N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze...

40
N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei paracadutisti d’Italia Come FOLGORE dal cielo, come NEMBO di tempesta RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA (ANPd’I) - Via Sforza, 5 00184 Roma - Spedizione in abb. postale - Art. 1, Comma 1, D.L. 24.12.2003, convertito in Legge 27.2.2004, n. 46 - DCB Roma

Transcript of N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze...

Page 1: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010Organo ufficiale deiparacadutisti d’Italia

Come FOLGORE dal cielo, come NEMBO di tempesta

RIV

ISTA

MEN

SIL

E D

ELL’

ASS

OC

IAZI

ON

E N

AZIO

NAL

E PA

RAC

ADU

TIS

TI D

’ITAL

IA (

ANPd

’I) -

Via

Sfo

rza,

5 0

0184

Rom

a - S

pedi

zion

e in

abb

. po

stal

e - A

rt.

1, C

omm

a 1,

D.L

. 24

.12.

2003

, co

nver

tito

in L

egge

27.

2.20

04,

n. 4

6 - D

CB

Rom

a

Page 2: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

RIVISTA DELL’ASSOCIAZIONENAZIONALE PARACADUTISTI

D’ITALIA (ANPd’I)

MENSILE DI INFORMAZIONE

ASSOCIATIVO, TECNICO E POLITICO-CULTURALE

… voi siete gli arditidel cielo e della terra

FEBBRAIO-MARZO2 0 1 0 S O M M A R I O

L’Editoriale 3Speciale Assemblea 4Attualità 6Reparti in armi 14Storia 22Recensioni 23La Posta 24Attività delle sezioni 25Ultimo Lancio 36

COPERTINALa statua dell’imperatore Giulio Cesare posta sul fiume Rubicone alconfine della cittadina di Bellaria, dove si terrà l’annuale assembleaordinaria.

Testata a perenne ricordo del Foglio di Campodei Paracadutisti d’Italia, 1943-46, fondato daAlberto BECHI LUSERNAdirettore Umberto BRUZZESEriattivato e diretto da Giovanni PICCINNIin Firenze dal 1956 al 1962.

Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità:

ANPd’I – Via Sforza, 5 – 00184 ROMACCP 32553000 – Telefono 06 4746396Linea Militare 3/5641 – Fax 06 486662

www.assopar.it

AbbonamentiBenemerito € 100,00Sostenitore € 50,00Ordinario € 26,00

Una copia € 2,00Numeri arretrati € 3,00

La Rivista è inviata gratuitamente ai Socidal momento del rinnovo del tesseramento

Associata all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 9385 del 3-9-1963

Iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) al n. 1265

Anno LXVII dalla fondazioneNumero 2/3, Febbraio-Marzo 2010

Direttore editoriale: Aldo Falciglia

Direttore responsabile: Vittoria Maria Passera

Capo redattore:Nuccia Ledda

Redattore:Valter Amatobene

Corrispondenti:Raul Di Gennaro, Paolo Frediani,

Annamaria Martella,Efisio Secci, Sandro Valerio

Amministrazione: Adriano Coletta

Chiusura redazionale:30 marzo 2010

Stampa: EDITALL srlVia R. G. di Montevecchio, 200159 RomaTel. 06 4382583 – Fax 06 4385693

Grafica: [email protected]

Le opinioni espresse negli articoli sono persona-li degli autori e non rispecchiano necessaria-mente il pensiero e lo spirito del giornale, néhanno riferimento con orientamenti ufficiali.

Collaborare con «Folgore»La collaborazione è aperta a tutti ed è gratuita;gli articoli e le foto, anche se non pubblicati,non vengono restituiti (fate delle copie prima).La redazione sceglie per la pubblicazione gliargomenti ritenuti più interessanti, riservando-si, quando ritenuto opportuno, di apportaremodifiche e correzioni allo scopo di una più cor-retta esposizione.Faciliterete il lavoro della Redazione inviandouna copia dell’articolo che desiderate proporre,su cd-rom in formato MS-Word o compatibile(*.doc; *.rtf; *.txt) o speditelo via e-mail [email protected]; allegate quando possibi-le fotografie a corredo, e indicate sempre unrecapito telefonico; le foto non devono supera-re la dimensione di 1 Mb.

Proprietà letteraria, artistica e scientifica riser-vata. Per riproduzioni, anche se parziali, dei te-sti, è fatto obbligo di citare la fonte.

I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamenteper l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo (legge31-12-96 n.675 «Tutela della privacy»)

Page 3: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 3

mentre vi scrivo si sono appena svolti i funerali del caporale Melania Giovanna La Mantia, deceduta a seguito dell’in-

cidente di lancio avvenuto sull’aviosuperficie vicino Ravenna. Il mio pensiero va alla giovane soldatessa, che ha perso

la vita in circostanze ancora tutte da chiarire, e ai suoi familiari per la grave perdita subita. A loro porgo le mie più

sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia.

Avevo in animo di informarvi di altre vicende le quali, ovviamente, sono passate in second’ordine dopo l’incidente di lan-

cio. Le stesse saranno sicuro argomento di dibattito in occasione della prossima Assemblea nazionale, che si terrà a

Bellaria il prossimo 10 aprile e sulla quale sarete ampiamente ragguagliati nei prossimi numeri della rivista.

Circa il fatale incidente di lancio, vi informo che in data 22 febbraio, come l’Associazione ha sempre fatto in occasio-

ni simili, si è tempestivamente provveduto alla nomina di una specifica commissione, che approfondisca, in subordine

e nel rispetto delle superiori esigenze e competenze della Magistratura, le dinamiche dell’incidente, e si sono sospese tem-

poraneamente tutte le sue attività lancistiche sull’aviosuperficie di Ravenna.

Attualmente non si ritiene di poter formulare alcuna ipotesi sulle cause dell’incidente, essendo sconosciuti i relativi ele-

menti probatori, al momento in possesso o in corso di acquisizione da parte delle autorità inquirenti.

Le parti coinvolte hanno provveduto a nominare i loro legali e i periti; i risultati delle perizie saranno depositati entro

alcune settimane e ciò renderà possibile una prima, seppur ancora parziale, fondata riflessione.

Nei giorni successivi all’incidente, oltre che fornire il doveroso resoconto, alcuni cronisti, raccogliendo informazioni

dalle fonti più disparate, hanno tentato di imbastire un’inchiesta parallela con conseguenze infelici, data la situazio-

ne complessa creatasi sia dal punto di vista umano che tecnico. Congetturare in simile modo sulle sciagure è un eser-

cizio riprovevole e dunque fortemente deplorato da questa Presidenza.

Per il momento vi chiedo di dedicare un minuto di raccoglimento alla giovane Melania. Occorrerà che tutti noi ci ado-

periamo e collaboriamo, nella maniera corretta, perché sia fatta luce sulle circostanze dell’incidente e perché i familia-

ri, affranti e amareggiati, abbiano almeno il conforto di sapere.

Giovanni Fantini

Paracadutisti,

Page 4: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

II l 10 aprile 2010 si svolgerà a Bellaria Igea Marina, nella Sala Congressi del Palazzo del Turismo - Via Leonardo da

Vinci, 8/10 la 62ª Assemblea Ordinaria del-l’Associazione.I congressisti alloggeranno tutti presso gliHotel selezionati dalla VERDEBLU e comun-que tutti vicini tra di loro e tutti dello stessostandard, alle elencate condizioni economi-che concordate a carico dei delegati e loroeventuali accompagnatori, scegliendo l’op-zione più adatta alle personali esigenze Tutti i delegati, dovranno prenotare perso-nalmente trasmettendo o a mezzo fax oper mail l’allegata scheda di prenotazioneENTRO IL 25 MARZO 2010 inviandola a:VERDEBLU Eventi e Promozione Turistica –tel.: 0541 346808 – fax 0541 342455

Riferimento meeting: «ANPD’I – ASSEM-BLEA NAZIONALE PARACADUTISTI»Le Cariche Nazionali dovranno comunicarele prenotazioni con arrivo il 9 aprile e par-tenza il giorno 11 aprile, entro il 20 marzo2010 direttamente alla Presidenza Nazio-nale, che provvederà ad inoltrare le richie-ste all’albergo con gli orari di arrivo e dipartenza. In caso di mancata disdetta da parte dellecariche nazionali, che dovrà pervenire neitermini previsti (3gg prima della data di ar-rivo), a questa presidenza per iscritto al fi-ne di evitare malintesi, il costo della stanzae/o la penale sarà addebitato alla perso-na.

Il Segretario GeneralePar. Michele SATRIANO

4 FEBBRAIO-MARZO 2010

SPECIALE ASSEMBLEA

Venerdì 9 aprile

Mattino Arrivo consiglieri nazionaliPomeriggio Arrivo congressistiore 15,00 Riunione G.E.N.ore 18,00 Riunione del Consiglio Na-

zionale nella sala riunionidell’Hotel Milano

ore 20,30 Cena conviviale dei soci,accompagnatori ed ospitinella sala ristorante dell’-Hotel Milano

Sabato 10 aprile

ore 8,00 Operazioni Preliminari As-semblea Nazionale Ordina-ria, nella Sala CongressiPalazzo del TURISMO

ore 9,00 Apertura lavori con pre-senza di Autorità civili emilitari

ore 13,00 Interruzione lavori assem-bleari per colazione di la-voro a buffet in locale atti-guo alla sala congressi

ore 14,30 Ripresa lavoriore 19,30 Fine lavori

A seguire cena libera in ristoranti/piz-zerie convenzionati.

Domenica 11 aprile (*)

ore 10,30 Deposizione coronaore 11,00 Lanci dimostrativi in

spiaggia e stands con ma-teriale aviolancistico.

ore 13,00 Termine lavori 61a Assem-blea nazionale

(*) È UNA INDICAZIONE DI MASSIMA –IL Programma è a cura della Sezio-ne di Rimini

PROGRAMMADI MASSIMA

Il programma potrebbesubire variazioni,

riferite soloa modalità di dettaglio

BELLARIA - Igea Marina62ª Assemblea Ordinariadell’Associazione

Page 5: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 5

SPECIALE ASSEMBLEA

ATTIVITÀ COLLATERALISaranno in programma per gli ospiti ed accompagnatori nella giornata di sabato 10 aprile visite a:- San Leo, città fortezza con la sua magnifica rocca nella quale fu imprigionato il Conte di Cagliostro, dove si consumerà il pasto(a cura dei partecipanti) in ristorante convenzionato;

- Santarcangelo di Romagna con il suo caratteristico borgo medioevale e le grotte (visita guidata).

BELLARIA - Igea MarinaTutti i giorni. Tutto l’anno

AA ntico borgo marinaro in passato, oggi moderna città turistica, Bella-ria Igea Marina è ancora a dimen-

sione d’uomo. La posizione strategica, alcentro della Riviera Adriatica consente diraggiungere in breve città d’arte comeRavenna, Firenze, Venezia. Rimini, anticacittà romana e capitale del divertimento dioggi, è a pochi minuti. La bellissima spiag-gia, i parchi naturali, le strutture sportive,gli eventi culturali e gli spettacoli, lo shop-ping nelle isole pedonali, le moderne strut-ture alberghiere, rendono piacevole lavacanza e la vita cittadina. La qualità dellagenuina gastronomia e la simpatia degliabitanti vi stupiranno.A Bellaria Igea Marina è possibile coniuga-re relax. Divertimento, arte e gastronomiarendendo la vacanza una emozione conti-nua in un rapporto qualità prezzo senzaeguali.Un programma d’intrattenimento ricco dimanifestazioni, da aprile a settembre unaserie di appuntamenti dedicati allo sport,alla cultura, alla gastronomia, al diverti-mento per grandi e piccini: «Bellaria FilmFestival», anteprima del cinema indipen-dente italiano; «Pagine sull’Onda» nel giar-dino della Casa Rossa dello scrittore Alfre-do Panzini serate d’incontro con i letteratidel momento; «Junior» rassegna di spetta-coli dedicati ai bambini; «Lo sbarco deiSaraceni», folcloristica rievocazione colle-gata alla costruzione della Torre Saracena,storico simbolo di Bellaria Igea Marina;«Sabbia e Golf» torneo di golf sulla spiag-gia, unico nel suo genere; «Il Pinzimonio»Giornate gastronomiche a «Bellaria IgeaMarina» festa enogastronomica dedicata ai

sapori ed ai colori della cucina tradizionaleromagnola; «La borgata che danza» festafolcloristica che rievoca la tradizione deicanti e balli popolari della nostra terra;«Mareterra Verdeblu» gara ciclistica valevo-le per il Campionato Italiano di CicloturismoUdace-Csain e per il Campionato «RomagnaSprint» e tantissimi altri appuntamenti.Il Palazzo del Turismo ed il Centro Congres-si Europeo, a due passi dalla Fiera di Rimi-ni, rendono Bellaria Igea Marina luogo idea-le per congressi e convention, grazie all’ef-ficiente organizzazione alberghiera ed alrapporto qualità-prezzo, allo standard ele-vatissimo dei servizi, alla vicinanza allaFiera di Rimini, alla presenza ed al suppor-to di personale specializzato.Dalle specialità marinare della costa allatradizionale cucina dell’entroterra collinare:le delizie del palato di una cucina che usaprodotti di origine controllata annaffiati daigenerosi vini della regione, dai rossi San-giovese e Merlot ai bianchi Albana e Treb-biano. La piadina, tradizionale pane roma-gnolo, ci guida in un itinerario dal mare allecolline tra osterie, agriturismo, maneggi,produttori di vini, formaggi ed altri prodottitipici.Al centro della Riviera Adriatica, BellariaIgea Marina è circondata dalle colline chevidero fiorire la Signoria dei Malatesta: daMondaino a Brisighella, passando per SanMarino si snodano gli itinerari collinari allascoperta dei cavalieri, delle armi, delle roc-che e dei castelli d’epoca medievale. L’in-teresse storico, artistico, culturale, la bel-lezza dei paesaggi e dei piccoli centri, defi-niscono un percorso di straordinario inte-resse a pochi passi dal mare.

Santarcangelo di Romagna

SS antarcangelo di Romagna of-fre al visitatore curiosità e testimonianze storiche.

Il monumento più visitato sono le grot-te scavate nel tufo che traforano ilcentro storico. Da visitare tutto il centro storico sulcolle, con le sue strette vie dette«contrade». La torre dell’orologio oCampanone, dell’800, è testimonian-za del simbolo laico della città. Pocolontano è la rocca Malatestiana, dovela leggenda vuole che si consumassela vicenda di Paolo e Francesca.

Page 6: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

6 FEBBRAIO-MARZO 2010

ATTUALITÀ

II l 23 gennaio 2010, nel dipartimen-to di geografia e geologia della pre-stigiosa sede universitaria di Pado-

va, il Presidente Nazionale gen. GiovanniFantini, accompagnato dal Capo ufficiostampa e propaganda Nuccia Ledda, daldirettore di «Folgore», Aldo Falciglia, da Val-ter Amatobene, direttore del sito «Conge-dati Folgore», ha incontrato i dirigenti dellaSIGGMI (Società di Geografia e GeologiaMilitare) e di «EL ALAMEIN PROJECT» prof.Aldino Bondesan e dott. Daniele Morettoche unitamente ai loro più stretti collabora-tori hanno illustrato il progetto, già in esse-re, per la conservazione e la valorizzazionedei luoghi della battaglia di El Alamein, pro-ponendo al Presidente Nazionale una seriedi collaborazioni a detto Progetto.Il progetto, già avviato, ha visto, in fase

sperimentale, una presenza di paracadutisti in una prima spedizione denominata «Clean Mission», fortemente voluta dal dottor Ama-tobene per verificarne, sul campo, la fattibilità e definire le modalità operative delle successive spedizioni già in fase di organizzazio-ne. Nel mese di marzo c.a. partirà la seconda spedizione, composta da paracadutisti ANPd’I seguita in aprile da una terza. Per meglioillustrare gli scopi di queste spedizioni, in appoggio al progetto, di seguito riportiamo:- una descrizione particolareggiata del progetto stesso;- la prima parte del resoconto sulla prima missione svoltasi a febbraio c.a.

Servizio fotografico a cura di Valter Amatobene

Scopo del progettoSalvaguardia dei luoghi della battaglia di ElAlamein, attraverso la creazione di unabanca dati geografica, per la valorizzazionestorico-culturale e turistica dei siti in accor-do con le autorità egiziane.

Le ragioni del progettoLa fascia di deserto tra El Alamein e ladepressione di El Qattara, pur essendo tut-

t’ora un’area militare ad accesso riservato,è stata interessata negli ultimi anni da unapresenza turistica sempre più intensa aseguito dello sviluppo alberghiero e resi-denziale della zona costiera di El Alamein.Allo stesso tempo, la ricerca petrolifera haportato alla creazione di piste, scavi edopere che hanno riguardato e in parte giàalterato, i siti principali della battaglia(Ruweisat, Mitteriya, Deir El Munassib,

Naqb Rala, Haret el Himeimat, Menaquir ElDaba) oltre, ovviamente, la cittadina di ElAlamein e tutti i luoghi lungo la costa eprossimi al litorale. Di conseguenza, appare urgente la neces-sità di esplorare e documentare tali aree,prima che le trasformazioni imposte alterritorio siano causa della scomparsadelle testimonianze storiche della batta-glia. Il progetto avrà pertanto due fonda-

Il Progetto El AlameinProgetto di salvaguardia dei luoghidella battaglia di El Alamein(Egitto, 1942)

Sistema informativo per la documentazionee la ricostruzione dei siti di interesse storico

attraverso tecnologie di remote sensing e geofisica terrestre

Page 7: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 7

ATTUALITÀ

mentali ricadute: la creazione di unabanca dati, la più dettagliata ed esaurien-te possibile, e la formazione di un quadroconoscitivo per stabilire dei criteri di svi-luppo mirati ad una razionale valorizzazio-ne culturale e turistica dell’antica lineadel fronte.

