano a sviluppare un’economia turistica competi-

tiva.

- Le Città ad alta domanda turistica come Venezia, Mantova, Siena

e Rimini sono realtà con grande concorrenza creata dal settore

Turismo che andrebbe sostenuta con politiche mirate ad attenu-

are gli effetti negativi sulle comunità che, stanzialmente, vivono

in questi luoghi.

“Con questa ricerca” ha spiegato Alfredo Zini, presidente dell’EBNT,

vogliamo lanciare una sfida e dimostrare che i buoni risultati si

possono ottenere anche con buone pratiche, limitando gli inter-

venti delle pubbliche amministrazioni”.

L’osservatorio, che per il terzo anno consecutivo, ha realizzato

questo studio, si pone nel lungo periodo l’obiettivo di mettere in

luce i punti chiave per affrontare un percorso verso la consapev-

olezza e quindi, la crescita del Turismo sostenibile. Investimenti

mirati che mettano in moto tutto il sistema turistico del Paese.

Come ha dichiarato, Lucia Anile, vice presidente dell’EBNT:

“Sapere che la spesa pubblica locale è, in molti casi, inversa-

mente proporzionale al raggiungimento degli obettivi fonda-

mentali per lo sviluppo del turismo, non può che appagare gli

sforzi degli amministratori e le aspettative dei residenti”.

Mar. Mas.

n

rIstorante alba la grIglIata

“Tutti a tavola al ristorante Alba La Grigliata dove la tradizione sposa il buon gusto.“

Il ristorante è in via nazionale delle puglie, n. 276 - casoria.

per prenotazioni ed informazioni telefonare al numero

0817593414.

Page 10: NapoliTime Magazine

10 • NapoliTime Magazine - Dicembre 2012

l recente crollo di un intonaco durante lo svolgimento

delle lezioni nella scuola elementare “Marco Polo”

a Cardito, in provincia di Napoli, oltre a causare 4

feriti ha messo nuovamente sotto i riflettori lo stato

di degrado in cui versano le scuole italiane.

Secondo le statistiche di Cittadinanzattiva, un movimento di par-

tecipazione civica che opera in Italia e in Europa per la tutela dei

cittadini e dei consumatori, solo un quarto delle scuole italiane

è a norma con tutte le certificazioni di sicurezza, il resto grava

in condizioni pessime: lesioni strutturali in una scuola su dieci,

muffe ed infiltrazioni in una su quattro, assenza di sale computer,

di palestre e della maggior parte dei laboratori didattici in un

terzo degli edifici, per non parlare dei cortili utilizzati come

parcheggio e del problema del sovraffollamento di alunni nelle

aule che le rende ulteriormente meno sicure.

Per quanto riguarda eventuali lavori di ricostruzione, o non

vengono effettuati, oppure vi è un ritardo nella consegna dei

nuovi edifici. Un esempio eclatante è la scuola “Cimiliarco” in via

Nazionale delle Puglie, a Casoria, che tre anni fa è stata chiusa

a causa di infiltrazioni d’acqua nelle fondamenta. Il denaro per

la ristrutturazione fu stanziato al momento della chiusura sotto

la giunta Ferrara, ma soltanto pochi mesi fa sono cominciati i

lavori che hanno costretto tutti gli alunni a spostarsi in un vicino

centro polifunzionale per continuare a svolgere regolarmente le

attività didattiche in aule di fortuna, gelide d’inverno ed afose

in estate in quanto separate da pannelli di materiale antitraspi-

rante. Le cause del collasso organizzativo risiedono, non solo nei

vari tagli effettuati nel corso degli anni alla scuola pubblica, ma

anche nella cattiva gestione dei fondi che vengono stanziati.

Spesso in Italia prevale la logica dell’emergenza, quando invece

si dovrebbe applicare una prospettiva basata sulla prevenzione.

Si cerca di arginare un problema quando ormai è accaduto ed è

troppo tardi per trovare una soluzione.

Gemma Delle Cave

scuolatra emergenze e sprechI

l’Associazione Accà nisciuno è fesso nasce a Napoli

nel 2011 con finalità sociali e solidali, su inizia-

tiva della dottoressa Carmen Manfellotto, attuale

presidente. Grazie ai fondi raccolti, tra sponsor

e donazioni private, riesce a garantire a un gruppo di bam-

bini napoletani terapie a domicilio come la logopedia, la psi-

comotricità, la riabilitazione neuromotoria. Terapie costose che

altrimenti non potrebbero permettersi.

