n° 1 gennaio-febbraio 2015 PREZZI - Consumatori€¦ · Scopri le offerte CoopVoce su Siamo fatti...

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consumatori il mensile dei soci coop PREZZI LEGGERI Il 2015 di Coop è partito col ribasso di oltre 2.000 prodoi. Un’offensiva sulla convenienza che durerà tuo l’anno edizione liguria n° 1 gennaio-febbraio 2015 I settant'anni di Coop Liguria tutte le iniziative Una pioggia di premi per le scuole del territorio 40 47

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11 Gli aborigeni e lo tsunami DI MARIO TOZZI

21 Oroscopo trappola DI EUGENIO DEL TOMA

28 Novità 2015 tra qualità e design

30 L'occhiale vuole la sua parte DI CLAUDIO STRANO

4 Lettere a Consumatori

6 Coop, un anno di convenienza DI DARIO GUIDI

18 Cosmesi al naturale DI SILVIA FABBRI

22 Questa rivista tra web e social

25 La vignetta DI ELLE KAPPA

16 Cibo, sostanza e... D I MASSIMO MONTANARI

32 Tra anguille e lumache DI HELMUT FAILONI

34 Magico Vietnam DI GIUSEPPE ORTOLANO

36 L'energia pulita della 5A DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO

36 Mostre, libri e dischi Intervista ai Verdena

DI G. OLDRINI E P. PACODA

Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 [email protected]. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Marisa Pecere, Silvia Sacchetti, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Lorenza Corazzari Stampa Coptip (Modena)Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.Il numero di dicembre è stato stampato in 2.609.939 copieAssociato USPI, Unione stampa periodica italianaQuesta rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale

Cosmesi sì, ma naturaleCresce l'attenzione dei consumatori che chiedono prodotti con una composizione "verde" e non testati su animali

Coop, un anno di convenienzaIl 2015 è partito con l'abbassamento dei prezzi di oltre 2.000 prodotti. Intervista al presidente di Coop Italia Marco Pedroni

12 Magna carta del ciboIn vista dell'Expo di Milano si discute dei problemi per nutrire il pianeta. Sulla base di un documento cui anche Coop ha aderito

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S O M M A R I Oconsumatori

sommarioseguici su facebook e su www.consumatori.e-coop.it

Le pagine diLe pagine diIl super di Varazzesi trasforma e si rinnova

I camminatori ripartonoe adottano nuovi sentieri

Savona dedicaun museo alla ceramicaDI AGATHA BORSALINO

I settant'anni dell'Udia Genova e La Spezia

Coop incontra Gabriele LaviaDI SILVIA PIZZORNO

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Coop Liguria numero verde 800 011 761

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Risponde Claudio Mazziniresponsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia:

Dal 13 dicembre 2014, finalmente, tutti gli acqui-renti di prodotti alimentari potranno sapere cosa si nasconde dietro l’ambiguo termine di “grassi vege-tali”, dietro a cui spesso sta proprio l'utilizzo dell'o-lio di palma cui fa riferimento la petizione de Il Fatto alimentare, che lei cita. Ma questo importante cam-biamento, imposto dall'entrata in vigore delle nuove normative europee, non è una novità per i consuma-tori di prodotti a marchio Coop, perché sin dal 2005 le nostre etichette sono trasparenti e raccontano la composizione esatta del grasso utilizzato nella ri-cetta. L’informazione però non basta se non è accompa-gnata da atti concreti: Coop da molti anni ha una sua precisa politica nutrizionale ed è in base a questa che ha svolto prima una classificazione della qualità nu-trizionale delle sostanze grasse sentendo il parere del mondo scientifico, per avviare poi azioni concrete di miglioramento.Sempre dal 2005 abbiamo eliminato l’utilizzo di grassi idrogenati, per il potenziale rischio di pre-senza dei cosiddetti acidi grassi trans, e per quanto concerne i grassi tropicali (tra cui appunto l’olio di palma, ma anche il cocco, il palmisto) li abbiamo eli-minati da molti dei nostri prodotti: per esempio da tutti quelli provenienti da agricoltura biologica (la li-nea “Vivi Verde”), ma anche da tutti quelli destinati ai piccolissimi (la linea “Crescendo”), da quella per i bambini (“Club 4-10”) e da tanti altri, preferendo grassi più nobili, come l’olio extravergine, i mono-seme o il burro. Si tratta dunque di un impegno importante che ha già prodotto una prima serie di risultati concreti. In aggiunta a questo, su diversi altri prodotti si sta la-vorando per un'ulteriore riduzione e non escludiamo nel 2015 importanti novità.La questione legata alla deforestazione provocata per consentire la coltivazione di palme da olio è un altro dei problemi seri che vanno combattuti e su

olio di palma, ecco gli impegni Coop

cui Coop ha assunto una policy specifica aderendo alla richiesta di moratoria lanciata da Greenpeace nel 2009 e chiedendo a tutti i fornitori di sospendere l’approvvigionamento di olio di palma di prove-nienza indonesiana, in assenza di garanzie concrete sulla gestione sostenibile di queste coltivazioni. Il nostro intento è di proseguire su questa strada, an-che se vanno tenute presenti alcune oggettive diffi-coltà da superare: l’utilizzo del palma, in particolare nei prodotti da forno, per le particolari caratteri-stiche di plasticità e duttilità tecnologica è ad oggi difficilmente sostituibile da altri oli, a meno di non ricorrere al processo della idrogenazione, che però può creare maggiori problemi.Riteniamo d’altronde importante non eccedere in criminalizzazioni: dal punto di vista nutrizionale è importante seguire una dieta equilibrata e control-lata, soprattutto la più varia possibile, cercando di contenere l'introduzione di grassi saturi (dei quali appunto è ricco l’olio di palma) per i quali viene rac-comandata un’assunzione giornaliera inferiore al 7-10% delle calorie totali introdotte.Infine per quanto riguarda le accuse rivolte all’olio di palma, relative a una sua presunta nocività, va sottolineato come questa sia legata appunto all’as-sunzione di grassi saturi, presenti comunque negli altri grassi che il palma di norma sostituisce come lo strutto o il burro. Inoltre, come pubblicato nel 2014 dal prestigioso istituto di ricerca Mario Negri di Milano, sull’Ame-rican Journal of Clinical Nutrition: "Non vi sono evi-denze che il consumo abituale di olio di palma faccia aumentare in modo significativo la concentrazione di grassi nel sangue, così come non aumenta il rap-porto tra colesterolo cattivo (LDL) e buono (HDL). Ma soprattutto non si evidenzia una maggiore pre-senza di colesterolo cattivo nel sangue tra gli abituali consumatori di olio di palma, rispetto alle persone che impiegano altri"."Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo", diceva Ippocrate. Questo per ricordare che, come sempre la regola vera è avere una dieta il più possibile varia ed equilibrata.

Nelle scorse settimane la rivista on line "Il fatto alimentare" ha lanciato una petizione per dire stop all’invasione dell’olio di palma. Qual è la posizione di Coop?seRena VeRasani - reggIolo (re)

L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, [email protected]

consumatorigennaio-febbraio 2015

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lievito in scaglieCos'è il lievito alimentare in scaglie che ho visto presente sugli scaffali del supermercato?Renata pozzi - AsColI pICeno

Si tratta di un ingrediente molto utilizzato nella cucina vegetariana e vegana. Si tratta semplicemente di una la-vorazione del lievito di birra (fungo della specie Saccha-romyces Cerevisiae) che viene fatto essiccare o liofilizzato e poi venduto in scaglie. Questo ingrediente non è adatto per fare il pane o da utilizzare nei dolci, ma viene usato a crudo come sostituto alimentare soprattutto dei latticini. I vegani lo usano al posto del formaggio grattugiato per condire la pasta, il riso e le verdure.I celiaci possono trovarlo anche in una composizione priva di glutine, ma per esserne sicuri bisogna controllare l’etichetta. Utilizzare in modo eccessivo questo ingre-diente può portare a delle controindicazioni da non sot-tovalutare perché può creare una reazione di intolleranza ai lieviti. La quantità consigliata è una dose di 3-6 cuc-chiaini al giorno. Il lievito alimentare in scaglie è molto ricco di proteine, fibre, ferro, aminoacidi essenziali e di vitamine del gruppo B. La sua corretta assunzione aiuta l’attività intestinale e ha

effetti benefici anche sulla crescita di unghie e capelli e sulla bellezza della pelle.Ogni 100 grammi di lievito alimentare in scaglie conten-gono circa 250 calorie. C’è una forte presenza di carboi-drati, proteine e fibre, mentre ci sono pochissimi grassi.

pesce surgelato Cosa controllare sull'etichetta del pesce congelato per un acquisto consapevole?pieRina albeRiCi - pIACenzA

Esistono alcuni elementi che debbono essere indicati obbligatoriamente sull'etichetta del pesce congelato ac-quistabile al supermercato: innanzitutto ci deve essere scritto il nome scientifico della specie e la denominazione commerciale della specie; poi il metodo di cattura (pe-scato in mare, pescato in acque dolci, oppure allevato); la zona di cattura (mare Mediterraneo, oceano Pacifico, ecc. indicata in modo comprensibile). Per il pesce pescato o al-levato in acque dolci va riportato lo stato di provenienza. Se il pesce è congelato o decongelato va indicato in modo chiaro. La norma prevede l’indicazione obbligatoria de-gli additivi (per esempio la quasi totalità dei gamberi e dei crostacei viene trattata con solfiti per evitare l’anneri-mento della testa che non piace ai consumatori) e infine il metodo di cattura.

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Insomma tutto quanto finisce ogni giorno sulle tavole degli ita-liani sarà ora disponibile a prezzi più bassi.“Il nostro obiettivo di fondo – spiega il presidente di Coop Italia, Marco pedroni – è offrire cibo buono e sicuro a tutti, comincian-do dalle fasce economiche più in difficoltà dopo questi anni di crisi. La nostra non vuole esse-re una promozione in più che si aggiunge alle altre, ma un’azione strutturale e duratura, che punta a modificare in alcuni aspetti es-senziali le modalità con cui ven-gono declinate le offerte ai nostri clienti. In sostanza vogliamo esse-re leader di convenienza nelle zo-ne in cui operiamo e vogliamo es-serlo puntando e concentrandoci su prodotti di qualità a cominciare da quelli col nostro marchio. Non vogliamo che per colpa della crisi

ci sia chi rinuncia a mangiare cibi buoni e sicuri”.

prezzi bassi tutti i giorniLa campagna Coop si fonda su un’analisi preoccupata della situa-zione del paese. “In Coop siamo persone ottimiste, la cooperazio-ne è legata a un’idea forte di futuro – continua Pedroni – e per questo siamo abituati a rispondere alle difficoltà aumentando l’impegno e costruendo soluzioni che cer-cano di essere vicine alle esigenze dei nostri soci e delle famiglie, non certo lamentandoci. Ma, chiari-to questo, non si può nascondere che anche le nostre rilevazioni su cosa pensano i consumatori, con-fermano che siamo ancora in una fase difficile. Nonostante gli sforzi del governo, che per diversi aspet-ti vanno nella direzione giusta, la congiuntura internazionale ed i

Come sarà il 2015 per l’Italia è presto per dirlo, se cioè le nubi della crisi oscureranno ancora i nostri cieli o se qual-che squarcio di azzurro riuscirà finalmente a farsi largo, ridan-do così un po’ di ottimismo al-le famiglie. In attesa di questi verdetti c’è però chi ha già del-le certezze da offrire, proprio nel tentativo di aumentare questi squarci d’azzurro: parliamo di Coop che ha deciso che il 2015 sarà l’anno della convenienza. Dal 19 gennaio è infatti avviata una campagna che, dietro allo slogan “Costa meno” prevede at-tività lungo tutto l’arco dell’anno ed è partita con l’offerta di un pa-niere di oltre 2.000 prodotti a un prezzo ribassato. Parliamo di alimentari freschi e confezionati, dalla carne al-le verdure, dalla pasta ai latticini.

coop, un anno di

convenienzaribassi su oltre 2000 prodotti

di daRio guidi

Pedroni (Coop Italia): "Vogliamo dare ottimismo alle famiglie in una situazione economica ancora difficile. Puntiamo su un'offerta di prezzi più bassi lungo l'intero arco dell'anno per dare a tutti cibi buoni e sicuri. E nelle promozioni vogliamo che sia sempre più il consumatore a decidere su quali prodotti applicare lo sconto"

economia

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Coop Liguria è protagonista della campagna nazionale “Costa meno”, che ha portato a ribassare stabilmente i prezzi di migliaia di articoli, tra prodotti Coop e pro-dotti di marca. Oltre a garantire ribassi ampi sotto il profilo della quantità – oltre 2.000 articoli negli iper-mercati, tra 1.000 e 1.600 nei supermercati e almeno 800 anche nei piccoli In Coop - la Cooperativa ha ef-fettuato un’attenta selezione dei prodotti sui quali ef-fettuare la riduzione di prezzo, scegliendoli tra quelli più importanti nella spesa quotidiana dei consumato-ri, come pasta, farina, biscotti, tonno, latte, ecc. Per quel che riguarda le promozioni, anche Coop Ligu-ria, quest’anno, si affiderà nuovamente alla formula “Scegli tu”, che permette ai Soci e ai consumatori di applicare autonomamente fino a 30 bollini per scon-trino sui propri acquisti, individuando in autonomia i prodotti da scontare su un ampio paniere di articoli, individuato dalla Cooperativa. La prima iniziativa, de-dicata ai prodotti di marca, è prevista già dal 16 al 28 febbraio e ne seguiranno altre nei mesi successivi.Per Coop Liguria, la campagna “Costa meno”, che punta a ribadire l’impegno del mondo Coop a soste-gno dei consumatori in una congiuntura economica particolarmente difficile, ma anche a ribadire la non

negoziabilità, per Coop, di valori quali sostenibilità, sicurezza alimentare, rispetto dei lavoratori, tutela dell’ambiente, assume un rilievo particolare, perché cade nell’anno in cui ricorre il settantesimo anniver-sario della costituzione della Cooperativa. Entrambi gli eventi, pertanto, saranno oggetto di un importante piano di comunicazione, declinato anche a livello loca-le, che coinvolgerà sia i media, sia, soprattutto, i punti vendita.

La campagna di Coop LiguriaFocus sugli articoli essenziali per i consumatori

consumatorigennaio-febbraio 2015

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vincoli legati alle scelte dell’Unione Europea, ci fan-no dire che, se anche nel 2015 si comincerà a vedere qualche segno più, la ripresa appare incerta e quanto mai fragile. Il punto di fondo è che viviamo in una società con diseguaglianze che si sono accentuate, in cui le difficoltà economiche coinvolgono fasce sempre più ampie di quello che era considerato il ceto medio. Le indagini rilevano come poco meno del 45% delle famiglie nel nostro paese non è in con-dizione di sostenere il livello di consumi che aveva o che ritiene adeguato. Non mi dilungo perché dati che confermano questo quadro ce ne sono sin trop-pi. Ma è partendo da questa fotografia che abbiamo deciso di aggredire il 2015 con la maggiore energia possibile”.La prima scelta di fondo che Coop ha fatto è quella di puntare su ribassi strutturali dei prezzi di miglia-ia di prodotti. Cioè cambierà il numero delle offer-te promozionali, a vantaggio di prezzi a scaffale i più bassi possibili, per dare convenienza costante e sicura nel tempo.

gli sconti li decide il cliente“Il mercato italiano – spiega ancora Pedroni – in que-sti anni di crisi, ha cercato la convenienza puntando moltissimo sulle promozioni. La frequenza delle of-ferte è tale che il prezzo “normale” a scaffale ha perso molto del suo significato in diverse categorie di pro-dotti. Noi vogliamo invertire questo stato delle cose puntando su prezzi bassi costanti. Per far questo cam-bieremo anche la logica delle promozioni, portando a regime nel 2015 quel che abbiamo avviato l’anno scorso”. In sostanza avremo sempre più offerte nelle quali è il consumatore a decidere su quale prodotto è applicato lo sconto. “Questa modalità di offerta, lo Scegli Tu, è stata molto apprezzata dai nostri clienti – aggiunge Pedroni . Soprattutto per quanto riguarda i prodotti a marchio Coop il successo è stato notevo-le. Mentre rispetto ai prodotti delle marche commer-ciali, partendo dalle osservazioni ricevute, proporre-mo possibilità di scelta dello sconto su assortimenti più ampi, in modo che se io voglio quello specifico tipo di biscotti, potrò trovarli a prezzo ridotto”.

la collaborazione con le industriePer portare avanti questo piano di lavoro che com-porta un’impostazione strategica diversa, fondamen-tale è il rapporto con le industrie produttrici. “Abbia-mo spiegato alle industrie di marca qual è la filosofia che intendiamo sviluppare, convinti che, in una fase come questa, vada incontro alle esigenze delle fa-miglie e quindi possa contribuire a sostenere i con-sumi. Per questo anche a loro abbiamo proposto di spostare progressivamente l’enfasi (e le risorse) dalle

promozioni tradizionali alla riduzione del prezzo a scaffale, convinti che sia anche un modo per far va-lere la qualità dei prodotti di quelle marche che sono veramente importanti per i consumatori. Altrimenti l’offerta rischia di essere avvolta da un velo che rende tutti uguali”.L’altro grande punto di forza del nostro lavoro ri-guarderà il prodotto a marchio Coop, che da sempre rappresenta la sintesi più completa tra convenienza e qualità. E così anche centinaia di prodotti a mar-chio saranno coinvolti in questa operazione di abbas-samento dei prezzi.

diversi dai discountUn ultimo concetto che Pedroni sottolinea con for-za è teso a evidenziare come, questa strategia Coop, sia profondamente diversa dalla logica che anima i discount, un tipo di negozio che si è diffuso in que-sti anni di crisi, nella logica esclusiva di proporre un prezzo basso a tutti i costi dunque con più di una ri-nuncia sul piano della qualità. “Il nostro impegno, quando diciamo che con questi oltre 2.000 prodotti che ribassiamo vogliamo essere leader di convenien-za in tutte le zone in cui siamo presenti, si riassume nello slogan che ho citato all’inizio: dare cibo buono e sicuro a tutti e contrastare la tendenza a spezzare ancor di più la società tra chi ha e chi no. Ma non è tutto, agiremo anche sulla fascia del risparmio asso-luto inserendo nei nostri negozi 500 prodotti di pri-mo prezzo estremamente concorrenziali, ma sicuri e controllati, cercando così di completare tutte le esi-genze di spesa di tutte le famiglie”.La campagna Coop, dopo questa partenza deci-samente significativa, avrà diverse tappe nel corso dell’anno, dedicate ai settori merceologici specifici (come ad esempio l’ortofrutta e le carni). ●

consumatorigennaio-febbraio 2015

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2008 2011 2014 2015 2010 2013Telefoni ed equipaggiamentotelefonico +13,2 +7,3 +3,8 +5,0

Audiovisivi, foto, computer ed accessori +4,7 +0,6 +3,3 +4,1

Servizi ricreativi e culturali +4,8 +0,4 +2,4 +2,7

Acquisto mezzi di trasporto -6,1 -15,00 +0,4 +2,5

Servizi ospedalieri +5,1 +0,6 +1,5 +2,1

Barbieri, parrucchieri altri servizi persona +1,4 +0,5 +1,6 +2,0

Servizi domestici e per l'igiene della casa +0,2 +2,7 +1,3 +2,0

Piccoli elettrodomestici -3,7 -0,8 +1,2 +1,8

Altri articoli ricreativi ed equipaggiamento +1,8 -2,1 +1,4 +1,7

Servizi finanziari -5,1 -2,2 +1,6 +1,6

Fitti imputati +1,2 +1,5 +1,3 +1,6

Grandi elettrodomestici -2,8 -3,0 +0,6 +1,2

9 primo piano economia

consumi di sostituzione per i be-ni durevoli (i grandi elettrodo-mestici +1,2%, ma anche l’auto +2,5%), il mercato immobiliare potrà godere di una lieve ripresa delle compravendite. Attesa una ulteriore crescita per i servizi per la persona (tempo libero +2,7%, sanità (+2,1%), area benessere (+2,0%).Stagnante o con margini di recu-pero limitati è invece il comparto dell’alimentare dove tra il 2006 e il 2014 si è tornati indietro di ben il 12% e, proiettandosi verso il 2016, le cose non sembrano affatto mi-gliorare: la spesa risulta ancora in-feriore di quasi 20 miliardi rispet-to ai livelli di dieci anni prima.Ancora troppe le variabili (tra cui l’andamento ancora preoccupante

della disoccupazione e il conse-guente degrado sociale) per decre-tare la fine della crisi, ma la speran-za è che un po’ di cauto ottimismo possa prender piede. E Coop spera di contribuire in questo senso con le importanti iniziative di ribasso dei prezzi di cui abbiamo parlato nelle pagine precedenti. Tornando alle cifre del rapporto, il 2015, ottavo anno dall’inizio del-la crisi, presenta più opportunità che rischi e se il 2014 è andato in archivio con una flessione del Pil quantificabile in un –0,4%, l’an-no da poco iniziato avrà a favo-re di una possibile inversione di tendenza una politica di bilancio pubblico, dopo anni, un po' meno restrittiva e soprattutto la discesa dell’inflazione e il conseguente

