Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

13
Arciconfraternita del Santo Organo dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova Anno LXXVII n. 45 LDA Priore - Gennaio-Marzo 2012 Ecce crucem Domini fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Juda radix David, Alleluja! BARTOLOMEO MONTAGNA, Ricollocazione della Reliquia del Mento di sant’Antonio, inizio ’500. L’ affresco qui riprodotto, opera di Bartolomeo Montagna d’inizio ‘500, è collocato al di sopra del bancone degli officiali maggiori nella Sala Capi- tolare della Scoletta del Santo ed illustra la ricollo- cazione della Reliquia del Mento di sant’Antonio nel reliquiario a mezzo busto in argento dorato e ornato di pietre preziose, avvenuta, in occasione della Tra- slazione all’attuale Altare dell’Arca delle casse con- tenenti i resti mortali del Santo, il 15 febbraio 1350. La scena si svolge in una loggia di stile rinascimen- tale aperta su un paesaggio collinare. Il centro della scena è dominato dal legato pontificio il Card. Gui- do de Boulogne-sur-Mer, rivestito della cappa ma- gna scarlatta, prostrato al fianco dei resti del Santo nell’atto di spiccare la mandibola per collocarla nel reliquiario, che lui stesso aveva commissionato l’anno precedente probabilmente per assolvere ad un voto personale. La reliquia della mandibola del Santo, popolar- mente detta “il mento”, è ancora oggi conservata in quel reliquiario, che viene condotto processional- mente per le vie della città di Padova il 13 giugno di ogni anno ed ancora all’interno della Basilica in occasione delle Festa “della Lingua”, che viene cele- brata la domenica dopo il 15 febbraio. Molti altri personaggi si affollano in atto di vene- razione delle reliquie antoniane e tra questi, dietro il Cardinale, alcuni frati con il saio cinerino, alla testa del feretro il Vescovo patavino in atto di bene- dizione, alla destra del corpo Santo il signore di Pa- dova Jacopo II da Carrara rivestito con una veste scura bordata di pelliccia bianca mentre a sinistra, più discosta, la moglie di lui Costanza. Lo scheletro del Santo appare qui esposto alla ve- nerazione dei fedeli ma oggi ben sappiamo che ciò non avvenne nel 1350, quando la cassa contenente le reliquie del Santo non venne aperta ma sempli- cemente traslata.

description

Organo dell'Arciconfraternita di sant'Antonio di Padova.

Transcript of Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

Page 1: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

Arciconfraternitadel Santo

Organo dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di PadovaAnno LXXVII n. 45 LDA Priore - Gennaio-Marzo 2012

Ecce crucem Dominifugite partes adversae!Vicit Leo de tribu Judaradix David, Alleluja!

Bartolomeo montagna, Ricollocazione della Reliquia del Mento di sant’Antonio, inizio ’500.

L’affresco qui riprodotto, opera di Bartolomeo Montagna d’inizio ‘500, è collocato al di sopra

del bancone degli officiali maggiori nella Sala Capi-tolare della Scoletta del Santo ed illustra la ricollo-cazione della Reliquia del Mento di sant’Antonio nel reliquiario a mezzo busto in argento dorato e ornato di pietre preziose, avvenuta, in occasione della Tra-slazione all’attuale Altare dell’Arca delle casse con-tenenti i resti mortali del Santo, il 15 febbraio 1350.La scena si svolge in una loggia di stile rinascimen-tale aperta su un paesaggio collinare. Il centro della scena è dominato dal legato pontificio il Card. Gui-do de Boulogne-sur-Mer, rivestito della cappa ma-gna scarlatta, prostrato al fianco dei resti del Santo nell’atto di spiccare la mandibola per collocarla nel reliquiario, che lui stesso aveva commissionato l’anno precedente probabilmente per assolvere ad un voto personale.La reliquia della mandibola del Santo, popolar-

mente detta “il mento”, è ancora oggi conservata in quel reliquiario, che viene condotto processional-mente per le vie della città di Padova il 13 giugno di ogni anno ed ancora all’interno della Basilica in occasione delle Festa “della Lingua”, che viene cele-brata la domenica dopo il 15 febbraio.Molti altri personaggi si affollano in atto di vene-razione delle reliquie antoniane e tra questi, dietro il Cardinale, alcuni frati con il saio cinerino, alla testa del feretro il Vescovo patavino in atto di bene-dizione, alla destra del corpo Santo il signore di Pa-dova Jacopo II da Carrara rivestito con una veste scura bordata di pelliccia bianca mentre a sinistra, più discosta, la moglie di lui Costanza.Lo scheletro del Santo appare qui esposto alla ve-nerazione dei fedeli ma oggi ben sappiamo che ciò non avvenne nel 1350, quando la cassa contenente le reliquie del Santo non venne aperta ma sempli-cemente traslata.

Page 2: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

2

Arciconfraternita del SantoPeriodico dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova

Direzione, Redazione, Amministrazione:Arciconfraternita di sant’Antonio di Padovac/o Scoletta del Santo - P.zza del Santo, 11 - 35123 PadovaTel. +39-049/8755235 - Fax +39-049/2050013E-mail: [email protected]

Direttore Responsabile:Di Ascenzo dott. Leonardo

Impaginazione e Stampa:Villaggio Grafica srl - 35027 Noventa Padovana (PD)

Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003(Conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - PADOVA

Registrato presso il Tribunale di Padova il 2 marzo 1972 con il n. 427

Chi non desiderasse ricevere la pubblicazione lo comunichi alla re-dazione.

Contiene I.R.

Ricordati di visitare regolarmente il sito web associativo:

Contributi - Elemosine - Pagamenti

Per far giungere un proprio contributo economico all’Ar-ciconfraternita del Santo i versamenti potranno essere effettuati a mezzo:

1. Conto Corrente Poste Italiane n. 60584075 intestato a: Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova P.zza del Santo, 11 - 35123 Padova IBAN: IT 96 W076 0112 1000 0006 0584 075 BIC: BPPIITRRXXX

2. Bonifico Bancario Banca Antonveneta - Gruppo Montepaschi “Agenzia Santo” in Padova IBAN: IT 49 N 05040 12197 000000173864 BIC: ANTBIT21202

3. PayPal Con carte di credito o carte prepagate accedendo direttamente al sistema ed usando come mail di destinazione [email protected]

4. Versamento Diretto Presso la nostra sede: Scoletta del Santo - P.zza del Santo, 11 - Padova la mattina di ogni prima domenica del mese o previo appuntamento telefonico al n. (+39) 049.8755235

Si ricorda a tutti che l’Arciconfraternita può ricevere La-sciti ereditari per i quali è necessario specificare come destinatario:Arciconfraternita di sant’Antonio di Padovacon sede in Piazza del Santo,11 - 35123 PadovaCod. Fisc. 92150090287.

La redazione è disponibile a valutare articoli per la pub-blicazione ed invita i lettori ad inviare le proprie doman-de su questioni di carattere ecclesiale al Cappellano o al Direttore, che risponderanno su queste pagine per gli argomenti di interesse più generale.

www.arciconfraternitasantantonio.org

In questo numero:15 febbraioFesta della lingua del Santo 1

Calendario annuale delle attivitàper il periodo marzo 2012 - febbraio 2013 4

Opere assistenziali internazionaliEparchia di Barentù 6

Il Santino: sant’Antonio con il BambinoCon il contributo di Claudio Zoccarato 7

Un confratellosulla cattedra di sant’Ambrogiocon il contributo di Maria Valeria Morani 8

Arpino: la città di Ciceronecon il contributo di Leone Leonelli 10

Missioni antoniane 2011dell’Arciconfraternita del Santo - 2a parte 12

Porto Maurizio - Imperia 12

Molfetta - Baricon il contributo di Marcello La Forgia,Sergio Pignatelli 14

Torna alla Casa del PadreL’Assistente Ecclesiasticodella Confederazione delle Confraternitedelle Diocesi d’Italia 18

Vita confraternale 20

Investitura SMOM del Moderatore e Focus 20

Diplomi 20

Lutti 21

Accoglienza 21

Sante Messe richieste al P. Cappellano 22

I benefattori 23

Pellegrinaggio a Rimini e Loreto 24

In relazione alla normativa sulla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali (legge 31/12/1996 n. 675), ci è gradito comunicarLe che il Suo nome è stato inserito nel nostro indirizzario esclusivamente allo scopo di informarLa sulle iniziative dell’Arciconfraternita e garantiamo che tali dati sono utilizzati esclusivamente per l’invio di comunicazioni inerenti le nostre opere e sono trattati con la massima riservatezza.Qualora queste comunicazioni non fossero di Suo gradimento è Sua facoltà richiedere la cancellazione dei dati relativi alla Sua persona dal nostro indirizzario.

Il 19 febbraio 2012 nella Sala Capitolare della Scoletta del Santo in Padova si è radunata l’As-

semblea ordinaria degli ascritti all’Arciconfra-ternita. L’appuntamento annuale coincide con la Festa detta “della Lingua del Santo” (15 febbraio, festeggiata la domenica successiva) nella quale si fa memoria delle numerose traslazioni delle ve-nerabili Reliquie di sant’Antonio di Padova.L’Assemblea dopo aver ascoltato le relazioni del Cappellano e del Priore ha approvato il Program-

ma delle attività fino al febbraio del prossimo anno 2013.Di seguito potrete prendere visione di tutti gli appuntamenti già calendarizzati mentre altri ver-ranno meglio definiti nel tempo e le informazioni relative saranno tempestivamente pubblicate nel sito WEB www.arciconfraternitasantantonio.org, che si invita a visitare periodicamente, come si invita a chiedere l’amicizia alla pagina Facebook “Arciconfraternita del Santo”.All’Assemblea è seguita la Cerimonia di vestizio-ne dei nuovi ascritti, che con il consueto cerimo-niale semplice ma solenne ha lasciato un segno nel cuore di ciascuno dei partecipanti.

