N° 81 1° Bimestre 2014 Gennaio Febbraio Notiziario "Divina Misericordia"

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N° 81 1° Bimestre 2014 Gennaio Febbraio Notiziario "Divina Misericordia" della Chiesa di Santo Spirito in Sassia Santuario della Divina Misericordia in Roma

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  • Sommario

    P. 3 - 5S. Messa alla Divina Miseri-cordia 5 Gennaio 2014Epifania di Nostro SignoreGes Cristo

    P. 6 - 820 Anni di Misericordia inSanto Spirito in Sassia

    P. 9 - 13Spiritualit Ignaziana: Cer-care e trovare Dio in tutte lecose

    www.divinamisericordia.itwww.faustyna.pl

    La Divina Misericordia

    Notiziario del Santuario dellaDivina Misericordia,Chiesa Santo Spirito in SassiaVia dei Penitenzieri 12 00193 -Roma

    CCP: 16311003 intestato a ChiesaSanto Spirito in Sassia Santuariodella Divina Misericordia

    IBAN: IT-50-B-07601-03200-000016311003

    RedazioneDirettore: Mons. Jozef BartVice direttore: Giovanni PiccardiGruppo redazionale: Congrega-zione delle Suore della Beata Ver-gine Maria della Mise- ricordia,Anna Cantoro, Alessandro Ortenzi,Don Vincenzo Mercante

    P. 14 e 15La Misericordia nella Passionedi Cristo

  • Omelia della S. Messa alla Divina Misericordia5 Gennaio 2014

    Solennit dellEpifania diNostro Signore Ges Cristo

    Ringraziamo il Si-gnore per que-sti giorni dellasalvezza. Unanimache entra nel tempiodel Signore, si pu sal-vare. Prego che cia-scuno incontri ilSignore che vuole sal-varti, che davanti aciascuno di noi. La sal-vezza oggi una ta-vola a cui tutti possononutrirsi dellAmore Mi-sericordioso di Dio. PerLui un uomo non per-duto, finito, condan-nato. C sempre lasperanza perchluomo non coincide enon si identifica con ilmale, ma con il bene.Per ogni uomo c unascintilla divina, bruciadi nuova fiamma, lamanifestazione di Dio:io sono una creaturaamata da Dio, noisiamo amati, Egli citocca, ci parla. Ognisacerdote pu dire: ilSignore mi ha parlato,potevo essere altro,

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    S. Messa alla Divina Misericordina 5 Gennaio 2014

  • 4ma il Signore mi ha parlato emi si fatto vicino, tanti pos-sono dire lo stesso. Dio parlaai nostri cuori e li tocca. La sal-vezza un dono, nessuno ne escluso e questa lepifaniadella salvezza: il Figlio si ma-nifesta alle genti e Dio conti-nua a rivelarsi attraverso lafede. Ogni battezzato deve es-sere manifestazione di Dio. Malo siamo? Siamo il riflesso delsuo Volto? Non sempre. Bastapoco perch da buoni diven-tiamo cattivi, da uomini con ilcuore di carne ci cambiamo inuomini dal cuore di pietra. Inbreve siamo capaci di distrug-gere ogni cosa. Ed invece

    spalanchiamo le porte, ilcuore come disse GiovanniPaolo II. E permettiamo a Diodi farsi toccare e vedere, invo-gliamo le anime ad avvicinarsia Dio. I tre magi? Ma cosasono, dicono di questi tempimoderni, questi racconti? Essisono esperienza di cammino,esperienza di coraggio. La no-stra vita pellegrinaggio. Chie-dere a Lui cosa vuole chefacciamo. Il Signore risponde,ma da parte nostra necessa-rio un affidamento totale; cer-chiamolo con i magi.Dobbiamo avere la forza perresistere e cercarlo con cuoresincero. Ecco la Chiesa. Voi

    avete aderito a questa luce,bene. Ma i giornali non ne par-lano di questa luce. Io pre-gher per voi che siete qui,oggi e sempre. il nostro com-pito, di noi sacerdoti, il pregareper voi, vivi, per voi sofferentie per i vostri defunti, il com-pito della Chiesa, di questaChiesa. Eleviamo il nostro gra-zie allannuncio dei giorni in cuicelebriamo le festivit, i Santi,i Martiri. Io vi chiedo di cercarequesti giorni e di bussare inquesti giorni alle porte dellaChiesa. Sono giorni di grazia,codesti. Oggi offriamo incenso,Lui non vuole, ma noi s e di-ciamo abbi misericordia di noi