Se il 2014 è stato l’enne-simo anno in attesa di una “ripre-sa che non c’è stata”, come sarà il 2015? Le previsioni di Coop, in base al Rapporto “Consumi e di-stribuzione” redatto in collabora-zione con Ref Ricerche e Nielsen, vedono almeno un po’ di luce in fondo al tunnel. Le famiglie ita-liane, infatti, allenteranno, seppur di poco, la cinghia e il recupero benché lieve del Pil, quantifica-bile in un + 0,5%, consentirà un minimo di sollievo. Così i consu-mi delle famiglie che già nel 2014 hanno smesso di cadere (+0,3%) mostreranno nel 2015 un segno positivo: +0,7%. Al fianco di smartphone e ta-blet ancora in crescita (+5%) ri-prenderanno vita soprattutto i

gli spiragli del 2015Le previsioni del rapporto Coop sull'anno appena iniziato: per il Pil un aumento dello 0,5% e per i consumi dello 0,7%. Previsto un ulteriore boom per le vendite on line. Nell'alimentare bene i consumi salutistici legati a biologico e vegetariani

2008 2011 2014 2015 2010 2013Giornali e articoli di cancelleria -6,4 -9,6 -3,4 -2,8

Altri beni durevoli ricreazione e cultura -5,8 -8,9 -3,3 -2,6

Servizi postali -7,6 -8,2 -2,7 -2,2

Combustibili e lubrificanti -3,2 -5,9 -2,5 -2,0

Libri -3,0 -3,6 -1,9 -1,5

Tessuti per casa 2,2 -7,7 -1,3 -0,9

Utensili per la casa e il giardino +0,2 -5,8 -1,5 -0,4

Bevande alcoliche -3,1 -1,7 -1,0 -0,2

Calzature -4,4 -2,9 -0,6 -0,2

Servizi ambulatoriali -0,3 -5,8 -1,0 -0,1

Tabacchi -2,7 +0,5 +0,5 0,0

Energia elettrica, gase altri combustibili 0,4 -3,6 -0,3 +0,1

Acqua e servizi per l'abitazione -0,1 +0,3 -0,1 +0,1

le previsioni sul 2015 del rapporto CoopI consumi che cresceranno di più... ... e quelli che cresceranno di meno

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incremento del potere d’acquisto delle famiglie dovuto soprattutto alla forte contrazione del prezzo del petrolio. Dentro a queste cifre, nel 2015, il vero “vincitore” sarà ancora una volta il mondo dell'online: l'e-Commerce ha fatto segnare nella stagione natalizia una crescita sti-mabile in quasi il 30% e dai 14 mi-liardi del 2014 è atteso arrivare nel prossimo quinquennio oltre quo-ta 40 miliardi annui. In fondo alla classifica dei consu-mi restano i carburanti (ancora in contrazione nel 2015 del -2,0%) l'abbigliamento e l'alimentare. La spesa degli italiani per il cibo tra il 2006 e il 2014 è purtroppo arre-trata di ben 12 punti percentuali e proiettandosi verso il 2016 le cose non sembrano affatto migliorare: i consumi risultano in termini re-ali ancora inferiori di quasi 20 mi-liardi rispetto ai livelli di dieci anni prima. Nel 2015 si rafforzeranno gli stili alimentari emergenti: le diete bio, veg, gluten free e per le intolleran-ze alimentari faranno comunque segnare incrementi a due cifre.Nell'alimentare gli italiani, in que-sto clima di austerità, hanno ma-turato una eccezionale capacità che consente loro di rivoluzionare il carrello della spesa e di difende-re il proprio livello di consumi pur continuando a risparmiare. Essi si giovano di un mercato sempre più ricco di opportunità dove al fian-co della grande distribuzione si affermano soprattutto i nuovi spe-cializzati (chimico, bio, surgelati, specialties alimentari) e crescono le nuove forme di approvvigiona-mento (autoproduzione, gruppi d'acquisto, vendita diretta, eCom-merce, ecc.). Per la Gdo le previsioni 2015 sembrano segnare una lieve in-versione di tendenza (+0,4%) che privilegerà soprattutto i freschi e i punti vendita di dimensioni me-dio-grandi. ●

Dove erano finiti i 300 aborigeni Jarawa, il giorno dopo il grande maremoto di Santo Stefano del 2004 in Indonesia? Questa è la domanda che si posero gli organi di stampa internazionali appena dopo il disastro, perché si è subito creduto che quelle popolazioni fossero state annientate, a testimonianza di un'evidente, supposta connessione fra l’en-tità del danno e il minor grado di sviluppo tecnologico. Nel delirio contem-poraneo, l’uomo occidentale è portato a pensare - possedendo un telefono o un televisore - di poter controllare gli elementi naturali. Così i 40 Grandi Andamanesi della Strait Island, i 100 Onge delle piccole Andamane, i 250 Shompens della Grande Nicobar o i 250 Sentinelesi di North Sentinel Island - che costituiscono la tribù più primitiva dell’intero pianeta Terra -, sono stati dati per spacciati: del resto, come potevano farcela se vivevano isolati e immersi in un contesto naturale eccessivo?Eppure a pochi giorni dal più grave maremoto che si ricordi i voli di ricogni-zione sulle isole riscontrarono diversi sopravvissuti sulle spiagge: erano gli aborigeni che, vivendo d’abitudine nelle zone interne, hanno compreso più di molti occidentali e degli indocinesi come si fa la vera prevenzione. Non sarà che i “primitivi” vivono solo nell’interno perché conoscono bene l’Oceano? È una verità difficile da ammettere, perché implica - se loro han-no ragione - che qualcun altro si sbaglia nel rapporto con il mare: i Jarawa si sono salvati tutti, tutti salvi gli Onge e i Grandi Andamanesi. Quasi nessun nativo perse la vita per lo tsunami, mentre furono decine di migliaia i morti fra gli occidentali e gli abitanti delle coste. Perché?Chi ha tramandato (oralmente, forse bisogna sottolinearlo) la memoria del pianeta e del mare, sa che le maree quotidiane si contano e quando ce n'è qualcuna fuori tempo, forse è il caso di ritirarsi nell'interno. E, per lo stesso motivo, sa che lungo quelle coste non si deve vivere, casomai pescare o prendere il sole, ma non abitare o dormire. Perché lo tsunami non è un fatto raro, come ci è sembrato nel 2004, quando sembravamo scoprirlo per la prima volta. Solo negli ultimi duecento anni, se ne contano alcuni catastro-fici, come nel 1797, nel 1843 e nel 1861, per non parlare di quello del Krakatoa nel 1883. Quegli uomini hanno conservato la memoria della Terra tra-mandandola a voce, mentre noi la dimenticavamo negli hard-disk dei nostri computer. Il caso del grande maremoto di Sumatra del 2004 è esemplare. Molti di quei 230.000 morti potevano essere evitati da un sistema d’allerta effi-cace e da un’educazione responsabile, che ricordasse il rapporto che le popolazioni costiere del Sud-Est asiatico avevano originariamente con la madre Terra. Invece aver affidato alla sola tecnologia il futuro del pianeta non è stato garanzia di successo, anzi: lo tsunami di Santo Stefano del 2004 dimostra che sentirci al sicuro peggiora solo le cose. ●

Gli aborigeni,la memoria e lo tsunami del 2004

di Mario Tozziprimo ricercatore Cnr - Igage conduttore televisivo

un pianeta da difendere

11consumatorigennaio-febbraio 2015 primo piano economia

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12 primo piano consumi12

Come per il clima, co-sì per il cibo. Dopo Kyoto, ecco prepararsi il "protocollo" di Mila-no. Le grandi questioni dei nostri tempi richiedono risposte globali; hanno bisogno di governi o sog-getti diversi, comunque in grado di incidere, disposti prima a sot-toscrivere, e poi soprattutto a ri-spettare accordi e protocolli come questi, su scala planetaria.È la famosa volontà politica ed è quella che più conta. Ma dietro deve esserci un vasto movimento della società civile che "incoraggi i leader", per loro natura poco in-clini a osare oltre misura, ad assu-mere decisioni scomode quanto necessarie, che riguardano l'uma-nità intera. Coop ci prova, in campo alimen-tare, adottando il Protocollo di Milano che si prefigge obiettivi di

magna Carta del CIBO

di Claudio stRano

Una nuova costituzione che detta i principi della "buona alimentazione", più equilibrata e giusta per il pianeta. Per lasciarsi alle spalle fame e spreco, obesità e denutrizione, sfruttamento e scarsità delle risorse. Anche Coop ha aderito al Procotollo di Milano che si candida a Expo 2015 come punto di riferimento per un accordo globale, di cui sempre più si avverte il bisogno

nutrire il pianeta con il protocollo di Milano

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primaria importanza (vedi riqua-dro) in vista di Expo 2015, "Nu-trire il pianeta energia per la vita", l'esposizione universale in pro-gramma nella città meneghina dal 1° maggio al 31 ottobre e alla qua-le Coop partecipa da protagonista del Future Food District."La sostenibilità dello sviluppo economico – motiva Maurizio zucchi, di Coop Italia – cioè di una crescita equilibrata tra produ-zione alimentare e sfruttamento delle risorse del pianeta, è da sem-pre uno dei pilastri che guidano le strategie di Coop". Ma che cos'è il Protocollo di Mi-lano e a che cosa mira? Promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn) e consegnato, in occasione del suo ultimo forum internazionale, al ministro delle Politiche agricole

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nutrire il pianeta con il protocollo di Milano

1313consumatorigennaio-febbraio 2015

I TrE GrAndI PArAdoSSI

3 i governi dovrebbero privilegiare le politiche volte a ridurre lo spreco di cibo che affrontino le cause del fenomeno. dovrebbero sostenere iniziative di sensibi-lizzazione, anche da parte dei professionisti del settore alimentare. la cooperazione e accordi a lungo termine tra agricolto-ri, produttori e distributori possono favorire la pianifi-cazione e la previsione della domanda dei consumatori.

pRobleMi

805 milioni di persone soffrono la fame

1,5 miliardi di personerisultano obese

36 milioni di personeogni anno muoiono per mancanza di cibo

29 milioni di personeperiscono per malattie dovute a un eccesso di cibo

Per ogni persona malnutrita, due sono in sovrappeso!

1/3 dei raccolti oggi è impiegato per produrre mangimi e biocarburanti

172 miliardi di litri di biocarburanti sarà la domanda globale che si avrà nel 2020

Quaranta milioni di ettari di terreni dovranno essere riconvertiti per far fronte alla crescente domanda di biocarburanti!

1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile vengono sprecati ogni anno dalla comunità globale, pari a 1/3 della produzione totale di alimenti

805 milioni di personesono malnutrite nel mondo

Gli sprechi alimentari sono pari a quattro volte la quantità necessaria a nutrire gli affamati!

pRoposte di soluzione

1 eradicare la fame e la malnutrizione fornendo a tutte le fasce della popolazione l'accesso permanente al cibo. porre un freno all'obesità promuovendo una cultura di prevenzione sull'impatto di una corretta alimentazione sulla salute e incoraggiando stili di vita sani.

2 promuovere forme di agricoltura e produzione sostenibili, anche attraverso riforme agricole, per riequilibrare la proporzione tra terreni destinati a biocarburanti e quelli per la produzione di cibo. istituire un quadro normativo per la speculazione finanziaria sugli alimenti, rimediando alle fluttuazioni dei prezzi e dei costi nei mercati e assicurando una migliore sicurezza alimentare.

PEr SAPErnE dI PIù E dIrE LA ProPrIA...Chiunque, oltre ad informarsi, può arricchire il dibattito su fame zero e stili di vita sani, diffondere l'agricoltura sostenibilie e fermare lo spreco alimentare scrivendo sul sito www.protocollodimilano.it. Tutti i visitatori di Expo 2015 potranno inoltre aderire alla Carta di Milano firmando il documento finale.

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IL CONTRIBUTO AL DIBATTITOCOOP: "POSSIAMO FARE ANCHE MEGLIO, ECCO COME"Forte della sua pluriennale espe-rienza Coop ha sottoposto alle altre organizzazioni, associazioni, istituzioni e personalità che stanno sostenendo il Protocollo di Milano alcuni arricchimenti che proviamo qui a riassumere.Al primo posto l'importanza della trasparenza e dell'accesso alle informazioni per tutti i consuma-tori sui beni e servizi connessi al cibo: caratteristiche, provenienze, modalità di produzione e commer-cializzazione. Per quanto concer-ne, in particolare, l'educazione alimentare, un ruolo pregnante va attribuito alla scuola.

Poi c'è il ruolo della distribuzione come soggetto attivo nell'assi-curare cibo buono e sicuro per tutti, a partire dai soggetti deboli e meno abbienti. Ciò, e Coop lo testimonia, si può ottenere dalla collabora-zione con i produttori e l'industria alimentare portate a converge-re su linea guida dettate dalle istituzioni pubbliche, nazionali e internazionali. Inoltre con processi di collaborazione interni alla filiera agroalimentare, esperienze di natura cooperativa che possono contribuire in maniera significativa al bene comune.Il cibo non è solo prodotto, ma

anche nutrimento, salute, identità, cultura, territorio: è alla base di uno scambio che può avvenire in un mercato lontano o vicino alle esi-genze delle persone. Coop è fa-vorevole a questa seconda ipotesi e a promuovere modelli produttivi e forme d'impesa a larga partecipa-zione e gestione democratica.Infine la lotta allo spreco ali-mentare. Coop pensa che vada favorita anche con normative ap-propriate, attraverso una migliore efficienza delle filiere agroalimen-tari, la riduzione degli sprechi delle famiglie e la donazione dell'inven-duto ad enti benefici.

consumatorigennaio-febbraio 2015

Biglietti "speciali" ridotti del 30% sui prezzi stabiliti da Expo per le varie tipologie di fruitori sono riservati ai soci Coop che intendono partecipare all'Esposizione Universale, dal 1° maggio al 31 ottobre a Milano. I biglietti "speciali" (appunto perché riservati a Coop, che è Official Food Distribution Premium Partner di Expo) sono già disponibili nei punti vendita Coop, Ipercoop e online.Anche per i non soci c'è uno sconto ma è condizionato al fatto che il biglietto sia acquistato non oltre il 30 aprile: sono, queste ultime, le tariffe agevolate fissate da Expo e visibili anche sul relativo sito, dove sono previsti vantaggi per chi precisa il giorno esatto della visita, per le famiglie, gli studenti, gli anziani e i disabili.Ma torniamo ai biglietti "speciali" per i soci Coop, che danno il massimo della convenienza. Un esempio: il biglietto che non prevede una data specifica di visita (data aperta) costa al socio Coop adulto 22,4 euro contro i 32 euro per il non socio. Se a data fissa (che costa meno), 18,90 euro invece di 27. Consumatori e soci possono trovare i ticket presso i punti vendita Coop e Ipercoop. Per le tipologie di biglietti più comuni (biglietto singolo per bambino, studente, adulto e senior) sono state create, in collaborazione con Expo, delle card acquistabili in cassa. Il formato card consente di riporre i ticket comodamente nel portafogli fino al giorno di entrata. I biglietti si attiveranno solo dopo essere passati alla cassa per il pagamento. Per maggior prudenza, è comunque consigliato conservare anche lo scontrino, in modo da risolvere in loco eventuali disguidi. È possibile, infine, acquistare i biglietti direttamente online andando sui sito www.e-coop.it e inserendo il numero del codice a barre della propria carta socio. Una volta pagato con la carta di credito, il ticket sarà inviato alla e-mail fornita e potrà essere stampato e conservato

per il giorno della partenza. Infine un consiglio: convertite direttamente dal sito di Expo gli eventuali biglietti a data aperta confermando una data di visita, per non correre il rischio, seppure remoto, di non riuscire ad entrare. La manifestazione infatti ha un limite di capienza di 250 mila visitatori al giorno. Ma ecco i prezzi scontati del 30% per biglietti a data aperta acquistati entro il 30 aprile 2015. Ingresso per il socio Coop adulto 22,40 euro; studente (14-26 anni) 20,30 euro; senior (over 65) 17,50 euro; bambino (3-14 anni) 11,20 euro; biglietto famiglia 1+1 28,70 euro, 1+2 37,80 euro, 2+1 48,30 euro, 2+2 57,40 euro.

BIGLIETTI SPECIALI UNO SCONTO DEL 30% PER I SOCI COOP!

per il giorno della partenza. Infine un consiglio:

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Maurizio Martina e a Paolo De Castro, presidente della Commis-sione Agricoltura e Sviluppo ru-rale della Ue, il documento nella sua versione finale servirà, come si spera, da base per accordi su lar-ga scala. Si tratta di una "magna carta" di im-pegni in fase di implementazione, su cui hanno lavorato, solo nell'ul-timo anno, 600 esperti internazio-nali. Da febbraio si apriranno altri 40 tavoli di lavoro. Si sono messi giù per provare a risolvere con-traddizioni e squilibri giganteschi che tengono insieme, oggi, spreco alimentare e fame, obesità e mor-talità infantile, sovrapproduzione e penuria di risorse, ogm e perdi-ta di biodiversità. Nuove utopie per gli anni a venire? No, piutto-sto "pratiche sconsiderate da cor-reggere al più presto e processi di

gestione responsabile degli spre-chi alimentari da attivare", scrivo-no gli estensori del Protocollo.

Coop aderisce perché...A sostenere questa bozza di car-ta del cibo, cui hanno aderito migliaia di persone e altre pos-sono farlo attraverso il sito www.protocollodimilano.it, sono ol-tre 70 finora tra organizzazioni e soggetti istituzionali. Coop vi ha aderito con entusiasmo trovan-do in questi princìpi continuità con il proprio modo di essere e di agire. Come dice il vicepresiden-te vicario di Ancc-Coop, enrico Migliavacca, "dibattere con isti-tuzioni, imprese, cittadini e attori della società civile sull'insosteni-bilità dell'attuale ritmo di consu-mo delle risorse, è un modo di at-tivare un processo di costruzione

partecipata e cooperativa che aiu-ta a fare comunità". Tra le firme più autorevoli quelle del governo italiano per mano del presiden-te del Consiglio Matteo Renzi, di Slow Food, Coldiretti, Eataly, Wwf, Legambiente, Save The Children, Jamie Oliver Founda-tion, Banco Alimentare e così via.

le tre sfideSono tre le principali sfide da vin-cere nei prossimi anni. Su ciascu-na di esse Coop ha decenni di esperienze e contributi da met-tere sul piatto della bilancia, non-ché proposte di arricchimento (vedi box). La prima sfida è la fame, cui si con-trappone l'enorme spreco alimen-tare: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile spedite al ma-cero ogni anno, 4 volte la quantità

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un esempio del valore di un protocollo (se e quando viene rispettato) ce lo fornisce un dato sulla riduzione delle emissioni di gas serra: 17.600 tonnellate circa in meno di anidride carbonica rilasciate nell'atmosfera nel 2013, solo considerando le azioni dei primi 15 fornitori che hanno aderito al progetto "Coop for Kyoto", un progetto partito com'è noto nel 2006 per ridurre i consumi energetici lungo la filiera del prodotto a marchio, in coerenza con gli obiettivi del procotollo di Kyoto (peraltro recentemente scaduto).allargando il focus, scopriamo che sono 199 le imprese coinvolte per 262 stabilimenti totali (anche all'estero) all'interno dei quali sono stati effettuati importanti interventi per migliorare l'efficienza energetica. tre di queste imprese si sono particolarmente distinte e per questo hanno ricevuto un premio da Coop nell'ambito della manifestazione settegreen awards indetta dal Corriere della sera. "una delle caratteristiche primarie dei nostri prodotti è proprio l'attenzione all'impatto ambientale dell'intero processo produttivo", ha spiegato domenico brisigotti, direttore prodotto Coop.i riconoscimenti sono andati a olio dante, Roncadin e Menz&gasser. olio dante ha un oleificio a Montesarchio, in provincia di benevento, che sul tema ambientale ha investito l'1,8% del proprio fatturato con ottimi risultati: ha ottenuto il

Coop for kyoTo

Premiati i fornitori più virtuosi riconoscimento per la categoria legata alla dimensione degli impianti fotovoltaici, installandone uno che produce 1,12 milioni di kWh in grado di soddisfare oltre il 20% del fabbisogno complessivo. l'azienda Roncadin di Meduno (pordenone) solo nel 2013 ha prodotto 44 milioni di pizze e dà lavoro a 350 addetti, di cui il 70% donne. È giunta prima nella categoria legata alla quantità di consumi aziendali soddisfatta da fonti rinnovabili: oltre al proprio fotovoltaico, infatti, che copre il 7% del fabbisogno, acquista il resto da un fornitore che utilizza esclusivamente energia idroelettrica ed eolica. il terzo riconoscimento, che premia la Menz&gasser, si riferisce al numero e all'importanza delle azioni per produrre od ottimizzare l'utilizzo di energia. l'azienda di novaledo (trento) specializzata in marmellate e confetture, e che dà lavoro a 180 persone, ha provveduto sul piano dell'innovazione a un impianto di cogenerazione da 800 kWh, a un impianto fotovoltaico da 0,95 mW e a uno a biogas la cui elettricità viene immessa in rete."ancora molto cammino c'è da fare", chiosa Maurizio zucchi, direttore Qualità di Coop italia. "la nostra intenzione resta quella di proseguire in quest'opera di sensibilizzazione dei nostri fornitori, tanto più necessaria in una fase di crisi dove c'è il rischio che alcune aziende vadano nella direzione opposta a quella auspicata".