3

15 FEbbraIoFEsta dElla lIngua dEl santo

I nuovi confratelli al termine della cerimonia di vestizione.

I medaglioni confraternali sull’altare della Sala Priorale pronti per la benedizione.

La Sala Priorale della Scoletta del Santo durante l’assem-blea degli ascritti.

Il moderatore p. Enzo M. Poiana OFM Conv. tiene l’omelia durante la cerimonia di vestizione.

Page 3: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

4 5

CalEndarIo dEllE attIvItàdal marzo 2012 al febbraio 2013

al Santuario di “sant’Antonino” per la preghiera conclusiva; a seguire incontro conviviale nel giar-dino parrocchiale. (Mantello e medaglione)

Mercoledì 13 - Festa di sant’Antonio di Padova con Indulgenza plenariaore 9:00 Benedizione del Pane alle porte della Scoletta del Santo e distribuzione fino alle ore 16 (gli ascritti si turneranno nel servizio di distribu-zione per cui sarà bene manifestare la propria di-sponibilità d’orario);ore 16:00 ritrovo degli ascritti nella Scoletta del Santo ed ingresso di gruppo in Basilica;ore 17:00 S. Messa solenne in Basilica con a se-guire Processione cittadina che si concluderà con un incontro conviviale nella sala capitolare della Scoletta del Santo. (Mantello e medaglione)N.B.: La preparazione del Pane avrà luogo venerdì 8, sabato 9, lunedì 11 e martedì 12 nelle fasce ora-rie 10:30 – 12:30 e 14:30 – 17:30 nella cancelleria della Scoletta del Santo (con aria condizionata).

LugLio 2012

Domenica 1 - Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 30 giugno nella Scoletta del Santo.

Settembre 2012

Domenica 2 - Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 1 settembre nella Scoletta del Santo.

Sabato, 15 e Domenica 16 - Pellegrinaggio Rimi-ni - Loreto: Vedi copertina di fondo

Lunedì 17 - Impressione delle Stimmate a S. Francesco d’Assisi con Indulgenza Plenariaore 18:30 S. Messa nell’Oratorio della Scoletta del Santo presieduta dal Rev. P. Cappellano Alessan-dro Ratti, OFM Conv.. (Mantello e medaglione)

maggio 2012

Domenica 6 – Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 5 maggio nella Scoletta del Santo.

Domenica 20 – Cerimonia Conclusiva del 38° Premio della Bontà sant’Antonio di Padovaore 11 S. Messa solenne in Basilica (ascritti in Presbiterio); ore 12 Cerimonia di consegna dei premi nella Sala dello Studio Teologico; a segui-re, per gli invitati, ricevimento confraternale nei chiostri della Basilica. (Mantello e medaglione)

Mercoledì 9 e Martedì 22 - Animazione serale del Santo Rosario in BasilicaAlle ore 21:00 nel chiostro della magnolia della Ba-silica antoniana (con solo foulard confraternale).

Notte tra sabato 26 e domenica 27 - Cammino di sant’Antonio: Pellegrinaggio a piedi da Cam-posampiero a PadovaIl programma sarà consultabile direttamente nel sito WEB: www.ilcamminodisantantonio.orgLa partecipazione è libera e facoltativa e chi tra i nostri ascritti intendesse aderirvi è invitato ad in-dossare semplicemente il foulard confraternale.

giugno 2012

Domenica 3 - Tredicina in onore del Santoore 9:00 Benedizione del Pane alle porte della Sco-letta del Santo e sua distribuzione fino alle ore 13;ore 16:30 Assemblea ordinaria degli ascritti nella sala capitolare della Scoletta del Santo (l’Ordine del Giorno sarà successivamente pubblicato nel sito WEB confraternale);ore 18:00 S. Messa in Basilica con dono della Lampada Votiva. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di venerdì 1 giugno nella Scoletta del Santo.

Martedì 12 - Rievocazione storica del Transito di sant’Antonioentro le ore 19:45 ritrovo presso il P.le “Azzur-ri d’Italia” nel quartiere padovano dell’Arcella; ore 20:15 (circa) corteo lungo Via T. Aspetti fino

ottobre 2012

Mercoledì 3 e Giovedì 4 - Festa di san Francesco d’Assisi con Indulgenza plenariaPartecipazione libera alle iniziative promosse dai Frati della Basilica antoniana.

Domenica 7 - Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 6 ottobre nella Scoletta del Santo.

novembre 2012

Domenica 4 - Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 3 novembre nella Scoletta del Santo.

Dicembre 2012

Domenica 2 - Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 1 dicembre nella Scoletta del Santo.

Animazione del Santo Rosario nella Novena all’ImmacolataA conclusione della S. Messa delle ore 17:00 in Ba-silica in una data che sarà successivamente pub-blicata nel sito WEB confraternale (con solo fou-lard confraternale).

Sabato 8 - Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria con Indulgenza plenariaore 17:00 S. Messa solenne in Basilica con a se-guire Processione interna alla Basilica ed a con-clusione incontro conviviale di scambio degli au-guri nella sala capitolare della Scoletta del Santo. (Mantello e medaglione)Ritrovo presso la Scoletta del Santo dalle ore 16.15.

gennaio 2013

Domenica 6 - Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la

Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione)La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 5 gennaio nella Scoletta del Santo.

Febbraio 2013

Domenica 3 - Prima Domenica del meseore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del San-to; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto. (Mantello e medaglione).La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 2 febbraio nella Scoletta del Santo.

Domenica 17 - Festa della Traslazione di sant’An-tonio di Padova con Indulgenza plenariaore 14:30 Assemblea ordinaria degli ascritti nella sala capitolare della Scoletta del Santo (l’Ordine del Giorno sarà successivamente pubblicato nel sito WEB confraternale); ore 15:00 Cerimonia di Vestizione dei nuovi ascritti nella sala capitolare della Scoletta del Santo; ore 17:00 S. Messa in Ba-silica con processione interna ed a conclusione Cena confraternale su prenotazione in ristorante limitrofo alla Basilica del Santo. (Mantello e me-daglione)

Indicazioni di decoro

Quando gli ascritti sono invitati a indossare mantello e medaglione sono pregati di attener-si alle seguenti disposizioni volte e garantire un adeguato decoro e rispetto:

- i confratelli indosseranno camicia bianca o azzurra con cravatta confraternale, pantalo-ni scuri e scarpe nere non sportive, non ma-glioni o magliette colorati,

- le consorelle avranno cura di non essere eccessivamente truccate, di avere i capelli raccolti, meglio se coperti da un velo nero, vestiranno di scuro, non indosseranno gio-ielli appariscenti e calzeranno scarpe scure, chiuse e con tacco contenuto,

- non si fumi in luogo pubblico indossando le insegne confraternali.

Quando gli ascritti sono invitati a indossa-re semplicemente il foulard avranno cura di vestire abiti non eccessivamente sportivi e/o estremamente colorati.A tutti si raccomandano contegno e devozio-ne, che devono risultare evidenti e tangibili ma non ostentati.

Page 4: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

6

Nel contesto delle Opere Assistenziali antonia-ne 2012 si è pensato, come già avvenuto in

anni passati, di volgere lo sguardo anche oltre i confini italiani. Tra le numerose possibilità di aiu-to internazionale la nostra scelta è caduta sulle attività sociali della Diocesi di Barentù in Eritrea, guidata dal Vescovo S.E. Rev.ma Mons. Thomas Osman, OFM Capp., persona conosciuta e stima-ta dai Frati della Basilica antoniana.L’Eparchia di Barentù è stata istituita nel 1995 nel bassopiano occidentale dell’Eritrea dove la Fede Cattolica è stata portata dai Cappuccini un secolo fa nel 1912. Il territorio diocesano è stato teatro di guerra per 30 anni durante i quali tutte le opere costruite sono state distrutte o abbandonate.La gente del luogo, appartenente in gran parte all’etnia Kunama, è dedita all’agricoltura ma tale economia di sopravvivenza negli ultimi anni è sta-ta flagellata da continue siccità tanto da spinge-re ad un’emigrazione forzosa verso il Sudan. Si pensi che solo il 18% della popolazione ha acces-so all’acqua potabile mentre il 10% del bestiame muore per sete. L’acqua malsana poi, presa dai

pozzi a cielo aperto, è la causa maggiore delle ma-lattie infettive ed i pozzi d’acqua scavati in profon-dità rappresentano l’unica soluzione al problema.Gli aiuti della cooperazione internazionale sono scarsi perché essendo zona militare la stessa è in-terdetta alle visite e alle attività di gruppi, asso-ciazioni, parrocchie o volontari.La Diocesi si prodiga così direttamente per dare risposta alle diverse esigenze della popolazione, in primo luogo alla crescita sana ed istruita delle giovani generazioni. In questo contesto si cerca di garantire almeno un pasto quotidiano ai bam-bini accogliendoli negli asili ma si è anche po-sta in essere la costruzione di una nuova scuola professionale al fine di avviare al lavoro i molti giovani disoccupati.