Modalità di realizzazione della ricercaInizialmente, verrà messo a punto unSistema Informativo Geografico (GIS), nelquale verranno inserite basi cartografichericavate da immagini satellitari ad eleva-tissima definizione e tutta la documenta-zione cartografica disponibile. Sarannoinoltre sovrapposte le foto aeree originalidei ricognitori militari, che consentirannoil confronto tra le opere difensive e imanufatti riconoscibili all’epoca della bat-taglia di El Alamein e le postazioni cheancora oggi si conservano e risultano visi-bili attraverso l’immagine telerilevata.Carte e immagini verranno acquisite tra-mite specifici accordi con enti nazionali estranieri, musei militari e centri di docu-mentazione. Testimonianze ed episodidelle battaglie verranno riferiti e indicizza-ti alle mappe.Seguirà una ricognizione accurata dei siticon lo scopo di creare una banca dati foto-grafica completata da rilievi topografici conGPS geodetici, da osservazioni geomorfolo-

giche e geologiche, da studi sui processi disedimentazione e da prospezioni che con-sentano di individuare eventuali manufattie luoghi di sepoltura. Un’apposita collabo-razione con l’Istituto Nazionale di Oceano-grafia e Geofisica (Osservatorio GeofisicoSperimentale di Trieste) permetterà diimpiegare sul campo strumentazione geofi-sica particolarmente avanzata (georadarterrestre e magnetometri) con la quale ver-ranno esplorati gli orizzonti superficiali di

terreno e i riempimenti eolici delle postazio-ni difensive.Il progetto sarà preceduto da uno studiopilota nell’area di El Taqa – Naqb Rala –Haret El Himeimat.

Risultati attesi Il progetto El Alamein consentirà l’individua-zione di tutte le postazioni, scavi, trincee emanufatti presenti sulla linea del fronte. Isopralluoghi mirati sulla scorta delle osser-vazioni da foto aeree e da immagini satelli-tari, e le ricerche geofisiche, consentirannodi portare alla luce manufatti e opere milita-ri oggi interrate e di recuperare alcune dellemigliaia di resti umani che ancora giaccionodisseminati o ricoperti nel deserto.Il GIS El Alamein fornirà un supporto fonda-mentale per la pianificazione futura dellavalorizzazione culturale e turistica deldeserto.

Risultati attesi documentabiliI risultati documentabili del progettosaranno:1) raccolta della bibliografia specifica sulle

battaglie di El Alamein e la guerra in Afri-ca Settentrionale;

2) acquisizione di immagini satellitari e difoto aeree d’epoca;

3) costruzione di un sistema informativogeografico (GIS) contenente la documen-

Page 8: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

8 FEBBRAIO-MARZO 2010

ATTUALITÀ

tazione descritta nel progetto, georeferen-ziazione dei documenti e analisi dei dati;

4) creazione di un banca dati geografica,collegata al GIS, contenente foto recen-ti, video ed ogni altra documentazione;

5) preparazione di relazioni specifiche sullericerche in loco (dati geologico-geofisici,rilievi, osservazioni);

6) pubblicazione di articoli scientifici nelleriviste di settore;

7) pubblicazione di articoli divulgativi indiverse sedi;

8) presentazione dei risultati in convegniscientifici, incontri culturali, conferenzee altre manifestazioni;

9) allestimento a stampa di un volumeonni-comprensivo – corredato di carte,

immagini e foto – che descriva e docu-menti con completezza i risultati rag-giunti;

10) realizzazione di DVD, con software divisualizzazione cartografica e relativabanca dati allegata;

11) realizzazione di un sito WEB, che con-senta la consultazione libera dei datiraccolti.

Enti e ricercatori coinvoltiIl progetto è curato da un gruppo istituzio-nale, che nella sua forma iniziale include:• L’Università di Padova – Dipartimento di

Geografia; e• L’Istituto Nazionale di Oceanografia e

Geofisica di Trieste (INOGS).

Altre istituzioni potranno essere aggregateal progetto nelle sue fasi di sviluppo. Leattività operative del progetto verrannosvolte da un gruppo di coordinamento,composto di Docenti e Ricercatori, conesperienza specifica in questioni di MilitaryGeography e Geology of War.Di volta in volta, al gruppo di coordinamen-to saranno aggregati singoli esperti nellespecifiche questioni di carattere storico,militare, geologico, geofisico, topografico,informatico e cartografico.

Sviluppi futuriLa seconda fase delle ricerche, che potràessere pianificata alla conclusione di questoprimo progetto, prevederà la realizzazione di:

a) BANCA DATI MULTIMEDIALE (associa-ta al GIS); Raccolta di immagini stori-che, filmati, documentazioni varie; scan-sione, georeferenziazione ed inserimen-to nel GIS; produzione di un WEB GISmultilingue interrogabile via Internet;

b) ITINERARI STORICO-CULTURALI: Rac-colta di immagini storiche, filmati, docu-mentazioni varie; scansione, georeferen-ziazione ed inserimento nel GIS; produ-zione di un WEB GIS multilingue interro-gabile via Internet;

c) SISTEMI DI REALTÀ VIRTUALE: Rico-struzione delle fasi della battaglia attra-verso i più moderni sistemi di realtà vir-tuale.

Diario di una missione possibile: Parte l’«El Alamein Project» deiparacadutisti italianiTra le postazioni della «Folgore» per censirle e riportarle alla luce.Il diario di quattro giorni di emozioni

GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO, ORE 6.30

Dopo una notte quasi insonne, con gli occhipesti, ci troviamo in otto nell’area partenzedi Malpensa, davanti ai banchi Alitalia. Altriquattro ci aspettano al Cairo, dove sonovolati il giorno prima. Partiremo alle 7.20.Stiamo andando nel deserto dei nostri

Page 9: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 9

ATTUALITÀ

Leoni della Folgore, e l’idea mi fa un certoeffetto: dopo avere lavorato a lungo perprogettare il viaggio, finalmente si parte.Leggo l’ansia di iniziare negli occhi di tutti.In aereo Aldino (il professor Bondesan,ricercatore del dipartimento di Geografiadell’Università di Padova e titolare dellostudio internazionale «El Alamein Project»),sfruttando molti posti liberi in fondo all’ae-reo, approfitta per fare due ore di introdu-zione geografica e tecnica alla missione. Ilpersonale di volo e diversi passeggeri ciscambiano per militari. Eppure niente del-l’abbigliamento lo lascerebbe pensare. Civantiamo – orgogliosamente – di essereparacadutisti dell’ANPd’I impegnati nellaveste di ricercatori universitari.Aldino ci fa capire che la nostra non saràuna gita: ci sono procedure da rispettare eschede di lavoro da compilare che hannoun valore scientifico e vanno prodottebene. Sarà necessaria anche la massimaconcentrazione: la zona dove ci muovere-mo, oltre a essere un «altare» per la pre-senza di migliaia di Leoni della Folgore emilitari italiani ancora nella sabbia, rimaneanche uno dei più minati al mondo. Leggoall’inizio una perplessità nello sguardo delnostro coordinatore scientifico: sarannocapaci di far bene un lavoro così importan-te? Forse teme l’immaturità di qualcuno,

che traspare ogni tanto da certi forum e davecchi articoli di stampa. Lo sbarco e iltransito attraverso la dogana del Cairodurano poche decine di minuti. Cresce l’e-mozione. Ci siamo. Gli sguardi e i compor-tamenti dei numerosi poliziotti, guardie difrontiera, ispettori e inservienti dell’aero-porto sono amichevoli. Il caldo egiziano ciaggredisce subito fuori dalle porte scorre-voli. Incontriamo i quattro che erano partitiil giorno prima. Uno di loro è in bermuda.Registro mentalmente e mi riservo di inter-venire più tardi. Schiamazzi e battute grevisul pulmino che ci conduce alle jeep. Climada gita scolastica in un paio di persone.Meno del 15 per cento, mi dico: sotto lamedia nazionale. Avverto una certa ironia equalche sfottò nei confronti di chi ha detta-to le regole della missione. I paracadutistiin congedo sono insofferenti alla disciplina.Vanno ricordati gli impegni presi, e lo facciocon fermezza. Messaggio ricevuto da chi lodoveva ricevere. Non siamo in gita. Iniziauna missione scientifica che durerà anni eche coinvolge l’ANPd’I, l’Università di Pado-va e molte istituzioni nazionali e internazio-nali con l’obiettivo di dare vita futura, nonsolo sulla carta, alle postazioni della «Fol-gore». Appena fuori del Cairo, trasbordiamosu quattro jeep cariche di materiale per ibivacchi e iniziamo finalmente il lungo viag-

gio verso la missione. Quattro ore di stra-da. Passiamo per una metropoli caotica,fino alla periferia piena di brutti segni delprogresso a base di plastica, rifiuti e auto-grill, poi finalmente lunghi rettilinei deserti,come ci immaginiamo quei luoghi. El Ala-mein non è più un posto suggestivo: palaz-zi, torri, cemento e tutto intorno moltamiseria, con un centro che sembra un vil-laggio. Fa buio. Ci fermiamo a fare le ultimeprovviste in paese, tra gli sguardi curiosidegli abitanti, vestiti con le tuniche caratte-ristiche. Si riparte alle 19. Riusciamo avedere la prima sabbia, illuminata dai fari,dopo aver percorso diversi chilometri sullapista fatta di vecchio asfalto italiano dellaseconda guerra. Tanti camion ci incrocianoe lampeggiano, facendo manovre azzardateper schivare le buche profondissime. Lecave di inerti e alcune società petroliferelavorano ventiquattro ore al giorno, arrivan-do a lambire perfino il Fronte della «Folgo-re», a Bab El Qattara. A El Alamein abbiamosaputo che non sarebbe salita a bordo lascorta, di solito composta di ufficiali dellapolizia di frontiera. Buon segno. Rischiandoun paio di insabbiamenti, e smarrendo lapista per una ventina di minuti, arriviamoalle 21 a Naqb Rala. Siamo in viaggio daquasi quindici ore e svegli da almeno tren-tasei. Il campo viene allestito in poche deci-ne di minuti. Il personale egiziano è moltoefficiente e amichevole. Un salottino contappeti e tavoli bassi, allestito tra le jeepmesse in quadrato, ci ospita per mangiare.La bandiera italiana viene issata insieme aquella della «Folgore» e al drappo egizianodi cortesia. Il vento forte impedisce all’astadi stare ferma. Pasto caldo con brodo diverdure, carne di agnello e tanti ortaggi bencucinati. Aglio e cipolla a volontà. È quasimezzanotte. Aldino finisce l’ultimo briefing,iniziato a tavola, che ci ricorda il lavoro delgiorno dopo. Daremo precedenza alle rile-vazioni, che sono la parte più importantedel progetto, poi, sabato, gli scavi. Mi attar-do a trasmettere le prime notizie col satel-lite. Cinquanta foto e una piccola cronaca,che avevo iniziato a scrivere sulla jeep,durante il lungo trasferimento. Crollo distanchezza sul materassino…CONTINUA SUL PROSSIMO NUMERO

Valter Amatobene

Page 10: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

10 FEBBRAIO-MARZO 2010

ATTUALITÀ

NN elle giornate di sabato 23 e domenica 24 gennaio si è tenuto l’annuale raduno in

occasione del 66° anniversario dellosbarco di Anzio-Nettuno (21 gennaio1944). Nelle due cittadine laziali chefurono teatro degli avvenimenti bellicilegati all’operazione «Shingle», sono con-venuti mezzi d’epoca e ricostruttori stori-ci da ogni parte d’Italia.Quest’anno si è segnalata la presenzadel Gruppo di ricostruzione storica del-l’ANPd’I, che ha partecipato con unadecina di membri. Non è stata la primauscita di questa formazione, nata dall’i-dea di Luca Migliavacca e Simone Roma-nini di trasformare alcuni soci ANPd’I in«ricostruttori-rievocatori» e viceversa, perdar vita a un gruppo che potesse rappre-sentare il paracadutista italiano nell’am-bito delle sempre più diffuse manifesta-zioni a tema e delle cerimonie associati-ve. D’altronde, chi meglio di un paraca-dutista può impersonare un paracaduti-

sta, anche se con panni e armamento diquasi settant’anni fa? Con il patrociniodalla Presidenza nazionale, il Gruppo hagià partecipato, negli ultimi tre anni, a unviaggio sul fronte della «Folgore» a El Ala-mein (novembre 2007), alla ricostruzio-ne nel 64° anniversario dell’operazione

«Herring» con uno spettacolare aviolan-cio da un C47 a Sermide (aprile 2008),al documentario televisivo «BattlefieldTour – El Alamein» (ottobre 2008), al 65°della fondazione della Scuola di paraca-dutismo di Tradate (novembre 2008) e al65° della Battaglia per Roma ad Ardea(giugno 2009). Quella ad Anzio è statauna presenza di rilievo in mezzo a oltreun centinaio di figuranti in uniformeanglo-americana e tedesca, che ha ricor-dato ai più che nel gennaio-giugno 1944i Reparti paracadutisti italiani erano statipartecipi di una storia che altri – conmezzi tecnici e risorse umane immensa-mente superiori – stavano scrivendo sulsuolo nazionale.In questa ottica va dunque vista la par-tecipazione del GRS ANPd’I alle manife-stazioni commemorative e, nel caso par-ticolare, alla giornata del 24: non unapresenza «dinamica» al pari delle altreAssociazioni di ricostruzione storica,intente a interpretare momenti dellosbarco e a posare per le macchine foto-

Ricostruzione storica dell’ANPd’Ial 66° anniversario dello«Sbarco di Anzio»

Page 11: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 11

ATTUALITÀ

grafiche di curiosi e appassionati o letelecamere di reti locali e nazionali (adesempio quelle del TG2), ma una sortadi «picchetto d’Onore», per ricordare efar conoscere alle nuove generazioniuna realtà spesso taciuta o sottovaluta-ta dai testi scolastici.La giornata del 24 è iniziata alle diecialla Stazione Termini di Roma, dove ilnucleo romano si è incontrato con il drap-pello proveniente da Firenze (Daniele Vol-pini col figlio dodicenne). Da lì la parten-za per il litorale laziale e la successivasosta a casa del folgorino Santo Pellicciaper prendere accordi.Intorno alle due del pomeriggio i membridell’ANPd’I sono giunti presso la spiag-gia di Anzio dove erano allestiti i displaydelle varie associazioni di ricostruzionestorica. Il colpo d’occhio è stato di sicu-ro effetto, con un nutrito numero di mezzid’epoca (moto, camionette e autocarridei due schieramenti, persino due mezzianfibi), ricostruttori in uniforme con simu-lacri di armi, riproduzioni di trincee epostazioni difensive.Questa volta il GRS ANPd’I indossavarepliche di uniformi Mod 41 grigio-verdi(battaglione autonomo «Nembo») e grigio-

azzurre (aliquote di Reparti paracadutistiANR) ed era equipaggiato con moschettoautomatico Beretta Mod 38/A, fucilemitragliatore Breda 30 e Panzerfaust,tutto materiale ex ordinanza inertizzato.Inutile dire che la presenza di personalein uniforme italiana ha costituito unanovità e ha subito attirato una foltaschiera di appassionati e curiosi, a cuisono state fornite informazioni istituzio-nali sull’ANPd’I e ragguagli storici sullapartecipazione di Reparti paracadutisti

italiani alle operazioni belliche che segui-rono lo sbarco di Anzio e alla successivabattaglia per Roma.Il momento più alto è stato toccato quan-do è intervenuto il folgorino Santo Pellic-cia che, dopo essersi intrattenuto con imembri del GRS ANPd’I e aver fornitoloro una lezione tecnica sul fucile mitra-gliatore Breda 30 di cui era capo-arma,ha voluto incontrare alcuni granitici redu-ci anglo-americani (Dio, dopo aver fattoquella generazione, deve aver perso lostampo), con i quali si è intrattenuto alungo anche grazie a Rodrigo FilippaniRonconi, improvvisato interprete di altis-simo livello.Molto toccante il momento in cui unasignora si è permessa di chiedere aSanto che tipo di uniforme indossasse:alla risposta gli occhi le si sono fatti luci-di, mentre con un filo di voce raccontavadi essere la cognata del tenente colon-nello Sbrana, vicecomandante dell’8°Battaglione, caduto a El Alamein per sal-vare alcuni suoi paracadutisti. Inutiledire la commozione generale quandoSanto le ha detto di averlo conosciuto,seppur di sfuggita, e di sapere dei suoifatti d’arme.A conclusione della manifestazione unasquadriglia di cinque velivoli – con leinsegne dei due schieramenti contrappo-sti – ha sorvolato la folla e fatto evoluzio-ni sulla spiaggia, mentre due mezzi anfi-bi simulavano alcune manovre di sbarco.

Simone Romanini

Page 12: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

ATTUALITÀ

DD al 15 al 17 gennaio si è svol-to presso la località sciistica di Gosau nei pressi di Sali-

sburgo il Campionato austriaco di Para-ski valido anche per l’Europa Cup.Hanno rappresentato i colori nazionaliMarco Valente (ANPd’I Cuneo) e il mare-sciallo dell’Esercito Alessandro Di Prisco(ANPd’I Padova).Temperature severe, da meno 15° ameno 5°, ma con tempo stupendo e

senza vento. Il team è giunto terzo nel-l’impegnativa prova di slalom gigante, lacui difficoltà era aggravata da un fondodurissimo.I nostri paracadutisti hanno lottato per ilpodio, combattendo fino al sesto lancio.Qualche centimetro di troppo li ha conse-gnati alla sesta posizione finale, su quin-dici team, a un solo centimetro dai quin-ti. Complimenti per l’importante risultato,che dimostra impegno e competitività.