15 primo piano consumi

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necessaria a sfamare gli 800 milio-ni di sottonutriti al mondo. Coop fin dal 2003, attraverso progetti dai nomi diversi ma dal medesi-mo significato (Brutti ma buo-ni, Buon Fine, Spreco Utile), de-volve in solidarietà la merce non più vendibile dei propri negozi, evitando così, per la sua parte, lo sperpero. I dati 2013 parlano di 4.000 tonnellate di prodotti ali-mentari, per un valore di 23 milio-ni di euro, che sono state donate a 900 onlus e di cui hanno benefi-ciato 140 mila persone bisognose.La seconda sfida riguarda la cor-retta alimentazione: per ogni per-sona malnutrita al giorno d'oggi ce ne sono ben due sovrappeso. Per troppo cibo muoiono 29 milioni di persone all'anno, quasi quante ne muoiono per "mancanza" di ci-bo. Un bilanciamento sembrereb-be dunque possibile ma occorre promuovere stili di vita più sani e buone abitudini a tavola, temi sui quali Coop si è spesa negli anni con numerose campagne e inizia-tive, nelle scuole e verso l'opinio-ne pubblica, per non dire dei suoi prodotti a marchio più volte rifor-mulati sulla base delle indicazioni fornite dalla comunità scientifica.La terza questione, infine, porta a politiche di promozione dell'agri-coltura sostenibile. Alla base del ragionamento c'è che una percentuale elevatissima dei raccolti oggi è impiegata per produrre biocarburanti, un "non-sense" se si considerano il dilaga-re di fame e malnutrizione e i pro-blemi correlati di impatto sugli habitat naturali e mancato svilup-po dei popoli del Sud del mondo. Sono tasti su cui Coop batte da un bel po' di tempo, attenta com'è a favorire quei modelli produttivi, come il biologico e l'agricoltura integrata, che utilizzano in mo-do più efficace le risorse naturali ed energetiche, e l'equosolidale che sostiene l'auto-sviluppo delle economie più povere.

Il semiologo francese Roland Barthes pubblicò nel 1961 un saggio sulla “psico-sociologia dell’alimentazione contemporanea” che oggi consideriamo classico e che si legge ancora con profitto. Barthes poneva l’accento su due termini, sostanza e circostanza, osservando come il cibo e le bevande non siano solamente “nutrizione”, ovvero sostanze che si ingeriscono, ma anche “circostanze”, ossia veicoli di comunicazione che trasportano valori sociali, rituali, simbolici, legati all’occasione del loro consumo. Per intenderci: il panettone non è solo un composto di farina burro zucchero eccetera, ma anche un “segno” del Natale. Barthes faceva anche notare come, in certi casi, le due funzioni possano confliggere, cioè, paradossalmente, contrapporsi l’una all’altra, e porta-va l’esempio del caffè. Dal punto di vista nutrizionale il caffè è una “sostanza” eccitante: serve a mantenersi svegli perché non fa sentire lo stimolo del sonno. Ma dal punto di vista della “circostanza” il caffè si col-lega a immagini che richiamano il relax, il riposo. Certo, la “pausa-caffè” è uno strumento per rilanciare il lavoro e la produttività, ma, nel-la percezione che ne abbiamo, è soprattutto un momento di distensione in cui si fanno due chiacchiere con gli amici o i colleghi. Ecco – conclude-va Barthes – come la circostanza può vincere sulla sostanza. Non ho potuto fare a meno di pensare a Barthes vedendo, in questi giorni, sui giornali la pubblicità di una nuova confezione di pop-corn, proposto in buste sigillate da inserire direttamente nel forno a microonde. Lo slo-gan (il claim, nel linguaggio del marketing) recita: “Il gusto del cinema a casa tua”. Spiazzante, al primo impatto. Ma il senso è stato subito chiaro: al cinema si sgranocchiano pop-corn, dunque se sgranocchiamo pop-corn a casa, davanti alla televisione o magari a un gigantesco home-video che simula, appunto, il “cinema a casa tua”, è come se fossimo al cinema davvero. La cosa interessante è che il pop-corn è pubbliciz-zato esattamente in questa prospettiva: non tanto per il suo gusto, o per il croc-croc che produce sotto i denti, quanto per la circostanza in cui potrebbe essere consumato – “privatizzando” e, in qualche modo, por-tando a casa propria la circostanza stessa. Tutto ciò che ha a che fare col cibo ci insegna molto di ciò che siamo, o pensiamo di essere, o vogliamo essere. Il desiderio (se c’è) di sgranocchiare i pop-corn nel salotto di casa per replicare un gesto tipica-mente “sociale” e collettivo come quello di andare al cinema è forse il segno di una cultura che sempre più tende a privilegiare i consumi privati e la dimensione intima, “domestica” della vita. A scapito di quella pubblica.

Cibo, sostanzae circostanza

di Massimo Montanaridocente di storia medievale e di storia dell’alimentazione, Università di Bologna

cibo è cultura

16 primo piano consumi

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17 primo piano societàconsumatorigennaio-febbraio 2015

diecimila confezioni vendute nel primo mese, cioè oltre 100.000 profilattici. si è risolto con un gran successo il debutto sul mercato dei preservativi Coop. Come spiega il direttore del prodotto a marchio Coop, domenico brisigotti: "Con questo ritmo stimiamo di raggiungere 1 milione di profilattici distribuiti in un anno”. i profilattici “fallo protetto” sono proposti in due versioni Classici e sottili, in confezioni da 12 o da 6 ed hanno un costo estremamente competitivo. per il 2015 Coop avrà anche il varo di 5 nuovi farmaci (più una gamma di 12 nuovi integratori di cui abbiamo parlato su questa rivista) con l’obiettivo di offrire prodotti sicuri, di alta qualità a prezzi decisamente inferiori (mediamente -30% rispetto alle farmacie). “solo la fiducia che i consumatori mostrano nei nostri confronti ci consente di entrare in mercati altamente competitivi. – ha aggiunto brisigotti - sui farmaci col nostro marchio, la vendita nei negozi Coop dell’acido acetilsalicilico/acido ascorbico (ovvero il farmaco più diffuso per il trattamento degli stati febbrili e delle sindromi influenzali) raggiunge un +50% rispetto al corrispettivo di marca e il paracetamolo Coop un quasi +8% rispetto al farmaco similare di marca”.

VendUTI 100 MIlA In Un MeseGran successo per i profilattici Coop

europa e stop agli ogmogni stato libero di decidereVarata definitivamente la norma che lascia ai singoli paesi la possibilità di impedire le coltivazioni. Italia soddisfatta e verso il blocco

Sulle coltivazioni Ogm l’ultima parola spet-ta agli Stati membri. È quanto prevede la decisione adottata a metà gennaio dal Parlamento europeo e che recepisce il testo dell’accordo raggiunto lo scorso dicembre dal Consiglio dei ministri europeo e dalla Commissione Ue.In sostanza, i singoli Stati membri potranno deci-dere di vietare sul proprio territorio la coltivazione di organismi geneticamente modificati autorizzati da Bruxelles motivando la decisione con argomen-ti di carattere economico, agronomico o di tutela del paesaggio. Quindi con un range di considerazio-ni più ampio rispetto ai soli rischi per la salute dei

consumatori. L’accordo diventerà operativo nella prossima primavera.Soddisfatto il ministro per le Politiche agricole italia-no, Maurizio Martina per il quale «l’accordo si iscri-ve tra i successi della presidenza italiana. Un risultato tutt’altro che scontato. In questa ottica in Italia – ha aggiunto Martina – rinnoveremo presto il divieto di coltivazione del mais Mon810 (l’unico la cui coltiva-zione è approvata dall’Ue ndr)».L’intesa approvata ha introdotto alcuni migliora-menti rispetto al testo approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri Ue. Ad esempio è stato previ-sto che le valutazioni dei rischi ambientali e sanita-ri vengano aggiornate ogni due anni per tener conto del progresso scientifico e del principio di precauzio-ne. Gli Stati membri, nel vietare le coltivazioni do-vranno comunicare la decisione alla Commissione Ue e attendere 75 giorni per il parere.Soddisfatte le organizzazioni degli agricoltori con in prima fila Cia e Coldiretti, da sempre contrarie agli Ogm. «Le coltivazioni Ogm in Europa – ha ricorda-to il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo – ri-guardano solo 5 paesi su 28 e investono una superfi-cie di 148 mila ettari (di cui 116 mila in Spagna) sui 175 milioni di ettari coltivati a Ogm nel mondo». Da parte di associazioni ambientaliste come Green-peace, oltre a constatare come si determinerà una si-tuazione a macchia di leopardo con differenze tra i diversi paesi, si evidenzia come “ci vorranno mesi per recepire la nuova norma, mentre è importante che il governo italiano rinnovi e rinforzi il bando in essere alle coltivazioni Ogm nel nostro paese”.

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18 primo piano salute e bellezza18

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attenzione a quello che ci mettia-mo sulla pelle, ricordando che – anche in questo i dermatologi so-no chiari - le creme che costano una fortuna non sono certo più ef-ficaci di quelle di prezzo più “po-polare”. Cosa chiediamo a una crema? Se ciò che vogliamo sono confezioni extralusso, firmate da case di moda, allora spenderemo un po’ (molto) di più che per una onesta e semplice crema i cui risul-tati saranno più o meno gli stessi.I consumatori sembra l’abbiano capito, a leggere i dati del merca-to: secondo il Centro Studi di Co-smetica Italia, il valore del merca-to cosmetico italiano ha superato i 9.500 milioni di euro nel 2013. Il comparto ha registrato un calo dei consumi marginale (-1,2%) e un aumento delle esportazioni dell'11% per un valore vicino ai 3.200 milioni di euro.L'impatto dell'export sostiene la produzione, 9.300 milioni di euro,

cosmesi sì ma naturalestop a petrolio, siliconi e...di silVia fabbRi

Cresce la consapevolezza dei consumatori sulla composizione dei cosmetici. Che devono essere sempre più naturali, cioè privi di petrolati, peg e parabeni, privilegiare i principi attivi di origine "verde". In più non essere sperimentati sugli animali. E devono anche costare poco: perché secondo i dermatologi una buona crema da supermercato è uguale - in termini di efficacia - a quelle "firmate"

Cosa serve per avere o conservare una bella pelle? Rilas-siamoci e mettiamo via il portafo-gli: non servono creme costose. La scienza dermatologica è compatta nell’affermare che ciò che serve di più è la nutrizione da dentro e una buona alimentazione: perciò, ovviamente, tanta frutta e verdu-ra, pochi grassi, niente fumo che ingrigisce, niente alcol che gon-fia e ispessisce, poco zucchero e poi attività fisica, che riattiva an-che la microcircolazione a livello cutaneo. Adesso è inverno, ma ricordateve-ne d’estate: troppo sole invecchia! Perciò riparare la pelle del viso e del decolleté vi metterà al riparo dal precoce invecchiamento cuta-neo. Che altro? Ovviamente molta acqua, sempre a proposito di idra-tazione dall’interno. E tante ore di sonno, la cura di bellezza più eco-nomica e piacevole che ci sia. Poi, certo, bisognerà anche fare

MIsUre UeDalla partedei bambinitra gli ultimi atti della Commissione europea in materia di cosmetici, c'è il rafforzamento della tutela in particolare dei neonati e dei bambini, adottando misure che limitano l'uso di due conservanti (già assenti nei prodotti Coop): il propilparabene e il butilparabene, ridotti allo 0,14% per l'uso sia individuale sia miscelato. a partire dal 16 aprile 2015, poi, saranno vietati nei prodotti da non sciacquare destinati ai bambini di età inferiore ai tre anni. in secondo luogo, sono stati vietati dal 16 luglio la miscela di 2 conservanti – il methylchloroisothiazolinone (MCi) e il methylisothiazolinone (Mi) – sempre nei prodotti da non sciacquare. il conservante può ancora essere utilizzato nei prodotti da eliminare con il risciacquo in una concentrazione massima dello 0,0015%. anche questi additivi sono stati eliminati da Coop nei prodotti non a risciacquo.

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Cresce ancora l’offerta di prodotti cosmetici Vivi verde. la prima novità, già sugli scaffali dalla fine dello scorso anno, è un gel viso esfoliante, con finissime microsfere che svolgono un’azione di pulizia profonda, asportando le cellule morte e le impurità superficiali e levigando la grana della pelle, rendendola subito più morbida, setosa e uniforme. la seconda è una crema viso in gel, particolarmente adatta alle più giovani o a chi ama prodotti particolarmente leggeri: è infatti ideale come trattamento quotidiano per le pelli da normali a miste. durante l’estate, poi, è perfetta perché non appesantisce la pelle. Questi due prodotti vanno ad arricchire un’offerta già vasta (prodotti per la pulizia del viso, per la cura della pelle di labbra, viso e corpo, più saponi detergenti shampoo e deodorante) che ha incontrato un grande favore presso i consumatori: “Molti prodotti della linea Vivi verde – spiega Mariagiulia pizzaleo, responsabile igiene casa e persona prodotto a marchio - sono nella top ten dei prodotti che vendono di più tra tutti quelli Coop. Qualche esempio: la crema viso rivitalizzante giorno Vivi verde Coop è il terzo prodotto più venduto per numero di confezioni, seguito al 4° posto dalla crema viso idratante per pelli normali. il balsamo labbra è al secondo posto per confezioni vendute nella rete Coop tra i protettivi labbra dopo il classico labello. Ma tutti i prodotti della linea Vivi verde, a due anni dal lancio, continuano a

registrare trend di crescita a due cifre”.i consumatori hanno dunque dimostrato di

apprezzare le scelte di Coop nell’offrire prodotti di cosmesi naturale. Ma che

significa naturale? per Coop significa fatti con ingredienti al 98% di origine naturale: i principi attivi, responsabili

dell’efficacia, sono di origine vegetale e provengono da coltivazioni biologiche. i

profumi sono stati selezionati per ridurre al minimo il rischio di insorgenza di allergie. i prodotti Vivi verde, poi, non sono testati su animali: cioè Coop non acquista singoli ingredienti, né formulazioni o prodotti da fornitori che abbiano condotto, commissionato o avuto parte in test animali. infine, i prodotti cosmetici Vivi verde sono privi di oli minerali così come di altri oli sintetici. “abbiamo escluso dalle formulazioni – spiega Claudio Mazzini, responsabile sostenibilità – sostanze anche ammesse per legge e ampiamente utilizzate che tuttavia non erano coerenti con la filosofia della linea. Ma più in generale il criterio di Coop è sempre stato quello della prudenza, seguendo un approccio caso per caso e valutando, sostanza per sostanza rischi e benefici”. tutte le sostanze contenute nei prodotti Coop sono state dunque verificate dal punto di vista chimico tossicologico, per portare – spiega ancora Mazzini – “all’eliminazione totale di alcuni ingredienti (tra cui l’ hexanediol ed alcuni tipi di parabeni, secondo una

La bellezza Vivi verdeCrUELTy FrEE E BUonA AnChE PEr L'AMBIEnTE

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Ma che cos’è un cosmetico na-turale? È difficile definirlo, per-ché non c’è una legge che indi-chi quali sostanze devono essere contenute in un preparato e in quale percentuale. Così spesso sono avvantaggiati gli ecofurbi che inseriscono nei composti un solo ingrediente naturale. Invece un cosmetico naturale dovreb-be essere costituito principal-mente da ingredienti, appunto, naturali, o di origine naturale, ed essere privo di derivati silico-nici, acrilati e molecole di origi-ne petrolchimica. C’è da dire che gli ecofurbi – contro cui sarebbe comunque necessaria una regolamentazio-ne - hanno da qualche tempo un nemico in più: la competenza delle donne. L’industria cosme-tica deve tenere conto, infatti, che le consumatrici hanno im-parato a leggere le etichette (che per i cosmetici si chiama inci, ovvero International Nomencla-ture of Cosmetic Ingredients). Sanno tutto di parabeni, petro-lati, siliconi e sali d’alluminio. E

dunque scelgono a ragion vedu-ta. Per questo i cosmetici natura-li hanno un mercato sempre più vasto. Bisogna però precisare che la sfida produttiva che sta dietro a un cosmetico naturale è dav-vero impegnativa e non sempre il formulatore riesce ad offri-re prestazioni simili e la stessa gradevolezza del cosmetico tra-dizionale. E' una sfida, ad esem-pio, che Coop ha accettato e di cui è consapevole, confidando appunto nella capacità di scel-ta del consumatore. L’esempio più lampante, a questo riguar-do, è quello riferito ai deodoran-ti senza sali d’alluminio che non avranno mai la stessa efficacia di un deodorante tradizionale. Torniamo allora a ciò che sareb-be meglio non trovare nelle cre-me che ci portiamo addosso per 12 ore o più.i siliconi: sono composti a base di silicio. Vengono utilizzati per rendere setosa la crema e danno un aspetto più levigato e liscio, ma non nutrono la pelle, non sono biodegradabili e possono

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logica più restrittiva rispetto a quanto consentito dalla legge), nonché all’utilizzo con riserva di altri ingredienti, solo laddove strettamente necessario, ad esempio ai fini della sicurezza microbiologica del prodotto. Va da sé che qualora emergano nuove soluzioni adottabili Coop le svilupperà per i propri prodotti nell’ottica di un miglioramento continuo”. tra le sostanze “chiacchierate” ma ampiamente ammesse ci sono ad esempio i sali di alluminio per i deodoranti: “un’altra sfida che, sui deodoranti Vivi

verde, abbiamo vinto”, prosegue Mazzini, sottolineando che i consumatori, per non rinunciare alla naturalità, sono disposti a fare compromessi sulla performance del prodotto, al limite. tra le restrizioni che Coop si è imposta su tutti i prodotti c’è anche quella relativa al fenossietanolo, un conservante ampiamente utilizzato che ha la funzione di ridurre la carica batterica dei prodotti e che nel corso di quest’anno verrà eliminato anche dai solari a marchio Coop. la “naturalità” del prodotto Coop riguarda anche l’imballaggio: non c’è astuccio, di carta né bugiardino e - quando c’è - viene utilizzato un cartoncino da materia prima certificata fsC; inoltre viene utilizzato un mono-materiale per favorire il riciclo: per le creme viso è stata fatta la scelta di ricorrere a un flacone airless in mono-materiale, ovvero senza neanche la molla di metallo all’interno. Che dire poi del prezzo? il prodotto Coop è assimilabile a uno di erboristeria – per qualità e sicurezza – ma allo stesso prezzo delle creme cosiddette da supermercato… una caratteristica molto apprezzata in particolare dalle giovani consumatrici, come testimoniato da tante blogger. i prodotti Vivi verde Coop sono diventati vere e proprie star del web!

in crescita del 2,6%: per la prima volta le esportazioni crescono sia in quantità che in valore. Per quan-to riguarda i consumi, emerge una significativa trasformazione nelle abitudini di acquisto del consu-matore: le vendite dirette a domi-cilio registrano un aumento del 4,5% superando i 450 milioni di euro; e anche l'erboristeria espri-me una tendenza positiva, con una crescita del 2,8%, per un valo-re di 409 milioni di euro; in recu-pero anche la farmacia che, dopo un calo negli esercizi precedenti, torna a crescere dello 0,3% supe-rando i 1.750 milioni di euro. La grande distribuzione, prossima ai 4.300 milioni di euro, registra una sostanziale stabilità (+0,1%).Dunque i consumatori sembra-no chiedere ai cosmetici, anche per la crisi che ha colpito le nostre tasche, qualcosa di più di un mar-chio o di una bella confezione: ovvero, garanzie sul biologico, na-turalità degli ingredienti, rispet-to degli animali. Insomma: alla cosmesi si chiedono fatti, non promesse.