12 scatti contro l’indifferenza è il nuovo progetto ideato

dall’associazione. Un calendario fotografico con protagonisti

giovani disabili e volti noti della cultura, dello sport e dello

spettacolo campano. Tra i tanti spiccano gli attori Enzo De Caro,

Patrizio Rispo e Rosaria De Cicco e gli sportivi Franco Porzio e

Patrizio Oliva.

Presidente Manfellotto, in questo calendario sono illustrati

emozionanti scatti fotografici e 12 Ideali. Cosa si propone

l’Associazione? “12 scatti contro l’indifferenza ha l’obiettivo di

dare risalto al problema della terapia negata. Un calendario

che vede protagonista un gruppo di bambini diversamente abili

affiancati da volti noti dello spettacolo e dello sport campano.

Il sistema nazionale sanitario ha ridotto, in alcuni casi eliminato

completamente i trattamenti neuro-riabilitativi ai bambini con

gravi disagi motori. La terapia negata garantiva spesso l’unico

contatto con il mondo esterno e il mantenimento delle capacità

motorie residue senza avere peggioramenti ulteriori. E’ per ques-

to motivo che l’associazione garantisce una terapia domiciliare

ai bambini disabili, grazie ad una equipe di fisioterapisti.” Sulla

pagina del calendario dedicata al mese di Gennaio, sotto la foto

leggiamo: “Solidarietà è sentirsi fratello del medesimo pensare

e sorella del medesimo agire”. Solidarietà è? “La solidarietà è

nel sorriso delle persone che con piccoli gesti possono rendere

grandi cose.” Il duemilatredici è? “Il duemilatredici è vedere con

gli occhi del cuore.”

Il calendario si trova in vendita presso il teatro Posillipo, ma si

possono fare anche donazioni dirette all’Associazione, in tal caso

verrà rilasciata una ricevuta detraibile dalle tasse. I riferimenti

sulla trasparenza bancaria e maggiori informazioni si trovano

sul sito dell’associazione.

Associazione Accà nisciuno è fesso: www.anefitalia.it;

IBAN IT21DO335901600100000063539

Marco Calafiore

solIdarIetàassocIazIone accà nIscIuno è Fesso

i

Page 11: NapoliTime Magazine

NapoliTime Magazine - Dicembre 2012 • 11

l SI.NA.GI. (Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia)

è l’Organizzazione sindacale più rappresentativa,

sul territorio Nazionale, della rete di vendita dei

quotidiani, giornali, riviste e periodici, sin dalla

sua costituzione avvenuta nel 1948. Dagli inizi degli anni 2000

il SINAGI inizia a ridefinire il proprio rapporto con le strutture

confederali, con cui si da vita al processo di affiliazione con il

Sindacato Lavoratori della Comunicazione SLC CGIL.

Il rapporto di affiliazione si solidifica con l’ottavo Congresso

e, per la prima volta, a marzo 2006, il III Congresso Nazionale

SLC CGIL annovera tra i componenti del Direttivo nazionale il

Segretario Generale del SINAGI. Riforma della legislazione sulla

rivendita dei giornali, quotidiani e periodici, nuova contrattazione

nazionale e regionale per l’accordo nazionale tra le parti sociali,

informatizzazione della rete di vendita, riforma del sistema dis-

tributivo e affermazione di una nuova qualità dell’informazione

e dei più elevati livelli di lettura nel Paese, equità fiscale e

modernizzazione della filiera editoriale, al passo con l’Europa:

sono questi i capisaldi dell’azione sindacale del SINAGI affiliato

SLC CGIL.

Altro impegno rilevante, che vede in prima fila il SINAGI, è la

discussione con il Governo a seguito del decreto “Salva Italia” per

la questione riguardante la liberalizzazione della rete di vendita.

Nella città e nella provincia di Napoli il SINAGI è sempre stato il

Sindacato più rappresentativo, fino a quando, nel corso del 2010,

il Segretario provinciale e dell’epoca, senza alcun confronto con

gli organismi nazionali decideva di aderire al FENAGI, sinda-

cato aderente alla Confesercenti, trasferendo tutti gli iscritti a

quest’ultima.

A seguito di tale iniziativa, la segreteria nazionale del SINAGI,

in accordo con la CGIL e la SLC Nazionale, chiedeva alla SLC di

Napoli di farsi carico del processo di ricostituzione della struttura

provinciale di Napoli.

