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Documentazione dell'Unità di Istituto Comprensivo “G.MICALI” LIVORNO Camminiamo lentamente CLASSI: I-II-IIIF/ IG/IH Ore dedicate al percorso: 31 a classe

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Documentazione dell'Unità diIstituto Comprensivo “G.MICALI”

LIVORNOCamminiamo lentamente

CLASSI: I-II-IIIF/ IG/IHOre dedicate al percorso:

31 a classe

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Descrizione della genesi del percorso didattico

(definire come è stato costruito, da chi, le sue ricadute sul curricolo e sulle discipline)Costruire un’esperienza che permetta la

socializzazione dei saperi, dell’utenza, delle risorse e la condivisione del materiale informativo e/o formativo . Analizzare ed approfondire gli aspetti del nostro impatto ambientale (energia grigia e vacanze ecosostenibili). Riflettere sui legami tra i nostri comportamenti e i problemiambientali, in modo da poter avere anche la possibilità di una reale modifica dei comportamenti individuali e di gruppo nell’ambito della scuola come organizzazione e nella società. Provare a incidere sulla nostra organizzazione - scuola, società, gruppo sociale e sul territorio. Il progetto comporta inoltre la sperimentazionedel calcolo dell’impronta ecologica, idrica, come un possibile criterio della sostenibilità dello sviluppo, nell’ambito di una smart-city. 10 slaid massimo

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Codice: U67 - Come calcolare l'impronta ecologica individuale dei ragazzi e pianificare un futuro migliore classe 1F

Descrizione:Le attività previste da questa UDC, coinvolgeranno le materie indicate Italiano: lessico, rielaborazione, esposizione Geografia:il clima, le stagioni, industrializzazione Scienze: meteorologia, energia Tecnologia: documentazione scientifica, processi produttivi Storia:la storia del territorio Matematica: elaborazione dati con tabelle, grafici Lingua straniera: lessico e traduzione dell’attività svoltaArte: illustrazione attraverso vignette delle varie situazioni Le insegnanti si riuniranno per programmare con lo scopo di realizzare un prodotto finale congiunto pone point

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Competenze trasversali:

•Imparare ad imparare •Comunicare •Collaborare e partecipare•Agire in modo autonomo e responsabile•Risolvere problemi•Individuare collegamenti e relazioni•Acquisire ed interpretare l'informazione

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DETTAGLIO DELLE COMPETENZE SPECIFICHE PROMOSSEMACRO-COMPETENZA: Essere consapevoli che ciascuno con i propri comportamenti può contribuire al cambiamento climaticoCompetenza 67s1: I ragazzi attraverso le attività svolte in classe con l'esperto ed i docenti del consiglio, verranno a conoscenza del fatto che ogni piccolo comportamento individuale va ad impattare sull'ambiente, modificandolo

Obiettivo 67s1o1: Saper riconoscere elementi naturali ed antropici, per rappresentarli graficamente individuando così l'andamento dell'impronta ecologica di ogni area mondiale paragonandolo al proprio

Attività 67s1a1: visione di un filmato e condivisione, lettura ed interpretazione di carte tematiche della zona alla ricerca diluoghi a basso impatto ambientale, raccolta di testimonianze sui comportamenti e uso dei materiali del passato, comportamenti eco sostenibili sull'impatto ambientale, individuazione dell'impronta ecologica nei vari paesi del mondo e osservazione delle abitudini delle diverse popolazioni, realizzazione di una intervista "virtuale" a due persone provenietni da diverse realtà per misurare le diverse abitudini energetiche e verificare la diversa impronta ecologicaMetodo: Utilizzo di materiale multimediale, lavoro di gruppo, brainsotrming, interviste, gioco di ruoloDurata (ore): 31

MACRO-COMPETENZA: Sapere adottare comportamenti virtuosi per la mitigazione e l'adattamentoCompetenza 67s3: Una volta coscienti della loro impronta ecologica i ragazzi dovranno cominciare a pensare di adottare comportamenti virtuosi per abbassare l'indicatore emerso dal questionario per il calcolo