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21 primo piano salute e bellezza

anche occludere i pori favoren-do la comparsa di punti neri ecc. Generalmente il loro nome fini-sce in –thicone, -one e –ane. O –siloxane, -silanol.i parabeni: sono utilizzati come conservanti per le loro proprie-tà fungicide e battericide. Sono sostanze davvero molto “chiac-chierate” e il dibattito sulla loro sicurezza è molto vivace. In Italia ne è consentito l’uso entro certi limiti. Il loro nome è methilpa-raben, etylparaben… insom-ma tutto quello che finisce con paraben.i petrolati: come dice il loro nome sono gelatine ottenute dal petrolio per raffinazione. Sono agenti filmanti che creano una barriera tra l’ambiente esterno e la pelle. Anche queste sostan-ze godono di pessima fama. Se-condo alcuni studi sarebbero potenzialmente cancerogeni e certamente sono molto inqui-nanti. L’Unione Europea ha fis-sato un limite per il loro utiliz-zo. Come riconoscerli? Possono avere diversi nomi: mineral oil, paraffinum liquidum, petrola-tum, isopropyl, vaselina, cera microcristallina. i peg: sono composti sintetici, di derivazione petrolifera, quin-di assai inquinanti. Vengono in-seriti nei cosmetici per mescola-re l’acqua con le sostanze grasse oleose che in natura non legano. Ricapitolando, con quali cosme-tici curare la nostra pelle? Assi-curiamole una buona detersione mattina e sera - con sapone, o lat-te detergente o tonico - magari un buono scrub per rimuovere le cellule morte una volta o due la settimana, e abbondante crema idratante o antirughe a seconda del vostro tipo di pelle o dell’età. Magari curiamo il contorno oc-chi, particolarmente delicato e fragile, con una crema apposita. Non c’è davvero bisogno di al-tro! ●

All’inizio dell’anno, in un Paese dove perfino la televisione nazio-nale incoraggia l’analfabetismo scientifico con esternazioni quotidiane sugli oroscopi, trovo opportuno allertare i lettori sull’accattivante trappola dell’oroscopo genetico. Così è stata denominata scherzosamente la possibilità di profetizzare, mediante l’interpretazione del DNA, il rischio di contrarre malattie come il diabete, l’infarto, l’Alzheimer o più banalmente l’obesità, ovviamente con diete particolareggiate. Intendiamoci, la decodificazione del genoma umano è stata una conquista scientifica epocale! Tuttavia, le applicazioni pratiche sono difficili perché soltanto in poche malattie monogeniche (ad esempio, la talassemia) esiste un rapporto causa-effetto che nella maggior parte delle malattie è invece multigenico e quindi di interpretazione molto complessa. Quante volte abbiamo letto o sentito che è stato scoperto il gene dell’o-besità, come se questa patologia, dove sono in gioco molteplici fattori (tra l’altro modulati da quel complesso sistema che chiamiamo “ambien-te"), potesse essere ricondotta ai capricci di un singolo gene.Il perché di questo richiamo alla prudenza nell’interpretazione delle cause genetiche e quindi delle possibili contromisure dietetico-farmacologiche, deriva dalla preoccupazione con cui le riviste mediche più autorevoli han-no segnalato, particolarmente in America, il moltiplicarsi di laboratori e di vere e proprie aziende specializzate nel lucrare sulla credulità della gente proponendo analisi che, a tutt’oggi, non consentono deduzioni di concreta traducibilità pratica. Si tratta appunto di “oroscopi genetici” che sono fonte di enormi guadagni. Il fenomeno, che tramite Internet sta diffondendosi in tutto il mondo, ricorda per certi versi quanto è accaduto e accade in Italia con le reazioni avverse agli alimenti, ovvero con le cosiddette “intolleranze alimentari”. Le Società scientifiche competenti hanno sempre e coerentemente sottoli-neato l’inattendibilità scientifica della maggior parte dei test diagnostici utilizzati per l’accertamento delle intolleranze (le vere allergie alimentari sono tutt’altra cosa e consentono diagnosi certe), eppure si sono moltipli-cati i test più inverosimili! Un’interpretazione inadeguata dei test genetici potrebbe “costringere” a formulare diete gravemente carenziate, per l’e-sclusione indiziaria di interi gruppi alimentari, con inevitabili contraccolpi sugli equilibri metabolici.Purtroppo, dovremo ancora pazientare per una “lettura” davvero premoni-trice del genoma. Questa è anche la conclusione di un editoriale comparso sulla prestigiosa rivista medica “New England Journal”. E gli stessi limiti penalizzano, per ora, anche la nutrigenomica: la branca scientifica che in futuro suggerirà, su basi meno aleatorie, quali cibi preferire. ●

Oroscopo trappola Quel che la genetica non può dire

di Eugenio del Tomapresidente onorario dell’Associazioneitaliana di dietetica e nutrizione clinica

alfabeto alimentare

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tra WeB e sOCIal per "Consumatori" un anno di crescita importante

Nel 2014 la presenza della nostra rivista su internet ha registrato uno sviluppo notevole. Oltre 163 mila visite al sito con 306 mila visitatori. Su Facebook superati i 22 mila iscritti alla pagina con 4 milioni e mezzo di visualizzazioni

di daRio guidi

Il 2014 è stato un anno davvero importante per la nostra rivista. Questo perché alla ver-sione cartacea di Consumatori, che è la base fondamentale del nostro lavoro (e di cui parliamo più diffusamente qui a fianco), si è unito un forte sviluppo del-la nostra presenza sul Web (at-traverso il sito internet www.consumatori.e-coop.it) e su social media come Facebook e Twitter. Del resto il mondo va veloce, velocissimo e l’evoluzio-ne del sistema della comunica-zione impone cambiamenti che consentano di proseguire il dia-logo con i nostri lettori e con i soci Coop, partendo dalle piat-taforme e dagli strumenti che gli stessi lettori prediligono. Basti pensare che, nel mondo

digitale, in diversi casi, gli acces-si e la lettura dei nostri articoli da parte di chi è davanti ad un com-puter (cosa che segna già ovvia-mente un enorme passo avanti rispetto allo sfogliare il prodotto cartaceo) risultano una minoran-za rispetto a chi fa la stessa cosa usando smartphone e tablet. Nel totale dell’anno, gli accessi da apparecchi portatili sono pari al 40%. E dunque anche le modali-tà ed i tempi di lettura, cambiano in funzione del mezzo che si usa. Come detto è un mondo veloce, pieno di stimoli, costantemente connesso, in cui non è semplice catturare l’attenzione del lettore, ma è una sfida inevitabile che, co-me redazione, abbiamo portato avanti, aiutati anche dal fatto che l’interattività del mondo digitale

lA ClAssIfICAI più letti del 2014eccovi la classifica degli articoli più letti del 2014 tra tutti quelli pubblicati sul nostro sito internet www.consumatori.e-coop.it:1 "per vegetariani (e non), tofu e seitan a marchio Coop" 10.923 visualizzazioni 2 "la linea veg di Vivi verde Coop: per fare bene a noi e al pianeta" 4.087 visualizzazioni3 "Volersi bene con la prevenzione: i profilattici a marchio Coop" 4.078 visualizzazioni4 "Come tenere lontano i gatti da piante e orti" 3.816 visualizzazioni5 "ecco gli integratori a marchio Coop" 3.418 visualizzazioni6 "le scarse competenze linguistiche degli italiani" 3.029 visualizzazioni7 "l'uso dell'olio di palma" 2.146 visualizzazioni. "olio di palma nei prodotti a marchio Coop, ecco perché" 2.146.

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primo piano informazione

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Nel raccontarvi l’evoluzione nella vita di questa rivista rappresentata dalla presenza sul Web e sui social media, riteniamo però importante sottolineare anche il senso e il valore dell’impe-gno che il mondo Coop attribuisce all’offerta di una rivista cartacea che arriva a milioni di fa-miglie. Esattamente l’oggetto che avete in mano se state leggendo queste righe.Consumatori è rivolta ai soci di 7 cooperative (Coop Adriatica, Coop Estense, Coop Consuma-tori Nordest, Nova Coop, Coop Lombardia, Coop Liguria e Coop Reno), ha 13 diverse edizioni (che arrivano in 11 regioni diverse, spaziando dal Piemonte alla Puglia) e ne vengono stampate in un anno oltre 21 milioni di copie. Anche so-lo stando sul piano delle quantità in Italia esi-stono poche realtà di analoghe dimensioni. Per Coop si tratta di un impegno produttivo impor-tante anche sul piano dei costi. A maggior ra-gione in anni difficili come quelli che il paese e

consumatorigennaio-febbraio 2015

l’economia stanno vivendo. E di fatti anche noi abbiamo razionalizzato e risparmiato il più possibile (lo sviluppo dei contenuti disponibili on line serve anche a que-sto), ridotto di quasi un terzo il numero di copie stampate. Resta però la convinzione che offrire a tante persone informazione, sulla vita e le attività della cooperativa, ma anche contenuti e analisi sul mondo dei consumi, sull’economia, sull’am-biente, sui diritti abbia un valore strategico estremamente importante. Perché alla base della mission del mondo Co-op non c’è solo l’attività di vendita (di prodotti convenienti e di qualità), ma anche l’ambizione di aiutare la costruzione di consumatori e cit-tadini più informati e consapevoli, in grado di esercitare i propri diritti e di stimolare un’evo-luzione della società proiettata verso un futu-ro più attento all’ambiente e alla sostenibilità,

Ma il viaggio sulla carta continuaInformare tra mondo digitale e crisi economica, ecco come sta cambiando la sfida di questa rivista

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consente di raccogliere in tempo reale, osservazioni, critiche, sti-moli che ci aiutano ad aggiornare costantemente la nostra offerta.Un’offerta che parte dai conte-nuti della rivista (tutti disponi-bili sul nostro sito e attraverso i social media), che però in questi canali digitali vengono amplia-ti con l’aggiunta di notizie e se-gnalazioni fresche che cercano di intercettare l’attualità del giorno.Ben consapevoli del fatto che nel mondo Web e social non ci sono obiettivi raggiunti su cui seder-si, ma una evoluzione continua, ci pare di poter dire che il nostro impegno in questo senso è stato apprezzato e le cifre che raccon-tano la nostra attività nel 2014 lo testimoniano.Partiamo dal nostro sito internet che ha avuto 163 mila visite (con un aumento del 126% sul 2013), mentre le pagine lette e visua-lizzate sono state 306.305 con

132.367 visitatori unici. Nella classifica degli articoli più letti ai primi due posti troviamo due servizi sui nuovi prodot-ti Coop per vegetariani (il pri-mo con 10.923 visualizzazioni, il secondo con 4.087). Al terzo posto l’articolo sui profilattici a marchio Coop con 4.078 visua-lizzazioni, seguito da quello su come tenere cani e gatti lontano da piante e orti (con 3.816 visu-lizzazioni). Vengono poi gli ar-ticoli sugli integratori a marchio Coop (3.418) sulla scarsa com-petenza linguistica degli italiani (3.029), sull’uso dell’olio di pal-ma (2.146) e via via gli altri.Quanto a facebook gli iscrit-ti alla pagina che hanno cliccato “mi piace” sulla pagina stessa so-no passati in un anno da 3.178 a 22.123 (+600%). Le persone mediamente raggiunte ogni giorno dai nostri post sono state oltre 8.100, i post pubblicati

in un anno sono stati 1.145 (cioè circa 3 al giorno) e le visualizza-zioni totali dei contenuti sono state oltre 4 milioni e mezzo. Al-cuni post su contenuti partico-larmente interessanti (che coin-cidono con quelli degli articoli più letti: dai prodotti vegetaria-ni ai profilattici, da un articolo di don Ciotti a uno sugli animali domestici) hanno viaggiato tra le 150 mila e le 350 mila visualizza-zioni, ciascuno con centinaia di commenti e condivisioni. I “mi piace” sui post sono stati in tota-le 37.525.Infine c’è twitter, modalità di comunicazione molto citata an-che se nella realtà meno diffusa, che comunque abbiamo alimen-tato con quasi tre tweet al giorno (1.280 in un anno). I follower (cioè coloro che si sono iscritti e ricevono i nostri messaggi) hanno superato la so-glia di 1.000. ●

TuTTi i nosTri indirizzidA TwITTEr A yoUTUBE

per trovarci in rete dal vostro computer, tablet o smartphone ecco gli indirizzi utili. il sito internet www.consumatori.e-coop.it

pagina facebook cliccate “mi piace” all’indirizzo www.facebook.com/ConsumatoriCoop

twitter invece l'indirizzo ètwitter.com/Consumatori Coop

abbiamo anche un canale You tube su cui sono disponibili diversi filmati con approfondimenti e inchieste. ecco l’indirizzo: www.youtube.com/user/editriceConsumatori

Ricordiamo infine le nostre app, sia per smartphone che per tablet disponibili su app store (per apparecchi apple) google play (per apparecchi che usano android).

suL web Trovi LA rIvISTA dI CArTARicordiamo che sul nostro sito internet sono comunque disponibili i pdf sfogliabili (e su cui fare ricerche sul testo) di tutte le edizioni cartacee della nostra rivista. dalla home page basta cliccare in alto a destra sulla voce sfoglia la tua edizione e selezionare quella a cui si è interessati.in più ricordiamo che, sempre dal nostro sito, è possibile iscriversi a una mailing list (l’icona è sempre in alto a destra) che invia un messaggio sulla vostra posta elettronica non appena la nuova edizione della rivista è disponibile.

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la viGnetta di elleKappa

dove ci siano mercati traspa-renti e con un'economia dove si rispettano i diritti e dove le diseguaglianze siano ridotte.Utopia? Eccesso di ambizioni? Tranquilli, siamo consapevoli dei limiti (nostri) e della com-plessità del mondo. Ma alme-no ci piace provare a dare un piccolo contributo e qualche stimolo verso quegli obiettivi. La crisi dell’editoria cartacea è sotto gli occhi di tutti, colpa della concorrenza di Internet, colpa del calo della pubblici-tà e di costi comunque impor-tanti perché un prodotto come questo ha bisogno di carta, di tipografie e di camion che lo distribuiscano.Ma un prodotto cartaceo co-me questo (a maggior ragio-ne se integrato e arricchito dai contenuti che proponiamo sul Web), ne siamo convinti, può essere ancora molto utile.

Perché comunque più di 20 milioni di italiani (anziani, ma non solo) non accedono a internet. In più la nostra rivista, che non ha il problema di esse-re venduta, ha l’ambizione di durare più a lungo dei pochi istanti concessi a un distratto sguardo sul video del cellula-re. Di Consumatori potete leg-gere un articolo oggi e un altro tra qualche giorno. Qualcosa può interessare padri e madri, qualcosa i figli, qualcosa chi cucina, qualcosa chi cerca una mostra da vedere. Le indagini di lettura fatte nel corso degli anni ci confermano questo da-to di un interesse trasversale e plurale.Per tante famiglie di soci rice-vere la nostra rivista è un’a-bitudine che dura ormai da decenni, avendo Consumato-ri superato i 30 anni di vita.

Per altre famiglie, che magari da poco si sono avvicinate al mondo Coop, forse siamo un oggetto strano o estraneo. Il nostro intento, per gli uni co-me per gli altri, è quello di in-curiosirvi e di stimolarvi a non dare per scontata una cosa che scontata non è. (d.g.)

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26 primo piano solidarietà

Il Natale ha portato bene al progetto dei datteri di Gerico, venduti da tre anni in esclusiva nel circuito Coop con il marchio “Terra equa”. Proprio sotto le feste, infatti, sono iniziati i lavori per la costruzione della prima clinica di chirurgia pediatrica a Bet-lemme, in Palestina. Dopo anni di progetti e di richieste di permes-si, finalmente il cantiere si è aperto: iniziano ad esse-re spesi i contributi raccolti con la vendita dei datteri che, considerando anche quest'ultima campagna, sono pari a circa 80.000 euro. Il fine è la costruzione di un ospedale da 38 posti letto che ha richiesto un investimento di 5 milioni di euro. Con la posa della prima pietra si è chiusa una lunga e complessa fase di progettazione che ha visti coinvolti i tecnici del Meyer di Firenze, la Regione Tosca-na e la Fondazione Giovanni Paolo II.Il progetto dell’ospedale – che venne consegnato a papa Benedetto XVI il 18 aprile 2012 – diventa realtà grazie an-che alla vendita dei datteri nei supermercati Coop e alla ge-nerosità di tanti soci e consumatori. I quali, acquistandone

una confezione da 250 grammi, contribuiscono con 0,25 euro alla nascita dell'ospedale.Un secondo importante aggiornamen-to riguarda l'indotto. Il nuovo acquisto di Medjoul, infatti, un dattero poco diffuso in Europa e ancora meno in Italia, considerato il

“re dei datteri” per il suo sapore e la sua consi-stenza, ha permesso alle cooperative che sono na-

te nel frattempo a Gerico, e che occupano molte fami-glie, di lavorare con una certa tranquillità; confidando che un futuro diverso è possibile, anche se la guerra di Gaza ha nuovamente fermato completamente il flusso di pellegrini e turisti che sono l’unica ricchezza per tutto Israele e per le città dell’Autonomia Palestinese, come Gerico. Lavorare insieme, israeliani e palestinesi, dimostra invece che un futuro diverso non solo è possibile, ma è già ini-ziato. "A Gerico – raccontano i testimoni – i giovani sono fiduciosi anche perché rispetto ad altre città dell’Autori-tà Nazionale Palestinese, ad esempio Betlemme, il lavoro in agricoltura, grazie alla produzione e vendita dei datteri, c’è ed è retribuito: cosa non di poco conto". ●

Prima pietra per l'ospedale di GericoArrivano gli attesi frutti dal progetto dei datteri "Terra equa" venduti in Coop

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27consumatorigennaio-febbraio 2015 primo piano in breve

si chiama "tecnobarocco" ed è il nuovo libro di Mario tozzi, ricercatore Cnr, divulgatore televisivo e ormai storica firma della nostra rivista, che questa volta dedica la sua attenta analisi alla tecnologia del terzo millennio. il libro (che sarà in distribuzione dopo la metà di febbraio) vuole dimostrare come

questa tecnologia, così presente nella nostra vita, non aiuti, come dovrebbe, gli uomini a migliorare la propria esistenza né a ridurre gli impatti sul pianeta. non è semplice, né utile e nemmeno educativa. la tecnologia moderna, totalmente slegata dalla radice scientifica, è - invece - fine a se stessa, «barocca» appunto, dannosa e insostenibile da un punto di vista ambientale. Viene in genere messa in campo per rimediare ai danni perpetrati da una tecnologia precedente, incrementa i profitti basati sui bisogni indotti, accelera l’obsolescenza di oggetti e macchine, è costosa e fa perdere tempo. attraverso esempi e veri e propri «confronti all’americana», Mario tozzi dimostra l’inutilità di alcuni bizzarri marchingegni che riteniamo ormai indispensabili - e di cui potremmo fare tranquillamente a meno. d’altro canto, il libro vuole sottolineare l’utilità di quella tecnologia semplice che ha rappresentato un vero miglioramento nelle condizioni della vita degli uomini senza compromettere l’ecosistema terra. Mario tozzi, "tecnobarocco", ed. einaudi, 250 pagine, 18 euro

iL "Tecnobarocco" di Tozzi, Così lA TeCnologIA nonCI AIUTA A VIVere MeglIo

cuLTurismo, oVVeroVIAggI d'AUTore nelle CITTà de MondoRobintur diventa partner di elastica, società affermata nel campo degli eventi live e della produzione culturale, per inaugurare Culturismo, una nuova dimensione del viaggio dedicata a coloro che dei luoghi vogliono conoscere i percorsi meno scontati in compagnia di guide di grande popolarità.i primi viaggi partiranno in primavera. lella Costa accompagnerà i suoi ospiti a londra in una ‘abbuffata’ teatrale, federico Rampini, leggendario corrispondente dall’america racconterà la new York economica e politica, mentre sempre nella grande Mela, luca de gennaro, voce di Radio Capital e direttore artistico di MtV, ci accompagnerà sulle tracce dei protagonisti del rock. si torna in italia con il giornalista attilio bolzoni che racconterà la palermo dei grandi fatti di mafia. ancora musica con Red Ronnie in quel di Cuba, quindi con una chicca per cultori della fotografia: in visita alle grandi mostre d’europa con Michele smargiassi, giornalista e critico fotografico. sono queste solo le prime mete e i primi personaggi di un lungo programma.Culturismo, che con un nome ironico ammicca a chi viaggia anche per allenare i muscoli del pensiero, prevede escursioni per piccoli gruppi (18 – 20 persone). “Mete di culto per il Culturista, ovvero un turista in forma smagliante – racconta la presentazione -, sono i luoghi che prima aveva visitato solo nei libri, gli indirizzi dei fatti della cronaca diventata storia, i numeri civici che nascondono tesori nascosti, inavvicinabili dai turisti della prima ora”. tutto sul sito http://culturismo.travel.

si svolgerà a bologna, il 21 marzo, la XX “giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” promossa da libera e avviso pubblico. “la verità illumina la giustizia” è il tema scelto per l’appuntamento. Quest’anno, in accordo con le associazioni dei famigliari, verranno infatti ricordate, insieme alle vittime innocenti delle mafie, anche quelle delle stragi del 2 agosto alla stazione di bologna e di ustica, di cui ricorre il 35esimo anniversario. e nei giorni precedenti il 21 marzo, verranno commemorati i caduti di srebrenica, nel 20esimo anniversario del genocidio. Vittime innocenti delle mafie e vittime delle stragi sono legate, oltre che dal ricordo e dall’impegno di tutti, anche dalla domanda di verità e giustizia che si alza forte dai loro famigliari. ancora oggi, infatti, per il 70% delle vittime innocenti di mafie non è stata fatta verità, e lo stesso diritto è ancora negato ai famigliari di chi ha perso la vita nelle stragi. info per partecipare alla giornata e programma su www.libera.it; scrivendo a [email protected]; ai numeri 06.69770301 o 328.7273068.