Tale impegno è stato assunto dalla SLC Cgil di Napoli ed oggi,

pur tra mille difficoltà ed ostacoli, si cominciano ad intravedere i

primi frutti del lavoro organizzativo e di rappresentanza a tutela

dei rivenditori di Napoli e provincia.

Tra le iniziative promosse a favore della rete di vendita della

provincia di Napoli vi è la pubblicizzazione della convenzione

nazionale con UGF-Banca e con la società City Poste Payment per

la riscossione dei bollettini di conto corrente. Inoltre, va ricordata

la sede del SINAGI Provinciale di Napoli che si trova a Napoli in

Via Domenico Fontana 68/b, quartiere Arenella, dove tutti i riven-

ditori hanno la possibilità di usufruire di servizi come la tenuta

scritture contabili, fiscali e modello unico con una quota annuale

estremamente vantaggiosa per gli iscritti al SINAGI. Tutto ciò è

reso possibile per il fattivo contributo logistico ed economico

della SLC Cgil di Napoli.

SINAGI provinciale di Napoli

sInagI provIncIaledI napolI

slc cgil napoli

Il Sinagi amplia i servizi per i giornalai napoletani ed inaugura la nuova sede a via Domenico Fontana”

i

Page 12: NapoliTime Magazine

dalla filosofia della Qabbàlàh alla fantasia della “tumbulella”

e adesso tombola

12 • NapoliTime Magazine - Dicembre 2012

a storia della Tombola è

antica. Già nel II millennio

a.C., veniva praticata la div-

inazione attraverso i numeri

e persino il re Salomone vi faceva ricorso

con fiducia. Invece, nel II secolo d.C., in

Grecia si era diffusa l’usanza di farsi inter-

pretare i sogni, ad opera di Artemidoro

di Daldi, la cui selezione di sogni e

la relativa interpretazione, raccolta nell’

“Onirocritica”, rappresenta ancora oggi

una ricca risorsa, su cui si fonda tutta la

scienza occidentale dei sogni.

Le origini comprovate ci portano altrove,

a circa 500 anni fa, nella misteriosa caba-

listica ebraica. Cabala deriva da qabbàlàh,

che significa ricezione e/o tradizione:

una sorta di sistema filosofico e semi-

teologico di interpretazione mistica della

Bibbia e dei Testi Sacri cristiani. Partendo

dalla considerazione che nella Bibbia

non c’è parola che non abbia un significa-

to arcano e che il mondo non è altro che

un insieme di simboli, i cabalisti ebraici,

persiani ed egiziani fondarono una vera e

propria dottrina interpretativa.

Più semplicemente, poiché Dio aveva

usato la lingua ebraica per comunicare

con Mosè, si diede per scontato che le

22 lettere dell’alfabeto ebraico fossero

espressione delle parole divine e, quindi,

meditando su di esse si potesse avere il

“quadro generale” della Creazione.

Ricordando che all’epoca si numerava

con le lettere, venne naturale associ-

are a ciascuna di esse il suo corrispet-

tivo numerologico e il gioco era fatto.

Addirittura, Abraham Abulofia, studioso

di Sacre Scritture, scrisse un’intera opera

letteraria, utilizzando esclusivamente

numeri, dopo aver effettuato molteplici

combinazioni scambiando tra loro le let-

tere. Da allora, sempre più pensatori sia

ebrei che cristiani, si dedicarono allo

studio della Cabala, persino Pico della

Mirandola.

E poi, la proverbiale illimitata fantasia

dei napoletani si è messa all’opera e la

storia recente, senza ombra di dubbio, le

attribuisce l’invenzione della Tombola.

Nel periodo di Natale del 1734, nacque

una diatriba tra Carlo III di Borbone, re di

Napoli, ed il frate domenicano Gregorio

Maria Rocco.

Il monaco sosteneva che si trattava di un

gioco immorale, perché comportava la

vincita di danaro attraverso ingannevoli

e spregevoli modalità, ma, in realtà, la

motivazione principale era che conduce-

va la gente a fidarsi sempre meno della

Fede cristiana per superare le avversità

della vita quotidiana, preferendo la gara

con la Sorte.