PARASKI AUSTRIA

Italiani sestialla Paraski austriaca

Page 13: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 13

ATTUALITÀ

II l tragico incidente di lancio, occor-so al caporale Melania Giovanna La Mantia sulla più che collaudata avio-

superfice di Ravenna, ricordiamo chealcuni anni orsono furono effettuati ancheaviolanci assiali con il vettore CASA, hagiustamente scosso tutta la nostra comu-nità e contemporaneamente l’opinionepubblica nazionale, informata dei fatti danumerosi servizi apparsi sui media.La scelta rispettosa e necessaria dell’As-sociazione è di non esprimere un parere,almeno tecnicamente e per il momento,sull’accaduto; ciò non vuol dire che nonsi possano, invece, commentare i com-menti, a volte imprecisi e ingenerosi,rispetto a uno dei compiti statutari che lanostra Associazione persegue con dedi-zione e impegno da decine di anni: l’or-ganizzazione di corsi di paracadutismoper il conseguimento dell’abilitazione allancio militare.Forse a qualcuno potrà sembrare pocooppor tuno parlarne in questi frangenti,ma ritengo che, nel solco della chia-rezza assoluta perseguita dalla nostraAssociazione e in nome di un sanoconfronto dialettico, sia giusto interve-nire con franchezza.Per prima cosa occorre rammentare latragedia nella tragedia rappresentata dalritrovamento del corpo di Melania LaMantia a cinque giorni dall’incidente. Cir-costanza anomala e grave, la quale hafavorito il sorgere di quella ridda di ipote-si disparate e fantasiose fin qui sentite,che per rispetto soprattutto della vittimanon intendo riportare, e l’instaurarsi di unclima gravido di sospetto e confusione. D’altro canto, che a tutto ciò si sia giun-ti in buona fede e per dovere di cronacasono sicuro, almeno per quanto riguardai cronisti. Non altrettanto lo sono riguar-

do alle fonti da cui hanno attinto. Mi spie-go meglio: immaginate un cronista, digiu-no in materia, che deve riferire su un inci-dente di lancio. Per prima cosa si reche-rà sul posto e comincerà a raccoglieretutte le informazioni possibili rivolgendo-si, in genere, alle fonti inquirenti; poiinserirà qualche commento alle scarsenotizie reperite. E cosa farà? Cercherà dirintracciare persone esperte o documen-tazione che gli consentano di farsi unquadro sull’incidente. E qui la situazionesi complica. Infatti, sta alla buona fededell’«esperto» contattato (il quale, severamente esperto, dovrebbe rifiutarsi dicommentare tecnicamente un simile inci-dente) fornire corrette e prudenti deluci-dazioni. Immaginate se invece l’«esper-to» lo ragguagli con dichiarazioni viziateda rivalse personali o con argomentazio-ni utili solo per figurare nelle cronachelocali; oppure giunga a dichiarare grosso-lane falsità per bieco interesse «commer-ciale» così da eliminare i «concorrenti»…A tutto ciò si aggiunga un’altra considera-zione, che purtroppo occorre fare quellerare volte in cui nel nostro ambiente capi-ta un incidente di tale portata: nello stes-so giorno in cui la giovane Melania perde-va la vita, quattro appassionati di escur-sioni in alta montagna morivano a causadi valanghe. La notizia non ha però susci-tato lo scalpore né scatenato le inchie-ste sommarie dell’incidente di lancio. Certo, il paracadutismo dai più è consi-derato uno sport, o meglio una discipli-na, al limite dell’inconcepibile e dell’in-comprensibile e tutto ciò sviluppa uninteresse superiore al normale nella pub-blica opinione. Ma questo dà a qualcunoil diritto di presentarlo con sensazionali-smo e superficialità?Per meglio rispettare la memoria di Mela-

nia Giovanna La Mantia si lascino opera-re le autorità competenti. Al termine delloro lavoro, e solo allora, si potranno trar-re le debite conclusioni.

Aldo Falciglia

Alcune considerazionisull’incidentedi lancio a Ravenna

LL acrime, commo-zione, ma anche palloncini bianchi,

preghiere e canti, oggi inCattedrale a Trapani, per

i funerali di Melania La Mantia. Presentetantissima gente, e tantissimi militari.Letti messaggi di estremo saluto per lagiovane soldatessa. I funerali sono staticelebrati dal Vescovo di Trapani… … Il feretro è giunto giovedì mattina aPalermo con un volo militare, decollatodal 5° Stormo di Pisignano di Cervia.Prima dell’ultimo viaggio verso la Sicilia, siè tenuta una cerimonia commemorativasotto la pioggia battente. Oltre alle autori-tà militari, erano presenti anche i familiaridella vittima. Poche ore più tardi è stataallestita una camera ardente presso lacaserma «Turba» di Palermo, dove hasede il 46esimo reggimento Trasmissioniin cui era in forza con il grado di caporale.Giovedì mattina alla camera mortuariadell’ospedale civile di Ravenna, il Sinda-co Fabrizio Matteucci ha reso omaggioalla salma di Melania Giovanna. Primadella partenza della bara per la basemilitare di Pisignano, il primo cittadinoha nuovamente espresso le condoglian-ze e la solidarietà della comunità raven-nate al padre, al fratello e al fidanzatodella giovane paracadutista dell’esercitoche ha perso la vita al suo primo lancioall’aeroporto della Spreta.L’autopsia ha confermato la presenza diacqua nei polmoni della vittima, precipita-ta nel bacino artificiale della Ca’ Bianca.Gli esperti ora dovranno chiarire per qualemotivo Melania Giovanna non sia riuscita

dalla testa telematica «MARSALA .IT»del 5 marzo 2010

Oggi i funeralidi Melania La Mantia:

è morta per annegamento

(segue a pag. 14)

Page 14: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

PP assaggio di consegne il 13gennaio presso la caserma«Gamerra» di Pisa: il colonnello

Pietro Ribezzo ha ceduto il comando delCentro Addestramento Paracadutismo alcolonnello Gianluigi De Matteis.La cerimonia si è svolta alla presenza delgenerale Federico D’Apuzzo, comandantedella brigata «Folgore», del prefetto diPisa Antonio De Bonis, del sindacoMarco Filippeschi e delle altre cariche cit-tadine.Il colonnello Ribezzo, classe 1957, dopocirca un anno e mezzo di comando a Pisava a ricoprire l’incarico di vicecomandan-te della brigata «Folgore» a Livorno. Uffi-ciale proveniente dal 159° corso dell’Ac-cademia militare di Modena, prima digiungere a Pisa, ha assolto vari incarichidi comando e di staff presso il 187° Reg-gimento paracadutisti di Livorno e ilComando brigata «Folgore». Inoltre hacomandato il 62° reggimento fanteria«Sicilia» di Catania. Durante la sua carrie-ra ha preso parte a numerose missioni dipace, ottenendo riconoscimenti e deco-razioni nazionali e internazionali, tra cuila croce di bronzo al merito dell’Esercito.Oltre alla laurea in Scienze strategiche ea quella in Scienze politiche, il colonnel-

lo Ribezzo ha guadagnato abilitazioni eacquisito esperienze in numerosi campi,dalla qualifica di pattugliatore scelto alleabilitazioni di direttore di lancio e per gliaviolanci con la tecnica della caduta libe-ra.Nel suo discorso di commiato il colonnel-lo Ribezzo, che al CAPAR di Pisa era giàstato comandante del Reparto corsi dal1999 al 2001 e vicecomandante delCentro dal 2006 al 2008, ha ricordato imomenti significativi della sua esperien-za di comandante presso la «casa madredel paracadutismo militare italiano».In particolar modo si è soffermato sullosplendido rapporto umano creato contutti i collaboratori, che ha ringraziaticalorosamente, nel corso del periodo dicomando.Durante la cerimonia gli atleti della sezio-ne paracadutismo del Centro Sportivodell’Esercito, con sede presso la«Gamerra», hanno effettuato un aviolan-cio con la tecnica della caduta libera,atterrando proprio di fronte alla tribunadelle autorità.Il nuovo comandante, colonnello Gianlui-gi De Matteis, è originario di Capua, mavive a Livorno da molti anni con la moglie

Cambio del comandanteal Capar di Pisa

a sganciare il paracadute e soprattuttoperché sia finita nel laghetto anziché nelpunto dove era previsto che toccasseterra. I periti nominati dal gip del tribunaledi Ravenna, Anna Mori, sono il professoreAdriano Tagliabracci dell’Ausl di Anconaed il maggiore Luca Fiorentini della briga-ta Folgore di stanza a Livorno. I consulen-ti nominati dalla difesa sono il professorPier Michele Germanò di Ravenna ed ilparacadutista Gianluca Gaini.All’obitorio sono state eseguite sia l’au-topsia che la perizia sul paracadute.Finora c’è un solo indagato per omicidiocolposo. Si tratta del direttore di lancio,un esperto di paracadutismo originariodella provincia di Mantova e difeso dal-l’avv. Claudio Arria. Secondo quanto tra-pelato dai primi riscontri, l’ipotesi piùprobabile è che la giovane, presumibil-mente per l’emozione di una manovrainaspettata (era al primo lancio), non siariuscita a sganciare il paracadute primadell’ingresso in acqua e sia poi annega-ta. Per eventuali conferme, bisogneràcomunque attendere 60 giorni, tempoentro il quale verranno depositate le peri-zie. Al momento non risultano altri inda-gati, anche se non è escluso che a brevel’indagine si possa allargare ad altri lega-ti al lancio della ventiduenne. La ragazza,in forza al 46/esimo Reggimento Tra-smissioni di Palermo come volontaria inferma di un anno, durante una licenzadel fine settimana si era trasferita aRavenna con alcuni amici e colleghi peralcuni lanci privati che le avrebbero con-sentito di conseguire il brevetto di para-cadutista. Non è chiaro ancora il motivoper il quale il suo paracadute, regolar-mente apertosi, sia stato spinto, comemostrato da un video girato da terra, finsul laghetto di cava che dista alcune cen-tinaia di metri dal campo utile di atterrag-gio, peraltro uno dei più grandi d’Italiaper questo tipo di attività. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito,generale di corpo d’armata GiuseppeValotto, e tutta la Forza Armata – si leggein una nota – esprimono il loro «sentito esincero cordoglio ai familiari della milita-re tragicamente scomparsa».

14 FEBBRAIO-MARZO 2010

REPARTI IN ARMI

(continua da pag. 13)

Page 15: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 15

REPARTI IN ARMI

Marcella e i figliSelene e Marco.È stato allievo dellaprestigiosa Scuolamilitare «Nunziatel-la» di Napoli e suc-cessivamente del-l’Accademia militaredi Modena. Nel1984 ha lasciato laScuola di Applicazio-ne di Torino per svol-gere i suoi periodi dicomando presso irepar ti dell’area

operativa dell’Esercito. Il servizio pressoil 185° Reggimento Acquisizione Obiettivilo ha portato all’estero per numerosemissioni di pace. È stato impiegato daldicembre 1992 al marzo 1993 in Soma-lia per l’operazione «Restore Hope»; nuo-vamente dal luglio al settembre 1993 inSomalia con l’operazione «Ibis»; dalluglio al settembre 1996 in Bosnia perl’operazione «Joint Endeavour»; per«KFOR» in Kosovo dal febbraio al lugliodel 2002; in Iraq da gennaio a maggiodel 2005 per l’operazione «Antica Babilo-nia», dove è stato decorato con la crocedi bronzo al merito dell’Esercito.Oltre alla laurea in Scienze strategiche ea un master di secondo livello, ha conse-guito numerose abilitazioni e brevetti nelcampo del paracadutismo e dell’acquisi-zione obiettivi.

Roberto Pagni

II l colonnello, incurso-re paracadutista, Ger-mano Sarsale, dopo

una lunga carriera svoltacon le Forze speciali, 31dicembre 2009 ha assuntol’incarico di vicecomandan-te del Centro Addestramen-to di Paracadutismo di Pisa.Il colonnello Sarsale è natoa Viterbo il 12 marzo 1957.La sua carriera militare èiniziata nel 1977 presso laScuola allievi ufficiali diCesano di Roma. Sottote-nente paracadutista nellabrigata paracadutisti «Folgo-re», nel 1978 è stato trasfe-

rito presso il 9° battaglione d’assalto paracadutisti «Col Moschin» e dopo dueanni di corsi ha ottenuto la qualifica di incursore. Negli anni successivi ha svol-to numerosi incarichi presso il reparto, ossia comandante di Distaccamentooperativo incursori, comandante di Compagnia incursori, capo Ufficio operazio-ni e comandante del Reparto addestramento delle Forze per Operazioni specia-li.Dal marzo 1993 al settembre 1994 è stato inviato in Mozambico, sotto coman-do ONU, quale capo Ufficio informazioni, e dal settembre 1996 al settembre1999 ha prestato servizio all’ILRRPS (International Long Range Reconnaissan-ce Patron School) a Weingarten (Germania), con l’incarico di Italian SeniorNational Representative e Senior Instructor.Il colonnello Sarsale ha partecipato alle seguenti operazioni fuori area: Libano1982-83; Iraq, operazione «Provide Comfort», 1992; Mozambico dal 1993 al1994; Bosnia, missione «IFOR» 1996; Afghanistan (Khowst), operazione «Endu-ring Freedom» nel 2003; Iraq, operazione «Antica Babilonia» dal 2004 al 2005;in Afghanistan nel 2006 con la missione ISAF, dal 2007 al 2008 e nel 2009quale comandante della «Task Force 45».Prima di recarsi ad assumere il nuovo incarico ha ricevuto il saluto del colonnel-lo Renato Faraglia comandante del 9° reggimento parassalto «Col Moschin», edi tutti gli incursori insieme ad altri tre sottufficiali che hanno raggiunto il limitemassimo del loro servizio. Essi sono l’ex decano del 9° Reggimento, 1° mare-sciallo luogotenente Romano Rossi, il 1° maresciallo luogotenente Luigi Arba eil 1° maresciallo luogotenente Melchiorre Soru. Al colonnello Sarsale tutta lanostra simpatia con l’augurio fraterno per il nuovo incarico.

Paolo Frediani

Il colonnello Sarsalevice comandante del C.A.PAR.

Page 16: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

16 FEBBRAIO-MARZO 2010

REPARTI IN ARMI

II l 29 gennaio, alle ore undici, presso il Raggruppamento subacquei e incursori della Marina militare, a Le

Grazie (La Spezia), alla presenza dei co-mandanti delle Forze speciali nazionali,del comandante della brigata paracaduti-sti «Folgore», generale Federico D’Apuzzo,dei labari ANAIM, del medagliere e dei fa-miliari dei sette neoincursori giunti daogni parte d’Italia, ha avuto luogo la ceri-monia di consegna del brevetto di incurso-re agli operatori che hanno portato a ter-mine con successo il 60° corso.

Il corso, partito inizialmente con venticin-que volontari, è terminato con sette, aconferma dell’alto criterio selettivo che dasempre adotta il CONSUBIN. Al corso èstato dato il nome di un gruppo di guerrie-ri vichinghi, i Bersekir. Durante la cerimo-nia, davanti ai reparti schierati, il con-trammiraglio Giuseppe Cavo Squadrone,comandante del COMSUBIN, ha conse-gnato ai neobrevettati il basco verde, sim-bolo di appartenenza al reparto delleForze speciali, vanto della Marina milita-re, che trae origine dallo spirito dei mezzi

d’assalto della seconda guerra mondiale,conosciuti per le loro eroiche imprese intutto il mondo.In tale contesto è stata consegnata alcomandante un’opera di rame sbalzato,raffigurante lo stemma della Scuola sub-acquei e incursori «Teseo Tesei», realizza-ta dal Cav. Severino Cristel. Per soprag-giunti motivi di servizio l’evento dimostra-tivo GOI su un’unità navale ormeggiatanell’insenatura del Varignano non è statoeffettuato.

Paolo Frediani

«... andavano senza corazza, selvaggi come cani e lupi.Mordevano i loro scudi ed erano possenti come orsi e tori.Facevano eccidio di uomini, e ferro e acciaio

nulla potevano contro di loro».

Storia dei Berserkir

Cerimonia di consegna dei brevettiagli incursori di marina

foto

cor

tesi

a C

C G

iam

paol

o Tr

ucco

Page 17: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 17

REPARTI IN ARMI

LL ivorno, 21 novembre 2009. «È una soddisfazione unica. L’a-spettativa e il culmine per tutti

gli ufficiali delle aviotruppe». Lo affermail colonnello Andrea Natale, che parladopo aver assunto il comando del 187ºreggimento della brigata «Folgore».Nato a Roma nel 1964, ha frequentato il166° corso ufficiali dell’Accademia mili-tare di Modena. Durante la carriera nelleaviotruppe ha presto servizio presso il183° reggimento «Nembo» dove è statocomandante delle compagnie comando eservizi, armi di sostegno, e successiva-mente ha ricoperto l’incarico di capo Uffi-cio operazioni addestramento, e informa-zioni ordinamento.A seguito del corso di Stato Maggiore,presso la Scuola di guerra, è stato asse-gnato al comando brigata paracadutisti«Folgore», dove ha svolto gli incarichi diufficiale addetto all’addestramento, alleoperazioni e capo Sezione operazioni.Dopo la frequenza del corso di Istitutosuperiore Stato Maggiore Interforze haassunto il comando del 1° battaglione

paracadutisti del 183° reggimento para-cadutisti «Nembo».Ha conseguito i brevetti di paracadutistamilitare italiano, francese, inglese, tede-

sco e statunitense; è inoltre in possessodi numerose qualifiche, tra le quali diret-tore di lancio, consigliere giuridico indiritto internazionale umanitario, abilita-zione all’insegnamento Scuola di guerra– tattica 4° livello.Nel corso del suo servizio, ha partecipatoalle operazioni all’estero «Ibis» in Somalia,nel 1993, nella ex Jugoslavia nel 2003 e2006 e nel Joint Visitors Bureau delcomando «KFOR». Sul territorio nazionaleall’operazione, in concorso all’ordine pub-blico, «Vespri Siciliani», nel 1995.Il colonnello Natale è insignito di diversedecorazioni tra cui croce d’argento dianzianità di servizio, croce commemora-tiva missioni nella ex Jugoslavia (nazio-nale e NATO), croce commemorativa perla partecipazione delle operazioni inSomalia (nazionale e ONU), croce com-memorativa per la partecipazione all’ope-razione «Vespri Siciliani».Il suo predecessore, il colonnello Gabrie-le Toscani De Col, lascia il reparto, desti-nato a Roma, al Comando operativo divertice interforze, «con tristezza ma conla consapevolezza di aver dato tutto mestesso», così come ha fatto il suo reggi-mento in Afghanistan dove ha operatocon un livello di qualità eccezionale.La cerimonia del cambio di comandanteè avvenuta alla caserma «Vannucci», difronte alle autorità e al reggimento, con ilpassaggio tra i due colonnelli della pluri-decorata bandiera di guerra del 187°,alla presenza del comandante della bri-gata «Folgore» e già dello stesso reggi-mento alcuni anni fa, generale FedericoD’Apuzzo, il quale ha dichiarato: «Auguroun sincero in bocca al lupo a Natale,certo che saprà fare bene anche lui, cheha già fatto parte della ’Folgore’».