    S. Messa alla Divina Misericordina 5 Gennaio 2014

  • 5S. Messa alla Divina Misericordina 5 Gennaio 2014

    e del mondo intero, offriamoincenso, perch questa offerta adorazione, cio stare con ilSignore, nel Signore, toccarlo evederlo. Vi auguro che il vostrooggi sia una continua ricerca diDio, con cuore sincero, nellagioia, nel dolore e nella malat-tia. Io ho trovato il Signore e Luimi ha aiutato a procederelungo la strada che mi hamesso innanzi. Lo stesso pertutti voi, perch tante sono lestrade che il Signore mette in-nanzi a tutti. importante co-gliere lattimo per una nuovavita, ecco chiedo ci per voi inquesto anno nuovo. Insieme,preghiamo la Divina Misericor-dia affinch ci sia di aiuto, affin-ch sia un fermento di bellezzae di bont per voi e per tutto ilmondo. Amen

    Preghiera alla Santa Famiglia(composta da Papa France-sco)

    Ges, Maria e Giuseppe,in voi contempliamolo splendore dellamore vero,a voi con fiducia ci rivolgiamo.Santa Famiglia di Nazareth,rendi anche le nostre famiglieluoghi di comunione e cenacolidi preghiera,autentiche scuole del Vangeloe piccole Chiese domestiche.Santa Famiglia di Nazareth,mai pi nelle famiglie si facciaesperienzadi violenza, chiusura e divi-sione:chiunque stato ferito o scan-dalizzatoconosca presto consolazione e

    guarigione.Santa Famiglia di Nazareth,il prossimo Sinodo dei Vescovipossa ridestare in tutti la con-sapevolezzadel carattere sacro e inviolabiledella famiglia,la sua bellezza nel progetto diDio.Ges, Maria e Giuseppe,ascoltate, esaudite la nostrasupplica.Amen

  • 620 Anni di Misericordia in Santo Spirito in Sassia

    20 anni di Misericordiain Santo Spirito in Sassia

    Giovanni Paolo II scelse una chiesa di antica tradizione

    Gli scritti di una semplicesuora polacca neglianni trenta del secoloscorso, in un periodo di tribola-zione profonda per lumanit,fecero incendiare dice suorFaustina che dalla Poloniauscir la scintilla lumanit diun rinnovato amore per la Di-vina Misericordia. Questo in-cendio ha covato sotto lacenere, si tentato anche dispegnerlo, ma il disegno divinonon lo ha permesso.

    Un altro figlio della terra po-lacca, Karol Wojtyla, che primada vescovo, poi da cardinaleera certo di dover ravvivarequesto incendio, decise,quando la Provvidenza volleeleggerlo papa con il nome diGiovanni Paolo II, che fosseora di propagare questo incen-dio al mondo intero annun-ciando agli uomini conlenciclica Dives in Misericor-dia lessenza e lessenzialitdella Divina Misericordia. E ilsuo pontificato fu chiave ed im-magine della Misericordia.

    A Roma, con provvida in-tuizione e con la felice collabo-razione del cardinale Ruini,

    suo Vicario per la citt eterna,volle che la chiesa di SantoSpirito in Sassia fosse istituita,correva lanno 1994, comeCentro Spirituale del cultodella Misericordia Divina. ARoma, vicino alla sede di Pie-tro, perch fosse noto a tuttiche la Misericordia di Dio agi-sce dal centro verso la perife-ria, cio dal suo Cuore al cuoredelle sue creature. Scelse unachiesa di antica tradizione chefin dallinizio coniugava la suafunzione spirituale a quella diaiuto materiale per i pellegriniche, venuti al soglio petrino,avessero avuto bisogno di as-sistenza sanitaria, il luogo diculto era strettamente colle-gato al pi antico nosocomio diRoma. Tuttora di Santo Spiritoin Sassia titolare il pi an-ziano nonch unico romano trai cardinali, sua eminenza ilCardinale Fiorenzo Angelini,Presidente emerito del dica-stero del Pontificio Consiglioper gli operatori sanitari. Ogni2 Domenica del mese gli ope-ratori sanitari e i farmacisti cat-tolici si incontrano per unmomento di spiritualit e di for-

    mazione.Sin dallinizio della destina-zione della Chiesa alla diffu-sione del Culto della DivinaMisericordia il Rettore e Diret-tore del Centro di Spiritualit,Mons. Jozef Bart, insieme conle Suore della Congregazionedella Beata Vergine Mariadella Misericordia, hanno ri-sposto con gioia e trepida-zione a questa impegnativamissione.