Il re, dal canto suo, non era d’accordo,

perché avrebbe dovuto rinunciare alla

gabella sul gioco del Lotto, in un momen-

to particolarmente delicato per le casse

dello Stato, dissanguate dalle spese

affrontate per riconquistare il Regno di

Napoli all’Austria. Alla fine, giunsero ad

un patto: il gioco e relativa tassa rimase-

ro, ma era vietata l’estrazione dei numeri

nelle feste natalizie, cosicché il popolo

si indirizzava esclusivamente verso la

preghiera e la penitenza.

“Fatta la legge, trovato l’inganno”.

I giocatori accaniti non svolsero più in

pubblico le loro attività, bensì in case pri-

vate e, non potendo usare un banditore

ufficiale, si servivano di un contenitore

di vimini, a forma conica, somigliante

ad un tombolo, chiamato “‘o panariello” ,

contenente 90 pezzetti di legno cilindrici,

numerati da uno a novanta.

Da gioco pubblico, dunque, la Tombola

si era trasformata in gioco a conduzione

familiare e, per non essere sorpresi in

flagranza di reato, i numeri estratti non

venivano pronunciati, ma svelati attra-

verso un’allegoria, dal significato allusivo

e volgare: nacque ‘a tumbulella napole-

tana, nella sua veste ludica, scaramantica

e rituale al tempo stesso. Insomma, una

vera e propria arte combinatoria, oltre

che divinatoria, tra intrecci di senso e

sfumature di accordo.

Pina Paone

l

Page 13: NapoliTime Magazine

ome ogni anno si tirano le somme, si fanno bilan-

ci e si stilano classifiche. Ma come si misurano

gli interessi della società in cui viviamo? Dalle

parole che cerchiamo ogni giorno sul motore di

ricerca più famoso al mondo: Google.

Vediamo dunque cosa hanno cercato quest’anno gli italiani sul

web. Alle parole legate alla ricerca “voglia di” in pole position

troviamo l’inarrestabile voglia di calcio degli uomini. È infatti

questa la parola più ricercata, siamo forse un popolo sportivo?

Oppure semplicemente il calcio è diventato per molti una vera

e propria ossessione, andando ben oltre la considerazione che

dopo tutto si tratta di un gioco. I novanta minuti più amati dagli

uomini, tutto il resto poi può anche sparire. Al secondo posto,

nella classifica delle nostre voglie “googlate” ci sono i dolci per

passare dallo sport al cibo iper calorico, per la serie “abbiamo le

idee chiare”. Chi non ha mai detto “avrei proprio voglia di dolce”

in una sera come tante, con un umore un po’ ballerino, con qual-

che pensiero di troppo o un dispiacere dietro l’angolo. Loro, i

nostri amati zuccheri capaci di farci cambiare umore all’istante,

a volte basta così poco, un dolcino e tutto passa.

Di converso troviamo la voglia di dimagrire, perché siamo un

popolo che prima agisce e poi si pente, per poi agire di nuovo.

L’ossessione del nuovo millennio: i chili di troppo. Vorremmo

dimagrire con gli occhi, senza andare in palestra e senza rinun-

ciare alla pasta o alla pizza, praticamente un miracolo. Perché

un “ti amo” per una donna non è piacevole come un “ti trovo

dimagrita”, è risaputo. A seguire troviamo la voglia di amore.

Una volta appagato lo stomaco è anche giusto che si plachi il

cuore. Sovente si confonde l’amore con le altre mille sfumature

che caratterizzano i sentimenti, spesso vogliamo semplicemente

essere amati, sentirci importanti per qualcuno, sapere che

nonostante tutto quella persona ci sarà sempre. Avere questa

certezza aiuta ad affrontare meglio i dispiaceri della vita. Ben

venga quindi la voglia di amore in tutte le sue sfaccettature.

“L’amor che move il sole e l’altre stelle” scriveva Dante.

Dalle voglie passiamo poi ai “come fare” ed al primo posto tro-

viamo il sesso. Siamo un popolo di amatori, è risaputo, perfezi-

onisti dell’ars amandi al punto da doverne ricercare i segreti su

google. Altro cruccio degli esseri umani è “come far innamorare”

e per questo si cercano suggerimenti su come far capitolare la

persona che abbiamo adocchiato, magari dalla ricerca spunta

qualche ricetta per una pozione magica, mai dire mai. Un sorso

e lui si innamora, un po’ come nelle fiabe.

E poi ci sono le paure, le inquietudini, quelle situazioni che

preferiremmo non vivere. Tra tutte emerge la paura di addor-

mentarsi, vista come paura di morire, di non risvegliarsi più.