L’assistenza sanitaria è offerta invece da un’altra struttura diocesana l’ospedale di Mogolò, dove lavorano 23 operatori sanitari. Oggi si vorrebbe poter implementare la struttura con un reparto diagnostico di radiologia ed alcune capanne per l’accoglienza dei parenti degli ammalati, che pos-sono giungere anche da villaggi lontani.L’Adozione Comunitaria, che ci proponiamo è volta a sostenere economicamente le diverse atti-vità dell’Eparchia di Barentù, che con fatica cerca di dare risposta ad alcune delle esigenze fonda-

mentali di quella popolazione così colpita da decenni di guerra e dalla prolungata siccità.

I contributi che ciascuno vorrà far giungere per il progetto “Dio-cesi di Barentù” potranno essere versati all’Arciconfraternita del Santo indicando come causale semplicemente “Barentù”.

oPErE assIstEnzIalI IntErnazIonalIEparchia di Barentù

L’asilo diocesano.

7

La scuola di arti e mestieri in costruzione.

Sant’Antonio di Padova è universalmente raf-figurato con il Bambino Gesù tra le braccia,

spesso seduto sul Vangelo a rappresentare l’in-carnazione del Verbo. Si tratta di un’immagine caratterizzata da una dolcezza estrema, che mo-stra manifestamente l’amore incondizionato di Antonio per il Suo Signore ovvero Gesù di Naza-reth e che, nel contempo, induce noi devoti a considerare il Santo un protettore premuroso dei bambini.Questa scelta iconografica tro-va nella vita di frate Antonio un riscontro storico ovvero la visio-ne che egli ebbe di Gesù Bambino nella celletta che abitava nella tar-da primavera del 1231 (anno della morte) nel romitorio di Campo-sampiero messogli a disposizione dal Signore del luogo il Conte Tiso. Così racconta l’evento il Libro dei miracoli: “Trovandosi una volta il beato Antonio in una città a predi-care, venne ospitato da un abitante del luogo. Questi gli assegnò una ca-mera appartata affinché potesse attendere indisturbato allo studio e alla contempla-zione…Mentre il padrone osservava con sollecitudine e devozione la stanza in cui pregava sant’Antonio da solo, occhieg-giando di nascosto attraverso la finestra, vide comparire tra le braccia del beato Antonio un bimbo bellissimo e gioioso…Quel bimbo era il Signore Gesù.”

Ancora oggi la Cella della Visione è meta di pelle-grinaggio nella cittadina di Camposampiero a cir-ca 30 km dalla città di Padova, ove sorgono nella medesima area, officiati dai nostri Frati, il santua-rio del Noce e quello per l’appunto della Visione.In questo numero pubbli-chiamo tre immaginette nella quali sant’Antonio adora il Bambino Gesù.

Il santIno:sant’antonIo Con Il bambIno

con il contributo di Claudio Zoccarato

Camposampiero (PD) - Cella della Visione; sul muro di fondo la tavola che fu il giaciglio del Santo magnificamente dipinta ad olio da Andrea Vivarini da Murano nel 1486.

Elegante immaginetta, con cor-nice merlettata in rilievo a mo-tivi floreali. Edizione Chiesa S. Filippo, nazionalità italiana. Ri-porta sul retro un messaggio di affidamento autografo datato 13 giugno 1897: “La tua affezio-nata compagna nel giorno del tuo onomastico, ti augura ogni bene. Lucia”.

Elegante immaginet-ta in stampa cromo-litografica a bordi fu-stellati, con rifiniture

dorate a motivi flore-ali, su carta pressata e punzonata. Editore anonimo, naziona-lità italiana. Datata ai primi anni del XX

secolo.

Immaginetta in stampa oleogra-fica, riproduce antica stampa

spesso trovata in quadri di fine ‘800 del noto Frodolin Leiber, inventore dell’oleografia. Edi-tore anonimo, na-zionalità italiana. Primi anni del XX secolo.

Page 5: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

Nel mese di settem-bre 2011 S. Em.

Rev.ma il Sig. Card. An-gelo Scola ha lasciato la sede patriarcale di Venezia per la cattedra arcivescovile che fu di sant’Ambrogio e di San Carlo Borromeo, ovve-ro Milano, la diocesi più grande della cristia-nità.Il Cardinale, come ri-corderete, ha accettato di divenire Confratello dell’Arciconfraternita in occasione del Suo Pel-legrinaggio a Padova per la Tredicina nel giugno 2009 (vedi foto).L’occasione ci pare interessante per ripercorrere anche alcune tappe biografiche dell’Eminentissi-mo Confratello, che nasce a Malgrate (Lecco) il 7 novembre 1941 e successivamente frequenta il liceo classico “Manzoni” di Lecco in cui incontra nel ‘58 Don Luigi Giussani, fondatore del movi-mento Comunione e Liberazione, che lascerà un’impronta indelebile nella formazione spiri-tuale del futuro porporato. Dal prete ambrosiano impara che è necessaria una presenza cristiana in ogni ambiente di vita, fondata sulla convinzio-ne che Cristo è la vera risposta alle domande del cuore umano. Dopo aver frequentato per qual-che tempo la facoltà di Ingegneria presso il Po-litecnico di Milano, si iscrive presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore alla facoltà di Filosofia. Finalmente entra in seminario e nel 1970 viene consacrato sacerdote e inizia a prestare sevizio nella diocesi di Teramo.Per alcuni anni studia teologia a Friburgo, dove conosce Joseph Ratzinger con il quale collabore-rà nella redazione della rivista “Communion” il cui obiettivo è quello di servire la Chiesa e favori-re la comunione tra le persone.Don Angelo nel 1982 viene chiamato ad inse-gnare Antropologia Teologica nel nuovo istituto “Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia” guidato da Mons. Carlo Caparra; ne-gli stessi anni arriva in Vaticano Ratzinger. Il 20 Luglio 1991 è eletto Vescovo di Grosseto. Quale

Vescovo diocesano le sue proposte pastorali erano mirate ad un in-tervento su ogni aspetto della realtà prestando attenzione alle persone e alla tradizione della Chiesa favorendo incon-tri con i giovani aiutan-doli nel discernimento della vocazione crean-do “Gruppi di Verifica”. Con queste premesse nel 1995 riapre il seminario diocesano, per ospitare i

giovani che vogliono diventare sacerdoti e fonda una radio cattolica “Toscana Oggi”. In quello stes-so anno viene richiamato a Roma come Rettore della Pontificia Università Lateranense ove rima-se fino al 2002 quando viene eletto Patriarca di Venezia, ricevendo l’anno successivo la berretta cardinalizia.Negli anni veneziani, grazie alla sua personalità in grado di dialogare con ogni persona mettendo al centro la figura di Cristo, ha saputo trasformare la società civile e religiosa con opere e iniziative di notevole spessore culturale, quali: la creazione, nel 2004, del polo scolastico e universitario Stu-dium Generale Marcianum (uno spazio cattolico aperto al confronto con tutto e con tutti), la rivista “Oasis”, che partendo dall’idea del “meticciato di

civiltà” (espressione cara al patriarca), ha come obiet-tivo il sostegno delle mino-ranze cristiane favorendo rapporti di conoscenza e amicizia con il mondo isla-mico, la creazione di una “scuola di metodo di vita cristiana” per responsabili di parrocchie e aggregazio-ni di fedeli.Ultimo atto importante come Patriarca della Sere-nissima e presidente della Conferenza Episcopale Tri-veneta è stata l’accoglienza del papa Benedetto XVI a Venezia passando per Aquileia culla del cristiane-simo nel Nord-Est d’Italia, nel maggio scorso.Il 28 Giugno 2011 nella sala Tintoretto del palazzo patriarcale di Venezia, Scola ha dato comunica-zione della decisione di Papa Benedetto XVI di eleggerlo Arcivescovo di Milano. Nell’occasione il Cardinale si è rivolto ai numerosi uditori con pa-role, che esprimono tutta la sua umanità: dolore per il distacco dall’amata città, fedeltà e obbedien-za al successore di Pietro, fede e fiducia nei piani della Provvidenza: “Vi dico semplicemente che ho accolto in obbedienza la decisione del Papa perché è il Papa. Con sincerità debbo riconoscere che in questo momento il mio cuore è un po’ travagliato. Da una parte, ci sono il fascino della splendida av-ventura vissuta nelle terre di Marco che dura ormai quasi da un decennio e il dolore per il distacco da Voi che, per dirlo con l’Apostolo Paolo, «mi siete diventati cari» (1Ts 2,8); dall’altra, mi aspetta la Chiesa di Milano, quella in cui sono stato svezzato contemporaneamente alla vita e alla fede. Tuttavia molto di più che questi argomenti di carattere per-sonale, conta la disposizione ad accogliere il dise-gno di Dio nella mia vita. Sono certo che questo disegno passa dall’azione dello Spirito Santo nella Chiesa e in essa, in modo speciale, dal ministero del Santo Padre. Nonostante i miei limiti, grazie all’e-ducazione ricevuta fin dall’infanzia, ho imparato che Dio è sempre più grande e il Suo disegno su di noi, quando è accolto con animo aperto, è sempre il più conveniente, non solo per la propria persona ma anche per quanti ci sono stati affidati.”Il 25 Settembre 2011, il Cardinale Scola fa il suo ingresso nella diocesi di Milano passando per la città natale di Malgrate. La prima chiesa cittadina che visita è la Basilica di San Eustorgio, antico

