n° 33 - dicembre 2018 [email protected] L’augurio ... · del ciclone di chi ha...

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33 - dicembre 2018 [email protected] Natale, gli eventi in programma nei Comuni Sanità, l’Ospedale dei Castelli é realtà Prelibate idee per il menù delle Feste Tanti gli spunti per addobbi e regali pag. 4 L’augurio dei Sindaci per il 2019 pagg. 38-39 da pagg. 25 a 35 pagg. 16-17-19

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n° 33 - dicembre 2018 [email protected]

Natale, gli eventi in programma nei Comuni

Sanità, l’Ospedale dei Castelli é realtà

Prelibate idee per il menù delle Feste

Tanti gli spunti per addobbi e regali

pag. 4

L’augurio dei Sindaci per il 2019pagg. 38-39

da pagg. 25 a 35

pagg. 16-17-19

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A poche settimane dall’aver soffiato sulla sua 7^ candelina, “Castelli Notizie”, che

dal novembre del 2011 informa quotidianamente tutti i suoi lettori su quanto accade nei Castelli Romani, sbarca con un’edizione cartacea che abbraccia tutto il territorio di competenza. Un grande passo, per un progetto editoriale audace e in costante ascesa, che sinora ha dato alle stampe diverse edizioni, localizzandole nelle singole realtà dei Colli Albani. Di pari passi al nostro impegno, che non é mai venuto meno, é cresciuto anche l’apprezzamento dei nostri lettori, così come testimoniato dai dati, incontrovertibili, secondo i quali (fonte Google Analytics) sono oltre 750mila le visualizzazioni mensili delle nostre pagine, con circa 200mila utenti unici. Un’ulteriore tappa, quindi, per la nostra testata giornalistica, che ogni giorno, all’indirizzo www.castellinotizie.it, e tramite i diversi canali social, cerca di garantire

ai suoi lettori un’informazione accurata e costante. Il tutto sulla scia di un’autorevolezza e credibilità conquistata negli anni, grazie proprio allo smisurato affetto e sostegno di tutti quei lettori che ci  seguono quotidianamente su tutti i ‘device’ (Pc, Smarthphone, Tablet ed Internet Tv). Anni in cui abbiamo affiancato al sito internet svariate edizioni cartacee, distribuite ciascuna in diverse migliaia di copie, e tutte a diffusione rigorosamente gratuita. Com’è inevitabile per un progetto ‘free press’ (scaricabile anche in Pdf dal sito e diffuso anche attraverso le applicazioni di messaggistica più celebri, come Whatsapp, Telegram e Messenger) interagiamo quotidianamente col tessuto commerciale ed imprenditoriale del territorio, pur restando  i cittadini e i lettori i nostri interlocutori

privilegiati.In questa edizione siamo usciti fuori dagli schemi canonici, quelli della suddivisione classica tra Cronaca, Politica, Attualità, Cultura e Sport, per occuparci compiutamente di temi più “leggeri”, ma non per questo meno importanti, concentrandoci sul Natale ormai alle porte, declinandolo attraverso gli apporti delle realtà commerciali ed imprenditoriali che hanno sposato il nostro progetto, veicolando la propria immagine attraverso le 15mila copie gratuite date alle stampe.Ribadendo la totale assenza di sovvenzioni pubbliche confidiamo pertanto sul supporto di chi vorrà sposare questo progetto affidandogli  il proprio messaggio pubblicitario, sfruttando le tante soluzioni messe a disposizione, magari legandole 

alle straordinaria penetrazione del sito internet di Castelli Notizie e dei suoi canali social (oltre 30mila i ‘Mi Piace’ delle nostre Pagine Facebook). Per saperne di più sui nostri spazi pubblicitari  non esitate a chiamarci (06.83664667), a scriverci ([email protected]) o a venirci a trovare a Genzano, nella nostra redazione, in vicolo Palmarini 8.Ci congediamo da voi augurando a tutti una buona lettura e i migliori auspici per un Natale all’insegna della serenità e un 2019 pieno soddisfazioni! 

Un Natale insieme

Registrazione al Tribunale diVelletri n. 20/2011 del 7/11/2011

Editore: Mi.Da. Press

Direttore Responsabile:Daniel Lestini

Direttore Editoriale:Michela Emili

Impaginazione: Matteo Fabiani (L.O.R.D.)

Redazione:Vicolo Palmarini, 8

Genzano di Roma (RM)328.6154738 - 333.2970581 - 06.83664667

[email protected]

PER LA TUA PUBBLICITA’ [email protected]

Stampa:Rotoform s.r.l.

Via dei Tamarindi, 14 - RomaStampato il 13 dicembre 2018

L’EditoriaLE di Daniel Lestini

Il 13 dicembre sono arrivati i primi pazienti e ha aperto il Pronto Soccorso

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A Natale non rinunciare alla qualità dei prodotti in tavola e alla buona cucina della Norcineria Azzocchi, al civico 45

di Corso Don Minzoni, a Genzano. A due passi dalla principale piazza della Città dell’Infiorata, forte di una decennale tradizione, la famiglia Azzocchi, con in testa Danilo, propone

un’offerta gastronomica che ogni anno intercetta i gusti

anche dei palati più raffinati. Proprio a Natale, come in ogni altro periodo dell’anno, la Norcineria Azzocchi non manca di offrire prodotti di nicchia, ottimi da mettere in tavola ma anche da regalare.

I salumi sono tutti di produzione propria e artigianale, senza nitriti o nitrati, ma completano il quadro della vasta offerta gastronomica

anche dolci tradizionali di vario genere, anche su ordinazione per

comporre cesti personalizzati. La Norcineria Azzocchi è anche venditore autorizzato dei Panettoni “Filippi”, dei Pambriaconi “Bonci”, di aceti balsamici e di un’ampia scelta di vini, in grado di soddisfare ogni tipologia di clientela.

La Norcineria Azzocchi è anche Tavola Calda, a disposizione anche per pranzi e cene da asporto.

Corso Don Minzoni 47,Genzano di Roma (Rm)

Tel. 06 93 96 553

Porta in tavola la qualità, per le tuefeste scegli la Norcineria Azzocchi

Disponibili anche tartufo bianco e nero, caviale e salmone

E’ un conto alla rovescia che é durato diversi anni, ma che è finalmente terminato

giovedì 13 dicembre, giorno in cui l’Ospedale dei Castelli ha aperto le porte ai primi pazienti. Così come da tabella di marcia, a seguito della chiusura degli Ospedali di Genzano e di Albano (che hanno fatto seguito alla conversione dello “Spolverini” di Ariccia), il nuovo nosocomio castellano ha aperto i battenti, non senza qualche difficoltà, tirandosi a lucido per l’inaugurazione vera e propria, fissata per martedì 18 dicembre.L’avvio del nuovo Ospedale dei Castelli, situato nella frazione ariccina di Fontana di Papa, è il risultato di un progetto che affonda le sue radici nei primi anni del nuovo millennio. Tante le polemiche e i disservizi che hanno caratterizzato la sua gestazione, che non ha mancato di suscitare lamentele e stimolare dibattiti, a partire dalla sua dislocazione, lungo la via Nettunense, sulla strada per Campoleone, in una porzione dei Castelli Romani più vicina alla zona pontina che al cuore dei Colli Albani. Dalla Asl Rm6, d’altronde, ci si é trincerati dietro ad una serie di annunci volti a sottacere i disagi patiti in questi mesi, coi Pronti Soccorsi di Velletri e Frascati che hanno retto con difficoltà all’aumento di accessi causato dalla progressiva dismissione dei nosocomi di Genzano ed Albano (causa trasferimento dei macchinari, prima ancora che del personale). “Il nuovo Ospedale dei Castelli - hanno fatto sapere i vertici aziendali

- é dislocato su 60mila mq coperti ed é dotato di macchine a elevata performance tecnologica, due risonanze magnetiche, due Tac, due Angiotac, tre mammografi digitali e varie altre apparecchiature per la diagnostica”. Il NOC avrà una capienza

di 342 posti letto e subito, ma in questa prima fase ne sono stati

attivati solo 137. Morale della favola, per ora i posti saranno solo quelli presi in eredità dai due Ospedali

dismessi, senza che nulla si sappia, al momento, sulla

progressione verso una ricettività a pieno regime. Negli ultimi giorni si sono registrati pesanti disagi alla circolazione, per approntare una viabilità all’altezza della situazione. Diverse le lamentele nel territorio, anche in considerazione del processo di trasferimento del servizio, lacunoso anche dal punto di vista della comunicazione ai soggetti coinvolti, portatori d’interesse. Amareggiati e ancora attoniti i cittadini di Genzano, che nonostante le promesse degli scorsi anni, si sono visti chiudere l’Ospedale De Santis sotto il naso, a dispetto delle continue ristrutturazioni dei reparti, l’ultima delle quali avvenuta nel 2016. Dubbi anche da parte dei cittadini di Velletri, che assistono preoccupati alle voci di un progressivo spostamento di risorse umane ritenute imprescindibili, che vengono date in partenza proprio verso il nuovo Ospedale. Il Direttore Generale dell’Asl Rm6, Narciso Mostarda, é nel frattempo finito nell’occhio del ciclone di chi ha contestato l’improvvisa accelerazione finalizzata ad aprire entro la fine del 2018, motivandola col lauto premio che lo aspetterebbe dietro l’angolo, da concretizzarsi in un ricco benefit, prima del cambio d’incarico e l’addio all’area

dei Castelli. Mostarda ha recentemente spronato medici ed operatori ad evitare lamentele e sfoghi via social. Lamentele e sfoghi che, tuttavia, aggiungiamo noi, sono apparsi spesso legittimi ed inevitabili,

laddove sono stati e saranno proprio i medici e il personale sanitario i primi a dover vivere quotidianamente le lamentele e le frustrazioni dei pazienti nei casi di sovraffollamento o disservizi.

di Daniel Lestini

L’Ospedale dei Castelli ha aperto i battenti

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E’ un “Buon Natale” in (quasi) tutte le lingue del mondo quello che la redazione di Castelli Notizie augura ai

propri lettori, facendo un salto laddove usi e costumi, pur nella comunanza dei principi cristiani che sottendono al Santo Natale, sono molto diversi tra loro. Ed é diverso, nella Babele delle lingue, anche il modo di augurarselo, quel Buon Natale!Ogni fine dicembre, persone di quasi ogni cultura, si ritrovano a scambiarsi vicendevolmente gli auguri. Per inglesi ed americani il Buon Natale”si traduce in due parole, la cui fama e il cui utilizzo ha fatto il giro del pianeta, tanto che quel “Merry Christmas” lo si trova anche in Australia, laddove il Natale cade in piena estate, e lo si trascorre in spiaggia, tra barbecue, pesce e gelati, con Babbo Natale (al secolo Santa Claus) che, lasciate altrove slitte e renne, viaggia coi canguri e si presenta in tenuta estiva, senza alcun rischio di rimediare freddate.Se il nostro “Buon Natale” lo si può ascoltare anche in alcune parti della Svizzera, in Corsica, Malta e Libia, “Joyeux Noël” é invece la formula che strapperà un sorriso nei Paesi francofoni. Oltre alla Francia si potrà sentirlo augurare in tanti altri posti del Mondo (una parte del Belgio e del Canada, ad esempio, ma anche in molti

Paesi dell’Africa).“Frohliche Weihnachten” é l’augurio in voga tra i cittadini che parlano tedesco. Una formula, che con piccole modifiche, travalica la Germania, tanto da essere utilizzata anche in Liechtenstein, Svizzera ed Austria.“Feliz Navidad” é senz’altro una delle formule in assoluto più diffuse al mondo, e non solo per la popolare canzone di José Feliciano, che resta tra i più apprezzati ritornelli legati al Natale.    E’ questo il modo in cui ci si augura il Buon Natale nei Paesi di lingua spagnola. Non solo in Spagna, quindi, ma anche nel Sud America, dall’Argentina al Perù, passando per Cile, Uruguay, Venezuela, Bolivia, Colombia e,

in sostanza, tutti gli altri Paesi dell’America Latina (ed anche del centro America), ad eccezione del Brasile, dove “Feliz Natal” o “Boas Festas” sono le due formule più usate in lingua portoghese (parlato anche in alcune zone dell’Africa). Il nostro giro virtuale per il Pianeta non é affatto terminato, perché anche in Medio Oriente e nel nord Africa capita di respirare lo spirito natalizio. Se capitaste in Marocco, Tunisia, Egitto, Libia, o anche in Arabia Saudita, Qatar o Siria, qualcuno potrebbe accogliervi con un caloroso “Milad  Mubarak”, che ha in “Natal Mubarak” la sua variante indiana.Nonostante in Cina la popolazione di fede cristiana superi di poco il 5%, il Natale é diventato un evento in piena regola, visto che oltre la metà delle decorazioni natalizie disseminate nel pianeta si producono proprio in Cina (dove il Buon Natale si augura così: "Shèngdàn jié kuàilè"). Quanto al vicino Giappone il Natale non é una festa nazionale, ma i nipponici lo vedono come un periodo di felicità, senza alcuna connotazione religiosa, ed il loro “Merii Kurisumasu” é comunque un augurio di pace e serenità. Tornando, per concludere, al Vecchio Continente, se nella vostra cerchia avete anche degli amici romeni farete un figurone augurando loro “Craciun Fericit” o, in alternativa, “Sarbatori Fericite”. Mentre nel caso di conoscenti originari dell’Albania fareste prima a chiedergli l’esatta dizione, perché augurar loro “Gézuar Krishlindjet” non sarà obiettivamente facile.

di Daniel Lestini

Nella Babele delle lingue andiamo a scoprire con quale formule scambiarsi gli auguri

Da Merry Christmas a Feliz Navidad,Buon Natale in tutte le lingue del mondo

E’ una vera e propria emergenza deportazione quella che si sta vivendo

a Velletri, presso il Canile comunale di Lazzaria. Ed é una richiesta d’aiuto urgentissima quella pervenuta da chi quel Canile si trova a gestirlo, visto e considerato che la struttura é strapiena e a giorni ben 15 cani dovranno essere forzatamente trasferiti.Lo scopo, che diventa anche una missione per la nostra redazione, dopo aver raccolto l’accorato appello dei vertici dell’Associazione Veliterna Tutela del Cane, è quello di stimolare le adozioni e contribuire ad alleviare l’emergenza che si sta vivendo presso il Canile di Velletri, donando la possibilità di un Natale diverso ai tanti cani presenti nella struttura, autentico punto di riferimento in tutti i Castelli Romani per quanto riguarda l’accoglienza e il rifugio dei cani abbandonati. “Non esistono altre soluzioni percorribili a parte l’adozione o lo stallo” hanno premesso Claudia Cirulli e Caterina Deidda, presidente e vicepresidente dell’associazione. “Non sappiamo ancora quale sarà la struttura prescelta, ma ciò che sappiamo è che per questi cani sarà l’ennesimo trauma emotivo”.“Dopo l’abbandono, la reclusione, i maltrattamenti che

alcuni di loro hanno subìto quando si trovavano per strada o addirittura in famiglia, non meritano altra sofferenza” hanno aggiunto i vertici dell’Associazione Veliterna Tutela del Cane.“Difficilmente chiediamo aiuto, l’ultima volta è stato un anno fa, ma ora siamo col cuore in mano a chiedere adozioni o stalli per impedire che queste creature vengano portate via dal luogo in cui sono abituate a vivere. Per quanto sia brutto stare in una gabbia, questa oggi è la loro casa, e spostarli in un’altra gabbia gli causerà solo altro dolore”.Nel loro accorato appello i vertici dell’associazione non mancano di stigmatizzare chi causa gli abbandoni: “Prendere un cane non é affatto obbligatorio, non lo prescrive il medico, ma una volta preso detenerlo secondo legge, curarlo e non abbandonarlo, quello si, é obbligatorio.  Non lo prendete un cane se sapete che alla prima difficoltà ve ne disferete come fosse un oggetto da buttare via. Noi siamo affezionati a loro, ci danniamo l’anima per tirarli fuori da questo inferno, li trattiamo con umanità, ma non significa che da noi stanno bene,

perché vivono rinchiusi in una gabbia, soli e tristi, e spesso piangono disperati tutto il giorno”. La speranza é che possa esserci una risposta forte da parte di chi possa desiderarne uno, portandolo nella propria casa ed accudendolo. “Abbiamo selezionato 15 tra i cani più giovani, socievoli e adottabili del canile. Se siete intenzionati ad adottare un cane, fatevi avanti” hanno aggiunto dall’Associazione Veliterna Tutela del Cane…“Abbiamo davvero poco tempo, aiutateci!”.

di Daniel Lestini

Il grido di dolore dell’Associazione Veliterna Tutela del Cane, perassicurare un Natale diverso ai tanti cani costretti a vivere in una gabbia

Emergenza sovraffollamento al Canile di Velletri

Emergenza adozioni anche presso l’associazio-ne “Fratello Sole, Sorella Luna”, che da mesi

si trova nella sua nuova dimora, nella zona di Col-le Ottone (Velletri). “Un vero e proprio paradiso in terra per gli animali”, lo ha definito Roxana Grasso, ben felice di aver centrato dopo 3 anni quello che era il suo principale obiettivo. Proprio da lei, per questo Natale, arriva tuttavia l’appello per salvare 3 cuccioli di taglia grande di razza Am-staff, di appena 3 mesi, per i quali l’associazione sta cercando una casa. “Aiutateci - esorta la Gras-so -, altrimenti finiranno in un canile. Re Lear, Yuya e Nana (questi i loro nomi) hanno bisogno di trovare una famiglia!”.PER INFO: 333.4277325 - 347.7253194

S.O.S. adozioni

Ospitiamo anche l’appello dell’associazione

Fratello Sole Sorella Luna

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Il Natale è alle porte, se siete fra quelli che adorano la magia e l’atmosfera che

accompagnano questa festa, che amano visitare i mercatini natalizi e i m m e r g e r s i completamente nel clima di uno dei periodi più fatati dell’anno, allora non potete non pensare con largo anticipo a come decorare la casa per le prossime festività. Le origini storiche del Natale, seppur poco certe, hanno dato vita a ipotesi diverse, dove la cristianità si intreccia con le tradizioni pagane. Una di queste è proprio l’usanza di abbellire le nostre case e i nostri balconi, che arriva dai Romani, i quali amavano adornare gli edifici pubblici e le case private con agrifogli e vischio, durante i festeggiamenti sia dei Saturnali prima, che del culto del “Sol Invictus” poi.