    Roma ha accolto il mes-saggio della Divina Misericor-dia, con una partecipazioneche andata progressiva-mente aumentando in questiventanni. Certo la figura gi-gantesca di papa GiovanniPaolo II, prossimo santo, ha in-fluito in modo determinante,soprattutto per aver posto alcentro del suo pensiero la per-sona, non dimentichiamo chela misericordia amore elamore relazione beneficatra persone, ma anche per lasua storia personale, personaamata per la possanza delgesto, persona amata per laparola ricca e feconda, per-sona amata nella sua fragilit

  • di anziano provato nella salute. Roma, laica e moderna,

    aveva ed ha tuttora bisogno diuna scossa che le faccia com-prendere che non sono i benimateriali quelli che la rende-ranno soddisfatta della vita,ma il bene spirituale che siesercita verso il fratello allostesso modo del padre miseri-cordioso verso il figliol prodigo.Giovanni Paolo II cap che ilpopolo, romano o del mondointero, aveva bisogno di es-sere chiamato e seguendoquanto disse Ges a SantaFaustina, volle che si realiz-zasse la volont di Ges nel-listituire la festa della DivinaMisericordia, nella secondadomenica di Pasqua. Ha un

    senso profondo quella data:dopo la sua resurrezione, il Si-gnore vuole invitare anche noia risorgere e ci offre il mezzopi sicuro: la sua misericordia,che precede il giudizio.

    A Santo Spirito spett ilcompito di celebrarla e SantoSpirito ne ha fatto levento piimportante della sua attivit. Siorganizza con largo anticipoper accogliere migliaia di fedeliche riempiono la chiesa, chepregano, in piedi o in ginoc-chio, che si riconciliano al Si-gnore, ma soprattuttopiangono. Se dovessimo do-mandarne il perch, la rispo-sta, ci non lontano dal vero,sarebbe: sono lacrime di gioiaperch la misericordia riapre il

    cuore alla speranza, e la spe-ranza rafforza la fede. Poi,tutto pronto nelluomo a ma-nifestare il suo amore a Dio eal prossimo.

    Si concluso lanno dellafede. In Santo Spirito stata ri-mossa la domanda credi tu?.Quanta gente passata,quanta gente ha risposto al-lappello di Benedetto XVIprima e di Francesco poi! stata Statio essenziale per-ch era prossima a San Pietroed abbinava la professione difede alla Divina Misericordia.Sotto leffige di Ges Miseri-cordioso si legge Confido inTe, nel suo amore, nel suoperdono, nel prendermi inbraccio e accompagnarmi

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    20 Anni di Misericordia in Santo Spirito in Sassia

  • 820 Anni di Misericordia in Santo Spirito in Sassia

    nella tempesta della vita. Devorispondere con tutto il miocuore e non posso farlo checon S, Signore, io credo.

    Papa Francesco fin dallini-zio del suo ministero petrino ciha parlato della Misericordia; ciha indicato due strade, quelladi Maria e quella di Marta. LaMisericordina cio la pre-ghiera, lintimit di ciascuno dinoi con Ges in ogni mo-mento, per chiedere e per lo-

    dare; la volontdi andare nellaperiferia esi-stenziale che al-lontana lapersona dallavera vita. Tuttoci Misericor-dia. Santo Spi-rito si trovatain prima linea,ancora unavolta, e fa fronte

    al desiderio della gente,migliaia e migliaia di per-sone, di poter recitare lapreghiera della Coron-cina lasciataci da SantaFaustina nellora dellamisericordia con un ro-sario che il papa ha con-segnato ai fedeli comemedicina dellanima.

    Roma si appresta allacanonizzazione di duegiganti Giovanni XXIII, ilpapa del concilio, il papabuono, e Giovanni PaoloII, il papa della Misericor-dia.Santo Spirito in Sassiacon il suo rettore e le suesuore, pronto.

  • 9Spiritualit Ignaziana: cercare e trovare Dio in tutte le cose

    In questa seconda catechesidiamo una cornice storicaper la comprensione dellaspiritualit ignaziana che sartrattata da altri Confratelli.

