n° 7 - Luglio 2011

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n. 7 LUGLIO 2011 IL NUOVO PIANO DEL TRAFFICO MOBILITATTIVAl PGTU - Piano Generale Traffico Urbano che si vuole approvare a breve è il tassello di un mosaico che tiene insieme l’idea innovativa di città che l’Amministrazione comunale di Riccione stà perseguendo fin dai primi giorni di mandato. Quest’idea si fonda sul concetto di chiusura della fase di sviluppo quantitativo, e di apertura di una fase nuova che è quella dello sviluppo basato sulla valorizzazione e sulla tutela del territorio, dell’ambiente e delle sue tipicità, in modo da elevare la qualità della città e quindi la qualità della vita dei residenti e dei turisti. Gli strumenti attuativi di questa nuova politica sono i POC, il nuovo RUE, il Piano triennale degli investimenti, il Piano del Commercio e il Piano del Traffico. Metodo Per arrivare all’approvazione del PGTU prima e del PUT poi, l’Amministrazione ha attivato un percorso di informazione e partecipazione attraverso diverse modalità e ambiti, come il “Tavolo Strategico” comunale, che mette insieme intorno ad un tavolo tutte le realtà associative riccionesi del mondo imprenditoriale ed occupazionale; il “Tavolo del Boulevard dei Paesaggi” che comprende l’associazionismo ambientale e sociale della città ed anche i singoli cittadini che chiedono di farvi parte; l’ausilio della rete internet e dei social network; le riunioni e gli incontri dell’Amministrazione sul territorio. A tutti costoro è sottoposto il quadro conoscitivo della situazione complessiva della mobilità del comune e gli obiettivi e le linee di intervento per poi acquisire osservazioni e contributi ancora prima di arrivare alla pianificazione organica definitiva da portare in approvazione negli organi istituzionali. Funzione Un moderno Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), strumento quadro propedeutico al Piano Urbano del Traffico (PUT), non regolamenta solo il movimento delle auto, e comunque dei mezzi a motore, ma si incarica di regolare gli spazi dedicati a pedoni e ciclisti e gerarchizza sistemi, ambiti e ruoli dei diversi sistemi nell’ambito dell’intermodalità. Inoltre esso contiene le linee che ispirano l’organizzazione della mobilità interna alla città e quella con le aree e le comunità circostanti, in un quadro di bacino ottimale che integra funzioni e servizi alla città dei residenti e alla città dei turisti indicando sia la politica intermodale adottata, sia la qualificazione funzionale dei singoli elementi della viabilità principale, indirizzando il traffico su itinerari più adatti a servire volumi consistenti di flussi e riducendo il congestionamento dell’area centrale turistica e residenziale, moderando il traffico e proteggendo la mobilità ciclopedonale. I

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In questo numero: il nuovo piano del traffico "mobilitattiva": metodo, funzione, obiettivi specifici - Il Boulevard dei Paesaggi - Active Travel Network - il quadro normativo di riferimento

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n. 7 LUGLIO 2011

IL NUOVO PIANO DEL TRAFFICO

“MOBILITATTIVA”

l PGTU - Piano Generale Traffico Urbano che si vuole approvare a breve è il tassello di un mosaico che tiene insieme l’idea innovativa

di città che l’Amministrazione comunale di Riccione stà perseguendo fin dai primi giorni di mandato. Quest’idea si fonda sul concetto di chiusura della fase di sviluppo quantitativo, e di apertura di una fase nuova che è quella dello sviluppo basato sulla valorizzazione e sulla tutela del territorio, dell’ambiente e delle sue tipicità, in modo da elevare la qualità della città e quindi la qualità della vita dei residenti e dei turisti. Gli strumenti attuativi di questa nuova politica sono i POC, il nuovo RUE, il Piano triennale degli investimenti, il Piano del Commercio e il Piano del Traffico.

Metodo Per arrivare all’approvazione del PGTU prima e del PUT poi, l’Amministrazione ha attivato un percorso di

informazione e partecipazione attraverso diverse modalità e ambiti, come il “Tavolo Strategico” comunale,

che mette insieme intorno ad un tavolo tutte le realtà associative riccionesi del mondo imprenditoriale ed

occupazionale; il “Tavolo del Boulevard dei Paesaggi”

che comprende l’associazionismo ambientale e sociale della città ed anche i singoli cittadini che chiedono di

farvi parte; l’ausilio della rete internet e dei social network; le riunioni e gli incontri dell’Amministrazione sul

territorio. A tutti costoro è sottoposto il quadro

conoscitivo della situazione complessiva della mobilità del comune e gli obiettivi e le linee di intervento per poi

acquisire osservazioni e contributi ancora prima di arrivare alla pianificazione organica definitiva da portare

in approvazione negli organi istituzionali.