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Classe I°F - U67 - Come calcolare l'impronta ecologica individuale dei ragazzi e pianificare un futuro migliore

Una città in evoluzione, dalla sua nascita fino ai giorni nostri, attraverso le diverse fasi osservando come è cambiata la sua impronta ecologica , cioè la quantità di strutture necessarie alla sopravvivenza della sua popolazione, al variare degli stili di vita e dei modelli di sviluppo. La classe redigerà il “Libro della città”. Le scelte di una comunità possono variare sviluppandosi in armonia con il territorio e le risorse a disposizione, a scelte non consapevoli con una crescita indiscriminata, fino a che una crisi non la costringerà a fare una riflessione. Alle generazioni attuali, toccherà porre rimedio ai disastri ereditati (inquinamento, rifiuti, esaurimento delle fonti di energia fossile, cambiamento climatico…) per lasciare nuove possibilità a quelle future. Giocare con niente si può

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ABBIAMO RIFLETTUTO SU

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Per soddisfare i nostri bisogni abbiamo necessità di energia elettrica .L’ energia elettrica ci serve nella quotidianità ad esempio per far funzionare gli elettrodomestici presenti nelle nostre case e per usare l’ acqua e il riscaldamento.Infatti l’ acqua raggiunge le nostre case grazie a delle pompe che funzionano con l’ energia elettrica che la spingano fino agli appartamenti .Ed anche il riscaldamento che funziona con il gas metano ha bisogno di energia elettrica per l’ accensione della fiamma che serve per riscaldare l’ acqua e per la pompa che la spinge nelle tubazioni del riscaldamento .L’energia di cui tanto abbiamo bisogno si crea con la combustione che purtroppo oltre a soddisfare i nostri bisogni produce gas di scarico nocivi detti “ gas serra “ quindi provocano inquinamento ; basti pensare al riscaldamento , alle auto , agli aerei ed alle industrie .Gran parte dell’ energia è prodotta grazie al petrolio che arriva tramite le navi in raffineria viene lavorato e una parte trasformato in olio combustibile e portato alle centrali elettriche e un’ altra parte portato con i camion ai distributori per le auto .Nelle centrali elettriche la combustione serve per far girare la turbina per produrre energia elettrica .Gran parte del calore si disperde , soltanto 1/3 di quella energia viene convogliata ai consumatori .Vicino alle centrali vi sono le canne fumarie da dove escono i gas di scarico .Un’ altro fattore che contribuisce ad aumentare l’ inquinamento è la deforestazione .Le foreste sono i polmoni della Terra , sono fonti di ossigeno infatti attraverso la fotosintesi clorofilliana assorbono l’ anidride carbonica e producono ossigeno .Purtroppo oggi le foreste sono sempre meno ; il legno serve per la carta , per i mobili , per le case ma si abbattano foreste anche per costruire e dando vita al fenomeno della cementificazione che non permette più al terreno di assorbire l’ acqua e assistiamo sempre più spesso agli allagamenti .Purtroppo stiamo assistendo a una crescita esponenziale del livello di CO2 iniziato alla fine dell’ 1800 con l’ industrializzazione e la costruzione di nuove macchine .

Ed è aumentato con la crescita demografica insieme al nostro fabbisogno energetico .

E ABBIAMO DETTO CHE……

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Abbiamo conosciuto e analizzato attentamente tutto ciò che influenza la nostra impronta ecologica

L’impronta Ecologica è un indicatore di pressione ambientale con il quale è possibile misurare la “quantità di territorio” necessaria a soddisfare i consumi ed assorbire i rifiuti di una popolazione in un determinato territorio.

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Quante volte ti sei chiesto? MA IN TUTTO QUESTO COSA POSSO FARE IO CHE SONO

UN BAMBINO?

“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. È stato così tante volte.”

[Ernest Hemingway]

Sono i piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza

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Stabiliamolo con il “Test dell’impronta ecologica in cartaceo” rispondiamo a delle semplicidomande:

QUANTO E’ GRANDE LA MIA IMPRONTA ECOLOGICA??