    SantIgnazio di Loyola(ca. 1491-1556) fu presente aRoma in due diversi momenti:tra il marzo e laprile del 1523per circa due settimane e dalmese di novembre del 1537per pi di diciotto anni, pratica-mente per il resto della sua vitatranne brevi periodi. Nella pre-sente catechesi ci occuperemodi questo secondo soggiorno.

    Durante la sua prima visitasi suppone che abitassepresso lospedale S. Giacomodegli Spagnuoli dove vi erauna qualche possibilit di ac-coglienza per i pellegrini poveridi quella nazione. Ignazio eravenuto per avere il permesso ela benedizione del PapaAdriano VI (1522-1523) per ilsuo pellegrinaggio in TerraSanta, permesso che ottenne.

    Durante il secondo sog-giorno a Roma, ebbe dimora invari indirizzi:novembre 1537 giugno 1538in Via di S. Sebastianello 11,

    Spiritualit ignaziana:cercare e trovare Dio in tutte le cose

    S. Ignazio di Loyola a Roma: cura dei poveri e guida dei suoi fratelliPadre Robert Danieluk SJ - 15 novembre 2013 - S. Spirito in Sassia

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    Spiritualit Ignaziana: cercare e trovare Dio in tutte le cose

    vicino P.zza di Spagna;nellestate 1538: vicino PonteSisto, nei pressi, oggi, dei PP.Pallottini;ottobre 1538 febbraio 1541in Via dei Delfini 16;febbraio 1541 1544 ebbe di-mora in uno spazio sito fra lat-tuale altare di S. Ignazio equello di Madonna dellaStrada allinterno della Chiesadel Ges;dal mese di settembre 1544nelle cosiddette, oggi, Came-rette.Quale Roma ha visto s. Igna-zio?Allepoca Roma aveva circa 40mila abitanti. La citt stava ri-nascendo dopo il dramma delsacco del 1527, e grandi lavoridi ricostruzione erano in corso:in Vaticano, in Campidoglio,nella zona di Campo Marzioche il papa Paolo III Farnese(1534-1549) aveva deciso di ri-qualificare essendo una zonaassai degradata sin dallanti-chit. Campo de Fiori era uncentro importante per il mer-cato ed il luogo dove venivanoresi pubblici i documenti ammi-nistrativi delle autorit citta-dine. Il papa risiedeva spessoa S. Marco (oggi Palazzo Ve-nezia). Insomma, si potrebbedire che a Roma si annuncia-vano i tempi dello splendoredel rinascimento: artisti di pri-missima classe Michelangelo,Raffaello - pi tardi verrannoBernini, Borromini - stavanolavorando a quelle operedarte che ancora oggi attrag-gono migliaia di turisti. Romacominciava a riprendersi dopola rovina del 1527. I problemiper non mancavano e Igna-zio, molto presto, se ne reseconto.

    Importanti eventi da ricordareSarebbe troppo lungo solo ten-tare di fare un riassunto di tuttigli eventi importanti della vitadi S. Ignazio nei lunghi annitrascorsi a Roma. Ne ricor-diamo solo alcuni, lasciando a

    chi vuole approfondire largo-mento, la possibilit di appro-fondire largomentoraccomandando per gli eventila Cronologia della vita diSantIgnazio nel volume deglisuoi Scritti (p. 38-61).

    novembre 1537: S. Ignazio ar-riva a Roma insieme con duedei suoi primi compagni: PietroFabro, che poi sar beato, eGiacomo Lanez; prima di en-trare in citt ebbe luogo a LaStorta sulla via Cassia a nord

    di Roma, la famosa visione incui il futuro Santo vide DioPadre che lo associava al Fi-glio;novembre 1538: arrivano glialtri compagni, tutti si offrono alpapa per essere mandati in

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    Spiritualit Ignaziana: cercare e trovare Dio in tutte le cose

    una qualche missione comeadempimento del voto fatto aMontmarte nel 1534, nonch sirealizza lidea, anchessa del1534, del futuro quarto votodei gesuiti professi e del le-game speciale dellOrdine con

    il papa;primavera 1539: i compagnidecidono di ottenere lapprova-zione papale per fondare unnuovo Ordine religioso;settembre 1539: Paolo III ap-

    prova il loro progetto oral-mente;27 settembre 1540: pubblica-zione della bolla Regimini mi-litantis Ecclesiae, fondazioneufficiale della Compagnia diGes;

