N 38 2013 inter livorno

16
Sabato 9 novembre 2013 Anno 3 n. 38 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA

description

http://www.stadio5.it/images/n_38_2013_Inter_Livorno.pdf

Transcript of N 38 2013 inter livorno

Page 1: N 38 2013 inter livorno

Sabato 9 novembre 2013 Anno 3 n. 38 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

TECNO MOTORS SPACorso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 6621100 Varese (VA)

0332-335588

TECNO MOTORS SPAVia Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

02-97270960

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

I n t e r Livorno

FULMINI E FOLGORE

Page 2: N 38 2013 inter livorno

sabato 9 novembre 2013 2

Allenatore:Walter Mazzarri

INTER (3-5-1-1)

Arbitro: Sebastiano Peruzzo di Schio

STADIOInter

In Casa

Ultima Vittoria 27/10/13Inter-Verona 4-2

Ultimo Pareggio 15/9/13Inter-Juventus 1-1

Ultima Sconfitta 6/10/13Inter-Roma 0-3

Fuori Casa

Ultima Vittoria 3/11/13Udinese-Inter 0-3

Ultimo Pareggio 30/10/13Atalanta-Inter 1-1

Ultima Sconfitta 5/5/13Napoli-Inter 3-1

LivornoIn Casa

Ultima Vittoria 3/11/13Livorno-Atalanta 1-0

Ultimo Pareggio 30/10/13Livorno-Torino 3-3

Ultima Sconfitta 20/10/13Livorno-Sampdoria 1-2

Fuori Casa

Ultima Vittoria 1/9/13Sassuolo-Livorno 1-4

Ultimo Pareggio 22/9/13Genoa-Livorno 0-0

Ultima Sconfitta 27/10/13Bologna-Livorno 1-0

Allenatore Davide Nicola

LIVORNO ( 4-3-3)

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Due Milano diverse che fino all’anno scorso sembravano

inimmaginabili da raccontare. E invece eccoci qui a capire quel che sta accadendo in Corso Vit-torio Emanuele e in Via Turati. L’Inter agli indonesiani e il Milan a B.B. che non è Brigitte Bardot (non scherziamo), ma Barbara Berlusconi che segna il nuovo corso rossonero o, per lo meno, il tentativo è quello di tracciar-lo. I due destini in campiona-to, però, fanno da capolino in modo contrastante. I nerazzurri sono quarti in classifica, i cugini sono addirittura nella parte de-stra della classifica. Dieci punti di differenza, dopo solo undici partite. Mazzarri vola, Allegri frigge. Da una parte c’è entusia-smo, dall’altra c’è sconforto, con il rischio di mandare tutto alla malora, diciamo noi. Ora c’è il Livorno in casa per Mazzarri, mentre il Chievo domenica at-tende Allegri. Un turno ideale per le due milanesi che possono muovere la classifica. Contro i labronici è un derby per Mazzar-ri, che portò gli amaranto in Se-rie A dopo 55 anni. Per il tecnico di San Vincenzo fu il trampolino che lo condusse prima sulla pan-china della Reggina (capolavoro salvezza con -11 di penalizzazio-ne), poi su quella della Sampdo-ria (con un sesto posto al primo anno) e infine su quella del Na-poli (secondo posto la stagione passata e Coppa Italia in quella precedente), prima di passare su quella dell’Inter. Acqua passata, mentre per il suo dirimpettaio è acqua alla gola. Nell’anticipo se-rale della 12ª giornata potrebbe passare alla storia per il rientro di Javier Zanetti, dopo sei mesi d’assenza. Dall’altra parte, anzi al Bentegodi di Verona, il gior-no dopo il Milan non avrà, per l’ennesima volta Balotelli, il qua-le è nel mirino di società, tifosi e giornali. Così come Allegri e Galliani, che nelle ultime ore sembra abbia in tasca una bom-ba a orologeria. E’ un momento delicato in casa rossonera, dove l’esperienza e la calma faranno la differenza e la faranno uscire dalle sabbie mobili. L’importan-te, come dice Demetrio Alber-tini, è “l’unità d’intenti”, mentre Barbara Berlusconi ha fretta di cambiare di tutto. Ricordiamo-le però che “Le buone maniere richiedono tempo, e nulla è più volgare della fretta”.

La Partita

LIVORNO SENZA VITTORIA DA OLTRE SETTANT’ANNISolo due le vittorie dei la-bronici contro i nerazzurriQuesta sera si disputa la

18ma sfida tra Inter e Livor-no a Milano. I nerazzurri hanno ottenuto 12 vittorie contro 2 de-gli amaranto. In tutto i pareggi sono stati 3. Il match con più gol risale alla stagione 1929/1930, 18ma giornata: Inter-Livorno si concluse per 6-2. Doppiette di Blasevich e Meazza e gol di Ri-volta e Serantoni per i padroni di casa, mentre Silvestri e Palandri erano riusciti a pareggiare prima 1-1 e poi 2-2 per i labronici. La vittoria più larga, invece, risale alla stagione 2005-2006, settima giornata, quando l’Inter allenata da Roberto Mancini, piegò gli uomini guidati da Roberto Do-nadoni per 5-0. In gol Materaz-zi, Cruz. Cambiasso, Cordoba e

Recoba. La prima vittoria del Li-vorno è della stagione 1933-34, 24ma giornata. Il risultato termi-nò 1-2, grazie ai gol di Ferrara e Busoni, Levratto siglò il momen-taneo pareggio dei nerazzurri. Nel primo tempo sono stati rea-lizzati 31 gol, mentre nella ripre-sa sono 25. Nella prima frazio-ne di gara l’Inter ha segnato 26 reti, il Livorno 5. Nella ripresa i nerazzurri hanno bucato la rete avversaria per 17 volte mentre i toscani 8. L’ultimo successo del Livorno risale all’ottava giornata nella stagione 1942-1943 grazie al gol di Raccis. L’ultima vittoria dei padroni di casa, invece, risale alla 30ma della stagione 2009-2010: finì 3-0 per la doppietta di Eto’o e il gol di Maicon.

A San Siro tanti ex legati a doppio filo È proprio vero, all’Inter e per

l’Inter non esiste pace. Al-cuni la definiscono la chiave dei successi così esaltanti, altri il motivo per cui i nerazzurri al-ternino grosse e sonore cadute a prestazioni altamente soddi-sfacenti. Non c’è pace in Corso Vittorio Emanuele, perché il “caso” Campagnaro continua ad animare i dibattiti fra la so-cietà e la federazione Argenti-na. Una questione scabrosa che a Walter Mazzarri proprio non va giù perché, pur non potendo schierare il suo fedelissimo in virtù del risentimento musco-lare alla coscia destra, rischia di vederlo volare in Argentina senza la possibilità di proseguire

in casa il processo riabilitativo. Con queste premesse, insomma, dopo una vittoria convincente ed esaltante contro un’avversa-ria storicamente ostica come l’Udinese, il livello di attenzione prestato da Mazzarri alla pre-parazione della sfida contro il Livorno non potrà che essere ai massimi livelli. Proprio nel Li-vorno, atteso in grande spolve-ro a San Siro, giocano calciatori che all’Inter e con l’Inter hanno un conto ancora molto aperto. Luca Siligardi, Ibrahima Mbaye, Francesco Bardi, Alfred Duncan, Marco Benassi e, in futuro anche Ruben Botta, sono tutti gioca-tori che nell’Inter, ai tempi del settore giovanile, sono esplosi

mettendosi in mostra alla ricerca di un club di Serie A disposto a farli giocare. Davide Nicola gio-ca un calcio che può essere dif-ficilmente digerito dal 3-5-2 di Mazzarri. Squadra chiusa in di-fesa e rapida in ripartenza. Pau-linho è l’ultimo degli obiettivi di mercato nerazzurro sfuggito per mancanza di liquidità nel corso della campagna acquisti estiva. Il 3-5-1-1, nonostante il rientro di Ishak Belfodil dalla squalifica, sarà il modulo confermato da Mazzarri che, ancora una volta, è alle prese con il dubbio per il ruolo di trequartista. Sì, perché rientrato l’allarme per gli infor-tuni di Walter Samuel e Andrea Ranocchia, il ballottaggio sarà ancora tra Kovacic-Taider. Se in campo scenderà Kovacic, al-lora sarà Alvarez ad affiancare Cambiasso e Guarin in media-na. Inter –Livorno sarà, quindi, uno scorcio di presente con un forte sguardo verso il futuro. Dai talenti nerazzurri in maglia amaranto all’occhio vigile della nuova proprietà tutti i presenti sul campo di gara saranno chia-mati a dare risposte importanti in vista della prossima stagione.