Livorno

Cambio del comandanteal 187° Reggimento «Folgore»

Page 18: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

SS an Candido, 2 febbraio 2010 – Preceduta da una articolata esercitazione di alpini, impe-

gnati in simulazioni di combattimento,colpo di mano, messa in sicurezza di areaed esfiltrazione, ha preso il via la sessan-taduesima edizione dei Ca.STA (Campio-nati Sciistici delle Truppe Alpine).«La capacità al centro dei Ca.STA resta

quella del movimento su terreni innevatie impervi, basilare per poter operareovunque – ancora oggi – in contesti alta-mente tecnologici» queste le parole delcomandante delle Truppe alpine genera-le Albero Primicerj alla cerimonia d’aper-tura dei Ca.STA, e l’esercitazione lo haben sottolineato.Anche il generale alpino paracadutistaArmando Novelli, comandante delle Forzeoperative terrestri, è intervenuto ringra-ziando le autorità e i cittadini dei trecomuni che ospitano da anni la manife-stazione, evidenziando il particolare signi-ficato di questa edizione dei Campionatinel rivolgersi agli alpini schierati in piazza:«Nei prossimi mesi, molti di voi farannoparte dei contingenti che si avvicenderan-no in Afghanistan e allora questa compe-tizione assume anche il valore di verificadella vostra capacità di sopravvivenza,mobilità, operatività in ambienti difficili».«I miei ranger del 4° alpini paracadutistie gli alpini del 7° in supporto con i loroassetti di movimento su terreno innevatosi addestrano in maniera congiunta pertestare le possibilità di impiego congiun-

to – spiega il comandante del reparto diBolzano, il tenente colonnello GiuseppeMontaldo –, quanto hanno sperimentatoin questa esercitazione è finalmenteprova pratica».Supportati dagli elicotteri del reggimentoAVES «Altair», i rangers di Bolzano hannoeffettuato una spettacolare discesa rapi-da dai velivoli con la tecnica denominata«rappeling», pane quotidiano insieme agliaviolanci, di questo particolare reparto.Effettuato il colpo di mano, l’esercitazio-ne è seguitata con l’intervento, sul terre-no innevato dell’area addestrativa, deiBV 206, mezzi specifici per il movimentosu neve degli alpini di Belluno.«Dedicata a Rosario!». Il 4º Reggimentoalpini paracadutisti di Bolzano ha dedica-to la vittoria della gara dei plotoni, la piùdura e ambita dei Campionati Sciisticidelle Truppe Alpine, all’alpino paracaduti-sta Rosario Ponziano, recentementecaduto in Afghanistan.Considerata la «gara regina» di tutte leprove ai Ca.STA, prettamente militare,valida per l’assegnazione del trofeo«MOVM Silvano Buffa», ha lo scopo divalutare il livello di preparazione tecnico-tattica e la capacità di movimento su scidi unità a livello di plotone. Della duratadi tre giorni, prevede le prove di tiro, lan-cio di precisione della bomba a mano,discesa a cronometro, due di fondo acronometro, topografica, marcia di rego-larità in salita con un dislivello di 700-900 metri, a cronometro di fondo dellalunghezza di 10 chilometri e cronometra-ta a staffetta di fondo su un percorso dicirca 800 metri.Comandato dal maresciallo GiampieroNobili, il plotone degli alpini paracaduti-sti, si è insediato in cima alla classificasin dalle prove del primo giorno ed èriuscito, con una performance di grandecarattere, a mantenersi in vetta alla gra-duatoria, nonostante la tenacia degli altri

plotoni di alpini e Gebirgsjaeger.Proprio il ricordo di Rosario Ponziano hadato ai ranger bolzanini la motivazione inpiù per riconquistare dopo dodici annil’ambito trofeo e a lui, commilitone del 4ºReggimento alpini paracadutisti scom-parso lo scorso anno in Afghanistan, gliamici hanno dedicato anche sul podiodella premiazione la speciale vittoria,sfoderando dalle tute, nel momento deltrionfo, le magliette con la dedica delcuore e del cameratismo.La contesa è stata comunque agguerri-tissima per tutti e tre i giorni di gara, conil plotone bavarese che fino agli ultimimetri di gara ha lottato per la vittoria.Pur cedendo però nell’ultima prova la vit-toria all’avversario, i parà bolzanini sonoriusciti, sfoderando ormai solo l’orgoglio,a non farsi scavalcare e con un arrivo alcardiopalma hanno saputo limitare idanni, salvando il successo finale.Dopo il posto d’onore del già citato ploto-ne tedesco dei Gebirgsjaeger, la classifi-ca vede il terzo posto del 7º alpini di Bel-luno, seguito dai friulani dell’8º davantiagli abruzzesi del 9º alpini.

Vittoria del 4° Alpini paracadutisti ai Ca.STA

18 FEBBRAIO-MARZO 2010

REPARTI IN ARMI

Page 19: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 19

REPARTI IN ARMI

CC onsegnati ai parenti dei milita-ri uccisi in un attentato in Af-ghanistan i soldi della raccolta

fondi del Giornale. «È una solidarietàmeravigliosa»Roma. Simone è arrivato da Napoli conla mamma Stefania. Simone ha due an-ni e mezzo e quando vede un aereo nelcielo, grida: «Papà!». Non se ne lasciascappare uno. Ha capito qualcosa diquello che è successo una mattina disettembre, il giorno 17. Da quella matti-na è convinto che suo padre dorma «sul-le nuvole». Adesso attende il suo turnoin braccio alla mamma. Guarda la bustae si aspetta che esca qualsiasi cosa, daquella carta.Nella busta c’è proprio un regalo per lui:106mila 633 euro, per Simone, Stefa-nia e per tutti familiari del sergentemaggiore capo Roberto Valente, mortoa Kabul nell’attentato contro i nostri pa-rà del 186° Reggimento ParacadutistiFolgore di Siena che ha portato via seisoldati e in cui sono stati uccisi anche15 civili afghani.Un regalo nato da una raccolta sponta-nea dei lettori del Giornale subito dopol’attacco kamikaze. In quei giorni di finesettembre i versamenti dei lettori cre-scevano giorno dopo giorno. Ieri eranosorpresi anche allo Stato maggiore del-l’esercito: nelle mani dei parenti dei pa-rà caduti sono stati consegnati dal Gior-nale 639mila 800 euro. Per l’esattezzapiù di trecentomila direttamente ieri e irestanti tramite l’esercito, perché tre fa-miglie non sono potute venire a Roma. È emozionante anche da spettatori assi-stere alla consegna di questo regalo,nella biblioteca del palazzo di via XX set-tembre, perché sono passati appena

cinque mesi, c’è quel bambino piccoloche corre tra gli uomini in divisa. E poitre donne: Stefania e Giovanna, mogli diValente e del capitano Antonio Fortuna-to, e Annarita Pistonami, mamma delcaporal maggiore scelto Giandomenico,con il marito. Il capo di Stato maggioredell’Esercito, il generale Giuseppe Valot-to, li abbraccia a uno a uno e li saluta:«Bentornati a casa». Giovanna si avvicina e parla per tutti:«La prego di ringraziare i lettori del Gior-nale - ci dice - questa sottoscrizione ciha commossi. È la prima volta che acca-de una mobilitazione di questo tipo pernoi, la cosa bella è che è una donazionefatta da persone semplici, e questo ci faancora più piacere». Non ha portato daSiena il suo bambino di sette anni. Gior-nate come questa sono insieme belle edifficili. Il tenente generale Michele Ra-gusa, presidente della Onaomce, l’ope-ra nazionale di assistenza agli orfani, ri-badisce l’impegno a seguire tutti i bam-bini negli studi.Anche Stefania, la vedova di RobertoValente si avvicina, dopo un momento dicommozione: «È una cosa bellissima,questa sottoscrizione ci lascia senzaparole. È una solidarietà meravigliosa».Accarezza la piastrina militare di suomarito, che ora lei porta al collo. Simone è coccolato da tutti, non lo la-sciano solo un istante. L’esercito ha unufficio speciale che si occupa del dolo-re: si chiama «sezione benefici assi-stenziali e supporto alle famiglie». «Ungiorno - dice Stefania - sarò però solo ioa dovergli spiegare. Simone ha capitotutto, ma dovrò trovare le parole per dar-gli un perché».

Emanuela Fontana

Dai lettori de «Il Giornale»640mila euro per le famiglie

dei caduti a Kabul

CC ampobasso. Una visita priva-ta, durata poche ore. Signifi-

cative per il Molise. La visita èquella del Capo di Stato maggiore del-l’Esercito, generale di Corpo d’Armata Giu-seppe Valotto, ieri a Campobasso. L’altoufficiale ha incontrato il comandante regio-nale «Esercito Molise», generale Aldo Pic-cotti, e si poi è intrattenuto con i genitori diAlessandro Di Lisio, il giovane parà diCampobasso morto nel luglio 2009 in unattentato in Afghanistan. Incontrando igiornalisti, il generale ha parlato del ruolodell’Italia nelle missioni di pace all’estero:«La mia Forza armata in questo momentoha più di 6.500 uomini, schierati dai Balca-ni all’Iraq all’Afghanistan, siamo presentianche ad Haiti con altre 200 persone. Éun impegno significativo, molto importan-te, che stiamo affrontando con la profes-sionalità tipica della nostra Forza armata.Con la professionalizzazione - ha sottoli-neato Valotto - abbiamo fatto passi da gi-gante e i nostri soldati sono bravissimi».L’alto ufficiale, come detto, ha avuto an-che un incontro con i genitori di Alessan-dro Di Lisio, il parà morto in Afghanistan.«Sono delle persone squisite, con le qualil’Esercito mantiene degli ottimi rapporti.Sono stati colpiti da una immane tragediae hanno dimostrato un coraggio eccezio-nale, reagendo con forza e grande dignitàal dolore. I genitori di Alessandro Di Lisiohanno avuto e continueranno ad avere tut-ta la nostra solidarietà. Siamo molti vicinialla famiglia Di Lisio e come ho già avutomodo di dire, non li lasceremo soli». Il Ca-po di Stato maggiore dell’Esercito, dopo lavisita anche presso il comando del Molise,ha lasciato il capoluogo di regione per farritorno nel Lazio.

Cos.San

Il generaleValotto

a Campobasso

Da il: TEMPO Notizie - Molise

Page 20: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

20 FEBBRAIO-MARZO 2010

REPARTI IN ARMI

II l generale Renato Perrotti lascia in questi giorni il servizio attivo per es-sere collocato in Aspettativa per Ri-

duzione Quadri (ARQ). Il provvedimento,finalizzato a sfoltire i ranghi dell’Esercitocostretto ad una drastica cura dimagran-te per fare i conti con i tagli di bilancio,colpisce quindi un Ufficiale molto noto inambito Brigata, che alla stessa ha datomoltissimo.Perrotti giunse alla Folgore alla fine deglianni ’70, con provenienza dall’artiglieriada montagna, e venne assegnato al185°. Nel gloriosissimo reparto dimostrò subi-to il suo valore e contribuì come pochis-simi a renderlo il reparto d’artiglieria piùefficiente dell’Esercito Italiano.Peraltro, non contento del tantissimoche aveva ottenuto dal «suo» 185° si èreso protagonista di una drastica ristrut-turazione del reparto, trasformandolo inuna realtà unica in ambito nazionale edinternazionale. Una severa selezione del personale edun iter addestrativo innovativo ed ag-gressivo hanno fatto del 185° il reggi-mento per la Ricognizione e l’Acquisizio-ne Obiettivi che tutti conosciamo e che aportato tantissimo lustro alle Forze Ama-te italiane in innumerevoli attività opera-tive, soprattutto in Afghanistan.Se l’Esercito Italiano dispone oggi di unreparto come il 185°, capace di operarecon procedure all’avanguardia in ambitoalleato anche nel settore delle Operazio-ni Speciali, lo si deve quindi in gran par-te a lui.Il generale Perrotti ha anche partecipatoa numerose operazioni fuori area, neiranghi della Folgore o a rinforzo di altre

Grandi Unità, ricoprendo incarichi digrande responsabilità ed autonomia, neiquali ha avuto la possibilità di mettere inpratica una sua originale e spregiudicatavisione delle operazioni moderne. Balcani, Somalia e Iraq l’hanno visto, inparticolare, operare spesso da solo, im-merso nella popolazione dalla quale si èfatto apprezzare come pochi. Non è stato risparmiato, in quelle occa-sioni, dagli eventi drammatici vissuti dal-le nostre unità che hanno causato perdi-te sanguinose e dolorose tra i nostri ran-ghi. La sua umanità ed il suo coraggio, inquelle circostanze, hanno rappresentatouno degli spunti più qualificanti della Fol-gore, motivo di orgoglio per tutti noi ba-schi amaranto.Renato Perrotti è stato, anche, un gran-de Comandante della Folgore. Per quan-to, infatti, il grado non gli consentissel’onore di essere lui stesso “Aquila 1”,ha comandato a lungo il grosso dei re-parti della Brigata in Patria, quando il Co-mandante si trovava in operazioni fuoriarea con lo Stato Maggiore della Folgore. È stato questo il caso dell’Iraq, del Liba-no e, recentemente, dell’Afghanistan,quando ha ricoperto per lunghissimi pe-riodi la funzione di Comandante del Dis-taccamento Folgore in Italia, per assicu-rare continuità di comando ed addestra-tiva alle unità in Patria. In tale contesto,la sua azione energica e coraggiosa nonha fatto sentire la mancanza dei «titolari»alle cui direttive si è sempre attenutocon grande lealtà. Ma, da bravo cercatore di grane quale èsempre stato, in quei periodi ha saputodare il meglio di se per far fronte ai pro-

blemi della Specialità, come quello, arci-noto, dell’attività aviolancistica. Renato Perrotti, infatti, si è messo in gio-co in prima persona con uno spirito diservizio unico, cercando e spesso ri-uscendo a vincere l’inerzia dei livelli a luisovra e sub-ordinati che, dopo le tristigiornate del «Processo di Lucca» deglianni ’90, avrebbero lasciato decaderel’attività più qualificante della Brigata aduna pratica scarsamente credibile e di li-mitato valore operativo. Intelligenza, coraggio, sprezzo per i ri-schi personali ed amore per la Speciali-tà, in quelle circostanze gli hanno per-messo di remare contro corrente, spro-nando col suo esempio i paracadutisti.Senza di lui e di altri disperati svuotatoridel mare col cucchiaio, l’attività aviolan-cistica della Brigata sarebbe oggi soloun anacronistico trastullo ed il paracadu-tismo militare italiano sarebbe probabil-mente scomparso da tempo.Appassionato della nostra gloriosa sto-ria e delle nostre trazioni, ha amato pro-fondamente, riamato, i nostri Reduci, aiquali si è proposto quale continuatore diuno spirito costantemente a rischio discomparsa, se non attualizzato ed ali-mentato continuamente con l’entusia-smo dei giovani folgorini.È un peccato che la scure dell’anagrafee delle miserie del bilancio privino la no-stra Brigata di energie ancora freschecome le sue. Ma sappiamo anche chenon resisterà alla tentazione di coltivare,anche in borghese, la sua natura di gran-de Soldato e di Paracadutista di razza.Abbiamo ancora tanto da fare insieme. Grazie Renato.