Casa e acqua: IN CHE TIPO DI ABITAZIONE VIVO

Alimentazione: COSA MANGIO

Acquisti: COSA COMPRO

Rifiuti: COME E SE RICICLO

Abbiamo tabulato le risposte ed abbiamo ottenuto

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RISULTATO DEL CALCOLO DELLA PROPRIA IMPRONTA ECOLOGICA

I F MICALIinf 150 (inf 2 ha)   150-350 (2-4 ha) 225-245-195-280-250-285-237-285-340-345 10350-550 (4-6 ha) 375-475-385-490-410-400-490-545-425- 9

550-750 (6-10 ha) 605-560-640-595-740 5non pervenuto   0

totale bimbi 24

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Codice: U358 - classe II FL'impronta idrica: rispettiamo la nostra risorsa più preziosaDescrizione: Informare, educare e sensibilizzare sul tema ambientale dell’impronta idrica, nel contesto del ciclo dell’acqua. Questi obiettivi vengono perseguiti calandosi nella realtà locale senza perdere di vista la scala globale del problema del sovrasfruttamento. Partendo da dati generali (l’alta capacità di inquinare dell’uomo e la scarsità di acqua nel mondo), si mira ad una sensibilizzazione che conduca ad un uso più consapevole di una risorsa preziosa e finita. L’iniziative mondiali ed europee “Water for Life decade” hanno come obiettivo il raggiungimento dello stato “buono” entro il 2015 per fiumi, laghi, mari. Si sensibilizzerà la classe sulle criticità, con percorsi ludico-didattici che permettano di cogliere gli aspetti più vicini alle nostre abitudini e che mirino a far acquisire una maggiore consapevolezza

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Descrizione:Le attività previste da questa UDC, coinvolgeranno le materie indicate Italiano: lessico, rielaborazione, esposizione Geografia:il clima, le stagioni, industrializzazione Scienze: meteorologia, energia Tecnologia: documentazione scientifica, processi produttivi Storia:la storia del territorio Matematica: elaborazione dati con tabelle, grafici Lingua straniera: lessico e traduzione dell’attività svoltaArte: illustrazione attraverso vignette delle varie situazioni Le insegnanti si riuniranno per programmare con lo scopo di realizzare un prodotto finale congiunto pone point

Come è stato sviluppato : Con più insegnanti dello stesso consiglio di classe/interclasse

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Come è stato sviluppato : Con più insegnanti dello stesso consiglio di classe/interclasse

Competenze trasversali: •Imparare ad imparare •Comunicare •Collaborare e partecipare•Agire in modo autonomo e responsabile•Risolvere problemi•Individuare collegamenti e relazioni•Acquisire ed interpretare l'informazione

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Competenza 358s1: • Saper adottare comportamenti virtuosi e rispettosi per l’ambiente.

• Essere consapevoli che in famiglia è necessario pianificarebene tutte le fasi organizzative cercando di tenere sempre presente le conseguenze che ogni propria scelta può avere sull’ambiente.• Essere consapevoli che ciascuno con i propri comportamenti può contribuire al cambiamento climatico.• Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessionirispetto ai cambiamenti climatici.• Osservare descrivere ed analizzare fenomeni naturali ed artificiali• Acquisire e interpretare criticamentel’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità• Analizzare i dati e interpretarli con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di tipo informatico.• Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali ad opera del sole,di agenti atmosferici e dell’acqua

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Obiettivo 358s1o1: • Riconoscere elementi naturali e antropici• Discriminare ambienti naturali e antropizzati• Rappresentaregraficamente in l’ambiente osservato• Descrivere verbalmente l’esperienza• Usare quantificatori e connettivi spazio-temporali• Osservare descrivere ed analizzare fenomeni naturali ed artificiali• Osservare e interpretarele trasformazioni ambientali naturali ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua• Analizzare i dati e interpretarli con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di tipo informatico.• Conoscere i ritmi delle stagioni e gli interventi per avere un prodotto adeguato• Acquisire una conoscenza dei metodi naturalidi coltivazione• Acquisire consapevolezza che il proprio comportamento è funzionale ai cambiamenti climatici• Conoscere il lessico acquisito