LA DOPPIA INTER

Handanovic;

Rolando, Ranocchia, Andreolli;Nagatomo, Taider, Cambiasso, Alvarez,

A. Pereira;Guarin;Palacio.

Bardi;

Valentini, Emerson, Ceccherini;Schiattarella, Luci, Duncan, Benassi,

Mbaye;Paulinho, Emeghara.

Samuel Eto’o artefice dell’ultima vittoria

MEAZZA ORE 20.45

Page 3: N 38 2013 inter livorno

3sabato 9 novembre 2013

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO TURNO

classifica marcatori

Sabato 9 Novembre 18:00 Catania - Udinese Stadio Angelo Massimino, Catania20:45 Inter - Livorno Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Domenica 10 Novembre12:30 Genoa - Verona Stadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Chievo - Milan Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Atalanta - Bologna Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo15:00 Parma - Lazio Stadio Ennio Tardini, Parma15:00 Roma - Sassuolo Stadio Olimpico, Roma15:00 Cagliari - Torino Stadio Sant’Elia, Cagliari20:45 Fiorentina - Sampdoria Stadio Artemio Franchi, Firenze20:45 Juventus - Napoli Juventus Stadium, Torino

Sabato 23 Novembre 18:00 Verona - Chievo Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona20:45 Milan - Genoa Stadio Giuseppe Meazza, Milano23 Nov, 20:45 Napoli - Parma Stadio San Paolo, Napoli

Domenica 24 Novembre 15:00 Livorno - Juventus Stadio Armando Picchi, Livorno15:00 Udinese - Fiorentina Stadio Friuli, Udine15:00 Sampdoria - Lazio Stadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Sassuolo - Atalanta Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia15:00 Torino - Catania Stadio Olimpico, Torino 20:45 Bologna - Inter Stadio Dall’Ara, Bologna

Lunedì 25 Novembre20:45 Roma - Cagliari Stadio Olimpico, Roma

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/- 1 Roma 31 11 10 1 0 25 2 23 2 Napoli 28 11 9 1 1 24 8 16 3 Juventus 28 11 9 1 1 23 10 13 4 Inter 22 11 6 4 1 27 12 15 5 Verona 22 11 7 1 3 22 17 5 6 Fiorentina 21 11 6 3 2 22 13 9 7 Lazio 15 11 4 3 4 15 15 0 8 Genoa 14 11 4 2 5 11 14 -3 9 Atalanta 13 11 4 1 6 12 14 -210 Udinese 13 11 4 1 6 11 14 -311 Milan 12 11 3 3 5 17 19 -211 Torino 12 11 2 6 3 17 19 -213 Parma 12 11 3 3 5 16 19 -314 Livorno 12 11 3 3 5 13 16 -315 Cagliari 10 11 2 4 5 11 19 -816 Bologna 10 11 2 4 5 13 22 -917 Sampdoria 9 11 2 3 6 12 20 -818 Sassuolo 9 11 2 3 6 12 27 -1519 Catania 6 11 1 3 7 7 19 -1220 Chievo 5 11 1 2 8 7 18 -11

9 retiRossi (Fiorentina; 3 rigori)8 retiCerci (Torino; 4 rigori)7 retiPalacio (Inter)6 retiTevez (Juventus; 1 rigore)Callejon (Napoli)Hamsik (Napoli)5 retiDenis (Atalanta)Gilardino (Genoa; 1 rigore)

Vidal (Juventus; 1 rigore)Paulinho (Livorno)Higuain (Napoli; 2 rigori)Parolo (Parma)Berardi (Sassuolo; 4 rigori)Toni (Verona)4 retiAlvarez (Inter)Candreva (Lazio; 2 rigori)Cassano (Parma)Florenzi (Roma)Eder (Sampdoria; 2 rigori)3 reti

Diamanti (Bologna; 2 rigori)Barrientos (Catania)Cambiasso (Inter)Pogba (Juventus)Balotelli (Milan; 1 rigore)Muntari (Milan)Pandev (Napoli)Gervinho (Roma)Ljajic (Roma; 1 rigore)Pjanic (Roma; 1 rigore)Totti (Roma; 1 rigore)Gabbiadini (Sampdoria)Floro Flores (Sassuolo)

I C U G I N I

L’INTER NON SI ARRENDE

L’Inter, rilanciata dalla vitto-ria contro l’Udinese, prova

a farsi vedere, fanalino di coda, tra le grandi nella parte alta del-la classifica. Gli uomini di Maz-zarri riassaporano il gusto della vittoria, quella che convince. Il quarto posto è stimolante e profuma d’Europa. I nerazzurri sembrano rigenerati, attaccano sin dalle prime battute, dettano regole e tempi di gioco, proprio come fanno le grandi. Contro gli uomini di Guidolin hanno provato anche, riuscendoci, a lasciare indenne la propria por-ta e a vincere in trasferta, non accadeva dal 22 settembre dopo l’incontro vinto per 0-7 con-tro il Sassuolo. Sembra tornata la squadra concreta che decide tutto nella prima mezz’ora per poi limitarsi ad amministrare il bottino, grande Palacio e Cam-biasso che recupera ogni pallo-ne. Qualche falla recuperata in difesa e ancora qualche uomo da lasciare in infermeria. Samuel si ferma ancora. Mazzarri si augu-ra di ritrovare presta nella rosa Ranocchia, costretto a lasciare il campo nei minuti finali, e Jona-than. Tutta al tra musica, invece, in casa dei cugini. I rossoneri sembrano entrati in crisi e Aleg-

gi sempre più sui carboni arden-ti, ma ornai ci ha fatto il callo. Dopo la sconfitta incassata a San Siro contro la Fiorentina e le reti subite in Champions contro il Barcellona di Messi, doppietta per lui, e compagni, ad Allegri, probabilmente, sarà dato solo il tempo di preparare le valige. 12 punti in classifica e, soprattutto, 19 gol subiti in undici giornate, pesano come un macigno. Per rivedere un Milan messo così male, bisogna tornare alla lon-tana stagione 1981-82 quando chiuse il campionato con la re-trocessione in B.

L’OCCHIO DEL CICLONELa tempesta infuria, sei in ba-

lia delle onde, non sembrano esserci possibilità di salvezza, la sensazione di impotenza di fron-te alla violenza della natura è an-gosciante ma ad un certo punto scorgi una ciambella di salvatag-gio, un’opportunità per non soc-combere. Ecco, sportivamente parlando, cos’è il Chievo per il Milan oggi, un’occasione da non perdere per nessun motivo. Per-ché? Tanti, tantissimi i motivi per sottolineare l’importanza di una gara così. Iniziamo dal pratico, la classifica. Troppo brutta per essere vera e c’è troppa distan-za dalle posizioni che contano, senza considerare la testa. Fon-damentale spezzare la collana di risultati negativi e prestazioni deludenti che ha infilato la squa-dra di Allegri da troppo tempo a questa parte compromettendo in parte anche il passaggio del turno agli ottavi di Champions League. La sosta per le nazionali incombe e lasciare come ultima gara una sconfitta vorrebbe dire portarsela dietro per due setti-mane dando fiato a polemiche e insinuazioni varie. Il momento è¨ così difficile che anche all’in-terno della società stessa, quasi sempre dipinta come impeccabi-le nel gestire i momenti delicati

(vedi questo stesso periodo della stagione scorsa) , si sono regi-strate forti scosse di terremoto tanto da dover far intervenire Silvio Berlusconi per tentare di circoscrivere una disputa inter-

na tra la figlia Barbara e Adria-no Galliani. Troppo importante dunque conquistare i tre punti e verificare che il salvagente trova-to sia integro, capace di mante-nere a galla un disperso, comun-que in difficoltà , ma in grado di mantenersi in vita in attesa di un soccorso più efficace. I ragazzi di Allegri sono sembrati veramen-te allo sbando nell’ultimo turno contro la Fiorentina e tanto me-glio non è andata a Barcellona dove c’è stata sicuramente una

tensione maggiore ma si sono visti ancora errori noti, vedi le marcature generose sulle palle ferme. Il Tata Martino ha sere-namente ammesso di aver ordi-nato ai suoi la battuta dei calci

d’angolo e delle punizioni late-rali corte, senza provare il cross al centro vista la mancanza di centimetri in mezzo all’area…¦ nonostante questo Busquets e un altro paio di compagni erano fin troppo liberi di colpire in occa-sione del secondo gol blaugrana. Insomma salvarsi da questo nau-fragio non sarà facile ma il bello del calcio è che le occasioni per rimettersi sui giusti binari sono tante. Allegri ritrova qualche “vecchio” che tra squalifiche e

acciacchi aveva perso per strada. Rientra Abbiati in porta e davan-ti a se Mexes a dirigere la difesa con Zapata mentre sugli esterni ci saranno Abate e probabilmen-te il ballottaggio tra Constant ed Emanuelson lo vincerà l’olan-dese. Ancora ai box De Sciglio,

per lui è previsto il rientro dopo la sosta insieme ad El Shaarawy. Non dovrebbero esserci sorprese sulla linea mediana con De Jong, Montolivo e Poli, davanti inve-ce confermato Kakà con Birsa e Matri data la squalifica di Balo-telli per somma di ammonizioni. Nel Chievo non ci sono squa-lificati ma al contrario ci sarà Paloschi, un erede di Pippo In-zaghi che muore dalla voglia di rientrare alla casa base senza più dover fare le valigie.