Oggi, quando si avvicina il Natale tutto diventa magico e la casa viene vestita a festa, proprio, per

trasmettere gioia e pace. Ecco che ognuno cerca

il suo posticino del cuore dove

p o s i z i o n a r e albero di Natale e Presepe. La t r a d i z i o n e d e l l ’ a l b e r o ,

probabilmente, resta di matrice

pagana. L’abete è una delle poche piante

con le foglie sempreverdi anche in inverno, per questo trasfigura la speranza di sopravvivere durante la gelida stagione, riportando così nelle nostre case il ricordo di riti propiziatori legati al mondo contadino dei nostri antenati. La moda di appendervi sopra decorazioni diverse viene dall’Inghilterra, quando verso la metà dell’Ottocento il marito della Regina Vittoria, il principe Alberto, di origini tedesche, diffuse l’usanza di posizionare

sui rami dell’abete sfere di vetro colorate, ninnoli e giocattoli. Se siete tra i tanti appassionati di tutti questi simboli natalizi per eccellenza, non vi resta che visitare Brilù - Love In Decoration, uno dei negozi del territorio dei Castelli Romani più fornito e ricco di sorprendenti addobbi natalizi; luci sfavillanti; inedite candele; caratteristici paesi nordici in miniatura; eleganti statuine per la natività; colorate ghirlande; speciali biglietti di auguri; numerose sfere e decorazioni in mille modi diversi, semplici e sofisticate. Senza andare troppo lontano, a Grottaferrata all’angolo fra Via Principe Amedeo 8 e Via G. Amici 2, da Brilù - Love In Decoration, potrete respirare già l’aria di festa e trovare tante idee utili e originali, per preparare accuratamente ogni dettaglio legato alla tradizione natalizia e ai momenti dei festeggiamenti in famiglia. Qui, meravigliosamente immersi nelle dolci note e melodie dei canti di Natale in sottofondo, resterete incantati.

Potrete scegliere non solo un vasto assortimento per decorare e profumare la casa e tante idee per apparecchiare la tavola delle feste, ma anche tutto l’occorrente per preparare ottimi e golosi dolci e biscotti, come stampi e teglie particolari, farine e ingredienti di pasticceria speciali. A riempire i cospicui scaffali tanti noti marchi, che arrivano da tutto il mondo, dall’Europa all’America. I proprietari con dedizione e cura già dal mese di Gennaio dell’anno prima, girano fra le fiere dedicate al Christmas più importanti d’Europa, per reperire le novità e gli articoli più gettonati e di tendenza, proposti per il Natale successivo. Quest’anno, inoltre, il negozio farà parte dei Mercatini Natalizi del Christmas Park Land, evento che dal 08 Dicembre al 06 Gennaio 2018 animerà la cittadina di Grottaferrata su Viale San Nilo e nel piazzale adiacente. Un vero e proprio villaggio di Natale, che oltre ai Mercatini ospiterà tanti eventi dedicati, attrazioni e serate di musica e divertimento.

Le radici storiche dell’Avvento e la corsa moderna all’addobbo più bello ed elegante

Alla ricerca del Natale più trendy8

Se pensiamo al Natale l’immagine che molto probabilmente ci verrà alla mente sarà di colore rosso. Il colore tradizionale

delle festività natalizie, ovviamente, non passa mai di moda, ma i trend cambiano ogni anno e propongono sempre nuove soluzioni e tendenze. Quest’anno, accanto agli ever green del rosso, oro e argento, fanno sempre più capolino per gli addobbi e sugli alberi di Natale i colori pastello, soprattutto il rosa, in tutte le sue tonalità. Ovviamente la scelta del colore dipende dal gusto personale ed anche dall’arredamento della casa, ma sono sempre di più le persone che abbandonano le decorazioni tradizionali per preferire palline, nastri e luci rosa shocking, dusty rose, rosa fenicottero, rosa cipria...Ogni tonalità regala atmosfere diverse e si prestano ad abbinamenti nuovi ed originali.Il rosa shocking rallegra e sconvolge, il rosa cipria dona eleganza, il dusty rose, magari abbinato con l’oro, crea un decoro sfarzoso, e con il rosa pastello, spesso insieme al bianco, si fa calare l’ambiente familiare in una scenografia fiabesca.Il rosa compare sempre di più non solo nelle decorazioni dell’albero di Natale, ma anche per gli addobbi della casa e persino in tavola. Ecco allora che anche piatti, bicchieri, tovaglioli e centrotavola si tingono di nuances pastello, per dare un tocco di originalità anche agli abbondanti e lunghi pranzi delle feste.Con un pizzico di originalità e fantasia le varie componenti della tavola possono assumere forme originali in grado di stupire gli ospiti. Ad esempio i tovaglioli possono essere piegati a formare un alberello.Non possono mancare poi, come elementi decorativi, composizioni di fiori e candele profumate a dare un tocco di eleganza alla tavola, e profumare l’ambiente.

Vanno di moda i colori pastello anche per decorare la tavola

Il Natale 2018 si tinge di...rosa10

I l Natale è ormai alle por-

te. Se ne vede crescere l’attesa, tra le

chiese che si preparano al grande evento della nascita

del Redentore, per passare alle ve-trine, ancora affollate dagli acquirenti dell’ultima ora, e finire con le mamme, sino all’ultimo indaffarate ai fornelli.

Un Natale che per molti, pur col passare degli anni, porta ancora con se le tradizioni di un passato in cui i giorni di festa celavano in se un’unicità ed una magia senza eguali. Facendo-ci aiutare da chi quelle tradizioni le ha riportate in un apprezzatissimo libro andiamo a scoprire come si era soliti passare i giorni dei tanti Natali che furono. Con l’ausilio de ‘Le Tradizioni Velle-trane’ di Roberto Zaccagnini, facciamo allora un tuffo nel passato, augurandoci vicendevolmente che sia davvero per tutti un Natale...speciale!!!La celebrazione della Nascita del Redentore cade nel solstizio d’inverno, e fu istituita agli inizi del IV secolo dalla Chiesa d’Occidente, sostituendo una precedente festa pagana (Natalis Solis invic-ti) dedicata alla nascita del dio Sole. Un tempo, molto più di oggi, l’atmosfera natalizia si avver-tiva già molti giorni prima nei tranquilli prepa-rativi delle persone, mentre i segnali più moder-ni della festa sono dati dal frenetico allestimento delle vetrine dei negozi.

Il presepe

La rappresentazione della scena della Natività era eseguita dalla Chiesa fin dal medioevo, ini-zialmente in forma semplice, poi sempre più ar-ticolata e corredata di riferimenti teologici, esat-tamente come si faceva con la rappresentazione della Passione di Cristo. Ma il primo presepe fu, secondo la tradizione, quello composto da San Francesco a Greccio, e che in seguito divenne tradizionale trovando maestri soprattutto nel-le regioni centromeridionali. Nel ‘500 si diffuse l’usanza di costruire il presepe in tutte le chie-se, e più tardi nelle abitazioni private. L’usanza ebbe tanto consenso nel sentimento popolare, che presto si delinearono diversi stili, secondo la tradizione estetica di ogni regione. Poi anche la gente comune cominciò a costruire in casa il pre-sepe, accontentandosi però di pezzi comunque artigianali, di terracotta o di gesso, i quali erano di comune uso fin oltre la metà del ‘900. Già dal giorno dell’Immacolata, per consuetudine, si ti-rava fuori la scatola contenente il materiale del presepe, mentre i ragazzini andavano scovando, nei luoghi umidi fuori di casa, qualche brandello

di muschio, la “vellutina” per tappezzare qualche tratto del paesaggio, o per mascherare la basetta delle statuine. A rotazione, ogni tanto qualche statuina andava sostituita, caduta e danneggiata proprio a causa della loro instabilità sul tappe-to di muschio. Tra la corte dei miracoli che fa da contorno alla Natività, si cominciò a ideare tutta una schiera di mestieranti, che andò moltiplican-do le proprie arti con l’invenzione della plastica.

L’albero e Babbo NataleNella seconda metà del ‘900 si diffuse anche in Italia l’usanza nordica dell’albero di Natale, che ben presto insidiò la secolare tradizione del pre-sepe: l’albero si monta e si disfa più in fretta, è colorato, fa luce, occupa meno spazio, sporca di meno (specie quando è artificiale). E come di plastica diventarono le statuine del presepe, così di plastica si fecero i puntali e le palle dell’albero.Ma insieme all’albero, comparve un grosso per-sonaggio che subito conquistò il favore popola-re, andando ad occupare quel posto di personifi-catore del Natale che, nella tradizione popolare, in effetti mancava. Babbo Natale nasce nel nord Europa, ma in realtà passa per l’America.E non poteva essere altrimenti, se oggi non solo è entrato in ogni casa, ma soprattutto nelle ve-trine di tutti i negozi del mondo. L’origine di questo grande affare è San Nicola, vescovo di Mira, vissuto nel IV secolo e conosciuto pure come San Nicola di Bari. Uno dei santi più vene-rati, è celebrato nell’Europa settentrionale come Santa Claus, nomignolo olandese di Nicola. Pa-trono, tra l’altro, dei bambini, il giorno della sua festa (6 dicembre) era usanza regalare doni ai fanciulli.Quindi, oltre a tutte le credenze e le leggende che fiorirono sulla sua vita quasi sconosciuta, e a tutte le usanze popolari ben poco connesse col culto religioso, la sua figura principale fu quella del donatore di giocattoli. Esportato il suo culto in America, perdette mitra e pastorale, divenne obeso, si vestì della casacca rossa che oggi lo di-stingue, e fu battezzato Babbo Natale. Fu la sua fortuna. Imponendosi subito in tutto il mondo come elargitore di regali, da noi trovò una forte resistenza nella italianissima Befana, che a lun-go sostenne un fiero testa a testa. Ma sospesa per un lustro la festività della Befana, negli anni ‘70 del XX secolo, quella distrazione fu fatale alla vegliarda. Nella descrizione tradizionale, Babbo Natale viaggia su una slitta volante tirata dalle renne e, come la sua compagna antagonista che viaggia su una scopa volante, entra nelle case passando per la cappa del camino.

Il cioccoLa giornata della vigi-lia di Natale trascorre nell’ansia preparatoria della sera. Un tempo, già nei giorni prece-denti, si poteva osser-vare il viavai di carret-ti recanti “cupelle” di vino per quei giorni di festa, o ciocchi di legna da ardere per le lunghe serate da trascorrere in famiglia. E infatti, tra-dizione nostra ma comune a molte regioni è l’ac-censione di un grosso ciocco nel camino, alla sera della vigilia. Il ciocco, se di dimensioni adeguate e di buon legno, e con un tiraggio non eccessivo della cappa, non deve divampare ma bruciare len-tamente per durare almeno tutta la notte, e c’era chi riusciva a tenerlo accesso fino a capodanno.

La cena della Vigilia

La cena della vigilia era, ovviamente, di magro. Le varietà di pesce in tavola, nei tempi antichi, dipendevano dalla condizione sociale della fa-miglia. Dalle nostre parti erano tradizionali gli spaghetti al tonno, o anche alle acciughe, e il bac-calà in umido con uva passa. Seguivano grosse padellate di frittelle d’ogni genere, da quelle tra-dizionali di broccoli a quelle di baccalà, da quelle di zucca a quelle di mele. Molto comuni erano le frittelle fatte con la radice di pastinaca. Per dol-ce, comparivano finalmente in tavola le ciambel-le e i biscottini preparati nei giorni precedenti. Questi dolci, dovendosi consumare anche nel giorno di vigilia, sono rigorosamente di magro, cioè non contengono uova. Abbondano invece di miele, dolcificante già largamente usato dagli an-tichi Romani, che usavano farne dono per la fine dell’anno, proprio come simbolo e augurio di ab-bondanza e dolcezza. Dolci tipici delle feste nata-lizie erano pure i mostacciòli, specie di biscottini preparati in formine di legno dalla sagoma rom-boidale, spesso intagliate con figure floreali. Ol-tre al torrone un tempo si mangiava il pangiallo

(‘o pangiale), dolcissimo impasto di miele e frutta secca (fichi, uvetta, prugne, ecc.), oggi sostituito dal panettone di origine milanese, e dal pandoro.Al momento di iniziare la cena, i genitori trova-vano sotto il tovagliolo una busta contenente la “letterina di Natale”, che i bambini avevano pre-parato sotto la guida della maestra. Sia quelle acquistate in cartoleria, che quelle fatte fare dai bambini, erano costituite da due fogli a righe, grandi come un quaderno, e sulla prima facciata v’era una scena della Natività decorata con por-porina d’oro o argento. I genitori si disponevano quindi alla lettura, simulando ogni volta sorpresa e curiosità per un evento che invece avevano at-teso e sperato.Nella letterina, agli auguri per quella santa notte, si ripete la stessa invariabile formula: “…vi pro-metto di essere buono”. Quindi il bambino viene posto in piedi sul tavolo o una sedia, e tra mille insistenze dei familiari recita la poesia di Natale, un tempo detta “sermone”, fatta imparare a scuo-la nei giorni precedenti. A ricompensa, il fanciullo riceve la mancetta, e un tempo questa operazione rappresentava un rito solenne. Il bambino bacia-va la mano del padre, dicendo: “Grazie, padre! E, ben’e mmeglio, a ‘n atr’anno!”. Spesso le madri cucivano una sacchetta di stoffa che appendeva-no al collo dei bambini, per dar modo a loro di raccogliere e conservare le monete ricevute. Oggi si è perduta ogni forma rituale, restando soltanto la pretesa del fanciullo, che arraffa mance da ge-nitori, nonni, zii, e parenti.

La notte della VigiliaQuindi si tirava tardi in attesa della mezza-notte, davanti al ca-mino dove il ciocco andava consumando-si . L’idea del ciocco è talmente associata al Natale che, per sotto-lineare una situazione assurda, contradditto-ria, si usa dire: “Natale co ‘o sole, e Pasqua co’ ‘o tizzone”. E ciò può alludere, esplicitamente, anche alle bizzarre con-dizioni meteorologiche. Ma in condizioni nor-mali di stagione, è ovvio che a dicembre faccia freddo, e che si cerchi conforto dinanzi al fuoco il quale, però, scalda solo davanti.Da qui, un’amara constatazione: “Dicembre: de-nanzi me scallo, e derèto me ‘ngègne”, che può essere variamente applicata a molti casi della

vita.L’occasione di trovarsi tutti insieme, e di dover passare il tempo, dava modo di avventurarsi in lunghi racconti che, in altre circostanze, sarebbe stato impossibile portare a termine.Per tale ragione, di una lunga storia si dice che, per raccontarla “ce vorìa ‘a notte de Natale”. I più anziani riproponevano storie della vita mi-litare o, in tempi più recenti, dello sfollamento durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Oppure cercavano di arginare il sonno dei bambini raccontando loro le “fraolétte”, sto-rielle tratte dai racconti evangelici. Intanto tutte le chiese si affollano per la Messa di mezzanotte, dove i fedeli vanno – come si dice – “a veder na-scere il Bambinello”.Legate a una notte così magica, non potevano

mancare credenze popolari. Secondo la nostra superstizione, i bambini nati nella notte di Na-tale “patìsceno de male caduto”, cioè soffrono di epilessia. Secondo altri, “patìsceno de lópe penàro” (lupo mannaro), cioè soffrono di lican-tropia. Essendo entrambe le malattie ritenute un tempo misteriose, è chiara l’idea che attribu-iva ai bambini nati in quella notte una specie di maledizione. Ciò perché, essendo quella notte riservata alla celebrazione della nascita del Re-dentore, chiunque avesse osato nascere in quelle ore sarebbe stato negativamente segnato.