luogo di culto cristiano del-la città dove è stato accolto dal sindaco e dal vicario episcopale della città e ove ha incontrato ben 200 ca-tecumeni. Nel Duomo ha avuto quindi la festosa ac-coglienza del predecessore il Card. Dionigi Tettamanzi e di tutti i fedeli.Le sue prime significative parole rivolte alla città du-rante la celebrazione euca-ristica sono state: “Nei mesi seguiti alla mia nomina ho spesso rivolto, con gratitu-dine, il pensiero alla nutri-ta schiera dei santi vescovi milanesi dei primi secoli e a tutti coloro che mi hanno preceduto su questa insigne cattedra di Ambrogio e di Carlo. La comunione con

loro, nella fede e nell’esercizio del ministero, mi aiu-terà a non dimenticare mai che il vescovo è preso a servizio del Popolo Santo di Dio, per garantirne il profondo senso di fede. Solo se si lascerà condurre da questo sensus fidei, il vescovo potrà essere gui-da veramente autorevole.” L’Arcivescovo ha inoltre esortato i fedeli alla sequela di Cristo “Il cristiano abita il mondo lasciandosi abbracciare da Gesù, «centro del cosmo e della storia» (Giovanni Paolo II, Redemptor hominis, 1). Egli edifica in tal modo la propria casa sulla roccia, sull’amore oggettivo ed effettivo. Nel dono totale di sé, reso possibile dalla sequela di Gesù, la vita fiorisce. La vita nuova in Cristo è caratterizzata: da una tensione indomita a fare il bene ed evitare il male; dalla pratica del culto cristiano, che consiste nell’offerta di sé e dalla decisa assunzione degli obblighi sociali, attraverso l’esercizio delle virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza.”Al termine dell’omelia pronunciata davanti ad una folla di decine di migliaia di fedeli il nuo-vo Arcivescovo ha esortato tutti a pregare per il nuovo pastore: “Ho bisogno di voi, di tutti voi, per poter svolgere nella gioia e non nel lamento questo gravoso compito, di cui ne sono ben consapevole - dovrò render conto. Per questo cercherò di far mie le parole che il Santo Padre ha rivolto a me e ai Vescovi Ausiliari consegnandomi il pallio: “l’Arci-vescovo viene da Milano e tutto il suo cuore sarà per Milano”.All’Eminentissimo Confratello, come promesso-gli nel 2009, non faremo mancare anche la nostra preghiera. Auguri, Cardinale Scola!

un confratello sulla cattedradi sant’ambrogio

con il contributo di Maria Valeria Morani

Il Card. Scola a Padova con Il M. Rev. P. Moderatore

8 9

Page 6: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

11

Le confraternite antoniane sparse lungo il Bel Paese ci danno l’opportunità di approfondire

la conoscenza di alcune cittadine dallo straordi-nario passato. Tra queste Arpino, comune della provincia di Frosinone, adagiato su alture colli-nari a circa 500 m d’altezza dominando la Valle del Liri alle estreme propaggini dell’Appennino centrale.Oggi, dopo la forte ondata di emigrazione del pe-riodo post-bellico, il paese conta circa 8.000 abi-tanti sparsi nelle numerose frazioni e contrade.

La cittadina è nota per aver dato alcuni illustri natali tra i quali spicca indubbiamente quello del retore romano Marco Tullio Cicerone ma qui nac-quero anche Caio Mario, capitano e uomo politi-co romano di origine volsca rivale del dittatore romano Lucio Cornelio Silla e più tardi, nel XVI sec., il pittore Giuseppe Cesari detto il “Cavalier d’Arpino”.Il centro storico, che si sviluppa attorno alla piazza del municipio è dominato da due alture una più bassa sulla quale spicca il Castello detto di re Ladi-

slao, edificato all’inizio del ‘400 e una più alta, che raggiunge gli oltre 600 m d’altezza dove sorge l’A-cropoli di Civitavecchia, sito arcaico della città. Di particolare importanza sono le mura ciclopiche, di età volsca, che circondano l’acropoli, restaurate nell’età sannitica, poi nell’età romana ed infine in quella medioevale con l’aggiunta di torri e porte ogivate, dimostrando così una serie di vicende sto-riche ininterrotte dall’antichità fino ad oggi.Quanto resta di queste mura poligonali (tra i resti più belli d’Italia di mura pre-romane) si diparte dall’Acropoli e scende giù per circa un chilome-tro e mezzo lungo il declivio fino ad abbraccia-re l’attuale centro cittadino. Le mura non hanno fondazioni e sono costituite da enormi monoliti tondeggianti di puddinga (tipo di roccia sedimen-taria) cementati con leganti calcarei, silicei o ar-gillosi; in antico le mura seguivano un perimetro di circa tre chilometri e si elevavano fino ad otto-dieci metri di altezza per oltre tre di spessore.

L’avanzo più interessante delle mura è la porta detta Porta dell’Arco, che dava accesso all’Acro-poli, costruita con blocchi a strati restringentisi verso l’alto in modo da formare un’ogiva di 4,20 metri d’altezza, simile alla Porta Saracena di Se-gni, comune nelle vicinanze.

Sul piano della storia politica “Arpinum” fu dap-prima città libera, poi nel 305 a.C. cadde in pote-re dei Romani, che la tennero per qualche tem-po senza il diritto di suffragio come prefettura, quindi dal 188 a.C. fu municipio con il diritto di suffragio e tale rimase per tutto l’impero romano. Ebbe come suprema magistratura un collegio di tre edili, magistrati eletti annualmente dalla ple-be con il compito di avere cura degli edifici pub-blici, in particolare dei templi.Nel Medioevo fu più volte saccheggiata dai Lon-gobardi, dai Saraceni e dagli Ungari, finché nel 1215 passò sotto il potere della Chiesa, che ne fece un suo baluardo verso il sud dell’Italia e vi eresse, oltre le mura di cinta, anche numerose chiese, tra le quali quelle di San Michele e di Sant’Andrea, che contengono pitture del Cavalier d’Arpino.

Quest’anno la cittadina, gra-zie alla sua antica confra-ternita anto-niana a noi a g g r e g a t a , sarà percorsa dai festeggia-menti per il 350° anniver-sario dell’ar-rivo del si-mulacro di sant ’Anto-nio nella lo-cale Chiesa di San Ni-cola di Bari.

arPIno: la CIttà dI CICEronEcon il contributo di Leone Leonelli

10

La Confraternitadi sant’Antonio di Padovalungo la scalinatache conduceall’Oratorio confraternale.In primo piano il Prioredott. Fabio Silicon il Cappellano.

Un’immagine d’assiemedella Città di Arpino,dominata dal Castelloeretto nei primi anni del ‘400.

Arpino (Frosinone). L’Acropoli con le mura ciclopiche.

Arpino(Frosinone).Torre medioevaleNell’Acropolidetta di Cicerone.

Arpino (Frosinone). Porta dell’Arco, entrata arcaica all’Acropoli.

La simulacro di sant’Antonio di Padova portato in processio-ne nella piazza del municipio della città di Arpino.

Page 7: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

12 13

le. Nella cittadina sono ancora attive altre confra-ternite, tra le quali ricordiamo quella di San Pie-tro apostolo della quale abbiamo avuto modo di visitare l’oratorio che si erge nel centro della città vecchia con un magnifico colpo d’occhio verso la riviera ligure di ponente.

Le giornate di missione sono state particolarmen-te intense e scandite da momenti di preghiera comunitaria quale il Santo Rosario all’arrivo, le Ss. Messe come quella concelebrata nella colora-tissima piazzetta di Borgo Marina illuminata da un sole sfolgorante, le processioni cittadine di an-data e ritorno (quest’ultima partecipata da tutte le confraternite cittadine) verso la Basilica di S. Maurizio nella parte alta della città ed il carat-teristico corteo di barche, promosso dall’Associa-zione sportiva “Stella Maris”, con la presenza di autorità municipali e militari, per la deposizione in mare di una corona d’allora in onore, memoria e suffragio di tutti i caduti del mare.Oltre a questi appuntamenti del programma pa-storale non sono certamente mancati momenti di convivialità che hanno contribuito a sviluppare un vivo e palpabile senso di spontanea fraternità.L’organizzazione locale unita alla cortese e deli-cata accoglienza è stata magistralmente guidata dalla locale Priora Loredana Brizio con la super-visione del Rev. Mons. Ivo Raimondo Parroco del-la chiesa madre, ove riposa un altro Santo france-scano Leonardo da Porto Maurizio.Con questa missione verso ovest, in Liguria, ter-ra che primeggia in Italia con Puglia e Sicilia per

numero di Confraternite di ogni titolo, abbiamo avuto modo di ricambiare la visita a Padova dei confratelli imperiesi, quando chiesero ed ottenne-ro di benedire le loro cappe nella Scoletta del San-to per le mani del nostro M. Rev. P. Moderatore.Altre foto della Missione sono pubblicate nel no-stro sito WEB alla sezione “Confraternite anto-niane d’Italia e del Mondo”.

La Ven. reliquia di sant’Antonio portata a spalla nella parte antica ed alta di Porto Maurizio, detta il Parasio, dove si è fatta una breve sosta al Convento delle Clarisse, collocato in una posizione panoramica a picco sul mare.

Chiesa “Ave Maris Stella”a Borgo Marinain Porto Maurizio – Imperia,sede della localeconfraternita antoniana.

Il Rev. P. Cappellano con alcuni esponenti della società civile di Porto Maurizio, durante la processione in mare.

Il simulacro del Santo portato a spalla dai confratelli. La sta-tua di gesso collocata su di un basamento di legno di fico ha un peso di 370 Kg e viene portata a spalle da 8-12 uomini, che per devozione e per penitenza trascinano le gambe sen-za sollevare i piedi per tutto il tragitto.

