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Indirizzo del sito delle nostre tre comunità : www.triestevangelica.org Chiesa Elvetica e Valdese – Piazza S. Silvestro 1 – 34121 Trieste; tel. e fax 040 632770; [email protected] Chiesa Metodista – Scala dei Giganti 1 – 34122 Trieste; tel. e fax 040 630892; [email protected] Past. Ruggero Marchetti – Via G. Brunner 8 – 34125 Trieste; tel. 040 3480366 ; uff. 040 2415915 [email protected] ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ «Partire, bisogna partire!». I Magi hanno visto sorgere una nuova stella, là in Oriente, hanno capito che era nato un re e si erano messi in cammino per venire a presentargli omaggio. La visita che essi fanno a Gesù, poco dopo la sua nascita, è certamente uno dei racconti più noti dell’Evangelo di Matteo ed è entrato a far parte della “poesia” del Natale, con gli angeli, i pastori e tutto il resto. Ma chi sono questi Magi che hanno alimentato la fantasia di tanti credenti? Fin dai tempi più antichi c’è chi ha parlato di loro come dei re, c’è chi ne ha indicato il numero e anche chi ci ha tramandato i loro nomi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. In realtà, di loro non sappiamo niente di più che il loro appellativo, “magi”, che può voler dire molte cose: stregoni, sacerdoti del dio Mitra, astrologi… Ecco, forse quest’ultima è l’interpretazione più esatta del termine. Gli astrologi erano coloro che scrutavano il cielo, la casa di Dio, per cogliere attraverso il moto degli astri, l’espressione della Sua volontà. E quando sorgeva una stella, voleva dire che qualcosa di grandioso doveva accadere: nasceva un re, si verificava una grande vittoria. Per questo, ora che hanno osservato questo nuovo evento cosmico, si sono messi in cammino. Dio ha parlato: bisogna rispondere. Non sanno niente di più, i Magi; purtuttavia si mettono in cammino – come a suo tempo aveva fatto Abramo e come di lì a non molti anni faranno i discepoli, chiamati da quel re di cui oggi questi sapienti cercano le tracce. Non sanno niente di più, i Magi: sono degli stranieri e non hanno conosciuto la predicazione dei profeti e l’attesa del Messia che anima la fede e le speranze di Israele. E infatti sbagliano indirizzo: è nato un re e loro certo non lo vanno a cercare in un’umile casa di Betlemme, ma si dirigono verso la capitale, Gerusalemme, e lì chiedono informazioni. Com’è diverso l’atteggiamento di Gerusalemme da quello dei magi! Questi hanno lasciato le loro case e si sono messi in cammino per vedere la promessa di Dio che giungeva a compimento. Per loro non c’era niente di più importante. Invece, i capi di Gerusalemme, e tutta la città con loro, “sono presi da turbamento”, si spaventano. E’ nato il re che stavano aspettando, le profezie si sono dimostrate veritiere, la loro speranza si compie, ma loro non gioiscono, non escono in corteo dalla città per andare a rendergli omaggio e ringraziare il Signore. Al contrario: si spaventano e cercano di eliminarlo. Il grido della madri di Betlemme, che vedono i figli stappati dalle loro braccia e trucidati, fa eco al grido di Gesù sulla croce. Il racconto dei Magi non ispira soltanto la “poesia” del Natale, ma entra nel profondo delle nostre vite di credenti ed illustra la storia di Gesù e la predicazione cristiana. Fin da su- bito il Cristo viene respinto dal suo popolo ed accolto dagli stranieri, dai pagani. Ed anche oggi, troppo spesso i credenti ri- mangono pigramente accomodati nelle loro certezze e nei loro privilegi, pensando di possedere il monopolio della fede e della speranza degli uomini. Sono tanto convinti di avere già tutto, che non si mettono in cammino per ricercare, ogni giorno, con rinnovato spirito, la volontà di Dio. Finché non arrivano i “Magi d’oriente” che mostrano che aver fede in Dio significa sapersi mettere in marcia al seguito del loro Signore. Ruggero Marchetti PERIODICO di COLLEGAMENTO delle CHIESE EVANGELICHE ELVETICA, METODISTA e VALDESE di TRIESTE e DIASPORA N° 62 novembre / dicembre 2012 Gesù nacque a Betlemme, una città nella regione della Giudea, al tempo del re Erode. Dopo la sua nascita, arrivarono a Gerusalemme alcuni uomini sapienti che venivano dall’oriente e domandarono: «Dove si trova quel bambino, nato da poco, il re dei Giudei? In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuto qui per onorarlo». Evangelo secondo Matteo 2: 1-2

