N. 17 - AGOSTO - 2005 Nuova Europa - HARAMBEE onlus · Nell'Africa dell'est, dove è maggior-mente...

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Africa: mito e realtà. Segni e significati di storia antica nei processi politici e sociali di oggi. Un percorso complesso che si divide tra l'immaginario e la statistica, tra la proiezione e la macroeconomia. Un percorso attraverso i tanti colori dell'arcobaleno, con poche certezze e molti dubbi, per non negare l'evidenza, per progettare la speranza. Africa: un impasto tra potenza e impotenza, tra il possibile e l'improbabile, tra la liberazione e la prigionia. Migliaia di tessere per costruire un mosaico; un mosaico da godere e da decifrare, un insieme il cui solo collante è l'uomo che abita l'immenso territorio, con la prassi della sopravvivenza che resiste da sempre. Ma anche con la voglia disperata di produrre una società civile adeguata, che non dimentichi le matrici e sia aperta a nuovi processi di produzione e di scambio. Africa e Harambee. Harambee è grido che ha percorso l'Africa. Harambee è Associazione nata principalmente per l'Africa, con desiderio ambizioso di dar Voce all'Africa, agli ultimi della storia, ai crocifissi di oggi, ai suoi piccoli, dolci angeli neri: i bambini. Africa richiama la nascita dell'uomo. L'antico paradiso terrestre ora deturpato da interessi stranieri. Da guerre non volute e non nate in Africa. E così che in Africa le guerre sono di casa: guerre povere e guerre ricche; sante e tribali; autoctone e d'importazione. Dall'Algeria al Sud Africa il Continente è fucina di instabilità territoriale, laboratorio esplosivo, merito anche di quella spartizione ottocentesca che non ha tenuto in nessun conto le realtà etniche dei territori da dividere. Una selvaggia e disonesta spartizione fatta a tavolino tra un bridge, un thè, un anice, e forse un vermouth piemontese. Il lungo periodo coloniale è uscito dalla porta ed è rientrato più prepotente e forte dalla finestra. In Africa si perpetuano scontri che non investono gli interessi dei paesi belligeranti, bensì quelli di altre potenze lontane. Sono gli elefanti a combattere usando la vita delle formiche. Guerre fatte per procura, i cui vantaggi vengono contabilizzati nei consigli di amministrazione delle grandi società multinazionali o nei Ministeri del Commercio per l'Estero delle ex potenze coloniali e non. Rame, cobalto, uranio e diamanti: hanno nomi di questo genere le motivazioni vere di troppe guerre, anche se vengono mascherate da contrasti etnici o da divisioni politiche, che pur esistono. Dietro tante guerre, tanti contratti per l'estrazione di minerali e di petrolio. Ad ogni guerra potremmo a cura di: Padre Fulgenzio Cortesi Brunella Locatelli, Gloria Facchinetti Ombretta Cominardi, Fabrizio Mazzotti Dir. Resp.: Don Gabriele Filippini Africa chiama notiziario - link Associazione Harambee Onlus - Viale delle Betulle, 1 - 24050 CALCINATE (Bg) - Tel. 035.843.741 www.onlus-harambee.com - E-mail:[email protected] Aut. Tribunale di Bergamo n. 36 del 31/07/2001 - Stampa: Tipografia Maggioni Lino srl - via Marconi, 65 - 24020 Ranica (Bg) Nuova Europa N. 17 - AGOSTO - 2005 Spedizione del periodico trimestrale “Africa chiama nuova Europa” ai sensi dell’Art. 2 comma 20/C Legge n. 662 del 23/12/96 - Tab. C - Autorizzazione DC/DCI/13/2001/L BERGAMO L'Africa, i suoi Bambini e Harambee

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Africa: mito e realtà. Segni e significati di storiaantica nei processi politici e sociali di oggi. Unpercorso complesso che si divide tra l'immaginarioe la statistica, tra la proiezione e la macroeconomia.Un percorso attraverso i tanti colori dell'arcobaleno,con poche certezze e molti dubbi, per non negarel'evidenza, per progettare la speranza.