iL 21 marzo a boLognaLa giornaTa deLLa memoria di Libera

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prodotto Coop

nel campo dei prodotti non alimentari Coop continua ad aggiornare la propria gamma. nel mondo della cucina arrivano le padelle della linea minerale, unite al nuovo mestolame. nell'intimo e nella calzetteria spazio a nuovi colori e alla certificazione oeko Tex

novità 2015tra qualità e design

Decisamente conveniente, di ot-tima qualità, il più possibile italiano e quindi anche funzionale ed esteticamente piacevole. Ruota tra questi riferimenti lo sviluppo che negli ultimi mesi ha vissuto il prodotto a marchio Coop per quanto riguarda la parte non alimentare. Uno sviluppo che continuerà anche nel 2015, facendo tesoro dei ri-scontri positivi che soci e consumatori hanno già da-to alla strada intrapresa.“Negli ultimi due anni – spiega Marilena Cini, re-sponsabile di questo settore per Coop Italia – abbia-mo lavorato su due grandi mondi, quello della cucina e della tavola da una parte e sull’intimo e la calzetteria dall’altra. Abbiamo introdotto novità nell’offerta in campi, come la casa e la cura della persona, che so-no il cuore delle attenzioni di Coop. Abbiamo cercato di tenere insieme qualità, convenienza, aspetti etici e sostenibilità ambientale. E in più si è cercato di avere la massima attenzione all’italianità. Sia perché in que-sta fase di crisi i nostri soci hanno mostrato di apprez-zare e di privilegiare nelle loro scelte il made in Italy. Ma italianità per noi ha voluto dire anche una cura particolare alla funzionalità, all’estetica e alla piacevo-lezza di ciò che proponevamo. Per questo abbiamo collaborato con diversi designer italiani per la parte creativa e la scelta dei colori. Ma abbiamo anche cer-cato di avere produzioni fatte in Italia. Uno dei sim-boli di questo è la macchina da caffè Coop che, unica rispetto alle concorrenti di altre marche, è prodotta

nel nostro paese. Ma sono made in Italy anche tanti nuovi prodotti della linea di intimo e calzetteria o la linea di pentole, tanto per parlare di ambiti diversi tra loro. Davvero non è una sfida semplice, perché la crisi economica che da anni colpisce le famiglie accentua l’attenzione ai prezzi più bassi. Ma come Coop siamo impegnati a fare il possibile per sostenere questa scel-ta di fondo e sostenere l' industria nostrana”.Ma ora andiamo a vedere più da vicino la panorami-ca dei prodotti e quali novità ci riserverà il 2015.

arrivano le padelle della "linea minerale"Se gli ultimi mesi sono serviti a completare l’offerta per la tavola, fatta di tovaglie, tazze, bicchieri e posate, ora la novità riguarda il pentolame, ed in particola-re le nuove padelle della Linea minerale (che si ag-giunge alle altre due linee, classica e Hig tech) che ar-riveranno nei negozi proprio in queste settimane di inizio anno. Si tratta di prodotti con un rivestimento

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E nELLA Linea crescendo...a completare il quadro di novità relativo ai prodotti non alimentari è da ricordare tutta quella parte della linea Crescendo Coop, che va dai biberon alle tettarelle ai tiralatte e comprende anche tutine e body (tutti in cotone biologico e con certificazione oeko tex) che, alle consolidate performance sul piano della qualità e della convenienza, aggiungerà ora un rinnovamento della grafica che Coop realizzerà come di consueto con la collaborazione di nicoletta Costa, notissima autrice di libri, poesie e cartoni dedicati ai più piccini.

antiaderente puntinato, molto apprezzato da chi la-vora in cucina e che spesso spunta proprio nelle tante trasmissioni dove chef più o meno famosi si esibisco-no ai fornelli. Queste padelle hanno un rivestimen-to che accentua la capacità antiaderente e riduce i rischi di graffi quando si usano oggetti appuntiti o coltelli. Ovviamente le padelle della linea minerale, oltre a queste novità sul piano qualitativo, avranno un prezzo estremamente conveniente.Altra novità di inizio 2015 sarà la nuova linea di me-stolame, cioè di attrezzi per la cucina che uniranno alla convenienza l’attenzione a funzionalità e aspetto estetico grazie alla scelta dei colori e del design.Con la seconda metà dell’anno il mondo della tavo-la e della cucina si arricchirà di nuove sorprese con il rinnovo di tutta la linea di barattoli e contenitori per la conservazione dei cibi, adatti sia per il frigo che per il microonde.

tessile: intimo e calzetteriaIl lavoro di rinnovamento dell’offerta si è completa-to ormai nel 2014 con l’introduzione, a fianco del-la linea classica, di una linea contemporanea fatta da prodotti che come forme e colori potessero rispon-dere ai gusti di un pubblico più giovanile. Molto inte-ressante, relativamente a prodotti tessili che stanno a contatto con la nostra pelle e le parti intime del cor-po, la certificazione oeko tex, che garantisce l’as-senza di coloranti o prodotti che possano in qualche modo risultare nocivi per la pelle. Dunque una ga-ranzia in più che si aggiunge alla possibilità, e qui ci spostiamo sul versante della convenienza, di poter fare combinazioni di acquisti diversi per tipo e colore (se si comprano almeno tre pezzi di uno stesso tipo di prodotto).

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Le mani suL porTafogLi- occhiali premontati per presbiti 10-12 euro il prezzo medio nella grande distribuzione moderna; 24 euro il modello ultra-flessibile e ultra-resistente. In via promozionale tre occhiali venduti al prezzo di uno

- occhiali da sole 14-15 euro il prezzo medio nella grande distribuzione, 11-12 euro i modelli per bambini I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato

di Claudio stRano

L'età media che avanza e gli occhi sempre incollati agli schermi: il mix di questi due fat-tori "aiuta" la domanda di occhiali per presbiti che sono sempre più richiesti; l'età stessa in cui se ne avverte il bisogno per una visione ravvicinata è, oggi, anticipata co-me per altri disturbi visivi, miopia in testa, collocandosi per la pre-sbiopia intorno ai 40 anni. A ciò si aggiunge il fatto che dagli anni Novanta, quando per la pri-ma volta approdarono nella gran-de distribuzione, ad oggi, mol-ti passi avanti sono stati fatti (dai materiali usati, agli espositori alla promozionalità) dando così una indubbia popolarità a questa par-ticolare categoria di occhiali, in crescita di circa il 15% in Coop nel 2014 contro un + 4% più generale.

economici e facili da acquistare: sono in aumento le vendite dei "premontati" da lettura (+15% in Coop). Anche gli occhiali da sole (+30%) non conoscono la crisi. Viaggio tra le montature a libero servizio, che sul piano della qualità e della sicurezza non hanno nulla da invidiare a quelle vendute nei corner ottici

anche l'occhiale

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Stiamo parlando per la precisione degli occhiali premontati per pre-sbiopia "semplice", gli unici a po-ter essere venduti a libero servizio (senza dunque l'assistenza di un ottico), dove per "semplice" si in-tende il fatto che utilizzano lenti da +1 a +3,5 diottrie uguali per occhio. Per tutti gli altri difetti vi-sivi occorre rivolgersi a un corner ottico (nel sistema Coop se ne contano complessivamente una ottantina) con in mano una ricet-ta medica. La legge italiana equipara comun-que gli occhiali premontati a tut-ti gli altri dispositivi medici ed è severa nell'escludere multifocali e progressivi dalla libera vendita, a differenza di quanto fanno altri paesi più permissivi come Francia o Germania.

Vedere lontano nell'acquistoChi ha il dubbio di non vederci più bene da vicino, che cosa deve fare? Meglio se la sua presbiopia è sta-ta già diagnosticata, in alternativa può recarsi presso uno degli espo-sitori presenti in 400 punti vendi-ta Coop (assortiti per tutto l'anno o stagionalmente) e provare, a una distanza di 40 cm, una tabella il-lustrativa con scritte di diverse di-mensioni per capire il tipo di cor-rezione di cui necessita.I prezzi degli occhiali venduti in blister (contenitori in plastica) so-no molto invoglianti, mediamen-te 10-12 euro a occhiale dotato di lente infrangibile e antigraffio. Non è raro per questo che si pos-seggano più montature, a casa, in ufficio e in macchina. Il risparmio per uno "smarcato" (occhiale non di marca) distri-buito nella gdo, è pari a circa la metà rispetto all'acquisto in un centro ottico tradizionale, con una qualità che è la medesima. A dirlo non è un claim pubblicitario ma il product manager di un gran-de gruppo la cui principale linea di attività è l'occhialeria. Forte di una

vuole la sua parte

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lunga esperienza e di 15 anni di rapporti con tutta la distribuzione moderna, dice: "Un consiglio che mi sento di dare è di non comprare occhiali se non all'interno di strut-ture organizzate: questo perché applicano processi di controllo e sono molto attente a qualità e sicu-rezza per non rischiare di perdere i clienti. I compratori Coop, poi, lo posso testimoniare, vanno anche più a fondo per capire chi è e come lavora un'azienda, e ciò non può che fare piacere a chi nei sistemi di qualità ha deciso di investire". A rigor di legge gli obblighi per un occhiale riguardano la certificazio-ne Ce che il prodotto sia conforme alle disposizioni comunitarie, il marchio del fabbricante impresso sulla montatura, il grado di corre-zione timbrato sull'asta e il fogliet-to di avvertenze per il consuma-tore. Le aziende più scrupolose aggiungono il lotto di produzione per eventuali ritiri dalla vendita.Parlando di materiali, che sono controllati dal ministero della Sa-nità, i più usati sono l'acrilico e le leghe di metallo; stanno per arriva-re anche prodotti più naturali co-me plastiche a base di oli vegetali

di mais che, però, hanno costi di produzione maggiori. Il materiale del momento è, tuttavia, un poli-mero super flessibile e ultra resi-stente venduto con i più svariati nomi nella gdo a circa 24 euro. Non per ultimo il fattore mo-da. Da protesi quali erano, gli oc-chiali sono divenuti negli ultimi

anni accessori da abbinare ai ve-stiti. Al punto che le ragazzine pur di indossarli li acquistano con lenti neutre. A questa legge non sfugge il premontato da vista per signore. Nemmeno lo stereotipo dell'oc-chiale tenuto basso sul naso è più attuale: le forme alla moda sono, infatti, quelle ampie, wayfarer.

la tendenza è quella di indossare l'occhiale da sole tutto l'anno, per cui già da febbraio-marzo potremo apprezzare le nuove linee. il settore tira parecchio, con un +30% circa di vendite in Coop nel 2014 e un +4% di trend generale sempre per occhiali a libero servizio venduti sotto i 30 euro. Cosa ci porterà il nuovo anno? un ritorno di forme più o meno rotondeggianti e una grossa ondata di lenti specchiate di vari colori, mentre sulle montature continua il gusto dell'abbinata di colori (interno rosso, esterno più sobrio). in particolare "vanno" gli occhiali da sole per bambino, un po' per l'importanza di proteggere gli occhi fin da piccoli, un po' per la componente moda che qui è davvero determinante. sulla scia di film e di serie televisive, sono in arrivo, per bambini dai 3 agli 8 anni, almeno 15 diverse tipologie di occhiale "merchandising" associato a un personaggio che è sulla cresta dell'onda. per le femminucce ci sarà da scegliere tra Winx, sofia, frozen, Violetta, princess, Minnie, barbie, Monster high. per i maschietti, tra Jake, Cars, plans, Max steels, spiderman e avangers.

soLare da bambino oGnI ETà Un PErSonAGGIo

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cucina

Sapori speciali tra anguille lumache e...

Ecco il menu di Adalberto Athos Migliari, chef della trattoria La Chiocciola nel ferrarese. Si parte con un flan di parmigiano con guanciale e cicoria, poi spunta un pancotto con lumache gratinate e un brodetto di anguilla

di Helmut Failoniun menu contro la crisi

frutta e verduraFEBBRAIOLA STAGIONE DI..È inverno, tempo di barbabietole, radicchi rossi di tutti i generi, ma anche finocchi e spinaci e cavoli. Senza dimenticare naturalmente i carciofi e cardi. Per quanto riguarda la frutta, questo è il periodo d’oro per le arance. Provate un’insalata con spinaci crudi e arance, condita con olio di qualità e sale: ne può valere la pena.

È nel nome del suo territorio il menu che ci propone Adalberto Athos Migliari questo mese. Siamo nel ferrarese, dove anguilla e lumache non mancano mai. Ma partiamo con un antipasto di stagione (la cicoria nella fattispecie) che potrebbe appartenere anche ad altri nostri territori.

AntipastoFlan di Parmigiano con guanciale e cicoriaIngredienti per 4 persone:300 gr di Parmigiano Reggiano, 150 gr di panna liquida, 1 uovo intero, 80 gr guanciale stagionato, 2 cucchiai di aceto di vino bianco, 150 gr di cicoria, olio extra vergine d’oliva, burro, sale, pepeProcedimentoSciogliere il Parmigiano grattugiato nella panna a 60°, unire l’uovo e frullare il tutto. Filtrare con un passino e colare in stampini imburrati. Cuocere a bagno-maria a

120° per 45 minuti circa. Pulire la cicoria e lessarla in acqua salata. All’ultimo passarla in padella con un filo di olio extra vergine d’oliva e una macinata di pepe. Tagliare il guanciale a fette sottili, poi a julienne e rosolarlo in padella con un filo d’olio, sfumare infine con l’aceto di vino. Sformare il flan caldo in un piatto di portata, affiancare la cicoria passata in padella e il guanciale all’agro e il piatto è pronto.

Il primoPan cotto con le lumache gratinateIngredienti per 4 persone:1 lt di brodo di carne (o vegetale) leggermente insipido, 250 gr di pane raffermo, 50 gr di burro, 60 gr di olio extra vergine d’oliva, 40 gr di Parmigiano Reggiano, sale, pepe, aglio, pane grattugiato, 24 lumache precotte (di media pezzatura)ProcedimentoIn una pentola mettere il brodo e il pane a cubetti. Lasciare cuocere a fuoco moderato per circa 20 minuti.

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Carema è un vino, ma è anche un paese di circa 800 abitanti, in provincia di Torino, al confine con la Valle d'Aosta. Un tempo era definito un paese vigneto, nel senso che le viti a pergola si trovavano anche tra le case e ornavano giardini e cortili. La dislocazione dei vigneti è una peculiarità di Care-ma: terrazze di un anfiteatro naturale che partendo da 300 metri s.l.m. arrivano fino a 600 metri s.l.m. Per rendere il suolo di forte pendenza coltivabile e impedirne l’erosione, l’uomo ha adottato il sistema del terrazzamento – costituito da muretti in pietra a secco – e ha realizzato una forma di allevamento adatta alle caratteristiche ambientali: il sistema a pergola, detto topia nel dialetto piemontese. I colon-nati in pietra sono il sostegno di tutto questo sistema di pergole, ma hanno anche un'altra importante fun-zione: la pietra durante il giorno si scalda e rilascia calore nelle ore notturne riuscendo a mantenere un microclima meno rigido tra i vigneti. La gestione e la manutenzione del vigneto sono fatte a mano. Esiste ancora un po' di manodopera in paese capace di mantenere e ricreare questo sistema di col-tivazione, ma tra qualche anno c'è il rischio che que-sto saper fare scompaia del tutto. I terrazzamenti vitati occupano in totale circa 13 ha e la resa non è alta, tutto viene vinificato in loco e con-fluisce nella produzione di Carema DOC, una deno-minazione istituita già nel 1967 e che prevede la vi-nificazione di sole uve provenienti dal territorio del comune di Carema. Le caratteristiche di questo vino sono designate dal terroir, dal vitigno – che si è adattato alle condizioni territoriali sviluppando uno specifico clone apparte-nente al biotipo picotener, della varietà nebbiolo – e dal lavoro del viticoltore. Al naso il Carema è sottile, fresco, con accenni floreali e minerali; in bocca è fi-ne, con fitti tannini, di grande persistenza aromati-ca. Il colore è aranciato, una particolarità che ben di-stingue questo vino di montagna dagli altri nebbioli. La sua qualità era già riconosciuta dal Quattrocento e premiata nell’Ottocento in concorsi internazionali.Il Presidio Slow Food intende valorizzare la viticol-tura tradizionale caremese ed ha come obiettivo il mantenimento del metodo di coltivazione a pergola, dell'ecotipo picotener vinificato in purezza, della vi-nificazione tradizionale in botte grande e raggruppa tutti coloro che si sono impegnati ad adottare prati-che agricole sostenibili.

Caremavino d'altri tempi

Unire il Parmigiano, l’olio e una macinata di pepe. Mescolare bene e continuare la cottura per altri 20 minuti. Unire il burro e lasciare riposare al caldo. A parte, in padella scaldare l’aglio con un filo d’olio, aggiungere ad insaporire le lumache, regolare di sale e pepe. Versarle in un piatto e passare nel pane grattugiato e successivamente in forno per gratinarle leggermente. Versare nelle zuppiere il pane cotto, sopra le lumache, un filo d’olio a crudo e una macinata di pepe.

.................Il secondoBrodetto di anguille con le verze (o stufato)Ingredienti per 4 persone:1 kg di verza fresca, 1 kg di anguille (meglio quelle piccole, dette “le Buratelle”), 1 piccola cipolla, 100 gr conserva di pomodoro, sale e pepeProcedimentoEviscerare e tagliare a piccoli tranci l’anguilla e lasciarla in acqua fresca per un’oretta. Tagliare in 4 le verze, privarle del torsolo, eliminare le foglie esterne e metterle da parte, quindi lavare i quarti interni senza sfogliarli. Cuocerli in casseruola con 2 decilitri di acqua facendo bollire lentamente. Colarli. A parte adagiare in un’altra casseruola la cipolla affettata, e sopra, rivestendo la casseruola, le foglie esterne della verza già lavate. Al centro mettere i tranci di anguilla e la verza cotta in precedenza, la conserva di pomodoro, salare e pepare. Coprire con le foglie rimaste e chiudere con un coperchio. Raggiunta un’ebollizione leggera lasciare sobbollire per circa un’ora. Togliere le verze sopra (del cappello) e servire l’anguilla con le verze al centro (la verza dei quarti centrali).

Trattoria & Locanda, La Chiocciola, Via Runco 94/f, Quartiere (Fe) Chef: Adalberto Athos Migliari

L'antipastoFlan di Parmigiano con guanciale e cicoria all’agro (costo: 4 euro a persona)

Il primoPan cotto con le lumache gratinate(costo: 4 euro a persona)

Il secondoBrodetto di anguille con le verze (o stufato)(costo: 7 euro a persona)

Un menu contro la crisi

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34 vivere bene viaggi

MAGICO VIETNAMFASCINO D'ORIENTE, TRA STORIA E NATURA

Verdi risaie che sfiorano le terrazze coltivate a tè, città ricche di storia, interessanti minoranze etniche, spiagge da sogno, fresche montagne, baie incantate e prezzi ancora contenuti. Sono tanti i motivi per visitare il Vietnam. Il viaggio può iniziare ad Hanoi, città molto più accogliente e tranquilla della caotica Ho Chi Minh City. Tra i monumenti da non perdere il Tempio della Letteratura, dedicato a Confucio e sede della prima Università nel paese, fondata nel 1076. E poi il Den Ngoc Son ovvero il “tempio della montagna di giava” situato su un isolotto del centrale lago Hoak Kiem, raggiungibile

con un suggestivo ponte di legno, e il mausoleo dedicato a Ho Chi Minh, il padre della patria vietnamita. Passeggiando tra malandati edifici del quartiere vecchio e del quartiere francese si incontrano centinaia di botteghe, dove è possibile trovare praticamente di tutto, e numerosi piccoli templi dedicati al culto degli antenati. Uscendo dalla città e dirigendosi verso nord ovest si attraversano i villaggi contadini della regione di Mai Chau, abitati prevalentemente dai Thai bianchi, e si raggiunge il Moc Chau Plateau. Lungo la strada si ammirano terrazze coltivate a riso e tè e abitazioni su

palafitte delle popolazioni Thai, H'Mong e Muong, riconoscibili dai diversi abiti colorati. Proseguendo verso il confine cinese si sfiora il Monte Fansipan, che con i suoi 3148 metri è la cima più alta dell'Indocina, e si raggiunge Sapa, a circa 1600 metri d'altezza, antica località di villeggiatura montana dei coloni francesi e oggi punto di partenza per escursioni e trekking, anche di più giorni, tra i villaggi delle popolazioni H'Mong, Giay e Dao. Ritornando – anche in treno – ad Hanoi si può poi proseguire per la Baia di Halong, Patrimonio dell'Umanità Unesco. Un angolo magico nel

Dai templi di Hanoi alle etnie della regione di Mai Chau ai trekking della regione del monte Fansipan. Ecco le mille sorprese di un viaggio nel quale non può mancare il mare del golfo del Tonchino e le isole della baia di Halong

di Giuseppe Ortolano

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Templi in parte ancora avvolti dalla foresta, che raccontano storie antiche, molte delle quali ancora sconosciute. A Kompong Kdei si ammira uno splendido ponte khmer, mentre il sito di Sambor Prei Kuk, nei pressi dell'anonima KompongThom e del suo santuario buddista dell'XI secolo, si incontrano i resti di centinaia di templi disseminati nella foresta.Tra le altre mete turistiche del paese il tratto del Mekong nei pressi della cittadina di Kratie dove è facile incontrare le orcelle, rarissimi delfini di fiume che oggi si possono osservare solo qui e, più raramente, in Indonesia e nel Myanmar. Suggestivi anche i villaggi galleggianti che si trovano sulle rive del grande lago Tonlè Sap, visitabili con escursioni in barca gestite direttamente dagli abitanti del luogo.