Gen. D. Inc. par. Marco Bertolini

Il generale artigliere paracadutistaRenato Perrotti lascia il servizio attivo

Ci sembra doveroso riproporre l’omaggio del generale Marco Bertolini al Generale Renato Perrottiche lascia il servizio attivo già pubblicato sul numero di gennaio, che per un errore tecnico è perve-nuto in redazione non integralmente. (Nota per il lettore: la parte che era mancante è riprodotta in corsivo)

Page 21: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline
Page 22: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

22 FEBBRAIO-MARZO 2010

GG iovanni (Nino) de Totto, conte, avvocato, poeta, insegnante, consigliere comunale del

Comune di Roma e deputato al Parlamen-to nelle file del Movimento Sociale Italiano,era nato a Capodistria nell’anno 1913.Visse in quella magnifica cittadina unaparte dell’adolescenza e della giovinezza.Capodistria, detta l’Atene dell’lstria, l’E-gida dei Greci, la Capria dei Romani, laJustinopoli dei Bizantini, la Gemma dell’I-stria del Carducci.Volontario nella guerra d’Abissinia comeufficiale d’artiglieria, allo scoppio delsecondo conflitto mondiale riprese learmi, andando a combattere sul FronteGreco - Albanese.Arruolatosi nei paracadutisti fu assegnato alX° Reggimento Arditi Paracadutisti, coman-dato dal colonnello Renzo Gazzaniga.La sede del reggimento era a SantaSevera, vicina a Tarquinia e a Civitavec-chia, sedi rispettivamente, della RegiaScuola Paracadutisti, e della Regia Scuo-la Guastatori.Nel reggimento potevano affluire solovolontari «per rischiose missioni di guer-ra», con precedente esperienza bellica,

decorati al Valor Militare, almeno dellaCroce di Guerra.Le azioni venivano svolte da pattugliecomposte da due ufficiali, sottufficiali earditi, per un totale di dieci o venti ele-menti.De Totto venne assegnato al 1° Battaglio-ne- 101° Compagnia -seconda pattuglia«Fede». Gli fu affidata la missione di infil-trarsi in Algeria e di distruggere un ponteferroviario ubicato a circa 5 chilometridel paese di Beni Mansour.La pattuglia venne paracadutata in terri-torio nemico il 12 febbraio 1943, a 40chilometri di distanza dall’obiettivo, cheraggiunsero a tappe forzate il giorno 15.Alle ore 01.30 del 16 febbraio feceroesplodere il ponte. Nel combattimentoche ne seguì, de Totto riportò l’asporta-zione traumatica dell’avambracciodestro. Venne catturato semi dissangua-to. Per questa valorosa azione gli venneconferita la Medaglia d’Argento al ValorMilitare con la seguente Motivazione:«Ardito paracadutista destinato con lasua pattuglia ad un’azione di sabotag-gio su di un ponte ferroviario, dopoessersi lanciato per primo dall’aereo,

con fermezza e capacità, guidava in lun-ghe e ,difficili marce la pattuglia fino araggiungere l’obiettivo che attaccavadecisamente portando a compimentol’azione di sabotaggio. Ferito una primavolta, non desisteva dall’azione; colpitopiù gravemente con asportazione del-l’avambraccio destro, induceva il sot-tufficiale che l’aveva raccolto ad abban-donarlo per tentare di raggiungere lelinee italiane. Perduti i sensi veniva cat-turato».

Claudio Ferrari

Per non dimenticare

10 febbraio:la giornata del ricordo

Nino de Totto

STORIA

Primo a destra Nino de Totto con la sua squadra di arditi paracadutistiall’imbarco per la missione in Algeria

Lo scorso 10 febbraio si è celebrata in tutta Italia la giornata del ricordo dedicata allatragedia delle Foibe e all’esodo delle popolazioni Istriane, Giuliane e Dalmate, al ter-mine del secondo conflitto mondiale. Numerose le iniziative delle sezioni ANPdI chehanno voluto ricordare il martirio e l’esodo dei loro fratelli dei confini orientali. Italia-ni due volte, la prima per nascita e la seconda per scelta, quando dovettero abban-donare le loro terre per poter continuare a esserlo.In occasione della ricorrenza, abbiamo scelto di ricordare la figura di uomo che tantodiede al paracadutismo militare e alla sua terra, con uno scritto del par. Claudio Fer-rari apparso sulla rivista «AMBESA’». A.F.

Page 23: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 23

RECENSIONI

AA quasi trent’anni dalla missione italiana a Beirut guidata dal Gene-rale Angioni, missione che rappre-

sentò una delle prime esperienze di peace-keeping per le Nostre Forze Armate, ilPaese dei cedri resta una delle aeree piùinstabili del pianeta. Non per niente l’Italiae la comunità internazionale sono ancorapresenti nel Paese nell’ambito della mis-sione UNIFIL sotto l’egida delle NazioniUnite. Il Generale Simone Baschiera chepartecipò in prima persona alle due mis-sioni ITALCON (1 e 2) con il grado di capi-tano ed era, in seno al comando, uno degliuomini di punta dell’ufficio operazioni,traccia un interessante quadro della mis-sione italiana e della situazione internazio-nale degli anni ’80. Nell’ambito dell’inva-sione del Libano meridionale da parteisraeliana, e sopratutto dei massacri neicampi profughi di Sabra e Shatila da partedelle milizie cristiane, gli Stati Uniti, laFrancia e l’Italia decisero, con il placetdella comunità internazionale (e quindi del-l’ONU), di intervenire militarmente per cer-care di dare stabilità al Paese. Francia eStati Uniti inviarono 2.000 soldati, mentrel’Italia decise di mandare 1.500 uominicostituenti un reparto misto incentrato

attorno alla Brigata paracadutisti FOLGO-RE. Il nostro Paese, nonostante tutte le dif-ficoltà (le Forze Armate erano ancora dileva e strutturate per la difesa statica daun’invasione proveniente da Oriente) e iproblemi di quella prima vera missioneinternazionale (che fu un po’ la «madre» ditutte le altre), riuscì a ben figurare. Il libro,che nel complesso risulta piuttosto«asciutto», pur non avendo una veste grafi-ca particolarmente accattivante (come delresto è tipico per un militare, poco attentoa questo tipo di fronzoli) e pure non essen-do arricchito da illustrazioni d’effetto, risul-ta decisamente interessante poiché è ilfrutto delle esperienze di uno degli uominipiù direttamente coinvolti nella gestione

della missione ITALCON. È proprio grazie alparticolare punto di vista dell’autore, che èpossibile comprendere più a fondo cosasignificò per i soldati italiani (e per i paràdella FOLGORE e gli Incursori del COLMOSCHIN in particolare) operare a Beirutinoltre esso, addentrandosi nella comples-sa situazione libanese dell’epoca, permet-te di comprendere meglio le difficoltàattuali. Libano 1982-1984 fornisce ancheinteressanti informazioni sul nostro contin-gente, sulla sua organizzazione e sul suoaddestramento, mettendo in luce il buonlavoro svolto, nonostante tutte le compren-sibili difficoltà. Libano 1982-1984, accan-to ad una prima parte più ricca di testo chedelinea un quadro piuttosto accurato dellasituazione nell’area (partendo da quellageopolitica libanese, passando per lasituazione strategica nel Mediterraneo, perpoi illustrare quella politica italiana), pre-senta una seconda parte più fotograficadal notevole valore evocativo. Degne dimenzione anche la presenza di un diariodegli avvenimenti (dal 20 settembre al 29giugno 1983) e di riproduzioni di numerosiarticoli apparsi all’epoca sulla stampa(che danno un’idea di come la missionevenisse percepita dai mass media e dall’o-pinione pubblica). EUP

Simone BaschieraLibano 1982-1984 - Libano chiama Italia:

la «Folgore» in Medio orienteEdizioni Italo Svevo - Trieste 2009. Formato 21x29,8 cm, 330 pagine,

69 tra foto e immagini a colori più 65 trafoto e immagini b/n e diversi diagrammi.

Prezzo € 25,00Ordini a : tel. 040 630330/040 630388fax 040 370267 e-mail: [email protected]

Libano 1982-1984 Libano chiama Italia:

La «Folgore» in Medio Orientedi Simone BaschieraPubblichiamo la recensione apparsa

sulla Rivista Italiana Difesa (RID) delmese di febbraio 2010, sul libro scrittodal Generale (r) , incursore paracaduti-sta, Simone BASCHIERA. Anch’essofiglio (come Nino de Totto) della forteterra istriana (Albona). Del quale tornere-mo a parlarvi, in maniera più approfondi-ta, sui prossimi numeri, per presentarviun altro suo eccellente lavoro sulle attivi-tà del reparto Speciale in Alto Adige e lastrage di Cima Vallona. A.F.

Page 24: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

24 FEBBRAIO-MARZO 2010

I mmediatamente dopo l’Assemblea Nazio-nale del 24 maggio 2003, la Sezione di Li-vorno (da me presieduta), avendo rilevato

evidenti irregolarità nella convocazione dellastessa e, conseguentemente, nelle decisioniadottate, riunitasi in Assemblea Straordinaria af-fidava ad un comitato ristretto di soci l’esamedegli atti. Il comitato, appurato che il comporta-mento alcuni responsabili della Dirigenza era innetto contrasto con il dettato delle norme statu-tarie e regolamentari, riferì il risultato in una suc-cessiva Assemblea, la quale deliberava all’una-nimità di inviare un documento all’Ufficio di Ga-binetto del Ministero della Difesa e, per cono-scenza, ai Capi di Stato Maggiore della Difesa edell’Esercito, nonché al Presidente di Asso-Ar-ma, richiedendo il commissariamento dell’Asso-ciazione. Da parte sua il sottoscritto, in qualitàdi Presidente della Sezione, in assenza diprec1usioni in tal senso, diede seguito alla vo-lontà dell’Assemblea; né era tenuto ad astener-si dall’invio della delibera, rassegnando le dimis-sioni da Presidente di Sezione, come hanno vo-luto ipotizzare alcuni «emeriti esperti» della Pre-sidenza Nazionale.Nell’ottobre del 2003 il Collegio dei Probiviri, in-terpretando come deferimento del sottoscrittouna lettera di precisazioni ricevuta dal neo elettoPresidente Nazionale, Gen. Par. Cesare Speran-za (il quale ha fermamente dichiarato sia pubbli-camente, che con dichiarazioni scritte di nonavermi mai deferito), ha proceduto nei miei con-fronti, senza contestarmi alcuna violazione, in-curante delle più elementari norme procedurali,rifiutando decisamente le mie reiterate richiestedi audizione ed emettendo, dopo oltre 15 mesi,ed esattamente il 29.01.2005, un provvedimen-to di espulsione, per avere il sottoscritto «...ine-quivocabilmente leso il principio di gerarchia as-sociativa nonché gravemente la stessa immagi-ne dell’Associazione…».

Una particolare nota merita la data del provvedi-mento; emesso proprio nel giorno della tragicascomparsa di mio figlio, di cui la Presidenza Na-zionale era stata tempestivamente informata.Preso atto del provvedimento, presentai regola-re ricorso alla Commissione di Garanzia nei ter-mini previsti. Il 5 novembre 2005 (sempre conmolto comodo) fui convocato a Pisa, a casa delPresidente della Commissione di Garanzia, par.Alberto Galeati, dove mi recai con il mio difenso-re, per discutere le ragioni esposte nel ricorsoavverso il provvedimento di espulsione. La Com-missione di Garanzia era composta dal solo Pre-sidente, par. Alberto Galeati. Durante la discus-sione, protrattasi per oltre due ore, non fu stila-to alcun verbale di udienza: quello redatto in pie-na autonomia, e successivamente depositatodall’unico rappresentante, riporta solo alcunidei numerosi argomenti trattati. Inoltre, la comu-nicazione inviata da questi al Collegio Nazionaledei Probiviri, mentre da un lato sottolineava lafondatezza delle doglianze in merito all’inesi-stenza di «qualsivoglia deferimento», che di persé avrebbe dovuto annullare qualsiasi atto con-seguente, dall’altro, con una contorta ed incom-prensibile interpretazione personale, priva diqualsiasi riferimento normativo, conferma la fon-datezza dell’indagine sommaria, «essendo statosufficiente appurare l’autenticità della firma ap-posta dal ricorrente sul verbale di Assemblea diSezione e sulla lettera di accompagnamento in-viata al Gabinetto del Ministro della Difesa».Inoltre, nella comunicazione inviata al Collegiodei Probiviri vengono formulate valutazioni ed in-dicazioni personali sia sulle sedi associative ido-nee a recepire doglianze in merito a presunte ir-regolarità sia in merito all’entità della decisioneda adottare.Ma il particolare più sconcertante, nella fatti spe-cie in esame, è che colui che ha ricoperto le fun-zioni di relatore, Giudice Istruttore e giudicante

contemporaneamente, emettendo una decisioneche recita esattamente così: «La Commissione diGaranzia, a maggioranza ha deciso - su conformeproposta del relatore- di accogliere parzialmenteil ricorso proposto dal par. Giovanni Viggiani rin-viando lo stesso ricorrente al Collegio Nazionaledei Probiviri, con l’invito a tale Organo di:a. annullare il provvedimento di espulsione …;b. comminare al ricorrente la sanzione del prov-vedimento disciplinare di mesi dieci di sospen-sione.Nonostante il rinvio del sottoscritto al CollegioNazionale dei Probiviri, anche questa volta nes-suno convocazione, benché richiesta, mi è per-venuta; ho solo ricevuto il provvedimento di so-spensione arrotondato ad un anno (bontà sua),emesso senza che io abbia mai potuto esporrele mie difese.Questa, in brevissima sintesi, la vicenda che miha visto protagonista, mio malgrado.

CONSIDERAZIONILascio al lettore ogni commento in merito ai fattiesposti, limitandomi a fare solo alcune doveroseconsiderazioni, affinché in futuro non abbianopiù a ripetersi atti irresponsabili da parte deicomponenti del Collegio dei Probiviri e dellaCommissione di Garanzia e commenti fuori luo-go da parte di altri organi della Dirigenza.In primo luogo vorrei far notare con quanta leg-gerezza si procede in ambito associativo nell’af-fidare cariche sociali così delicate soggetti prividi specifiche competenze. Secondariamente de-sidero esternare tutta la mia amarezza e la miadelusione nel constatare che il Collegio dei Pro-biviri non si è fatto alcuno scrupolo nell’adottareil provvedimento di espulsione nei confronti diun socio, proprio nel giorno in cui stava affron-tando uno dei momenti più dolorosi della suaesistenza. Ed in questo frangente ritengo di do-ver evidenziare anche la disinvoltura e la superfi-cialità dimostrate dai due Vice Presidenti in cari-ca (uno dei quali in veste di Presidente ad inte-rim) , che avrebbero potuto, quanto meno sugge-rire il rinvio della data d’udienza (dopo 15 mesidi attesa, qualche giorno in più sarebbe stataben poca cosa) per rendere meno spregiudicatol’insensato provvedimento che, così, ha assuntola dimensione di uno sciacallaggio morale. Infinevorrei rivolgermi direttamente a tutti i responsa-bili della vicenda, per invitarli ad una attenta let-tura dello Statuto ed a soffermarsi per un attimosul dettato certamente più significativo riportatoal comma «d» dell’art. 2, che così recita: «l Asso-ciazione ha lo scopo di rafforzare i vincoli di fra-tellanza e di solidarietà che devono unire, anchenella vita civile, i paracadutisti di qualsiasi gradoe condizione». Spero che la loro riflessione pro-duca gli effetti sperati e scuota la mia indifferen-za.

Par. Giovanni VIGGIANI

LA POSTA

Riesame della posizionedel par. Giovanni Viggiani

A seguito di alcune vicende, note ai più, ricevo e faccio pubbli-care sulla nostra rivista Associativa, la lettera inviata dal Presiden-te della Sezione di Livorno, par. Giovanni Viggiani, così come daaccordi intercorsi, volti a definire la spiacevole questione

Il Presidente NazionalePar. Giovanni Fantini

“”

Page 25: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 25

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

ANPD’I IN ADDESTRAMENTO

Sabato 30 gennaio 2009 Ore 14.00 Castione della Presolana (Bg)Due distaccamenti paracadutisti delle sezioni di Brescia e Milano,composti rispettivamente da 9 e 8 elementi, si sono dati appunta-mento per un’esercitazione in ambiente montano innevato aventecome presupposto dell’addestramento: l’allestimento di un bivaccocon truna.La zona operazioni è stata fissata, da un precedente sopraluogo ef-fettuato una settimana prima da un paracadutista sez. Milano (Coc-chi Fabrizio), a Q. 1600 m. s.l.m. del monte Pora (Q. 1800 m. s.l.m.).

Ore 15.00 Primo PRV Q. 1000 m. s.l.m. (parcheggio)Scaricati i mezzi del materiale necessario, i due gruppi con ciaspe ezaini da 25 kg, iniziano la salita mantenendo una formazione ordi-nata e silenziosa, tanto da essere scambiati, dalle poche personeincrociate, per militari in servizio.Non particolarmente impegnativa, la marcia è effettuata in un pri-mo tratto su sentiero con neve compatta, il restante si percorre inun fuori pista di neve soffice, e alle 16:30 è raggiunta la zona pre-stabilita.

Ore 16.30 Secondo PRV Q. 1600 m. s.l.m. (bivacco)Senza perdere tempo, per impedire al sudore di raffreddare,suddi-visi in coppie iniziano i lavori.Non senza difficoltà, considerando la temperatura che inizia la suainesorabile discesa, la luce che diminuisce e la difficoltà nei movi-menti dovuti alle ciaspe, alle 19:00 le trune sono pronte per ripara-re i paracadutisti per la notte.La temperatura inizia a scendere intorno ai -9°, vengono tolti daglizaini i fornelli da campo: si cena.

Ore 20.30Poche battute, la temperatura è scesa ancora, viene deciso di en-trare in truna.

Domenica 31 Gennaio 2009Ore 01.00È notte fonda e il termometro segna -19°. I teli tenda, che coprono le trune, vengono investiti da raffiche divento gelido che soffia da est.All’interno, chiusi nei loro sacchi a pelo, i ragazzi riescono a mante-nere una discreta temperatura, i timori di chi era alla sua primaesperienza iniziano a svanire.

Page 26: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

26 FEBBRAIO-MARZO 2010

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Ore 07.00Viene data la sveglia e in poco tempo tutti sono di nuovo operativi.La notte è passata ma la temperatura è ancora nei valori registratidurante le ore notturne.Vengono date da Cocchi, le disposizioni per portare la zona del bi-vacco nelle condizioni originali,dopo di che pronti a muovere: ob-biettivo cima Monte Alto.

Ore 10.00 Cima Monte Alto Q. 1723 m. s.l.m.Affacciato sulla Valle Canonica il Monte Alto offre un ottimo panora-ma e il suo strapiombo di 1723 m. fa apprezzare a tutti, da buoniparacadutisti ,il piacere dello stare in alto.Pochi minuti e viene ripresa la strada del ritorno.Con gli zaini leggermente meno pesanti e il percorso in discesa inpoco tempo i due distaccamenti si ritrovano al primo PRV.

Ore 11.30I 17 paracadutisti terminano il loro addestramento.