Funzione Un moderno Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), strumento quadro propedeutico al Piano Urbano del

Traffico (PUT), non regolamenta solo il movimento delle auto, e comunque dei mezzi a motore, ma si incarica di

regolare gli spazi dedicati a pedoni e ciclisti e gerarchizza sistemi, ambiti e ruoli dei diversi sistemi nell’ambito

dell’intermodalità. Inoltre esso contiene le linee che

ispirano l’organizzazione della mobilità interna alla città e quella con le aree e le comunità circostanti, in un quadro

di bacino ottimale che integra funzioni e servizi alla città dei residenti e alla città dei turisti indicando sia la politica

intermodale adottata, sia la qualificazione funzionale dei

singoli elementi della viabilità principale, indirizzando il traffico su itinerari più adatti a servire volumi consistenti

di flussi e riducendo il congestionamento dell’area centrale turistica e residenziale, moderando il traffico e

proteggendo la mobilità ciclopedonale.

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Obiettivi strategici

Gli obiettivi del PGTU in approvazione riguardano:

- il miglioramento delle condizioni di circolazione in

attraversamento della città, indirizzando sempre meglio il traffico

verso gli itinerari di by-pass dell’area

centrale e

proteggendo le aree residenziali dal

congestionamento;

- il miglioramento

delle condizioni di circolazione in

arrivo e partenza da

Riccione, con la riduzione del

traffico motorizzato privato in favore

principalmente del

mezzo pubblico (TRC);

- il miglioramento delle condizioni della mobilità interna, favorendo - ed incentivando - la riduzione

del traffico motorizzato privato in favore in primo luogo della ciclo-pedonalità.

L’analisi svolta in sede di stesura del Piano indica una

criticità specifica relativa al principali assi di scorrimento longitudinali e perpendicolari della città, SS16, viale

Puglia, viale Berlinguer, viale Veneto, viale D’Annunzio, viale Torino.

La strategia del PGTU è quella di verificare in modo puntuale la presenza di attrattori di traffico (centri

commerciali naturali, zona centrale turistica, area residenziali, uffici

pubblici, scuole) e il

bilancio domanda/offerta per ciascuna porzione di

questi comparti. I correttivi consistono

nella messa a

pagamento della sosta per favorire quella di

breve e medio periodo e quindi l’utilizzo delle

strutture di servizio e commerciali presenti,

lasciando a sosta libera

le altre vie e aree pubbliche a disposizione

della sosta lunga e dello scambio intermodale in favore del trasporto pubblico e

della mobilità attiva. Per la rete primaria si tratta di

garantire la capacità di deflusso garantendo tuttavia in primis la sicurezza inducendo i conducenti a limitare la

velocità e le accelerazioni con soluzioni di assetto infrastrutturale (rotatorie, arredi laterali, attraversamenti

in sicurezza) e all’interno dei singoli comparti con soluzioni Z30 (Zone a 30Km di limite) o ZRTM (Zone

Residenziali a Traffico Moderato).

Obiettivi specifici L’Amministrazione comunale di Riccione vuole realizzare un Progetto organico tendente a gerarchizzare la mobilità urbana in favore della “mobilità attiva”, disincentivando l’uso dell’auto ed incentivando l’uso della bicicletta e della mobilità attiva in generale. Riccione è un’importante città turistica dal territorio compatto, dalle distanze da punto a punto, perpendicolarmente e longitudinalmente alla costa, di non più di 5/6 Km. Ciò significa che i servizi, posti per lo più nei quartieri stessi o in centro città, sono facilmente raggiungibili, a piedi o in bicicletta, nell’arco di pochi minuti. Tant’è che quasi sempre raggiungerli in auto è più dispendioso di energie e tempo, ad esempio nella ricerca del parcheggio, che a piedi o in bicicletta. L’obiettivo dell’Amministrazione è quindi quello di portare in 5 anni per steps chiari, certi e verificabili la pratica della “mobilità attiva” dall’8/9% odierno al 20%. I problemi derivati dal traffico urbano si risolvono col cambiamento del modello di sviluppo e al tempo stesso mettendo in campo scelte strategiche come quelle inserite nel PGTU:

- gerarchizzazione dei diversi sistemi di trasporto

- qualificazione infrastrutturale per l’incremento della mobilità attiva;

- efficientamento del sistema dei parcheggi;

- potenziamento e modernizzazione del trasporto pubblico. Inoltre si attuano progetti specifici come: 1. Sviluppo e qualificazione della rete delle piste e dei percorsi ciclabili con un’azione di cucitura dell’esistente. Passare da una logica di piste ciclabili ad una di “strade ciclabili”. Allo stesso modo di una strada, una pista ciclabile non può interrompersi nel nulla, allo stesso modo di una strada va progettata per creare collegamenti e non solo per proteggere i ciclisti (che altrimenti non la usano), allo stesso modo di una strada non ci devono camminare i pedoni o parcheggiare

le auto, allo stesso modo di una strada deve avere una segnaletica propria perlomeno sulle distanze, destinazioni, direzioni e intersezioni. 2. Implementazione del bike sharing e dei veicoli elettrici ad uso pubblico 3. Informazione e formazione ai cittadini con particolare riguardo alle giovani generazioni sui benefici della mobilità attiva. 4. Progetti per lo sviluppo dell’uso della bicicletta nei percorsi casa lavoro e casa scuola (pedibus ecc.). 5. Progetti per bike shopping con incentivi allo sviluppo sia per i clienti che per i commercianti (sconti e sgravi fiscali, dotazione di biciclette ai clienti degli alberghi). 6. Realizzazione di grandi parcheggi alle porte delle città, con servizi di bike sharing e Car sharing e trasporto navetta per il centro e per i servizi. 7. Realizzazione del Trc e conseguente riorganizzazione delle linee di trasporto pubblico in funzione della intermodalità con particolare riguardo al parcheggi scambiatori. 8. Revisione della logistica nel trasporto merci impedendo l’ingresso ai centri storici e turistici con la realizzazione dei parcheggi scambiatori. 9. Aggiornamento dei piani del traffico con la circolazione a stanze nelle zone a mare, che scoraggia l’attraversamento delle città costiere in auto e favorisce la mobilità attiva, la velocizzazione del trasporto pubblico e la qualificazione urbana delle aree stesse. La città di Riccione è già introdotta in questo percorso con progetti ed interventi che vanno in questa direzione. Solo alcuni esempi: chiusura al traffico veicolare dei due lungomari (della Libertà e della Repubblica); divieto per il traffico privato di attraversamento della città

in area turistica (blocco del transito nell‟incrocio Ceccarini – Milano,

nuova azione da mettere in atto fin dalla prossima estate); divieto di parcheggio in alcune zone residenziali e turistiche di pregio della città (Zona sud) con disponibilità di parcheggi collettivi nelle vicinanze.

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Boulevard dei Paesaggi (hardware) Con il lavoro svolto in questi mesi si va chiarendo il concetto di “boulevard dei paesaggi”, adottato dall’Amministrazione comunale di Riccione per rappresentare una strategia d’insieme tesa a cambiare e qualificare in senso ecologico il volto e lo sviluppo di Riccione per una discontinuità vera con la sua crescita quantitativa. La prima fase ha visto la definizione di cinque progetti, partecipati attraverso sopralluoghi sul territorio, che disegnano con percorsi ciclabili una “collana verde” fra il centro abitato e l’entroterra, innestandosi con le due aste fluviali del Rio Marano e Rio Melo, con la zona collinare e le aree umide a sud. La seconda fase passa a trattare e ridisegnare gli altri due aspetti che completano la visione d’insieme: 1. La parte di Riccione vista dal mare: il nuovo lungomare nella sua articolazione complessiva, da confine a confine; i piazzali come nuclei intorno ai quali si sviluppano i servizi principali al

turismo; il porto, riqualificato; il pontile, o per meglio dire l’insieme dei servizi che qualificano il p.le Roma, dal palco, agli spazi per l’intrattenimento, alla passeggiata; l’atollo, per lo sviluppo delle attività natanti. 2. Lo sviluppo delle relazioni e della mobilità interna alla città, soprattutto quella a basso impatto, attraverso gli strumenti di pianificazione del traffico e del commercio, che si incaricano di valorizzare e mettere in relazione, con la città turistica e quella dei residenti, i centri urbani ed i principali Centri commerciali naturali: Ceccarini, con la presenza del Palas, il Paese con la nuova p.zza Unità, il Dante, il San Martino. Con ciò si arriverà ad avere una visione strategica, di breve, medio e lungo termine, dello sviluppo che l’Amministrazione comunale in carica intende dare alla città, anche con tratti di rottura e di discontinuità con la fase di sviluppo quantitativo.

