n. 43 di "Arciconfraternita del Santo"

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C ari Confratelli e dilette Consorelle, cari Bene- fattori, nell’anno del V centenario degli affre- schi di Tiziano Vecellio nella Scoletta del Santo (nostra sede storica) entra nelle Vostre case un notiziario dalla veste grafica rinnovata e ravvivata dal colore. Con questa novità abbiamo voluto collocarci, cer- tamente con umiltà, nel solco della tradizione del nostro sodalizio, che proprio nel 1511 commissio- nò al giovane pittore di Pieve di Cadore l’affresca- tura dei miracoli del neonato, del piede riattacca- to e del marito geloso. Se con queste opere l’allora guardiano Nicola da Strà offrì ai propri confratelli (insieme alle altre 15 scene contenute nel capi- tolo) una straordinaria catechesi antoniana, nel contempo il Tiziano diede l’avvio decisivo al rina- scimento della pittura padovana. Per condividere un tale patrimonio di storia, arte e devozione ogni prima domenica del mese in que- sto 2011 (con l’eccezione del mese di agosto) al termine della S. Messa confraternale e mentre vie- ne distribuito il Pane Benedetto (alle ore 11) stia- mo offrendo una visita guidata a carattere storico- devozionale della Sala Priorale della Scoletta del Santo; inoltre sabato 29 ottobre si svolgerà nella Basilica del Santo in Padova un convegno dal ti- Arciconfraternita del Santo Organo dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova Anno LXXVII n. 43 LDA Priore - Gennaio-Agosto 2011 Ecce crucem Domini fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Juda radix David, Alleluja! TIZIANO VECELLIO, 1511, Miracolo del neonato che parla. Affresco. Sala Priorale della Scoletta del Santo in Padova.

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Notiziario Periodico dell'Arciconfraternita di sant'Antonio di Padova relativo al periodo gennaio - settembre 2011.

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Cari Confratelli e dilette Consorelle, cari Bene-fattori, nell’anno del V centenario degli affre-

schi di Tiziano Vecellio nella Scoletta del Santo (nostra sede storica) entra nelle Vostre case un notiziario dalla veste grafica rinnovata e ravvivata dal colore.Con questa novità abbiamo voluto collocarci, cer-tamente con umiltà, nel solco della tradizione del nostro sodalizio, che proprio nel 1511 commissio-nò al giovane pittore di Pieve di Cadore l’affresca-tura dei miracoli del neonato, del piede riattacca-to e del marito geloso. Se con queste opere l’allora guardiano Nicola da Strà offrì ai propri confratelli

(insieme alle altre 15 scene contenute nel capi-tolo) una straordinaria catechesi antoniana, nel contempo il Tiziano diede l’avvio decisivo al rina-scimento della pittura padovana.Per condividere un tale patrimonio di storia, arte e devozione ogni prima domenica del mese in que-sto 2011 (con l’eccezione del mese di agosto) al termine della S. Messa confraternale e mentre vie-ne distribuito il Pane Benedetto (alle ore 11) stia-mo offrendo una visita guidata a carattere storico-devozionale della Sala Priorale della Scoletta del Santo; inoltre sabato 29 ottobre si svolgerà nella Basilica del Santo in Padova un convegno dal ti-

Arciconfraternitadel Santo

Organo dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di PadovaAnno LXXVII n. 43 LDA Priore - Gennaio-Agosto 2011

Ecce crucem Dominifugite partes adversae!Vicit Leo de tribu Judaradix David, Alleluja!

Tiziano Vecellio, 1511, Miracolo del neonato che parla.Affresco. Sala Priorale della Scoletta del Santo in Padova.

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tolo: “V centenario di Tiziano Vecellio nella Scoletta del Santo”, al quale siete tutti fin da ora invitati.Qui ci è piaciuto riproporre l’affresco del Miraco-lo del Neonato, capolavoro del “giovane” Tiziano che accoglie al lato dell’ingresso della Sala con la sua bellezza ed efficacia comunicativa ogni con-fratello come ogni visitatore.

Nello scusarmi per il ritardo che ha comportato l’elaborazione di questa nuova veste del notiziario confraternale, a tutti giunga infine il mio perso-nale saluto e l’invito a completare le informazioni che leggerete in questi fogli con la visita periodica del sito WEB associativo dove troverete sempre aggiornato il Programma delle attività confra-ternali ordinarie e straordinarie.

Pace e Bene!Il DIrettore e PrIore

Ammirando le innumerevoli espressioni dell’ar-te sacra dai bassorilievi ai mosaici, dagli af-

freschi alle tele dipinte si rimane colpiti dalla pre-senza pressoché ubiquitaria degli Angeli, ovvero di quegli esseri spirituali, incorporei che in tutto il loro essere sono servitori e messaggeri di Dio.Anche l’iconografia più propriamente antoniana rappresenta sant’Antonio con Gesù Bambino con-tornato di Angeli, che, nei santini, contribuiscono ad ispirare sentimenti di gloria, di festa, di gioia e di allegria. La presenza degli angeli attorno al Santo, spesso impegnati nel portare gli elementi iconografici tipici quali Libro e Giglio, testimonia l’Amore immenso di Antonio per Dio e la purezza del suo cuore.

Il primo santino fu edito dall’Orfanatrofio Anto-niano dei Rogazionisti di Via Tiziano Minio in Pa-dova e raffigura sant’Antonio con Gesù Bambino circondato da Angeli in festa. L’immagine tratta da un dipinto del Murillo è abbellita con elegante cornice a motivi floreali e rifiniture dorate. Anni ’50 del XX secolo.

Il secondo santino è fir-mato dall’Edi-tore tedesco Stahlatich V. Carl Mayers Kunat Ansfalt Nurnberg ed è realizzato in stampa cal-cografica in bianco e nero, abbellita con fi-nissimi bordi fustellati. Primi anni XX secolo.

Arciconfraternita del SantoPeriodico dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova

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In questo numero:

Il Santino:gli angeli coronano l’evento di Gesùsceso tra le braccia di S. Antoniodi Claudio Zoccarato 3

Recensioni:Liberaci, Signore, dal maligno! 3

I suffragidi Leonardo Di Ascenzo 4

XIX Cammino nazionale di Fraternità 5

Contigliano. Una nuova aggregazionedi Maria Pia Olivieri Di Blasie Leonardo Di Ascenzo 6

37° Premio della Bontà. I vincitori 8

Alcune curiosità sulla croce ghiandatadi Carla Vernier 11

Vita confraternale 13

Nuovi ascritti 14

Annuncio cerimonia di vestizione 2012 15

Sante Messe richieste al P. Cappellano 17

Grazie e benedizioni ai benefattori 18

I numeri della carità 19

Funerali a cura dell’Arciconfraternita 16

Annunci 20

La redazione è disponibile a valutare articoli per la pub-blicazione ed invita i lettori ad inviare le proprie doman-de su questioni di carattere ecclesiale al Cappellano o al Direttore, che risponderanno su queste pagine per gli argomenti di interesse più generale.

Il SantInogli angeli coronano l’evento di Gesùsceso tra le braccia di S. antoniodi Claudio Zoccarato

Un Frate Francescano a noi vicino ha recentemente pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero un interessante volumetto intitolato:

Liberaci, Signore,daL MaLigno.Preghiere nella lottacontro Satana.