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““Sviluppo che soddisfa le esigenze delle generazioni presenti senza Sviluppo che soddisfa le esigenze delle generazioni presenti senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i loro compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i loro bisogni”.bisogni”. Commissione Bruntland, UNEP 1987

Abbiamo parlato di SVILUPPO SOSTENIBILE

Abbiamo parlato di SVILUPPO SOSTENIBILE

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Abbiamo cercato su internet delle slaid divertenti ma molto amareSulla nostra situazione ambientale

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Il primo ad introdurre questo concetto è stato nel 1993 il ProfessorJohn Anthony Allan del King's College Lon e della School of Oriental and African Studies, che per questo ha ricevuto, nel 2008, lo Stockholm Water Prize da parte dello Stockholm International Water Institute. Nei suoi studi Allan stimò, ad esempio, che per una tazza di caffè sono necessari 140 litri di acqua, utilizzati per la coltivazione e il trasporto del caffè. Da qui l'idea che l’importazione e l’esportazione di beni comportasse di fatto anche lo scambio di acqua necessaria per la loro produzione.

In seguito Arjen Hoekstra, direttore del Water Footprint Network, ha introdotto il concetto, strettamente correlato, di impronta idrica (Water Footprint), con cui calcolare il contenuto d'acqua di un prodotto con un modello analogo a quello dell'impronta ecologica, utilizzato per indicare il "consumo" di risorse terriere.

L'impronta idrica si scompone in tre indicatori:

•impronta idrica blu, che misura l'utilizzo umano di acque superficiali o di acque sotterranee.

•impronta idrica verde, legata al consumo di risorse da precipitazioni, che permangono temporaneamente sul suolo o sulla vegetazione, senza alimentare il ruscellamento o la falda idrica.

•impronta idrica grigia, che misura la quantità di acqua necessaria per l'assimilazione del carico inquinante immesso dall'attività umana.

MA… IL NOSTRO OBIETTIVO ERA QUELLO DI STUDIARE L’IMPRONTA IDRICA

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Poniamoci alcune domande• Perché l’acqua è considerato un bene

prezioso?• Quanta parte di acqua c’è nel nostro

corpo?• Come mai abbiamo il problema

dell’emergenza idrica nonostante che il nostro pianeta sia ricoperto per la massima parte di acqua?

• Nel mondo, le popolazioni hanno tutte acqua a sufficienza per bere, cucinare, lavare e coltivare i campi?

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Curiosità: Consumo di acqua

• Un uomo nella vita beve 60.000 lt acqua

• Gli uomini muoiono se perdono il 20%20% dell'acqua del corpo

• un rubinetto aperto per 1 minuto = 5 lt 5 lt di acqua

• 140 lt140 lt circa di acqua per fare un bagno in vasca

• 9 lt 9 lt di acqua per l’uso del per wc

• 40 lt40 lt di acqua per lavare i piatti a mano (16 lt 16 lt con la lavastoviglie)

• 50 lt50 lt di acqua per una lavatrice

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I CONSUMI DI H2O IN CASAIn bagno

In cucina:

- D’estate non far scorrere acqua per averla sempre fresca, ma tenere sempre una bottiglia in frigo

- Fare il bagno consuma fino a 150 litri, contro i 50 per una doccia. Chiudi il rubinetto quando ti insaponi!!!

- Il 30% degli sprechi domestici è dovuto allo sciacquone del water (fino a 10-12 litri ogni scarico). Utilizzare uno sciacquone con il doppio pulsante. Un WC che gocciola può sprecare tra 135 ai 2250 litri di acqua al giorno.

- Se si lascia aperto il rubinetto quando ci si lava i denti si arriva a sprecare fino a 30 litri di acqua

- Lavare le verdure in un recipiente e usare l’acqua corrente solo per un rapido risciacquo

- Riempire il lavandino di acqua per lavare i piatti e usare l’acqua corrente solo per il risciacquo

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• 5 litri: fabbisogno minimo biologico per la sopravvivenza di un uomo al giorno. Senza cibo si può vivere un mese, senz'acqua non si supera la settimana.