12ª Giornata

13ª Giornata

Cambiasso, superbo a Udine

Momento difficilissimo, il Chievo può essere il salvagente

Page 4: N 38 2013 inter livorno

sabato 9 novembre 2013 4

PAULINHO MATRIMONI FORZATI

Nell’attuale Livorno da inizio stagione brilla una stella verdeoro

Il direttore tecnico del Livor-no, Attilio Perotti, ama ripe-

terlo: “Il rinforzo sorprendente? Paulinho: non venderlo è stato un bel… rinforzo”. Il bomber brasiliano piaceva alla Juve. Ma alla fine resterà in Toscana. Il suo agente, Andrea Bagnoli, ha rinviato alla prossima estate i propositi di possibile partenza: “Abbiamo parlato con Spinelli poco prima che cominciasse la stagione. Col presidente abbia-mo deciso che era il caso che il ragazzo si mettesse per un anno alla prova in A con il Livorno, senza doverne necessariamente riparlare a gennaio”. Quindi è ufficiale: Paulinho si farà le ossa al Livorno per un’intera stagione in A, prima di compiere il defi-nitivo grande passo. E magari proprio alla Juve. Sembra un matrimonio combinato, questo, di quelli che in oriente vengono chiamati “forzati”. Tutto è già scritto? Probabile. Intanto c’è chi

gironzola ancora attorno a que-sto destro naturale che ama sta-re là davanti come prima punta (ma che può giocare anche come seconda punta, trequartista ed esterno, grazie alla notevole tec-nica individuale e all’ottima vi-sione di gioco). Negli ultimi anni tra Sorrento e Livorno, Paulinho ha dimostrato di possedere an-che buone capacità di andare in gol. Vero, non è molto alto, tut-tavia si fa valere egregiamente anche nel gioco aereo. Cresciuto nella Juventude, nell’estate 2004

è stato acquistato dal Livorno su segnalazione dell’ex calciatore e connazionale Branco. Il 5 luglio 2007 passa al Grosseto ma in 31 partite fa solo due reti. Il 27 lu-glio 2009 va al Sorrento, in Lega Pro Prima Divisione. Nel giugno di due anni dopo torna a Livor-no per fine prestito. La stagione si conclude con 13 reti in Cam-pionato e due in Coppa Italia. Il 2 giugno scorso ha segnato il gol decisivo nella finale di play-off valida per il ritorno del Livorno in A.

Chi è PaulinhoNato a Caxias do Sul, in Brasile, il 10 gennaio dell’86, Paulo Sér-gio Betanin, noto ai più come Paulinho, possiede il passaporto italiano grazie alle sue origini ve-

Dopo il due a zero contro la Fiorentina, Berlusconi ha imposto il ritiro. Per la precisione, quello di Galliani.

Scoop. Svelato il motivo per cui Balotelli si fa così spesso ammonire: gli han-no detto che sulla testa di moro, sta bene il giallo

Prima battuta d’arresto per la Roma. I Giallorossi sono stati messi così in difficoltà dal Toro… che sembravano in trasferta a Pamplona.

Il Milan pareggia a BarcellonaSabato torna il campionato. Tassi: “Bello essere paragonato a Baggio”

Il Milan non si ferma più: dopo la vittoria sul campo del Va-

rese, i rossoneri strappano un pareggio importantissimo in casa del Barcellona. Una grande prestazione dei baby di Inza-ghi a lungo in vantaggio grazie al super gol di Bryan Cristante, ‘prestato’, come per l’andata, dal Milan di Allegri. Cancellato così il brutto 6-2 della gara di Sesto. SuperPippo cambia il sistema di gioco optando per il 4-3-3, con ancora tanti infortunati come all’andata, ma con in più i rientri dei vari De Santis, Di Molfetta, Vido e Fabbro. Ed è proprio Vido l’autore dell’assist decisivo per il gol di Cristante. Ora ai rossone-ri, secondi nel girone H a quota 7 punti, basterebbe un pareggio in casa del Celtic e sarebbero arit-meticamente qualificati. Intanto, sabato al Vismara, riprenderan-no la loro corsa in campionato contro la Ternana. Un match con poche insidie sulla carta. Il Mi-lan, però, non vuole abbassare la tensione. L’Inter di Cerrone, invece, dopo il deludente pareg-gio interno col Padova, prova a rialzarsi in casa del Cagliari. Il tecnico dei nerazzurri si affiderà all’estro del talentino Tassi che si

racconta: “ Il paragone con Ro-berto Baggio fa sicuramente pia-cere ma non ho niente a che fare con lui perché Baggio è di un al-tro pianeta”. Ha mai pensato Tas-si di proporsi per la prima squa-dra? “Quest’anno è importante far bene con la Primavera perché l’anno scorso abbiamo deluso le aspettative quindi c’è bisogno di riscattarsi. Poi se ci sarà l’op-portunità in prima squadra sarò felice e speriamo che ciò avven-

ga in futuro”. Caldirola e Donati intanto giocano con regolarità in Germania “All’estero è diverso, hanno più ‘coraggio’ a lanciare i giovani. In Italia conta per pri-mo il risultato e c’è sempre un po’ più di cautela nel lanciare i giovani”. Futuro all’estero? “Non lo so, fino a giugno non saprò niente”. Infine, sulle prospettive: “Nel futuro immediato la parole d’ordine è continuità, star bene e giocare. Dove lo vedremo”.

nete. Sposato con Maynara (con cui ha avuto un figlio, Jann Mat-theus), il giocatore ha un procu-ratore molto noto nell’ambiente: si tratta di Andrea Bagnoli, ex attaccante del Livorno negli anni Novanta.

Galante: “Il Livorno ha grandi stimoli af-frontando l’Inter, che però rimane favorita”

Lorenzo Tassi, classe ‘95, capitano nerazzurro

Difensore arcigno e ruvido, Fabio Galante è sempre

stato un marcatore promettente e dal futuro assicurato. Due ori con le nazionali Under 21, tante presenze da titolare fra Empoli e Genoa. Poi il passaggio all’In-ter in un triennio tanto inten-so quanto sfortunato. Diventa presto titolare inamovibile della difesa a tre dell’Inter di Simoni, nel ’98. Conclusa l’esperienza nerazzurra passa al Torino e poi al Livorno dove Galante ritrova la grinta e il carattere dei giorni magici trascorsi in nerazzurro. Che partita si aspetta di vedere a San Siro? Mi aspetto di vedere una bella partita, fra due squadre che stanno disputando un ottimo campionato. Sono due squadre che stanno facendo bene, anche se penso che possa esserci una favo-rita d’obbligo che non può che es-sere l’Inter. Un’Inter che avrà  un grosso problema in difesa. Che idea si è fatto della querelle fra i nerazzurri, Campagnaro e la Federazione argentina? Ma io credo che Mazzarri abbia in men-te di mettere in campo i giocatori che stanno meglio, quelli che in allenamento vede più in forma nonostante le defezioni. Nel caso in cui Ranocchia o Samuel non dovessero farcela, c’è Andreolli che può giocare dato che ha fat-to il suo esordio nel finale della partita contro l’Udinese. Sul caso Campagnaro bisognerebbe essere all’interno per saper cos’è davvero successo. Sicuramente spero che in queste situazioni si possa arrivare il prima possibile a una soluzione. Tanti giocatori del Livorno pro-vengono dalle fila dell’Inter. Da Bardi a Duncan, passando per Mbaye. E’ un vantaggio o uno svantaggio per mister Nicola? Quando sei in una squadra come il Livorno e giochi contro l’Inter, a