    aprile 1541: Ignazio vieneeletto primo superiore gene-rale del nuovo Ordine22 aprile 1541: professione deivoti religiosi dei primi compa-gni a S. Paolo fuori le Mura;

    anno 1548: approvazione degliEsercizi Spirituali e loro pubbli-cazione;21 luglio 1550: pubblicazionedella bolla Exposcit debitumdi Giulio III (1550-1555), laconferma della Compagnia;anni 1551 e 1552: fondazionedel Collegio Romano e delCollegio Germanico;31 luglio 1556: morte di s.Ignazio;3 dicembre 1609: la sua beati-ficazione;12 marzo 1622: la sua cano-nizzazione.il Santo come si inserito nelleesigenze del suo tempo?Le attivit di santIgnazio aRoma si potrebbero suddivi-dere in opere pastorali, sociali,educative e amministrative.Opere pastorali- dare gli Esercizi spiritualiquale modo di pregare con untempo prolungato ed in unmodo particolare. Ignazio siconsiderava un suggeritore cos si espresso il cardinaleCarlo Maria Martini - deglistessi perch lautore degliEsercizi era Dio stesso. Gi altempo della sua prima dimoranei pressi di P.za di Spagna,andava ogni giorno a vederealcune persone di cui una vi-cino a Ponte Sisto e laltra a S.Maria Maggiore, era una pas-seggiata, ma per lui, claudi-cante, era una fatica. GliEsercizi stessi furono appro-vati e pubblicati per la primavolta a Roma nel 1548. Ignazionon li aveva scritti solo in quel-lanno, ma li andava prepa-rando gi dagli anniprecedenti, prendendo notadelle sue personali espe-rienze, nonch dalla espe-rienza di dare gli Esercizi agli

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    Spiritualit Ignaziana: cercare e trovare Dio in tutte le cose

    altri."- linsegnamento del cate-chismo nelle piazze e nellestrade di Roma noto che lo faceva aCampo de Fiori e davanti alPantheon. Non sempre do-veva essere facile tantche un testimone ricordavacome nel 1552 mentre Igna-zio predicava a Largo Tas-soni li putti gli tiravano dellemele (cfr. MHSI 56 [1918],p. 831). Inoltre, si sa cheparlava male litaliano equando chiese al suo gio-vane confratello Pedro deRibadeneira di aiutarlo an-notando gli sbagli, quello siaccorse che praticamenteera tutto sbagliato. Grazie aquesta testimonianza persappiamo che il successo diIgnazio consisteva nella forzadella convinzione e non nellabellezza della forma.- le prediche nelle chieseIl Santo predicava in spagnolonella chiesa di Via Monserrat.Dal 1541 predic in quella di S.Maria della Strada che eraparrocchia, ma presto Ignaziotrasmise i diritti di parrocchia aS. Marco.- le confessioniIgnazio frequentava i palazzi dialcuni personaggi importantidellepoca, come MargheritadAustria a palazzo Madama ola moglie dellambasciatore diSpagna, Eleonora Osorio, e leassisteva spiritualmente. Nel1545 dovette pregare a lungonella cappella del palazzo Ma-dama quando la padrona sof-friva per un parto difficile. Daqui nacque la devozione aIgnazio come patrono dellepartorienti.Opere sociali

    - le iniziative motivate dalle esi-genze urgenti del momentoDurante linverno particolar-mente freddo del 1538, i primicompagni accoglievano i po-veri senzatetto nella loro casaa via dei Delfini, dando loro damangiare e offrendo anche untetto, circa 200-400 personeogni giorno, per circa 3000aiuti; i soldi e il cibo lo anda-vano mendicando per strada.- la fondazione di opere stabiliper aiuto dei bisognosi Opera degli orfanipresso la Chiesa di S. Maria inAquiro, per accogliere i ragazziorfani, mentre le ragazze fu-rono spostate presso il mona-stero dei Quattro SantiCoronati. Due case per i conver-titi dal giudaismo (una per gliuomini, unaltra per le donne)situate nellodierna PiazzadellAracoeli. Casa di Santa Marta,fondata per aiutare le donnecostrette alla prostituzione chevolevano cambiare la loro vita(nei primi dieci anni furono aiu-

