N 19 aprile

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Una nuova rubrica Biopolitiche di Fabrizio Rufo 1. Matteo Borri, Storia della malattia di Alzheimer La storia della malattia di Alzheimer presentata da Matteo Borri offre importanti momenti di riflessione su un tema medico e scientifico che è ancora oggi oggetto di studio. La malattia di Alzheimer è in molte parti del mondo un grave e complesso problema sociale e sanitario ma, per la comunità scientifica, rappresenta una sfida ancora da vincere. In questo contesto ha un valore specifico il contributo della storia descritta nel nuovo libro di Borri: dal “fatto” della scoperta e della documentazione di un “nuovo” reperto neuropatologico da parte di Alois Alzheimer - medico tedesco attento e rigoroso ricercatore - alle attuali posizioni sul concetto di malattia… [continua ] Meccanica della fantasia di Antonio Castronuovo 8. Scrittori e lettori elettro-meccanici Può un elaboratore essere programmato a pensare in modo creativo? Ecco il quesito che attraversa l’immaginazione di molti e che ha stimolato l’invenzione di macchine che creano letteratura. A cominciare dal robot che Isaac Asimov ideò nel racconto Il correttore di bozze (1957). Siamo nel 2033 e si narra di EZ-27, il primo modello di robot correttore che la United States Robots and Mechanical Men Corporation ha messo in circolazione, macchina di struttura umana, dotata di cervello positronico, alta più di due metri e del peso di mezza tonnellata. La sua qualità è saper leggere e correggere alla perfezione un volume in pochi minuti. Articolando le dita metalliche apre il libro e, nel breve lasso di tempo… [ continua ] Ti con zero news Le News di Ticonzero/steppa.net n. 19 aprile 2012 ------------------ aperiodico Palomar/Asilomar blog : e-mail: palbin(at)tin.it; venezian(at)alice.it; siti: www.webalice.it/venezian ; www.steppa.net ; issuu.com/Ti con zero

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General and scientific culture

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Una nuova rubrica Biopolitiche di Fabrizio Rufo

1. Matteo Borri, Storia della malattia di Alzheimer

La storia della malattia di Alzheimer presentata

da Matteo Borri offre importanti momenti di

riflessione su un tema medico e scientifico che è

ancora oggi oggetto di studio. La malattia di

Alzheimer è in molte parti del mondo un grave e

complesso problema sociale e sanitario ma, per

la comunità scientifica, rappresenta una sfida

ancora da vincere. In questo contesto ha un

valore specifico il contributo della storia

descritta nel nuovo libro di Borri: dal “fatto”

della scoperta e della documentazione di un

“nuovo” reperto neuropatologico da parte di

Alois Alzheimer - medico tedesco attento e

rigoroso ricercatore - alle attuali posizioni sul

concetto di malattia… [continua]

Meccanica della fantasia di Antonio Castronuovo

8. Scrittori e lettori elettro-meccanici

Può un elaboratore essere programmato a pensare in modo creativo? Ecco il quesito che attraversa

l’immaginazione di molti e che ha stimolato l’invenzione di macchine che creano letteratura. A

cominciare dal robot che Isaac Asimov ideò nel racconto Il correttore di bozze (1957).

Siamo nel 2033 e si narra di EZ-27, il primo modello di robot correttore che la United States

Robots and Mechanical Men Corporation ha messo in circolazione, macchina di struttura umana,

dotata di cervello positronico, alta più di due metri e del peso di mezza tonnellata. La sua qualità è

saper leggere e correggere alla perfezione un volume in pochi minuti. Articolando le dita metalliche

apre il libro e, nel breve lasso di tempo… [continua]

Ti con zero news

Le News di Ticonzero/steppa.net n. 19 – aprile 2012

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aperiodico

Palomar/Asilomar blog: e-mail: palbin(at)tin.it; venezian(at)alice.it;

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Labirinti di lettura di PierLuigi Albini

24.IV. La speranza del bruco. Una prospettiva storico-biologica [7. Esercizi tecno-scientifici di previsione, 2; 8.Singolarità]

Non abbiamo finito di occuparci delle previsioni

tecnico/scientifiche sul futuro, perché ci sono ancora un

libro e alcune informazioni supplementari che vale la

pena di esaminare. Il libro è Fisica del futuro, del fisico

teorico Michio Kaku [Torino, Codice, 2012], che è uno

dei massimi teorici della teoria delle stringhe. Kaku

esplora le tecnologie a gruppi e ne distribuisce le

previsioni di sviluppo su tre finestre temporali: futuro

prossimo (fino al 2030), futuro a medio termine (dal 2030

al 2070) e futuro remoto (dal 2070 al 2100), talvolta

lasciandosi andare alla suggestione di tempi davvero più

remoti, ma organizzandole in modo realistico su un scala

decrescente di probabilità. Di sicuro, non si può dire che

questo sia un libro di fantasia né di un visionario. Certo, è

un tipo eccentrico che sul suo sito vende persino t-shirt

con la sua immagine trapunta di stelle, ma nessuno degli

sviluppi tecnologici immaginati dall’autore confligge con

le leggi fisico-chimiche e tutte le previsioni a breve

termine si basano su ricerche e sperimentazioni in corso.