Si tratta di un libro di preghie-re, approvate dalla Chiesa Cattolica, per la lotta dei fedeli contro il potere del Maligno che si fa percepire attraverso la tentazione o altre mani-festazioni.Il libro contiene le preghiere permesse a tutti i fe-deli proposte nell’appendice al Rituale dell’esorci-smo, formule tradizionali per la preghiera privata e di gruppo, anche in assenza del sacerdote e ora-zioni per la benedizione.Di particolare interesse e valore sono le introdu-zioni originali dell’autore, che conducono il letto-re ad un utilizzo corretto dei testi proposti.

Chi desiderasse il volumetto in pratico formato ta-scabile potrà richiederlo inviando un’offerta all’Ar-ciconfraternita del Santo pari ad almeno € 7 per coprire le spese di acquisto e spedizione.

Recensioni

www.arciconfraternitasantantonio.org

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Ci facciamo aiutare a

comprendere cosa siano i Suffragi da un estratto del ca-pitolo VII del Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia pub-

blicato nell’anno 2002 dalle competenti autorità della Santa Sede.

La fede nella risurrezione dei morti«In faccia alla morte l’enigma della condizione umana diventa sommo». Ma la fede in Cristo muta l’enigma in certezza di vita senza fine. Egli infatti ha dichiarato «Questa è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo gior-no» (Gv 6, 40). Fondandosi sulla Parola di Dio, la Chiesa fermamente crede e fermamente spera che «come Cristo è veramente risorto dai morti e vive per sempre, così pure i giusti, dopo la loro morte, vivranno per sempre con Cristo risorto».La morte è il termine della tappa terrena della vita, ma «non del nostro essere», es-sendo l’anima immortale. La morte è il passaggio alla pienezza della vera vita, per cui la Chiesa, sovvertendo la logica e le pro-spettive di questo mondo, chiama il giorno della mor-te del cristiano dies natalis, giorno della sua nascita al cielo, dove «non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate» (Ap 21, 4); è il prolungamento quindi, in modo nuo-vo, dell’evento vita, poiché come dice la Liturgia: «Ai tuoi fe-deli, o Signore, la vita non è tolta ma tra-

sformata; e mentre si distrugge la dimora di que-sto esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo».

Significato dei suffragiNella morte il giusto incontra Dio, il quale lo chia-ma a sé per renderlo partecipe della vita divina. Ma nessuno può essere accolto nell’amicizia e nell’intimità di Dio se prima non è stato da lui pu-rificato dalle conseguenze personali di tutte le sue colpe. «La Chiesa chiama Purgatorio questa pu-rificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprat-tutto nei Concili di Firenze e di Trento».Da qui la pia consuetudine dei suffragi per le ani-me del Purgatorio, che sono una pressante sup-plica a Dio perché abbia misericordia dei fedeli defunti, li purifichi con il fuoco della sua carità e li introduca nel suo Regno di luce e di vita.I suffragi sono una espressione cultuale della fede nella comunione dei Santi. Infatti «la Chiesa di quelli che sono in cammino, riconoscendo la co-munione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana ha coltivato con grande pietà la memoria dei defunti e poiché “santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché siano assolti dai peccati” (2 Mac 12, 46), ha offerto per loro i suoi suffragi». Essi sono in primo luogo la celebrazione del sa-

crificio eucaristico, poi altre espressioni di pietà come preghiere, elemosine, opere di misericordia, acquisto di indulgenze in fa-

vore delle anime dei defunti.

Le messe di suffragioLa Chiesa offre il sacrificio della Messa per i de-funti in occasione non solo della celebrazione dei funerali, ma anche nei giorni terzo, setti-mo e trigesimo, nonché nell’anniversario della

morte; la celebrazione della Messa in suffra-gio delle anime dei propri defunti è il modo cristiano di ricordare e prolunga-re, nel Signore, la comunione con quan-ti hanno varcato la soglia della morte.

Nei giorni 13 e 14 novembre 2010 un discreto numero di ascritti ed amici, guidati dal Cap-

pellano con il Priore ha realizzato un Pellegrinag-gio all’ Urbe, alla Città eterna, a Roma in occasio-ne del XIX Cammino di Fraternità indetto dalla Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, nel decennale del suo riconoscimento da parte della Conferenza Episcopale Italiana.

Il viaggio ci ha con-sentito di visitare alcuni dei luoghi più significativi per noi Cattolici Roma-ni quali la Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura e la Basilica lateranen-se di San Giovanni.La giornata di sa-bato si è conclusa con la Preghiera di Compieta, per la recita della quale i pellegrini patavini si sono uniti ai mo-

naci trappisti (famosi anche per le cioccolate da loro prodotte) dell’Abbazia alle Tre Fontane, ove la tradizione vuole sia avvenuta la decapitazione di san Paolo. Il momento è stato reso particolarmen-te suggestivo dal silen-zio, dalla penombra e dalle austere linee ar-chitettoniche dell’an-tica chiesa romanica, riedificata a partire dall’anno 1140.L’indomani, la Do-menica, Giorno del Signore, è stato il mo-

mento del trionfo della Chiesa con la partecipa-zione alla S. Messa solenne celebrata sul sagrato della Basilica vaticana di S. Pietro da S. Em. Rev.ma il Sig. Cardinale di Stato Tarcisio Bertone.Ai piedi della Tomba di Pietro segno vivo nel Papa dell’unità della Chiesa che è Cattolica ed Aposto-lica abbiamo incontrato ed abbracciato numerose altre confraternite, ritrovando una fraternità sem-pre viva e calda.

I SuffraGIa cura di Leonardo Di Ascenzo

Gonfalone dell’Arciconfraternita Morte e Orazione sotto la protezione di San Filippo Neri di Lanciano, accolta in pellegrinaggio a Padova domenica 29 maggio 2011.

XIX CammInonazIonalEdI fratErnItà

I Gonfaloni confraternali in Piazza San Pietro.

Il Priore legge una riflessione,prima della S. Messa dall’ambonedi Piazza San Pietro.

Alcuni membri del Consiglio Direttivo ricevono la Sacra Comunionedalle mani di S. Em. Rev.ma il Sig. Card. Tarcisio BertoneSegretario di Stato di Sua Santità.

Le Consorelle,i Confratelli ed i Pellegrini al termine della S. Messain Piazza San Pietro,con il piccoloGiovanni Maria.

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Il Consiglio Direttivo dell’Arciconfraternita, su domanda del Sig. Parroco il Rev. Mons. Erco-

le La Pietra e del Presidente il Sig. Giulio Bronzi, nell’adunanza del 6 novembre 2010, ha approva-to l’Aggregazione canonica del Pio Sodalizio di sant’Antonio di Padova di Contigliano nella diocesi di Rieti, nell’anno giubilare della sua fondazione.

Contigliano è un borgo di fondazione tardo roma-na, di area reatina, adagiato su una collina nella Val Canera.

Determinante per la vita cittadina è sempre stata la volontà Papale di sistemazione idro-geologico delle acque dei fiumi Velino e Turano, per aumen-tare la magica imponenza della vicina cascata delle Marmore ma soprattutto per rendere salu-bre l’impaludata piana devastata dalle frequenti esondazioni.Oggi il paese conta circa 30.000 abitanti ed è at-traversato dal “Cammino di san Francesco”, un percorso per un pellegrinaggio a piedi che tocca gli importanti borghi “francescani” di Poggio Bu-stone, Ca Foresta, Fonte Colombo fino a Greccio.