La delegazione dell’Arciconfraternita con la Priora antoniana di Porto Maurizio (al centro con gli occhiali) ed alcuni confra-telli di san Pietro alle porte del loro oratorio, dove abbiamo potuto ammirare un grande Crocefisso ligneo di pregevole fattura, arrivato dal mare tutto nero e collocato nella Cappella dopo un restauro, che gli ha restituito la brillantezza dei colori.

Nello scorso numero di questo notiziario abbia-mo avuto modo di presentare le missioni an-

toniane a Maastricht ed a Capizzi, potremmo dire ai due poli del continente europeo. Nelle pagine che seguono ci soffermeremo su altre due occasio-ni di visita confraternale in due bellissime regioni italiane, ricche di confraternite: Liguria e Puglia.

Porto maurizio – Imperia18 – 19 giugno 2011

La prima missione 2011 si è svolta, accompa-gnando una Venerabile Reliquia del Santo, nella provincia di Imperia, città nata dalla fusione dei due comuni rivieraschi di Oneglia e Porto Mau-rizio, quest’ultimo meta del viaggio. Qui la dele-gazione patavina, composta dal Priore, dal Cap-pellano, dal Confratello Romeo Florettini e dalle Consorelle Carla Bianchi e Carla Vernier, ha in-contrato la locale Confraternita di sant’Antonio, che ha sede presso la Chiesa Ave Maris Stella, edi-ficata proprio di fronte al porto antico in Borgo Marina. La confraternita antoniana, infatti, che indossa in modo caratteristico un saio di colore bianco e blu con ricamata un’ancora, si sviluppa originariamente come sodalizio dei marinai, che invocavano il Santo come protettore dalle brucel-

mIssIonI antonIanE 2011dell’arciconfraternita del santo

Il santissimo nome di gesù

San Leonardo da Porto Maurizio, del quale abbia-mo pocanzi scritto, fu appellato anche come “novel-lo Bernardino da Siena” perché con le sue prediche rinnovò la venerazione del SS. Nome di Gesù, invi-tando i suoi conterranei ad ornare le facciate delle chiese e dei palazzi e a sostituire tutti i simboli delle superstizioni e delle divisioni politiche col salvifico orifiamma trigrammato.Questo simbolo, ideato da S. Bernardino nel XV secolo, riproduce su una tavoletta le iniziali in gre-co del nome di Gesù (IHS o yhs) in lettere d’oro su sfondo azzurro, iscrivendole in un sole sfolgorante, circondato da dodici raggi serpeggianti a guisa di folgore.La consuetudine di abbreviare il Nome di Gesù risa-le ai copisti greci del Nuovo Testamento e successi-vamente passò nella cultura occidentale con le tra-duzioni in latino dei Vangeli. Col passare del tempo però, si è dimenticato che l’H era l’originaria “eta” greca ed il trigramma IHS ha assunto il significato “Jesus Hominum Salvator”.Nel 1721 papa Innocenzo XIII istituì la festa del SS. Nome di Gesù, che attualmente è celebrata il 3 gen-naio.

Lunetta affrescata da Andrea Mantegna nel 1452, sopra il por-tale d’ingresso della Basilica di sant’Antonio a Padova e raf-figurante il Trigramma tra i Ss. Antonio di Padova a sinistra e Bernardino da Siena a destra.

Basilica di S. Leonardoda Porto Maurizio,nell’omonima città.

Page 8: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

14 15

molfetta (bari)24 e 25 settembre 2012

con il contributo di Marcello La Forgia, Sergio Pignatelli

Il 24 e 25 settembre 2011 si sono chiusi nella città adriatica di Molfetta i festeggiamenti per il de-cennale del gemellaggio tra la locale confraterni-ta antoniana e quella di Zagarolo (RM), entrambe aggregate all’Arciconfraternita.

La Confraternita. La Confraternita molfettese, con i suoi quattro secoli di vita, ha sede presso la Rettoria di sant’Andrea nel cuore della vecchia cittadina marinara. I membri indossano un ca-mice bianco con sopra una mozzetta anch’essa in seta di colore bianco con appuntato sul petto un medaglione argenteo raffigurante sant’Antonio.Gli ascritti vengono regolarmente informati sulla vita associativa mediante il mensile, giunto al suo settimo anno di vita, significativamente denomi-nato Si quaeris.

Tra le attività proprie e più originali merita men-zione la Sacra Rappresentazione (che nel 2012 giungerà alla XX edizione), nella quale di anno in anno vengono messi in scena per le strade della città vecchia alcuni dei momenti della Passione di Cristo, con l’accompagnamento di Marce fu-nebri suonate da complessi bandistici. Nel 2011 sono state rappresentate, con figuranti in carne ed ossa, l’Ingresso a Gerusalemme, l’Ultima cena, la Preghiera di Gesù nell’Orto del Getsemani, l’Ar-resto di Gesù, il Rinnegamento di Pietro, il Pro-cesso a Gesù, le Testimonianze sul crocifisso e la Processione del Crocifisso.

Il gemellaggio. Tutto è cominciato l’8 ottobre del l’anno del Grande Giubileo 2000 a Padova quan-do i due Priori dell’epoca Domenico Panunzio per Molfetta e Alberto di Felice per Zagarolo sigilla-rono l’atto di gemellaggio confraternale nell’Ora-torio di San Giorgio: «unite dalla medesima fede e dalla stessa devozione […] con l’intento di conti-nuare e di rinsaldare il comune impegno fraterno».Dieci anni più tardi, a fine settembre 2010, a Za-garolo, con la presenza del Cappellano dell’Ar-ciconfraternita il Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv. sono iniziate le celebrazioni per il decen-nale di quest’unione, che in questi anni ha perse-guito obiettivi di solidarietà e fratellanza. Un’a-zione complessa quella del gemellaggio, ricca di prospettive, perchè non solo ha creato e cemen-tificato rapporti umani ma è stata strumento for-midabile di azioni culturali, di fede quali la re-ciproca partecipazione alle processioni in onore del Santo di Padova e di carità come le adozioni a distanza ed il sostegno economico alla Casa di Accoglienza «Don Tonino Bello» di Molfetta.

Il decennale a Molfetta. Intense le due giornate di spiritualità e formazione per la commemora-zione del decennale a Molfetta, alla presenza del Priore dell’Arciconfraternita il dott. Leonardo Di Ascenzo. Due giorni i cui due momenti forti sono stati un Convegno cittadino molto partecipato e la processione cittadina dell’indomani, presiedu-ta dal Rev. P. Egidio Monzani, OFM Conv. (già Cappellano della confraternita zagarolese) e con la partecipazione della Confraternita antoniana di Mottola (TA) e di una rappresentanza della Pia Unione antoniana di Bitetto (BA), anch’esse ag-gregate all’Arciconfraternita.

Il Convegno. Il convegno del decennale, dal titolo Confraternite e Giovani: educare alla vita buona del Vangelo, svoltosi la sera del 24 settembre, ha avuto inizio con il saluto del Vescovo S.E. Mons. Luigi Martella, che ha ribadito come le confra-ternite siano una realtà che va guardata con at-tenzione, rispetto e speranza, perché sono un pa-trimonio per la Chiesa, quando camminano con questa e ne trasmettono la tradizione vivente.Eppure, non possiamo non rilevare, come le con-fraternite talvolta siano state osteggiate in tem-pi recenti, perché considerate forme obsolete di associazionismo. «Sono, invece, forme associative improntate alla vita cristiana e indirizzate a salvar-si l’anima insegnando a vivere la fede in modo sem-plice, come vera testimonianza cristiana», così ha spiegato Mons. Luigi de Palma, direttore dell’Ar-chivio diocesano, che ha moderato l’incontro.Ci si è chiesto cosa possa trasmettere oggi l’isti-tuzione confraternale? Le azioni nate dall’Eucare-stia, come sussidiarietà e misericordia, cercando di essere anche tramite tra la Chiesa e il mondo locale ha risposto don Giovanni de Nicolò, diretto-re dell’Ufficio diocesano per le confraternite inter-venuto prima di Michele Piscitelli, che ha portato il saluto del Coordinamento regionale della Confe-derazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.

Non è infrequente che nelle confraternite verso i giovani sussistano pregiudizi, che annullano il senso stesso di vita fraterna. Da qui la necessità di soffermarsi sul tema giovani e confraternite anche alla luce degli orientamenti CEI per i prossimi 10 anni, indirizzati a educare alla vita buona del Vangelo, per rievangelizzare soprattutto quell’oc-cidente cristiano ove sussiste un’emergenza edu-cativa più volte evidenziata da Papa Benedetto XVI.Come approcciarsi dunque ai giovani per evitare che le confraternite diventino delle case di riposo? Educando con la testimonianza, è stata la prima soluzione prospettata dal relatore il Priore patavi-no Di Ascenzo, mostrandosi autorevoli e credibili in una coerente vita confraternale, fondata sulle virtù della vigilanza, dell’obbedienza, dell’amore verso Dio e verso il prossimo ma anche su con-cordia e pace, umiltà e costanza. I confratelli e le consorelle più adulti hanno il dovere di essere modelli credibili e affidabili per accompagnare le nuove generazioni a vivere una fede libera e ma-tura. I testimoni credibili del resto non possono essere semplici custodi di tradizioni sorpassate ma devono palesarsi come custodi di tesori di fede e perciò risulta opportuno continuare la for-mazione religiosa dei confratelli con la cura del culto pubblico della Chiesa e l’esercizio concreto della carità, animato dalla preghiera e dalla fre-quenza ai sacramenti.Cosa cercano i giovani ci si è chiesti? Verità e amore. Essi vanno aiutati a scoprire la propria vocazione nella vita cristiana ordinaria, a colti-vare la speranza che non delude; perciò le con-fraternite devono continuare o tornare a generare fede, a far conoscere la Parola di Dio, a ricono-scere Gesù nella Chiesa, a pregare. I giovani sono

Interno della Rettoria di sant’Andrea: altare maggiore e fer-colo processionale di sant’Antonio di Padova.