Par. Lodigiani Luigi N.O.P.ANPd’I Brescia

RESOCONTO ASSEMBLEA

Come programmato, la seradel 29 gennaio u.s., presso ilristorante «Sciampagna» diPontinia, sede storica di que-sti avvenimenti, ha avuto luo-go l’Assemblea Ordinaria deiSoci della Sezione provincialedi Latina «Ugo Carusi» dell’As-

sociazione Nazionale Paracadusti d’Italia. Punto focale all’ODG il rinnovo del direttivo di Sezione per il triennio2010/2012.Presenti all’evento, oltre che a una folta rappresentativa di Sociprovenienti da tutto l’Agro Pontino, (financo da Nettuno e da Aprilia)quattro Grandi Folgorino DOC Reduci di guerra: Ligi Casalvieri clas-se 1916 Presidente del Nastro Azzurro Regionale, Santo Pelliccia

di Nettuno classe 1922 punto di riferimento di tutti i parà Laziali, At-tilio Antegiovanni di fondi e Luigi (Giotto) Tosti di Pontinia entrambiclasse 1920 entrambi portabandiera della Sezione di Latina, e infi-ne ma nnon per ultimo, il Decano della Sezione Antonino Vitale, pro-veniente dal Battaglione Carabinieri Paracadutisti Tuscanica, giàComandante della Stazione CC di Pontinia negli anni ’60.Ha presieduto l’Assemblea, come d’obbligo, Luigi Casalvieri.Il neo Presidente rieletto Ludovico Bersani, prima di dichiarare chiu-sa la seduta, ha invitato tutti a «serrare i ranghi» e anon fare mai af-fievolire lo spirito che la Folgore ci ha insegnato.

REGGIO EMILIA CELEBRA LA FESTA DEL TRICOLORE CON LA PRESENZA DEL PRESIDENTE SCHIFANI E DEL GENERALE MARCO BERTOLINI

Anche quest’anno, come ogni an-no da quando con legge 671 del1996, il Presidente della Repub-blica dichiarò il 7 gennaio «giorna-ta nazionale della bandiera» aReggio Emilia si celebra la festadel tricolore.Dal lontano 7 gennaio 1797,

quando i deputati della Repubblica Cispadana riunitisi a ReggioEmilia, decretarono essere la bandiera dei tre colori simbolo univer-sale della nazione, la bandiera è stata testimone di innumerevoli at-ti di valore che hanno sancito l’indipendenza e l’unità d’Italia.Quest’anno alla presenza del presidente Schifani e del generaleMarco Bertolini, due ali di popolo hanno fatto da degna cornice allosfilamento di un picchetto militare armato, del gonfalone della cittàscortato dalla guardia civica e dai labari di tuitte le associazionid’arma. Anche noi, in rappresentanza dell’ANPd’I abbiamo presen-ziato alla cerimonia dell’alza bandiera tra squilli di tromba ed onorimilitari. I discorsi celebrativi delle autorità, la consegna della ban-diera ad alcune scuole cittadine nella splendida sala del tricolore ela visita all’attiguo museo, hanno concluso una giornata ricca di av-venimenti che hanno risvegliato in noi l’orgoglio di appartenenza.Idealmente siamo tornati alla stagione della nostra giovinezzaquando, col basco amaranto ed in armi, schierati in parata pre-stammo il giuramento di fedeltà alla bandiera di guerra del nostroreggimento!

par. Ruozi William

LILIANA BALZONI, PARACADUTISTA CLASSE 1944: PRESENTE!

Un nome, una garanzia nel panorama del paracadutismo reggiano!Componente del Consiglio direttivo di sezione, ne cura con passio-ne la parte amministrativa dedicando parte del suo tempo alla pro-mozione del tesseramento ed alla stesura del bilancio.Animatrice di ogni festa ed autentica icona di ogni iniziativa della se-zione dove porta il suo entusiasmo e le sue capacità professionali;

Page 27: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 27

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

sempre di buon umore nel più au-tentico spirito del paracadutismod.o.c. A fine anno, nel corso deltradizionale pranzo sociale, ha vi-sti riconosciuti i suoi meriti ed èstata insignita di una medaglia almerito.Le è stato inoltre donato un para-

cadute che, siamo certi, godrà del posto d’onore tra i suoi cimeli ri-cordo. Il riconoscimento più prezioso però rimane la stima e l’affettodi tutti i paracadutisti reggiani. Brava Liliana.

par. Ruozi William

BOLOGNA - RESOCONTO 2° CORSO 2009

In data 28 novem-bre 2009, gli allie-vi del 2° corso2009 di Bologna,intitolato ai «Cadu-ti di Kabul – 17settembre 2009,si sono brevettatiall’aviosuper ficiedi Ferrara. Non-

ostante la nebbia che avvolgeva la zona lancio sono riusciti a bre-vettarsi: Alongi Roberto, Caputo Marco, Ceciliani Michele. FerrerioTyron Enrico, Ciociola Giovanni, Fede Edoardo, Fouganni Imane,Gargano Gianmarco, Luperto Giuseppe, Maione Domenico, MammìAngelo, Paci Luigi, Rinaldi Giovanni, Rizzo Gianluigi, Sulla Daniela,Tommasini Paolo, Uras Emanuele, Visconti Salvatore. Del gruppofacevano parte anche 2 rappresentanti del gentil sesso. A fine del-l’intensa giornata, come nella tradizione paracadutista, sono stateeffettuate delle «sane» pompate di gruppo per rafforzare lo spiritodi corpo, al termine delle quali è stata consegnata ai neo brevettatiuna tipografia raffigurante l’Arcangelo Michele e la nostra Preghie-ra. Doverosi ringraziamenti vanno al corpo istruttori (Bonazzi, Con-soli e Fusco) e a tutti i soci che, con abnegazione e impegno, hannopermesso la formazione di questi nuovi paracadutisti. Si ringraziainoltre il Comandante e il personale del V° Btg CC per la disponibili-tà e la cortesia dimostrata nei nostri confronti.Folgore!

Massimo Buratti

DA PONTINIA A LIVORNO PER ONORARE LA FOLGORE!!

Quando ho saputo la data definitiva della annuale Festa della Folgo-re, ho subito pensato, per dovere di riconoscenza e di rispetto, diinformare dell’evento i miei «Ragazzi» Folgorini Reduci di guerra che

ho ancora l’onore di annoverare fra i Soci della mia Sezione, mamai mi sarei aspettato di sentirmi dire: vengo anche io! E non dauna solo ma da tutti e tre. Naturalmente mi sono guardato bene dal dissuaderli anzi, ho subi-to acconsentito e li ho rassicurati che mi sarei fatto sentire e vede-re per tempo per i dettagli.Così la piccola consueta comitiva già formata, di colpo diveniva unGrande Rappresentativo Gruppo e, cercando di non tralasciarenemmeno il più piccolo dei dettagli, il 13 novembre u.s., come dacalendario, il sottoscritto in qualità di conducente, Maurizio CartaAlfiere, SAGGESE M. Michele Giornalista, P. Giorgio Cinque PadreSpirituale e i Folgorini TOSTI Luigi classe 1920, ANTEGIOVANNI Atti-lio classe 1921 e CASALVIERI Luigi classe 1916, alle ore 13.20dall’Agro Pontino si «decollava» alla volta di Livorno.Per tutto il viaggio,durato circa sei ore, alle ripetute richieste di: co-me va? Tutto a posto? Non ho mai sentito la benché minima lamen-tela di qualsivoglia genere di disagio, (con i giovani di 20 anni c’èsempre qualcosa che non va) tanto è vero che durante tutto il per-corso è stato necessario fare solo un sosta. Puntuali alle 19.00, come da programma, dopo aver preso «pos-sesso» delle camere in albergo, tutti alla Caserma «Lustrissimi» perla grande «Folgorina grigliata» con la presenza del Gen. CastellanoCom.te Uscente della Brigata e il Gen. D’APPUZZO Com.te Suben-trante.Alle ore 10.30, stanchi ma non domi, si rientrava in albergo per ilgiusto riposo pregustando già le emozioni del giorno dopo.Sabato 14, sveglia alle ore 07.00, pronti a partire per le 07.45 e,manco a dirlo, alle ore 08.30 già dentro la «Vannucci» cuore dellaBrigata Paracadutisti, a respirare l’aria che solo i Folgorini riesconoa «sentire».Labari e blocco dei Presidenti di tutte le Sezioni d’Italia schierati difronte ai Reparti in Armi della Folgore. Deposizione delle Corone aiCaduti, silenzio fuori ordinanza, rompete le righe e via verso lo Sta-dio Comunale di Livorno dove era previsto il clou della Commemora-zione e della Festa.

Page 28: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

28 FEBBRAIO-MARZO 2010

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Ho sempre personalmente accompagnato i miei «RAGAZZI» e, ve-derli salire le ripide gradinate della tribuna Loro assegnata fino aiLoro posti, oltre alla grande ammirazione per l’energia che in quelmomento dimostravano, senza il minimo accenno di cedimento (chifrequenta gli stadi importanti sa quanto sono ripidi e alti quei gradi-ni) e sempre pronti a levarsi in piedi ogni volta che il cerimoniale loimponeva.Ho visto e seguito tutta la cerimonia secondo per secondo, maquando mi soffermavo per qualche attimo a scrutare negli occhi imiei «RAGAZZI», ebbene li vedevo e li sentivo vagare su quei monti,sulle pianure inaridite, su quelle sabbie desertiche di cui tanto miparlano e vi assicuro che quello che raccontano fa accapponare lapelle.Sono fieri di aver combattuto e di aver fatto il loro dovere per l’Ono-re della Patria, ma sono anche consapevoli, e questo ci dovrebbefar riflettere, che la guerra comunque è una sciagura.

ASSEMBLEA ORDINARIA 2010 DELLA SEZIONE DI NOVARA

Domenica 14 febbraio la Sezione di Novara, come da Statuto, ha ri-unito l’Assemblea annuale dei soci.È stata l’occasione non solo per i consuntivi contabili, peraltro ec-cellenti come di consueto, ma anche per la rielezione degli organiassociativi che ha visto la rielezione quasi plebiscitaria del prece-dente Consiglio Direttivo guidato dal Presidente Cristini.Il 2009 è stato un anno di ulteriori riconferme per la Sezione di No-vara; infatti dopo la memorabile emozione del «viaggio-pellegrinag-gio» ad El Alamein dei tre anni precedenti, l’esperienza è stata ripe-tuta per il quarto anno consecutivo con risultati, se possibile, ancorpiù strabilianti: oltre trecentocinquanta i partecipanti in rappresen-tanza di numerose sezioni.Anche nel numero di soci iscritti la Sezione ha riconfermato l’anda-mento positivo degli ultimi anni; segno questo di un costante e pro-gressivo lavoro da parte di tutti i soci che rendono la compagine no-varese una delle più attive nel panorama associazionistico piemon-tese. Al termine dell’Assemblea tutti i partecipanti, ben oltre il cen-tinaio, hanno assistito, nell’attigua Chiesetta, alla Santa Messa of-

ficiata da Don Franco a cuiha fatto seguito una brevema toccante cerimonia inricordo di quanti ci hannopreceduto in quell’angolodi cielo.Momento di grande emo-zione è stata l’intitolazionedi una ambulanza dell’As-

sociazione di Volontariato «Croce di S. Giustina» ai Paracadutisti ca-duti a Kabul.Una volta giunti al ristorante per il consueto pranzo sociale, tutti isoci sono rimasti letteralmente rapiti da un immenso tricolore chespiccava all’ingresso del ristorante; ma soprattutto dalla mirabilemostra di cimeli e divise storiche allestita dal nostro socio D’AmatoMassimo.Insomma, il lavoro svolto nell’anno passato è stato ottimo e ripaga-to con frutti abbondanti; il che costituisce ottimo incentivo a perse-verare lungo la strada intrapresa per migliorarsi costantemente.

Il PresidenteCristini Cav. Pietro

BABBI DAL CIELO 2009

Dopo lo straordinario suc-cesso degli anni passati iparacadutisti novaresi han-no «rivestito» nuovamente,con vero piacere, i panni di«Babbo Natale».Domenica 13 dicembre,giornata un po’ fredda matutto sommato accettabileviste le infauste previsionidei giorni precedenti, a Re-cetto ridente località alleporte di Novara, tutti sonoin trepida attesa dell’arrivodi Babbo Natale… ovvia-mente dal cielo.

Grazie alla eccellente collaborazione della locale AmministrazioneComunale nella persona del Sindaco Bertone Enrico, della Pro-Locodi Recetto e del Gruppo Alpini sempre di Recetto è stato possibileorganizzare il tutto.A metà pomeriggio, ricevuto l’ok dalla zona di lancio, ormai gremitada un centinaio di bambini e dei rispettivi genitori, giunti anche daipaesi limitrofi, i cinque Babbi Natale, indossato il paracadute, de-collavano dall’aeroporto di Vercelli sul Cessna 206 pilotato da Ste-fano Bisagno. Il tempo di arrivare in zona e poi il lancio da 1000metri. Nei cieli di Recetto si sono lanciati Rinaldi Bruno, Piero For-nara, Pregnolato Luca, Cristini Pietro e Andrea Berrini con tenuta daperfetti Babbi Natale. Dopo l’atterraggio, perfettamente riuscito,

Page 29: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 29

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

tra la gioia e la meraviglia dei numerosissimi bambini, i cinque Bab-bi Natale hanno proceduto alla consegna dei regali ai bambini. Altermine cioccolata e vin brulè per tutti conditi dall’immancabile pas-saggio radente di saluto dell’aereo.Un grazie a quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’eventoe alla scuola di paracadutismo di Vercelli nella persona del diretto-re Guido Fasulo senza il quale l’evento non sarebbe stato possibi-le. Altro sentitissimo grazie a Piero Gragnola, che rinunciando al lancioha magistralmente gestito le musiche e la regia di tutto l’evento. Infine, da ultimo, ma non per questo motivo meno importante, unringraziamento speciale a Renier Erminio in qualità di impareggiabi-le speacher e a tutti coloro che con la loro presenza hanno contri-buito alla realizzazione della bella giornata.

SEZIONE PADOVA

Il giorno 5 di-cembre, pressol’aeroporto diMontagnana, sisono abilitati allancio con para-cadute tondogli allievi del107° corso del-la sezione diPadova. Visto ilconsiderevole

numero di allievi l’attività è incominciata fin dal primo mattino ed èproseguita per tutta la giornata fino agli ultimi spiragli di sole. Sottola guida del direttore tecnico della sezione di Padova e con il sup-porto del competente personale della scuola di Paracadutismo diMontagnana è stato possibile abilitare tutti gli aspiranti senza al-cun incidente ed a fine giornata tutti hanno potuto orgogliosamentedichiararsi paracadutisti.

Paolo Marcon

SEZIONE DI PALERMO

La Sezione di Palermo in data 30 gennaio 2010, ha partecipatocon il proprio labaro, in Collesano (PA) alla cerimonia organizzatadal 1° Maresciallo (par.) Calogero DONATO, Coordinatore Regionaleper la Sicilia dell’A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti eReduci), per la consegna delle medaglie d’oro agli aventi diritto, peril periodo sofferto in prigionia o internamento nei campi di concen-tramento, concesse dal Presidente della Repubblica.Gli insigniti sono: Salvatore FICCAGLIA, deceduto (per lui ritira lamoglie Signora Giovanna TERMOTTO), Giovanni FAILLA, SebastianoPUCCIA e Filippo MOGAVERO.Nel contesto della cerimonia, è stata consegnata anche la Croceper Meriti di Guerra a Antonino DONATO.Erano presenti oltre alle Autorità Civili, Militari e Religiose, anche leAssociazioni d’Arma di Palermo, Campofelice di Roccella (PA), Cefa-lù (PA) e Collesano.

Salvatore Vecchio

SEZIONE VALLESERIANA

Venerdì 19 febbraio 2010 si sono svolte le elezioni per nominare lenuove cariche associative della Sezione Paracadutisti Valleseriana

Page 30: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

30 FEBBRAIO-MARZO 2010

(BG). L’attuale presidente Alp. Par. Mario Grazioli dopo dodici annidi buona e corretta presidenza, cede il posto al neo eletto Par. Davi-de Bressan.Per il prossimo triennio le cariche sono le seguenti:Presidente di Sezione: Par. Davide BressanVice presidente: Par. Mario GrazioliSegretario: Par. Gioachino BertasaEconomo: Par. Gian Battista Giorgi Agostino MacalliDirettore tecnico: Par. Renzo Moroni Consiglieri: Par. Costantino Savoldelli, Par. Antonio Pia-

cenza, Par. Luigi Garganico, Par. LanfranchiFelice Par. Gabriele Franchina

SEZIONE DI VIAREGGIO

LANCI ALLA BEFANA

Il giorno 6 gennaio 2010, in occasione della festa dell’Epifania,l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – sezione di Viareg-gio e Versilia, ha effettuato lanci di pubblico spettacolo sulla costaVersiliese.Il primo lancio è stato effettuato alle ore 15.00 a ridosso del ponti-le di Forte dei Marmi, il secondo alle 15.30 a ridosso del pontile diMarina di Pietrasanta.i paracadutisti erano sei e si sono lanciati da un elicottero Ecureilalla quota di 1500 mt. Uno dei sei paracadutisti era travestito da«befana», e una volta a terra a donato ai bambini doni e caramellemesse a disposizione dei singoli Comuni.La sezione Viareggio e Versilia effettua lanci sulla costa da ormai15 anni. Il prossimo appuntamento sarà per il giorno 31 gennaio inPiazza Mazzini a Viareggio in occasione del Carnevale 2010, men-tre il giorno dopo alle 15.00 i paracadutisti Versiliesei apriranno iltorneo di calcio Coppa Carnevale allo stadio dei Pini di Viareggio,portando in campo il pallone con il quale si darà il via al torneo.I sei paracadutisti che si sono lanciati per la befana ai pontili sono:- Enzo Muro, 34 anni, 4000 lanci, viareggino. Direttore tecnico dellasezione

- Daniele Micheli, 40 anni, 800 lanci, viareggino.

- Luca Andreini, 38 anni,1000 lanci, camaiorese.