L’elegante castello ospita numerosi palazzi nobi-liari e alcune chiese tra le quali spicca la Collegia-ta di San Michele Arcangelo (29 settembre), pa-trono cittadino. L’edificio, ricostruito a partire dal 1683, conserva una cripta affrescata e sei cappelle di lato alla navata unica. Nella cappella intitolata alla Madonna del Rosario è possibile ammirare un dipinto raffigurante sant’Antonio di Padova, realizzato nel 1649.Appena fuori le mura del castello, nell’anno 1734, per voto del popolo, si avviò la costruzione dell’o-

dierna chiesa di sant’Antonio, ove ha sede l’omo-nimo Pio Sodalizio. L’interno conserva la preziosa pala barocca dell’altare centrale dipinta da Giro-lamo Troppa da Rocchette in Sabina, che raffigu-ra sant’Antonio in preghiera tra gli angeli. In una nicchia è poi collocata la statua processionale del Santo, vestita del saio francescano ed arricchita dai monili preziosi donatigli come ex voto.Il Pio sodalizio antoniano contiglianese viene eretto dunque nel 1910 soprattutto su impulso del Cav. Zeffirino Grossi, che ne fu segretario per più di quarantanni ininterrotti. Gli scopi, sanciti dai diversi statuti, sono la promozione della devozio-ne a sant’Antonio, nonché della vera pietà cristia-na, delle virtù cristiane e naturalmente la custodia ed il mantenimento della Chiesa sodale.I membri dell’Unione vestono un semplice saio francescano con appuntato un ovale sul petto che riproduce la statua processionale.Numerosi sono gli eventi religiosi durante l’an-no ai quali i confratelli intervengono, tra i quali ovviamente la processione annuale in onore del proprio Patrono, che attraversa tutto il borgo pre-ceduta dal grande gonfalone dipinto da Antonio Calcagnadoro con il Santo di Padova sul fronte e San Michele Arcangelo sul retro.Il Consiglio amministrativo si compone del P. Spiri-tuale, del Presidente, del Segretario e di altri cinque Consiglieri con due Revisori Contabili. Oltre a que-sti officiali maggiori sono stati individuati altri sei offici quali il capo-macchina per la formazione delle squadre dei portatori, il capo mazziere responsabi-le dell’ordine durante la processione e l’addetto alla distribuzione dei lampioni e simboli processionali.Il momento più atteso di tutto l’anno è il 13 giu-

gno quando alle ore 18 la Confraternita espone su di una macchina processionale la statua del Santo alla venerazione dei fedeli fino al sabato che pre-cede la festa esterna solenne quando il simulacro viene condotto a spalla per le vie della città fino alla Chiesa collegiata e quindi di ritorno fuori il castello alla Chiesa del Santo.Se l’organizzazione del sodalizio è piuttosto re-cente (un secolo è un granello nella storia bimille-naria della Chiesa) la devozione dei contiglianesi per il Santo di Padova ha origini antiche, anche più della Chiesa dedicatagli e forse per l’influenza della vicina Città di Rieti, che lo ha sempre cele-brato fin dai primi anni successivi alla canoniz-zazione nel maggio del 1232 proclamata da Papa Gregorio IX a Spoleto.

ContIGlIano una nuova aggregazione a cura di Maria Pia Olivieri Di Blasi e Leonardo Di Ascenzo

Veduta d’insieme del Borgo di Contigliano.

Visione ingrandita della Collegiata di San Michele Arcangelo.

Collegiata,S. Antonio di Padova,GioVanni Pasquino

da casPeria, 1649.

La Chiesa di S. Antonio.

13 Giugno 2010. Processione del Centenario.I confratelli nella foto di gruppo.

Copertina del libroedito dal Pio Sodalizio

antonianocontiglianesein occasione

del centenario della fondazione.

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Domenica 15 maggio 2011, con la consueta so-lennità si è svolta la cerimonia conclusiva del-

la 37esima edizione del Premio della Bontà, tradi-zionale attività di apostolato verso i giovani della nostra Arciconfraternita indetto, per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Padova.Il Tema proposto era di estrema attualità:

conneSSioni, aMicizie e reLazionineL teMpo deL web e dei teLefonini.

Opportunità e rischi della tecnologiache amplifica la comunicazione.

I Patrocini ottenuti sono stati quelli di: Conferen-za Episcopale Italiana, Regione del Veneto, Pro-vincia di Padova, Comune di Padova e la manife-stazione ha potuto aver luogo grazie al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Di seguito pubblichiamo i nomi dei vincitori delle tre sezioni del Premio e la motivazione del Premio della Bontà 2011.Partecipanti:862, dei quali 253 delle Scuole Primarie,387 delle Scuole Secondarie di I Grado,222 delle Scuole Secondarie di II Grado;Province interessate: 26;Istituzioni Scolastiche partecipanti: 43.I primi classificati assoluti del Premio hanno rice-vuto le medaglie appositamente inviate dal Santo Padre Benedetto XVI e dal Presidente della Re-pubblica Italiana On. Giorgio Napolitano oltre al sigillo della Città di Padova.A tutti è stata inoltre consegnata una statuetta lignea policroma raffigurante sant’Antonio di Pa-dova.Per la seconda volta alle scuole dei primi e secon-di classificati è stata erogata una borsa di studio del valore rispettivamente di € 400 e 250, come sostegno in questo periodo di ristrettezze econo-miche anche per la scuola.

ScuoLe priMarie

I – micaela rEnda, frequentante la classe V dell’ Istituto “S.M. Mazzarello” di Palermo;II – Sara CaPonE, frequentante la classe V A dell’Istituto “A. Tavelli” di Ravenna;III – Vitantonio mErCurIo, frequentante la classe III A dell’Ist. “Maria Regina” di Foggia;

ScuoLe Secondarie di priMo grado

I – Susanna mattoCCIa, frequentante la classe III della Scuola Med. Parit. “Seminario Vescovile di Ferentino” di Frosinone;II – danilo annECCHIarICo, frequentante la classe III A dell’Istituto Comprensivo di Pietrade-fusi in Avellino;III – mattia SotGIa, frequentante la classe II dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” di San Cataldo (CL);

ScuoLe Secondarie di Secondo grado

I – daniela SEnSInI, frequentante la classe IV del Liceo Socio-Psico-Pedagogico – Ist. Magistra-le Parit. “Bambin Gesù” di San Severino Marche (MC);II – riccardo SCattolInI, frequentante la clas-se IV A del Liceo Scientifico “Aleardo Aleardi” di Verona;III – martina olzEr, frequentante la classe I del Liceo delle Scienze Umane “Ist. A. Rosmini” di Domodossola (VB).

37° PrEmIo dElla bontàSant’antonio di Padova

in memoria di “andrea alfano d’andrea”

Foto di gruppo al termine della cerimonia.

Consigliere Comunale della Città di Padova Cristina Tosoconsegna il Sigillo della Città di Padova a Micaela Renda.

Il Presidente della Fondazione CARIPARO, Rag. Aldo Finotticonsegna una statuetta di sant’Antonio a Susanna Mattoccia,neo-consorella.

Il Vice-Prefetto dott. Aldo Luciano consegna la Medagliadel Presidente della Repubblica Italiana a Daniela Sensini.