• 50 litri: il quantitativo necessario ogni giorno per garantire condizioni accettabili di vita per ogni essere umano. Per milioni di persone disporre di 50 litri d'acqua ogni giorno è pura utopia: l'OMS afferma che al di sotto dei 50 litri/giorno si può già parlare di sofferenza per mancanza d'acqua.

• 425 litri al giorno: disponibilità media di un abitante degli Stati Uniti;

• 10 litri al giorno: disponibilità media di un abitante del Madagascar;

• 220 litri al giorno: disponibilità media di un italiano;

ALCUNI NUMERI PER RIFLETTERE SUL CONSUMO DI ACQUA:

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Guardate attentamente i piccoli gesti per risparmiare l’acqua

5 l. al minuto

circa 9 l.

5 minuti = 25 l.

Circa 50 l.

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L'acqua virtuale è una concezione riferita alla quantità acqua dolce utilizzata nella produzione e

nella commercializzazione di alimenti e beni di consumo.  La definizione più generale tiene conto

anche dei volumi d'acqua necessari per l'erogazione dei servizi: secondo tale definizione,

l'acqua virtuale è definibile come "il volume d'acqua necessario per produrre una merce o un

servizio"

MA NOI CONSUMIAMO… ANCHE ACQUA

VIRTUALE

CHE COS’E’??

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MA …QUANTA ACQUA

CONSUMIAMO…????

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Quanti punti di acqua ci sono nella tua casa?

I punteggi sono stati questi:

•10 punti per 15 alunni

•20 punti per 10 alunni

Meno di 3 (+5 punti) Meno di 3 (+5 punti) • 3-5 (+10 punti) 3-5 (+10 punti) • 6-8 (+15 punti) 6-8 (+15 punti) • 8-10 (+20 punti)8-10 (+20 punti)

• Più di 10 (+25 puntiPiù di 10 (+25 punti) )

Calcola l’ impronta idrica della tua casa Casa

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Quanti punti di acqua ci sono nella tua casa?

(per punto acqua si intende ogni luogo/stanza dal quale puoi prendere acqua da un rubinetto: bagno, cucina, lavanderia, balcone, giardino, garage, tavernetta, lavanderia, veranda)

Meno di 3 (+5 punti) Meno di 3 (+5 punti) • 3-5 (+10 punti) 3-5 (+10 punti) • 6-8 (+15 punti) 6-8 (+15 punti) • 8-10 (+20 punti)8-10 (+20 punti)

• Più di 10 (+25 puntiPiù di 10 (+25 punti) )

Calcola l’ impronta idrica della tua casa Casa

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IL 60% DEGLI ALUNNI DELLA CLASSE

HANNO IL GIARDINO E QUESTI SONO IN

MEDIA I ORO CONSUMI

GIORNALIERI

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Codice: U359 – Classe IIIFChe tempo che faDescrizione: Partendo dalla propria esperienza quotidiana, ognuno di noi può comprendere come le emissioni di ciascuno contribuiscano allavariazione della temperatura media terrestre e come è possibile trovare e ad attuare coscientemente comportamenti "a minor emissione".Frai compiti statutari della Società Meteorologica la didattica occupa un ruolo dominante. La mancanza di una linea formativa inquesto settore nel panorama nazionale, unita al sempre maggiore interesse per l'evoluzione del clima, deve essere di stimolo sia all’insegnante che alla Società Meteorologica all'elaborazione di programmi di supporto all'insegnamento delle scienze fisiche e naturali. Inoltre dobbiamo capire che il meteo incide anche sulla produzione di energia elettrica e termica grazie alle energie rinnovabili che sfruttano sole e vento. Studiamo il sito Lamma e www.meteorinnovabili.it

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Come, quando, perchè:

Italiano: lessico, rielaborazione, esposizioneGeografia: il paesaggio, il clima, le stagioniScienze: meteorologia, l’energiaTecnologia: documentazione scientifica, fonti energetiche alternativeStoria: i cambiamenti climatici e la storia del territorioMatematica: elaborazione dati con tabelle, graficiLingua straniera: lessico e traduzione dell’attività svoltaArte: illustrazione attraverso vignette delle varie situazioni