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Indirizzo del sito delle nostre tre comunità : www.triestevangelica.org

Chiesa Elvetica e Valdese – Piazza S. Silvestro 1 – 34121 Trieste; tel. e fax 040 632770; [email protected]

Chiesa Metodista – Scala dei Giganti 1 – 34122 Trieste; tel. e fax 040 630892; [email protected]

Past. Ruggero Marchetti – Via G. Brunner 8 – 34125 Trieste; tel. 040 3480366 ; uff. 040 2415915 [email protected] ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

«Partire, bisogna partire!». I Magi hanno visto sorgere una nuova stella, là in Oriente, hanno capito che era nato un re e si erano messi in cammino per venire a presentargli omaggio. La visita che essi fanno a Gesù, poco dopo la sua nascita, è certamente uno dei racconti più noti dell’Evangelo di Matteo ed è entrato a far parte della “poesia” del Natale, con gli angeli, i pastori e tutto il resto. Ma chi sono questi Magi che hanno alimentato la fantasia di tanti credenti? Fin dai tempi più antichi c’è chi ha parlato di loro come dei re, c’è chi ne ha indicato il numero e anche chi ci ha tramandato i loro nomi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

In realtà, di loro non sappiamo niente di più che il loro appellativo, “magi”, che può voler dire molte cose: stregoni, sacerdoti del dio Mitra, astrologi… Ecco, forse quest’ultima è l’interpretazione più esatta del termine. Gli astrologi erano coloro che scrutavano il cielo, la casa di Dio, per cogliere attraverso il moto degli astri, l’espressione della Sua volontà. E quando sorgeva una stella, voleva dire che qualcosa di grandioso doveva accadere: nasceva un re, si verificava una grande vittoria. Per questo, ora che hanno osservato questo nuovo evento cosmico, si sono messi in cammino. Dio ha parlato: bisogna rispondere.

Non sanno niente di più, i Magi; purtuttavia si mettono in cammino – come a suo tempo aveva fatto Abramo e come di lì a non molti anni faranno i discepoli, chiamati da quel re di cui oggi questi sapienti cercano le tracce. Non sanno niente di più, i Magi: sono degli stranieri e non hanno conosciuto la predicazione dei profeti e l’attesa del Messia che anima la fede e le speranze di Israele. E infatti sbagliano

indirizzo: è nato un re e loro certo non lo vanno a cercare in un’umile casa di Betlemme, ma si dirigono verso la capitale, Gerusalemme, e lì chiedono informazioni. Com’è diverso l’atteggiamento di Gerusalemme da quello dei magi! Questi hanno lasciato le loro case e si sono messi in cammino per vedere la promessa di Dio che giungeva a compimento. Per loro non c’era niente di più importante.

Invece, i capi di Gerusalemme, e tutta la città con loro, “sono presi da turbamento”, si spaventano. E’ nato il re che stavano aspettando, le profezie si sono dimostrate veritiere, la loro speranza si compie, ma loro non gioiscono, non escono in corteo dalla città per andare a rendergli omaggio e ringraziare il Signore. Al contrario: si spaventano e cercano di eliminarlo. Il grido della madri di Betlemme, che vedono i figli stappati dalle loro braccia e trucidati, fa eco al grido di Gesù sulla croce. Il racconto dei Magi non ispira soltanto la “poesia” del Natale, ma entra nel profondo delle nostre vite di credenti ed illustra la storia di Gesù e la predicazione cristiana. Fin da su-bito il Cristo viene respinto dal suo popolo ed accolto dagli stranieri, dai pagani. Ed anche oggi, troppo spesso i credenti ri-mangono pigramente accomodati nelle loro certezze e nei loro privilegi, pensando di possedere il monopolio della fede e della speranza degli uomini. Sono tanto convinti di avere già tutto, che non si mettono in cammino per ricercare, ogni giorno, con rinnovato spirito, la volontà di Dio. Finché non arrivano i “Magi d’oriente” che mostrano che aver fede in Dio significa sapersi mettere in marcia al seguito del loro Signore.