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Antonio Mercanzin, ex carabiniere ed ex vigile urbano da sempre è stato impegnato nella vita

sociale sia nel contesto parrocchiale che in quello più propriamente civico e da sempre guidava il GEC - Gruppo di educazione civica, che lui stesso aveva fondato nell’anno 2003. Realtà associativa che in convenzione con il Comune di Montec-chio Maggiore svolgeva e svolge servizi ausiliari di sicurezza nel territorio, garantendo quotidia-namente l’incolumità di tanti bambini ed adulti all’entrata ed all’uscita di Scuola.Il martedì 22 febbraio 2011, dopo aver fatto appe-na in tempo a spostare dalla strada un bambino della Scuola Primaria “Zanella” di Alte di Mon-tecchio Maggiore, evitando una strage di propor-zioni ben più grandi, nella sua veste volontaria di “Nonno Vigile”, che non abbandonava nemmeno quando si recava in ospedale quale paziente per delle visite di salute, è stato brutalmente falciato da un’auto impazzita che in preda alla furia della rabbia aveva imboccato contromano, ad altissima velocità, quella strada transennata proprio per la sicurezza degli scolari e dei loro genitori.Antonio, mortalmente ferito nel corpo, ma già ele-vato nell’anima verso l’Eterno, dopo essere stato trasportato all’Ospedale “San Bortolo” in Vicenza è finalmente entrato nella Casa del Padre.

La sua ultima azioneriflette una vita dedicata alla sicurezza

ed al rispetto delle regoleed è spirato come ha sempre vissuto,in servizio, facendo il proprio dovere,

naturale conclusione di una vitaa servizio della comunità.

Quale alto esempio di sentire civilee magnifico esempio di carità cristiana

vissuta fino alla gratuita effusionedel sangue per gli altri,

il Premio della Bontà 2011viene conferito alla memoria di

antonio mercanzin“Il Nonno Vigile”

di Alte di Montecchio Maggiorein Vicenza.

Quando entriamo nella Basilica del Santo attra-verso le porte laterali ci accolgono sui battenti

interni le Croci ghiandate di sant’Antonio: è il pri-mo segno che ci comunica di essere nella casa de-dicata al nostro caro Santo. All’interno del tempio ritroviamo questo simbolo un po’ ovunque come in un bassorilievo marmoreo murato in uno dei pila-stri a sinistra del Presbiterio o ancora sugli archi che dividono il Presbiterio dalla navata centrale e dagli ambulacri laterali facenti parte della grande decorazione dipinta da Achille Casanova agli inizi del Novecento o ancora nelle ve-trate istoriate…La Croce ghiandata è il simbo-lo che contraddistingue anche l’Arciconfraternita di sant’Anto-nio perchè secondo la tradizio-ne questo costituiva lo stemma nobiliare della famiglia paterna di Fernando da Lisbona, mona-co agostiniano che poi divenne frate francescano con il nome di Antonio.La croce antoniana ha i quattro bracci di lunghezza uguale e in particolare il braccio orizzontale lungo quanto il verticale sta ad indicare l’amore di Dio, che si protende verso gli uomini di tut-to il mondo nella stessa misura.Ogni braccio termina con tre ghiande. Tre è il nu-mero della perfezione che moltiplicato per i quat-tro bracci, come il numero degli evangelisti, ci dà dodici: il numero della pienezza.Le ghiande sono il frutto della quercia, verosimil-mente “quercus robur” il Roboro o Rovere. Questo albero appartiene al vasto genere delle fagacee, con circa 500 specie ed è molto diffuso nell’emi-sfero boreale, dal livello del mare fino ai 4000 m delle regioni himalayane ed è economicamente importante in quanto fornisce un legno resistente e durevole.La quercia prospera lungo l’intera fascia tempe-rata, nel centro del mondo, dove l’eccezione è la regola. Non si è mai specializzata, non ha mai trovato una sua nicchia. Il tratto caratterizzante

della quercia è la sua pertinacia, la sua flessibili-tà: l’albero aiuta e viene aiutato e fa della sua non specializzazione la sua specialità.Già più di 6000 anni fa gli uomini consumavano cibi fatti di ghiande e usavano queste ultime anche per sfamare i maiali. In effetti i suini vennero ad-domesticati proprio a partire dagli animali selvatici che si aggiravano nelle foreste in cerca di ghiande.L’uomo imparò molto dai boschi che lo circonda-vano. Quanto più si serviva della querce tanto più ne scopriva le molteplici qualità. I boschi dell’Eu-

ropa post glaciale contenevano molti più tigli, olmi e faggi ma grazie all’intervento dell’uomo la percentuale delle querce nei bo-schi cominciò a crescere.Tutte le esigenze materiali legate alla vita stanziale possono trova-re risposta nella quercia come ad esempio la legna da ardere. Una catasta di legno di quercia (anti-ca unità di misura pari a 3,6 me-tri cubi) può produrre circa 6000 calorie. In particolare il legno di quercia era l’unico destinato ad iniziare i roghi per allontanare le epidemie del bestiame ma era anche usato per produrre pali, picchetti, passerelle, porte, barili, bare, imbarcazioni.

Persino le galle, rigonfiamenti dovuti a punture d’insetto o insulti esterni sulla corteccia o sulle fo-glie, erano utili. Una varietà in particolare veniva bollita per estrarre un pigmento utilizzato dappri-ma in pittura e poi nella tintura delle stoffe e an-cora come pregiatissimo inchiostro da scrittura e da disegno. I disegni di Leonardo da Vinci sono di inchiostro a base di galla di quercia. Bach compo-se con esso la sua musica, Dürer, Rembrandt, Van Gogh disegnarono con esso.La corteccia di quercia e un tipo di galla nera ve-nivano invece messe a mollo per ottenere gli acidi necessari alla concia delle pelli, in modo da fab-bricare scarpe, briglie e selle. Dalle pelli conciate si ricava anche la pergamena, prima esempio di carta prodotto nei paesi nordici.

Consegna del Premio della Bontà 2011 alla moglie ed alle figliedi Antonio Mercanzin, alla presenza dei rappresentantidell’Amministrazione Comunale di Montecchio Maggioree del Consiglio Provinciale di Vicenza.

PrEmIo dElla bontà 2011

Antonio Mercanzin nella sua veste di Nonno Vigile.

alcune curiositàsulla Croce Ghiandatadi Carla Vernier

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Le proprietà terapeutiche della quercia, astrin-gente ed antivirale, erano già note a Dioscoride e sono legate al contenuto in tannini e gallotanna-ti della corteccia essiccata dei virgulti raccolti in primavera.I fiori di Bach utilizzano Oak, la quercia appun-to contro l’eccessivo accanimento nel lavoro e nell’adempimento del proprio dovere, insegnan-do a non eccedere nella severità verso sé stessi e a concedersi di tanto in tanto le necessarie pause di riposo e le distrazioni che rinvigoriscono la mente e il fisico.Le ghiande sono state uno dei primi cibi dell’uo-mo. Le popolazioni mediterranee dedite alla pa-storizia si cibavano dei frutti delle querce. Nell’ VIII secolo il poeta greco Esio-do asseriva ne “Le Opere e i Giorni” che le ghiande servono per combattere con efficacia la fame. Ovidio riprende lo stesso concetto nei “Fasti” e Lucrezio conferma tale ipotesi aggiun-gendo che le ghiande erano così importanti nella vita del-le persone che interi rami ad-dobbati di ghiande venivano portati in processione nei riti dei Misteri Eleusini. Plinio de-scrive tutti i tipi di quercia e scrive che quando il frumento scarseggia le ghiande vengono essiccate e macinate per ottenere una farina che poi vie-ne impastata per fare il pane e ancora oggi nelle province iberiche le ghiande trovano posto a ta-vola come secondo piatto. La farina di ghiande ha profumo di olio di oliva e il sapore penetrante del caffè, una volta cotta però risulta insipida ma saziante, va quindi mescolata ad altri ingredienti. Le ghiande possono essere bollite per estrarne l’o-lio. A Cadice in Spagna è ancora possibile usare olio di ghiande al posto di olio di oliva, mentre nelle regioni dell’Estremadura esiste un liquore a base di ghiande. Nel New England, Midwest, Iran e Iraq i ragazzini mangiano la “mela di quercia”, una manna da coagulo prodotta dalla puntura di Afidi o Coccidi che determinano poi una galla su “quercus infectoria”. Le ghiande vengono mangia-te ancora oggi in tanti modi e in tanti luoghi: in California, in Corea e in Cina, in Corsica Sarde-gna e Nord Africa, soprattutto da “quercus ilex”. Ne mangiano gli indiani Apache, i tartari della Crimea e fino agli inizi del XX secolo lo spuntino preferito dalle dame dell’Opera di Madrid erano ghiande arrostite e salate.