Sede confraternale adiacente alla Rettoria.

Rettoria di sant’Andrea in Molfetta: Foto di gruppo, in bian-co i molfettesi, in azzurro gli zagarolesi, in mantellina nera i mottolesi, con croce rossa ghiandata il Priore dell’Arcicon-fraternita del Santo con vicino alcune iscritte alla Pia Unione antoniana di Bitetto.

Durante il convegno “Confraternite e Giovani: educare alla vita buona del Vangelo” l’omaggio della Corona Antoniana del Rosario a S.E. Rev.ma Mons. Luigi Martella – Vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi. Nella foto da sinistra: Mons. Luigi De Palma, Leonardo Di Ascenzo, S.E. Rev.ma Mons. Luigi Martella - Vescovo, don Giovanni de Nicolò e Michele Piscitelli.

Piccoli confratelli crescono: in bianco l’abito della Confrater-nita antoniana di Molfetta ed in nero quello dell’Arciconfra-ternita.

Page 9: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

16 17

nostalgici di Dio ma non trovano conforto nelle figure adulte, spesso demotivate, poco autorevoli e meno ancora credibili nel loro ruolo confrater-nale.Alle confraternite spetta il compito anche di pun-tare sui giovani adulti (18-30 anni), affidando loro ruoli di responsabilità, a partire dalla fondamen-tale gestione dei social network, includendoli nei processi decisionali del sodalizio. Oltre ai bambi-ni e alle giovani famiglie, da sempre terreno ferti-le per le vocazioni confraternali, una particolare attenzione va dedicata agli adolescenti, terreno invece poco fertile per le vocazioni confraternali, ma non per questo oggetto di abbandono: vigi-lare, lasciando che scrutino la confraternita e non gravarli di responsabilità, è stata la linea di con-dotta suggerita dal Di Ascenzo.

Come coinvolgere i giovani? - La domanda più complessa - La risposta del Priore Di Ascenzo è stata: stimolandoli e suscitando in loro un sano orgoglio di appartenenza e partecipazione alla Chiesa, anche attraverso le sacre rappresentazio-ni, che non possono rimanere appannaggio di po-chi. Le confraternite dovrebbero in qualche modo fungere da oratorio e fare catechesi permanente, insegnare la pietas e approfondire la conoscenza del patrimonio artistico-devozionale, del quale tutte le confraternite sono ricche.

Molti sono stati gli spunti critici e di riflessione sollevati nella relazione del Priore patavino, che ha concluso il proprio intervento con un atto di affidamento:Dilette Consorelle e Cari Confratelli, di fronte ai compiti che abbiamo fino a qui discusso ci sen-tiamo senza dubbio impreparati e forse addirittura impotenti, ma ricordiamoci carissimi che il Padre celeste ci ha donato la Fede e con essa la possibilità di affidamento alla Divina Provvidenza, nella con-sapevolezza che è Dio che conduce con sapienza e amore tutte le creature al loro fine ultimo. Non an-gosciamoci dunque ma mettiamoci con senso del dovere tutto l’impegno che umanamente siamo in grado di profonderVi e così facendo come diceva la Beata Madre Teresa di Calcutta: saremo anche noi come una piccola matita nelle Sue mani, nient’al-tro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata.

Il testo integrale delle relazione del Priore Di Ascenzo potrà essere scaricato dal sito WEB www.arciconfraternitasantantonio.org alla sezio-ne Confraternite antoniane d’Italia e del Mondo alla sottosezione dedicata alla Confraternita di Molfetta.

Per contatti:Confraternita di S. Antonio di Padovac/o Rettoria di sant’AndreaVia Piazza, 48 – 70056 Molfetta (BA)E-mail: [email protected]

I Priori antoniani, da sinistra: Alberto Di Felice – Zagarolo (RM), Leonardo Di Ascenzo – Padova, Giovanni de Felice – Molfetta (BA).

La croce della confraternita antoniana di Molfetta, apre la processione dal Santuario della Madonna dei Martiri.

La confraternita molfettesa entra nella città vecchia.

La confraternita mottolese con il medaglione antoniano sor-retto da cordoniera gialla.

La confraternita zagarolese in processione con la caratteri-stica mozzetta azzurra filettata di rosso paonazzo e le faccio-le lavorate all’uncinetto con l’immagine di un giglio.

P. Egidio Monzani, OFM Conv. – già Cappellano della confra-ternita antoniana zagarolese, dall’altare maggiore della Ret-toria di sant’Andrea in Molfetta, impartisce la benedizione con la Reliquia di sant’Antonio di Padova, già donata alla Confraternita molfettese.

Page 10: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

18

Nella notte tra il 23 il 24 dicembre 2011 è im-provvisamente e prematuramente tornato

alla Casa del Padre S.E. Rev.ma Mons. Armando Brambilla.Nato il 21 gennaio 1942, entra nel 1972 come se-minarista a far parte dei preti del S. Cuore della “Comunità Missionaria del Paradiso” di Bergamo (sacerdoti diocesani e missionari che si pongo-no al servizio delle altre Diocesi italiane carenti di clero) e viene ordinato sacerdote l’11 giugno 1977. Nello stesso anno viene inviato presso la parrocchia romana di S. Giustino nella borgata Alessandrina a Roma, dove presterà il proprio servizio pastorale fino al 25 marzo 1994 quando viene eletto Vescovo Ausiliare di Roma.Il primo incontro con le Confraternite avviene nel novembre 1997 con l’officio di Delegato Diocesa-no per le Confraternite Romane. Dal 1999 comin-cia a seguire, anche per conto della Conferenza

Torna alla Casa del Padre l’Assistente Ecclesiasticodella Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia

mons. armando brambIlla

S.E. Rev.ma Mons. Armando Brambrilla - Vescovo.

19

Episcopale Italiana, la nascente Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, ricono-sciuta ufficialmente l’anno successivo e della qua-le dal 29 aprile 2009 viene ufficialmente nomina-to Assistente Ecclesiastico, divenendo di fatto il “primo Vescovo italiano delle Confraternite”.Oggi la Confederazione, sotto l’alta guida di Pa-store e Padre di Mons. Brambilla, ha sestuplica-to la sua realtà aggregativa, si sono moltiplicati i Cammini nazionali e regionali ed i sussidi ca-techetici del Vescovo Armando sono ancora oggi frutto di una catechesi semplice e popolare, che ha formato e continua a formare i confratelli ita-liani.Proprio Lui il 10 novembre 2007 presentò al San-to Padre Benedetto XVI i 50.000 confratelli italia-ni giunti in Piazza san Pietro per l’udienza appo-sitamente concessa dal Pontefice.Qui piace ricordare alcune parole, consuete, del Vescovo Armando con le quali lascia un testa-mento spirituale al movimento confraternale an-cora impegnato nel proprio pellegrinaggio terre-no: “Coraggio, rimbocchiamoci le maniche, nella convinzione che nulla è impossibile con l’aiuto di Dio, ed esprimiamo la nostra più autentica voca-zione confraternale, inventando – come abbiamo fatto per secoli – le opere dell’amore e della carità che servono per oggi”.Mons. Brambilla si è ricongiunto al Padre mentre si trovava nel proprio paese natio San Maurizio al Lambro nel comune di Cologno Monzese (Mi-lano) per un periodo di vacanza in famiglia. Qui il 27 dicembre 2011, nella parrocchiale, sono stati celebrati i solenni funerali presieduti da S. Em. Rev.ma il Sig. Cardinale Agostino Vallini – Vicario

di Sua Santità per la Città di Roma alla presenza di altri 9 tra Arcivescovi e Vescovi, di numerosis-simi sacerdoti e di una folta rappresentanza delle confraternite italiane, guidata dal dott. Francesco Antonetti – Presidente della detta Confederazio-ne. Quale Consigliere nazionale della Confedera-zione ha preso parte alle Esequie anche il nostro Priore dott. Leonardo Di Ascenzo.Le nostre preghiere di suffragio accompagnino Mons. Brambilla, con cuore unanime, davanti al trono dell’Altissimo, per ricevere la corona dei giu-sti e dei servi buoni e fedeli.

Il feretro di Mons. Brambrilla, affiancato da alcuni membri del Consiglio Direttivo nazionale della Confederazione delle Confra-ternite.

Page 11: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

20 21

inveStitura Smom DeL moDeratore

Sabato 17 dicembre 2011 nella Chiesa di San Gio-vanni in Bragora a Venezia si è svolta la celebra-zione eucaristica per la ricezione di alcuni nuovi membri della Delegazione di Venezia del Sovrano Militare Ospedaliero Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detto di Rodi, detto di Malta. Tra i nuovi investiti anche il nostro Moderatore il M. Rev. P. Enzo Maria Poiana, OFM Conv. recepito nella categoria dei Cappellani Conventuali ad Ho-norem, in occasione del decennale dell’istituzione nella Basilica antoniana di Padova del punto di primo soccorso gestito dal Corpo Italiano di Soc-corso dell’Ordine di Malta.