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Come sviluppare: Con più insegnanti dello stesso consiglio di classe/interclasse

Competenze trasversali:

•Imparare ad imparare •Progettare•Comunicare •Collaborare e partecipare•Agire in modo autonomo e responsabile•Risolvere problemi•Individuare collegamenti e relazioni•Acquisire ed interpretare l'informazione

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MACRO-COMPETENZA: Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessioni rispetto ai cambiamenti climaticiCompetenza 359s1: • Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessioni rispetto ai cambiamenti climatici.• Saper adottare comportamenti virtuosi e rispettosi per l’ambiente.• Acquisire e interpretare criticamente l’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità• Essere consapevoli che ciascuno con i propri comportamenti può contribuire al cambiamento climatico.• Attivare comportamenti corretti e consapevoli• Saper rilevare e interpretare eventuali cambiamenti climatici in un arco di tempo stabilito attraverso la raccolta e l’organizzazione didati relativi al clima• Acquisire competenze sulle condizioni climatiche per la crescita ottimale delle piante.

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Obiettivo 359s1o1:

• Riconoscere elementi naturali e antropici che influiscono sul clima• Discriminare ambienti naturali e antropizzati• Rappresentare graficamente l’ambiente osservati • Riconoscere nel proprio ambiente di vita gli interventi positivi e negatividell’uomo e progettare soluzioni esercitando la cittadinanza attiva• Descrivere verbalmente l’esperienza• Osservare descrivere ed analizzare fenomeni naturali ed artificiali• Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua• Analizzare i dati e interpretarli con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di tipo informatico.• Acquisire consapevolezza che il proprio comportamento è funzionale ai cambiamenti climatici• Conoscere il lessico specifico• Saper leggere e registrare i dati• Interpretare i dati• Costruire grafici

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Attività 359s1a1: Introduzione: visione di un filmato e condivisione Raccolta informazione sul cambiamento climatico nel tempoRicerca ed analisi dei dati pluviometrici e termometrici (ultimi 50 anni) relativi al territorio Lettura e interpretazione carte tematiche della zona Raccogliere testimonianze sui comportamenti del passatoElaborazione di grafici e tabelle Studio del sito Lamma Analisi dei dati emergenti dal sito www.meteorinovabili.it

Metodo: Utilizzo di materiali multimediali - brainstorming - Intervista - Download di dati e grafici da siti accreditati- Intervista ai nonni - Lavori di gruppo - Esperti esterniDurata (ore): 31

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Già da un paio di settimane, con la prof. di tecnologia ed un’esperta stiamo andando avanti con un progetto organizzato da Meteorinnovabili.

Durante la prima lezione abbiamo imparato che 2 situazioni climatiche potrebbero essere pericolose con l'avanzare degli anni:

•Le precipitazioni che sono sempre più forti e più frequenti con inondazioni o frane.

•Le temperature medie si stanno alzando anche se impercettibilmente, tanto da avere negli anni un aumento dell'evaporazione, con la siccità nelle zone più aride, erosioni o incendi.

Un esempio di un disastroso cambiamento climatico potrebbe essere quello dei ghiacciai che si sciolgono e uno degli esempi che più mi ha colpitoi è quello dell'Alaska Range, un ghiacciao divenuto ormai solo una collina ricoperta da un sottile strato di neve.

L'insegnante ha mostrato noi un'immagine che ormai è rimasta impressa nella mia mente, un'immagine formata da due foto, la prima, scattata nel 1917 si riconosce un bellissimo ghicciaio, da non riuscire a vedere il terreno sottostante, mentre la seconda, scattata nel 2005 raffigura lo stesso ghiacciao divenuto ormai come un grande prato, ricoperto da una sottile patina di acqua gelata.

Dal 1980 al 2012 i ghiacciai sono diminuiti di circa la metà.

METEORINNOVABILI, ENERGIZAIR.

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Un'ulteriore immagine che mi ha colpita molto, malgrado sia un fotomontaggio raffigura un deserto dove degli alberi e delle piantagioni formano la scritta "act now" ovvero "agisci ora", quindi si, dobbiamo agire velocemente prima che sia troppo tardi, prima che gli alberi e l'aria da respirare vengano a mancare.