Il giorno di NataleLa mattina di Natale, le strade si popolano in tarda ora, compatibilmente con il ritardo con cui ci si è coricati. Non esistono particolari tradizio-ni, se non quella universale di visitare qualche parente, scambiarsi gli auguri e, magari, anche qualche regalo. Per il resto, ci si affretta a sedersi a tavola per gustare i maccheroni fatti in casa. Chi alleva il maiale, tradizionalmente lo scanna in questi giorni, purché siano giornate fredde e non nebbiose.Si tratta, il più delle volte, del porcellino acqui-stato alla fiera di San Clemente dell’anno prece-dente. I prosciutti compariranno subito appesi alle travi dei tinelli, ma immediatamente da uti-lizzare è il sangue, col quale si confeziona il “san-guinaccio”, di cui si è già riferito descrivendo il Capodanno.Prima ancora, si può gustare la cosiddetta “scan-natura de pórco”.

Alle radici del Natale che fu, tra le tantetradizioni perse e quelle ancora in voga

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di Roberto Zaccagnini

Sabato 5 gennaio, quando le luci del giorno lasceranno spazio al buio della notte,

sperando che le condizioni meteorologiche possano volgere al meglio, l’attesa per l’arrivo dei Re Magi, a Velletri e Lariano coinciderà con la trepidazione per l’arrivo dei pasquellari, che entreranno in azione nelle campagne e nelle zone pedementonane, magari dopo essersi già esibiti nel pomeriggio lungo le vie cittadine.“La Pasquella – ci viene ancora una volta in-contro Roberto Zaccagnini - è un canto augu-rale che si conclude con la richiesta di doni e cibarie. Con riti e nomi diversi, la tradizione appartiene a varie regioni d’Italia, anche se per molti l’origine è abruzzese. Sarebbe sta-ta portata nelle nostre contrade dai pastori che d’inverno scendevano per la transuman-za nella campagna romana. Sono solitamen-te quattro i pasquellari che compongono una squadra, detta “cavetta”. “Gavétta” era antico termine marinaresco per intendere il gruppo di soldati che mangiavano nella stessa gavet-ta, e poi drappello di soldati di scorta al Papa; oggi è usato per definire qualsiasi gruppo di persone addetto a un certo lavoro o operazio-ne. Essi sono muniti di strumenti e oltre al cantore che porta anche il cesto per raccoglie-re i doni, uno ritma col tamburello, uno suo-na la fisarmonica, e l’altro accompagna con la “caccavèlla”.La notte della Befana, i pasquellari si pongo-no nei pressi di una casa e iniziano a suonare

la Pasquella. Di regola non dovrebbero esser-ci luci accese all’esterno, e chi è in casa non dovrebbe curiosare fuori. Alla fine del canto, se il padrone di casa è disposto ad accettare i pasquellari, apre leggermente la finestra o la porta. E’ il segnale che la squadra può en-trare in casa. Nell’ingresso vengono preparate bevande e cibarie e i doni da portar via. Solo dopo aver consumato, può esserci l’incontro con i padroni di casa, e i pasquellari possono, a richiesta, continuare a cantare e suonare in casa. Della Pasquella esistono diverse versioni, pur nascendo tutte da uno stesso canovaccio e riconducendosi tutte allo stesso spirito. Alla fine ogni gruppo di Pasquellari, avendo tramandato a voce i testi, riesce ad ap-portare le proprie personali modifiche.Due sono invece le diverse, principali intonazioni d e l canto, carat-teristiche delle due contrade montane dove la tradi-zione è più viva”

…e il 5 gennaio sarà la notte della ‘Pasquella’

Con l’ausilio de ‘Le Tradizioni Velletrane’ di Roberto Zaccagnini, facciamo un tuffonel passato, augurandoci vicendevolmente che sia davvero per tutti un Natale...speciale!

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Particolarità, prodotti di manifattura italiana e ottimo rapporto qualità prezzo sono gli ingredienti principali

della Termoidraulica Fea, atelier di idraulica e termica a Rocca di Papa.Un angolo dove il made in Italy è di casa, unitamente a un servizio di assistenza pre e post vendita che fanno la differenza sul territorio, sia al pubblico che per i professionisti. La vasta gamma di prodotti, all’interno del punto vendita di via Frascati, 155, fanno della Termoidraulica Fea, di Giuliano Sellati, un vero e proprio punto di riferimento per forniture residenziali e professionali, che permettono di soddisfare tutte le esigenze del mercato dell’idro-termico sanitario e riscaldamento.Presso la Termoidraulica Fea è possibile acquistare prodotti frutto di un’attenta ricerca sul mercato e dell’attenzione ai particolari, come la rubinetteria Oioli (con garanzia 5 anni), i sanitari Alice Ceramica e Pozzi Ginori, caldaie Baxi e Hermann

Saunier Duval, i ricambi Geberit, e poi ancora Fondital per i radiatori e Arte Clima per le

valvole, Daikin e Hisense per i condizionatori, e tanti altri delle migliori marche a disposizione sul mercato.Va di pari passo con la qualità anche la ricerca di nuove soluzioni altamente performanti, come l’innovativo sistema multistrato per le installazioni idrotermosanitarie.Completano la vasta gamma di prodotti e forniture per impianti idraulici anche la vendita di stufe

Anselmo Cola, con la possibilità di accedere al conto termico 2.0, e apertura della pratica con assistenza in sede.Con l’arrivo dell’ inverno presso la Termoidraulica Fea sarà possibile infine

acquistare materiale per la coibentazione dei tubi delle caldaie e liquidi antigelo, misure raccomandate contro i guasti causati dalle basse temperature.

Sistemi innovativi e forniture di qualità per impianti termici ed idraulici

Tutta la qualità del Made in Italy alla Termoidraulica Fea

Un evento a s t r o n o m i c o emozionante e

suggestivo. Si presenta così il passaggio della “Cometa 46P/Wirtanen”, il corpo celeste in rotta verso la Terra, che sarà al suo perielio, cioè nel punto di massima vicinanza al Sole, il 12 dicembre, raggiungendo invece la  distanza minima dalla Terra il 16 dicembre, quando si troverà ad “appena” 12 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Sarà quindi una cometa osservabile anche ad occhio nudo, in luoghi bui e lontani dalle luci delle città. Per godere al meglio dello spettacolo astronomico si potranno usare dei binocoli o i telescopi, come quelli del Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa.La  cometa 46P/ Wirtanen, scoperta nel 1948 dall’astronomo statunitense

Carl A. Wirtanen, ha infatti un periodo di rivoluzione r e l a t i v a m e n t e breve e tra  poco più di 5 anni  tornerà a  salutare  il Sole, regalandoci di nuovo lo spettacolo della sua caratteristica chioma.

Si stima inoltre che 46/PWirtanen abbia un diametro di 1,2 chilometri, e la sua  affascinante coda, come suggerito da Ligustri, nei giorni di massima osservabilità potrebbe avere una lunghezza paragonabile al doppio del disco lunare.Un ultimo dato risulta ancor più curioso. La cometa 46P/Wirtanen è stata  inizialmente selezionata come obiettivo della sonda spaziale “Rosetta”  dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ma poi, a causa di problemi nel trovare la giusta finestra di lancio, si  decise di indirizzare la missione verso la  cometa 67P/

Churyumov-Gerasimenko.Proseguono intanto gli Astroincontri presso il Parco astronomico castellano, strutturati secondo uno standard ormai collaudato, che prevede una presentazione divulgativa su un tema astronomico e l’osservazione guidata del cielo a occhio nudo e al telescopio.La struttura è dotata di un Planetario da 7 metri, in grado di ospitare fino a 50 persone, oltre ad una nuova cupola astronomica da 4 metri, un percorso espositivo e tanto altro ancora.

“Il nostro p i c c o l o museo della scienza – ha spiegato il presidente dell’Associazione Tuscolana Astronomia, Luca Orrù - é a disposizione del territorio dei Castelli Romani e della Provincia di Roma, con attività molto diversificate, che spaziano dalla didattica alla ricerca, dalla divulgazione al turismo ambientale”.

Il 16 dicembre sarà il giorno in cui il corpo celeste sarà più vicino alla Terra

Occhi all’insù per la Cometa di NataleL’evento astronomico sarà osservabile al meglio presso il Parco astronomico “Livio Gratton”

Arriva il freddo, scopri come proteggere tubi e caldaie

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Il Natale è un periodo dell’anno in cui si ricevono e si fanno molti regali. Il

traffico aumenta, nei negozi non si può entrare, la gente sembra irreparabilmente colpita da una incondizionata voglia di fare regali. E’ cosi che mi sono chiesta quale fosse la differenza tra regalo e dono. Quante di quelle persone che corrono da un negozio all’altro, quante di quelle conversazioni rubate s e g r e t a m e n t e nei negozi o per le vie del q u a r t i e r e , rappresentano un gesto di vero amore nei confronti dell’altro. Qual è la differenza tra un dono e un regalo? La prima grande differenza che scorgo pensando ad un dono è che quest’ultimo non tiene conto dell’aspetto quantitativo, non rappresenta un dovere, non esprime un potere economico. Un dono rispetto ad un regalo conserva la qualità del rapporto che sancisce il legame tra la persona che dona e quella che riceve, il dono è un omaggio ai sentimenti e alla persona e rappresenta l’affetto/amore incondizionato che si prova nei confronti dell’altro. Il dono è una scelta e, in quanto tale, si contrappone al regalo come atto dovuto.Chi dona sceglie l’oggetto che rappresenta un simbolo di amicizia e di stima, realizza un atto d’amore in maniera autentica. È quindi plausibile pensare che per donare non bisogna aspettare un’occasione…ogni momento è quello giusto. Non è un atto dimostrativo ma un gesto d’amore. Forse riflettere su questa differenza può aiutare a comprendere la qualità delle relazioni che si instaurano e il modo in cui ci si

rapporta all’altro. Non si dona solo comprando un oggetto! Si dona il proprio tempo, le proprie attenzioni, si donano i

propri pensieri. Quando questo scambio

è presente e, soprattutto è reciproco, fa di quel rapporto una magica esperienza di

vita. Possiamo regalare un gioiello

prezioso al nostro compagno di vita, ma non

essere in grado di comprenderne una preoccupazione; possiamo pensare di regalare il PC di ultima generazione ai nostri figli, ma non essere in grado di contenerli in un momento di difficoltà. Possiamo regalare un oggetto ad un’amica, ma non scambiare mai con lei una parola, o non preoccuparci di una sua difficoltà. Queste sono delle riflessioni che portano ad analizzare la qualità dei rapporti non solo all’interno del nucleo familiare ma anche all’esterno. Se stessi in relazione con gli altri in ogni contesto: amicale, familiare, di coppia, lavorativo. Il significato sociale che oggi si tende a dare al Natale talvolta ci allontana dal vero significato di questa festa. Si tende ad essere centrati su valori che appartengono a script esterni, caratterizzati da regole di buon senso, che talvolta ben poco tengono conto del sentire profondo. È proprio in questa oscillazione tra ciò che ci si aspetta e ciò che si sente, che si inserisce la differenza tra dono e regalo! Una differenza che forse agli

occhi di molti poco ha a che fare con la relazione, ma che invece, descrive esattamente quale parte di noi si esprime in maniera più autentica. Concludo citando proprio le parole di Gesù che ci invita a comprendere come alcuni gesti siano l’espressione di un atto d’amore autentico: “Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé

i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”.Forse quello che Gesù ha cercato di trasmetterci in questo passo del Vangelo è che la generosità non è visibile agli occhi, non si concretizza in un oggetto ma piuttosto è PRESENZA! Buon Natale a tutti!

Tutta la differenza che c’è tra un Regalo e un...Dono. Anche a Natale!

Dott.ssa Rosj GuidoStudio: Albano Laziale, via Rossini, 14Studio: Roma-Infernetto, via Umberto Giordano, 70Tel. 340.9332030“La sola persona che non può essere aiutataè la persona che getta la colpa sugli altri” (C. Rogers)

PER APPROFONDIMENTI E APPUNTAMENTI

In attesa delle festività natalizie e delle grandi rimpatriate familiari attorno a tavole imbandite, dalla rubrica di Food di Castelli Notizie, “Il Verde In Tavola” (di Eliana Lucarini) vi proponiamo tre menù

speciali: Menù Tradizione Carne, Menù 100% Vegetale, Menù Tra-dizione Pesce. Ognuno con quattro portate diverse: antipasto, primo,

secondo e dolce. Tanti abbinamenti speciali e insoliti, con ingredienti particolari per ricette che variano dalla tradizione all’innovazione, per tutti i gusti e tutte le esigenze...le vecchie usanze delle nonne riscoperte in piatti originali e,soprattutto, golosi!

L’Azienda L’Agro del Kiwi, il Kiwi che stupisce in cucina, è una start-up

della provincia di Latina, nata dall’idea di una famiglia di coltivatori di kiwi del ter-ritorio pontino, Roberto e Filomena, che dopo 20 anni di duro lavoro nei campi del-le loro coltivazioni, riescono a depositare la domanda di brevetto per la produzione di alimenti trasformati e derivati dal Kiwi. Così, nelle mani dei due figli, Federica ed Enrico, la start-up prende forma e metto-no in piedi un’azienda dove la passione di sempre, quella delle generazioni preceden-ti si unisce all’innovazione e a un progetto strabiliante, quello di creare ricette inedite per palati raffinati e per cucine gourmet, at-traverso le tradizioni culinarie di famiglia. Nasce così, in breve tempo, una linea di prodotti legata all’aceto di Kiwi: aceti, glas-se e confetture, esclusivamente a base di Kiwi Hawyard. Glasse e aceti prelibati con un processo di affinamento in damigiane di vetro e di invecchiamento in Barrique di rovere, con una bassa percentuale di alcool etilico, solo lo 0.02%. Un sogno che diventa con grande orgoglio una inedita realtà!

“L’Aceto di Kiwi è un prodotto par-ticolare e ricercato. Affinato per due

anni in damigiane di vetro, l’Aceto N. 2 ha un gusto brioso e semplice, da abbi-nare a piatti gourmet, così pure a piatti freschi e veloci. Qui si sposa con il suc-co dell’arancia, conciliando due sapori apparentemente contrastanti, ma che trovano un’ unione eccezionale.”

“La Glassa 12 di Aceto di Kiwi dell’ azienda L’Agro del Kiwi è una glas-

sa che deriva dall’aceto di Kiwi Haw-yard, morbida al palato e gradevole. E’ una glassa dal gusto agrodolce versati-le in cucina, esalta i sapori, donando al palato una persistenza lieve e delicata, lasciando un gusto pungente.”

Idee per il tuo menù delle feste1716

Per 4 persone Preparazione 30’, Cottura 40’

150 g di farina manitoba, 250 ml di latte, 1/2 cucchiaio di olio di mais, 150 g di tofu al naturale, 220 g di zucca mantovana, 1 scalogno, olio Evo, sale, pepe, erba cipollina e steli di zafferano per decorare.

Per la crema di noci 200 g di ghe-rigli di noce, 40 g di pinoli, 20 ml di panna vegetale da cucina, 1 pani-no integrale, 1 o 2 cucchiai di latte vegetale non zuccherato, 2 cucchiai di olio, paprika dolce, sale, pepe, ac-qua o brodo vegetale.Preparate la pastella per le crespel-le. In una terrina setacciate la fari-

na con il sale, disponetela a fontana e unite poco alla volta l’acqua e l’olio di mais, fino a stemperarla senza lasciare grumi. Fate riposare co-perto per qualche ora. Ungete una padella con il fondo antiaderente e lasciate scaldare. Versate con il me-stolo una dose di composto, avendo cura di allargarlo per tutto il fondo, cuocete qualche minuto da entram-bi i lati. Procedete fino alla fine del composto. In una padella mettete poco olio Evo e lo scalogno, lascia-te rosolare qualche minuto e poi versate la zucca pulita e tagliata a dadini, Aggiustate con il sale e il pepe. A metà cottura unite anche il tofu tagliato a cubetti. Fate cuocere a fuoco basso. Schiacciate il compo-

sto con una forchetta, amalgamate bene il tutto. Riempite le crespelle. Nel frattempo, preparate la crema di noci. Lessate per qualche minuto in ac-qua bollente le noci, scolate, asciu-gate e togliete la pellicina. Togliete la mollica dal panino e lasciatela in ammollo per qualche minuto. Nel bicchiere di un frullatore ad immer-sione versate le noci, la mollica, i pinoli, frullate e poi aggiungetela panna vegetale, l’olio Evo, il latte, una presa di sale e di paprika dolce. Amalgamate fino a rendere il com-posto omogeneo. Nel caso risulti troppo denso, aggiungete qualche cucchiaio di acqua o brodo vegetale. Prendete una teglia da forno e ver-

sate la crema di noci sul fondo. Ada-giate le crespelle riempite di tofu e zucca. Mettete la crema anche sulla superficie. Cospargete di gherigli di noce. Mette in forno a 180° per una 15 di minuti. Sfornate decorate con erba cipollina e steli di zafferano. Servite calde.