Africa: un impasto tra potenza e impotenza, trail possibile e l'improbabile, tra la liberazione e laprigionia. Migliaia di tessere per costruire unmosaico; un mosaico da godere e da decifrare, uninsieme il cui solo collante è l'uomo che abital'immenso territorio, con la prassi dellasopravvivenza che resiste da sempre. Ma anchecon la voglia disperata di produrre una societàcivile adeguata, che non dimentichi le matrici esia aperta a nuovi processi di produzione e discambio.

Africa e Harambee. Harambee è grido che hapercorso l'Africa. Harambee è Associazione nataprincipalmente per l'Africa, con desiderio ambiziosodi dar Voce all'Africa, agli ultimi della storia, aicrocifissi di oggi, ai suoi piccoli, dolci angeli neri:i bambini.Africa richiama la nascita dell'uomo. L'anticoparadiso terrestre ora deturpato da interessi stranieri.Da guerre non volute e non nate in Africa. E cosìche in Africa le guerre sono di casa: guerre poveree guerre ricche; sante e tribali; autoctone ed'importazione. Dall'Algeria al Sud Africa ilContinente è fucina di instabilità territoriale,laboratorio esplosivo, merito anche di quellaspartizione ottocentesca che non ha tenuto innessun conto le realtà etniche dei territori dadividere. Una selvaggia e disonesta spartizionefatta a tavolino tra un bridge, un thè, un anice,e forse un vermouth piemontese.

Il lungo periodo coloniale èuscito dalla porta ed è rientrato più prepotente eforte dalla finestra. In Africa si perpetuano scontriche non investono gli interessi dei paesi belligeranti,bensì quelli di altre potenze lontane. Sono glielefanti a combattere usando la vita delle formiche.Guerre fatte per procura, i cui vantaggi vengonocontabilizzati nei consigli di amministrazione dellegrandi società multinazionali o nei Ministeri delCommercio per l'Estero delle ex potenze colonialie non.Rame, cobalto, uranio e diamanti: hanno nomi diquesto genere le motivazioni vere di troppe guerre,anche se vengono mascherate da contrasti etnicio da divisioni politiche, che pur esistono. Dietrotante guerre, tanti contratti per l'estrazione diminerali e di petrolio. Ad ogni guerra potremmo

a cura di:Padre Fulgenzio CortesiBrunella Locatelli,Gloria FacchinettiOmbretta Cominardi,Fabrizio MazzottiDir. Resp.: Don Gabriele Filippini

Africa chiamanotiziario - link

Associazione Harambee Onlus - Viale delle Betulle, 1 - 24050 CALCINATE (Bg) - Tel. 035.843.741www.onlus-harambee.com - E-mail:[email protected]

Aut. Tribunale di Bergamo n. 36 del 31/07/2001 - Stampa: Tipografia Maggioni Lino srl - via Marconi, 65 - 24020 Ranica (Bg)

Nuova Europa

N. 17 - AGOSTO - 2005

Spedizione del periodico trimestrale “Africa chiama nuova Europa” ai sensi dell’Art. 2 comma20/C Legge n. 662 del 23/12/96 - Tab. C - Autorizzazione DC/DCI/13/2001/L BERGAMO

L'Africa, i suoi Bambinie Harambee

Eventi Harambee...

Lo scorso venerdì27 maggio si ètenuta la primaconferenza orga-nizzata da Ha-rambee dedicataa i b a m b i n idell'Africa, dagli

orfani a causa dell'aids ai bambini-soldato, e finalizzata a dare concre-tezza alla mission profondadell'Associazione, che è quella di"fare cultura", di sensibilizzare, direndere consapevoli le persone dellarealtà africana.

Ospite d'onore della serata era ilgiornalista e scrittore congolese JeanLeonard Touadi che, ben prima didare inizio al convegno, aveva con-quistato con il suo avvolgente eloquioi soci che lo avevano accolto al suoarrivo da Roma. Accanto a lui, sulpalco, sedevano "di diritto" i nostriPresidenti, Padre Fulgenzio e GloriaFacchinetti, nonché il giornalistabergamasco Giorgio Fornoni, notoper le sue inchieste e i suoi reportagesdai luoghi e sui temi più spinosi edimenticati del nostro tempo.