Tutto ciò può spaventarci, ma dobbiamo ricordare che nulla ancora è perduto e con forza di volontà ed impegno, ognuno di noi potrebbe contribuire, a rendere un ‚aria pulita, evitando il cambiamento climatico

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Qualche notizia….

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I livelli di CO2 sono aumentati del 30% negli ultimi 150 anni.

Aumento della concentrazione di CO2

Febbraio 2014: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC): aumento di 2°/anno (dal 1970 al 2000 era 1,3°/anno)e

Necessario taglio 40%-70%

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Le condizioni metereologiche cambiano:

quando, dove, con che frequenza, in che misura…

Le precipitazioni sono più forti e più frequenti

Inondazioni, frane…

Aumenta l’evaporazione

Siccità, erosione, incendi…

La temperatura media sale

I SEGNALI DEL CAMBIAMENTO

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DESERTIFICAZIONE, INCENDI E SICCITA’

California PRIMA

California DOPO

Con

test

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le

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50

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COSI’ DOPO AVER PARLATO

DELL’EFFICACIA DEI PANNELLI SOLARI

CI SIAMO COLLEGATI CON IL SITO

LAMMA ED ABBIAMO DECISO DI

DIVENTARE DEI NUOVI PROTAGONISTI

DELLA PUNTATA ENERGIZAIR PER

METTERE IN EVIDENZA I RISPARMI

ENERGETICI CHE AVREBBERO

POTUTO AVERE LE FAMIGLIE SE

AVESSERO INTALLATO DEI PANNELLI

FOTOVOLTAICI E COME IL CLIMA

TORNEREBBE AD ESSERE QUELLO DI

UN TEMPO

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CODICE U588 – classi: IG/HScopriamo il nostro mare

Descrizione:

L'impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità e sul funzionamento degli ecosistemi marini è associabile a diversi fattori, tra cui: innalzamento del livello del mare, delle temperature, cambiamento del regime idrologico (ad es., correnti) e del ciclo biologico degli organismi e acidificazione delle acque. Il previsto aumento dell'erosione costiera avrà effetti negativisull'habitat che costituisce la chiave per il reclutamento di organismi marini. Il riscaldamento del Mar Mediterraneo, per quanto concerne le masse d'acqua sia superficiali sia profonde ha già determinato cambiamenti in termini di biodiversità.

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Come, quando, perchè:

Una grande quantità di osservazioni ed esperienze scientifiche vengono sviluppate con le classi a supporto ed integrazionedegli argomenti curricolari scolastici attraverso esperienze dirette e laboratori tematici

Come sviluppare:

Con più insegnanti dello stesso consiglio di classe/interclasse

Competenze trasversali:

•Imparare ad imparare•Progettare•Comunicare•Collaborare e partecipare•Agire in modo autonomo e responsabile•Risolvere problemi•Individuare collegamenti e relazioni•Acquisire ed interpretare l'informazione

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MACRO-COMPETENZA: Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessioni rispetto ai cambiamenti climatici

COMPETENZA 588s1: Far comprendere la costruzione del concetto di vivente; la conoscenza della biodiversità; la costruzionedel concetto di ambiente, attese, il gradimento, la percezione del Museo) e problematiche connesse con l'educazione ambientale

Pre-requisiti:Essere a conoscenza del territorio marino della sua flora e fauna.Saper osservare e capire le differenze, saper lavorare in gruppo ed apportare un contributo personale

Modalità di verifica/valutazione degli obiettivi di apprendimento:Attraverso schede, compilazione di questionari.