DipLoma

La Consorella Giliola Secco, che vediamo nella foto con il Rev. Don Celestino Corsato – Preside ed il Rev. Don Carlo Broccardo – Direttore della Scuola Diocesana di Formazione Teologica di Pa-dova, il giorno 22 Dicembre 2011 ho ricevuto il Diploma in Teologia con la votazione di “Ottimo con lode”. Complimenti.

vIta ConFratErnalE

Da sinistra: Frà Cristinel Sascau, OFM Conv., P. Enzo Maria Poiana, OFM Conv., Mons. Brian Edwin Ferme – Rettore del Marcianum, P. Andrea Massarin, OFM Conv.

Sovrano miLitare oSpeDaLiero

orDine Di San giovanni Di geruSaLemme,Detto Di roDi, Detto Di maLta

L’Ordine è uno dei pochi nati nel Me-dioevo e ancora at-tivo ed è l’unico ri-masto ad essere nel contempo religioso e sovrano.La natura cavallere-sca spiega e giustifi-ca il mantenimento del carattere nobi-liare dell’Ordine, molti dei cui cava-lieri religiosi pro-venivano in passato dalle famiglie ari-stocratiche del mondo cristiano. Oggi la maggioranza dei cavalieri di Malta appartiene a ceti non “nobili”. I membri dell’Ordine possono definirsi gentiluomini cattolici animati da altruistica nobiltà d’animo e di comportamento. Tutti i cavalieri di Malta rispondono alla condizione prevista anti-camente per il conferimento di titoli nobiliari: l’essersi di-stinti per particolari virtù. Il carattere cavalleresco dell’Or-dine ha ancora oggi grande valenza morale perché denota lo spirito di servizio, di abnegazione e di disciplina che anima i cavalieri di Malta. Le battaglie non vengono più combattu-te con la spada, ma con gli strumenti pacifici della lotta con-tro le malattie, la miseria, l’emarginazione e l’intolleranza e con la testimonianza e la difesa della fede cattolica.Tutti i 13.500 Cavalieri e Dame dell’Ordine di Malta devono tenere, in base alla Carta Costituzionale, condotta cristiana-mente esemplare nella vita privata e pubblica, contribuendo a rendere operante la tradizione dell’Ordine. Ad essi incombe, in modo particolare, la cooperazione effettiva nelle opere di assistenza ospedaliera e sociale dell’Ordine e un impegno ad approfondire la propria spiritualità nell’ambito della Chiesa e a dedicare parte delle proprie energie al servizio del prossimo.

Per maggiori informazioni: http://www.orderofmalta.int/

Sua Altezza Eminentissima il Principe e Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’ Matthew FESTING, riceve gli ambascia-tori accreditati.

Uno dei numerosicentri ospedalieri

e di assistenzadell’Ordine

sparsi sui cinquecontinenti.

Lutti

- Domenica 11 marzo 2012 è tornato alla Casa del Padre il Confratello Roberto Scatolini di Pa-dova, ascritto al nostro venerando sodalizio fin dall’8 dicembre 2007 e già membro del Consi-glio Direttivo.

I funerali sono stati celebrati nella Pontificia Basilica di sant’Antonio in Padova mercoledì 14 marzo sotto la presidenza del M. Rev. P. Mo-deratore Enzo Maria Poiana, OFM Conv. con la concelebrazione tra gli altri del Rev. P. Cappel-lano Alessandro Ratti, OFM Conv.

Al rito era presente una nutrita rappresentanza del nostro sodalizio, che ha atteso il feretro del Confratello Roberto al portone della Basilica dove il Priore ha deposto sulla bara un mantello ripiegato con sopra il medaglione confraternale personale. Quindi consorelle e confratelli han-no preceduto la bara nell’ingresso in Basilica dove già numerose erano le persone presenti, tra le quali una rappresentanza della Pia Unio-ne dei Macellai Militi dell’immacolata anch’essi con il proprio abito.

Anche all’uscita della Basilica il feretro è stato seguito dal Priore che portava il gonfalone lista-to a lutto seguito da consorelle e confratelli.

Alcuni amici hanno inteso lasciare un’offerta all’Arciconfraternita in memoria di Roberto, accompagnandola con queste parole:

A Roberto….in questo momento di immenso dolore per la Tua scomparsa non riusciamo a

credere che non sarai più tra noi…Ma ti porte-remo nei nostri cuori con la Tua simpatia, la tua musica e le tue note imprevedibili e l’allegria che ci contagiava quando eri con noi. Sei e sarai un essere speciale e da lassù avrai cura di noi. Con tutto l’affetto che abbiamo nel cuore i tuoi amici, Gianna Turcato, Cinzia Guidolin, Luigi Cervato, Paolo Berton, Orlando e Mikela.

- il 9 aprile 2012 è Tornato alla Casa del Padre an-che il Confratello dott. Gianni Antonio Fagioli, nato a Matelica (MC) il 9 giugno 1946, ascritto all’Arciconfraternita dal 25 aprile 1991, Terzia-rio Francescano. I funerali si sono svolti sabato 14 aprile presso la Parrocchia del SS. Redentore in Milano. Alle esequie erano presenti il Priore e la Consigliera dott.ssa Maria Valeria Morani.

Ci piace informare che il Confratello è stato ri-vestito del mantello confraternale.

accogLienza

Come nostra abitudine e dovere istituzionale do-menica 22 aprile, con piacere, abbiamo accolto la Confraternita di S. Sebastiano di Stella San Giovanni (SV) giunta in pellegrinaggio a Padova, guidata dal Priore Giovanni Freccero. I Confra-telli, che hanno preso parte in cappa alla S. Messa delle ore 10 in Basilica, hanno recato con loro un meraviglioso Crocifisso processionale.

Il grandioso crocifisso processionale (peso su-periore al quintale) della Confraternita di san Sebastiano di Stella San Giovanni (SV) di fron-te al Portale della Basilica antoniana in Padova, sopra il quale si intravvede la lunetta del Man-tegna.

Foto di gruppo dei pellegrini liguri di Stella San Giovanni di fronte alla Scoletta del Santo a Padova.

Page 12: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

Beati mortui qui in domino moriuntur!Il P. Cappellano ha celebrato le seguenti Sante Messe (tra parentesi il numero delle Ss. Messe):- (3) di suffragio del Confratello Giuseppe Ama-

tulli di Ginosa Marina (TA), ascritto dal 30 set-tembre 2006 e tornato alla Casa del Padre nel dicembre 2011,

- (3) in suffragio del defunto Confratello Geom. Roberto Scatolini di Padova, nato l’8 novembre 1953, ascritto dall’8 dicembre 2007 e tornato alla Casa del Padre domenica 11 marzo 2012,

- (3) di suffragio del defunto Confratello dott. Gianni Antonio Fagioli di Milano, nato a Mate-lica (MC) il 9 giugno 1945 ed ascritto al nostro sodalizio dal 20 giugno 1997, tornato alla Casa del Padre il 9 aprile 2012,

- (1) di suffragio del defunto Confratello Pietro Arbitrio per volontà della moglie,

- (5) di suffragio dei defunti Rosa Casalino, Filo-mena Milone, Alfonso Milone, Grazia Milone, Vito Casalino per volontà del Confratello Gio-vanni Milone di Padova,

- (2) di suffragio dei defunti Anna e Giuseppe Panagia e Francesco Speziale per volontà della Consorella Gabriella Panagia di Padova,

- (2) di suffragio dei defunti Nevio Lorenzetto e di tutti i defunti della famiglia per volontà di Silvia Milone e della Consorella Rosa Milone Cassin,

- (1) di suffragio della defunta Ilde Artoni ved. Valente per volontà dei condomini di Porto Cor-sini,

- (1) di suffragio del defunto Tommaso Minozzi per volontà della Consorella Carla Bianchi Di Ascenzo,

- (1) di suffragio dei defunti Filomena e Giuseppe per volontà di Leonardo Panella di Locri (RC),

- (5) di suffragio delle defunte Ada e Maria Broet-to per volontà di Marco Broetto,

- (1) di suffragio della defunta Consorella Car-mela Zappalà e del defunto Angelo Corsaro per volontà della Consorella Lucia Corsaro,

- (1) di suffragio della defunta Delia Rustico-ni, tornata alla Casa del Padre il 12 settembre 2005, per volontà del figlio il Confratello Ric-cardo Chiodini,

- (1) di suffragio dei defunti della Famiglia Gri-golato Padovan per volontà della Consorella Ines Grigolato Padovan di Varese,

- (1) di suffragio dei defunti Francesca Plutino, Sofia Sturm per volontà di Ileana Giuseppina Andreoni,

Grigato (ringraziamento a Sant’Antonio) – Roma-no D’Ezzelino (VI), Raffaele Sguazzo – Salerno, Confraternita antoniana – San Cesareo, Alfeo Tamagnini – Scandiano, Antonia e Gian Carlo Marangon Galeazzo e Donato Di Ascenzo – Sel-vazzano Dentro (PD), Rachele Villano Rauso – S. Maria Capuavetere, Dorotea Murino – Siena, Giuseppe Falsone – Strà, Antonio Dichiarante – Stradella, Nicola Attolino – Taranto, Francesco Barranca e Giuseppe Nicaso – Torino, Onorina Perusin – Torviscosa, Bruno ed Emanuela Bru-ni Merlo - Trento, Ettore Delise – Trieste, Ser-gio Crepaldi – Tronzano (VC), Emanuele Grandi – Venezia, Arturo Moroni – Vercelli, Giovanna Decima e Angela Biallo – Verona, Nella Cresci – Villette (MS), Condominio Porto Corsini 10 (in memoria Ilde Artoni ved. Valente), Moreno Morani e Giulia Ernestina Regoliosi, Ernesto Russo e Ge-sualda Failla, Marco Broetto (in memoria di Ada e Maria Broetto), Roberto Chinese.