Facilmente raggiungibile dal Vietnam, anche via fiume, la Cambogia sta cercando di dimenticare gli anni bui del regime di Pol Pot. La capitale Phnom Penh è una piacevole città con alcuni interessanti edifici storici, tra i quali il maestoso Palazzo Reale con i suoi templi. È attraversata dai fiumi Mekong e Tonlè Sap, dai quali, specie all'ora del tramonto, si gode di un insolito e suggestivo panorama sul centro abitato. Ma la Cambogia è soprattutto il fascino delle antiche vestigia khmer. A partire dalla mitica Angkor, da scoprire in almeno due o tre giorni di soggiorno nella vicina, piacevole e vivace cittadina di Siem Reap. Tra i monumenti da non perdere l'enigmatico e splendido Bayon, lo spettacolare Angkor Wat, il misterioso e suggestivo Ta Prohm, il raffinato Banteay Sre, il Banteay Samre con le sue sculture e il solenne anche se incompleto Ta Keo.

golfo del Tonchino, con duemila isolette che emergono alte dal mare, da visitare su caratteristiche giunche con cabine dove alloggiare per almeno una notte. Proseguendo verso sud è d'obbligo una sosta a Hue, elegante e romantica città di origine imperiale attraversata dal Fiume dei Profumi e ricca di antichi e suggestivi monumenti. Poco lontano si incrocia Da Nang nota per le sue belle spiagge, come la lunga My Khe,

conosciuta come China Beach; l'insenatura sabbiosa di Bai But, con il suo Buddha gigante eretto nel 2010, e la spiaggia di Non Nuoc, nei pressi del villaggio omonimo, abitato da abili artigiani della pietra incisa. Ma il Vietnam riserva anche altre piacevoli sorprese a chi ama il turismo balneare. Come l'isola tropicale di Phu Quoc, la più grande del paese, che si trova a una manciata di chilometri dalla costa della Cambogia. Un piccolo paradiso dalle belle spiagge di sabbia bianca

ombreggiate dalle palme, circondato da un centinaio di isole e isolotti che emergono da un mare blu cobalto. O Mui Ne, recentemente diventata una meta alla moda nel Vietnam, grazie all'atmosfera rilassata, ai buoni alberghi, alla lunga spiaggia incontaminata e all'ottima cucina a base di pesce. Nell'arcipelago di Con Dao si avvistano, a volte, i dugonghi, chiamati anche mucche di mare, buffi e grandi mammiferi marini a rischio di estinzione.

Per entrare in Vietnam e Cambogia è necessario il visto. Quello per il Vietnam si richiede in ambasciata (via di Bravetta 156, Roma, tel. 06- 66160726 ) o si ottiene direttamente in aeroporto con lettera di presentazione dell'agenzia di viaggio vietnamita. Il visto per la Cambogia si fa direttamente in aeroporto o tramite il sito www.evisa.gov.kh che in circa tre giorni invia il documento via e-mail. I soci COOP che desiderano visitare il Vietnam possono rivolgersi alle agenzie viaggi Robintur (www.

robintur.it) in grado di offrire viaggi costruiti su misura con guida parlante italiano. Planetario Viaggi (www.planetarioviaggi.it) ha in programma un Gran Tour del Vietnam di 12 giorni che include le principali mete turistiche del paese. I turisti fai da te trovano informazioni utili ad organizzare il viaggio in Vietnam sul sito in inglese www.vietnamtourism.com e possono contattare l'agenzia vietnamita Asiatica (http://viaggi.asiatica.com) per prenotazioni di tour tra le minoranze etniche,

alberghi, trasferimenti e guide in italiano. Per la Cambogia ci si può affidare ai servizi del simpatico ed efficiente tour operator Eurasie Travel (www.eurasietravel.com.kh, [email protected] per informazioni in italiano) che fornisce tour personalizzati, anche con guide in lingua italiana, a prezzi adatti alle diverse esigenze. La casa editrice EDT ha pubblicato le traduzioni in italiano delle utili guide Lonely Planet Vietnam (26,50 euro) e Cambogia (23,50 euro).

di Giuseppe Ortolano

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INFORMAzIONI UTILI

LA CAMBOGIA E LE MERAVIGLIE DI ANGKOR

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mostreViaggio nel mondo del cibo

È l’anno dell’Expo il cui tema è l’alimentazione. E dunque Milano propone una mostra che affronta il complesso tema del cibo: i singoli elementi che arrivano ogni giorno nei nostri

piatti vengono sezionati e analizzati. Il visitatore, attraverso l'esposizione di preziosi semi che escono per la prima volta dalle più importanti banche semi italiane, scoprirà cos'è la biodiversità e le iniziative volte a preservarla. Si tratta di un percorso tra scenografiche immagini al microscopio, video didattici e giochi interattivi. Il viaggio si svolge nel tempo e nello spazio degli alimenti che caratterizzano la nostra cucina come il riso, il caffè, il cacao e la pasta, per scoprirne storie intricate e affascinanti. Al termine si può partecipare ad una riscoperta sensoriale del cibo e dei molti elementi - dall'ambiente alla psicologia - che ne influenzano il consumo. Ampio spazio è dedicato alla cucina di casa. E una serie di pannelli spiega come comportarsi, come conservare gli alimenti e... come preparare la maionese.

FOOD La scienza dai semi al piattoMilano, Museo di Storia NaturaleFino al 28 giugno 2015Ingresso: 12 euro, soci Coop 10 euro Info: Info: tel.02-88463337www.comune.milano.it/museostorianaturale

Un secolo di guerre in 300 fotoNel centenario dell’entrata dell’Italia nel Primo conflitto mondiale, Padova presenta una mostra che fa capire cosa è la guerra e come è cambiata in un secolo, attraverso un percorso di 300 fotografie. Si comincia

proprio con le immagini del Primo conflitto mondiale, con le prime foto aeree e con l'apparizione sui campi di battaglia dei carri armati. Si prosegue con la famosissima immagine di Robert Capa del combattente repubblicano nella Guerra di Spagna proprio mentre viene colpito a morte. I grandi fotografi ci parlano della Seconda Guerra mondiale, non tanto delle battaglie, ma più spesso delle conseguenze del conflitto. Sander documenta la distruzione di Colonia, Ernst Haas segue il ritorno nella Vienna distrutta di un soldato sopravvissuto. Ed ecco le foto tremende di Hiroshima arsa dopo la bomba atomica. Poi i conflitti più recenti come il Vietnam. Gabriele Basilico fotografa la Beirut martoriata, e si arriva fino ai nostri giorni, con la ribellione ucraina. Le foto nella esposizione sono accompagnate dai giornali dell’epoca e da filmati.

Questa è la guerra! 100 anni di conflitti messi a fuoco dalla fotografiaPadova, Palazzo del Monte di Pietà

Dal 28 febbraio al 31 maggio 2015

Ingresso: 11 euro

Info, Tel. 049-663499, www.fondazionecariparo.net

a cura di Giorgio Oldrini

“Come primo impegno siamo andati al museo per scoprire come i nostri antenati usavano l'energia. Eravamo sulle scale e abbiamo notato degli strani ganci. A che cosa servivano? Jacopo, il respon-sabile del Museo Etnografico, ci ha spiegato che nell'antichità, per illuminare, usavano il petrolio, che non è una fonte rinnovabile e dunque prima o poi si esaurirà. Veniva messo in ampolle e piccole lucerne di vetro, appese ai ganci ed una volta che veniva

acceso illuminava. (…) Poi, sempre al museo, nella stan-za della scuola c'era la stufa di terracotta alimentata a carbone, altra fonte non rinnovabile che bruciando produceva calore (energia termica). Abbiamo trovato questi tipi di energia anche in altre stanze, come nella stanza della sarta (forbici e ferro da stiro) e nella camera da letto (scaldino)”. Inizia così un bell'articolo di Touring Junior. Si intitola A scuola di Energia e lo hanno scritto i ragazzi della 5A

L'energia pulita della 5ATorna "M'illumino di meno", dedicata a tutte le scuole

di Massimo Cirri e Filippo Solibelloconduttori radiofonici

Italiani brava gente

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Una famiglia divisadalla guerra di Hitler

È il secondo libro di Lilli Gruber sulla saga della sua famiglia sudtirolese e su una tormentata regione di confine. Se nel primo volume, “Eredità”, la Gruber raccontava dei tempi della Prima guerra mondiale, nella “Tempesta” affronta il dramma del nazismo e del secondo

conflitto mondiale. Personaggio principale è la prozia di Lilli, Hella che per la sua fede assoluta nel pangermanesimo si trova ad essere nella incredibile situazione di una antifascista accesa, e altrettanto convinta simpatizzante di Hitler e del nazismo. Ma arriva la guerra mondiale voluta dalla Germania hitleriana, ed ecco che parte quasi volontario per il fronte, per non dare mai più notizie di sé, il grande amore della ragazza, che muore in combattimento in Ucraina. Intanto nel Sudtirolo le famiglie e le amicizie si spaccano e si dividono tra coloro che decidono di accettare di trasferirsi nella Patria tedesca e chi invece vuole restare, anche a costo di diventare italiano, nella sua terra natia. La guerra, le lacerazioni politiche, razziali aprono ferite profonde tra persone care, fino all’epilogo della Liberazione.

Lilli Gruber TempestaRizzoli Editore - 384 pagine, 19 euro

La giustizia infida e le indaginidell'avvocato Guerrieri

È difficile leggere un romanzo nel quale la magistratura venga fatta a pezzi più di quel che accade nell’ultimo libro dell’ex magistrato Gianrico Carofiglio. L’azione torna a svolgersi a Bari e il personaggio principale è ancora l’avvocato Guido Guerrieri. Che si trova a dover difendere

un cliente inusuale, uno dei giudici più prestigiosi della città, candidato naturale alla carica di Presidente del Tribunale, e che scopre per caso che su di lui, e a sua insaputa, altri magistrati stanno indagando da tempo. Un pentito, pluriassassino e mafioso, lo accusa di avere scarcerato dietro il pagamento di decine di migliaia di euro un imputato colpevole e degno della galera. Guerrieri si muove in un mondo infido, come non dovrebbe essere quello della Giustizia. E in questo accidentato cammino trova l’aiuto insperato di un amico poliziotto e di una investigatrice privata, ex giornalista, e amazzone che si muove a bordo di una rombante motocicletta, accompagnata da una mazza da baseball che ruota con singolare perizia. Spesso sulle gambe di pericolosi aggressori. E che fa riscoprire a Guerrieri sensazioni quasi dimenticate.

Giancarlo CarofiglioLa regola dell’equilibrioEinaudi Editore - 282 pagine, 19 euro

libri

della scuola primaria Maraschi di Oleggio, in provin-cia di Novara. Hanno 11 anni ma sull'energia la sanno veramente lunga. Con le loro maestre Giancarla e Gio-vanna hanno messo su il progetto Ex1T=B/p+p+f. Una formula che significa, è chiaro, Energia per un Ter-ritorio uguale benessere nel passato, nel presente e come sarà usata l'energia nel futuro. La 5A si interessa di ambiente e di salvaguardia della natura da quando era una seconda. Ha scoperto un affresco che nessuno aveva ancora censito, perché si occupa anche di beni ambientali, e coltiva un piccolo orto nel cortile della scuola. Quest'anno, per sapere tutto sull'energia, i ragazzi sono stati a visitare una centrale idraulica costruita nel 1934 su una roggia. Poi, per capire bene come si produ-ceva energia nel passato e come la si produce oggi, andranno a studiare la grande centrale termoelettrica di Turbigo e quella fotovoltaica che c'è ad Oleggio sulla ex discarica. Poi si occuperanno anche di energia sostenibile nei paesi in via di sviluppo.Scoprire le cose è bello come raccontarle agli altri e allo-ra quelli della 5A hanno insegnato ai bambini della materna come funzionano i mulini ad acqua, perché

dalle loro parti ce ne sono molti, e per altri bambini più piccoli hanno organizzato una speciale Caccia al Tesoro dell'Energia nel museo: vince chi trova più oggetti del passato legati all'energia. È stato un successo.Il 13 febbraio c'è M’illumino di meno la grande festa del risparmio energetico. L'abbiamo ideata noi di Caterpillar, un programma di Radio 2 (anche Coop ade-risce), per dire che l'energia è una cosa importante ed usarla bene salva il mondo. Alle 18 del 13 febbraio chie-diamo a tutti di spegnere le luci, per un simbolico “silenzio energetico”. Si spegneranno le illuminazioni di monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e case. Anche le facciate del Senato, della Camera e del Quiri-nale. Questa edizione di M’illumino di meno è dedi-cata a tutte le scuole, dei grandi e dei piccoli, che si interessano e riflettono sull'energia. Quelli della 5A resteranno a scuola tutto il pomeriggio, hanno invi-tato i genitori, gli altri bambini e tutti i cittadini di Oleggio. Costruiranno un forno solare, una turbina ad acqua, un memory sull'energia ed una grande giran-dola. I ragazzi della 5A sono nati nel 2004, come M’illu-mino di meno e rappresentano il futuro. ●

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Dalle milongas di Buenos Aires ai club di Parigi sino alle pista da ballo di tutto il mondo. Grazie ai Gotan Project il tango ha conquistato un pubblico di giovanissimi che hanno amato i classici di Astor Piazzolla deliziosamente reinterpretati da questo gruppo cosmopolita che ha riletto una struggente tradizione. Questo disco celebra una straordinaria carriera, raccogliendo una lunga serie di remix, molti dei quali inediti, dei loro brani più celebri. Dalla malinconia travolgente di "Santa Maria (del Buen Ayre)" alla sensualità di "Peligro", in una versione "cumbia digitale" che disegna il ‘suono futuro’ dell’Argentina. Dove il passato e la modernità si incontrano.

GOTAN PROjECTClub Secreto - XL RecordingsIl nostro giudizio: R R R R Se ti piace ascolta: Astor Piazzolla, Oyos de Brujo

Gotan Project, tutta la magia del tango

King Crimson, che energiaRegistrato in occasione dei 46 anni dalla nascita della band inglese protagonista della stagione del rock

progressive, questo disco porta in scena la vitalità creativa del chitarrista Robert Fripp. Straordinaria la nuova formazione dei King Crimson, con 3 batteristi la cui energia è qui perfettamente rappresentata.

KING CRIMSONLive at Orpheus - Panegiric recordIl nostro giudizio: R R R R Se ti piace ascolta: Yes, Brian Eno

La beatitudine di BeatriceDalla multi strumentista e cantante Beatrice Antolini arriva un mini album con una serie di composizioni

dedicate alla beatitudine. Partiture elettroniche nelle quali la voce della cantautrice racconta di un viaggio nelle pieghe dell’essere. Malinconia, oscurità teatrale, romanticismo.

BEATRICE ANTOLINIBeatitude - La TempestaIl nostro giudizio: R R RSe ti piace ascolta: Levante, Cat Power

Gli ottoni di Paolo FresuUna band di soli ottoni è il progetto più recente del trombettista Paolo Fresu, che ha invitato in studio virtuosi

come Steve Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas. La musica è una esplorazione vitale delle infinite suggestioni che una banda trasmette. Tra cover dei Rolling Stones e la tradizione del folklore sardo.

PAOLO FRESUBrass Bang- TukIl nostro giudizio: R R R RSe ti piace ascolta: Art Ensemble of Chicago, Defunkt

musica da sentire...

... e sul Web

R da dimenticare - RR sufficiente - RRR buono - RRRR ottimo - RRRRR capolavoro

È sempre più affollato e ricco di fonti l’universo delle riviste musicali on line, alcune nate proprio dall’esperienza di giornali tradizionali (in molti casi trasformati in webzine), altre invece pensate solo per la lettura in rete. Dall’elettronica al folk al rock, oggi anche le continue trasformazioni del suono sono documentate in tempo reale su internet.

Di grande interesse, sul fronte della world music (l’orizzonte delle musiche etniche che arrivano da ogni

angolo del mondo) è blogfoolk (www.blogfoolk.com), piena di contenuti che vanno dalle interviste alle recensioni agli approfondimenti, con una attenzione particolare per gli artisti italiani che portano alla luce una tradizione che, grazie a festival come La Notte della Taranta ha conquistato finalmente un pubblico molto vasto.

Più eterogenea la scelta di Jamonline (www.jamonline.it), generata dall’esperienza di Jam, uno ‘storico’

mensile italiano che si occupava di rock , specie di quello cosiddetto ‘roots’, più attento al rapporto con le sue radici, dal soul al blues. Anche in questo caso i contributi sono al tempo stesso rigorosi e divulgativi.

Una segnalazione internazionale con l’americana Complex (www.complex.com), che racconta la

scena turbolenta dell’hip hop afro americano, specie di quello di successo, intrecciando alle anticipazioni su dischi e tour le storie umane dei protagonisti di questa musica che, nata nei ghetti afro americani, è diventata uno stile di vita internazionale.

a cura di Pierfrancesco Pacoda

Anche le riviste vanno on line, dalla world music all'hip hop

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39 vivere bene cultura e oltre

Verdenal’intervista

il tour

R da dimenticare - RR sufficiente - RRR buono - RRRR ottimo - RRRRR capolavoro

Nella sintesi tra l’energia elettrica del punk e la melodia sta il segno stilistico che ha fatto dei Verdena una delle band che meglio sono riuscite a conciliare il pop con la tensione giovanile. Dall’underground al successo di pubblico, con una serie di album ai quali si aggiunge il nuovissimo Endkadenz(Volume 1). Con Alberto Ferrari, il cantante del gruppo, abbiamo parlato di dischi, libri e film.Alberto, quali sono i dischi che più hai ascoltato nel periodo della registrazione?Il Requiem di Mozart, perché lo avevo accantonato e invece potrebbe essere uno dei miei dischi preferiti in assoluto. Ho ammirato molto altri artisti classici come Čajkovskij che, al contrario, mi sono piaciuti subito. Mozart ho dovuto ascoltarlo con più calma e attenzione e non sempre ho tempo per farlo. Una volta fatto ho scoperto un mondo di semitoni che mi hanno entusiasmato. Ci sento i Beach Boys, i Beatles e i Nirvana. Poi Ozma dei Melvins, perché è bello e impossibile. Ozma è il loro disco che preferisco in assoluto. Scientifico e punk allo stesso tempo. Irraggiungibile. Infine New di Paul McCartney.Perché Paul va ascoltato con calma. Più lo ascolto, più mi piace. La prima volta che lo sentii pensai "Ah! Roba da vecchietti", ma più lo ascoltavo più ne diventavo ossessionato. Adoro i Beatles e adoro tutta la produzione di Paul McCartney versione solista, senza escludere (quasi) nulla.

E i libri?Il piccolo principe che ho letto a mio figlio Tobia almeno dieci volte nell'ultimo anno e sempre ci commuove. Un libro di rara bellezza che ho scoperto solo diventando papà. Meglio tardi che mai! Ho nuovamente affrontato il GGG di Roald Dahl. Perché non ce la facciamo mai a finirlo. Da anni è sul comodino vicino al letto. Prima che venga ricoperto dalla polvere lo riesumiamo e lo riprendiamo da capo. Poi una biografia, Dimebag. È la storia di Darrell Abbott, chitarrista dei Pantera-Zac Crain. Sono un fan dei Pantera e la sua storia mi ha appassionato. Chiudiamo con i film...Parto da Milk di Gus Van Sant. Un film che racconta di valori a cui tengo molto. Poi c'è Sean Penn diretto da Gus Van Sant, uno dei miei attori preferiti, diretto da uno dei miei registi preferiti. Poi Ritorno al futuro di Robert Zemeckis. Perché è un tuffo nel passato. È stato il primo film che ho visto al cinema, nell'85. Lo conosco a memoria.