[continua]

Articoli di Autori Vari

35. Fabio Minazzi, Ludovico Geymonat epistemologo, di Maurizio Brignoli

Il volume di Minazzi raccoglie una serie di studi originati

dalle celebrazioni del 2008 per il centesimo anniversario

della nascita di Geymonat.

Minazzi periodizza la ricerca epistemologica di

Geymonat in cinque fasi: positivista nella prima parte

degli anni ‘30; neopositivista dalla seconda metà degli

anni ‘30 agli anni ‘40, neoilluminista negli anni ‘50,

storicista negli anni ‘60 e materialistico-dialettica negli

anni ‘70 e ‘80.

Non si tratta di radicali separazioni tra un periodo e

l’altro considerato che vi sono temi che si intrecciano

trasversalmente alle differenti fasi e che soprattutto è

possibile individuare un punto di riflessione critica

costante incentrato sulla comprensione del valore della

conoscenza scientifica e tecnologica secondo un progetto

che … [continua]

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Note critiche di Luigi Agostini

11. Una nuova semantica del consumo. Beni relazionali, Beni privati, Beni comuni

Nel grande dibattito sulle questioni aperte dalla

crisi, forse per la prima volta, al tema del come e cosa

produrre, si affianca anche il tema del come e cosa

consumare. Nelle versioni più varie: dalla necessità di

un consumo “austero”, antitetico allo spreco

consumistico, alla teorizzazione della necessità di beni

nuovi e sostitutivi. Probabilmente, ciò è dovuto al

crescere della consapevolezza circa la natura della crisi

in corso, crisi che almeno in Occidente, ha assunto il

carattere di una crisi da eccesso di capacità produttiva;

un eccesso di capacità è impossibile colmarlo soltanto

con una semplice riattivazione della domanda, ma

richiede una profonda ristrutturazione sia della offerta

che della domanda, cioè in termini più semplici, del

modello di sviluppo nella sua globalità, sia dal lato

della offerta sia dal lato della domanda. [continua]

EPS – EconomiaPoliticaSocietà di Aa.Vv.

30. Luciano Gallino, Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi - libera sintesi di Mario Boyer

Il Finanzcapitalismo

_ NOZIONE: Il capitalismo finanziario è sempre stata una componente dell’economia capitalistica,

necessaria al suo funzionamento complessivo e al suo

continuo sviluppo.

A partire dal 1980, la componente finanziaria del

capitalismo ha avuto un sopravvento sempre più

marcato sulla componente produttiva di merci, sia in

termini di volumi di attività sia di tassi di incremento

e valori dell’accumulazione.

Nel 1980 il valore degli attivi finanziari globali e il

Pil annuale del mondo erano pari a 27 trilioni di

dollari ciascuno. Nel 2007 gli attivi finanziari globali

valevano 4,50 volte il Pil mondiale: 241 trilioni di

dollari contro 54 trilioni. [continua]

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Racconti di Maria Rosaria Valentini Lo spread di un topo

Lo spread è sceso sotto i 400 punti e siamo tutti

contenti; le borse per prime, ma anche la gente.

Sorridiamo perché i giornali e le signore dei tiggì ci

hanno parlato di ripresa. L’Italia è più credibile.

Io non ci credo.

Poi se chiedi cosa sia questo benedetto spread te lo

sanno dire in pochi, ma non importa. Certo le parole

fanno miracoli! Ne bastano alcune, collocate nella fila

giusta, e gli umori cambiano.

A me, francamente, le variazioni dello spread dicono

poco. D’altra parte non sono un’economista, ma

piuttosto un’idealista; probabilmente per questa

ragione presto maggiore attenzione ad altri margini.

Questa mattina non sono stati gli indici finanziari a

rasserenarmi; comunque ho sorriso anch’io con

meraviglia e gratitudine. Come prima cosa, infatti, ho

pronunciato un grazie ad alta voce, soffiandolo nel

vuoto, indirizzandolo a un uomo che purtroppo non

conosco, ma che mi ha illuminato l’orizzonte con i

suoi gesti pazienti.

Si chiama Peter Vogel, è un professore di zoologia.