Ruggero Marchetti

PERIODICO di COLLEGAMENTO

delle CHIESE EVANGELICHE

ELVETICA, METODISTA e VALDESE

di TRIESTE e DIASPORA

N° 62

novembre / dicembre 2012

Gesù nacque a Betlemme, una città nella regione della Giudea, al tempo del re Erode. Dopo la sua nascita, arrivarono a Gerusalemme alcuni uomini sapienti che venivano dall’oriente e domandarono: «Dove si trova quel bambino, nato da poco, il re dei Giudei? In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuto qui per onorarlo».

Evangelo secondo Matteo 2: 1-2

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GITA COMUNITARIA AD ANGROGNA (VALLI VALDESI) 16 – 17 FEBBRAIO

Come ogni anno, anche nel 2013, in occasione della Festa della Libertà del XVII Febbraio, la Chiesa valdese di

Angrogna, un piccolo comune della Val Pellice da sempre al cuore della vicende storiche valdesi, alle roe 19.oo

di sabato 16 febbraio, darà a tutti appuntamento alla Scuola grande del capoluogo, da dove partirà la fiaccolata

che scenderà fino al falò della località Stallè. Alle ore 20, come consuetudine, si accenderà il falò, intorno a cui

ci si riunisce per cantare, ascoltare brevi messaggi e riscaldarsi con un bicchiere di "vin brulé" e cioccolata

calda generosamente offerto dal Gruppo Giovani di Angrogna. Agli Stalle confluirà anche il corteo della chiesa

valdese di Luserna San Giovanni. Il giorno dopo, domenica 17 febbraio, alle ore 9.30 partiranno i due cortei dal

capoluogo (S.Lorenzo) e dal Serre che si incontreranno al Véngie e si dirigeranno insieme verso il tempio del

capoluogo per celebrarvi, alle ore 10.15, un culto solenne di riconoscenza. Al termine del culto, alle ore 12.15

alla sala unionista, ci sarà il pranzo comunitario.

Nel 2013, l'ospite del XVII Febbraio della chiesa di Angrogna sarà il nostro pastore. Abbiamo allora pensato

di approfittare di quest'occasione per trasformarla in un evento comunitario.

Sono allora aperte le iscrizioni alla visita delle nostre comunità di Trieste alla chiesa di Angrogna in

occasione della Festa del XVII Febbraio 2013. Il costo (che comunicheremo al più presto) comprenderà il

viaggio in pullman e il pernottamento presso una struttura ricettiva delle Valli Valdesi. Ci si può iscrivere

direttamente apponendo il proprio nome (e numero telefonico) sull'apposito elenco nella bacheca presso la

segreteria di San Silvestro, oppure telefonando direttamente al pastore Marchetti al numero di casa 040 34 80

366 oppure al numero di cellulare 333169 38 77.

! ! ! ISCRIVETEVI SUBITO ! ! !

AVVENTO,TEMPO DI BAZAR...

Come ogni anno verso l'inizio dell'Avvento le sorelle dell'Unione Femminile Elvetica-Valdese vi invitano caldamente all'ormai

tradizionale BAZAR di BENEFICENZA

Domenica 2 dicembre, dopo il culto delle 10.30 potrete passare dalla chiesa ai locali di San Silvestro per mangiare le specialità

del buffet, fare acquisti nel mercatino, prendere parte alla tombolata e vincere

(lo speriamo per voi) i premi della lotteria. Sarà bello stare insieme per alcune ore e rilassarsi sapendo di fare anche un po' di

bene! Vi aspettiamo!

domenica 16 dicembre

La Chiesa Metodista organizza il BAZAR d'INVERNO

Inizio con il pranzo alle ore 12.30 Durante tutto il pomeriggio sarà

aperto un ricco buffet di cose dolci e salate.