Orlando julius più HeliocentricsOrlando Julius è l’interprete contemporaneo della ribellione afro funk che negli anni 70 fece della Nigeria il centro del mondo musicale. Erede di quel suono che mescola le radici tribali con la black music di James Brown, la passione sociale con il piacere della festa, arriva in Italia per una serie di date insieme alla band inglese Heliocentrics, musicisti tra jazz e soul con i quali ha registrato il disco, uscito da poco, Jaiyede Afro. Ritmi che raccontano un continente in perenne bilico tra le suggestioni arcaiche e la rincorsa della modernità. Il loro suono si snoda attraverso lunghe composizioni ipnotiche nelle quali le citazioni del beat africano di Fela Kuti danno vita a un irresistibile incedere funky che non lascia alternative alla danza. Così ogni loro concerto si trasforma in una caldissima esperienza, dove la "Mother Africa" esaspera il versante più selvaggio della dance music.Le date: 12 febbraio Roma, 13 Bologna, 14 Torino, 15 Milano Per informazioni: www.rootsisland.com

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le pagine di

coop liguria

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Nel 2015 ricorre il sett antesimo anniversa-rio della costituzione di Coop Liguria, il cui primo nucleo, la Cooperativa Comunale di consumo fra la-voratori, fu costituito a Savona, ancora in clandesti-nità, il 21 marzo del 1945. Venute meno le leggi fasci-ste che negavano ai citt adini il diritt o di associazione, nel dopoguerra la cooperazione di consumatori fi o-rì in tutt a la regione, per rispondere all’esigenza im-pellente di reperire generi di prima necessità a prezzi accessibili. A partire dalla fi ne degli anni Quaranta, i piccoli spacci cooperativi sorti in tutt a la Liguria cominciarono a riunirsi in Alleanze, per crescere e raff orzarsi. Le principali aggregazioni furono l’Al-leanza Cooperativa Savonese, che incorporò anche le cooperative della Val Bormida; l’Alleanza Coope-rativa di Genova, dove, a partire dal 1964, nacque e si sviluppò anche la cooperativa di consumo An-tonio Negro (vedi box), costituita dai portuali ge-novesi; l’Alleanza Provinciale Spezzina. Una forte rappresentanza cooperativa fu però presente anche a Sestri Levante. Per rispondere più effi cacemente alla forte crisi economica che interessò il Paese nei primi anni Cinquanta, colpendo sopratt utt o il movi-mento operaio, ben presto queste realtà compresero che era necessario aggregarsi ulteriormente, dando vita a un’unica cooperativa. Fu un processo lento e non privo di ostacoli, che giunse ad un primo, fon-damentale risultato nel 1967, quando, dopo la fu-sione per incorporazione della vacillante Alleanza Cooperativa Genovese nella Alleanza Cooperativa

DI SILVIA PIZZORNO

Savonese, quest’ultima assunse il nome att uale di Coop Liguria.Con i primi anni ’70, confl uirono in Coop Liguria le Cooperative della Spezia e della Lunigiana, men-tre nel 1969 vi era confl uita l’altra grande Coope-rativa genovese, la Cooperativa Ferrovieri Grande Genova.Oggi come allora, la Cooperativa è impegnata a di-fendere il potere d’acquisto dei Soci e dei consuma-tori, proponendo prodott i di qualità al miglior prez-zo, ma anche iniziative sociali, solidali e aggregative. La ricorrenza sarà dunque celebrata sia con iniziative di caratt ere commerciale, sia con eventi di approfon-dimento, per ricordare il passato, guardando al futu-ro, sopratt utt o a quello dei giovani.Forte dell’impegno assunto da tutt o il sistema Co-op (vedi anche articolo alle pagine 6, 7 e 8 di questo numero), con il ribasso, da gennaio 2015, dei prezzi di oltre 2 mila articoli di largo e generale consumo, anche Coop Liguria, nell’anno che è appena iniziato, guarderà ancora di più e con rinnovata energia alla convenienza. I ribassi, eff ett uati già a partire da metà

Coop Liguriada settant'anni insiemeNel 2015 ricorre il sett antesimo anniversario della costituzione della Cooperativa, che sarà celebrato con una serie di iniziative commerciali e sociali, tra ricordo e progett ualità

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41consumatorigennaio-febbraio 2015

gennaio, riguardano i prodotti più richiesti e acqui-stati dai consumatori (pasta, riso, latte, passata di pomodoro, tonno, ecc..) e coinvolgono un ampio pa-niere di prodotti, sia a marchio Coop, sia di marche leader di mercato. Oltre a questi ribassi permanenti, Coop ha messo in campo una serie di iniziative pro-mozionali, che saranno nuovamente proposte con la formula “Scegli tu lo sconto”, già sperimentata lo scorso anno e molto apprezzata dai consumatori. La prima iniziativa, dedicata ai prodotti di marca, è pre-vista dal 16 al 28 febbraio.Accanto all’impegno sulla convenienza, saranno programmati una serie di eventi, caratterizzati da un lato dalla volontà di celebrare il ricordo di questi set-tant’anni di storia, dall’altro dalla necessità di guar-dare al futuro, valorizzando gli elementi di distintivi-tà che da sempre caratterizzano Coop Liguria.Il 21 marzo, in concomitanza con l’anniversario della costituzione del primo nucleo di Coop Ligu-ria, la città di Savona ospiterà una tavola rotonda per

ripercorrere le tappe della storia della cooperazio-ne di consumo ligure. Contemporaneamente, Co-op Liguria presenterà a Genova un bando, rivolto esclusivamente a giovani con meno di 35 anni, con il quale stanzierà importanti risorse per finanziare la nascita di nuova impresa cooperativa. Di occupazio-ne giovanile si parlerà anche nella tavola rotonda che tradizionalmente accompagna l’Assemblea Genera-le di Bilancio della Cooperativa, prevista ogni anno nel mese di giugno.A novembre, invece, sarà realizzato un importante evento di carattere sociale, per valorizzare le molte collaborazioni in essere tra Coop Liguria e nume-rose istituzioni, associazioni e organizzazioni locali.Infine, per coinvolgere e ringraziare il personale e i Soci attivi, che contribuiscono in modo determinan-te a fare della Cooperativa un’impresa solida e un punto di riferimento per il territorio, Coop Liguria organizzerà un grande concerto, che si terrà nel me-se di settembre.

Mentre Coop Liguria si appresta a celebrare il suo settantesimo anniversario, il 2014 che si è appena concluso ha visto il movimento cooperativo tagliare il traguardo di un’altra importante ricorrenza: i cinquant’anni della Cooperativa di consumo “Antonio Negro”, costituita nel 1964 dai lavoratori della Compagnia Unica del Porto di Genova, per ottenere condizioni di acquisto agevolate su generi di largo consumo, e poi confluita per incorporazione in Coop Liguria, nel 1984. “L’esperienza della cooperativa Antonio Negro – ricorda il Presidente di Coop Liguria, Francesco Berardini – è unica nel panorama cooperativo italiano, perché non si conoscono altre cooperative di consumo così importanti, nate dalla scommessa di un gruppo di lavoratori che operavano in un settore completamente diverso da quello distributivo. Quella della Antonio Negro è una grande lezione, perché dimostra quanto l’iniziativa e la voglia

di fare possano cambiare le cose, se ci sono la volontà di lavorare uniti per un obiettivo comune”. La storia della Antonio Negro e il ruolo fondamentale che ricoprì nello sviluppo di Coop Liguria sono stati ricordati in un convegno che si è svolto a Genova il 15 dicembre e che ha visto la partecipazione del Presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, e del Console della CULMV, Antonio Benvenuti, oltre che di importanti esponenti del mondo cooperativo: Remo Checconi, Presidente onorario di Coop Liguria, alla guida della Cooperativa dal 1977 al 1999; Sergio Pedevilla, all’epoca Presidente della Cooperativa Antonio Negro; Andrea Moscardi, già vice Presidente della Negro e oggi Presidente della Sezione Soci Coop Liguria che ancora ne porta il nome, così come il punto di vendita al Terminal Traghetti, uno dei più importanti superstore della Cooperativa, recentemente rinnovato.

COOPERAZIONE

I cinquant'anni della "Antonio Negro"

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43consumatorigennaio-febbraio 2015 vita di cooperativa coop liguria

Riformulazione dell’area dei freschi, più assortimento, inserimento di un’ampia proposta di prodotti dietetici e di parafarmaci. Saranno ripensate anche ambientazione e comunicazione

Nell’ambito del costan-te rinnovamento della rete di vendita che Coop Liguria attua per garantire alla clientela ser-vizi sempre all’avanguardia, il supermercato di Varazze, nel mese di marzo, sarà oggetto di un importante intervento di ri-formulazione, che si concentrerà soprattutto nell’area dei freschi, interessando però l’intero punto vendita. Grazie allo spostamento del banco della gastronomia vicino all’ingresso del supermercato, gli spazi dell’area dei freschi saranno sfruttati ancora meglio, risultan-do dilatati agli occhi del consu-matore. La collocazione di nuovi banchi verticali per l’esposizio-ne dei prodotti pronti da porta-re via (salumi, formaggi, pasta fresca, prodotti di gastronomia, dolci in take away) permetterà di dare maggiore visibilità a que-sto assortimento e di valorizzarlo

al meglio. Un banco analogo sa-rà inserito per la prima volta an-che accanto alla pescheria, per proporre un’offerta più ampia di prodotti pronti da cuocere, come spiedini, carpaccio e hamburger di pesce. Inoltre, sarà sostituito il banco delle carni rosse e bianche confezionate.Rinnovando l’ambientazione se-condo le logiche del nuovo for-mat supermercati e sostituendo la comunicazione, il punto ven-dita apparirà più spazioso e acco-gliente e sarà interamente illumi-nato da luci a led, che permettono di contenere i consumi energetici e l’impatto ambientale.Nel comparto dei generi vari, la sostituzione completa degli ar-redi con nuove scaffalature più snelle permetterà di ampliare l’assortimento, soprattutto del-le categorie di prodotti oggi più sacrificate, come gli articoli per la prima colazione, il caffè, il

cioccolato e le caramelle. Nel-lo spazio recuperato grazie all’u-so delle nuove scaffalature, sarà creata un’area Ben’essere, dedi-cata sia ai prodotti dietetici, spe-cialistici e funzionali, come ad esempio gli alimenti per chi sof-fre di allergie o intolleranze ali-mentari, sia al parafarmaco e alla cosmetica.Novità in vista anche per il Pun-to Soci, che sarà spostato accan-to all’ingresso del punto vendita, e per la barriera casse, con la so-stituzione completa delle casse tradizionali, alle quali continue-ranno ad affiancarsi anche sei po-stazioni automatiche.Per rendere possibili questi in-terventi il punto vendita, a metà marzo, resterà chiuso un paio di giorni. I lavori partiranno all’ini-zio del mese e si svolgeranno in prevalenza nelle ore notturne per contenere il più possibile i disagi per Soci e clientela.

Il super di Varazzesi trasforma e si rinnova

L'ingresso del punto vendita di Varazze, in questo periodo caratterizzato, come tutti gli altri punti vendita Coop,dalla comunicazione della campagna "Costa meno"

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Olio vegetale esaustoLa raccolta si allargaa Sarzana e Arenzano

Postazioni Cooponline a Carasco e Genova A. Negro

Albenga), quattro nella provin-cia della Spezia (gli Ipercoop di La Spezia e Sarzana e i su-permercati spezzini di Via Saf-fi e Viale Amendola) e otto in provincia di Genova (i super-mercati di Arenzano e Cogole-to, l’Ipercoop di Bolzaneto e i supermercati genovesi di Sestri Ponente, Valbisagno, Corso Europa, Corso Gastaldi e Via del Mirto). Sempre in occasione della “Set-timana Europea di riduzione dei rifiuti”, Coop Liguria ha di-stribuito gratuitamente ai pro-pri Soci oltre 5 mila tanichet-te per la raccolta differenziata dell’olio.

Nel mese di novembre, in occasione della “Settimana Europea di riduzione dei rifiu-ti”, gli appositi contenitori per la raccolta differenziata dell’olio vegetale esausto di origine do-mestica sono stati collocati an-che presso i punti vendita Coop Liguria di Arenzano e Sarzana. L’iniziativa è stata resa possibi-le grazie a un accordo tra Coop, i Comuni e le società incaricate della raccolta dei rifiuti. I punti vendita liguri dove è possibile conferire l’olio vege-tale esausto, dal quale si rica-va biodiesel, sono così saliti a 14: due in provincia di Savo-na (gli Ipercoop di Savona e

una postazione per navigare gratuitamente su Cooponline in autonomia (ma con la possibilità, all’occorrenza di chiedere assistenza al personale Coop). Chi intende effettuare un acquisto, può pagare direttamente sul sito, con la propria carta di cre-dito, oppure alla barriera casse, con tutti i sistemi di pagamento accettati in Coop (compresi con-tanti e bancomat). Per quanto riguarda la consegna degli articoli, re-stano valide le condizioni applicate per tutti gli ac-quisti su Cooponline: consegna gratuita in 120 punti vendita Coop di tutta Italia (di cui 20 in Li-guria) oppure consegna a domicilio, su appunta-mento, con il sovrapprezzo di un solo euro.

Novità in vista nel mondo Cooponline, il sito di e-commerce creato da alcune coopera-tive del sistema Coop, compresa Coop Liguria, per rispondere ai bisogni dei propri clienti anche su internet. In due punti vendita di Coop Liguria, l’Iperco-op I Leudi di Carasco e il superstore genove-se Antonio Negro, è infatti partito un progetto pilota, volto da un lato a far conoscere di più e meglio il sito Cooponline a Soci e consumatori, dall’altro ad ampliare virtualmente l’assortimen-to di quei punti vendita con l’offerta online. Nel reparto Multimedia dell’Ipercoop di Carasco e presso il Punto d’Ascolto del superstore A. Ne-gro, è stata messa a disposizione della clientela

SOLIDARIETÀMILLE EURO AI MUNICIPI ALLUVIONATISono 1.155 gli euro raccolti da Coop Liguria, grazie allo spettacolo teatrale di e con Mauro Pirovano “Natale o vegne unn-a votta all’anno”, proposto in due diverse repliche nel mese di dicembre, presso il Teatro della Gioventù di Genova. La cifra raccolta, grazie alle donazioni gratuite degli spettatori, è già stata consegnata a due Municipi genovesi tra i più colpiti dall’alluvione: il Municipio IV Media Valbisagno e il Municipio VIII Genova Medio Levante.

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I camminatori Coop ripartonoe adottano nuovi sentieri

euro per i Soci di Coop Liguria e 40 per gli altri, assicurazione e iscrizione alla Federazione Ita-liana Escursionismo incluse. In più, omaggiata da Coop Liguria, l’adesione al servizio “Prontose-renità” fornito da Mutua Ligure. Anche l’organizzazione è rimasta invariata: il gruppo di Genova, che si aggira intorno ai 700 iscritti, ef-fettua ciascuna escursione quattro volte, il martedì, giovedì, venerdì e sabato, in modo che tutti possano prendervi parte in piena sicurez-za. Il gruppo di Savona, invece, che inaugurerà il programma 2015 il 10 febbraio, con un incontro po-meridiano aperto a tutti nella Sala Punto d'Incontro dell’Ipercoop Il Gabbiano, esce di norma la dome-nica. I partecipanti sono accompa-gnati da Guide Escursionistiche accreditate, che hanno sostenuto un apposito esame presso la FIE: una cinquantina di Soci che ren-dono possibile il programma e che ringraziamo per il loro straordina-rio impegno, del tutto volontario”.Oltre a gestire il programma

“Camminiamo Insieme” e alcu-ne sue versioni “light” (“Passeg-giamo Insieme” e “Quattro passi in compagnia”, rivolte, rispettiva-mente, agli iscritti di “Coop Incon-tri” e a chi partecipa alle iniziative di “Corsi e Percorsi”) da diversi anni il gruppo di coordinamento dei Camminatori Coop si occupa continuativamente, e sempre in maniera del tutto volontaria, del-la manutenzione di alcuni sentie-ri in tutta la regione. Proprio di recente, sono stati avviati i contatti per l’adozione di altri due percor-si: uno nel Parco del Beigua, dal Faiallo al rifugio Argentea; l’al-tro in Valbisagno, nell’area del Comune di Montoggio, dove una mulattiera porta al paesino fanta-sma di Campoveneroso, un tem-po sede del comando partigiano della Brigata Severino. Queste due nuove adozioni, che avranno luo-go nel 2015, porteranno a 14 il nu-mero complessivo dei sentieri affi-dati ai camminatori Coop Liguria, che ogni due anni ne verificano la percorribilità ed effettuano la ma-nutenzione della segnaletica.

È iniziato un nuovo an-no per il gruppo escursionistico “Camminiamo Insieme” di Co-op Liguria, che ha ripreso l’attivi-tà a partire da febbraio e ha nuo-vamente fatto il pieno di iscritti. Il 2015 si è aperto con un’interessan-te novità: per la prima volta, infat-ti, saranno utilizzati pullman tu-ristici riservati, per raggiungere le località di partenza di alcune escursioni, poco accessibili con i mezzi pubblici. “Si tratta di una novità accolta con grande entusia-smo da tutti gli iscritti – spiega il coordinatore del programma Lu-igi Ratto – perché ci consente di ampliare e diversificare la nostra proposta, inserendo alcuni percor-si, soprattutto nel Ponente Ligure, che in passato abbiamo frequenta-to poco, come il sentiero che por-ta al Monte Carmo alle spalle di Loano; la valle del rio Torsero, nel Savonese, che è patrimonio Une-sco; un sentiero che porta a Piana Crixia, in Val Bormida. La quota di partecipazione è rimasta inva-riata rispetto allo scorso anno: 35

DI AGATHA BORSALINO

Il gruppo escursionistico di Coop Liguria, che ha ripreso l’attività a partire da febbraio, quest'anno effettuerà la manutenzione della segnaletica di altri due percorsi, nel Parco del Beigua e in Valbisagno. Il numero dei sentieri presi in carico dagli escursionisti Coop salirà così a 14

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46 vita di cooperativa liguria

Tutti gli appuntamential "Campetto delle 3A"

Alla Coop di Corso Gastaldisi gioca con il "Baule dei ricordi"

[email protected] . Per ogni laboratorio è richiesto un contributo di due euro. Per scuole e associazioni, la pre-notazione è gratuita.

di Maria Teresa Morasso, grafologa.

Giovedì 26 febbraio, ore 17, “Careghetta d’ou…”, ricordiamo i giochi e le tradizioni di un tempo e pro-viamo a ricostruire un gioco del passato con l’aiuto dei genitori.

Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi al Pun-to Soci dei negozi genovesi di Corso Gastaldi, Stur-la e Corso Europa, al numero verde Coop Liguria 800017247, oppure scrivere a [email protected]

“Gnam –Gnam, un ristorante tutto speciale”, dopo aver spe-rimentato con il gioco il valore del cibo, cuciniamo un piatto tutti insieme! Per i genitori, la-boratorio pratico con Gabriella Grandi.

Giovedì 5 marzo, ore 17, “Martisor”, costruiamo il calen-dario del mondo scoprendo la festa romena che celebra l’ini-zio della Primavera. Per i genitori, dimostrazione in cucina con Flavia Brignoli.

Tra le novità 2015, un ci-clo di letture con abbinato un laboratorio:

martedì 24 febbraio, alle 17, costruiamo insieme “Le storie del cielo, il libro delle stelle”.

Per partecipare ai laboratori è in-dispensabile prenotarsi allo 010 6531848, il martedì e il giovedì, dalle 14,30 alle 18, o via e-mail, a

Nello spazio ludico-educativo “Il campetto delle 3 A. Alimentazione, Attività, Abitudini”, realizzato da Co-op Liguria presso il superstore Coop di Sestri Ponente, i bam-bini e le loro famiglie possono partecipare ad attività, percor-si e laboratori fruibili in orario pomeridiano. Questi i prossimi appuntamenti in calendario:

Giovedì 12 febbraio, ore 17, “È Carnevale. Laborato-rio per la costruzione di ma-schere e strumenti utili alla fe-sta”. Per i genitori, laboratorio “carnevalesco” a cura di Bruna Giacchino.

Giovedì 19 febbraio, ore 17, “Gnam –Gnam, un ristorante tutto speciale”, giochiamo a rea-lizzare un vero menu. Per i geni-tori, laboratorio pratico con Ga-briella Grandi.

Giovedì 26 febbraio, ore 17,

Alla Coop di Corso Gastaldi si gioca con il “Baule dei ricordi”, un programma di laboratori lu-dico-didattici sul tema della memoria, per bambini dai cinque ai dieci anni, proposto il giovedì, nel po-meriggio, nella Sala Punto d’incontro Coop che ha sede sopra al supermercato. Queste le prossime atti-vità in calendario:

Giovedì 12 febbraio, ore 17, “Dal Baule…tiria-mo fuori i mandilli – II parte”, la storia del fazzo-letto e un laboratorio a esso dedicato. Per i geni-tori, “Imparare a scrivere è sempre facile?” a cura

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47consumatorigennaio-febbraio 2015

Sono già un migliaio i premi prenotati dalle scuole liguri e del Basso Piemonte (limitatamente ai territori di Mondovì, Novi Ligure e Ovada) nell’am-bito dell’iniziativa “Coop per la scuola”, promos-sa dalle tre Cooperative di Coop Consorzio Nord Ovest (Coop Liguria, Coop Lombardia, Nova-coop) per offrire un sostegno concreto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado e, di riflesso, soste-nere le famiglie degli studenti, chiamate sempre più spesso a contribuire all’acquisto di attrezzature e ma-teriali didattici. Obiettivo della campagna, partita a metà settembre e conclusasi a dicembre, era infatti coinvolgere tutta la comunità in una gara di solidarietà a favore delle scuole, sensibilizzando Soci e clienti della Coope-rativa a raccogliere i bollini nei punti vendita Coop liguri, lombardi e piemontesi (un bollino ogni 10 euro di acquisti effettuati) per poi decidere a quale scuola del territorio donarli. In tal modo, ogni scuo-la destinataria ha potuto scegliere fra un ventaglio di premi, illustrato in un apposito catalogo, che conte-neva decine di proposte, tra materiale di cancelleria e per la pulizia delle aule, computer, stampanti, audio e video, proiettori, lavagne elettroniche, ecc.Per richiedere i premi le scuole dovevano effettuare una registrazione sul sito www.coopperlascuola.it . Sul territorio di Coop Liguria (Liguria e Basso Piemonte) si sono iscritte 911 scuole, che hanno ri-chiesto complessivamente mille premi (un numero non ancora definitivo perché gli ordini erano ancora aperti al momento della chiusura del giornale). Gli articoli più richiesti sono stati la carta per fotocopie, i colori e i kit creatività, ma anche vari modelli di no-tebook (ben 320 pezzi già prenotati), il videoproiet-tore portatile (96 pezzi) e le stampanti (140 pezzi).La primissima prenotazione effettuata è stata quel-lo del Liceo Chiabrera-Martini di Savona, che ha ri-chiesto due notebook “education” equipaggiati con

software per la gestione della classe. La consegna dei materiali (nella foto) è stata effettuata personal-mente dal direttore dell’Ipercoop di Savona, Cosi-mo Giudice. Quanto al numero complessivo di bollini erogati, es-so ammonta a oltre 16 milioni.“Siamo molto soddisfatti di questi risultati – com-menta il vice Presidente di Coop Liguria, Mauro Bruzzone – pienamente coerenti con il nostro im-pegno pluriennale a sostegno della scuola. Da oltre trent’anni, infatti, il mondo Coop collabora con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, proponen-do ad alunni e insegnanti un’ampia scelta di percorsi didattici del tutto gratuiti, su temi quali educazione alimentare, tutela dell’ambiente, intercultura, legali-tà, comunicazione, cittadinanza attiva. Tali proposte, raccolte nel programma annuale Saperecoop, sono consultabili sul sito internet dedicato www.sape-recoop.it e ogni anno permettono di coinvolgere oltre 20 mila bambini, ragazzi e insegnanti. Coop, inoltre, garantisce ai propri Soci sconti sull’acquisto dei testi scolastici, prenotabili in tutti gli ipermerca-ti a prezzi molto competitivi, e organizza iniziative a sfondo solidale, come la raccolta di materiale didatti-co effettuata nel mese di settembre, in collaborazio-ne con decine di associazioni locali, per donare kit scolastici alle famiglie in difficoltà. Un’iniziativa che quest’anno ha permesso di raccogliere e donare ben 14 tonnellate di prodotti di cancelleria”.