- Mirko Baldi, 40 anni, 1000lanci, pietrasantino.

- Mirko Pellegrini, 37 anni,1500 lanci, fortemarmino.

- Roberto Tudisca, 52 anni,2000 lanci, fiorentino.

COPPA CARNEVALE 2010

Il giorno 1° febbraio 2010, in occasione della 62ª edizione del tor-neo di calcio «Coppa Carnevale», la sezione di Viareggio e Versilia,ha effettuato lanci di pubblico spettacolo all’interno dello stadioComunale di Viareggio portando a terra il pallone con il quale si èdato inizio al torneo.I 5 paracadutisti si sono lanciati da un elicottero Ecureil alla quotadi 3000 mt., decollando direttamente dall’eliporto della darsenagentilmente concesso dalla protezione civile di Viareggio.La sezione di Viareggio e Versilia effettua lanci sul territorio Versilie-se da ormai 15 anni, ed anche in questa speciale occasione hannodato dimostrazione di grande professionalità e di garantito spetta-colo.I 5 paracadutisti che si sono lanciati sono:- Enzo Muro, 34 anni, 4.000 lanci, viareggino - Direttore tecnico del-la sezione.

- Daniele Micheli, 40 anni, 800 lanci, viareggino. - Luca Andreini, 38 anni, 1.000 lanci, camaiorese.- Mirko Pellegrini, 37 anni, 1.500 lanci, fortemarmino.- Nicola Galli, 31 anni, 2.000 lanci, lucchese.

Per la undicesima volta consecutiva la sezione viareggina del’Asso-ciazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, regala spettacolo al Car-nevale di Viareggio.

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Page 31: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 31

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

In occasione del secondo corso del 7 febbraio i paracadutisti via-reggini riconfermano la loro presenza all’apertura del corso ma-scherato. La sezione, molto attiva nell’ambito versiliese, ha garanti-to questa edizione del Carnevale completamente a titolo gratuito,autotassandosi dopo aver ricevuto un bel NO dalle casse della fon-dazione.«Non potevamo mancare, è una ricorrenza troppo importante pernoi…» queste le parole del presidente della sezione viareggina En-zo Muro, dopo il due di picche ricevuto da fondazione.Nonostante la mancanza di fondi è stato garantito comunque lospettacolo. I paracadutisti si sono lanciati in due diversi momenticon un elicottero Ecureil venuto appositamente dalla Garfagnana.

Nel primo decollo hannosaltato: Daniele Micheli,40 anni viareggino; MirkoBaldi, 40 anni di Pietra-santa; Nicola Galli, 32 an-ni di Lucca; Michele Gio-metti, 41 anni di Lucca.Nel secondo decollo: EnzoMuro, 34 anni viareggino;

Luca Andreini, 38 anni viareggino; Mirko Pellegrini, 38 anni di Fortedei Marmi; Roberto Tudisca, 52 anni di Firenze.I lanci di quest’anno sono stati resi possibili anche dai contributidei due sponsor: il megastore MONDOCASA, e la concessionariaRENAULT AUTOVIMA del gruppo NUOVACOMAUTO, ai quali mandia-mo i più sinceri ringraziamenti.

EL ALAMEIN ANCHE A VIGEVANO

L’Ufficio Tecni-co del Comunedi Vigevano,che sottoponele scelte al-l’approvazionedegli Assesso-ri all’Urbanisti-ca e alla Coltu-ra dalle varieAssociazioni

ha finalmente, dopo lunghe attese, data una denominazione allastrada nata dalla rotonda di Via Cararola che porta al nuovo CentroCommerciale.Il nome và a ricordare una Battaglia, molto importante, della no-stra storia, della Seconda Guerra Mondiale, dove la FOLGORE die-de filo da torcere agli Inglesi.Alle ore 10.00 del giorno 28 novembre, ci ritroviamo in 4, compre-so il Presidente di Sezione, per i preparativi alla Cerimonia cheavrà inizio alle ore 11.00.Alla spicciolata arrivano tutti: il picchetto d’Onore in «vegetata», levarie Associazioni d’Arma di Vigevano con i relativi labari, le Auto-rità, il Prete, il Sindaco. Tra gli invitati speciali, il Caporale Maggio-re Paracadutista in licenza dalla Missione in Afghanistan, e tantima davvero tanti paracadutisti.Alle ore 11.00, e il Presidente di Sezione PISNOLI ANTONIO, inpresenza del Sindaco e del Prete, di fronte al cartello della via co-perto da una bandiera col tricolore, apre la cerimonia ringraziandoil sig. Sindaco e tutti i partecipanti presenti per l’evento.Il sig. Sindaco, a sua volta ringrazia noi per la richiesta e incita anon dimenticare le eroiche geste dei nostri caduti in tutte le guer-re e nelle operazioni di pace in territorio Nazionale ed Estero.Si scopre il cartello, e all’ordine del comandante di Picchetto, Al-fieri e Picchetto sono sull’Attenti ed intonano l’Inno Nazionale.Dopo il riposo, si ripete l’Attenti per la benedizione del cartello da par-te del Prete don PIETRO INVERNIZZI, lo stesso che celebrò la S.S.Messa il giorno 27 settembre per il patrono S. Michele Arcangelo.Con la benedizione, il C.M. Paracadutista GUIDO ANTONELLI del183°, e nostro Socio, legge, con molto orgoglio e fierezza, le frasieroiche dedicate ai caduti di EL ALAMEIN.Con L’Onore ai Caduti, ordinato dal Presidente, il trombettieresuona il SILENZIO FURI ORDINANZA ed è un momento molto toc-cante.La cerimonia giunge al termine, si conferisce al sig. Sindaco, un

Page 32: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

crest della FOLGOREin segno di ringrazia-mento e il comandatedel Picchetto dà il«ROMPETE LE RIGHE»che con un urlo di cuisolo noi siamo capaci,un FOLGORE echeggiatra i partecipanti galva-nizzati.

Parte dei partecipanti, si spostano presso il bar di un paracaduti-sta per un rinfresco a honorem e alle fotografie di rito.Ringraziamento a tutti i partecipanti e in special modo al C.M.Paracadutista GUIDO ANTONELLI conferito con familiari e fidanza-ta, nel giorno di licenza, e al personale del Picchetto che ha datoun tocco all’evento.Ci scusiamo con tutti coloro i quali avessero voluto prendere par-te all’iniziativa, ma il programma della Cerimonia non è stato sta-bilito da noi, ma dal Comune – noi avremmo preferito una domeni-ca per protrarre più allungo la manifestazione anche con un pran-zo –. GRAZIE E FOLGORE

Orlandi Omar

L’ARMA BENEMERITA QUALIFICA I SUOI ALLIEVI MARESCIALLI

La Sezione di Lucca fucina di formazione per l’ottenimento dellaqualifica di paracadutista di interesse militare.Il 27 gennaio 2010 ennesima e non ultima cerimonia di conse-gna dei brevetti di paracadutista militare per 25 Allievi e AllieveMarescialle dei CC attualmente quasi alla fine del faticoso cor-so per la nomina a Maresciallo dell’arma.Lo studio e il tempo limitato disponibile nelle poche ore non diservizio non ha impedito a questi volenterosi e decisi giovani diottenere la qualifica di paracadutista effettuando i 3 lanci dibrevetto presso la scuola ANPd’I di Ravenna ottimamente diret-

ta dal Maresciallo CC Schenetti Marco, ricevendo plauso e com-plimenti per la loro preparazione tecnico-lancistica.Questo traguardo aggiunge alla loro nomina alla mini laurea uncompletamento di formazione di futuri tutori dell’ordine.La cerimonia di consegna si è svolta presso il circolo dellaScuola A.M. di Firenze che nella circostanza ha offerto emozionie gioie.Il Comandante della Scuola Col. Leonardo Giangreco dopo averelogiato sottolineando con paternale calore la volontà e il com-portamento di tutti gli allievi ha ringraziato vivamente il Cav. Par:Antonino Tringale, veterano istruttore, unitamente ai suoi colla-boratori C.M. par Andrea Angeli,Cap.le par. Enrico Bernardi, C.M. Marco Tonazzini tutti apparte-nenti allo Staff tecnico della sezione di Lucca, sottolineando laprofessionalità e la passione con le quali fino ad oggi hannoqualificato oltre i 100 Allievi Marescialli. il Gen.le di Brigata CCpar Luciano Francini, il Ten. Col. Par Tiziano Serafinelli, il Ten Fe-derico Carpentieri con i loro interventi hanno ancora di più entu-siasmato i neo parà.Il Cap.Mag: par Valentina Privitera con la sua presenza ha rappre-sentato le donne paracadutiste in servizio alla Brigata Folgore.I sopraccitati interventi hanno evidenziato con entusiastica sod-disfazione che mai si sarebbero aspettato tanta passione versoil paracadutismo e a maggior ragione per chi ha scelto la carrie-ra di Carabiniere, in questo caso giustificato da questa largapartecipazione.Consegna dei brevetti ad ogni neo paracadutista, lo scambio dicrest, foto ricordo,brindisi , ma soprattutto coronato da una ce-na conviviale con la partecipazione di tutti hanno chiuso la ma-gnifica cerimonia.Il prossimo corso di paracadutismo di altrettanti 45 allievi Mare-scialli è già iniziato.L’ANPDI è la sezione di Lucca sono nel cuore dell’Arma.I neo parà dell’Arma sono.Abeti Emmanuel, Ascione Ciro, SiricaDario,Dugo Davide, Iodice Ferdinando, Andreatta Alessandro,Aiola Rossi Massimiliano, Granata Giuseppe, Carli Carlo, Cap-pellaccio Lorenzo, Ciccotti Anna, Catalanotti Giuseppe, Callega-ri Samuele, Boriello Salvatore,Pezzano Anna, Interlicchia Vin-cenzo, Grillo Valentina, Viscosi Carmen, Migliore Emanuela, Fa-mà Valentina Gullotto Mario.Lucca, 31 gennaio 2010.

par. Toschi Giuseppe

LA «FOLGORE» SI FA SEMPRE ONORE

Paracadutisti della 6ª Cp. «GRIFI» ricevono la prestigiosa «THEARMY ACHIEVEMENT MEDAL» concessa loro dall’Esercito USAper il meritevole e coraggioso comportamento in Afghanistan.La 6ª Cp. «GRIFI» del 187 Rgt par «FOLGORE», schierata nellaFOB (base operativa avanzata) «Tobruk» situata nel sud del pae-se nella provincia di Farah, distretto di Bala Baluk, ha operato astretto contatto con le forze USA e con l’esercito Afgano. La ba-

32 FEBBRAIO-MARZO 2010

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Page 33: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 33

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

se situata in una zona «calda» ha subito numerosi attacchi conrazzi e mortaio.Nonostante il clima torrido, le tempeste di sabbia i paracaduti-sti hanno assicurato una capillare presenza sul territorio, effet-tuando «serch», check point e operazioni militari varie.Particolarmente impegnativo è stato il periodo elettorale dovesono stati controllati tutti i seggi elettorali presenti nella zona dicompetenza.Sono stati 6 mesi duri, vissuti con costante stato di allarme perla non facile situazione e il pericolo sempre in agguato, la 6ª Gri-fi è stata la Cp con più feriti fra scontri a fuoco e imboscate IED(improvise explosive device), quindi meritatissima l’onorificenzaconcessa dagli Americani.Fra i decorati anche il nostro socio ordinario M.llo par. RenatoBRUSCHI inquadrato nella Cp con il delicato e rischioso incaricodi C.te team IEDD.

Oltrepò Pavese – Voghera

SEZIONE DI COMO

La sera del 4 Febbraio 2010, presso il ristorante «Antico Mogna-no» di Sagnino, si è tenuta l’assemblea elettiva della sezione ANP-d’I Como, erano presenti quasi tutti gli iscritti a questo importanteavvenimento che avrebbe sancito il nuovo consiglio direttivo.Al termine delle votazioni, dopo lo spoglio delle schede sonostati eletti all’unanimità, presidente: Davide Foglia; vice presi-dente: Martino Ronzoni; segretario: Massimo Ronzoni; direttoretecnico: Mario Locatelli; consiglieri: Tino Fontana, Mario Farinae Mario Castigliego.Il presidente onorario, Decumano avvocato Fabio Masciadri, hatenuto una breve relazione di presentazione ai soci presenti insala, sui ruoli e doveri dei nuovi eletti, augurando a tutti di por-tare avanti un buon lavoro che faccia crescere sempre di più lasezione.

Il tutto è stato suggellato da un’ottima pizzata, con la sorpresafinale della torta commemorativa per l’avvenuta formazione delnuovo gruppo operativo, offerto gentilmente, per volere del pre-sidente Davide Foglia, dalla sezione a tutti i paracadutisti pre-senti!La serata si è conclusa con il brindisi accompagnato dall’im-mancabile urlo FOLGORE!

Mario Locatelli

NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DEI PARACADUTISTI LECCHESI

Si è tenuta venerdì 5 febbraio l’Assemblea ordinaria della sezio-ne di Lecco dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italiache quest’anno era anche elettiva.Dopo aver illustrato l’intensa attività svolta nel 2009 e il pro-gramma 2010, si è proceduto con l’elezione del nuovo consi-glio di sezione che ha riconfermato alla presidenza il par. Ar-naldo Tavola, alla vice presidenza l’inossidabile «Folgorino»Carlo Murelli e consiglieri i par. Nicoletti Aniello, Cereda Vin-cenzo, Bruno Leonardo e Vrittone Marco oltre al Direttore Tec-

Page 34: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

nico par. Nozza Andrea a cui l’assemblea ha riservato un pro-lungato applauso di ringraziamento per lo splendido lavorosvolto sia in palestra che sul campo di lancio. Oscar Valsec-chi, Rusconi Giuseppe e Secci Efisio ricopriranno la carica direvisori dei conti.A tutti l’augurio di buon lavoro.

par. Tavola Arnaldo

SEZIONE DI ANCONA

Cambio del Presidente di Sezione a Ancona. L’assemblea si èsvolta presso il Comune di Filottrano il 17 gennaio 2010, pre-sente il gen par. Staccioli. Il presidente uscente ha salutatol’assemblea, ha presentato con toni lusinghieri il suo successo-re Marco Andreani, lasciando poi che si svolgesse l’elezione. Ilconsiglio ne stato riconfermato in toto.Al termine delle elezioni i paracadutisti, in corteo, si sono recatipresso il cippo commemorativo della battaglia, per la deposizio-ne di una corona di alloro, accompagnati dal vice sindaco dellacittà di Filottrano

SEZIONE DI PIACENZA

Una cerimonia solenne, commovente ed emozionante. Domeni-ca 14 febbraio i festeggiamenti per il sessantesimo anniversa-rio dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci hannoportato a Saliceto (PC) una grande affluenza di autorità militari,civili e comuni cittadini. Tra le varie Associazioni combattentisti-che, spiccava il picchetto della Sezione ANPd’I di Piacenza. Lagiornata dedicata al ricordo dei caduti, è iniziata con la celebra-zione della messa da parte del cappellano del Sacrario di Redi-puglia che durante l’omelia ha ricordato l’importanza «di avereun punto di riferimento nella propria vita. Solo confidando in Diosi riesce a realizzare e a superare se stessi». Terminata la ceri-monia liturgica, nel salone parrocchiale si è svolta una breve ce-rimonia per ricordare alcune figure importanti della provinciapiacentina. In questa occasione il Presidente provinciale della

Associazione Combattenti e Reduci, ha consegnato una targa ri-cordo al luogotenente Luigi Curotti, in forza al 9° ReggimentoParacadutisti Incursori «Col Moschin», in memoria del padre Pie-tro Curotti, militare durante la campagna di Russia. «Mio padreha sempre cercato di dissuadermi dall’intraprendere la carrieramilitare, ma io a 18 anni mi suono arruolato – racconta Luigi Cu-rotti, Paracadutista ferito alla gamba sinistra e al gomito sini-stro nel 1983 in Libano da cui è ritornato con le mani fratturatee tante altre lacerazioni. La passione per il volo e la forza deimiei familiari della caserma mi hanno spinto a non mollare e atornare in servizio anche dopo l’esperienza di guerra». Le cele-brazioni si sono concluse con un corteo per la vie del paese finoal monumento dei caduti, dove è stata deposto una corona difiori. La Sezione di Piacenza ha reso omaggio ai caduti della Bri-gata lanciando alto il grido «FOLGORE!!!».

LA SEZIONE DI TRENTO RINNOVA IL DIRETTIVO

Sabato 30 gennaio si è svolta l’assemblea ordinaria della Se-zione Provinciale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’I-talia a Cembra.La riunione è stata preceduta da un momento di silenzio ricor-

34 FEBBRAIO-MARZO 2010

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Page 35: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 35

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

dando i paracadutisti caduti in Afghanistan ed in particolare unalpino parà del Reggimento Monte Cervino.Ospite d’onore il Consigliere Nazionale per il Triveneto, Cav. Gui-do Barbierato di Vicenza.Presidente dell’Assemblea è stato eletto il paracadutista Anto-nio Decarli, pietra miliare della storia della 6ª Compagnia deiDraghi Verdi. È seguita poi la relazione morale del Presidente diSezione, Cav. Uff. Angelo Gottardi. Egli ha spiegato ai parteci-panti, l’importante attività di rappresentanza svolta durante tut-te le manifestazioni militari in Provincia e in ambito nazionale. Intale maniera egli ha voluto sottolineare l’importanza di far cono-scere il più possibile l’Associazione alle Istituzioni civili e milita-ri e, alle altre Associazioni d’Arma presenti sul territorio.Vi è stata poi la relazione del segretario economo Remo Nicolo-di, che ha esposto il bilancio della Sezione.Il Vice Presidente Martini ha elencato le attività sportive con im-portanti partecipazioni a gare estere, come il Military Crosssvoltosi in Svizzera che ha visto proprio la squadra italiana diUNUCI Assoarma di Trento classificarsi al primo posto.Ha menzionato poi la sua attività con l’acquisizione di un impor-tante brevetto estero di lancio con paracadute militare in Perù.Novità dell’anno è la ripresa dei lanci da velivolo militare per isoci che ne facessero richiesta.È seguita l’elezione del nuovo Direttivo che ha visto il passaggiodi testimone tra il Presidente Gottardi, ora diventato anche CapoGruppo A.N.A. a Cembra, con il paracadutista Antonio Decarli.Confermati come vice Giorgio Martini, come segretario NicolodiRemo, come consiglieri Fadanelli Graziano, Serafini Roberto, Bo-netti Bruno, Dellantonio Francesco. Nuovi consiglieri BonfantiBruna e l’istruttore di paracadutismo Saracino Umberto.Alla fine è seguita una bicchierata per consolidare quei vincoli diamicizia che legano i componenti della Sezione ed un ringrazia-mento particolare è stato rivolto al Cav. Barbierato per la suaimportante presenza.