Sarà aperto un mercatino dove poter

acquistare oggetti e graziosi doni per il Natale.

Intervenite numerosi!

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NOTIZIE E INFORMAZIONI

• Per chi riceve la Circolare per posta, sotto forma cartacea: Se qualcuno o qualcuna di voi ha in casa un computer dotato di sistema di posta elettronica, è pregato di comunicarci il suo indirizzo email. Riceverà comodamente via internet la sua copia della Circolare, ci aiuterà a risparmiare i soldi che attualmente ci troviamo a dover spendere per fotocopiarla e per spedirla, e risparmierà anche molto lavoro a chi attualmente si occupa di provvedere al preparare, imbustare, affrancare e spedire le copie cartacee.

• Come certo avete visto, nella prima pagina della Circolare, subito sotto la testata, c'è l'indicazione del nuovo Sito internet delle nostre chiese: www.triestevangelica.org . Il sito, ancora in fase di rodaggio, è gestito da un Comitato coordinato dal pastore Marchetti e formato da altre sette persone, due elvetici (Armando Costessi e Cristian Meng), due metodisti (Stefano Bertuzzi e Lia Ghirardelli) e due valdesi (Dionisio Cignola e Renata Urizio), nominate dai Consigli di chiesa, e Gianfranco Hofer per il Centro “Schweitzer” e la Biblioteca. Chi voglia far pubblicare qualcosa sul sito è pregato di rivolgersi a uno dei membri del Comitato che, ricevuto il materiale, lo sottoporrà alla sua approvazione. È poi importante che “clicchiate” il nostro sito, perché i sistemi di ricerca stilano una classifica e mettono in maggiore evidenza (con una conseguente maggiore facilità di reperibilità) i siti più cliccati. Inutile ricordare che questo sito può diventare la nostra finestra sull'esterno, e un efficace mezzo per farci conoscere e far conoscere la nostra fede.

• Questo il programma del Gruppo Ecumenico e del Gruppo SAE di Trieste per l'ultimo scorcio del 2012: Martedì 6 novembre, ore 18.00, Sergio Ujcich. La creazione nel Corano. Martedì 27 novembre, ore 18.00, Lazzaro Eissa, L'Egitto oggi. Martedì 11 dicembre, ore 18.00, Boroni, Marchetti, Miliaris, Il Concilio Vaticano II cinquant'anni dopo Queste riunioni si svolgeranno presso la sede della Comunità Luterana in Via San Lazzaro 19 (1° piano). Lunedì 17 dicembre, nella Chiesa di Sant'Antonio Nuovo, Incontro di preghiera per il Natale.

• Un altro anno ecclesiastico è iniziato e tra le attività fondamentali che coinvolgono le nostre chiese vi sono quelle dedicate ai bambini e ai giovani. Dopo aver riflettuto in merito al futuro di questi due aspetti così importanti per la stabilità e la crescita delle nostre chiese, quest’anno alcune cose sono cambiate. La scuola domenicale si riunirà ogni domenica in contemporanea al culto presso la chiesa aperta; a conclusione di ogni ciclo vi sarà una domenica di pausa.Per questo inizio d’anno i temi che verranno affrontati saranno:

• Abramo. Fidarsi delle promesse di Dio• Natale. Maria: accogliere Dio

Non mancheranno canti, giochi e preghiere.Il calendario sarà così strutturato: Domenica 4, 11, 18 e 25 novembre a Scala dei Giganti Domenica 2 dicembre PAUSA Domenica 9, 16 e 23 a S. Silvestro Il 23 dicembre si terrà la festa dell’albero.