Per le donazioni tramite bonifico bancario, Vi pre-ghiamo di segnalare il Vostro indirizzo sulla causa-le per poterVi inviare il nostro grazie!

22 23

“Arciconfraternita del Santo”, portavoce dell’Arci-confraternita di sant’Antonio di Padova, si sorregge solo con le vostre offerte: invita amici, parenti, vicini a richiederne l’invio, invia la tua offerta attraverso il conto corrente postale allegato alla rivista, intestato a:

Arciconfraternita del SantoP.zza del Santo, 11 - 35123 Padovac.c.postale n. 60584075Quota di prima ascrizione € 25,00Quota sociale anno 2011 € 15,00Benefattore per solo notiziario € 15,00

Chiunque desiderasse la celebrazione di una S. Messa potrà richiederla inviando i previsti diritti di stola pari ad € 10 per celebrazione, avendo cura di indicare chiaramente nella causale del versa-mento le intenzioni specifiche.

- (3) di suffragio delle defunte Ada e Maria Broet-to per volontà di Marco Broetto,

- (1) di suffragio del defunto Maresciallo dei Ca-rabinieri Emilio Di Marco, nato il 26 agosto 1940 e tornato alla Casa del Padre a Penne il 26 ottobre 2002 per volontà di Angelo Di Marco di Penne (PE),

- (3) di suffragio del defunto Giovanni Colognato per volontà di Carlo Trussardi e Fabio Fagnani di Gallarate,

- (1) in onore di sant’Antonio di Padova secondo le intenzioni del Confratello Antonino Nunzio Caruso,

- (4) in suffragio dei defunti Giuseppe Zappalà e Domenica Caruso, Giuseppe Raciti e Rosalio Di Stefano, Maria, Rosario e Gregorio Raciti, Stefano Leone e Maria Cucè per volontà del Confratello Antonino Nunzio Caruso di San Giovanni La Punta (CT),

- (1) di suffragio delle defunte Vita Addolorata e Michela Garofalo per volontà di Marco Decarlo di Vernole,

- (3) di suffragio dei defunti Rimoldi Angelo, Nina e Pier Antonio per volontà di Luigi Arturo Rimoldi,

- (3) di suffragio dei defunti Macchi Stefano, Alma e Mina per volontà di Luigi Arturo Rimoldi,

- (1) secondo le intenzioni della Consorella Silva-na Lopes di Palermo,

- (3) di suffragio del defunto Cesare Sguazzo per volontà del figlio Raffaele di Salerno,

- (1) secondo le intenzioni del dott. prof. Lorenzo Filippone di Monteforte Irpino (AV),

- (1) di suffragio del defunto Cosimo Santoiem-ma per volontà di Maria Santoiemma di Motto-la (TA),

- (1) di suffragio della defunta Angela Filomeno per volontà di Maria Santoiemma di Mottola (TA),

- (1) di suffragio della defunta Antonina Spiga per volontà di Carmina Orrù di Quartucciu (CA),

- (1) per i cari della Consorella Onorina Perusin di Torviscosa,

- (1) secondo le intenzioni di Primavera Iommelli di Casapesenna.

SS. meSSe richieSte aL p. cappeLLano e DaLLo SteSSo ceLebrate grazie e beneDizioni ai beneFattori!La devozione, che ha ispirato loro tanta comprensionee generosità, gli meriterà la benevolenza particolaredel nostro venerato ed amato Santo.

Domenico Bademer – Abano Terme (PD), Gior-gio Pieretto – Alberese (GR), Tommasa Valenti-ni con Maria Santoro – Anzio, Vanina Quadrini – Arpino (FR), Francesco La Penna – Bisaccia, Concetta Tunzi – Bitetto (BA), Enrico Ragni – Bologna, Giovanna Corradi – Brescia, Vincenzo Lionello – Cadoneghe (PD), Lucia Sechi – Caglia-ri, Bernardino Dal Farra – Carignano (TO), Pri-mavera Iommelli – Casapesenna, Dal Zotti Mon-sacchi – Castelfiorentino, Lorenzo Bianco – Ca-stellaneta (TA), Gaetano Prati – Castelnuovo del Garda, Maria Angela Piantieri – Castrocaro Ter-me, Lina Vizzini Castronovo – Cesano Boscone (MI), Silvia e Antonio Pareti – Cocquio Trevisa-go, Gioconda dell’Anno – Comiziano (NA), Mar-co Michelini – Concordia (MO), Claudia Varano – Crotone, Maddalena Tortomasi – Fagnano Olona (VA), Rosamaria Rizzi – Firenze, Paola Rubano, Luigi Mucciarone, Gaetano Valentini e Antonio Croce – Foggia, Giuseppina Lardizzone – Gag-giano (MI), Don Maurizio Qualizza – Gradisca d’Isonzo (GO), Andrea Maugeri – Gravina di Ca-tania, Maria Antonietta Zanet – Jesolo Lido (VE), Luigia Savioni e Sergio Valdo – Legnago, Lina Mazzotti – Lugo (RA), Giuseppina Chessa – Ma-comer (NU), Maria Gironimo – Martina Franca (TA), Carlo Bandini, Anna Maria Pietrafitta, Nico-la Buono e Antonio Maglione – Milano, Adriana Picciolo – Milazzo, Ugo Salvatelli Marone – Mon-tegranaro (PU), Paola Santaniello e Maria Teresa Martino Gentile – Napoli, Alessandro Albonico – Olgiate Cremasco, Gabriele Mario Chierichet-ti – Olgiate Olona, Mariantonietta Rampi, Edda Biasietto Pietra, Luisa Bernardi Filippetti, Anto-nietta Paccagnella, Massimo Tonello, Giancarlo Rampi, Teresa Tellatin Salvato, Licia e Giuseppe Manno, Maria Ressi Arbitrio, Norma Vianello, Luigi Dainese, Tomorrow Technology S.p.a., Cla-ra ed Eugenio Varotto Impellizzeri, Liliana Tom-ba, Maria Ressi Arbitrio, Lina Bortoletto, Carme-la Gennaro, Luigi Beghetto, Raffaello Bonfiglioli, Maria Pia Olivieri Di Blasi – Padova, Vincenzo Mazzola e Silvana Lopes – Palermo, Eugenia Vi-dale – Palmanova (UD), Achille Delmonte – Par-ma, Giuseppe Verrascina – Pavia, Stefano Donati – Perigliano Lari (PI), Rosella Gumiero – Porto Viro (RO), Carmina Orrù – Quartucciu (CA), Ca-terina Basso Bensa – Roccaforte Mondovì, Vito Sorino, Massimo Freda, Ennio D’Ancona, Cesari-no Polidori e Susanna Rovere – Roma, Fiorenza

I numeri della caritàDal 1 gennaio 2012alla data di messa in stampadel notiziario sono stati effettuati26 interventi assistenzialirivolti a 22 nuclei familiariper un valore complessivopari ad € 3.304,00.

Con la Vostra generositàdi buoni cristiani e devotidel Santo protettore dei Poveri,potremo fare ancora di più,soprattutto in questi tempi,nei quali la povertà materialerischia di minare anchele fondamenta dei valori morali.

Page 13: Arciconfraternita del Santo n. 45 LDA Priore Gennaio Marzo 2012

24

Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova

peLLegrinaggio a rimini e LoretoSabato 15 e Domenica 16 Settembre 2012

Programma

Sabato, 15 settembreore 7.00: Partenza dal Sagrato della Basilica antoniana in Padovaore 10.00-13.30: Visita guidata della città di Rimini con Preghiera della Tredicina a sant’Antonio di Pado-

va presso il Tempietto del Miracolo della Mula (foulard antoniano)ore 13.30: Pranzo presso l’Osteria del Börgore 15.00: Partenza per Loretoore 17.00-19.00: A Loreto visita guidata dei Camminamenti di Ronda della Basilica e del Museo della

Santa Casaore 19.00: Presa di possesso delle stanze presso l’Hotel Pellegrino e Pace nella piazza del Santuarioore 20.30: Cena in Hotel

Domenica, 16 settembreore 10.00: S. Messa nella Basilica e passaggio processionale nella Santa Casa (mantello e medaglione)ore 12.00-13.30: Visita guidata della Santa Casa e della Basilicaore 14.00: Pranzo presso l’Hotel Pellegrino e Paceore 16.00: Partenza per Padovaore 20.00: Arrivo previsto presso il Sagrato della Basilica antoniana in Padova

la quota di partecipazione, a persona, tutto compreso, con pernottamento in stanza dop-pia con bagno è di € 110 per consorelle e confratelli e di € 120 per tutti gli altri parteci-panti. In caso di disdetta detta quota non verrà restituita.

L’iscrizione al pellegrinaggio avviene esclusivamente con il pagamento dell’intera quota di partecipazione previo contatto con la Segreteria Organizzativa ad uno dei seguenti recapiti:

Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova - c/o Scoletta del Santo – P.zza del Santo, 11 – 35123 PadovaTel. 049.8755235 – Fax 049.2050013 – Cell. 339.8414625E-mail: [email protected] o [email protected]

Note cerimoniali: Consorelle e Confratelli sono tenuti a recare con se mantello e medaglione confraternali, foulard confraternale o antoniano, corona antoniana del rosario e libretto nero delle preghiere. I pellegrini, non ascritti all’Arciconfraternita, potranno acquistare il foulard antoniano, la corona antoniana del rosario ed il libretto nero delle preghiere durante il viaggio.