Curiosità: L’idea in più…Potete servire le crespel-le intere o tagliate a rondelle, per ren-dere la mise en place più ricerca-ta e scenografi-ca, adatta alle festività nata-lizie!

Menù 100% vegetale

Crespelle ripiene di tofue zucca con salsa di noci

Per 4 personePreparazione 15’, Cottura 15’

4/6 fogli di pasta fillo, 200 g di for-maggio di malga morbido, 2 cuc-chiai di olio Evo, sale, pepe, erba cipollina o timo a piacere, un confe-zione da 30 g di Glassa 12 di Aceto di Kiwi, qualche cucchiaio di farina

Preparate il ripieno. In una cio-tola lavorate il formaggio di malga

con olio, erba cipollina, sale, pepe e qualche cucchiaio di acqua. Mettete il composto in una sac-à-poche. Pre-parate velocemente i fogli di pasta fillo su un piano di lavoro, adagian-doli uno alla volta, per evitare di farli seccare. Formate dei rettangoli e su di ognuno versate il formaggio. Richiudeteli in modo da creare dei bastoncini e sigillate con una colla formata da acqua e farina. Dispone-te i bastoncini ottenuti in una teglia

e infornate a 180° per 15/20 minu-ti. Servite caldi accompagnando con la Glassa 12 di aceto di Kiwi.

Curiosità: I formaggi di alpeggio o di malga sono derivati dal latte munto da vacche allevate nelle mal-ghe di montagna e vengono prodot-ti secondo regole precise. Gli ani-mali pascolano all’aperto durante l’estate e mangiano erbe ed essenze fresche, così il loro latte diventa più

buono ricco di note fiorite, il for-maggio diviene così più gustoso e pregiato.

Abbinamento Vino: Castelli Ro-mani DOC rosso novello, compo-sizione Cesanese comune, Merlot, Montepulciano, Nero buono, San-giovese. Dal colore rosso rubino; più o meno intenso. Al naso vinoso, persistente, fruttato; al palato fre-sco, armonico, secco e rotondo.

Menù tradizione carne

Bastoncini di pasta fillo con formaggio di malga e Glassa N. 12 di Aceto di Kiwi

Per 4 personePreparazione 15’

Senza cottura500 g di salmone naturale

norvegese affumicato, 2 finocchi, 2 arance, 1 melagrana, 1 con-

fezione da 30 g di Aceto

di Kiwi I n v e c -c h i a t o

N. 2 L’Agro del Kiwi, sale e pepeLasciate marinare il salmone per 20/30 minuti in un’emulsio-ne formata da olio Evo, Aceto di Kiwi L’Agro del Kiwi, succo di arancia, sale e pepe. Pulite i fi-nocchi e tagliateli finissimi con l’aiuto di una “mandolina” per verdure o di un’affettatrice. Con-dite in un’insalatiera con olio, sale e pepe. Sbucciate le arance e ottenente delle fette tagliate fi-

nemente. Su un piatto di portata realizzate un letto con i finocchi, adagiate le fette marinate di sal-mone e quelle di arancia. Sgrana-te la melagrana con una forchetta aggiungetela sulla superficie del salmone. Condite con l’emulsione della marinatura e versate ancora qualche goccia di Aceto di Kiwi L’ Agro del Kiwi.

Curiosità: Potete sostituire il

salmone affumicato, anche, con il trancio di salmone naturale nor-vegese fresco e cotto al vapore.

Abbinamento Vino: Circeo DOC rosato, composizione, Mer-lot, Sangiovese, Cabernet Sauvi-gnon. Dal colore rosa cerasuolo, rosa chiaretto; al naso è fine, piacevole; al palato risulta secco, morbido, armonico, delicato, vel-lutato.

Menù tradizione pesce

Salmone affumicato con acetodi kiwi invecchiato e arancia

Un menù moderno, alternativo e salutare. Completamente vegetale all’insegna di un Natale green, cruelty free, ma non per questo meno gustoso, anzi straordinariamente delicato e sofisticato!- Insalata russa leggera con mayo veg aromatizzata al curry- Crespelle ripiene di tofu e zucca con salsa di noci- Cotolette di sedano rapa- Biscottini pan di zenzero e cannella

Un menù che ricorda la tradizione, ma è abbinato a ingredienti nuo-vi, che portano alla scoperta di sapori inediti e particolari, per un pranzo di Natale o del Primo Giorno dell’anno goloso e saporito!- Crema di funghi aromatizzata al pepe di Sichuan- Bastoncini di pasta fillo con formaggio di malga e glassa n. 12 di Aceto di Kiwi- Bucatini patate e nocciole al profumo di zafferano- Spiedini di lonza ananas e prugne - Mini panettoni aromatizzati al rum

Un menù pensato per la Vigilia di Natale o per il Cenone di San Silve-stro, rigorosamente con pietanze di pesce, leggero e naturale, sobrio ed elegante. Ricette composte con ingredienti innovativi per creare un’atmosfera ricercata durante le serate più magiche dell’anno!- Tartine gamberetti e caviale di pomodoro- Lasagnette crema di carciofi e pesce spada affumicato- Salmone affumicato con aceto di kiwi invecchiato e arancia- Sorpresa al limone

a cura di Eliana Lucarini

Leggi le ricette complete sul nostro sito:

www.castellinotizie.it

Le microplastiche, particelle piccolissime, quasi indistinguibili sulle spiagge

e nei mari, sono ormai una forma di inquinamento con il quale è necessario sempre più fare i conti. L’Europa stessa ha messo al bando la plastica monouso, dichiarando addio dal 2019 a cannucce, piatti e stoviglie varie (in PP e PS). Durante le festività natalizie, nelle famiglie italiane, purtroppo, esiste l’abitudine di utilizzare, proprio, queste stoviglie in plastica monouso, che arrivano fino ai mari e agli oceani , se non smaltite rispettosamente entrano a far parte di una lunga catena di inquinamento. Oggi, sono possibili tante soluzioni alternative. La scelta più green resta quella di fare a meno delle stoviglie monouso, riservandole a quelle occasioni inevitabili. Utilizzare piatti e bicchieri durevoli in ceramica e vetro resta la scelta migliore. Quando, però, l’usa e getta è imprescindibile, allora, bisogna prestare attenzione e fare una scelta consapevole e, soprattutto, green.Si trovano in commercio diversi materiali da utilizzare al posto della plastica. Seppur ancora

esista confusione su quale sia il materiale più ecologico, si possono acquistare prodotti biodegradabili e compostabili, che rispecchiano i criteri previsti dalla norma standard UNI EN 13432:2002, che mette ordine, proprio, ai due concetti. Per i pranzi e per le cene in famiglia, si possono utilizzare stoviglie compostabili in materiali come: bambù, biodegradabile e compostabile; legno, biodegradabile e compostabile; polpa di cellulosa, biodegradabile e compostabile; foglie di palma, facilmente compostabili e fibre vegetali miste. Molte sono le ditte specializzate che producono e commercializzano le cosiddette bioplastiche simili alla plastica sono manufatte utilizzando i

diversi tipi di materiali organici decomponibili. Nel panorama italiano, una delle aziende pioniere è Minimo Impatto, che da più di dieci anni si occupa di stoviglie green. Una realtà nata nel 2007 con la mission di informare i consumatori finali sul possibile utilizzo di prodotti ecologici alternativi a quelli in plastica (in PP e PS). L’azienda distribuisce una gamma ampia di ecostoviglie ed è fra le più conosciute e avviate nel mondo della green economy, raggruppando diversi marchi del settore. Tutte le stoviglie che mette a disposizione

dei consumatori finali sono biodegradabili e compostabili. I materiali di cui sono composte sono amido di mais (PLA e Mater- BI) resti di canna da zucchero, foglie di palma e legno. Un’offerta veramente accurata e selezionata, mirata a promuovere un modo di vita green per la sostenibilità del pianeta e lo sviluppo di una nuova etica nel commercio, basata sulla

trasparenza e sulla scelta di fornitori selezionati. Con

la sede a Fiano Romano, oltre alla normale vendita, l’azienda propone un sito online completo e dettagliato,

dove poter acquistare in tutta comodità una

grande varietà di stoviglie, vettovaglie, prodotti specifici

per finger food, take way adatti ad ogni esigenza. Tutti i prodotti proposti sono pensati sia per il consumo casalingo, che per quello della grande ristorazione e sono adatti a feste, sagre, eventi di qualsiasi genere, manifestazioni dove, normalmente, non è possibile l’utilizzo di vasellame e stoviglie durevoli. L’azienda lavora nutrendo la speranza di creare piano, piano un mondo migliore e sostenibile, grazie al contributo di ognuno. Per le prossime festività natalizie, non resta che acquistare comodamente da casa le stoviglie green su minimoimpatto.com.  

di Eliana Lucarini

Quando l’usa e getta è imprescindibile ci vengono in aiuto i prodotti compostabili

Anche a Natale la tavola è green18

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Uno dei dolci per eccellenza dedicati al Natale è il Pandoro. Dolce amato da grandi e

piccini, che trova sempre posto sulle tavole italiane, imbandite per questa occasione. Quando, dopo i pranzi e le cene dei giorni di festa, si inizia a tagliare a fette la sua tipica forma di stella a otto punte, il suo profumo inebria la tavola dei commensali e la nuvola di zucchero che lo avvolge, dal quale sembra uscire quasi una magia, richiama subito alla mente l’infanzia e quel fatato momento che arriva tutti gli anni. Questa sorta di pan brioche caratteristico, soffice e vaporoso, ha pochi e semplici i n g r e d i e n t i : farina tipo “00”, uova, zucchero, burro e latte. Ingredienti tanto comuni, che quasi potrebbero far pensare a una facile realizzazione casalinga. Cosa alquanto lontana dalla realtà, perché la stella a otto punte è uno dei dolci più complicati da realizzare home made. Per creare il vero Pandoro, non bisogna certo essere per forza pasticceri provetti, ma occorre tempo e pazienza, inoltre, bisogna avere una certa esperienza con i dolci lievitati e con la lavorazione del lievito madre, il vero segreto di questo dolce. Il lungo e impegnativo procedimento per realizzarlo, alla fine, offre al cuoco e a chi lo assaggia, grande orgoglio e soddisfazione, nonché tutta la sua golosità. Leggerissimo al tatto e dal sapore delicato e dolce necessita di tre fasi di impasto e lievitazione. Nella sua versione artigianale è certamente migliore e presenta tutta la sua straordinarietà. La sua storia è ricca di aneddoti e supposizioni. La versione che mangiamo e prepariamo ai giorni nostri, risale all’Ottocento, come evoluzione nel tempo del “nadalin”, il dolce inventato e sfornato nella Verona del Duecento, sotto la signoria della famiglia Della Scala per festeggiare il primo Natale da signori di Verona. Il suo nome, invece, risalirebbe ai tempi della prospera Repubblica di Venezia del Rinascimento, quando venivano offerti dolci decorati con foglie di oro zecchino, fra i quali pare ci fosse un dolce conico ricoperto di oro chiamato

“Pan de oro”. Secondo un’altra interpretazione, forse fra quelle più attendibili, discenderebbe dal “pane di Vienna” (Wienerbrot), probabilmente,

derivato a sua volta dalla brioche francese. La ricetta del

“pane di Vienna” arrivò a Verona importata

n e l l ’O t t o c e n t o dai pasticceri asburgici, che l a v o r a v a n o nelle pasticcerie più rinomate

della città. Cosa certa è che il

Pandoro, così come lo conosciamo oggi, è

quello che il Sig. Domenico Melegatti, pasticcere veronese, brevettò il 14 Ottobre 1884, come dolce morbido e la cui realizzazione voleva uno stampo particolare, disegnato da un pittore e artista impressionista dell’epoca, Angelo Dall’Oca Bianca. Al Sig. Melegatti il merito di averlo saputo riproporre e averlo reso il primo prodotto dolciario “industriale”. Il pasticcere, come si racconta, venne ispirato dall’antica usanza della preparazione del Levà, un dolce tipico che le donne dei paesi

locali impastavano insieme nel giorno della Vigilia di Natale. Così nella storia, il Pandoro è indissolubilmente legato alla città di Verona, ma oggi, arricchito

con gocce di cioccolato, liquori, crema di gianduia e addirittura in versione senza glutine e vegan, è il simbolo del Natale in tutto lo stivale!

Radici antiche quelle del Pandoro, dagliingredienti semplici ma dalla lavorazione delicata

Il dolce disegnato da un pittore impressionista

Le tradizioni culinarie natalizie sono davvero molte

in tutto il territorio nazionale. Nei Castelli Romani, oltre ai piatti salati, si usano le ricette più antiche dolciarie per poter donare un sapore famigliare a questa festività.  Di tradizioni gastronomiche Marino   ne ha in abbondanza. La Città dell’Uva vanta una storia vinicola risalente al “Ferentum” di epoca romana. Dal vino DOC marinese nasce la famosa Ciambella al mosto. Tuttavia, il dolce tipico natalizio in questo territorio è il Tozzetto. Questo viene degustato ad una fiera di artigianato il 13 dicembre in occasione della festività di Santa Lucia, compatrona di Marino.

Il Tozzetto è un biscotto da dessert della tradizione laziale ed umbra. Oggigiorno, le nocciole (ingrediente principale) sono spesso sostituite da pistacchi, cioccolato, pinoli ed altri semi, in base alla regione di riferimento.  Diffusa in tutta la nazione continua ad essere la ricetta tradizionale, per coloro che amano i profumi di una volta.Ingredienti: Farina 500g, zucchero 150g, 3 uova, una noce di burro, 150g di mandorle, 150g di nocciole, un cucchiaio di semi di anice, una bustina di lievito vanigliato, un bicchierino di liquore Sambuca o Mistrà.In fine, cuocere in forno a 180° per 15/20 minuti.

Sabina Marchetti

I “Tozzetti” dellatradizione marinese

Fra i dolci delle festività natalizie, il Pangiallo occupa un posto molto caro nella tradizione romana, seppur

poco noto nel resto dello stivale, nel Lazio è uno dei dolci del Natale più diffusi. Si tratta di una pagnotta dolce a base di farina, frutta secca, frutta candita, cioccolato fondente, miele, vino e uva passa. Gli ingredienti variano a seconda delle zone e dei paesi, in alcuni si preferisce non utilizzare il cioccolato e lasciarlo nel suo classico color giallo come l’oro; in altri si aggiungono delle spezie rispetto ad altre; per questo motivo se ne trovano svariate versioni.Purtroppo, negli ultimi anni esso è stato sorpassato da Pandoro e Panettone, rimanendo però molto in auge nella tradizione di tante famiglie delle cittadine del Lazio, soprattutto nei nostri Castelli Romani, dove la sua ricetta rimane viva e si tramanda da madre in figlia, per non perdere quei sapori di una volta e portare avanti

una tradizione, che sarebbe un peccato perdere. Qui ai Castelli, durante il periodo dell’avvento viene preparato

non solo in casa dalle famiglie, ma anche dagli antichi forni e dalle pasticcerie più rinomate; per

assaggiarlo, però, bisogna rigorosamente rispettare la tradizione ed attendere la notte della Vigilia di Natale. Nato come dolce per ricordare il sole durante il solstizio d’inverno,

grazie alla sua forma e al suo colore, esso vanta una storia millenaria che,

addirittura, arriva fino alla Roma Imperiale e ai festeggiamenti legati, proprio, alla ricorrenza del

«Sol Invictus». La sua ricetta è presente in un capitolo sui dolci del “De Re Coquinaria” di uno degli chef più noti dell’antichità, Apicio e rimaneva ancorato alla tradizione contadina, simboleggiando un pregiato dono di augurio e di buon auspicio. Per questo motivo, anche oggi la tradizione vuole che venga cucinato in casa, per essere poi donato ad amici e parenti.

Il Pangiallo, dolce del buon auspicio

di Eliana Lucarini

Non c'è e-mail che tenga, la letterina a Babbo Natale resta

ancora una delle lettere cartacee più famose in tutto il mondo, da scrivere rigorosamente a mano. E’ una tradizione vissuta con tanta gioia ed entusiasmo dai bambini. C a r o B a b b o Natale…u n i n c i p i t universale che svela i desideri dei bambini ed il loro sentire. Ma Babbo Natale esiste davvero? Questo chiese al papà, nel 1897, Virginia O’Hanlon. Il padre le disse di scrivere al The New York Sun, il giornale all’epoca più autorevole. La piccola scrisse al Direttore del giornale: “Caro Direttore, mi chiamo Virginia e ho otto anni. Alcuni dei miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero. La prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale?”.Fu incaricato di rispodere alla letterina il giornalista Francis Pharcellus Church. Il suo editoriale divenne così famoso che venne tradotta in ben 20 lingue, diventando uno degli editoriali più conosciuti al mondo.“Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono stati contagiati dallo scetticismo tipico di questa era piena di scettici. Non credono a nulla se non a quello che vedono..... Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e

gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie. Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere

sopportabile la nostra esistenza. Non

a v r e m m o altra gioia se non q u e l l a dei sensi e dalla

v i s t a . La luce

eterna con cui l’infanzia riempie il

mondo si spegnerebbe. Non credere in Babbo Natale è come non credere alle fate! Puoi anche fare chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d’occhio tutti i comignoli del mondo per vederlo, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbero provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista. Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare sul prato? Naturalmente no, ma questa non è la prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere. Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebé e vedere da dove viene il suo rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l’uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Solo la fede, la poesia, l’amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde.