Molti cognomi derivano direttamente dai boschi e tra tutte le liste dei nomi di famiglia derivanti dal legno, la più nutrita rimane quella legata alla quercia. Tutti i cognomi contenenti le radici Ac-, Ag-, Og-, Hick-, Heck-, Eiche-, Chene-, Cas-, Daru-, Dru- e Rove- devono la loro origine all’albero in questione. L’illustre famiglia italiana dei Della Rovere diede i natali a Papa Sisto IV, al secolo Francesco Della Rovere, eletto Papa nel 1471, che fu figlio adottivo della Basilica e del Convento del Santo perché qui si era dedicato agli studi. In suo onore Michelangelo decorò il soffitto della Cap-pella Sistina con una serie di ignudi, figure ma-schili senza veli ciascuna delle quali poggia su un grappolo di ghiande giganti.

E ancora grazie alla dendro-cronologia datando querce ritrovate al fondo del mare è possibile trovare degli indizi storici che rimandano al bibli-co Diluvio Universale. Alcuni geologi marini hanno scoper-to che intorno al 5600 a.C. le acque crescenti del Mediterra-neo infransero la stretta diga di terra del Bosforo, nei pressi dell’odierna Istanbul, tuffan-dosi in un gigantesco lago di

acqua dolce che divenne ben presto salata trasfor-mandosi nell’odierno Mar Nero. Quando il Bosfo-ro fu travolto l’antica civiltà costiera del Mar Nero favorita da un clima mite e da precipitazioni re-golari e abbondanti venne interamente sommer-sa. Per due anni le acque impetuose continuarono a riversarsi oltre la diga al ritmo di 16.000 metri cubi al giorno, sommergendo per sempre altri chilometri di terra un tempo fertile. L’ecosistema di acqua dolce scomparve e l’antica linea costiera finì a 150 m sotto il livello del nuovo mare. Le po-polazioni costiere fuggirono perdendo quasi tutti i loro averi. Alcuni ritengono che questo evento determinò i flussi migratori delle civiltà mesopo-tamiche e bibliche. Sia a Nord che a Sud gli uomi-ni migrarono là dove c’erano querce.Possiamo quindi dire che la vita e l’evoluzione dell’uomo va di pari passo con la vita e l’evolu-zione delle querce, entrambe determinate dalla capacità di adattamento.Concludo con un pensiero dello scrittore Wilkie Collins: “Desiderio e immaginazione, grazia e bel-tà, tratti che sono per l’opera d’arte ciò che il pro-fumo e la bellezza sono per il fiore, solo con radici in terra possono alzarsi verso il cielo”.

naScite

Il 13 aprile 2010 la famiglia della nostra Conso-rella l’Avv. Irene Manente Bonfà è stata allietata dall’arrivo della primogenita Linda.

MatriMonio

Il 7 marzo 2011 in Faviano (Le) il confratello Matteo Scozzi è convolato a nozze con la Sig.na Cristiana Damiano. Ai due sposi auguriamo ogni bene nel Signore.

funeraLi

- Il 17 febbraio 2010 è Tornata alla Casa del Padre la Consorella Norma Paccagnella Giacometti di Pado-va, nata il 19 febbraio 1923 ed ascritta dal 7 ottobre 1990. Ai fune-rali nella chiesa pata-vina del SS. Crocifisso ha preso parte una delegazione di ascritti con il gonfalone confraternale listato a lutto.

- Il 15 aprile 2011 è Tornata alla Casa del Padre la benemerita Consorella Giulia-na Avventi Locatelli, nata il 16 ottobre 1920 ed ascritta dal 5 apri-le 2003. Alle esequie, celebrate il 20 aprile nella Chiesa della Ma-donna Addolorata al Torresino in Padova, ha preso parte una nutrita delegazione di ascritti in mantello e medaglione, esponendo il gonfalone listato a lutto. Durante il Sacro rito sulla bara è stato poggiato il meda-glione confraternale della defunta consorella, da sempre attiva nelle opere assistenziali di carità.

condogLianze

Così ci scrive S.Em. Rev.ma il Sig. Card. Marco Cè – Pa-triarca emerito di Venezia: Vi ringrazio di avermi data la notizia della morte della Sig.ra Elsa Dal Paos (nostra ascritta e già gonfaloniera femminile), della cui scom-parsa non sapevo darmi ra-

gione. Era una persona di cuore e di grande fede. La sua morte mi addolora. Certamente dal Paradiso veglia su di noi. Prego il Signore perché l’accolga nella sua pace.

giovani creScono

Ludovica Florettini, figlia del confratel-lo Cav. Romeo, ha svolto il suo primo servizio di Paggetto del Santo in occasio-ne della Festa della Lingua, seguendo le orme del fratel-lo. Nel contempo ci congratuliamo con Lei per la sua Prima Comunione, che ha ricevuto il 15 mag-gio 2011.

accogLienza

Domenica 20 Marzo 2011, dopo la recita delle Lodi Mattutine presieduta dal M. Rev. P. Giovanni Voltan O.F.M.Conv., il Priore ha illustrato gli af-freschi della Sala Priorale ad un gruppo di pelle-grini, che invitati dai Frati attraverso le pagine del Messaggero, hanno trascorso due giorni antoniani tra Camposampiero, Arcella e Padova. Anche con questo servizio continuiamo e diamo corpo alla collaborazione con i Frati nell’attività pastorale della Basilica antoniana.

VItaConfratErnalE

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secondo il seguenteProgramma:

Ore 8 Assemblea ordinaria in prima convoca-zione.

Ore 14 Assemblea ordinaria presso la Sala Priorale della Scoletta del Santo; l’ Or-dine del Giorno verrà pubblicato nel sito WEB confraternale entro il mese di gennaio 2012.

Ore 15 Cerimonia di vestizione con benedi-zione ed imposizione dei mantelli e dei medaglioni confraternali presso la Sala Priorale della Scoletta del Santo. Chi fosse interessato dovrà darne tempestiva comunicazione alla segreteria.

Alla cerimonia ed alla Cena sociale po-tranno lodevolmente intervenire anche amici e parenti.

Ore 16.45 entrata processionale in Basilica per prendere posto ove ci sarà indicato.

viSite

Sono stati accolti con il consueto cerimoniale:- domenica 10 aprile la Confraternita di sant’An-

tonio di Padova di Velletri a noi aggregata e della quale il Priore è confratello onorario.