prescindere dalla squadra di pro-venienza, si hanno sempre degli stimoli particolari. Giocare contro una squadra come l’Inter signifi-ca avere davanti a te una vetri-na importante, un’occasione per metterti in mostra e giocarti una chance importante per il futuro. Il fatto che siano anche giocatori in ballo fra Livorno e Inter potrà  essere sicuramente uno stimolo in più. Sono giocatori sicuramente a Livorno di passaggio, ma metter-si in mostra e giocare alla gran-de in vista di un possibile rientro alla base. Paulinho è l’elemento in più di questa squadra? Pau-linho è un giocatore completo, ha il colpo di testa, la rapidità  nei movimenti, E’ un grande finaliz-zatore che vede la porta senza di-menticare la tecnica. E’ cresciuto moltissimo da quando è arrivato in Italia e ora sembra essere arri-

vata la sua consacrazione tanto da attirare l’attenzione di tante squadre italiane e non solo. Che impressione le ha fatto Thohir, date le ultime dichiarazioni pubbliche del futuro proprie-tario dell’Inter? Mi ha fatto un’impressione molto positiva. Lo ritengo una persona molto umile, ma molto intelligente. Non sta arrivando all’Inter da prepotente. Non si sta mostrando come una persona onnipresente che vuole comandare a tutti i costi, ma sta entrando in società  in punta di piedi e questo ritengo sia molto positivo anche nel confronto che dovrà  continuare ad avere con Massimo Moratti. Anche il fatto che voglia fare il mercato insieme a Moratti e Mazzarri, così come ha dichiarato, penso che sia posi-tivo e dia una sorta di continuità  al lavoro intrapreso quest’anno.

Page 5: N 38 2013 inter livorno

5sabato 9 novembre 2013 amarcord

Corrado Colombo al Livorno 2004-2005Francesco Coco al Livorno 2005-2006 Francesco Coco all’Inter 2002-2005

Fabio Galante all’Inter 1996-1999 Fabio Galante al Livorno 2004-2010 Corrado Colombo all’Inter nel 2000

BRAVO IL TORO A BLOCCARE LA ROMASupersfida allo Juventus Stadium fra bianconeri e partenopei

Una medaglia al valore al Toro di Ventura che dome-

nica sera è riuscito a bloccare all’Olimpico granata la Roma sul pareggio dopo le dieci vittorie consecutive in campionato. Rudi Garcia c’è rimasto piuttosto male dal momento che i giallorossi, una volta passati in vantaggio, erano riusciti a controllare be-nino la situazione tanto da as-saporare un altro successo da aggiungere alla serie magnifica. La Magica, invece, si è fermata e domani pomeriggio dovrà fare i conti con quel Sassuolo che ha sbancato Marassi battendo la Sampdoria con un pirotecni-co e salutare 3-4 che ha lasciato l’amaro in bocca a Delio Rossi e compagni. Se la Roma non ride, la Lazio non è da meno, clamo-rosamente battuta in casa dal Genoa di Gasperini. L’undici di Petkovic oggi sarà di scena al Tardini col Parma di Donadoni liquidato sette giorni fa dalla Ju-

ventus, quest’ultima domani in campo nello scontro al vertice di Torino col Napoli dove le due squadre saranno già al corrente del risultato pomeridiano dell’O-limpico tra la Roma e il Sassuo-lo. Juventus e Napoli avranno da scaricare le tossine degli impegni di Champions di metà settimana ma chi perde corre il rischio di vedere vanificato il piccolo recu-pero di punti nei confronti della capolista fermata sull’1-1 all’O-limpico torinese. L’Inter, dopo il bel 0-3 del Friuli inflitto all’Udi-nese, tira sicuramente il fiato e col Livorno, se non succederan-no terremoti, dovrebbe chiudere

altri preziosi punti in cassaforte guadagnandosi un futuro legger-mente più sereno. Tira un sospi-ro di sollievo anche la Fiorentina grazie al successo col Milan a San Siro. La Viola ospiterà una Sampdoria costretta al recupero dopo il kappaò casalingo col Sas-suolo. Il Milan, travolto dalle po-lemiche interne e dalla classifica deficitaria, male per lui, andrà a Verona contro un Chievo sem-pre disperato malgrado il pareg-gio nel posticipo col Bologna. Infine, la rivelazione del torneo Verona sarà di scena a Marassi contro il Genoa miracolato da Gasperini.

LA GOLETTA CORSARAIncredibile quello che sta suc-

cedendo nel cielo buio sopra San Siro: una goletta dei Caraibi punta dritto verso lo stadio. Sul-la tolda, ben eretto sulle gambe aperte a compasso, si erge mi-naccioso capitan Uncino, con la bandana amaranto e sciabo-la in pugno ben alzata nel cielo per indicare la giusta direzione ai suoi filibustieri: è Aldo Spi-nelli, presidente della terra di Livorno che, dopo averlo senti-to mille volte per televisione, è convinto che a Milano ci sia ve-ramente il mare, più noto come Idroscalo, appunto “il mare dei milanesi”. Non ha importanza, avrà detto ai suoi, tentiamo lo stesso la sorpresa via Naviglio al magnifico galeone sforzesco, an-cora beatamente all’ancora nella rada milanese. Spinelli lo sa che la storia del suo Livorno, dal 1915, non è stata brillantissima, ha dovuto navigare sempre tra Scilla e Cariddi , dalla A alla B,

seguendo il pendolo del pallone. Non c’è più tempo, adesso, per ragionare. Il galeone della Bene-amata è ben in vista e conviene fare presto, molto presto a cari-care e puntare i cannoni contro il nemico. Da scaltri marinari, i livornesi hanno già messo il loro legno con la fiancata verso il nemico. Manca solo l’ordine di aprire il fuoco ed il gioco è fatto. “Fuoco, Fuoco”, si ode pe-rentorio il comando dalla tolda del capitano. Bum, bum, bum,

ma la nave nemica è ancora lì, intatta, senza una scheggiatura. Diavolo, che sarà mai successo? Niente di particolare: nella fretta di salpare, gli armigeri livornesi hanno armato i cannoncini con pallettoni caricati con poltiglia di cacciucco ed addio sorpre-sa, proprio mentre parte una scarica da tribordo dal naviglio nerazzurro, che manda per aria, tra le luci di San Siro, i malcapi-tati labronici di capitan Spinel-li. Chi sa se andrà proprio così!

Piermario Morosini, per non dimenticare L’imperturbabile Giampiero Ventura

Page 6: N 38 2013 inter livorno

sabato 9 novembre 2013 6

Inter Club Ferner

Il bellunese è un discreto ba-cino di Inter Club, che, come

tanti altri della zona, aprono o concludono la campagna della nuova stagione calcistica con va-rie manifestazioni sportive e so-ciali, alla cui conclusione pongo-no sempre una magnifica e lauta cena. La tradizione è stata rispet-tata anche quest’anno dall’Inter Club Massimo Moratti di Ferner. Infatti, ben 87 soci e tifosi inte-

risti hanno partecipato sabato 19 ottobre alla cena sociale 2013, accompagnati dalle rispettive famiglie, per creare un momen-to di aggregazione. Graditissimi ospiti della manifestazione sono stati il coordinatore del Vene-to, Andrea Rizzi e il coadiutore Stefano Stefani. Inoltre erano presenti anche i vertici dell’IC Castelfranco Veneto e dell’IC Cornuda, quest’ultimo gemella-to con Ferner. Nel corso della se-rata sono stati consegnati i gad-get e le tessere ai soci seniores e Juniores. Una ricca sottoscrizio-ne a premi, con in palio maglie dell’Inter, è stata organizzata per raccogliere fondi da destinare ai

fabbisogni dello stesso Club e di meritevoli associazioni “sociali”. Infine, i primi 150 soci senior hanno concorso all’estrazione di una maglia originale del ca-pitano, gentilmente autografata dallo stesso Zanetti. Ai primi 50 Junior è stata riservata l’estrazio-ne di un biglietto omaggio per lo stadio Meazza”. Il direttivo del Club: Presidente: Andrea Tolain; vice presidenti: Omar Badoer e Stefano Vettoretti; Segretaria: Sonia Zanella; Cassiere: Daniele Gerlin; Consiglieri: Enzo Curto, Paolo Gobbo, Massimo Taglia-pietra, Andrea Pontil Fabbro. Il socio fondatore è stato Umberto Tessaro.