Al secondo posto c’è la paura di deludere gli altri o se stessi,

deludere le aspettative che qualcuno ripone in noi, non sentirsi

all’altezza di un compito o temere di non riuscire ad essere ciò

che vorremmo. Un’inquietudine che colpisce molti, il segreto

forse è non aspettarsi troppo e smetterla di essere così esigenti

verso noi stessi. Conclusione siamo un popolo che ama il calcio,

il cibo, il sesso e l’amore, ma che ha anche paura di non meritare

tutto ciò. Forse non abbiamo le idee chiare, ma la passione di

certo non ci manca. Keep in touch.

Eliana Veronica Sacchettino

c

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NapoliTime Magazine - Dicembre 2012 • 13

dImmI cosa cerchI e tI dIrò chI seI

Page 14: NapoliTime Magazine

14 • NapoliTime Magazine - Dicembre 2012

uesto mese vi proponia-

mo la visione della prima

spettacolare avventura

dell’Hobbit Bilbo Baggins

alla ricerca dell’anello del

potere, ovvero la nuova saga fantasy

dall’autore de Il Signore Degli Anelli, di

cui questa nuova trilogia – e l’omonimo

romanzo – è il prequel.

Questo puro, avvincente, epico spetta-

colo dal titolo “Lo Hobbit, Un Viaggio

Inaspettato” è senza dubbio tra i più atte-

si film degli ultimi anni, proprio perché

prequel di una saga, quella de Il Signore

degli Anelli dell’autore britannico Tolkien,

che ha cambiato il modo di fare cinema

e che, senza dubbio, rimarrà nella storia

della settima arte. Un film soggetto ad

un’ attesa che poche pellicole hanno

generato negli anni, in quanto doveva

essere all’altezza dei suoi predecessori

e costituire, anche esso, un capolavoro. Il

risultato complessivo è straordinario. Lo

spettatore si ridesta dal buio della sala

cinematografica emozionato, felice, esta-

siato e gioioso per aver visto quello che

senz’ombra di dubbio è uno dei migliori

film degli ultimi anni.

Durante la proiezione in HD3D - che

ne esalta decisamente le caratteristiche

spettacolari, anche se è sconsigliato a

chi soffre di mal di testa – il pubblico

applaude a scena aperta mentre scorrono

le peripezie del giovane hobbit Bilbo

Baggins,. L’interprete Martin Freeman,

che col suo stile molto “british” risulta

assolutamente perfetto per il ruolo, è

immerso in un vortice incalzante ed

avvincente di avventura, dramma e fan-

tasia che ci fa dimenticare di essere

davanti ad uno schermo, grazie anche

alle interpretazioni del nutrito cast di

attori che sono al limite della perfezione.

Su tutti, Ian McKellen, decisamente nato

per interpretare il mago Gandalf il Grigio

ed il bravissimo Richard Armitage, nel

ruolo del nano Thorin che ci regala uno

dei personaggi più affascinanti degli

ultimi tempi.

Dal punto di vista tecnico il film è vera-

mente uno spartiacque, poiché la nuova

tecnologia di ripresa a 48 fotogrammi

al secondo ci regala una definizione

d’immagine mai vista prima riuscendo

nell’impresa di rendere il 3D in assoluto

il migliore mai realizzato nella storia del

cinema, migliore persino dell’Avatar di

James Cameron. Gli effetti speciali sono

talmente perfetti che rasentano la vera

e propria “arte”, grazie ad un uso della

ComputerGrafica da capogiro.

I Costumi e le scenografie sono assolu-

tamente indescrivibili, ma la standing

ovation va al vero protagonista della

vicenda ovvero il Gollum di Andy Serkis,

magistrale come sempre e mai reso così

reale da una motion capture in stato di

grazia. Il film coniuga tragedia epica,

avventura e risate in un modo perfetto,

molto poetico e più volte commovente,

grazie anche alla monumentale colonna

sonora del premio oscar Howard Shore.

Il regista neozelandese Peter Jackson

(qui anche autore della sceneggiatu-

ra insieme alla sua fedele compagna

Fran Walsh, alla writer Philippa Boyens

ed al regista Guillermo Del Toro) torna

nella “terra di mezzo” come meglio non

si potrebbe, allargando il rating della

narrazione anche ai più piccoli, con

momenti comici gradevolissimi, senza

però dimenticare il dramma e lo scor-

rere dell’avventura, regalandoci, ancora

una volta, tutte quelle emozioni che già

Il Signore degli Anelli aveva impresso

indelebilmente nel cuore di milioni di

spettatori.