    tate circa 300 donne). Conservatorio dellevergini miserabili, accantoalla Chiesa di S. Caterinadei Funari, per aiutare ledonne in rischio di prostitu-zione e le loro figlie.La strategia del Santo nelfondare queste opere fusempre la stessa: darelidea e cominciare lopera,trasmettendo poi la ge-stione amministrativa ailaici tramite associazionicreate allo scopo. Alcunevolte Ignazio riservava as solo la direzione spiri-tuale - cos fu a S. Marta. Isoldi necessari per iniziareognuna di queste opere

    venivano dati dai benefattori. - il servizio di riconciliazione -opera sia sociale che pasto-rale; Nel 1544 ebbe luogo unconflitto fra due signori che sidisputavano la priorit alla ta-vola dellambasciatore spa-gnolo - oggi a PalazzoAltemps; Ignazio intervennenella lite e cos evit il peggio,come testimonia un docu-mento redatto e scritto daIgnazio in quella occasione. Nellottobre 1548, anda Tivoli per servire da media-tore fra gli abitanti di questacitt e quelli della vicina CastelMadama. Le due parti in con-flitto accettarono la media-zione del Card. Bartolomeo dela Cueva proposta da Ignazioevitando il ricorso alle armi. Nel 1552 il Santo do-vette sforzarsi non poco per ri-conciliare Ascanio Colonna esua moglie Giovanna dAra-gona.- il servizio negli ospedali

    Gi dal tempo si Igna-

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    Spiritualit Ignaziana: cercare e trovare Dio in tutte le cose

    zio i novizi gesuiti dovevano la-vorare negli ospedali al servi-zio degli ammalati. Questaprescrizione fu fondata sul-lesperienza propria del Santoche molte volte lo fece anchecon i suoi primi compagni. Opere deducazioneDue grandi istituzioni furonofondate grazie alliniziativa di s.Ignazio: il Collegio Romano(1551) e il Collegio Germanico(1552). Entrambi nacqueronon soltanto per la sua preoc-cupazione di formare i nuovicandidati allOrdine, ma anchecome eccellente strumento diapostolato, che presto diven-nero le istituzioni preferite daigesuiti.Notiamo che queste istituzioniesistono ancora oggi e dallaSanta Sede sono affidate allaCompagnia di Ges: la Pontifi-cia Universit Gregoriana lacontinuazione della prima e ilPontificio Collegio GermanicoUngarico della seconda.Sarebbe troppo lungo trattareil tema delle scuole e delledu-cazione nella Compagnia delGes. La bibliografia del P.Polgr, sotto citata, contieneuna scelta abbondante deglistudi sui vari aspetti di questotema, pubblicati da tempo invarie lingue.Lavoro damministrazioneCome generale di un nuovoOrdine, Ignazio doveva occu-parsi non solo dei consueti af-fari di governo, ma anchedoveva compiere una com-plessa opera per il consolida-mento della fondazione. Ilprimo incarico comp tramiteun nutrito epistolario, per il se-condo fu necessario comporrele Costituzioni per il nuovo Or-dine. Le due missioni furono

    compiute. Dopo un assiduo la-voro, iniziato nellOttocento, glistorici gesuiti hanno catalogatocirca settemila lettere delSanto. Questo abbondate epi-stolario stato pubblicato inoriginale nei dodici volumidella collana Monumenta Hi-storica Societatis Iesu, tradottoanche in altre lingue. Inoltre,Ignazio ha lavorato a lungoalla preparazione delle Costi-tuzioni della Compagnia diGes il cui testo, da lui redatto, stato ufficialmente approvatosolo dopo la sua morte. Oltre al lavoro interno allaCompagnia, Ignazio ebbe al-cuni incarichi straordinari. Nel1547 per lincarico del card.Farnese dovette occuparsidella riforma delle Murate,monache di clausura che vive-vano accanto alla Basilica di S.Pietro, per le quali scrisse leCostituzioni e affid la loro di-rezione spirituale a uno deisuoi.Conclusione

    In che cosa consistelattualit della spiritualit igna-ziana e perch vale la pena ri-cordarne la storia? Nella suaintervista alla Civilt Cattolica,pubblicata il 19 settembre2013, Papa Francesco dicevache lelemento della spiritualitdi SantIgnazio che lo aiuta avivere meglio il suo ministeropetrino, il discernimento. Im-parando dalla vita del Santocome lui lo aveva esercitatonelle circostanze concretedella sua vita a Roma, pos-siamo chiederci in che cosa cisentiamo interpellati da Dio, vi-vendo quattro secoli pi tardinella stessa citt e vedendoche pur nel logico e necessariocambiamento, alcuni problemi

    sembrano addirittura gli stessiche nel Cinquecento.