Ma è tutto vero? Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui è vivo e vivrà per

sempre. Anche tra mille anni, Virginia, dieci volte diecimila anni da ora, continuerà a far felici i cuori dei bambini”.L’emozione dei bambini

nello scrivere la letterina a Babbo Natale è contagiosa. Lasciamoci coinvolgere e immergiamoci nello spirito del Natale che i piccoli sanno istintivamente cogliere.

di Cristina Puppis

Il vecchietto vestito di rosso che porta i regali esiste davvero?Caro Babbo Natale...

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Postate la vostra foto con la soluzione del rebusa partire dal 22 dicembre sulla bacheca Facebook

della nostra pagina Castelli Notizie. Ai primi tre cheindovineranno assegneremo un simpatico omaggio!

SUL NOSTRO SITO “www.castellinotizie.it”LA SOLUZIONe AL CRUCIveRbA

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La festa del Natale ha, senza dubbio, radici cristiane essendo il giorno in cui si celebra la

nascita di Cristo. Ed il miglior modo per avvertire questo spirito natalizio è ovviamente realizzare, come molti fanno, il presepe nella propria casa, accanto al luminoso albero.Un segno che veramente ravviva il senso di questa festa perché riporta la mente a duemila anni addietro. I presepi diventano anche attrazioni, tanto da richiamare visitatori di ogni età. Ecco allora che i Presepiartistici compaiono elle piazze, nei musei, nelle chiese. Assolutamente da visitare quello artistico di Cecchina, giunto ormai alla sua ventiseiesima edizione, realizzato dalla Pro Loco cittadina in piazza XXV Aprile. Da non perdere anche le mostre dei presepi presso il museo civico di Albano “Mario Antonacci” e “Fiori di Natività”, opera infiorata in verticale presso il museo dell’Infiorata di Genzano. Sempre nella città dell’Infiorata potremo deliziare i nostri occhi con il presepe luminoso (quasi ad altezza d’uomo), a cura della rete “Sapori di Genzano” sulle scalinate di via Italo Belardi, e

con quello realizzato presso la Chiesa della Santissima Trinità: si tratta di un presepe molto scenografico grazie all’alternanza delle luci giorno e notte, con musica e personaggi anche animati e le cascate di acqua.I centri storici dei Comuni castellani ben si prestano ad accogliere le realizzazioni artistiche dei presepi, come quelli realizzati dal gruppo “Amici del Presepe” a Monte Porzio, e quelli nel centro storico di Monte Compatri.Non mancheranno anche quest’anno i Presepi Viventi, rappresentazioni della natività che coinvolgono le comunità locali in uno spettacolo sentito e altamente partecipato. Gli spettacoli si terranno ad Ariccia, all’interno del suggestivo Parco Chigi, il 26 dicembre, domenica 30 dicembre e domenica 6 gennaio dalle ore 17:30 alle ore 20:30, e a Rocca di Papa, nella nuova location di Parco Landsberg Am Lech, sempre negli stessi giorni in tre orari: 16:30, 17:30 e 18:30. Presepe vivente anche

Tante le realizzazioni per riscoprire il vero significato del Natale

Lo spettacolodei Presepi

Che Rocca di Papa abbia l’aspet-to naturale di un presepe è or-

mai realtà ch’emoziona, soprattutto quando sulla Fortezza s’accende la stella cometa. Ma l’emozione del Na-tale si tocca ancor di più con mano tra i vicoli del borgo antico, dove s’apro-no le cantine, antiche grotte usate una volta come ricoveri per i muli e i somarelli, come osterie, come legna-ie, e si dà spazio alla creatività più commovente e coinvolgente: tanti i cittadini che s’impegnano a realizza-re - in uno spazio sfiorato dal tempo e rimasto immutato negli anni, con le mura di lavica pietra – l’atmosfera della Natività, evento che coinvolge chi crede e chi osserva in silenzio. L’associazione Ali, il Laboratorio del Centro Storico con la creativa col-laborazione di Danira Scimplicotti, l’Ente Prorocca, la Confraternita, l’Albero della Castagna, Associazione Podistica, l’Atletica Rocca di Papa, le Scuole del paese, l’Associazione Au-rora, e alcuni privati come Fabrizio Castri, Sandra e Caterina Di Gian-marco, Emanuele Cipolletti, Fernan-do Fazi, nonché tutti i proprietari

delle cantine messe a disposizione, sono solo alcuni tra i più attivi rea-lizzatori di quella che viene chiamata la Via dei presepi, a Rocca di Papa. Quest’anno, dall’8 dicembre al 6 gen-naio partirà dal Duomo, passando in Piazza del Carpino proseguirà per l’antica Via della Cava, arrivando in Piazza Vecchia. Ovunque, dalle 10 alle 19 s’apriranno quelle porte di legno antico socchiuse e illuminate da luci fioche che animano i perso-naggi del presepe: pastori, lavandaie, boscaioli, contadini…dimore rica-vate da materiali tra i più originali, dipinti con accurato impegno: l’arte si fa emozione, ricordo, religioso coinvolgimento. Lavori che danno spazio alla creatività, che mettono in risalto fantasia, immaginazione, poesia e arte, tradizione e innovazio-ne: percorrere la Via dei presepi è un immergersi nel Natale, tra sampie-trini che luccicano per l’umidità tra il riverbero dei lampioni che creano ombre allungate, in un avvolgente e carezzevole abbraccio di fantasia e religiosa tradizione…

Rita Gatta

La Nativitànelle cantine

ROCCA DI PAPA

a Ciampino, il 16 dicembre in piazza della Pace e il 23 dicembre e il 6 gennaio al Parco della Folgarella.L’antica tradizione del presepe risale all’epoca medioevale ed è di origini italiane, ma ad oggi si usa allestirlo in tutti i paesi prevalentemente cattolici del mondo. Molti fanno risalire il primo presepio al 1223 quando, a Greccio, san

Francesco d’Assisi ordinò di rievocare la nascita di Gesù Cristo preparando una rappresentazione vivente dell’evento storico. Alcune fonti dicono che durante la celebrazione, la notte di Natale, apparve un bambino in carne ed ossa nella culla di quello che viene appellato come il “primo presepe” della storia.

di Samuel Nocera

Sarà un Natale speciale quello che attende “Petra 2011”,  l’impresa di

Grottaferrata che da oltre 30 anni lavora con professionalità, qualità e serietà nel settore dell’edilizia, con piena soddisfazione di chi vi si affida. “Petra  2011” sta infatti vivendo un periodo di transizione fondamentale: da piccola impresa familiare e locale, in una metamorfosi radicale e costante, sta diventando ogni giorno di più un’azienda all’avanguardia nel proprio settore.Merito anche dell’apertura del primo negozio di pavimentazioni e ristrutturazioni in pietra naturale del Centro Italia, avvenuta a Frascati lo scorso settembre. Quello su via Mentana 21 é un negozio unico nel suo genere, in cui poter vedere pavimentazioni in pietra naturale, rivestimenti, disegni artistici e garden design, oltre a tutto quanto compone la variegata offerta dell’azienda castellana, un’eccellenza nel settore, capace, grazie alla maestria di chi vi lavora, di travalicare i confini della provincia, diffondendo la propria fama in tutta la Penisola.Nella sua attività  “Petra 2011”,  oltre a provvedere alla fornitura delle materie prime, realizza la posa in opera di pavimentazioni in pietre naturali per esterni, pavimentazioni e rivestimenti per interni e allestisce su richiesta zone di verde.  A distinguere “Petra 2011” è senz’altro la professionalità, la qualità in ogni fase di realizzazione delle opere e la passione messa in tutti i lavori, affinché ognuno riesca al meglio. Oltre ad affiancare il cliente e supportarlo nelle proprie decisioni, dal progetto iniziale fino alla posa in opera, fornendo anche dei progetti in 3D che possano dare un quadro a 360° del lavoro, il cliente viene agevolato anche per quanto riguarda le modalità di pagamento, utilizzando appositi servizi a questo preposti.Professionalità, equilibrio, percezione e contatto con la

natura sono i pilastri della filosofia progettuale di  “Petra 2011”, un’azienda completa, in cui professionalità di alto livello si integrano  per curare totalmente il mondo dell’outdoor, e non solo, dal progetto alla sua realizzazione.I numeri in bilancio sono importanti e incoraggianti e fanno presagire un 2019 in ulteriore crescita ed ascesa. Forti investimenti nel mondo della comunicazione digitale stanno infatti dando importanti risposte in termini di contatti e visibilità, anche oltre i confini regionali. Campagne mirate e sito internet hanno portato 800 nuovi accessi con 180mila “impressioni”.  Ventimila persone vedono mediamente le immagini di “Petra 2011” rispetto alle 500 persone in media dei competitor e più di 620 sono i cittadini che hanno cercato “Petra 2011”, in un solo mese, su Google, il motore di ricerca per eccellenza. I risultati sui social non sono da meno, con 800mila utenti raggiunti e 1.500.000 di “impressioni”. Solo la Pagina Facebook ha raccolto, quest’anno, più di 2.000 “like” a fronte dei 300

statici dei competitor (dati certificati da Facebook).All’insegna di un marchio registrato, sinonimo di professionalità e garanzia, cresce una squadra vincente e di altissimo livello. Nulla è lasciato al caso, con un settore marketing per essere sempre al passo con i tempi e nuove tendenze; un settore commerciale per la pianificazione pubblicitaria; un settore amministrativo, impegnato non solo sotto l’aspetto tributario, ed infine loro, quelli che traducono nel concreto tutto quanto viene seminato, e danno posa con maestria a quella che è l’anima di un’azienda che si avvale di una squadra di esperti posatori di primissimo piano.

“Petra  2011” è sempre più convinta che un’impresa edile non possa più limitarsi alla sola posa in opera della pietra, ma debba investire fortemente su settori strategici tradizionalmente fuori dagli interessi edili. Per questo “Petra  2011” annuncia grandi novità anche per il prossimo 2019 che non faranno che confermare la forte espansione nel mercato di un’azienda la cui esperienza si estende anche alle ristrutturazioni di immobili, da piccoli monolocali a ville di lusso, senza tralasciare la ristrutturazione di edifici storici. Tanti motivi per non avere dubbi e scegliere al meglio, affidandosi a “Petra 2011”. 

Un’azienda in costante crescita quella di Grottaferrata,che a settembre ha aperto a Frascati il suo primo negozio

“Petra 2011”, l’eccellenzanel settore dell’edilizia

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Bellezza e benessere continuano ad andare di pari passo presso lo Studio di Benessere di Sara Fortini, ad Albano Laziale, autentico

punto di riferimento in tutti i Castelli Romani per quanto concerne l’estetica. Tra i tanti servizi offerti All’interno dei locali che si trovano al civico 8 di via Castro Partico, ad Albano, risalta l’innovativa tecnologia per la depilazione progressiva, tramite la tecnica del Laser.

Stop ai peli con un tecnica laser

che é ideale per tutti i tipi di pelle, é rapida ed indolore ed é utilizzabile in tutto il periodo dell’anno. Tempi rapidi di seduta e un repentino rallentamento nella crescita del pelo rappresentano altri punti di forza di un servizio che lo Studio Benessere Fortini é in grado di fornire con una qualità eccelsa e prezzi eccezionali, introvabili nel territorio.“Prezzi promozionali, imperdibili” è lo slogan che accompagna il laser che troverete presso lo Studio

Benessere ad Albano. Prenota una consulenza gratuita e vieni a scoprire tutti i punti di forza di un metodo che, una volta provato, renderà superate tutte le alternative.Nello Studio Benessere di Sara Fortini, dove regnano professionalità, cortesia e competenza, si potranno effettuare anche: trattamenti personalizzati viso e corpo; massaggi movimento e benessere; linfo vodder; applicazione smalto semipermanente; trucco; epilazione; riflessologia plantare; manicure e pedicure.Quanto al periodo natalizio lo Studio Benessere Fortini resterà aperto anche il 24 e 31 dicembre, mentre sarà chiuso giovedì 27

dicembre.In coincidenza con le festività si potranno anche scegliere degli appositi regali natalizi, davvero ben confezionati, che faranno s e n z ’ a l t r o felici chi avrà il piacere di riceverli.

Ad Albano, in via Castro Partico, l’autentico punto di riferimentoin tutti i Castelli Romani per quanto concerne l’estetica

Il punto di forza é la tecnologia laser per la depilazioneprogressiva, che lo studio offre a prezzi imbattibili

Relax e bellezza anche a Natale pressolo Studio Benessere di Sara Fortini

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Immerso in un grande parco e dotato di grandi spazi interni ed esterni, l’Istituto

Murialdo di Albano è una delle scuole paritarie fra le più conosciute sul territorio dei Castelli Romani. Presente dal 1920, si inserisce nella tradizione pedagogica della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo. Una scuola Paritaria che educa da anni generazioni di giovani e fanciulli. Una grande famiglia, che come un’affiatata squadra lavora per una didattica innovativa ed efficace, attraverso strumenti moderni, come le LIM. Dalla ludoteca, passando per la scuola Primaria e poi per le Scuole Medie, si arriva fino alle classi del Liceo Scientifico English Plus e Sportivo. Il principale obiettivo dell’Istituto è quello di far crescere giovani

in gamba, veri cittadini del mondo, nel rispetto di un mondo globalizzato. La scuola dedica, infatti, grande importanza allo studio delle lingue, in particolare, a quello della lingua inglese, grazie anche alla compresenza in classe di insegnanti madrelingua. Studio mirato al conseguimento delle certificazioni di lingua più importanti. La Scuola Media dell’Istituto Murialdo ha ottenuto negli ultimi anni un eccellente posizionamento a livello nazionale per le prove INVALSI. Il fiore all’occhiello dell’Istituto sono, certamente, le classi dedicate al Liceo Scientifico, con gli indirizzi English Plus e Sportivo. Per un apprendimento fluente e “comunicativo” della lingua Inglese, con l’indirizzo English

Plus, si propone un percorso diretto al conseguimento di una vera padronanza della lingua alla fine del quinquennio. Il Liceo Scientifico Sportivo, invece, è dedicato a tutti quegli alunni impegnati già agonisticamente in varie discipline sportive, che vogliano comunque raggiungere una preparazione liceale accurata. L’Istituto offre, inoltre, dei corsi

di recupero, un doposcuola per le scuole Primaria e Medie e diversi corsi propedeutici. Una mensa con la qualità di pasti freschi ed espressi ogni giorno e un’efficiente segreteria Didattica e dell’Amministrazione completano il suo rinomato profilo. Il 12 Gennaio 2019, sarà la seconda giornata dedicata all’ Open Day.

Didattica di qualità dalla ludoteca al liceo Scientifico, con indirizzi English Plus e Sportivo

L’Istituto Murialdo forma uomini e donne del futuro

E’ iniziato riscoprendo le antiche radici medievali il Natale a Lanuvio, all’ombra

della Torre Medievale di via della Libertà. L’edificio storico, tanto caro ai lanuvini, ha visto accendersi    delle Fiaccole di San Martino, di antica memoria, grazie alla rievocazione dell’associazione Accademia Medioevo, mentre il paese si adornato delle luminarie natalizie, dando avvio alle programmazione messa a punto dal Comune, in collaborazione con la Nuova Pro Loco, sotto l’egida degli assessorati guidati da Valeria Viglietti ed Alessandro De Santis, pilastri della Giunta Galieti.Tanti gli appuntamenti in calendario, con intrattenimenti rivolti a grandi e piccoli, con l’obiettivo di infondere lo spirito natalizio a tutta la comunità e a tutti coloro che vorranno visitare il suggestivo borgo lanuvino, terrazza meravigliosa verso l’intero litorale. Mercatini natalizi, il villaggio di Babbo Natale e manifestazioni culturali e sportive faranno di piazza Carlo Fontana il fulcro dei festeggiamenti in attesa del Natale ed oltre, e che riguarderanno anche il PalaGalieti, il Teatro Comunale Don Bosco ed il Centro Polivalente di Campoleone.Spazio anche alla solidarietà con la Passeggiata a Piedi, domenica 16 dicembre, con partenza alle ore 9 da piazza Carlo Fontana, per poi affrontare un percorso agevole di 6 km nella campagna lanuvina. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto all’associazione “ODV - Un mondo tutto nostro”, per il sostegno ai bambini autistici e alle loro famiglie.Sulla scia di una svolta ambientale e sostenibile ancora più marcata in questi ultimi mesi, grazie ai lusinghieri risultati della accolta differenziata porta a porta, l’Amministrazione lanuvina ha promosso il concorso “Riuso e riciclo per l’albero creativo 2018”, che vedrà la partecipazione gratuita e libera di associazioni e comitati di quartiere, nell’addobbare l’albero di Natale con materiali riciclati e originali. Le premiazioni si terranno domenica 6 Gennaio, alle ore 17, presso il Centro Polivalente di Campoleone. Nello stesso giorno terminerà la programmazione natalizia con

l’arrivo della Befana in piazza e la riproposizione del Presepe Vivente.Visite archeologiche, spettacoli teatrali, mercatini, esibizioni sportive, canti natalizi ed animazione per bambini solo alcuni dei tanti altri eventi in programma, dettagliatamente illustrati nella

locandina che riassume il Natale Lanuvino 2018, tra tradizioni, cultura e storia.“Quella approntata - hanno dichiarato gli assessori De Santis e Viglietti - é una programmazione in cui sono ben articolati i momenti aggregativi con quelli ludici, sociali

e culturali. Abbiamo fatto del nostro meglio e siamo certi che chi verrà a Lanuvio potrà farlo nella certezza di non restare deluso. Invitiamo tutti a farci visita e a passare tra noi almeno una delle giornate natalizie e cogliamo l’occasione per augurare sin d’ora buone feste a tutti”.