In conclusione, vista la qualità di questa

spettacolare opera filmica, dai prossimi

due episodi che concluderanno questa

trilogia - introduttiva al Signore degli

Anelli - possiamo aspettarci grandi cose,

senza che il timore che vengano minima-

mente disattese. Buona Visione e Buon

Anno.

Francesco Verdosci

vIstI per voI cInema

Q

lo hobbit, un viaggio inaspettato

Page 15: NapoliTime Magazine

ouis Vuitton presenta la nuova campagna pub-

blicitaria primavera – estate 2013. L’artista conc-

ettuale Daniel Buren insieme al direttore artistico

Marc Jacobs, nello studio newyorkese di Steven

Meisel, ricreano l’ambientazione della sfilata in cui è stata

presentata la collezione. Sia sulle pareti che sul pavimento, il

motivo è ispirato alla tela di Damier a scacchi bianchi e gialli e

dodici modelle emergenti sfilano a coppie con abiti e borse che

richiamano lo sfondo e il pavimento, ma di colore bianco e nero.

Tra le modelle in sfilata spiccano i nomi di Athena Wilson, Nastya

Kusakina, Janice Alida, Magdalena Jaesk, Ruby Jean Wilson, Tian Yi,

Ji Hye. Perchè in coppia? Marc Jacobs dichiara: “Ho sempre amato

i lavori di Daniel Buren e Les Deux Plateaux al Palais Royal di

Parigi - una serie di colonne rigate di altezza diversa - è stata

l’ispirazione per le proporzioni degli abiti. Sentivo che l’idea di

presentare le ragazze in coppia come “gemelle” avrebbe amplifi-

cato il messaggio della ripetizione e la ripetizione del motivo

che è la chiave della collezione di questa stagione. A volte sono

appaiate perfettamente, altre sono spaiate e indossano lunghezze

diverse - mini o midi, o midi e maxi - a riflettere la diversa altezza

delle colonne di Buren.” Una collezione opposta a quella vecchia,

come afferma lo stesso Jacobs: “E’ un contrasto netto rispetto alla

stagione precedente, con il romantico che lascia il posto ad una

precisione matematica. I fiori comunque presenti in collezione,

diventano astratti e dalle forme stilizzate, quasi irriconoscibili.

Ma il tema più ricorrente è sicuramente la griglia di quadrati,

omaggio al celebre motivo Damier della Maison”. Inoltre, i colori

a contrasto dei quadrati, i tessuti che alternano materiali brillanti

e opachi, presenza e assenza, nel caso degli abiti con i dettagli

cut-out. Buren, dopo aver visualizzato l’iniziativa, e quindi anche

il lavoro nello studio Meisel, ha deciso di continuare la collab-

orazione con la Maison Vuitton, spiegando così il perché: “Non ho

mai fatto nulla di questo genere prima d’ora, è stata un’esperienza

sorprendente. L’altra cosa altrettanto sorprendente - dato il fatto

che impiego anni a realizzare i miei progetti - è stato vedere con

quale rapidità ci siamo mossi dagli schizzi iniziali al set finito. Mi

è piaciuto.” L’artista è ora impegnato a ideare le vetrine di alcuni

store sparsi nel mondo che presenteranno la nuova collezione

che debutterà a Febbraio 2013. Nato nel 1938, Buren è un’artista

minimalista, astratto, conosciuto per l’utilizzo di grandi linee

regolari a contrasto che integrano l’opera visiva nel circostante

spazio architettonico, solitamente edifici storici.

Steven Meisel, fotografo di fama internazionale, comincia la car-

riera come illustratore per lo stilista Halston. Poi presso l’agenzia

Elite inizia a fare provini fotografici alle modelle. Alcune di

queste, impressionate dal lavoro, portarono gli scatti alla rivista

Seventeen e fu così che l’artista iniziò la collaborazione col fash-

ion magazine. Nella sua lunga carriera, Steven Miasel ha curato

le campagne pubblicitarie di Versace, D&G, Valentino, CK, Prada,

Louis Vuitton, Lanvin, Mulberry e Anna Sui.

Gaia Moschetti

louIs vuIttongIoca a scacchI con la moda

l

NapoliTime Magazine - Dicembre 2012 • 15

Page 16: NapoliTime Magazine