Grande successo per l’iniziativa Coop volta a sensibilizzare Soci e consumatoria sostenere le scuole del territorio: 911 istituti iscritti tra Liguria e basso Piemonte; oltre 16 milioni di bollini erogati; quasi mille premi già prenotati

Coop per la scuola pioggia di materiali e attrezzature

DI SILVIA PIZZORNO

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48 vita di cooperativa coop liguria

Laghi, sull'Appennino Tosco Emiliano. Grazie a una convenzione tra Coop Liguria e la so-cietà Genovarent, infi ne, i Soci genovesi e savonesi che intendono raggiungere gli impianti di Limone Piemonte possono usufruire di sconti sul trasporto in pullman, con partenza da Genova alle ore 6 (Sta-glieno), 6,15 (Piazza della Vitt oria) e 6,30 (Via Di-no Col) e da Savona, alle ore 7,30, presso l’Autogrill all’uscita del casello autostradale. Il ritorno, da Limo-ne Piemonte, è fi ssato alle ore 16,30. Il pullman parte il lunedì e mercoledì, al prezzo di 37 euro compren-sivo di ski-pass giornaliero, e il sabato e la domenica (il costo, in questo caso, è di 45 euro). Chi lo deside-ra, può acquistare soltanto il trasporto andata e ritor-no al prezzo di 30 euro. I Soci di Coop Liguria hanno diritt o a uno sconto di 2 euro su tutt e le tariff e (ski-pass+trasporto o solo trasporto). Per informazioni e prenotazioni, tel. 010564003 (Genova) o 019 821360 (Savona, presso agenzia viaggi Verdazzurro).

Ski-pass a prezzo scontato, per i Soci di Co-op Liguria, negli impianti di Limone Piemonte e di Cerreto Laghi, in provincia di Reggio Emilia. Eff et-tuando una spesa di almeno 40 euro nei supermercati o negli ipermercati di Coop Liguria, da Ventimiglia a Sestri Levante e nel Basso Piemonte, i Soci ricevono un buono sconto per acquistare uno ski-pass giorna-liero nella Riserva Bianca di Limone Piemonte (23 euro anziché 25, dal lunedì al venerdì, e 30 euro an-ziché 33, il sabato e la domenica, escluso il periodo pasquale). Inoltre, se spendono più di 20 euro pres-so l’impianto sciistico, ricevono un ulteriore buono sconto del valore di 6 euro, da spendere entro il 30 giugno, nei punti vendita Coop e Ipercoop, su una spesa minima di 60 euro. Diversa è la formula promozionale riservata ai Soci che fanno acquisti negli ipermercati e supermercati di La Spezia e Sarzana, ai quali, per evidenti ragioni logi-stiche, è riservata una scontistica analoga - meglio il-lustrata sugli scontrini - presso gli impianti di Cerreto

Sconti per i Socisu ski-pass e pullman

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49consumatorigennaio-febbraio 2015

Savona dedicaun museo alla ceramica

fatt o apprezzare in tutt o il mondo. Un connubio – quello tra capacità artistica e manifatt ura produtt iva – che ha reso possibili importanti collaborazioni con pitt ori e scultori locali e internazionali nell’utilizzo della materia ceramica quale mez-zo espressivo di grande potenziale e valore artistico. Nel Museo tro-vano spazio le raccolte di proprie-tà della Pinacoteca Civica - l'antica vaseria dell'Ospedale San Paolo, la prestigiosa donazione del Principe Boncompagni Ludovisi e i pezzi donati o in deposito alla Pinacote-ca a partire dal 2011 (raccolte Fol-co e Figliolia) – a cui si aggiungono le ceramiche acquistate nel tempo dalla Fondazione De Mari, come il corredo della farmacia Cavanna, la collezione Bixio e importanti ope-re tratt e dalle edizioni della Bienna-le della Ceramica, realizzate da noti artisti e designer contemporanei. La visita al Museo della Ceramica inizia in piazza Chabrol, all’ingres-so della Pinacoteca Civica e termi-na nel Palazzo del Monte di Pietà,

con lo scalone aperto su via Aon-zo, in prossimità del Complesso Monumentale della Catt edrale. Il percorso si articola su quatt ro li-velli ed è organizzato per singole raccolte, cui si alternano sezioni ordinate secondo una disposizio-ne cronologica e tipologica. Com-pletano la visita gli strumenti mul-timediali, realizzati da “Mizar per la divulgazione scientifi ca”, di Paco Lanciano, tra cui emerge la quadri-sfera, una strutt ura che permett e di assistere a una suggestiva narra-zione della storia e degli sviluppi della ceramica ligure. Una vetrina interatt iva multimediale dà invece vita a racconti che ci introducono ai diversi segreti della lavorazione della ceramica. Il Museo è aperto domenica, lunedì, martedì e mer-coledì, dalle 10 alle 13.30 e giovedì, venerdì e sabato, dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Il bigliet-to, comprensivo della visita della Pinacoteca Civica, costa 6 euro, ridott o a 3 per i Soci di Coop Li-guria.

Un nuovo gioiello di arte e cultura è stato inaugurato di re-cente nel centro storico di Savona: è il Museo della Ceramica, che ha sede nel palazzo quatt rocentesco del Monte di Pietà, restaurato per l’occasione e collegato dirett amen-te alla Pinacoteca Civica di Palazzo Gavott i. L'unione delle due realtà museali ha permesso di creare un itinerario culturale e artistico di ri-lievo internazionale, in strett o col-legamento con le chiese e i palazzi del centro storico savonese.Il nuovo Museo della Ceramica è dedicato in particolare alla cera-mica ligure, savonese e albisolese, con un migliaio di opere di gran-de valore artistico, dal XV secolo ai giorni nostri, selezionate dalle curatrici Cecilia Chilosi ed Elia-na Mattiauda. Forte di una tra-dizione che ha visto la produzione ceramista caratt erizzare per oltre sei secoli l’arte, la storia e la cultu-ra del savonese, il Museo rappre-senta l’espressione di un intero ter-ritorio e dell’eccellenza che lo ha

Grazie al nuovo Polo Museale, inaugurato nel Palazzo del Monte di Pietà e collegato alla Pinacoteca Civica, la citt à si è arricchita di un itinerario artistico e culturale di rilievo internazionale. Per i Soci di Coop Liguria, ingresso scontato a 3 euro

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50 vita di cooperativa coop liguria

L’Unione Donne in Italia celebra i suoi settant’anni di storia alla Spezia, con una settimana di eventi dal 7 al 14 marzo, e a Genova con uno spettacolo sulle conquiste delle donne, in scena alla Tosse il 9 marzo

I settant'anni dell'UDIa Genova e La Spezia

Proprio come Coop Li-guria, anche l'Udi (Unione Don-ne in Italia) nel 2015 celebra il set-tantesimo anniversario della sua costituzione e propone una serie di iniziative, sia a Genova, sia alla Spezia, che assumeranno partico-lare rilievo nella settimana dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Lunedì 9 marzo, alle ore 20,30, nella sala Agorà del Teatro della Tosse di Genova, andrà in sce-na lo spettacolo “Se (t) tanta vi-ta”, scritto da un gruppo di don-ne dell’Udi e della Biblioteca

Margherita Ferro di Genova. Il progetto teatrale ripercorre i set-tant’anni dell’Udi attraverso i cambiamenti delle donne: nella percezione di se stesse e del mon-do intorno a loro, nella vita pub-blica e privata, nella relazione tra i generi e nei rapporti di coppia. Sullo sfondo di questi mutamen-ti, la storia dell’Udi e delle sue battaglie, in un continuo gioco di rimandi e contaminazioni. Sem-pre in occasione della ricorrenza, l’associazione, in collaborazione con UniAuser Genova, della qua-le anche Coop Liguria è partner,

proporrà il corso “Parità e non so-lo: donne, società e politica dalla seconda guerra mondiale ad og-gi”, a cura di Giulia Franchini. Il corso, articolato in 8-10 incontri, partirà il 10 febbraio e si terrà il martedì, dalle 15 alle 17, nella se-de Udi di Via Cairoli 14/7, a Ge-nova (Per informazioni, contat-tare la segreteria dell’UniAuser al numero 0102488120).Alla Spezia, presso il Centro Al-lende, saranno proposti una serie di eventi, alcuni dei quali ancora in via di definizione, che anime-ranno tutta la settimana dal 7 al 14 marzo: uno spettacolo musicale con il coro "Fabrizio De Andrè"; uno spettacolo teatrale; un in-contro con la giornalista Daniela Brancati sul tema della percezione dell’immagine della donna; una mostra di immagini storiche, che sarà inaugurata il giorno 7. Coop Liguria, da sempre attenta a pro-muovere la parità di genere e ad attuare politiche rispettose delle donne e dei loro bisogni, propor-rà un incontro sul tema “Le donne della Costituente”.

CARTA SOCIOCOOP TORNA L'APPUNTAMENTO CON ARTEGENOVAIngresso scontato, per i Soci di Coop Liguria, alla mostra-mercato “Arte Genova”, in programma nel Padiglione Blu della Fiera di Genova, dal 13 al 16 febbraio 2015. Rivolta a collezionisti e appassionati, propone un viaggio alla scoperta dei più grandi capolavori dell’Arte Moderna e Contemporanea. All’esposizione vera e propria, si affiancherà un importante calendario di appuntamenti: dagli incontri

con l’autore ai laboratori fino agli eventi che “mettono in contatto” l’arte moderna e contemporanea con gli altri linguaggi dell’arte. L’esposizione, a cura di NEF – Nord Est Fair, sarà aperta venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 20 e lunedì, dalle 10 alle 13. Il biglietto intero costa 8 euro, ma per i Soci di Coop Liguria è ridotto a un solo euro.Ulteriori informazioni su www.artegenova.com

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51consumatorigennaio-febbraio 2015

Anche quest’anno, nell’ambito della col-laborazione ormai pluriennale tra Coop Liguria e il Teatro Stabile di Genova, i Soci della Coo-perativa e tutti i cittadini genovesi avranno oc-casione di incontrare un grande protagonista del teatro contemporaneo: Gabriele Lavia, in scena alla Corte dal 3 all’8 marzo con lo spettacolo “Sei personaggi in cerca d'autore”, di Luigi Pirandello, del quale lo stesso Lavia ha curato anche la regia. Prodotto dal Teatro della Pergola, lo spettacolo è una rilettura dell’opera più conosciuta e più rap-presentata all’estero del teatro italiano del Nove-cento, che rivestì un ruolo cruciale nella “spro-vincializzazione” della cultura teatrale del nostro Paese. Il dramma, come è noto, ruota intorno al tema della famiglia, portandone in scena addirittura due: quella costituita dal Padre e dal Figlio, essen-dosene la Madre andata via con un altro uomo; e quella della Madre, con i figli avuti dal marito morto: la Figliastra, il Giovinetto, la Bambina. Ri-uniti in seguito allo scabroso incontro tra il Padre e la Figliastra in una casa d’appuntamenti trave-stita da sartoria di lusso, i sei personaggi vagano in preda ai loro sentimenti e tormenti (odio, di-sprezzo, strazio, sdegno, ricatto, vendetta), alla ri-cerca di un autore che sappia dare loro un sen-so compiuto. La loro condanna consiste nel non

DI SILVIA PIZZORNO

Protagonista dello spettacolo “Sei personaggi in cerca d'autore”, in scena allo Stabile dal 3 all’8 marzo, l'attore si racconterà nell'ormai tradizionale incontro che Coop Liguria dedica ai propri Soci e alla cittadinanza, mercoledì 4 marzo, alle 17,30, nel foyer del teatro. Ai Soci presenti, riservate agevolazioni sull’acquisto dei biglietti

Coop incontraGabriele Lavia

trovare mai una vita autentica, ma la loro riven-dicazione a vivere sulla scena fa nascere un ma-gnifico paradosso pirandelliano, perché restitui-sce loro un senso, offrendo riscatto e liberazione. L’artificio teatrale del “teatro nel teatro”, che ha reso grande e celebre Pirandello, costituisce una sfida stimolante per qualsiasi attore: “Sei perso-naggi in cerca d’autore – ha infatti dichiarato La-via - interroga il fondamento stesso del teatro: la contraddizione e la discordanza tra l’attore e il personaggio e l’impossibilità di fare dei due una sola unità”. Il protagonista dello spettacolo incontrerà i Soci di Coop Liguria in un evento aperto al pubblico, in programma mercoledì 4 marzo, alle 17,30, nel foyer del teatro della Corte. A intervistarlo, per parlare dello spettacolo e della sua lunga e impor-tante carriera teatrale, sarà la direttrice del giorna-le online Mentelocale, Laura Guglielmi.I Soci presenti all’incontro potranno acquistare i biglietti dello spettacolo “Sei personaggi in cer-ca d’autore”, per la sera del 4 marzo e per le repli-che successive, con uno sconto speciale del 30%. Per coloro che invece non potranno intervenire, resta valida la convenzione in vigore per tutta la stagione del Teatro Stabile di Genova, che riserva ai Soci di Coop Liguria uno sconto del 10% sugli spettacoli del martedì, mercoledì e giovedì.

I settant'anni dell'UDIa Genova e La Spezia

CARTA SOCIOCOOP TORNA L'APPUNTAMENTO CON ARTEGENOVA

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52consumatorigennaio-febbraio 2015

AlbengaVenerdì 13 febbraio, ore 16, sala punto d’incontro Coop, “Tombolata di Carnevale”, a cura della Sezione Soci. Al termine, rinfresco.

Cairo MontenotteGiovedì 12 febbraio, ore 16, sala SOMS G.C. Abba, Via Fratelli Francia, “Boschi e foreste, un patrimonio da co-noscere”, conferenza di Mauro Brunetti, guida ambientale. Al termine, rinfresco.

Finale LigureMercoledì 11 febbraio, ore 16, sala punto d’incontro Coop, “Basta la parola”, slogan e campagne pubblicitarie per comprendere come la pubbli-cità influenzi il quotidiano, a cura di Alessandro Chiabra, storico. Al termine, rinfresco.

ImperiaMercoledì 4 marzo, ore 15,30, sala punto d’incontro Coop, “Ponente nel blu. Meraviglie sommerse”, immagini subac-quee sulla biodiversità marina a cura di Monica Previati, biologa marina Centro Educa-zione Ambientale di Imperia. Al termine, rinfresco.

La SpeziaMercoledì 18 febbraio, ore 15,30, sala punto d’incontro Coop via Saffi, “Cibo e salute”, l’alimentazione contadina nel-

la Lunigiana dell’Ottocento, a cura di Rosanna Piccioli, con-servatore Museo Etnografico.

Mercoledì 25 febbraio, ore 15,30, sala punto d’incon-tro Coop via Saffi, “L’essere umano è sempre (comunque) comunicante”, a cura di Luca Vergassola, psicologo.

Mercoledì 4 marzo, ore 15,30, sala punto d’incontro Coop via Saffi, “Le donne e il Nobel”, a cura di Iole Tavilla.

LoanoGiovedì 19 febbraio, ore 16, Sala Parrocchiale dei Cap-puccini, ingresso bar Via dei Gazzi, “Chi va piano va sano e più lontano”, decalogo del consumatore responsabile per risparmiare ambiente e dena-ro, a cura di Marco Macchi, Cooperativa STRADE. Al termine, rinfresco.

MondovìSabato 28 febbraio, ore 17, sala punto d’incontro Coop, “Piemonte da scoprire”, pre-sentazione di un programma di conferenze, visite guidate e degustazioni a tema.Al termine, rinfresco a cura dell’Istituto Alberghiero di Mondovì.

OvadaGiovedì 19 febbraio, ore 15,30, sala punto d’incon-tro Coop, “Donne e diritti”,

Incontri pubblici

conferenza a cura di Monica Bruzzone, in collaborazione con Centro Pace di Ovada.

SanremoVenerdì 6 febbraio, ore 16,30, sala punto d’incontro Coop, “Ri-creArti: creatività e benes-sere” a cura di Valeria Mala-spina, facilitatrice in creatività, espressività e benessere. Al termine, rinfresco.

Venerdì 27 febbraio, ore 16,30, sala punto d’incontro Coop, “Animali selvatici feriti: come intervenire?”, a cura di Giuseppe Riello, veterinario dell’Associazione “Zampa che corre”. Al termine, rinfresco.

Santa MargheritaSabato 14 febbraio, ore 16, Spazio Aperto via dell’Arco 38, “Il mondo della natura e la ge-ometria”, a cura di Luca Sergi.

SavonaVenerdì 6 febbraio, ore 16,30, sala punto d’incontro Coop , “Storie di bufale”, dal cavallo di Troia ai falsi Modigliani, truffe, scherzi e bugie che han-no cambiato la storia a cura di Alessandro Chiabra, storico. Al termine, rinfresco.

Venerdì 13 marzo, ore 16, sala punto d’incontro Coop, “Don-ne e diritti”, a cura di Monica Bruzzone, Cooperativa Pando-ra. Al termine, rinfresco.

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ArenzanoMercoledì 18 febbraio, visita pomeridiana alla Chiesa di Sant’Anna di Genova e alla sua farmacia erboristica, a cura di Claudia Bergamaschi, associa-zione “Genova in… mostra”.

Arenzano, CogoletoGiovedì 26 febbraio, visita intera giornata a Milano, al Cenacolo e a Sant’Ambrogio, a cura di Fiorenza Colombo.

CogoletoVenerdì 20 febbraio, visita pomeridiana alla Chiesa di Sant’Anna di Genova e alla sua farmacia erboristica, a cura di Claudia Bergamaschi, associa-zione “Genova in… mostra”.

Imperia, Sanremo, VentimigliaSabato 21 febbraio, visita intera giornata in Provenza sulle orme di Chagall e Matis-se, a cura di Sandro Cozzari, accompagnatore turistico.

VarazzeMercoledì 18 febbraio, ore 16,30 sala punto d’incontro Coop, “Cioccolato tra alimen-tazione, etica ed ecologia” a cura di Elena Serrati, coopera-tiva Pandora.Agli insegnanti sarà fornito materiale didattico.

Sabato 28 febbraio, ore 16, galleria commerciale Corte di Mare, “Pentolaccia”dedicata ai bambini a cura della Sezione Soci di Varazze.

VentimigliaGiovedì 26 febbraio, ore 15,30, sala Dopolavoro Ferro-viario Piazza della Stazione, “È ora di compost. Da rifiuto a risorsa” a cura di Federica Gelsomino, biologa Centro Educazione Ambientale di Im-peria. Al termine, rinfresco.

Visite a iscrizione

Albisola, VarazzeSabato 28 marzo, visita intera giornata in Provenza, a cura di Sandro Cozzari, accompagna-tore turistico.

vita di cooperativa coop liguria

Novi Ligure, OvadaGiovedì 5 marzo, visita intera giornata a Bordighera, a cura di Sandro Cozzari, guida turistica.

Savona, VadoVenerdì 27 febbraio, visita intera giornata in Provenza, a cura di Sandro Cozzari, accompagnatore turistico.

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al punto Soci del proprio supermercato o ipermercato di riferimento.

In cucina con i bimbiA Sestri Ponente, presso il Centro di Orientamento ai Consumi Coop di Via Merano 20, la cooperativa Pandora propone un laboratorio di cucinaa iscrizione per i bambini e i loro genitori.Sabato 21 febbraio, ore 10, “A tutte crêpes!”, tanti ripieni, dolci e salati, in gustosi e morbidi fagottini per tutti i gusti.Per informazioni e prenotazioni, Tel. 010 6531848, martedì e giovedì, ore 14,30-18 – [email protected]

SAVONA CIBO E ARTEVERSO EXPO 2015Coop Liguria, in collaborazione con Museo d’arte di Palazzo Gavotti, Italia Nostra e Condotta Slow Food del Savonese, propone tre incontri a iscrizione.Giovedì 26 febbraio, “La forma dell’utile”, incontro pubblico e visita alle collezioni di ceramiche da tavola del nuovo Museo della Ceramica a cura di Eliana Mattiauda e Cecilia Chilosi, curatrici dell’allestimento museale.Giovedì 12 marzo, “Oltre la forma” visita guidata alla Casa Museo Jorn ad Albissola Marina, dell’artista danese a cura del servizio educativo di Italia Nostra.Mercoledì 25 marzo, “Dall’arte alla tavola”, convivio a cura di Slow Food.

Il programma dettagliato è disponibile al Punto Soci.

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