Per quanto riguarda il gruppo giovani è stato deciso di riunirsi il 10 novembre a S. Silvestro presso i locali della chiesa al termine del culto. Le prossime date sono ancora da decidere, ma ci si riunirà tendenzialmente una volta al mese. In previsione ci sono già altri due momenti di incontro importanti da segnalare:

• Il 17 novembre il gruppo giovani di Trieste incontrerà il gruppo giovani di Udine (chi fosse interessato, può prenotare un posto)

• Dal 6 al 9 dicembre presso il centro Ecumene di Velletri (Roma) si terrà un campo studi organizzato dalla FGEI dal titolo “Come un pesce nell’acqua. In viaggio per costruire la comunità”, sul tema Bellezza e beni comuni

In entrambi i casi, per chiarimenti ed informazioni, potete contattare Elisa Matta tramite mail: [email protected], oppure tramite telefono: 340 472130

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Calendario dei culti dei mesi di novembre e dicembre 2012

Sabato 3 novembre – ore 17.30 San Silvestro-Cristo Salvatore.Cena del Signore

Ruggero Marchetti

Domenica 4 novembre – ore 10.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Sabato 10 novembre – ore 17.30 San Silvestro-Cristo Salvatore Ruggero Marchetti

Domenica 11 novembre – ore 10.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Sabato 17 novembre – ore 17.30 San Silvestro-Cristo Salvatore Ruggero Marchetti

Domenica 18 novembre - ore 10.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Sabato 24 novembre – ore 17.30 San Silvestro-Cristo Salvatore Gianfranco Hofer

Domenica 25 novembre - ore 10.30 Scala dei Giganti. Cena del SignoreAmmissione della sorella Pia Forza

Ruggero Marchetti

Sabato 1° dicembre – ore 17.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Domenica 2 dicembre - ore 10.30Prima d'Avvento

San Silvestro-Cristo SalvatoreCena del Signore

Ruggero Marchetti

Sabato 8 dicembre – ore 17.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Domenica 9 dicembre – ore 10.30Seconda d'Avvento

San Silvestro-Cristo SalvatoreCulto e Assemblea unificata elvetico-

valdese e metodistaRuggero Marchetti

Sabato 15 dicembre – ore 17.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Domenica 16 dicembre – ore 10.30Terza d'Avvento

San Silvestro-Cristo Salvatore Ruggero Marchetti

Sabato 22 dicembre – ore 17.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Domenica 23 dicembre – ore 10.30Quarta d'Avvento

San Silvestro-Cristo SalvatoreCulti dei bambini – Festa dell'Albero

Ruggero Marchetti e la Scuola domenicale

Martedì 25 dicembreCulto Unificato di Natale

San Silvestro-Cristo SalvatoreCena del Signore

Ruggero Marchetti

Sabato 29 dicembre – ore 17.30 Scala dei Giganti. Cena del Signore Ruggero Marchetti

Domenica 30 dicembre – ore 10.30Ultimo culto dell'Anno

San Silvestro-Cristo Salvatore Ruggero Marchetti

Domenica mattina 9 dicembre a San Silvestro:

UN'ASSEMBLEA IMPORTANTE

Domenica 9 dicembre, dopo un breve culto, avremo un'Assemblea unificata elvetico-valdese e metodi-sta nella quale affronteremo il problema della modalità con cui teniamo i nostri culti. Come sapete, da due anni le nostre comunità hanno tenuto due culti a settimana: uno al pomeriggio del sabato in uno dei nostri due luoghi di culto e il secondo, nell'altro, la domenica mattina, con alternanza mensile. In questi ultimi mesi la scarsa partecipazione ai culti del sabato ha suscitato molta preoccupa-zione ed è stata avanzata la proposta di procedere ad un cambiamento. Come però? Non è facile trovare una soluzione che accontenti tutti. Per questo abbiamo deciso di tenere un'Assemblea straordinaria dedi-cata a questo tema, che sarà anche anticipata da un incontro fra rappresentanze dei nostri tre Consigli di chiesa in cui si cercheranno possibili convergenze da sottoporre al giudizio degli altri fratelli e sorelle. Intanto, invitiamo caldamente tutti a riflettere su questo tema e magari a pensare a possibili soluzioni. Ma soprattutto vi invitiamo a partecipare numerosi all'Assemblea, perché sia un momento condiviso di as-sunzione di responsabilità e non si deleghi solo ai soliti pochi “impegnati” una decisione che nei suoi esiti coinvolgerà in profondità le nostre tre comunità.