- mercoledì 4 maggio, per il V centenario di Ti-ziano Vecellio nella Sala Priorale la Consulta femminile del Comune di Padova guidata dalla presidente la consorella Anna Maria Tinazzi.

- domenica 29 maggio l’Arciconfraternita Morte e Orazione sotto la protezione di San Filippo Neri di Lanciano.

- martedì 21 giugno la Pia Unione antoniana di Bitetto (BA).

- martedì 12 luglio il Rev. Don Luigi Cardella, Ar-ciprete di Capizzi (ME) accompagnato dal Go-vernatore della locale confraternita antoniana per recare il preziosissimo reliquiario che acco-glierà la Ven. Reliquia “ex cute” di sant’Antonio, che i Frati hanno inteso donare a quel sodalizio.

Imposizione del medaglione confraternale ad un ecclesiastico.Sala Priorale della Scoletta del Santo. Padova, febbraio 2011.

ceriMonia di veStizione 2012Si informano tutti gli ascritti che già non abbia-no ricevuto l’imposizione solenne del medaglione confraternale benedetto, che la prossima Cerimo-nia di Vestizione è programmata per:

domenica 19 febbraio 2012

Imposizione del medaglione confraternale ad un confratello.Sala Priorale della Scoletta del Santo. Padova, febbraio 2011.

Foto di gruppo della Cerimonia di Vestizione.Sala Priorale della Scoletta del Santo. Padova, febbraio 2011.

nuovi aScritti

Il Padre Moderatore ed il Consiglio Direttivo ri-volgono un fraterno benvenuto ai nuovi ascritti, approvati:

Nella seduta del Consiglio Direttivodel 6 novembre 2010:- Sig. Pietro Montanaro, nato a Martina Franca

(TA) il 7 dicembre 1945 e ivi residente, 2° Consi-gliere della locale Confraternita antoniana, ag-gregata all’Arciconfraternita.

Nella seduta del Consiglio Direttivodel 22 gennaio 2011:- Dott. Cristiano Salvan, nato a Monselice (Pa-

dova) l’8 giugno 1974 ed ivi residente;- Sig.ra Antonella Mancuso in Calandra, nata a

Nicosia il 13 giugno 1962 ed ivi residente;- Sig. Gaspare Sarra Minichello, nato a Capizzi

(ME) il 5 maggio 1967 ed ivi residente;- Dott.ssa Gabriella Vecchio, nata a Catania il

14 agosto 1967 e residente a Selvazzano Dentro (PD).

Nella seduta del Consiglio Direttivodel 9 aprile 2011:- Rev. Don Ennio Grossi, nato a Roma il 24 feb-

braio 1982 – Parroco della SS. Trinità in Aielli (AQ) e Cancelliere della Curia Vescovile di Avez-zano (AQ),

- Sig.ra Bruna Ferrari, n. a Gemona del Friuli (UD) il 4 gennaio 1944 e residente in Padova, attuale Presidente della sottosezione di Padova dell’UNITALSI.

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Ore 17 S. Messa solenne in Basilica con a seguire Processione votiva interna in occasione delle festa della lingua del Santo, con possibilità di lucrare il dono dell’ Indulgenza plenaria.

A seguire Cena Confraternale presso la Casa del Pellegrino (costo individuale € 22); chi fosse interessato dovrà preno-tare entro il 14 febbraio contattando la segreteria.

- (2) di suffragio dei defunti Domenico, Nicola e Rosa per volontà di Anna Scafarto,

- (1) di suffragio del defunto Antonio per volontà di Luigi Todisco,

- (2) di suffragio della defunta Angela Casalino, tornata alla Casa del Padre il 15 agosto 1958, per volontà del Confratello Giovanni Milone di Pa-dova,

- (2) di suffragio del defunto Vincenzo Spinelli, tornato alla Casa del Padre il 16 gennaio 1980, per volontà del Confratello Giovanni Milone di Padova,

- (5) di suffragio del defunto dott. Roberto Colan-gelo per volontà di Guido Porporati di Roma,

- (1) in onore di sant’Antonio di Padova secondo le intenzioni del Confratello Antonino Nunzio Caruso di San Giovanni La Punta (CT),

- (1) di suffragio dei defunti Giuseppe Zappalà e Domenica Caruso per volontà del Confratello Antonino Nunzio Caruso di San Giovanni La Punta (CT),

- (1) di suffragio dei defunti Giuseppe Raciti e Ro-salia Di Stefano per volontà del Confratello An-tonino Nunzio Caruso di San Giovanni La Punta (CT),

- (1) di suffragio dei defunti Maria, Rosario e Gre-gorio Raciti per volontà del Confratello Antonino Nunzio Caruso di San Giovanni La Punta (CT),

- (1) di suffragio dei defunti Stefano Leone e Ma-ria Cucè per volontà del Confratello Antonino Nunzio Caruso di San Giovanni La Punta (CT),

- (2) di suffragio dei defunti del Sig. Lino Giovan-nelli di Roma,

- (1) di suffragio dei defunti della Famiglia Grigo-lato Padovan per volontà della Consorella Ines Grigolato Padovan di Varese,

- (8) di suffragio per i defunti Tina, Giovannina, Antonio, Carmela, Annibale, Nina, Nicola, Carlo per volontà della Consorella Giovanna Tozzi di Benevento,

- (3) di suffragio del defunto Vincenzo Fiumara tor-nato alla Casa del Padre il 30 dicembre 2010 per volontà di Loredana Fiumara di Vibo Valentia,

- (1) di suffragio della defunta Delia Rusticani, tornata alla Casa del Padre il 12 settembre 2005 per volontà del figlio il Confratello Riccardo Chiodini di S. Bernardino (RA),

funerali a cura dell’arciconfraternitacon sottoscrizione di un contratto in vita

per confratelli e consorelle

Carissimi, analogamente all’Arciconfraternita di san Cristoforo e della Misericordia di Venezia, il Consiglio Direttivo vorrebbe valutare di iniziare ad offrire un nuovo e pio servizio ai nostri ascritti nel decisivo momento dell’incontro con il Padre Celeste.L’Arciconfraternita potrebbe occuparsi, per gli iscritti che ne facessero esplicita richiesta e previa sottoscrizione di apposito contratto, dell’organizzazione dei Funerali e della Sepoltura. Il con-tratto potrebbe essere sottoscritto in qualsiasi momento e l’importo non subirebbe aggiornamen-ti né integrazioni, a norma del regolamento interno, in fase di redazione.Per informazioni invitiamo chi fosse interessato, in particolar modo coloro che sono soli e che non desiderano dare incombenze a parenti dopo il proprio Transito, a contattare direttamente il Priore al 339.8414625 o a mezzo mail: [email protected].

Processione interna alla Basilica del Santo in occasione della festa della Lingua, domenica 20 febbraio 2011.

Il Ministro della Provincia patavina dell’O.F.M. Conv.reca la Reliquia del Dito di sant’Antonio durante la processione

interna alla Basilica del Santo in occasione della festadella Lingua, domenica 20 febbraio 2011.

Beati mortui qui in domino moriuntur!