Il Presidente uscenteCav.Uff.Angelo Gottardi

SEZIONE DI CASALE MONFERRATOCRONACA DI UN ANNO DI ATTIVITÀ

Tutto è cominciato da un quadretto appeso in casa dell’amicoNatale Lustrissimi raffigurante l’atto di eroismo dello zio para-cadutista Gerardo Lustrissimi M.O.V.M. caduto ad El Alamein. Appresa la storia di Gerardo, mi piace chiamarlo così, pensai im-mediatamente a dar vita ad una Sezione per poterla intitolare acolui che forte di un giuramento, per fermare il nemico non ha esi-tato a utilizzare se stesso come «mina anticarro» gettandosi sottoun carro armato nemico. Esperite le pratiche burocratiche, finalmente la nostra Sezioneprende vita e in occasione dell’Assemblea Nazionale tenutasi aRoma il 4-5 aprile 2009 il Colonnello Carmine Masiello ci conse-gna il Labaro della Sezione. Non poteva mancar la cerimonia del-

la benedizione del labaro avvenuta in forma solenne nel Sacra-rio della Basilica del Sacro Cuore di Gesù al Valentino in CasaleMonferrato. Ha officiato la cerimonia Mons. Davide Mussone,alla presenza di autorità civili, religiose e militari.

La sezione, ben radica-ta sul territorio, è sem-pre attiva anche in am-bito sociale, tanto cheha promosso con suc-cesso una raccolta digiocattoli consegnatia don Sassano, cap-pellano militare deiparacadutisti, per in-

viarli, tramite i parà della «Folgore», nella zone di Herat.Nel mese di settembre invitati dalla sezione di Bolotana, siamostati partecipi della inaugurazione del monumento fortemetevoluto dai paracadutisti bolotanini dedicato ai paracadutisti del-le quattro forze armate. In un settore del monumento è stato ri-prodotto il gesto eroico della M.O.V.M. Gerardo Lustrissimi mor-to ad El Alamein e non poteva mancare Natale Lustrissimi.

La sezione, ha avuto ilbattesimo della sabbiapartecipando in mas-sa al viaggio ad El Ala-mein organizzato dallasezione di Novara. Du-rante la visita alla de-pressione del Qattara,teatro della battaglia è

stata seppellita, sotto la sabbia, una bottiglia contenente unabandiera italiana come messaggio di vicinanza e partecipazionedi sentimenti ai soldati caduti. Nel mese di dicembre si è concluso il primo corso brevettandootto allievi sotto la guida dell'inossidabile Presidente Pietro Cri-stini con la collaborazione dell’istruttore par. Massimo Galeotti. Abbiamo cercato di tradurre in fatti le parole del presidente Na-zionale, «Servire il Paracadutismo e non servirsi del Paracaduti-smo» il risultato della sezione è stato positivo con 40 iscritti e 8allievi brevettati. E questo è solo l’inizio.

Page 36: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

MARIO ALBERTI È VOLATO IN CIELO

La sezione Valleseriana (BG) ha dato l’ul-timo saluto al Parà Mario Alberti, tesse-rato di vecchia data, sempre presente edisponibile.Carissimo, sarai sempre nei nostri cuorisicuri che da quel angolo di cielo veglie-rai su di noi. Ciao Mario... Folgore!!!!!!

Sezione Valleseriana

GIOVANNI COSTA

Il 5 novembre 2009 ad Agordo (Belluno) èandato avanti DA COSTA Giovanni, il FolgorinoCombattente di El Alamein classe 1922. Gio-vanni aveva conseguito il brevetto di paraca-dutista a Tarquinia; ha prestato servizio nel9° Battaglione 10° Compagnia Comando.Ora l’arcangelo San Michele ti ha preso alsuo fianco, accompagnandoti in quell’angolo

di cielo dove ti attendono le schiere dei Fologorini che ti hannopreceduto nell’uscita dalla porta, per effettuare l’ultimo lancio.Grazie Giovanni ci mancherai.

Guido Boito

OSVALDO FELTRIN

Il giorno 30 novembre2009 si è spento in Bellunoil Presidente Onorario FEL-TRIN Osvaldo, classe1929. Osvaldo era un para-cadutista semplice, sereno,sensibile, disponibile edattento alle attività della

sezione. Nel 1951 è a Viterbo dove consegue il brevetto diparacadutista, primo lancio il 20 aprile a Guidonia.Grazie Osvaldo per l’esempio che ci hai lasciato, non ti dimen-ticheremo mai.

Guido Boito

ADDIO MICHELE DE LISESi informa che il 15 febbraio il par. ord. Michele De Lise haeffettuato l’ultimo lancio raggiungendo «quell’angolo di cieloriservato ai paracadutisti».Michele, di carattere forte e schietto, aveva due grandi amori:la sua bella famiglia e la Brigata Folgore.

Per i più giovani, basteràricordare che il par. Miche-le De Lise, 13a Compa-gnia V Battaglione, erauno degli ultimi Leonidella Folgore essendo unodei pochi reduci sopravvis-suti alla sanguinosa batta-glia di El-Alamein.Il suo attaccamento aiparacadutisti era tantoche nonostante le aggra-vate condizioni di salute,nelle sue ultime ore di vitaaveva comunque volutoincontrare una piccola

delegazione di baschi amaranto della Sezione dei paracadutistidi Napoli ove era noto a molti. I funerali si sono tenuti il 16 feb-brario, nella chiesa di Piscinola (NA) adiacente la omonima fer-mata della metropolitana collinare di Napoli. La Sezione di Napoli ovviamente è stata presente col il Labaroe con un picchetto di dieci soci in divisa sociale che hanno resoonore alla salma dell’eroe.All’uscita del feretro dalla chiesa il picchetto, schierato sui duelati della scalinata, ha gridato per tre volte - parà FOLGORE -come il figlio ed il nipote di Michele ci hanno riferito che il lorocaro soleva fare al termine di ogni riunione familiare.La famiglia di Michele ha molto gradito la presenza dei baschiamaranto della Sezione di Napoli e, infatti, ci ha poi inviato ilseguente messagio email: «Le famiglie De Lise sentitamenteringrazione della partecipazione! È stato un onore salutare ilnonno in un modo così importante! Cercheremo di portare sem-pre in alto i valori, i sentimenti e la vitalità che il nonno ci hainsegnato! Grazie di cuore! Dal Nipote Michele De Lise»Paracadutista Michele De Lise: PRESENTE!

par. Vincenzo Di Guida

MORTO PARACADUTISTA REDUCE DI EL ALAMEIN

Era uno degli ultimi reduci della battaglia di El Alamein.Ernesto Martinoli, 89 anni, è morto per le conseguenze dellacrisi cardiaca che lo aveva colto il 28 dicembre al Maggiore diNovara dov’era ricoverato. Lascia la moglie Gradita, la figlia Patri-zia, il genero Vittorio Ruggeri, i nipoti Marco e Fabio. E’spirato cin-quanta minuti dopo la mezza-notte tra il 30 e 31 dicembre.Aveva preso parte alla battaglia di El Alamein quando i paraca-dutisti della Folgore e altri reparti dell’esercito, tra il 23 ottobreed il 3 novembre 1942, tentarono di contrastare l’avanzatadegli inglesi nel Nord Africa.«Sopraffatti dall’avanzata alleata - racconta la figlia Patrizia -,mio padre raccontava che furono costretti a fare una marcia diritirata di novanta chilometri nel deserto».

36 FEBBRAIO-MARZO 2010

ULTIMO LANCIO

Page 37: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

FEBBRAIO-MARZO 2010 37

ULTIMO LANCIO

Ernesto Martinoli era in forza all’8° Battaglione Guastatori, fufatto prigioniero di guerra e detenuto al POW di Port Said dal1942 al 1945. Era il fratello minore di Teresio Martinoli, unodegli «assi» novaresi del volo con Carlo Emanuele Buscaglia eSilvio Cella.«Mentre il fratello maggiore Teresio diventava pilota a Camerinel 1937 – racconta la figlia Patrizia, Ernesto si arruolò volon-tario nei paracadutisti».Il funerale si è svolto sabato 2 gennaio alle 10,30 nella chiesadi San Martino a Novara, alla presenza del Labaro della Sezio-ne di Novara dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italialistato a lutto, scortato dal Presidente Cristini e da alcuni soci.Tutta la Sezione si unisce al dolore dei famigliari nel ricordarecommossa la figura di Ernesto Martinoli, Paracadutista dirazza, ma soprattutto uomo di elevati valori.

Presidente ANPd’I Novara

ROBERTO CALDERINI

I paracadutisti della «Monte Rosa» di Varallo Sesia annuncianola scomparsa del paracadutista Roberto Calderini. Roberto era

stato fra i fondatori dell’allora Nucleo Valsesia della sezione«Sesia» di Vercelli, poi confluito nell’attuale sezione «MonteRosa» di Varallo; Sindaco Revisore della sezione Monte Rosa,stimato e ben voluto da tutti i soci, si è sempre distinto per l’im-pegno profuso nelle attività della sezione e per l’attaccamentoalla specialità. Alla famiglia vadano le condoglianze di tutta lasezione.

IL FOLGORINO PAOLO DELLA CANONICA HA RAGGIUNTO QUELL’ANGOLO DEL CIELO

Nel mese di febbraioc.a. il «Folgorino»Paolo della Canoni-ca, classe 1918, daLonate Ceppino (VA),si è spento con sere-nità dopo una vitaeroica, onesta elaboriosa. Volontarioparacadutista prove-niente dalle truppealpine, durante ilsecondo conflittomondiale, ha parteci-pato ai combattimen-ti di El Alamein con la

Divisione «Folgore» aggregato, in qualità di marconista, alla 6ªcompagnia «Grifi» la quale, nella notte del 23 ottobre 1942, perprima sostenne l’urto dell’attacco britannico, e al prezzo dellasua quasi completa distruzione ne frantumò l’impeto. All’albadel giorno 24 ottobre tra la quindicina di superstiti di quell’im-pari lotta, c’era anche Paolo della Canonica che fu tradotto inprigionia fino al 1946.Al rientro in Patria dopo varie vicissitudini, anche di caratterefisico, si impegnò oltre al lavoro presso le COOP, nella vita poli-tica, diventando da prima vice sindaco della sua città natale esuccessivamente, per ben quindici anni, il primo cittadino. Lovoglio ricordare con le parole scritte da Mons. Antonio DeRosso, Arcivescovo Ortodosso d’Italia, nella prefazione di unlibro che Paolo Della Canonica ha scritto e pubblicato nel 2004dal titolo «Racconti di vita», che così lo descriveva: «… un uomoche ha una carica interiore di valori e di ideali che ha poiespresso in ogni momento della sua vita, di giovane, di lavora-tore, di soldato, di patriota, di marito e di padre di famiglia, maanche nella politica vissuta e praticata nell’onestà morale enella responsabilità di chi ha la coscienza del proprio doverecivile e sociale oltre che umano e cristiano.»Sempre presente alle riunioni e ai momenti d’incontro dei para-cadutisti lombardi, soprattutto durante le annuali celebrazionial Sacrario dei paracadutisti di Tradate, chi lo ha conosciuto haavuto modo di ammirare lo stile composto e affabile versochiunque lo avvicinasse; i modi di un paracadutista che avreb-

Page 38: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

38 FEBBRAIO-MARZO 2010

ULTIMO LANCIO

be potuto pretendere tutti gli onori del caso ma, che non ha maichiesto niente, da vero «Folgorino».Nel suo ultimo lancio effettuato per ricongiungersi ai suoicommilitoni e alla sua adorata moglie, lo hanno scortato ibaschi amaranto di Tradate e Saronno a nome di tutta lanostra Associazione, che si unisce al cordoglio dei suoi fami-liari.

Paracadutista Paolo Della Canonica: Presente !

Il consigliere nazionale del Gruppo LombardiaAldo Falciglia

RICORRENZA DELLA SCOMPARSA DEL PAR. ALDO COLLA

A un anno dalla Sua scomparsa, la sezione paracadutisti dilecco ricorda la figura del «folgorino» Aldo Colla, classe 1920,già appartenuto al plotone Comando della IV° cp. – 2° Btg. diquella mitica divisione di cui Radio Londra disse: «…dobbiamoinvero inchinarci di fronte ai resti di quelli che furono i Leonidella Folgore».La Sua foto verrà interrata in una buca del deserto che fu tea-tro dell’epica battaglia, durante il pellegrinaggio che la sezioneeffettuerà nella quarta settimana di marzo.

Il Presidentepar. Tavola Arnaldo

IN RICORDO DI UN «RAGAZZO» DELLA NEMBO

Con animo commosso comunico la scomparsa dell’amico para-cadutista Angiolino Gambari classe 1922 avvenuta in Bolognail 31 ottobre 2009.

Angiolino è andato via in punta di piedi ed ha voluto che le sueesequie si svolgessero in forma strettamente privata.Lo ricordiamo come Combattente nel ’43-’44 con il grado di ser-gente, nelle fila della Divisione Paracadutisti Nembo. Partecipòalla battaglia di Filottrano, fatto d’Arme più cruento e importan-te di tutta la Guerra di Liberazione.Dal ’44 al ’45 fece parte del Reggimento Paracadutisti Nembo-Gruppo di Combattimento Folgore.Nel dopoguerra si dedicò con intenso ed appassionato entusia-smo a mantenere vivo il ricordo dei caduti e a onorare le gestadella Nembo.È stato insignito della Cittadinanza Onoraria dalle città di Jesi,Filottrano, Cingoli, Tossignano, Legnano, Nettuno per aver con-tribuito alla loro liberazione.Resta in noi tutto il rispetto e la gratitudine per chi ha dedicatotanta parte della sua giovinezza alla lotta per la libertà.

Vandalo Mei

LUCIANO TESSARO

La Sezione ANPd’I diNovara piange uno deisuoi soci; infatti il 23novembre u.s. si è spen-to l’amico Luciano Tes-saro.Era nato nel il 9 gennaio1940. Aveva prestato ilservizio di leva alla vigiliadegli anni sessanta nel1° RGT – 2° Compagniapresso la Caserma Van-nucci di Livorno. Eranotempi mitici per il paraca-dutismo militare Italiano,fatti da comandanticome Iubini ed altri che

avevano vissuto sulla propria pelle l’epopea di El Alamein.Terminata il servizio di leva, tornato alla vita civile, non avevamai perso di vista il paracadutismo e l’associazione.Purtroppo, anche per vicende personali non facili, ultimamentenon poteva più essere presente in Sezione; nonostante questonon perdeva occasione tramite i molti amici di Oleggio di inte-ressarsi alle vicende dell’associazione e del paracadutismo ingenerale.Insomma caro Luciano, ora che sei in «quell’angolo di cielo» cimancherai.La Sezione di Novara si stringe al dolore dei famigliari nel pian-gere il socio ed amico Luciano Tessaro.

Il PresidenteCristini Cav. Pietro

Page 39: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline

Raduno dellaCOMPAGNIA MORTAI «VAMPIRI»

Ore 10.00 adunata presso la caserma«BANDINI» di SienaAlzabandiera Lettura della motivazionedella Medaglia d’Oro allaBandiera di Guerra Onore Ai Caduti Discorso ufficiale Rompete le righe

Successivamente: visita alla caserma efamiliarizzazione con i nuovi materiali(mostra a cura dei paracadutisti dell’attualeCompagnia Mortai) - foto e video della mis-sione da poco terminata in Afganistan -stand con gadget del Raduno.ore 12.15 Pranzo di Compagnia alla

mensa.....

ore 15.00/16.00Rompete le righe per l’eventuale visita allacittà di Siena.Mogli, figli ed ospiti sono graditi sia per laCerimonia sia al pranzo di compagnia!Per l’occasione dovremmo riuscire a realizza-re un conio ed una maglietta «1° RadunoNazionale ’Vampiri’» e la ristampa dellanostra mitica cartolina. Sarà una splendidaed imperdibile giornata. Spargete la voce ilpiù possibile! «VAMPIRI..... FOLGORE»!

Sergio Fucito

IMPORTANTEBisogna prenotare il pranzo in casermaentro il 31 marzo 2010 nei seguenti modi:

1) effettuando un versamento di euro8,00 (otto) a persona, se si utilizza il siste-ma di bonifico bancario o bonifico postalealle seguenti coordinate iban: it-60-w-07601-14200-000002196206 intestatoa sergio fucito e con ben indicato nellacausale del versamento «raduno mortai»; 2) effettuando un versamento di euro9,00 (nove) a persona, se si utilizza unbollettino di conto corrente postale sulc/c numero 2196206 intestato a Sergiofucito e con ben indicato nella causale«raduno mortai»È molto importante conoscere al piu’presto il numero delle prenotazioni permotivi contabili e per avvertire la ditta dicatering che fornisce il pranzo.

Page 40: N. 2/3 Febbraio-Marzo 2010 Organo ufficiale dei ... · sentite, rispettose e commosse condoglianze anche a nome di tutta l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ... colline