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La pagina di questo numero di “Camminare insieme”

ospita due brevi scritti del nostro presidente Raul Matta su

due fratelli recentemente scomparsi: il pastore Enos Man-

nelli, che per otto anni è stato come ministro della Parola al

servizio della nostra comunità, e Guido Bregant, per tanti

anni, fino alla malattia che l'ha poi portato alla tomba, co-

stantemente presente ai nostri culti.

Si avvicina l'Avvento, il tempo per eccellenza dell'anno

ecclesiastico del ricordo di Colui che è venuto e dell'attesa

ricolma di speranza di Colui che verrà: noi oggi ricordiamo

con riconoscenza e nella speranza nella risurrezione questi

due veri credenti, così diversi fra di loro eppure ugualmen-

te cari a tutti noi. Il pastore

ENOS MANNELLI

Il 20 settembre u. s. è mancato a Pineto degli Abruzzi, dove viveva, il pastore Enos Mannelli.La notizia ci ha colti un po’ di sorpresa, anche se sa-pevamo che la malattia dalla quale era stato colpito stava progredendo ad un ritmo molto veloce.Non possiamo fare a meno di ricordarlo in questo nu-mero della nostra circolare, in quanto Enos ha lascia-to un ricordo incancellabile nella nostra chiesa. Era arrivato qui a Trieste alla fine del 2002, all’età di 70 anni, quindi già in emeritazione, per aiutare il pastore Giovanni Carrari nella cura delle nostre tre comunità, per un periodo limitato di sei mesi. Ma il suo impe-gno, il suo dinamismo, il suo entusiasmo e la grande umanità con cui ha svolto il suo lavoro, hanno fatto sì che le comunità chiedessero unanimemente che il periodo del suo mandato venisse prolungato.E’ rimasto fra noi per ben otto anni, infatti ha lasciato la nostra città nell’agosto del 2010. Per un periodo della sua permanenza a Trieste è stato anche pasto-re titolare della chiesa metodista di Gorizia.Enos ha interpretato il suo ruolo di servizio nella chie-sa in maniera totale anteponendolo a qualsiasi altro interesse. Spesso diceva di sentirsi pienamente a suo agio solo quando predicava la Parola del Signo-re. Non era soltanto entusiasta dell’Evangelo, ne era completamente innamorato. Insieme a una miriade di dubbi che diceva di avere, aveva una fede incrollabi-le.Il suo carattere franco e schietto, a volte molto spigo-loso, ha fatto sì che in alcuni momenti vi siano state delle incomprensioni e delle tensioni con alcune per-sone e alcuni ambienti; ma tutto ciò è sempre passa-to in secondo ordine rispetto al suo compito di annun-cio della Parola e del servizio per la “sua” chiesa.Sempre attivo in ogni circostanza, perfino nell’attività

di pulizia e di sistemazione del giardino della nostra chiesa, predicava con voce forte e stentorea (non aveva bisogno di microfono) e cantava con entusia-smo gli inni del nostro innario, li conosceva tutti. E’ così che lo ricordiamo e lo ricorderemo.Se oggi un velo di tristezza ci circonda per aver per-duto un fratello e un amico a noi caro, nello stesso tempo siamo grati al Signore per avercelo fatto incon-trare ed aver potuto percorrere con lui un tratto del nostro cammino di credenti.E alla fine di questo breve ricordo penso che bene si addicano a Enos le parole dell’apostolo Paolo nella II lettera a Timoteo : “Ho combattuto il buon combatti-mento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.”(4:7).