Tanti gli appuntamenti messi in calendario grazie allacollaborazione tra Amministrazione comunale e la Nuova Proloco

A Lanuvio per un Natale davvero speciale

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Natale è alle porte e ancora non hai deciso cosa regalare ad amici e parenti? Ci sono una serie di buoni motivi

per cui regalare un libro può essere un’ottima idea, scopriamoli insieme.1. Un libro è  una cosa semplice e accessibile  che spazza via il cruccio per taglie, fragranze e colori giusti. Senza spendere una fortuna puoi entrare in libreria e troverai il romanzo, il racconto o il manuale che più si addice ai tuoi cari. Dall’hobbistica ai saggi, dai gialli alla narrativa fino al romanzo rosa, esiste un libro per tutti.2. È un biglietto aereo senza data: le storie raccontate nei libri ci portano lontano nel tempo e nello spazio a conoscere luoghi e persone distanti da noi, ma a differenza di un viaggio reale nei luoghi dei libri potrai tornarci tutte le volte che vuoi.3. Leggere va di moda:  le statistiche parlano chiaro, l’intellettuale è di nuovo sulla cresta dell’onda! Leggere al contrario di quello che molti pensano è sinonimo di dinamismo mentale che ci rende più interessanti, preparati e ricchi di argomenti di cui parlare.4. Un libro fa bene alla salute:  mai sentito parlare di libroterapia? È l’ultima frontiera del benessere psico-fisico. È dimostrato che la

condivisione di emozioni, stati d’animo e situazioni coi protagonisti dei libri può aiutare a superare i momenti difficili della vita e a ritrovare la giusta carica per ricominciare. I libri inoltre ci aiutano a sviluppare la capacità di empatia, ci insegnano a ‘metterci nei panni dell’altro’.

5. Fai sempre bella figura:  raramente qualcuno si mostra riluttante di fronte

ad un libro persino il non lettore che potrà adagiarlo nella libreria

tra la sua collezione di libri, da aprire quando sarà il tempo.6. Regali un momento di evasione:  immergersi nella

lettura aiuta ad alleviare lo stress della routine quotidiana

e ad allontanarsi dai problemi.7. È un fedele compagno di viaggio:  tra le

montagne e in mezzo ai mari, quando siamo in

viaggio o lontano da casa e anche la tecnologia ci abbandona un libro potrebbe essere l’unico a tenerci compagnia.8. È un modo efficace per comunicare: dentro ogni libro c’è una storia e dietro ogni libro che regaliamo c’è una scelta dettata da un pensiero. Il libro è un mezzo per comunicare agli altri e con gli altri riguardo idee, stati d’animo, visioni e prospettive.Non vi resta che entrare in libreria e scegliere, mentre noi vi auguriamo un felice Natale e tante belle cose da leggere!

8 buoni motivi per regalare un libro per Natale

Il mese scorso é stata inaugurato a Genzano il nuovo Bookstore della Mondadori gestito da Guido Ciarla

ed Aurora De Marzi, già titolari delle librerie di Velle-tri e Lariano. Già numerosi gli eventi e le presentazio-ni ospitate, a conferma di come il Bookstore dislocato al civico 51 di Corso Gramsci si candidi a diventare un punto di riferimento assoluto nel panorama culturale cittadino. Tantissimi i cittadini che hanno preso par-te all’inaugurazione, e che hanno preso d’assalto la libreria, potendo subito apprezzarne la varietà di vo-lumi e di sezioni rappresentate (una chicca quella dei cd e dvd musicali, arricchita dai vinili). “Se leggere è davvero sognare per mano altrui”, come da citazione che campeggia su uno dei muri del bookstore gena-nese, siamo certi che la libreria inaugurata a Corso Gramsci saprà alimentare sogni, dispensando pillole di sapere e conoscenza. Proprio quanto avviene già da anni a Velletri e Lariano, dove le librerie Mondadori rappresentano un vero e proprio punto di forza nel panorama commerciale cittadino. I Mondadori Boo-kstore vi aspettano dal 21 al 24 dicembre con orario continuato (e con apertura anche alla domenica). Presso le librerie di Velletri, Lariano e Genzano trove-rete tante novità, promozioni ed eventi.

A Genzano la nuova libreria Mondadori Bookstore

Inaugurato le scorse settimanedi Sabrina Patruno

Davvero ricca la programmazione natalizia nel centro storico di Velletri

Il Dolce Natale VeliternoE’ una Velletri bardata a festa

quella che, con netto anticipo, ha vestito quest’anno i panni

del Natale. Le luminarie hanno invaso il centro storico già prima di San Clemente, restituendo con anticipo un’aria natalizia alla città che diede i natali all’Imperatore Cesare Ottaviano Augusto.L’inaugurazione ufficiale del “Dolce Natale Veliterno…tra Fiabe e Magia” é coincisa con la Festa dell’Immacolata e con la “Notte Bianca del Natale”, quando i negozi sono rimasti aperti fino alle 23. Un inizio in grande stile quello della programmazione natalizia approntata dall’Assessorato al Turismo e Spettacolo, guidato da  Alessandro Priori,  che nella sua azione ha recepito forti anche le istanze di coloro che hanno collaborato fortemente alle iniziative, a partire dalla Pro Loco Velitrae, per arrivare all’Associazione Veliterna Commercianti e alla Confesercenti. Velletri si é preparata così ad un dicembre di festeggiamenti che promette ulteriori sorprese, con un centro città divenuto a tutti gli effetti un  villaggio natalizio. A scaldare i cuori con la magia del Natale sono tornati infatti il “Trenino delle Fiabe” e l’Antica Giostra, che attende i piccolini in piazza Cairoli, dove sarà possibile muoversi tra gli apprezzati mercatini di Natale ed approfittare anche della possibilità di ultimare gli ultimi doni.Non mancano i giochi per bimbi e l’angolo delle fiabe a piazza Mazzini, come pure  la  Mostra d’Arte  presso l’Istituto Juana Romani  e la possibilità di farsi una foto nella  Casetta di Babbo Natale a Porta Napoletana.Oltre ai  Mercatini di Natale in piazza Cairoli, rappresentano un elemento di attrattiva anche i mercatini dell’antiquariato su Viale Roma (che saranno replicati il 15-16-22 e 23 dicembre).A garantire a cittadini e visitatori un’assistenza costante ci sarà il Punto di Informazione Turistica di piazza Garibaldi, con l’assistenza della Pro Loco Velitrae. Preziosa, per la buona riuscita dell’evento, la collaborazione degli allievi del settore turismo dell’istituto Cesare Battisti.Come anche in occasione dell’inaugurazione il Gruppo Sbandieratori e Musici di Velletri sfilerà ancora per le piazze della città, restituendole suggestioni e suoni d’un

tempo.Tanti i

punti della città che saranno coinvolti nella ricca programmazione, che davvero promette di soddisfare anche i palati più esigenti, con pieno coinvolgimento dell’intero centro storico. Anche quest’anno si apriranno le porte di Villa Bernabei, dove non é stato però possibile replicare la Casa di Babbo Natale. Proprio lì, tuttavia, fino al 6 gennaio saranno ospitate l’esposizione artistica di Alessio Mariani  (reduce da due mostre a via Margutta e Salerno) e quella degli abiti della scuola di abbigliamento e moda di Formalba. “Abbiamo collaborato molto con le associazioni di categoria e non posso che ringraziarle per quanto si sono spese - ha dichiarato in questi giorni l’assessore Alessandro Priori, regista di tutta la programmazione -. Abbiamo congegnato un programma in linea con le aspettative della città, con lo scopo di far vedere quanto é bella e quanto può offrire”. Parole al miele, quelle del legale veliterno, in merito alla Notte Bianca: “Grazie ai tanti che ci sono stati e invito quelli che non sono venuti ad andare per il nostro centro storico e spendere tra i nostri commercianti”. “Desidero ringraziare i commercianti – ha dichiarato la presidente dell’AssoCom, Elisabetta Natalizi

– che hanno contribuito affinché tutto questo potesse realizzarsi, con uno sforzo fisico ed economico finalizzato a rendere indimenticabile quella che era e resta la festa più bella e lunga dell’anno”.“Ce l’abbiamo messa tutta e continueremo a farlo” ha aggiunto Reem El Kot, della Confesercenti, che ha poi lasciato il microfono ad Anna Morsa, che si é augurata “una grande risposta da parte della cittadinanza”.Risposta che c’è stata, almeno in termini numerici, visto che tra le esibizioni dell’associazione Sbandieratori e Musici, i suoni della banda, la musica del coro Gospel e i balletti dell’Accademy School sono stati tanti gli spettacoli, compresi quelli degli artisti di strada, che l’8 dicembre hanno richiamato tanti visitatori in città.“Ringrazio il sindaco per la fiducia che ha riposto in noi” ha dichiarato Alessandro Priori, prima di cedere proprio la parola al Sindaco Orlando Pocci, che ha lodato la compattezza d’intenti tra le associazioni.Pocci ha poi esortato i cittadini a “comprare  nei piccoli negozi; non é campanilismo ma spirito di sopravvivenza, ed é proprio per questo – ha dichiarato – che, andando incontro alle aspettative delle associazioni, abbiamo disposto la gratuità dei parcheggi a pagamento per tutti i pomeriggio fino al 24 dicembre”.Nei giorni di Natale l’angolo della suggestiva fontana di piazza Mazzini ospiterà la Scuola  di Magia e

Stregoneria di  Hogwarts, facendo piombare i visitatori nei romanzi della serie di Harry Potter.Tra i tanti eventi in programma degno di menzione é senz’altro lo spettacolo comico di Maurizio Battista, che il 28 dicembre sarà al PalaBandinelli.La speranza é che anche i cittadini possano contribuire, con la loro presenza, a restituire a Velletri la magica atmosfera del Natale, a supporto di una programmazione il più possibile variegata, portata a compimento con costi senz’altro più contenuti rispetto al passato.

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Anche quest’anno sono tornati il trenino delle Fiabe e l’Antica Giostra

Per il programma completo del Dolce Natale Veliterno vi rimando all’articolo pubblicato sul sito di Castelli Notizie dal titolo “Velletri, il Dolce Natale Veliterno si apre con la Notte Bianca del Natale: ecco il ricco programma natalizio” (vi troverete, nel dettaglio, tutti gli eventi incastonati nella manifestazione).

PER SAPERNE DI PIù

Il Sindaco Pocci e l’Ass. Priori col Babbo Natale

di Porta Napoletana

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Il ‘cielo stellato’ è tornato ad illuminare il  Natale di Genzano, con un centro

storico che, già dal mese di novembre, accoglie cittadini e visitatori cosparso di un elegante velo di luci di colore blu.Sono i commercianti della Città dell’Infiorata ad aver voluto quest’anno una festività di condivisione ed ampia partecipazione, con una organizzazione che ha saputo muovere i passi in netto anticipo sulla tradizionale tabella di marcia. E con risultati apprezzati e lodati da tutti.“L’Associazione Commercianti è riuscita a mettere d’accordo un gran  numero di  esercenti - ha commentato il Presidente Marcello Conforti -, dando un chiaro segnale di unità della categoria con il comune obiettivo di fare delle luminarie di qualità, unitamente ad una serie di eventi in grado di dar manforte alla categoria in un periodo maggiormente favorevole per le vendite”.Grazie anche al notevole contributo della Rete Imprese Genzano - CNA, del presidente Simone Biaggi, è stato messo a punto un programma natalizio che ha pervaso tutto il centro cittadino della tipica atmosfera del Natale già dal 15 novembre, sia per venire incontro alle esigenze del comparto commerciale, che ha saputo rispondere massicciamente all’appello del direttivo, sia per scaldare il cuore di cittadini e visitatori.“Abbiamo ragionato con l’Associazione Commercianti per trasferire alcune risorse della Rete di Impresa Genzano CNA su eventi e promozione del territorio in occasione del Natale - ha riferito Simone Biaggi -, facendoci carico dell’illuminazione della piazza, che non poteva rimanere al buio”.Un impegno non indifferente da parte della categoria, che ha portato il Natale a Genzano, mentre il Comune si è fatto carico dell’albero in piazza IV Novembre e dell’energia elettrica.

Ad arricchire la programmazione approntata dall’Associazione Commercianti e da Rete Imprese  ci sarà il concorso “La vetrina più bella”, ormai una tradizione per i commercianti che potranno sbizzarrirsi nell’addobbare il proprio negozio, e la  “Lotteria dei Commercianti”, con biglietti messi a disposizione dai negozianti per i propri clienti, con estrazione prevista per il 6 gennaio, nel giorno dell’Epifania. Di pari passo all’organizzazione del Natale corre veloce anche la programmazione della Rete Imprese, grazie al finanziamento regionale ottenuto. Tante le novità in cantiere: “Stiamo creando un progetto pionieristico che vede la creazione di una start-up in grado di creare economie e poi di riversarle sul territorio - ha spiegato Simone Biaggi -. Molte esperienze delle reti nascono e muoiono con il finanziamento, noi invece abbiamo pensato ad un progetto in grado di sostenerci per il futuro e di creare coesione nella categoria”. Entro il mese di febbraio verranno installati sul territorio due  led-wall luminosi: uno in piazza Cina e l’altro al PalaCesaroni. Nelle intenzioni dovranno rappresentare un’ottima vetrina pubblicitaria per le attività commerciali di Genzano, oltre che un valido mezzo di diffusione delle informazioni istituzionali.

Sta procedendo a vele spiegate anche il progetto del decoro urbano, di concerto con il

Comune, per l’installazione di panchine, cestini e dog toilet. “Siamo fieri - ha spiegato ancora Biaggi - del progetto di marketing territoriale che stiamo portando avanti, con la creazione di un’app scaricabile che interagisce con altre 45 reti della CNA della Regione Lazio, nella quale sarà possibile inserire i negozi e i singoli prodotti in vendita. Si tratta di una sorta di volantino delle offerte da tenere sempre in tasca e che permetterà di fruire maggiormente del territorio, trovando anche notizie su eventi e servizi”.Un progetto che darà nuova luce alla città, proprio come le belle luminarie di questo Natale.