VITA DI CLUB

I N T E R– L I VO R N O PUNTI PESANTI E GOL A GRAPPOLIMazzarri contro il suo passato mira alla Champions

Serie A che vive la sua 12ª giornata e a San Siro arriva il

Livorno di Nicola che sfida l’ex Walter Mazzarri e la sua Inter. Occasione importante per i ne-razzurri che possono approfit-tare, Livorno permettendo, del fatto che una tra Juventus e Na-poli, o addirittura entrambe in caso di pareggio, perderà punti in virtù dello scontro diretto in programma domani sera allo Ju-ventus Stadium. Ecco che battere il Livorno diventa una priorità per poi accomodarsi in poltrona e vedere sfidarsi le avversarie in chiave Champions per poi go-dersi la sosta dovuta alle nazio-nali con più serenità. Nicola non ci sta a fare la vittima sacrificale e non snaturerà la sua creatura che arriva dalla buona prova of-ferta contro l’Atalanta decisa da una rete di Paulinho. Amaranto in crescita dopo l’inizio difficile ma che a San Siro non hanno una grossa tradizione: sono in-fatti solo 2 i successi livornesi su 22 incontri ma che risalgono al 1934 e al 1942 mentre si è verifi-cato il segno 1 nelle ultime 7 sfi-de in serie A. Segno in schedina che non dovrebbe mancare an-

che in questa occasione al quale noi vi consigliamo di associare l’opzione Over 2,5; ecco dunque una bella singola per l’incontro 1 + Over 2,5 che viene offerta intorno al 3,50. Per i più tecno-logici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le appli-cazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine dia-mo uno sguardo alle 2 partite più significative della domeni-ca: iniziamo dal Milan che va a caccia del riscatto al “Bentego-di” per sfidare il Chievo di San-nino, non ci sono molte chance per i rossoneri di riagganciare le zone altissime della classifica ma è fondamentale rimettersi in marcia fin da subito per non complicare una stagione già non semplice di per se. Non sarà del-la contesa Balotelli, squalificato, ma la differenza tecnica tra le due compagini è evidente. An-diamo in direzione di un 2 + Gol che paga oltre 4 volte la giocata. Posticipo serale che profuma di scudetto tra Juventus e Napoli

in cui sarà da verificare la tenuta fisica di entrambe le squadre che concludono un faticoso tour de force composto da 7 partite in 22 giorni: partita equilibrata che può decidersi grazie ad episodi ed il pareggio sembra l’ipotesi migliore, tra l’altro molto remu-nerativa, offerta mediamente introno al 3,30. Occhio anche al “Primo Marcatore” con gli ar-gentini Higuain e Tevez che se la giocano sul filo dei decimi: 4,50 per il Pipita, 4 volte la posta per l’Apache. In bocca al lupo e alla prossima.

Page 7: N 38 2013 inter livorno

7sabato 9 novembre 2013

Page 8: N 38 2013 inter livorno

sabato 9 novembre 2013 8

Page 9: N 38 2013 inter livorno

9sabato 9 novembre 2013

Page 10: N 38 2013 inter livorno

sabato 9 novembre 2013 10

Page 11: N 38 2013 inter livorno

11sabato 9 novembre 2013

“Thohir ama fare l’allenatore? Se finanzia il mercato di gennaioParolo, D’Ambrosio e Basta i consigli per gli acquisti. Kovacic non è Pirlo ma non cediamolo al Milan”

L’Inter ha di nuovo ingranato la giusta marcia dopo una fase di rallentamento. Ha più pesa-to la mancanza di Campagnaro o l’assenza di Milito? “Milito, senz’altro. La difesa, quando è co-perta dal centrocampo, come ad Udine, è più che dignitosa, sem-pre. I gol di Milito ci avrebbero portato punti pesanti, come sem-pre”. Roma schiacciasassi, Na-poli e Juve non mollano. Il de-stino dell’Inter, Verona a parte, sarà una sfida coi Viola per en-trare in Europa League? “Non è un traguardo che mi entusiasmi, sono più interessato alla crescita della squadra, che inserisca qual-che giovane e si prepari a torna-re nel primo cerchio”.Thohir ha detto che servono degli esterni, fa già l’allenatore? “Sempre sia lodato colui che ha pagato... Se finanzierà la campagna acqui-sti, può fare l’allenatore e anche il massaggiatore”.Quali acquisti consiglierebbe per gennaio?“Parolo del Parma, che era stato seguito già in estate mi pare. E poi D’Ambrosio del Torino e Basta dell’Udinese, gli esterni o meglio i terzini servono”. Palacio si sta dimostrando un grande gioca-tore. Lo voleva Gasperini ma non lo hanno ascoltato. Benitez a Napoli si sta dimostrando un ottimo tecnico, ma l’Inter in

passato lo ha scaricato. Thohir dovrebbe fare un cambio anche della dirigenza tecnica? “Forse, finendo un ciclo, cambiare tutti è necessario. Ma questi sono gli stessi che hanno trovato Maicon a 3 milioni, Julio Cesar, Cambiasso ‘a gratis’: sono professionisti bra-vi, non infallibili come chiunque di noi”. Kovacic non riesce a sfondare, diventerà mai come Pirlo? “Nel senso che lo cediamo al Milan in cambio di qualche al-tro Coco o Guly in maniera che faccia vincere lo scudetto ai ‘cu-gini?’ Non è un campione come Pirlo, è un buon giocatore pagato forse troppo, ma è giovane e tro-verà ruolo e posto”. Pisapia ha detto che gli dispiacerebbe se l’Inter (e il Milan) abbando-nassero San Siro per impianti di loro proprietà. Qual è la sua opinione? “Sia io che il sindaco abbiamo un’età in cui dolce è il ricordo. Ma i tempi cambiano e un eventuale nuovo stadio diven-terà il dolce ricordo del sindaco in carica nel 2035: uno o meglio una che si siederà da giovane sui nuovi spalti…”. In Francia i club protestano per l’aliquota del 75% sugli stipendi oltre il mi-lione, e dunque anche a carico dei calciatori. Lei la appliche-rebbe in Italia? “Tutti guardano agli Usa come Paese dove le tasse sui ‘ricchi’ sono basse, ma lì non sono mai state inferiori al 60 per cento tranne in due casi, con la presidenza Hoover nel 1930 e con

Bush Jr nel 2001, che le abbattero-no drasticamente. Visti i risultati, non una grande idea. Sì, penso che una aliquota alta per redditi alti sia possibile. Anche se prima di ogni altra cosa bisogna assicu-rarsi che tutti paghino il giusto e soprattutto render conto di come si spendono i soldi delle tasse!”. È circolata la strana voce, non si sa se quanto fondata, che col cambio ai vertici della socie-tà anche Mazzari possa essere messo in discussione. Mandor-lini in futuro potrebbe essere un’idea per la panchina? “Mi pare un buon allenatore, ma tro-verei stravagante pensare a un cambio in questi giorni”. L’Inter affronta il Livorno con qualche assenza difensiva. Servirebbe un… Armando Picchi? “Tutti gli uomini della grande Inter di Herrera e del Triplete di Mou do-vrebbero essere ibernati o clonati perché servirebbero sempre. E i capitani Picchi e Zanetti più di ogni altro”.