    Suggerimenti bibliograficiLettere di s. Ignazio pubblicatein originale: Sancti Ignatii de Loyola Socie-tatis Jesu fundatoris epistolaeet instructiones, 12 volumi.Madrid 1903-1911 (Monu-menta Historica Societatis Iesu[abbreviato: MHSI] 22, 26, 28,29, 31, 33, 34, 36, 37, 39, 40,42).Alcuni scritti importanti su dilui:Scripta de sancto Ignatio deLoyola Societatis Jesu funda-tore. 2 volumi. Madrid, 1904-1918 (MHSI 25 e 56).Fontes narrativi de s. Ignatiode Loyola et de Societatis Iesuinitiis. 4 volumi. Roma, 1943-1965 (MHSI 66, 73, 85 e 93).Fontes documentales de s.Ignatio de Loyola. Documentade s. Ignatii familia et patria, iu-ventute, primis sociis. Roma,1977 (MHSI 115).Gli scritti di Ignazio di Loyola.A cura dei gesuiti della Provin-cia dItalia. Roma, EdizioniAdP, 2007.I luoghi di santIgnazio di Lo-yola a Roma. Manuel RUIZJURADO Gorle, 2011.Bibliografia delle pubblicazionisulla storia di s. Ignazio e deigesuiti:Lszl POLGR, Bibliographiesur lhistoire de la Compagniede Jsus, 1901-1980, 6 vo-lumi. Roma, 1981-1990 (i sup-plementi dal 1981 in poi sonopubblicati nella rivista Archi-vum Historicum SocietatisIesu).

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    Omelia S. Messa a conclusione dellAnno della Fede

    La Misericordina nella Passione di Cristo

    Articolo tratto dal notiziario Oredzie Miosierdzia numero 79di Suor Maria Faustina Ciborowska

    Traduzione dal Polacco a cura della Sig.ra Jadwiga Radzik

    Evoco lamore! Dove seiamore? Voglio amare edessere amato! Dai tempipi remoti fino ad oggi il conte-nuto della stragrande maggio-ranza delle canzoni, dei film,dei libri ruota intorno allamore,allinnamoramento, ai tradi-menti e ai ritorni, alle espe-rienze esistenziali legate a ciche pi nascosto nel cuore eche il suo pi grande deside-rio. Molte ricerche psicologi-che dimostrano che la personache si sente amata acquistauna capacit viva di essere un

    dono per gli altri. Irradia in-torno pace, contentezza efelicit. Crea una atmosfera dicalore, smorza i conflitti, saessere distaccata di frontealle difficolt improvvise. E si-gnificativo che i santi sono statiproprio quelle persone cheamavano gli altri fino a talpunto da poter esclamare contutto il cuore, come S. Madda-lena de Pazzi: Soffrire, nonmorire! Affinch il prossimopossa sperimentare che Dio veramente amore e cheluomo sempre amato.

    Tuttavia pu nascere la do-manda: Dio mi ama vera-mente? Fino a che punto? Sitratta di un amore fedele?Sulla maggior parte delle pa-gine delle Sacre Scritture Dioci assicura del suo amore che sicuro come la morte e il suoardore simile al fuoco (Cn8,6). Supera i sentimenti piteneri di una madre e di unpadre (Sal 27,10). E pigrande e pi durevole e solidodelle montagne ( cfr. Is 54,10).E ciononostante alluomodoggi riesce sempre pi diffi-

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    Omelia S. Messa a conclusione dellAnno della Fede