Active Travel Network (software) Il Comune di Riccione è partner di un progetto europeo chiamato “Active Travel Network (ATN)” che ha lo scopo di fronteggiare i problemi causati dall’uso dell’automobile nelle piccole e medie città europee, promuovendo l’uso della bicicletta e il camminare per gli spostamenti urbani più brevi, ottenendo benefici per la salute della popolazione, l’economia locale e la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Questo obiettivo è perseguito attraverso il rafforzamento della capacità istituzionale di azione sui problemi e lo scambio delle esperienze con diverse realtà europee avanzate, Weiz (Austria) Capofila, Skanderborg (Danimarca), Norderstedt (Germania), Serres (Grecia), Novara (Italia), Radzionkow Polonia), Sebes (Romania), Graz (Austria), Lugo (Spagna), Riccione (Italia), Ljutomer (Slovenia). Il progetto ha avuto inizio nel giugno dell’anno scorso e si concluderà il 24 dicembre 2012. Riccione vi partecipa attivando due Gruppi di Supporto Locale (GLS), uno formato dai dirigenti scolastici, insegnanti, studenti/genitori e medici, che lavora sui benefici all’individuo e alla comunità locale. Il secondo Gruppo è formato dagli albergatori ed affronta il tema dell’organizzazione, della logistica e della comunicazione dell’uso della bicicletta in vacanza ed a Riccione in particolare.

Progetti promozionali attuativi L’approvazione del nuovo PGTU dovrà portare al coinvolgimento di diversi ambiti sociali con una presentazione puntuale della filosofia e delle novità di cui il Piano è portatore. Inoltre l’Amministrazione sviluppa i seguenti progetti attuativi specifici: SCUOLE - Azioni e progetti tendenti a favorire e coordinare tutte le iniziative volte a promuovere ed incentivare la mobilità attiva (a piedi e in bici). ALBERGHI - Azioni e progetti tendenti promuovere ed incentivare la mobilità attiva dei vacanzieri e le attività promozionali conseguenti. SICUREZZA - Azioni e progetti tendenti promuovere ed incentivare la sicurezza nella pratica della mobilità attiva: viabilità (strade, rete ciclo-pedonale), mobilità (mezzi e strumenti), comportamenti (cultura della sicurezza). SEGNALETICA - Implementazione della segnaletica in favore della mobilità attiva (percorsi, attraversamenti, ecc.), aggiornamento e produzione cartografica promozionale. BOULEVARD - Marcatura del percorso del boulevard dei paesaggi in ambito del territorio pubblico e progressiva acquisizione in disponibilità del territorio privato al fine di completarne la percorribilità. Promozione e manutenzione.

Quadro normativo di riferimento Il quadro normativo preso a riferimento introduce il Piano al suo ambito temporale e territoriale, alle sinergie ed alle interrelazioni sovraccomunali necessarie ed inoltre offre la dimensione della complessità e della carica innovativa portata a sintesi nella proposta di PGTU. Codice della strada, anche se ormai datato e lontano dai modelli di mobilità delle città europee più avanzate. La legislazione europea nazionale e regionale sulla mobilità sostenibile. Ptr, che per dare forma e identità alle città e al territorio punta a ricucire i tessuti urbani, città e campagna,

centri e periferie facendo decollare un grande progetto di riqualificazione del paesaggio, urbano ed extraurbano. Alle reti (in particolare alle reti infrastrutturali e alle reti eco-sistemiche) il Ptr affida la funzione ordinatrice del sistema e delle sue trasformazioni. Ptpr. Ptcp. Psc. Rue. Poc. Accordo di Programma 2010-2012 per la gestione della qualità dell’aria e per il progressivo riallineamento ai valori fissati dalla UE di cui al D.lgs. n. 155 del 13 agosto 2010. Rapporto di mobility management in area turistica.

NEWSLETTER: “RICCIONE CITTA’ IN MOVIMENTO” – N. 7 LUGLIO 2011

A cura degli uffici interni del Comune di Riccione – In formato .pdf e c.i.p. www.comune.riccione.rn.it - su Facebook al profilo “BOULEVARD PAESAGGI RICCIONE” – mail: [email protected]