GUIDO BREGANT

Purtroppo un altro lutto ha colpito recentemente la nostra piccola comunità. Infatti il giorno 8 ottobre è morto, all’età di 82 anni, il nostro fratello Guido Bre-gant. Colpito da un male incurabile, era stato operato circa un anno fa e poi si era sottoposto alle terapie del caso. In quest’ultimo anno infatti non lo vedevamo più presente ai culti, in quanto costretto a casa, dove il pastore ed alcuni di noi andavano a trovarlo.Guido era una persona alquanto schiva, parlava poco, ma era sempre presente; infatti molto raramen-te mancava al culto, nonostante i suoi annosi proble-mi di salute. Era entrato a far parte della nostra chie-sa molti anni fa, proveniente dalla piccola comunità battista che si era sciolta. Il percorso religioso della sua vita è stato alquanto tortuoso: proveniente dal cattolicesimo aveva aderito ai Testimoni di Geova per poi passare ai Mormoni e da qui, dopo alcuni anni, alla chiesa battista che si era formata alla fine degli anni ’60. Guido Bregant era un membro di chiesa molto puntuale e preciso. Nonostante fosse povero (viveva di una piccola pensione), non faceva mai mancare, ogni mese, la sua piccola ma importante contribuzione alla chiesa. Era anche un accanito let-tore della Sacra Scrittura (la sua Bibbia era tutta se-gnata e sottolineata), anche se la sua lettura era di stampo piuttosto fondamentalista, il che lo portava spesso a delle grandi dispute su determinati temi con coloro che andavano a visitarlo o che avevano la ventura di discutere con lui. In ogni caso Guido era un credente convinto e allo stesso tempo con principi profondamente laici. Era anche una persona genero-sa in quanto spesso aiutava, come poteva, delle per-sone più sfortunate di lui. La comunità, guidata dal pastore Marchetti, ha reso l’ultimo saluto a Guido al cimitero comunale con una lettura biblica, un breve ricordo e il canto di un inno.

Domenica 25 novembre, nel nostro culto delle ore 10.30, avremo la gioia di

accogliere la sorella PIA FORZA, che al termine di un cammino di conoscenza e di formazione di oltre un anno e mezzo, ci ha chiesto di poter

confessare pubblicamente al sua fede e di essere ammessa nella nostra chiesa. Chi in questi mesi ha conosciuto Pia, il suo entusiasmo, la sua

generosità, la sua bella semplicità, non vorrà mancare a questo momento per lei così significativo ed importante e per tutti noi così bello.

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Quando, il 25 dicembre di ogni anno festeggiamo la nascita di Gesù a Betlemme, pensiamo tutti che si sia sempre fatto così e che quella sia veramente la data del compleanno del Signore. In realtà però, com'è andata veramente? E come si è arrivati a questa data? Forse è interessante vederlo un po' insieme. _______________________________________________________________________________________

La data di nascita di Gesù non è riportata nei Vangeli.

Fin dai primi secoli, i cristiani svilupparono diverse tradi-

zioni e fissare il giorno della nascita in date diverse, tanto

che Clemente d'Alessandria (150-215) scrisse: “Non si

contentano di sapere in che anno è nato il Signore, ma con

curiosità troppo spinta vanno a cercarne anche il giorno”.

La data tradizionale del 25 dicembre è documentata a par-

tire dal III / IV secolo. Oggi sull'origine di questa data vi

sono varie ipotesi, raggruppabili in due gruppi o categorie.

Il primo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicembre

all'interno del Cristianesimo, senza apporti da altre religio-

ni.

Un'ipotesi piuttosto recente asserisce che il 25 dicembre

corrisponda alla vera data di nascita di Gesù. Essa si basa

sull'analisi dei testi esseni di Qumran e su alcune informa-

zioni fornite dal Vangelo di Luca. Secondo Luca, Giovanni

il Battista fu concepito sei mesi prima di Gesù, e perciò

quindici mesi prima della sua nascita, e l'annuncio del suo

concepimento fu dato al padre Zaccaria mentre officiava il

culto nel Tempio di Gerusalemme. Dai rotoli di Qumran si

è potuto ricostruire il calendario dei turni che le classi sa-

cerdotali seguivano per tali offici, ed è stato possibile stabi-

lire che il turno della classe di Abia (a cui apparteneva Zac-

caria) cadeva due volte l'anno, una delle quali corrisponde-

va all'ultima settimana di settembre, ossia proprio quindici

mesi prima della settimana del Natale.