Devo ammettere che sulle prime,quando ci siamo resi conto che ilcapiente auditorium della Casa delGiovane, opportunamente allestitodai volontari di Harambee, non ospi-tava il gran numero di partecipantiche avremmo auspicato, siamo statiinvestiti dallo sconforto e, soprattut-to, dall'imbarazzo nei confronti dei

nostri illustri relatori, ai quali spera-vamo di offrire un pubblico ben piùnumeroso.

Ma è stato proprio Touadi che, pren-dendo la parola e indovinando i nostritimori, ha saputo fugarli repentina-mente, spiegando, con grande spon-taneità, di preferire ormai come udi-tori piccoli gruppi di personerealmente interessate piuttosto chefolle scomposte e non motivate.E così, sciolta la tensione iniziale,la serata ha preso il suo avvio...

E lo ha preso, dopo i rituali saluti ela presentazione dell'Associazione daparte della Presidente e dei relatorida parte di padre Fulgenzio, con laprovocazione lanciata da Jean Leo-nard. Nel 1994, ricorda il giornalista,a Pretoria (Sudafrica), cadeval'apartheid e saliva la bandiera delpartito di Nelson Mandela. Solo pochimesi prima, il mondo aveva assistitoall'eccidio consumatosi nel Ruanda.Afro-pessimismo o afro-ottimismo?Momenti di speranza che si alternanoa momenti di forte travaglio: sonogli ultimi sussulti di un corpo inagonia o le convulsioni febbrili diun corpo in crescita?

Su queste domande si innesta ilreportage realizzato da Giorgio For-noni in Africa - e trasmesso, alcuni

una serata in compagnia di Jean Leornard Touadidare il nome di un Minerale o diuna Compagnia.

E' guerra del petrolio quella delCongo; è guerra dei diamantiquella della Sierra Leone; è guerradelle banane e del petrolio quelladella Somalia. E' stata guerra peril controllo delle immense risorseminerario quella del Congo De-mocratico. Guerra delle zone fran-che e del riciclaggio quella delBurundi.

L'Africa del culto alla Vita e dellaVenerazione dei suoi bambini siarreda così con strumenti di mor-te. Le divise militari prendono ilposto degli antichi costumi perdifendere interessi che neppur siconoscono. L'Africa dalle verdicolline e dei villaggi lungo glialtipiani, si riempie così di ferra-glie, di tute mimetiche fuori mi-sura, di mine antiuomo e di in-validi.

E così, l'Africa della Speranza edella Vita, del canto e della poe-sia, della cultura e della solida-rietà, per colpa propria e sopra-tutto per colpa di altri, stadiventando un cimitero.

Ma la realtà più tragica ed aber-rante è quella dei suoi BambiniSoldato.Ecco perché Harambee ha chia-mato uno dei suoi figli più pre-parati, più colti, e giornalistica-mente più attuali, il Congoleseprof. Jan Leonard Touadì a par-larci di queste terribili realtà.Nelle due pagine interne il rias-sunto del suo pensiero.

p. Fulgenzio

PRIMA CONFERENZAPROMOSSA DA HARAMBEESUI PROBLEMI DELL'AFRICA"Il bambino africano: dagli orfani dell’AIDS ai bambini soldato"

anni orsono, da RaiTre - che vieneproiettato su un grande schermoalle spalle dei relatori: si parla deldrammatico sfruttamento delle ri-sorse naturali dei paesi africani daparte dei loro stessi governi inaccordo con multinazionali senzascrupoli, del mercato delle armi,dell'utilizzo dei bambini e del lorolavoro per gli scopi più biechi...

Proprio su questo ultimo tema, ri-prende la parola Touadi, rispondendoalla domanda che ci aveva posto: asuo parere l'Africa sta crescendo, maè una crescita drammatica, che vienepagata dai suoi bambini.