Lara Comi intervista Franco D’Alfonso, assessore al commercio e turismo del comune di Milano L’INTER E’ SULLA BUONA STRADA

Finalmente una bella Inter. A Udine siamo stati proprio

bravi. Siamo riusciti a colpire l’avversario al momento giusto vincendo una partita difficilis-sima sulla carta e insidiosa sul piano tecnico. Questi tre punti ci hanno fatto compiere un buon salto di qualità e importante pas-so avanti in classifica, gettando buone basi in prospettiva futura. Stasera col Livorno mi aspetto un’altra prova di carattere dai ra-gazzi perché un nuovo successo qui a San Siro potrebbe aprire uno spiraglio per un recupero progressivo nei confronti di Ju-ventus e Napoli. Sicuramente la

sfida di Torino terrà i tifosi delle due parti sui carboni accesi con-siderando soprattutto il valore della posta in palio che alla fine potrebbe costare cara a una delle due contendenti. Tutto dipen-derà dalle fatiche di Champions League dei bianconeri col Real Madrid e dei partenopei col Mar-siglia ma sicuramente ci diverti-remo, entrambe le formazioni giocano un calcio ad alto livello. La Roma, scendendo in campo all’Olimpico nel pomeriggio col Sassuolo, non dovrebbe avere vita difficile, anche se l’undici di Di Francesco ha fatto vedere di che pasta è fatto a Marassi con la Sampdoria. Gli emiliani potreb-bero tirare anche uno sgambet-to ai giallorossi, in particolare modo se questi ultimi ripeteran-no la mediocre prestazione for-

nita col Chievo una settimana fa. Per quanto concerne la crisi del Milan, penso sia dovuta più che altro ai risultati non tanto al gio-co. La difesa traballa, è vero, però la squadra e ben messa in campo. Comunque a Verona col Chievo sono curioso di vedere come an-drà a finire. Per quanto riguarda invece la squadra di Mandorlini sono contento per lui. Senz’altro gli scaligeri faranno bene anche a Marassi col Genoa. Per quanto concerne la Champions, com-plimenti al Napoli. La gara con il Marsiglia non era facile. Mi dispiace per i cugini rossoneri, purtroppo stanno andando ma-lissimo

GRANDE CUORE BIANCONERO

La sfida tra titani è finita in parità, 2-2 a conclusione di

una partita bellissima e ricca di gol. I bianconeri hanno sperato di vincere a Trino la quinta sfi-da contro la squadra di Madrid, così era accaduto nei quattro incontri precedenti. La Juventus non ce l’ha fatta, ma arrivano buone notizie dalla Danimarca: il Galatasaray ha perso al Parken Stadium contro il Copenaghen. Non si è creato il vuoto, la qua-lificazione agli ottavi di finale non è lontana, i punti in classifi-ca sono 3, ad una sola lunghezza dalla coppia olandese-turca. Pec-cato, i ragazzi di Conte hanno giocato bene e prodotto tanto, impostando il gioco a ritmi al-tissimi senza lasciarsi intimidire dal Real Madrid, squadra ricca di campionissimi che ha dovuto subire le manovre bianconere per quasi tutta la prima frazio-ne di gioco. Antonio Conte non si risparmia, punta sul modulo 4-3-3, la squadra gioca bene ma non riesce a concretizzare, al 42’ un calcio di rigore perfetto, concesso dall’arbitro Webb per un fallo di Varane (ammonito) su Pogba, trasformato da Artu-ro Vidal, al suo settimo centro

stagionale, da l’illusione che la strada sia ormai aperta. Al 52’ il solito Cristiano Ronaldo riporta la Juve con i piedi per terra e a riflettere sul clamoroso errore di Caceres che invece di spazzare via il pallone tocca all’indietro favorendo Benzema che non fatica ad evitare una difesa non messa benissimo e a servire CR7 che supera Buffon con un tocco sotto. Continui cambi di fronte, al 60’ arriva la doccia fredda ad opera di Bale, ma per fortuna ci ha pensato Llorente, cinque minuti dopo, a tenere accesa la fiammella della qualificazione. Il Real dall’alto dei suoi 10 punti è già qualificato, i bianconeri ulti-mi a 3 punti, ma come già detto

è ancora tutto in gioco. La Juven-tus deve battere i danesi, quadra assolutamente alla sua portata, nel prossimo turno a Torino, mentre il Galatasaray deve ve-dersela con i blancos che potreb-bero, però, risultare già sazi. Se il prossimo turno dicesse bene ai bianconeri, il doppio sorpasso sarebbe cosa fatta. Allo Juventus Stadium il pareggio, alla fine, è stato il risultato più giusto, ma la Juve ha dimostrato di poter fare sua la partita e, come all’andata, non è riuscita a portare a casa i tre punti, dando anche dimo-strazione di una buona crescita europea, ora ha solo l’obbli-go di qualificarsi per gli ottavi di finale, turchi permettendo.

PROFONDO ROSSO PER IL MILAN

Disco rosso per il Milan. La squadra di Allegri ci prova,

ma alla fine viene asfaltato da Messi e compagni. Una seratac-cia per il vecchio Diavolo, ormai sull’orlo di una crisi di nervi non solo di risultati. Per fortuna che l’Ajax ad Amsterdam ha fatto fuori di misura il Celtic, forma-zione con la quale i rossoneri in-croceranno le armi a Glasgow fra quindici giorni. Eppure il Barca non era apparso così irresistibile, ma questo Milan è la brutta copia della squadra della scorsa stagio-ne, con tanto di Balotelli ombra di se stesso. Se il Milan piange, al contrario, il Napoli per sua fortunah ride. Il team di Benitez ha corso parecchi rischi al San Paolo con il Marsiglia: è andato sotto di un gol, ha rimontato con una splendida rete di Inler ed ha raddoppiato col solito Higuain, bravo nel fulminare Mandanda. I francesi però hanno rimesso in sesto la gara centrando il 2-2 con Thauvin per poi perderla nuovamente per via di una nuo-va prodezza di Higuain. Nello stesso gruppo dei partenopei uno spavaldo Arsenal espugna Dortmund facendo imbufalire Klopp chiamato, fra due setti-mane, a giocarsi tutto davanti al pubblico di casa con il Napoli, al

comando delle operazioni insie-me ai Gunnners di Wenger con tre lunghezze di vantaggio sui tedeschi. Ma il quarto turno di Champions non ha regalato solo le emozioni del San Paolo e del Nou Camp. Si sono qualificati il giorno prima, con due giornate di anticipo, il Bayern Monaco e il Real Madrid mentre l’altra promossa è l’Atletico di Sime-one grazie al poker rifilato al Calderon all’Austria Vienna, ce-nerentola del gruppo G alla qua-le va però dato atto del puntici-

no chiuso in cassaforte il mese scorso a San Pietroburgo con lo Zenit di Spalletti bloccato in casa mercoledì pomeriggio dal Porto sull’1-1 e comunque bene o male secondo alle spalle dei biancorossi della Capitale. Re-sta a galla il Basilea che rimon-ta (1-1) alla Steaua, mentre il Chelsea di Mourinho fa polpette dello Schalke con un secco 3-0 (doppietta di Eto’o) istallandosi al comando del girone E dopo lo spavento nel turno inaugu-rale con gli svizzeri del Basilea.

l’esultanza dei giocatori del Napoli

IL NAPOLI LIQUIDA IL MARSIGLIA

Page 12: N 38 2013 inter livorno

sabato 9 novembre 2013 12

Page 13: N 38 2013 inter livorno

13sabato 9 novembre 2013

LORENZO CI CREDE

Il pilota spagnolo della Yama-ha ha il dovere, e la stoffa, di

crederci fino all’ultima curva. Il titolo sarà assegnato domani a Valencia e Jorge Lorenzo ce la metterà tutta per strappare la vittoria finale, difficile ma non impossibile, a Marc Marquez che lo precede di 13 punti in classi-fica generale. Sarà una gara av-vincente e corsa fino all’ultimo istante di questo mondiale che li ha visti protagonisti per set-te mesi e in diciassette gare. Un mondiale che non ha dato nulla per scontato, fino alla fine. “Fino all’ultima curva dell’ultima cor-

sa, nessuno può dire se abbia-mo vinto o perso il campionato” Questo il messaggio al leader della classifica. Lorenzo non si da per vinto: “E’ chiaro che tutto dipenderà da cosa succederà a Valencia, ma noi fino ad ora ab-biamo fatto il possibile, e anche andare a vincere su un circuito Honda come quello di Motegi è stata un’impresa. La pista di Valencia ci agevolerà sicuramen-te di più, ma tutto si deciderà all’ultima curva. Fino ad allora, io non mi do per vinto”. Il ma-iorchino fa bene a crederci, tut-to può accadere, anche arrivare primo e Marquez piazzarsi non prima della quinta posizione. Prima dell’errore del giovane pilota della Honda, nella gara

australiana, nessuno avrebbe pensato ad un mondiale ancora aperto. Senza quell’errore, la gara di domani sarebbe stata solo un giro d’onore per il giovanissimo Marc che sembra approcciarsi alla gara che vale un mondiale, con una certa serenità: “Sto pen-sando alla gara e al circuito. Ho sempre fatto delle belle gare qui,