Il comparto commerciale si è vestito a festa grazie all’associazione di categoria e alla Rete Imprese

Il ‘cielo stellato’ illuminail Natale di Genzano

E’ un progetto che dopo aver messo le radici ed essere cresciuto rigoglioso sta

iniziando a dare i suoi primi frutti quello rappresentato dai “Sapori di Genzano”, progetto scaturito dalla vittoria del bando regionale sulle ‘Strade del commercio del Lazio’ per le reti d’impresa. Dopo la prima uscita, avvenuta lo scorso maggio, seguita dalla tre giorni di fine giugno, che ha rappresentato il primo vero banco di prova del sodalizio genzanese, si cercherà di lasciare il segno anche in occasione delle festività natalizie. Ed é all’insegna dell’esaltazione dei prodotti tipici locali, nella salvaguardia di quelle specificità che affondano le radici nel passato ma che cercano nel presente un ponte verso il futuro, che il progetto “Sapori di Genzano” sta provando ad esportare ben oltre i confini della Città dell’Infiorata pregi e virtù di quanto vi viene prodotto.Una trentina le realtà cittadine che hanno aderito al progetto, tra ristoranti, forni, aziende agricole, norcinerie e pasticcerie; numeri che sono destinati a crescere ulteriormente non appena il brand affonderà le sue radici e diventerà ancor più attrattivo. Temi che abbiamo approfondito con Daniela Mancini, Orlando Bonifazi e Fabio Moretto, rispettivamente presidente, vicepresidente e

consigliere unico del sodalizio, che si rimboccherà le maniche anche questi giorni, provando ad essere di supporto a chi, come i “cugini” dell’altra rete genzanese, si é occupato con anticipo del Natale.“In questi mesi - hanno svelato i tre - abbiamo portato a compimento corsi di formazione gratuiti all’interno di forni ed attività di ristorazione, insegnando la magia che si cela dietro certi mestieri. Proprio dalle arti bianche, legate alle farine, che si é partiti per cercare di trasmettere quella passione che noi ci portiamo dentro da generazioni”E’ targato proprio “Sapori di Genzano” il presepe che fa bella mostra di se dall’8 dicembre, lungo via Belardi, che ogni anno, in tarda primavera, si fa tappeto per la storica Infiorata. Proprio in quella che per i genzanesi é da sempre la celebre via Livia, che la rete, in collaborazione con le associazioni Ostrakon e Ossidiana, ha realizzato un Presepe, collocato tra le fontane Clementine,

che resterà fino al termine delle festività natalizie, vivendo il culmine nella notte tra il 24 e 25 dicembre, quando verrà collocato il Bambinello.“Il 23 dicembre - hanno dichiarato i tre - in occasione del ventennale mercatino d’antiquariato, ospitato lungo la celebre Olmata, ed organizzato dalle associazioni “Genzano Domani” ed “Ostrakon”, offriremo thé caldo, vin brulé e dolci”. In via di definizione l’attesissima Polentata del 6 gennaio, che negli auspici di “Sapori di Genzano”, che l’ha ideata e proposta, sarà realizzata nel giorno dell’Epifania in piazza Tommaso Frasconi, in collaborazione con l’associazione “Non sei di Genzano se”. Tanti buoni propositi, quindi, nella consapevolezza che - lo hanno ribadito i tre a “Castelli Notizie” - “stiamo lavorando bene, facendoci conoscere nella Regione, promuovendo le nostre eccellenze, convinti che avranno ricadute positive su tutto il comparto, facendo

da volano all’intera città”.“Auspichiamo che il nostro dinamismo possa essere supportato ed essere anche da stimolo a chi amministra la città” hanno aggiunto Mancini, Bonifazi e Moretto. “Pensando al territorio abbiamo fatto una serie di proposte all’Amministrazione, come quella di posizionare su via Italo Belardi delle maioliche a terra, con sovrimpressi i quadri dei pittori famosi che negli anni sono stati ospiti della nostra Infiorata”.Un modo, senz’altro apprezzabile, di far tornare nell’anonimato una strada che, dopo lo ‘spallamento’, non presenta tracce visibili dell’evento più celebre di Genzano. Tra gli altri progetti in cantiere della Rete anche la realizzazione di ulteriori murales nel centro storico, “per affondare nelle radici della nostra storia”.Di tutto per far da volano alle tradizioni e all’attrattiva di Genzano e s’inserisce in questo filone la sponsorizzazione che dall’11 dicembre all’11 gennaio coinvolgerà 300mila romani, che sui loro smartphone si ritroveranno con la pubblicità delle 30 aziende appartenenti alla Rete “Sapori di Genzano”.“Cogliamo l’occasione che il vostro giornale ci offre per augurare a tutti i nostri concittadini e ai vostri lettori un Natale e un futuro prosperoso, di serenità, pace ed amore”.

Abbiamo incontrato i vertici della rete trainata da Daniela Mancini e Orlando Bonifazi

Dal Presepe alla Polentata del 6 gennaio, così la Rete “Sapori di Genzano” lavora per la Città dell’Infiorata

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A tre mesi dalla cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2018/2019 svoltosi il 20

settembre presso l’Auditorium del Comune di Genzano, l’Università Popolare Appia brinda ai suoi importanti risultati, testimoni della lungimirante progettualità messa in piedi dai suoi promotori, il presidente Giulio Bagni e della vicepresidente, la professoressa Giulia Briziarelli, e della dedizione del professionale corpo docenti. 116 i numero dei soci raggiunto e ben 58 i partecipanti ai 7 corsi che si sono svolti nel primo semestre, con un massiccio numero di presenze anche alla gita effettuata presso gli scavi di Pompei. Numeri che mostrano l’attrazione e il senso di aggregazione che l’Università Popolare è riuscita a infondere già poco dopo la sua nascita, con l’intento di ampliare il proprio raggio di azione a tutti i Castelli Romani.Hanno sollevato grande entusiasmo il corso di Tecnologia Quotidiana tenuto dalla dottoressa Eleonora Tonelli, il corso di Archeologia con il professor Luca Attenni, il corso di Dottrina Sociale della Chiesa con il Parroco Don Continisio, e il

corso di Fitness tenuto dal professo Francesco Ducci, quello di Filosofia della professoressa Giulia Briziarelli, il corso di Pittura tenuto dalla maestra Patrizia Gentile e il corso

di Scrittura Creativa del professore Alessandro De Santis.“L’Università – ha dichiarato il Presidente Giulio Bagni – è un luogo prezioso per i cittadini del Distretto

Colli Albani, in quanto viene offerta la possibilità d’informarsi ed istruirsi in merito a vaste tematiche, ad oggi, di considerevole importanza e poco trattate, ma principalmente, si offre al nostro gruppo di validi docenti l’opportunità di condividere il proprio sapere con chiunque ne sia interessato. L’Università – prosegue Bagni - sarà un luogo di confronto libero e democratico, aiuterà ad accrescere il proprio bagaglio culturale sotto ogni punto di vista, e vuole essere anche un luogo di aggregazione e socializzazione per tutti, seminando amicizia, amore per il prossimo e condivisione. È un progetto molto ambizioso e ci auguriamo che possa trovare tutte le sinergie collaterali possibili affinché splenda di luce propria. A proposito ringrazio il Comune di Lanuvio per averci concesso la Sala delle Colonne come sede di alcuni corsi”.In serbo, per il nuovo anno, ci sono già tantissimi altri corsi, che vanno incontro alle esigenze della popolazione, e altrettante idee ed eventi per divulgare l’attività dell’UPA creando occasioni di incontro e svago.

Partecipazione ed entusiasmo per i sette corsi svolti nel primo semestre

Traguardi e nuovi obiettivi per l’Università Popolare Appia

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Oltre 200mila clienti ed il 70% del mercato elettrificato. Questi i numeri dello straordinario

successo delle vetture ibride Toyota, che dal mese di ottobre, per rafforzare la sua leadership, offre la possibilità di avere una garanzia supplementare rinnovabile annualmente, sino a 10 anni o  250mila km, sia sulle parti elettriche che su quelle meccaniche non soggette ad usura, effettuando regolarmente la manutenzione ordinaria presso la rete ufficiale.  Il Toyota Hybrid Service é caratterizzato da una garanzia supplementare esclusiva e senza costi aggiuntivi per il cliente in caso di manutenzione regolare delle vetture Full Hybrid Electric presso i concessionari Toyota  ufficiali. E’ un’ascesa vertiginosa, quindi, quella delle vetture ibride, e Toyota, forte del suo primato, ha rilanciato ulteriormente, per mettere la tecnologia elettrificata a disposizione di tutti, in virtù di una proposta

eccezionale, basata su 4 capisaldi.  Il primo é rappresentato dai prezzi accessibili, allineati a quelli delle auto convenzionali, grazie agli “Hybrid Bonus”, il contributo di Toyota e dei Concessionari. Il secondo riguarda i costi di manutenzione, anch’essi allineati alle tecnologie convenzionali e trasparenti, con le tabelle “Prezzi Chiari”.Terzo pilastro la libertà di restituire l’auto in qualsiasi momento, grazie a formule di acquisto innovative, come il “Pay Per Drive”.A completare il quadro la garanzia

supplementare sino a 10 anni dalla prima immatricolazione sulle componenti meccaniche soggette ad usura e le principali componenti ibride, grazie al nuovo programma Hybrid Service e ai tecnici qualificati che operano presso la rete ufficiale, gli Hybrid Service People. Con questi 4 pilastri viene garantita ai clienti la massima accessibilità economica in fase di acquisto e la totale tranquillità in fase di possesso, puntando sull’eccezionale qualità delle ibride Toyota, garantite fino a 10 anni, e sui costi di gestione contenuti,

nonché sulla libertà di restituire l’autovettura in qualsiasi momento.  Giova ricordare che le auto ibride riciclano energia e possono contare su due motori, a benzina ed elettrico: una combinazione perfetta che garantisce un notevole risparmio (una Yaris Hybrid percorre fino a 30 km con un litro nel ciclo urbano); e si può risparmiare ulteriormente se si guida in modalità Eco.  A seconda delle proprie esigenze presso i concessionari Toyota del Gruppo Corvi si potranno trovare risposte adeguate ad ogni esigenza, potendo contare su un parco auto che copre ogni segmento e si adatta ad ogni tipo di clientela. Il Gruppo Corvi si trova a Frascati in Vicolozzo di Spinetta, e a Genzano di Roma in Piazza Cina e in Via del Lavoro, dove sono quotidianamente in mostra i modelli prodotti, con ampio risalto alle innovazioni che contraddistinguono le auto ibride, autentico vanto per il marchio nipponico.

Ascesa vertiginosa nella vendita delle vetture ibride, e Toyota, forte della sua leadership ha rilanciato ulteriormente per consolidare il suo primato

Fino a 10 anni di garanzia con l’ibrido Toyota

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E’ una Lariano che continua a far scuola all’intero circondario quella che anche per questo

Natale ha portato a compimento svariate iniziative, tutte finalizzate a confermare il paese a sud dei Castelli un autentico punto di riferimento in termini aggregativi.Dopo l’orgoglio di aver ospitato la “Mostra Mezzo Secolo d’Azzurro” (unico Comune del Lazio ad averne avuto l’onore), che ha richiamato a Lariano anche svariati campioni del passato, si é passati nel weekend dell’Immacolata all’apprezzata Festa del Pane. Ma è soprattutto nell’attesissima Notte Bianca di domenica 16 dicembre che Lariano si candida ad ospitare le tante persone che accorreranno da tutto il territorio, in una giornata davvero da non perdere, che si aprirà alle 16, col Gruppo Strumentale Città di Lariano, per continuare fino a tarda notte. La possibilità di spendere all’interno del tessuto commerciale cittadino, all’insegna

dello “Shopping Christmas”, sarà accompagnata da Eventi musicali e Degustazioni lungo tutta la città, a cura delle Associazioni e dei Ristoranti larianesi, che in fatto di accoglienza e capacità organizzative non temono concorrenza.Da non perdere, a partire dalle 17, l’esperienza del Walk Zone,  una  Camminata sportiva  di gruppo arricchita da esercizi di  fitness dinamico  (tutti in  cuffia, guidati dal  ritmo  della  musica  e di  coach  specializzati).  Il pomeriggio e la serata continueranno con la “Caccia al Tesoro”, l’Animazione per bambini e i tanti Artisti di Strada attesi a Lariano, come tradizione nelle Notti Bianche organizzate dagli Assessorati guidati da Claudio Crocetta e Fabrizio Ferrante Carrante. Nell’ambito della manifestazione, che si svolge in collaborazione con i Commercianti Larianesi, non mancherà il concorso per la “Vetrina più bella”. Dalle 18 sarà possibile

imbattersi in Babbo Natale con la slitta, i personaggi di Frozen e il pupazzo di neve luminoso. Alle 18.30, 19.30 e 20.30 ci sarà il Flash Mob natalizio a cura della

scuola di danza Enrica Zaccagnini “Colle degli Dei”. E’ invece fissato dalle 19 alle 21.30 l’evento moda con bambini, prima dell’intrattenimento musicale affidato alla “JF Band”. 

Domenica 16 dicembre la grande giornata tra eventi e Shopping Christmas

Tutti a Lariano per “Aspettando il Natale”

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Nel caratteristico borgo medio-evale di Genazzano, in pro-

vincia di Roma migliaia di persone hanno già preso d’assalto la citta-dina laziale a pochi chilometri da Valmontone.All’interno del castello Colonna ogni fine settimana sono tantissi-me le attrazioni per grandi e pic-coli, dalla casa di Babbo Natale, all’ufficio postale, al Polo Nord, agli elfi e ai personaggi delle favo-le. Natale a Genazzano torna ogni sabato e domenica, con spettacoli per bambini e tanti eventi, e con un fitto calendario di attrazio-

ni fino al 6 gennaio 2019, giorno dell’Epifania (compresa la pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza della Repubblica).Gli spettacoli dedicati ai personag-gi più amati dai bambini (da Fro-zen a Cenerentola, da La Bella e La Bestia a Biancaneve al Grinch e ai Minions) si tengono ogni sabato e domenica con 5 repliche al giorno per ogni singola rappresentazio-ne in diversi orari: 11,30, 12,30, 15,30, 17 e 18,30. Il calendario completo degli spet-tacoli è sulla pagina facebook Na-tale a Genazzano e sul sito inter-net www.nataleagenazzano.it. 

Un Natale da Favola a Genazzano

Svariati eventi e attrattive al Castello Colonna e al borgo medievale

La passione per la subacquea fa sempre più proseliti. Per averne conferma basta

fare capolino sul vicino litorale e fermarsi li dove sono in tanti ad essere stati contagiati dalla passione per le immersioni. Provare per...credere! E per credere basta...chiedere a chi, come  Josè Amici, rappresenta una delle punte di diamante d e l l ’ A s s o c i a z i o n e sportiva “Asd Under Water Team Italy”, che la scorsa primavera ha inaugurato il Diving al Porto di Nettuno. Proprio i sub volontari diretti dal noto chef genzanese hanno potuto toccare con mano lo straordinario incanto che si cela dietro ad ogni immersione, li dove il cielo colora le acque della sua tinta blu ed ogni raggio di sole é un riflesso che guida verso le meraviglie dei mari.Tante le uscite nei posti più incantevoli del Tirreno, come pure tante sono le collaborazioni di prestigio, come quelle con la Polizia Nautica o la Protezione Civile, tutte finalizzate a portare a compimento provvidenziali salvataggi. Nel novero anche i rapporti con la Soprintendenza alle Belle Arti, per il recupero di preziosi reperti. Il Centro Immersioni Nettuno, al quale vi consigliamo di affidarvi, ha  istruttori ed OTS riconosciuti dal Ministero e dalla Capitaneria di Porto, a conferma dell’enorme professionalità   e competenza che caratterizza l’intero staff.Al suo interno vi si tengono Corsi Ricreativi, Tek e Rebreather. Emozionanti le uscite a Torre Astura, ai Relitti dello Sbarco di Anzio, alle navi a vapore e alla Secca di Costacuti.L’Asd Under Water Team Italy, riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI)  ha nelle sue disponibilità 2 gommoni ed è un Centro Ricarica Autorizzato Nardi Compressori.

Proprio nei giorni scorsi due scuba diver

dell’Asd Under Water Team Italy   (Cristian e Peppe)

hanno portato a compimento il salvataggio di un delfino nel litorale laziale, in collaborazione con la Guardia Costiera. Purtroppo il defino non ce l’ha fatta a sopravvivere, ma loro, al solito, ce l’hanno messa tutta. Non solo mare per i diver guidati da Josè Amici, che  sabato 15 dicembre  si recheranno presso il  Lago di Nemi per il Brindisi subacqueo di fine anno, per la ricerca e recupero delle bottiglie sommerse sul fondale del bacino lacustre.Il brindisi sarà fatto in onore di Caligola, alla profondità di 15 metri, con bottiglie della tenuta “Monte Due Torri”, dove si svolgerà poi l’atteso pranzo. Ovunque andrete, se lo farete con l’Under Water Team Italy (il cui staff é composto da José, Cristian, Maurizio, Loredana e Valentina) potrete farlo all’insegna della sicurezza e in un clima di amicizia e rilassatezza, che renderanno uniche e indimenticabili le vostre immersioni. PER ULTERIORI INFO SULLE ATTIVITA’ DELL’ASD “UNDER WATER TEAM ITALY” VI RIMANDIAMO AI SEGUENTI NUMERI:José 334.7787176, Cristian 377.1061610 o alla Pagina Facebook “Centro Immersioni Nettuno”.