Il P. Cappellano ha celebrato le seguenti Sante Messe (tra parentesi il n. delle Ss. Messe):

- (3) di suffragio della Consorella Elsa D’Alpaos di Venezia, ascritta dal 26 luglio 1979, già Gon-faloniera femminile, tornata alla Casa del Padre il 10 settembre 2009,

- (3) di suffragio della Consorella Norma Pac-cagnella Giacometti di Padova, nata il 19 feb 1923, ascritta dal 7 ottobre 1990 e Tornata alla Casa del Padre il 17 febbraio 2011,

- (3) di suffragio del defunto Confratello Giovan-ni Battista Toniato di Verona, ascritto dal 9 di-cembre 1980,

- (3) di suffragio della defunta Consorella Lucia Galfiore Fenoglio di Torino, ascritta dal 21 giu-gno 1993,

- (3) di suffragio della Consorella Giuliana Av-venti Locatelli, nata il 16 ottobre 1920, ascritta dal 5 aprile 2003 e Tornata alla Casa del Padre il 15 aprile 2011.

- (4) di suffragio dei defunti Domenico e Maria Spera, Antonietta Spera, Luisa Spera ed Elisa-betta Spera per volontà del Confratello Gennaro Spera di Roma,

- (1) secondo le intenzioni della Sig.ra Lucia Bra-vo di Imperia,

- (2) secondo le intenzioni di Pino e Marco Micci-chè (in occasione della loro ascrizione alla confra-ternita antoniana) di Pescina,

- (1) di suffragio dei defunti Maria e Achille per volontà della Sig.ra Maria Paola Cucinelli di Pe-scina,

- (1) secondo le intenzioni del Sig. Alessandro Le-onardo Lamanna di Castelsilano (KR),

- (1) di suffragio del Gen. Nicola Casadonte per volontà delle Consorelle Maria Onor Casadonte e Gabriella Casadonte Panagia,

- (1) di suffragio della defunta Flora Tombaccini, ricorrendo il 14 nov l’anniversario della morte, per volontà del Confratello Mauro Tombaccini,

- (1) di suffragio della defunta Lauretta Farinac-cio per volontà di Rosaria Farinaccio di Monte-nero di Bisaccia (AV),

- (1) di suffragio della defunta Maria Occari Zappi per volontà del marito Silvano Zappi di Bardolino,

SS. MeSSe richieSte aL p. cappeLLano e daLLo SteSSo ceLebrate

SonDAggIo eSPloRAtIVo

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- (3) di suffragio dei defunti Giuseppe Calandra, Giuseppe Portera e Antonina Azzolina per vo-lontà di Francesco Gaetano Calandra di Capizzi (ME),

- (1) di suffragio della defunta Agnese Giordano per volontà del Confratello Giorgio Pieretto di Alberese (GR),

- (1) di suffragio del defunto Cesare per volontà del confratello Raffaele Sguazzo di Salerno,

- (1) di suffragio del defunto Giorgio Mei tornato alla Casa del Padre nel dicembre 2010 per vo-lontà del Confratello Nereo Mei di Padova,

- (2) di suffragio del defunto Bruno Beltrame e secondo le intenzioni della Consorella Antoniet-ta Zago di Padova,

- (2) di suffragio dei defunti Angela e Cosimo per volontà della Sig.ra Maria Santoiemma di Mot-tola (TA),

- (1) di suffragio del defunto Olindo Scotton per volontà della Consorella Zita Zago di Padova,

- (5) secondo le intenzioni della Confraternita an-toniana di Velletri (RM),

- (1) per grazia ricevuta per volontà della Sig.ra Elisabetta Barbaro Cinneri di Platì (RC),

- (1) di suffragio della defunta Maria Brullato per volontà del marito il Confratello Celso Carlo Zaccei di Taranto,

- (2) pro ammalati ed amici del Confratello Giu-seppe Pigozzo di Maerne (VE),

- (3) di suffragio dei defunti Giuseppe (fratello), Paolo (papà), Immacolata (mamma) per volon-tà di Donato Giuseppe Amato e Filoni Abbon-danza di Terni,

- (1) di suffragio del defunto Francesco Speziale per volontà della Consorella Gabriella Casadon-te Panagia di Padova,

- (1) di suffragio del defunto Confratello Salvato-re Resta – Priore della Confraternita antoniana di Molfetta.

Gironimo – martina franca (TA), Matteo Scozzi – melissano, Maria T. Moroni e Bat-tistino Sivori – merate, Adriana Anna Troia-no - mercato San Severino, Adriana Nadia Bora, Erminia Zilio, Buono Nicola, Antonio Maglione e Anna Bollini – milano, Adriana Picciolo – milazzo (ME), Federico, Lorenza e Leonardo Festanti – mirandola (MO), Luca e Luigi Bombardi, Annamaria ed Antonella Bombardi – modena, Ugo Salvatelli Marone – montegranaro, Claudio Ceccaroni – mon-tegrimano (PU), Vito Giuseppe Di Napoli – montevago (AG), Sergio Peli – monza brian-za, Maria Giovanna Crivelli – morbio Infe-riore (Svizzera), Confraternita di sant’Anto-nio di Padova, Maria Santoiemma e Carmela De Carlo – mottola (TA), Paola Santaniello, Maria Teresa Martino Gentile e Giuseppe Santagata – napoli, Alessandro Albonico e Gabriele Mari Chierichetti – olgiate olona (VA), Nella De Nardis – ortona (CH), Anto-nietta Paccagnella, Maria Beatrice Borgatti Meschia, Edda Biasietto Pietra, Bruna Ferra-ri, Antonia Zago, Francesco Barotti, Lina Bor-toletto, Ervina Sandrin, Rossella Ponchia, Lu-igi Dainese, Licia e Giuseppe Manno, Eugenio e Clara Varotto Impellizzeri, Giancarlo Ram-pi, Teresa Tellatin Salvato, Luisa Bernardi Fi-lippetto, Massimo Tonello, Carmela Genna-ro, Albano Stefani, Maria Antonietta Rampi, Giorgio Ponchia, Maria Beatrice Borgatti Me-schia, Luigi Beghetto, Maria Fracanzani, Lisa Guarda Nardini, Leone Maria Leonelli, Lina Bortoletto, Giuliana Avventi, Fam. Riva (pro Pane Benedetto), Luisa Braida Bello – Pado-va, Vincenzo Mazzola, Silvana Lopes e Chiara Di Pasquale – Palermo, Eugenia Vidale – Pal-manova, Lucia Corsaro – Paternò (CT), Anto-nio Greco – Pavia, Giovanna Gallo – Pavone Canavese, Stefano Donati – Perignano lari (PI), Antonio Di Giovanni – Pescara, Anna Tarola e Confraternita antoniana – Pescina (AQ), Antonina Lo Cicero – Pordenone, Con-fraternita antoniana - Porto maurizio (IM), Antonino Paladina – Pozzallo, Pietro Frec-cero – rapallino (SV), Aurelia Monni, Maria Sole Pagliari, Ulderico Morosi, Ennio D’An-cona, Vito Sorino e Alberto Cruciani - roma,