    cile credere a queste parole.Troppo spesso viene tradito,ingannato dagli altri. Ha biso-gno di prove tangibili per con-vincersi che la verit esisteancora, che un amore vero,autentico, che non fugge difronte alla prima difficolt morto, che esiste ancoralamore disinteressato chedopo aver subito il tradimentosi sa perdonare.E Dio che riempie tutte questenostalgie e desideri delluomo.Dio che non si limitato alleparole ma ha provato il suoamore per luomo! Questaprova GESU CROCIFISSO(1Cor 1,23) Dio infatti ha tantoamato il mondo, che ha dato ilFiglio Suo Unigenito (Gv3,16;cfr.1Gv 4,9),come propi-ziazione per i nostri peccati(1Gv 4,10),mentre ancora era-vamo peccatori, Cristo moriper noi (Rm 5,8), affinchchiunque crede in lui abbia lavita eterna (Gv 3,16). Il suoamore cos forte da impri-mere noi sulle sue due mani(cfr. Is 49,16).Cos incompren-sibile da giungere allestremitdella croce. Come dice SanPaolo: Cristo crocifisso, scan-dalo per i giudei, stoltezza peri pagani (cfr. 1Col 22), per noicristiani potenza di Dio (cfr.Rm 1,18,20.23-25) Questoamore misericordioso di Dio :fedele, grande, gratuito. Neparla la Lettera agli Efesini (2,4-5): Ma Dio, che ricco dimisericordia, per limmensoamore col quale ci ha amati,per quanto morti in seguito aitraviamenti, ci ha fatto riviverecol Cristo foste salvati gratui-tamente!Questo brano dimostra chelAmore misericordioso di Dio

    per noi : fedele: la parolagreca eleos equivalentedellebraico hesed indica lafedelt nellamare malgrado iltradimento della personaamata. E grande e gratuito :siete salvati con la grazia.Tutte le caratteristiche di que-sto amore misericordioso sonostate rivelate nella passione diCristo. Egli per luomo: comeagnello condotto al macello (Is53,7), ha deciso liberamente diessere ingiustamente condan-nato, percosso quasi mortal-mente (cfr. Is 54,8), privatodelle vesti, deriso e infine cro-cifisso.Vale la pena di menzionare aquesto punto una curiosit bi-blica. Il dialetto, koine della lin-gua greca, con il quale scrittoil Nuovo Testamento conoscepi parole per indicare la mise-ricordia: eleos, oiktirmon,splanchnidzomai ed altre.Esse vengono usate soltantofino al momento della descri-zione della passione di Cristo.Le troviamo nelle parabole: delbuon Samaritano (Lc 10,33.37,Figliol prodigo (Lc 15,20). Ac-compagnano le descrizionidelle guarigioni (Mt 20,30, Mc10,47), la liberazione dallo spi-rito maligno (Mc5,19), la rea-zione di Ges di fronte allagente affamata che ascolta fe-delmente i suoi insegnamenti(Mt 15,37; Mc 8,2), linvito diessere cos misericordiosicome Dio stesso (Lc 6,36).Linvito di Cristo alla misericor-dia appare con tutta la suaforza nella disputa con i farisei(Mt 9,13; 12,7; cfr. Os 6,6).Tuttavia tutte queste parolescompaiono improvvisamentenelle relazioni riguardanti lapassione di Cristo. Perch?

    Forse si tratta di una voluta fi-gura retorica che ha comescopo di tramandare unaltraverit ancora pi profonda?Guardo la Croce. Medito sullapassione di Cristo e capiscoche nessuna parola pu espri-mere la profondit di ci cheha fatto Dio soffrendo perluomo. Verba docentExem-pia trahunt!E Lui-Parola- Misericordia In-carnata che ha parlato piena-mente nelle ultime ore dellasua vita. L sulla croce,ognuno di noi dovrebbe con-torsi nel dolore per chiedereperdono a Dio per i peccaticommessi. Dio per Padredella misericordia (2Cor 1,3),un Dio pietoso e pronto allacompassione lento allira ericco in fedelt (cfr. Sal86,15;103,8;145,8) Ha presosu di s il nostro peccato(cfr.Rm 4,25). Perci non in-dago, non discuto ma sempli-cemente RINGRAZIO, perchsono vive in me le parole diSanta Faustina: Se non cre-dete alle Mie parole, credetealmeno alle Mie Piaghe (D379).

  • ALLA SOGLIA DEL CUORE - LE STORIE

    Speranza, perdono, umilt, fede viva, ab-bandono filiale a Dio. Esperienze di vita eracconti di devozione alla Divina Misericordia nelle storie di"Alla soglia del Cuore", in onda tutti i giorni alle ore 14:40 ealle 15:10, prima e dopo la recita della Coroncina alla DivinaMisericordia. In preghiera davanti all'immagine di Ges Mise-ricordioso, venerando le reliquie di Santa Faustina Kowalska,i fedeli riuniti nellaChiesa romana di Santo Spirito in Sassiaonorano il momento dell'agonia di Cristo sulla croce ed invo-cano "Ges confido in te"...

    Francesco Durante raccoglie le testimonianze dei fedeli chepossono essere riviste nel canale ufficiale di Tv2000 su You-Tube.