Il vento forte e contrario che ha sferzato lungo quasi tutto

il percorso, domenica scorsa, ha infastidito il grande maratoneta ma non gli ha impedito di cen-trare l’obiettivo: primo master di categoria MM40; secondo italiano nella classifica generale; quarto europeo assoluto; ventu-nesimo posto overall ... Un bel regalo a un mese dal 41.o com-pleanno! “Sono contento per aver tagliato il traguardo primo nella mia categoria”, ci racconta

subito dopo l’arrivo.”Temevo lo spagnolo Martinez che ho cura-to dal primo metro avendomi già battuto in passato per una man-ciata di secondi nel finale. Lo co-nosco da oltre 15 anni e questa volta volevo avere io la meglio...e ci sono riuscito. In tutta onestà, speravo di chiuderla un pochino meglio in termini cronometrici, ma la maratona è una competi-zione particolare diversa da tute

Danilo Goffi prende il volo sulle strade di New Yorkdi Chiara Franzetti

Momento della maratonaNew York 2013

VIRTUS-OLIMPIA, chi vince è primoBologna e Milano in passato erano il top

Dopo la passeggiata con Pi-stoia e il match di Eurole-

ga contro i tedeschi del Brose, i Banchi-boys sono attesi all’Uni-pol Arena, dove c’è la Virtus Bo-logna ad attenderli, una sfida che negli anni ’70 e ’80 era il top della pallacanestro italiana. I felsinei sono primi in classifica a pari merito con i milanesi, quindi il match si preannuncia torrido. Le “V” nere nell’ultima giornata hanno superato Montegranaro molto agevolmente, con Matt

Walsh che, partendo dalla pan-china ha realizzato 21 punti. Il play dei bolognesi è Casper Ware, mentre la guardia è Dwight Har-dy, l’ala è Viktor Gaddefors, l’ala forte è Brock Motum, mentre il centro è Shawn King. Il quintet-to di Bechi è veloce, con buon talento e molta energia, un’arma ostica per Langford e compagni che nel giro di sei giorni gioca-no la terza partita. La Pallaca-nestro Olimpia EA7, intanto, ha raggiunto un accordo fino al termine di questa stagione con Gani Lawal, centro di 2.06, nato a College Park, Georgia, il 7 no-

vembre 1988, in possesso di pas-saporto nigeriano.  “Gani Lawal arriva a completare un pacchetto lunghi che fin dall’inizio della stagione ha dovuto fare i conti con una serie di pesanti infor-tuni che ci hanno obbligato ad effettuare un ulteriore intervento al roster, pensando alla possibi-lità di raggiungere gli obiettivi prefissati anche a media sca-denza – sono le parole di Luca Banchi - Contiamo che oltre alle sue indiscutibili qualità atletiche e tecniche, l’esperienza maturata nello scorso campionato possa permettere a Lawal di accele-rare i tempi di inserimento in squadra rendendolo funzionale alle nostre attuali necessità”. La stagione passata Lawal ha gio-cato a Roma con 13.7 punti, 8.4 rimbalzi, 1.5 stoppate di media, il 62.6% dal campo, un top di 34 punti contro Sassari. Ha chiuso l’anno come miglior rimbalzista e secondo stoppatore del cam-pionato. E’ stato ottavo nella valutazione ma secondo per mi-nuto giocato, dietro Bryant Dun-ston. Nel 2010 è stato scelto con il numero 46 dai Phoenix Suns. Ha giocato una sola partita nella NBA, poi un infortunio ha chiu-so anzitempo la sua stagione. Gani Lawal l’anno scorso a Roma

IL PADRONE DEL CIRCUS

Il dominio di Sebastian Vettel in di F1 è incontrastato. Dopo

l’ennesimo successo, il fuoriclas-se di Heppenheim ha eguaglia-to Michael Schumacher nella classifica dei piloti che hanno ottenuto sette vittorie di fila. E non è finita, perché se il tedesco dovesse vincere anche le pros-sime due gare, sarebbe il pilota che ha conquistato più successi consecutivi nella storia di que-sto sport. Prima di lui c’è Alberto Ascari che di corse ne ha vinte 9 di seguito, ma nell’arco di due stagioni. Qualcuno ha definito le prestazioni della Red Bull e del quattro volte iridato come indecenti, specialmente per gli avversari, incapaci di porre un freno allo strapotere della scude-ria anglo. Domenica scorsa si è ripetuto il solito copione. Dietro

di lui è arrivato il compagno di squadra Mark Webber, soddi-sfatto per il 40esimo podio della carriera. Tiene duro anche Fer-nando Alonso, ancora secondo in classifica piloti, giunto quinto negli Emirati e graziato dai com-missari nonostante un sorpasso pericoloso nei confronti di Ver-gne. Alonso, comunque, è sta-to protagonista di un altro fine settimana difficile, a cominciare dalle qualifiche. Mancata per un soffio la Q3, lo spagnolo è parti-to dalla decima posizione, grazie all’esclusione di Raikkonen dalla griglia di partenza. Nonostante la situazione non proprio rosea con la Lotus, Kimi correrà co-munque le ultime due gare con la sua scuderia, contrariamente a quanto paventato alla vigilia dello scorso GP. I rapporti fra il team inglese e il futuro ferrari-sta sono ormai logori, tanto più che ad Enstone ci si prepara ad accogliere Hulkenberg al suo po-sto, sempre che la situazione fi-nanziaria rientri nella normalità.

ho dato il meglio di me sul quel tracciato. Ricordo con affetto la gara dell’anno scorso, in Moto2, ma il tempo sarà un fattore da tenere d’occhio perché è molto variabile. Ho voglia di entrare di nuovo nel box e salire sulla moto”. Domani il Motomondiale avrà il suo campione. Sapremo se sarà il fenomenale debuttan-te, che ha ottenuto nuovi record, Marc Marquez o il già quattro volte campione del mondo Jorge Lorenzo Guerreo.

Paura per Alonso

Il pilota della Ferrari è stato costretto a ricorrere all’infer-

meria dopo il sorpasso a Vergne. In quell’occasione l’asturiano ha effettuato la manovra fuori dai limiti del tracciato, toccando il cordolo alla velocità di 200 km/h. Un impatto che ha fatto scattare il sensore di segnala-zione dell’accelerazione gravita-zionale, risultata di molto al di sopra del consentito. Obbliga-torio quindi un controllo me-dico, anche se Alonso ha voluto rassicurare i tifosi circa il suo stato di salute. “La botta c’è sta-ta, e anche forte. Ma per fortu-na ho ancora tutti i denti al loro posto. Comunque la schiena fa un po’ male, è normale, ma non vi preoccupate; sto bene e ad Austin ci sarò ovviamente”.

ORGOGLIO CERCASIdi Toni Morandi

RUGBY

Con una classifica in rosso, solo due vittorie in cinque

partite, Rugby Grande Milano affronterà domenica la trasfer-ta di Asti. Un appuntamento decisamente delicato che mette pressione ai milanesi: “Non è un buon momento per noi – affer-ma il direttore sportivo Antonio Raimondi – ed è meglio fare un’analisi seria e spietata della situazione, senza cercare alibi. Ci stiamo esprimendo su livelli che non sono nostri. Stiamo la-vorando con lo staff medico per recuperare il più rapidamente possibile giocatori importanti. Purtroppo l’inizio di stagione da questo punto di vista non è stato fortunato. Domenica rien-treranno Valtorta e Porreca in prima linea e quindi avremo an-che più scelta. Purtroppo abbia-mo qualche problema in più in terza linea, dove abbiamo perso dopo Di Maio anche McAlister.

I giocatori sanno che questa non è una scusa e che devono molti-plicare gli sforzi”. Effettivamente la risposta della squadra c’è stata: “Abbiamo un ottimo gruppo – continua Raimondi – e anche in questa situazione mi è piaciuta la reazione della squadra. L’im-

pegno negli allenamenti è stato massimo. Mercoledì i giocatori si sono ritrovati nella nostra club-house per una riunione che è servita per rinsaldare il gruppo e stringere un patto d’impegno. E’ un’ambiente sano e quindi atten-diamo ora che anche il campo ci

dia dei riscontri positivi. La tra-sferta di Asti è davvero difficile, un po’ per il valore e l’aggressivi-tà dell’avversario, un po’ perché arriviamo da una striscia ne-gativa da interrompere ad ogni costo. L’approccio mentale sarà fondamentale. Dobbiamo ritro-vare sicurezza per non buttare al vento ciò che di buono facciamo in campo. Domenica scorsa con-tro Lecco, abbiamo avuto fretta di concludere, con il risultato di non raccogliere praticamente nulla, da una pressione costante portata nel primo tempo. In più dobbiamo essere più disciplinati per non concedere vantaggi agli avversari. Cinque cartellini gialli in cinque partite sono davvero troppi, così come concedere ol-tre quindici punizioni di media a partita. Gianluca Ragusi e Mauro Vaghi hanno lavorato molto in questa settimana con la squadra, per correggere questi difetti”.

le altre. Ho rotto il ghiaccio, ho centrato l’obiettivo, ora lavoro sul tempo e non mi ferma più nessuno”. Bravo Danilo, solo un atleta del tuo calibro, che non si cimentava sulla maratona da più di due anni, che è stato lontano dalle gare importanti dal genna-io 2012 e che ha ripreso a correre con serietà da maggio, preparan-do la maratona da agosto, poteva fare quel che hai fatto tu!