[continua]

Racconti di Daniela Piegai

Lo strano caso della bomba delle otto La bomba scoppiò alle otto in punto, programmata

dal timer di Massud, e unì due donne in maniera

assolutamente inaspettata.

Lucia e Giulia Vittoria erano così diverse, che bastava

descriverne una e dire che l’altra era l’opposto.

Lucia era una scombinata ragazza fiorentina, hippy

fuori tempo massimo, senza famiglia, con una

manciata di amici sparsi per l’intero globo, che

passava il suo tempo cercando panorami da dipingere,

e più erano remoti e meglio era. Campava vendendo

ciò che produceva, a volte semplicemente in cambio

di un buon pasto, a volte, quando andava bene, per

una settimana di pensione. [continua]

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Altrove e Dintorni di Emanuela D’Alessio

12. Helen Humphreys. La verità soltanto la verità

Una dolente, appassionata e tragica storia d’amore, una storia vera con il sapore

della fantasia, una rivisitazione inconsueta della vita di personaggi come Victor

Hugo, sua moglie Adèle e il poeta Charles Sainte-Beuve. Una realtà già

romanzesca è resa straordinaria dalla scrittura fluida, intensa e delicata di Helen

Humphreys. In una Parigi ottocentesca, attraversata da fremiti rivoluzionari e

dal colera, ci imbattiamo in un giovane Victor Hugo ancora alla ricerca di

celebrità, egocentrico e tirannico in famiglia, ma al contempo fragile e

desideroso di compiacere la comunità letteraria dell’epoca. [continua]

A proposito di film di Alessandra Bailetti

4. J. Edgar / La talpa / La chiave di Sara

5. L’industriale / Shame / The iron Lady 6. The help / Paradiso amaro / E ora dove

andiamo? / Quasi amici

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Tutte le Rubriche

M. Agostinelli ■ Energenze G. Corchia ■ Cultura&Società

L. Agostini ■ Note critiche E. D’Alessio ■ Altrove e Dintorni

P. L. Albini ■ Labirinti di lettura A. De Marco ■ Bioculture

P.L. Albini ■ Recensioni di saggistica G. Grütter ■ Disegno e Immagine

Autori Vari ■ EconomiaPoliticaSocietà M. Maggi ■ Tecnorischio&Ambiente

Autori Vari ■ Frodi&Favole P. Manzelli ■ Scienza e Arte

Autori Vari ■ Contributi L. Michelini ■ Civitas

A. Bailetti ■ A proposito di film R. Nobili ■ Filosofia scientifica

C. E. Bugatti ■ 900t’Arte P. Pallottino ■ Figure

G. Camarda ■ Cronache di politica econ. P. Pignalosa ■ Spettri musicali

A. Castronuovo ■ Meccanica della fantasia F. Rufo ■ Biopolitiche

O. Cilona ■ Democrazia&Impresa F. Zucco ■ Bioetica: Donne & Scienza

Segnalazioni

Mali’s Tuareg Rebellion An interview with Andy Morgan

I cinque anni di Neodemos.it Già cammina con le sue gambe, ma, a 5 anni, è ancora solo un bambino.

Insetti intelligenti Anche le api sono capaci di riconoscere concetti astratti

[da Le Scienze]

Visitare la StreetArt nel mondo

su streetlocator.com si possono vedere le foto dei lavori sparsi per il mondo, basta cliccare sulla mappa

Errata Corridge

per errore, la segnalazione nel n. 17/18 dell’articolo di Ghisi Grütter 2. Appunti sull'architettura romana degli anni venti e trenta

non puntava sulla corretta pagina di riferimento

“Erano giorni in cui non ci aspettavamo più sorprese, - raccontò Qfwfq – come sarebbero andate le cose ormai era chiaro. Chi c’era c’era, dovevamo vedercela tra noi: chi sarebbe arrivato più lontano, chi sarebbe rimasto lì dov’era, chi non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. La scelta era tra un numero di possibilità limitate. Invece, una mattina, sento un canto, da fuori, che non avevo mai sentito. O meglio (dato che il canto non si sapeva ancora cosa fosse): sento fare un verso che nessuno aveva fatto mai. M’affaccio. Vedo un animale sconosciuto che cantava su di un ramo. Aveva ali zampe coda unghie speroni penne piume aculei becco denti corna cresta bargigli e una stella in fronte. Era un uccello; voi l’avevate già capito ; io no; non se n’erano mai visti. Cantò: “Koaxpf… Koaxpf… Koaaaccch…”, sbatté le ali striate di colori cangianti, s’alzò a volo, tornò a posarsi più in là, riprese il canto.”

Italo Calvino, Ti con zero, L’origine degli Uccelli