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Obiettivo 588s1o1: Far comprendere il concetto di vivente; la conoscenza della biodiversità; la costruzione del concetto di ambiente e le problematiche connesse con i cambiamenti climatici

Attività 588s1a1: Si prevedono attività sperimentali e di laboratori. Incontri con esperti del settore, visita all'acquario, visione di documentazioni

Metodo: lavoro di gruppo, contatto diretto con gli organismi mariniDurata (ore): 4

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Iniziamo a conoscere il nostro mare. Siamo andati all’acquario di Livorno e poi abbiamo continuato la nostra esperienza sulla biodiversità alle pozze di scogliera

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Qualcosa è rimasto…della biodiversità nel nostro mare

Reperti raccolti durante una nostra escursione sulla spiaggia

Cormorani

Alghe rosse

Molluschi e celenterati

Un pescatore di telline

Sulla spiaggia di Palo studiamo la situazione della biodiversità del “nostro” mare

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Classi I G, e I H (scuola secondaria di primo grado G.Micali) e Classe V (primaria Dal Borro)

Le classi che hanno partecipato allo studio delle pozze di scogliera

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Mappa del percorso

Il mare a Livorno

Alghe, piante e animali del mare

Gli ambienti marini

La Posidonia

I diversi tipi di fondale

Le pozze di scogliera

Dal rio al mare

I Molluschi

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COM

UNITA

SPECIE

INDIVID

UI

POPO

LAZI

ONI

BIODIVERSITA’

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L’ecosistema MAREFormato da tanti ecosistemi molto diversi tra

loro:

• Fondali costieri sabbiosi• Fondali costieri rocciosi• Profondità abissali• Pozze di scogliera• Barriere coralline• Porti• Foci di fiumi• …

Dalla presentazione dell’insegnante..

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Nel mare riconosciamo due tipi diversi di vegetali: le PIANTE e le ALGHE

Acetabularia acetabulum

Le piante hanno il corpo suddiviso in varie parti (fusto, foglie, radici) ognuna specializzata in una o più funzioni

Le alghe hanno una struttura molto semplice, senza organi specializzati, chiamata “tallo”

Dalla presentazione di un alunno:

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Dal diario di bordo di un alunno:

“Giovedì 18 aprile siamo andati alle “pozze di scogliera” con le professoresse Mola, Pasquini e una biologa che si chiama Alexandra.

Siamo andati li per scoprire le specie che vivono sugli scogli…”

Le pozze di scogliera

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dalla presentazione di un alunno:

Gasteropoda

Chitoni

Scapopoda

Cephalopoda

Bivalva

Caratteristiche comuni dei MOLLUSCHI:Conchiglia, Mantello, Piede

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Raccolta dati

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Dal diario di bordo di un alunno (s.primaria):

“Abbiamo iniziato a cercare e il mio gruppo ha trovato tanti gangilli (paguri) e tante alghe. Altri hanno trovato ricci, granchi e cetrioli di mare.

Io ho osservato da vicino, oltre ai gangilli che avevo preso, i cetrioli di mare, i ricci e i granchi. Sono rimasto colpito dal cetriolo di mare che è viscido e ha degli “spunzoni “ è di colore marrone con dei puntini bianchi….”

Le pozze di scogliera

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Dal diario di bordo di un alunno (s.primaria):

“Dopo queste spiegazioni la biologa ci ha diviso in gruppi e ci ha detto di costruire un piccolo acquario in delle vaschette di plastica trovando più cose possibili tra: piante,alghe e animali.

Ognuno ha trovato diverse cose tipo: ricci,alghe,granchi,cetrioli di mare,radici di piante,ossi di seppia,lumache marine.”

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Dal diario di bordo di un alunno (s.secondaria):

“In queste pozze è evidente che ci vivono animali diversi dal mare aperto perché dipende un po’ dalla marea, l’acqua rimane incastrata in queste pozze e perciò evapora e i sali rimangono, ma se piove tanto l’acqua è meno salata. Ci sono animali che resistono molto di più alle variazioni di temperatura e salinità.

Le pozze di scogliera

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Nelle nostre pozze di scogliera c’erano tanti animali diversi, questo indica un buon indice di biodiversità, ma perché si mantenga occorre avere un mare di buon senso

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Aumenta la biodiversità giocando con questa scheda che ci siamo inventati

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Commento dell’insegnante:

Questa è l’immagine di una ricerca su internet che i ragazzi delle mie classi

hanno considerato fondamentale per

terminare questa attività e questa la loro frase:

NON VOGLIAMO CHE IL NOSTRO MONDO

FINISCA COSI’