Raffaele Sguazzo – Salerno, Cesare della Gaspera – San donà di Piave (VE), Rosa De Stefano – S. antonio abate, Domenico Con-te - Saronno, Giovanna Coccaro (pro cande-la al Santo) – Sassano (SA), Rosa Gozellino Baldracco – Savigliano (CN), Antonio Velo – Schio (VI), Gian Carlo e Antonia Maran-gon Galeazzo, Donato Di Ascenzo e Teresina Campagnaro Tiso – Selvazzano dentro (PD), Elda Allievi – Seveso, Bruno Badii – Sinalun-ga (SI), Giuseppe Falsone – Strà, Antonio Di-chiarante – Stradella, Lauretta Mercadante – Strudà (LE), Pierfrancesco Ruzza – taglio di Po (RO), Bruno Pagella – teolo (PD), Adalgi-sa Tufari – terranova di Pollino, Aldo Valerio – thiene (VI), Mariantonia Caputo, Santina Masofro, Milena De Villa e Giuseppe Nicaso – torino, Michele Biancofiore – torre al mare, Onorina Perusin – torviscosa (UD), Maria Bruna Mattarollo, Angelo Bonanno e Anna Felice De Carolis – treviso, Mauro Temperi-ni e Ettore Delise – trieste, Anita Benedetti – urgnano (BG), Maria Giannarella e Fam. Reggiori – Varese, Antonio Pessolano – Vasto (CH), Antonietta Lenci – Velletri (RM), Dario Forcheri – Vendrone, Emanuele Grandi – Ve-nezia, Angela Biallo e Giulio Rucco – Verona, Bruno Battaglia – Vigevano, Alberto Gaggia-ni – Vimodrone, Erasmo Taurian – zagarolo (RM), Elena Crosta – zeme lomellina, Al-fredo Caputi, Giuseppe Verrascina, Antonella Delle Cave (pro Opere Missionarie).

Chiunque desiderasse la celebrazione di una S. Messa potrà richiederla in-viando i previsti diritti di stola pari ad € 10 per celebrazione, avendo cura di indicare chiaramente nella causale del versamento le intenzioni specifiche.

grazie e benedizioni ai benefattori!

La devozione, che ha ispirato lorotanta comprensione e generosità,gli meriterà la benevolenza particolaredel nostro venerato ed amato Santo.

Domenico Bademer – abano terme (PD), Immacolata Caraccioli – agrigento, Giorgio Pieretto – alberese (GR), Maria Santoro – anzio (RM), Mirko Tura, Gianfranco Caffa-gni e Renata Palafachina – asiago (VI), An-tonio Modestini – assisi (PG), Ennio Ranieri – avezzano, Giovanna Tozzi – benevento, Adamo Iseppi e Enrico Ragni – bologna, Filippo Santangelo – borgo San michele, Elena Riva (pro Preghiera per la Famiglia) – bosisio Parini, Mons. Giancarlo Scalvini, Giovanna Corradi e Sergio Conti – brescia, Vincenzo Lionello – Cadoneghe (PD), Lucia Sechi – Cagliari, Tanina Portera, Francesco Gaetano Calandra e Francesco Iraci Sareri – Capizzi (ME), Bernardino Del Farra – Cari-gnano (TO), Antonietta Molinari – Casciago (VA), Lorenzo Bianco – Castellaneta (TA), Pietro Augugliaro – Catania, Filomena Cimi-no – Catanzaro, Elisa e Lorenzo Viola – Ca-vedago (TN), Lina Vizzini Castronovo – Ce-sano boscone, Mauro Tombaccini – Cesena (FC), Paola Loi – Chions (TN), Giovanni Fon-ti – Cles (TN), Caterina Burattin – Codevigo (PD), Giuseppe Falchetti – Codogno (Lodi), Gioconda Dell’Anno – Comiziano (NA), Lore-dana Cleri – Crespano (TV), Anna Maria Del Giudice – Crispiano, Umberto Conte – fio-renzuola, Rosa Maria Rizzi – firenze, Clelia Leone (intenzioni di preghiera per 2 persone) – foglizzo, Marco Michelini – fossa Concor-dia, Margherita Vignato – Gambellara (VI), Caterina Magnoli – Genova, Famiglia Casale – Gradisca d’Isonzo, Venera Abbate – Gravi-na, Aldo Giordano – Guglionesi (CB), Maria Zanet – Jesolo (VE), Maria D’Errico – lecce, Irene Manente Bonfà, Luigia Savioni e Sergio Valdo – legnago (VR), Maria Paola Lo Giu-dice – linguaglossa, Lina Mazzotti – lugo (RA), Giuseppina Chessa – macomer (NU), Maria Concetta Barbieri – maierato, Maria

I numeri della caritàAlla data della messa in stampa di questo numero, dal I gennaio 2011 sono stati ero-gati 52 interventi assistenziali rivolti a 45 famiglie per un valore complessivo pari ad € 7.625.

Si ringrazia per il generoso sostegno delle Opere Assistenziali antoniane la:

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1. foto ceriMonia di veStizione 2011

Chi desiderasse le fotografie della Cerimonia di vestizione svoltasi domenica 20 febbraio 2011 e della processione della Festa della Lingua in Basilica potrà richiederLe inviando € 35. Le foto saranno inviate in formato informatico jpeg su supporto CD-Rom a mezzo posta. Ciascuno potrà così liberamente farne stampare quante ne riterrà e nel formato che meglio vorrà.Con le stesse modalità sono disponibili anche le foto delle cerimonie degli anni precedenti.

2. foto preMio deLLa bontà 2011

Chi desiderasse le fotografie della Cerimonia conclusiva del Premio della Bontà, svoltasi domenica 15 maggio 2011, potrà richiederLe inviando € 40. Le foto saranno inviate in formato informatico jpeg su supporto CD-Rom a mezzo posta. Ciascuno potrà così liberamente farne stampare quante ne riterrà e nel formato che meglio vorrà.

3. corona antoniana deL roSario

La corona si compone di grani in onice nera del diametro ragguardevole di 6 mm, tenuti assieme da una crociera con rappresentati sant’Antonio con il Bambino Gesù al diritto e la Basilica di Padova al verso.La corona si conclude con la CROCE GHIANDATA o ANTONIANA magni-ficamente smaltata dei suoi colori ovvero di rosso e dei colori naturali delle ghiande.

Un oggetto prezioso e di particolare significato spirituale indispensabile per la preghiera personale dei devoti della Madonna e di sant’Antonio e utile anche come regalo. Viene proposta in una graziosa scatolina porta rosario di colore rosso bordeaux con l’immagine di sant’Antonio.

Costo: € 15,00 per pezzo più € 3,00 come contributo per le spese di imballo e spedizione postale.

4. MedagLione confraternaLe

Il Medaglione confraternale è l’insegna più personale di appartenenza all’Arciconfraternita, esso viene imposto con solennità ad ogni nuovo iscritto dal Priore dopo la benedizione officiata dal Padre Moderatore assistito dal P. Cappellano. L’apposita Cerimonia, detta di vestizione, viene officiata proprio nella Scoletta del Santo alla presenza degli altri ascritti.

Esso riproduce il medaglione priorale dono del C.te Alessandro Pa-pafava de Carraresi del 1828 e presenta sant’Antonio con il libro delle Sacre Scritture ed il giglio su nuvole del cielo. Il medaglione va indos-sato al collo sostenuto da una cordoniera di colore rosso. Data l’importanza simbolica esso è realizzato nel nobile metallo dell’argento al titolo di 925/1000.

Costo: senza cordoniera € 49,00; con cordoniera € 70,00; ai quali aggiungere un contributo per le spese di imballo e di spedizione pari ad € 7,00.

annunCI

“Arciconfraternita del Santo”, portavoce dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova, si sorregge solo con le vostre offerte: invita amici, parenti, vicini a richiederne l’invio, invia la tua offerta attraverso il conto corrente postale allegato alla rivista, intestato a:

Arciconfraternita del Santo Quota di prima ascrizione € 25,00P.zza del Santo, 11 – 35123 Padova Quota sociale anno 2011 € 15,00c.c.postale n. 60584075 Benefattore per solo notiziario € 15,00