SUBACQUEA - Chiunque vorrà immergersi potrà farlo aNettuno con l’Associazione sportiva “Asd Under Water Team Italy”

Il 15 dicembre i diver si ritroveranno presso ilLago di Nemi per il Brindisi subacqueo di fine anno

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Sogni di visitare il mondo sommerso?Ora puoi farlo, col Centro Immersioni Nettuno

Il Natale ai Castelli RomaniIl Natale ai Castelli Romani35

14-15-16-21-22-23 DicembreIl Borgo di Babbo Natale Centro Storico15-22-23 DicembreMercatini di Natale Parco Dandini21-22-23 DicembreLaboratori e Favole di Natale Teatro “Le Fontanacce”22 Dicembre al 6 GennaioMostra presepiale23 Dicembre ore 16,30Concerto di Natale, Parrocchia San-ta Maria Assunta in CieloDomenica 6 GennaioBEFANA AL PARCO Centro Narciso 2.0

ROCC A PR IOR ADomenica 16 Dicembre Babbo Natale e gli Elfi ore 10 Piazza della Repubblica ore 11,30 piazza G. Di VittorioFino al 6 GennaioLa Via dei Presepi nel centro storico20 Dicembre ore 20,30Auguri…in coro Duomo dell’Assunta26 -30 Dicembre e 6 Gennaio Presepe Vivente Parco Landsberg orari 16.30-17.30-18.30

ROCC A DI PAPA

Dal 14 al 23 dicembre Mercatino di Natale Piazza San BarnabaDomenica 16 dicembre Sfilata Le Rennette di Babbo Natale ore 16 centro storico Spettacolo “Il canto di Natale” ore 18:30 Teatro Mons. GrassiSabato 22 DicembrePresepe Vivente Piazza Sciotti ore 19Fino al 27 DicembreVillaggio di Babbo Natale Santa Maria delle MoleSabato 5 Gennaio “4a Edizione della Calza più lunga del mondo e la scopa magica” Piazza G. Matteotti Domenica 6 GennaioArrivo della Befana ore 15,30 Piazzale dello Sport ore 17 Cave di Peperino

m A R I n O

Venerdì 14  dicembrepresentazione libro “la Dea del Lago e Le Navi Perdute di Nemi” ore 18.00 locanda Specchiodi Diana.Sabato 15 dicembre ore 10:30brindisi di fine anno in onore diCaligola immersi nel Lago di Nemi   Domenica 23 dicembre ore 17.00 Concerto di Natale Domenica 6 gennaio Discesa acrobatica della Befana ore 17,30 piazza Umberto I

nemI

15-16 DicembreMercatino di Natale eanimazione con Babbo Natale Piazza della Libertà Domenica 16 Dicembre “Siamo tutti Babbo Natale” ore 11 in Piazza della Libertà 28-29-30 Dicembre 4 -5-6 GennaioMercatino di Natale eanimazione, Centro Storico22-23 DicembreNatale al Lago Parco Giochi LagolandiaDomenica 6 Gennaio Befane Danzanti ore 14.30 da Via Carlo Rosselli a Piazza della Libertà

CASTeL GAnDOLFO

Fino al 6 GennaioIl Parco delle Favole Incantate Luminarie a Parco Chigi26-30 Dicembre e 6 Gennaio Presepe Vivente Parco Chigi

AR ICCIA

15-16 DicembreVia Dei Sapori dalle 17 alle 20 al centro storico Dal 23 Dicembre al 6 Gennaio Presepi in Cantina Centro storicoSabato 5 Gennaio Presepe vivente Piazza del Mercato ore 16Domenica 6 Gennaio Motobefana ore 10 piazza Garibaldi

mOnT e COmPATRI

Fino al 6 GennaioChristmas Parkland dalle 10 alle 22 Piazzale San NiloFino al 6 GennaioLa Foresta Incantata Luci e Favole al Parco Traiano

GROT TAF eR R ATA

Fino al 6 GennaioAlbano in… Presepe Museo Civico “M. Antonacci”Sabato 15 Dicembre Natale in Biblioteca ore 10-11.30 Biblioteca di Albano LazialeNatale a Cecchina Spettacolo di Mago Babbaleo edistribuzione di cioccolata calda ore 15.30 Piazza XXV Aprile Salotto al Museo “Sere di Natale al Cinema” ore 17 Museo CivicoConcerto di Natale Gospel ore 21 Chiesa dell’Istituto Murialdo Domenica 16 Dicembre Natale a Cecchina, spettacolocon il Mini Circo dei Clown 15.30 Piazza XXV AprileDomenica 23 Dicembre Natale a Cecchina Babbo Natale e animazione ore 15.30 Piazza XXV Aprile Natale a Pavona attività ricreative ore 10,30 AnfiteatroPiazza Berlinguer mercoledì 26 Dicembre Natale a Pavona giro sul trenino in compagnia di Babbo Natale Piazza BerlinguerDomenica 30 Dicembre Natale a Pavona giro sul trenino in compagnia di Babbo Natale Piazza BerlinguerNatale a Cecchina ore 15.30 Piazza XXV Aprile Mini villaggio di Babbo Natalee distribuzione cioccolata calda. Domenica 6 Gennaiospettacolo teatrale “La vera storia della Befana” ore 17 Auditorium deiCastelli RomaniNatale a Pavona animazione e arrivo della Befana ore 10 Anfiteatro Piazza Berlinguer

ALbAnO

Mercatino di Natale Tutti i giorni Passeggiata di via Veneto Dal 12 al 21 Dicembre Eventi alle Mura del VeladierSabato 15 DicembreMostra Un pianeta sorprenden-te - La Terra vista dallo spazio  ore 17,30 Comune di Frascati

F R A SC AT I

Dal 9 Dicembre al 6 GennaioMostra dei Presepi e dei Diorami Centro StoricoDomenica 16 DicembreAspettando Natale Mercatino e animazione Parco Catone Adventure

m O n T e P O R Z I O

Domenica 16 Dicembre Presepe Vivente Piazza della Pace ore 10-18 Concerti di Natale Parrocchia di S. Giovanni Battista ore 11,30 e 18 Domenica 23 DicembrePresepe Vivente Parco della Folgarella:Rappresentazione ore 11-18Sabato 5 GennaioConcerto di Natale Chiesa Gesù Divino Operaio ore 18Aspettando la Befana Centro Anziani C. Guerzoni ore 19Domenica 6 GennaioBefana al Parco (mattina) Presepe Vivente (pomeriggio) Parco della FolgarellaBefana al Parco Piazza della Pace (mattina)

CIAmPInO

InFO: Per i Comunidi Genzano, Lanuvio,

Lariano e Velletri abbiamopubblicato degli articoli nelle pagine precedenti

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E’ nel 1981 che il Centro Sportivo Castelli Romani affonda le sue radici e la sua decennale esperienza negli sport

acquatici, frutto dell’estrazione agonistica e culturale dei Soci Fondatori. Dopo quasi quarant’anni di attività il Centro ospita la Scuola Nuoto più blasonata e affidabile del territorio, ed è al tempo stesso un’inesauribile fucina di atleti, piccoli e grandi, che si battono ogni anno per i mitici colori bianco-rosso-blu. Una struttura ampia e accogliente, professionale e familiare al temo stesso, in cui la pratica sportiva si coniuga con il benessere psicofisico. Non per niente lo slogan societario da sempre è: “Acqua è vita, sport è salute”.Si evolve lo sport, si evolvono e si differenziano sempre più le esigenze di una popolazione che vuole sentirsi e mantenersi in forma, e per di più ad età sempre più avanzate.

Ecco perché i concetti e gli obiettivi del fitness, così come del wellness, hanno da sempre affiancato la missione sportiva e formativa del Centro Sportivo Castelli Romani; in poche parole una solida cultura dell’acqua.All’interno del Centro a disposizione dei soci ci sono due palestre per le attività

m u s i c a l i ( a e r o b i c a latina, step & gag, stretch & breath gym) una palestra attrezzata per cardiofitness e tonificazione (con la competente assistenza di Istruttori qualificati), che costituiscono l’avvincente occasione per trovare e mantenere la forma fisica a tutte le età e non necessariamente in acqua!Ma è anche il Fitness acquatico, oltre al nuoto libero, a colorare da anni le giornate sul bordo vasca di musica

e attività fisica senza sudore: idrobike, acquagym, idrostep, e il nuovissimo acquatic circuit (un circuito di varie attività a

stazioni e a suon di musica) sono le proposte ripetute più volte al

giorno.E le quote di adesione? La vera bomba

del Centro. Ogni combinazione di attività possibile a costi veramente leggeri, senza iscrizione, con tutti i servizi inclusi senza gettoniere, per tutte le volte che vuoi nella giornata e per tutti i giorni della settimana, per tutto l’anno!

Una Scuola Nuoto di qualità e unmondo di sport tra piscina e palestra

Centro Sportivo Castelli Romani dove l’acqua è cultura

Via di Valle riccia, 118 - Ariccia [email protected] 069345306Cellulare 3351209904

PER INFORMAZIONI

2019 alle porte. L’augurio dei Sindaci dei Castelli Romani3938

LanuvioLuigi gaLieti

In un tempo di crisi, come quello che tutto il mondo sta attraversando, il Natale può essere l’occasione per

riscoprire una festa ricca di valori autentici e di contatti umani. Per questo auguro a tutti Voi un Natale di pace e serenità, con la speranza che la solennità di questo momento, possa alimentare l’amore per il nostro Paese e la partecipazione di tutti alla sua crescita. Si chiude un anno fatto di tanti momenti costruttivi per la nostra Comunità. Un ringraziamento particolare va a tutti co-loro che in questo 2018 hanno coadiuvato la mia atti-vità, ai colleghi amministratori, ai consiglieri comunali tutti, ai dipendenti comunali, alle associazioni di volon-tariato, alle forze dell’ordine e alle Parrocchie.

Lariano: MaurizioCaLiCiotti

Cari Concittadini, le festività na-talizie rappresentano certamen-

te uno dei periodi più suggestivi dell’anno. Mi auguro, quindi, che il 2019 sia un anno di crescita per la nostra comunità, all’insegna della collaborazione e della coesione. Per-ché le sfide che abbiamo davanti si vincono restando uniti, non ergendo muri e creando divisioni. Buon Nata-le e felice 2019!

Monte CoMPatriFaBio D’aCuti

Mi auguro che la politica tor-ni a interessarsi delle co-

munità e non di una parte. Mi auguro che consiglieri regionali e parlamentari ricordino i terri-tori in cui sono stati eletti. Per non lasciare soli i sindaci. Per il 2019, il mio augurio è che la po-litica torni a essere politica. Con la P maiuscola.

veLLetri orLanDo PoCCi

Natale è la festa della famiglia e così la vo-gliamo vivere, creando armonia nella co-

munità. La giostra, il trenino, la casa di Babbo Natale, il mercatino, ogni emozione serve per creare il clima natalizio che insieme vogliamo vivere, tra la gente, con le attività commercia-li, sperando per esse in una stagione prospe-ra anche grazie all’impegno dei cittadini, che invito a fare i loro acquisti in città. Auguro a tutti che lo Spirito di Natale possa farci vivere serenamente questi giorni di festa e di riposo, attendendo con fiducia il nuovo anno.

roCCa PrioraDaMiano PuCCi

“Anche nel 2019 l’Amministrazione si impegnerà a curare e valorizzare

il territorio e e tutta la comunità, a promuovere la cultura e a potenzia-re i servizi, affinché i cittadini siano lieti e orgogliosi di vivere a Rocca Priora.Auguro un felice Natale a tutti”

MarinoCarLo CoLizza

Spero che la nostra comunità maturi nel rispetto dell’altro, cerchi di non lasciare nessuno indietro, tutelando ed amando i beni comuni e riscoprendo il

senso profondo dell’appartenenza. Il nostro impegno sarà quello di far sì che i servizi sul territorio possano miglio-rare e che possiamo crescere tutti insieme come comunità e prima ancora come cittadini singoli. Riconquistare il senso di condivisione e del bene comune potrebbe essere il primo passo per costruire una Marino più solidale, for-te ed unita, dove l’indifferenza lasci il posto al supporto, la fretta all’attenzione per chi ci sta intorno e dove tutti, piccoli o grandi, trovino la serenità che ognuno si merita.

neMi: aLBertoBertuCCi

Mi auguro che questo territorio cresca ancora di più in termini di

infrastrutture e turismo. Molto è stato fatto e sono certo che l’impegno di tut-ti i Sindaci anche nel 2019 sarà fonda-mentale. A tal proposito abbiamo lavo-rato per far inserire nel piano triennale delle opere pubbliche della Città Metro-politana di Roma Capitale la ricostru-zione dei tre viadotti di Nemi per un importo pari ad 1,5 milioni di euro.

roCCa Di PaPa: eManueLe CreStini

Stiamo traghettando Rocca di Papa da una situazione di persistente cri-

ticità, ereditata dalla precedente ammi-nistrazione, a quella di una conduzione quotidiana della cosa pubblica. Nel 2019 si concretizzeranno molti progetti mirati a migliorare la qualità della vita dei cit-tadini, le infrastrutture e il tessuto com-merciale del paese. Colgo l’occasione per augurare a tutti Buone Festività Natali-zie e un Felice Anno Nuovo.

FraSCati: roBertoMaStroSanti

Il 2019 sarà un anno di grandi sfide. Ci sarà l’avvio del nuovo contratto di raccolta dif-

ferenziata, che trasformerà le abitudini dei cittadini e Frascati in una vera città atten-ta all’ambiente. L’altra grande sfida è quella della STS, perché dopo il suo salvataggio do-vrà partire il rilancio dell’attività aziendale, strategica per le manutenzioni della città e per l’efficientamento dei servizi comunali. Ci saranno i grandi eventi come il Giro d’Italia, la definizione del piano parcheggi cittadino e una serie di progetti con al centro le periferie.

CaSteL ganDoLFoMiLvia MonaCheSi

Il 2018 è stato un anno impegnativo. Penso per esempio alle emergenze affrontate nel nostro ter-ritorio grazie al prezioso impegno dei volontari

della Protezione Civile, o al nostro impegno costante nel sociale per sostenere e rafforzare la coesione e la condivisione. Proprio le feste natalizie rappresentano un momento di speranza e di riflessione, di maggiore vicinanza e amicizia verso gli altri. E’ questa la vera magia del Natale! Il mio augurio è che questo spirito possa durare tutto l’anno e ci possa aiutare a vedere, apprezzare e custodire il bello delle persone che in-contriamo e del territorio in cui viviamo.

genzano: DanieLeLorenzon

Che si possa innescare un processo virtuoso di riduzione delle tasse e

aumento delle spese per i servizi utili ai cittadini, come previsto nel nuovo Bilancio 2019-2021, in approvazione entro la fine dell’anno. Il mio più che un augurio vuole essere un impegno, nel cercare di essere sempre più vicini ai cittadini nelle scelte che coinvolgo-no la vita della Città, guardando con ottimismo alle cose da fare.

ariCCia: roBertoDi FeLiCe

“L’augurio va in primo luogo alle persone più bisognose, agli anziani e ai bambini. L’impe-

gno dell’amministrazione resta quello di esse-re vicina a tutti i cittadini, migliorando ancor più i servizi e la comunicazione alla cittadi-nanza anche con la nuova App Municipium, creata anche per accogliere in modo rapido le loro istanze. Ho riposto fin dall’inizio massima attenzione alla crescita culturale della Città di Ariccia, credendo fermamente nella possibilità che lo sviluppo culturale costituisca un volano per la crescita economica della città”

aLBano: niCoLaMarini

“Il rispetto della dignità della persona non è dovere esclusivo degli Stati, ma un obbligo che interpella la

coscienza di ciascuno”. Ritengo che il 2019 debba ini-ziare partendo da queste parole, pronunciate da Papa Francesco in occasione dei 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. L’augurio per il pros-simo anno non può che essere un convinto messaggio di pace e serenità, di condizioni migliori per tutte le persone in difficoltà. C’è bisogno di concordia, fratel-lanza e accoglienza. Affacciamoci con fiducia al 2019… Che sia sereno, felice e ricco di soddisfazioni per ognu-no di Voi e per le persone a Voi care!”

grottaFerrata:LuCiano anDreotti

Nel 2019 continueremo a camminare sulla nuova strada intrapresa dell’inclusione e della traspa-

renza amministrativa. Punteremo ancora con decisio-ne sulla raccolta differenziata, forti del 71% raggiunto, con un nuovo appalto alle porte e il prosieguo dei lavo-ri per l’isola ecologica. Beneficeremo di conti in ordine, quindi di risorse comunali per la manutenzione delle strade e per l’edilizia scolastica, che vedrà cultura e identità sempre più al centro della vita cittadina.Un anno che ci vedrà ancora “fare rete”come città ca-pofila del progetto Castelli2020 - Comunità Europea dello Sport e su tanti altri temi vitali per il territorio.”

Giunti alle soglie del nuovo anno abbiamo chiesto ai rap-presentanti delle varie realtà

locali, i Sindaci dei Comuni dei Ca-stelli Romani, di esprimere un augu-rio per la propria comunità e per il territorio nel suo complesso, ango-lo di pregio a sud di Roma, sempre

più alla ricerca delle giuste sinergie per concretizzare quelle opportu-nità di sviluppo che naturalmente custodisce. Un territorio dalle infi-nite ricchezze, ma anche criticità, che qualche Primo Cittadino non ha mancato di sottolineare, sperando in un 2019 di svolta. Lo spirito na-talizio e i valori che queste festivi-tà portano con sé l’hanno fatta co-munque da padrone, focalizzando l’attenzione dei Sindaci sul sociale, sulla vicinanza alle fasce più deboli della popolazione e all’aumento dei

servizi alla cittadinanza. L’augurio, comune, è quello di rispolverare un forte senso di appartenenza ad una comunità coesa e solidale, capace di fare rete e guardare al futuro con ottimismo. Tra i Sindaci noterete due mancanze, quelli dei Comuni di Monte Porzio Catone e Ciampino, poiché attualmente commissariati, e che proprio nel 2019 vedranno in-sediarsi la nuova compagine ammi-nistrativa. La parola dunque ai Sindaci dei Ca-stelli Romani...

di Michela Emili