E ciò rappresenta l'aspetto più tragicodella vicenda africana, in quanto ilbambino, nella cultura africana, èl'espressione massima della forzavitale, che abita tutto e tutti.L'elemento caratteristico della societàafricana è la coesione nella forzavitale, in cui assumono un ruolodecisivo i due estremi della vita: ilbambino, come continuazione dellaforza vitale, e l'anziano, come depo-sitario della memoria. La coesione,la forza vitale, sono valori che fannotale l'uomo.

La più grande povertà per un africano,dice Touadi, è non avere una relazio-ne, al punto che nella sua lingua nonesiste il verbo "avere", ma il suosignificato viene espresso con "esserecon". Questo, almeno, anticamente...Ad un certo punto infatti, verso lafine del quindicesimo secolo, nellacultura africana irrompe la "moderni-tà": è il tramonto, destabilizzante,dei valori africani, soffocati da 350anni di schiavitù e 150 anni di colo-nizzazione, dall'incomprensibile as-sioma della vittoria senza avere ra-gione.

Oggi l'Africa è sconvolta da guerreche hanno sì una componente etnica,ma sono soprattutto sostenute da

interessi economici.Come mai, si chiede provocatoriamen-te Touadi, in zone in cui non ci sonoacqua e cibo, in cui non si hannomedicinali e le donne muoiono diparto, il kalashnicov arriva puntuale?I bambini pagano in prima personaquesta nuova impostazione geopoli-tica: non hanno alternative e imbrac-ciano il fucile per guadagnarsi lasopravvivenza.

Anche nella piaga dell'aids il disagioeconomico gioca il suo ruolo.Nell'Africa dell'est, dove è maggior-mente diffuso il virus, il 20% dellapopolazione è infetta e la generazioneche oggi avrebbe 30-35 anni è pra-ticamente scomparsa. In Zambia, peresemplificare, su 10 milioni di abi-tanti, 1 milione è costituito da orfani.

Il futuro di questi paesi è incerto,ammette il giornalista. Cosa si puòfare per dar loro respiro? I soldi,ormai questo è chiaro, sono necessari,ma non sufficienti. Jean Leonardchiede COOPERAZIONE, perché lacooperazione impone consapevolezza,presa di coscienza e valutazionecritica. In poche parole, assunzionedi responsabilità.

L'applauso scoppia spontaneo. JeanLeonard ha parlato per poco più diun'ora, un tempo tutto sommatocontenuto, che però ha saputo riem-pire con intense e pulite pennellate.Poche parole, chiare, precise, cheracchiudono tutta la sua lucidità dianalisi, maturata in anni di studio eriflessione, e forniscono a noi unirrinunciabile spunto di meditazionesui nostri modelli occidentali.

Ed infatti, timidamente, si apre ildibattito, che conclude una serata

"intima" ed illuminate, che lasciaaperta la strada ad un patto cheTouadi, come africano, propone adognuno di noi. "Voi", dice Touadi"siete preda della schiavitù del con-sumismo senza essere felici; noi siamoschiavi dei nostri più impellenti bi-sogni e cioè acqua e cibo. Noi vichiediamo di aiutarci a liberarci dallanostra miseria; da parte nostra, ciproponiamo di aiutare voi a ritrovarela felicità di vivere, e quei valori chesembrate aver smarrito".

Brunella Locatelli

Harambee

Il progetto ha come obiettivo principale reinserire 200bambini di strada della capitale Asmara, nella normale vitafamigliare, scolastica e di quartiere.Si propone di alleviare le situazioni più gravi, attraverso uncontributo mensile alle rispettive famiglie pari a quelloprocurato dai ragazzi attraverso le loro attività di piccolocommercio.

DURATA DEL PROGETTO:12 mesi x 30,00 euro x 200 bambini

COSTO DEL PROGETTO:72,000 euro

ORGANISMO PROMOTORE:ISTITUTO DEL BUON SAMARITANO.

RESPONSABILE:Suor Pina Tulino, superiora del progetto.