Un'altra ipotesi afferma che la data del Natale si fonda su

quella della morte di Gesù. Poiché nei vangeli il venerdì

santo si colloca tra il 25 marzo e il 6 aprile del nostro ca-

lendario, per calcolare la data di nascita di Gesù si sarebbe

seguita la credenza che i profeti siano morti nell'anniversa-

rio della loro nascita. Secondo questa ipotesi, si calcolò che

Gesù fosse morto nell'anniversario della sua concezione

(non della sua nascita), e che la sua data di nascita cadesse

nove mesi dopo, fra il 25 dicembre e il 6 gennaio.

Il sorgere del sole e la luce sono simboli usati nel Cristia-

nesimo e nella Bibbia. Così nel vangelo di Luca, Zaccaria

descrive la futura nascita di Cristo, con queste parole:

_______________________________________________________________________________________

"verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge". Il Natale,

nel periodo dell'anno in cui il giorno comincia a allungarsi,

potrebbe essere legato a questo simbolismo.

Il secondo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicem-

bre come "esterna" al Cristianesimo, e cioè come un tenta-

tivo di assorbimento di culti precedenti, con la sovrapposi-

zione di festività cristiane a feste di altre religioni antiche.

A) La festa si sovrappone approssimativamente alle cele-

brazioni per il solstizio d'inverno (tipiche del nord Europa)

e alle feste dei saturnali romani (dal 17 al 23 dicembre).

Già nel calendario romano il termine Natalis veniva impie-

gato per festività come il Natalis Romae che, il 25 aprile,

commemorava la nascita dell'Urbe, e il Dies Natalis Solis

Invicti, la celebrazione della nascita del Sole, ufficializzata

da Aureliano nel 273, e fissata al 25 dicembre. Alla luce

delle fonti, si ipotizza che i cristiani avrebbero sostituito la

"Festa della nascita di Cristo" a quella del “Sole invitto”,

molto diffusa tra la popolazione,

B) C'è chi afferma che la data del Natale derivi dalla fe-

sta ebraica della luce, la Hanukkah, che cade il venticin-

quesimo giorno del mese di Kislev, coincidente con dicem-

bre. Così il Cristianesimo avrebbe ripetuto quanto già fatto

per le principali festività cristiane come Pasqua o Penteco-

ste, derivate dalle corrispondenti festività ebraiche. C'è

però da considerare che la Hanukkah è divenuta per gli

Ebrei una festa rilevante solamente nell'ultimo secolo, pro-

prio come risposta alla diffusione mondiale del Natale.

Il Natale nei primi secoli del Cristianesimo.

Il Natale non è presente in tutti gli elenchi di festività cri-

stiane, e anzi è assente in illustri autori ecclesiastici come

Ireneo, Tertulliano e Origene, probabilmente perché non

tutti i primi cristiani lo festeggiavano.

Il primo ad affermare che Gesù nacque il 25 dicembre fu

Ippolito di Roma, verso il 204. Ad ogni modo, il processo

attraverso il quale il 25 dicembre divenne la ricorrenza del-

la nascita di Gesù per tutta la cristianità, incominciò solo

dopo la fine del III secolo. A Roma, la più antica fonte sul

Natale è il Cronografo compilato nel 354, che contiene

questa significativa citazione: “Durante il consolato di Ce-

sare Augusto e di Paolo, Gesù Cristo nacque otto giorni

prima delle calende di gennaio (ossia il 25 dicembre), un

venerdì, il quattordicesimo giorno della Luna”. R. M.

LE ORIGINI DELLA FESTA DI NATALE

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