Sebastian Vettel mentre sfreccia sul circuito di Abu Dhabi

Page 14: N 38 2013 inter livorno

sabato 9 novembre 2013 14

Page 15: N 38 2013 inter livorno

15sabato 9 novembre 2013

Avril Lavigne duetta con Ma-rilyn Manson

La popstar canadese Avril La-vigne ha pubblicato lo scorso

5 novembre il suo nuovo album omonimo. “Avril Lavigne” è stato registrato nel corso di quest’an-no in California, agli Henson Studios di Los Angeles ed è co-prodotto da Chad Kroeger (le-ader dei Nickelback e marito di Avril), Martin Johnson (che ha già lavorato in precedenza con lei) e David Hodges (ex membro degli Evanescence che vanta nu-merose collaborazioni con artisti internazionali tra cui Anastacia e Céline Dion). L’album contie-ne tredici canzoni. In “Bad Girl” la ragazza duetta con Marilyn Manson e nella ballata “Let Me Go” canta insieme al compagno Chad Kroeger.

Sorprendentemente in radioSe Avril Lavigne duetta con Marilyn Manson, dal mondo della musica ci si può aspettare di tutto. Anche un Jovanotti che si fa in tre e un ritorno di Boy George

Dal 3 dicembre in tutti i ne-gozi tradizionali e digitali

“Pure Heroine”, l’album già al

Universalmente riconosciuto come uno degli artisti più iconici della nostra generazione e come un dj che si dà

un gran daffare, Boy George torna dopo diciotto anni di si-lenzio discografico con un disco di brani inediti. Dalla sua inconfondibile voce proviene “This Is What I Do”, che uscirà su Very Me, etichetta dello stesso Boy George gestita da Ko-balt Label Services il prossimo 28 gennaio. Dallo scorso pri-mo novembre è in promo radiofonica invece il primo singolo, “King Of Everything”. Alla realizzazione dell’album hanno partecipato diversi ospiti, come DJ Yoda, Kitty Durham, Ally McErlaine, MC Spee e Nizar Al Issa, che saranno in tour con lo stesso artista già da questo autunno.

Lorenzo negli Stadi, un libro, dvd e cd

Dal 19 novembre in tutti i ne-gozi di dischi, itTunes e sto-

re digitali, sarà in vendita “Lo-renzo negli Stadi – Backup Tour 2013” (Universal), un doppio cd con doppio dvd e book di novan-tasei pagine che raccoglierà tutta l’emozione dell’ultimo tour di Jo-vanotti. Lo spettacolo dell’anno documentato in audio e video mette insieme cuore, tecnolo-gia, innovazione, divertimento, allegria, ritmo, energia: musica live, videoarte, interazione video e sperimentazione. Il Dvd 1 con-tiene l’intero concerto senza ta-gli e interruzioni mentre il Dvd 2 contiene il documentario del backstage e delle prove e un file in Full HD per vedere il concerto nel computer, cellulari e tablet.

“Aleph”, l’album di debutto del produttore francese

Gesaffelstein, ha già raggiunto

MUSICA &

ARTE

La dinastia Roth in mostra Arte e vita negli oggetti di uso quotidiano nell’Hangar Bicoccadi Marby

Scatole, bottiglie, tubetti di co-lori, oggetti di uso quotidiano

vecchi rotti e consumati, tutto ciò di cui vorremmo liberarci , l’artista islandese Dieter Roth, lo recupera, lo rigenera lo riutilizza facendolo rivivere in opera d’ar-te. Hangar Bicocca, lo spazio per l’arte contemporanea di Pirelli, presenta dal 6 novembre 2013 al 9 febbraio 2014, la mostra anto-logica, “Island”. La rassegna pro-pone per la prima volta in Italia 100 opere di Dieter Roth, nato ad Hannover, nel  1930 e morto a Basilea nel 1998, figura di riferi-mento della scena internazionale degli ultimi 50 anni. Dieter Roth, appartiene a quella generazione di artisti le cui manipolazio-ni creative prescindono spesso dall’uso di forme e colori miranti a ottenere piacevoli effetti cro-matici, ma sono rivolte invece all’estrinsecazione di nuovi modi di essere o di vedere il mondo,

e gli oggetti o addirittura l’uso di materiali organici diventano materiale provocatorio. Ma non solo, perché all’uso dei materia-li più disparati che ritroviamo

nella nostra realtà si associa la voglia di usare le tecniche e lin-guaggi più diversi per rappresen-tarli. L’opera è così rappresentata con il teatro, la musica, il video,

la fotografia, la materia organica, come se l’arte e la vita abbiano un flusso continuo di svolgimento. Non più cesure tra ciò che è arte e ciò che è vita quotidiana. Die-ter Roth, è stato un’ artistanoma-de e un viaggiatore instancabile, ha trascorso la sua vita tra la Germania e la Svizzera dove ha acquisito una formazione di gra-fico e incisore. Dal 1964 al 1966 si trasferisce in Islanda, dove fonda una piccola casa editrice a Reykjavik e crea i “libri d’artista”. Insegna per alcuni anni in Ame-rica e inizia a concepire l’opera

d’arte come materiale mutuabi-le, non oggetto chiuso in sé ma flessibile e più interagente con la realtà. Influenzato anche dalle nuove correnti artistiche come Fluxus e il Nuovo Realismo, la visione artistica di Roth, che comprende il sapere e il fare, l’e-sperienza e la manualità, è stata integralmente riportata nell’am-bito dello spazio di Hangar Bi-cocca, dove per un mese e mezzo sono stati allestiti ben 4500 metri quadrati che sono diventati un enorme laboratorio basato sulla trasformazione di oggetti e ma-

teriali in opera d’arte. L’esempio più concreto a questo proposito ci è dato dall’opera realizzata dai suoi collaboratori e dalla dinastia Roth, denominata , “Self Tower” e Coquille Gnomes”, compiuta nello spazio Hangar, sciogliendo e forgiando un’immensa fornitu-ra di cioccolato fondente fornita al gruppo dall’azienda, NOVI leader nel settore del cioccola-to italiano. Installazioni, scul-ture di zucchero e cioccolato, assemblaggi e stampe offrono un’interessante linguaggio arti-stico senza confini per dire che l’arte è nella vita di ogni giorno. Basta volerlo vedere e sentire.

La debuttante Lorde a fianco di Messivertice delle classifiche principa-li di tutto il mondo della debut-tante Lorde, la 17enne neozelan-dese che si è fatta conoscere con il singolo “Royals”, brano con cui ha venduto più di due milioni di singoli sbaragliando tutta la concorrenza. Il singolo è or-mai talmente popolare in tutto il mondo da essere stato scelto come colonna sonora dello spot Samsung con protagonista il cal-ciatore Messi. Scoperta all’età di 12 anni, Lorde ha iniziato il suo sviluppo artistico lavorando già da subito con diversi composi-tori.

la vetta della iTtunes Electronic Chart in tredici paesi fra i quali Usa, Francia, Canada e Austra-lia. Un lavoro suggestivo, il suo, che racchiude tracce club così come produzioni più introspet-tive. L’uscita è stata anticipate da due video caratterizzati da un’e-stetica davvero raffinata, “Pursu-it” e “Hate or Glory”, e che hanno raggiunto oltre due milioni di vi-sualizzazioni su Youtube. “Pur-suit” è stato anche premiato con due UK Music Video Awards come “Best Dance Video” e “Best Special Effects”.

Due video anticipano l’album di Gesaffelstein

Coquille Gnomes

Self Tower

Boy George, dopo il silenzio l’album

Page 16: N 38 2013 inter livorno

EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.it

Amministrazione mail: [email protected] pubblicitàEdizioni SBM Tel. 329 3847157mail: [email protected]

Direttore responsabile GraficaBeppe Vigani - mail: [email protected] Team grafico Edizioni SBM - mail: [email protected]

Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Velia Paini, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011