ALTRI ENTI COINVOLTI:Scuola italiana d'Asmara prof. Stefano ManenteComunità Pavoniana d’Asmara di Padre Flavio Paoli

TERRITORIOIl territorio eritreo è soggetto a fenomeni di siccità, erosioni,deforestazione e desertificazione. L'Eritrea è un giovane,Stato nato dopo circa trent'anni di lotta continua perl'indipendenza dall'Etiopia, costati al paese infinite sofferenzee distruzioni. Dopo anni dedicati alla ricostruzione, nel ‘98il Paese è precipitato nuovamente in un grave conflitto conl'Etiopia. La situazione economica attuale è disastrosa,dipende largamente dalle importazione, L’agricoltura condottain modo tradizionale è pesantemente penalizzata dalla siccitàdel territorio.

PROBLEMATICHE SOCIO ECONOMICHEL'area interessata del progetto è la capitale Asmara, cittàdi circa 600.00 abitanti. I quartieri più poveri non sonodiversi dalle più conosciute bidonville d'altre megalopoliafricane, circa 10.000 famiglie vivono oggi in condizionid'estremo bisogno. La situazione economica di queste famiglieè al limite della sopravvivenza, i maschi adulti sono tuttial fronte, sono rimaste a casa le donne con i bambini,l'inflazione ha ridotto drasticamente la capacità d'acquistodi generi di prima necessità.Il bisogno spinge perciò molte donne ad indirizzare i figlipiù piccoli al commercio di strada, che per la maggior partedelle famiglie indivuate dal progetto resta l'unica fonte diguadagno, inoltre in seguito alla forte presenza di stranieri

è aumentato ilfenomeno dellaprostituzione, finoa pochi anni fàp ra t i c amenteinesistente.Un recente studiocondottodall'UNICEF haidentificato circa3.000 bambini distrada, ma è sicuro che per la recente guerra abbia contribuitoad aumentare il numero.

ISTITUTO DEL BUON SAMARITANOLe suore hanno in corso da 12 anni un intensa attivitàd'assistenza e sostegno a favore dei poveri dei quartieri piùdisagiati della capitale e di alcuni villaggi limitrofi.Nel corso del recente conflitto tra Etiopia ed Eritrea haprestato aiuto negli ospedali a fianco di medici e infermieriintervenendo direttamente nei campi profughi.Tra le attività più consolidate figurano le adozioni di bambinie anziani. L'istituto si è fatto promotore di questo progettoraccogliendo l'invito di alcuni insegnanti della scuola italianadi Asmara, che ha cominciato ad occuparsi di questo fenomenoda prima, in modo estemporaneo, poi con programmi eattività ben mirati, organizzando incontri settimanali congruppi di bambini. Durante questi incontri si svolgono attivitàsportive, artistiche ma soprattutto momenti d'integrazionein occasione delle feste.

OBBIETTIVIRiunificazione familiare: quasi tutti i bambini trascorronola maggior parte della giornata lontano da casa e dal restodella famiglia.Reinserimento scolastico: circa il 20% hanno perso uno opiù anni di scuola e non sono più iscritti, per mancanza disoldi e per un generale rifiuto dell'ambiente.Reinserimento sociale: quasi tutti i bambini hanno sviluppatotratti psicologici tipici della marginalità, comportamentidevianti, ricerca della strada come unico luogo d'identità.Problemi della famiglia d'origine: non è possibile pensare dirisolvere i problemi dei singoli bambini senza affrontarequelli della famiglia. L'istituto ha considerato il problemadella sostenibilità del progetto nel periodo successivo e haindividuato donazioni provenienti da privati o enti pubblici.

Ombretta Cominardi

PROGETTO ERITREA PROGETTO ERITREA PROGETTO ERITREA PROGETTO ERITREA

Associazione Harambee Onlus e Cooperativa,viale delle Betulle, 1 - 24050 Calcinate (BG)Tel. 035 843741 - [email protected]

REINSERIMENTO SOCIO EDUCATIVO DEI BAMBINI DI

STRADA ATTRAVERSO IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

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Per effettuare versamenti per donazioni, adozioni a distanzae sostegno ai progetti, utilizzare i seguenti riferimenti:Conto Corrente Bancario n° 2487764 - ABI 02008 - CAB 53820oppure Conto Corrente Postale n° 13638259